Supplemento al numero 2 - 15/02/2014 pubblicazione allegata al periodico di “Agricoltura Alessandrina� - www.alessandria.coldiretti.it
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PAC 2014-2020: innovazione, sostenibilità e definizione della figura dell’agricoltore attivo
Contenuti teCniCi Servizio Economico Coldiretti Piemonte Ufficio Stampa Coldiretti Piemonte Coordinamento Ilaria Lombardi
editoriale
G r a f i C a e i m pa G i n a z i o n e Christian Boero fotoGrafie Archivio Coldiretti redazione ed amministrazione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131-235891 - Fax. 0131-252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria s ta m pa KELLER Industrie Grafiche s.r.l. Via Einaudi, 43 - Zona D4 Tel.0131-240624 www.keller-grafiche.com r.ozzano@keller-grafiche.com
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2014-2020
guida di settore coldiretti alessandria
I cinque punti di Coldiretti
1 -Budget 2 -Agricoltore attivo 3 -Pagamento ecologico (greening) 4 -Volatilità prezzi 5
e strumenti per contrastarla -Potere contrattuale e organizzazione produttori
ncentivare le produzioni delle aree rurali, promuovere un’agricoltura sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale e a ridare potere contrattuale all’agricoltore puntando su una filiera corta e trasparente. Possiamo riassumere così la riforma della Pac che cade in un momento non facile per il nostro Paese e per l’europa. e’ necessario garantire la giusta sussidiarietà nella definizione della figura dell’agricoltore attivo nella riforma della politica agricola comune per sostenere il modello di sviluppo agricolo di ogni singolo Paese. in un contesto di risorse limitate è fondamentale che le minori risorse vadano riorientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e all’attività rivolta alla produzione di cibo e alla sostenibilità ambientale. Per questo è necessaria una corretta definizione della figura di agricoltore attivo per evitare il permanere di insostenibili rendite fondiarie. É un argomento molto importante, ma il futuro delle nostre aziende non dipende solo da questa riforma, dipende anche da come sapremo metterci insieme e affrontare al meglio le sfide del futuro. la Pac è si-
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curamente un aspetto importantissimo per l’economia delle imprese agricole, ma dobbiamo ricordare che rappresenta solo una parte del nostro reddito. l’altra parte, quella preponderante, dobbiamo cercare di ottenerla attraverso la valorizzazione dei nostri prodotti. e riusciremo a dare maggior valore ai nostri prodotti anche consolidando in maniera indissolubile quel patto che già oggi lega coldiretti a tutti i consumatori. greening e pagamenti di base, contributi ai giovani agricoltori e domanda unica: le novità portate dalla nuova Pac sono tantissime. Prima fra tutte la decisione dell’agricoltore attivo.
Roberto Paravidino
PResidente PRovinciale coldiRetti alessandRia
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Premessa Il peso strategico della filiera agroalimentare si sta accentuando sulla scorta dei profili evolutivi attualmente in atto nel mondo. Le imprese agricole e dell’industria alimentare garantiscono ai consumatori europei alti livelli di approvvigionamento, coniugati a standard elevati di sicurezza alimentare (food security, food safety, food quality). Si prevede che la domanda globale di prodotti agricoli aumenterà di circa il 70% nei prossimi quaranta anni. Si tratta di un incremento esposto ai rischi dei cambiamenti climatici in corso, legato alla maggiore domanda generata sia dall’imponente crescita demografica attesa nei prossimi decenni sia dalla necessità di recuperare le fasce di sotto nutrizione attuali. Le tensioni che, dopo la crisi del 2007-2008, si stanno nuovamente abbattendo sulle quotazioni internazionali delle commodity alimentari sono sintomatiche di equilibri domanda-offerta troppo spesso precari, con scarsi margini di scorta e di compensazione. Tali situazioni innescano fenomeni speculativi, con dolorose ricadute e pericolosi disagi socio-economici nei Paesi più poveri del Pianeta. Sono tensioni che, in un’economia globalizzata, investono tutti i mercati, compreso quello europeo. Esse impongono alla futura PAC di assicurare come parametri prioritari di riferimento i più alti livelli di produttività e di competitività all’agricoltura e all’intera filiera agroalimentare comunitaria, anche valorizzando le distintività territoriali, riscattando per quanto possibile il sistema da situazioni di eccessiva dipendenza dai trader internazionali. In particolare, gli interventi della PAC devono tenere in considerazione il differenziale di competitività a carico degli agricoltori europei dovuto a norme comunitarie più rigorose rispetto agli standard internazionali, il valore delle produzioni, la quantità e la qualità del lavoro dipendente e autonomo, gli svantaggi naturali, gli impegni in campo ambientale e forestale. È necessario ripartire dalla centralità del territorio, dall’economia reale, caratterizzata da produzioni, da beni, da servizi certi, verificabili, misurabili, frutto di lavoro, di ricerca, di impegno. Deve ritrovare diritto di cittadinanza la capacità imprenditoriale e il prodotto. Gli obiettivi della PAC debbono essere adeguati alle nuove esigenze delle imprese, dei consumatori e dei cittadini europei, valorizzando il ruolo degli agricoltori e di tutti gli operatori della filiera agroalimentare come produttori di alimenti e di ricchezza per l’Unione Europea. La PAC deve porre al centro le imprese agricole e agroalimentari, deve premiare l’economia reale, promuovere l’innovazione ed il ricambio generazionale ed incentivare la produzione alimentare, anche facendo leva sul valore aggiunto dei territori.
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ranno r a im r 4 1 0 2 l e N , le attuali regoovolebudget ma con il nu
ti e sui Pagamen m r o n ve o u le n riforma Pac, 15 tuate dal 20 t a o n n a r ha er diretti v uno Rivarossa, del Direttore Br
iziativa e si sono di Coldiretti ch l Piemonte, su in La Coldiretti de one tra i tecnici ed i funzionari accingono, attraverso a si riuni organizzato una ione della vecchia PAC e che or rontare il nuovo corso aff st occupati della ge di studio ed aggi ornamento, ad rà nel 2020. A parte i ad ità sc , tiv to at a no ns è te e in m o proco una previste, il prim della PAC che, re isu m lle de ici pia ed lit co po i un ut evitare conten tal are è quello di blema da affront a impostazione, per trasferirla ihi incolla della vecc uesto per soddisfare le vere es Q a. im ov di nu ca lla tti su ’o quale ra, in un la o dell’agricoltu genze di svilupp e garantisce la tracciabilità, ch a del territorio. presa agricola à e la salvaguardi diventare un rit lub sa la a, nz traspare ti, devono ambientali, infat monLe misure agro enti nelle zone sid re i e m co ti, an io del qu id a es pr ro di ve aiuto citano attività er es , ne ietà ta iar on id m ss tane e pede la giusta su cessario garantire dell’agricoltore atne ’ “E . rio ito rr te e della figura nella definizion ica agricola coorma della polit o di sviluppo rif lla ne o tiv ell od m il e er mune per sosten golo Paese”. sin ni og di agricolo idente ermato il Pres E’ quanto ha aff Roberto Moncalvo tti della Coldire lla matedichiarazione su e degli in una recente on fase di definizi ria: “In questa a della m or rif a all ivi lat atti delegati re Moncalvo, è necesPAC, ha rivelato fede agli impegni re sario mantene della de di riforma se in i nt su as o di gn so bi o biam stessa. Inoltre ab una giunta redi e o un Minister rtese forti e dete gionale piemon re in porto la da minati per man esto di risorse nt riforma. In un co tale che le rien am nd fo è , te limita no riorientate, da va se es sorse st e e lavora di viv i premiando ch a ’attività rivolta all agricoltura e all sostenia all e o cib di produzione . Per questo, è ne bilità ambientale e on izi fin de rretta cessaria una co o agricoltore attiv della figura di soin di e er an rm per evitare il pe fondiarie”. stenibili rendite guida di settore nuova pac coldiretti alessandria 2014-2020
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Ricordiamo i punti della strategia “Europa 2020” Un commento DELLANUOVA
PAC da parte del SERVIZIO
ECONOMICO REGIONALE
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Lunedì 16 dicembre 2013 è arrivata l’approvazione definitiva della Riforma della PAC. Dopo l’ok da parte del Parlamento europeo, anche il Consiglio agricolo dell’UE, di cui fanno parte i Ministri nazionali dell’agricoltura, ha dato il via libera finale. Dopo tre anni di intensi negoziati, termina così il lungo iter di approvazione della riforma, nell’ambito della processo di codecisione, che ha visto come interlocutori la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo, quest’ultimo per la prima volta in veste di organo decisionale. Ora gli uffici della Commissione europea sono al lavoro per elaborare gli atti delegati, che l'esecutivo intende pubblicare all'inizio di marzo. Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. L 347 del 20 dicembre 2013 sono stati pubblicati i testi dei regolamenti della riforma della Politica Agricola Comune. In particolare si tratta dei seguenti regolamenti: • Pagamenti diretti • OCM unica, • Finanziamento, gestione e monitoraggio della PAC • Sviluppo rurale Inoltre, slittando di un anno (dal 1°gennaio 2014 al 1°gennaio 2015) la piena applicazione della riforma, é stato approvato anche un regolamento che prevede misure transitorie sia per i pagamenti diretti che per lo sviluppo rurale. In pratica le regole rimarranno ancora le stesse per il 2014. Il dibattito è ormai entrato nel vivo a livello nazionale, in quanto è stata concessa un’ampia autonomia decisionale agli stati membri, soprattutto su alcuni aspetti. Sui pagamenti diretti l’Italia dovrà decidere sulla ripartizione delle risorse (convergenza, regionalizzazione, ecc.) ma sopratutto sulla definizione di “agricoltore attivo”. Quest’ultimo sarà un passaggio fondamentale per orientare le risorse verso a chi lavora e vive realmente di agricoltura. Nei prossimi sette anni (periodo 2014-2020) alle campagne italiane arriveranno a vario titolo fondi europei per 33,4 miliardi di euro a cui si aggiungeranno quelli del cofinanziamento nazionale.Vediamo nel dettaglio alcune disposizione che verranno introdotte per i pagamenti diretti dal 2015.
CResCita intelligente
CResCita sostenibile
CResCita inClusiva
Sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione: • investire su ricerca e sviluppo; • ridurre l’abbandono scolastico e incrementare il numero dei laureati;
Promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva: • migliorare la competitività (maggiore produttività); • lotta al cambiamento climatico (riduzione emissioni, efficienza nell’uso delle risorse, resistenza economie ai rischi climatici e alle catastrofi); • energia pulita ed efficiente (riduzione spesa per importazione, sicurezza energetica, posti di lavoro).
Promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale:
• aumentare l’occupazione; • migliorare le competenze dei lavoratori in vista della creazione di posti di lavoro qualificati; • lotta alla povertà.
Il negoziato sul bilancio 2014-2020 (QFP – Quadro Finanziario Pluriennale) 29 giugno 2011
Proposta della Commissione QFP 2014-2020
22-23 novembre 2012
Mancato accordo al Consiglio Europeo
7-8 febbraio 2013
Accordo Consiglio europeo sul QFP 2014-2020
11-14 marzo 2013
Risoluzione al Parlamento europeo (bocciatura dell’Accordo del 8 febbraio 2013)
27 giugno 2013
Trilogo: accordo sul QFP 2014-2020
20 novembre 2013
Approvazione del Parlamento Europeo
20 dicembre 2013
Approvazione definitiva del Consiglio (Reg. UE 1311/2013) guida di settore nuova pac coldiretti alessandria 2014-2020
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Budget agricolo - in termini reali QFP totale
PaC totale
ue
italia
ue
italia
ue
italia
QFP attuale 2007-13
994
83,5
413
44,2
289
29,4
QFP 2014-20
960
78,6
363
36,6
265
24
variazione %
-3,4
-5,9
-12,2
-17,2
-8,2
-18,3
inteRo PeRiodo (mlrd di € a prezzi 2011)
aiuti diRetti
Nei prossimi sette anni la spesa complessiva per l’UE28 si ridurrà del 3,4% in termini reali rispetto al periodo 2007-13. La spesa per la Pac si ridurrà di più, di oltre il 12% e quella per aiuti diretti dell’8,2% Le spese destinate all’Italia si ridurranno in misura maggiore: 5,9% in totale, 17,2% per la Pac e 18,3% per la componente degli aiuti diretti. Poteva andare peggio, perché nel 2012-13 l’Italia ha dovuto affrontare un negoziato tutto in salita, a causa di un meccanismo di convergenza dei pagamenti diretti tra Stati membri per noi molto penalizzante per il nostro Paese.
Pagamenti diretti
La Pac nel QFP (Tot UE 28) 2007-13
2014-20
LA NUOVA FORMULAZIONE PER IL PERIODO 2015-2020
La Pac nel QFP per l’Italia 2007-13
2014-20
Nell’attuale periodo di programmazione più della metà della spesa UE che arriva all’Italia proviene dalla Pac. Nel 2014-20 tale peso si ridurrà dal 53% al 47%, in misura maggiore che nel resto UE (dal 42 al 38%). Nonostante ciò, il peso della Pac rimarrà molto maggiore in Italia che nella media UE, e la Pac resterà la politica europea più importante per l’italia in termini di spesa (47%, contro il 38% della coesione).
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Euro/unità
Rispetto al 2007-13, la perdita di peso della Pac è di 4 punti, mentre la politica di coesione, l’altra grande fonte di spesa UE, ne perde 2 e la politica per la competitività ne guadagna 4. Dunque continua il lento trend storico di declino relativo della Pac, che tuttavia, sia pur di poco, resta la politica più importante dell’UE.
7-Pagamento piccoli agricoltori
A partire dal 2015 scatteranno le nuove disposizioni della Riforma. Potranno essere 7 le nuove componenti dei pagamenti diretti, rispetto alle 2 attuali. La decisione di quante e quali saranno, e sopratutto quanto peseranno singolarmente in termini di risorse, spetterà ad ogni stato membro. Di seguito la tabella delle 7 componenti e le condizioni minime fissate dall’Unione europea a cui ogni stato membro dovrà attenersi. L’Italia, oltre alle 3 obbligatorie pare orientata ad attivare anche il pagamento redistributivo e quello accoppiato. Mentre é probabile che non venga inserito il pagamento per le aree svantaggiate (misura anch’essa facoltativa) per evitare una sovrapposizione con l’attuale indennità compensativa prevista dal PSR.
6-Pagamento accoppiato per determinate tipologie di produzione 5-Giovani agricoltori
4-Pagamento per zone svantaggiate
3-Pagamento ecologico (greening) 2-Pagamento ridistribuitivo 1-Pagamento di base
Pianura
aree svantaggiate
• 6 pagamenti disaccoppiati e 1 pagamento accoppiato; • 5 pagamenti ad ettaro, 1 pagamento accoppiato alla quantità (superficie, capi) e 1 guida di settore nuova pac coldiretti alessandria 2014-2020
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PAGAMENTI DIRETTI
OPZIONE PER GLI STATI MEMBRI
DISTRIBUZIONE FONDI
CONDIZIONI
obbligatorio
max 70%
Condizionalità base
facoltativo
max 30%
Per i primi max 30 ettari
obbligatorio
30%
Pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente
facoltativo
max 5%
Localizzazione in aree con vincoli naturali
obbligatorio
max 2%
Età < 40
PagaMenti di base PagaMento RidistRibutivo PagaMento eCologiCo (gReening) PagaMento PeR le zone Con vinColi natuRali PagaMento PeR i giovani agRiColtoRi PagaMento aCCoPPiato
facoltativo
max 15%
Specifiche produzioni, escluso tabacco e patate
PagaMento dei PiCColi agRiColtoRi
facoltativo
max 10%
Piccolo agricoltore
Il pagamento di base
Il pagamento di base è legato a titoli trasferibili, attivati su terreni ammissibili. Il pagamento di base è riservato agli agricoltori che: • possiedono i titoli all’aiuto; • sono agricoltori attivi. I titoli del nuovo pagamento di base sostituiscono i titoli storici, che scadranno il 31 dicembre 2014. Un agricoltore può ottenere titoli all’aiuto: • per “prima assegnazione” il 15 maggio 2015; • per assegnazione dalla riserva nazionale (in qualunque anno); • per trasferimento (affitto o compravendita di titoli, in qualunque anno).
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la prima assegnazione Per quanto riguarda la prima assegnazione i nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori attivi sulla base della domanda unica al 15 maggio 2015.
ornamentali e vigneti, al 15 maggio 2013; • hanno ricevuto titoli da riserva nel 2014; • presentano elementi di prova verificabili che, al 15 maggio 2013, hanno coltivato prodotti agricoli o hanno allevato bestiame. Regionalizzazione e convergenza Il pagamento di base dei pagamenti diretti è soggetto alla regionalizzazione e alla convergenza. Regionalizzazione • Regionalizzazione = aiuti per ettaro uniformi a livello «regionale». • Gli Stati membri definiscono tali «regioni» secondo criteri oggettivi e non discriminatori, quali le loro caratteristiche agronomiche e socio-economiche e il loro potenziale agricolo regionale e la propria struttura istituzionale o amministrativa.
Il numero dei titoli sarà pari al numero di ettari ammissibili. Le superfici ammissibili sono: seminativi, colture permanenti legnose, prati e pascoli permanenti.
Convergenza interna • Convergenza interna = avvicinare gli aiuti per ettaro a livello «regionale». • Processo per avvicinare progressivamente il valore dei pagamenti diretti tra «regioni» nell’ambito di uno stesso Stato Membro.
Gli Stati membri possono: • assegnare un numero di titoli all’aiuto pari al numero di ettari ammissibili dichiarati dall’agricoltore nella domanda del 2013; • applicare un coefficiente di riduzione per i prati e pascoli permanenti in zone montane o declivi; • escludere le superfici a vigneti e/o serre nel 2013.
In pratica è uno strumento attraverso il quale gli Stati membri, che ancora oggi hanno aiuti basati sul criterio storico come nel caso dell’Italia, avvicinare il valore degli aiuti verso pagamenti per ettaro più omogenei. Regionalizzazione e convergenza sono perciò strettamente correlate: la scelta della tipo di «regione», infatti, influenzerà gli effetti del processo di convergenza.
La scelta della prima assegnazione sulla base della domanda al 15 maggio 2015 genera una importante conseguenza in merito all’affitto dei terreni, che in Italia supera il 30% della SAU. Per evitare che i proprietari assenteisti (non agricoltori) potessero andare alla caccia dei titoli, il regolamento prevede due requisiti per ricevere i titoli: • che gli agricoltori abbiano ricevuto pagamenti diretti o aiuti nazionali in relazione ad una domanda di aiuto nel 2013; • che siano agricoltori attivi. É facoltà degli Stati membri concedere titoli all’aiuto agli agricoltori che non hanno ricevuto pagamenti diretti nel 2013, se: • coltivavano ortofrutticoli, patate, piante
La regionalizzazione rappresenta il traguardo da raggiungere (l’aiuto uniforme o solo più omogeneo) mentre la convergenza rappresenta il metodo attraverso il quale raggiungere il traguardo, diluendo nel tempo l’effetto redistributivo della regionalizzazione. Spetterà allo Stato membro decidere quale tipo di convergenza da applicare:
genza interna che più quotato sembra essere quella detta anche “modello irlandese”, cioè una convergenza parziale al 2019: lo stato membro stabilisce il valore unitario iniziale al 2015 e determina gli step annuali di convergenza, senza raggiungere lo stesso valore dei titoli nel 2019. la convergenza interna parziale Gli agricoltori che ricevono meno del 90% della media regionale/nazionale otterranno un aumento graduale, pari ad un terzo della differenza tra il loro valore unitario iniziale e il 90% del valore dell'unità nazionale o regionale nel 2019. Gli Stati membri dovranno garantire che all’anno di domanda 2019 nessun titolo avrà un valore unitario più basso del 60% del valore medio nazionale/regionale al 2019. Gli Stati membri potranno disporre che nessun titolo potrà diminuire di oltre il 30% rispetto al suo valore unitario iniziale. La transizione dal valore unitario iniziale al 2015 al valore unitario finale al 2019 avverrà secondo criteri oggettivi e non discriminatori stabiliti dagli Stati membri.
Seppure il dibattito sulla PAC sia ancora tuttora aperto e non vi sia ancora una posizione definitiva, riguardo alla regionalizzazione, sembra che l’Italia sia orientata ad applicare una regionalizzazione unica a livello nazionale e quindi un unico valore medio dei pagamenti diretti. Mentre il tipo di converguida di settore nuova pac coldiretti alessandria 2014-2020
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Euro
Caso di agricoltore che nel 2014 possiede un titolo dal valore unitario più elevato del valore medio
Il pagamentvoo redistributi
Non era previsto nelle proposte iniziali della Commissione. Nel corso del negoziato è stato proposto un pagamento per i primi ettari, facoltativo, definito “redistributivo”, per gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base.
Perdita max -30% valore unitario ini-
Gli Stati membri possono destinare a questo pagamento fino al 30% del massimale nazionale o regionale. Valore medio
2014
2015
2016
2017
2018
Euro
2019
2020
Caso di agricoltore che nel 2014 non possedeva titoli
Il pagamento redistributivo riguarda un numero di ettari fino a 30 o superiore se la dimensione media nazionale è superiore (l’Italia, 30 ettari, visto che la dimensione media è 8 ettari).
ento Il pagaom (greening) ecologic
Gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base sono tenuti a rispettare su tutti gli ettari ammissibili i seguenti impegni ambientali, fissati per tutte l’Ue:
60% del valore
• diversificazione colturale • Mantenimento prati permanenti • aree a valenza ambientale
Valore medio
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
gli anni di riferimento
12
anni
desCRizione
2013
Gli agricoltori ottengono l’assegnazione dei nuovi titoli, se hanno presentato una domanda di aiuto nel 2013.
2014
Il trascinamento dei titoli storici tiene conto dei pagamenti ricevuti o del valore dei titoli detenuti dall’agricoltore per il 2014.
2015
I nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori sulla base delle superfici agricole dichiarate nella Domanda Unica 2015.
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I requisiti e l’impatto del greening, rispetto alla proposta iniziale della Commissione, sono stati notevolmente ridimensionati durante il negoziato. Si configura più come una “super-condizionalità” o una “condizionalità rafforzata”. diversificazione colturale Interessa solo le superfici a seminativo e si applica in funzione della superficie a seminativo: • fino a 10 ettari a seminativo, nessun obbligo di diversificazione; • da 10 a 30 ha di seminativo: obbligo di due colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75%; • oltre i 30 ha di seminativo: obbligo di tre colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75% e le due principali al massimo il 95%. Sono escluse dall’obbligo di diversificazione, le aziende in cui: • superfici interamente investite a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso);
• i seminativi investiti per più del 75% a foraggio e/o a maggese, a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari; • le superfici agricole investite per più del 75% a prato permanente, foraggio, a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso), a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari; • i seminativi interamente coltivati nell’anno precedente con una coltura diversa, se tali seminativi non sono stati dichiarati per più del 50% nella stessa domanda di aiuti nell’anno precedente; Mantenimento prati permanenti • Gli Stati membri designano i prati permanenti ecologicamente sensibili. • Gli agricoltori non possono convertire o arare tali prati permanenti. • Gli Stati membri assicurano che la proporzione della superficie a prato permanente in relazione alla superficie agricola totale non diminuisce di oltre il 5% rispetto al 2015. • Qualora uno Stato membro accerti che il rapporto è diminuito di oltre il 5%, deve prevedere obblighi per i singoli agricoltori di convertire terreni a prato permanente. aree a valenza ambientale (o EFA - Ecological Focus Area) Si applicano solo alle superfici a seminativo; non si applica alle colture permanenti e ai prati e pascoli permanenti. Questa è una grande novità del negoziato perché esclude dall’obbligo le colture permanenti (vigneti, oliveti, frutteti, ecc.). Le EFA sono obbligatorie per le aziende con più di 15 ettari di seminativi, per almeno il 5% della superficie a seminativo. La soglia del 5% può essere aumentata al 7% nel 2018, a seguito di una relazione della Commissione entro il 31 marzo 2017 e ad una proposta legislativa. Gli Stati membri decidono quali delle seguenti aree sono considerate aree di interesse ecologico (terreni lasciati a riposo, ecc.) le pratiche equivalenti del greening Gli agricoltori biologici hanno diritto automaticamente al pagamento ecologico sulle superfici a produzione biologica. Inoltre per evitare di penalizzare quanti già adottano sistemi di sostenibilità guida di settore nuova pac coldiretti alessandria 2014-2020
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ambientale, l’accordo prevede un sistema d’ “equivalenza d’inverdimento” in base al quale si considera che le prassi favorevoli all’ambiente già in vigore sostituiscano gli obblighi del greening. Rientrano nelle pratiche equivalenti: • regimi agroambientali dei PSR che adottano misure equivalenti; • sistemi di certificazione ambientale nazionali o regionali • per evitare il “doppio finanziamento” di queste misure, i pagamenti nell’ambito dei PSR devono tener conto dei requisiti d'inverdimento di base.
Il pagamniento per i giova
agricoltori
Gli Stati membri concedono un pagamento aggiuntivo ai giovani agricoltori integrando il pagamento di base al loro primo insediamento del 25% per i primi cinque anni di attività. Beneficiari sono giovani agricoltori (età < 40 anni) che si insediano per la prima volta in qualità di capo azienda o insediato negli ultimi 5 anni • Adeguate competenze professionali (secondo criteri degli SM). Il pagamento sarà annuale per un periodo massimo di 5 anni e si aggiunge alle altre misure a disposizione dei giovani agricoltori nel quadro dei PSR.
ento Il pagam to accoppia
La misura è facoltativa e gli Stati membri possono versare aiuti accoppiati per una larga gamma di prodotti: • cereali, semi oleosi, colture proteiche, legumi da granella, lino, canapa, riso, frutta a guscio, patate da fecola, latte e prodotti lattiero-caseari, sementi, carni ovine e caprine, carni bovine, olio d’oliva, bachi da seta, foraggi essiccati, luppolo, barbabietola da zucchero, canna da zucchero e cicoria, prodotti ortofrutticoli, bosco ceduo a rotazione rapida. L’obiettivo della misura è quello di concedere un sostegno accoppiato a quei settori o a quelle regioni in cui determinati tipi di agricoltura o determinati settori agricoli che:
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• si trovano in difficoltà; • rivestono una particolare importanza per ragioni economiche, sociali o ambientali. Forma del sostegno: per superficie o per capo. Finanziamento: • fino al 8% del massimale nazionale o fino al 13% per quei Paesi che nel 2010-2014, hanno utilizzato più del 5% per i pagamenti accoppiati ai sensi del Reg.73/2009. Per l’Italia, quindi fino al 13%. • possibilità di aumentare del 2%, quindi fino al 15%, per sostenere la produzione di colture proteiche (pisello proteico, fave, favino, lupino dolce).
Il requisito fondamentale per accedere ai pagamenti diretti: essere
L’importo a disposizione dell’Italia è di 585 milioni di euro (15% del massimale dei pagamenti diretti nel 2015) che scende a 555 milioni di euro (15% del massimale dei pagamenti diretti nel 2019); oggi l’articolo 68 prevede pagamenti accoppiati per 251,95 milioni di euro (escluse le assicurazioni).
Degressnivgità e cappi Il capping é il tetto massimo per i pagamenti diretti. In base all’ultimo accordo del 24 settembre 2013 tra Consiglio e Parlamento europeo non verrà inserito. Verrà invece introdotto il meccanismo della degressività per cui gli stati membri dovranno introdurre la riduzione dei pagamenti diretti di almeno del 5% per gli importi a partire da 150.000 euro. Ogni stato membro può decidere volontariamente di applicare percentuali di regressività superiori al 5%, anche del 100%. Di conseguenza, la degressività può rappresentare uno strumento per ottenere gli stessi risultati del capping. Tale percentuale di riduzione viene applicata sull’importo del pagamenti diretti ad esclusione del greening, previa deduzione dei costi del lavoro. E’ facoltà di uno stato membro, qualora decida di applicare il pagamento redistributivo per i primi ettari ad un livello minimo del 5% del massimale nazionale, di non applicare la degressività.
“agricoltore attivo” ome previsto dal regolamento i pagamenti diretti saranno riservati agli agricoltori attivi. L’obiettivo è quello di ridurre la platea dei beneficiari della PAC, riservando i pagamenti diretti a chi fa agricoltura sul serio e non come estrazione di rendita, anche in considerazione della graduale riduzione delle risorse della PAC destinate ai pagamenti diretti è opportuno che i beneficiari del futuro pagamento unico siano, prioritariamente, i veri agricoltori. La Commissione aveva proposto una definizione di “agricoltore attivo” poco convincente. L’accordo si è chiuso con la definizione di una lista nera (black list) e con una forte delega agli Stati membri. Sono esclusi, a priori, dai pagamenti diretti gli agricoltori che appartengono alla black list (aeroporti, ferrovie, impianti idrici, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti).
C
Gli Stati membri possono: • ampliare ulteriormente la “lista nera” sulla base di criteri oggettivi e non discriminatori; • escludere dai pagamenti diretti, i soggetti le cui attività agricole sono una parte irrilevante delle loro attività economiche globali e il cui scopo sociale non consiste nell’esercizio di attività agricola.
La definizione di agricoltore attivo non si applica agli agricoltori che hanno ricevuto pagamenti diretti non superiore ad un determinato importo nell’anno precedente (comunque non superiore a 5000 euro), a discrezione degli Stati membri. A livello nazionale due sono le possibili soluzioni: • optare per una selettività forte ovvero destinare i pagamenti diretti solamente agli agricoltori che si occupano principalmente di attività agricola - Coltivatore diretto e IAP-Imprenditore Agricolo Professionale; - Iscrizione alla CCIAA e/o all’INPS. • optare per una selettività debole: - utilizzare la deroga dei 5.000 euro o lasciarla solo per la montagna; - utilizzare un criterio di reddito più debole dello IAP; - utilizzare il metodo della Commissione PD/R < 5% (pagamenti diretti inferiori al 5% dei proventi totali ottenuti da attività non agricole). Si tratta perciò di un aspetto fondamentale per l’applicazione della nuova PAC. guida di settore nuova pac coldiretti alessandria 2014-2020
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Le misuiereper il 2014 transitor
Per i pagamenti diretti 2014 sono previste alcune modifiche rispetto all’attuale regime di pagamento, quali: • il regolamento Ce 73/2009 e di conseguenza i TITOLI DELLA PAC continua ad essere applicato; • adeguamento dei massimali PAC 2014; • possibilità di modifica dell’articolo 68 del Regolamento Ce 73/2009 della PAC, aumentandone le risorse e le misure; • anticipi PAC.
Sintesi regolamento transitorio RegolaMento
re
Pagamenti diretti
entRata in vigoRe 1° gennaio 2015
Conseguenze
Le tante scelte da compiere argomento e tipo di scelta
scadenza
definizioni e attivazione titoli
Attività minima agricola, inclusione pascoli magri, superfici da escludere in quanto utilizzate prevalentemente per attività non agricole.
Entrata in vigore Reg.
Requisiti minimi
Si può decidere di non dare pagamenti sotto 400 euro o sotto 0,5 ettari.
Entrata in vigore Reg.
Costituire riserve per vari scopi.
Entrata in vigore Reg.
Trasferibilità titoli tra diverse regioni.
Entrata in vigore Reg.
Stabilire se trasferire risorse tra i due pilastri, fino al 15%.
31/12/2013
(obbligatoria) (facoltativa)
Riserva naz. - reg.
(facoltativa)
trasf. titoli
(facoltativa)
- Validità degli attuali titoli anche per la domanda Pac 2014; - Prosecuzione dell’articolo 68 nel 2014 e possibilità di modifica; - Nuovi titoli assegnati in base alla domanda Pac 2015.
ocm unica
1° gennaio 2014
- Avvio delle nuove misure di mercato
sviluppo rurale
1° gennaio 2014
- Avvio della fase di programmazione dei PSR 2014-2020; - Nuovi impegni per il 2014 delle misure.
Regolamento orizzontale PaC
1° gennaio 2014
- Eccezione ed entrata in vigore 1° gennaio 2015 per sistema consulenza aziendale, nuova condizionalità.
Flessibilità
(facoltativa)
Prima assegnazione
(facoltativa)
argomento e tipo di scelta
scadenza
agricoltore attivo
Integrazione Black list, definizione dei soggetti con attività principale non agricola, soglia esenzione.
1/8/2014 Anticipata per lo S.R.
Regionalizzazione
Decidere se livellare il pagamento di base a livello regionale anziché nazionale, definendo le “regioni” e i criteri con cui ripartire tra di esse il massimale nazionale
31/7/2014
Scegliere il modello di convergenza del valore dei titoli tra beneficiari.
1/8/2014
(obbligatoria)
Convergenza interna
(facoltativa)
degressività e Capping
Scegliere la % (almeno 5%) di taglio dell’ammontare di pagamenti sopra i 150 mila € e decidere se applicare il capping
1/8/2014
Pagamento ai primi ettari
Decidere se attivarlo, la % del massimale da destinarvi (0-30%), gli ha a cui darlo (0-30), se abolire degressività e Capping
1/8 di ogni anno
(obbligatoria)
(facoltativa)
nuova pac
2014-2020
guida di settore coldiretti alessandria
1/8/2014
continua... (obbligatoria)
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Concedere titoli anche a chi non ha fatto domanda nel 2013.
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Le tante scelte da compiere argomento e tipo di scelta
scadenza
Pagamento greening
Greening fisso o % del valore dei titoli del beneficiario; applicazione regionale; pratiche equivalenti, certificazione, superfici a valenza ambientale.
1/8/2014
aree svantaggiate
Decidere se attivare il pagamento e fino a che percentuale del massimale (0-5%), a quali aree riservarlo, se limitare il numero di ha per azienda, se applicarlo a livello nazionale o regionale.
1/8/2014
Decidere la % del massimale (0-2%) da destinare e le modalità di calcolo.
1/8/2014
(obbligatoria) sostegno accoppiato
Decidere la % del massimale nazionale (0-15%) e i prodotti a cui destinarlo.
Piccoli agricoltori
Decidere se applicarlo e scegliere tra 3 diverse modalità di calcolo.
(obbligatoria)
(facoltativa)
giovani agricoltori
(facoltativa)
(facoltativa)
1/8 anno precedene
Programma Nazionale di Sostegno Budget Italia (2014-2018) anno
1/8/2014
MisuRe
2014
aiuto disaccoppiato ai viticoltori
• Conferma del budget specifico per il settore vitivinicolo • Gestione delle risorse mediante PNS quinquennali • Conferma delle misure preesistenti • Apertura alle azioni di promozione dei vini anche sul mercato interno (Europa) • Sostegno alla ristrutturazione e riconversione per motivi sanitari • Nuova misura di ricerca e sviluppo per migliorare la qualità dei prodotti e l’impatto ambientale • Possibilità di sostegno alla viticoltura di montagna o a forte pendenza (PSR-agroambiente) • Pagamento unico disaccoppiato per i produttori di uva
nuova pac
2014-2020
guida di settore coldiretti alessandria
2017
2018
Promozione
101.997.000 101.997.000 101.997.000 101.997.000 101.997.000
Ristrutturazione e riconversione
140.000.000 140.000.000 140.000.000 140.000.000 140.000.000
vendemmia verde
10.000.000
10.000.000
10.000.000
10.000.000
10.000.000
Misura possibile ma al momento non prevista
assicurazione
20.000.000
20.000.000
20.000.000
20.000.000
20.000.000
investimenti in cantina
45.000.000
45.000.000
45.000.000
45.000.000
45.000.000
distillazione sottoprodot.
20.000.000
20.000.000
20.000.000
20.000.000
20.000.000
distillazione di crisi distillazione alcol alimen. aiuto ai mosti conc. totale
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2016
Misura possibile ma al momento non prevista
Fondi di mutualizzazione
Il vino nella nuova PAC: le risorse
2015
Misure eliminate
336.997.000 336.997.000 336.997.000 336.997.000 336.997.000 guida di settore nuova pac coldiretti alessandria 2014-2020
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