A cavallo della libertà

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CAVALLO

Un ottimo compagno d’avventura che può diventare un intimo amico, per riscoprire la natura e se stessi

Salire a cavallo è sempre un’esperienza molto forte e personale, che si basa sulla capacità di affidarsi completamente all’altro; in sella ad un cavallo si sperimenta però una libertà di movimento nuova e unica che nasce dal legame tra l'animale e l'essere umano. È anche grazie all'incontro e al confronto tra diversi, infatti, che possiamo rilanciare il rapporto, un tempo naturale con il selvaggio, con le emozioni e con i sentimenti, un rapporto impegnativo ma sicuramente appagante ed educativo. Una relazione di fiducia reciproca

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quella che s'instaura tra cavallo e cavaliere: entrambi rinunciano a parte della propria autonomia in cambio di un’esperienza di collaborazione tra specie diverse che dà grandi benefici a tutti.

UNA LUNGA STORIA... Nella società rurale-agricola il cavallo ha rappresentato da sempre un compagno di lavoro inseparabile, a cui si dedicava il tempo e le cure necessarie per garantirgli salute e benessere. Nel dopoguerra milioni di contadini e di

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della LIBERTA’

agricoltori sono andati a vivere nelle periferie delle città e le automobili hanno progressivamente invaso tutti gli spazi urbani; chi è rimasto nelle campagne ha sostituito invece gli animali con mezzi meccanici. È bastato così solo un passaggio di generazione e i figli, che ben conoscono le macchine ma che ignorano la dimensione relazionale del contatto con gli animali, ora non li conoscono più e trovano "naturale" trattarli da strumento: ad un ordine preciso ci si aspetta una risposta corretta e sempre uguale.

Noi esseri umani inurbati del XXI secolo abbiamo forse bisogno di imparare, o meglio di re-imparare, contatti e linguaggi con il mondo naturale senza però approdare ad un ideologismo pseudo-animalista, che tenta di umanizzare l’animale tanto da non vederlo più nella sua alterità.

di Alessia Fratini

SENSIBILITÀ ED EMOZIONI È proprio la sensibilità di questo grande mammifero, tanto poderoso quanto pauroso, il collante tra due mondi così diversi: attraverso giugno 2006

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“A cavallo per riscoprire un nuovo e antico tipo di relazione tra uomini, animali e ambiente”

l'empatia il cavallo percepisce molto più di quanto non si possa dire a parole, ci capisce spesso meglio di noi stessi. La relazione diretta, multisensoriale, con il cavallo, animale vivo e magnetico, è un'esperienza ricca di stimoli fisici, relazionali, emo tivi e cognitivi; può contribuire a diffondere un nuovo (e antico) tipo di relazione tra uomini, animali e ambiente. In sella al cavallo si può anche scoprire un diverso modo di entrare in contatto con la natura, più in sintonia, e con se stessi; cavalcare può essere un ottimo modo per godere la tranquillità e la bellezza di luoghi lontani dalle città e, difatti, aumenta sempre più l'offerta turistica di centri ippici che propongono passeggiate in sella ad un cavallo anche per i meno esperti.

UN’ALTRA EQUITAZIONE Non intendiamo però parlare dell'equitazione come disciplina sportiva agonistica, ma piuttosto di equitare, con e per piacere, nel massimo rispetto del cavallo, come se fosse un compagno di ballo, senza conflittualità e competizione. Nell'equitazione sportiva spesso gli atteggiamenti posturali tendono ad aumentare il disagio fisico e l’ansia di prestazione e il senso di insoddisfazione e frustrazione che ne può conseguire rischiano d'incrementare anche il disagio, invece di attenuarlo. Qui s'intende invece l'equitazione come

un momento in cui si entra in contatto con un altro essere vivente, incontro dal quale nascono grandi benefici per ambedue.

MOVIMENTO IN SINCRONIA Nella fusione del centauro, il cavaliere non sa più se è uomo o cavallo, forse entrambi; mentre ballano insieme, in un movimento unico, in equilibrio tra forza e debolezza, rigidità e morbidezza, si scopre un nuovo

modo di vivere lo spazio e il proprio cor po. La dinamica dello scheletro in movimento dell'uomo e del cavallo sono strutturalmente molto simili: l'uomo agisce con la colonna vertebrale in verticale su due gambe, il cavallo con la colonna vertebrale in orizzontale su quattro zampe. La dinamica che nasce dalla combinazione di questi due corpi, gli schemi dei movimenti, sono equivalenti nell'uomo che cammina e nel cavallo all'andatura del passo. Il cavallo come un enorme amplificatore di m o v i m e n t i e s e n s a z i o n i ; l'equitazione può quindi essere un toccasana per tutti, soprattutto per il frenetico essere umano moderno che ha dimenticato come amare se stesso interamente, occupandosi tanto della mente quanto del corpo.

Guarire col CAVALLO opinione comune che l'affetto di un animale possa essere un rimedio migliore per la salute più di molti farmaci, contribuendo a risolvere disagi fisici e psichici. Aiuta a ritrovare il sorriso e distrae la mente dai problemi quotidiani: molti studi scientifici dimostrano come il contatto con un animale contribuisca ad abbassare la pressione arteriosa, stimoli le difese immunitarie e allunghi la vita, grazie ad una diminuzione dell'ansia e dello stress. Ma non solo.

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BENEFICI DELL’IPPOTERAPIA Nel caso dell'ippoterapia infatti, grazie al rapporto che nasce tra cavaliere e cavallo, animale molto emotivo e disponibile ad interagire giugno 2006 ACQUA&SAPONE

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con l’altro, da un lato si crea un senso di indipendenza, accresce la fiducia in se stessi e aumenta l'autostima del paziente; dall'altro ne facilita la riabilitazione motoria, poiché il movimento durante il trotto influisce positivamente sul tono muscolare. La particolare andatura del cavallo infatti, oltre a rinforzare e a migliorare la tonicità della muscolatura, rievoca la cadenza umana, con grande beneficio per chi non è in grado di camminare. La riabilitazione equestre coinvolge il soggetto globalmente, nella sua unità di corpo e psiche e si è rivelata infatti molto utile per correggere i disordini del movimento e per aiutare le persone affette da patologie neurologiche o muscolari (lesioni traumatiche cerebrali, sclerosi multipla, paralisi cerebrale, poliomielite, ictus, lesioni midollari conseguenti a traumi alla spina bifida, schizofrenia, autismo, e vari disturbi sia Un compagno di del comportamento che giochi diver so che dell'equilibrio). educa a collaborare

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UN PO’ DI STORIA

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In effetti, il cavallo viene utilizzato in medicina sino dall'antichità: ad esempio, già nel II secolo a.C., l'equitazione veniva consigliata per risolvere problemi d'insonnia, come cura dell'epilessia e come trattamento riabilitativo in diversi casi di paralisi. Ma solo dopo la prima Guerra Mondiale l'ippoterapia viene riconosciuta ufficialmente dalla scienza medica come tecnica che permette di superare danni sensoriali, cognitivi e comportamentali e oggi gode di convenzioni con il servizio sanitario nazionale.

CRESCERE INSIEME Uno degli aspetti più interessanti di questa terapia consiste nella straordinaria quantità di stimolazioni senso-

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riali che il cavallo è in grado di assicurare: in sua compagnia si ricevono stimoli acustici, visivi, olfattivi, ma soprattutto intense stimolazioni tattili, che migliorano anche l'equilibrio e la percezione di se stessi e favoriscono la scioltezza e la coordinazione dei movimenti. Inoltre, essere a contatto con un animale, per sua natura imprevedibile e che reagisce soprattutto ai segnali inconsci di chi lo sta guidando, stimola una serie di attività intellettive come concentrazione, memoria, stabilità emotiva, tranquillità e fermezza di carattere. Quanto detto presuppone però un’educazione con i cavalli, non “per mez zo” dei cavalli usandoli come stru menti, ma “insieme ai cavalli”. L’ani-

anziché dominare

male inteso come partner, come compagno di gioco e di educazione, come amico che ci sta vicino ed esige risposte calibrate sulla sua diversità, educandoci a rapportarsi diversamente: collaborazione, non dominazione.

GUARIRE I SANI Il cavallo dovrebbe quindi essere considerato, più generalmente, un ottimo sostegno “terapeutico” per tutti, anche per noi che ci ostiniamo a con siderarci i normali, ma che del nostro corpo e della nostra mente facciamo un uso sconsiderato. Riscoprire l’equitazione ai giorni nostri, sotto un altro punto di vista, è senza dubbio un passo in avanti per il nostro benessere.


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