La storia dell’edificio di fondazione, dalle origini ai recenti tentativi di recupero. In attesa del bando per l’appalto dei lavori
FINEIlGARAGE Ruspi
tra passato e futuro Una struttura “di interesse culturale” che è stata autorimessa, benzinaio e supermercato ma che mira a diventare un polivalente centro espositivo e museale di ALESSIA FRATINI
S
arà l’ennesimo proclama senza esito (vedi Terme, metro leggera, aeroporto), un altro spazio inutilizzato, come i locali dell’ex-consorzio agrario, o sfruttato male, pensiamo al teatro e all’università. L’edificio conosciuto un tempo come Garage Ruspi, dopo alterne vicende, è destinato a divenire una “struttura polivalente per attività culturali e museali” all’interno di un progetto di riqualificazione che dovrebbe interessare anche piazzale San Benedetto, ora adibito a parcheggio. Qui doveva sorgere la famosa biblioteca progettata dall’architetto James Stirling che per primo avanzò l’idea di realizzare un museo all’interno dell’ex-Garage. Erano gli anni ‘80 e il progetto è finito nel dimenticatoio. Dopo decenni di abbandono, nel 2007 l’ex-Garage Ruspi è stato acquistato dal Comune per essere “destinato attraverso un concorso di progettazione a polo espositivo di importanza internazionale e a ospitare una mostra permanente sul futurismo” come dichiarò
l’allora sindaco Zaccheo. Nel frattempo l’iter del concorso è terminato e i fondi sono stati stanziati; nel 2014 si aspetta che l’amministrazione comunale pubblichi il bando per l’appalto dei lavori. È da quasi cinque anni, però, che l’ex-Garage Ruspi ospita temporaneamente manifestazioni culturali grazie agli interventi, fatti dalla Casa dell’Architettura di Latina e finanziati dal Comune in occasione dell’importante mostra sull’architetto Adolf Loos, che ne hanno consentito la riapertura nel 2009. Da allora, qui sono state esposte le opere di Vincenzo Balsamo, di Ugo Attardi e di Francesco Martelli, hanno avuto luogo la rassegna Frammenti d’Arte, la mostra Luce su Littoria: cinedocumentari dal 1932 al 1944 e, ultimamente, il convegno sull’Ing. Giuseppe Nicolosi, con una mostra a lui dedicata. Da almeno trent’anni si sente parlare dell’ex-Garage Ruspi come una struttura da destinare ad attività culturali e museali ma la realtà che abbiamo sotto gli occhi è quella di un edificio al centro della città praticamente
abbandonato. Quanto tempo passerà ancora, tra progetti e comunicati - prima che questo particolare edificio di fondazione diventi un polo culturale e siano sfruttate appieno le grandi potenzialità offerte da uno spazio espositivo unico nel suo genere?
Cronistoria di un’officina da esposizione L’Autorimessa Littoria con annessa moderna pompa di benzina, questo il nome originale, fu costruita nel 1936, probabilmente su progetto dell’architetto Bonifazi, l’ingegnere che firma l’unico disegno d’epoca noto, anche se è spesso attribuita a Oriolo Frezzotti. Inizialmente funzionò come garage per le poche automobili che si trova-
L’idea dell’architetto James Stirling di realizzare una biblioteca cittadina non venne mai realizzata La strutture rimase in disuso per un ventennio vano a Littoria e nel 1944 fu dotato di una stazione di benzina Petrol Caltex e utilizzato anche come officina meccanica per la riparazione auto. Negli anni ‘60 diventò una concessionaria di automobili e poi, abbandonata definitivamente la funzione originaria, fu riconvertito a supermercato (in attività fino all’inizio degli anni ‘80). Fu in questo periodo che avvenne la manomissione più pesante della struttura: l’in-
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terno dell’edificio fu completamente snaturato per adattarlo alle esigenze del punto vendita (sicurezza, impianti frigoriferi, etc.). Nel 1984 l’exGarage fu parte del progetto del famoso architetto James Stirling, per realizzare la nuova biblioteca civica nell’area di piazzale San Benedetto, che rimase però solo sulla carta. In seguito l’edificio fu dismesso e rimase abbandonato per quasi venti anni.
2009 prima mostra sull’architetto Loos
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Bisogna, infatti, arrivare al 2007 perché qualcosa inizi a muoversi, quando il Comune formalizza l’acquisto dello storico edificio, ancora proprietà dei discendenti di Rodolfo Ruspi (il primo proprietario), per farne uno spazio espositivo tramite concorso d’idee. L’ex-Garage Ruspi, pagato 1,4 milioni di euro con fondi concessi dal Ministero dell’Economia, rimane però inutilizzato fino al 2009. Nel corso di quest’anno viene bandito il “Concorso di progettazione per la riqualificazione dell’immobile ex Garage Ruspi e il recupero formale e funzionale dell’area denominata Piazzale San Benedetto”, e si decide che il miglior progetto è quello presentato dall’architetto Luciano Cupelloni. Intanto però s’interviene sull’immobile con pochi fondi e l’ex-Garage ospita la prima esposizione. La riapertura – temporanea – dell’ex-Garage Ruspi avviene per opera della Casa
dell’architettura di Latina che, utilizzando poco meno di 50mila euro, sistema l’edificio e allestisce una mostra sul lavoro dell’architetto Adolf Loos. Nonostante le critiche ai colori scelti per la tinteggiatura dell’edificio, negli anni seguenti la struttura è almeno in grado di ospitare eventi, mostre e presentazioni. Nel frattempo l’iter del concorso procede lentamente, l’edificio di fondazione è da poco stato riconosciuto come “immobile di interesse culturale” da parte del Ministero dei Beni Culturali e nel 2012 è stata sottoscritta la convenzione con la società Arcus (che ha finanziato il progetto di riqualificazione dell’immobile per un totale di 800mila euro). E siamo nel 2014, dopo che l’amministrazione comunale ha approvato il progetto esecutivo di un primo lotto, si attende l’imminente pubblicazione del bando per la gara di appalto dei lavori. Ormai sono passati più di quattro anni dagli
La prima volta che i locali dell’exGarage Ruspi sono stati aperti al pubblico per un evento culturale è stata in occasione della mostra organizzata dalla Casa dell’Architettura di Latina alla fine del 2009. In poco tempo e con pochi fondi messi a disposizione dal Comune, circa 50mila euro, ha reso agibile la sala (realizzando servizi igienici, impianti elettrici, sistemi di allarme e 350 metri quadrati di superficie espositiva) prima di installare l’esposizione dal titolo “Adolf Loos nella Repubblica Ceca”, un’ampia collezione di studi, progetti, plastici e oggetti ideati dal noto architetto, considerato uno dei fondatori del Razionalismo architettonico europeo. «Non servono costosi concorsi, abbiamo dimostrato che, anche con pochi soldi, il problema non era tanto di restituirne l’uso, quanto la gestione. - spiega l’architetto Cefaly -. Abbiamo questo bel palazzo, è un’occasione per fare qualcosa di straordinario: non capita spesso di avere a disposizione una tale superficie espositiva, oltre 100 metri lineari, in città di queste dimensioni. L’esposizione su Loos, che dopo è approdata a Londra, è stata visitata da 10mila persone, molte arrivate apposta da altri paesi. Questa è la funzione di un polo culturale». L’idea del presidente della Casa dell’Architettura di Latina è chiara: deve essere un’occasione di sviluppo per la città, per far arrivare gente da fuori e farsi conoscere grazie alla qualità delle esposizioni. Non basta una bella struttura, serve una visione d’insieme, bisogna investire nella cultura.
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ultimi interventi, i colori tanto criticati sono sbiaditi e, a parte qualche rara occasione, l’edificio resta per la maggior parte del tempo inutilizzato. Speriamo che i lavori di recupero e adattamento di questo edificio di fondazione abbiano presto inizio e che non sia un altro progetto rimasto impaludato nella burocrazia pontina.
Il progetto di recupero include anche il piazzale Il progetto vincitore del Concorso per la riqualificazione dell’ex garage Ruspi e di piazzale San Benedetto è dell’architetto Luciano Cupelloni. A breve il Comune dovrebbe bandire la gara d’appalto per il primo lotto dei lavori, pari a circa 800mila
L’intervento di Luciano Cupelloni prevede il rifacimento delle facciate riproponendo i colori d’epoca Contemplati un ascensore e pannelli mobili per dare dinamicità a mostre ed eventi
euro, circa metà dell’importo totale, con interventi solo sull’ex-Garage (rimandati quelli per il piazzale). Il progetto di recupero dell’ex-Garage Ruspi prevede di restaurare le facciate esterne, eliminando gli elementi aggiunti successivamente, e di riproporre colorazioni d’epoca (color avorio) con i grandi serramenti che caratterizzano dell’edificio. Saranno
inoltre realizzati due nuovi ingressi per ragioni di sicurezza, ampliando i finestroni centrali, e un ascensore che collegherà il piano terra (foyer, spazi espositivi e bookshop) al primo piano (laboratorio multimediale e ufficio per il personale del Museo). La grande sala dell’ex garage (circa 800 mq) sarà destinata a spazio espositivo, senza alterare la configurazione originaria, disponendo al suo interno una serie di pannelli mobili su ruote al fine di consentire il massimo
Avorio, rosso o bianco e azzurro? Molti sostengono che l’ex-grage Ruspi sia stato sempre rosso, ad altri preme ricordare che spesso gli edifici di fondazione erano solo intonacati, e recenti test hanno stabilito che erano con molta probabilità di colore bianco avorio, per questa ragione sarà utilizzato questo colore per la ristrutturazione. E allora perché oggi l’ex-Garage Ruspi è bianco e azzurro? La risposta è nelle pompe di benzina Petrol Caltex. Quando nel 2009 la Casa dell’Architettura di Latina fa i primi interventi sull’edificio, sceglie i colori sulla base di documenti fotografici che mostrano l’autorimessa e i colori simbolo del distributore.
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Un regalo per l’amante del Duce?
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della flessibilità per mostre, incontri, conferenze, e piccoli concerti. Nel progetto di Cupelloni, come da richiesta del bando, è proposta anche la riqualificazione di piazzale San Benedetto – oggi asfalto e strisce blu – in piazza da destinare a manifestazioni temporanee culturali e commerciali e verde pubblico, grazie alla realizzazione di un nuovo parcheggio sotterraneo (circa 210 posti su due livelli). Per il momento, però, questa parte del progetto rimarrà solo su carta, destino dell’area in questione? Ricordiamo, infatti, che Piazzale San Benedetto, dove
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sorgeva originariamente l’avamposto antimalarico di Quadrato e poi il primo ospedale di Littoria, era l’area destinata a ospitare i giardini e la biblioteca progettati negli anni ‘80 da Stirling. Insieme alle demolizioni degli edifici, iniziate negli anni ‘60 e terminate nel 1987 con la realizzazione del parcheggio nel luogo in cui sorgevano i padiglioni dell’ospedale, vennero costruite via Farini e via Cesare Battisti, risparmiando alcuni edifici di fondazione. Già nel progetto dell’architetto James Stirling - voluto dal sindaco Corona – si prevedeva di utilizzare gli edifici
Un regalo di Mussolini per l’amante, questa la storia che si racconta sull’origine del cosiddetto Garage Ruspi. Pare che l’Autorimessa “Littoria” – così si chiamava allora - fosse stata realizzata per compiacere Romilda Ruspi, una delle amanti favorite del Duce. È dai diari di Claretta Petacci, “amante ufficiale” di Benito Mussolini, che proviene parte della storia. La gelosissima Petacci costringe il Duce a chiamarla spesso e tiene nota del contenuto di ogni telefonata. Qui racconta di Romilda Ruspi (sposata in Minardi), una delle rivali più temute, che sembra viva addirittura nella stessa residenza di Mussolini, una dépendance nel parco di villa Torlonia a Roma. Più volte la Petacci si lamenta della presenza della Ruspi, e del figlio che Romilda sostiene di aver avuto con Mussolini, fino al 1938 quando finalmente riceve la notizia che la contendente (insieme al bambino nato una decina di anni prima) è partita. Sembra che Mussolini fosse convinto che il bambino fosse figlio suo, si racconta che continuò, infatti, a vedere di nascosto la Ruspi, e a provvedere al sostentamento della donna e del figlio. Da qui, le pressioni per far realizzare la nuova autorimessa a Littoria. Mussolini segreto. Diari 19321938 di Claretta Petacci (a cura di Mauro Suttora)
preesistenti come museo della città e galleria espositiva (ex-Garage Ruspi) e supporto per servizi turistici (Casa dei Cursori). Sono passati trent’anni e ancora se ne parla.