Natura artificio.
Editoriale(love)
Siamo al numero quattro! Non c’è due senza tre e il quarto vien da sé diceva sempre mia nonna che mi lasciato una settimana fa arrivata a novantotto anni. Io mi ero ormai convinta della sua immortalità e devo dire che la sua morte mi ha lasciato spiazzata. Era la mia eroina, la mia Frida Kahlo di viale Tunisia 41, Milano. Aveva trasportato lettere imboscate nella carrozzina di mia mamma durante la guerra, si era separata e aveva cresciuto da sola tre figlie femmine, era una vera bad girl fumava e beveva Fernet-Branca crescendo lei i nipoti a tavolette di Galak e Bim bum bam. Ho arredato il mio negozio di tatuaggi con il suo salotto per gli ospiti, perché una volta esistevano i salotti altro che openspace-living-con-cucina-a-vista e di sicuro devo a lei la mia refrattarietà alla cucina e agli uomini e la mia vena femminista che mi ha fatto produrre a mia volta solo figlie femmine. Alelove