Randagismi

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randagismi giulia pesarin

Comune di

Bondeno

Trame d’Autore | Massari Fashion Home, Ferrara 20 dicembre 2013 AUXING, Bondeno (FE) 1 - 30 aprile 2013

concept Giulia Pesarin progetto espositivo Alessandro Passerini Giulia Pesarin mostra a cura di Alessandro Passerini Giulia Pesarin catalogo a cura di Alessandro Passerini

testi Riccardo Calderara progetto grafico e impaginazione Alessandro Passerini


randagismi gi ul i a pesari n


Poetessa del Labile Lo sguardo umano, per sua natura libertario, da principiante nel mondo si muove in base alle pulsioni e alle sensazioni. Affascinato dagli abbagli e dai chiarori nelle ombre, si nutre fin da subito delle lievi variazioni del tutto. Molteplici stili di vita lo riducono spesso a mero strumento pratico, spegnendone lentamente l’allegra arbitrarietà e limitandone l’espansibilità. L’obbligano alla selezione dell’utile. Lo velocizzano, adeguandolo al presente a scapito di piccole accortezze contemplative. Chi non si arrende alle costrizioni s’inerpica su rischiosi sentieri solitari, con la speranza di trovarvi, al termine, un’orizzonte distensivo. Non consolante e non sempre edificante, ma creativo e stimolante. Il procedere randagio di Giulia per queste strade sterrate, apparentemente svogliato e indolente, si accompagna ad uno sguardo invero assai curioso: affamato di dettagli e incessantemente impegnato nel tentativo di imprigionare immagini capaci di interpretare i luoghi, il tempo e l’uomo. Il suo occhio è alimentato da un’insita poesia naturale, che l’aiuta a riconoscere nel quotidiano gli altrimenti impercettibili segni di ciò che sta sotto la coltre delle convenzioni. Talora acciuffa scorci come faceva un tempo con la retina il cacciatore di farfalle, in punta di piedi tra i cespugli. A volte, come gendarme, ferma il fuggiasco, e se lo lascia passare non lo fa mai prima di avergli assestato un’attenta occhiata indagatrice. Altre volte, come passero sospettoso becca briciole e di botto scappa all’appressarsi di qualcuno. Dall’immensa congerie del mondo, come il collezionista che stacca da lettera antica, dopo averla inumidita, con cura i francobolli cercando di non danneggiarli, scolla pezzi di verosimiglianza: voli, corpi abbracciati o di passaggio, animali in pausa o giocanti, sgretolamenti, movimenti leggeri del cielo e dell’acqua, tronchi mozzati, spazi apparentemente abbandonati, eventi rari ed ombre di oggetti in disuso. Da miniaturista, poi, all’interno di una stanza che si fa confessionale di un credo soggettivo, ne analizza e ne mette in risalto i risvolti ideali, ne cesella le forme e i lineamenti. Affila le potenzialità dei soggetti accentuandone i contrasti o sfumandoli, senza presunzione, ricercando, con un percorso all’inverso, l’ingenua libertà dello sguardo, la sua liberazione dal giogo dell’utilitarismo. Esplora alternative ai fatti reali, non riproduce semplicemente, sperimenta, tergiversa, si spaventa, si incaponisce, cerca spazio con ansia tra i pensieri per recuperarne un ricordo usufruibile, e trasfigura in fantasia dati di fatto. Dietro a questi lavori sta un caparbio tentativo di inseguire una verità, nonostante questa sfugga dalle mani e affievolisca davanti agli occhi, un’ostinazione, che solo un insolito e volenteroso zingaro dello sguardo si può permettere. Poetessa del labile, sa cogliere l’attimo poco prima della sua sparizione e stati di posticcia immobilità. Riccardo Calderara





















Editato nel febbraio 2014 a Portomaggiore (FE) www.passeart.it



www.saatchiart.com/AiluigHoliday


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