Spring/Summer 2016 Collection [IT-EN]

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VIEWON SPRING SUMMER 2016

abi alice dan i e l li b e ski n d studio job G IULIO IACC H ETTI mario tri marc h i dav i d c h i p p e r f i e l d B r u n o M o r e t t i e G u y S a v oy maximilian schmahl VALERIO SOMMELLA MIC H AEL G RAVES MIC H ELE DE LUCC H I kings un studio FRA G ILE LP W K – a n t o n i o A r i c ò LP W K – MASSIMO G IACON


VIEWON s/s 2016 — 2

I n d ICE Index

04 ellipse a b i a l ice

23 b ro k e n b ow l m a x imi l i a n s c h m a h l

08 d ot t y c lo c k a b i a l ice

24 ta i o / ko k i Va l e r io Somme l l a

10 i n f i n i t y c lo c k a b i a l ice

25 diana m a r io t r im a rc h i

12 time ma ze da niel l i b e s k in d

25 t EA REX M ic h a el G r ave s

13 co m to i s e st u d io j o b

27 cabin M ic h el e d e Lu cc h i

14 or a in / or a out Gi u l io I acc h e t t i

27 furbo K I N GS

16 l a sta n z a d e l lo s c i ro cco m a r io t r im a rc h i 17 to n a l e davi d c h i p p er f ie l d 20 h u m a n co l l ec t i o n b ru no mo r e t t i e g u y s avoy 22 t u t t i f ru t t i Gi u l io I acc h e t t i

28 ribbon u n st u d io 29 a l e s s i l e p o s at e f r ag i l e 32 a l e s s i i n lov e LP W K – M a s s imo Gi acon LP W K – a n tonio a r icò 34 #v i va n a p o l i LP W K – a n tonio a r icò

A rt D i r e c t i o n / G r a p h i c D e s i g n C h r i s to p h R a d l / L au r a C a p s oni Au t h o r A l b e rto A l e s s i C o o r d i n at i o n A l e s s i M a r k e t in g a n d Comm u nic at ion De pa rt men t P h oto S a n t i C a l ec a , mic h a e l d e pa s q ua l e, Gi acomo Gi a nnini , M at t eo I m b r i a ni , Simon M en g e s, A l e s s a n d r o M i l a ni , Gi u l io M o r a , De l f ino Si s to Leg n a ni P h oto st y l i n g I r ene B a r at to T h a n ks to Hot e l Bo r g o N u ovo - M i l a no Loc a n da C h i a r ava l l e - M i l a no S a m a n t h a Lin a T r a n s l at i o n s Ag o s t ini A s s oci at i , G a i aTe x t, M i k e Rya n , S ta r- g r o u p C o lo r S e pa r at i o n Foto l i to Fa r ini A l e s s i S . p. A .

V i a P r ivata A l e s s i 6 28887 C r u s in a l lo ( V b) I ta ly


VIEWON s/s 2016 — 3

E d ito r i a le Ed i to r i a l

[ Tempus fugit ]

[ Tem p u s f u g i t ]

Mai come prima, scrivendo la presentazione di questo palinsesto mi è apparso con evidenza come il tempo sia davvero un concetto relativo. Mi sembrava di avere appena licenziato il palinsesto Autunno/Inverno e eccomi di nuovo alle prese con una nuova collezione di prodotti!

As never before, in writing the presentation of this collection, has it become so evident to me just how relative the concept of time really is. It seemed like we’d just wrapped up the Fall / Winter collection and here I am again struggling with a new round of products!

Spesso mi interrogo sull’opportunità di presentare due collezioni ogni anno, e due collezioni così ricche di prodotti e dense di qualità. E mi chiedo: che ne diranno il nostro pubblico e la nostra distribuzione, ce la faranno a seguire questo ritmo? Riusciranno i negozi a far vedere le novità nel modo che si meritano? E queste novità troveranno il loro spazio in catalogo senza vampirizzare gli altri prodotti già esistenti della loro categoria?

I often wonder whether to present two collections every year; two collections of products so abundant and full of quality. And I ask myself: what will our customers and our distributors say? Will they be able to keep up with this pace? Will the stores be able to display what’s new in the way they deserve? And will these new products find a place in our catalogue without suffocating other products that already exist in their class?

Anche se non mancano esempi di settori in cui i ritmi dei nuovi prodotti Although there are certainly other industries where new products are sono altrettanto sincopati, basti pensare alla moda, certo nel nostro churned out at an equally fast pace–just think of fashion–our company’s is mondo del casalingo non esiste nessun esempio simile a noi. a unique example in our world of housewares. Non ho una risposta definitiva per questo dubbio. Può darsi che nel futuro le cose cambino, che il contesto ci suggerisca una diversa strategia. Per ora tuttavia continuo a constatare che il processo di raffinamento, di evoluzione delle varie tipologie ci porta, progetto dopo progetto, a risultati di assoluto rilievo, a un vero miglioramento del nostro piccolo mondo di oggetti casalinghi. E poi, di questi tempi, è un gran bel segno di vitalità e di speranza. Quindi per il momento continuo imperterrito: come diceva qualche anno fa il dolce Mendini all’irascibile Enzo Mari, meglio rischiare un po’ di colite che la stipsi.

I don’t have a definitive answer to this question. It may be that in the future things will change, that the context will suggest that we adopt a different strategy. For now, however, I continue to find that our process of refinement, the evolution of various typologies, guides us, project after project, to significant results, to real improvement in our little world of household objects. And, in today’s world, this is a fine sign of vitality and hope. So for the time being, I will continue undeterred: as the mildmannered Mendini said a few years ago the the irascible Enzo Mari, better to risk a little colitis than constipation.

A l b e rto A l e s s i A l b e rto A l e s s i


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 4

ELLIPSE a b i a l ice

“La collezione “Ellipse” nasce dalle indicazioni di Alberto Alessi date a molti dei designer che lavorano per Alessi, ovvero di creare oggetti che sfruttassero i processi produttivi del taglio e della piegatura per cui la fabbrica Alessi è nota. Ammiro l’impegno di Alessi nel nutrire e mantenere una produzione italiana, cosa che diventa sempre più difficile quando si compete con la produzione di massa delle aziende estere. Sono stata inoltre lieta di investire le mie energie in questo progetto perché ho sempre pensato che l’officina Alessi sia uno dei pochi hub creativi e unici rimasti sul pianeta. La mia mente creativa era già interessata alla forma ellittica per via dei miei progetti precedenti, come “Octave” (2014) e dell’uso frequente dell’ellissi nei miei dipinti astratti. Ho iniziato a creare diversi prototipi su carta colorata, piegando e arrotolando ellissi di dimensioni diverse, fino a giungere alla collezione “Ellipse”. Volevo creare forme scultoree, pure e minimaliste che avessero anche la funzione di contenitori, dando vita a recipienti multi-uso da utilizzare in ambienti diversi, ad esempio in cucina, in studio, ufficio, salotto o soggiorno. Oggetti che trovassero collocazione sia nel piccolo studio di un appartamento che in un soggiorno più ampio. Ho voluto inoltre aggiungere dei colori ricchi e vivaci, e un oggetto dorato, perché ho sempre pensato che il colore e la forma abbiano la capacità di influenzare positivamente la nostra psiche. È stato un piacere per me poter inserire nella collezione un pezzo dorato e spero che in futuro ce ne saranno degli altri”. Abi Alice

Ellipse Abi Alice, 2016 A B I 0 7 SET Set composto da tre contenitori in acciaio inossidabile 18/10. Set of three containers in 18/10 stainless steel.

“The “Ellipse” collection originated from a brief given by Alberto Alessi to many of the Alessi designers: to create objects that utilize the cutting and bending production processes which the Alessi workshop is renowned for. I admire Alessi's commitment to nurturing and maintaining Italian based production, which is becoming increasingly more challenging when competing with the mass-production factories abroad. Therefore I was delighted to put my energy into this project as I have always felt the Alessi workshop is one of the few remaining unique and creative hubs on the planet. My creative mind was already preoccupied with the ellipse shape due to my previous project, “Octave” (2014), and to the frequent use of the ellipse in my abstract paintings. I began to make multiple prototypes in colored card by bending, folding and rolling ellipses in different sizes until I arrived at the “Ellipse” collection”. My intention was to create sculptural, pure and minimalist forms which could also function as containers, aiming to create multi-use containers that could equally be used in various settings, for example the kitchen, studio, office, living room or dining room. Both in a small studio apartment or a larger living space. In addition I wanted to incorporate rich and vibrant colors, and an element of gold, as I have always held the belief that color and form have the potential to have an uplifting effect on our psychology. I was delighted to be able to incorporate a gold piece in this collection, and I hope there will be more gold pieces to follow.” A b i A l ice


VIEWON AL SS A LES SI s/s 2016 — 5

Ellipse Abi Alice, 2016 A B I 0 7 SET 1 – A B I 0 7 SET 2 – A B I 0 7 SET 3 Set composto da tre contenitori in acciaio colorato con resina epossidica. Set of three containers in steel coloured with epoxy resin.


VIEWON AL E SS I s/s 2016 — 6

A B I08 E lli ps e Abi Alice, 2016 Contenitore in acciaio inossidabile 18/10. Container in 18/10 stainless steel. cm 27.5 x 5.3 – h cm 1.6 10 ¾”x 2” – h ¾”

A B I08 G D Contenitore in acciaio inossidabile 18/10 e oro. Doratura manuale in oro 24 carati. Container in 18/10 stainless steel and gold. Hand gold plating in 24 carat gold.


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 7

A B I 0 9 SET E l l i p s e Abi Alice, 2016 Set per ufficio composto da un contenitore e un portabuste in acciaio inossidabile 18/10. Desk set composed of one container and one envelope holder in 18/10 stainless steel. A B I09S Y Giallo. Yellow. A B I09S W Super White A B I09S L A Z Turchese. Turquoise.


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 8

D ot t y C lo c k a b i a l ice

“Quando ho iniziato il processo creativo per dar vita a un orologio da parete, ho vagliato diverse possibilità, una delle quali consisteva nell’esplorazione del potenziale creativo dei bollini adesivi colorati disponibili in tutte le cartolerie. Mi sono fatta prendere dalle diverse possibilità dimensionali e dai colori vivaci dei bollini e ho cominciato a fare esperimenti divertenti usando la carta colorata e gli adesivi. Questo processo ha visto coinvolto anche il mio interesse nei confronti dei colori, e ho cercato di dar vita a combinazioni vivaci. Così è nato il “Dotty Clock”. Se da un lato la qualità minimalista, colorata e astratta del “Dotty Clock” rispondeva alla mia sensibilità estetica, dall’altro lato mi ha riportato alla mente un altro mio interesse: gli orologi astronomici e le meridiane antiche, utilizzati per misurare il tempo per mezzo dell’osservazione dei movimenti nel sistema solare. Uno dei maggiori esempi è l’Astarium, creato da Giovanni Dondi (c. 1330 - 1388), un orologio che comprende diversi dischi e quadranti per la cui creazione ci sono voluti 16 anni!

“When beginning the creative process to create a wall clock I explored many options, one of which was to explore the creative potential of the colored sticky dots that are available in every stationary shop. I was drawn to the varying sizes and bright colors of the sticky dots, and began a multitude of playful experiments using sticky dots and colored card. A process which also incorporated my interests in color, aiming to create vibrant color combinations. Through this process the “Dotty Clock” was born. Whilst the minimalist, colorful and abstract quality of the “Dotty Clock” appealed to my aesthetic sensibilities, on another level it reminded me of another interest of mine. That being the ancient astronomical clocks and dials that were used to measure time by way of observing the movements in the solar system. One of the great examples being the Astarium, which was created by Giovanni Dondi (c. 1330 - 1388): this clock includes multiple discs and dials and took 16 years to create!

Abi Alice

A b i A l ice

A B I 1 1 D OTTY C l o c k Abi Alice, 2016 Orologio da parete in acciaio colorato con resina epossidica. Wall clock in steel coloured with epoxy resin. Ø cm 20 / Ø 8” A B I 1 1 L A Z Turchese. Turquoise. A B I 1 1 W Super White. A B I 1 1 Y Giallo. Yellow.



VIEWON ALESSI s/s 2016 — 10

I n fi n it y C lo c k a b i a l ice

“Una delle grandi domande universali intorno alle quali si scervellano da secoli scienziati, astronomi e filosofi è: quando è cominciato il tempo? È infinito? Ha avuto un inizio e di conseguenza avrà una fine? Non avremo mai una risposta definitiva, ma sappiamo tutti con certezza che il nostro tempo sulla terra ha un inizio e una fine ben determinati. Il tempo è una costante che non possiamo controllare. Non possiamo né rallentarne il corso, né renderlo più veloce. Purtroppo viviamo in un’era in cui siamo ossessionati dal tempo. Si sente spesso dire “non c’è mai abbastanza tempo” oppure ci preoccupiamo degli effetti che il tempo ha sul nostro processo di invecchiamento. Quando ho creato questo orologio, le mie intenzioni erano di creare una forma tranquilla e scultorea che desse l’impressione dell’infinito, per mezzo di curve continue che riflettono la qualità infinita e costante del tempo. Personalmente, mi piace fare mia la filosofia dell’infinito e dell’eterno relativa al tempo. Sento che abbiamo bisogno di dimenticare le ansie che ci affliggono e di concentrarci nella creazione di una Bella Vita!”

“One of the big universal questions that has puzzled scientist, astronomers and philosophers for centuries has been: when did time begin, is time infinite, did time have a beginning and will it subsequently have an end? Whilst we will never have a definitive answer, we all share the certainty that our time on the planet does have a beginning and an end. Time is a constant which we have no control over. We cannot slow it down and we cannot speed it up. Sadly we live in an era obsessed with time. Either there is the frequent comment “there is never enough time” or we are worried about the effect time has on our ageing process. When creating this clock my intention was to create a tranquil, sculptural form that gave the impression of infinity by creating continuous curves that reflected the constant, infinite quality of time. Personally I like to adopt an infinite or timeless philosophy regarding time. I feel we all need to forget the worries about time and just focus on creating Una Bella Vita!” A b i A l ice

Abi Alice

AB I10 W I n fi n it y C lock Abi Alice, 2016 Orologio da parete in acciaio colorato con resina epossidica, Super White. Wall clock in steel coloured with epoxy resin, Super White. Ø cm 42 / Ø 16 ½”



VIEWON ALESSI s/s 2016 — 12

TIME MAZE d a nie l l i b e s k in d

D L 0 1 R T i m e Maz e Daniel Libeskind, 2016 Orologio da parete in acciaio colorato con resina epossidica, rosso. Wall clock in steel coloured with epoxy resin, red. cm 50 x 47 / 19 ¾”x 18 ½”

“Il tempo non è circolare: può sterzare all’improvviso per segnare l’evento “Time is not circular: it veers sharply to mark the event as unexpected– inaspettato -come l’orologio stesso.” As the clock itself.” Dan i e l Li b e ski n d

Architetto tra i più attivi e vivaci di questo inizio secolo a livello internazionale, Daniel Libeskind è diventato popolare anche al pubblico dei non addetti ai lavori come vincitore nel 2003 del concorso per la ricostruzione del Word Trade Center a New York. Il profondo interesse per la nozione di tempo si riflette in alcuni dei suoi progetti più iconici come lo Jewish Museum a Berlino, il Royal Ontario Museum e appunto il master plan per il World Trade Center. L’orologio “Time Maze” sfida apparentemente la nozione di tempo: “il tempo non è lineare; non è neppure circolare; il tempo è un labirinto di connessioni nascoste e di piacevoli interazioni”. “Time Maze” è costruito in acciaio e viene presentato nella speciale gradazione del colore rosso che è divenuta la classica firma dell’autore. A lb e rto A le s s i

D a nie l Li b e s k in d

One of the most active and lively Architect at the beginning of this century internationally, Daniel Libeskind has also become known to the general public of non-experts as the winner of the 2003 competition to rebuild the World Trade Center in New York. His keen interest in the notion of time is reflected in some of his most iconic projects such as the Jewish Museum in Berlin, the Royal Ontario Museum in Canada as well as the master plan for the World Trade Center. The “Time Maze” clock apparently challenge the notion of time: “time is not linear; nor it is circular; time is a maze of hidden connections and pleasant interactions”. “Time Maze” is made of steel and is presented in a special shade of red that has become his classic signature. A l b e rto A l e s s i


SJ01 Comtoise studio job, 2016 Orologio da parete in banda stagnata con decoro. Wall clock in tinplate with decoration. cm 23 x 30 / 9”x 11 ¾”

VIEWON AL E SS I s/s 2016 — 13

Co mto i s e s t u d io j o b

Fondato ad Anversa agli inizi del secolo da Job Smeets e Nynke Tynagel, Studio Job è un laboratorio di design noto per il modo coraggioso e ribelle di creare un singolare universo basato su personali affascinazioni, con una produzione che varia dai pezzi unici alle serie limitate, alle installazioni, ai progetti di interni e di spazi pubblici. L’essere dei funamboli tra il design e l’arte ha dato al loro lavoro una posizione autonoma nel design internazionale, provocando una salutare discussione sulle norme esistenti nel design contemporaneo.

Studio Job is a design workshop based in Antwerp at the beginning of the century by Job Smeets and Nynke Tynagel. Since then they have become known for the brave and rebellious way of creating their own universe based on personal fascinations in a wide range of projects varying from unique pieces to limited editions, installations, interior design and public spaces. Their projects are examples of walking the tightrope between design and art that has given their work an singular position on the international design scene, resulting in a healthy discussion of the existing rules in contemporary design.

“Cos’è che rende unico il lavoro con Alessi? Il contesto culturale? Il fatto che tutti gli studenti di design studino Alessi? Io e Nynke abbiamo incontrato Alberto Alessi per la prima volta durante una cena al Groninger Museum organizzata nel 2003 per celebrare il lavoro di Alessandro Mendini. Poi ci sono voluti circa 10 anni prima che visitassimo la famosa fabbrica Alessi in Italia. Alla fine della visita siamo stati accolti nell’ufficio di Alberto. Io e Nynke ci siamo seduti in silenzio mentre Alberto scrutava alcuni dei nostri disegni. I suoi occhi erano attenti, come se sapesse esattamente ciò che cercava e i suoi pochi commenti furono molto precisi. Negli ultimi due anni abbiamo sviluppato con Alessi una famiglia di progetti, interamente basata su oggetti iconici e tecniche di produzione riconoscibili in tutti gli articoli casalinghi, vecchi e nuovi. Abbiamo inaugurato la famiglia con un orologio da parete ispirato al modello del pendolo Comtoise del XVII secolo, molto comune a quei tempi. Sebbene si trovino ancora nella memoria collettiva, oggi se ne vedono pochi. Come sapete, Studio Job ama dare un senso storico.”

“What makes working with Alessi unique? Is it the historical context? The fact that every design student learns about Alessi? Nynke and I met Alberto for the first time during a dinner given by the Groninger Museum in 2003 to celebrate the work of Alessandro Mendini. After that it would take approximately 10 years before we first visited the acclaimed Alessi factory in Italy. At the end of the visit we were welcomed in his private office. Nynke and I sat there in silence while Alberto went through some of our drawings. His eyes were sharp as if he exactly knew what he was looking for and the few remarks he made were all spot on. Last two years we developed a family of designs with Alessi. All based on iconic items and production techniques you can find in any old and new household. We kick off with a wall-clock based on the 17th century French Comtoise that was fairly common back in the days. Although still in the collective memory, rarely seen nowadays. As you might know, Studio Job loves a sense of history”.

Job Smeets

Jo b Smee t s



VIEWON ALESSI s/s 2016 — 15

ORA IN / ORA OUT g i u l io i a cc h e t t i

Con i gemelli “Ora In” e “Ora Out” Giulio Iacchetti inventa una nuova categoria negli Orologi da parete: quella degli “orologi da angolo”. Infatti questi Orologi vanno appesi in un angolo della casa o dello spazio di lavoro, fissando così un prima e un dopo nel panorama assai variegato della categoria. La sorprendente soluzione formale dell'Orologio (che si adatta anche ad angoli non esattamente ortogonali) ne permette una maggiore fruibilità visiva, permettendo la lettura dell'ora anche da punti di vista assai disassati rispetto alla sua collocazione.

With the cufflinks “Ora In” and “Ora Out” Giulio Iacchetti has invented a new category in Clocks: that of “corner clocks”. In fact, these Clocks are designed to be hung in a corner of the house or workspace, thereby setting a before and after in this category’s very diverse scene. The Clock’s surprising formal solution (which is also suitable for corners not exactly orthogonal) provides a wider range of use, allowing it to be read from viewpoints that are quite offset relative to its location. A l b e rto A l e s s i

A lb e rto A le s s i

G IA20 O r a I n Giulio Iacchetti, 2016 Orologio ad angolo in resina termoplastica. Corner mounted clock in thermoplastic resin. Ø cm 21 – h cm 13 / Ø 8 ¼” – h 5” W Bianco. White. O Arancio. Orange.

G I A 2 1 O r a OUT Giulio Iacchetti, 2016 Orologio a spigolo in resina termoplastica. Edge mounted clock in thermoplastic resin. Ø cm 21 – h cm 15 / Ø 8 ¼” – h 6” W Bianco. White. O Arancio. Orange.


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 16

l a s ta n z a d e llo sc i ro cco m a r io t r im a r c h i Nella famiglia “La Stanza dello Scirocco” entra la nuova tipologia dell’Orologio da parete.

A new type of wall Clock that has joined the “La Stanza dello Scirocco” family.

A l b e rto A l e s s i MT 1 9 W Orologio da parete in acciaio colorato con resina epossidica, bianco. Wall clock in steel coloured with epoxy resin, white.

A l b e rto A l e s s i MT 1 9 La S ta n za d e l l o S c i r o c c o Mario Trimarchi, 2016 Orologio da parete in acciaio inossidabile 18/10. Wall clock in 18/10 stainless steel. cm 46 x 33.5 / 18”x 13 ¼”

MT 1 9 B Orologio da parete in acciaio colorato con resina epossidica, nero. Wall clock in steel coloured with epoxy resin, black.


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 17

to n a le d a vi d C h i p p e r f ie l d

Nuove versioni colore e due nuove tipologie: il Vaso da fiori e il Piatto New colour versions and two new types: the Flower vase and the Serving da portata, vengono a completare il servizio da tavola “Tonale” creato plate, round out the “Tonale” tableware collection created in 2009 by this nel 2009 da questo maestro dell’architettura contemporanea. master of contemporary architecture. A l b e rto A l e s s i

A l b e rto A l e s s i


DC03 To n a le David Chipperfield, 2009, 2016

VIEWON ALESSI s/s 2016 — 18

L G Light Grey P B Pale Blue P G Pale Green RE Red Earth

D C 0 3/ 3 8 P B - D C 0 3/ 3 8 P G - D C 0 3/ 3 8 RE Insalatiera in ceramica stoneware. Large bowl in stoneware. cl 300 – ø cm 23 / 3 qt 5 oz – ø 9” D C 0 3/4 1 P B - D C 0 3/4 1 P G Bicchiere in ceramica stoneware. Beaker in stoneware. cl 20 – ø cm 8 / 7 oz – ø 3 ¼”

D C 0 3/ 9 3 HP B Vaso per fiori in ceramica stoneware. Flower vase in stoneware. Ø cm 15.3 – h cm 31.5 / Ø 6” – h 12 ½” D C 0 3/ 9 3 SP G Vaso per fiori in ceramica stoneware. Flower vase in stoneware. Ø cm 17 – h cm 21 / Ø 8 ¼” – h 6 ¾”

D C 0 3/ 5 4 P B - D C 0 3/ 5 4 P G Ciotola piccola in ceramica stoneware. Small bowl in stoneware. cl 60 – ø cm 15 / 21 ¼ oz – ø 6” D C 0 3/ 3 P B - D C 0 3/ 3 P G Ciotola grande in ceramica stoneware. Tall bowl in stoneware. cl 140 – ø cm 18 / 1 qt 16 oz – ø 7”

D C 0 3/ 76 P B - D C 0 3/ 76 P G Tazzina in ceramica stoneware. Mini-cup in stoneware. cl 8 – ø cm 6 / 2 ¾ oz – ø 2 ¼” D C 0 3/ 2 P B - D C 0 3/ 2 P G Piatto fondo in ceramica stoneware. Bowl in stoneware. ø cm 18.5 / ø 7¼”

D C 0 3/ 2 2 SL G Piatto da portata in ceramica stoneware. Serving plate in stoneware. cm 36 x 17 – h cm 2.7 / 14 ¼”x 6 ¾” – h 1” D C 0 3/ 2 2 LL G Piatto da portata in ceramica stoneware. Serving plate in stoneware. cm 36 x 24 – h cm 2.7 / 14 ¼”x 9 ½” – h 1”



VIEWON ALESSI s/s 2016 — 20

H UMAN COLLECTION

B M G S03S4 H u m a n co llecti o n bruno Moretti e guy SAVOY, 2016 Set di quattro posate per antipasti e dessert in acciaio inossidabile 18/10. Set of four amuse bouche and dessert utensils in 18/10 stainless steel.

B r u no M o r e t t i e G u y S a vo y Cuoco parigino pluristellato di grande fama e di ancor più grandi meriti, Guy Savoy così spiega il suo approccio a „Human collection“: „I reperti archeologici legati alla cucina: strumenti, recipienti in terra cotta, sono vestigia della cultura e degli inizi del raffinamento dell’uomo Essi distillano informazioni utili per comprendere le diverse civiltà (…) In ogni pranzo si recita qualcosa di questa cultura del raffinamento, di questa evoluzione, e allo stesso tempo qualcosa di primitivo, di semplice, legato al bisogno naturale dell’uomo di nutrirsi. «Human collection» perchè nutrirsi è la prima preoccupazione dell’umanità, e dare piacere ai convitati è la prima preoccupazione del cuoco. Il disegno di questi oggetti è nato dall’immagine di un cuore: un bell’esempio che traduce insieme la passione del cuoco per il suo mestiere e la sua attenzione all’altro, onnipresente nel suo lavoro“.

Multi-award-winning chef from Paris worth every accolade he’s received, the world-renown Guy Savoy explains his approach to the “Human collection” this way: Excavated objects related to cooking, tools, terra cotta vessels, are object-mirrors of history are vestiges of the culture and refinement of early man. They distill useful information for understanding different civilizations (...) In every meal something is said about this culture of refinement, about this development and at the same time something primitive, simple, linked to the natural human need to be feed. “Human collection” because eating is humanity’s number one concern, and pleasing their guests is cooks’ first concern. The design of these objects is derived from the image of a heart: a fine example that translates both chefs’ passion for their work and attention to others, always present in their work.”

A lb e rto A le s s i

A l b e rto A l e s s i

B MGS01 H u man collection Bruno Moretti e Guy Savoy, 2016

B M G S02 Human collection Bruno Moretti e Guy Savoy, 2016

Insalatiera in acciaio inossidabile 18/10. Salad serving bowl in 18/10 stainless steel.

B M G S01/22 cl 60 – Ø cm 22 – h cm 6 21 ¼ oz – Ø 8 ¾” – h 2 ¼”

cm 10 / 4”

B M G S01/ 34 cl 300 – Ø cm 34 – h cm 12 3 qt 5 ¾ oz – Ø 13 ½” – h 4 ¾”

Posate per insalata in acciaio inossidabile 18/10. Salad set in 18/10 stainless steel.

cm 29.8 / 11 ¾”


Insalatiera Il cuore dell’insalata è la parte più preziosa, la più tenera e spesso la più apprezzata. La nostra Insalatiera riprende una curva algebrica cardioide a forma di foglia o di cuore, è aperta in modo generoso e permette una composizione e una presentazione che rispettano l’integrità e la fragilità degli alimenti. Cerca di trovare un equilibrio visivo tra orizzontalità e verticalità. Il suo volume permette di mescolare gli alimenti con eleganza e attenzione. La leggera curva del fondo funziona come una riserva, evitando che le foglie soffrano a un contatto troppo importante con l’acidità della salsa. La forma dell’Insalatiera dà un senso, un’orientazione di presentazione e facilita la posizione delle posate da servizio.

Salad bowl The heart of the lettuce is the most precious, the most tender and often the most appreciated. Our Salad bowl follows an algebraic cardioid leaf- or heart-shaped curve. The opening is wide to allow the salad to be composed and a presented in a way that respects the food’s integrity and the fragility. Its volume allows food to be mixed with elegance and attention. The slight curve at the bottom acts as a reserve, so that the leaves don’t suffer too much contact with the acidity of the dressing. The Salad bowl’s shape gives direction, an orientation to the presentation and facilitates the position of the serving utensils.

Posate da insalata: gesto e servizio I manici delle nostre Posate da insalata sono molto sottili e suggeriscono un gesto molto elegante da parte di chi serve. La sottigliezza e la fragilità delle foglie di insalata si ritrovano nella forma dell’utensile e suggeriscono un servizio pieno di rispetto e di attenzione per l’alimento e per la sua preparazione. Il cuoco come un prestigiatore organizza i gusti e i colori in modo di sorprendere e di meravigliare gli invitati. Gli utensili sono lì per rivelare la sicurezza del gesto, la rapidità delle dita, l’agilità delle mani. Promettono la creazione di un vero concatenamento coreografico.

Salad servers: gesture and serving The handles of our Salad servers are very thin and prompt very elegant gestures by those who serve. The subtlety and the fragility of salad leaves are found in the shape of the utensils and suggest a gentleness while serving, full of respect and care for the food and for its preparation. Cooks, like magicians, organise tastes and colours in order to surprise and amaze the guests. The utensils are there to reveal the sureness of gesture, the rapidity of the fingers, the agility of the hands. They promise the creation of a true chaining choreographic hand bearing instruments.

Stuzzichino per toast e cucchiaio per sorbetti All’inizio del pasto da Guy Savoy vengono offerti dei toast in segno di benvenuto. Come per stabilire un contatto con gli ospiti questi stuzzichini, presi con la mano in un gesto di benvenuto e di condivisione, vengono passati da chi serve agli nvitati. La foglia di carciofo, figura emblematica della maison, permette di afferrare lo stuzzichino con sicurezza e eleganza. La sua forma permette di utilizzare questo piccolo strumento anche come piccolo cucchiaio per il servizio del pepe o del sale, o per la degustazione dei sorbetti alla fine del pasto.

Amuse bouche and Dessert utensil At the beginning of the meal by Guy Savoy, we are welcomed with toast. As a way of establishing contact with the guests these appetisers are taken in hand as a gesture of welcome and sharing, the utensil must be passed by the server to the guest. An artichoke leaf, emblematic figure of the maison, allows you to take the appetiser with assuredness and elegance. Its shape will also allow you to use this small tool as small spoon for serving pepper or salt, or to taste the sorbet at the end of the meal.

G u y S avoy

G u y S a vo y


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 22

TUTTI FRUTTI g i u l io i a cc h e t t i

Il vassoio con manico centrale è una variante ben nota in questa tipologia millenaria. Nel caso presente, un capiente Vassoio in acciaio ha un'impugnatura centrale caratterizzata da un puntale ramificato che permette di sospendervi un campione della frutta posta nel sottostante vassoio (come le mele), oppure un tipo di frutta che va normalmente appesa a qualcosa (come le banane). Questo elemento verticale è anche un segnale visivo per indicare a distanza cosa contiene il vassoio: un modo inedito e decorativo per reinventare la presentazione della frutta in tavola.

Trays with a central handle are a well-known variation of this age-old typology. In the present case, a large steel tray has a central handle that branches out at the top, allows you to hang a sample of the fruit found in the underlying tray (such as apples), or a type of fruit that is normally hung from something (such as bananas). This vertical element is also a visual signal to indicate at a distance what the tray contains: a new and decorative way to reinvent the presentation of the fruit on the table.

A lb e rto A le s s i

G IA19 Tut ti Frut ti giulio iacchetti, 2016 Fruttiera in acciaio inossidabile 18/10. Fruit bowl in 18/10 stainless steel. Ø cm 29.5 – h cm 27 11 ½” – h 10 ¾” G IA19 W Fruttiera in acciaio inossidabile 18/10 e acciaio colorato con resina epossidica, Super White. Fruit bowl in 18/10 stainless steel and steel coloured with epoxy resin, Super White.

A l b e rto A l e s s i


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 23

b ro k e n b o w l m a x imi l i a n s c h m a h l

Maximilian Schmahl è un giovane designer che lavora a Berlino dal 2013. „Broken Bowl“ è una riflessione sul nostro modo comune di percepire gli oggetti intatti nella loro completezza: l’intervento su una forma che sembra già compiuta, rompendola alla metà, crea una nuova prospettiva e ci offre due parti distinte per due tipi di frutta. Devo sottolineare il curioso effetto meccanico prodotto dal taglio delle pareti e dalla piega alla metà del piano: queste operazioni generano una flessibilità inaudita e sorprendente nel duro metallo, che si piega colla sola forza delle dita (anche femminili). Provare per credere.

Maximilian Schmahl is a young designer who has worked in Berlin since 2013. “Broken Bowl” is a reflection on our common way of perceiving intact objects in their entirety: intervening on a form that already seems integral and complete, breaking it in half, he creates a new perspective and gives us two distinct parts for two types of fruit. I’d like to point out a curious mechanical effect produced by the gap in the walls and from the bend down the middle. These operations generate a surprising and unprecedented flexibility in the hard metal, making it possible to bend with the sheer force of your fingers (even females). Seeing is believing.

A l b e rto A l e s s i

A l b e rto A l e s s i

MSM 0 1 B r o k e n B o w l Maximilian Schmahl, 2016 Fruttiera in acciaio inossidabile 18/10. Fruit bowl in 18/10 stainless steel. cm 31.5 x 30 – h cm 7 12 ½”x 11 ¾” – h 2 ¾” MSM 0 1 B Fruttiera in acciaio colorato con resina epossidica, Super Black. Fruit bowl in steel coloured with epoxy resin, Super Black.


VIEWON ALESSI s/s 2016 — 24

ta IO / KOKI v a l e r io s omme l l a

Due nuovi objet-bijou disegnati dal giovane Sommella, ormai divenuto un vero virtuoso nel genere dei piccoli utensili funzionali concepiti con un uso spregiudicato -e proprio per questo sorprendente e divertente- delle figure retoriche letterarie tradotte nel campo del design (nel caso del Tagliapizza che allude a una minuscola borsetta, azzarderei la sinestesìa…).

Two new pieces of objet-bijou designed by the young Sommella, who has become a true virtuoso in the field of small functional utensils designed with free interpretations- and for this reason quite surprising and fun- of literary figures of speech translated into design (in the case of the Pizza cutter that alludes to a tiny handbag, I’d venture to say synesthesia ...). A l b e rto A l e s s i

A lb e rto A le s s i

V S 0 4 Ta i o Valerio Sommella, 2016 Rotella tagliapizza in acciaio inossidabile 18/10. Lama in acciaio AISI 420. Pizza wheel in 18/10 stainless steel. Blade in steel AISI 420. cm 10.8 x 10.5 – h cm 2.3 / 4 ¼”x 4 ¼” – h 1”

V S 05 Ko k i Valerio Sommella, 2016 Spatola per gelato in acciaio inossidabile 18/10. Ice cream scoop in 18/10 stainless steel. cm 17.6 x 5.6 / 7”x 2 ¼”


DIANA m a r io t r im a r c h i

La Zuccheriera di Mario Trimarchi, in plastica e acciaio, viene a fare This Sugar bowl by Mario Trimarchi, in plastic and steel, has appeared compagnia alla sua bella caffettiera espresso “Ossidiana” del 2014. to accompany his beautiful espresso coffee maker "Ossidiana" of 2014. A lb e rto A le s s i

A l b e rto A l e s s i

MT 2 1 D i a n a Mario Trimarchi, 2016 Zuccheriera in resina termoplastica e acciaio inossidabile 18/10. Sugar bowl in thermoplastic resin and 18/10 stainless steel. cl 21 – Ø cm 8.5 – h cm 8.5 7 ½ oz – Ø 3 ¼” – h 3 ¼”

T e a REX M ic h a e l G r a ve s

Finalmente pronta la versione elettrica del nuovo bollitore di Michael Graves. A lb e rto A le s s i

At long last, the new electric version of Michael Graves’ kettle is ready. A l b e rto A l e s s i

M G 3 2 RE X B TE A RE X MICHAEL GRAVES, 2016 Bollitore elettrico in acciaio inossidabile 18/10 con manico e base in resina termoplastica, nero. Fischietto a rettile preistorico in resina termoplastica, metallizzato rame. cl 150 – cm 30 x 25 – h cm 27

Electric kettle in 18/10 stainless steel with handle and base in thermoplastic resin, black. Prehistoric reptilian whistle in thermoplastic resin, copper metallic finish. 1 qt 19 ¼ oz – 11 ¾”x 9 ¾” – h 10 ¾”



M D L 0 4 Cab i n Michele De Lucchi, 2016 Scatola portaoggetti in legno di bambù. All-purpose box in bamboo wood. cm 32.7 x 24.7 – h cm 12.5 13” x 9 ¾” – h 5”

VIEWON O FF I C I N A AL E SS I s/s 2016 — 27

cabin mic h e l e d e l u cc h i

“Da quando ho iniziato a lavorare il legno con la motosega e a modellare “Since I first started working wood with a chain saw to shape my Little le mie Casette la forma di queste piccole architetture senza scala mi houses, the forms of these small-scale works of è rimasta impressa per sempre. Hanno sempre quattro architecture stuck with me forever. All of facciate e tetti a due falde per far scivolare via them have four façades and gable roofs la pioggia. Non hanno porte, non hanno so the rain runs off. They have no doors, finestre e sarebbe impossibile viverci no windows, and they would be impossible dentro. Eppure sono belle proprio perché non to live in. Yet they are beautiful precisely because sono progetti da costruire ma riflessioni sull’abitare. Le they aren’t plans to actually be built, but rather case conservano cose molto preziose, proteggono reflections on living. Homes contain very i nostri affetti, le nostre storie, i nostri segreti. valuable things; they protect our affections, Sono i contenitori delle nostre vite, come our stories, our secrets. They are containers of questa piccola scatola di Alessi”. our lives, like this little box for Alessi.” M ic h ele De Lucc h i

M ic h e l e De L u cc h i

FURBO k in g s

“Furbo” è tipologicamente una Coppa e rappresenta una delle nostre rare incursioni nel mondo dell’arte. In questo caso l’incursione la abbiamo fatta con un gruppo creativo che si chiama “Kings” che lavora da tempo sulla borderline tra arte e design. Fondato nel 2000 da Federica Perazzoli e Daniele Innamorato, “Kings” attraversa le più diverse espressioni e tecniche privilegiando la fotografia e il neon, sconfinando nell'istallazione e nel design, fino alla pubblicazione di fanzine autoprodotte. Il progetto di “Furbo” nasce da una ricerca che stanno portando avanti da anni sul mondo dei collage. Surrealismo e metafisica, freaks, architettura futurista, Bosch, Arcimboldo, Max Ernst sono i punti di riferimento della loro estetica, arrivando a toccare il Rock’N’Roll.

Typologically, “Furbo” is a Bowl and represents one of our rare forays into the art world. In this case, the raid has been carried out with a creative group called “Kings” that has long worked along the borderline between art and design. Founded in 2000 by Daniele Innamorato and Federica Perazzoli, “Kings” have gone through a very wide range of expressive media and techniques, favouring photography and neon, also occupying territory in the installation and design, as well as publishing self-produced fanzines. The “Furbo” project stems from research carried out over the years in the world of collage. Surrealism and metaphysics, freaks, futuristic architecture, Bosch, Arcimboldo, Max Ernst are the landmarks of their aesthetic, even touching on Rock‘n’Roll. A l b e rto A l e s s i

A lb e rto A le s s i KI 0 1 FP F u r b o Kings, 2016 Coppa in acciaio inossidabile 18/10 e resina, rosa fluo. Serie limitata a 999 pezzi numerati. Bowl in 18/10 stainless steel and resin, fluo pink. Limited edition of 999 numbered copies. Ø cm 20 – h cm 23 / Ø 8” – h 9”


VIEWON O FF I C I N A AL E SS I s/s 2016 — 28

Ribbon u n s t u d io

Lo UN (United Net) Studio di Rotterdam, del quale Ben Van Berkel è The UN (United Net) Studio in Rotterdam, of which Ben van Berkel is the l’anima motrice, è un network multidisciplinare internazionale nato driving force behind this multidisciplinary international network founded nel 1998 per sviluppare progetti di urbanistica su grande scala, lavori in 1998 to develop large-scale urban projects, public works and urban pubblici e infrastrutture urbane in tutto il infrastructure worldwide. He distinguished mondo. Si è distinto presto come uno dei gruppi himself early as one of the most interesting in the più interessanti della nuova architettura olandese panorama new Dutch architecture and as such e come tale è stato da noi invitato a partecipare was invited by us to participate in the “Tea & all’operazione “Tea & Coffee Towers” del 2003. Coffee Towers” project of 2003. Il Portabottiglie “Ribbon” si inserisce in una The “Ribbon” Bottle rack is part of one of the delle ossessioni di Ben che ritorna spesso nelle obsessions of Ben, who often returns to it in his sue opere architettoniche: il cosiddetto nastro architectural works: the so-called Moebius strip, di Moebius, una figura geometrica scoperta nel a geometric figure discovered in 1858 by German 1858 dal matematico tedesco August Ferdinand mathematician August Ferdinand Moebius Moebius che consiste in una superficie allungata which consists of a elongated surface twisted one ritorta di centottanta gradi in modo di avere una hundred eighty degrees so to have a single side sola faccia e un solo bordo, e in qualche modo ha a and a single edge, and somehow it has to do with che fare con l’intrigante concetto di Infinito. the intriguing concept of Infinity. A lb e rto A le s s i

A l b e rto A l e s s i

UNS 0 2 R i bb o n UN Studio, 2016 Portabottiglie in acciaio inossidabile 18/10. Bottle rack in 18/10 stainless steel. UNS 0 2 B Portabottiglie in acciaio colorato con resina epossidica, Super Black. Bottle rack in steel coloured with epoxy resin, Super Black. cm 42 x 16 – h cm 20 16 ½”x 6 ¼” – h 8”


VIEWON AL E SS I s/s 2016 — 29

ALESSI l e p o s at e FRAG I L E

David Chipper field

Achille Castiglioni

Et tore Sot t sass Ro n a n & E r w a n B o u r o u l lec

Luigi Caccia Dominioni

D o r i a n a e M a s s i m i l i a n o Fu k s a s

Wiel Arets

Stefano Giovannoni

Jasper Morrison

Toyo I t o

M a r c e l Wa n d e r s

Josef Hoffmann

Inga Sempé


VIEWON AL E SS I s/s 2016 — 30

““Alessi Le Posate” è il terzo episodio di una comunicazione sincopata dove il packaging racconta prodotti che raccontano storie dell’azienda, e si aggiunge ai recenti progetti per Objets-Bijoux e Super and Popular. Alessi continua così un originale percorso fatto di nicchie specializzate in cui, sui temi del design, delle funzioni e dei rituali domestici, ogni oggetto si esprime con il virtuosismo del solista, ma la collezione tutta ha l’impatto generoso dell’orchestra intera. Nel nostro progetto “Alessi Le Posate” abbiamo voluto dare a questo bel gruppo di prodotti tutta la forza iconografica che merita, disegnando delle scatole che associano a ognuno dei set da 24 pezzi un quadro rappresentante una tavola imbandita. Il negozio diventa allora un piccolo museo immaginario che, attraverso opere di Gauguin, Juan Gris, Van Gogh, Paul Klee, Giulio Romano, Boccioni, Cezanne, ci racconta le posate di Alessi dentro l’universo della tavola come noi la concepiamo: conviviale, silenziosa, abbondante,

spartana, elegante, metafisica, barocca, cubista, colorata, minimale, senza tempo. Viene quasi voglia di mangiare. Come nei nostri precedenti progetti di packaging, abbiamo cercato di sfruttare al massimo il potenziale della scatola come display a supporto del punto vendita: ognuno dei set attualmente in produzione è presentato in una scatola compatta, che riduce le dimensioni rispetto al passato per facilitare l’esposizione della gamma completa sullo scaffale. E, sul retro delle scatole, le posate incontrano -quando il caso lo consente- piatti e bicchieri disegnati dallo stesso autore suggerendo così, nelle foto delle tavole apparecchiate, possibili e augurabili universi coordinati. Viene quasi voglia di comprare”. Mario Tri marc h i


VIEWON AL E SS I s/s 2016 — 31

“‘Alessi Le Posate’ (Alessi cutlery) is the third installment in a unfied communication campaign where the packaging tells the stories of products that tell stories about the company. It follows the two other recent packaging projects for ‘Objets-Bijoux’ and ‘Super and Popular’. In this way Alessi continues along its unique path made of specialised niches in which, regarding issues of design, functionality and domestic rituals, each object can express itslef with the virtuosity of a soloist while the collection as a whole has the generous impact of a complete orchestra. In our project for ‘Alessi Cutlery’, we aimed to bestow on this fine group of products all the iconographical strength it deserves. Each of the 24-piece sets of cutlery is associated with the painting depicting a dinner table, which is shown on the package. Thus the shops become small imaginary museums that tell the story of Alessi cutlery through

the works of Gauguin, Juan Gris, Van Gogh, Paul Klee, Giulio Romano, Boccioni, Cezanne, contexulising it with the “universe of the table” as we conceive it: convivial, quiet, hearty, basic, elegant, metaphysical, baroque, cubist, colourful, minimal, timeless. It almost makes you want to eat. As in our previous packaging projects, we have tried to exploit the package’s full potential to work in concert with shop displays: each set currently in production is presented in a compact-sized box, reducing its overall dimensions compared to past versions in order to facilitate displaying the complete range on the shelf. And in the event that dishes and glasses by the same designer are present in our catalogue, photographs of complete table settings show them together suggesting possible and auspicable coordinated universes. It almost makes you want to buy them.” M a r io T r im a r c h i


VIEWON A D I AL E SS I s/s 2016 — 32

a le s s i i n lov e l p w k – a n t onio a r ic ò l p w k – m a s s imo g i a con “Divertente e seducente, un oggetto della memoria per una tradizione evergreen: il matrimonio. Sarà capitato a tutti di ricevere durante un matrimonio o un battesimo la classica bomboniera terribile, magari da cari amici e parenti. Che si fa? Buttarla via mette di cattivo umore, sembra quasi di buttare via un pezzettino di vita di qualcun’altro, qualcuno che ci è caro. D’altra parte dove la mettiamo? In un cassetto insieme a un sacco di altre chincaglierie polverose e mezze rotte. Un’immagine di grande tristezza che contrasta con gli eventi legati alla produzione di questi piccoli simulacri di felicità. Il problema è che quando si va alle fiere degli oggetti per la casa si può constatare che nella tipologia “bomboniere” non c'è una particolare ricerca formale. Disegnare bomboniere è dunque una bella sfida, è come affrontare la “no design zone” e uscirne indenni. Non so dire se ci siamo riusciti brillantemente ma queste figure ora sono qui, e sono qui per restare e affrontare un nuovo oceano di possibilità.”

“Fun and seductive, an memory object for an evergreen tradition: marriage. At some time or another, everyone will have received a classic, terrible favour for a wedding or christening, even from close friends and relatives. What are you supposed to do with it? Throwing it away would put you a bad mood; it seems like you’re throwing away a piece of someone else’s life, someone who is dear to you. On the other hand, where are you supposed to put it? In a drawer along with a lot of other dusty, half-broken trinkets. That would conjure up a sad image in stark contrast to the events related to the production of these little statues of happiness. The problem is that when you go to fairs for household items, it’s noticable that in the “favours” typology, not a lot a effort or attention has been given to their formal research. Designing favours, therefore, is quite a challenge. It’s like dealing deal with a “no-design zone” and coming out unscathed. I don’t know if we have succeeded brilliantly, but now these figurines are here, and they are here to stay and face a new ocean of possibilities.”

L au r a Poli noro L a u r a Po l ino r o

A M G I57 Bimboniera LPWK – Massimo Giacon, 2016 Bomboniera in porcellana. Decorata a mano. Baby shower favour in porcelain. Hand-decorated. cm 10 x 6.3 – h 9.3 / 4”x 2 ½” – h 3 ¾” A M G I 5 7 P Rosa. Pink. A M G I 5 7 L A Z Azzurro. Light blue.

A M G I58 Bombolina LPWK – Massimo Giacon, 2016 Bomboniera in porcellana. Decorata a mano. Wedding favour in porcelain. Hand-decorated. cm 8 x 7 – h 9 / 3 ¼”x 2 ¾” – h 3 ½”

A A A02 La p e t i t e m a r i é e LPWK - Antonio Aricò, 2016 Bomboniera in porcellana. Decorata a mano. Wedding favour in porcelain. Hand-decorated. Ø cm 7.5 – h cm 8.5 Ø 3” – h 3 ¼” A A A 0 2 P Rosa. Pink.


VIEWON A D I AL E SS I s/s 2016 — 33

A M G I 5 9 A bb r a c c i a m i a m o r e m i o LPWK – Massimo Giacon, 2016 Statuina per torta nuziale in porcellana. Decorata a mano. Wedding cake topper in porcelain. Hand-decorated. cm 5.5 x 4.6 h cm 6.7 2 ¼”x 1 ¾” – h 2 ¾”


VIEWON A D I AL E SS I s/s 2016 — 34

# v i va n a p o l i l p w k – a n t onio a r ic ò

“Questi nuovi Piatti per pizza raccontano il topos del cibo italiano, in particolare della tradizione partenopea, in una direzione elegante e sofisticata ma allo stesso tempo teatrale. Un tocco di grazia e di ironia in un gesto quotidiano della cultura italiana nel mondo. Il lavoro si ispira chiaramente alle ceramiche monocrome di Giò Ponti e le pose dei soggetti rimandano all’allegria e alle prospettive dei Pulcinella acrobati dell’Illuminismo di Giandomenico Tiepolo.”

“These new Pizza plates tell the story of the topos of Italian food, especially the Neapolitan tradition, in an elegant and sophisticated direction, but that at the same time is also playful. A touch of grace and irony in a daily act of Italian culture in the world. This piece has clearly been inspired by Giò Ponti’s monochromatic ceramics and the subjects’ poses hark back to the joy and optimism of the Pulcinella acrobats in Giandomenico Tiepolo’s Enlightenment.”

L au r a Poli noro

L a u r a Po l ino r o

A A A 0 3 SET 1 – A A A 0 3 SET 2 # v i va n a p o l i LPWK – antonio aricò, 2016 Set di due piatti per pizza in porcellana decorata. Set of two plates for pizza in decorated porcelain. Ø cm 32 / Ø 12 ½”


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