CROWD VILLAGE alessio barollo
ringrazio il professor Giuseppe Longhi per i suoi insegnamenti
Alice Braggion Alessandro Carabini thinkgenerative@gmail.com
Tesi di Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità discussa a Venezia presso la Facoltà di Architettura dell’Università IUAV, in data 29/03/2012 con votazione 110/110 e lode Relatore: prof. Giuseppe Longhi Alessio Barollo alessio.barollo@gmail.com
Tesi di Laurea Magistrale in In copertina: Architettura per la Sostenibilità “Marghera Multi.Faces” discussa a Venezia presso la Facoltà di Architettura dell’Università Finito di stampare: IUAV, il giorno 26 marzo 2012 in data 29/03/2012 con votazione e lode da Iris srl, via110/110 L.Da Vinci, Relatore: prof. Giuseppe Longhi Finito di stampare: il giorno 26 marzo 2012 Quest’operaSrlè stata rilasciata Pixartprinting con1°licenza Commons Via Maggio,Creative 8 30020 Quarto d’Altino, VE, Italia Attribution-ShareAlike 3.0 Italy. http://www.pixartprinting.it
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CROWD VILLAGE Crowdsourcing come metodo di progettazione sostenibile Laureando:
ALESSIO BAROLLO
indice Crowd’s World
index 12
- Crowd + Outsourcing - Phases • Wikinomics - Wiki + Economics - Types of users - Motivations - in & out • Requirements • Crowdmap - The state of crowdsourcing
Lo stato del crowdsourcing -
Start now
32
World Wide Web
Internet 1.0 2.0 -
il Web •
Start now • Horizontal Design - Horizontal Design - Governance vs Goverment - Process development • Participatory Design - Intro - Techniques - Agenda 21
Processi Orizzontali • La Struttura Orizzontale Governance vs Goverment Sviluppo dei processi la Progettazione Partecipata • Intro Tecniche Agenda 21 -
Crowd’s World • June 2006
Giugno 2006 • Crowd + Outsourcing le Fasi Wikinomics • Wiki + Economics Tipologie utenti Motivazioni in & out Requisiti • Crowdmap •
68
World Wide Web • Web
- Internet - 1.0 - 2.0
la Dimensione Scientifica • Piattaforme Blog Social Network -
• Scientific dimension - Web Platform - Blog - Social Network
Open Data • Come Dati Licenze Le statistiche • Audience Utilizzo Internet -
• Open Data - Operation - Data - Licenses • Statistics - Audience - Internet
Feedback mania
Progetti di riferimento • Boston New York City Salt Lake City United Kingdom Corpo del sistema •
92
Feedback mania
• Reference Designs - Boston - New York City - Salt lake City - United Kingdom • Body System
Crowd Village: 112 Crowd Village: Crowdsourcing come metodo di Crowdsourcing as a method of sustainable design progettazione sostenibile • • • •
Regole • Protagonisti • I nuovi servizi alla progettazione • Come realizzare un progetto condiviso • con metodi crowdsourcing
Rules Protagonists The new service to design How to create a shared project with crowdsourcing methods
Il sistema Veneto 148 Veneto System • Data
Dati • Risorse Umane Pubblica amministrazione creativa • Condizioni Statistiche Cittadinanza • Nuovi, Molti e Connessi Infrastruttura • Banda Larga Data Center -
- Human Resources • Creative Public Administration - Cinditions - Statistics • Citizen - New, Many and Connected people • Infrastructure - Broadband - Data Center
Quali condizioni per il Veneto 174 Which conditions for the Veneto • Final ratings - Digital Divide - Digital Literacy - University Platform
Valutazioni finali • Digital Divide Alfabetizzazione Piattaforma universitaria -
Un Agenda per il Veneto 184 An Agenda for the Veneto • • • •
Scopi del progetto • Obiettivi • Struttura del progetto • Analisi SWOT •
bibliografia ringraziamenti
226 229
Aims of the project Targets Design structure SWOT Analysis
bibliography acknowledgements
PI A TT A FORMA
CITTA D I N I
D I G I TAL DI V I D E
E D U C A T I O N
MOBI L I T à DESIGN
ABITA ZIONI
S A N I T à
U R B A N I STICA
P O L I T I C A
CROWD VILLAGE
ABSTRACT
Il 67,8% degli italiani conosce almeno un social network tra quelli più usati, stilando una classifica in base alla popolarità, Facebook (65,3%) risulta essere il più conosciuto insieme a YouTube (53%); seguono Messenger (41%), Skype (37,4%) e Twitter (21,3%). Facebook, oltre a essere il social network più conosciuto, anche tra quelli più utilizzati (dal 49% degli italiani che accedono a Internet, l’88,1% tra i giovani), insieme a YouTube (54,5%, l’86,5% tra i giovani). Il valore aggiunto della rete è che, da una parte, si presta a fornire nelle mani delle istituzioni e delle associazioni politiche un formidabile mezzo per veicolare informazioni verso i cittadini e, dall’altra, permette l’attivazione del processo inverso, ovvero la partecipazione dei cittadini al dibattito politico ed alla formazione degli indirizzi e degli orientamenti sia nelle istituzioni che nei partiti. Inoltre, non essendo filtrata, internet è percepita dagli utilizzatori come più credibile e più attendibile degli altri mezzi di comunicazione. Se la rete, tramite il social network, diventa il mezzo ed il cittadino l’utilizzatore, il crowdsourcing si colloca tra urbanistica e politiche sociali: da un certo punto di vista la comunità è l’esperto designato a fornire indicazioni ai progettisti per sviluppare soluzioni complessivamente più rispondenti ai bisogni reali, dall’altro il consolidamento della comunità in quanto tale è uno degli scopi del processo di piano basandosi sul principio che “nessuno sa tutto ma che tutti sanno qualcosa”. In questo contesto la progettazione partecipata, processo culturale interdisciplinare capace di esprimersi attraverso azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana condivisa e ragionata con gli utenti finali; si configura come uno strumento di pianificazione territoriale di grande importanza la cui applicazione, in tempi recenti, sembra aver assunto nuova e significativa considerazione. La prassi della partecipazione implica il tentativo di superare una logica procedurale più marcatamente tradizionale, gestita in modo esclusivo dall’urbanista o dal pianificatore incaricato, per arrivare a codificare un modello basato su un approccio intersettoriale e multiculturale, che prevede il coinvolgimento di un ampio spettro di consulenti che, a vario titolo, co-producono proposte attorno a cui mobilitare consenso per l’individuazione delle priorità e delle prerogative dell’azione. La tesi vuole portare la progettazione partecipata ad un livello 2.0 attraverso l’uso di sistemi crowd e social network con lo scopo di mettere in relazione la pubblica amministrazione e il cittadino su questioni che riguardino lo sviluppo futuro del territorio in chiave sostenibile. Basandosi su piattaforme interattive e metodologie in uso in alcuni paesi europei e nord americani, ne elabora e sviluppa l’ utilizzo grazie alla crescente diffusione del web 2.0 e propone nuovi metodi per la crescita della città e della cultura cittadina. Inoltre punta ad accrescere la fiducia verso la municipalità ed aumentare il benessere degli abitanti per una crescita intelligente, rispettosa delle risorse e inclusiva.
CROWD’S WORLD
CROWD
+
OUTSOURCING
L’ a u m e n t o esponenziale dell’istruzione, la comparsa di un nuovo modo di produzione con il software open source e l’affermarsi del piú grande meccanismo di di-
stribuzione della conoscenza che il mondo abbia mai visto, Internet, hanno contribuito a una improvvisa abbondanza creativa e favorito esperienze di collaborazioni di massa, parcellizzata e distribuita. A completare il quadro, l’evoluzione delle comunità on-line che hanno organizzato le persone in unità economicamente produttive generando valore economico per le imprese. Il web è stata la chiave che ha aperto la porta della partecipazione del pubblico: applicazioni, tool collaborativi, le piattaforme social-oriented, social network di vario genere, l’evoluzione in senso partecipativo dei media “tradizionali” della comunicazione, hanno contribuito a far crescere le potenzialità sociali, politiche e culturali del pubblico, dei cittadini, degli utenti. Il web 2.0, i media partecipativi in generale, hanno dunque consentito la definizione di un nuovo modello di organizzazione del lavoro basato sull’ingaggio del pubblico: il crowdsourcing.
The exponential increase of education, the emergence of a new way of production with the open source software and of Internet, that is the largest distribution mechanism of the knowledge that the world has ever seen, they contributed to a sudden creative abundance and fostered experiences of mass, fragmented and distributed collaboration. In addition, the evolution of online communities organized the people in economically productive units and generated economic value for businesses. The web was the key that opened the door to public participation: applications, collaborative tools, social-oriented platforms, various kinds of social networks, the evolution in terms of the participation of “traditional” media of communication, they all contributed to raise the social, political and cultural potential of public, citizens and users. The 2.0 web, all participatory media in general, have therefore allowed for the creation of a new model of organization of work based on how to “engage” the public: crowdsourcing.
“Technological advances in everything from product design software to digital video cameras are breaking down the cost barriers that once separated amateurs from professionals. Hobbyists, part-timers, and dabblers suddenly have a market for their efforts, as smart companies in industries as disparate as pharmaceuticals and television discover ways to tap the latent talent of the crowd. The labor isn't always free, but it costs a lot less than paying traditional employees. It's not outsourcing; it's crowdsourcing.” J.H.
problem
Il termine crowdsourcing (da crowd, gente comune, e outsourcing, esternalizzare una parte delle proprie attività) è un neologismo che definisce un’attività nella quale un’azienda o un’istituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in una comunità virtuale (non fisicamente riunita). Il termine è stato usato per la prima volta da Jeff Howe in un articolo del giugno 2006 per la rivista Wired, dal titolo “The Rise of Crowdsourcing”. Secondo Howe, la potenzialità di questo metodo si basa sul concetto che, essendo una richiesta aperta a più persone, si potranno riunire quelle più adatte a svolgere determinate attività, a risolvere problemi di una certa complessità e a contribuire con idee nuove e sempre più utili. Attraverso il coinvolgimento dei cittadini è possibile migliorare la gestione e la qualità dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. L’Open Government è un mercato che sta coinvolgendo gli imprenditori che credono nella forza propulsiva del social web, nella capacità democratica dei cittadini e nella lungimiranza degli amministratori pubblici.
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solutions
The term crowdsourcing (from crowd, ordinary people, and outsourcing, to outsource part of one’s activities) is a neologism that defines an ‘activity in which a company or institution requires the development of a project, a service or a product to a distributed set of people not already organized into a virtual community (not physically met). The term was used for the first time by Jeff Howe in an article dated June 2006 for Wired magazine, titled “The Rise of Crowdsourcing.” According to Howe, the potential of this method is based on the concept that it is possible to ask open questions to more people and you can group together those answers that best suited to perform certain tasks, to solve problems of some complexity and to contribute with new and more, and more useful ideas. Through the involvement of citizens it is possible to improve the management and quality of services offered by the Public Administration. The Open Government is a market that is affecting the entrepreneurs that believe in the driving force of the social web, in the democratic ability of citizens and the far-sightedness of public administrators.
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CROWD VILLAGE
Esistono varie declinazioni del crowdsourcing, evidenziate dallo stesso Howe, tra loro diverse, ma con un tratto in comune: dipendono tutti dal sapere diffuso della folla. Il sapere diffuso di molti può essere, infatti, utilizzato per compiere attività che un tempo erano territorio di pochi specializzati. La folla è più funzionale del singolo: possiede talento, creatività ed è straordinariamente produttiva e rappresenta per le imprese avanzate una fonte emergente di capitale intellettuale da poter utilizzare in vari ambiti di applicazioni: creatività, ricerca e sviluppo, innovazione, sviluppo software, ricerca fondi, informazione.
As Howe pointed out, there are several variations of crowdsourcing, each different but with a common feature: they all depend on the widespread knowledge of the crowd. The diffuse knowledge of many people can be used to perform activities that were once the territory of a few specialized people. The crowd is more functional than the individual: it possesses talent, creativity, and it is incredibly productive. For advanced enterprises, it is a source emerging intellectual capital that can be used in various application areas: creativity, research and development, innovation, software development, research funding and information.
in basso: Esempio di compagnie che usano tecniche crowdsourcing
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è difficile dire con certezza quali varianti di crowdsourcing si stabilizzeranno e imporranno. Può essere comunque utile tentare di categorizzare le varie tipologie in uso. Faremo ora una classificazione in base alla tipologia di attività realizzata, distinguendo quattro macrogruppi: contenuti, attività di routine, attività creative e attività per fondi di investimento. • Contenuti (Content): il pubblico contribuisce con informazioni, immagini, video: archivi di foto in vendita, siti di filmati, informazione giornalistica, recensioni di prodotti, etc. • Attività di routine (Microtask): alcune attività, semi-ripetitive e quasi-automatizzabili, ma che comunque richiedono l’intervento umano, possono venire delegate in crowdsourcing. Sono quei compiti che non richiedono alta creatività o competenze specifiche, ma che i computer non riuscirebbero a risolvere. • Attività creative (Macrotask): in questa tipologia, il pubblico fornisce non solo tempo e informazioni, ma soprattutto conoscenze che permettono all’azienda di risolvere quei problemi (a volte anche molto complessi) che non può o non vuole risolvere internamente. In questo caso l’aspetto rilevante del crowd non è la sua dimensione ma la sua diversità. • Attività per fondi d’ investimento (Crowdfunding): comprende tutte quelle tecniche utili a raccogliere un fondo di denaro necessario per avviare un progetto e per il quale viene creata attrazione verso l’ obiettivo finale.
pagina seguente: Tipologie crowdsourcing
It’s difficult to say with certainty which variant of crowdsourcing will stabilize and will impose. It can be useful to try to categorize the various types in use. We will now make a classification according to the type of activity carried out and by distinguishing four broad groups: content, routine activities, creative activities and activities for investment funds. • Content: helping the public with information, pictures, video: stock photos for sale, websites for movies, news reporting, product reviews, etc.. • Routine Tasks (Microtask): some activities, repetitive and almost-semi-automated, but still requires human intervention, may be delegated in crowdsourcing. These are those tasks that do not require high creativity or skills, but that computers would be unable to solve. • Creative activities (Macrotask): in this type, the public provides not only information and time, but also especially knowledge that allows the company to solve problems (sometimes very complex) that can not or will not resolve internally. The relevant aspect of the crowd is not its size but its diversity. • Activities for funds investment (crowdfunding): includes all techniques to collect a fund of money to start a project and for which you create attraction towards the final goal.
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rapido progresso scientifico
trasparenza delle informazioni
espandere i confini
openness
economia basata su standard aperti e codivisi
WIKINOMICS
evoluzione e sviluppo
sharings
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pensare ed agire globalmente
unica immagine per tutte le nazioni
elinimare le ridondanze
global actions
mercato golbale centralizzare le azioni di marketing
Secondo Tapscott e Williams, autori del libro sulla “Wikinomics” (contrazione di Wiki,
termine che a sua volta suole indicare la collaborazione di massa, e di Economics) vi sono quattro principi su cui si basa tale strategia economica: • openness › Apertura: accesso totale, standard condivisi, partecipazione libera • peer production › Collaborazione tra pari (peer): le gerarchie emergono solo in base al livello di autorevolezza stimato dalla comunità (reputazione, meritocrazia) • sharing › Condivisione delle informazioni, degli strumenti di produzione, dei risultati • global action › Azione di portata globale
prodotti liberi
According to Tapscott and Williams (2007), the authors of the book “Wikinomics” (from Wiki, a term which usually indicates mass collaboration, and Economics), this strategy in based on four principles: • openness: total access, shared standards, free participation; • peer production: collaboration peer: hierarchies emerge only on the basis of level of authority estimated from the community (reputation, meritocracy); • sharing: sharing of information, of tools of production, of results; • global action.
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Il primo principio, l’apertura, incoraggia le aziende a ricercare collaboratori e talenti da ogni parte del mondo. Il secondo ed il terzo principio suggeriscono di eliminare le tradizionali gerarchie, ponendo i partecipanti sullo stesso livello e favorendo il lavoro di gruppo e la condivisione di risorse, infrastrutture ed idee. L’ultimo principio raccomanda alle aziende di adottare un’ottica globale nell’agire, nell’essere presenti e attenti ai cambiamenti.
cooperazione!
The first principle (Openness) encourages companies to seek partners and talent from all over the world. The second and third principle suggest to eliminate the traditional hierarchies, to consider all participants on the same level by encouraging teamwork and sharing of resources, infrastructure and ideas. The last principle recommends companies take a global perspective to act, to be present and alert to changes.
Gli studi sui progetti di crowdsourcing rilevano consistentemente che ci sono due categorie di utenti/contribuenti: • heavy user (utenti assidui) • casual user (utenti occasionali) La maggior parte del lavoro viene svolto da una piccola frazione di utenti assidui. Questi rappresentano chiaramente il componente più ambito dalle aziende, ma è anche vero che i piccoli contributi della miriade di utenti occasionali, sommati, diventano molto rilevanti. Con questo metodo è possibile sfruttare una forza lavoro di dimensione vasta e totalmente dinamica, il tutto in modalità: • scalabile (quanto ne serve, senza limiti minimi o massimi), • on-demand (solo su richiesta) • just-in-time (al momento in cui serve) Si ottiene così un elevato livello di innovazione sfruttando risorse intellettuali esterne, con una migliore allocazione delle risorse umane.
Studies on crowdsourcing projects consistently reveal that there are two categories of users/contributors: • heavy user • casual user (occasional users) Most of the work is done by a small fraction of heavy users. These clearly represent the most desired component for the companies, but it is also true that the sum lots of small contributions of the myriad of casual users can become very relevant. With this method you can exploit a large size and fully dynamic labor-force as you prefer: • scalable (as much as is needed, with no minimum or maximum limits); • on-demand (on request); • just-in-time (just when you need);
ON VATI NO IN
N O I T VA O N
ON DEMAND ND
SCALABILE LE
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a lato: Caratteristiche forza lavoro crowdsourcing
JU IN JUST TTIME
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Denaro Passione ed interesse per l’argomento
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a lato: Motivazioni utenti crowdsourcing pagina seguente: Pregi e difetti crowdsourcung
Felicità di entrata e partecipazione Richiesta di opinioni o conoscenze scpecifiche Sincerità dei progetti Altruismo Indicatori di reputazione, progresso, stato contributivo, punteggio Utilità del progetto per coloro che contribuiscono Divertimento
Feedback immediato Raccomandazione di altri utenti appartente alla propria scala sociale
Riuscire a motivare gli utenti ad un continuo coinvolgimento e contribuzione al progetto rimane uno degli elementi chiave per il successo dello stesso. Le motivazioni del crowd vengono solitamente suddivise in due categorie: intrinseche ed estrinseche.
A key element to the success of crowdsourcing is to motivate users in a continue involvement and contribution to the project. The motivations of the crowd are usually divided into two categories: intrinsic motivations and extrinsic motivations.
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La motivazione intrinseca è il valutare un’attività per la sua inerente soddisfazione, come può essere il divertimento o il senso di auto-sfida che si ottiene dal compierla. Può essere di tipo personale o sociale, come quella derivante dagli standard o dalle obbligazioni del gruppo a cui si appartiene o a cui si vorrebbe appartenere. Le motivazioni estrinseche sono le ricompense indirette per le attività compiute. Possono essere remunerazioni pecuniarie, ma anche essere rappresentate dall’utilità del prodotto o del servizio per l’utente che vi contribuisce.
solo lavori che siano frazionabili in micro compiti e di facile apprendimento
psicologici
sociali
non vi e’ controllo sulla professionalita’ degli utenti non adatto a lavori che utilizzano informazioni riservate difficolta’ a mantenere l’ interesse degli utenti al progetto
reputazione
appartenza
facilita’ di entrata libera selezione dei compiti mancanza di controllo diretto
liberta’ di tempo
liberta’ di luogo
ambientali
+
Intrinsic motivation is the assessment of an activity for its connected satisfaction (fun or sense of selfchallenge that you get from acting). It can be either personal or social, such as one arising from the standard or the obligations of the group to which you belong or to which you would like to belong. Extrinsic motivations are indirect rewards for carried out activities. They can be monetary remuneration or the utility of the product or service to the user that contributes to.
REQUISITI
Passiamo ora a delineare i requisiti principali per l’ esternalizzazione del crowdsourcing:
1. Scomponibilità o modularità dei compiti La modalità di lavoro del crowdsourcing richiede che i compiti assegnati siano modulari o scomponibili. Anche se sono possibili lavori di gruppo (collaborazione tra i membri del crowd, soprattutto nei casi di open innovation), la mancanza di uno spazio comune di lavoro (fisico, non virtuale) e la frammentazione (sia spaziale che temporale) degli utenti e dei loro apporti contributivi rende impossibile l’effettiva coordinazione contemporanea di lavoro su un unico macro compito.Inoltre, la scomposizione in micro-compiti permette di impostare il sistema per ottenere una ridondanza di contributi, consentendo quindi un efficiente controllo di qualità su di essi (basato sul consenso dei risultati inviati da diversi utenti).
We can now outline the main requirements for outsourcing to crowdsourcing: 1. Decomposability or modularity of the tasks The work of crowdsourcing require modular or decomposable tasks. Even if groups of work are possible (collaboration between members of the crowd, especially in cases of open innovation), the lack of a common area of work (physical, not virtual), the fragmentation both spatial and temporal of users and their contributions of insurance makes it impossible the effective coordination of the contemporary work of a single macro task. Breaking down the task into micro-tasks allows you to set the system to achieve redundancy contributions, allowing an efficient control of the quality on them (based on the consensus of the results sent by different users).
27 2. Possibilità di riaggregare o sintetizzare in modo incrementale (e “on-the-fly”) i singoli contributi Come descritto nel punto precedente, i compiti delegati sono solitamente micro-compiti, frazioni del tutto. Deve quindi essere possibile riaggregare i contributi dei singoli utenti, in modo efficace ed efficiente. Data la mole di contributi, i sistemi di aggregazione/sintesi devono essere il più possibile automatizzati, riducendo al minimo necessario l’intervento umano. 3. Basso costo (cognitivo, temporale o economico) necessario per aggiungere il proprio contributo, risolvere un micro-compito o imparare come contribuire Con alcune eccezioni (risoluzione di problemi di ricerca dell’open innovation), agli utenti del crowd si richiede un impegno basso o addirittura minimo nella risoluzione dei compiti e soprattutto nell’apprendimento necessario per iniziare a contribuire. Questo fattore permette un facile ed immediato accesso ai nuovi collaboratori, rendendoli in grado di partecipare praticamente da subito. Inoltre, i bassi requisiti di impegno permettono ai lavoratori di contribuire in ogni momento, saltuariamente e anche in tempi ridottissimi. Ciò garantisce che il lavoro in crowdsourcing possa utilizzare il tempo libero o i tempi “morti” rispetto, ad esempio, all’attività principale degli utenti. 4. Piattaforma tecnologica aperta di intermediazione Nella maggior parte dei casi, le aziende intermediarie di crowdsourcing creano una piattaforma il più possibile aperta e flessibile, permettendo al sistema di crescere ed evolvere, anche e soprattutto in risposta agli usi che gli utenti ne fanno e alle richieste che emergono durante l’utilizzo. Le tipologie di progetti e di interazioni possibili sono le più varie, anche con lo scopo di garantire la più ampia scelta e quindi la possibilità di attrarre un numero maggiore di utenti. La piattaforma principale su cui il crowdsourcing si basa (e grazie a cui è diventato un fenomeno rilevante) è in ogni caso Internet, la piattaforma aperta per eccellenza.
2. Opportunity to regroup or incrementally summarize (and “on-the-fly”) individual contributions As described before, the delegated tasks are usually micro-tasks, fractions of the whole. It must be possible to effectively and efficiently re-aggregate the contributions of individual users. Due to the amount of contributions, the systems of aggregation/synthesis must be as automated as possible, minimizing the need for human intervention. 3. Low (cognitive, temporal or economic) cost need to add their own contribution, a micro-solving task or learn how to contribute With some exceptions (solution of research problems of open innovation), users are asked to make a low or even minimal effort in solving the tasks and above all on learning how to start contributing. This element allows easy and immediate access to new employees, enabling them to participate in almost immediately. In addition, the low requirements of engagement allow workers to contribute at all times, occasionally and in a very short time. This ensures that the crowdsourcingwork can occupy the leisure time or downtime of users. 4. Open technology platform of intermediation In most cases, intermediary companies of crowdsourcing create a platform as much open and flexible as possible, allowing the system to grow and evolve, even in response to the uses that users make of it and to the requests that arise during the use . The kinds of projects and possible interactions are various, with the aim of ensuring the widest choice and the possibility of attracting a larger number of users. The main platform on which the crowdsourcing is based (and thanks to which it has become a very important phenomenon) is Internet in any case, the open platform for excellence.
28 company has a problem
company broadcast problem on line
online crowd is asked to give solutions
crowd vets solutions
company rewards winning solutions
company owns winning solutions
5. Comunità online: network sociali Uno degli elementi chiave del modello crowdsourcing è il fattore sociale: la comunità di utenti che si forma (più o meno spontaneamente) attorno ad un progetto. Le aziende sanno bene che permettere ai lavoratori in crowdsourcing di dialogare e discutere, anche sui lati negativi del progetto, può solo beneficiare al successo di questo, soprattutto mantenendo un adeguato numero di persone interessate e che vi contribuiscono. 6. Adeguati incentivi Se il progetto non è intrinsecamente divertente o affascinante (soprattutto a lungo termine), sono necessari adeguati incentivi per motivare i lavoratori ad apporti nuovi o continuativi. Tali incentivi devono essere adeguati sia ai compiti richiesti, ma soprattutto alle personalità e agli obiettivi dei membri del crowd. 7. Chiarezza e specificità degli obiettivi In alcuni casi un progetto di crowdsourcing fallisce perché il suo proposito non era stato esposto in maniera adeguata: sufficientemente chiara o specifica. A volte gli obiettivi del progetto sono infatti troppo ampi e generali, e diventa quindi difficile attrarre una comunità di utenti focalizzata ad un compito specifico. C’è infatti una grande differenza tra network e comunità: il semplice connettere le persone insieme non è equivalente a coinvolgerle. 8. Il crowd Sembra scontato, ma è il caso di ribadire che l’elemento principale che decreta il successo o il fallimento di un progetto di crowdsourcing è appunto il crowd. Alcune iniziative di crowdsourcing sono fallite proprio perché mancava tale indispensabile elemento.
crowd submits solutions
company profits
5. Online community: social networks One of the key elements of the crowdsourcing model is the social factor: the users’ community formed (more or less spontaneously) around a project. Companies are well aware that allowing workers to communicate and discuss crowdsourcing, on the negative aspects of the project too, can of course benefit for the success of the project, especially while maintaining a sufficient number of people involved and contributing to it. 6. Appropriate incentives If the project is not inherently funny or charming (especially long run), they need adequate incentives to motivate workers to new or ongoing contributions (as described above, p. 30). These incentives must be adequate to the required tasks and especially to the personalities and goals of the members of the crowd. 7. Clarity and specificity of the objectives In some cases, a crowdsourcing project fails because his purpose has not been appropriately explained: maybe the purpose wasn’t sufficiently clear or specific. Sometimes the objectives of the project are in fact too broad and general and it becomes difficult to attract a user community focused on a specific task. There is a considerable difference between networks and communities: simply connecting people together is not the equivalent of involving them (Powazek, 2008). 8. The crowd It seems to be obvious, but it is the case to remark that the main element to determine the success or failure of a crowdsourcing project is exactly the crowd. Some crowdsourcing initiatives failed because they lacked the essential element.
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9. Sincerità Un’altra situazione che può decretare il fallimento di un progetto in crowdsourcing è quella in cui il crowd si accorge (o ritiene) di essere usato. “Coloro che vedono il crowd come una forza lavoro a poco prezzo sono destinati a fallire” raccomanda Howe (2008). I progetti di successo mettono al primo posto la comunità e al secondo il profitto, creando un clima di sincerità, comunicazione e cooperazione. Il crowdsourcing si basa sulle persone e quindi funziona veramente solo quando i partecipanti sono trattati come persone.
9. Sincerity Another situation that can make a project fail in crowdsourcing is when the crowd sees (or believes) to be used. “Those who see the crowd as a cheap labor force are doomed to fail” recommended Howe (2008). Successful projects put the community in first place and the profit in the second place, creating an atmosphere of honesty, communication and cooperation. Crowdsourcing is based on people and it really works only when participants are treated as people.
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Lo stato del crowdsourcing 1. Content: si focalizza sullo sviluppo e condivisione di contenuti, informazioni e conoscenza. Le applicazioni variano dal questions & answers alle recensioni, fino al citizen journalism. 2. Creativity: è applicato al processo creativo al fine di generare contributi nel campo della fotografia, dell’advertising, della grafica, del design, della moda, del naming, della musica. 3. Engagement: orientato alla creazione di community partecipanti al fine di aumentarne la loyalty, ricevere feedback, migliorare il servizio attraverso la co-creazione di un valore condiviso. 4. Funding: viene utilizzato per raccogliere fondi e finanziare nuovi progetti, tipicamente sollecitando le micro donazioni da un vasto numero di sostenitori. 5. Innovation: in questo ambito viene adottato per stimolare la raccolta di nuove idee da una vasta community esterna al perimetro di impresa. 6. Prediction: è un’applicazione del crowdsourcing che fa leva sulla saggezza della folla per creare mercati virtuali in grado di supportare il processo di decision making. 7. Social: si applica al sociale creando community di individui che partecipano a progetti di miglioramento nel campo della cultura, società, ambiente, sanità, politica. 8. Service: permette la creazione di valore condiviso nelle fasi di vendita e post vendita attraverso la partecipazione di un vasto gruppo di consumatori attivi. 9. Task&Software: utilizzato per affidare lo svolgimento di attività operative – tipicamente sviluppo di codice e micro task – da parte di una community di free-lance.
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orizzontale[o-riz-zon-tà-le] agg., s.
• agg. 1. Parallelo al piano dell'orizzonte (si contrappone a verticale): posizione o. 2. Nel l. economico e sindacale, che avviene fra persone o gruppi dello stesso tipo o livello; che concerne i rapporti tra loro: l'ufficio verrà strutturato in due unità o.
La struttura orizzontale organizza i dipendenti attorno ai processi chiave. Tutte le persone che lavorano in un particolare processo vengono riunite in modo
che possano facilmente comunicare, coordinare i propri sforzi e fornire valore direttamente ai clienti. La struttura orizzontale elimina, quindi, sia la gerarchia verticale sia i confini tra unità organizzative.
pagina seguente: Relazione fra dati, informazioni e conoscenze, secondo il modello di gestione Knowledge city
The horizontal structure organizes employees around key processes. All people who work in a particular process are brought together so that they can easily communicate, coordinate their efforts and improve the value for customers. The horizontal structure eliminates both the vertical hierarchy and boundaries between organizational units.
horizontal[hɒrɪˈzɒntl] adj., s.
• adj. 1. Parallel to the horizon (opposite of vertical): h. position 2. That occurs between people or groups of the same type or level, whereas the relationships between them
Caratteristiche della struttura 1 - La struttura viene creata identificando alcuni processi chiave dell’ azienda, che coinvolgono più funzioni o più compiti o più aree geografiche; di conseguenza i confini tra i vari organi vengono annullati. 2 - Successivamente si formano dei gruppi di lavoro (team) che non sono divisi in organi direttivi ed esecutivi, ma si auto dirigono e consentono la migliore riuscita di una struttura organizzativa. 3 - All’interno di ogni gruppo vi è un responsabile di processo; ma tale responsabile di processo non è un direttore, cioè uno che emana le direttive e poi controlla i risultati, ma è una persona che coordina gli altri membri del gruppo e le azioni da intraprendere, col fine della perfetta riuscita dell’intero singolo processo. 4 - Le persone che compongono il gruppo hanno le competenze, gli strumenti, la motivazione e l’autorità che sono essenziali per la perfetta organizzazione del gruppo e per la riuscita del processo.
I membri del gruppo sono formati ciascuno in modo da poter svolgere le funzioni dell’altro membro; in tal modo le capacità di ciascuno sono adeguate a completare l’intero processo. 5 - I gruppi hanno la libertà di pensare in maniera creativa e di reagire in maniera flessibile alle nuove sfide che si manifestano. 6 - Il fattore guida della organizzazione orizzontale è il cliente; l’obiettivo di fine processo è quello di creare valore per il cliente. L’’efficacia del processo si misura sia su questo obiettivo, cioè la soddisfazione del cliente, sia sulla soddisfazione dei dipendenti, e sia sul risultato finanziario. 7 - Nel modo di pensare della struttura orizzontale vi è un clima di apertura, di fiducia e collaborazione, verso il miglioramento continuo. Tale modo di pensare, cioè la cultura del gruppo, valorizza la responsabilizzazione, l’impegno ed il benessere dei dipendenti.
REALITY
DATA
INFORMATION
KNOWLEDGE CITY
database
data collection
data processing
increase knowledge
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Features of the structure 1 - The structure is created by identifying key processes of the company and by involving more functions, tasks or more geographical areas. Boundaries between the various organs are canceled. 2 - Then you form some working groups (teams) that are not divided into executive and governing bodies, they are self-directed and allow the best outcome of an organizational structure. 3 - Within each group there is a process manager. He is not a director (one who issues directives and then check the results); he is a person coordinating the other members of the group and actions, with the goal of perfect success of the each entire process. 4 - People in the group have skills, tools, motivation and authority that are essential for the excellent organization of the group and the success of
the process. The members of the group are skilled in order to have the possibility to interchange the roles, to make a member to perform the role of another member. The ability of each person is adequate to complete the entire process. 5 - The groups are free to think creatively and to answer flexibly to new challenges that can arise. 6 - The driving factor of the horizontal organization is the customer; the end goal of the process is to create value for the customer. The effectiveness of the process is measured on this goal -customer satisfaction-, on employees’ satisfaction and on the financial results. 7 - In the thinking of the horizontal structure there is an atmosphere of openness, trust and cooperation towards continuous improvement. This way of thinking -the group culture- enhances accountability, commitment and employees’ welfare.
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Pregi • La struttura orizzontale aumenta la flessibilità della azienda e ottiene una ottima risposta ai cambiamenti dei bisogni dei clienti, grazie al miglior coordinamento. • Il fatto che la struttura pone l’attenzione di ognuno verso il cliente porta non solo alla soddisfazione del cliente stesso, ma anche a miglioramenti nella produttività, nella velocità, nella efficienza. • Poiché mancano i confini tra le varie funzioni, i dipendenti hanno una visione più ampia degli obiettivi organizzativi. • La struttura orizzontale può migliorare la qualità della vita dei dipendenti, in quanto fornisce loro l’opportunità per condividere responsabilità, prendere decisioni, contribuire in maniera significativa agli obiettivi della organizzazione. Difetti • Difficoltà ad individuare i processi chiave dell’azienda, e questo, poi, ostacola sia l’efficacia che l’efficienza. • Lo spostamento verso la struttura orizzontale richiede molto tempo, perché implica cambiamenti significativi nella cultura, nelle progettazione delle mansioni, nella filosofia dei responsabili di processo, nei sistemi informativi, negli incentivi alle retribuzioni. • Richiede un’ attività di formazione significativa dei dipendenti, per poter permettere loro di lavorare in gruppi orizzontali in maniera efficace. • Limita la conoscenza approfondita, con ripercussioni sulla efficacia ed efficienza delle scelte.
Strengths • The horizontal structure increases the flexibility of the company and get a good response to the changing needs of customers thanks to a better coordination. • This structure focuses the attention on the customer and this lead not only to the customer satisfaction, but also to improvements in productivity, speed and efficiency. • As there are boundaries between different functions, employees have a broader view of organizational goals. • The horizontal structure can improve the quality of life of employees, providing them the opportunity to share responsibility, make decisions and contribute significantly to the targets of the organization. Weaknesses • Difficulty in identifying key business processes that hinders both the effectiveness and efficiency. • The shift to the horizontal structure is time consuming because it involves significant changes in the culture, job design, in the philosophy of process managers, in the information systems and in the incentive wage system. • It requires a training for employees, to enable them to work effectively in horizontal groups. • This structure can limit a deep knowledge affecting the effectiveness and efficiency of the choices.
GOVERNANCE
GOVERNMENT
"La governance è un modo di descrivere i legami tra governo ed un contesto più ampio che comprende l'ambito ambientale, politico, sociale ed amministrativo."
"Governance is a way to describing the links between government and a broader context that includes the scope of environmental, political, social and administrative."
"Il compito principale del governo è quello di portare la società al conseguimento dell' interesse pubblico." "The main task of government is to take the company to the achievement of public interest."
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La storia del termine “governance” (direzione, dominio) vede la sua iniziale diffusione all’interno del settore privato, contrariamente al termine “government” che è riferito per lo più all’attività di governo pubblico;assume infatti il nome di “corporate governance” la gestione operativa strategica delle aziende private, che sia operata a livello produttivo, a livello finanziario, sulle risorse umane o sugli asset. Tuttavia il termine ha per lo più un’enfasi sulle attività relative al controllo della proprietà aziendale, dato che essa è l’opzione fondamentale dalla quale derivano tutte le altre, anzitutto la nomina e l’indirizzo del management. Nell’uso che è andato assumendo nel dibattito sulle politiche pubbliche in Italia dai primi anni ’80 esso è stato opposto al termine government per intendere modalità di comportamento dei soggetti pubblici capaci di assumere un orizzonte strategico, sia quanto ad efficacia sia quanto a maggiore coscienza degli aspetti relazionali inevitabilmente connessi alla deliberazione pubblica, molto più di quanto non accada per il settore privato. A fronte della crisi della tradizionale amministrazione locale, con le sue regole e procedure stabilite in sede centrale e la sua forma gerarchica per livelli (government), si è andato formando un largo schieramento politico e d’opinione favorevole alla formazione di nuovi criteri di organizzazione e gestione del governo locale, che ponesse al centro anziché il principio di competenza, come nell’esperienza passata, il principio dell’efficacia, vale a dire della capacità di individuare e perseguire un obiettivo, misurando opportunità e pertinenza delle proprie azioni sulla base della effettiva possibilità di avvicinare l’esito positivo dell’azione. A tale approccio, in mancanza di una alternativa nella lingua italiana ai termini “governo” o ”amministrazione”, è stato dato il termine anglosassone di ‘‘governance’’.
Corporate governance (CG) is the strategic operational management of private companies in terms of production, financial and human resources and assets. The term has a particular emphasis on activities relating to control of the business property; it represents the main option from which all the others activities come, as the nomination and the orientation of the management. In the use that CG is taking on the debate about public policies in Italy (since the early 80’s), it was opposed to the term government to understand how the behavior of the public is able to take a strategic focus, in terms of efficacy and of greater awareness of relational aspects inevitably linked to public deliberation, much more than it normally happens for the private sector. To face of the crisis of the traditional local government, with its rules and procedures - that were established in the headquarter - and its hierarchical levels structure (government), a political alliance that is favorable to the formation of new organizational criteria and management of local government. This new proposal of government should give much more importance to the principle of effectiveness – eg. the ability to identify and pursue a goal, measuring opportunities and relevance of their actions on the basis of real possibility of bringing a successful action - instead of the principle of competence, as in the past experience. The absence of an alternative Italian word to the terms “governo” or “amministrazione” suggested the use of the Anglo-Saxon term “governance”.
All’interno delle politiche pubbliche il termine gover-
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Strutturare le relazioni con la società civile
Definizione Processo con il quale vengono collettivamente risolti i problemi rispondendo ai bisogni di una comunità locale. Si ha una buona governance quando nella comunità sociale le azioni del governo (come strumento istituzionale) si integrano con quelle dei cittadini e le sostengono. La governance si attua con processi di democrazia attiva e si basa sull’integrazione di due ruoli distinti: quello di indirizzo programmatico (governo) e quello di gestione e fornitura di servizi (strutture operative ed amministrative). Un governo è strumento di buona governance quando applica principi, mutuati dalla nuova cultura imprenditoriale, per il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei cittadini: centralità del cliente-cittadino, capacità di creare visioni condivise sulle prospettive di sviluppo, comportamenti amministrativi coerenti con tali visioni, definizione di risultati attesi e gestione snella per realizzarli, apprendimento continuo, apertura al mercato, partecipazione e non gerarchia, conferimento di responsabilità e potere alle varie componenti del sistema sociale, perseguendo federalismo, flessibilità ed apertura organizzativa.
nance ha poi trovato una ulteriore specificazione a seguito della introduzione della definizione di “multilevel governance”, termine nato per descrivere il processo di formazione della deliberazione pubblica all’interno dei sistemi federali, e comunque in qualsiasi caso la decisione debba essere agita da una molteplicità di soggetti pubblici con rilevanza ed incarichi differenziati.
Libro bianco sulla Governance UE www.ise-europa.it/inserto/inserto13
Sfruttare meglio le competenze e l’esperienza pratica degli organismi regionali e locali
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Ridefinire i ruoli e le responsabilità di ciascuna istituzione
Stabilire le condizioni generali per la creazione di agenzie regolamentari dell’Unione europea
Fare in modo che l’opinione pubblica abbia più fiducia nell’utilizzo delle consulenze degli esperti da parte dei responsabili politici
Definire più chiaramente gli obiettivi politici e rendere le politiche europee più efficaci combinando gli atti legislativi con soluzioni non legislative e di autoregolamentazione
Il tema della governance assume particolare significato nel campo del governo delle trasformazioni territoriali in quanto l’unicità dello spazio fisico e la naturale interdipendenza fra le varie componenti dell’ambiente (aria, acqua, terra, flora, sole) costituiscono gli integratori naturali di qualsiasi attività umana e le condizioni per la sua operabilità. Organicità ed integrazione che si trovano invece in contraddizione con la separatezza di compiti e funzioni che informa l’azione amministrativa, specie quando porta a deliberazioni assunte senza i dovuti quadri conoscitivi. Praticare le modalità della governance sta allora a significare porre in essere azioni comportamenti ed atteggiamenti che tendono a favorire un determinato percorso di formazione dei convincimenti senza ricorrere a determinazioni d’autorità, di fronte alle quali la moltitudine degli altri soggetti decisori, anzitutto pubblici, potrebbe assumere atteggiamenti non collaborativi e determinare così il blocco di ogni operabilità. Tuttavia sarebbe improprio far coincidere la governance solo con i comportamenti cooperativi esercitati all’interno di appositi istituti amministrativi; anzi, le esperienze più interessanti sono propri quelle nelle quali i comportamenti cooperativi trovano luogo in uno spazio libero da normazioni specifiche, nel quale ha modo di affermarsi la logica dell’azione per obiettivi anziché per conformità alle competenze.
1. Un uso più mirato del diritto d’iniziativa della Commissione portera’ al miglioramento delle procedure di consultazione, coinvolgendo di più i cittadini, utilizzando in maniera più trasparente le consulenze degli esperti e migliorando la valutazione dell’impatto delle misure adottate, si potrà cosi’ analizzare in modo molto più approfondito e selettivo la necessità di nuove iniziative politiche.
2. Una legislazione UE ridotta al minimo indispensabile e ad un inquadramento che indichi come dovrebbe essere applicata.
The term governance has also found a further specification in the public policies after the introduction of the definition of “multilevel governance”, a term originally created to describe the formation process of public deliberation within the federal systems; at any case the decision should be taken by a variety of public positions and with different tasks. The matter of governance has particular importance in the government of territorial transformations as the uniqueness of physical space and the natural interdependence of the various environmental components (air, water, land, flora, sun) are natural supplements of any human activity and the conditions for its operability. Organic unity and integration are rather in contradiction to the separation of tasks and functions that inform the administrative action, especially when it leads to decisions made without the necessary cognitive frameworks. Practicing methods of governance means realizing measures, behaviors and attitudes that tend to favor a certain path for the formation of beliefs, without resorting to determinations of authority. In that case the multitude of other decision makers (primarily public), could adopt uncooperative attitudes and thus determine the block of operability. However it would be inappropriate to make the term governance mach only with the cooperative behavior in special administrative institutions. The most interesting experiences are those in which the cooperative behaviors are take place in a space free of specific regulations, in which it can manifest at its best with the logic of action on targets rather than according to skills.
3. Un coinvolgimento più efficace degli organismi regionali e locali nella formulazione, nell’applicazione e nel controllo delle norme e dei programmi comunitari.
Definition Process by which problems are solved collectively responding to the needs of local communities. It is a good governance in the social community when the government’s actions (such as institutional instrument) are integrated with those of the citizens and support them. The governance process is carried out with active democracy and it is based on the integration of two distinct roles: programmatic trend (government) and the management and provision of services (administrative and operational structures). A government is an instrument of good governance when it applies the principle borrowed from the new business culture - of the involvement and empowerment of citizens. This means: a citizen-customer focus, ability to create shared visions on development prospects, administrative behaviors coherent with such visions, the definition of expected results and a lean management to achieve such results, continuous learning, openness to the market, no-hierarchy, participation, empowerment and to give power to various components of the social system, in pursuit of federalism, organizational flexibility and openness of the structure.
pagina precedente: Obiettivi unione europea sulla Governance in basso: Portale per la raccolta di idee della citta’ di New York fonte: www.changeby.us
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La progettazione partecipata, processo culturale inter-
disciplinare capace di esprimersi attraverso azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana condivisa e ragionata con gli utenti finali, si configura come uno strumento di pianificazione territoriale di grande importanza la cui applicazione, in tempi recenti, sembra aver assunto nuova e significativa considerazione. Il quadro di riferimento delle azioni partecipate è sempre complesso e il processo che s’investiga e pone in essere è sempre bottom-up, utile a catalizzare e canalizzare le spontaneità di espressione e le istintive rivelazioni di necessità dei cittadini. E la pianificazione partecipata moltiplica i casistudio e l’eterogeneità dei risultati. All’interno della macro-disciplina partecipativa trovano posto teorie riferite ad ambiti distinti e prima non collegati tra loro; ipotesi, metodi operativi e prassi di vario tipo vengono collegate, influenzandosi reciprocamente e miscelandosi in formulazioni innovative, inaspettate e sorprendentemente funzionali, esercitate nel campo della costruzione di ambienti abitativi più ospitali e a misura d’uomo.
delle energie individuali e collettive porti alla creazione di ambienti e spazi (quartieri, vicinati, paesaggi) che sappiano meglio esprimere la “cultura” del luogo in tutti i suoi molteplici aspetti. Tuttavia la necessità di rilancio delle esperienze di partecipazione nasce anche da altre ragioni, quali, ad esempio: • la necessità di inserire all’interno delle attuali procedure amministrative elementi come la negoziazione, ovvero lo scambio di informazioni tra i cittadini (destinatari dei progetti) e le amministrazioni locali;
L a progettazione partecipata affonda le sue radici nel periodo che va tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo ad opera di Patrick Geddes. Nel suo Cities in Evolution, Geddes teorizza uno strumento di risanamento e pianificazione della città e del territorio in maniera ecologica, generando matrici ove compaiono “luogo”, “gente” e “lavoro”. La partecipazione esprime una volontà generale che si prefigge di attuare principi di giustizia ed equità sociale: ovvero il convincimento che i processi progettuali scaturiti attraverso la mobilitazione
• la necessità di eliminare tutti gli elementi della “neutralità progettuale” che nella definizione dei processi di piano non sono una garanzia sufficiente al fine di ottenere scelte equilibrate e rispettose delle radici culturali locali; • la necessità di eliminare tutti quei processi di esclusione di larghe fasce della popolazione attraverso processi di sburocratizzazione e di trasparenza.
INTRO
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• the need to incorporate elements such as negotiation in the current administrative procedures, ie the exchange of information between people (beneficiaries of the projects) and local administrations; • the need to eliminate all elements of the “neutral design” that in the definition of planning processes are not a sufficient guarantee to obtain balanced choices and respectful of local cultural roots; • the need to eliminate all those processes of exclusion of large segments of the population through processes of transparency and reducing bureaucracy.
Programmazione
Valutazione
Identificazione
Ciclo del progetto Realizzazione
Formulazione
Participatory design is an interdisciplinary cultural process that can express through urban retraining and regeneration that is shared and annotated with end users, it is a tool of great importance for the planning application which, in recent times, seems to have acquired a new and significant consideration. The framework of participatory actions is always complex and the investigated process is always a bottom-up process. It is useful to catalyze and channel the spontaneity of expression and the instinctive revelations of citizens’ needs. The participatory planning multiplies the case studies and the heterogeneity of the results. In the participatory macro-discipline we can find theories related to different fields and that were not related before - as assumptions, operational methods and practices of various kinds are here connected, mutually influencing and mixing formulations in innovative, unexpected and surprisingly functional applied to the field the construction of residential environments most hospitable and man-sized. Participatory planning has its roots in the period between the late nineteenth and early twentieth century by Patrick Geddes. In his “Cities in Evolution”, Geddes theorized a means of urban renewal and city and land planning and in an eco-friendly way, generating matrices where “place”, “people” and “work” appear. Participation expresses the general will which seeks to implement principles of social justice and equity: namely the belief that the resulting design processes through the mobilization of individual and collective energies lead to the creation of environments and spaces (districts, neighborhoods, landscapes) who can better express the “culture” of the place in all its aspects. However, the need for revitalizing the experiences of participation comes from other reasons too, such as, for example:
Finanziamento
TEChNIque
... ?!?*A
bla bla ?!?*A
f!f*-?cv
p?£$4 d$*H!!
L’approccio partecipativo implica il coinvolgimento attivo dei beneficiari potenziali nelle diverse fasi di un piano, fin dalla sua ideazione. In molti casi, ad esempio, esso viene interpretato come un importante fattore di democrazia locale. Si tratta di suscitare la condivisione di informazioni, percezioni, esigenze, visioni e, più in generale, conoscenze implicite ed esplicite per farle diventare “patrimonio di progetto”. È necessario creare un senso di appartenenza al progetto tra gli attori che saranno mobilitati in fase di implementazione e, in questo, nulla è più efficace del dare evidenza di un uso convinto del bottom-up. Questo processo, che nelle concezioni meno illuminate viene interpretato come un’attività propagandistica di “costruzione del consenso”, implica in realtà un’evoluta capacità di ascolto ed animazione per compiere il percorso che porta da un primo “allineamento delle visioni” ad una vera progettazione partecipativa delle strategie di intervento. Il campo principale di applicazione dei sistemi partecipativi è quello della progettazione, nell’ambito del quale esistono diverse categorie di “metodologie partecipative” (dalle attività in piccoli gruppi in forma di focus o metaplan, alle tecniche di consultazione su più ampia scala). Tuttavia, se opportunamente utilizzati, i metodi partecipativi si rivelano utili in tutti i casi in cui è necessario sviluppare nuove conoscenze a supporto di decisioni, comprese, naturalmente, le attività di valutazione.
The participatory approach Involves the active involvement of potential Beneficiaries in the different phases of a plan, Since its inception. in many cases, for example, it is interpreted as an important factor of local democracy. It is to inspire the sharing of information, perceptions, needs, visions and, more generally, implicit and explicit knowledge in order to make them “heritage of project”. You must create a sense of ownership of the project among the stakeholders who will be involved during the implementation phase and nothing is more effective than giving importance to the confident use of bottom-up. This process - interpreted as propaganda activity of “consensus building” in less enlightened views - actually involves open-minded listening skills and advanced animation to take the path from an initial “alignment of visions” towards a true participatory design of intervention strategies. The main field of application is the design of participatory systems in which there are several categories of “participatory methods” (activities in small groups, focus or metaplan, or consultation techniques on a wider scale). However, if properly used, the participatory methods are useful in all cases where it is necessary to develop new knowledge to support decisions, including, of course, evaluation activities.
OUTREACH E’ una metodologia utilizzata nei processi di progettazione partecipata in ambito anglosassone. Gli incontri di outreach consistono nell’“andare fuori” a incontrare gruppi di interesse locali e singole persone, per discutere di varie questioni e per ascoltare i loro suggerimenti. Si può trattare di conversazioni informali, poco strutturate, non necessariamente capaci di rigorose analisi scientifiche. Spesso forniscono un livello di verità e di comprensione (dei problemi) che può mancare in forme di consultazione più ufficiali e strutturate. è particolarmente efficace per raggiungere quelle persone che sono troppo occupate, o fisicamente o mentalmente disabili, non alfabetizzate o che semplicemente non hanno familiarità con la lingua o con i processi di sviluppo e di pianificazione, troppo giovani, troppo vecchie,ecc... Questa è una tecnica che può trovare molte applicazioni nei processi di progettazione partecipata e nell’ambito delle politiche pubbliche. L’organizzazione delle istituzioni pubbliche e degli enti locali prevede un sistema di relazioni strutturato in modo tale che ci si aspetta che il cittadino/utente acceda ai servizi offerti.
Questo è il modo in cui funzionano abitualmente gli sportelli della pubblica amministrazione, gli Uffici dell’anagrafe ma anche i servizi sociali, le scuole, gli uffici del lavoro. L’approccio di outreach è dunque considerato particolarmente promettente nelle politiche e negli interventi a favore di gruppi svantaggiati. La partecipazione e il coinvolgimento di questi soggetti risulta fortemente condizionata dalla capacità di chi conduce il servizio o dal saperne rispettare le condizioni implicite. Gli strumenti e le modalità di outreach sono assai varie; alcune delle sue forme possibili: • distribuzione sistematica di materiale informativo nelle case oppure, con contatto diretto, alle persone in situazioni di aggrega zione; • giornali locali, specifiche newsletter, spot informativi su programmi radiofonici o televisivi; • strutture mobili (caravan, camper, containers); • l’attivazione di un punto di riferimento in loco può offrire, scambio continuativo e la definizione di nuove modalità di trattamento di problemi anche ordinari.
CAMMINATA DI QUARTIERE E’ un metodo partecipativo che può essere utilizzato quale tecnica di “ascolto attivo” del territorio. Alla base di questa tecnica c’è l’idea che sia fondamentale riconoscere e valorizzare la competenza degli abitanti riguardo al proprio ambiente di vita: conoscenza ordinaria, non professionale e non tecnica, ma che deriva dal fatto che essi quotidianamente vivono quel territorio, ne fruiscono in quanto “ambiente di vita” dove essi abitano, lavorano o intessono reti di relazione e di socialità. La percezione che un abitante ha del proprio quartiere o del proprio paesaggio è dunque un tipo di conoscenza di cui “non si può fare a meno” in un processo di trasformazione territoriale, perché è una conoscenza che il professionista non può possedere. Un altro aspetto caratterizzante della camminata di quartiere consiste nel riconoscimento dell’importanza di una conoscenza non solo ordinaria, ma anche percettiva, spaziale, una “conoscenza attiva” che prende forma nell’ “andare a vedere di persona”. La camminata di quartiere presuppone, e afferma nella pratica, un rapporto di reciprocità tra
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professionisti e abitanti, che esclude relazioni di dominanza-dipendenza, sia da una parte che dall’altra, che riconosce piuttosto una “intelligenza reciproca”, una possibilità di apprendimento da entrambe le parti. Si tratta dunque di una tecnica partecipativa che risponde alla teoria della “pianificazione democratica”: • deprofessionalizzazione (non sono solo i professionisti a dare forma al futuro del quartiere); • decentralizzazione (il processo decisionale non è concentrato al centro); • democratizzazione (molte persone sono coinvolte direttamente nel processo decisionale). Affinché la camminata di quartiere sia efficace, è importante che sia preceduta da un’accurata fase di outreach e da interviste con al cuni interlocutori locali. In questo modo non solo è più facile diffondere sul territorio l’invito a partecipare alla passeggiata, ma soprattutto si gettano le basi per una maggiore disponibilità di coinvolgimento attivo, basato sulla fiducia e sulla collaborazione. Un’intensa attività di outreach è ancora più importante nei contesti in cui c’è una relativa povertà di soggetti locali di riferimento.
OST
Open Space Technology
E’ stata creata nella metà degli anni ‘80 da Harrison Owen, un esperto americano di scienza delle organizzazioni. Si tratta di una tecnica di gestione di workshop che consente a qualsiasi gruppo di persone, in qualsiasi tipo di organizzazione, di rendere incontri e riunioni di lavoro particolarmente interessanti e produttive. La metodologia, basata sull’autorganizzazione, permette di far lavorare insieme, su un tema complesso, gruppi con un numero di partecipanti variabile da 5 a 1000 persone, in workshop di una giornata, convegni di tre giorni o nella riunione settimanale di staff. Per organizzare un workshop in OST non sono necessari relatori e programmi predefiniti, ma tutto è demandato ai partecipanti che propongono e gestiscono in completa auto- nomia il programma di lavoro attraverso la proposta di temi e problematiche reali e per le quali provano un sincero interesse.
Una volta selezionati i temi si organizzano sessioni parallele di gruppo e progressivamente si focalizza la discussione su un argomento di importanza strategica. Alla fine del lavoro, di un giorno o di più giornate, ciascun partecipante avrà il resoconto in cui vengono descritte tutte le discussioni svolte. L’assenza di procedure e di una struttura predefinita, a guardare bene, è solo apparente in quanto l’OST è un sistema per gestire riunioni ed organizzazioni fortemente strutturato, o meglio utilizza procedure così naturali e congeniali all’uomo ed al suo modo di lavorare da non essere nemmeno notate, e capaci di sostenere il lavoro di gruppi ed organizzazioni. È evidente che ciò che accomuna gli Open Space è la capacità di dare forza, rafforzare la visibilità e la sostenibilità di ciò che sta già accadendo all’interno dell’organizzazione: progettazione ed azione, apprendimento, partecipazione e performance.
EASW
European Awareness Scenario Workshop
E’ un metodo nato in Danimarca finalizzato alla ricerca di un accordo fra i diversi gruppi di portatori di interessi in ambito locale con l’obiettivo del raggiungimento di una definizione consensuale di città sostenibile. È un metodo basato sulla combinazione di tecniche diverse, più o meno strutturate in sequenze codificate pensato per consentire lo sviluppo di un dibattito e della partecipazione. Può diventare un utile strumento per promuovere il passaggio a modelli di sviluppo sostenibile, condivisi e basati su un uso più attento delle risorse. Consente ai partecipanti di scambiarsi informazioni, discutere i temi ed i processi che governano lo sviluppo tecnologico e l’impatto delle tecnologie sull’ambiente naturale e sociale, stimolandone la capacità di identificare e pianificare soluzioni concrete ai problemi esistenti. La metodologia EASW si è rivelata particolarmente adatta a: • incoraggiare il dialogo e la partecipazione delle diverse componenti della società; • creare una relazione equilibrata tra ambiente, tecnologia e società; • consentire un sviluppo sostenibile nel rispetto dei bisogni e delle aspirazioni dei membri di una comunità locale.
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Un EASW è costruito su due attività principali: lo sviluppo di visioni e la proposta di idee. Nello sviluppo di visioni i partecipanti, lavorano in 4 gruppi di interesse, in ragione dell’appartenenza ad una stessa categoria sociale (cittadini, amministratori ecc.). Durante il lavoro di gruppo, i partecipanti sono invitati a proiettarsi nel futuro per immaginare, in relazione ai temi della discussione, come risolvere i problemi della città in cui vivono e lavorano. Devono farlo tenendo come punto di riferimento gli scenari, che prospettano quattro possibili soluzioni alternative. La visione dovrà prospettare in modo preciso le soluzioni adottate, sottolineando per ciascuna di esse il ruolo giocato dalla tecnologia e quello dell’organizzazione della collettività. La visione emersa al termine di questa sessione di lavoro, sarà alla base di quella successiva della proposta di idee. Nella proposta di idee i partecipanti sono chiamati a lavorare in gruppi tematici. Questa volta i gruppi vengono formati, mischiando tra loro i partecipanti, in funzione del tema in discussione (rifiuti, energia, ecc.). Ogni gruppo potrà formulare un numero limitato di idee. Le idee saranno presentate in una successiva sessione plenaria per essere discusse e votate. Le idee più votate potranno infine essere alla base del piano di azione locale elaborato dai partecipanti per risolvere i problemi in discussione.
GOPP
Goal Oriented Project Planning
Nasce a partire dagli anni ‘60 da un insieme di tecniche e di strumenti elaborati nel quadro delle attività di progettazione di enti e agenzie dedite alla cooperazione allo sviluppo. Il GOPP può essere utilizzato: • nella fase di identificazione e definizione, per analizzare i problemi, stabilire possibili soluzioni, obiettivi, risultati, attività e indicatori di monitoraggio e valutazione (costruzione dell’albero dei problemi e dell’albero delle soluzioni); • nella fase di attivazione e progettazione esecutiva, per chiarire la suddivisione dei compiti tra i vari attori coinvolti e per fare eventuali adattamenti (costruzione del logical framework); • nella fase di valutazione e verifica del progetto in corso d’opera, per condividere eventuali adattamenti qualora siano emersi problemi o nuove opportunità; • nella fase di valutazione finale, per verificare il raggiungimento degli obiettivi e individuare eventuali suggerimenti per successivi miglioramenti e progetti futuri.
Da un punto di vista organizzativo un workshop GOPP prevede il coinvolgimento di un numero limitato di persone, individuate tra o portatori d’interesse, e di un facilitatore. Può avere una durata di uno o più giorni. Questa metodologia fa largo utilizzo delle tecniche di visualizzazione: grandi fogli di carta adesiva affiancati su una parete e i partecipanti, seduti a semicerchio, lavorano, dall’analisi dei problemi alla proposta di soluzioni, con dei cartoncini colorati nei quali possono scrivere i loro suggerimenti secondo le fasi della metodologia. Tali idee una volta inserite sulla parete adesiva possono essere visualizzate da tutto il gruppo che può spostarle o aggregarle secondo le esigenze. È evidente che l’utilizzo di tale tecnica può rafforzare la comunicazione e la conver genza di gruppi di lavoro; è particolarmente efficace per analizzare i problemi, suggerire proposte, evidenziare rischi ed elaborare soluzioni in tempi relativamente ristretti.
METAPLAN l metodo Metaplan nasce e si diffonde in Germania negli anni ’70, si tratta di un metodo di facilitazione particolarmente attento alla gestione dei processi di comunicazione nei gruppi di lavoro, basato sulla raccolta di opinioni dei partecipanti e la loro successiva organizzazione in blocchi logici fino alla formulazione di piani di azione in cui sono evidenziate problematiche rilevate e possibili soluzioni. In quanto tecnica di discussione visualizzata il metaplan prevede l’utilizzo e la messa a disposizione per tutti i partecipanti di una serie di materiali di lavoro (grandi rotoli di carta, pinboard, figure geometriche piane di carta di diverso colore e dimensione, pennarelli colorati, bollini adesivi, strutture precostituite quali assi cartesiani, reti, schemi ad albero, liste graduate, etc…) attraverso i quali viene visualizzato tutto il processo di lavoro del gruppo. La figura del moderatore, ovviamente, è funzionale non solo a spiegare l’utilizzo di tali strumenti ma anche a gestire il gruppo di lavoro durante tutto il suo percorso, che sarà articolato in riunioni e discussioni in plenaria e in sessioni
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operative in cui sotto-gruppi di più piccole dimensioni avranno il compito di analizzare aspetti specifici del tema proposto e di proporre idee e soluzioni. Alla definizione del piano d’azione ci si arriva quindi attraverso una serie di steps: • il moderatore ha inizialmente la funzione di spiegare il programma di lavoro e di definirne gli obiettivi; • i partecipanti sono quindi invitati ad esprimere le loro opinioni in merito al tema su cui si lavorerà e a scriverle su dei fogli di carta colorati che saranno attaccati sulle pareti e quindi visibili a tutti; • successivamente si procederà ad aggregare le opinioni espresse individualmente e le persone in sottogruppi di lavoro che avranno il compito di analizzare, proporre idee e soluzione, far emergere elementi problematici relativamente all’aspetto su cui si è scelto di lavorare; • il lavoro dei sotto-gruppi sarà riportato in riunioni plenarie e si arriverà alla definizione di un piano d’azione successivamente ad una votazione.
APPRECIATIVE INQUIRY E’uno strumento di diagnosi che dirige l’intelligenza collettiva del gruppo sui campi di azione più pregni di motivazione, è nata in America alla fine degli anni ’80 nell’ambito dello sviluppo comunitario-sociale. Non si tratta in realtà soltanto di uno strumento, quanto piuttosto di un approccio in base al quale si tenta di leggere i processi di cambiamento che interessano le organizzazioni e le comunità attraverso le motivazioni, le impressioni delle persone e dei diversi attori. Questo processo può essere organizzato in forma di intervista, quindi avere una durata di 20-30 minuti, o di manifestazione strutturata come grande evento che può durare anche quattro giorni. Il nucleo fondamentale dell’Appreciative Inquiry consiste nell’intervista di valutazione, eseguita in quattro fasi distinte:
• discovery, ovvero la comprensione del successo: i successi vengono valutati in modo da poterne determinare le caratteristiche e le cause che hanno portato al successo in passato; • dream, ovvero lo sviluppo di una visione: il passo successivo consiste nello sviluppo di prospettive future, che tengono in considerazione le esperienze esistenti relative a successi già raggiunti e quindi puntano a un pieno utilizzo del potenziale esistente; • design, ovvero l’elaborazione di una visione: la visione si concretizza in relazione ai partner necessari, alle interazioni possibili e alle condizioni esterne fondamentali; • d e s t i n y , ovvero la realizzazione: in conclusione si definiscono le finalità e le misure necessarie al raggiungimento della visione, sia quelle occorrenti a medio termine che i successivi passi concreti da effettuare.
PLANNING FOR REAL E’ una tecnica alternativa all’ assemblea di discussione piubblica che consente ad ogni partecipante di esprimere le proprie opinioni liberamente; inventato dalla Neighbourhood Initiatives Foundation aiuta le comnità locali: • a vedere i problemi nella loro complessità; • a sperimentarsi con la gestione democratica e comunitaria di spazi ed iniziative; • a concentrare le proprie risorse in un programma di sviluppo realistico; • ad agire con il sostegno e la partecipazione di esperti. Il Planning for Real è un gioco di simulazione che stimola la discussione in un luogo pubblico ponendo le persone di fronte alla rap presentazione evocativa del problema.
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Il punto di partenza è infatti la costruzuone di un modello tridimensionale che sia rappresentativo della realtà locale dove è localizzato il l’ oggetto da progettare al fine di mostrare ai cittadini che intervengono i loro bisogni e sollecitarne il contributo su iniziative di tipo progettuale, spesso a carattere urbanistico. Il modello viene realizzato in diversi luoghi pubblici al fine di raggiungere una maggiore consapecolezza e comprensione da parte della popolazione coinvolta e viene usato in incontri all’ aperto in occasione di eventi e manifestazioni che stimolano la partecipazione. Ogni persona è chiamata a posizionare appositi cartoncini direttamente sul plastico in corrispondenza dell’ intervento migliorativo che si intende suggerire; i cartoncini vengono poi raccolti e rielaborati dallo staff tecnico che ne restituisce alla comunità una sintesi attraverso una presentazione dell’ oggetto da progettare migliorata ed arricchita dal contributo dei partecipanti.
ACTION PLANNING E’ uno strumento della progettazione partecipata di origine anglossassone, utilizzato per individuare i problemi e le necessità di un particolare territorio attraverso il coinvolgimento della comnuità locale. Questa metodologia rappresenta una valida alternativa alla discussione di tipo assemblare in quanto favorisce il coinvolgimento di tutti i partecipanti e consente ad ogniuno di esprimere le proprie idee in maniera anonima e libera.
La metodologia si articola in diverse fasi: • inizialmente vengono rivolte a tutti i partecipanti delle domande di carattere generale in merito all’ ambito territoriale in esame e si procede all’ elenco degli aspetti positivi e negativi di tale contesto, in modo da costruire un quadro aggiornato della situazione; • successivamente si invitano gli abitanti ad esprimere delle previsioni relative ai cambiamenti programmati nel prossimo futuro; • la fase conclusiva rappresenta l’ obiettivo principale di questa metodologia, in quanto mira alla definizione di alcuni principi guida volti ad assicurare una conclusione propositiva e costruttiva del processo e ad allontanare eventuali esisti inconcludenti.
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Per ognuna delle tecniche partecipative analizzate è stato valutato: • organization: sta ad indicare il livello di organizzazione necessario a livello di associazione che promuove la pratica per poter attivare e dirigire il processo partecipativo; • appeal: indica quanto il metodo riesce ad attrarre le persone, coinvolgendole nel processo; • time: indica la durata necessaria per portare a termine l’intero procedimento; • goal: indica la possibilità di raggiungere gli obiettivi preposti e quanto questi possono essere grandi.
For each of the participatory techniques analyzed has been evaluated: • organization: it indicates the level of organization necessary at the level of association that promotes the practice in order to activate and dirigire the participatory process; • appeal: indicates that the method is able to attract people, engaged in the process; • time: indicates the time necessary to complete the whole process; • goal: indicates the possibility of achieving their goals.
OUTREACH
DISTRICT WALKING
It is a methodology used in the Anglo-Saxon process of participatory planning. Outreach meetings consist of “going out” in order to meet local interest groups and individuals, after an invitation of theirs, in their own environment and according to their pace, to discuss various issues and to listen to their suggestions .They often provide such a level of truth and understanding -of problems- that may be lacking in the more official and structured forms of consultation. Outreach can involve subjects that other techniques do not allow to get involved. For example, it is particularly effective in reaching those people who are too busy, physically or mentally disabled, illiterate, too young or old, too alienated, scared or timid, or who are simply not familiar with the language or the processes of development and planning. Only after their invitation, in their own environment and according to their own pace, there is a real possibility that they participate in these processes. This is a technique that may find many applications in the process of participatory planning and public policy agenda. The organization of public institutions and local governments provides a structured reporting system so that it is expected that the citizens/users access the services offered. The instruments and methods of outreach are very different and some of its possible forms are: • systematic distribution of information material; • local newspapers, a specific newsletter, informative commercials on radio or television; • targeted interventions and exchange information through meetings of specific groups and activities; • mobile structure; • activation of a local landmark.
It is a participatory approach that can be used as a technique of “active listening” of the environment. The basis of this technique is the idea that it is crucial to recognize and enhance the competence of people about their living background. It is an ordinary, non-professional and non-technical knowledge that comes from the fact that people live in their environment every day, they recognize it as the “living background” where they live in, work or create networks of relationships and sociability. The perception that a resident has of his own neighborhood or landscape is a kind of knowledge that “one cannot avoid” in a process of territorial transformation, because such a knowledge cannot be possessed by skilled people. The district walking requires and demonstrates practically a mutual relationship between professionals and residents, excluding relations of dominance-dependence and recognizing, on the contrary, a “mutual understanding”, a chance to learn from both sides. So this is a participatory technique that responds to the theory of “democratic planning”: • deprofessionalization (it is not just the professionals that shape the future of the district); • decentralization (the decision-making process is not concentrated in the center); • democratization (many people are directly involved in decision making, especially those that represent an interest for the future of the neighborhood); The walking is usually the beginning of the public part of the process. Through sharing simple moments as walking, it is possible to create the opportunity to build and expand the network of local actors involved in the process, to foster an atmosphere of collaboration among designers, residents and the different actors of that specific territory.
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OPEN SPACE TECHNOLOGY
It was created in the mid 80s by Harrison Owen, an American expert on the science of organizations. It is a management technique workshop that allows any group of persons in any kind of organization, to make meetings and work processes very interesting and productive. This methodology is based on self-management and allows groups with participants ranging from 5 to 1000 people to work together on a complex issue in a one-dayworkshops, in three-day meetings or in the weekly staff meetings. You do not need well-defined programs and speakers to organize a workshop in OST; everything is delegated to the participants and they offer complete autonomy in managing the work program through the proposed themes and issues for which they feel a real and genuine interest. Once selected the topics, participants organize parallel sessions of the group and they progressively focus the discussion on a topic of strategic importance. At the end of the work (of one or several days) each participant will have the report that describes all the discussions. The absence of predefined structure and procedures is only apparent since the OST is a highly structured system for managing meetings and organizations or for better using procedures natural and congenial to man and his way of work and capable of supporting the work of groups and organizations. It is clear that Open Spaces have the possibility to empower, to build effective links and enhancing the visibility and sustainability of what is already happening within the organization planning and action, learning and know-how, strong interest and accountability, participation and performance.
EASW
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It was born in Denmark and it is aimed at finding an agreement among the different groups of stakeholders in the local area with the purpose of reaching a consensual definition of sustainable cities. The field of the original application is participatory urban planning but the method has been used in several areas, such as local development, activation of pathways of organizational change and innovation and research. The method is based on a combination of different techniques, more or less structured in codified sequences designed to allow the development of participation and debate. It is particularly effective in local contexts, where it is easy to associate the person who has the responsibility for the problems to solve. It may become a useful tool to promote the transition to sustainable development models, based on a shared and more careful use of resources. EASW can foster democratic participation in decisions related to the improvement of living conditions in communities. It allows participants to exchange information, discuss issues and processes that govern the development of technology and the impact of technology on the natural and social environment, stimulating their ability to identify and plan practical solutions to existing problems. The methodology EASW is particularly suitable in these cases: • to encourage dialogue and participation of the various components of society; • to create a balanced relationship between environment, technology and society; • to ensure sustainable development while respecting the needs and aspirations of the members of a local community.
GOPP
METAPLAN
Born since the early 60’s by a set of techniques and tools, it developed as part of the design of institutions and agencies engaged in development cooperation. The GOPP can be used for: • identification and definition phase, to analyze problems, determine possible solutions, objectives, results, activities, indicators for monitoring and evaluation (tree building problems and solutions of the tree); • activation phase and final design, to clarify the division of tasks between the various actors involved and to make adjustments (construction of the logical framework); • evaluation and verification phase of the project during construction, to share any adjustments to face any problems or check new opportunities; • final assessment phase, monitoring the achievement of objectives and identifying any suggestions for further improvements and future plans; From an organizational point of view, the GOPP workshop will involve a limited number of people, identified as stakeholders and a facilitator. It may have a duration of one or more days. This methodology makes extensive use of visualization techniques: large sheets of paper sticky side by side on one wall and the participants sit in a semicircle, they work, they analyze and they propose solutions to the problems on the colored cards in which they can write their suggestions –according to the phases of the methodology. Once placed on the wall adhesive wall that colored cards, the whole group that can move or aggregate them as needed.
This method arises and spreads in Germany in the 70s. It is a system particularly used to make the management of communication processes in work groups easier. It is based on the collection of opinions of participants and their subsequent organization into logical blocks to formulate action plans. As far as the technical discussion is concerned, Metaplan involves the use and provision for all participants of a range of materials through which the work process of the group is displayed. The role of moderator is, of course, functional not only to explain the use of these tools but also to manage the team during its entire course, which will consist of meetings and discussions in plenary and working sessions in which sub- groups of smaller size will have to analyze specific aspects of the proposed topic and to propose ideas and solutions. These steps lead to the definition of the action plan: • the moderator initially has to explain the work program and targets; • participants are invited to express their opinions on the subject they will work on and writing them on colored sheets that will be attached on the walls and visible to everyone; • then you will proceed to aggregate individual opinions and you will join people in sub-working groups who will be responsible for analyzing, proposing ideas, solutions and to bring out problematic elements of to the aspect you chose to work; • the work of the sub-groups will be reported in plenary meetings and you will get the definition of an action plan following a vote.
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APPRECIATIVE INQUIRY
PLANNING FOR REAL
It is diagnostic tool that controls the collective intelligence of the group on the fields of action in which you can notice the highest motivation. It was born in America in the late ‘80s as part of community and social development. This is not just a tool, but rather an approach whereby you can try to read the processes of change affecting organizations and communities through motivations and impressions of people and different actors. This process can be organized in the form of interviews, with duration of 20-30 minutes, or structured as a major event that may last even four days. The Appreciative Inquiry core consists in an evaluation interview, performed in four distinct phases: • discovery: that is the understanding of successful achievements. They are assessed in order to determine the characteristics and causes that led to success in the past; • dream: the development of a vision. It represents the development of future perspectives, which take into account the existing experience regarding already achieved successes and aim to the full use of existing potential; • design: the drawing of a vision. The vision takes shape in relation to the partners needed, the possible interactions and the external fundamental conditions; • destiny: the realization. Finally we define the tasks and measures that are necessary to achieve the vision in the medium term and the following concrete steps to be performed.
It is an alternative technique to the public discussion that allows each participant to express his opinions freely. It was invented by the Neighborhood Initiatives Foundation and it helps local communities: • to see the problems in their complexity; • to experiment with the democratic and community management of spaces and initiatives; • to focus the resources in a realistic development program; • to act with the support and participation of experts; The Planning for Real is a simulation game that stimulates discussion in a public place by putting people in front of the evocative representation of the problem. The starting point is the construction of a threedimensional model that is representative of the local environment where the subject to design is located in order to show the citizens involved their own needs and to solicit the contribution on design projects, often about town planning. This model can be realized in several public places in order to achieve greater awareness and understanding of the people involved in meetings. It is also used during events in outdoors meetings to stimulate the participation. Each person is asked to place special cards directly on the scale model in correspondence of the remedial work that he is meant to suggest. All cards are then collected and processed by the technical staff who will present the summary of the object to design -improved and enriched the contribution of the participants- to the whole community.
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ACTION PLANNING
It is an instrument of participatory planning of Anglo-Saxon origin; it is used to identify the problems and needs of a particular area through the involvement of local communities. This methodology represents a valid alternative to the assembly discussion; it promotes the involvement of all participants and allows each one to express ideas anonymously and freely. The methodology is divided into several phases: • at the beginning all participants are asked to answer to general questions relating to geographical area in question they are going to work on. Then you go on listing positive and negative aspects of that context, in order to build an updated picture of the situation; • then you invite the people to make predictions about the planned changes in the near future; • the final phase is the main target of this methodology. It aims to define some guiding principles aimed at ensuring a positive and constructive conclusion of the process and removing any inconclusive results
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in basso: Urban Regeneration Workshop Renzo Piano
AGENDA 21
1. governance 2. gestione locale per la sostenibilitĂ 3. risorse naturali comuni 4. consumo responsabile e stili di vita 5. pianificazione e progettazione urbana 6. migliorare la mobilitĂ , ridurre il traffico 7. azione locale per la salute 8. economia locale sostenibile 9. equitĂ e giustizia sociale 10. da locale a globale
65 Nel 2004, a 10 anni di distanza dalla carta di Aalborg sulle città sostenibili, è stato stilato un nuovo documento per specificare maggiormente gli impegni e gli obiettivi da perseguire per raggiungere uno stato di equilibrio dinamico e sostenibile in ambito locale. I 10 commitments li possiamo vedere nella pagina precedente. “L’ agenda 21 Locale (A21L) è un processo partecipativo finalizzato alla definizione e all’ attuazione di un Piano d’Azione (PdA) per la sostenibilità locale, condiviso dall’intera comunità”. Questa definizione, fornita ufficialmente dall’ ICLEI (International Council for Local Enviromental Initiatives), l’ associazione di Enti locali nata col mandato di conseguire miglioramenti nelle condizioni ambientali del pianeta grazie all’ effetto comulato di azioni locali, fornisce subito gli elementi fondamentali della questione: • la scala tutta locale di azione ed intervento; • la finalità di agenda 21 inquadrata nel raggiungimento della sostenibilità ambientale; • la natura partecipativa nel processo di formazione ed adozione del Piano d’ Azione; Le pratiche di partecipazione si inseriscono nel processo che tende a sostituire (o integrare) gli approcci gerarchico-decisionali verticali, caratterizzati da forme di government, in cui l’ autorità centrale dello Stato assume un ruolo predominante nel processo decisionale, con approcci interlocutori e relazionali orizzontali, caratterizzati da forme sempre più allargate di governance. in cui svolgono un ruolo di primo piano le ampie reti formali ed informali (attori sociali ed economici) di livello locale che interagiscono nella definizione delle politiche territoriali. La questione non interessa solamente la modalità di governo dei processi decisionali o l’approccio alle scelte; essa riguarda in generale il processo di inclusione sociale in contesti territoriali caratterizzati da una crescente incertezza sotto il profilo politico, economico e sociale, e in cui la pubblica amministrazione è soltanto uno degli attori.
In 2004, 10 years after the paper on sustainable cities of Aalborg, a new document was drafted to specify further the commitments and objectives for achieving a state of dynamic equilibrium and sustainable locally. The 10 Commitments we can see them on the previous page. “The Local Agenda 21 is a participatory process aimed at defining and ‘implementation of an action plan for local sustainability, shared by the entire community.” This definition, provided by ICLEI (International Council for Local Enviromental Initiatives) officially founded the Association of Local Government with a mandate to bring about improvements in environmental conditions on the planet thanks to ‘cumulated burden of local, immediately gives the fundamentals of the issue: • local action; • the aim of Agenda 21 framed in achieving environmental sustainability; • the participatory nature in the formation and adoption of Action Plan; The practice of participation are part of the process that tends to replace (or supplement) approaches hierarchical decision-vertical, characterized by forms of government, in which the ‘central authority of the state assumes a dominant role in decision making, and relational approaches interlocutors horizontal, characterized by more extended forms of governance. which play a prominent role to extensive formal and informal networks (social and economic) that interact locally with the definition of territorial policies. The issue affects not only the mode of government decision-making process or the approach to the choices, it generally concerns the process of social inclusion in local environment characterized by growing uncertainty in the political, economic and social, in which the public administration is only one of the actors.
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In riferimento allo scenario delineato, il concetto di governance, interpreta e risponde all’esigenza di attivare modalità decisionali di tipo concertativo, inclusivo ed estensivo, che portino ad affidare le funzioni politico-amministrative decisionali ad un livello territoriale inferiore, lasciando ai livelli superiori le attività di controllo e coordinamento. Le esperienze di A21L dovrebbero essere innanzitutto intese come percorsi di organization learning orientati agli obiettivi della sostenibilità. La componente concertativa ed interattiva dovrebbe trovare un maggiore e più efficace riscontro nella capacità di adattamento ai mutati aspetti Referring to the scenario outlined, the concept of territoriali che consentano la possibilità di ridefinire governance, interprets and responds to the decicontinuamente obiettivi specifici e modelli orgasion to activate mode type concertation, inclusive nizzativi in un contesto multi-attore e multi livello, and extensive, leading to entrust the political and flessibile ed incerto. administrative decision-making functions to a loin Italia, all’ inizio degli anni ’90, le Agende 21 Lower territorial level, leaving the upper levels of the cali si attivano per l’impulso dato alle pubbliche control and coordination. amministrazioni dagli incentivi promossi dal miniThe experiences of LA21 should first be understostero per l’ambiente; ciò ha portato all’ adesione od as learning organization oriented paths to the da parte di regioni, provincie, comuni, comunità goals of sustainability. The interactive component montane ed enti parco alla carta di Aalborg e of concerted and should find a greater and more all’avvio dei primi processi di Agenda 21. Una seeffective response in the ability to adapt to the conda fase è legata all’ introduzione dei sistemi changing spatial aspects that enable the ability si valutazione ambientale strategica per piani e to constantly redefine the specific objectives and programmi che ha posto in primo piano la queorganizational models in a multi-actor and multistione della sostenibilità ambientale. Una terza level, flexible and uncertain. fase più recente è legata all’ introduzione nelle in Italy, in the early ‘90s, Local Agenda 21 are acleggi di governo del territorio e di tutela ambientivated for the impulse given by the government tale dei principi di sostenibilità, in corrispondenza incentives promoted by the Ministry for the Envidella quale l’ A21L diventa uno strumento, più che ronment, and this has led to ‘membership by reun processo, in grado di garantire la sostenibilità di gions, provinces, municipalities, mountain compiani e programmi. munities and park authorities to Aalborg card and launching the first 21 processes. A second phase is related to ‘the introduction of systems in strategic environmental assessment for plans and programs that have brought into sharp focus the issue of environmental sustainability. A third stage is linked to the most recent ‘introduction into local government laws and principles of environmental sustainability, at which the agenda becomes a tool rather than a process that can ensure the sustainability of plans and programs.
67 Fasi Le fasi relative al processo di Agenda 21 Locale si possono riassumere in otto passaggi standard: 1. attivazione del processo da parte dell’Ente promotore aderendo ai principi della Carta di Aalborg; 2. individuazione/coinvolgimento del pubblico e dei partners; promozione ed apertura forum, individuando gli attori e gli stakeholders e diffondendo news sui temi legati alla sostenibilità a tutta la cittadinanza; 3. predisposizione del quadro conoscitivo e redazione del Rapporto sullo stato dell’Ambiente; 4. individuazione delle priorità e definizione degli obiettivi; il primo passo che l’ istituito forum va a svolgere è quello del workshop (attraverso la tecnica EASW), con lo scopo di individuare una visione locale condivisa del futuro del territorio e di definire i tavoli tematici presso i quali si svolgeranno i confronti necessari ad individuare li obiettivi generici e dei corrispondenti target specifici(realizzabili, misurabili e condivisi); 5. costruzione del piano d’Azione per ogni obiettivo generico avremo così diversi target ed ognuno di esse porterà alla formulazione di un programma di azione ambientale che costituisce il dettaglio progettuale dell’ azione da svolgere; 6. adozione del Piano d’Azione i vari tavoli tematici presentano una bozza di piano al Forum che dopo averlo approvato lo presenta al consiglio per essere adottato; 7. azione e monitoraggio; 8. valutazione.
Phases The phases of the process of Local Agenda 21 can be summarized in eight standard steps: 1. activation process by the independent developer adhering to the principles of the Charter of Aalborg; 2. involvement of the public and partners, promotion and open forums, identifying actors and stakeholders and disseminating news on the issues of sustainability to all citizens; 3. provision of framework for understanding and preparing the Report on the State of the Environment; 4. identifying priorities and setting goals, the first step that the ‘forum is set to play is that of the workshop (with the method EASW), with the aim of identifying a shared local vision of the future of the territory and to define the thematic tables at which will take place towards the goals they needed to identify generic and specific targets of the corresponding (achievable, measurable and shared); 5. construction of the Action Plan for each generic goal we so different target and each of them will lead to the formulation of an environmental action program which is the detail design of the ‘action to be performed; 6. adoption of the Plan of Action of the various thematic groups presented a draft plan to the Forum that after approval, submit it to Council for adoption; 7. action and monitoring; 8. evaluation.
WORLD WIDE WEB
Contrazione della locuzione inglese Interconnected Networks, è una rete di computer mondiale
ad accesso pubblico, attualmente rappresentante il principale mezzo di comunicazione di massa, e che offre all’utente tutta una vasta serie di possibili contenuti e servizi. Tale interconnessione è resa possibile da una suite di protocolli di rete chiamata “TCP/IP” dal nome dei due protocolli principali, il TCP e l’IP (nel campo delle telecomunicazioni, per protocollo di rete si intende la definizione formale delle regole o meccanismi che due apparecchiature elettroniche collegate tra loro devono rispettare per operare particolari funzionalità di elaborazione preposte all’instaurazione efficace della comunicazione), che costituiscono la “lingua” comune con cui i computer connessi ad Internet (host) si interconnettono e comunicano tra loro indipendentemente dalla loro architettura hardware e software.
in alto: Idea iniziale di Arpanet
It is the contraction of the English phrase Interconnected Networks, or Interconnected Networks. It is a global network of computers for public access, currently representing the main means of mass communication and that gives the user a whole wide range of possible contents and services. This interconnection is possible thanks to a set of network protocols called “TCP/IP” -from the name of the two main protocols TCP and IP(in the field of telecommunications, network protocol means the formal definition of rules or mechanisms that two interconnected electronic equipment must comply with to operate special processing features responsible for the establishment of effective communication), which constitute the “language in common” within computers are connected to the Internet (host). They are interconnected and communicate with each other independently of their hardware and software structure.
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WORLD WIDE WEB, in sigla “www“, più spesso abbreviato in Web, è un servizio di internet che permette di navigare ed
usufruire di un insieme vastissimo di contenuti multimediali e di ulteriori servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti della rete. Il Web è uno spazio elettronico e digitale di Internet destinato alla pubblicazione di contenuti multimediali (testi, immagini, audio, video, ipertesti, The “World Wide Web”, acronym w.w.w., often ipermedia, ecc.) nonché uno strumento per imshortened in Web, is an internet service that lets plementare particolari servizi come ad esempio you surf and enjoy a vast collection of multimedia il download di software. Tale spazio elettronico contents and services accessible to all people or e tali servizi sono resi disponibili attraverso server to a selected part of the network users. web. Chiunque disponga di un computer, di un The Web is an electronic and digital space of the accesso ad Internet, degli opportuni programmi Internet for publication of media content (text, (browser), e del cosiddetto spazio web, (porzione images, audio, video, hypertext, hypermedia, di memoria di un server web destinata alla meetc..) and a tool to implement special services morizzazione di contenuti internet e all’implemenas downloading software. Such electronic space tazione di servizi web), può, nel rispetto delle leggi and services are made available through the web vigenti nel Paese in cui risiede il server, pubblicare server. Anyone with a computer, an Internet accontenuti multimediali e fornire servizi. I contenuti cess, appropriate programs (browsers) and so-caldella rete sono infatti costantemente on-line quinled web space (memory portion of a web server di costantemente fruibili da chiunque disponga di for storing Internet content and implementation of una connessione. web services) may, in accordance with the laws of I contenuti del web sono organizzati nei cosiddetti the country where the server resides, publish and siti, a loro volta strutturati in pagine le quali si predeliver multimedia content services. The contents sentano come composizioni di testo e/o grafica of the network are constantly on-line so constantly visualizzate sullo schermo del computer dal browaccessible to anyone with a connection. ser. Le pagine, anche appartenenti a siti diversi, The contents of the Web sites are organized in sisono collegate fra loro in modo non sequenziale tes, structured into pages which are presented as attraverso i cosiddetti link (anche chiamati collecompositions of text and/or graphics displayed on gamenti), parti di testo e/o grafica di una pagina the computer screen by the browser. The pages, che permettono di accedere ad un’altra pagina, even belonging to different sites, are linked togedi scaricare particolari contenuti, o di accedere ther in even non-sequential paths: they are the a particolari funzionalità, cliccandoci sopra con il so-called link. They are parts of text and/or gramouse, creando così un ipertesto. Tutti i siti, sono phics on a page that allow the access to another identificati dal cosiddetto indirizzo web, una sepage, to download a particular content or to acquenza di caratteri univoca chiamata in termini cess special features just by clicking on the mouse tecnici URL che ne permette la rintracciabilità nel and creating a hypertext. All sites are identified web. by a web address, that is a unique sequence of characters -URL in technical terms- that allows the tracing on the web.
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Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare l’ evoluzione del World Wide Web, indica l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l’utente (blog,forum, chat, wiki, flickr, youtube, facebook, myspace, twitter, google+, linkedin, wordpress, foursquare, ecc.). La differenza principale rispetto al cosiddetto web 1.0, diffuso fino agli anni novanta, e composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l’utilizzatore eccetto la normale navigazione tra le pagine, l’uso delle e-mail e dei motori di ricerca. Da un punto di vista strettamente tecnologico, l’ evoluzione 2.0 è del tutto equivalente alla 1.0, in quanto l’infrastruttura di rete continua ad essere costituita da TCP/IP e HTTP e l’ipertesto è ancora il concetto base delle relazioni tra i contenuti.
Web 2.0 is a term used to describe the evolution of the World Wide Web. It indicates the set of all the online applications that allow a strong level of interaction between the site and the user (blog, forum, chat, wiki, flickr, youtube, facebook, myspace, twitter, google+, linkedin, wordpress, foursquare, etc..). The main difference compared to the so-called Web 1.0 - widespread in the 90s and composed primarily of static websites with no possibility of interaction with the user, except for normal navigation between pages-, is the use of e-mail and search engines. From a strictly technological point of view, the evolution 2.0 is fully equivalent to 1.0, because the network infrastructure continues to be constituted by TCP/IP and HTTP and the hypertext is still the basic concept of the relationships between the contents .
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USER INTERFACE DESIGN
WEB APPLICATIONS
AJAX XTHML
TECHNOLOGY
FEATURES
CSS BLOG
TOOLS FRAMEWORKS
WEB 2.0
WIKIS
USABILITY
SOCIAL MEDIA
BLOGGING
MARKETING
COLLABORATION
ENTERTAIMENT COMMUNICATION
STANDARDIZATION APPLICATION
BROWSERS PLATFORMS
74 MORFOLOGIA ISTITUZIONALE INTERNAZIONALE PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATO VISION DOCUMENT
RACCOLTA INFORMAZIONI SENSIBILIZZARE VERSO UNO SPECIFICO TEMA distribuzione dati
ALFABETIZZARE DIGITALMENTE LA POPOLAZIONE
Le Piattaforme Tecnologiche si propongono di rilanciare il ruolo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, in quanto aspetto fondamentale e irrinunciabile per affrontare, in ambito europeo ed internazionale, le nuove sfide dei mercati globali. L’obiettivo finale di una Piattaforma Tecnologica è quindi quello di potenziare, attraverso la collaborazione di tutti gli stakeholders, la ricerca e il trasferimento di conoscenze e competenze per sostenere l’innovazione e la crescita economica del settore, attribuendo un valore aggiunto ai marchi di provenienza europea.
In sostanza il focus delle attività è l’innovazione, mentre il collante che spinge i diversi attori coinvolti nel progetto rimane l’industria. La Commissione Europea ha messo chiaramente in evidenza il carattere industriale delle Piattaforme Tecnologiche, tuttavia il ruolo dei soggetti pubblici non è affatto residuale; possiamo dire infatti che il cuore dell’iniziativa è quello di riunire l’insieme degli attori europei (con l’intento di stimolare in particolare la partnership tra settore pubblico e privato) attorno ad una visione strategica comune. Il modello “piattaforma” sfrutta al meglio le potenzialità del web 2.0, ponendosi come elemento per favorire e promuovere la coesione sociale e territoriale, facendo circolare idee e creatività. Le piattaforme sono tematiche, favorendo il dibattito internazionale su un determinato argomento. Qui riporto l’homepage dell’ IPCC (piattaforma internazionale sul cambiamento climatico), utilizzandola come esempio per mettere in luce i punti chiave sui quali si fonda questo modello.
in alto: Homepage della pittaforma IPCC sul cambiamento climatico fonte: www.ipcc.ch
Technology Platforms are intended to revitalize the role of research and technological innovation, as fundamental and essential to address, within Europe and internationally, the new challenges of global markets. The ultimate goal of a Technology Platform is therefore to enhance, through the collaboration of all stakeholders, research and transfer of knowledge and skills to support innovation and economic growth in the sector, giving added value to brands European origin. In essence, the focus of activity is innovation, while the glue that pushes the different actors involved in the project remains the industry. The European Commission has clearly demonstrated the industrial character of technology platforms, however, the role of the public is not residual, we can say in fact that the heart of the initiative is to bring together all the European actors (with the intent to stimulate in particular the partnership between the public and private) around a common strategic vision. The model “platform� exploits the potential of Web 2.0, placing itself as an element to foster and promote social and territorial cohesion, circulating ideas and creativity. The platforms are issues, promoting international debate on a particular topic. Here I report the homepage of the IPCC, using it as an example to highlight the key point on which this model is based.
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in basso: Mappa blogosfera globale fonte: datamining.com
BLOG
In informatica, e più propriamente nel gergo di Internet, un blog è un sito web, gene-
ralmente gestito da una persona o da un ente, in cui l’autore (blogger o blogghista) pubblica periodicamente, come in una sorta di diario on-line, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale multimediale. Riporto a seguire alcuni blog legati all’architettura e alla sostenibilità: • www.metropolismag.com • www.doorsofperception.com • www.creativeclass.org • www.iaacat.com • www.archinet.com • www.inhabitat.com • www.forumforthefuture.org • www.interactivearchitecture.org
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In computer science, and more properly in Internet parlance, a blog is a website, usually maintained by an individual or an entity in which the author publishes periodically, as in a sort of online diary, thoughts, opinions, reflections, and other considerations, together with, possibly, other types of multimedia material. Retained follow some blog related to architecture and sustainability: • www.metropolismag.com • www.doorsofperception.com • www.creativeclass.org • www.iaacat.com • www.archinet.com • www.inhabitat.com • www.forumforthefuture.org • www.interactivearchitecture.org
Struttura blog = archivi tematici + archivi temporanei + (commenti, post) + servizi necessari
Un social network è una piattaforma basata sul web 2.0 che
consente all’utente di gestire sia la propria rete sociale (organizzazione, estensione, esplorazione e confronto), sia la propria identità sociale (descrizione e definizione). Le caratteristiche di un social network sono tre: 1. La presenza di uno «spazio virtuale» (forum) in cui l’utente può costruire ed esibire un proprio profilo. Il profilo deve essere accessibile, almeno in forma parziale, a tutti gli utenti dello spazio. 2. La possibilità di creare una lista di altri utenti (rete) con cui è possibile entrare in contatto e comunicare. 3. La possibilità di analizzare le caratteristiche della propria rete, in particolare le connessioni degli altri utenti.
Ciò che differenzia i social network dai nuovi media disponibili in precedenza (chat, forum, ecc.) è la capacità di rendere visibili e utilizzabili le proprie reti sociali. Infatti, attraverso di essi, è possibile identificare opportunità personali, relazionali e professionali altrimenti non immediatamente evidenti. Le statistiche per i prossimi anni stabiliscono che i social network saranno sempre più legati a una dimensione mobile, iper-locali e geo-localizzati.
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A social network is a platform based on Web 2.0 that allows the user to manage both their social networks (organization, extension, exploration and comparison), and their social identity (description and definition). The characteristics of a social network are: 1. the presence of a “virtual space” (forums) where you can build your own profile and show off. The profile must be accessible, at least in partial form, all users of space; 2. the ability to create a list of other users (network) with which you can get in touch and communicate; 3. the possibility of analyzing the characteristics of its network, in particular the connections of other users. What differentiates social networks by new media previously available is the ability to make visible and used their social networks. In fact, through them, you can identify opportunities for personal, social and vocational otherwise not immediately apparent. The statistics for the next year establish that social networks are increasingly connected to a mobile dimension, hyper-local and geo-localized.
TEMPESTIVI
avere accesso rapido ed immediato ai dati
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PRIMARI
possono essere integrati o aggregati fra loro
Tutti i dati disponibili. Gratuitamente. Dalla spesa pubblica alla criminalità, dai controlli sanitari dei ristoranti agli orari dei trasporti, fino ai codici di avviamento postale.
è con questo mantra che due anni fa l’inventore del Web Tim Berners-Lee e Nigel Shadbolt (consulente nel 2009 e 2010 del Governo Brown, che oggi siede nel Consiglio per la trasparenza del settore pubblico) hanno tenuto a battesimo “data. gov.uk”, la prima iniziativa di un governo europeo a prendere sul serio la sfida degli “open data”, quella montagna di dati prodotti grazie ai soldi dei contribuenti e che per questo appartengono alla comunità stessa.
ACCESSIBILI
fruibili, tramettibili e interscambiabili direttamente in rete
All the data available. Free. From public spending to crime, from health inspections of restaurants to transportation schedules, down to zip codes. It is with this mantra that two years ago the inventor of the Web Tim Berners-Lee and Nigel Shadbolt in announcing data.gov.uk, the first initiative of a European government to take seriously the challenge of “open data”, the mountains of data produced by the taxpayers’ money and that belong to this community.
È una scommessa sulla trasparenza delle istituzioni, ma anche su un nuovo tipo di economia basata sulla creazione di servizi innovativi, che è stata recentemente raccolta anche in Italia con il portale ‘‘dati.gov.it’’. Oggi Berners-Lee è tornato alla ricerca, ma Shadbolt ha ancora moltissimo da fare. Perché gli open data sono uno dei beni comuni fondamentali dell’età della conoscenza e la sfida per liberarli è appena all’inizio.
RIUTILIZZABILI
gli utenti posso riutilizzare ed integrare i dati “Ciò che conta è pubblicare dati che possano dare al cittadino informazioni di valore. Tra i più richiesti ci sono naturalmente i dati sulla spesa pubblica, ma anche quelli sulla criminalità a livello locale, sulla qualità dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione, sulla distribuzione geografica delle fermate dell’autobus, sugli orari dei trasporti pubblici e sui codici di avviamento postale. Se ci pensi, sono i dati che incidono con molte delle scelte che facciamo ogni giorno: da che strada fare, a dove abitare e a chi votare. Noi crediamo che tutto ciò che è raccolto con le risorse dei cittadini debba poi essere messo a loro disposizione, a meno che non ci siano problemi di privacy o di sicurezza. La disponibilità di questi dati ha permesso lo sviluppo di molti servizi per il cittadino: da “Spotlight on spend” sulla spesa pubblica, a “Fix my street” che semplifica la segnalazione di problemi alla rete stradale, a “Who’s lobbying” che permette di sapere chi incontra i ministri, oppure “School-o-Scope” che ti permette di verificare rapidamente la qualità di una scuola”. Wired, ‘‘il mio dato libero’’, pagg. 46-47, 11/2011
It is a bet on the transparency of institutions, but also of a new type of economy based on the creation of innovative services, which was recently collected in Italy with the portal ’’dati.gov.it’’. Now, Berners-Lee returned to research, but still Shadbolt has much to do. Why open data is a fundamental property common age of knowledge and the challenge is just beginning to free them. What matters is to publish data that would give the city valuable information. Among the most popular course we have data on public spending, but also on crime at the local level, the quality of healthcare and education, the geographic distribution of bus stops, on public transport schedules and codes ZIP. If we think are affecting the data with many of the choices we make each day: which way do, where to live and whom to vote. We believe that everything that is collected with public resources should then be made available to them, unless there are issues of privacy or security. The availability of these data led to the development of many services for citizens: from “Spotlight on spend” on government spending to “Fix my street” that simplifies the reporting of problems to the road network, “Who’s lobbying” that lets you know who meets ministers, or “School-oScope ‘you allows you to quickly verify the quality of a school. “ Wired, ‘‘il mio dato libero’’, pagg. 46-47, 11/2011
LEGGIBILI
NON PROPRIETARI
devono poter essere leggibili da tutti i pc open source
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RICERCABILI
CREATIVE COMMONS ITALIAN OPEN LICENSE OPEN GOVERNMENT LICENSE GENERAL PUBBLIC LICENSE
gli utenti devono poter ricercare con facilità e immediatezza dati e informazioni
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PUBBLIC.
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LICENZE OPEN DATA
CHARTS & GRAPHIC
MAPS
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L’Open Government, dunque, rappresenta un processo di cambiamento sempre più importante, necessario e decisivo all’interno delle amministrazioni, in un contesto caratterizzato dalla massiccia diffusione delle tecnologie digitali e telematiche, che hanno riconfigurato le modalità di comunicazione e relazione più tradizionali, anche all’interno del panora-ma pubblico. Non solo. Lo sviluppo di un nuovo modello di amministrazione realmente “aperta” e collaborativa, in cui i cittadini possano partecipare attivamente ai processi decisionali, difatti, può consentire agli enti e alle istituzioni di recuperare fiducia e credibilità nella società. In questo senso, attraverso questo processo di cambiamento i governi centrali e locali hanno l’opportunità di far leva su apertura, diffusione e condivisione dei dati, delle informazioni e della conoscenza per sfruttare i vantaggi che l’innovazione tecnologica apre. Il dibattito sul rinnovamento delle amministrazioni in ottica “open”, dal punto di vista culturale, tecnico e giuridico, ha posto l’accento su un nuovo approccio alla gestione dei dati e delle informazioni in ambito pubblico,anche in questo caso reso possibile dalle tecnologie telematiche. Si tratta dell’Open Data, modello o filosofia che consente di rendere dati e informazioni delle istituzioni pubbliche “aperti” e accessibili direttamente online. Più in generale, per Open Data si intende il formato “aperto” con cui le informazioni e i dati digitali possono essere trasmessi, distribuiti e scambiati on the Web. Si tratta di un formato che, in un contesto di convergenza caratterizzato dalla digitalizzazione delle informazioni, permette di creare una rete basata su dati che siano accessibili, integrabili e interscambiabili.
The Open Government, therefore, represents a process of change more and more important, necessary and decisive in administrations, in a context characterized by the massive uptake of digital technologies and computer systems, which have reconfigured modes of communication and relationship more traditional, also within the overview-but public. Not only. The development of a new administration model truly “open” and collaborative, in which citizens can participate actively in decision making, in fact, may allow institutions and institutions to restore confidence and credibility in society. In this sense, through this process of change in the central and local governments have the opportunity to leverage on openness, sharing and dissemination of data, information and knowledge to exploit the benefits that technological innovation opens. The debate on the renewal of government in a “open” in terms of cultural, technical and legal, has placed emphasis on a new approach to data management and information in public, even in this case made possible by technology telematics. This is the Open Data, model or philosophy that helps make data and information of public institutions “open” and accessible online. More generally, for Open Date means the “open” format in which information and digital data can be transmitted, distributed, and scam-blasted on the Web is a format that, in a context characterized by the convergence of digitization information, allows you to create a network based on data that are accessible, integrated and interchangeable.
Con l’espressione “formato aperto” si fa riferimento alla completa accessibilità dei dati e delle informazioni attraverso la Rete, in assenza di forme di controllo e restrizioni come, copyright e brevetti, che ne limitano l’utilizzo, l’integrazione e il riuso. In un’ottica di rinnovamento verso il modello Open Government,dunque, gli Enti e le istituzioni sono chiamati ad avvicinarsi alla pratica dei dati pubblici “liberi”, rendendo accessibili ai cittadini documenti,risorse e informazioni in loro possesso. Non solo. In un modello di governo e amministrazione “open”, le istituzioni devono adoperarsi affinché la modalità di accesso alle risorse in formato digitale sia efficiente. Ovvero, le amministrazioni, oltre a mettere a disposizione dei cittadini contenuti pubblici a titolo non oneroso e senza restrizioni di utilizzo,devono garantire l’accesso ai dati grezzi, per consentire ai privati di trattarli, integrarli e riutilizzarli.
The term “open format” refers to the complete accessibility of data and information through the Internet, in the absence of forms of control and restrictions on how, copyrights and patents, restricting its use, integration and reuse . With a view to the renewal model Open Government, therefore, the agencies and institutions are called to approach the practice of public data “free”, making documents accessible to people, resources and information in their possession. Not only. In a model of government and administration “open” institutions should ensure that the mode of access to resources in digital format is efficient. That is, the administrations, in addition to providing public content public at no charge and without restrictions on use, should provide access to the raw data, to enable individuals to treat them, integrate them and reuse them.
STATISTICHE
ne rso pe 000 x1
speso per persona Tempo
60min
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in basso: ModalitĂ connessione
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a lato: Stato delle connessioni in Italia
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dorsali
next generation access fixed/mobile ponti radio network satellite
Trasporto Editoriali
Accesso
RETI
diritti premium
Intermediari profiling
e-book audio video testo
billing
PIATTAFORME
CONTE NUTI
advertising
UTENTE
file
conditional access system
content delivering
blog
hosting
User Generated
Aggregatori
Software sistemi operativi
ICT
firmware applicazioni
SERVIZI Telecomunicazioni Broadcasting
tablet
dongle smartphone TV equipment Hardware
L’industria delle comunicazioni si compone di una pluralità di livelli cui corrispondono Fonte: elaborazione dell’Autorità
voce data
tv sms radio
a lato: Catena del valore digitale
Gli operatori di rete rappresentano l’insieme dei soggetti titolari del diritto di installazione, esercizio e fornitura di reti di comunicazioni elettroniche e di impianti di diffusione del segnale radio-televisivo. Ciascuna rete è suddivisa, schematicamente, in una
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diverse e numerose attività (che attengono a funzioni fisiche e logiche, ad applicazioni, a servizi e a contenuti) per mezzo delle quali sono forniti beni agli utenti finali. Le attività in questione presentano tra loro legami verticali, nella misura in cui costituiscono beni intermedi necessari per la produzione del prodotto fi nale, e una dimensione orizzontale, che afferisce a funzioni contigue seppure separate ai fini della fornitura dei servizi agli utenti. Ciascun livello è gestito da una pluralità di soggetti diversi e distinti che si dispongono lungo la catena del valore e, in taluni casi, tendono a svolgere più attività. Più in dettaglio, la catena del valore è caratterizzata dall’azione di cinque soggetti principali.
The communications industry is composed of a plurality of levels which correspond to various and numerous activities (which relate to functions fiiche and logical, to applications, services and content) by means of which goods are supplied to end users. The activities in question have vertical links between them, to the extent that intermediate goods are necessary for the production of the fi nal product, and a horizontal dimension, which is related to functions contiguous although separated for the purposes of providing services to users. Each layer is managed by a plurality of different and distinct entities that are arranged along the value chain and, in some cases, tend to perform multiple tasks. More in detail, the value chain is characterized by the action of five main subjects.
40% 90 ann i
%
1117
2-10 anni
46 %
a oltre 74
nni
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nni
4a
+ 11.7 % connessi anno
89%
2 18-
25-34 anni
55-74 a
nni
-54 ni an
82% in alto: Audience internet per fasce d’eta’ e percentuale di individui sul totale della popolazione
N-E 24% N-O 30% CENTRO 25%
89%
35
Reti, piattaforme, servizi, ICT e contenuti sono tutti i servizi che l’utente ha e deve avere a disposizione per l’accesso ad internet. Preso atto di ciò, l’ Italia non brilla né in termini di qualità della banda larga a disposizione, né di utilizzo del Web né, tanto meno, di spesa in online marketing ed e-commerce da parte di imprese e cittadini, la prima evidenza portata dai numeri snocciolati dalle varie statitische del settore (Global Web Index, Cisco, Akamai), parla di un traffico Internet che, da settembre 2010 a settembre 2011, è aumentato del 34%. Peccato che, in termini di connessioni medie europee, “nonostante le percentuali in crescita”, i dati evidenziano un 18esimo posto (che diventa 34esimo a livello mondiale), nelle velocità medie di connessione, che quasi sempre non sono quelle dichiarate dagli operatori. In un confronto con i dati medi relativi ai 27 Paesi dell’Unione Europea, l’Italia presenta un contesto con alcune peculiarità. A fronte di un dato di diffusione maggiore (la copertura del servizio nell’EU27 si assesta al 92,7% della popolazione) il tasso di penetrazione italiano è mediamente inferiore all’ europea, che raggiunge il 23%.
in basso: Percentuale attivi in Italia
SUD 20%
Utenti attivi: fruitori per almeno un secondo del mezzo nell’intero periodo di durata della rilevazione
utenti
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in alto: Possibilità di accesso ad internet in base alla dimensione dei cetri abitati
Principali tecnologie di connessione a internet Copertura nazionale ADSL /Fibra ottica (67%) Chiavetta internet (25%) Linea telefonica tradizionale (5%) Altro (3%)
Hanno un accesso a internet da qualsiasi luogo e strumento il 76,2% degli uomini e il 72,8% delle donne; in particolare i giovani tra gli 11 e i 17 anni (90% degli individui in questa fascia d’età) e i 18-34 anni (89%) e nella fascia più matura tra i 35 e i 54 anni (82%), di tutte le aree geografiche d’Italia con livelli di concentrazione simili nel Nord e nel Centro (quasi 78%) ad eccezione dell’area Sud e Isole che presenta una percentuale più contenuta(68%). La possibilità di accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento sembra essere direttamente proporzionale all’ampiezza demografica dei co muni di residenza. Più i centri sono popolosi, infatti, maggiore è la penetrazione del mezzo. La maggior parte delle famiglie che dichiarano di avere un accesso a internet da casa, dispone di un collegamento veloce via ADSL/fibra ottica (67,6% dei casi). La Banda Larga infatti risulta essere nelle case di 9,130 milioni di famiglie italiane. Rilevante anche l’accesso attraverso le chiavette internet, in crescita nell’ultimo anno, (25% dei casi corrispondente a 3,385 milioni di famiglie italiane). Per quanto riguarda le nuove tecnologie, in particolare quelle legate alle connessioni mobili, il 14,9% di coloro che possiedono un telefono cellulare utilizzato in modo esclusivo dichiara di usarlo per navigare su internet. Tra le attività principali: 12,4% navigare su internet, 6,9% inviare ricevere email, 6,6% consultare motori di ricerca e 6,2% accedere ai social network. Più ridotte le quote legate ad altre attività come scaricare e utilizzare applicazioni, consultare itinerari/mappe, consultare il meteo, consultare siti di news, guardare video online, scaricare giochi. Incide di più la quota di coloro che usano il telefono cellulare per attività più tradizionali (32,2%). In particolare il 19,5% di coloro che possiedono un cellulare inviano e ricevono mms e il 17,5% riceve sms o mms con informazioni pubblicitarie. Più della metà dei possessori di telefono cellulare (61,5%) dichiara di non effettuare nessuna delle attività proposte.
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a lato: Possessori di telefono cellulare ed accesso ad internet
Risulta maggiore l’esposizione alle attività online attraverso il telefono cellulare da parte di chi dichiara anche di accedere ad internet da almeno un luogo/strumento. Infatti, il 18,9% dichiara di effettuare almeno un’attività legata alla navigazione su internet. Nel dettaglio, il 15,8% dichiara di navigare su internet, l’ 8,8% di inviare/ricevere email, l’ 8,4% di consultare motori di ricerca,
il 7,9% di accedere ai social network, il 6% di scaricare e utilizzare applicazioni. Più ridotte, inferiori al 6%, la consultazione di itinerari/mappe, del meteo e di siti di news. Il 37,1% indica almeno un’attività non legata alla navigazione (il 23,1% inviare/ricevere mms, il 19,9% ricevere sms/mms con informazioni pubblicitarie). Il 54,9% non effettua alcuna delle attività proposte.
a lato: Attività effettuate attraverso il cellulare
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Networks, platforms, services, ICT and content are all services that the user has and must have available for internet access. Noting this, the ‘Italy does not shine either in terms of quality of broadband available, or to use the Web or even less spending in online marketing and e-commerce by businesses and citizens, the first evidence carried by the various numbers pitted statitische sector (Global Web Index, Cisco, Akamai), speaks of an Internet traffic, from September 2010 to September 2011, increased by 34%. Too bad, the European average in terms of connections, “despite the growing percentage”, the data show a 18th place (which becomes 34th worldwide), the average speed of connection, which almost always are not those declared by the operators. In comparison with average data for the 27 European Union countries, Italy has a connection with some peculiarities. In the face of a given diffusion greater (the service coverage EU27 settles to 92.7% of the population) the rate of penetration Italian is on average less than the ‘European Union, which reaches 23%. Have access to the Internet from any location and instrument 76.2% of men and 72.8% of women, in particular young people aged 11 to 17 years (90% of individuals in this age group) and 18 -34 years (89%) and more mature in the range between 35 and 54 years (82%) of all regions of Italy with similar levels of concentration in the north and center (nearly 78%) with the exception of ‘South and Islands area which has a smaller percentage (68%).
The ability to access the Internet from any location and instrument seems to be directly proportional to the population of the municipalities of residence. The centers are more densely populated, in fact, the greater the penetration of the medium. The majority of households report having Internet access from home, have a fast connection via ADSL / fiber (67.6% of cases). The Banda Larga in fact turns out to be 9.13 billion in the homes of Italian families. Also significant is the Internet access through the keys, an increase last year (25% of cases corresponding to 3.385 million Italian households). As regards new technologies, especially those related to mobile connections, 14.9% of those who own a mobile phone used exclusively claims to use it to surf the internet. Among the main activities: 12.4% surf the Internet, 6.9% send receive email, search engines see 6.6% and 6.2% have access to social networks. Smaller shares related to other activities such as download and use applications, see routes / maps, check the weather, check news sites, watch video online, download games. Affects more the number of those who use the phone for more traditional activities (32.2%). In particular, 19.5% of those who own a mobile phone send and receive mms and a 17.5% receive SMS or MMS with advertising information. More than half of mobile phone owners (61.5%) claim not to attempt any of the proposed activities.
FEEDBACK MANIA
New Urban Mechanics
New Urban Mechanics è un nuovo modo di fare innovazione civica, focalizza-
ta nella distribuzione di servizi per i cittadini di Boston. Mentre la “lingua” può sembrare nuova, i principi della New Urban Mechanics, in collaborazione con gli elettori e i membri del governo, non lo sono. Infatti, il sindaco, Thomas M. Menino, noto come il “the Urban Mechanic”, predica queste idee già da anni. Abbinando grandi idee alla ricerca di soluzioni per ogni singolo problema della città, è diventato il sindaco da più anni in carica a Boston e anche uno dei più invidiati del Paese. Nel 2010, ha creato “the Mayor’s Office of New Urban Mechanics”. Questo ufficio funge da incubatore di innovazioni per la città, realizza accordi tra enti e istituzioni al di fuori dei confini urbani e aiuta gli imprenditori a sviluppare i loro business. L’ufficio si concentra su una vasta gamma di settori, aumento della partecipazione civica, miglior qualità delle strade urbane, incremento dei risultati scolastici. I progetti specifici sono i più diversi e vari, dalla progettazione dei bidoni della spazzatura alle applicazioni per smartphone. In tutti questi progetti, l’ufficio si impegna a coinvolgere elettori e istituzioni nello sviluppo e nella sperimentazione con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione.
CityofBoston.gov
New Urban Mechanics is a new kind of civic innovation, focused on delivering services to the citizens of Boston. While the “language” may seem new, the principles of New Urban Mechanics, in collaboration with the voters and members of the government, are not. In fact, the mayor, Thomas M. Menino, known as “the Urban Mechanic”, preached these ideas for years. Combining great ideas for solutions for every problem in the city, became the mayor in office for several years in Boston and one of the most envied in the country. In 2010, he created “the Mayor’s Office of New Urban Mechanics”. This office serves as an incubator of innovations for the city, makes agreements between agencies and institutions outside the city boundaries and helps entrepreneurs develop their business. The office focuses on a wide range of sectors, increased civic participation, better quality of urban roads, increase student achievement. Specific projects have been diverse and varied, from design of trash cans to the smartphone applications. In all these projects, the office is committed to engage voters and institutions in developing and testing with the aim to improve the services offered by the Public Administration.
Citizen conn ec t
Pianificazione attraverso Social Game che riguarda il quartiere di Chinatown a Boston, cercando di capire le esigenze degli abitanti
Sp o tT a
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Social game con missioni che riguardano che aiutano e sviluppare la conoscenza del quartiere di appartenenza e a socializzare fra cittadini
District tion a v no
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Piattaforma per incoraggiare le aziende locali a sviluppare pratiche di interesse comune su temi riguardanti ambiente, lavoro e fa-
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EDUCATION
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PARTECIPATORY URBANISM
Applicazione che da informazione in tempo reale sulla condizione delle strade, traffico e viabilità
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Street
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Applicazione attraverso la quale gli abitanti di Boston possono comunicare all’ amministrazione INFRASTRUCTURE disagi presenti all’interno del 2.0 proprio quartiere e osservarne lo stato di risoluzione
Tag attraverso i quali gli abintanti potranno lasciare commenti su vari elementi della città
Concorso in cui vengono votate e promosse startup
INFRASTRUCTURE 2.0
rd Ca Card unica per studenti per entrare in scuole, biblioteche, mense ed utilizzare i mezzi pubblici
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PARTECIPATORY URBANISM
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Social network dedicato a studenti professori e genitori
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Applicazione studiate per migliorare l’apprendimento di bambini autistici
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Pagina Facebook per far interagire professori, studenti e genitori
Applicazione per vedere in tempo reale la posizione dello scuolabus
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97 Programma per un trasporto efficiente dei rifiuti e migliorare la pulizia della città
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INFRASTRUCTURE 2.0
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Applicazione per dipendenti comnunali, con la quale posso pianificare il lavoro PARTECIPATORY URBANISM
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Serie di punti informativi lungo il quartiere per ricevere informazioni storico culturali
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Progetto per installare una serie di indicatori in ogni quartiere per facilitarne gli spostamenti Progetto per installare una serie di sensori che danno dati in tempo reale sulla mobilità
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L’iniziativa mira a migliorare la qualità della vita a Boston con la creazione di strade che siano grandi spazi pubblici e reti di trasporto sostenibili. Abbraccia l’innovazione per affrontare il cambiamento climatico e promuovere la vita sana
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Progetto per far tenere puliti e identificabili gli idranti durante il periodo invena-
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New York Simplicity
NYC.gov
L’amministrazione di New York City conta quasi 70 Agenzie, per un totale di più di
300,000 dipendenti e un budget complessivo di 63 miliardi di dollari. Con questi numeri il governo della città, con i suoi numerosi ed intricati processi, non è uno dei luoghi più facili in cui muoversi per cittadini, imprese e a volte per le stesse persone che lavorano al suo interno. Bloomberg e il suo team sono partiti da questo dato di oggettiva complessità per impostare l’iniziativa “Simplicity”. Cioè semplificare insieme a chi lavora nei processi e a chi ne riceve il prodottoservizio finale, oltre a finanziare l’intero funzionamento della macchina amministrativa attraverso le proprie tasse. In sintesi: semplificare l’amministrazione di New York per tutti, rendendola al tempo stesso più efficiente e più rispondente ai bisogni dei suoi target. La comunità “simplicity” permette ai lavoratori della città di inviare idee per migliorare i servizi e risparmiare denaro pubblico. Tali proposte poi possono essere commentate facendo si di migliorare il rapporto tra i cittadini e governo, sulla base di un processo di valutazione gestito dall’ ufficio del sindaco. Communities come”simplicity” consentiranno ai dipendenti di fornire non solo idee, ma assumere la proprietà di nuovi aspetti del loro lavoro. Inoltre, i cittadini inizieranno a vedere le modifiche apportate e a essere in grado di interagire con il governo della città in modo nuovo e più efficiente.
The administration of New York City has nearly 70 agencies, totaling more than 300.000 employees and a budget of 63 billion dollars. With these numbers, the city government, with its numerous and intricate processes, not one of the easiest places in which to move for citizens, companies and sometimes by the same people who work within it. Bloomberg and his team departed from objective complexity of this data set for the initiative “Simplicity”. That is, people who work together to simplify processes and whoever receives the final product-service, as well as fund the entire operation of the administrative machinery through their taxes. In short: simplify the administration of New York for all, making it both more efficient and more responsive to the needs of its target. The community “simplicity” of the city allows employees to submit ideas to improve services and save public money. These proposals can then be commented on is doing to improve the relationship between citizens and government, on the basis of an evaluation process managed by the ‘mayor’s office. Communities as “simplicity” will allow employees to provide not only ideas, but take ownership of new aspects of their work. In addition, citizens will begin to see the changes made and to be able to interact with city government in new and more efficient.
NYC 31 1
Database della città, aiuta le agenzie a gestire in modo efficiente il carico di lavoro. Inoltre fornisce INFRASTRUCTURE informazioni sui modi per mi2.0 gliorare il governo della città attraverso servizi on-line
PARTECIPATORY URBANISM
Portale di informazioni in tempo reale sugli eventi culturali che si svolgono in città. Orari, località, trasporti pubblici e altri dati su ogni evento
by US
e in NYC Fre
EDUCATION
Portale che da informazioni in tempo reale sullo stato di accessibilità delle strade cittadine
Ch
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My street C lo
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Fornisce informazioni per il movimento sicuro, efficiente, e ambientalmente responsabile di persone e merci in città
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Portale dove i cittadini possono trasformare le loro idee in azioni proponendo progetti per la città
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Portale per migliorare e personalizzare l’apprendimento scolastico nelle scuole e per mette in relazioni studenti professori ed insegnati
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PARTECIPATORY URBANISM
EDUCATION
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Eat well L ear n
iZo ne
INFRASTRUCTURE 2.0
Portale di consigli alimentari dedicato in modo particolare ai bambini e ai loro genitori
C te NY
en
Portale che offre informazioni sulla salute psico-fisica dei giovani newyorkesi e permette il confronto sul tema
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INFRASTRUCTURE 2.0
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it y Portale che collega agenzie occupate nel progettare e implementare iniziative volte alla riduzione della povertà, e gestisce un fondo per l’innovazione attraverso il quale fornisce un finanziamento annuale per favorire tali iniziative
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PARTECIPATORY URBANISM
EDUCATION
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Centre
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101
n box stio Portale per raccolgiere idee e consigli cu come risparmiare in modo intelligente denaro, rivolto sia a privati che all’ amministrazione pubblica
Competition fra sviluppatori per realizzare l’applicazione che faciliti la vita all’interno della città
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Salt Lake City
aca.SLCgov.com
Mentre inizia il suo secondo mandato, il sindaco Ralph Becker continua il suo impegno a peseguire obiettivi di sostenibilità
per la città con un particolare interesse per la mobilità efficace e accessibile, in modo tale da consacrare Salt Lake City come una potenza sosfiticata ed in rapida crescita a livello urbano. La sua agenda per la capitale dello Utah prevede un miglioramento della vita cittadina attraverso iniziative che danno direttamente la possibilità ai cittadino di scegliere, su temi come il benessere, la viabilità e mezzi di trasporto, iniziative ecologiche, parità di trattamento e altro ancora. Nel suo primo mandato, Becker ha notevolmente ampliato le opzioni di trasporto per i residenti e i visitatori, con un focus particolare per i mezzi pubblici, percorsi e piste ciclabili. Ha anche sostenuto temi riguardanti l’ occupazione e progetti resisdenziali per i meno abbienti; attività che sono state prese come esempio da molti governi locali in tutto lo stato. Ora il governo della città è diventato molto più trasparente e collaborativo, grazie alle nuove opportunità create per spingere i residenti ad impegnarsi e partecipare al processo decisionale.
While he begins his second term, Mayor Ralph Becker peseguire continues its commitment to sustainability goals for the city with a particular interest for efficient and affordable mobility, so as to consecrate Salt Lake City as a power sosfiticata and rapidly growing at the urban level. His schedule for the capital of Utah provides an improvement of city life through initiatives that lead directly to the citizen the possibility to choose, on topics such as welfare, roads and transportation, green initiatives, equal treatment and more. In his first term, Becker has greatly expanded transportation options for residents and visitors, with a particular focus for public transport, paths and cycleways. He also argued issues relating to employment and resisdenziali projects for the poor; activities that have been taken as an example to many local governments throughout the state. Now the city government has become much more transparent and collaborative, with new opportunities created to encourage residents to engage and participate in decision making.
103 Database on line per avere indicazioni catastali on-line
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INFRASTRUCTURE 2.0
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es Tax Fornisce informazioni sul valore immobiliare di un edificio e sulle tassazioni preveste
RFPs, RF Is &
Portale per richiedere permessi a costruire e licenze commerciali
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PARTECIPATORY URBANISM
EDUCATION
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Applicazione che c h e consente a residenti e visitatori di assumere un ruolo attivo nella loro comunitĂ , richiedendo servizi o segnalare problemi
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INFRASTRUCTURE 2.0
Portale che contiene tutte le informzioni necessarie per trovare lavoro, sia nel settore pubblico che ne privato e anche in altre città dello stato
PARTECIPATORY URBANISM
EDUCATION
Programma per un uso responsabile dell’enrgia, consigli sulle fonti di energia alternative da utlizzare e soluzioni tecniche da installare
Rec y cli n Informazioni , tecniche, proposte e soluzioni per il riciclo e la riduzione dei rifiuti
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104
Programma per favorire lo sviluppo di un sistema sostenibile ed equo di produzione di cibo locale in grado di fornire alimenti sani a tutti i residenti della città
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INFRASTRUCTURE 2.0
Portale attraverso il quale posso inviare richieste per avere servizi o rapporti sulle problematiche urbane
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Portale che propone idee e tecniche per l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto, mappe in real time del servizio pubblico, indicazioni e consigli
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Pagamento on-line di multe, bollette acqua, elettricità, telefonia, parcheggi
Justice
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EDUCATION
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PARTECIPATORY URBANISM
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ts Portale di informazioni e contatti in merito a cause civile di piccola e media entità
United Kingdom
data.gov.uk
Il portale è una parte fondamentale del lavoro del governo sulla trasparenza, che viene guidato dal Transparen-
cy Board. Il progetto consiste nel distribuire tutti, o quasi, i dati non personali acquisiti, per scopi ufficiali e per libero riutilizzo. Sir Tim Berners-Lee, ideatore del progetto ha dichiarato: “è segnale di un forte cambiamento culturale del sistema direzionale dello stato, sulla base del presupposto che le informazioni dovrebbero essere di dominio pubblico purchè non vi sia una buona ragione per non distribuirle. Una maggiore apertura, responsabilità e trasparenza nel governo darà alla gente una maggiore scelta e la possibilità per gli individui di essere direttamente coinvolti sulle questioni sono importanti per il cittadino”. La fornitura di informazioni dettagliate relative a tassazione, spesa, educazione, trasporti, energia, ambiente, criminalità, salute e così via, permette ai cittadini di essere meglio informati e in grado di fare confronti all’interno e tra le comunità locali. L’ open data è in grado di generare ritorni economici reali, gli esempi includono i modelli di spesa per determinare gli appalti in modo intelligente e la creazione di applicazioni smart sul trasporto pubblico, cultura, criminalità, ecc.
The portal is a key part of the government’s work on transparency, which is led by Transparency Board. The project is to distribute all, or almost nonpersonal data acquired for official purposes and for free reuse. Sir Tim Berners-Lee, creator of the project said: “it is a strong sign of cultural change in the directional system status, under the assumption that information should be public domain as long as there is a good reason not to distribute them. Greater openness, accountability and transparency in government will give people more choice and opportunity for individuals to be directly involved on issues are important to the citizen. “ The provision of detailed information relating to taxation, spending, education, transport, energy, environment, crime, health and so on, allows people to be better informed and able to make comparisons within and between local communities. The open date is able to generate real economic returns, the examples include the spending patterns to determine the contracts in an intelligent and smart building applications on public transport, culture, crime, etc..
ats UK Crime St
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Health
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107
PARTECIPATORY URBANISM
Portale interattivo che da indicazoni zona per zona sulla salute della popolazione
road Work
Piattaforma che permette di verificare posizione e condizione dei lavori stradali e segnalarne di ulteriori
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Portale che da indicazioni sui pericoli che si possono incontrare sulle strade e su come prevenirli o evitarli
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EDUCATION
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Piattaforma che raccoglie tutte le informazioni sulla criminalitĂ fornite dalla polizia di stato. Inol- INFRASTRUCTURE tre mappa le zone e le strade 2.0 INFRASTRUCTURE dove avvengono piu crimini e raccoglie segnalazioni 2.0
Portale che consente agli utenti di creare una classifica personalizzata che mostra un elenco delle scuole nel loro territorio in grado di soddisfare le proprie esigenze
Portale che permette di creare le proprie mappe personalizzate implemetandele di informazioni
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INFRASTRUCTURE 2.0
ap Motore di ricerca che permette di trovare scuole primarie e secondarie in tutto il Paese
School o
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108
PARTECIPATORY URBANISM
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EDUCATION
Raccolta di dati divisi per argomenti e collegamenti fra essi
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E’ una piattaforma per la collaborazione, la condivisione della conoscenza, il networking e lo sviluppo di applicazioni in materia di istruzione
Applicazione che individua biblioteche, ludoteche e centri ricreativi in base alla posizione in cui ci si trova
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applicazione che consente di trovare una farmacia in modo rapido attraverso localizzazione GPS
CareHom
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Piattaforma che raccoglie e localizza tutte le case di cura del Paese
INFRASTRUCTURE 2.0
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Orari e posizione dei bus londinesi in tempo reale
Applicazione che fornisce tutte le indicazioni necessarie per noleggiare una bici, tempo di noleggio e costi
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Q u a li t y Portale che mappa la qualitĂ delle acque dei fiumi di Bristol
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Londo Cycle
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Applicazione che mostra attraverso grafici tariffe e spese legati ai principali settori della vita quotidiana e dell’ istruzone
Applicazione che consente di individuare tutte le caselle di posta che vengono registrate dalla Royal Mail
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London
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PARTECIPATORY URBANISM
Corpo del Sistema
Internet sta alla base degli
esempi analizzati sull’evoluzione della progettazione partecipata. Le varie amministrazioni hanno infatti puntanto la loro attenzione, nella fase di ideazione, su tre elementi fondamentali: 1. Riduzione digital divide 2. Aumento velocità rete 3. Sviluppo Data Center Connettere tutti i cittadini con una velocità di rete che consenta scambio dati in modo immediato e una rete fisica di centri di elaborazione dati ha permesso di diffondere l’idea. Il resto l’ha fatto la creatività della pubblica amministrazione ed in modo particolare la volontà del sindaco, fondando fin da subito un apparato dirigenziale che potesse sviluppare, diffondere e gestire l’ idea. Il cuore del sistema è la volontà di migliorare il rapporto fra la cittadinza ed il governo, favorendo la democratizzazione dei processi, creando feedback e migliorando le condizioni di vita degli abitanti attraverso piattaforme e applicazioni che gestiscano e distribuiscano in forma semplificata la grande quantità di dati che la città offre ogni giorno e che la P.A. ha reso pubblici. Il dialogo digitale unito alla virtualizzazione dei processi porta alllo sviluppo della cultura collaborativa favorendo in modo implicito la dematerializzazione legata al risparmio delle risorse naturali.
Internet is the basis of the examples analyzed the evolution of participatory planning. The various administrations have indeed puntanto their attention in the design phase, with three key elements: • Riduzione digital divide • Aumento velocità rete • Sviluppo Data Center Connect all citizens with a speed of network that allows data exchange in an immediate and a physical network of data centers has allowed us to spread the idea. The rest did the creativity of the public administration and especially the will of the mayor, establishing immediately a management apparatus that could develop, disseminate and manage the idea. The heart is the desire to improve the relationship between the government and cittadinza, favoring the democratization process, creating feedback and improving the living conditions of people across platforms and applications that manage and distribute in a simplified form the large amount of data that the city offers every day and that the PA made public. The combined digital dialogue process leads to virtualizzazzione alllo collaborative development of culture in promoting dematerialisation implicitly contrasting the use of natural resources.
111
Internet: rete necessaria per nascita e sviluppo dei
processi
1. P.A.: processi nati dall’iniziativa e
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6.
7.
dalla volonta’ del sindaco Feedback: non si danno solo informazioni ma si favorisce lo scambio di idee e opinioni Cittadini - Governo: viene favorita la democraticizzazione dei processi migliorando il rapporto fra cittadini e pubbliche amministrazioni Ufficio del sindaco: istituzione di un organismo di gestione, verifica e implementazione del processo Problematiche urbane: vengono considerati i vari aspetti del problema urbano, dal punto di vista di: partecipatory urbanism, education, infrastructure 2.0 Coinvolgere i cittadini: sistema di pubblicizzazione del servizio per aumentarne la partecipazione Risparmio economico: diminuzione delle spese dovute alla raccolta pubblica di idee e alle segnalazioni fornite dalla cittadinanza
8. Creativita’ e Impreditorailita’:
sviluppo economia dovuto alla sviluppo di aziende che gestiscono ed elaborano dati 9. Open Data: liberalizzazione dei database pubblici 10. Dematerializzazione: la semplificazione e la virtualizzazione dei processi riducono il consumo di risorse 11. Data Center: potenziamento delle strutture fisiche per immagazzinare i dati favorendo la virtualizzazione
need a design?
CROWD VILLAGE
Regole
La città moderna si presenta come un insieme di elementi in relazione fra loro, come un città cognitiva, cioè che mette a disposizione tutta una serie di dati necessari alla formazione di qualsiasi contenuto di conoscenza. In questo tipo di città le piattaforme urbane ad alta interattività, favorita da collegamenti internet sempre più veloci e diffusi nel territorio, sono destinate ad accelerare i processi di riconversione urbana e ad introdurre fattori innovativi nella direzione di favorire processi orizzontali. Il crowdsourcing si presenta come il mezzo per gestire questo tipo di processo, ed ha come interfaccia operativa il crowdvillage. Per il suo funzionamento questo nuovo approccio necessita di 7 regole si che ne garantiscono lo sviluppo.
The modern city is presented as a set of elements in relation to each other, as a cognitive city, that provides a range of data necessary for the formation of any content of knowledge. In such a city urban high interactivity platforms, favored by more and faster Internet connections and widespread in the territory, are intended to accelerate the processes of urban restructuring and introducing innovative factors in the direction of favoring horizontal processes. Crowdsourcing is presented as the means to handle this type of process, and has as the operational interface crowdvillage. For its operation, this new approach need 7 rules that guarantee the development.
in basso: Progetto Wiki city Roma fonte: MIT
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116
definire!
procedere!
selezionare!
garantire !
REGOLE DI CONDOTTA CROWD VILLAGE
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1.DEFINIRE LE SCELTE
: questa regola sottolinea la necessità di restringere il campo delle scelte sulle quali interpellare la crowd. Essere di fronte ad un numero troppo elevato di possibilità crea confusione e rischia di portare alla perdita di controllo del processo.
2.SELEZIONARE I DATI: i dati per poter essere resi comprensibili hanno bisogno di
meccanismi che li filtrino e li rendano leggibili ad un pubblico vasto. Eliminando quelli in eccesso e di scarso interesse.
3.STIMOLARE LA COOPERAZIONE
: questa regola riconosce che gli obblighi morali e/o politici dei cittadini dipendono da un accordo tra loro per costruire la società in cui vivono. In un mondo Botton-up, nuovi ruoli e relazioni vengono a formarsi e abbiamo bisogno di nuovi rapporti sociali tra governo locale e comunità.
4.PROCEDERE PER PICCOLI PASSI
: questa regola incapsula il concetto di dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali, cioè un piccolo cambiamento in un sistema complesso può avere grandi effetti su tutto il processo.
5.GARANTIRE NUOVE INFRASTRUTTURE
: questa regola riconosce che le interazioni multiple richiedono un luogo fisico di stoccaggio dati (data center) , una rete internet per la loro circolazione (cloud computing) e di un facile sistema operativo comprensibile per la loro lettura e utilizzo (interfaccia).
6.GRANDE ADATTABILITA’: questa regola vale per l’adattabilità di un luogo, ed
è intesa come la capacità del sistema di adattarsi in modo efficiente e veloce al variare delle circostanze. Un sistema adattivo è quindi un sistema aperto in grado per adattare il proprio comportamento in base ai cambiamenti nel suo ambiente o in parti del sistema stesso.
7.GRANDE INTERSCAMBIABILITA’
: questa regola afferma che molte azioni richiedono processi semplici che possano essere flessibili e adattarsi ai comportamenti. Sottolinea l’importanza di garantire tempi indipendenti per ogni individuo o gruppo.
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pagina seguente: Open Data
RULES 1.DEFINING THE CHOICES: this rule emphasizes the need to narrow down the choices to which they challenged the crowd. Being faced with too many possibilities to create confusion and could lead to loss of control of the process. 2.SELECT DATA: the data to be made intelligible need mechanisms that will filter and make them readable to a wide audience. By eliminating the excess and of little interest. 3.PROMOTE COOPERATION: this rule recognizes that moral obligations and / or political rights of citizens depend on an agreement between them to build the society in which they live. In a world Botton-up, new roles and relationships are formed and we need new social relationships between local government and communities. 4.PROCEED FOR SMALL STEPS: This rule encapsulates the concept of sensitive dependence on initial conditions, ie a small change in a complex system can have large effects on the whole process. 5.ENSURE NEW INFRASTRUCTURE: this rule recognizes that the multiple interactions require a physical location of data storage (data center), a network for their Internet service (cloud computing) operating system and an easy read and understood by their use (interface). 6.GREAT FITNESS: this rule applies to the adaptability of a place, and is understood as the ability of the system to adapt efficiently and quickly to changing circumstances. An adaptive system is therefore an open system able to adapt their behavior according to changes in its environment or parts of the system. 7.great interchangeability: this rule states that many actions require simple processes that can be flexible and adapt to the behaviors. Emphasizes the importance of ensuring independent timing for each individual or group.
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Memoria, capacità cognitive ed emotive, percezione della realtà: sono solo
alcuni aspetti del nostro cervello che sono stati totalmente riconfigurati dalla piattaforme digitali di condivisione di cose e idee negli ultimi 10 anni. Quindi il Crowd Village si basa sul cloud computing e su una piattaforma tecnologica che faccia da punto d’incontro fra tutti i portatori d’interesse. All’interno della quale potremo trovare dati in tempo reale su qualsiasi attività o servizio (sempre all’ interno della sfera pubblica), informazioni su governo locale, potremo lasciare idee e suggerimenti, ricevere consulenza, partecipare alla progettazione della città. Nel Village possiamo identificare alcune figure chiave, che ne permettono lo sviluppo e l’implementazione.
Memory, cognitive and emotional perceptions of reality are just some aspects of our brain that have been completely reconfigured by digital platforms of sharing things and ideas in the last 10 years. So the Crowd Village is based on cloud computing and on a technology platform that will be a meeting point between all stakeholders. Within which we can find data in real time on any activity or service (always in the ‘interior of the public sphere), information on local government, we can leave ideas and suggestions, receive counseling, participate in the design of the city. In the Village we can identify some key figures, which allow the development and implementation.
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promoter del servizio
pagina precedente: Lepida SPA Emilia Romagna pagina portale
Il valore aggiunto della banda larga risiede nella capacità di trasmettere simultaneamente, in maniera efficiente e sicura più dati utilizzando la stessa infrastruttura fisica. In questo senso, la banda larga necessita di una rete fisica, cablata a fibre ottiche che supporti: • Servizi intermodali, ovvero in grado di veicolare traffico voce e/o traffico dati; • Servizi interoperabili, in grado cioè di servire strumentazioni diverse che esistono oggi (telefoni cellulari, palmari, computer portatili o computer fissi) e che esisteranno domani (dalle applicazioni della domotica allo sviluppo di servizi in rete). In quest’ottica è necessaria un’azienda che presieda tutte le iniziative di gestione e sviluppo della rete e ne promuova attivamente il servizio. Un caso virtuoso è quello della società Lepida, che si inserisce attivamente all’interno del Piano Telematico Regionale della Regione Emilia Romagna. Il piano, approvato nel 2007, è il principale elemento di programmazione della regione, degli enti locali e di tutto il territorio per favorire lo sviluppo della società dell’informazione. Il documento sviluppa i seguenti temi: • Governance • Infrastrutture di rete • Infrastrutture 2.0 per l’accesso e l’operatività • Servizi ad imprese e cittadini • Servizi per sanità • Servizi per l’istruzione • Riduzione del knowledge divide • Ricerca e sviluppo • Monitoraggio e benchmarking Il promoter vuole agevolare la digitalizzazione della cittadinanza, delle imprese e della pubblica amministrazione, favorendo l’accesso alla rete ed il suo utilizzo secondo le possibilità offerta dal Village.
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The added value of broadband lies in its ability to transmit simultaneously, efficiently, and more secure data using the same physical infrastructure. In this sense, broadband requires a physical network, wired optical fiber that supports: • Intermodal services, which is capable of carrying voice and / or traffic data • Interoperable services, capable of serving different instruments that exist today (cell phones, PDAs, laptops or desktop computers) and will exist tomorrow (from applications of automation to the development of network services). These efforts require a company that oversees all initiatives and management of network development and actively promote the service. One case is that of a virtuous society Lepida, which is part actively in the Regional Telematic Plan of Emilia Romagna. The plan, approved in 2007, is the main program in the region, local authorities and the whole to favor the development of society. The paper develops the following themes: • Governance • Network Infrastructure • 2.0 Infrastructure for access and operation • Services to businesses and citizens • Health Services • Educational services • Reduction of the knowledge divide • Research and development • Monitoring and benchmarking The promoter wants to facilitate the digitization of citizens, businesses and public administration, promoting access to the network and its use according to the possibilities offered by the Village.
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realizzatore di rete
pagina precedente: Mappa connessioni globali Facebook
Il punto 5 del regolamento afferma la necessità di garantire nuove infrastrutture, in quanto data center, il cloud computing (hardware e software virtualizzati in rete) e nuove interfacce operative si presentano come elementi fondativi del Village. Queste nuove infrastrutture, fisiche e virtuali, si offrono come elementi utili a combattere il digital divide (Il divario digitale, DD, è la sintesi territoriale dell’impossibilità di avere a disposizione e riuscire ad utilizzare la banda larga da parte di cittadini e imprese) e favorire la digitalizzazione della popolazione. Il promoter lavorerà in una logica di coordinamento e sussidiarietà al mercato per mettere a disposizione la banda larga laddove questa non sia presente. La strategia prevede di realizzare il maggior numero possibile di accordi e protocolli di intesa con gli operatori che agiscono sul territorio, anche mettendo a disposizione infrastrutture tecnologiche per facilitare l’insediamento degli operatori stessi. Attualmente sul territorio nazionale, la tecnologia di accesso più impegnata per l’erogazione del servizio è quella “ADSL” (attraverso la rete telefonica esistente in rame), seguita da tecnologie wireless in via di diffusione, con una capacità di download tra i 4 e gli 8 Mbps; solo in alcuni casi si registra l’utilizzo di tecnologia “hiperlan” in grado di arrivare ai 20 Mbps. Irrisoria la presenza di fibra ottica, che pure c’è ma o non viene utilizzata o non viene assicurata all’utente soprattutto per l’alto costo della posa e per la difficoltà di collegarla con l’utente finale visto la grande dispersione di zone urbanizzate nel territorio.
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Paragraph 5 of the Regulation states the need to provide new infrastructure, as data centers, cloud computing (hardware and software in virtualized network) and new user interfaces are presented as basic elements of the Village. These new infrastructure, both physical and virtual, are offered as useful in combating the digital divide (The digital divide is the result of the impossibility of having land available and able to use broadband by citizens and businesses) and encourage digitization of the population. The promoter will work in a logic of coordination and subsidiarity in the market for providing broadband to where it is not present. The strategy aims to achieve the greatest possible number of agreements and memorandums of understanding with operators acting on the territory, including making available technological infrastructure to facilitate the settlement of such operators. Currently the national territory, multiple access technology committed to providing the service is ADSL (through the existing copper telephone network), followed by wireless technologies in course of distribution, with a download capacity between 4 and 8 Mbps, and only in some cases, there is the use of technology Hiperlan able to get to 20 Mbps insignificant the presence of optical fiber, which is a reality but either not used or is not provided to users for the above ‘high cost of installation and the difficulty of connecting with the end user saw the great dispersal of urbanized areas in the territory.
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organizzatore servizi
pagina precedente: Iniziativa della regione Emilia Romagna per l’ alfabetizzazione digitale
Le piattaforme urbane ad alta interattività offrono nuovi servizi innovativi: • infrastrutture stradali smart che favoriscono la sinergia fra strada, GPS, computer, creando una rete, che permette la realizzazione sistemi logistici interattivi, collegare le residenze con il mondo, allargando il loro ruolo, trasformandole, in relazione alla connessione, in luogo di lavoro, di svago, di cura, ecc.; • integrano l’offerta dei servizi pubblici con quelli privati. Questo dà luogo a processi di riconversione delle “piattaforme” della pubblica amministrazione (licenze edilizie, catasto, fisco, …) per renderle accessibili in modo interattivo alle imprese, alle residenze o ai personal digital device dei cittadini; • realizzare radicali progressi nell’erogazione dei servizi della sanità, accompagnati da forte abbattimento dei costi. Le nuove tecnologie di rete, la miniaturizzazione e portabilità degli apparati rendono possibile il monitoraggio a domicilio delle più importanti funzioni vitali e le procedure di cura on-line; • ridurre l’asimmetria di relazioni fra cittadini e detentori dei saperi (tecnici, medici, politici, ecc.) con il risultato di evolvere le storiche strutture di relazione top-down verso nuove strutture collaborative; • monitorare attivamente l’intero ciclo di vita urbano, al fine di realizzare consistenti risparmi nella gestione delle risorse della città. Anche in questo caso il piano telematico emiliano ci offre anche un interessante esempio su come un organizzatore dei servizi sia necessario per garantire l’accesso ai cittadini di tutti i servizi messi a disposizione, con programmi per la digitalizzazione di ogni processo, che si tratti di sanità, educazione o mobilità.
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The highly interactive urban platforms offer new innovative services: • smart road infrastructure that promote the synergy between roads, GPS, computers, creating a network that enables the creation interactive logistics systems, connect the residences to the world, expanding their role, transforming them, in relation to the connection in the workplace, leisure, care, etc..; • integrate the provision of public services with private ones. This gives rise to processes of conversion of “platforms” of public administration (building permits, land, taxation, ...) to make them accessible in an interactive businesses, residences or personal digital device of citizens; • make radical progress in the delivery of health services, accompanied by strong reduction of costs. The new network technology, miniaturization and portability of the equipment makes it possible to monitor home of the most important vital functions and treatment procedures on-line; • reduce the asymmetry of relations between citizens and holders of knowledge (technical, medical, political, etc..) with the result of evolving the historic structures report top-down to new collaborative structures; • proactively monitor the entire life cycle of urban, in order to achieve substantial savings in the management of the city. Again the plan telematic Emilia also gives us an interesting example of how an organizer of the services necessary to ensure access for citizens of all services which are provided with programs to digitize every process, whether it’s health, education and mobility.
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gestore servizi
in basso: elenco nuovi servizi on-line
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pagina precedente: Pagina portale NE-t, gestore servizio internet Padova
Il Village vuole porsi come strumento per la gestione del servizio, integrando l’open data con le nuove tecnologie per lo sviluppo di software e applicazioni per smartphone. Offre nuove opportunità a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
The Village hopes to provide a tool for service management, integrating the open date with new technologies for developing software applications for smartphones. It offers new opportunities to citizens, businesses and public administrations.
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nuovi servizi alla progettazione
Il Crowd Village si presenta come un’interfaccia operativa alla progettazione in quanto va a intervenire in tutte le operazioni standardizzate del progetto, azzerandone i costi. Offre inoltre al progettista un servizio fisso rivolto al risparmio di tempo e risorse. Seguono alcuni esempi legati alla progettazione: 1. Ecoefficiente 2. Sostenibile 3. Inclusiva 4. Rivolta all’equilibrio del territorio
The Crowd Village looks like a user interface design as it is to intervene in all the standardized operations of the project, azzerandone costs. It also provides the designer with a fixed service aimed at saving time and resources. Below are some examples related to the design: 1. Eco-efficient 2. Sustainable 3. Inclusive 4. for the balance of land
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progettazione ecoefficiente
Servizio rivolto a: • progettisti in basso: Calcolo radiazione solare, Salt Lake City fonte: solar-1.apphb.com
Servizio per la cittĂ di Salt Lake City, che fornisce una stima degli apporti energetici solari ottenibili comprendo il tetto con una percentuale variabile di pannelli fotovoltaici. Service for the city of Salt Lake City, which provides an estimate of the energy obtainable understand the solar roof with a variable percentage of photovoltaic panels.
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Servizio rivolto a: • progettisti in basso: Consumo energetico degli edifici, New York City fonte: modi.mech.columbia.edu - nyc
Servizio offerto dalla municipalità di New York, elaborato in collaborazione con la Columbia University, che fornisce una stima dei valori di consumo energetico di ogni isolato della città. Service provided by the City of New York, developed in collaboration with Columbia University, which provides an estimate of energy consumption values of each city block.
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progettazione sostenibile
in basso: Elementi base per la progettazione di strade, Boston fonte: bostoncompletestreets.org
Servizio rivolto a: • progettisti • pubbliche amministrazioni
Linee guida per la progettazione delle strade e di tutto quello che riguarda la viabilitĂ nella citta di Boston, divise in tre ambiti: multimodale, green e smart. Guidelines for the design of roads and everything to do with the roads in the city of Boston, divided into three areas: multimodal, green and smart.
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in basso: Elementi base per la progettazione di strade, Boston fonte: bostoncompletestreets.org
Il portale inoltre mostra tutti i progetti sulla viabilità previsti in città, con la possibilità da parte dei cittadini di proporre e commentare le proposte. The portal also shows all planned projects on traffic in the city, with the ability of citizens to propose and comment on the proposals.
Servizio rivolto a: • progettisti • pubbliche amministrazioni
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progettazione inclusiva
in basso: Videogames per la progettazione di Chinatown, Boston fonte: partecipatorychinatown.com
Servizio rivolto a: • cittadini • pubbliche amministrazioni
Videogioco sviluppato dalla municipalità di Boston per raccogliere informazioni su come sviluppare le linee guida per la riqualificazione del quartiere di Chinatown. Videogame developed by the city of Boston to collect information on how to develop guidelines for the redevelopment of Chinatown.
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in basso: Applicazione per segnalare problematiche urbane, Boston fonte: citizenconnect.com
Applicazione voluta dal sindaco di Boston per permettere ai cittadni di comunicare stati di disagio del quartiere di residenza, facilitando i rapporti con l’amministrazione. Desired application from the Mayor of Boston to allow states to communicate cittadni discomfort district of residence, facilitating relations with the administration.
Servizio rivolto a: • cittadini • pubbliche amministrazioni
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progettazione rivolta all’equilibrio del territorio
in basso: Portale Emilia Romagna digitale Emilia Romagna fonte: regionedigitale.net
Servizio rivolto a: • cittadini • imprese • pubbliche amministrazioni
Il Piano Telematico della regione Emilia Romagna è stato realizzato per combattere il digital divide e fornire servizi digitali utili sia alla cittadinanza che alla pubblica amministrazione. The Telematic Plan of Emilia Romagna was designed to combat the digital divide and provide digital services to the citizenry that is useful to the government.
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in basso: Servizio per l’alfabetizzazione della popolazione Emilia Romagna fonte: regionedigitale.net
Questo portale della regione Emilia Romagna fornisce vari servizi per avvicinare la popolazione alle tecnologie digitali attraverso corsi, informazioni e materiali informativi. The portal of Emilia Romagna provides various services to bring the population to digital technologies through training, information and educational materials.
Servizio rivolto a: • cittadini • imprese • pubbliche amministrazioni
141
Il crowdsourcing ha come punto di forza la possibilità di utilizzare il surplus di idee provenienti dalle persone per risolvere problematiche di vario genere. Questo potenziale, coniugato con le nuove tecnologie legate al web 2.0, fa si che attualmente si usi questa metodologia principalmente nei seguenti campi: • design: sviluppo di marchi, loghi o abbigliamento; • sviluppo di programmi open source: implementazione di software o applicazioni; • raccolta informazioni: creazione database tematici, in formato testo, grafica, ecc.; • condivisione contenuti multimediali: database di video caricati direttamente dagli utenti ; • raccolta fondi: raccolta di denaro per vari tipi di progetti, da quelli a sfondo benefico a quelli per realizzazione di film o finanziamento di startup. Il Village vuole attivare progetti condivisi per risolvere problematiche urbane, perseguendo l’idea della democratizzazione del processo: esso si basa sulla progettazione orizzontale e cerca di avvicinare gli enti e le amministrazioni ai cittadini verso una governance digitalizzata. Permette inoltre di di amplificare le possibilità decisionali delle singole persone e di renderle più attive verso le proposte progettuali. Questa parte del Village si rivolge in modo particolare alla pubblica amministrazione, che attraverso questo processo può ricevere input sul funzionamento della città. Ma anche i professionisti (architetti, urbanisti, ingegneri, ma anche studenti) sono coinvolti, grazie alle loro competenze sui processi urbani. Ogni categoria svolge dei ruoli ben definiti all’interno del sistema, che vanno dalla proposta di una startup, all’approvazione di un progetto, alla sua critica o alla sua realizzazione.
Crowdsourcing has the strength of the possibility of using the surplus of ideas from people to solve problems of various kinds. This potential, coupled with new technologies related to Web 2.0, means that currently uses this method primarily in the following fields: • design: development of brands, logos or uniforms; • development of open source programs: implementation of software or applications; • collection information: creating thematic databases, formatted text, graphics, etc..; • sharing multimedia content: database of videos uploaded by users; • fundraising: collecting money for various projects, from those of background beneficial to those for film-making or financing of startups. The Village wants to enable joint projects to address urban issues, pursuing the idea of democratization of the process: it is based on the design horizontal and seeks to bring government agencies and citizens to a digitized governance. It also allows you to amplify the possibilities of making individuals and make them more active toward the project proposals. This part of the Village caters especially to the government, through this process that can receive input on the operation of the city. But even the professionals (architects, planners, engineers, but also students) are involved, with the knowledge on urban processes. Each category carries the well-defined roles within the system, ranging from the proposal for a startup company, the approval of a project, its critics or its implementation.
143
pagina precedente: Pagina tratta dal sito Eppela.com a dx: Condizioni per ottenere un progetto condiviso
1- Avvia una competition
144
Proponi un progetto coerente con il programma guida Europeo per la progettazione Europa 2020. Il tuo progetto rientrerà in una delle seguenti categorie: • Crescita Intelligente • Crescita Sostenibile • Crescita Inclusiva Una volta definito su quale tema inserire il tua idea, descrivila in modo chiaro, utilizzando oltre al testo anche immagini e disegni. Stabilisci un limite massimo entro il quale elaborare le soluzioni e infine fissa le ricompense per i vincitori del concorso.
Propose a project consistent with the program guide for the European project Europe 2020. Your project will fall into the following categories: • Smart growth • Sustainable Growth • Inclusive growth Once defined as an area of insert your idea, describe it clearly, in addition to text using pictures and drawings. Set a limit within which to develop solutions and finally fixed the rewards for the winners.
1. PROPONI UN PROGETTO COERENTE CON EUROPA 2020 2. DESCRIVI LA TUA IDEA 3. STABILISCI LE RICOMPENSE PER I VINCITORI 4. DEFINISCI LA SCADENZA
2- Social promoting
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Il 67,8% degli italiani conosce almeno un social network tra quelli più usati, stilando una classifica in base alla popolarità, Facebook (65,3%) risulta essere il più conosciuto insieme a YouTube (53%); seguono Messenger (41%), Skype (37,4%) e Twitter (21,3%). Facebook, oltre a essere il social network più conosciuto é anche tra quelli più utilizzati (dal 49% degli italiani che accedono a Internet, l’88,1% tra i giovani), insieme a YouTube (54,5%, l’86,5% tra i giovani). Quindi utilizza questa tecnologia per diffondere le tue idee: è di facile accesso, consultabile praticamente in ogni luogo e molti diffusa fra tutte le fasce di popolazione. 1. Diffondi le idee nella crowd Promuovi il tuo progetto nei principali social network, facendolo conoscere alle persone. 2. Il successo aumenta con il passaparola I tuoi amici possono aiutarti passando parola, questo farà crescere il tuo social network e aumenterà le probabilità di raggiungere il tuo obiettivo. 3. Fai scegliere alla crowd Promuovendo le tue idee in rete dai la possibilità di ottenere una classifica dei progetti più votati e che hanno creato più feedback, diventando questo un valore aggiunto alla progettazione. 1. Spread the ideas in the crowd Promote your project in the major social networks, making people aware. 1. DIFFONDI LE IDEE NELLA 2. The success increases by word of mouth CROWD ATTRAVERSO I Your friends can help by passing the word, this will SOCIAL NETWORK increase your social networks and increase the 2. FAI SCEGLIERE ALLA chances of reaching your goal. CROWD I PROGETTI PIÙ 3. Please choose in the crowd INTERESSANTI Promote your ideas on the net by getting a list of projects that have voted and created more feedback, making this an added value to the design.
3- Seleziona gli input
146
Grazie al feedback ricavato dai social network hai ottenuto una serie di indici che possono guidare lo sviluppo del progetto. Dalla semplice approvazione o disapprovazione dell’idea a commenti su come e cosa cambiare, ottendendo cosi un procedimento più orizzontale possibile per lo sviluppo del processo. Gli input ottenuti possono essere divisi per categoria in modo tale da facilitarne la consultazione. a sx: Indicatori input progettuali fonte: wired.it
With the feedback obtained from social networks you’ve got a set of indexes that can guide the development of the project. From simple approval or disapproval of the idea in comments on how and what to change, so by obtaining a proceeding horizontally as possible to the development process. The inputs can be obtained by category so as to facilitate consultation.
1. FAVORISCI IL FEEDBACK SUL PROGETTO 2. SELEZIONA CRITICAMENTE GLI INPUT 3. DAI VALORE AGGIUNTO ALLA PROGETTAZIONE
in basso: Collegamenti citta’ Europa
147
fonte: chrisharrison.net
Il Crowd Village vuole sviluppare nell’era della dematerializzazione i concetti che Negroponte, Alexander e Price sostenevano già dagli anni ’70, cioè che la tecnologia è uno strumento per sviluppare un’ipotesi di architettura “spontanea”, in cui non è l’architetto con la somma delle sue esperienze storiche e culturali ad imporre il progetto all’utente, ma è quest’ultimo, supportato dagli strumenti dell’intelligenza artificiale, a condurre il progetto, grazie alle nuove macchine e soprattutto alle piattaforme web che assurgono a mente collettiva superando il tradizionale rapporto gerarchico alla ricerca di un processo sempre più condiviso. Crowd The Village wants to develop the concepts that the era of dematerialization Negroponte, Alexander and Price argued since the late ‘70s, that technology is a tool to develop a hypothesis of architecture “spontaneous”, which is not the architect with the sum of its historical and cultural experiences to the project require the user, but it is the latter, supported by the tools of artificial intelligence, to conduct the project, thanks to new machines and especially to web platforms, surging to the collective mind overcoming the traditional hierarchical relationship in search of a process increasingly shared.
il sistema VENETO
DATI
Italia
• 4.937.854 abitanti • 7 Province • 581 comuni
Belluno 213.876 ab.
4.4%
Treviso
Venezia
883.840 ab.
18%
858.915 ab.
17.5%
Padova 927.730 ab.
18.9%
Vicenza 866.398 ab.
17.6%
Rovigo
247.297 ab.
5%
Verona 914.382 ab.
18.6%
Nubile 36.5% Coniugata 48.5% Divorziata 2% Vedova 13%
Celibe 45.5% Coniugato 50.5% Divorziato 1.5% Vedovo 2.5%
151
70-100 anni
20%
0-20 anni
15%
20-70 anni 65%
pagina precedente: Abitanti Veneto in alto: Statistiche abitanti a dx: Numero brevetti per milione di abitanti
Un po’ di dati:
alla fine del 2010 la popolazione nel Veneto ammonta a 4.937.854 abitanti, proseguendo il suo trend crescente ormai in corso da tempo. Negli ultimi trent’anni la popolazione del Veneto cresce con un ritmo di 3,7 persone all’anno ogni 1000 abitanti inizialmente censiti. L’espansione demografica interessa il 72% dei comuni del territorio regionale, nei quali risiede quasi il 68% della popolazione e per cui il tasso di crescita si attesta mediamente su 7,8 persone ogni mille residenti, mentre nel resto dei comuni veneti la popolazione va diminuendo di quasi quattro unità ogni mille all’anno. L’aumento interessa essenzialmente la fascia centrale del territorio regionale, mentre i comuni afflitti dallo spopolamento sono principalmente situati nella zona montana e nella bassa pianura padana, cui si aggiungono i grandi comuni capoluogo di Venezia, Verona, Vicenza, Padova e Treviso. Ancor più evidente è come ad una significativa perdita di peso dei capoluoghi si contrapponga l’incremento demografico nelle aree circostanti, nelle quali, nell’intero trentennio, si registra il massimo popolamento, generalmente con tassi annui superiori al 10 per mille.
ITALIA 1086 brevetti per milione ab.
Lombardia 1865 brevetti per milione ab.
Veneto 1264 brevetti per milione ab.
A bit of data: at the end of 2010 the population totaled 4,937,854 inhabitants in the Veneto region, continuing its upward trend now under way for some time. Over the last thirty years the population of the Veneto grows at a rate of 3.7 persons per 1000 inhabitants per year initially surveyed. The expansion in population, 72% of municipalities in the region, in which lies almost 68% of the population and for which the average growth rate stood at 7.8 persons per thousand residents, while in the rest of the population is decreasing common Venetian nearly four in every thousand units per year. The increase primarily affects the central part of the region, while the towns plagued by depopulation are mainly located in a mountainous area in the lower Po valley, plus the great provincial capitals of Venice, Verona, Vicenza, Padua and Treviso. Even more evident is such a significant loss of weight of the capitals is opposed to population growth in surrounding areas, in which, throughout the decades, recording the highest population, generally with annual rates exceeding 10 per thousand.
152
OCEANIA 1%
a lato: Percentuali di popolazione straniera residente in Veneto e provenienza pagina seguente: Tabella di sintesi degli indicatori per la sostenibilitĂ riferiti a Europa, Italia e Veneto
Romania 20.17%
ASIA 17%
Marocco 11.80%
Albania 8.75%
EUROPA 55%
AFRICA 23%
Moldavia 6.11%
Cina 5.63% Macedonia 4.24% Serbia 4.08% Bangladesh 3.61%
14%
17%
Ghana 2.53%
4%
21%
19%
20%
2%
India 2.83% Ucraina 2.81% Nigeria 2.45% Sri Lanka 2.29% Bosnia 2.09% Senegal 1.78% Tunisia 1.33% Brasile 1.31% Polonia 1.15% Kosovo 0.97% altri
AMERICA 4%
The contribution of component migration, both in terms of inputs from abroad that the new birth, is important for restoring the demographic balance in a country like ours, where the band of young people is decreasing. In Veneto, immigration is a phenomenon quite consistent: as many as 11, 3% of immigrants in our country has chosen, in fact, the Veneto to establish his own residence, so as to be the third region by attraction from abroad. Today the 480,616 foreign residents in Veneto and 9.8% of the population, compared to 7% nationally and is expected Istat in 2030 will exceed one million, making 19% of the total population. One of the peculiarities of this phenomenon is the large number of countries of origin. The Veneto is configured as a patchwork of different ethnic groups rooted in history: over the years, there has, in fact, changes in migratory flows, in terms of both quantity and nationality of the flows. Today we find represented all five continents for a total of 169 nationalities.
Il contributo della componente migratoria, sia in termini di ingressi dall’estero che di nuove nascite, è importante per ristabilire l’equilibrio demografico in un Paese, come il nostro, dove la fascia giovane della popolazione è in diminuzione. In Veneto l’immigrazione è un fenomeno decisamente consistente: ben l’11,3% degli immigrati nel nostro Paese ha scelto, infatti, il Veneto per stabilire la propria dimora, tanto da risultare la terza regione per attrazione dall’estero. Oggi gli stranieri residenti in Veneto sono 480.616 e rappresentano il 9,8% della popolazione, contro il 7% a livello nazionale e secondo le previsioni Istat nel 2030 supereranno il milione, diventando il 19% della popolazione complessiva. Una delle peculiarità del fenomeno è la molteplicità dei Paesi di provenienza. Il Veneto si configura come un puzzle di differenti etnie che affonda le radici nella storia: nel corso degli anni si è assistito, infatti, a mutamenti nelle correnti migratorie, in termini sia di quantità che di nazionalità dei flussi. Oggi troviamo rappresentati tutti e cinque i continenti per un totale di 169 nazionalità.
Pubblica Amministrazione Creativa
155
576 è il numero dei comuni della Regione Veneto dotato di un sito internet. Dato di partenza interessante per
valutare le condizioni necessarie a far nascere un ambiente collabotativo ed inclusivo. In diritto il termine amministrazione pubblica (o pubblica amministrazione) ha un duplice significato: 1. in senso oggettivo è una funzione pubblica (funzione amministrativa), consistente nell’attività volta alla cura degli interessi della collettività (interessi pubblici), predeterminati in sede di indirizzo politico; 2. in senso soggettivo è l’insieme dei soggetti che esercitano tale funzione. La funzione pubblica non può restare estranea alle dinamiche di vita della società, mi riferisco all’enorme diffusione delle rete internet e delle applicazioni ad essa collegata. Con il suo ruolo di amministratrice dovrebbe garantire un servizio di connessione alla cittadinanza, dotando il proprio territorio di connessioni a banda larga, così da favorire lo scambio di dati, informazioni ma soprattutto idee. Le idee necessarie a favorire fenomeni di cooperazione per la risoluzione delle problematiche urbane. Questo fatto diffuso in Gran Bretagna e USA, come mostrano gli esempi precedenti, può divenire elemento base per il rilancio della democraticizzazione dei processi, ma anche dell’economia, considerato il fatto che secondo uno studio del DAG (Dipartimento dell’ Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi) le imprese che investono oltre il 2% del proprio fatturato annuo in tecnologie legate al web, hanno registrato un tasso di crescita del 10%. Quindi non resta che puntare sulla “rete”.
576 is the number of municipalities in the Veneto Region has a website. As interesting starting to assess the conditions giving rise to a collabotativo and inclusive environment. In law the term government (or government) has a double meaning: 1. in the objective sense is a public function (administrative function), consisting in the activity for the care of the interests of society (public interest), within the predetermined policy direction; 2. in the subjective sense is the collection of individuals who exercise this function. The civil service can not remain extraneous to the dynamics of corporate life, I am referring to the enormous spread of the Internet and its related applications. With its role as administrator should provide a connection service to the citizens, giving the territory of broadband connections, so as to facilitate the exchange of data, but also ideas. The ideas needed to encourage phenomena of cooperation for the resolution of urban problems. This fact widespread in Great Britain and USA, as the examples above, can become a basis for the revival of the democratization process, but also the economy, given the fact that according to a study of DAG (Department of ‘General Administration of personnel and Services) companies that invest more than 2% of its annual turnover in technologies related to web, recorded a growth rate of 10%. So you just have to focus on the “network”.
156
Citta’ iscritte programma di Agenda 21 Locale
Citta’ con servizio WiFi pubblico
Centri dotati di connessione internet pubblica
Rete universitaria, parchi scientifici e centri ricerca
Capoluoghi di Provincia
Venezia, Padova, Verona, Vicenza, Treviso, Belluno, Rovigo
Universita’
IUAV (VE), Ca’ Foscari (VE), uniPD, uniVR
Parco Scientifico Tecnologico VEGA (VE), GALILEO (PD), STAR (VR)
Citta’ Centro di ricerca
pagina precedente: Analisi Pubblica Amministrazione creativa in Veneto in basso: Mappa di sintesi della Pubblica Amministrazione creativa max
Distribuzione percentuale della spesa in R&S per settore in Veneto Anni 2008 min
Le mappe mostrano alcuni elementi chiave per valutare la propensione al feedback con la cittadinanza delle varie amministrazioni nel territorio Veneto. Possiamo notare che nonstante una copertura quasi totale da parte della Banda Larga i comuni dotati di un sistema WiFi pubblico sono appena il 18% (valore di difficile verifica a causa del gran numero di provider presenti nel territorio). Dato mediato solo in parte dalla presenza abbastanza uniforme e diffusa nel territorio di Internet point comunali che consente l’accesso gratuito alla rete per almeno un’ora al giorno. Poli scientifici, università e centri di ricerca fanno la loro parte per sviluppare tecnologie, offerte informatiche e contribuire alla digitalizzare della popolazione. Troviamo nella fascia che va da Venezia a Verona le 4 Università regionali (con sedi anche negli altri capoluoghi di provincia) e gran parte di centri di ricerca e sviluppo, nonchè i tre parchi scientifico-tecnologici del Veneto.
Incidenza della R&S su PIL per a regione - Anni 2 Incidenza della spesa in R&S su PIL (2008)
1.23% 9.80%
6.36%
VENETO
1.05%
ITALIA
Universita’
Ist. Pubbliche
2.90%
Ist. no prof.
Imprese
5.79%
158
Comuni Maggiori 100.000
Comuni da 15.000 a 100.000 ab.
in alto: Facilità navigazione portali comunali
Il termine dematerializzazione viene utilizzato come sinonimo di “gestione documentale”, un errore che ne riduce la portata complessiva. In concreto, tutto questo significa dover disporre di una piattaforma tecnologica in grado di gestire in maniera “full digital” tutta la filiera produttiva dell’ amministrazione. L’ errore da evitare è quello di considerare risolto il problema della dematerializzazione essendosi limitati ad informatizzare il protocollo ed avendo acquisito una piattaforma più o meno robusta per la gestione documentale. I governi locali che hanno adottato provvedimenti e/o hanno in essere azioni specifiche per la gestione documentale informatizzata sono in media il 70% dei comuni medi e quasi il 92% di quelli grandi. Le soluzioni più usate per la dematerializzazione risultano essere la firma digitale, strumenti per la classificazione, la documentazione, la gestione e utilizzo di posta elettronica certificata. Il 99.9% è dotato di un sito internet, per il resto i comuni più grandi favoriscono un minimo l’interazione fra il portale e l’utente, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di certificazioni, anche se siamo lontani da rapporti di feedback come quelli instaurati a Boston o NYC.
in basso: Strumenti di dematerializzazone
Strumenti utilizzati per la dematerializzazione Firma Digitale Fascicolazione Gestione documentale Posta Eletronnica Certificata
83%
39%
13%
87%
Comuni da 5.000 a 15.000 ab.
Numero comuni con SUAP on line (Sportello Unico Attività Produttive) (2010) 13
56
12
0
pubbliche amministrazioni che usano la banda larga 2
11
1
Pubbliche Amministrazioni che utilizzano la Banda Larga (2008)
69.3%
Albo Pretorio on-line (2010)
99% 82%
VENETO
ITALIA
VENETO
ITALIA
58.8%
The maps show some key elements to assess the propensity to feedback with the citizens of the various administrations in the Veneto region. We note that nonstante almost complete coverage by the Banda Larga municipalities with a public WiFi is only 18% (value difficult to verify because of the large number of providers in the area). Since only partially mediated by the presence of fairly uniform and widespread in the territory of that municipal Internet point allows free access to the network for at least an hour a day. Science centers, universities and research centers are doing their part to develop technologies, offers information and help to digitize the population. We find the range that goes from Venice to Verona the 4 regional universities (with offices also Neglia other provincial capitals) and a lot of research and development, as well as the three science and technology parks in the Veneto. The term dematerialization is used as a synonym of “document management”, an error which reduces the overall magnitude. Concretely, this means having to have a technology platform capable of managing in a “fully digital” the entire production of ‘administration. The mistake to avoid is to consider dematerialisation of having solved the problem limited to computerize the protocol and having acquired a more or less robust platform for document management. Local governments that have adopted measures and / or have in place specifically for the computerized document management are on average 70% of local average and almost 92% of large ones. Popular solutions for dematerialisation are to be digitally signed, tools for classification, documentation, management and use of certified mail. The 99.9% have a website, for the rest of the larger municipalities favor a minimum interaction between the portal and the user, especially as regards the search for certification, even though we are far from feedback reports such as those esta blished in Boston or NYC.
Cittadinanza
Il crowd village richiede un “censimento” del grado di alfabetizzazione digitale dei suoi cittadini, il censimento è l’occasione per valutare la quantità e qualità dei luoghi di sviluppo di tale alfabetizzazione. Il cittadino veneto mostra un comportamento simile all’italiano medio in quanto all’utilizzo di internet per leggere o scaricare giornali, news, riviste, attività che hanno coinvolto nel 2010 circa un quinto della popolazione di almeno sei anni. Di coloro che hanno usato internet quasi la metà l’ha fatto anche con questa finalità (44,5%), mentre circa un terzo tramite internet ha ascoltato la radio o guardato programmi televisivi (29,3%).
Cercherò di suddividere la cittadinanza secondo una classificazione basata sull’attitudine alla tecnologie informatiche. La tabella sottostanste mostra come la padronanza della tecnologia digitale e di rete sia data principalmente un fattore dovuto all’età dei soggetti e al loro grado di struzione. Questi dati sono importanti per poter individuare l’asse strutturale del crowdsourcing, valutando l’attitudine o meno a interagire con la rete. E in caso negativo con che percentuale e tipo di persone dovremo lavorare per favorire l’alfabetizzazione informatica.
The Village requires a “census” of the degree of digital literacy of its citizens, the census is an opportunity to evaluate the quantity and quality of development that places literacy. The Venetian city shows a behavior similar to Italian average, as the use of the Internet to download or read newspapers, news magazines, which have involved activities in 2010 about one fifth of the population of at least six years. Of those who used the internet, almost half did so well for this purpose (44.5%), while about one third over the Internet has listened to the radio or watched television programs (29.3%). I will try to divide citizenship according to a classification based on an attitude of computer technology. The table shows how sottostanste mastery of digital technology and network data is primarily a factor due to age of the subjects and their level of education. These data are important to be able to locate the axis of the structural crowdsourcing, considering the attitude or less to interact with the network. And if not by what percentage and type of people we need to work to promote literacy.
in basso: Alcune caratteristiche degli utenti delle tecnologie dell’informazione e comunicazione fonte: Pew Internet & American Life Project April 2006 Survey for internet and cell phone users.
Iran Nigeria Indonesia Venezuela Pakistan India Egypt Kazakhstan China Philippines South Africa PerĂš Malaysia Brasil Mexico Argentina Colombia Turkey Vietnam Morocco Saudi Arabia Chile Ukraine Russia Spain Australia Thailand Poland Italy Greece Israel France Austria United Kingdom Portugal Taiwan Germany Hungary USA Canada Switzerland Denmark Belgium Czech Republic Sweden Netherlands Romania Japan Hong Kong South Korea
162
0.41 Mbps
VelocitĂ media di connessione a livello mondiale
3 Mbps
fonte: Akamai 2010
Diffusione e penetrazione Banda Larga in Italia
8.57 Mbps 16.63 Mbps
Popolazione di riferimento Copertura DSL Penetrazione Banda Larga Penetrazione Banda Larga > 2 Mbps
Osservando i dati sulla velocità media effettiva
163
di connessione ad internet si nota subito che la Korea del sud la fa da padrone superando del doppio qualsiasi altro stato. L’ italia si attesta fra gli stati con meno velocità (3 Mbps), dato non esaltante a rispetto alla copertura di rete a livello nazionale che raggiunge quasi il 95%. Il Veneto rispetta la media nazionale di di superficie raggiunta dal segnale di rete e complessivamente, al 2009, è possibile rilevare come principale dinamica l’aumento del numero di Comuni a copertura totale. Tale dinamica risulta la più significativa, dal momento che si rileva in tutte le precedenti analisi delle distribuzioni dei Comuni per cluster e per dimensione e non risulta quindi influenzata dalla dimensione dei Comuni oggetto di indagine. Si può quindi affermare che da questo punto di vista si è giunti ad un risultato importante sia per i vantaggi che legati alla connessione sia per la riduzione del digital divide.
Copertura comuni Totale comuni: 581
0 (11 pari al 1.9%) 1-30% (20 pari al 3.4%) 31-50% (28 pari al 4.8%) 51-70% (26 pari al 4.5%) 71-90% (54 pari al 9.3%) 91-99% (63 pari al 10.8%) 100% (379 pari al 65.2%)
fonte: Elaborazione Centro di Competenza regionale sulla Banda Larga 2010
Le variazioni relative alla velocità prevalente nei Comuni veneti raggiunti dal servizio costituisce un’utile informazione sulle condizioni tecnologiche del servizio di connettività a Banda Larga nel nostro territorio. A questo proposito, la rilevazione regionale al 2009 presenta un’importante evoluzione del servizio e, in particolare, una tendenza al miglioramento tecnologico del servizio stesso reso disponibile a cittadini e imprese. Anche se non ancora sufficiente a garantire un livello di competitività all’ altezza di molte altre nazioni a livello mondiale. Per avere una visione più completa c’è da dire che il gran numero di provider presenti nel territorio garantisce da un lato la copertura di segnale ma rende più difficile la stima degli effettivi valori sulle velocità di connessione.
164
in basso a sx: Velocità di connessione ad internet diviso per provincia in basso a dx: Velocità prevalente riferita al numero di comuni veneti su comuni raggiunti dal servizio
Belluno
Venezia
Vicenza Verona
fonte: Elaborazione Centro di Competenza regionale sulla Banda Larga 2010
24% 9%
Padova Rovigo
< 2 Mbps 2-4 Mbps 4-8 Mbps >12 Mbps
9%
58%
MEDIA
3
1
2
3
Velocita’
2
Provincia
1
>12
PD
12 - 4
VR
VI
VE
<4
TV
BL
RO
Qualità del servizio di connettività in Veneto • • • •
165
BASSA
n. Tecnologie
ALTA
n. Operatori
Qualita’
fonte: Elaborazione Centro di Competenza regionale sulla Banda Larga 2010
Velocità: velocità massima in download espressa in Mbps n. Operatori: numero di operatori che erogano il servizio n. Tecnologie: numero di tecnologie di accesso alle rete fra fibra ottica,wireless e xDSL Qualità: qualità del servizio di connettività a banda larga in Veneto
Per avere un ulteriore utile riferimento possiamo osservare la qualita’ del servizio di connettiva’, rappresentato dallo schema qui a lato. Si osserva che nel corso del 2009, coerentemente con l’aumento della popolazione raggiunta dal servizio aumenta tendenzialmente la quota di residenti raggiunti da servizi di qualità medio - alta. Migliora la percentuale di residenti raggiunti da servizi di connettività ad una velocità elevata, superiore ai 12Mbps, il 44% della popolazione servita. In presenza del servizio, migliorano le condizioni di concorrenzialità. Oltre 1/3 dei residenti raggiunti dal servizio sceglie tra l’offerta proposta da tre operatori attivi sul proprio territorio. Sul piano delle tecnologie, infine, scende al 34,6% la quota dei residenti raggiunti dal servizio e con disponibilità di un’unica tecnologia di accesso, mentre aumenta al 15% de residenti serviti la quota di persone con disponibilità di tre diverse tecnologie di accesso. La metà dei residenti che accede al servizio sceglie tra due diverse tecnologie.
166
Looking at the data on the actual average speed of internet connection you will immediately notice that South Korea is the master of the double surpassing any other state. Italy stands among the states with less speed because not exciting compared to the national network coverage reaching almost 95%. The Veneto meets the national average of surface reached by the network signal, and overall, in 2009, can be detected as the main dynamic increase in the number of municipalities in total coverage. This dynamic is the most significant since it is found in all previous analyzes of the distributions of Commons for the cluster and to size and is therefore not influenced by the size of the municipalities surveyed. It can therefore be said that from this point of view it has come to an important result for both the benefits associated with that connection is to reduce the digital divide. The changes relating to speed prevalent in Venetian towns reached by the service provides valuable information on the technological conditions of connectivity service in Banda Larga in our area. In this regard, the regional survey in 2009 shows a significant evolution of the service and, in particular, a tendency for technological improvement of the service made available to citizens and businesses. Although not yet sufficient to guarantee a level of competitiveness to ‘height of many other nations worldwide.
To obtain a more complete we have to say that the large number of providers in the area ensures on the one hand the signal coverage but makes it more difficult to estimate the actual values on connection speed. The predominant access technology ADSL is clearly, as evident in all provinces. To have a further useful reference we can see the quality ‘of service connective’, represented in the diagram opposite. It is noted that during 2009, consistent with the increase of population reached by the service is likely to increase the share of residents reached by quality services - medium high. Improves the percentage of residents achieved by connectivity services at a high speed, higher than 12Mbps, 44% of the population served. In the presence of the service, improve the conditions of competitiveness. Over 1/3 of residents reached by the service chooses between the offer proposed by three players were active on their territory. In terms of technology, then, the proportion drops to 34.6% of residents reached by the service and availability of a single access technology, while it increases to 15% of the proportion of residents served by the availability of three different technologies login. Half of residents accessing the service chooses between two different technologies.
4%
21%
2%
73%
xDSL HiperLan WiMax Altro
La tecnologia di accesso prevalente è chiaramente xDSL, dato evidente in tutte le province venete, anche se in provincia di Treviso tale prevalenza è inferiore alla media regionale e si assesta al 69,5% mentre in provincia di Belluno l’xDSL è la tecnologia in assoluto predominante con una copertura maggiore nel 91,3% dei comuni bellunesi; la tecnologia HiperLan è, in alcune province, la tecnologia prevalente con valori decisamente superiori alla media regionale, in particolare nella provincia di Treviso (nel 27% dei Comuni), di Verona (nel 24% dei Comuni) e di Venezia (nel 22% dei Comuni); solo le province di Rovigo e Padova e, in misura minore, Vicenza e Treviso presentano in alcuni comuni (tra l’8% e il 3% del totale) tecnologie di altra natura rispetto a xDSL e Hiperlan, prettamente su standard WiFi (WiMax). in alto a sx: pricipali tecnologie di connessione in Veneto fonte: Elaborazione Centro di Competenza regionale sulla Banda Larga 2010
Principali tecnologie di connessione: • Fibra Ottica: l’insieme delle tecniche finalizzate a trasmettere informazione da un luogo ad un altro attraverso la propagazione di segnali ottici (luce) in una fibra ottica come mezzo trasmissivo: la luce forma una portante elettromagnetica che viene modulata per trasportare l’ informazione. • Optical Fibre: the set of techniques designed to transmit information from one place to another through the propagation of optical signals (light) into an optical fiber as the transmission medium, the light forms an electromagnetic carrier that is modulated to carry the information. • xDSL (Digital Subscriber Line): è una famiglia di tecnologie che forniscono trasmissione digitale di dati attraverso l’ultimo miglio della rete telefonica fissa ovvero su doppino telefonico dalla prima centrale di commutazione fino all’utente finale e viceversa. • xDSL (Digital Subscriber Line): is a family of technologies that provide digital data transmission through the last mile of the fixed telephone network or twisted pair from the first switching center to the end user. • HiperLan: tecnologia di connessione wireless. • HiperLan: wireless technology. • WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access): è una tecnologia ed uno standard tecnico di trasmissione che consente l’accesso di tipo wireless a reti di telecomunicazioni a banda larga. • WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access): is a technology and a technical standard that allows the transmission of wireless access to broadband.
pagina a fianco: Distribuzione datacenter in Europa fonte: Interoute.it
Il termine data center in Italia è conosciuto come “Centro Elaborazione Dati” o “CED” e si riferisce ad aree attrez-
zate per il trattamento e lo storage (stoccaggio, deposito e archiviazione) di dati ed informazioni digitali. Non è difficile immaginare che tutto ciò che noi osserviamo a livello digitale, dalle pagine web, all’archivio delle nostre telefonate tramite telefonia fissa, al deposito momentaneo di un sms in attesa di trovare il cellulare del destinatario acceso, fino alle nostre e-mail e profilo di facebook, sia depositato da qualche parte nel mondo. Questi posti sono i datacenter. Il CED coordina e gestisce la diffusione e le gerarchie dei dati all’interno di strutture informatiche nate appositamente per gestire e organizzare e amministrare i dati.
The term data center in Italy is known as “Centro Elaborazione Dati” or “CED” and refers to areas with facilities for handling and storage (storage, warehousing and storage) of data and digital information. It is not hard to imagine that everything that we observe in the digital domain, from web pages, the archive of our phone calls via landline, SMS to a temporary storage waiting to find the recipient’s mobile phone turned on, up to our e-mail and facebook profile, is lodged somewhere in the world. These places are the datacenter. The EDC coordinates and manages the distribution and the hierarchies of data within computer facilities purposely to manage and organize and manage data.
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Data Center Italia: Udine (2) Pordenone (1) Venezia (1) Padova (2) Brescia (1) Bergamo (1) Milano (10) Torino (3) Genova (1) Bologna (3) Pisa (1) Firenze (2) Arezzo (1) Ascoli Piceno (1) Città Sant’Angelo (1) Roma (2) Bari (1) Palermo (1) Cagliari (1) Olbia (1)
in alto: Distribuizione Data Center Italia (...) numero Data Center in città fonte: Datacentermap.com
Come rappresentato nello schema delle rete europea, i data center sono cablati fra loro con linee per il trasporto di informazioni ad alta velocita’, necessario per rendere il servizio di raccolta, consultazione e restituzione delle informazione sempre piu’ immediato. In Italia i CED sono distribuiti in modo particolare al centro-nord del Paese, con Milano che la fa da padrone come raccolta dati. Tre invece sono quelli che si trovano in Veneto dislocati tra Venezia e Padova. L’ implementazione, lo sviluppo e la capacità di carico dei data center e’ fondamentale per la virtualizzazione dei processi partecipativi.
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in alto: Planimetria tipo data center
Gli elementi più importanti di un data center network architecture sono costituiti dalle infrastrutture fisiche che consentono agli apparati IT di funzionare in modo ottimale. • Alimentazione: gli elementi dell’infrastruttura di alimentazione comprendono l’ingresso ai locali tecnici contenenti le apparecchiature elettriche degli edifici, il sistema di distribuzione principale, i generatori, i gruppi di continuità, le batterie, i sistemi di protezione dalla sovratensione, i trasformatori, i pannelli di distribuzione e gli interruttori automatici. • Raffreddamento: i sistemi che rimuovono il calore dai data center comprendono le unità CRAC (condizionatori per i locali che ospitano i computer) e i sottosistemi ad esso associati, come chiller, torrette di raffreddamento, condensatori, condutture, gruppi di pompe, tubazioni e sistemi di raffreddamento per rack o file.
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Schema funzionale data center
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• Cablaggio: per ottimizzare le prestazioni e la flessibilità richieste vengono utilizzati cavi in vari materiali e con più tipi di connettori. Una gestione corretta dei sistemi garantisce l’integrità a lungo termine dei singoli componenti. Questo White Paper descrive anche le caratteristiche dei cavi di alimentazione. • Rack e strutture fisiche: gli elementi più critici sono rappresentati dalle strutture dei rack che ospitano gli apparati IT, dagli elementi dei locali come soffitti abbassati e pavimenti rialzati, e dai percorsi usati per l’instradamento dei cavi. • Gestione: per poter disporre di infrastrutture affidabili, è essenziale poter avere sotto controllo tutti i componenti fisici. Questa categoria di elementi comprende anche altre tipologie di sistemi, come quelli usati per la gestione degli edifici, delle rete, degli elementi, e per il controllo di componenti hardware e software. • Messa a terra: questa categoria comprende sia la rete di collegamento che i sistemi di messa a terra utili per proteggere le apparecchiature dei Data Center da scariche elettrostatiche, sovracorrenti e fulmini. • Sicurezza fisica e protezione antincendio: questa categoria comprende sottosistemi quali dispositivi di sicurezza fisici installati nei locali e nei rack, e sistemi antincendio e di estinzione. Se questi elementi vengono implementati singolarmente, come è accaduto fino a questo momento, il risultato che si ottiene è un’infrastruttura complessa e ingestibile di componenti che non sono stati progettati per essere usati insieme. La gestione di questi componenti è particolarmente complessa a causa della necessità di combinare più sistemi di gestione che non sempre garantiscono la massima visibilità e il livello di controllo necessari per un funzionamento ottimale dei sistemi aziendali critici.
pagina precedente: Stato attuale dei data center mondiali fonte: emersonnetworkpower.com
The most important elements of a data center network architecture consist of the physical infrastructure devices that allow IT to function optimally. • Supply: infrastructure elements include the power input to equipment rooms containing electrical equipment of buildings, the main distribution system, generators, UPS, batteries, surge protection systems, transformers, panels distribution and circuit breakers. • Cooling: systems that remove heat from the data center include the CRAC units (air conditioners for rooms housing the computer) and its associated subsystems, such as chillers, cooling towers, condensers, piping, groups of pumps, piping and cooling systems rack or file. • wiring: to optimize the performance and flexibility required cables are used in various materials and with multiple types of connectors. Proper management system ensures the longterm integrity of the individual components. This White Paper also describes the features of the power cables. • Rack and physical structures: the most critical elements are represented by the structures of the racks that host IT equipment, from the elements of the premises such as ceilings lowered and raised floors, and the paths used for the routing of cables.
173 • Management: in order to provide reliable infrastructure is essential to have under control all the physical components. This category of elements includes also other types of systems, such as those used for the management of buildings, of the network, of the elements, and for control of hardware and software components. • Grounding: this category includes both the network connection that the system grounding is important for protecting the data center equipment from electrostatic discharge, surges and lightning. • Physical security and fire protection: this category includes subsystems such as physical security devices installed in bars and rack, and fire suppression systems and extinction. If these elements are implemented individually, as was the case up to this moment, the result obtained is a complex infrastructure and unmanageable of components that were not designed to be used together. The management of these components is particularly complex because of the need to combine multiple management systems that do not always guarantee the highest level of visibility and control necessary for optimal operation of critical business systems. As shown in the scheme of the European network, data centers are wired together by lines to carry information at high speeds, you need to make the collection service, consultation and more immediate return of information.
Quali condizioni per il Veneto ?
Digital divide, alfabetizzazione digitale e la trasformazione delle universitĂ in piattaforme web a mio parere sono i tre punti attraverso i
quali lo sviluppo del crowdsourcing nella Regione Veneto.
in alto: Schema collegamenti immateriali del progetto Wiki City Roma del MIT
Digital divide, digital literacy and the transformation of universities into web platform are the three points through which the development of crowdsourcing in Veneto.
digital divide Il fenomeno del digital divide veneto (impossibilità di accedere al servizio di connessione a banda larga) presenta negli ultimi anni un significativo ridimensionamento. Con riferimento alla copertura del servizio, oltre il 95% dei residenti è raggiunto da connettività a banda larga, soprattutto per il diffondersi di operatori wireless che utilizzano tecnologie Hiperplan o WiMax. Per questo motivo la popolazione ad oggi ancora esclusa tende progressivamente a diminuire e in previsione si assesterà a meno del 3% del totale dei residenti veneti entro il 2015. Osserviamo perciò che il problema principale non sta nella superficie totale raggiunta dal servizio ma nella velocità di trasmissione dei dati. Si nota che solo il 24% dei comuni della regione è dotata di un servizio con velocità di download superiori ai 12 Mbps, mentre la maggior parte viaggia fra i 4-8 Mbps.
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In relazione a quanto detto e ai modelli di riferimento presi in considerazione possiamo osservare che metodologie di progettazione tramite crowdsourcing sono diffuse principalmente in quegli stati con una velocità di rete (con velocità di rete 3 volte superiori a quella veneta) tale da consentire lo scambio dati in real-time integrato con una rete fisica di data center che permette di gestire la gran mole di informazioni che i processi cognitivi delle città mettono a disposizione. In Veneto troviamo tre centri di raccolta dati (1 a Venezia e 2 a Padova), la loro implementazione, sviluppo e capacità di carico è fondamentale per la virtualizzazione dei processi partecipativi. Infatti, come rilevato da diversi analisti, si registrerà un progressivo innalzamento dei requisiti prestazionali che dovranno essere garantiti dalle reti, in ragione del continuo evolversi delle applicazioni e dei servizi. Se oggi il social networking, il video streaming a bassa definizione, il video chatting di base, e la condivisione di file di dimensioni contenute costituiscono il paniere di servizi di riferimento, in un più ampio orizzonte temporale, la qualità che le connessioni a banda larga dovranno supportare sarà commisurata alla necessità di abilitare l’erogazione di servizi più avanzati, quali il visual networking, il video streaming ad alta definizione e la condivisione di file di dimensioni ancora più rilevanti.
in alto: Portale gruppo Lepida contro il digital divide, regione Emilia Romagna
The Venetoâ&#x20AC;&#x2122;s digital divide (inability to access the service of broadband connection) shows a significant downsizing in recent years. With regard to service coverage, over 95% of residents reached by broadband connectivity, especially for the spread of wireless carriers that use technologies Hiperplan or WiMax. This is why people today still excluded progressively diminishing and forecasting will settle for less than 3% of total residents by 2015 Venetian. Therefore, we observe that the main problem lies not in the total surface area achieved by the service but in the speed of data transmission. It is noted that only 24% of municipalities in the region has a service with download speeds above 12 Mbps, while most travelers between 4-8 Mbps. In relation to what was said and reference models considered we can see that through crowdsourcing design methodologies are primarily distributed in states with a network speed (speed network 3 times higher than that of Veneto)
to allow data exchange in real-time integrated with a physical network of data centers that can handle the huge amount of information that the cognitive processes of municipalities provide. In Veneto there are three data centers (in Venice and Padua), their implementation, and development capacity is crucial for the virtualization of participatory processes. Indeed, as noted by several analysts, there will be a gradual raising of the performance requirements that must be guaranteed by the networks, because of the continuing development of applications and services. If todayâ&#x20AC;&#x2122;s social networking, video streaming at low resolution, the basic video chatting, and sharing of file sizes up the basket of reference services, a wider horizon, that the quality of broadband connections support should be commensurate with the need to enable the delivery of more advanced services, such as visual networking, high-definition video streaming and file sharing in size even more relevant.
alfabetizzazione digitale
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L’utilizzo di Internet in Veneto è in linea con la media italiana, risultando ancora molto al di sotto rispetto ad altri stati di riferimento (vedi tabella), ma presenta comunque una decisa e costante crescita. Gli utenti attivi sono cresciuti, passando dal 24% al 31% della popolazione rispetto al gennaio 2011, notando una differenza di età fra gli utilizzatori: sono, infatti, le fasce giovani della popolazione (giovani tra i 18 e i 24 anni) a essere cresciute maggiormente nell’utilizzo della connessione, grazie soprattutto all’utilizzo tramite cellulare; la fascia più on-line risulta comunque quella tra i 35 e i 54 anni.
a lato: Utenti attivi internet a livello mondiale fonte: audiweb 2011
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Fra questi dati non del tutto negativi però non possiamo non evidenziare tre cose: 1. la scarsa alfabetizzazione informatica delle famiglie italiane; 2. l’enorme potenzialità della comunicazione in mobilità; 3. la marcata diffusione dei social network. La mancanza dei saperi e di competenze pratiche impedisce a determinate categorie sociali, tra cui ad esempio pensionati, disoccupati, casalinghe, stranieri, di comprendere pienamente l’importanza delle reti e usarle per sfruttarne opportunità e vantaggi. Questo dato è il più dannoso per lo sviluppo del crowdsourcing, in quanto la mancanza dell’utilizzo del mezzo blocca l’elemento base di questo metodo, cioè la diffusione delle idee e rende nullo il feedback. Un altro elemento importante collegato con la conoscenza e l’informazione, elementi da cui tra la forza il metodo crowd, è la scarsità di amministrazioni che si sono prestate all’open data, rendendo pubblici tutti i dati municipali che possono essere usati nelle fasi iniziali della progettazione. Attualmente in Italia solamente la regione Piemonte ed Emilia Romagna hanno liberalizzato questa pratica, proponendo anche concorsi per sviluppare applicazioni legate alle informazioni rese disponibili, dando in questo modo sviluppo a nuove forme di imprenditorialità.
The use of the Internet in Veneto is in line with the Italian average, being still well below the reference compared to other states (see table), but nevertheless has a strong and steady growth. Active users have increased, from 24% to 31% of the population compared to January 2011, noting a difference in age between the users: in fact, bands of young people (aged between 18 and 24 years) to be grown greater use of the connection, thanks to the use by mobile phone, the band is still the most on-line that between 35 and 54 years. Among these data are not entirely negative, however, we can not emphasize three things: 1. the low literacy of Italian families; 2. the enormous potential of mobile communication; 3. the strong popularity of social networks. The lack of knowledge and practical skills to prevent certain social categories, including for example, pensioners, unemployed, housewives, foreigners, to understand fully the importance of networks and use them to exploit opportunities and benefits. This figure is the most harmful to the development of crowdsourcing, as the lack of the use of the medium blocks the basic element of this method, that is, the diffusion of ideas and annuls the feedback. Another important element connected with the knowledge and information, from which elements of the force method the crowd, is the scarcity of government that have lent themselves to the open date, making public all municipal data that can be used in the initial stages design. Currently in Italy only the region of Piedmont and Emilia Romagna region have liberalized this practice, also offering contests to develop applications related to information made available, thus giving way to new forms of entrepreneurship development.
piattaforma universitaria L’articolo 1, comma 7 della Carta UNU (United Nations University), stabilisce che “l’Università assiste gli studiosi, soprattutto i giovani, a partecipare alla ricerca, al fine di aumentare la loro capacità di contribuire alla domanda, estensione e diffusione della conoscenza “. I dati del processo cognitivo,vengono trasformati in informazioni le quali creano conoscenza, attraverso le piattaforme web questa si diffonde, quindi l’istituzione di piattaforme digitali universitarie che favoriscano la ricerca on-line e il continuo scambio di informazioni fra docenti, ricercatori e studenti diventa un metodo per implementare la conoscenza. Il Veneto concentra le quattro principali università regionali (IUAV e Ca’Foscari a Venezia, UNIPD a Padova e UNIVR a Verona) lungo l’asse che va da Venezia a Verona. Tre di queste (IUAV escluso) propongono corsi di e-learning come materiale didattico da scaricare on-line ed eventualmente alcuni test di auto valutazione prefiggendosi come l’università Ca’Foscari di contribuire in questo modo all’alfabetizzazione digitale del territorio. Trasformare l’università in una piattaforma web interattiva promuove l’apertura, inclusività e trasparenza, nonché l’uso di pratiche educative aperte, tutti principi dettati dalla comunità europea. L’uso della tecnologia può ampliare l’accesso all’istruzione puntando sul feedback e lo scambio di idee e quindi favorendo la creatività, il tutto supportato da database di informazioni che quotidianamente vengono prodotte dagli studenti dando un valore aggiunto alla progettazione e all’apprendimento attraverso piani di studio su misura e personalizzati.
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in basso: Logo Università Nazioni Unite
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Article 1, paragraph 7 of the Charter UNU (United Nations University), states that “the University shall assist scholars, especially young people, to participate in research, in order to increase their ability to contribute to the extension application, and dissemination of knowledge. “ The data of the cognitive process, are transformed into information which create knowledge through web platforms this spreads, then the establishment of digital platforms that foster academic research on-line and the continuous exchange of information between teachers, researchers and students becomes a method to implement the knowledge. The Veneto focuses the four major regional universities (IUAV and Ca ‘Foscari in Venice, Padua and UNIPD UNIVR Verona) along the axis that goes from Venice to Verona. Three of these (except IUAV) offer courses in e-learning as educational material for download online, and hopefully some self assessment test setting itself as the Ca ‘Foscari University of contributing in this way to digital land. Transforming the university into a web interactive promotes openness, inclusiveness and transparency, and the use of open educational practices, all principles dictated by the European community. The use of technology can expand access to education focusing on the feedback and exchange of ideas and fostering creativity, all supported by databases of information that are produced every day by giving students an added value to the design and learning through curricula tailored and customized.
in alto: Mappa globale delle sedi dell’Università delle Nazioni Unite
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La maggior parte dei dati e delle analisi dimostra che metodi crowd risulterebbero difficilmente applicabili alla sistuazione veneta, tenendo conto dello stato attuale, ho elaborato unâ&#x20AC;&#x2122;agenda che ne indirizzi lo sviluppo futuro.
Most of the data and analysis methods shows that crowd would be difficult to apply the Venetian sistuazione, taking into account the current state, so I drew up an agenda that addresses the future development.
UN’AGENDA PER IL VENETO An Agenda for the Veneto
indice 188 Scopi del Progetto
index Aims of the project
200 Obiettivi
Targets
• Sviluppo cultura collaborativa • Sviluppo imprenditorialità • Dematerializzazione
• Dialogare con le risorse umane in base al grado di alfabetizzazione • Importare/Esportare creatività attraverso il sapere dei cittadini • Accelerare i processi di dematerializzazione • Sviluppare un nuovo modello di progettazione partecipata creativa
212 Struttura del progetto • • • •
Nuovo ruolo della P.A. Sviluppo piattaforma tecnologica Knowledge City ed e-government Componente scientifica come promotrice di servizi • Conclusioni sul ruolo del cittadino
222 Analisi SWOT del progetto
• Developing of a collaborative culture • Entrepreneurship development • Dematerialization • Interact with the human resources according to the literacy level • Creativity import&export through people’s knowledge • Speeding up the dematerialization processes • Developing a new model of participatory creative design
Design structure • • • •
New role of Public Administration Technological platform development Knowledge City and e-government Scientific platforms as service developer • New role of people
SWOT Analysis
dematerializzazione
cooperazione
creativitĂ
imprenditorialitĂ
AGENDA VENETO
knowledge city
SCOPI DEL PROGETTO AIMS OF THE PROJECT
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sviluppo cultura collaborativa developing of a collaborative culture
La progettazione partecipata, processo culturale interdisciplinare capace di esprimersi attraverso azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana condivisa e ragionata con gli utenti finali; si configura come uno strumento di pianificazione territoriale di grande importanza la cui applicazione, in tempi recenti, sembra aver assunto nuova e significativa considerazione. La prassi della partecipazione implica il tentativo di superare una logica procedurale più marcatamente tradizionale, gestita in modo esclusivo dall’urbanista o dal pianificatore incaricato, per arrivare a codificare un modello basato su un approccio intersettoriale e multiculturale, che prevede il coinvolgimento di un ampio spettro di consulenti che, a vario titolo, co-producono proposte attorno a cui mobilitare consenso per l’individuazione delle priorità e delle prerogative dell’azione.
190 Scopo della proposta è dimostrare quanto la democratizzazione del processo di progettazione può dare significativi vantaggi sull’effettivo utilizzo futuro del progetto stesso, responsabilizza i cittadini di fronte alla scelte da compiere e migliora i rapporti con l’ amministrazione favorendo una crescita generativa del progetto stesso; ossia di un progetto che non soddisfa bisogni pregressi in un luogo grazie ad operatori istituzionalmente e gerarchicamente predefiniti, ma sviluppa creativamente processi destinati ad implementare la felicità dei cittadini, consapevoli e responsabili delle loro scelte. Già negli anni ’70 Nicholas Negroponte affermava che grazie ai nuovi processi non sarà più l’architetto con la somma delle sue esperienze storiche e culturali ad imporre il progetto all’utente, ma sarà quest’ultimo, supportato dai nuovi strumenti e macchine che assurgono a mente collettiva, a condurre il progetto.
La nuova fase dell’architettura è dunque condizionata da una serie di elementi: la disponibilità di nuove macchine, l’interpretazione delle loro potenzialità, l’elaborazione di nuovi modelli interpretativi, la volontà attiva dei cittadini di gestire in autonomia le loro scelte, senza più l’assistenza di operatori ‘istituzionali’. Anche G. De Carlo in una delle sue lezioni affermava che “lo sforzo di organizzare e dare forma allo spazio fisico continuerà a essere esigenza impellente e passione umana. Ma per non morire l’architettura dovrà coinvolgere chi direttamente o indirettamente la utilizza”. Ai giorni d’ oggi possiamo affermare di non avere blocchi tecnologici per perseguire questo scopo ma solamente dei limiti logici che possiamo superare attraverso un’organizzazione ottimale dell’ intero processo. La partecipazione rimane comunque un’azione complessa ma potrebbe essere un’ottima alternativa per l’architettura. ne.
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Participatory planning, interdisciplinary cultural process capable of expressing themselves through retraining and urban regeneration and reasoned shared with end users, is configured as a planning tool of great importance to the application of which, in recent times, seems to have acquired a new and significant consideration. The practice of participation implies an attempt to overcome a procedural logic markedly more traditional managed exclusively by urban planner or appointed, to get to code a model based on a multi-cultural and cross-sectoral approach, which includes the involvement of a broad spectrum of consultants who, for various reasons, co-produce proposals around which to mobilize consent for the identification of priorities and prerogatives of the action. The proposal seeks to show how the democratization of the design process can have significant benefits on the actual future use of the project, empowers citizens before the choices to make and improve relations with the ‘administration favoring generative growth of the project; ie a project that does not meet needs in one place thanks to previous operators institutionally and hierarchically defined, but creatively develop processes to implement the happiness of citizens, aware and responsible for their choices. Already in the 70’s Nicholas Negroponte said that thanks to the new processes will not be the architect with the sum of its historical and cultural experiences to the project you require, but the latter will be supported by new tools and machines which are becoming in the collective mind, to lead the project. The new phase of architecture is therefore affected by a number of factors: the availability of new machines, the interpretation of their potential, developing new models of interpretation, the active will of citizens to self-manage their own choices, without more assistance to operators ‘institutional’. Also G. De Carlo in one of his lectures stated that “the effort to organize and give shape to the physical space needs will continue to be compelling and human passion. But not to die architecture should involve those who directly or indirectly use “. In the days of ‘we can not claim to have technological blocks for accomplishing this purpose, but only the limits of logic that we can overcome through optimal organization of the whole process. Participation remains a complex action but could be an excellent alternative for architecture.
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sviluppo imprenditorialità entrepreneurship development
Pensate alla sola Cina. L’Ocse non ha abbassato le prospettive di crescita cinesi, lo scorso 28 novembre. Restano in media del 9% annuo tra 2011 e 2012. Il Pil cinese 2010 era il secondo mondiale in termini nominali, per 5930 miliardi di dollari. Ma se lo contate a parità di potere d’acquisto valeva già 10mila miliardi di dollari, due terzi di quello Usa. Il numero di nuclei familiari con almeno un milione di dollari di patrimonio passa in tre anni, dal 2008 al 2011, da 460mila a 750mila. L’incremento annuale delle lavorazioni metalliche è del 18,9% quest’anno. Più 17% nei sistemi energetici. Più 15% nelle forniture per l’edilizia residenziale. Più 12% nel settore degli apparati elettrici. Le vendite al dettaglio sono cresciute in Cina del 18,7%, rispetto al 15,2% nel 2010. Supereranno quelle americane nel 2015, con più di 5000 miliardi di dollari.
193 Il 52% dei consumatori cinesi con un reddito superiore ai 30mila euro preferisce marchi stranieri a quelli cinesi. Il 50% degli acquisti cinesi del lusso, per 18 miliardi nel 2010, è stato effettuato all’estero, per un quarto in Europa. Gucci già oggi vende il 22% ai turisti cinesi, Hermes il 19%, LVMH il 13%. Su Sina Weibo ci sono oggi 250milioni di utenti, su Twitter 200 milioni, 500 milioni di utenti al giorno frequentano i social media cinesi, sono il 23% degli utenti internet mondiali. Pari al 36% della popolazione cinese, per una media di 2,7 ore al giorno, e il 61% di loro ha già fatto acquisti dopo una campagna online. Tutti dati che dimostrano come uno sviluppo delle connessioni immateriali possa portare notevoli vantaggi al settore imprenditoriale Veneto ed italiano attraverso migliori capacità di dialogo con i Paesi esteri, favorendo ed implementando la conoscenza e la creatività globale e garantendo a tutti la possibilità di condividere idee, prodotti e servizi. Secondo una ricerca condotta dagli analisti del Digital Advisory Group (il DAG è un gruppo composto da oltre 30 organizzazioni, aziende private e pubbliche e università, determinate a contribuire allo sviluppo dell’economia digitale italiana), in quattro anni (dal 2005 al 2009) l’economia digitale avrebbe contribuito massicciamente alla crescita del PIL italiano.
Negli ultimi 15 anni sono stati creati circa 700.000 nuovi posti di lavoro collegati al web, di cui ben il 40% nell’indotto, e si stima che ulteriori 20 mld euro siano derivanti dagli acquisti effettuati tramite commercio elettronico che in alcuni Paesi ha superato quello “tradizionale”. Il dato relativo al lavoro è particolarmente significativo perchè dimostra che il web, nella sua accezione più ampia, riesce ad ammortizzare i licenziamenti con le assunzioni. Il suo contributo, al netto degli impieghi persi, è stato di 320mila unità. Secondo l’indagine in Italia sono stati creati 1,8 posti di lavoro per ogni posto eliminato, dato interessante ma drammaticamente esiguo se rapportato al 2,6 della media di altri 13 paesi sviluppati o al 3,9 della Svezia che domina incontrastata questa particolare classifica. Secondo lo studio del DAG le imprese che investono oltre il 2% del proprio fatturato annuo in tecnologie legate al web, hanno registrato un tasso di crescita del 10%, mentre le altre restano al palo. Il pieno sfruttamento del potenziale di Internet potrebbe alimentare anche in Italia la crescita economica, offrendo un apporto apprezzabile al PIL anche nell’immediato futuro. Già dal 2005 l’economia digitale italiana cresce a un tasso 10 volte superiore a quello del PIL, e ha contribuito nello stesso periodo al 14% della crescita complessiva.
194 Think of one China. The Ocse has lowered the growth prospects of China, on 28 November. Remain an average of 9% per annum between 2011 and 2012. The 2010 China’s GDP was the second world in nominal terms, to 5.93 trillion dollars. But if you counted the same purchasing power already worth 10 thousand billion dollars, two thirds of the USA. The number of households with at least one million dollars in assets passes in three years, from 2008 to 2011, from 750 thousand to 460mila. The annual increase in metalworking was 18.9% this year. More than 17% in energy systems. More than 15% in supplies for residential construction. More than 12% in the field of electrical equipment. Retail sales in China grew by 18.7%, compared to 15.2% in 2010. Will surpass U.S. in 2015, with more than 5000 billion dollars. 52% of Chinese consumers with incomes over 30 thousand euros to Chinese prefer foreign brands. 50% of Chinese purchases of luxury, for 18 billion in 2010, was made abroad, for a quarter in Europe. Gucci already sells 22% to Chinese tourists, Hermes 19%, 13% of LVMH. On Sina Weibo 250milioni there are now users on Twitter 200 million, 500 million users per day attend the Chinese social media, are 23% of Internet users worldwide. 36% of China’s population, for an average of 2.7 hours per day, and 61% of them have already made purchases after an online campaign. All data that demonstrate how a development of the intangible connections can bring considerable benefits to the business sector in Veneto and Italian through better capacity for dialogue with foreign countries, promoting and implementing global knowledge and creativity and ensuring everyone the opportunity to share ideas, products and services. According to research conducted by analysts at Digital Advisory Group (DAG is a group of over 30 organizations, public and private companies and universities, determined to contribute to the development of the digital economy Italian), in four years (2005 to 2009) the digital economy have contributed heavily to the growth of Italian GDP. Over the past 15 years has created some 700,000 new jobs connected to the web, of which 40% in related, and an estimated additional 20 billion euros arising from the purchases are made through electronic commerce, which in some countries has exceeded that “traditional”. The figure for the work is particularly significant because it shows that the web, in its broadest sense, is able to absorb layoffs with hiring. His contribution, net of jobs lost was 320 thousand units. According to the survey in Italy have created 1.8 jobs for every seat removed, as interesting but dramatically if compared to the 2.6 average of 13 other developed countries or to 3.9 in Sweden, which dominates unchallenged this particular ranking. According to the study of DAG companies that invest more than 2% of its annual turnover in technologies related to web, recorded a growth rate of 10%, while the others remain at the post. The full potential of the Internet could fuel economic growth in Italy, offering a valuable contribution to GDP in the immediate future. Since 2005 the Italian digital economy is growing at a rate 10 times higher than that of GDP, and contributed in the same period to 14% of overall growth.
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dematerializzazione dematerialization
L’efficienza indica come l’energia e i materiali sono usati nell’economia, ossia il valore aggiunto per unità di input di risorsa. Ciò significa che la produttività delle risorse è legata alla produttività della manodopera: il valore aggiunto per unità di risorsa umana. Un esempio di calcolo dell’efficienza a livello nazionale si ha dividendo l’attività economica totale di un paese (espressa dal PIL) con l’uso di energia totale (ad es. in tep) o l’uso totale di materiali (tonnellate). Si usa anche il rovescio di questo quoziente, ossia l’uso di energia diviso per l’attività economica, ed è chiamato l’intensità energetica dell’economia. Se il consumo di risorse (o materiali) dell’economia diminuisce, si verifica dematerializzazione.
197 “Rinnovare le reti di Tlc per avviare un serio processo di dematerializzazione porta a sensibili abbassamenti dell’impronta ecologica della città. Ma le nuove reti di telecomunicazioni non contribuiscono solo a migliorare le condizioni ambientali: esse influiscono sostanzialmente sulla struttura fisica e sociale della città, permettono di sviluppare il concetto di ubiquitous-city (“u-city”, una città connessa in ogni momento con ogni luogo) che si traduce, fra l’altro, in avanzamenti nell’erogazione dei servizi sanitari grazie alla telemedicina, dei servizi scolastici, grazie all’istruzione continua, della pubblica amministrazione grazie all’interattività, dei servizi all’economia, del tempo libero, e così via.” G. Longhi
Scopo dell’agenda è quello di puntare sulla digitalizzazione dei processi, in modo particolare attraverso lo sviluppo di piattaforme tecnologiche che permettano la raccolta e consultazione di “open data” attraverso modalità di “cloud computing”, fatto che ci permetta di dare valore aggiunto alla progettazione grazie alla notevole quantità di dati dai quali attingere per abbassare il costo delle operazioni standardizzate del progetto e risolvere problematiche riguardanti la coesione sociale, l’equilibrio territoriale, ecc.
198 The efficiency indicates how energy and materials throughout the economy, ie the value added per unit of resource input. This means that resource productivity is linked to labor productivity: value added per unit of human resource. A sample calculation of the efficiency at the national level is dividing the total economic activity of a country (expressed by GDP) by the total energy use or total use of materials. We also used the reverse of this quotient, ie energy use divided by economic activity, and is called the energy intensity of the economy. If the consumption of resources (or materials) economy decreases, dematerialization occurs. “Renewal of the networks of TLC to start a serious process of dematerialisation leads to significant lowering of the ecological footprint of cities. But the new telecommunications networks is not only contribute to improving the environmental conditions: they substantially affect the physical and social structure of the city, allow you to develop the concept of ubiquitous city (“u-city”, a city connected with any place at any time) which means, among other things, advances in the delivery of health services through telemedicine, educational services, through continuous education, government, thanks to interactivity, the services economy, leisure, etc..” G. Longhi The purpose of the agenda is to focus on the digitization process, particularly through the development of technology platforms that enable the collection and consultation of “open data” through mode “cloud computing”, that allows us to add value to engineering, thanks to the large amount of data from which to draw to lower the cost of the standardized operations of the project and resolve issues relating to social cohesion, territorial balance, etc.
OBIETTIVI TARGETS
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dialogare con le risorse umane in base al grado di alfabetizzazione interact with the human resources according to the literacy level Il Crowd Village richiede un “censimento” del grado di alfabetizzazione digitale dei suoi cittadini, il censimento è l’occasione per valutare la quantità e qualità dei luoghi di sviluppo di tale alfabetizzazione. Ossia ragionare sull’alfabetizzazione digitale è l’occasione per ragionare sulla qualità dell’istruzione nell’area veneta e poter formare una rete per lo sviluppo della conoscenza digitale. Il numero di università, parchi scientifici e centri di ricerca funzionerebbero da motore per la promozione del servizio alla cittadinanza erogando corsi per coloro che sono “fuori dalla rete”, garantendo tecnologie e servizi per tutto il resto della popolazione digitale. Si andrebbe cosi incontro ad una riduzione del digital divide e a un maggiore coinvolgimento della cittadinanza in campo digitale.
202 L’obiettivo principale è il contrasto al knowledge divide, ovvero la mancanza dei saperi, e delle competenze pratiche che impedisce a determinate categorie sociali, tra cui a esempio pensionati, disoccupati, casalinghe, stranieri, di comprendere pienamente l’importanza elle reti e usarle per sfruttarne opportunità e vantaggi. Si agirà promuovendo e realizzando campagne e iniziative di comunicazione per spiegare ai cittadini e alle imprese, in maniera chiara, semplice e concreta, i vantaggi e le opportunità derivanti dallo sviluppo della società dell’informazione. Il progetto, basato sulla piattaforma Crowd Village è finalizzato alla creazione di un raggruppamento che comprenda, enti locali, università, istituti di ricerca e imprese con l’obiettivo di favorire la progettazione inclusiva favorita da corsi, iniziative di sensibilizzazione, divulgazione di materiale rivolto a cittadini, P.A. e professionisti.
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Crowd The Village requires a “census” of the degree of digital literacy of its citizens, the census is an opportunity to evaluate the quantity and quality of development that places literacy. That reasoning Digital Literacy is a chance to think about the quality of education in the Veneto region and to form a network for the development of digital knowledge. The number of universities, science parks and research centers would function as an engine for promoting the service to the citizens by providing courses for those who are “out of network”, providing technologies and services for the rest of the population Digital. So you should experience a reduction of the digital divide and a greater involvement of citizens in the digital arena. The main objective is to contrast the knowledge divide, or the lack of knowledge, skills and practices that prevent certain groups in society, including for example pensioners, unemployed, housewives, foreigners, to understand fully the importance elle networks and use them to exploit opportunities and benefits. It will act in promoting and implementing initiatives and communication campaigns to explain to citizens and businesses, in a clear, simple and concrete, the benefits and opportunities arising from the development of society. The project, based on the platform Crowd Village is aimed at creating a group that includes, local authorities, universities, research institutes and enterprises with the aim to promote inclusive design favored by courses, awareness raising, dissemination of material aimed at citizens, PA and professionals.
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importare&esportare creatività attraverso il sapere dei cittadini creativity import&export through people’s knowledge
La conoscenza locale nei suoi molteplici aspetti culturali ed economici rappresenta il perno dell’analisi territoriale e sociale sviluppata nei progetti di produzione sociale di città e del territorio. Alla base del processo di progetto partecipato c’è un elemento radicalmente diverso dalle pratiche canoniche di pianificazione: gli abitanti non sono più soggetti passivi sui quali “calare” un progetto sulla scorta di dati statistici che sono “asettici” e neutri nella loro “impura soggettività”. Ma essi divengono soggetti attivi nella progettazione che attraverso una conoscenza specifica dei luoghi e dei problemi, producono un sostanziale salto qualitativo. Parte proprio da questo concetto l’amministrazione di New York quando lancia l’idea dei “post-it” contenuti il portale informatico “change by us”, dove ogni cittadino può scrivere liberamente la proprio idea sulle problematiche urbane e non della città, può formare gruppi per sviluppare un progetto vero e proprio e può votare le idee che ritiene migliori. Il Crowd Village punta prorpio a favorire la progettazione rivolta all’equilibrio del territorio e alla coesione grazie al feedback che si crea fra i progetti caricati nella piattaforma e diffusi nei social network.
L’amministrazione raccoglierà tutte le idee e progetti utilizzandole per le scelte sul governo della città. Inoltre nel caso di ogni nuovo lavoro pubblico potrà mettere in vetrina le idee sviluppate e permettere alla popolazione di dare una preferenza o di creare discussione sull’argomento. In questo modo il Village persegue l’ obiettivo di creare un processo partecipativo e condiviso, seguendo l’ idea della trasparenza delle informazioni e delle idee. Per far ciò sfrutta i dispositivi web 2.0 largamente utilizzati e sempre in maggior crescita negli ultimi anni, come ad esempio i social network che garantirebbero un “visione” più ampia possibile anche se non specifica. Infatti potrebbero essere utilizzati per attirare la singola persona verso un specifico argomento, utilizzando un linguaggio breve e significativo con lo scopo di abbattere la mancanza di interesse verso alcuni temetiche o per aumentare la voglia di utilizzare strumenti digitali.
206 Local knowledge in its many cultural and economic aspects, the pivot of the territorial and social projects developed in the social production of urban and regional. Underlying the process of participatory project there is a canonical element radically different from the practices of planning: the inhabitants are no longer taxable on such “drop” a project on the basis of statistical data which are “sterile” and neutral in their “impure subjectivity “. But they become active participants in the design through knowledge of specific sites and problems, producing a significant qualitative leap. Part from this conception of the administration of New York when he launched the idea of “post-it” contained the information portal “change by us”, where every citizen can write freely their own ideas about urban issues and not the city, may form groups to develop a real project and may vote on the ideas that it considers best. The Village Crowd prorpio tip to aid the design of the land and paid the balance due to the cohesion between the feedback that creates projects loaded in the platform and spread in social networks. The administration will collect all ideas and projects using them for the choices on the city government. Also in case of any new public work will showcase the ideas developed and allow the population to give a preference or to create discussion on the subject. In this way the Village ‘s goal is to create a participatory and shared, according to the’ idea of transparency of information and ideas. To do this takes advantage of the devices web 2.0 and widely used in ever increasing growth in recent years, such as social networks that would ensure a “vision” widest possible even if not specific. Fact could be used to draw single person to a specific topic, using a concise and meaningful for the purpose of overthrowing the lack of interest in some temetiche or to increase the desire to use digital tools.
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accelerare i processi di dematerializzazione speeding up the dematerialization processes
Il 95% del territorio è coperto dal servizio a banda larga, il problema sta nel fatto che questo lavora a velocità di download non molto elevate, cioè comprese tra i 4 e gli 8 Mbps. L’obiettivo italiano per il 2020 è qello di fornire a tutto il territorio statale un servizio almeno a 20 Mbps. Soluzione possibile e implementabile sfruttando le tecnologie wireless, sempre più diffuse in tutte le regioni. Questi servizi punterebbero a garantire per il territorio possibilità di una progetazione sempre più sostenibile, inclusiva, ecoefficiente e rivolta all’equilibrio del territorio. Con queste caratteristiche di rete e con l’accesso ai molteplici servizi messi a disposizione dal Village si può puntare ad accelerare i processi di dematerializzazione, sia per le P.A. che per le imprese, i professionisti che andrebbero a risparmiare risorse ricevendo un servizio fisso dalla piattaforma digitale. Ma anche per i cittadini potrebbero sfruttare le potenzialità del Village rese possibili dall’alfabetizzazione digitale della popolazione.
208 95% of the territory is covered by broadband service, the problem is that this works in download speed is not very high, ie between 4 and 8 Mbps Italian goal for 2020 is to provide qello throughout the State to a service at least 20 Mbps solution can be implemented using wireless technologies and, increasingly popular in all regions. These services would point to ensure the possibility of a territory progetazione increasingly sustainable, inclusive, eco-efficient and paid the balance of the territory. With these features and network with access to many services provided by the Village you can point to accelerate the process of dematerialisation, for both PA and for businesses, professionals should be to save money by getting a fixed service digital platform. But also for the citizens could harness the power of the Village made possible â&#x20AC;&#x2039;â&#x20AC;&#x2039; the population from literacy digital.
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sviluppare un nuovo modello di progettazione partecipata creativa developing a new model of participatory creative design L’obiettivo è quello di favorire processi prizzontali condivisi per lo sviluppo del progetto; a riceverne profitto sarebbero tutti i portatori d’ interesse: cittadini, P.A. e imprese. Nel Crowd Village i cittadini avrebbero un mezzo per esprimere le proprie idee anche in ambiti che spesso non li vedono coinvolti. Favoriti sarebbero quei paesi o città dove sono già attivi gruppi che coinvolgono gli abitanti nei vari aspetti della crescita e sviluppo urbano in chiave sostenibile, quali ad esempio quelli di Agenda 21, dove la cittadinanza è più abituata a partecipare a questo tipo di processi e inoltre verrebbero utilizzate le nuove tecnologie come strumenti attrattori per la partecipazione. La pubblica amministrazione svilupperrebbe progetti coerenti con gli obiettivi delle convenzioni europee (Europa 2020) e grazie alla diffusione e promozione delle idee nei principali social network e ne ricaverebbe una serie di input rivolti alla progettazione condivisa.
210 The goal is to provide a mechanism for the development of shared prizzontali project to receive all the profits would be bearers of â&#x20AC;&#x2DC;interest citizens, PA and businesses. In Crowd Village citizens would have a means to express their ideas in areas that often do not see them involved. Bookmarks would be those countries or cities where there are already active groups involving the inhabitants in the various aspects of growth and urban development in a sustainable, such as those of Agenda 21, where citizenship is more accustomed to participate in such processes and also would use the new technologies as tools for participation attractors. The government svilupperrebbe projects consistent with the objectives of the Conventions (Europe 2020) and through the dissemination and promotion of ideas in the social network and would procure a series of inputs aimed at the joint planning process.
STRUTTURA DEL PROGETTO DESIGN STRUCTURE
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nuovo ruolo della P.A. new role of Public Administration
Lâ&#x20AC;&#x2122; Amministrazione locale ha un ruolo determinante nel sviluppo del progetto: 1. coordinare / coordinate 2. fornire il servizio di rete / provide the network service
3. potenziare i data center / enhance data center 4. garantire lâ&#x20AC;&#x2122;open data / ensure open data 5. favorire il dialogo con la componente scientifica (universitĂ e centri di ricerca) /
encourage dialogue with the scientific component (universities and research centers)
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sviluppo piattaforme tecnologiche technological platform development
Memoria, capacità cognitive ed emotive, percezione della realtà: sono solo alcuni aspetti del nostro cervello che sono stati totalmente riconfigurati dalla piattaforme digitali di condivisione di cose e idee negli ultimi 10 anni. Quindi il Crowd Village si basa sul cloud computing e su una piattaforma tecnologica che faccia da punto d’incontro fra tutti i portatori d’interesse. All’ interno della quale potremo trovare dati in tempo reale su qualsiasi attività o servizio (sempre all’ interno della sfera pubblica), informazioni su governo locale, potremo lasciare idee e suggerimenti, ricevere consulenza, partecipare alla progettazione della città.
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Memory, cognitive and emotional perceptions of reality are just some aspects of our brain that have been completely reconfigured by digital platforms of sharing things and ideas in the last 10 years. So the Crowd Village is based on cloud computing and on a technology platform that will be a meeting point between all stakeholders. Within which we can find data in real time on any activity or service (always in the â&#x20AC;&#x2DC;interior of the public sphere), information on local government, we can leave ideas and suggestions, receive counseling, participate in the design of the city.
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knowledge city ed e-government knowledge city and e-government
La raccolta e distribuzione dei dati avverrebbe secondo un modello Knowledge city. Metodo che si basa sulla raccolta graduale, sistematica e automatica di dati urbani organizzati in un database ed elaborati in mappe; i dati così organizzati possono fornire informazioni ed eventualmente conoscenze di concreta utilità per una varietà di soggetti operanti nell’ambito urbano. L’approccio prevede la graduale ma sistematica raccolta di tutte le diverse tipologie di datasets accumulati dalle molteplici organizzazioni governative e non che svolgono attività in una determinata area urbana.
217 La conoscenza risulta essere l’elemento fondamentale di tutte le decisioni, e viene cosi declinata: • dati: il termine si riferisce agli eventi grezzi, qualitativi e quantitativi; • informazione: si riferisce ai dati manipolati e organizzati in forma significativa; • conoscenza: relativa all’intelligenza basata su informazione, esperienza e studio. La profonda conoscenza di un problema ci permette di ponderare meglio le opzioni e selezionare ciò che sembra essere il più saggio percorso per una risoluzione. L’adozione su ampia scala di servizi online della Pubblica Amministrazione aumenterebbe la dimestichezza dei cittadini con i servizi digitali. E’ importante che le amministrazioni centrali e locali promuovano i servizi esistenti mediante campagne di informazione mirate. Gli enti fornirebbero servizi direttamente on-line sulla base di modelli americani o anglosassoni. Le applicazioni, concentrate in un unico portale web, migliorerebbero la fruibilità dei servizi, aumentandola e facilitandone l’utilizzo. Tuttavia, il miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici in rete dipende in larga misura da una reingegnerizzazione dei processi, in assenza della quale i probabili disservizi nell’erogazione potranno vanificare molti degli sforzi dispiegati per la digitalizzazione.
218 The collection and distribution of the data would follow a model Knowledge City. Method that is based on the collection gradual, systematic, and automated data held in a municipal database and processed into maps; well organized data can provide information and eventually knowledge of practical utility for a variety of actors in urban settings. The approach provides for the gradual but systematic collection of all the different types of datasets accumulated from various governmental and non-performing assets in the urban area. La conoscenza risulta essere l’elemento fondamentale di tutte le decisioni, e viene cosi declinata: • data: the term refers to events raw, qualitative and quantitative; • information: refers to the data manipulated and organized in the form significant; • knowledge: based on intelligence information, experience and study. The deep knowledge of a problem allows us to better weigh the options and select what seems to be the wisest path to a resolution. The widespread adoption of online services of public administration would increase the familiarity of people with digital services. It ‘important that central and local governments to promote existing services through targeted information campaigns. The agencies would provide services directly on-line on the basis of American or Anglo-Saxon models. Applications, concentrated in a single web portal would improve the usability of services, increasing and facilitating their use. However, the improvement of accessibility of public services in a network depends to a large extent by a process re-engineering, in the absence of which will likely frustrate many of the inefficiencies in the delivery efforts for digitization.
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componente scientifica come promotrice di servizi scientific platforms as service developer Molteplici sono gli stakeholder che beneficerebbero di una formazione digitale di qualità: studenti, manager, titolari di PMI, liberi professionisti. Per erogare una formazione di alto livello è d’obbligo però un approccio collaborativo che includa università qualificate e il sistema scolastico nel suo complesso, aziende e associazioni di categoria. L’innovazione dei programmi universitari è attualmente un obiettivo assai ambizioso, per la scarsa flessibilità nella composizione dei piani di studio, mentre sarebbe utile concedere alle università un maggior grado di autonomia, affinché abbiano facoltà di attivare con tempestività percorsi sempre aggiornati e professionalizzanti. Ma sopratutto sarebbe un grande passo in avanti trasformare le università in piattaforme digitali che oltre a mettere a disposizione di studenti e personale didattico database di informazioni, favorisse il feedback fra le varie parti incrementando così la diffusione di idee e creatività. In questo modo si potrebbe inserire l’università in un sistema internazionale che favorisca i rapporti globali.
220 La formazione digitale inoltre dovrebbe essere diffusa anche a livello delle scuole primarie e secondarie, in modo da preparare gli studenti alle opportunitĂ che le tecnologie ICT potranno offrire nel corso della loro vita professionale. In questa prospettiva, potrebbero essere messe a punto iniziative specifiche destinate agli ultimi 2 o 3 anni delle scuole superiori, per esempio estendendo anche in ambito scolastico i progetti di road show digitali delineati per le PMI e stimolando la collaborazione tra il mondo scolastico, universitario e aziendale, possibilmente con il patrocinio del Ministero.
There are many stakeholders who would benefit from a quality digital education: students, managers, SME owners, independent professionals. To deliver a high level training is a must but a collaborative approach that includes qualified universities and the education system as a whole, companies and trade associations. The innovation of academic programs is currently a very ambitious goal for the lack of flexibility in the composition of the curriculum, while it would be useful to give universities a greater degree of autonomy, so that they can activate in a timely manner and vocational courses to date. But above all it would be a big step forward in transforming universities as well as digital platforms that make available to students and educational personnel information database, favored the feedback between the various parts thus increasing the spread of ideas and creativity. In this way you could put the university in an international system that fosters global relationships. The digital training should also be disseminated at the level of primary and secondary schools, in order to prepare students for the opportunities that ICT can offer in the course of their professional life. In this perspective, could be developed specific initiatives for the last 2 or 3 years of high school, for example, extending well in school road shows digital projects outlined for SMEs and stimulating collaboration between the world of teaching, scholarship and company, possibly under the auspices of the Ministry.
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conclusioni sul ruolo del cittadino new role of people
Nel Crowd Village il cittadino assume un ruolo da protagonista. Viene utilizzata la sua conoscenza locale del territorio, può proporre idee, attraverso la digitalizzazione e la rete internet può intraprendere nuove attività attraverso start-up e connessioni globali, partecipare attivamente allo sviluppo e alla crescita della città valutando e commentando progetti pubblici e infine riceve servizi on-line per il miglioramento degli stili di vita. In the Crowd Village the citizen takes a leading role. It uses its local knowledge of the territory, may propose ideas, through digitization and the Internet may take up new activities through start-ups and global connections, participate actively in the development and growth of the city evaluating and commenting on public projects and eventually receive services on-line for the improvement of lifestyles.
ANALISI SWOT S WOT ANALYSIS
forza/strengths • • • • • •
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Chiarezza della struttura A clear structure Riconoscimento internazionale del metodo International acknowledgement of the method Alto coinvolgimento delle forze sociali High involvement of people Replicabilità del progetto A repeatable project Alto tasso di democratizzazione dei processi Highly democratic processes Alta generazione di occupazione imprenditoriale Generation of entrepreneurship occupancy
Maggior dialogo fra P.A. e cittadinanza Dialogue between public servic and citizens Riduzione digital divide Reduction of the digital divide Aumento velocità dei servizi a banda larga Increasing the broadband service Dematerializzazione dei processi Dematerialization of the processes Possibilità di sviluppo economico Economic development Attivazione di dialogo ad alta velocità con le comunità internazionali dovuto alle nuove infrastrutture Communication with the international community Aumento dell’inclusione Increasing the social inclusion Possibilità per gli studenti universitari di avere un ruolo attivo nella progettazione delle città Involvement of university students in cities’ design
opportunità/opportunities
weaknesses/debolezza • • • •
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Assenza di adeguate piattaforme informative da parte degli enti pubblici Absence of information platforms in the public service Assenza di servizi di rete sufficienti Absence of good connection devices Difficoltà della parte pubblica a far fronte ad organizzazioni complesse ed innovative Difficult problem solving in the public service Assenza di programmi di alfabetizzazione digitale Absence of digital literacy
Debolezza nell’azione di leadership della Pubblica Amministrazione Leadership weakness of the Public Administration Possibile disinteresse da parte dei cittadini Possible indifference of citizens Debolezza nell’adattamento delle università al modello Difficult adaptation of universities
threats/rischi
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â&#x20AC;&#x153;...la civilizzazione avanza anche ampliando il numero di operazioni importanti che si possono fare senza pensare...â&#x20AC;? A. N. Whitehead
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Bibliografia
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