Anno IX/3 - Settembre/Ottobre 2017
N o t i z i a r i o d e l l a P a r ro c c h i a d i C u r n o
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Benvenuto don Angelo!
Settembre
Giovedì 19 Anniversario morte beato Jerzy Domenica 24 XXV del tempo Ordinario Popieluszko Ez 18,25-28 - Fil 2,1-11 - Mt 21,28-32 Venerdì 20 Mercoledì 27 ore 20.45 in chiesa parrocchiale Preghiera ore 20.45 incontro catechisti in ricordo del beato P. Jerzy Popieluszko Giovedì 28 Sabato 21 ore 20.45 incontro Animatori Centri ore 20.45 Incontro di formazione per i Ascolto genitori della catechesi con Don Samuele Sabato 30 Marelli Apertura incontri ADO Domenica 22 XXIX del tempo Ordinario
Ottobre
Is 45,1.4-6 - 1 Ts 1,1-5 - Mt 22,15-21
Giornata missionaria mondiale ore 15 Castagnata Domenica 1 XXVI del tempo Ordinario Mercoledì 25 Ez 18,25-28 - Fil 2,1-11 - Mt 21,28-32 ore 20.30 Formazione vicariale catechisti a ore 14.00 Ritiro per tutti gli operatori Brembate pastorali a Fontanella Domenica 29 XXX del tempo Ordinario Martedì 3 Es 22,20-26 - 1 Ts 1,5-10 - Mt 22,34-40 ore 20.45 Rosario itinerante partendo da ore 16.00 Incontri I anno di catechesi piazza Giovanni XXIII Lunedì 30 Mercoledì 4 20.45 Celebrazione penitenziale adulti ore 16.30Riconciliazione IV e V anno Giovedì 5 ore 16.30 Riconciliazione VI e VII anno ore 20.30 Adorazione eucaristica e Mercoledì 1° Tutti i Santi riconciliazione adulti Ap 7,2-4.9-14 - 1 Gv 3,1-3 - Mt 5,1-12 Venerdì 6 Orario festivo ore 20.30 Celebrazione Eucaristica ad ore 15 Vespro e processione al cimitero un anno dalla morte di don Giancarlo Giovedì 2 Commemorazione di tutti i presieduta da S. E. Mons. Carlo Mazza fedeli defunti Sabato 7 Gb 19,1.23-27a - Rm 5,5-11 - Gv 6,37-40 Inizio anno catechistico ore 15.00 Is 25,6.7-9 - Rm 8,14-23 - Mt 25,31-46 Domenica 8 Sap 3,1-9 - Ap 21,1-5.6-7 - Mt 5,1-12 Festa della Madonna del Rosario Eucaristia ore 8.30 e 20.30 in Parrocchia Is 5,1-7 - Fil 4,6-9 - Mt 21,33-43 ore 15 al cimitero INIZIO ANNO PASTORALE E ore 18.00 a Marigolda CATECHISTICO Venerdì 3 ore 8.30 Eucaristia a Marigolda (sono ore 15.00 Eucaristia al cimitero sospese le messe delle 8.30 in parrocchia Domenica 5 XXXI del tempo Ordinario e delle 10 a Marigolda) Ml 1,14-2,2.8-10 - 1 Ts 2,7-9.13 - Mt 23,1-12 ore 9.30 SOLENNE INGRESSO DEL In settimana S.Comunione agli infermi NUOVO PARROCO DON ANGELO Lunedì 6 BELOTTI ore 20.45 Consiglio pastorale ore 18.00 Concelebrazione e processione Martedì 7 per le vie Colombi, Gamba, Galilei, ore 20.45 Incontro padrini e madrine Marconi, Buelli, C. Battisti, Largo Vittoria cresimandi In settimana S.Comunione agli infermi Mercoledì 8 In settimana Centri di Ascolto ore 20.30 Formazione vicariale catechisti a Lunedì 9 Brembate ore 20.45 Consiglio pastorale Giovedì 9 Martedì 10 ore 20.45 Incontro genitori IV anno ore 21.00 Consiglio affari economici catechesi Mercoledì 11 Domenica 12 XXXIII del tempo Ordinario ore 20.45 Incontro catechisti Sap 6,12-16 - 1 Ts 4,13-18 - Mt 25,1-13 Venerdì13 Domenica insieme III anno ore 20.45 Incontri adolescenti con don 15.00 Incontro diocesano dei catechisti Emanuele Poletti e gli animatori UPEE 15.30 Battesimi Sabato 14 In settimana Centri di Ascolto INIZIO FESTE PER IL Mercoledì 15 XXV° DELL’ORATORIO ore 20.30 Formazione vicariale catechisti a ore 18.30 Celebrazione eucaristica Brembate presieduta da don Claudio Forlani a XXV Sabato 18 anni dalla sua ordinazione sacerdotale ALTERNATIVAMENTE ore 19.30 Rinfresco in oratorio Domenica 19 XXXIII del tempo Ordinario ore 21.00 Concerto Gospel del coro Pr 31,10-13.19-20.30-31 - 1 Ts 5,1-6 - Mt 25,14-30 “ANGHELION” in chiesa parrocchiale ore 16.00 Incontri I anno catechesi Domenica 15 XXVIII del tempo Mercoledì 22 Ordinario ore 20.45 Incontro catechisti Is 25,6-10 - Fil 4,12-14.19-20 - Mt 22,1-14 Giovedì 23 ore 11.00 Battesimi ore 20.45 Incontro genitori II anno catechesi ore 15.00 Festa in oratorio Sabato 25 Mercoledì 18 ore 20.45 Incontro genitori adolescenti ore 20.30 Formazione vicariale catechisti a Brembate
Novembre
Calendario
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RICONCILIAZIONE
Venerdì
dalle 9.00 alle 10.00
Sabato
dalle 9.00 alle 10.00 dalle 16.30 alle 17.00 (a Marigolda) ADORAZIONE
Primo Venerdì del mese
tutta la giornata II - III - IV giovedì del mese dalle 21 alle 22,30 ORARI MESSE
FESTIVE Parrocchia
Sabato 18.30 Domenica 8.30-11.00-18.30
Marigolda
Sabato 17.00 Domenica 10.00
FERIALI Parrocchia 8.30
Marigolda 17.00
Dal 16 giugno è sospesa l’Eucarestia al cimitero.
Domenica 26 Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo Ez 34,11-12.15-17 - 1 Cor 15,20-26.28 - Mt 25,31-46
Domenica insieme VII anno 11.00 Presentazione cresimandi Mercoledì 29 Preghiera Avvento ragazzi ore 16.30
Dicembre Sabato 2 ore 18.30 Incontro VI anno Domenica 3 I di Avvento Is 63,16-17.19; 64,2-7 - 1 Cor 1,3-9 - Mc 13,33-37
ore 9.00 Ritiro V anno Domenica insieme IV anno ore 11.00 Presentazione comunicandi In settimana S Comunione agli infermi
In copertina: don Angelo Belotti Nuovo parroco di Curno
Paura di che?
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Editoriale
Carissima comunità di Curno, ogni bene e pace a voi nel Signore nostro Gesù Cristo, fonte di ogni benedizione. E’ questo il mio saluto fraterno per voi tutti. E’ questo il mio cordiale augurio. Tra pochi giorni ormai, sarò tra voi come vostro nuovo parroco e pastore, mandato dal Vescovo per continuare con voi il cammino di popolo di Dio. Ecco: continuare ! Perché la comunità di Curno ha già una lunga storia, ha già un cammino alle spalle… E io mi inserirò per continuare con voi questa storia e questo cammino per il quale molti già hanno dato la loro vita, le loro forze e i loro carismi. Mi inserirò per continuare con voi quella costruzione che ha come fondamento Gesu’ Cristo, il Signore. Io cercherò di aiutare voi a costruire con “pietre vive”, anzi a essere voi stessi pietre vive. E voi aiuterete me a essere pastore “secondo il cuore di Dio”. ...sono Vengo a voi con molta speranza. al campoUna nuova tappa nel mio cammino di base di una nuova sacerdote. Uso un’immagine di montagna a me piace tanto !) : sono al campo-base “spedizione”... di (che una nuova “spedizione”. Nelle spedizioni precedenti, in oratorio a Petosino, in Bolivia, a Foresto Sparso, a Foppenico, ho vinto , poche volte, ho perso, ho gioito, ho sofferto, ma soprattutto ho “sentito” sempre di più Colui nel quale cerco di mettere la mia fiducia. Per questo sono certo che la mia speranza, anche questa volta, non andrà delusa. Vengo a voi in serenità e pace. Non perché sono “bravo” ( Dio lo sa !...), ma perché attraverso il Vescovo, so’ che è il Signore che mi manda a voi. E Lui lo sa quello che fa ! Io sono quello che sono, cerco ogni giorno, con il suo aiuto, di essere un po’ migliore. Prendetemi come sono e insieme cerchiamo di crescere come il Signore vuole. E poi so’ di trovare sacerdoti amici, don Alberto, don Alex, don Dario, con cui lavorare insieme. So’ di trovare una comunità viva che vuole continuare a crescere camminando insieme. So’ di molte persone generose che collaborano in tutti gli ambiti della vita parrocchiale e dell’oratorio… E allora, “paura di che ?” diceva il buon Manzoni. E da ultimo, carissimi, vi dico già grazie se mi accoglierete con semplicità (non fate molte cose !) e come un fratello. Grazie per le preghiere che fate per me e che vi chiedo di continuare a fare. Vi abbraccio tutti nell’atteso di poterlo fare personalmente presto. Cordialmente. Don Angelo
Parrocchia S. Maria Assunta in Curno Diocesi di Bergamo Domenica 1 ottobre
ore 14.00 “Prenditi del tempo..” Pomeriggio di preghiera a Fontanella di Sotto il monte Martedì 3 ottobre
ore 20.45 “Rosario itinerante” partendo dal sagrato della chiesa parrochiale Mercoledì 4 ottobre
ore 16.30 Riconciliazione anno IV e V di catechesi Giovedì 5 ottobre
ore 16.30 Riconciliazione anno VI e VII di catechesi ore 20.30 Adorazione Eucaristica e riconciliazione Adulti
TUTTI I MOMENTI SARANNO GUIDATI DA don DAVIDE ROTA, SUPERIORE DEL PATRONATO S. VINCENZO
Venerdì 6 ottobre
ore 20.30 Celebrazione Eucaristica ad un anno dalla morte di don Giancarlo, presieduta da Mons. Carlo Mazza, Vescovo Emerito di Fidenza Domenica 8 ottobre
Solenne Ingresso del nuovo parroco don Angelo Belotti
Ore 18.00 Concelebrazione Eucaristica e processione con la Madonna del Rosario per le vie: Colombi, Gamba, Galilei, Marconi, Buelli, Repubblica, Cesare Battisti, Largo Vittoria
Si invita tutta la comunità ad addobbare cancelli, balconi e finestre con nastri o fiori bianco e azzurro e luci.
Avviso Sacro
Ore 9.30 Accoglienza sul sagrato della chiesa dell’Annunciazione a Marigolda e a seguire corteo verso la chiesa Parrocchiale di Curno Ore 11.00 Concelebrazione Eucaristica Ore 12.30 Pranzo comunitario in oratorio (costo 20€ adulti, 10€ bambini e comprende antipasto, primo, secondo, dolce e caffè; iscrizioni presso il bar dell’oratorio dal 29/09 al 4/10)
“Cristiano con voi, prete per voi”
Comincio questo mio nuovo tratto di strada. Chiedo a Maria e all’intercessione dei santi la grazia di non essere lasciato solo in questo sentiero di montagna verso la casa di Dio. Chiedo alla comunità cristiana che è in Curno di accompagnarmi, di aiutarmi a condividere il tesoro prezioso della fede. Spero di annunciare nel silenzio, nella discrezione e nell’umiltà la grandezza di Dio che mi ha chiamato e che ogni giorno mi dimostra il suo amore. Non sono parole fatte o copiate. Son difficili da capire, lo so benissimo! Credo nella bontà di questo Dio che voglio annunciare. Grazie e, imparando il monito di papa Francesco, non dimenticate di pregare per i sacerdoti. don Dario Delprato
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Don Dario
Ricordo questa frase appesa al portone della mia chiesa parrocchiale, Grassobbio. La trovai il giorno della mia prima messa, ormai 21 anni fa (1 giugno 1996). Monito che spesso mi torna alla mente e che illumina i miei passi, a volte faticosi, a volte decisi e spediti. Non amo parlare di me, anche perché forse non ho nulla di straordinario. Del resto la figura del prete ha come straordinario ciò che rende presente: il Cristo risorto. A noi è dato l’annunciare e il rendere presente il Cristo, speranza per l’umanità intera. Come dice san Paolo nella lettera ai Corinti: “Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.” Grazie a Dio, viene da esclamare! tesoro datoci tra le mani nonostante la fragilità che ci ricorda che siamo uomini e che l’opera della salvezza è opera Sua. Mi sono state chieste queste righe per presentarmi. Rispondo dicendo che ho il desiderio di condividere il cammino della fede con questa nuova comunità che ora mi verrà affidata. Anche il prete ha bisogno di sentirsi discepolo (o pecora nel gregge del Cristo): prima si crede e poi si annuncia. Tutti abbiamo la necessità di non essere lasciati soli nel cammino della nostra fede, strada che deve essere consolidata e sostenuta dalla fede della Chiesa. La Chiesa santa, cattolica ed apostolica di cui facciamo memoria nel credo è di fatto madre, maestra e sposa del cammino di ognuno. La Chiesa scritta con la lettera maiuscola, colei che, secondo le parole di Paolo, è corpo di colui che ne è il capo: Cristo. Ho certamente il desiderio che il mio cammino di fede sia accompagnato dalla Chiesa tutta e che ciò si tramuti in testimonianza. Del resto, in questo mondo fatto dal nulla e da finzione, sarebbe bello ricordare che solo Dio è la speranza per l’uomo. Solo Dio è colui che dona speranza al mondo, alla chiesa tutta e a me che, nel condividere un cammino di fede e grazia, sono chiamato ad esserne partecipe in maniera intima per la salvezza del mondo. Forse sono parole troppo grandi per la nostra quotidianità, ma dimentichiamo che il cuore di tutto ciò è esattamente la nostra salvezza. Potremmo allora parafrasare le parole che mi vennero consegnate così: “cristiano con voi, prete per voi a motivo della nostra salvezza”. In questo siamo tutti mendicanti. Desideriamo essere salvi ma dimenticando che solo dal Signore è la salvezza e la pace.
GRAZIE DON LORENZO! Riportiamo le parole che don Lorenzo ha rivolto alla comunità di Curno domenica 3 Settembre 2017.
Don Lorenzo
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A breve parteciperemo all’Eucarestia e credo sia bene premettere alcune parole. In fondo come prete mi sono spesso trovato a richiamare alla sobrietà celebrativa e perché ora dovrei lasciare libero sfogo a tutto? L’ Eucarestia è la cena dell’Agnello! Come ogni cena è momento d’incontro in cui le distanze fisiche non contano. Se l’Eucarestia è un saluto non può che essere saluto di benvenuto nella letizia, un saluto d’avvicinamento non di allontanamento. Letizia perfetta che scaturisce, si fonda su un Dio per l’uomo che lo rende, ci rende più esseri umani e “ più umano” Dio; letizia perfetta che non ha bisogno di gesti estrosi per vivere la centralità di un rapporto che ti viene donato e di cui solo l’uomo Gesù Cristo è il festeggiato. Lui è qui per festeggiare ognuno di noi senza graduatorie distinzioni gerarchie. In questi mesi molti mi hanno chiesto se mi dispiaceva andarmene da Curno… la risposta l’ho voluta rimuginare per poterla meglio articolare. Vi ricordate il proverbio che dice: “Quando non ci sono i cavali si fanno trottare gli asini?”. E tutti voi sapete che continua con: “ma è da asini trottare quando ci sono i cavalli oppure a forza di trottare un asino si illude di essere un cavallo”. In questo proverbio si riassume lo stile di vita del prete, ed è la mia risposta alla domanda: se mi dispiace andarmene da Curno. Quando non ci sono i cavali si fanno trottare gli asini: sono queste le parole davanti ad ogni incarico; fino a quando non troverete la persona ottimale cercherò di tappare i buchi. Altrimenti anche noi preti saremmo di quelli che vogliono fare carriera, che si ritengono sprecati per determinate mansioni, perché come dice il proverbio: “quando vuoi fare fai e quando non vuoi fare fai fare”. Certo che questo non è il migliore dei mondi possibili, ma il prete entra nell’ottica che l’incarico richiestogli è il massimo per le sue limitate capacità. Mille altri possono farlo meglio di lui; l’ottica non di felicità, gioia, tristezza ma di letizia, serenità. È il tempo per me di cedere il passo con letizia e serenità. È da asini trottare quando ci sono i cavalli! Ed allora sono felice per voi perché me ne vado. Questi anni mi hanno fatto assaporare una delle più belle riscoperte del concilio vaticano secondo: che siamo un popolo di sacerdoti in virtù del battesimo che il clero ha il solo privilegio di servire e non il diritto d’essere servito, osannato, compreso, valorizzato. Quando una comunità serve, osanna, comprende, valorizza un prete degrada la propria profonda dignità e non permette a lui d’essere ciò che è. Tonino Bello diceva ai preti: “Cari fratelli preti, chiediamo al Signore la grazia della schiavitù. Che nessuno di noi si senta proprietario del popolo, gestore delle sue sorti spirituali, manipolatore della sua coscienza, agente segreto delle sue scelte libere, condizionatore delle sue opzioni. Ma semplicemente schiavo” .
E il servo/schiavo non resta per sempre nella casa, il servo non ha casa altrimenti la castità verginale sarebbe solo un mantello per poterti gestire come vuoi. Però un asino a furia di trottare si illude d’essere un cavallo: ed allora la parola che avevo più voglia di dire in questi mesi (che qui alla vigilia della celebrazione in cui Dio liberamente si donerà a tutti noi trova il suo valore sostanziale e non d’occasione) è scusa. Chiedo scusa a questa comunità. Il mio andare arriva troppo tardi, perché il mio essere tra voi a volte mi ha fatto credere d’essere altro di quello che sono. Scusate ancora una volta perché poco, troppo poco, ho intuito d’essere di fronte all’asina di Ballam e come lui la percuotevo ostinato nel cercare il mio dio senza accorgerti che il Dio di Gesù Cristo ti si fa prossimo grazie a chi incontri , grazie a loro sei portato a Lui… e miriade di volte mi avete parlato/portato al Dio di Gesù Cristo. L’ultima domanda che spesso mi è stata fatta in questo periodo è: “cosa possiamo regalarti?”. In una primo momento volevo lasciarvelo il regalo, ma ci ho ripensato: il lasciarvelo mi avrebbe portato a pensare che ancora una volta continuavo il mio pellegrinaggio terreno con il mio scudo o sopra il mio scudo . Ho richiamato alla memoria le parole di fra Cristoforo al fratello dell’uomo che ha ucciso: «Io sto per mettermi in viaggio: si degni di farmi portare un pane, perché io possa dire di aver goduto la sua carità, d’aver mangiato il suo pane, e aver avuto un segno del suo perdono». In quest’ottica allora ricevo quello che mi donerete e mi avete donato perché vi fa onore; onore a voi che avete saputo sopportare, perdonare, permettere di servirvi a un prete e ricorderà a me d’essere un perdonato. Concedetevi però anche l’onore di accettare qualcosa da parte mia! Il sinodo ricordava ai preti che tutto quello che posseggono viene dal loro servizio al popolo di Dio e che al popolo di Dio deve tornare. Ed allora lascio un contributo per Caritas e per la costruzione dell’organo. Perché? Perché un prete come ogni comunità cristiana non può che vivere di carità che si coniuga in gesti di elemosina che non dovrebbero respirare altro che le lodi di Dio. Ed ora di tutte queste parole non resti neppure l’ombra di un sogno perché a breve inizia l’ Eucarestia : Dio semplice pane spezzato tra noi e per noi aiuta a vedere tutti con la loro vera importanza. Il resto, ed anche il pensiero che ho condiviso, è vanitas.
Estate 2017
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VENTICINQUE ANNI DI ORATORIO Era il 5 dicembre 1992, quando dopo un percorso durato circa dieci anni, il nostro oratorio veniva inaugurato dal Cardinal Jozef Glemp, arcivescovo di Varsavia, la capitale polacca dove riposano le spoglie mortali del beato Jerzy Popieluszko. In tantissimi si ricordano quel giorno, tanto atteso, tanto desiderato. Finalmente anche la parrocchia di Curno aveva il suo nuovo oratorio: un luogo dove i più piccoli potessero venire a giocare; un luogo dove gli adolescenti e giovani potessero ritrovarsi per crescere insieme; un luogo che potesse ispirare fiducia alle famiglie; un luogo che fosse più di un luogo e che abbracciasse la comunità tutta. Per ricordare quei giorni, per rivivere quella gioia, per ricordarci della bellezza e dell’importanza del nostro oratorio dal 13 al 22 Ottobre abbiamo organizzato alcuni momenti di formazione, incontro, gioco, festa. Nell’ultima pagina di questo notiziario troverete il programma dettagliato. Ma prima che inaugurassero questo oratorio, prima del 5 dicembre 1992, vuol dire che Curno non aveva nessun luogo dove i ragazzi si potessero incontrare? Assolutamente no! Nasce da qui l’idea delle pagine che seguiranno in questo inserto speciale di Oikia. Abbiamo chiesto a tutti i direttori dell’oratorio ancora viventi, che sono stati a Curno, di raccontarci i loro anni passati tra noi e lasciarci un augurio. Leggendo ciò che ci hanno scritto a molti torneranno alla mente i ricordi di un tempo, di quando si era più giovani, di quando la spensieratezza e la voglia di cambiare il mondo partivano proprio dal cortile dell’oratorio. Buona lettura. Don Alex
I primi anni.. don Biagio
Oratorio Beato Jerzy Popieluszko
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Nel luglio del 1965 Mons. Gaddi affidandomi la destinazione di Curno, mi prese in disparte e mi disse: “Da te mi aspetto un rilancio dell’oratorio. Deve diventare il “motore della Parrocchia.”” Gli anni erano quelli del Concilio. Tanto fervore, tanto entusiasmo, tanta voglia di novità. Erano gli anni di don Martello e più tardi di don Gandelli per la catechesi; gli anni di Mons. Paravisi per l’azione cattolica dei giovani. Gli anni delle riunioni dei preti giovani, desiderosi di rinnovare, di tentare i cambiamenti. Tutto questo doveva tradursi nella vita dell’oratorio. Perciò l’impegno per rinnovare la catechesi; rinnovare il gruppo dei catechisti; e siccome esistevano due oratori (maschile e femminile) la fatica e le polemiche affinché i due gruppi fossero riuniti. E poi le attività dell’oratorio: risistemare gli spazi, approntare la sala giochi, la sala riunioni e così via. Poi pensare alla formazione.Gli incontri per la catechesi, con i giovani dell’azione cattolica, e con i giovani del paese. Poi durante i mesi estivi il tempo per i compiti; non era ancora il tempo dei CRE estivi, ma le attività non mancavano. Si andava sul Monte di Mozzo per trascorrere insieme con giochi e canti il pomeriggio.
Si organizzavano tornei di calcio, le olimpiadi per le varie zone del paese..E’ da queste attività che nasce la POLISPORTIVA CURNO che proprio quest’anno celebra i cinquant’anni di vita. Come non ricordare i campi estivi a Castione con le salite in Presolana; le gite alla scoperta delle bellezze che la storia ci ha consegnato. E siccome era il tempo del ‘68 gli incontri al Cine2000 sui temi emergenti di quei tempi. A così grande distanza di tempo è difficile fare memoria. Anche perché la vita è fatta di incontri, persone che hanno reso possibile tutto questo. Sono i volti che danno senso al nostro vivere e alle nostre storie. A loro un grazie. Don Biagio
Passo dopo passo.. don Paolo Mazzoleni Cari amici tutti della parrocchia di Curno! Il tempo passa, ma gli eventi importanti della vita non passano, rimangono nel cuore. Come sacerdote posso dire che la mano provvidenziale di Dio ci accompagna, ci accarezza al di sopra di tutte le avversità che si possono incontrare. Ricordo con tanta gioia la mia prima esperienza sacerdotale a S. Omobono, dove mi sentivo a casa, preziosa anche per gli anni successivi; a Curno dove sono stato coadiutore parrocchiale di don Alberto Carrara e di don Tarcisio Tironi; infine a Burligo come parroco. Ho cercato di stare vicino a tutti: piccoli, giovani, anziani, alle famiglie. Preziosa è stata l’esperienza tra ragazzi e insegnanti nella scuola media di Curno. Ora quando ci incontriamo è un abbraccio unico. A Burligo ho continuato la mia missione sacerdotale, lieto di essere nel mio ambiente e tra la mia gente, pur trovando le spine che il mondo riserva sull’esempio di Gesù. A tutta la comunità di Curno auguro abbondanti grazie del Signore per una vita serena, armoniosa, piena di pace dove uno capisce l’altro e desidera il bene di tutti, così da far trionfare sempre l’amore. Don Paolo Mazzoleni
Un progetto.. don Mario Marossi 9 Oratorio Beato Jerzy Popieluszko
Era l’anno 1982 quando il vescovo mi ha destinato a Curno. Vi sono rimasto solo quattro anni, prima di partire improvvisamente per la Bolivia, ma credo siano stati anni fondamentali per la vita cristiana della comunità di Curno. Si respirava una volontà di rinnovamento, progetti da lungo tempo coltivati ormai maturi per essere realizzati, primo fra tutti la costruzione di un Oratorio degno di un paese in pieno sviluppo. In questo progetto mi ci sono buttato da subito mani e piedi. Ma l’Oratorio non è semplicemente una costruzione, ma persone che si sentono responsabili di una comunità cristiana. E persone che si sono messe in gioco per la realizzazione di questo progetto sono
state numerose ed encomiabili. Penso alle decine e decine di container di carta, ferro ecc. raccolti in paese per finanziare il futuro oratorio, i gruppi della catechesi, il meraviglioso gruppo di persone formatosi per aiutare famiglie in situazioni di bisogno, le centinaia di ragazzi del CRE, le feste per raccogliere fondi, tra cui la “Terza de loi” iniziata proprio in quegli anni per costruire una clima di comunità; le lunghe discussioni con tante persone anche al di fuori della “cerchia” parrocchiale; le gite; il comitato per la costruzione dell’Oratorio con gli incontri e gli scontri che hanno caratterizzato il tempo della progettazione; il bollettino “Solidarnosc”, per coinvolgere ogni persona nel cammino economico e progettuale. E finalmente la posa della prima pietra di quello che sarebbe stato il magnifico Oratorio di oggi. Molte altre iniziative ricordo con entusiasmo e nostalgia. Posso dire a me stesso di aver dato tutto del mio entusiasmo e del mio impegno di sacerdote. Anche oggi quando passo per Curno sento di poterlo fare a testa alta; non ho rimpianti ma solo bei ricordi che hanno arricchito quegli anni della mia vita. … Poi all’improvviso la chiamata per la Bolivia. I dubbi se accettare o meno la proposta per la paura
che molto del lavoro intrapreso e soprattutto la costruzione dell’oratorio si fermasse, come purtroppo è avvenuto. Ma poi mi son detto che nessuno è indispensabile e che tutto è nelle mani del Signore; ed anche una coerenza con me stesso mi ha portato a decidermi per il sì. Ricordo con commozione la messa di saluto celebrata nella costruzione dell’Oratorio ormai giunto al tetto e i due pulman che mi hanno accompagnato all’aeroporto il mattino della partenza. L’ho visto come il segno di un affetto maturato in quegli anni e mai dimenticato sino ad oggi. Potrei aggiungere una infinità di cose, ma non è necessario. Per me parla l’amicizia che ancora oggi leggo sul volto di tante persone ogni volta che capita di incontrarci. E quando vedo l’Oratorio così ben organizzato e tante persone che in esso collaborano non posso che rallegrarmene, e sento di aver fatto la mia parte perché tutto questo sia avvenuto.
Oggi le sfide sono diverse da quelle di trent’anni fa; tutto è più difficile da realizzare e le soddisfazioni forse minori del passato; ma proprio per questo c’è bisogno di un rinnovato slancio e una infusione di speranza perché i semi seminati nel passato possano produrre frutti ancora più abbondanti. L’augurio che posso fare al caro paese di Curno è quello di non fermarsi nel cammino di rinnovamento che sempre la vita ci chiama ad avere; ad accettare senza paure le sfide che la società oggi propone; a dialogare con tutti, senza distinzioni nè preferenze; a saper vedere in ognuno una persona degna di stima. E dato che tutto è fatto perché alimentati dalla fede in Gesù Cristo, la scelta cristiana di mettere tutto nelle sue mani e da Lui lasciarci guidare perché ogni cosa sia per la sua gloria. Grazie a voi, per tutto. don Mario
Arrivo e partenza.. don Paolo Rossi
Oratorio Beato Jerzy Popieluszko
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La costruzione dell’oratorio fortemente voluta dal parroco don Tarcisio, di fatto, ha coinciso con i sei anni del mio servizio a Curno come curato. A Curno non c’era l’oratorio. Per gli incontri degli adolescenti e dei giovani si utilizzava il primo piano dell’edificio addossato al vecchio cinema che al piano terra ospitava il Bar ACLI. Per gli incontri di catechismo veniva utilizzata anche la scuola dell’infanzia e alcune aule dell’edificio che confina con la cappella oggi utilizzata per la celebrazione della Messa nei giorni feriali. Non ho avuto grandi meriti nell’estensione del progetto che era saldamente in mano al parroco. L’unica cosa che sono riuscito ad ottenere è stata la realizzazione delle aule. Inizialmente si era pensato di utilizzare il seminterrato come magazzino e poi di ricavare quattro aule. Il progetto finale credo che ne conti il doppio. Otto aule, le due sale per le conferenze, la cappella, l’appartamento per il curato, il grande spazio per il bar e la cucina hanno di fatto riempito il progetto d’oratorio. Ricordo di aver visto l’abbattimento delle vecchie scuole elementari di Curno. Non so se sia stato un’operazione brillante. L’edificio d’inizio novecento, a mio modo di vedere, aveva una sua dignità e una sua bellezza. Si era valutata la possibilità di ristrutturarlo e di utilizzarlo come oratorio, ma si è poi deciso diversamente. L’abbattimento delle vecchie scuole e la
loro vendita è stato il tassello fondamentale per avere parte della somma necessaria per costruire il nuovo oratorio. Ci sono voluti alcuni anni per ultimare l’oratorio in quanto sono intervenuti diversi fattori che hanno causato la sospensione dei lavori per tempi non brevi. Quando nel 1992 si era in dirittura di arrivo ed era stata fissata la data dell’inaugurazione dell’oratorio per la fine dell’anno, il vescovo mi aveva comunicato che sarei stato trasferito. Quindi ho vissuto gli ultimi mesi a Curno con la certezza che non l’avrei mai abitato l’oratorio. Ricordo bene il giorno dell’inaugurazione. Il cardinale primate di Polonia Joseph Glemp lo aveva solennemente benedetto; l’acqua dell’aspersorio veniva arricchita da quella che a catinelle scendeva dal cielo a causa di un grandioso temporale. L’oratorio una volta era la casa dei più piccoli e dei più giovani; adesso è la casa delle famiglie. Il percorso educativo ha ragione d’essere e, soprattutto, ha una sua efficacia solo se le famiglie vengono coinvolte nel processo dell’educazione dei loro figli. L’oratorio diventa il segno della passione educativa di una comunità. Si tratta di una passione grande perché tocca la dimensione più profonda della persona: quella della libertà che si apre agli altri, quella che può aprirsi verso l’Altro, verso il Signore che deve rimanere il motivo del nostro lavoro nell’oratorio. Venticinque anni sono un quarto di secolo. È come se il nostro oratorio fosse entrato nell’età della giovinezza. Auguro di cuore alle famiglie di Curno di continuare a valorizzarlo con intelligenza e a viverlo con fedeltà. Don Paolo Rossi
Crescendo.. don Claudio Forlani
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Sono passati tanti anni da quel dicembre 1992 quando sotto una pioggia battente aspettavamo infreddoliti l’arrivo del Cardinal Glemp per l’inaugurazione del nostro oratorio! Non conoscevo ancora la gente e i ragazzi di Curno: il parroco aveva deciso di affidarmi l’oratorio solo dopo l’inaugurazione! La pioggia aumentava…e il cardinale tardava! Con i bambini della catechesi stavamo raggruppati nell’atrio davanti alla chiesina, i più fortunati erano sotto la piccola tettoia…gli altri aspettavamo bagnati bagnati! Poi l’arrivo del cardinale e finalmente la benedizione e il taglio del nastro (rigorosamente bianco e rosso! Dolorosamente tricolore! Don Tarcisio avrebbe voluto fosse anche quello bianco e rosso o bianco giallo: i colori dell’oratorio scelti da lui per onorare la Polonia e il Papa!). Quel taglio aveva un valore speciale: coronava il sogno di un Oratorio lungamente atteso dalla comunità di Curno e dava inizio al mio cammino di prete novello al suo interno! I primi tempi sono stati particolarmente difficili: la struttura non era del tutto terminata e ancora si doveva lavorare: con il tempo abbiamo iniziato a procurare i primi tavoli per le aule e per il bar, i giochi per il salone, le attrezzature per l’animazione. Nei primi mesi abbiamo raccolto un bel gruppo di volontari, formato i primi baristi ed organizzato i primi giorni di apertura della struttura. Tutto era germinale; la frequenza nei primi tempi non era certo fonte di grandi gioie! Ricordo ancora la prima animazione: avevamo preparato giochi e premi per un pomeriggio che doveva essere indimenticabile! L’unica cosa che non ho dimenticato è stata la delusione sui volti degli animatori nel vedere arrivare una sola bambina! A volte il parroco arrivava la sera, girava in lungo ed in largo ad accendere le luci di tutti i locali per dare ai passanti l’impressione di un luogo vissuto e frequentato! La prima cosa significativa che siamo riusciti a realizzare è stata la stesura degli “orientamenti
pastorali” del nascente oratorio; con non poca fatica avevamo steso un progetto, avevamo dipinto il volto dell’oratorio che volevamo dando forma a quelli che erano i nostri sogni futuri! Gli anni successivi sono stati anni di grande lavoro: partendo dai principi che avevamo steso abbiamo iniziato a strutturare le attività e la vita dell’oratorio in modo ordinato! L’oratorio doveva essere un luogo accogliente di educazione cristiana che mettesse al centro non le attività, ma i ragazzi che ne erano protagonisti! La catechesi, il cammino adolescenti e giovani, lo sport, l’animazione, i campi-scuola, le uscite, il cre, la musica … sono state tutte parti di questo unico grande progetto! Sono stati anni di sperimentazione i primi anni del nostro oratorio; anni impegnativi e al tempo stesso pieni di grandi soddisfazione! Dopo tanti anni le cose sono cambiate, sono cambiati il contesto sociale e l’assetto della Parrocchia; molte delle cose fatte sono state superate e dimenticate…ma sono rimaste le persone con i loro cammini di maturazione! Mi auguro che quei nove di vita dedicati alla Comunità di Curno abbiano contribuito ad aiutare qualcuno a sorridere, a crescere e ad innamorarsi della vita e del Buon Dio che mi ha voluto parte di questo progetto. Siamo diventati grandi, il tempo è passato, ma rimangono e persone! L’entusiasmo e la voglia di far oratorio si proiettino con ancora maggior slancio nei prossimi 25 anni che si stanno aprendo! Don Claudio
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L’adolescenza.. don Matteo Cella 13 Oratorio Beato Jerzy Popieluszko
L’oratorio compie 25 anni. Auguri! Il numero è affascinante e stimola qualche ricordo e alcune suggestioni. E anche se sappiamo che l’anniversario riguarda solo un edificio, questa è comunque una buona occasione per aprire l’album dei ricordi e rinnovare un impegno in favore delle nuove generazioni. La prima suggestione che mi consegna il numero 25 è il fatto che se parliamo di età questa diventa una situazione di svolta, un passaggio decisivo. 25 anni è un tempo di ingresso nelle responsabilità in modo diretto e definitivo. Lo sa bene chi termina gli studi e si trova a doversi districare con le questioni della vita. Anche io a 25 anni ho fatto il mio ingresso all’oratorio di Curno e come per molti altri giovani, prendere casa proprio a quell’età al Popieluszko ha significato fare i conti con il valore dell’impegno. Prima che di riempire l’agenda di impegni o di imparare a interagire con molte persone o a dover districare la matassa delle molte sfide da affrontare, l’oratorio mi ha chiesto di esercitare il senso di responsabilità e la cura. E non c’è dubbio che questa grande istituzione che appartiene al DNA delle nostre Parrocchie sia una grande palestra per tanti adolescenti e giovani per apprendere la responsabilità nei confronti delle altre persone e della società intera. È dentro l’oratorio che si allenano le relazioni e le amicizie improntandole al
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rispetto, il senso del servizio ai più piccoli e la cura per chi è più fragile, la partecipazione alla vita di una collettività. 25 anni sempre! Una seconda suggestione che i 25 anni mi sollecitano è il fatto che l’età dei giovani oggi l’oratorio la conosce poco. Nella mia esperienza a Curno ho avuto modo di veder nascere il gruppo giovani che ha tentato in vari modi di accompagnare le domande di chi si stava avvicinando all’età della maturità. Esperienza felice anche se a tratti faticosa. L’oratorio ha poca dimestichezza con questo momento della vita. Sappiamo proporre ottime esperienze per bambini e ragazzi e stare vicini agli adolescenti. Ma chi è un po’ più grande trova meno spazio in oratorio. Questa età rimane una sfida: abbiamo già provato ad entrare in dialogo con questo passaggio esistenziale ma molto abbiamo ancora da fare come comunità cristiana attenta ai giovani. Il prossimo quarto di secolo ci chiede questa cura! E la terza suggestione è questa: un quarto di secolo. Tanto o poco? Tanto e poco! Il numero è importante e fa pensare a quanto si è fatto, a quanto si è cresciuti, a quanto si è creduto nell’oratorio. Ripensando al tempo che anche io ho condiviso con la comunità di Curno non posso che confondere moltissimi ricordi: di esperienze se ne sono fatte davvero tante! L’oratorio è per sua natura frenetico, ricco, avvincente, sempre in movimento. Ogni giorno porta delle richieste diverse e apre a possibilità nuove. Dentro l’oratorio si realizza il detto “una ne fai e cento ne inventi” come in pochi altri luoghi. Eppure chi vive l’oratorio sa che tutto quello che si opera non è mai abbastanza e non è mai un lavoro terminato: i ragazzi cambiano, le esigenze sono sempre diverse, la cura verso gli altri non è mai un tema che si esaurisce. Tanto e poco convivono alimentando un dinamismo che rende l’oratorio un luogo di vita vera. Buon compleanno oratorio di Curno. E buon cammino per i prossimi 25 anni! Don Matteo
25 anni e non sentirli. .
e ancora tanta strada da percorrere...
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Un nuovo anno insieme! Anno catechistico 2017 - 2018 Carissimi genitori, Carissimi ragazzi, È con gioia, entusiasmo e un po’ di apprensione che desideriamo iniziare un nuovo anno catechistico insieme a voi. Dovremo imparare a conoscerci, a volerci bene, a camminare fianco a fianco, ma quando la presenza di Gesù è in mezzo a noi tutto è più facile, tutto è possibile! Lo slogan per quest’anno pastorale sarà: “Maestro dove abiti?”. È la domanda che i primi discepoli rivolgono al Signore nel Vangelo di Giovanni. Anche noi con loro vogliamo scoprire dove dimora Gesù, anche noi vogliamo seguirlo per scoprire quale è la sua casa, chi è la sua casa! Viviamo dentro questa prospettiva il nuovo anno catechistico: desiderosi di scoprire la bellezza di Dio che Gesù ci ha rivelato e non come percorso obbligatorio verso i sacramenti. Offenderemmo Gesù! Buon cammino a tutti. Un abbraccio fraterno. don Angelo, don Alex, don Dario, don Alberto Le catechiste e i catechisti Prima Elementare Seconda Elementare
I TRIENNIO
Terza Elementare
Quarta Elementare Quinta Elementare
II TRIENNIO
Prima Media Seconda Media
Una domenica pomeriggio al mese, genitori e bambini, in oratorio Sabato pomeriggio a Marigolda Domenica mattina all’oratorio Sabato pomeriggio a Marigolda Domenica mattina all’oratorio PRIMA RICONCILIAZIONE Sabato pomeriggio all’oratorio Domenica mattina all’oratorio PRIMA COMUNIONE Sabato pomeriggio all’oratorio Domenica mattina all’oratorio Sabato pomeriggio all’oratorio Domenica mattina all’oratorio Sabato pomeriggio all’oratorio Domenica mattina all’oratorio CRESIMA
La catechesi non è preoccupazione immediata al sacramento, ma è un CAMMINO che ci sostiene nel nostro diventare cristiani, quindi questo percorso è chiesto a tutti i ragazzi, dal primo al settimo anno.
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Anno catechistico ‘17 - ‘18
I ANNO
Tornano i Circoli di R-esistenza “Voglio una vita...generativa“ è il titolo della proposta di lettura per i partecipanti ai Circoli di R/esistenza di Molte fedi sotto stesso cielo che anche quest’anno la parrocchia e la Biblioteca organizzano per offrire una nuova occasione di incontro e di approfondimento. Gli autori del libro, Chiara Giaccardi e Mauro Magatti, entrambi sociologi e docenti dell’Università Cattolica di Milano, ci propongono di guardare alla nostra vita come ad un giardino da far fiorire. “O si vive o si muore, anche se il corpo funziona”. E vivere vuol dire amare. Solo l’amore sa generare: figli, attenzioni, bellezza, speranza, in un processo che ci porta al di là di noi stessi. E con il compito di capire, in relazione con gli altri, quale strada vogliamo intraprendere per continuare a dare frutti e cercare spunti di azione concreta che ci aiutino a trovare una via d’uscita dalla crisi economica, sociale e morale nella quale ci stiamo dibattendo. I quattro incontri, di 2 ore ciascuno, saranno bimensili. Si svolgeranno nei mesi di ottobre e novembre in fasce orarie diversificate per favorire la partecipazione. Date, sedi e modalità di iscrizione saranno comunicate con apposito volantino.
In comunità
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Viag g io Palerm a o AD
Pellegrinag gio Roma cresimandi a
O e gi ovani dal 2 a l 5 gen naio (in aer eo)
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em dal 27 al 30 dic
per info chiedere a don Alex
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Notiziario della parrocchia di Curno Anno IX - n.3 Autorizzazione del Tribunale di Bergamo
n.32 del 26/11/2008 Direttore: don Angelo Belotti Direttore responsabile: Davide Agazzi Editore: Parrocchia S.Maria Assunta Curno Impaginazione: AB Grafica Stampa: Gamedit srl - Curno
Contatti: parrocchia.curno@virgilio.it 035-463232; 035-612606 Parrocchia Santa Maria Assunta piazza Papa Giovanni XXIII, 12 24035 Curno (Bg)
*Oƒk…a dal greco antico significa “casa”
CHIAMATI ALLA VITA ETERNA
RINATI IN CRISTO NELLA CELEBRAZIONE BATTESIMALE 11 giugno Spada Noiemi TianTIan
3 giugno Dolci Ausilia di anni 92
7 giugno Locatelli Giuseppe di anni 80
8 giugno Bologna Luigi di anni 70
8 giugno Damiani Giancarlo di anni 80
16 luglio Belotti Rebecca
UNITI NEL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO 11 giugno Bassis Ida di anni 96
28 giugno Brena Maria di anni 97
18 giugno Cuomo Lucia di anni 93
28 giugno Preda Lucia di anni 88
20 giugno Gelmini Pietro di anni 87
6 luglio Sana Marino di anni 83
26 giugno Casali Lorenzo di anni 88
6 luglio Perico Abele di anni 81
29 luglio Moleri Daniele con Frigeni Marianna
19 Per la pubblicazione delle foto: parrocchia.curno@virgilio.it
Contatti 14 luglio Delbono Annamaria
di anni 73
23 luglio Gamba Aldina di anni 74
23 luglio Innocenti Angiolino di anni 83 12 giugno Conti Sergio di anni 59
29 luglio Ubiali Anna di anni 90
16 agosto Caccia Rosa
di anni 86
24 agosto Bertuletti Gianni di anni 93
Parrocchia 035/463232 curno@diocesibg.it parrocchia.curno@virgilio.it Oratorio 035/612606 carlessi.alex@gmail.com don Alberto 035/462244 don Alex 035/612606 don Dario 035/462351 Suore Orsoline 035/610289
Anagrafe
7 luglio Lodetti Elia di anni 87
Sabato 14 ottobre
Ore 18.30
Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Claudio Forlani in occasione del suo 25° anno di ordinazione sacerdotale Ore 19.30 Rinfresco in oratorio aperto alla comunità; Ore 21.00 CONCERTO GOSPEL del coro “Anghelion” in chiesa Parrocchiale
Sabato 21 ottobre
Domenica 15 ottobre Ore 15.00
Ore 21.00
GRANDE FESTA IN ORATORIO con gonfiabili,
Oratorio: Ruolo, Stile, Sfide
animazione e il II torneo di calcio “Beato Jerzy Popieluszko”
Giovedi' 19 ottobre
Celebrazioni eucaristica in ricordo dell’anniversario della morte del beato Jerzy Popieluszko
Venerdi' 20 ottobre
Incontro per tutti i genitori della catechesi con don Samuele Marelli, responsabile degli Oratori lombardi. in contemporanea proiezione del film “Cattivissimo Me 3” per tutti i ragazzi
Domenica 22 ottobre
Ore 15.00
Ore 20.45
Castagnata
Preghiera in ricordo del Beato Padre Jerzy
Ore 16.00 Spettacolo “A ruota libera” a cura dello spazio “Circo Bergamo”.
Popieluszko in chiesa parrocchiale