Spqr Sport - Speciale Mondiali Volley 2010

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USCITA UNICA


Mondiali 2010: è grande volley teggio, nel girone di Milano contro Giappone, Egitto ed Iran. Gli altri gironi vedranno il Brasile, campione del Mondo in carica, giocarsela contro Spagna, Cuba e Tunisia, la Russia, altra grande favorita inserita nel girone C, cercherà la qualificazione contro Australia, Porto Rico e Camerun; il girone D metterà di fronte Usa, Argentina, Venezuela e Messico. I gironi più difficili, ma anche più affascinanti da seguire, saranno quello di Torino con Bulgaria, Cina, Francia e Repubblica Ceca, e quello di Trieste con Polonia, Serbia, Germania, e Canada. Passata questa prima fase le prime tre di ogni girone accederanno alla seconda fase, sempre a gironi, che si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre rispettivamente a Catania, Milano, Ancona. Al termine di questa fase finalmente entrerà in scena Roma. La terza fase, che vedrà co-protagonista Firenze, vedrà le migliori dodici formazioni uscite dalla precedente scrematura misurarsi in al-

Con il contributo del Direttore Generale del COL Roma, Barbara Pescatori e il Capo Ufficio Stampa, Luca Montebelli In copertina Birarelli, Fei, Mastrangelo, Vermiglio Editore Alfacomunicazione Srl Via del Giuba, 9 - 00199 Roma Direttore Responsabile Fabio Argentini Art Director Alberto Brunella Stampa Stampa&Servizi Indotti Srl - Roma Chiuso in redazione il 25-08-2010

Uscita unica in allegato a Spqr Sport - n. 4 - Settembre 2010 Mensile di informazione a distribuzione gratuita Reg. Trib. di Roma n. 21 del 27-01-10

Comitato Organizzatore Locale - Roma CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE COL ROMA MONDIALI 2010 PRESIDENTE: VICE PRESIDENTE: MEMBRI:

PRESIDENTE COL ROMA: GENERAL MANAGER: CHIEF EXECUTIVE: PRESS MANAGER:

MASSIMO MEZZAROMA GIOVANNI AVALLE PAOLO PASQUALONI ANDREA SCOZZESE ANDREA BURLANDI MASSIMO MEZZAROMA BARBARA PESCATORI ANDREA BURLANDI LUCA MONTEBELLI

SOMMARIO

i siamo! Il Mondiale di Pallavolo Maschile è ormai alle porte e tutto è pronto per lo spettacolo che riempirà i Palazzetti dello Sport da Nord a Sud della nostra Penisola. La gara d’inizio della manifestazione iridata è in programma il prossimo 25 settembre a Milano, poi, per due settimane tutti gli occhi del Mondo saranno puntati sull’Italia. Le ventiquattro Nazioni rappresentate si divideranno progressivamente in nove città: Milano, Torino, Trieste, Verona, Modena, Firenze, Ancona, Reggio Calabria, Catania. Tutte avranno come obbiettivo la Capitale che ospiterà nel suo storico Palazzo dello Sport dell’Eur, il PalaLottomatica, la finalissima del 10 ottobre. Ma come si svolgerà nello specifico questo Campionato del Mondo? La prima fase vedrà le Nazionali divise in sei gironi, ognuno di quattro squadre, ospitati in altrettante città, Verona, Modena, Reggio Calabria, Torino, Trieste e Milano. La nostra nazionale giocherà, come da sor-

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tri quattro gironi da tre squadre, di fatto due gironi per ognuna delle due città. Quest’ultima fase avrà inizio il 4 ottobre e si concluderà il 6, con due gare al giorno, una alle 17, l’altra alle 21. Le prime di ogni girone si giocheranno le semifinali di Roma che assegneranno i posti dal primo al quarto, le seconde resteranno in lizza per i posti dal quinto all’ottavo (Modena), mentre le terze dovranno accontentarsi delle posizioni dalla nona alla dodicesima, destinazione Firenze. Le semifinali – Roma, Palalottomatica - si giocheranno il 9 ottobre, il rendez-vous più atteso da tutti gli appassionati di pallavolo sarà per il 10 ottobre, giorno della finalissima. Nel gioiello di Pierluigi Nervi, sicuramente esaurito in ogni ordine di posti, si deciderà chi salirà sul gradino più alto del podio, ma comunque andrà, sarà una festa per il volley mondiale. Marco Maceroni

Il Comune di Roma a sostegno del Mondiale L’impegno del Col di Roma Il programma La formula Il Palalottomatica e la biglietteria Le 24 squadre partecipanti Gli azzurri Le regole di gioco La lunga storia dei Mondiali maschili La carica degli aspiranti volontari al Mondiale 2010 La mascotte Volly È una pallavolo in carriera


Il Comune di Roma a sostegno del Mondiale Roma ancora una volta teatro di un grande evento sportivo, in grado di dare lustro e risonanza alla città più bella del mondo. Il Mondiale di Volley 2010 vedrà ancora una volta coinvolto e partecipe il Comune di Roma, da sempre in prima linea per la diffusione della pratica e della passione sportiva nella nostra città.

spitare le fasi finali dei Mondiali Maschili di Pallavolo, che prenderanno il via il 24 settembre e che coinvolgeranno importanti città italiane, significa per Roma consolidare il forte legame che esiste con la pallavolo e con tutte quelle discipline legate a questo splendido sport, tra i più praticati nella nostra città e nella nostra Nazione. La pallavolo è uno sport giovane e per giovani, un gioco per tutti, attraverso il quale si apprende il significato più vero e profondo dei termini “gruppo”, “solidarietà”, “rispetto delle regole”, “gioco di squadra”. Oltre ai mondiali del 1978 e agli europei del 2005, la Capitale ha avuto il privilegio di accogliere nel 1948 i primi Campionati Europei di pallavolo maschile, che si giocarono all’aperto proprio al Foro Italico, cuore pulsante dell’Olimpiade di Roma 1960. Eppure in quei XVII Giochi Olimpici, il volley non era presente nel pro-

gramma olimpico. Nonostante questa lacuna sia stata colmata in occasione dell’Olimpiade di Tokyo 1964, la Capitale e l’Italia hanno un simbolico “debito” nei confronti della Pallavolo, che ci auguriamo di poter onorare già dai Giochi del 2020, per i quali Roma ha avanzato la sua candidatura. In attesa di conoscere la decisione del CIO, tuttavia, la nostra città si appresta a vivere un nuovo esaltante appuntamento sportivo, che convoglierà migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo e che, sono certo, saprà lasciare una traccia importante nella storia di questo sport. Il Mondiale maschile sarà il primo di una lunga serie di eventi che ci accompagneranno da qui ai prossimi anni: nel 2011 infatti ospiteremo i mondiali di Beach Volley e poi, sempre in Italia, si celebreranno i mondiali femminili nel 2014. Non posso dunque che rivolgere a tutti i partecipanti il mio sentito benvenuto e quello di tutta la città di Roma e ringraziare la FIVB, la FIP e il Comitato Organizzatore per la professionalità e l’impegno messi in campo. Vinca il migliore, vinca lo sport.

Campionati Mondiali di Pallavolo 2010, che vedranno il loro epilogo a Roma, ultima tappa di altre nove città, rappresentano senz’altro l’evento sportivo più importante che si svolge nell’anno dell’ufficializzazione della candidatura all’Olimpiade del 2020. I Mondiali daranno certamente ulteriore lustro sportivo alla capitale sia per il grande movimento di appassionati, sia per il valore tecnico della manifestazione. Per questo l’Amministrazione Comunale di Roma, con in testa il Sindaco Gianni Alemanno, ha abbracciato sin dall’inizio il progetto in maniera sinergica con la Fipav nazionale del Presidente Carlo Magri e del suo vice, l'attivissimo Luciano Cecchi, e con il comitato Regionale e Provinciale degli amici Andrea Burlandi e Claudio Martinelli, insieme ai comitati periferici del Coni, coinvolgendo le singole associazioni e società sportive dei territori municipali, gli enti di promozione sportiva e le scuole, importantissime poiché il volley in queste realtà è fortemente presente. Il Comune, in tal senso, è particolarmente sensibile: penso ad esempio alle tante reti consegnate nelle palestre scolastiche. Il Mondiale sarà un’occasione unica per coniugare in maniera diretta lo sport agonistico ai massimi livelli con il tessuto dello sport cittadino vale a dire la base dei praticanti amatori e dei giovani. Voglio ora sottolineare il lavoro fatto dal COL di Roma che, con grande professionalità e competenza, sta lavorando per allestire un evento di altissima qualità, ancor più bello degli Europei del 2005, vinti dall’Italia e per i quali

il movimento pallavolistico romano ricevette i complimenti del mondo intero per la capacità organizzativa. Ringrazio quindi Massimo Mezzaroma e Barbara Pescatori Presidente e Direttore Generale che, insieme ad uno staff altamente professionale, stanno lavorando da molti mesi per il successo della manifestazione insieme alla struttura nazionale presieduta da persone di alta esperienza come Carlo Salvatori e Francesco Ghirelli. Con questa squadra, sono certo, il Mondiale trarrà la linfa vitale per stupire ancora. Il resto lo farà l’entusiasmo del pubblico del Palalottomatica proveniente da ogni parte d'Italia, con il cuore pulsante della sempre calorosa tifoseria romana. Auspichiamo che si possano rivedere i successi della mitica “Generazione di Fenomeni” ma anche le gesta di quella squadra che nel 1978, proprio a Roma, conquistò la medaglia d’argento. Il Palazzo dello Sport dell’Eur del resto, altra preziosa eredità dell’Olimpiade di Roma 1960, è sempre stato un luogo magico per lo sport italiano, teatro di imprese sportive indelebili. Il 26 settembre, in una delle iniziative che precederanno i Mondiali, una miriade di bambini invaderà via dei Fori Imperiali per una kermesse di minivolley che potrà regalare gioia ed entusiasmo a tutti. Credo sia il modo migliore per ricordare l’impagabile Franco Favretto, che ci guarderà soddisfatto da lassù. Faremo di tutto affinchè questo appuntamento si ripeta regolarmente ogni anno nella stessa suggestiva location, come lui sempre ha desiderato e poi realizzato insieme all'Ufficio Sport, con il ritorno del volley giovanile nella palestra a cielo aperto più bella e più grande del mondo, accanto al Colosseo. Ora, in bocca al lupo e buon divertimento con l'Italia sempre nel cuore!

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Gianni Alemanno, Sindaco di Roma

Alessandro Cochi, Delegato alle Politiche Sportive del Comune di Roma


L’impegno del Col di Roma assegnazione al nostro Paese dell’edizione 2010 dei Campionati del Mondo di Pallavolo Maschile è stata senza dubbio una vittoria della Pallavolo italiana, avendo essa progressivamente consolidato la sua posizione politico-organizzativa sullo scenario del Volley internazionale. Il “made in Italy” applicato alla Pallavolo, insomma, continua a “tirare”. La rassegna iridata che si svolgerà dal 24 settembre al 10 ottobre in ben dieci città, è dunque figlia di un processo che parte da lontano e che ha avuto il suo momento “top” nel 2005, quando l’Europeo di Roma fu da tutti ritenuto uno degli eventi di più belli di tutti i tempi. Lo sa bene Luciano Cecchi, vicepresidente della Federazione Italiana Pallavolo ed Executive Director del Mondiale 2010. Di quell’Europeo – ma anche dell’arco temporale di questi ultimi tre lustri - fu uno dei protagonisti, in un Comitato Organizzatore che seppe ben capitalizzare le esperienze precedenti come, solo per ricordarne qualcuna, la World League, gli Europei femminili, la Finale di CEV. «Si, è così - afferma Cecchi - questa manifestazione del 2010 tanto attesa, è figlia di un processo di crescita sul piano della qualità organizzativa che ha riguardato negli ultimi anni la Pallavolo italiana nel suo complesso. L’Europeo di Roma esaltò la città e produsse un formidabile impatto internazionale, accompagnato nel nostro Paese da un’emozione fortissima grazie alla vittoria degli Azzurri - prosegue il Vice Presidente Federale ma la capitale fu anche catalizzatrice di un movimento forte e radicato nel nostro Paese. La scelta di “spalmare” il Mondiale su dieci diverse città è nata proprio dalla volontà di legittimare al massimo il “sistema pallavolo” italiano. Questo Mondiale, inoltre, è una sorta di crocevia - continua il numero due della Fipav perché l’Italia è già stata designata per essere il centro nevralgico della Pallavolo internazionale dei prossimi anni con il grande progetto del Beach Volley, che vedrà in scena il Mondiale maschile e femminile 2011 al Foro PAGINA

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COL ALL’OPERA

Da sinistra l’allenatore della Nazionale di Volley Andrea Anastasi, il Vice Presidente della Federazione Italiana Pallavolo ed Executive Director del Mondiale 2010 Luciano Cecchi e Massimo Mezzaroma Presidente del COL di Roma

Italico, e quello femminile indoor del 2014. Siamo consapevoli che è in corso un partita epocale per il nostro movimento, dobbiamo vincerla a tutti i costi. Va rimarcato in questo senso il ruolo politico internazionale del Presidente della FIPAV Carlo Magri che si è speso con competenza e passione nelle sedi giuste. Se in Italia organizziamo manifestazioni prestigiose molti meriti sono suoi. Per quanto riguarda il ruolo degli Azzurri pensiamo positivo, l’aria di casa farà bene ai nostri ragazzi, speriamo di averli nella fase di Roma. A proposito della Capitale, il COL sta lavorando bene, c’è sintonia tra le varie forze attive della città e dell’intera regione; del resto Roma e il Lazio costituiscono un territorio che “conosce di pallavolo”, che esprime un esercito di Società, tesserati e una considerevole qualità progettuale. Di questo

va dato atto all’operosità dei Comitati FIPAV del territorio e delle società di vertice e di base del Lazio. Solo per parlare dell’attualità le imprese sportive della MRoma Volley, dell’Andreoli Latina, del Sora e del Pomezia (ex Formello-Fidia), senza dimenticare i risultati delle serie minori e quelli a dir poco lusinghieri del settore giovanile, sia di club che di Rappresentative Regionali, con scudetti, titoli italiani e ripetuti piazzamenti di prestigio, fanno ormai sistema. Insomma, si sta indirizzando nel modo giusto una fase finale che non mancherà di produrre effetti ed emozioni da ricordarsi a lungo. In chiusura voglio esprimere il mio personale orgoglio per aver collaborato nel 2005 con Giovanni Malagò e oggi con Massimo Mezzaroma, in entrambi i casi si è trattato di esperienze bellissime sul piano umano e professionale».


Barbara Pescatori, General Manager del Col Del COL di Roma è, appunto, Presidente Massimo Mezzaroma che a parte la sua notorietà di imprenditore di punta del settore immobiliare in ossequio a una consolidata tradizione familiare, può vantarsi dell’invidiabile e meritata etichetta di “uomo di sport”. Il che si declina in molteplici attività, incarichi e ruoli. Atleta internazionale nella vela, dirigente nel calcio e nel volley, e – soprattutto – convinto assertore dell’idea che lo sport debba ispirarsi sempre a un moderno Umanesimo, capace di generare emozioni, rapporti, etica. «Credo in un’idea di “famiglia dello sport” orientata ai giovani in cui a prevalere sull’utilitarismo ad ogni costo e sulla contrapposizione quasi fisiologica tra i tifosi, debbano essere i valori complessivi, primo fra tutti il rispetto». Sul mondiale di Volley ha le idee chiare.«A Roma é l’evento dell’anno, una riedizione in chiave moderna del 1978, quel Mondiale aprì una fase nuova che fece finalmente apprezzare e amare la disciplina da parte del grande pubblico. Da allora il volley italiano si è imposto come modello sportivo per risultati sul campo e organizzativi. L’auspicio è che il gruppo di lavoro che sta curando la fase finale con encomiabile impegno e una passione formidabile sappia concorrere all’apertura di un’altra fase storica, capace di traghettare la nostra disciplina verso traguardi ancora più positivi. Sinora il Comitato che ho l’onore di presiedere ha lavorato benissimo, basta guardare le innumerevoli iniziative ideate a supporto

dell’avvenimento. Ricordo la magnifica cerimonia del Count Down, l’All Star Volley con la Nazionale Italiana, il contatto costante con il mondo della scuola e con i giovani che ha prodotto risultati straordinari, la Pallavolo nelle strade, nelle piazze, nei palazzetti di Roma e del Lazio. Abbiamo distribuito - prosegue Mezzaroma - reti da gioco alle società, materiale promozionale, abbiamo “raccontato” il mondiale negli incontri con gli studenti e realizzato un “concorso d’idee e d’interventi” che ha visto premiate le società che hanno messo in campo la loro inventiva e la loro voglia di guardare al Mondiale come a un’eccezionale opportunità di crescita della loro attività. In questa grande avventura rilevo inoltre con piacere che Comune, Provincia e Regione sono al nostro fianco, è una circostanza che legittima i nostri sforzi». Per quello che riguarda il primo bilancio: «Un primo bilancio? È prematuro, dico solo che la città e la regione stanno fornendo risposte importanti, ormai ci siamo, ecco, tra due mesi sarà tempo di bilanci organizzativi, sono convinto che saranno molto positivi. Il mio aspirazione è quello di toccare con mano l’entusiasmo della gente. Personalmente - chiude Mezzaroma vivo questa esperienza con profonda emozione e con grande slancio, voglio ringraziare Luciano Cecchi per avermi coinvolto in questa grande avventura, gli amici del Consiglio di Amministrazione e uno staff che quotidianamente si spende senza risparmio». Altrettanto entusiasta è Barbara Pescatori, General Manager del COL di Roma al quale é approdata in forza di una consolidata esperienza professionale maturata nel campo degli eventi, della comunicazione del marketing. L’organizzazione di questo grande evento è certamente molto impegnativa ma il COL dispone di uno staff di persone competenti e preparate in grado di superare ogni difficoltà. «L’organizzazione del Mondiale, in particolare della parte di esso che manderà in scena le finali al Palalottomatica con tutto il mondo sportivo che guarderà in quella direzione. Ma anche molto più intrigante e stimolante, ho scoperto, infatti, una disciplina piena di fermenti, conosciuto persone e dirigenti eccezionali,

sono felice ed onorata di essere entrata in questo contesto. Ho vissuto una parentesi sportiva bellissima nel Mondiale di nuoto, questa nel volley mi sembra fantastica. Mi piace sottolineare soprattutto il dato relativo alle richieste di collaborazione su Roma da parte di molte centinaia di volontari, è il sintomo più evidente di come la voglia di esserci sia stato un elemento trasversale a diverse generazioni di giovani. Questo è lo spirito giusto, esattamente lo stesso che ho riscontrato in tutto lo staff, non mi è stato difficile farmi… contagiare. Sono grata alla Federazione e al COL di Roma - prosegue - in particolare a Massimo Mezzaroma e a Luciano Cecchi per avermi offerto questa possibilità, ho trovato compagni di viaggio che, pur in un mondo complesso e variegato, mi hanno fatto sentire a casa, li ringrazio. Sono altresì grata agli Enti Locali che stanno dando un fattivo sostegno all’organizzazione romana del Mondiale. Per quanto riguarda lo stato dell’arte - prosegue la Pescatori - diciamo che da alcuni mesi siamo in pieno evento, i vari aspetti organizzativi stanno trovando progressivamente posto in un puzzle molto articolato che deve tenere conto di tantissime variabili, ognuna allo stesso modo importante e a sua volta complessa. Da oggi - chiude la GM - al Mondiale lavoreremo in apnea, saremo “sul campo” ventiquattro ore al giorno, vogliamo dare di Roma, del Lazio e della Pallavolo un’immagine scintillante. Se lo meritano questo movimento e le moltissime persone che ne alimentano tutti i giorni la passione».

COL ALL’OPERA

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PAGINA

IL


1° FASE

Il programma

24 SQUADRE - COMPOSIZIONE GIRONI MILANO

VERONA

MODENA

REGGIO CALABRIA

TORINO

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

GIRONE D

GIRONE E

GIRONE F

ITALIA

BRASILE

RUSSIA

USA

BULGARIA

SERBIA

GIAPPONE

SPAGNA

PORTO RICO

ARGENTINA

CINA

POLONIA

EGITTO

CUBA

AUSTRALIA

VENEZUELA

FRANCIA

GERMANIA

IRAN

TUNISIA

CAMERUN

MESSICO

REP. CECA

CANADA

TRIESTE

25/26/27 SETTEMBRE 2010 MILANO DATE 25/09

26/09

27/09

EGY - IRI

BRA - TUN

25/09

ITA - JPN IRI - JPN ITA - IRI

ESP - TUN

27/09

JPN - EGY

26/09

BRA - ESP

26/09

RUS - AUS AUS - CMR

27/09

CUB - BRA

25/09

AUS - PUR CMR - PUR

27/09

PUR - RUS

TRIESTE

TORINO

GIRONE D

DATE

RUS - CMR

25/09

ESP - CUB TUN - CUB

26/09

EGY - ITA

GIRONE C

DATE

GIRONE B

DATE

REGGIO CALABRIA

MODENA

VERONA

GIRONE A

VEN - ARG

FRA - CZE

25/09

USA - MEX ARG - MEX USA - ARG

CZE - CHN

26/09

FRA - BUL BUL - CZE

27/09

MEX - VEN

25/09

BUL - CHN

26/09

VEN - USA

GIRONE F

DATE

GIRONE E

DATE

27/09

CHN - FRA

POL - CAN GER - SRB CAN - SRB POL - GER GER - CAN SRB - POL

IL COMITATO ORGANIZZATORE DEI CAMPIONATI DEL MONDO DI PALLAVOLO MASCHILE FIVB 2010 SI RISERVA IL DIRITTO DI CAMBIARE L’ORDINE DELLE GARE PER ESIGENZE TELEVISIVE LE PRIME TRE SQUADRE CLASSIFICATE DI OGNI GIRONE ACCEDONO ALLA SECONDA FASE LE SQUADRE QUARTE CLASSIFICATE DI OGNI GIRONE LASCIANO LA COMPETIZIONE

2ª FASE

18 SQUADRE - 30 SETTEMBRE - 1/2 OTTOBRE 2010 CATANIA

ANCONA

MILANO

DATE

GIRONE G

GIRONE I

DATE

GIRONE H

GIRONE M

DATE

GIRONE L

GIRONE N

30/09

C2 - F3

C1 - A2

30/09

B1- F2

E1 - D2

30/09

D1 - E2

F1 - B2

1/10

F3 - A1

B3 - C1

1/10

D3 - B1

A3 - E1

1/10

C3 - D1

E3 - F1

2/10

A1 - C2

A2 - B3

2/10

F2 - D3

D2 - A3

2/10

E2 - C3

B2 - E3

12 SQUADRE - 4/5/6 OTTOBRE 2010

3ª FASE

ROMA / FIRENZE

ROMA / FIRENZE

DATE

GIRONE O

GIRONE R

DATE

GIRONE P

GIRONE Q

4/10

M2 - L2

L1 - N2

4/10

H1 - M1

I1 - N1

5/10

L2 - G1

G2 - L1

5/10

I2 - H1

H2 - I1

6/10

G1 - M2

N2 - G2

6/10

M1 - I2

N1 - H2

LE SQUADRE PRIME CLASSIFICATE DI OGNI GIRONE GIOCHERANNO PER IL 1° - 4° POSTO LE SQUADRE SECONDE CLASSIFICATE DI OGNI GIRONE GIOCHERANNO PER IL 5° - 8° POSTO LE SQUADRE TERZE CLASSIFICATE DI OGNI GIRONE GIOCHERANNO PER IL 9° - 12° POSTO

12 SQUADRE - 8/9 OTTOBRE 2010 FIRENZE 9° - 12° POSTO

SEMIFINALI

MODENA 5° - 8° POSTO P2 - Q2

8/10

GIRONE U

DATE

GIRONE T

DATE

8/10

O2 - R2

P3 - Q3

ROMA 1° - 4° POSTO DATE 9/10

O3 - R3

GIRONE S

P1 - Q1 O1 - R1

LE SQUADRE VINCENTI DEL GIRONE S DISPUTERANNO LA FINALE 1° - 2° POSTO, LE PERDENTI QUELLA 3° - 4° POSTO LE SQUADRE VINCENTI DEL GIRONE T DISPUTERANNO LA FINALE 5° - 6° POSTO, LE PERDENTI QUELLA 7° - 8° POSTO LE SQUADRE VINCENTI DEL GIRONE U DISPUTERANNO LA FINALE 9° - 10° POSTO, LE PERDENTI QUELLA 11° - 12° POSTO

FINALI

12 SQUADRE - 9/10 OTTOBRE 2010 MODENA 5° - 8° POSTO DATE

PAGINA

9/10

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FIRENZE 9° - 12° POSTO

GIRONE T

DATE

PERDENTE P2 - Q2 - PERDENTE O2 - R2 VINCENTE P2 - Q2 - VINCENTE O2 - R2

9/10

GIRONE U

PERDENTE P3 - Q3 - PERDENTE O3 - R3 VINCENTE P3 - Q3 - VINCENTE O3 - R3

LE PARTITE SI DISPUTERANNO ALLE ORE 17 E ALLE ORE 21 IL PROGRAMMA

ROMA 1° - 4° POSTO DATE 10/10

GIRONE S

PERDENTE P1 - Q1 - PERDENTE O1 - R1 VINCENTE P1 - Q1 - VINCENTE O1 - R1


La formula

e 24 squadre qualificate sono state divise in 6 gironi da 4 squadre. L’Italia, come paese organizzatore, è stato inserito nel Girone A. Le 11 squadre qualificate con la migliore posizione nel ranking mondiale sono state inserite nella prima e nella seconda riga partendo dal Girone B seguendo il sistema a serpentina. Le restanti 12 squadre sono state divise in due gruppi in base al ranking mondiale e inserite nella terza e quarta riga in base al sorteggio (come da Regolamento FIVB). La Prima Fase si svolgerà in 6 città (Milano, Verona, Modena, Reggio Calabria, Torino e Trieste) e ogni città ospiterà 1 girone da 4 squadre (Gironi A-F). Si svolgerà in 3 giorni di gare: saranno disputate 2 gare al giorno in ogni città/girone. In ogni città/girone saranno disputate 6 gare, per un totale di 36 gare. Le prime tre squadre classificate di ogni girone (18 squadre) accederanno alla Seconda Fase. Le squadre quarte classificate di ogni girone (6 squadre) lasceranno la competizione. Nella Seconda Fase le 18 squadre saranno divise in 6 gironi da 3 squadre. La Seconda Fase si svolgerà in 3 città (Catania, Milano e Ancona) e ogni città ospiterà 2 gironi da 3 squadre (Gironi G-N). Si svolgerà in 3 giorni di gare: saranno disputate 2 gare al giorno in ogni città, 1 per girone. In ogni città saranno disputate 6 gare, 3 per girone, per un totale di 18 gare. Le prime due squadre classificate di ogni girone (12 squadre) accederanno alla Terza Fase. Le squadre terze classificate di ogni girone (6 squadre) lasceranno la competizione. Nella Terza Fase le 12 squadre saranno divise in 4 gironi da 3 squadre. La Terza Fase si svolgerà in 2 città (Roma e Firenze) e ogni città ospiterà 2 gironi da 3 squadre (Gironi O-R). Si svolgerà in 3 giorni di gare: saranno disputate 2 gare al giorno in ogni città, 1 per girone. In ogni città saranno disputate 6 gare, 3 per girone, per un totale di 12 gare. Le 12 squadre della Terza Fase accederanno al rispettivo girone delle Semifinali e Finali (Gironi S-U) in base alla classifica della Terza Fase: le squadre prime classificate di ogni girone (4 squadre) giocheranno per il 1° - 4° posto; le squadre seconde classificate di ogni girone (4 squadre) giocheranno per il 5° - 8° posto; e le squadre terze classificate di ogni girone (4 squadre) giocheranno per il 9° - 12° posto. Le Semifinali si svolgeranno in 3 città (Roma, Modena e Firenze) e ogni città ospiterà 1 girone da 4 squadre (Gironi S-U). Si svolgeranno in 1 giorno di gare: saranno disputate 2 gare al giorno in ogni città/girone. In ogni città/girone saranno disputate 2 gare, per un totale di 6 gare. Le squadre vincenti del Girone S giocheranno per il 1° - 2° posto, le perdenti per il 3° - 4° posto; le squadre vincenti del Girone T giocheranno per il 5° - 6° posto, le perdenti per il 7° - 8° posto; e le squadre vincenti del Girone U giocheranno per il 9° - 10° posto, le perdenti per il 11° - 12° posto. Le Finali si svolgeranno nelle 3 città delle Semifinali (Roma, Modena e Firenze) e ogni città ospiterà 1 girone da 4 squadre (Gironi S-U). Si svolgeranno in 1 giorno di gare: saranno disputate 2 gare al giorno in ogni città/ girone. In ogni città/girone saranno disputate 2 gare, per un totale di 6 gare. 78 è il numero totale di gare che saranno disputate durante il Campionato del Mondo 2010.

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La finale al Palalottomatica

BIGLIETTERIA

l PalaLottomatica sarà il teatro dell’evento finale di questi Mondiali di Pallavolo Maschile. Ospiterà 10 partite, due al giorno, fino al 10 ottobre giorno delle due finali. Progettato da Pier Luigi Nervi e Marcello Piacentini nel 1956, fu costruito nel biennio 1958-1960 in occasione dei Giochi olimpici estivi di Roma 1960. Fino al 2003 era noto come PalaEur, prendendo così il nome del quartiere in cui sorge, ma dopo i lavori di ristrutturazione è stato ribattezzato con il nome della Lottomatica, sponsor che ha finanziato i lavori di ammodernamento, durati dal 1999 al 2003 su progetti di Massimiliano Fuksas. La sua architettura e le sue dimensioni ne fanno una delle arene sportive più importanti d’Europa ottenendo anche l’ammissione alla all’European Arenas Association (EAA), l’Associazione che riunisce 29 Palazzi dello Sport in 21 Paesi tutti con una capacità minima di 8.000 posti a sedere e con elevati standard di qualità. Attualmente il PalaLottomatica può ospitare 11.200 spettatori ma i picchi di pubblico sono stati toccati durante la Final Four di Eurolega del 2005 e le finali dei Campionati Europei di Pallavolo Maschile con un pubblico che sfiorava le 14mila unità. Fu proprio la pallavolo, con le finali della World League del 2004, ad inaugurare l’impianto al termine del restiling. Il Palazzo dell’Eur ha un rapporto unico con la il volley visto che fu anche teatro dei precedenti Campionati Mondiali del 1978, quelli del mito del Gabbiano d’Argento, e la World League del 2004 entrambi con la Nazionale Italiana arrivata in finale. A livello di Club è ancora fresca nella mente di tutti i romani gara tre play off scudetto della Piaggio Roma allenata da Gian Paolo Montali.

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LA FORMULA E IL PALALOTTOMATICA


Le 24 squadre partecipanti

Milano - Gruppo A ITALIA: Luigi Mastrangelo, Davide Marra, Simone Parodi, Andrea Bari, Valerio Vermiglio, Michal Lasko, Gabriele Maruotti, Cristian Savani, Simone Buti, Dragan Travica, Alessandro Fei, Emanuele Birarelli, Andrea Sala, Matej Cernic, Ivan Zaytsev. Head Coach: Andrea Anastasi

GIAPPONE: Daisuke Sakai, Yuta Abe, Takeshi Nagano, Daisaku Nishio, Shigeru Kondoh, Yoshifumi Suzuki, Yusuke Inoue, Yuya Ageba, Takaaki Tomimatsu, Daisuke Yako, Yoshihiko Matsumoto, Kota Yamamura, Kunihiro Shimizu, Tatsuya Fukuzawa, Hisashi Aizawa, Yusuke Ishijima, Yu Koshikawa, Yuta Yoneyama, Shun Imamura, Naoya Suga. Head Coach: Tatsuya Ueta

EGITTO: Saleh Youssef, Abdalla Ahmed, Mohamed Ketat, Ahmed Abdelhay, Abdel Latif Ahmed, Wael Alaydy, Ashraf Abouelhassan, Reda Haikal, Rashad Atia, Ahmed El Kotb, Ahmed Afifi, Hossam Abdalla, Mohamed Badawy, Ahmed El Shikh, Ahmed Abdel Fattah, Mohmed Elhossiny Essa, Mahmoud Abd El kader, Mohamed El Daabousi, Mohamed Moawad, Ahmed Abdelaal. Head Coach: Antonio Giacobbe

IRAN: Adel Gholami, Javad Mohammadnejad, Mojtaba Attar, Mir Saeid Maroufklarani, Saber Narimanezhad, Seyed Mohammad Mousavi Eraghi, Hamzeh Zarini, Seyed Ali Sajadi, Alireza Nadi, Mohssen Andalib, Farhad Ghaemi, Farhad Nazari Afshar, Mehdi Mahdavi, Arash Keshavarzi, Hesam Bakhsheshi, Abdolreza Alizadeh Gh., Rahman Davoodi, Mohammad Kazem, Arash Kamalvand.

L’elenco ufficiale dei 14 convocati delle 24 protagoniste sarà reso noto solo dopo la stampa della presente pubblicazione.

Head Coach: Hossein Madani Gharelar

Verona – Gruppo B BRASILE: Tiago Barth, João Paulo Bravo Pereira, Eder Carbonera, Sandro Carvalho, Wallace de Souza, Alan Barbosa Domingos, Sidnei dos Santos Jr., Murilo Endres, Gilberto Godoy Filho, Dante Guimaraes Amaral, Marlon Muragati Yared, Theo Fabricio Nery Lopes, Bruno Mossa Rezende, Lucas Saatkamp, Rodrigo Santana, Maurìcio Silva, Thiago Soares Alves, João Paulo Tavares, Leandro Vissotto Neves, Mario da Silva Pedreira Junior. Head Coach: Bernardo Rezende

SPAGNA: Israel Rodríguez, Gustavo Saucedo, Jose Luis Lobato, Manuel Sevillano, Francisco Josè Rodríguez, Sergio Noda, Guillermo Hernán, Alberto Salas, Daniel Rocamora, Jorge Fernández, Javier Subiela, Francesc Llenas, Jordi Gens, Ibàn Pérez, Francisco Junior Ruiz, Juliàn García-Torres, Marlon Palharini, Manuel Parres, Miguel Angel de Amo. Head Coach: Julio Velasco

CUBA: Wilfredo Leon Venero, Liancen Estrada Jova, Gustavo Leyva Alvarez, Joandry Leal Hidalgo, Leandro Macias Infante, Keibir Gutierrez Torres, Osmany Roberto Camejo Durruty, Rolando Cepeda Abreu, Sandy Andrade Fernandez, Yosvany Hernandez Carbonell, Rafael Ortiz Ortega, Henry Bell Cisnero, Robertlandy Simón Aties, Raydel Hierrezuelo Aguirre, Samy Lazaro Gomez Fernandez, Isbel Mesa Sandobal, Jorge Gonzalez Garcia, Yoandri Diaz Carmenate, Fernando Hernandez Ramos.

Modena – Gruppo C RUSSIA: Evgeny Sivozhelez, Semen Poltavskiy, Dmtitry Krasikov, Taras Khtey, Pavel Abramov, Sergey Grankin, Nikolay Apalikov, Denis Biryukov, Alexey Cheremisin, Yury Berezhko, Sergey Makarov, Alexander Butko, Dmitriy Muserskiy, Anton Astashenkov, Alexander Volkov, Alexey Verbov, Maxim Mikhaylov, Dmitry Shcherbinin, Valery Komarov, Alexander Sokolov. Head Coach: Daniele Bagnoli

PORTO RICO: Jose Rivera, Juan Figueroa, Victor Rivera, Roberto Muñiz, Angel Perez, Enrique Escalante, Daniel Erazo, Luis Rodriguez, Jorge Antonio Lopez, Steven Morales, Hector Soto, Alexis Matias, Fernando Morales, Ezequiel Cruz, Edgardo Deniz, David Menendez, Harry Rosario, Edwin Leonardo Aquino, Joel Rivera. Head Coach: Carlos Daniel Cardona

AUSTRALIA: Brett Alderman, Shane Alexander, Jacuqes Borgeaud, Jasper Boyschau, Paul Carroll, John Dekker, Thomas Edgar, Andrew Grant, Benjamin Hardy, Travis Passier, Nathan Roberts, Grigory Sukochev, Joshua Thorpe, William Thwaite, Aden Tutton, Joel Tyrrell, Adam White, Matthew Young, Igor Yudin, Aidan Zingel. Head Coach: Russell Borgeaud

Head Coach: Orlando Samuel Blackood

CAMERUN:

Niaz Sallem, Ahmed Kadhi, Saifeddine Elmajid, Marouen Garci, Chokri Jouini, Skander Ben Tara, Elyes Karamosli, Mohamed Ben Slimen, Mohamed Ali Ben Othmen Miladi, Hamza Nagga, Ismail Moalla, Anouer Taoeurghi, Haykel Jerbi, Brahim Besbes, Amen Allah Hmissi, Hichem Kaabi, Saddem Hmissi, Aymen Karoui, Nabil Miladi.

Olivier Nongny Zanguim Mefani, Georges Kari Adeke, Yves Marcel Ndaki Mboulet, Constant Tchouassi, Fadawa Oumaru, Malloum Adam Abbas El Hadj, Jean Patrice Ndaki Mboulet, Robert Samou Kouamo Bangou, Jean Pierre Ndongo, Moussa, Francis Hervè Tonemassa Sombang, Sem Dolegombai, Jean Merlin Nziemi, Nathan Wounembaina, Moïse Madon à Koko, David Feughouo, Serge Patrice Ag, Alain Fossi Kamto, Herman Marie Engala, Didier Sali Hile.

Head Coach: Mkaouar Fethi

Head Coach: Peter Nonnenbroich

TUNISIA:


Reggio Calabria – Gruppo D USA:

Torino – Gruppo E BULGARIA:

Trieste – Gruppo F SERBIA:

Matthew Anderson, Sean Rooney, Evan Patak, David Lee, Richard Lambourne, Paul Lotman, Jonathan Winder, William Priddy, Ryan Millar, Riley Salmon, Tyler Hildebrand, Jayson Jablonsky, Clayton Stanley, Kevin Hansen, Russel Holmes, Carson Clark, Maxwell Holt, Scott Touzinsky, Alfredo Reft.

Georgi Bratoev, Hristo Tsvetanov, Andrey Zhekov, Vladislav Ivanov, Sletoslav Gotsev, Matej Kaziyski, Miroslav Gradinarov, Boyan Yordanov, Metodi Ananiev, Valentin Bratoev, Vladimir Nikolov, Viktor Yosifov, Teodor Salparov, Stoyan Samunev, Todor Aleksiev, Ivan Stanev, Nikolay Penchev, Nikolay Nikolov, Tsvetan Sokolov, Konstantin Mitev.

Aleksandar Atanasijevic, Nikola Grbic, Bojan Janic, Nikola Jovovic, Uros Kovacevic, Nikola Kovacevic, Ivan Miljkovic, Mihajlo Mitic, Milos Nikic, Vlado Petkovic, Borislav Petrovic, Marko Podrascanin, Nemanja Radovic, Milan Rasic, Nikola Rosic, Marko Samardzic, Dragan Stankovic, Sasa Starovic, Milos Terzic, Milos Vemic.

Head Coach: Alan Knipe

Head Coach: Silvano Prandi

Head Coach: Igor Kolakovic

ARGENTINA: Mariano Giustiniano, Pablo Crer, Martìn Blanco Costa, Lucas Ocampo, Nicolas Uriarte, Gustavo Scholtis, Facundo Conte, Demián González, Rodrigo Quiroga, Alejandro Spajic, Sebastian Solé, Federico Pereyra, Cristian Poglajen, Guillermo García, Luciano De Cecco, Alexis González, Pablo Meana, Franco López.

CINA: Hongmin Bian, Jiahao Chen, Ping Chen, Jianjun Cui, Qingyao Dai, Hui Ding, Peng Guo, Kun Jiang, Shuai Jiao, Runming Li, Chunlong Liang, Qi Ren, Qiong Shen, Jingtao Xu, Dawei Yu, Zhi Yuan, Chen Zhang, Weijun Zhong. Head Coach: Jianan Zhou

Head Coach: Javier Weber

POLONIA: Piotr Nowakowski, Michal Winiarski, Piotr Gruszka, Daniel Plinski, Pawel Zagumny, Bartosz Kurek, Jakub Jarosz, Karol Klos, Zbigniew Bartman, Mariusz Wlazly, Fabian Drzyzga, Patryk Czarnowski, Sebastian Swiderski, Michal Ruciak, Piotr Gacek, Krzysztof Ignaczak, Michal Bakiewicz, Marcin Mozdzonek, Grzegorz Lomacz. Head Coach: Daniel Castellani

FRANCIA: VENEZUELA: Regulo Briceno, Deivi Yustiz, Fernando Gonzalez, Joel Silva, Rodman Valera, Carlos Luna, Luis Diaz, Maximo Montoya, Jose Carrasco, Kervin Pinerua, Franklin Garcia, Carlos Tejeda, Ivan Marquez, Thomas Ereu, Luis Arias, Jesus Chourio, Jhoser Contreras, Cedeno Fredy, Carlos Paez, Emerson Rodriguez.

Stéphane Antiga, Yannick Bazin, Jean-Francois Exiga, Baptiste Geiler, Jenia Grebennikov, Gérald Hardy-Dessources, Hubert Henno, Oliver Kieffer, Kevin Le Roux, Nicolas Marechal, Earvin Ngapeth, Pierre Pujol, Antonin Rouzier, Edouard Rowlandson, Guillaume Samica, Jean-Philippe Sol, Toafa Takaniko, Benjamin Toniutti, Romain Vadeleux, Marc Zopie. Head Coach: Philippe Blain

Head Coach: Gilberto Herrera

GERMANIA: Björn Andrae, Lukas Bauer, Marcus Böhme, Christian Dünnes, Felix Fischer, Christian Fromm, Max Günthör, György Grozer, Stefan Hübner, Denys Kaliberda, Robert Kromm, Sebastian Prüsener, Manuel Rieke, Jochen Schöps, Sebastian Schwarz, Patrick Steuerwald, Ferdinand Tille, Simon Tischer, Dirk Westphal. Head Coach: Raúl Lozano

REP. CECA: MESSICO: Mario Becerra, Edgar Herrera, Hector Burgos, Gustavo Meyer, Jesus Rangel, Samuel Cordova, Gerardo Contreras, Ignacio Ramirez, Carlos Guerra, Pedro Rangel, Ricardo Yepez, Jose Martell, Ismael Guerrero, Tomas Aguilera, Leonardo Manzo, Jorge Barajas, Jose Luis Alanis, Irving Bricio, Jorge Quiñones. Head Coach: Jorge Miguel Azair Lopez

Vladimir Sobotka, Jiri Popelka, Marek Novotny, Jakub Novotny, Jaroslav Skach, Petr Konecny, Ales Holubec, Martin Krystof, Ondrej Hudecek, Ondrej Boula, Michal Hrazdira, Jakub Vesely, Jiri Bence, Petr Zapletal, Jan Stokr, Peter Platenik, David Konecny, Lukas Tichacek, Jiri Kral. Head Coach: Jan Svoboda

CANADA: Louis-Pierre Mainville, Nicholas Cundy, Daniel Lewis, Joshua Howatson, Brock Davidiuk, Justin Duff, Dallas Soonias, Adam Simac, Dustin Schneider, Toonjite Van Lankvelt, Steve Brinkman, Gavin Schmitt, Olivier Faucher, Adam Kaminski, Frederic Winters, Stephen Gotch, John Perrin, Jeremy Wilcox, Benoit Raymond. Head Coach: Glenn Hoag

Nella foto la Nazionale Campione d’Europa nel 2005

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Andrea ANASTASI

u soprannominato “Nano” dal tecnico Anderlini, ai tempi della nazionale juniores, per la sua altezza da uomo normale (181 centimetri) in un mondo di giganti. Alle spalle ha una lunga carriera come giocatore. Con la maglia azzurra ha giocato 141 partite (debutto l’8 febbraio 1981 Italia-All Stars) vincendo il Mondiale 1990, gli Europei 1989 e la World League 1990 e chiudendo la sua carriera in nazionale ad Atene con la vittoria nei Giochi del Mediterraneo 1991. Ha difeso i colori di molti club importanti giocando a Parma, Modena, Falconara e Treviso. Nel 1994 ha intrapreso la carriera di tecnico nel campionato di serie A2 con la Bipop Brescia. Dal 1995 fino all’incarico di tecnico della Nazionale ha guidato la Gabeca Montichiari, con la quale ha sempre raggiunto i play off scudetto. È il 19mo tecnico a guidare la nazionale italiana. Ha esordito sulla panchina azzurra nel primo incontro della World League ‘99 a Sidney il 28 maggio. Esaltante il bilancio della sua prima stagione alla guida della nazionale: primo posto nella World League a Mar del Plata; primo posto ai Campionati Europei di Vienna; terzo posto, che ha garantito la qualificazione per i giochi di Sydney, nella Coppa del Mondo in Giappone. Nel 2000, ha vinto la World League a Rotterdam ed ha conquistato la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Sydney. L’anno 2001 ha aggiunto due medaglie d’argento alla bacheca personale del tecnico mantovano: l’Italia infatti è giunta seconda sia alla World League che ai

Campionati Europei di Ostrava. Ha lasciato la panchina dopo il quinto posto nei Mondiali del 2002 in Argentina. Nel 2006 e 2007 ha guidato la nazionale della Spagna con cui si è laureato Campione d’Europa a Mosca 2007. Il 16 ottobre 2007 è stato richiamato come ct della nazionale azzurra maschile che guiderà sino ai prossimi Campionati Mondiali del 2010.

Nel giugno 2008 ha conquistato in Giappone la qualificazione ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, dove la “sua” nazionale ha giocato da protagonista arrivando sino al quarto posto. Nel 2009 ha sfiorato la qualificazione alla fase finale della World League (azzurri penalizzati dalla differenza set) ed ha partecipato ai Campionati Europei in Turchia.

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LA NAZIONALE ITALIANA

TUTTE LE PARTITE DEGLI AZZURRI NEL 2010 Qualificazioni Campionati Europei 2011 21/05/2010 22/05/2010 23/05/2010 28/05/2010 29/05/2010 30/05/2010

Ankara Ankara Ankara Gioia del Colle (Ba) Gioia del Colle (Ba) Gioia del Colle (Ba)

Italia-Bielorussia Italia-Romania Italia-Turchia Italia-Bielorussia Italia-Romania Italia-Turchia

3-1 (25-22, 25-19, 19-25, 34-32) 3-0 (25-16, 25-21, 25-13) 0-3 (24-26, 17-25, 13-25 3-0 (25-21, 25-19, 25-19) 3-0 (25-23, 25-20, 25-17) 3-0 (25-18, 25-21, 25-23)

World League - Fase Intercontinentale 04/06/2010 05/06/2010 11/06/2010 13/06/2010 18/06/2010 20/06/2010 25/06/2010 27/06/2010 02/07/2010 03/07/2010 07/07/2010 08/07/2010

Parma Modena Chieti Ancona Montecatini Firenze Parigi Tolosa Wuhan Wuhan Belgrado Belgrado

Italia-Francia Italia-Francia Italia-Cina Italia-Cina Italia-Serbia Italia-Serbia Italia-Francia Italia-Francia Italia-Cina Italia-Cina Italia-Serbia Italia-Serbia

3-0 (27-25, 26-24, 25-17) 3-2 (25-22, 25-23, 29-31, 24-26, 15-10) 3-0 (25-21 25-18 25-18) 3-0 (25-15 25-22 25-22) 2-3 (25-20 19-25 16-25 25-12 12-15) 3-2 (21-25 25-20 25-18 20-25 15-13) 2-3 (25-19 19-25 20-25 25-17 13-15) 3-1 (25-19 25-22 23-25 25-23) 3-0 (25-20 25-22 25-20) 3-0 (25-17 27-25 25-21) 3-1 (23-25 25-19 25-22 25-19) 2-3 (25-21 25-21 23-25 20-25 6-15)

Italia-Russia Italia-Cuba

2-3 (14-25, 25-22, 24-26, 25-23, 7-15) 0-3 (17-25, 33-35, 22-25)

World League Final Six 21/7/2010 23/7/2010

Cordoba Cordoba


Andrea Bari È nato a Senigallia (AN) il 03 marzo 1980. Altezza 185. Libero. Gioca nella Itas Diatec Trentino. 21 presenze in nazionale. Emanuele BIRARELLI È nato a Senigallia (AN) l’8 febbraio 1981. Altezza 200. Centrale. Gioca nella Itas Diatec Trentino. Con la maglia azzurra ha giocato i Giochi Olimpici di Pechino 2008. 62 presenze in nazionale.

L’elenco ufficiale dei 14 convocati sarà reso noto solo dopo la stampa della presente pubblicazione.

Simone BUTI È nato a Fucecchio (FI) il 19 settembre 1983. Altezza 208. Centrale. Gioca nella Acqua Paradiso Monza. 17 presenze in nazionale. Matej CERNIC È nato a Gorizia il 13 settembre 1978. Altezza 192. Martello. Gioca nel Resovia (Polonia). Con la maglia azzurra ha vinto la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici 2004, il titolo europeo nel 2003 e nel 2005, i Giochi del Mediterraneo 2001. 218 presenze in nazionale. Alessandro FEI È nato a Saronno (VA) il 29 novembre 1978. Altezza 204. Opposto. Gioca nella Sisley Treviso. Con la maglia azzurra: ha vinto il Mondiale 1998; l’argento ai Giochi Olimpici di Atene 2004 ed il bronzo ai Giochi Olimpici di Sydney 2000. Gli Europei 1999, 2003, 2005. La World League 1999 e 2000. 297 presenze in nazionale.

Michal LASKO È nato a Wroclaw (Polonia) l’11 marzo 1981. Altezza 202. Opposto. Gioca nella Marmi Lanza Verona. Con la maglia azzurra ha vinto gli Europei 2005. 94 presenze in nazionale. Davide MARRA È nato a Praia a Mare (CS) il 12 marzo 1984. Altezza 180. Libero. Gioca nella Copra Morpho Piacenza. 17 presenze in nazionale. Gabriele MARUOTTI È nato a Fregene (Roma) il 25 marzo 1988. Altezza 196. Martello. Gioca nella Sisley Treviso. Con la maglia azzurra ha vinto i Giochi del Mediterraneo 2009 a Pescara. 23 presenze in nazionale. Luigi MASTRANGELO È nato a Mottola (TA) il 17 agosto 1975. Altezza 202. Centrale. Gioca nella Bre Banca Lannutti Cuneo. Con la maglia azzurra: ha vinto l’argento ai Giochi Olimpici di Atene 2004 ed il bronzo ai Giochi Olimpici di Sydney 2000. Gli Europei 1999,2003, 2005. La World League 1999 e 2000. 311 presenze in nazionale. Simone PARODI È nato a San Remo (IM) il 16 giugno 1986. Altezza 196. Martello. Gioca nella Bre Banca Lannutti Cuneo. 36 presenze in nazionale.

Andrea SALA È nato a Gallarate (VA) il 27 dicembre 1978. Altezza 202. Centrale. Gioca nella Itas Diatec Trentino. 81 presenze in nazionale. Cristian SAVANI È nato a Castiglione delle Stiviere (MN) il 22 febbraio 1982. Altezza 194. Martello. Gioca nella Lube Banca Marche Macerata. Con la maglia azzurra ha vinto gli Europei 2003 e 2005. 137 presenze in nazionale. Dragan TRAVICA È nato a Zagabria (Cro) il 28 agosto 1986. Altezza 200. Alzatore. Gioca nella Acqua Paradiso Monza. 58 presenze in nazionale. Valerio VERMIGLIO È nato a Messina il 1 marzo 1976. Altezza 189. Alzatore. Gioca nella Lube Banca Marche Macerata. Con la maglia azzurra ha vinto la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atene 2004, la World League 1999, gli Europei 2003 e 2005. Ha preso parte anche ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. 295 presenze in nazionale. Ivan ZAYTSEV È nato a Spoleto (PG) il 2 ottobre 1988. Altezza 202. Martello. Gioca nella M.Roma Volley. Con la maglia azzurra ha vinto i Giochi del Mediterraneo 2009 a Pescara. 16 presenze in nazionale.

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LA NAZIONALE ITALIANA


Le regole di gioco er definire, a grandi linee, la fisionomia del gioco della pallavolo, di seguito vengono descritte in breve alcune regole tecniche. Il servizio è il fondamentale con il quale il giocatore in zona 1 invia la palla nel campo avversario. La palla deve superare la rete nella zona definita dalle due aste laterali senza toccare né il campo di gioco della squadra in battuta, né alcuno dei suoi giocatori. Se la palla tocca la rete ma, passando sopra di essa, giunge nel campo avversario, il servizio è valido. Il servizio non può essere murato. Il giocatore che effettua il servizio non deve calpestare la linea di fondo campo od oltrepassarla durante l’esecuzione della battuta (può però oltrepassarla in salto, ossia staccare prima della linea e atterrare dentro il campo, dopo aver colpito la palla). Il giocatore al servizio ha a disposizione 8 secondi per battere, dal fischio dell’arbitro. Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi per inviare la palla nel campo avversario; nel caso di un quarto tocco il gioco viene fermato e il possesso di palla - con conseguente punto - passa all’altra squadra (fallo di “quattro tocchi”). Uno stesso giocatore non può eseguire due tocchi consecutivi. L’azione tecnica del muro non viene però conteggiata nel numero di tocchi per azione: se un giocatore tocca la palla mentre sta effettuando il muro, può colpire di nuovo senza incorrere nel fallo di “doppio tocco”, e in tutto la squadra può effettuare ancora tre passaggi prima di rinviare la palla nel campo avversario. La palla non può essere fermata o trattenuta e può essere colpita con qualunque parte del corpo; costituisce fallo il contatto e il successivo accompagnamento della palla con il palmo della mano. Se la palla tocca la rete e ritorna indietro può essere rigiocata, nel limite dei tocchi rimasti a disposizione della squadra e a patto che non sia lo stesso

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giocatore che ha indirizzato la palla in rete a rigiocarla (fallo di “doppio tocco”). I giocatori di seconda linea (ovvero quelli occupanti le posizioni 5, 6 e 1) non possono inviare la palla nel campo avversario se si trovano nella zona di attacco (tra la linea “dei tre metri” e quella centrale) e la colpiscono quando essa si trova completamente sopra il bordo superiore della rete. Possono viceversa inviarla nel campo avversario se la colpiscono sotto l’altezza della rete o se la colpiscono mentre “staccano” (senza toccare la linea dei tre metri) dalla zona di difesa. Come conseguenza della regola precedente, i giocatori di seconda linea non possono fare il muro. Se un giocatore mette il piede o la mano nel campo avversario, oltrepassando completamente la linea centrale commette fallo (invasione). Commette fallo anche se tocca la rete (compresa la parte di essa all’esterno delle astine) durante l’azione di giocare la palla (l’azione di giocare la palla non implica che la palla debba essere toccata per forza). Le linee che delimitano il campo sono tracciate all’interno delle sue dimensioni: la palla che colpisce la linea è palla “dentro”. La palla che tocca o passa sopra o esternamente alle antenne (le astine che delimitano il campo, attaccate alla rete), tocca la rete all’esterno delle antenne, o tocca un qualsiasi oggetto o persona che non sia considerato giocatore regolarmente in campo è da considerarsi fuori. Se un giocatore appartenente alla squadra in battuta cerca di coprire, mediante le mani o il corpo, il compagno che sta effettuando il servizio, così togliendo la possibilità alla squadra in ricezione di vedere il pallone, commetterà il fallo di velo.

Tecnicamente

il dei 200 e amento ce A V z ll' l'M prez rman op ba anno l'ap lle perfo n t ' e I du kasa h o, no ità de Mi qual te il gioc nico ed a a l l l e r d e u an tori p lloni o dur esign gioca he offron il loro d i unici pa ione c gl az do tican ia. Sono collabor nale, n e m d r in zio di ngua iluppati terna lla a v n I a ' v e l al i e s erazion zione de ettat d prog B, la Fe re l'evolu rivilegia p V I a F s i dd f tuale che ocità con o s r t a el pe volo , la v . palla potenza di gioco a la c i ecn e la t

IP

Il pallone deve avere, ovviamente, forma sferica e deve essere realizzato in cuoio soffice o materiale sintetico. I colori del pallone per l’attività internazionale sono bianco, giallo e blu.

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CIRCONFERENZA: 65 - 67 cm PESO: 260 - 280 g PRESSIONE INTERNA: 0,30 - 0,325 Kg/cm²

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LE REGOLE DI GIOCO

I ONDIAL VLS 300

DEI M ALLONI


Il campo di gioco Generalmente le partite di pallavolo si disputano al coperto in impianti il cui unico limite è la distanza fra l’area di gioco e il soffitto che deve essere di almeno 7 m; per le competizioni organizzate dalla FIVB tale distanza deve essere di almeno 12,5 m. L’area di gioco, di forma rettangolare, comprende il campo di gioco e la zona libera (evidenziati con colori diversi), cioè la superficie esterna alle linee di delimitazione del campo, che deve essere larga fra 3 e 5 m dalle linee laterali e fra i 3 e gli 8 m dalle linee di fondo.La superficie di gioco, in legno o materiale sintetico, deve essere piana ed uniforme, così da non presentare pericoli per i giocatori. Il campo di gioco è largo 9 m e lungo 18 ed è delimitato da linee che fanno parte del campo stesso. Il campo è diviso in due dalla linea di metà campo, tracciata sotto la rete; in ogni metà campo viene tracciata la linea d’attacco posta parallelamente a quella centrale, a 3 m di distanza da essa, per delimitare la zona d’attacco. Dal suo prolungamento ne viene tratteggiata un’altra, parallela alla linea laterale dal lato delle panchine, distante 1,75 m da essa chiamata Linea dell’Allenatore, al quale è vietato oltrepassarla.Tutte le linee devono essere larghe 5 cm e devono avere un colore chiaro, contrastante con la superficie di gioco (molto spesso bianco).

Le zone del campo e la rotazione dei giocatori

La Rete La rete è disposta ad un’altezza nella sua parte superiore di 2,43 m per gli uomini e di 2,24 m per le donne (sono previste altezze inferiori per le giovanili); la misurazione deve essere effettuata nella parte centrale e in corrispondenza dei limiti laterali del campo: mentre sopra le linee laterali la rete può variare di non più di 2 cm oltre l’altezza stabilita, al centro dev’essere esatta. Le dimensioni della rete sono di un metro di larghezza e da 9,50 a 10 m di lunghezza. Due bande bianche verticali, larghe 5 cm e alte 1 metro, sono fissate nella rete esattamente al di sopra di ciascuna linea laterale. Al loro interno vengono inserite le antenne che sono due astine in fibra di vetro di 1,80 m di altezza e 10 mm di diametro, a strisce bianche e rosse, larghe 10 cm l’una: ogni antenna si estende 80 cm al di sopra della rete e servono a delimitare lo spazio di passaggio della palla.

Gli arbitri Le partite di pallavolo dovrebbero essere dirette da 2 arbitri, 4 giudici di linea e 2 segnapunti. Ovviamente, tutti questi componenti del Collegio Arbitrale sono presenti solo nelle gare Internazionali e di Serie A. A livelli più bassi si trova spesso un solo arbitro (a volte due) e 1 Segnapunti. Nel caso ci siano due arbitri, il 1° svolge le sue funzioni su un seggiolone posto ad un’estremità della rete, mentre il 2° a terra, all’altra estremità. Il segnapunti (sempre presente, a tutte le partite, anche dei campionati più bassi), compila il referto di gara stando seduto ad un tavolo posto dal lato del 2° Arbitro. Il 1° arbitro può sanzionare qualsiasi tipo di fallo, può comminare le sanzioni disciplinari (cartellino giallo, cartellino rosso, cartellini giallo e rosso), può assegnare gli avvertimenti verbali e i ritardi di gioco, può autorizzare e/o respingere le richieste di timeout e sostituzioni, può sospendere la gara e/o farla proseguire pro-forma, ha autorità su tutti i componenti delle squadre e del collegio arbitrale. Può esprimere insindacabile giudizio sull’omologabilità del campo di gioco e può decidere di non far disputare la gara se reputa che il campo non sia regolamentare. In generale, può decidere su ogni questione, anche su quelle non specificate dalle Regole. Durante la gara le sue decisioni sono definitive. Il 2° arbitro sanziona, fischia e segnala i falli di invasione, i falli di posizione della squadra in ricezione, i falli di rotazione della squadra al servizio, il fallo di muro dei giocatori difensori, il tocco della palla con l’astina dalla sua parte, le palle dentro/fuori solo se il 1° arbitro non è in condizione di vederle. Autorizza inoltre le sostituzioni e i time-out. Controlla la corretta compilazione del referto di gara da parte del segnapunti. Può sostituire il 1° arbitro in caso di malore.

Il campo è suddiviso in due zone: la zona d’attacco (dalla rete alla linea dei tre metri) e la zona di difesa (dalla linea dei tre metri a fondo campo). Vi è un’ulteriore suddivisione teorica (in quanto non delimitata da linee tracciate fisicamente sul campo) di ogni metà campo in sei zone numerate. In pratica sia la zona d’attacco sia quella di difesa vengono suddivise ognuna in tre parti e numerate: si assegna il numero 1 alla zona di difesa a destra, il numero due alla zona d’attacco a destra e si prosegue in senso antiorario fino alla zona 6, corrispondente a quella centrale di difesa. La rotazione dei giocatori per il turno al servizio comporta che ogni giocatore all’inizio di ogni azione occupi una determinata zona del campo: si avranno quindi tre giocatori di prima linea e tre giocatori di seconda linea. La rotazione iniziale di ogni set viene decisa dall’allenatore che la consegnerà all’arbitro il quale controllerà, prima del fischio d’inizio, l’esatta disposizione dei giocatori. La squadra che parte con il possesso di palla è la squadra in battuta, mentre l’altra è chiamata squadra in ricezione. Il giocatore di zona 1 della squadra in battuta si porta dietro la linea di fondocampo e, al fischio dell’arbitro, mette la palla in gioco (ha 8 secondi di tempo per farlo) effettuando la battuta o servizio; la palla deve oltrepassare la rete e giungere nel campo avversario. L’azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o una squadra non la rinvia correttamente. La squadra che vince un’azione di gioco conquista un punto. Se il punto è assegnato alla squadra già in battuta, essa continua a battere. Quando la squadra in ricezione vince l’azione, conquista oltre al punto anche il diritto di servire ed i suoi giocatori ruotano di una posizione in senso orario, in modo che chi si trovava in zona di battuta passerà in zona 6, mentre il giocatore che era in prima linea in zona 2 andrà a servire in zona 1.

I ruoli I ruoli dei sei giocatori in campo sono questi: 1. Palleggiatore o Alzatore 2. Centrale o Centro 3. Schiacciatore-laterale o Mano o Banda o Martello 4. Schiacciatore-opposto o Contromano, Fuorimano 5. Libero

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LE REGOLE DI GIOCO


La lunga storia dei Mondiali maschili

L’Italia e il Mondiale di Carlo Lisi

Dal 1949 al 1970 – DOMINA L’EUROPA

1949. Primo mondiale nella storia della pallavolo, in gara dieci nazioni (tutte europee), la manifestazione si svolge a Praga nello stadio del ghiaccio ricoperto per l’occasione con cemento e terra battuta. La vittoria della competizione va alla fortissima Unione Sovietica, mentre al termine della finale il pubblico ceco abbandona lo stadio per non ascoltare l’inno russo. Il viaggio della squadra italiana alla volta della capitale cecoslovacca è pieno di imprevisti: due giorni sul treno senza cuccette oltre all’impossibilità di aprire i finestrini per volontà dei militari. L’Italia perde all’esordio contro la Bulgaria, penalizzata da problemi tecnici quale staccare ad un piede mentre le nazionali dell’est caricano con entrambe le gambe. Si continua con la sconfitta contro l’abbordabile Francia, che provoca l’ira del ct Costa. Il triestino Dorich, viene rispedito a casa dopo una discussione con il mister. Il mondiale azzurro si conclude con un ottavo posto. 1952. La seconda edizione della rassegna iridata maschile si svolge a Mosca e si chiude con un nuovo trionfo dell’Unione Sovietica, in una competizione dominata dai paesi dell’est Europa. Sui campi della Dinamo si sono confrontate undici squadre, con India e Libano che hanno dato un tocco internazionale, ad un torneo che altrimenti sarebbe stato un Europeo bis. 1956. La terza edizione del Mondiale viene disputata a Parigi con 24 nazioni partecipanti. Il sorteggio, accuratamente studiato dai francesi, mette di fronte l’Italia ai vice campioni europei della Romania, la sconfitta è inevitabile. Al ko seguono un serie incoraggiante di vittorie, prima delle debacle contro Bra-

sile, Germania Est e Olanda. Nella striscia negativa vengono a galla i limiti della nazionale italiana, evidenziati dalla formula massacrante del torneo: dieci partite in tredici giorni. Il piazzamento finale sarà un discreto quattordicesimo posto. La Cecoslovacchia si aggiudica il suo primo mondiale, chiudendo l’incredibile fase finale a dieci squadre, imbattuta davanti a Romania e Russia. Il Mondiale francese segna il debutto delle squadre americane Usa, Brasile e Cuba.

1960. Il quarto Mondiale si svolge in Brasile, per la prima volta fuori dal vecchio continente. La Federazione Italiana in piena crisi finanziaria ed organizzativa rinuncia a partecipare. L’Unione Sovietica torna ad essere regina, battendo nel match decisivo della fase finale, i campioni uscenti della Cecoslovacchia per 3-1.

1962. Nel mondiale casalingo a Kiev, l’Unione Sovietica si riconferma campione, ancora davanti alla Cecoslovacchia. Sorprende piacevolmente, con il suo quinto posto, il Giappone. Gli asiatici stupiscono con nuove tecniche: i tre tocchi, un colpo in schiacciata particolare e la “veloce”. Il loro gioco punta sulla velocità e si sviluppa principalmente al centro, oltre ad impiegare un unico palleggiatore, anziché i classici due. L’Italia del commissario tecnico Trinajstic inserita in un gruppo difficilissimo con Ungheria e la Romania, grandi potenze dell’epoca, trova la strada sbarrata e nella fase finale si ferma al quattordicesimo posto. 1966. È ancora la Cecoslovacchia (che gioca in casa) ad impedire all’Urss il tris mondiale. Alle sue spalle si inserisce la Romania. Terzi i sovietici che precedono per quoziente Germania Est e Giappone. L’Italia ha affrontato questa spedizione con grandi problemi tecnici, ben 28 atleti avevano rifiutato la convocazione. La rosa per il campionato viene così formata da undici esordienti, per la maggior parte ragazzi che hanno disputato l’ Europeo juniores, e da un solo giocatore con alle spalle tre presenze. Il disastro si concretizza in un sedicesimo posto che segna la fine dell’avventura del ct Trinajstic.

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Nazionale 1978 vice Campione del Mondo

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STORIA DEI

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1970. La manifestazione mondiale approda a Sofia in Bulgaria. Verrà definito il Mondiale delle grandi sorprese. Il titolo va alla Germania dell’Est che nel quinto set della finalissima contro la


Bulgaria recupera dal 5-13. Il Giappone sale per la prima volta sul podio, da cui scendono Urss (sesta) e la Cecoslovacchia (quarta). L’Italia che arrivava sulla spinta dell’ entusiasmo per la conquista dell’oro alle Universiadi torinesi chiude solo 15ma. Il girone iniziale sulla carta era abbordabile, ma la squadra disorientata dal ritorno in panchina di Kozak al posto di Federzoni, in panchina in Piemonte, non raccoglie quanto sperato

Le grandi vittorie degli azzurri 3 Mondiali 8 World League

6 Europei

Dal 1974 al 1986 – LA NUOVA PALLAVOLO 1974. Il Campionato Mondiale emigra nuovamente dall’ Europa alla volta del Messico. Tre appassionanti 3-2 con Ddr, Cecoslovacchia e Urss e un sofferto 3-1 con il Giappone consegnano alla Polonia il primo titolo iridato. Male gli azzurri italiani solo 19mi, peggior risultato in assoluto della loro storia. 1978. Nel Mondiale italiano si può dire che nasca la pallavolo moderna. La manifestazione è un eccezionale successo organizzativo e promozionale. Pubblico e media, in Italia e nel mondo si innamorano definitivamente del volley. I risultati del campo indicano come questa disciplina abbia ormai allargato i suoi orizzonti. Per la prima volta il titolo di Campione del Mondo viene assegnato con una partita di finale. Vince l’Urss,

1 Coppa del Mondo 1 Grand Champions Cup 1 World Super Four 1 World Super Six 1 Goodwill Games

1990 a Rio de Janeiro, 1994 ad Atene, 1998 a Tokyo. 1990 ad Osaka, 1991 ad Assago, 1992 a Genova, 1994 ad Assago, 1995 a Rio de Janeiro, 1997 a Mosca, 1999 a Mar del Plata, 2000 Rotterdam 1989 a Stoccolma, 1993 a Turku, 1995 ad Atene, 1999 a Vienna, 2003 a Berlino, 2005 a Roma. 1995 a Tokyo 1993 a Tokyo 1994 a Tokyo 1996 a Tokyo 1990 a Seattle

La nazionale italiana maschile ha conquistato anche quattro medaglie olimpiche: bronzo Los Angeles 1984, argento Atlanta 1996, bronzo Sidney 2000, argento Atene 2004.

ma tra lo stupore generale l’Italia di Carmelo Pittera arriva, con grande merito, alla medaglia d’argento dopo aver stupito il mondo del volley battendo in semifinale 3-1 il sestetto cubano.

LA STORIA INCREDIBILE DEL “GABBIANO D’ARGENTO” L’ITALIA DEL 1978 ’ultimo mondiale di pallavolo maschile in Italia risale al 1978, quando gli anni del dominio azzurro del fenomenale gruppo guidato da Julio Velasco erano ancora lontani. La nazionale italiana alloggiava sempre in posizioni di rincalzo, ma quella volta accadde un miracolo: l’Italia, guidata da Carmelo Pittera, battendo in un’epica semifinale i fortissimi cubani, approdò a una finalissima che nessuno aveva preventivato. Fu poi travolta dall’Unione Sovietica, che a all’epoca era di un altro pianeta. In quel periodo la pallavolo è uno sport dominato dalle squadre dell’Est Europeo, Unione Sovietica su tutte, ma di gran livello anche la Cecoslovacchia, Romania, Polonia, Germania Est e andando verso oriente, Giappone e Cina. Per l’Italia, tolto l’8° posto ai mondiali del ‘49, non si è andati più su del 14°. All’epoca i set erano da 15 punti con i cambi palla, il pallone completamente bianco, si batte solo dal lato destro e si era piuttosto inflessibili sulle cosiddette “palle accompagnate”... Nel 1978 i mondiali si giocarono a Roma, ed è proprio in quell’ occasione che l’Italia, ed in particolare i romani, si innamorarono del volley. La squadra campione d’Italia in quella stagione era la Paoletti Catania allenata dall’allora 34enne catanese Carmelo Pittera. Sarà lui ad essere designato come allenatore della squadra azzurra che ci rappresenterà ai mondiali. Già i pronostici danno la finale URSS-Cuba, con i centroamericani che in grande crescita forte dall’inizio

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degli anni ‘70... Pittera per formare la nazionale portò con se l’ossatura della squadra siciliana campione d’Italia con Fabrizio Nassi capitano, e i vari Nello Greco, Antonio Scilipoti, Toni Alessandro e Concetti. L’inizio degli azzurri fu in discesa, due gare all’estrema portata dell’Italia. 3-0 il Belgio

e 3-0 l’Egitto... il risultato sorprendente arrivò subito dopo. Complice i tifo assordante ed il fattore campo si batte la Cina per 3-1. l’Italia chiuse la prima fase al primo posto nel suo girone... basterebbe questo per coronare una splendida avventura... non era mai successo! STORIA DEI

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Nella seconda fase girone a sei squadre ecco le prime due classificate dei gironi. Clamoroso il 3-2 al Brasile, poi, d’un fiato, viene battuta anche la Germania Est per 31, l’Italia aveva cominciato a volare, Arriviamo alla sfida con la Bulgaria, decadente ma sempre forte, battuta per 3-0. Troppo forte la Russia alla quale gli azzurri dovettero inchinarsi per 3-0 ma l’Italia, seconda classificata, passò ugualmente il turno conquistando la semifinale contro la prima dell’altro girone: Cuba. Nell’altra semifinale l’URSS si sbarazzò della Corea del Sud mentre i ragazzi di Pittera, chiusi dal pronostico ribaltarono ogni previsione travolgendo Cuba per 3-1. A poche ore dall’inizio della partita durante un’intervista, Carmelo Pittera diede una risposta che l’accompagnerà per sempre. Alla domanda su «cosa bisogna fare per battere Cuba oggi?» Pittera rispose «Per vincere oggi due più due deve fare cinque»... a fine match l’euforia del pubblico del Palaeur, incredulo e consapevole di aver vissuto un sogno, l’Italia era in finale. 2+2 aveva davvero fatto 5. L‘euforia coinvolse davvero tutti. La stampa esaltò la grande impresa. Nell’atto finale, davanti ad un pubblico straripante, l’Unione Sovietica riuscì a far pesare classe ed esperienza. L’Italia si inchinò per 3-0 ma uscì ugualmente fra gli applausi dei romani presenti. Con la conquista del secondo posto, la squadra azzurra capace divenne leggenda. Protagonista di una cavalcata irripetibile fu soprannominata “Il gabbiano d’argento”...


Terza finisce Cuba, quarta la Corea del Sud.

1998. A dispetto di una stagione non esaltante, l’Italia compie l’ennesima impresa e conquista per la terza volta consecutiva il titolo iridato. Il teatro di una grande finale è il monumentale e imponente Yoyogi Stadium di Tokyo, un impianto che ha visto più volte la bandiera tricolore salire sul pennone più alto di grandi manifestazioni internazionali. Il sestetto azzurro guidato in panchina dal brasiliano Bebeto batte in finale per 3-0 la Jugoslavia. La squadra italiana entra definitivamente nella storia della pallavolo, tanto da essere premiata come “Squadra del Secolo”. Andrea Gardini, Marco Bracci, Ferdinando De Giorgi ed Andrea Giani hanno l’invidiabile onore di essere per la terza Nazionale Vincitrice volta consecutiva campioni del mondo.

1982. Ormai sport universale il volley gioca il Mondiale in Argentina. Una manifestazione dai grandi contenuti tecnici, che lancia sulla ribalta internazionale dei grandissimi fuoriclasse. Vince ancora l’Unione Sovietica di Platanov, che in finale annienta il Brasile di Anno Località Bebeto. Per i verdeoro si tratta della prima 1949 Praga medaglia della loro storia. Al Mondiale ar1952 Mosca gentino l’ Italia si presenta turbata dalla pole1956 Parigi mica scoppiata nella World Cup tra il regista 1960 Rio de Janeiro Dall’Olio e Pittera. Il gruppo giovane ed ine1962 Mosca sperto dopo due vittorie con Canada e Au1966 Praga stralia cede il passo alla Germania Est. Gli 1970 Sofia azzurri condannati dal quoziente set giocano 1974 Città del Messico nel girone consolatorio e si devono acconten1978 Roma tare del 14mo posto. 1982 Buenos Aires

ALBO D’ORO MONDIALE URSS URSS Cecoslovacchia URSS URSS Cecoslovacchia Germania Est Polonia URSS URSS Stati Uniti Italia Italia Italia Brasile Brasile

DAL 2002 AL 2006 BRASILE CAMPIONE

2002. Dopo 20 anni la rassegna iridata torna ad essere un “Mundial” si gioca nuovamente in Argentina e la finale si disputa nel celebre Luna Park di Buenos Aires, uno dei templi sportivi del ventesimo secolo, soltanto parzialmente rinnovato per l’occasione. Alla “dittatura” 1986 Parigi 1990 Rio de Janeiro 1986. Il fascino francese e l’attesa per la grande azzurra, si sostituisce quella “verdeoro” 1994 Atene sfida tra Urss ed Usa saltata alle Olimpiadi di Los della nazionale brasiliana. La squadra di 1998 Tokyo Angeles, per il noto boicottaggio, fa si che queBernardinho, guidata da uno scatenato 2002 Buenos Aires sta edizione del Mondiale sia una delle più belle. Nalbert (MVP della manifestazione) 2006 Tokyo Grande equilibrio in campo sino alla finale più trionfa per la prima volta, superando in logica, tra gli statunitensi di Dunphy e i sovietici. finale al tie-break la Russia. Terza a Vincono i nordamericani che per la prima volta portano il titolo fuori sorpresa, ma con grande merito la Francia. Soltanto quinta dal vecchio continente. L’Italia parte con grandi speranze, ma finil’Italia. Il passaggio del testimone tra i vecchi ed i nuovi camsce 11ma. Una spedizione che comunque passerà alla storia perpioni c’è nei quarti, a Cordoba nella sfida ad eliminazione diché segna il debutto sulla ribalta internazionale di fuoriclasse retta vinta dal Brasile 3-2 (15-13 al quinto). come Gardini, Zorzi e Cantagalli, che nel decennio successivo saranno tra i cardini di quella che sarà premiata come “Squadra del Secolo”.

Dal 1990 al 2002 – I NUOVI IMPERATORI 1990. Il mondo è trasformato da grandi novità storico-politico e la pallavolo più o meno direttamente ne subisce l’influsso. Crolla il muro di Berlino, va in crisi il sistema dello sport di stato. Contemporaneamente esplode il business sportivo e la globalizzazione. In Brasile si gioca una memorabile edizione dei Mondiali, che ci diranno gli anni seguenti segna una tappa fondamentale nella storia della disciplina. Vince l’Italia di Julio Velasco, che batte in semifinale il Brasile (3-2) ed i suoi 18mila tifosi, poi in finale ha la meglio su Cuba (3-1). Andrea Lucchetta è premiato come MVP. È l’inizio di una grande epopea, che porterà la nazionale italiana a dominare il volley mondiale.

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1994. L’Italia si ripete, cancella la delusione olimpica di Barcellona e sale ancora sul gradino più alto del podio mondiale. Si gioca in Grecia tra le vestigia della storia. Per la pallavolo è un momento importante. Gli azzurri ancora guidati da Julio Velasco giocano un torneo bellissimo. Esaltante la fase finale in cui battono una dopo l’altra quasi tutte le formazioni più accreditate per la vittoria finale: nei quarti la Russia (che terminerà soltanto settima), in semifinale Cuba, in finale l’Olanda.

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2006. Il Mondiale si gioca ancora in Giappone e il Brasile ribadisce la sua supremazia. È un torneo lungo e difficile in cui non mancano le sorprese. Tornano alla ribalta alcune scuole dell’est Europa. I “vecchi maestri” della Polonia si arrendono soltanto in finale (3-0) alla squadra di Bernardinho, che ormai da un quadriennio, Olimpiadi comprese, domina la ribalta; La Bulgaria torna a conquistare la medaglia di bronzo a distanza di 20 anni dall’ultima. L’Italia di Montali, termina al quinto posto, fermata nel suo cammino proprio da Bulgaria e Brasile.


La carica degli aspiranti volontari al Mondiale 2010 hiusa la fase delle candidature, sono ora al vaglio del COL i più dei mille curriculum degli aspiranti volontari che saranno protagonisti fra i protagonisti, della fase romana dei prossimi mondiali di pallavolo. Come si evince dai numeri c’è stata una richiesta enorme, a testimonianza dell’entusiasmo e della voglia di esserci di appassionati, giovani e meno giovani, che vogliono fare un’esperienza unica in occasione di un evento straordinario come Volley 2010. Da sottolineare come sia stata grande la partecipazione delle donne, con oltre il 59% contro il 41% degli uomini. L’età media dei candidati è di 28 anni. Notevole la presenza di chi ha avuto precedenti esperienze in manifestazioni internazionali legate alla pallavolo, come gli Europei del 2005 o la World League del 2004, o ex Friends, che hanno partecipato con entusiasmo agli scorsi Mondiali di Nuoto Roma09. Spulciando fra i curriculum sono emerse professionalità importanti e alta preparazione di base.

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Quasi tutti i candidati hanno grande conoscenza della lingua l’inglese, ma non mancano anche chi ne conosce perfettamente due e addirittura una ragazza che ha indicato otto lingue parlate! Non mancano le figure particolari come ad esempio un conoscitore del LIS, linguaggio internazionale dei segni (per non udenti), e diversi medici. Richieste da parte di cittadini stranieri, russi, ucraini, spagnoli. Inoltre, fra i curriculum sono molte le curiosità che colpiscono. Fra gli aspiranti volontari c’è chi ha segnalato la propria allergia a kiwi ed agrumi, chi ha

lavorato nell’organizzazione dei Papa Boys, chi è già stato accettato come volontario a Milano, chi ha fatto il sommelier a Casa Italia durante le Olimpiadi di Pechino e chi ha lavorato recentemente in Sud Africa in occasione dei Mondiali di calcio. Fra le richieste anche quelle di alcuni over 65 che aspirano a dare il proprio contributo di esperienza. Gli aspiranti volontari, nella scelta delle mansioni hanno espresso la volontà di occuparsi di assistenza al campo, accoglienza e stampa, di diventare steward o hostess.

LA MASCOTTE VOLLY a mascotte Volly ha visto la sua nascita nell’ottobre del 2008 grazie alla creatività della Saatchi & Saatchi e alla rielaborazione grafica e l’animazione in 2D del filmato istituzionale curato dalla società Graphilm con lo zampino, tra gli altri, di un grande ex giocatore della Nazionale azzurra come Andrea Lucchetta. È un grazioso rondinotto che non solo sa esprime leggerezza e agilità del volo, proprie di uno sport come il volley, ma, essendo un uccello migratore che si sposta in grandi gruppi compiendo lunghe traversate, sa bene cosa vuol dire fare gioco di squadra. Sa quanto fondamentali siano la coralità e la partecipazione, per poter raggiungere anche gli obiettivi più ambiziosi. Così come in uno storno di uccelli, anche la pallavolo si basa sulla continua rotazione interna, infatti, sarà il battito d’ali di chi ti è accanto a sorreggere e facilitare il tuo volo; sarà il lavoro con i tuoi compagni di squadra a sostenere il tuo e viceversa. Tutti lottano per riuscire nello stesso obiettivo: vincere! La mascotte ha così un carattere grintoso, energico ed espansivo.

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Il suo volo tra le dieci città ospitanti il Mondiale (Torino, Milano, Trieste, Verona, Modena, Firenze, Ancona, Reggio Calabria, Catania e Roma) è già iniziato da tempo e si concluderà nella Capitale il 10-10-2010 giorno della Finalissima al PalaLottomatica. Per essere sempre più vicina ai suoi tanti fans sparsi per il Mondo Volly la nostra simpatica mascotte ha anche una sua personale pagine sul social network, facebook, dove potrete trovare tutte le informazione e gli appuntamenti legati al rondone numero 10.

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Nel Lazio

È una pallavolo in carriera una pallavolo “in carriera” quella del Lazio. Lo dicono i numeri, lo dice la qualità espressa dal movimento territoriale, lo confermano i risultati e la “moda” ormai consolidata di affacciarsi nelle alte sfere del volley italiano sia a livello assoluto e – circostanza questa ancora più da sottolineare – sia a livello giovanile. Negli ultimi anni il trend si conferma positivo e pur in presenza di una ciclicità legata al ricambio generazionale e a vicende specifiche delle varie “piazze forti” della pallavolo regionale, la velocità di crociera si mantiene alla pari delle regioni guida come la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna. A dire la verità il Volley targato Lazio ha sempre avuto buoni risultati, ma la svolta che ha consentito di mantenersi regolarmente al vertice o in posizioni a esso vicine è nata da quanto il Comitato Regionale ha iniziato a investire risorse significative nei vivai premiando le società più sollecite a recepire la necessità di iniziare dai giovanissimi un processo di crescita che guardasse a risultati nel tempo e non solo a costruire squadre nell’immediato.

È

Il “Gran Premio Lazio Giovani” è stato uno dei primi passi in questa direzione, ed il Comitato, oltre ad aiutare e supportare le società per la partecipazione a finali nazionali ed a manifestazioni di rilievo, ha favorito la nascita di consorzi tecnici, la qualificazione di numerosi atleti nei Comitati Provinciali, la crescita dei tecnici. Gli scudetti giovanili maschili degli ultimi dieci anni (Velletri, Latina e M.Roma Volley) e quelli femminili del S.Paolo Ostiense e della Casal de’ Pazzi, accompagnati da una miriade di piazzamenti prestigiosi sono stato il frutto di questa politica, così come è emersa qualità e programmazione nel lavoro del Centro di Qualificazione Regionale che negli ultimi quattro anni è stato capace di mettere in bacheca un oro, un argento e due bronzi. Una conferma straordinaria. Chiaro che solo la cura particolare dei vivaio non avrebbe portato da nessuna parte senza il consolidamento in serie A1 e A2 di alcune società che hanno fatto da traino al territorio, la Top Volley Latina, la M.Roma Volley, la stessa Casal de’ Pazzi e, in tempi più recenti, la Globo Sora e la Fidia Formello.

Il Lazio Campione al Trofeo delle Regioni nel 2008

Cerimonia del Count Down, un anno dal Mondiale

M.Roma Volley Campione d’Italia Under 18 2009

Il Lazio vince il Trofeo delle Regioni del 2008

Mini volley a Piazza del Popolo




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