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Roma Capitale dei grandi eventi.
Noi li raccontiamo.
progetto Events Magazine è un progetto di
ALFACOMUNICAZIONE società editrice e di servizi per l’editoria. IL PRODOTTO Ogni evento, una rivista dedicata. All’interno, tutti gli approfondimenti giornalistici e organizzativi sull’appuntamento: questo è Events Magazine, pubblicazione a carattere monotematico che vuole raccontare gli avvenimenti più importanti a Roma. I contenuti della rivista sono ulteriormente implementati nella versione online e nella comunicazione web attraverso i social legati alla testata. LA DISTRIBUZIONE La rivista, realizzata in collaborazione con gli organizzatori dell’evento, viene distribuita nel corso della manifestazione e, in precedenza, nei luoghi di maggior aggregazione cittadina. TESTATA Events Magazine CARATTERISTICHE • Freepress • Tabloid 24x34 cm • Carta 115 gr, patinata PARTNER AbCommunication • SPQR Sport • Getty Images
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contenuti La storia dell’Evento
contenuti spazi di servizio
contenuti la struttura che ospita l’evento
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contenuti INTERVISTE
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e v e n t s
Amedeo Amadei
luglio
11
E C C O U N E S T R AT T O D E L L’ U LT I M A I N T E R V I S TA D E L M I T I C O F O R N A R E T T O A S P Q R S P O R T, R I V I S TA U F F I C I A L E D I R O M A C A P I TA L E . R I C O R D I D I U N E R O E D ’ A LT R I T E M P I
Addio leggenda di un calcio eroico. Addio campione d’altri tempi. Il condottiero del primo scudetto ci ha lasciato, ricordato dai suoi tifosi nel giorno dell’ultimo addio a Frascati e nella gara contro il Cagliari che tu, Amedeo Amadei, avresti vinto da solo, come una volta. Riprendiamo una intervista rilasciata dal campione a SPQR SPORT, rivista ufficiale di Roma Capitale: si tratta, probabilmente, della sua ultima intervista. Un valore doppio, quindi. Eccola...
E
ccoli lì, i brandelli di una piccola storia che ci vengono incontro in un assolato pomeriggio sopra un colle che domina Roma dalla privilegiata ubicazione dei Castelli. Frascati, in particolare. Il regno, ormai possiamo un po’ chiamarlo così, di Amedeo Amadei. Professione imprenditore nel settore della panificazione prestato
al calcio per un breve, ma intenso periodo della propria vita. Una carriera, la sua, costellata di soddisfazioni. Il debutto in Serie A a quindici anni e spicci (record ancora imbattuto), lo Scudetto della Roma del ‘42 vinto anche grazie alle sue molte marcature, una carriera proseguita prestigiosamente nell’Inter, dove non poté vincere più che altro per la presenza del grande Torino e poi Napoli. In mezzo ci scappò pure un Mondiale, nel 1950, a difendere un titolo che avev a vinto,
TEEN SRD PROIDENI G RE C O EO S L’U O M C BRUC EC
dodici anni prima, un’altra generazione. Un po’ di panchina, prima di capire che la giostra volgeva al termine e, con il sano buonsenso dell’uomo concreto, forse non era il caso di aspettare che tutti si scordassero di lui. Così, riempì la valigia dei ricordi e tornò a Frascati, nel forno di fami-
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ruce Springsteen, soprannominato il “Boss”, nasce il 23 settembre 1949 a Freehold nel New Jersey. Innamoratosi sin da subito della musica di Elvis Presley e Rolling Stone, ai quali prova ad ispirarsi, Bruce acquista la sua prima chitarra all'età di 15 anni. E’ lo strumento che cambierà la sua vita. dedica tutto se stesso alla musica. Si impegna alla ricerca di una musica nuova e lavora con grande spirito di sacrificio provando costantemente a migliorare il suo stile. All'inizio degli anni settanta, viene adocchiato da una casa discografica che gli permette di incidere i suoi primi album, accompagnato dal gruppo The E Street Band. Purtroppo gli inizi non sono facili tanto che Bruce e il suo gruppo passano inosservati. Ma lui non si abbatte. La sua caparbietà viene premiata pochi anni dopo grazie al terzo album, "Born To Run" uscito nel 1975, che Bruce incide insieme al suo gruppo: è l’inizio del successo. Durante il decennio seguente, Springsteen conosce una popolarità notevole non solo negli Stati Uniti. Infatti irrompe prepotentemente sul mercato mondiale con l'album "Born To USA" nel 1984. E’ una scommessa vinta da parte del Boss, l'album è un successo mondiale straordinario e vende più di dieci milioni di copie. Nel 1989, Bruce si separa professionalmente (ma temporaneamente) dal suo gruppo e sentimentalmente dalla sua prima moglie, Julianne Philips. Sposerà nel 1991 Patti Scialfa che gli ha regalato tre bambini (Evan nel 1990, Jessica nel 1991 e Sam nel 1994). Gli anni novanta sono stati per Springsteen il periodo musicale più sterile e con meno successi di vendite se si escludono nel 1993 Streets of Philadelphia (premio Oscar quale migliore canzone per il film di Jonathan Demme, Philadelphia) e nel 1995 Missing per il film di Sean Penn The Crossing Guard (Tre giorni per la verità). Al ritmo d'un album ogni tre anni, Bruce Springsteen torna prepotentemente alla ribalta negli anni 2000. Nel 2005, fa uscire il suo tredicesimo album ("Devils And Dust") dallo spirito intimista di un soldato americano in guerra. Dopo un album omaggio all'artista culto del folk Pete Seeger "We Shall Overcome The Seeger Sessions", uscito nel 2006, Bruce Springsteen ritorna nel 2007 con il suo gruppo The E Street Band con l'album "Magic". A questo faranno poi seguito “Working on a dream” del 2009 e “Wreking Ball” del 2012 In carriera, Springsteen, ha guadagnato circa 1,6 miliardi di dollari. Nelle liste stilate dalla celebre rivista musicale Rolling Stone, Springsteen occupa il 23º posto nella classifica dei migliori artisti, il 36º in quella dei miglior cantanti, ha otto album nella lista dei migliori 500 e 4 singoli tra le migliori 500 canzoni. È al 96º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone È stato definito dalla stessa rivista come miglior performer di tutti i tempi. Fa parte, dal 2008, della New Jersey Hall of Fame. Ha venduto oltre 120 milioni di dischi nei soli Stati Uniti e circa 500 milioni in tutto il mondo. In politica ha sostenuto la campagna presidenziale del senatore John Kerry e del Presidente Barack Obama, che lo ha ringraziato con la battuta «ho scelto di fare il presidente solo perché non potevo essere Bruce Springsteen». E’ noto anche il suo sostegno a numerose opere sociali. Secondo un sondaggio condotto dalla nota rivista Vanity Fair, Springsteen è l'artista straniero più amato dagli italiani.
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così parlò il Boss Il Boss ha spesso ha convissuto con una sorta di depressione. «A un certo punto ero dominato dal terrore puro», racconta il musicista, «dal disgusto di me stesso, dall'avversione nei miei confronti».
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