E V E N T S
3
E V E N T S Pag 4
I NUMERI DEL CAMPIONATO
Pag 5
MISTER A CONFRONTO
Pag 7
PARLA MARCO CASSETTI
Pag 9
PARLA MARCO DI VAIO
Pag 11
CICCIO CORDOVA IL DOPPIO EX
Pag 12-13
SFOGLIAMO L’ALBUM DEI RICORDI
Pag 14-15
DE SISTI-LOPEZ: VISTO DALLA REGIA
Pag 16
IL DERBY IN CIFRE
Pag 17
ZAMPA-DE ANGELIS, VOCI DEL TIFO
Pag 19
DI MARIO-SANTONI, ATLETE TIFOSE
Pag 20-21
IL DERBY VISTO DAI VIP
Pag 22
DUE RISATE CON GIULIANI E FERRARI
ROMA - LAZIO - STADIO OLIMPICO - 22 SETTEMBRE 2013 - ORE 15.00 Numero Unico Supplemento a:
News Roma Tv periodico telematico registrato presso il Tribunale di Roma autorizzazione n° 61/2012 del 15 marzo 2012. Iscrizione ROC n° 22131 del 2 aprile 2012. Edito da: News Roma Press Direttore editoriale: Vincenzo Nastasi
Direttore responsabile: Enrico Rossignoli Redazione: Paolo Valente, Laura Cirilli, Michele Vania Martinetti Grafica: Alfacomunicazione s.r.l. Progetto grafico: Andrea Crescenzi Realizzazione: Andrea Crescenzi, Andrea Drappi Hanno collaborato: Carlo Franciosa, Giuseppe Surace, Alessandra Quinzi, Emanuela Valente Finito di stampare presso:
Stab. Tipolit. U. Quintily Spa Roma 2013
www.spqrsportevents.com
super derby MARCATORI
LE PROBABILI FORMAZIONI
D I C A M P I O N AT O Hamsik Callejón Rossi S. Betanin Vidal Balotelli Candreva Cerci Emeghara
4 3 3 3 3 2 2 2 2
Florenzi Gomez Higuaín Lodi Muriel Nagatomo Palacio Paloschi Stendardo
2 2 2 2 2 2 2 2 2
42
24
BALZARETTI
FLORENZI
87
29
CANDREVA
KONKO
6 STROOTMAN
15 5
2
GONZALEZ
CIANI
CASTAN
26
16
10
DE ROSSI
TOTTI
DE SANTIS
24
22
LEDESMA
11
MARCHETTI
KLOSE
17
27
8
BENATIA
CANA
HERNANES
15 PIANIC
TURNO ODIERNO 4ª GIORNATA - 22/09/2013 GIOCATA IERI - Chievo - Udinese GIOCATA IERI - Cagliari - Sampdoria GIOCATA IERI - Genoa - Livorno 12:30 - Sassuolo - Inter 15:00 - Catania - Parma 15:00 - Roma - Lazio 15:00 - Juventus - Verona 15:00 - Atalanta - Fiorentina 15:00 - Bologna - Torino 20:45 - AC Milan - Napoli
PROSSIMO TURNO 5ª GIORNATA - 24/09/2013 24/09/2013 20:45 - Udinese - Genoa 25/09/2013 20:45 - Lazio - Catania 25/09/2013 20:45 - Livorno - Cagliari 25/09/2013 20:45 - Napoli - Sassuolo 25/09/2013 20:45 - Parma - Atalanta 25/09/2013 20:45 - Sampdoria - Roma 25/09/2013 20:45 - Torino - Verona 25/09/2013 20:45 - Bologna - Milan 25/09/2013 20:45 - Chievo - Juventus 26/09/2013 20:45 - Inter - Fiorentina
13
27
MAICON
SQUADRA NAPOLI ROMA INTER FIORENTINA JUVENTUS LAZIO VERONA LIVORNO MILAN CAGLIARI UDINESE TORINO ATALANTA GENOA BOLOGNA SAMPDORIA CHIEVO PARMA CATANIA SASSUOLO
39
19
GERVINHO
CAVANDA
LULIC
P.ti 9 9 7 7 7 6 6 6 4 4 4 4 3 3 2 1 1 1 0 0
G. 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
V. 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0
N. 0 0 1 1 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 2 1 1 1 0 0
P. 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 2 2 2 3 3
GF. 9 8 6 8 6 6 4 6 6 4 5 4 3 5 3 2 2 2 1 1
GS. 2 1 1 4 2 5 4 3 5 5 4 4 4 7 6 6 7 6 7 8
la classifica DELLA SERIE A
5 E V E N T S
mister a confronto
LA PRIMA VOLTA DI VLAD E RUDI G A R C I A
P E R
C A N C E L L A R E
I L
2 6
M A G G I O
P E T K O V I C
P E R
C O N F E R M A R L O
ove eravamo rimasti? Ah, sì, alle ore
quella biancoceleste per un altro dispiacere da re-
legati all’impostazione cercata alla vigilia. Ba-
20,00 del 26 maggio di quattro mesi fa.
galare ai cugini. E questo clima lo percepiscono
stano un paio di episodi per scompaginare tutte le
Una lunga estate riempita dalla voce
bene Garcia e Petkovic che si sfidano dalle pan-
carte. Si vive in campo lo stesso stato d’animo
dagli opposti umori delle due tifoserie. E proprio
chine per la prima volta. Un faccia a faccia che ha
degli spalti. I nervi la fanno da
da quell’orario non si è
il sapore di una partita a poker. Non vogliono sco-
padrone. Più si rimane se-
fatto altro che aspet-
D
prire le loro carte anche perché non conoscendosi
reni e più le possibilità di
prossimo
direttamente non vogliono dare nessun vantaggio
vittoria crescono. Ma non è
derby, sia da una
all’avversario. Al tavolo verde spesso non sono i
facile.
parte che dall’al-
«punti» a vincere ma la forza psicologica. Un bluff
Un’atmosfera che i due tec-
tra. La sponda gial-
creato bene vale più di una potenziale «scala».
nici conoscono bene. Vlad per
lorossa in cerca di
Vlad, forte di quel rumoroso successo in Coppa
averla respirata diretta-
riscatto,
Italia, parte leggermente avvantaggiato non tanto
mente,
per una questione tecnica quanto psicologica. Lui
averla percepita
nei tre precedenti vestito da laziale non ha mai
sin
perso contro la Roma e questo nella cabala è im-
giorno che ha
portante, almeno così spera il popolo biancocele-
messo piede a
ste.
Roma.
Dall’altra parte c’è Rudi, da pochi mesi sulla pan-
Adesso bi-
tare
il
Rudi
dal
per
primo
china romanista, pronto a rompere questo in-
sognerà
cantesimo che dura ormai da due stagioni. Lui
vedere se
non si crea problemi, non soffre di complessi.
le rose di
E lo ha dimostrato nella sua ancor breve ma
maggio
intensa esperienza capitolina. Idee chiare e
continueranno a
tanta voglia di regalare un sogno.
restare fiorite o
Hanno concezioni diverse in fatto di tattica, ma
se
il
primo d’au-
con un obiettivo comune: quello di non pren-
giorno
dere gol. Il laziale ci prova ad arrivare attra-
tunno le ap-
verso un gioco «minestraro, bonariamente
passirà.
parlando, senza offesa, molto all’italiana, grazie
Non
ci
alla copertura della difesa, poco spettacolo e con-
resta che
tropiedi micidiali.
atten-
II romanista, invece, privilegia una sorta di ragna-
dere,
tela a centrocampo per certi versi di liedholmiana
oramai
memoria con improvvise accelerazioni che col-
siamo.
gono di sorpresa le difese avversarie. Ma si sa, il derby il più delle volte esce dai canoni
ci
di Emanuela VALENTE Redazione
7 E V E N T S
I L
P E R S O N A G G I O
CARLO MAZZONE
arlo Mazzone esamina il derby e ricordando quello vinto per 3-0 prova a suggerire qualche consiglio. «Le motivazioni possono fare la differenza in una partita come questa. Io nel derby che vincemmo 3-0 nel 1994 lavorai sulle motivazioni. Scossi l’orgoglio della squadra. In settimana ci davano per spacciati, dicevano che la Lazio era superiore, che nel confronto ruolo per ruolo dieci giocatori laziali su undici erano più fori. Solo Aldair vinse quella specie di duello. E poi anche io ero un poveraccio e Zeman l’uomo del calcio spettacolare. Arrivammo alla partita carichi al punto giusto. Vincemmo 3-0, colpimmo un paio di pali e di traverse, tirammo in porta venti volte. Quando finì la partita feci quella corsa liberatoria sotto la Sud. Ma stavolta la storia è diversa. La Roma dopo il 26 maggio ha le giuste motivazioni per vincere questo derby che può darle la spinta per il prosieguo della stagione. La mossa per vincere? Totti può fare la differenza. De Rossi è il classico romano che soffre il derby? No, io direi che il romano romanista soffre in generale i derby. Noi romanisti siamo passionali. La Roma è una cosa che ti prende il cuore, lo stomaco, il cervello».
MARCO CASSETTI
C
e la sua Roma
di Carlo FRANCIOSA Redazione arco Cassetti è stato uno dei grandi prota-
«Stiamo ben messi. In panchina siede mister
gonisti della Roma di Spalletti ma pure di
Zola, un tecnico eccezionale sotto il profilo
Ranieri. Sei anni intensi all’ombra del
umano e molto preparato».
M
Cupolone che hanno contribuito a legarlo
Oramai è un beniamino della tifoseria inglese.
anche affettivamente alla città al punto
«Vanno matti per il mio look, per la mia barba.
da
diventare
un
tifoso
pieno
Mi hanno preso a cuore per l’impegno che ci metto
d’amore per i colori giallorossi.
ogni volta che scendo in campo e per l’aiuto che do ai
Con l’arrivo di Luis Enrique
compagni più giovani».
sulla panchina romanista
Parlando della Roma gli si illuminano gli occhi. E ha
però le cose sono cambiate,
subito un consiglio da darle. «Il segreto sta nel fare
col tecnico asturiano il fee-
punti contro le piccole. Ne so qualcosa io che quando
ling non c’è mai stato al punto che
ero in giallorosso abbiamo sfiorato lo scudetto perché
alla fine di quella stagione decise d’accordo con la società di non
abbiamo perso punti importanti contro le squadre meno forti di noi».
rinnovare il rapporto. Per lui fu
Da Cassetti a… Maicon. «La Roma ha fatto un ot-
una scelta difficile e sofferta. Ma
timo affare prendendolo perchè se sta bene fisi-
indispensabile. Che fare allora? Via
camente può fare la differenza. Se fossi rimasto
libera ad una decisione drastica:
a Roma gli avrei fatto molto volentieri la pan-
emigrare all’estero.
chìna».
Con destinazione
Ma questo non è avvenuto per colpa di Luis
Inghilterra,
Enrique. «Non ci siamo capiti sin dal ritiro
nella piccola Watford dove
lo
hanno
ac-
colto benissimo diventandone un punto fermo.
«Mi sono ambientato subito molto bene. A differenza dell’Italia qui il calcio si vive senza pressioni. Un’esperienza
per una questione di ruolo. Ma lasciamo stare, è acqua passata». Oggi c’è il derby e lui ne sa qualcosa: segnò il gol che regalò la vittoria alla Roma. Era il 6 dicembre del 2009. « E come posso dimenti-
care quella sera? Una gioia immensa,
incontenibile.
tutto sommato positiva».
Dopo la partita uscii
E’ contento dei risultati che la sua squadra sta ottenendo.
per festeggiare».
9 E V E N T S
I L
P E R S O N A G G I O
EDOARDO REJA
doardo Reja guarda il campionato e ne dà un giudizio. Poi passa al derby e dice la sua. «Chi potrebbe essere l’anti Juve? Penso sia al Napoli che ha un potenziale straordinario da metà campo in su, ha tanta qualità ed è più tecnico rispetto allo scorso anno in cui faceva delle ripartenze la caratteristica preminente. La Lazio ha una squadra più che competitiva, certo gli infortuni a catena non danno una mano, contribuiscono a frenare il progetto tecnico che ha in mente l’allenatore. Non ha fatto un mercato importante. La dirigenza laziale ha dato il meglio all’inizio. Probabilmente Petkovic è soddisfatto di quello che ha a disposizione, magari ha rifiutato altri giocatori propostigli. Comunque son convinto che la Lazio se la giocherà con il Milan, la Fiorentina, l’Inter e la Roma per le posizioni a ridosso della Juventus e del Napoli. Il derby? Quest’anno i giallorossi sono più tosti rispetto alla pochezza mostrata nelle ultime due stagioni. La compagine biancoceleste è sempre la stessa più o meno da 3-4 anni a questa parte ma rispetto alla mia gestione la rosa è superiore, dal momento che i titolari sono bene o male rimasti inalterati ma la panchina è più lunga e di maggiore qualità».
E
MARCO DI VAIO
e la sua Lazio
di Laura CIRILLI Redazione
P
ur avendo il cuore dipinto di
ne
è
andato
in
giro
per
il
mondo…
biancoceleste, Marco Di Vaio
«E’ vero, ho fatto tutto l’opposto di France-
non ha mai nascosto la sua
sco nella mia carriera.
ammirazione per Francesco Totti.
Ad essere sincero il mio sogno era quello di
I due per altro sono legati da una
rimanere per sempre alla Lazio così come ha
profonda amicizia.
fatto Totti nella Roma, ma non ne hanno dato
Li accomuna anche la loro carta
la possibilità. Peccato».
d’identità, classe 1976, soltanto
Eppure per un attimo si è ventilata la possi-
due mesi li separa. Marco e
bilità che potesse vestire di giallorosso, lui
Francesco si sono rincontrati
laziale fino al midollo. «Mi cercò Zeman,
nella recente tournée estiva
ma confesso che avrei fatto tanta fatica
della Roma in America quando la
perché come tifoso laziale, Roma per me
formazione giallorossa affrontò il
vuol dire Lazio. Sarebbe stata durissima
Montreal Impact club nel quale mi-
prendere una decisione del genere. Ma
lita l’ex attaccante laziale.
alla fine penso che sia andata meglio
«Francesco gioca ancora con l’entu-
così».
siasmo di un bambino. Ha tanta vo-
Nell’ambiente si vocifera che a Di Vaio
glia di sacrificarsi ed ha dei colpi che
non dispiacerebbe di avere Totti com-
altri non hanno.
pagno di squadra in Canada. «Sarebbe
E’ un giocatore atipico, un attaccante
eccezionale, ma lui vuole solo la
«differente» che fa il regista avan-
Roma».
zato. Io non so se sarei riuscito a rima-
In Canada Marco confida di trovarsi
nere in Italia, in un campionato così
bene. «E’ un’esperienza molto positiva. C’è
duro fisicamente come quello italiano.
tanta curiosità intorno a questo sport.
Francesco non ha bisogno di correre
L’unico problema sono le trasferte che sono
tanto, vede l’azione 4 secondi prima degli altri, può continuare tranquillamente. Sta bene, si vede, è sereno». Mentre Totti è rimasto sempre qui, lui se
molto lunghe». Per il derby di oggi sappiamo per chi farà il tifo ma non vuole sbilanciarsi. Però uno scherzetto al suo amico Francesco spera che glielo facciano i ragazzi in biancoceleste.
11 E V E N T S
il doppio ex
ANDAI ALLA LA ZIO PER DISPETTO C O R D O V A
«D
R A C C O N T A
I L
S U O
T R A S F E R I M E N T O
P I Ù
D I S C U S S O
ella mia vita rifarei tutto, anche
ricordi. «Con la Lazio di Vinicio ci qualificammo
ma forse ci si dimentica dei
quello di passare dalla Roma alla
per la coppa Uefa. Ricordo che quella era una
grandi del passato. Chi non
Lazio. E’ vero, non avrei mai vo-
bella squadra composta da grossi giocatori come
ricorda i passaggi di Rivera
luto indossare quella maglia. Infatti c riuscii sol-
Wilson, Re Cecconi, Garlaschelli, D’Amico e gio-
ad occhi chiusi, o la genialità
tanto nel sottopassaggio del primo derby. Debbo
vani promettenti come Manfredonia, Agostinelli e
di Corso con l’esterno sini-
riconoscere però che la Lazio mi trattò meglio
Giordano. Furono tre ottime stagioni. E pensare
stro, o ancora l’intelligenza
della Roma, ma per me quella prima partita fu
che alla Roma mi avevano dato per finito».
tattica e la classe di Bul-
l’unica difficile della carriera. Non capivo niente.
Ciccio ricorda anche con nostalgia quel fantastico
garelli e Mazzola? Si ha
Vincemmo con un gol di Giordano». Chi parla così
terzo posto con la Roma nel 1974 con Liedholm in
spesso la memoria corta.
è il doppio ex Ciccio Cordova. Correva l’anno 1976.
panchina. Del Barone ha una grande ammira-
Balotelli?
Lasciamo
Nonostante lo “schiaffo” Cordova è rimasto ro-
zione. «Un maestro nel vero senso della parola.
stare».
manista dentro, una fede sempre più forte. «La
Lo ascoltavamo tutti in religioso silenzio. Lui era
Andrà a vedere questo
Roma ce l’ho nel cuore. Io non me ne sarei mai
il calcio. Tirava meglio di tutti noi e a fine allena-
derby?
andato via, è stata una loro scelta. E potevo ap-
mento ce lo faceva vedere».
esclude categorica-
prodare in qualsiasi squadra visto che mi vole-
E per quel che concerne gli allenatori di oggi,
mente. «Non vado
vano in tanti. Ma scelsi la Lazio proprio per
Cordova ad esempio afferma di non amare Mou-
più allo stadio. La
ripicca. Una decisione dura che però non ha cam-
rinho e lo fa senza mezzi termini. «Va bene per la
Roma la seguo
biato il mio rapporto con i tifosi romanisti che an-
comunicazione giornalistica perché parla bene,
soltanto
cora oggi quando vado per la strada mi salutano
ma che cosa ha inventato? Helenio Herrera ad
t e l e v i -
cordialmente come se avessi tuttora addosso la
esempio ha portato tante novità nel calcio».
sione».
maglia giallorossa».
I mondiali sono alle porte. Pirlo e Balotelli sa-
Dei tre anni in biancoceleste ha comunque ottimi
ranno i nostri elementi di punta? «Pirlo è bravo
Cordova
in
lo
R E P U S
derby
il derby. Finirà con un . E’ la Lazio ad ospitare biancoceleste sarà 39 19 io gg ma 21 al a mo Stadio Nazionale, Sia ntre il gol della bandier soprattutto perché Ecco una veduta dello con reti di Michelini, Cascia e Bonomi me rtita pa lla de ne mi ter al o ma rotondo 1-3 per la Ro tifosi giallorossi di via Appia Nuova esultan mplici semplici che la dicono lunga su oi i se opera di Capri. Nella fot i. La loro gioia è genuina, fatta di striscion scommessa da pagare e nulla di più. he gin alc cu i qu , de ttò sa sfo ca i in lic giocato a. Semp : altri tempi. una volta la stracittadin maniera. Per non dire quella banale frase ta su vis a niv ve me co a ell qu in ra co an iviverle Con la speranza di riv
79 fu disputato un 79, il 19 novembre 19 19 l de re ob ott 28 il divisi fra Romani e venuta Vincenzo Paparelli av ncoceleste con i giocatori di Lazio e Roma Dopo la scomparsa di bia so ole in ricordo del tifo derby misto amichev i con la vittoria di questi ultimi per 2-1. onia, Rocca, B. Conti os ), L. Spinosi, Manfred lus ‘46 nc ni co zo e an ia (M , tal ini d’I en sto Re ), Pecc Lovati. , Tassotti (Amenta ‘46 D’Amico. Allenatore: ROMANI - Cacciatori si (A. Lopez ‘46), Giordano, Di Bartolomei, ), Wilson, Turone, Benetti (De Nadai ‘46), nte ghin ‘46 (Scarnecchia ‘46), Mo giora ‘46), Citterio (Pi Liedholm. credi, Santarini (Mag RESTO D’ITALIA - Tan , Nicoli, Ancelotti (Ugolotti ‘46). Allenatore: zo uz Pr la, Vio lli, Garlasche
per la Roma con Nazionale. Finirà 1-0 nò all’interno dio sta o all rby de il si gioca si scate r la grande rissa che nti a 27.000 spettatori 21 febbraio 1937. Dava stracittadina fu caratterizzata soprattutto pe nto che furono costretti ad intervenire i pu ella e lo aveva preso in gol di Mazzoni. Ma qu giocatori e dirigenti delle due squadre al gredire Subinaghi, ch coinvolto. Solo e ag ols ni inv Via co o e Gip ch e o ial mp laz ane del ca dere il flemmatico Piola ne rim foto d’epoca si può ve carabinieri. In questa e un calcio. Inizia il parapiglia. Persino il ... no me da scio giro, con un manrove r mettere pace. Sugli spalti i tifosi non sono pe era op ad si ni rdi rna Be
e tieta agli occhi delle du e oggi appare inconsu rby giocato allo Stadio ch e pi tem ei qu di e sicuramente figlia a rinfusa prima del de Un’immagine curiosa tori biancocelesti e giallorossi schierati all ca gio i 1. foserie. Ecco alcun se la Roma per 4ito ad una involontaria ggio del 1932 che vin ni II (che morì in segu , Chini, D’Aquino, Nazionale del primo ma a destra: Tognotti, Fantoni I, Pardini, Fanto tto Ra , setti, Furlani, FDilò istra Si riconoscono da sin dello juventinio Vecchina), De Maria, Ma lk rte testata al naso da pa Costantino e, accosciati, Sclavi, Mattei e Vo i, din Bo , rpi Ca IV, Ferraris
I A M O S F O G L
U M L’ A L B
D E L L E
Rondinella. bre del 1929 allo Stadio lle grandi em dic l’8 cò gio Si . bblico de ma e Lazio al primo derby fra Ro lk. Sugli spalti c’è il pu Una foto storica legata ma per 1-0 con un gol di Sciabbolone Vo dio per tifare o per i colori biancocelesti la Ro gio si riuniva allo sta non si dimentica Per la cronaca vinse e la domenica pomerig seguite proprio tante, ma la prima volta ch o lic bb pu el qu ni, no occasio moria storica. Da ria ne so Da quella stracittadin pietre miliari nella me o per quelli giallorossi. ntamenti così importanti rimangono come pu mai. Per i tifosi certi ap misura di paragone. come ere nd pre da e ere viv
derby Lazio-Roma Nazionale, si gioca il anista Silvana dio Sta o all mo Sia . del 1953 sa rom a scattata il 22 marzo si nota la sfegatata tifo Una curiosa foto storic r 2-0 con reti di Galli e Vivolo. Sugli spalti ca interprete di moltissime pellicole con pe po vinto dai biancocelesti i più affascinanti del cinema italiano dell’e ione al termine di quella partita… Alric lus att de lle ra de ve a a un un , rò ini pe an faceva parte della Pamp mitico Totò. Per lei il ti tut entare lo stadio. Il tifo fra qu o fre un i, olo im ac ett sp llo de i gg attori famosiss na nsueto vedere perso l’epoca era alquanto co sta rileggersi le cronache dell’epoca. Ba . rni loro vita di tutti i gio
S I T À C U R I O
D A
D E R B Y
oè serie anche se lo spirit ta da entrambe le tifo un nti in se rsi no da me sfi rto olo ce ac n o dello spett no tesa, ma no nd me mo a l ell de i Qu gg a. na din am rso sc itta li pe iale. Ecco L’altra strac famosissimi Enrico Montesano, laz mpre il derby ed lla foto vediamo due a Ne ist o. an ers rom , div ne nto rdo se ua alq rlo Ve rby è alche anno fa. Sono Ca poi in campo… Il de Derby del Cuore di qu del fischio d’inizio. Baci e abbracci, ma e compagini non ha confini, anche una ma du biarsi i gagliardetti pri la beneficenza. A Roma la rivalità fra le pur minima tensione... c’è una lio a pa cre in e do fed an sta qu e po ch op an i di lcio balilla fra giocator semplice partita al ca
ata. . La città resta paralizz ta abbondante nevicata o quel giorno. Quella oli ins a un da tita es l 1956. Roma viene inv si presentava l’Olimpic niqualvolta si entra Siamo all’11 marzo de e il derby che viene rinviato. Ecco come oggi se ne parla og ch an an è na al punto che cora to a poesie, canzoni e proverbi. La oli E a farne le spese pit ca ria sto lla de li spun gli anna racconto quasi nca coltre ha fatto da nevicata è rimasta ne aordinarie. Quella bia erlo a chi l’ha vissuta e te ne può fare un str ate vic ne di rsi co ied nei dis sta ch in tutti e per tutto. Ba città venne paralizzata aulico.
14
CAMPIONATO DI SERIE A - ROMA - LAZIO E V E N T S
volti storici giallorossi
G I A N C A R L O
D E
S I S T I
IO NEL MEZZO DEL CENTROCAMPO
I DERBY DI OGGI E QUELLI DI IERI VISTI CON GLI OCCHI DEL VERO REGISTA na vita a centrocampo. Là dove contano le
del dicembre del el ’74. Ero tornato dalla Fiorentina e
idee, oltre che la tecnica. Giancarlo De Sisti
la Lazio aveva vinto into lo scudetto. Il derby fu deciso da
è nato all’ombra del Colosseo e nella squa-
un mio gol. In quell’occasione la Sud mi regalò un
U
dra giallorossa ha mosso i primi passi da calciatore.
elmo da antico romano».
Ha giocato a Roma e a Firenze. Due città meravi-
Quanto incide sul ul derby la pressione della tifose-
gliose, come lo erano le sue giocate. Picchio, così
ria? «Molto. Perr diversi anni le squadre romane non
viene soprannominato, la vita l’ha dedicata al calcio.
erano attrezzatee a competere per lo scudetto. Tutto
Dopo averlo vissuto sul campo, ha deciso di viverlo
si risolveva in una na rivalità cittadina. Ricordo quanto
sulla panchina perché “come diceva Liedholm, i più
era bello lo sfottòò fra tifosi, a patto che non sfociasse
grandi allenatori nascono centrocampisti”.
nella violenza».
Allora Giancarlo, come si viveva un derby dalla ca-
Come vivevi la vigilia del derby? «Tranquilla-
bina di regia? «Sei nel cuore della partita. Lì nasce
ione ovviamente era più mente. La tensione
il gioco, lì viene interrotto. Il centrocampo è la zona
alta perché eri consapevole onsapevole di rappre-
dove sono sollecitati maggiormente i polmoni, si è
sentare i sogni dii una parte della città.
continuamente in movimento».
Ad esempio c’eraa chi non dormiva e
Quale è stato il mediano della squadra avversaria
chi arrivava a dare re di stomaco».
che ti ha dato maggiori noie? «Quelli che giocavano
Quanto può incidere idere su questo
per non farti giocare. A centrocampo ero uno che fa-
derby il 26 maggio? gio? «Cos’è il 26
ceva ragionare il cervello pertanto soffrivo tutti
maggio?».
quelli che mi marcavano stretto. Potrei dirne molti,
Un pronostico? «Ad oggi direi
Carosi era uno di questi».
Roma, ma il derbyy è sempre un
Il derby che ricordi con maggior piacere? «Quello
i». risultato a 3 segni».
SALA PER BANCHETTI TUTTI I GIIORNI PESCE ALTRE SPECIALITA’
00187 Roma - Via dell’Orso, 44 Tel. 06.68301161 06.68217084 www.ristorantelagana.it
Via dell’Orso, 33 00186 Roma Tel. 066864804 - 066861710 www.orso80.it RIPOSO SETTIMANALE: LUNEDI’
chiuso la domenica
Via Giovanni Branca, 88 Telefono: 06 4341 9624 TESTACCIO
CANTINE D'OFFIZI, VENDITA E PRODUZIONE DI VINI SFUSI DI QUALITÀ... APRI IL TUO PUNTO VENDITA! Stefano D’Offizi - 329 4310722 Antonio D’Offizi - 329 4310723
15 E V E N T S
volti storici biancocelesti
A N T O N I O
L O P E Z
LE MIE INSONNI VIGILIE DEI DERBY
E V E N T I
C O M E
I L
2 6
M A G G I O
S O N O
D I F F I C I L I
ntonio Lopez, o semplicemente Totò per i tifosi bianco-
Il derby che ricordi con ma maggior aggio or p piacere? ia acere?
celesti, ha giocato cinque stagioni con la maglia della
«Quello che vincemmo o 2 a 1 con gol di
A
Lazio. Centrocampista dotato di piedi buoni, con cui
D A
D I M E N T I C A R E
Aldo Nicoli».
dava del tu al pallone, amava giostrare in cabina di regia. Da lì
Quanto incide sul derby rby la pressione
prendeva spesso il comando delle azioni grazie alla sua visione
ltissimo. E’ l’eledella tifoseria? «Moltissimo.
del gioco. Aveva l’abitudine di portare i calzettoni abbassati
mento più importante. La tifoseria dava e
perchè altrimenti gli davano fastidio. Calcisticamente si è for-
cord do cche he e q uand do dà una grossa carica.. Ric Ricordo quando
mato nelle giovanili del Bari e con la società pugliese ha ini-
scendevamo in campo sapevamo che il nostro
ziato la sua carriera professionistica. Passato alla Lazio nel
compito era di renderlii felici ad ogni costo».
’75, con i biancocelesti ha totalizzato 78 presenze, condite da
Come si viveva la vigilia a della sfida con la Roma?
una rete contro il Napoli. In carriera, invece, Lopez ha colle-
«Io personalmente ero o abbastanza agitato. Ri-
zionato 358 presenze, andando in rete per 22 volte. Ha avuto il
ceva molta fatica a dorcordo che la notte si faceva
privilegio di giocare al fianco di campioni come Giorgio China-
mire».
glia, Giordano e D’Amico, per citarne alcuni.Antonio, la sua
Quanto può incidere su u questo derby il 26 mag-
esperienza romana, la ricorda sempre con piacere.
gio? «Da questo punto di vista vedo la Lazio fa-
Allora Totò, come si viveva il derby in cabina di regia? «Il cen-
vorita. Passerà molto to tempo prima che i
trocampo è il reparto più importante, la zona che conta maggior-
romanisti dimentichino la finale di Coppa Italia».
mente. Il derby era una partita speciale, unica nel suo genere».
Il tuo pronostico? «La Lazio non viaggia bene.
Quale è stato il mediano della squadra avversaria che hai sof-
Tutte le polemiche degli li ultimi tempi potreb-
ferto di più? «Mah, non saprei, ce ne sono stati tanti. Di sicuro
bero incidere negativamente mente a livello psi-
chi mi piaceva molto era Di Bartolomei, un grande centrocam-
cologico. Questo mi preoccupa un
pista».
po’».
PUBB GIULIANO PUBB GIULIANO
di Michele Vania MARTINETTI Redazione
16
CAMPIONATO DI SERIE A - ROMA - LAZIO E V E N T S
I
da derby
T
T A N I A
S A N T O N I
D I
M A R I O
pagina a cura di Laura Cirilli
da derby
F
O
S
I
B
I
A
N
C
O
C
E
L
E
S
T
I
E SE DICO PARI?
UN RISULTATO CHE ACCONTENTEREBBE TUTTI Q U A N T I na vita per la ginnastica ritmica tra na-
pre posso vedere le partite ma appena c’è l’oc-
stri, funi e cerchi. Questa è Elisa Santoni,
casione, non me la faccio sfuggire. La vigilia del
ginnasta italiana, romana ma soprat-
derby? Posso solo dire che la passerò con il mio
tutto laziale, plurimedaglia olimpica e mondiale.
ragazzo che tra l’altro è romanista ma solita-
U
E L I S A
I
Alla vigilia del derby della Capitale, ci rilascia al-
mente non la vivo con estrema ansia, piuttosto
cune dichiarazioni su questa partita…
con curiosità».
Come è visto il calcio da un’atleta che pratica un
Se fossi un calciatore, in quale ruolo giochere-
altro sport? «Il calcio per me, che pratico sin da
sti? «Sicuramente attaccante!».
bambina la ginnastica, è ingombrante. Si dà ec-
Qual è il derby che ricordi con più piacere e
cessiva importanza a questo sport, soprattutto se
quello con più dolore? «Non guardando le partite
si pensa alla mia disciplina che è veramente di
assiduamente, posso solo dire che ricordo con
nicchia».
piacere i derby che abbiamo vinto!».
Come sei diventata tifosa della Lazio? «In realtà
Chi sarà il protagonista del derby? «Da laziale
da piccola, influenzata da mio padre e dai miei
mi piacerebbe molto che sia uno dei nostri ma
fratelli, tifavo Inter. Poi da quando frequento la
devo dire che ultimamente ho visto molto bene
palestra, avendo tutte le mie compagne laziali, lo
Totti. E’ tornato in ottima forma e un po’ mi rivedo
sono diventata anche io. Con l’impegno della gin-
in lui. Come me ha passato tanti anni in Nazionale
nastica, purtroppo ho seguito sempre di meno il
sempre ad alti livelli. Per me non conta l’età ma
calcio ma quando posso, la Lazio la guardo sem-
l’esperienza e lui ce ne ha molta».
pre molto volentieri».
Ci fai un pronostico? «Dico un bel pareggio, così
Come vivi la vigilia del derby? «Ripeto, non sem-
facciamo contente entrambe le parti!».
considerata la ‘Pelè’ della pallanuoto
Come vivi la vigilia del derby? «Essendo molto
femminile. Lei è Tania Di Mario, attac-
impegnata con la pallanuoto, non sempre posso
cante dell’Orizzonte Catania e tifosissima
vedere le partite ma di solito i derby li guardo. E’
È
della Roma.
comunque una partita particolare, e anche se
Capocannoniere e miglior giocatrice delle Olim-
non ci si gioca nulla di importante come una
piadi di Atene, con la nazionale italiana ha vinto
Coppa o uno scudetto, mi agita molto».
molte medaglie. E’ inoltre la trascinatrice degli
Se fossi un calciatore, in quale ruolo giochere-
scudetti e delle coppe vinte dall’Orizzonte Cata-
sti? «Attaccante, per ovvi motivi…».
nia. A poche ore dalla stracittadina romana, ci ha
Qual è il derby che ricordi con più piacere e
parlato dei suoi derby, parlando dei campioni del
quello con più dolore? «Il 26 maggio è stato do-
passato e di quelli del futuro.
loroso per tutti, quindi metto quello tra i più
Come è visto il calcio da un’atleta che pratica un
brutti. Ma ho dei bellissimi ricordi legati all’11
altro sport? «Essendo molto tifosa, il calcio mi
aprile 1999, quando Totti mostrò la maglia con
piace e lo vedo bene. Non sono una di quelli che
scritto: ‘Vi ho purgato ancora’».
lo odiano perché i calciatori guadagnano troppo.
Chi sarà il protagonista? «Spero che sia uno
Se questo sport è seguito da tante persone, è giu-
della Roma! Pianjc ad esempio, è un giocatore
sto che i guadagni siano alti».
che mi piace molto e in futuro, potrà diventare un
Come sei diventata tifosa della Roma? «Ho se-
vero campione».
guito mia madre che è romanista, mentre mia
Ci fai un pronostico? «Sono scaramantica,
sorella e mio padre sono laziali. C’è un derby
quando penso ad un risultato succede sempre il
molto acceso nella mia famiglia».
contrario. Quindi dico 2 a 1 per la Lazio!».
DERBY IN CASA
D I V E R S E L E F E D I C A L C I S T I C H E N E L L A M I A FA M I G L I A
I
T
I
F
O
S
I
G
I
A
L
L
O
R
O
S
S
I
17 E V E N T S
I
T
I
F
O
S
I
G
I
A
L
L
O
R
O
S
S
I
C A R L O
Z A M P A
LAZIO? NO, JUVE I CUGINI NON LI VEDO, LA SFIDA È CON LA SIGNORA esta e cuore per la sua Roma. Ma è soprat-
Come giudichi la campagna acquisti della Roma?
tutto con la voce che Carlo Zampa ha legato
«Campagna cessioni casomai. In tal senso Pallotta
il suo nome a quello della squadra giallo-
aveva dato indicazioni precise. Bisognava vendere
rossa. Coltiva la passione per le radiocronache
per esigenze di bilancio. Nonostante tutto sono ar-
T
sportive da sempre. Dalla stagione 1998-99 a
rivati lo stesso giocatori importanti. Penso a De
quella 2004-05, tranne una breve assenza, è stato
Sanctis, Benatia, Strootman che ha rinforzato no-
lo speaker ufficiale della Roma. Indimenticabile il
tevolmente il centrocampo».
suo modo di annunciare la formazione duettando
Fai qualche rito scaramantico prima della par-
con la curva. Un botta e risposta intriso di passione
tita? «Sono scaramantico ma nessun rito in parti-
e d’amore. Dal 2007 è la voce delle telecronache
colare. Non pranzo, questo sì, ma solo perché
“tifose” su Mediaset Premium. Giallorosso verace,
sono troppo teso e mi sentirei male».
da una sua idea nel 2004 nasce il quotidiano “Il Ro-
A cosa rinunceresti per la vittoria della Roma?
manista”. Adesso la Roma è chiamata a riscattare
«A nulla. Considero la vittoria della Roma nor-
la sconfitta in finale di coppa Italia e a ritrovare la
male. Rinuncerei a tutto per una finale di Cham-
vittoria nel derby dopo due stagioni amare.
pions»
Allora Carlo, come si vive la telecronaca del
Un messaggio al tuo alter ego De Angelis? «Guido
derby con la veste del tifoso? «Come tutte le altre
è un amico ed una persona perbene. Lo conosco
partite, anche perché non considero la sfida con
da anni. Gli auguro un in bocca al lupo per il lavoro.
la Lazio un derby. Mi piace confrontarmi con squa-
Saremo fianco a fianco».
dre in lotta per lo scudetto, pertanto considero
Il tuo pronostico? «Non li faccio, in genere non ci
derby la partita con la Juventus».
azzecco mai».
uido De Angelis è la voce storica della Lazio.
mente la tensione. Parlare aiuta a vivere meglio le
Conduttore radiofonico e televisivo, direttore
emozioni anche se, ovviamente, si soffre molto lo
della rivista Lazialità. Dal 2007 presta la sua
stesso».
G
voce per le telecronache “tifose” delle partite dei
Come giudichi la campagna acquisti della Lazio?
biancocelesti su Mediaset Premium. Ha raccontato
«Incompiuta. Inizialmente era partita bene, poi si è
anni di Lazio, nel 2000 presentò la cerimonia di gala
fermata. Peccato perché bastava poco per migliorare
in occasione del centenario della società. Ha l’aquila
e fare il salto di qualità».
tatuata nel cuore, passione che gli è stata traman-
Fai qualche rito scaramantico prima della partita?
data dal padre che fin da piccolo lo portava allo stadio
«No, nessuno in particolare. Può succedere di tutto
a seguire i match casalinghi della Lazio. Da ragazzo
in un derby. Il 26 maggio, per esempio, è stato il pa-
ha frequentato la curva Nord, anni che ricorda sem-
radiso».
pre con estremo piacere. Con i tifosi ha un legame
A cosa saresti disposto a rinunciare per la vittoria
speciale, è uno di loro. Conosce bene gli umori di una
della Lazio? «Per il derby di Coppa Italia avrei rinun-
piazza particolare e calda come quella romana. Il
ciato a tutto. Per questo, invece, non rinuncerei a
derby lo vive intensamente, lo sente in maniera vi-
nulla».
scerale. Il 26 maggio resta un momento indimenti-
Un messaggio all’alter ego Zampa? «Carlo è un
cabile, da ricordare per sempre. Questa sarà una
grande professionista, che vive il calcio in maniera
stracittadina diversa, ma i laziali sognano un’altra
romantica, come si faceva una volta. Gli auguro un in
festa.
bocca al lupo sperando mi risponda “crepi il lupo”».
Insomma Guido, come si vive la telecronaca del
Un tuo pronostico? «Nel derby vedo sempre una tri-
derby con la veste del tifoso? «Si scarica maggior-
pla».
r e k pea
S
da derby
pagina a cura di Michele Vania Martinetti
MIA CARA LAZIO
2 6 I
M A G G I O
T
I
F
O
S
C O M E
I
B
I
I L
A
N
P A R A D I S O C
O
C
E
L
E
S
T
I
G U I D O
D E
A N G E L I S
19 E V E N T S
numeri ROMA numeri LAZIO LE PRESEN PRESENZE NZE
LE L EP PRESENZE RESENZE
Il giocatore che ch he detiene dettiene
Giuseppe Favallii è il giocatore che detiene
mero di preil maggior nu numero
il record di pres senze in maglia biancocelepresenze
senze con la maglia m a della Roma
ste, durante i suoi su uoi dodici anni alla Lazio dal
ancesco Totti con 539 apin Serie A è Fra Francesco
e ha collezionate 401. Se1992 al 2004, n ne
parizioni; il pr precedente recede ente record, di Giacomo
guono Pino Wils Wilson son con 394 partite dispu-
Losi, era di 386 38 86 presenze. pre esenze. Totti è anche il de-
tate in 11 stagio stagioni oni e Paolo Negro con 376
aggiorr numero di presenze in astentore del ma maggior
gare e in 12 a nna ate e. Il re ecord dd re esenze ep er gare annate. record dii p presenze per
soluto con la casacc ccasacca ca giallorossa, 681 — divise tra
un portiere è di Luca Marchegiani, con i
C Italia (50), coppe europee (88) Serie A (539), Coppa
d 339 incontri disputati in 10 stagioni, se-
na (5) —, e del maggior numero e Supercoppa italian italiana
guito da Idilio Cei con 290 gare in 10 an-
ccapitano no della squadra capitolina di stagioni da capita
nate ed Angelo Peruzz Peruzzii con 226 partite disputate
m r marcatore della storia ro(13). Totti è il miglior
in 7 stagioni. Il record di maggiori partite giocate
ature) oltreché del derby di manista (283 marca marcature)
mpionato è invece di Aldo esclusivamente in cam campionato
ionato o con 9 reti, a pari merito con Roma in camp campionato
gettoni di presenza tra il 1940 Puccinelli, con 339 gettoni
chio e Dino da Costa; si trova inoltre e Marco Delvecc Delvecchio
o Wilson e Beppe Favalli rie il 1955. Seguono Pino
osto della d classifica dei marcatorii al secondo po posto
spettivamente con 324 e 298 presenze.
d tutti i tempi con 228 gol, primo tra a della Serie A di
Il miglior marcatore dii tutti i tempi della Lazio è
ora in n attività. i giocatori anc ancora
Silvio Piola, con 148 goll segnati.
I PRESIDENTI
I PRESIDENTI
22 sono stati i presidenti nella storia del club. Il
In più di 112 anni di storia st societaria, alla guida
primo fu Italo Foschi nel 1927. Attualmente è l’im-
della Lazio si sono avvicendati 32 presidenti. Il
prenditore americano James Pallotta. Il massimo
primo fu Giuseppe Pedercini. Il periodo più lungo
dirigente con più anni alla guida della Roma è
è di Fortunato Ballerini, alla guida della Lazio per
stato Franco Sensi, dal 1994 al 2008 quando fu so-
21 anni. Umberto Lenzini è stato il presidente del
stituito dalla figlia Rosella.
primo Scudetto biancoceleste (1973-74),
GLI ALLENATORI
GLI ALLENATORI
Sono 65 gli allenatori nella storia della Roma. Il
Sono 60 gli allenatori nella storia della Lazio. Il
primo fu l’inglese William Garbutt nel 1927
primo fu l’italiano Guido Baccani.
LA MASCOTTE
MASCOTTE M ASCO
La mascotte ufficiale della società è Romolo,, u un n
Alla A lla ffine ine degli anni 90 la Lazio creò la sua ma-
pupazzo a forma di lupo che indossa a la ma maglia aglia
scotte scotte u ufficiale: ff Skeggia, un aquilotto con la divisa
della squadra recante il numero 753, a simbol simbolegleg-
biancoceleste biancocel e un pallone da calcio, divenuto poi
ella città àd giare il 753 a.C., anno di fondazione della dii
anche iill ssimbolo delle scuole calcio del club. anche
Roma. È solita fare un giro di campo prima d della ella
Nel N el 2 2010 010 la Lazio ha adottato un’aquila che, dopo
partita e farsi scattare foto insieme a tifosi e ca calal-
un u n sondaggio sondag tra i tifosi, ha battezzato col nome di
ciatori della Roma, inoltre è presente e in alc alcuni cuni
Olympia, O lympia, e che richiama il ricordo della sua fon-
eventi riguardanti il club giallorosso.
d azione iispirata s dazione dagli ideali olimpici.
XVIII Circuito Internazionale de Arte Brasiliana Il Circuito Internazionale de Arte Brasiliana è un evento realizzato da 18 anni, per la Colege Arte. Questo evento vuole democratizzare l’accesso ai beni di Cultura, divulgando l’arte Brasiliana in vari Paesi, principalmente nel continente europeo. Gli principale obiettivi delle mostre è la confraternita e amicizie tra i popoli per mezzo dell’arte, l’apertura di forma dritta, del mercato internazionale per future commercializzazioni di opere Brasiliane. Posso dire che il progetto e finanziamenti, auto-sufficiente, contando solamente con l’appoggio istituzionale dei organi governativi, senza l’uso di soldi pubblici di qualunque spezie.
Il più grande orgoglio dei organizzatori è posseder, oggi, come patrimonio, centinai di dichiarazione degli artisti che passano a vivere degnamente di arte, dopo avere partecipato del Circuito e dei movimenti Culturale. Queste dichiarazioni venute da tutto il Brasile sono di somma importanza per la spontaneità e veracità. Colege Arte gestito per 22 curatori dalla Signora Iolanda Gotijo (curatrice generale federale), che dice felicemente – “Questa è una importante mostra per essere una Bandiera della Pace per il Mondo”.
Testo di Iolanda Gotijo tradotto da Gioia Maria Parenti
20
CAMPIONATO DI SERIE A - ROMA - LAZIO E V E N T S
I L
S O G N O
D E I
T I F O S I
B I A N C O C E L E S T I
da derby A N N A
F A L C H I
Il mio amore per la Lazio
A
d Anna Falchi la lazialità gliela leggi riflessa nel chiarore dei suoi occhi. Blu, come le bandiere in Nord. Per lei, finlandese, non poteva che chiamarsi così la sua curva. Tifosa appassionata, non manca mai di dare il suo supporto alla squadra biancoceleste. Madrina della festa scudetto nel 2000, la fierezza dell’aquila la rivedi nel suo sguardo. La Lazio ce l’ha nel sangue. La segue da sempre, fin da quando scelse i colori biancocelesti in contrapposizione al tifo romanista del fratello. La sua carriera artistica spazia dal cinema al teatro, passando per la televisione. È anche produttrice cinematografica di successo. Anna è una donna completa, oltre che una grande laziale. È pronta a vivere il derby dagli spalti dell’Olimpico ma non si lancia in pronostici. Anna lo sa bene, al derby meglio non dir nulla prima.
AMO LO SPORT, UNA COSA SERIA
B U D
S P E N C E R
C
arlo Peders Pedersoli, alias Bud Spencer, ha un grande e calcisticamente diviso a cuore grand metà. Una è per la Lazio, l’altra per il Napoli. L’amore per lo sport, invece, lo coltiva da ragazzo si appassiona in particolare sempre. Da ragaz al nuoto e verso la fine degli anni quaranta viene tesserato dalla SS Lazio. Le sue bracciate poderrose fanno di lui il primo italiano a scendere nei cento metri stile libero. Parssotto il minuto ne Olimpiadi con la nazionale azzurra ttecipa a due Olim Helsinki ’52 e Melbourne ’56. Gioca di nuoto. Helsink d pallanuoto Lazio, come centroboa. anche per la palla a Convocato anche llì nella nazionale, vince la meC giochi del Mediterraneo di Bardaglia d’oro ai gio d ccellona. Lo sport lo ha vissuto da protagonista. cinematografica arriva in seguito. La carriera cinem L notarlo, con la sua corporatura maeCome non notarlo C sstosa, che lo ha rreso un’icona internazionale. passioni, anche la musica. Scrive Carlo ha tante pas C alcuni suoi film, e ne interpreta ccanzoni per alcu qualcuna nelle ssue pellicole. Aspetta il derby q apprensioni, da sportivo, ed ha già ssenza troppe appr un’idea su come ffinirà. u Che partita sarà, Carlo? «Non saprei, non sono C
Che partita prevedi Anna? «La Lazio è ben motivata. Il 3-0 al Chievo ha ridato entusiasmo a un campionato che era partito un po’ fiacco. La squadra poteva essere migliorata di più, ma conosciamo tutti com’è fatto Lotito. L’importante però è essere sempre lì a tifare». Hai mai fatto una scommessa in particolare sul derby? «Nessuna, anche perché sono piuttosto scaramantica». Cos’è il derby per te? «Una partita speciale. È bello andare allo stadio e infatti ci andrò con mio fratello, tifoso romanista. Potrete vedermi anche perché farò un collegamento con “Quelli che il calcio”. Gli ultimi derby ero presente ed è andata bene!».
A N N A
un tecnico. Però posso dirti che prevedo un pareggio». Hai mai fatto una scommessa particolare sul derby? «No, non mi piacciono queste cose. Amo lo sport piuttosto, che ho praticato per 25 anni a livello mondiale. Quando nuotavo per la Lazio ho partecipato a due Olimpiadi». Cos’è il derby per te? « Io penso che sia più che altro qualcosa che interessa i giovani. Lo sport è una cosa molto seria. In Italia le persone amano fortemente i propri colori. Questo accade solo qui però. All’estero è tutto diverso, tranne forse che in Brasile e in Argentina. Non amo molto lo sfottò. Quando l’avversario era più bravo, mi complimentavo e gli stringevo la mano». Come hai vissuto il 26 maggio? «Ero all’estero, ma immagino sia stata una bella festa». Parlando di te, che progetti hai per lo spettacolo? «Ne ho molti, in Germania, in Francia. In testa mi sembra di avere 28 anni, vorrei fare tante cose. Mi rendo conto, però, che ho un’età». Il tuo pronostico? «Prevedo un pareggio. 1-1, magari anche 2-2».
Come hai vissuto il 26 maggio? «Ero all’Olimpico, è stata la seconda coppa a cui ho assistito dal vivo. Una grande gioia, sono rimasta lì fino alla fine, festeggiamenti inclusi. Ho tutti i video sul mio telefonino». Parlando un po’ di te, che progetti hai nello spettacolo? «Inizierò una nuova esperienza nel mondo del calcio. Sono contenta di fare questa trasmissione, perché sono molti anni che seguo la Lazio. Il calcio viene considerato uno sport prettamente maschile, invece le donne sono le tifose più appassionate». Te la senti di fare un pronostico? «Assolutamente no! Il derby poi è una partita unica, che sfugge a ogni previsione».
F A L C H I
pagina a cura di Michele Vania Martinetti
21 E V E N T S
I
L
S
O
G
N
O
D
E
I
T
I
F
O
S
I
G
I
A
L
L
O
R
O
S
S
I
da derby LANDO FIORINI Che vinca la romanistità
S
ora riprendiamoci il derby
M A U R I Z I O
M
aurizio Mattioli, da buon romano, ha sempre la battuta pronta. Comico affermato, oltre che noto doppiatore, la vita la prende così, con il sorriso. La Roma, poi, la sente dentro ed il derby per lui rappresenta sempre un evento unico nel suo genere. Un match che può portarti in paradiso o spedirti all’inferno. Maurizio ne conosce le gioie ma anche i dolori. Si aspetta una reazione positiva da parte della sua squadra, dopo le recenti stracittadine. Dunque Maurizio, che partita prevedi? «Dal punto di vista della carica psicologica, la Roma dovrebbe aver ritrovato maggiore fiducia. Arriviamo al derby da primi in classifica, spero che la squadra si ricordi cosa è successo nelle ultime occasioni. La Lazio mi piace, trova sempre orgoglio, forza e la giusta concentrazione. Vedo la Roma alla pari, forse con qualcosa in più rispetto ai biancocelesti. Non potrò vederla perché in settimana devo sostenere un’operazione. Nulla di grave, più che altro seccante. Ad ogni modo, quando mi sveglierò, mi auguro che la Roma abbia vinto». Hai mai fatto una scommessa in particolare sul
minciava ad accampare scuse soprattutto legate alla sua salute. Ma nel secondo tempo la Lazio ribaltò il risultato. Il giorno seguente ci presentammo al Gianicolo dove si erano radunate oltre 3000 persone. Montesano cercò di non farmi pagare penitenza nel caso avessi gridato “Forza Lazio”. Io non lo ascoltai e mi spogliai, con l’orgoglio del romanista». Cosa ha lasciato in te il 26 maggio? «Tanta amarezza. Nessun tifoso giallorosso si sarebbe aspettato una simile debacle. Un vero collasso psicologico dal quale ancora non mi sono ripreso. Qualche amico ha provato a consolarmi dicendomi che nella vita ci sono cose più serie ed importanti. E’ vero, ma perdere il derby in quella maniera non mi ha fatto certo piacere». Intanto stai preparando la nuova stagione al Puff…
pagina a cura di Paolo Valente
M A T T I O L I
derby? «Nessuna, riconosco di non amare queste cose». Cosa rappresenta il derby per Maurizio Mattioli? «Qualcosa di molto importante. Io sono romano e romanista e per questo sento parecchio questa sfida. E’ una partita unica. Vincerla spesso serve anche a risollevare una stagione magari andata male» Come hai vissuto il 26 maggio? «Avrei voluto non viverlo. Sono stato molto male. E tuttora provo ancora un senso di dolore. Debbo riconoscere però che la Lazio ha giocato meglio quella partita e credo che la differenza l’abbiano fatta Lamela e Candreva. Sono stati i due uomini chiave. L’argentino in negativo, mentre il laziale in positivo». I tuo progetti per lo spettacolo? «Farò i Cesaroni, un film con Vanzina, ho vari progetti. Purtroppo non penso che farò il Rugantino per via dell’operazione». Te la senti di fare un pronostico? «Preferisco di no. Non parlo mai prima della partita. Oltretutto il derby è una gara troppo particolare per poter prevedere un risultato».
«Sì, sono cominciate le prove del nuovo spettacolo dal titolo “Euromeglio prima. Ci hanno fatto il Cud”. Il cast e gli autori sono sempre gli stessi. Mi auguro che la nuova annata sia quella della ripresa generale. Anche i teatri stanno soffrendo la crisi al punto che circa 70 stabili in Italia sono a rischio chiusura. Noi puntiamo ad arrivare al 50. anniversario con l’entusiasmo che ci ha sempre contraddistinto grazie anche al nostro pubblico che ci è stato sempre vicino». Tornando al derby, te la senti di fare un pronostico? «E’ una partita da tripla, ma stavolta c’è una piccola speranza che alimenta la fiducia. Sarei felice che si ricordasse come il derby della romanistità con Totti, De Rossi e Florenzi grandi protagonisti».
L A N D O
F I O R I N I
i ricomincia, nel vero senso della parola. Così la pensa Lando Fiorini alla vigilia di due appuntamenti che sente moltissimo: uno a livello sportivo l’altro a livello artistico. Stiamo parlando naturalmente del derby e della nuova stagione del Puff. Due momenti che il cantattore romano vive con grande intensità. Partiamo dalla stracittadina ormai alle porte. «Il derby è una partita difficile, da prendere sempre con le molle. Di fronte abbiamo una Lazio ben messa, una gran bella squadra. Mi auguro di vincere, però, ma soprattutto che sia una sfida senza incidenti. Faccio appello a tutti i tifosi affinché questo derby resti tranquillo anche per dimostrare al mondo intero che Roma è una città civile e non come la vorrebbero dipingere chi non la ha a cuore». Hai mai fatto una scommessa particolare alla vigilia di un derby? «Sì, è quella con Montesano di qualche annetto fa. Chi avrebbe perso si sarebbe dovuto spogliare il giorno dopo al Gianicolo. Alla fine del primo tempo vincevamo per 1-0 ed Enrico co-
22
CAMPIONATO DI SERIE A - ROMA - LAZIO E V E N T S
loro il 26 maggio noi paolo negro ntonio Giuliani, popolarissimo comico capitolino, ha mosso i primi passi nello spettacolo partecipando a programmi per la ricerca di nuovi talenti. Lui, che di capacità ne aveva, non ci ha messo molto a mettersi in luce. Il suo umorismo tipicamente romano gli ha permesso di diventare uno dei volti più noti della comicità italiana. La sua fede calcistica è tinta di giallorosso. Ricorda gli anni trascorsi nel quartiere di Primavalle e gli sfottò che si organizzavano a danno dei cugini biancocelesti. Sul derby si professa ottimista e si augura che la sua Roma possa interrompere la striscia negativa che dura ormai da due stagioni. Che partita sarà Antonio? «Anche se si sono giocate soltanto tre giornate, ho l’impressione che la Roma quest’anno sia più squadra. Non gioca bene, ma ha la capacità di reagire alle difficoltà e questo mi dà sicurezza. La Lazio ha un centrocampo superiore, non per qualità ma per esperienza. Sono tanti anni che giocano insieme. Ad ogni modo ho sensazioni positive». Hai mai fatto una scommessa in particolare sul derby? «Nessuna. Quando ero ragazzo abitavo a Primavalle e ricordo che quando la Roma vinceva facevamo i funerali ai biancocelesti. C’era la bara, il prete, era organizzato benissimo!» Cos’è il derby per te? «È uno status, un momento di vita unico. Quando lo vinci ti sembra di volare. Io ho girato tutta l’Italia e devo dire che l’amore che hanno i tifosi romanisti e laziali per la loro squadra non l’ho riscontrato da nessun’altra parte». Come hai vissuto il 26 maggio? «Come tutti i romanisti. Malissimo. La Roma quella partita non l’ha giocata e la Lazio ha meritato di vincerla. È normale che ora si godano il successo, noi per l’autogol di Negro siamo andati avanti molto tempo». Quali sono i tuoi attuali progetti nel mondo dello spettacolo? «Stasera inizio S.C.Q.R., Sono Comici Questi Romani, sul canale Comedy Central. Ho anche in programma un nuovo spettacolo teatrale a marzo». Il tuo pronostico per il derby? «Sono ottimista. Diciamo 2-1 per la Roma».
A
da derby ANTONIO GIULIANI
ma sì, siamo generosi con gli avversari
da derby FABIO FERRARI
interviste a cura di Laura Cirilli Michele Vania Martinetti
hi, negli ann anni ’90, non avrebbe voluto avere Chicco Lazzaretti come compagno di banco? F Fabio Ferrari è apparso al grande pubblico come il simpatico ripetente, trasc trascinatore della classe Terza C, che ha fatto ridere un’intera generazione. Ma Fabi Fabio, che non si è mai scrollato di dosso il ruolo di studente pluribocciato e casinista, è conosciuto anche per aver lavorato con registi del calibro di Ettore Scola, Pupi Avati, Carlo Vanzina, Giovanni Soldati ed Enrico Montesano. A poche ore dalla stracittadina che divide un’intera città, Mo l’attore e regista racconta i suoi derby… l’a Che partita sarà? «Da laziale dico solo una cosa: è il momento di C essere generosi con i nostri avversari… dopo tanti anni e troppe sofe fferenze, è ora di dargli una mano a vincere. È il momento di essere ecumenici!». e Hai mai fatto una scommessa sul derby? «Sul derby non ho mai H scommesso. In compenso però mi sono giocato Juve — Lazio di Camsco pionato… dopo i quattro schiaffi presi in Supercoppa pensavo che qualpion cosa sarebbe cambiato. Beh, almeno un gol siamo riusciti a farlo!». Completa la frase: il derby è… «Per me il derby è una brutta cosa. Com Pensa che gli anni in cui la Lazio era in B, ero contento solo perché non Pens c’era iil derby». Come h hai vissuto il 26 maggio? «Io l’ho vissuto come un sorcio, rinchiuso nella m mia casetta con tv e radio spente. Poi però la contentezza è stata tanta, sono so cose belle, che rimangono nella storia». Quali sono son i tuoi progetti attuali e futuri nel mondo dello spettacolo? «Attualmente tualment sto girando il film ‘Un ragazzo d’oro’ di Pupi Avati con Riccardo Scamarcio e Sharon Stone, poi farò il regista teatrale dello spettacolo ‘Più Scamarci vera del vvero’ con Brigitta Boccoli e Giancarlo Ratti». Ci fai un pronostico pr sulla partita? «Vincono facile!»
C