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Photo © Matteo Macchiavello
4/2015 • luglio-agosto
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bimestrale • anno XVII • 4/2015 • luglio-agosto
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Vi piacerebbe… Conoscere il cosmetico a 360 gradi, e scoprire che anche l’estetista ha un ruolo attivo e importante nella cosmetovigilanza? Apprendere quali strumenti – manuali e tecnologici – vi consentono di effettuare un’analisi della pelle davvero professionale? Rendere il servizio di make-up irrinunciabile e remunerativo? Oppure approfondire le vostre conoscenze nel campo del trucco semipermanente o del camouflage? Far parte di un progetto che ha lo scopo di lanciare una proposta formativa per realizzare un profilo specialistico denominato ‘estetica sociale’? Essere protagoniste delle iniziative atte a sviluppare la collaborazione tra il dermatologo e l’estetista, dove entrambi mettono al primo posto la voglia di informarsi e aggiornarsi, conoscere e confrontarsi? Esaminare – insieme ad autorevoli esperti – le tecnologie estetiche più avanzate, e scoprire le migliori apparecchiature proposte dal mercato? Vivere l’essenza e l’arte del massaggio, al di là delle manualità e dei prodotti applicati, per scoprirne i meccanismi di azione e operare in modo consapevole sulla persona in trattamento? Scoprire la propria mission, compiere i passi fondamentali verso l’eccellenza della professione, e creare un’attività prosperosa comunicando in modo efficace? Essere informate sui temi legali più ‘caldi’ del settore: igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro; il consenso informato al trattamento estetico; la tutela dei dati personali del cliente; le normative per gestire al meglio i rapporti con i propri collaboratori? Individuare quali investimenti sono necessari per una strategia digital di successo, quali risultati aspettarsi e come misurarli?
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Silvia silvia.fossati@adwinsrl.it
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i nostri autori
JOSE MAFFINA
Naturopata, ricercatrice spirituale ed esoterica, pratica Channeling e Rebirthing da molti anni e fa parte del gruppo di studio dell’Istituto di Ricerche Cosmòs di Milano presso il quale tiene seminari e conferenze. È autrice dei libri “Il Channeling - la comunicazione tra dimensioni diverse” (Xenia Editore) e “Gioia e Benessere - manuale pratico per stare bene con se stessi” (Anima Edizioni). naturjose@yahoo.it
RITA PARENTE
Docente di trucco, camouflage e micropigmentazione, grazie alla sua esperienza di oltre 40 anni nel settore dell’estetica è oggi riconosciuta come la massima esperta nazionale nel campo del camouflage. È titolare dell’omonima scuola di estetica Sempiù di Rita Parente, punto di riferimento nel settore della formazione professionale; titolare della Ripar DaySpa, innovativo e importante centro di benessere; direttore tecnico della Ripar Cosmetici che produce e distribuisce in Italia e all’estero prodotti cosmetici e make-up di uso professionale. È relatrice in numerosi congressi di Estetica e Medicina Estetica in Italia ed all’estero. www.ripar.com
BRUNA PARISI
Classe 1976, collabora come freelance con diverse riviste che trattano di bellezza, salute, psicologia. Ama leggere, scrivere, viaggiare e parlare le lingue straniere. È accompagnatrice turistica e responsabile di un’associazione culturale di Rho, l’Associazione Pandora, che organizza corsi di lingue e viaggi culturali.
SALVATORE PICUCCI
Esperto in Spa Management, è consulente di direzione di alcune prestigiose strutture benessere, fitness e termali. Socio fondatore e amministratore di PI.CO Wellness. Dal 1993 ha sviluppato e diretto oltre 100 progetti di consulenza e ingegneria del benessere, ricoprendo il ruolo di dirigente operativo per prestigiosi marchi del settore. Dal 2004 è partner operativo dell’ISCG (Interdesign Spa Consulting Group), società statunitense che supporta le spa più esclusive del mondo. salvatore@picucci.it www.picowellness.it
NICOLETTA PRETTO
Laureata in economia aziendale, con specializzazione in marketing all’Università Bocconi di Milano. Giornalista free lance, collabora con le principali riviste di beauty e con trasmissioni televisive. È autrice di guide monotematiche dedicate alla bellezza, come la Guida al Benessere, edita da Vivimilano Corriere della Sera.
ALESSANDRA SANTANERA
Laureata in Storia e Truccatrice Professionale, lavora nella moda e nello spettacolo, collaborando con registi come E. Olmi, F. Zeffirelli, G. Amelio, M. Bellocchio, L. Cavani, P. Brook, V. Belmont, W. Herzog. Privilegiando la ricerca antropologica e l’organizzazione di percorsi formativi opera dal 1984 (anno in cui crea a Bologna il primo corso di trucco professionale della città) in qualità di educational trainer. Autrice di poesia e testi teatrali, si dedica inoltre alla consulenza editoriale e alla scrittura per l’audiovisivo. info@ideatrucco.com
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Il clima marittimo si distingue in ‘forte’ e ‘debole moderatamente umido fresco’. Il primo è caratterizzato dal vento, dalla ricchezza di iodio, ossigeno e ozono nell’aria, e ha un effetto tonico stimolante; l’organismo reagisce con un leggero aumento di pressione respirando in modo più profondo, accrescendo il numero dei globuli rossi, favorendo l’appetito e migliorando la depurazione delle tossine (anemici, convalescenti, donne in menopausa e linfatici vi trovano un notevole giovamento). Il clima ‘debole moderatamente umido fresco’, caratteristico di spiagge protette, con scarso vento e moderata umidità, è sedativo e tonificante insieme, tanto che è indicato alle persone ipereccitabili, insonni e nervose. L’azione fisica più intensa si ha però nell’immersione durante la quale il moto on-doso e i movimenti del bagnante, la temperatura, il sale e i minerali nell’acqua provocano: uno stimolo alla muscolatura di tutto il corpo notevolmente ‘liberata’ dalla forza di gravità, il rilasciamento muscolare con una maggiore scioltezza articolare, una reazione circolatoria con una migliore ossigenazione di tutti i tessuti corporei, l’aumento del metabolismo e della disintossicazione cutanea e profonda, uno stimolo alla funzionalità, l’accelerazione della motilità intestinale e di conseguenza una migliore evacuazione. Se si è al mare, si può beneficiare dell’acqua e del clima tramite sei diverse azioni di cura.
L’IMMERSIONE IN MARE STIMOLA LA MUSCOLATURA, SCIOGLIE LE ARTICOLAZIONI, OSSIGENA I TESSUTI
Tutti al mare... 1 Balneoterapia: nuotare o stare seduti sul bagnasciuga per apprezzare l’idro-massaggio naturale delle onde che tonifica la pelle, i muscoli e il sistema circola-torio.
2 Idroterapia: l’alternanza di caldo e freddo dalla spiaggia all’acqua è un’ottima forma di allenamento vascolare. 3 Aerosolterapia: le onde creano un aerosol ricchissimo di iodio e di svariati sali minerali che hanno un’azione rimineralizzante per il corpo. 4 Psammoterapia (sabbiature): la sabbia, se pulita, ha un’azione detergente, ripulitrice, disinfettante e alcalinizzante. È indicata per dermatiti ed eczemi. 5 Elioterapia: camminare, giocare e stare sdraiati al sole (naturalmente non nelle ore centrali, dalle 13 alle 15) fa aumentare il calcio non solo nelle ossa ma anche nei muscoli.
6 Fitoterapia delle essenze: spesso a pochi metri dalla spiaggia ci sono pinete con gli arbusti tipici della macchia mediterranea. Fare lunghe camminate e respirare a pieni polmoni queste essenze, unite all’azione salina delle onde, aiuterà a prevenire future bronchiti e altre malattie dell’apparato respiratorio.
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RESPIRO TRA I PRATI, NEI BOSCHI, LUNGO UN TORRENTE Scegliete un luogo tranquillo, isolato e illuminato da soffusi raggi solari. Cercate un angolo che ispiri pace e benessere, e preparatevi a un semplice esercizio che porterà dentro di voi le energie del mondo circostante. Quando siete pronti, sedetevi a terra a gambe incrociate, la schiena diritta e le mani rilassate sulle cosce. Inspirate profondamente con il naso: l’aria deve sollevare prima la pancia, poi il diaframma e il torace; trattenetela per un istante ed espirate lentamente, con i muscoli del viso rilassati e le labbra socchiuse. Ricominciate e ripetete la sequenza per 4/5 minuti.
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Se si è optato per la montagna, ci si troverà a contatto con l’elemento aria. Il clima in cui questa è più ‘libera’ è quello a un’altitudine compresa tra i 1000 e i 1600 metri e soprattutto ricco di boschi. In questi luoghi, a causa della bassa pressione atmosferica, degli sbalzi di temperatura tra giorno e notte, della forte irradiazione solare e delle frequenti precipitazioni, il metabolismo aumenta così come l’appetito, la forza muscolare, la profondità respiratoria, l’attività cardiaca e la circolazione. Nei boschi l’aria è particolarmente pulita e ricca di essenze balsamiche (spesso usate come rimedi nella medicina naturale) di eucalipto, pino e timo, che una volta penetrate nel corpo attraverso ‘l’albero bronchiale’ fortificano l’individuo soprattutto nei riguardi delle malattie respiratorie. Ecco allora che l’aria montana è consigliabile a chi soffre di bronchiti e anemie, alle persone anziane e convalescenti ed è invece controindicata a chi è iperattivo, insonne, irrequieto e a chi soffre di palpitazioni cardiache.
OLTRE CHE PER CAMMINARE, APPROFITTATE DELLA MONTAGNA ANCHE PER RESPIRARE!
…o sui monti l’incontro con la terra Se invece si è preferita la campagna, si avrà un incontro ravvicinato con gli alimenti, la concretezza, la fecondità, la gravità, la materia, il mondo visibile, la realtà, la terra e l’umidità. Questo elemento rappresenta la pesantezza ma anche l’ordine naturale degli animali, delle piante e degli stessi esseri umani. Tutto ciò che nasce dalla terra tornerà alla terra, simbolo dell’eterno ciclo delle stagioni e della vita dell’individuo nelle sue continue rigenerazioni e nella capacità di avere ‘radici’. Rifugiarsi in campagna significa per molti incontrare la sicurezza e la tranquillità, riscoprire i lenti ritmi della natura, contemplare il mondo ricercando una quiete interiore. Spesso in questi luoghi la persona si permette di essere cullata dai colori e dagli odori dell’ambiente circostante, è più invogliata a coricarsi al tramonto e a svegliarsi all’alba, a riposarsi nelle ore centrali del giorno, ad alimentarsi in modo più semplice e sano, a muoversi e a sentirsi più ‘naturale’. Chi è ipereccitabile o soffre di insonnia, chi tende ad avere la pressione alta, gli ipertiroidei e chi ha il colesterolo elevato godono di grandi benefici dalla serenità e dalla calma del clima di campagna, controindicato invece a malinconici e depressi perché la ‘pace’ circostante può essere vissuta come assenza di stimoli necessari. Per aumentare i vantaggi è bene prendere l’abitudine di una passeggiata serale all’aria aperta, possibilmente in leggera salita, che farà respirare lentamente e libererà dalla stanchezza molto più in fretta e a fondo che non il restare sdraiati a
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PROTEGGETEVI CON OCCHIALI DA SOLE ADEGUATI A FILTRARE I RAGGI UV E LA COSIDDETTA ‘LUCE BLU’
letto o in poltrona. Quando si cammina è bene rimanere il più possibile a piedi nudi per farli respirare, meglio farlo la mattina presto sui prati coperti di rugiada per rinforzare i muscoli ed effettuare un massaggio stimolante a contatto con il terreno irregolare grazie alle energie emanate dalla terra. L’automobile, la scrivania o il rimanere quasi sempre nella stessa posizione per lunghi periodi di tempo causano una continua atrofizzazione muscolare e bloccano le articolazioni lasciando campo libero ad artriti e artrosi. Immergersi nella natura e muoversi significa rigenerare parti di noi che si stanno trascurando, consentendo loro di recuperare ossigeno fresco. È importante anche imparare a usare il tatto, toccando quanto si incontra sul cammino. Ogni elemento, ciascun oggetto ha una propria specificità, una sua consistenza di cui spesso ci si dimentica: il caldo del legno, il freddo del metallo, l’umidità rigenerante della rugiada permettono al tatto di diventare più sensibile e maggiormente attento. È dalle mani che passa e si trasmette l’energia, vale quindi la pena di sensibilizzare questa parte del corpo. Poi massaggiarsi e massaggiare, anche quando si stende l’olio solare o la crema idratante; accarezzare gli animali, le foglie, i tronchi degli alberi, i sassi e tutto quanto si incontra sulla propria strada... facendolo a occhi chiusi si potrà forse imparare a distinguere i differenti materia-li e i diversi colori puntando l’attenzione sulle vibrazioni che questi emettono. Molte persone prive della vista con il solo tatto riescono a distinguere un colore dall’altro, ma anche a indicare pietre differenti.
occhio agli occhiali! Una prolungata e impropria esposizione ai raggi solari può causare danni agli occhi che, in vista dei primi weekend al mare, bisogna salvaguardare proteggendoli con occhiali da sole adeguati a filtrare i raggi UV e la cosiddetta ‘luce blu’. Queste radiazioni luminose, particolarmente potenti in montagna e in condizioni di nebbia e foschia, a causa di un naturale difetto dell’occhio umano non sono messe perfettamente a fuoco sulla retina e proprio per questo rischiano di danneggiarla. I disturbi più diffusi sono: la cheratite (a volte con fotofobia), la congiuntivite e il rischio di danni al cristallino. I raggi solari diventano ancor più dannosi in condizioni di alto riverbero, ovvero quando arrivano ai nostri occhi riflessi. Questo accade in spiaggia, al mare, al lago e in alta montagna. La sabbia e le rocce infatti riflettono dal 20 al 30% circa dei raggi, l’acqua il 50%, mentre sulla neve o sui ghiacci si arriva fino all’80%. Le categorie più a rischio sono i bambini e gli anziani. Gli occhiali devono essere di buona qualità, soltanto così possono assorbire i raggi dannosi e filtrare la luce consentendo agli occhi di sforzarsi meno. Le lenti possono essere di cristallo o resina: le prime non si graffiano ma si possono rompere e pesano di più, le seconde sono leggere ma possono graffiarsi. Tutte devono però avere il marchio CE. La normativa classifica le lenti in base al potere filtrante, suddividendole in quattro categorie in relazione al grado di luminosità dell’ambiente circostante: • categoria 0-1: scarsa illuminazione, filtro trasparente e chiaro adatto per giornate poco soleggiate e per i luoghi chiusi; • categoria 2: filtro medio per le giornate nuvolose; • categoria 3: filtro scuro per l’esposizione in pieno sole; • categoria 4: filtro molto scuro, consigliato per le forti illuminazioni, quindi per l’alta montagna e le superfici riverberanti. Gli occhiali dovrebbero essere scelti in base all’intensità della luce che ci circonda: in giornate di sole la categoria 3 è quella più adatta, per chi guida è invece sconsigliato indossare occhiali
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di categoria 4 perché troppo scuri. Le lenti a specchio riflettono ulteriormente la luce molto intensa, riverberata altresì da superfici bianche come la neve. La riflessione può dar luogo a scottature al naso. Gli occhiali da sole vanno accompagnati dalla nota informativa nella quale devono essere indicati: il fabbricante o mandatario, il grado di protezione (da 0 a 4, dal più chiaro al più scuro), il tipo di filtro solare (fotocromatico, ecc), la classe ottica (1^ o 2^), i limiti di impiego, le istruzioni d’uso e la marchiatura CE (conformità europea). Particolarmente efficaci contro i raggi UV e la luce blu sono le lenti alla melanina, quelle polarizzate che riducono il riverbero, infine quelle fotocromatiche che cambiano l’intensità del colore a seconda della luce esterna. Per una protezione oculare ancora più efficace è importante anche associare
al tipo di lente una colorazione che consenta di selezionare le onde luminose; da evitare le tonalità come l’azzurro, il fucsia e il rosa che rispondono ai canoni estetici dettati dalla moda ma non servono contro il sole. La scelta degli sciatori dovrebbe ricadere sul giallo, che accentua i contrasti quando il cielo è coperto e ha un duplice vantaggio: filtra le radiazioni ultraviolette ma non oscura il paesaggio. Il blu è consigliato a chi ha difficoltà a vedere da vicino. Le lenti grigie hanno la proprietà di non alterare i colori. Se si opta per il marrone e il grigio-verde, si avranno lenti che non falsanole tonalità e difendono bene dalla luce intensa: il marrone dovrebbe essere scelto da chi desidera una buona protezione dai raggi solari e da chi ha problemi di miopia, il grigio-verde infine è ottimo per gli ipermetropi.
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• Distorsioni e strappi. Fare impacchi molto freddi di camomilla e cataplasma (pasta molle che si applica sulla pelle) di foglie di cavolo crudo frantumato. In alternativa alle foglie di cavolo, un vero toccasana è il cataplasma con l’argilla, che alla lunga risulta anche migliore del ghiaccio. Contro i dolori un ottimo rimedio è l’alcool di canfora, che si prepara sciogliendo un pezzetto di canfora pura in un quarto di litro di alcool o semplice grappa. Utile è anche l’applicazione di alcune gocce di olio essenziale di lavanda, pino e rosmarino. Gli edemi sono facilmente risolti con una pomata all’amica o, meglio ancora, con la sua tintura madre. Per una rapida guarigione di tessuti e ossa è necessario assumere vitamina C. • Botte, contusioni e contrattura muscolari. In caso di cadute e distorsioni si può utilizzare l’amica sotto forma di composto omeopatico (Arnica 5CH, assumere tre granuli due volte al dì lontano dai pasti, ogni 1/2 ore per cinque o sei volte al giorno per alcuni giorni) oppure di pomata, facilmente reperibile in farmacia. È molto efficace, agisce facilitando un rapido assorbimento degli ematomi. In caso di botte o contusioni è utile anche un impacco con l’argilla, che si può acquistare in farmacia o erboristeria: basta aggiungere un po’ d’acqua, applicare il composto sulla parte dolente (la cute deve essere integra) e fasciare con una garza. • Intossicazioni alimentari. Nei casi gravi occorre il ricovero ospedaliero. L’omeopatia consiglia: Nux Vomica 5CH (tre granuli ogni 2/3 ore, più volte al giorno) nel solo imbarazzo gastrico; se si hanno nausea e vomito con lingua bianca, Antimonium Crudum 5CH (stessa posologia); se il quadro è ancora più grave con vomito, diarrea scarsa, bruciante e di cattivo odore, febbre, brividi e peggioramento notturno, Arsenicum Album (5CH o 7CH, tre granuli ogni ora più volte). • Diarrea del viaggiatore. L’omeopatia consiglia: Podophyllum 5CH, tre granuli ogni ora più volte al giorno se la diarrea è acquosa, abbondante, giallastra e con molta aria. • Colpo di sole o di calore. Portare la persona all’ombra, in un luogo ventilato, facendola sdraiare sulla schiena con le gambe sollevate e spogliandola completamente. Con una pezza bagnata di acqua fredda effettuare spugnature sul viso e sotto le ascelle, invitandola a bere acqua fresca, non ghiacciata, a piccoli sorsi. La temperatura corporea va monitorata costantemente per assicurarsi che scenda sotto i 38 gradi. Solo allora si potranno sospendere gli impacchi. Nei casi gravi rivolgersi al medico. Dall’omeopatia: Glonoinum 30CH, cinque granuli.
PER PREVENIRE LE PUNTURE DI INSETTI BISOGNA AGIRE SULL’AMBIENTE E SULLA PERSONA
naturale per curare... • Micosi. È efficace l’olio essenziale di tea tree, antibatterico, antimicotico e antibiotico. Oppure, localmente sulla cute o sulle unghie, utilizzare due volte al giorno iodio metalloide 0,5g e alcool a 45° 99,5g (da farsi preparare in farmacia). Dall’omeopatia: Arsenicum lodatum 7CH, tre granuli due volte al giorno per due settimane, in caso di micosi tra le dita dei piedi che trasudano un liquido semi-colloso (piede d’atleta). • Ferite cutanee. Calendula tintura madre: 20 gocce in un bicchiere d’acqua, disinfettare più volte con la soluzione ottenuta. • Contro le zanzare. Passare una serata estiva in compagnia di una zanzara? Una vera e propria tortura! Per prevenire le punture bisogna agire su due fronti: sull’ambiente e sulla persona. In entrambi i casi è possibile farlo servendosi di estratti vegetali, senza ricorrere a diffusori di insetticidi o a repellenti chimici da applicare sulla pelle. Per respingere questi insetti è utile mettere sui davanzali vasi con basilico, gerani o rosmarino, in casa invece bisogna servirsi di zanzariere. Sono ottime anche le candele alla citronella per l’effetto repellente dell’olio essenziale. È bene eliminare qualsiasi ristagno d’acqua, poi via libera a spray e stick a base di olio essenziale di aglio, cedro, lavanda, menta piperita, pino, prezzemolo, timo. Questi prodotti, rispetto ai composti chimici, vanno applicati più volte al giorno sulla pelle perché la loro azione repellente è di durata limitata. Vi sono anche repellenti da assumere per via orale, come il lievito di birra, ricco di vitamine del gruppo B. Se invece la zanzara ha già colpito e ci sono ponfi, l’omeopatia consiglia: Ledum Palustre 5CH (tre granuli per due volte al dì) e Apis 5CH (tre granuli due volte al dì, sublinguale). Da applicare localmente sulla parte dolente massaggiando delicatamente, ci sono il gel di aloe o la pomata alla calendula. Per contrastare gli effetti delle punture, è molto utile anche un impacco locale di argilla così preparato: in una terrina disponete 2/3cm di argilla granulare e
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ricopritela con acqua fino a superare di un mezzo centimetro la superficie livellata, lasciate riposare per qualche ora senza mescolare. L’argilla pian piano assorbirà tutta l’acqua creando una pasta fluida, liscia, morbida e omogenea. Una volta ottenuto l’impasto, applicatelo per un’ora almeno sulla parte dolente (la cute deve essere integra). Coprite poi con un telo di cotone o con carta da pacco fissati con una garza. • Per altri insetti. La soluzione più semplice, immediata ed efficace è quella di cospargere la zona interessata di saliva per contrastare la diffusione di veleno; per neutralizzarlo strofiniamo un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e ammoniaca (è una pratica indicata anche per le punture delle meduse) o, in alternativa, un impasto di acqua e bicarbonato. È utile anche applicare un cubetto di ghiaccio sulla puntura o una fonte di calore come un asciugacapelli o la punta di una sigaretta, evitando ovviamente di aggravare la situazione con una scottatura. Una volta limitato il danno, occorre trattare in maniera adeguata la parte interessata al fine di lenire il dolore e il prurito. Nel caso di punture di api o vespe, un rimedio utile è l’applicazione, dopo aver estratto il pungiglione, di petali di fiori di calendula; lo stesso effetto si può ottenere con foglie fresche di acetosa, menta, pomodoro o prezzemolo. La tintura di arnica è ottima per decongestionare le infiammazioni causate da punture di insetti, va sempre diluita con acqua e utilizzata con moderazione. Strofiniamo la zona interessata con il bulbo di una cipolla e applichiamo compresse imbevute di infuso
di piantaggine (5g di foglie in 100ml di acqua). • Punture di animali marini. Le spine di riccio vanno estratte una per una con una pinzetta da sopracciglia o un ago sterilizzato, quindi le lesioni vanno lavate e disinfettate. Per rimediare a una puntura di medusa ci vuole un po’ più di impegno: una soluzione di ammoniaca e acqua dà sollievo al dolore bruciante, ma se i tentacoli dell’animale sono rimasti attaccati alla pelle occorre rimuoverli con molta cura evitando di toccarli. La sostanza urticante, che rappresenta per la medusa un sistema di difesa, continua infatti ad agire! Dall’omeopatia: Calendula TM, cinque gocce sotto la lingua; Ledum Palustre 5CH, tre granuli ogni ora per tre volte; Ledum Palustre 30CH, tre granuli ogni quindici minuti per sedare immediatamente il dolore. • Mal d’auto e di mare. Munirsi di pasticche di zenzero o di un decotto preventivo con la radice fresca da consumare di tanto in tanto. Se si hanno in prevalenza nausea e vertigini con tendenza allo svenimento, migliorabili dal riposo e dal caldo, l’omeopatia consiglia: Cocculus 5CH (oppure 30CH), tre granuli ogni quindici minuti fino alla risoluzione della crisi (è bene utilizzarlo anche come profilassi prima di partire). Se invece durante la crisi ci sono sudori freddi, voglia di deglutire, con miglioramento all’aria aperta: Tabacum 5CH (oppure 30CH) nella stessa posologia (anche preventivo). Se infine non vi è risposta ad alcuno di questi due rimedi perché ci sono nausea e vertigini che migliorano mangiando: Petroleum 5CH (oppure 30CH) nella stessa posologia.
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Make Up For Ever
La collezione Aqua garantisce prodotti di facile applicazione e di lunga durata, che resistono anche in condizioni estreme, come gli ombretti Aqua Matic impermeabili e smudgeproof, dal nuovo packaging ultra pratico con mina a scomparsa. Alle dieci colorazioni disponibili, quest’anno si aggiungono cinque nuove nuance: Diamond Peach, Metallic Pink, Metallic Golden, Khaki, Diamond Light Turquoise e Matte Black. Le tinte liquide per labbra Aqua Rouge completano la collezione: sono ben sedici le sfumature disponibili, tra cui la frizzante Apricot Pink per l’estate 2015.
Artdeco
La collezione Here comes the sun, in edizione limitata, risveglia in voi la voglia di vacanza. Da provare, l’effetto naturalmente abbronzato e mat della cipria Bronzing Powder Compact e il raffinato effetto ‘baciata dal sole’ del fluido brillante Sunshine Glow Fluid. Sunshine Blush good morning sunshine dona una carnagione splendida, mentre gli occhi scintillano nei toni dolci della terra con i Sunshine Eyeshadows. Le labbra s’illuminano con i Sunshine Lip Gloss, e anche gli smalti high-tech Art Couture Nail Lacquer garantiscono una durata extra e un colore brillante.
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Mavala
Indispensabili per un’estate colorata ma soft, sono i nuovi rossetti della Summer Party Collection. Sei nuances luminose e fresche per interpretare l’estate con texture a lunga tenuta ed emollienti: Sweet rose, Radiant fuchsia, Pearly coral, Brilliant prune, Glossy red e Soft peach. Grazie al complesso Pro-Lip (con burro di karité, aloe vera e vitamina E) e al filtro solare UVB, le labbra saranno protette senza rinunciare a essere colorate in maniera glam.
Essence
Con la nuova trend edition nauti girl si salpa! La palette ombretti cool breeze unisce i colori delle onde del mare a quelli della sabbia dorata. Per uno sguardo perfetto dopo ogni tuffo, la matita occhi waterproof in nuance blu intenso ahoy, boy! e la matita sopracciglia dal colore ocean liner, tonalità cenere scuro che si adatta a tutti i colori di capelli. Sulle labbra, il delicato albicocca di crew first! e l’audace rosso di miss navy; sul viso, il blush rosso-albicocca anchors aweigh!. Completano la collezione: i nail look di tendenza (blu intenso ahoy, boy!, azzurro oh captain, my captain, rosso miss navy e arancio retrò crew first!) e la profumazione floreale-fruttata like a gentle see breeze.
Nee Make Up Milano
È un inno all’amore per l’Italia la collezione estiva That’s Amore! composta di colori solari e intensi come i paesaggi e i profumi del Bel Paese. Il cielo e la terra si fondono nelle nuance delle due trousse di eyeshadow cotti dai nomi evocativi Costa Smeralda e Terra di Siena. I nuovi morbidissimi kayal riprendono gli elementi della terra nei colori Oliva e Chiodo di Garofano. Per scaldare gli zigomi puntate sul nuovo blush cotto Nettare di Pesca, per le labbra scegliete un arancio forte che ricorda gli agrumi di Sicilia grazie al bold color gloss Tangerine Tango. Tra i nail trend estivi, un colore neutro e luminoso per le mani (Ivory Cream) e una tonalità pura e intensa per i piedi (Jelly Green).
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alimentazione DI GUDRUN DALLA VIA
FA CALDO: IMPARIAMO A MANGIARE Il gran caldo ci toglie l’appetito o ci fa desiderare soltanto alimenti molto freschi e leggeri? Ottimo! È il momento per imparare a mangiare in modo salutare, senza grande impegno di fornelli e… di portafoglio.
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LE MACEDONIE POSSONO ESSERE CONSERVATE IN FRIGORIFERO, MA PER NON PIÙ DI UN GIORNO E SEMPRE AL RIPARO DALL’ARIA PER EVITARE L’OSSIDAZIONE
Che cosa offre il mercato?
L’abbiamo sognata per mesi e ora c’è, in abbondanza: tantissima frutta fresca, profumata, morbida e matura perché colta al momento giusto e non maturata in ambiente artificiale o conservata a lungo in celle frigorifere. E anche tanta verdura, di ogni tipo e colore. Vediamo una carrellata di quanto è di stagione.
Frutta
• Albicocche. Ricche di carotenoidi, utili a sottolineare l’abbronzatura naturale e a ridurre i danni da eventuale eccesso di radiazioni solari. • Angurie. Idratano all’interno: in pratica un tonico per uso orale! Utili anche per superare la spossatezza tipica della canicola, grazie agli zuccheri e agli elettroliti, cioè sali minerali utili a mantenere l’equilibrio ‘elettrico’ nel nostro organismo. • Fichi. Dolcissime tentazioni per i ghiottoni, e un grande aiuto per l’intestino. • Fragole di bosco. Ancora molto più preziose e più ricche di vitamine, sali minerali e oligoelementi delle fragole di giardino. Ne bastano poche per rinfrescare e dare energia. • Lamponi, mirtilli e more. Come tutti i frutti di bosco, particolarmente ricchi di sali minerali. • Meloni. Ottima fonte di betacarotene, come le albicocche. Ma meglio non mangiarli con il prosciutto se li volete digerire bene. L’ideale è una macedonia di melone e anguria. • Pesche. Nutrienti e saporite, si prestano a infinite combinazioni.
• Pompelmi. Gli unici agrumi veramente di stagione, in luglio e agosto. Dissetanti e rinfrescanti in spremute e macedonie. • Prugne e susine. II loro effetto benefico l’intestino è ben noto. Attenzione, debbono essere consumate sempre ben mature per evitare che i loro acidi ci privino di sali minerali. • Uva. Si potrebbe benissimo vivere d’uva per numerosi giorni, tanto è vero che la cura dell’uva viene eseguita in diverse cliniche specializzate. II loro effetto disintossicante e rigenerante è formidabile.
Ortaggi e insalate
In questa stagione c’è davvero tantissima scelta. Pensiamo per esempio a barbabietole, carote, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetrioli, cicoria, cipolle, indivie, lattughe, peperoni, pomodori, sedano, zucchine che… si possono mangiare tutti crudi!
I pregi del crudo
La mela dl Eva era certamente cruda, come del resto tutti i frutti del paradiso. Secondo la mitologia, Prometeo fu punito dagli Dei per aver portato il fuoco agli uomini; ma forse il genere umano è stato punito ancor più pesantemente, con un’infinità di malattie degenerative, da quando si è dimenticato di mangiare regolarmente cibi crudi e non esclusivamente o in prevalenza cotti. È vero: la cottura può esaltare alcuni aromi; ma distrugge anche la maggior parte di sapori e profumi, per cui sentiamo la necessità di aggiungere poi sale e condimenti vari, non sempre giove-
voli alla salute. Molte vitamine sono termolabili, e il loro tenore viene notevolmente ridotto con la cottura. I sali minerali e gli oligoelementi vengono dilavati nelle bolliture. Gli enzimi vengono addirittura totalmente distrutti a temperature superiori ai 50°C. Questo è forse l’aspetto più importante o al tempo stesso il più trascurato: ogni cibo ha bisogno, per essere digerito e opportunamente utilizzato, di enzimi altamente specifici. Normalmente, nel cibo sono presenti tutti gli enzimi necessari per scindere gli ingredienti in sostanze nutritive ‘pronte per l’uso’. Se non vengono quindi distrutti da stoccaggi molto lunghi, irraggiamento o calore, essi rendono i cibi decisamente ‘vitali’. Altrimenti, il nostro organismo deve mettere a disposizione gli enzimi specifici, con un notevole dispendio energetico. Ciò significa, tra l’altro, che avvertiamo istintivamente il bisogno di una maggiore quantità di cibo per sentirci sazi e gratificati, e di conseguenza affatichiamo ulteriormente l’apparato digerente, per non parlare di eventuali problemi di sovrappeso. Sì: i vegetali aiutano a dimagrire! Studi relativamente recenti sottolineano la grande importanza per la nostra salute di altre sostanze contenute nei cibi, come per esempio polifenoli, flavonoidi e fitormoni. Sappiamo ancora poco dell’effetto del calore su queste sostanze. Comunque il fatto che i flavonoidi siano responsabili della colorazione dei vegetali e che i colori tendano a sbiadire durante la cottura, è un ulteriore indicatore su possibili perdite di sostanze preziose. Un altro vantaggio dei vegetali crudi: hanno un ottimo effetto idratan-
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ANCHE IL CAVOLFIORE E TUTTI GLI ALTRI TIPI DI CAVOLI, CRUDI, SONO MOLTO PIÙ DIGERIBILI, CROCCANTI E SAPORITI
te. Questo è leggermente diverso rispetto a quello dell’acqua semplice, perché le piante la filtrano ripetutamente; quindi si tratta di acqua particolarmente pura. Il cibo crudo mantiene sani e forti i denti e le gengive perché ci obbliga a masticare, massaggia le gengive e svolge un’azione pulente naturale. Inoltre, l’alito è più fresco e pulito, quando si consumano cibi crudi. Un processo chiamato leucocitosi ha luogo solo quando introduciamo del cibo cotto. Dato che il nostro organismo, nonostante secoli di assuefazione – ma che cosa sono, in confronto alla lunga storia dell’uomo? –, non sa riconoscere perfettamente gli alimenti cotti, il sistema immunitario attiva le sue truppe, soprattutto sotto forma di leucociti (globuli bianchi) per riconoscere e combattere potenziali nemici. Questo stato di all’erta costituisce un notevole dispendio energetico. Ecco perché ci sentiamo più pieni di energia, quando consumiamo cibi crudi. Un trucco: consumare un piatto di crudités almeno all’inizio del pasto blocca la leucocitosi.
Tutto crudo?
Moltissimi alimenti possono essere consumati crudi. Persino cereali e leguminose, purché vengano fatti germogliare prima. In tal caso diventano addirittura dei super-alimenti, particolarmente preziosi, oltre che vere chicche gastronomiche. I piselli
e le fave, finché sono molto giovani e teneri, possono essere consumati crudi, in insalata. Le eccezioni al crudo: • Spinaci e bietole contengono acido ossalico, per cui non è consigliabile un consumo crudo in quantità consistenti. • Gli alimenti di origine animale possono porre qualche problema di igiene. Uova, carne, pesce e latte devono essere freschi e di provenienza assolutamente sicura. L’utilizzo del succo di limone costituisce già una modifica, anche se senza intervento di calore, ma può essere utile e gradevole in molti casi.
Qualche nuovo uso in cucina
Se non avete mai assaggiato gli zucchini crudi, provate a sceglierli piccoli, teneri e molto freschi, a tagliarli ‘a julienne’ (a fiammifero) o a grattugiarli e a consumarli in un’insalata mista. Sono molto delicati. Oppure grattugiate delle barbabietole crude, insieme a delle carote: un’altra gustosa insalata. Anche il cavolfiore e tutti gli altri tipi di cavoli si prestano al consumo crudo. Sono molto più digeribili, non riempiono la casa di cattivi odori (perché non viene modificata la parte solforosa) e sono croccanti e saporiti. Mescolate anch’essi con carote grattugiate e altre verdure o insalate crude.
La cucina veloce
Quando fa caldo, si ha meno voglia di stare in cucina, intorno ai fornelli caldi. Anzi, l’ideale è trovare qualche cosa di pronto o quasi, per rilassarsi dopo la doccia con un bel piatto rinfrescante in mano. La frutta fresca o i bastoncini di verdura sono sempre una buona scelta. Ma il crudo si presta anche a piatti dall’aspetto invitante che sa di alta gastronomia. In poco tempo si possono preparare colorati spiedini, minestre fredde (il gazpacho è una sola delle mille varianti possibili), macedonie e simili. E il grande vantaggio è che potete fare alcuni preparativi con anticipo. Se non avete voglia di perdere tempo al rientro in casa o se volete assicurarvi che marito o figli trovino qualche cosa di allettante in frigorifero, pronto per l’uso: mondate e lavate le insalate, asciugatele accuratamente e avvolgetele in un telo di cotone. Questo può essere infilato in un sacchetto di plastica e messo nella parte bassa del frigorifero; si può conservare fino a 3 o 4 giorni. Per una conservazione di soli uno o due giorni, potete addirittura preparare una verdura cruda mista, già sminuzzata e riparata dall’aria in un contenitore ermetico. Basta poi condire e portare in tavola. Anche le macedonie possono essere conservate in frigorifero, ma possibilmente per non più di un giorno e sempre al riparo dall’aria per evitare l’ossidazione.
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TRASCURATE, MALTRATTATE, SOTTOVALUTATE… LE ASCELLE NON RIENTRANO NEL CAMPO D’AZIONE DELLE ESTETISTE
VIVA L’ASCELLA!
L’INDUSTRIA COSMETICA SI È ADEGUATA ALLE MODERNE ESIGENZE ‘ANTIOLFATTIVE’ E IL MERCATO DEI DEODORANTI È DIVENTATO UN GRANDE BUSINESS
Purtroppo, poiché i prodotti per trattare le ascelle sono a totale appannaggio della farmacia e soprattutto della GDO dove, a differenza degli istituti di bellezza, nessuna cassiera potrà dare i preziosi suggerimenti che questa parte del corpo meriterebbe. Sessanta milioni di esseri umani solo in Italia, centoventi milioni di ascelle: che business! Peccato che quasi tutti i deodoranti in commercio siano quanto meno ‘poco fisiologici’. In istituto il pericolo è rappresentato dalle ascelle (e dai piedi) dei clienti, ma a volte anche da quelle dell’estetista. Guai a emanare odori, in questa società non si può! Eppure la natura, che è sempre esatta, intelligente, avrà calcolato perché far produrre al corpo sostanze eteree, a volte così pungenti e sgradevoli… Infatti è proprio così, quando viene prodotto il sudore non puzza, anzi contiene molecole-messaggere assai importanti per la proliferazione della specie: i feromoni. L’azione dei feromoni (o ferormoni, dal greco phereinù = portare, e hormon = eccitare) rappresenta la maniera più atavica e primordiale per avvicinare o respingere gli esseri umani. Quante volte avete apprezzato il sapore e il profumo della pelle del vostro innamorato così come rifiutato quello di una persona che non vi piaceva: tutto previsto dalla natura! Le sostanze organiche presenti nel sudore apocrino, ricche di queste sostanze utili per il sex appeal, possono però degradare, e come tutte le sostanze naturali, irrancidire e diventare pungenti e sgradevoli. Per le serate in discoteca ognuno elaborerà le proprie ‘strategie odorose’ ma, dato che in ambiente professionale non dobbiamo conquistare nessuno, un po’ di asetticità non guasta. Innanzitutto sta a voi essere in grado di leggere e capire le etichette, per scegliere il deodorante più adatto e fisiologicamente più corretto. Inoltre, rispettiamo una norma molto precisa: durante il lavoro non indossare in-
dumenti o camici sintetici. Questi bloccano la naturale traspirazione e potrebbero causare un antipatico ‘effetto serra’, che accelera la formazione di sostanze sgradevoli all’olfatto quali l’acido caprinico o acido capronico. La pelle poi attraverso le ghiandole sudoripare attua un meccanismo di termoregolazione tramite l’espulsione di sudore che non deve essere bloccata. Occhio quindi anche agli antitraspiranti: sudare non vuol dire necessariamente puzzare!
segni e significati
Ogni parte del corpo umano ha un odore differente ma, fra tutti, quello delle ascelle – chiamato dalla letteratura americana B.O. (body odour) – è di gran lunga il più pungente e particolare. Le ghiandole apocrine che producono il B.O. hanno, in natura, funzioni preminentemente ‘sociali’, in conseguenza di un complesso sistema di sostanze chimiche che inducono a specifici tipi di comportamento (i già citati feromoni). Negli animali e in misura ridotta nell’uomo, l’odore dei feromoni è usato per delimitare il territorio, esprimere possesso, produrre eccitamento sessuale, respingere i nemici e identificare diversi individui. L’attività riproduttiva di molte specie è quindi influenzata dai feromoni. Si ritiene che i peli ascellari siano stati mantenuti nel corso dei processi evolutivi al fine di diffondere nell’ambiente composti ad attività feromonica. Sebbene questi odori assumano in alcune civiltà un significato positivo (odore intenso come sinonimo di maggiore attrazione e potere sessuale), nelle moderne civiltà occidentali l’odore ascellare è universalmente riconosciuto come repulsivo, degradante e da combattere comunque con ogni mezzo. L’industria cosmetica si è adeguata negli ultimi decenni a queste esigenze ‘antiolfattive’ e il mercato dei deodoranti è diventato un grosso affare commerciale.
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UNA CORRETTA SUDORAZIONE È ESSENZIALE PER LA TERMOREGOLAZIONE DELL’ORGANISMO, ELIMINA LE SOSTANZE DI SCARTO E SERVE COME ‘MESSAGGERO ORMONALE’ esthetitaly • 37
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UN PO’ DI STORIA… Il problema dell’odore corporeo, più che annoso è millenario. Già nel primo secolo avanti Cristo il noto poeta latino Catullo, nel carme 69, prendeva in giro un certo Rufo che si meravigliava di non riuscire a conquistare alcuna donna, nonostante i numerosi e costosi regali di vesti rare e pietre preziose. Catullo gli si rivolgeva onestamente dicendogli: Laedit te quaedam mala fabula, qua tibi fertur valle sub alarum trux habitare caper, ovvero “Ti rovina una brutta diceria, con la quale si dice che sotto le tue ascelle abiti un terrificante caprone”. Quindi il grande poeta aveva già individuato, più di due millenni fa, uno dei metaboliti più maleodoranti presenti nel sudore degradato degli uomini: il malefico e mefitico acido capronico! E continua con un consiglio: Quare aut crudelem nasorum interfice pestem, aut admirari desine cur fugiunt (“Pertanto o elimini la crudele pestilenza dei nasi, o smettila di meravigliarti perché fuggono”). Consiglio giusto e sensato, quantunque
forse espresso in maniera fin troppo chiara. Deodorarsi è diventato un obbligo contemporaneo spinto anche dalla pubblicità martellante che vuole tutti asettici e profumati, annullando qualsiasi tipo di emanazione del corpo, dal sudore al sebo, ai ferormoni, messaggeri emozionali secreti dalle ghiandole apocrine della pelle. Questa mania deodorifera iniziò agli albori del Novecento come retaggio della civiltà industriale e dell’evoluzione dei costumi. Le persone lavoravano gomito a gomito negli uffici e nelle fabbriche, e i mezzi di trasporto che vi arrivavano erano stracolmi di individui che, volenti o nolenti, si ‘annusavano’. Da questa nuova situazione nacquero le prime preparazioni astringenti e profumate per rendere meno aggressive le umane secrezioni. Ma gli odori di queste secrezioni rappresentano nel mondo animale una forma di linguaggio che nell’uomo è complementare alla parola, ai gesti e alla mimica.
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IL SUDORE APPENA SECRETO È INODORE MENTRE QUELLO APOCRINO COSTITUISCE UN TERRENO IDEALE PER LA CRESCITA E LO SVILUPPO DEI BATTERI EPIDERMICI
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a certi problemi causati dalla degradazione batterica del sudore, particolarmente abbondante sotto le ascelle. Attualmente l’industria cosmetica ha messo a disposizione del consumatore una molteplicità di prodotti, ciascuno con le proprie prerogative di attività e funzionalità. Oggigiorno nella deodorazione tradizionale si fa spesso uso di antitraspiranti (come i sali di alluminio), ritenuti la soluzione più giusta per rimediare a questo stato di cose. Trattasi però di una soluzione con dei limiti non da poco, poiché una corretta sudorazione (se non diventa una patologia quale l’iperidrosi) è essenziale per diversi motivi: innanzitutto serve alla termoregolazione dell’organismo, mediante l’abbassamento della temperatura grazie all’evaporazione dell’acqua del sudore; inoltre elimina le sostanze di scarto; infine serve come messaggero ormonale tramite i feromoni per poter comunicare ‘chimicamente’ anche senza aprire bocca. Un’altra soluzione adottata di frequente è l’uso di battericidi (clorexidin, triclosan); peccato però che eliminino anche la flora batterica ‘buona’ senza fare distinzioni di sorta. Per questo motivo un deodorante efficace deve agire senza alterare la fisiologia cutanea e senza interferi-
re con i naturali processi fisiologici dell’organismo. L’evoluzione della deodorazione è quindi la biodorazione, vale a dire una deodorazione rispettosa della funzione biologica della pelle e delle sue caratteristiche.
il dedorante ‘intelligente’
Una zona sensibile, delicata, strategica e importante come quella ascellare necessita di un deodorante speciale, a massima efficacia nel rispetto dell’intelligenza cutanea. • No disinfettanti: i batteri che albergano nelle nostre ascelle rappresentano una flora saprofita importantissima per l’equilibrio naturale della pelle. Distruggerli non ha senso. • No antitraspiranti: sudare è vitale. Occludere i pori è contro natura. Un buon biodorante riduce invece leggermente il diametro dei pori con ingredienti vegetali astringenti dermocompatibili. • No conservanti parabenici: alcuni studi hanno paventato l’ipotesi di connessioni negative tra parabeni, linfonodi e ghiandola mammaria. Nell’attesa di riscontri ufficiali, meglio evitarli. • No CFC (Cloro Fluoro Carburi), dannosi per l’ambiente e colpevoli di
ridurre la fascia di ozono presente nell’atmosfera. • No alcool, la cui presenza potrebbe sensibilizzare l’epidermide. Un buon deodorante invece deve avere: • Antienzimatici naturali in grado di bloccare la degradazione di quelle sostanze organiche presenti nel sudore apocrino, evitandone l’irrancidimento. • Astringenti naturali (come il succo di amamelide) in grado di ridurre il diametro dei pori in modo assolutamente fisiologico. • Batteriostatici naturali di origine vegetale in grado di ridurre la carica microbica salvaguardando la preziosa flora saprofita naturale e profumando naturalmente la zona. • Complessanti che servono a neutralizzare l’odore del sudore senza alterarne la composizione. • Oli essenziali profumati, vitamine, antiossidanti, estratti vegetali specifici, che completano l’azione deodorante e profumante. Infine le note aromatiche esclusive, euforizzanti e fortemente seducenti concludono l’azione a tutto campo. • Antiossidanti che oltre a proteggere la cute, evitano l’irrancidimento delle sostanze odoranti. Allora… buona ascella a tutti!
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a ridurre la comparsa di rossori e sensibilità e prolungando l’abbronzatura rendendola luminosa e duratura.
I prodotti Sundefense che proteggono e adattano la pelle al sole
• Sundefense Protezione Bassa - Emulsione viso/ corpo Abbronzante Idratante con Filtri UVA-UVB, Attivatore dell’abbronzatura, Olio di Armato, Estratto di Papaia. Formula indicata per pelli normali che si abbronzano facilmente o delicate, ma già abituate all’esposizione solare. Intensifica il processo di formazione della melanina, conferisce un’abbronzatura omogenea e duratura, aiutando a proteggere la pelle sia dai danni provocati dall’esposizione solare sia dai radicali liberi. Ideale per l’esposizione a un sole leggero. • Sundefense Protezione Media - Crema viso/corpo DE-OX Idratante con Filtri UVA-UVB, Olio di Noce del Brasile, Burro di
Karité. È particolarmente indicata per pelli chiare, delicate e sensibili: l’alta percentuale di filtri UVA e UVB assicura protezione e aiuta a prevenire gli inestetismi da fotoinvecchiamento cutaneo, limitando anche l’insorgenza di eventuali arrossamenti. Ideale per l’esposizione a un sole moderato. • Sundefense Protezione Alta - Crema viso/corpo DE-OX Nutriente con Filtri UVA-UVB, Olio di Noce del Brasile, Estratto di Papaia. Texture vellutata, indicata per proteggere le pelli molto chiare, delicate e sensibili. Efficace nel favorire la prevenzione del fotoinvecchiamento cutaneo, protegge la pelle da eventuali rossori, nonché dai danni provocati dai radicali liberi apportando nutrimento e idratazione. Ideale per l’esposizione a un sole intenso.
I prodotti Sundefense per la massima protezione di viso e zone fragili
• Sundefense Protezione Alta SPF30 - Crema viso Age Defense con Filtri UVA-UVB, Olio di Noce del Brasile, Olio di Riso, Olio di Jojoba. Crema solare specifica per il viso che garantisce una protezione dagli effetti dannosi dei raggi solari alle pelli molto chiare, delicate e sensibili. Agenti emollienti agiscono nei confronti di rughe, disidratazione e segni d’invecchiamento cutaneo, nutrendo la pelle. Indicata per le prime esposizioni e in caso di sole intenso, assicura inoltre un’ottima
protezione dopo i trattamenti di peeling cosmetico. • Sundefense Protezione Molto Alta SPF50+ - Crema viso Age Defense con Filtri UVA-UVB, Olio di Buriti, Olio di Riso, Olio di Jojoba. Specifica per il viso, indicata per pelli molto chiare, delicate, sensibili e soggette ad arrossamenti. La sua formula è studiata per proteggere le zone delicate del viso dall’insorgenza di rughe, danni da radicali liberi, inestetismi legati al foto invecchiamento. Indicata per le prime esposizioni solari, in caso di sole estremo e in condizioni d’intenso irraggiamento solare, tipico del mare aperto e dell’alta montagna. Inoltre, assicura un’ottima protezione dopo i trattamenti di peeling cosmetico.
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ESTHETIWORLD
Congresso Italiano Spa
ESTHETIWORLD BY COSMOPROF
cambia format e punta ai contenuti! L’evento congressuale per il settore Estetica, Spa, Wellness e Nail, accende i riflettori sulle ultime novità e tendenze. 44 • esthetitaly
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Esthetiworld by Cosmoprof 2015 torna a Milano dal 10 al 12 ottobre, all’interno del MiCo - Fiera Milano Congressi, con un nuovo format che pone in primo piano contenuti professionali di alto livello per il settore Estetica, Spa, Wellness e Nail. Con la prestigiosa partnership di Cosmetica Italia, aziende, associazioni e testate di riferimento forniranno un quadro delle ultime tendenze e applicazioni per il mondo dell’estetica.
SPA symposium
Novità assoluta della quinta edizione di Esthetiworld, lo Spa Symposium ospiterà workshop dedicati al mondo delle Spa e del Wellness, coinvolgendo spa manager, gestori, proprietari, progettisti di spa e tutti gli operatori dello “stare e vivere
bene”. L’evento, in programma domenica 11 e lunedì 12 Ottobre e organizzato in collaborazione con la rivista di benessere italiana ‘Wellness Design’, porrà l’attenzione sulla spa “green”, con interventi di prestigiosi consulenti, architetti, naturopati e nutrizionisti che analizzeranno il processo di ideazione, realizzazione e gestione di un centro benessere eco-sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Altro focus del symposium sarà il sale, elemento di benessere per il corpo e materiale per la costruzione di una “spa del sale”. In collaborazione con ‘I Love My Wellness’, sullo show floor verrà realizzato un percorso benessere ideale caratterizzato dal sale, utilizzato sia per i trattamenti che per la zona umida: un momento di benessere che
unisce gli spazi, lo stile di vita e l’alimentazione. Non mancheranno all’interno del symposium sessioni dedicate alle case history di aziende e professionisti che racconteranno ai visitatori le loro esperienze di successo.
Congresso Italiano di Estetica Applicata
Appuntamento imprescindibile per i visitatori di Esthetiworld by Cosmoprof è il Congresso Italiano di Estetica Applicata, a cura di ‘esthetitaly’, e ‘Les Nouvelles Esthétiques Italia’ e giunto quest’anno alla sua 36ma edizione: 3 giorni di convegni e workshop per i protagonisti del mondo della bellezza che vogliono arricchire la propria professionalità.
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ingredienti A CURA DELLA REDAZIONE
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argilla:
la salute della terra SERVE PER LA BELLEZZA, PER CURARE DISTURBI E DOLORI, PER LE PELLI CONGESTIONATE: QUESTA ANTICA CURA È ANCORA UTILE ED EFFICACE.
Come venne creata l’umanità secondo la Genesi? Forgiando semplicemente acqua e argilla, dicono gli antichi testi. L’argilla è sicuramente uno dei materiali più antichi che l’uomo abbia mai usato, soprattutto perché, impastata con acqua, ha un’eccellente plasticità che ne ha permesso l’utilizzo – fin dagli albori dell’essere umano – per forgiare vasi e suppellettili per uso domestico, e forme artistiche come sculture e altro. La sua plasticità permette infatti di modellarla senza altri additivi ad azione legante.
Oltre all’uso ceramico, ce n’è un altro, anch’esso molto antico, come ‘medicina’ nella cura di una lunga serie di malattie e disturbi. Fin dalla preistoria, infatti, l’uomo si è servito della natura per mantenersi sano, e fra le tante sostanze naturali che ha scoperto, ha fatto grande uso anche dell’argilla. Probabilmente tutto è nato osservando gli animali, che si curavano proprio grazie ad essa. Si ritrovano nei testi più antichi menzioni circa l’utilizzo della ‘terra’ per uso interno ed esterno (gli indios boliviani costruivano statuette votive che poi
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mangiavano); la ‘geofagia’ (letteralmente: mangiare la terra) era molto diffusa e ancora oggi esistono popoli per cui questa cura è una prassi comune, come tra alcune tribù indie dell’Orinoco (Brasile). Anche in Italia ci sono tradizioni simili: un pane di ghiande impastato con argilla, che si produce tuttora in Sardegna e di cui parlò Plinio il Vecchio nel I secolo dopo Cristo.
l’argilla ha la capacità di assorbire i radicali liberi, contribuendo a prevenire i disturbi legati all’invecchiamento cellulare
L’argilla nella storia
Gli Egizi già la usavano a scopo cosmetico: al posto del sapone preparavano una miscela composta di argilla e carbonato di calcio. Erano conosciute pure le sue proprietà batteriostatiche e antisettiche, per cui veniva usata nella mummificazione. Sempre secondo alcuni autori, gli Egizi curavano gli ammalati nel fango del Nilo, il quale contiene una certa quantità di argilla. Anche i Greci la usavano nel trattamento estetico femminile, oltre che come medicamento, per sbiancare le lane e per il già citato utilizzo ceramico. Così in seguito i Romani usavano la ‘terra da follone’ o ‘terra dei lavandai’ – la quale altro non era che argilla – anche a scopo estetico e per trattamenti idrotermali. All’epoca di Plinio, la cosiddetta ‘Terra Sarda’ era argilla impiegata per diversi scopi (in Sardegna effettivamente ci sono ancora oggi grandi giacimenti di argilla). Nel 500 a.C. Erodoto divulgò l’uso dell’argilla per combattere molteplici disturbi e persino nella traduzione del Vangelo di San Giovanni troviamo scritto che Gesù indicava ai sofferenti di immergere le loro membra malate in quella fanghiglia scaldata dal sole che si trovava lungo la riva del fiume, per esserne guariti. Anche nel Medioevo, lungo le strade di Parigi, si vendevano diversi tipi di Argilla. Ma è solo più avanti, all’inizio del ‘900, che l’abate Kneipp divulgò l’uso dell’argilla dal punto di vista terapeutico. Verso la fine degli anni ‘50 lo studioso francese di medicina
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naturale Jean Valnet – amico e collega di Rene-Maurice Gattefosse – nel suo ormai classico testo di cure scrive con entusiasmo e convinzione delle molteplici virtù dell’argilla: “Stimola gli organi non efficienti, più con la sua presenza che con la sua massa, agisce sulle ghiandole endocrine che regola, svolgendo un’azione eccitante e moderatrice secondo la necessità”.
Non è una terra come altre
sono molti i cosmetici a base di argilla: shampoo, dentifrici, saponette, maschere, creme, tonici per il viso, schiume da barba
Ma che cosa è esattamente l’argilla? È un minerale, che presenta una sua precisa struttura cristallina; questo particolare la differenzia dai fanghi che invece sono sostanze amorfe, le cui molecole non hanno un’organizzazione definita, e che sono derivati da una trasformazione chimica e biochimica su detriti organici di origine vegetale o animale, per opera di agenti atmosferici quali calore, pioggia, vento ecc, ma anche a causa dell’attacco di microrganismi come batteri, lieviti, muffe e altro. L’argilla è composta principalmente di silice, allumina e minerali di vario tipo e in diverse quantità. Sono questi ultimi a definirne il colore: la più comune è verde o bianca ma ne esistono anche di altre tonalità. Questi pochi e semplici ingredienti danno vita a una ricetta portentosa. Molte importanti proprietà dell’argilla sono la conseguenza della sua radioattività naturale, dovuta alla presenza di metalli pesanti particolari, come per esempio cesio, rubidio, uranio. Ma non bisogna spaventarsi, anzi! Si tratta di una radioattività del tutto benefica. Al punto tale da poter assorbire quella dannosa eventualmente accumulatasi nell’organismo. Tutto intorno a noi è radioattivo; le quantità emesse dall’argilla, poi, sono minime e costituiscono uno dei suoi punti forti sul piano terapeutico, conferendole capacità drenanti e assorbenti, sia per via interna sia mediante impacchi locali. Ha infatti la capacità di assorbire i radicali liberi, contribuendo a prevenire i disturbi
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legati all’invecchiamento cellulare. Grazie a silice e allumina è antinfiammtoria e cicatrizzante, mentre i minerali che contiene – insieme alle sue funzioni di scambio osmotico – possono risolvere problemi di demineralizzazione e riequilibrare un organismo impoverito. Assorbente e antisettica, svolge anche un’azione disintossicante fissando a sé le tossine presenti nell’organismo. Con tutte queste proprietà, è in grado di aiutarci a risolvere (da sola o in associazione con altre cure, naturalmente a seconda del caso e del parere del medico) un’infinità di disturbi. Solo per fare alcuni esempi: intossicazioni (anche da radiazioni),
dolori artrosici, traumi, ferite, infiammazioni, infezioni, disturbi gastrointestinali come gastrite e ulcera, diarree, cisti, mastite, anemie e demineralizzazioni in genere, dermatiti e acne, parassitosi...
Per la bellezza
Sono molti i cosmetici a base di argilla: shampoo, dentifrici, saponette, maschere, creme, tonici per il viso, schiume da barba, per citare alcuni esempi che ne sfruttano le proprietà purificanti, assorbenti, stimolanti tissutali e rigeneranti. Per indirizzare al meglio o per esaltare queste qualità si aggiungono all’argilla altre sostanze, che lavo-
reranno in sinergia, ad esempio: oli, essenze, alghe, miele. Nella cura del viso le maschere di argilla hanno sempre avuto un ruolo importante per la pulizia e la decongestione della pelle. Per rassodare e tonificare alcune parti del corpo come seno, fianchi, cosce e glutei, viene largamente impiegata in virtù dei suoi principi attivi che penetrano nei tessuti e dall’interno svolgono le loro molteplici azioni. Viene pure usata nell’acqua del bagno come depurativo, decongestionante e per rendere liscia e compatta la pelle. Come doposole, per decongestionare la pelle del viso, può risultare utile un cataplasma a base di argil-
per esaltare le sue proprietà si aggiungono sostanze in sinergia: oli, essenze, alghe, miele…
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COME SCEGLIERE L’argilla viene venduta nelle erboristerie, nelle farmacie specializzate, e nei negozi di alimentazione naturale. Ce ne sono di vari tipi e di diverse provenienze. Verde, bianca, rossa... i differenti colori sono dovuti ai minerali presenti nell’argilla e alle loro proporzioni. La maggior parte degli esperti concorda nel ritenere validi tutti i tipi per i vari disturbi. Ventilata: è la più adatta per l’uso interno e cosmetico. È micronizzata e purificata. Fine o grossa: sono le diciture che distinguono la lavorazione dell’argilla generalmente usata per impacchi e bagni.
la miscelata a olio d’oliva: va steso e tenuto in posa per 10-15 minuti (lasciando libera la zona intorno ad occhi e bocca), quindi rimosso con acqua fresca, senza frizionare.
Argilla da bere
L’Argilla si può anche bere. Anzi, l’uso interno è molto utile in caso di disturbi gastroenterici, infiammazioni, demineralizzazione. Inoltre, aggiungendo 1 cucchiaino di Argilla all’acqua da bere e lasciando riposare per una
Magra o grassa: la prima è più ricca della frazione sabbiosa, rispetto alla seconda. Le argille grasse contengono invece più acqua. L’argilla verde usata a scopo terapeutico e cosmetico deve essere essiccata al sole e non nel forno: quella che si utilizza per uso interno deve essere esclusivamente Argilla Ventilata essiccata al sole, cioè quella più purificata, priva di impurità e a granulometria più fine, che garantisce una maggiore superficie di scambio, quindi una migliore attività.
notte, se ne potrà ottenere una buona depurazione generale, sia da sostanze inquinanti sia dall’eventuale eccesso di cloro o di altri prodotti usati per renderla potabile. Ricordiamo: mai usare metalli a contatto con l’argilla. Tornando agli usi terapeutici, l’argilla è disponibile in compresse (spesso con aggiunta di salvia, per i disturbi digestivi) e in granuli (ai quali vengono miscelati oli essenziali specifici, per i problemi infiammatori, specie dell’apparato respiratorio). Ma il modo di assumerla più semplice ed efficace è
mescolare 1 cucchiaino di Argilla Ventilata in 1 bicchiere d’acqua minerale, agitando la soluzione per qualche minuto e lasciando riposare a lungo, magari tutta la notte. L’argilla si depositerà nel bicchiere: la mattina si può bere il tutto, dopo avere di nuovo mescolato energicamente, oppure solo l’acqua, gettando via ciò che resta sul fondo. Quest’ultimo sistema è decisamente più delicato ed è indicato soprattutto per i bambini (per i quali si dimezza la dose), per le persone che soffrono di stipsi e per coloro che
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PRECAUZIONI E CONTROINDICAZIONI Attenzione a non usare la logica del fai-da-te in qualunque occasione: bisogna sempre affidarsi al consiglio del medico quando si deve curare un disturbo, di qualsiasi tipo. In particolare, i primi trattamenti con l’argilla potrebbero acuire la situazione, a causa della mobilizzazione delle tossine: non è un segnale negativo in genere, ma solo il medico può decidere come comportarsi. • Controindicazioni per le applicazioni locali (esterne): persone eccessivamente debilitate e molto anziane; individui estremamente nervosi o che soffrono di insonnia; impacchi sul basso ventre
proprio non riescono a mandare giù l’argilla: inoltre, va preferito durante la stagione calda, poiché l’argilla ingerita d’estate potrebbe provocare stitichezza. La cura prevede 1 bicchiere di acqua argillosa o di solo sopranatante al mattino a digiuno, per 3 settimane; dopo 7 giorni di pausa si riprende, mantenendo questa ciclicità per il tempo necessario.
Tutta salute
durante la digestione e il periodo mestruale (a meno che non si debbano trattare proprio disturbi specifici del ciclo). • Controindicazioni per l’uso interno: potrebbe verificarsi una stipsi, che si risolve bevendo solo il sopranantante; la stessa accortezza vale in caso di nausea che, se dovesse perdurare, può essere aggirata prendendo l’argilla in compresse. L’ernia rappresenta invece una controindicazione assoluta, come pure l’ingestione di olio di paraffina. Altre assunzioni di oli devono essere evitate, per non rischiare la formazione di palline di argilla a livello gastroenterico.
Vale sempre la regola del caldo-freddo: su parti infiammate (contusioni, ferite infette, distorsioni, mal di denti, ecc) va applicata argilla fredda, mentre quella calda si usa per disturbi reumatici, digestivi, o per rimuovere il catarro nelle bronchiti. Gli oli essenziali naturali aumentano l’efficacia della cura.
• Le dosi unitarie per un impiastro sono: 2 cucchiai di argilla, 1 cucchiaio abbondante di acqua, 1/2cucchiaio di olio extra vergine di oliva e qualche goccia di oli essenziali. • Le dosi unitarie per uso interno: un cucchiaio di argilla, 1 bicchiere d’acqua, lasciare a riposo per una notte e ingerire a digiuno aggiungendo eventualmente oli essenziali.
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SKIN’S
High Performance Wax
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cera epilatoria a bassa temperatura, speciale formula per applicazione multidirezionale Dalla partnership tra Atar22 e un’azienda produttrice inglese leader di settore, si è sviluppata un’importante attività di ricerca e sperimentazione da cui è nata High Performance Wax. Prodotta in UK, High Performance Wax risponde a tutti i requisiti della normativa europea in campo cosmetico. Inserita nel sistema di epilazione Skin’s, High Performance Wax è la cera di quinta generazione per l’epilazione. La sua formulazione moderna e innovativa non contiene colofonia, e offre la migliore risposta al consumatore in fatto di Brazilian Waxing. Grazie alla speciale sinergia di attivi, High Performance Wax è particolarmente efficace nel trattamento dei peli più corti e difficili senza spezzarli. Consente di estrarre il maggior numero di peli in fase anagen e pertanto di aumentare i tempi tra un’epilazione e l’altra.
High Performance Wax vanta la rivoluzionaria applicazione multidirezionale ed estrae il pelo senza dover seguire alcun senso di applicazione; questo permette di ottimizzare i tempi di trattamento e i consumi. High Performance Wax ingloba il pelo ma non si attacca alla pelle come le cere tradizionali. La bassa temperatura di utilizzo favorisce un’applicazione morbida e creativa, in assoluto rispetto della pelle. High Performance Wax è adatta all’epilazione di tutto il corpo e, soprattutto, ottiene la risposta più performante sulle zone difficili e delicate (viso, ascelle, bikini). Il colore bianco e la profumazione cocco/fiore del frangipane, ne fanno un must per i consumatori più esigenti. A completamento dell’efficacia del Sistema Skin’s abbiamo formulato prodotti specifici pre e post trattamento.
High Performance Wax non si vende on-line ed è presente esclusivamente nei centri autorizzati Skin’s Best Brazilian Waxing.
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MESOESTETIC
Nemmeno il tempo può fermare Mesoéclat Il lifting post sole Mesoestetic è la ‘cosa giusta’ da fare per i problemi di crono e foto invecchiamento. l’estate sarà finita, infatti, molti di noi si ritroveranno certamente più rilassati, molto più abbronzati però con una pelle disidratata e aggredita dai raggi solari.
Stimoli contro il processo Come ben sappiamo, il processo di invecchiamento cutaneo è un
processo di deteriorazione che avviene col passare del tempo, quando le cellule della pelle perdono la loro capacità di svolgere le loro funzioni correttamente, creando quindi una diminuzione dell’elasticità della pelle e della sua flessibilità. Il trattamento cutaneo antiage Mesoéclat stimola i meccanismi
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Un trattamento che risponda al 91% dei desideri di chi frequenta un Centro estetico non è da poco: e, poiché il 91% di chi lo frequenta chiede prodotti, programmi e trattamenti antiage, Mesoéclat di Mesoestetic è il trattamento viso anti-età, ad effetto immediato, che tutti stavano aspettando. Quando
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della pelle che agiscono contro l’invecchiamento cutaneo perché agisce sui meccanismi di difesa dell’organismo e del rinnovamento cellulare, fornendo alla pelle gli elementi necessari per la sua idratazione e il suo nutrimento ottimale.
Quattro obiettivi, quattro trattamenti
Il trattamento Mesoéclat dev’essere ripetuto per cinque cicli ogni 10/15 giorni e, nel caso di particolari problemi legati alle rughe, si tratta della scelta ideale: invece, il trattamento Mesorenew (anche con acido glicolico) combina risultati clinici con tutta la piacevolezza del massaggio viso liftante e anti-age, Mesoantiox è l’antiossidante e ristrutturante per eccellenza, per l’ossigenazione massima dell’epidermide, specifico per una pelle tonica e vellutata è Mesolift.
Le fasi del trattamento
Il trattamento Mesoéclat propriamente detto viene preceduto da una soluzione esfoliante
pre-trattamento che stimola il rinnovamento cellulare e aiuta a ridurre le imperfezioni con un peeling per lo strato corneo: acido salicilico (che rimuove le imperfezioni), acido azelaico (meno acidi grassi liberi) e l’allantoina idratante, emolliente e anti-irritante, sono gli attivi contenuti nella soluzione. Segue l’applicazione delle fiale Mesoéclat a base di: silicio organico per un’attività rigenerativa; L-Carnitina, antiossidante cellulare intensivo ad azione energizzante e anti-radicali liberi; acido alfa-lipoico, che potenzia l’azione degli altri anti-radicali, quali vitamine C e E e selenio. Lipogel Mesoéclat, infine, è la crema post trattamento dalle spiccate azioni idratante, antiossidante e depigmentante. L’autunno porta buone notizie, dunque, per chi d’estate si è esposto al sole ma anche per chi, con i problemi di crono invecchiamento, combatte da tempo: perché nemmeno il tempo potrà fermare gli effetti del trattamento Mesoéclat.
PROTOCOLLO MESOÉCLAT Step 1. Detersione con Hydramilk Cleanser e Hydratonic. Step 2. Esfoliazione con la soluzione pre-trattamento su tutto il viso. Step 3. Applicazione della fiala Mesoéclat sulla zona da trattare. Step 4. Applicazione di Hydra Vital Face Mask o Crystal Fiber Mask per dare più idratazione e potenziare l’effetto della fiala. Step 5. Applicazione di Lipogel Mesoéclat su viso, collo e décolleté. Step 6. Utilizzo di Moisturising Sun Protection per la protezione finale della pelle.
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Q ITALY
Q Epilaser 2.0
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La nuova frontiera dell’epilazione Q Italy ha sviluppato negli anni un’intensa ricerca nell’innovazione tecnologica del laser, fornendo al cliente la massima sicurezza e i migliori risultati in termini di efficacia nel trattamento laser di foto-epilazione, per rimuovere i peli in modo progressivamente definitivo. Il diodo laser emette un fascio di luce altamente concentrata e coerente a 808 nm (+/- 20 nm), che viene assorbita direttamente e selettivamente dalla melanina presente nel follicolo del pelo. Il trattamento di foto-epilazione si basa sul principio della foto termolisi selettiva, secondo cui la radiazione laser colpisce “selettivamente” i follicoli piliferi senza danneggiare il tessuto adiacente. Impostando le opportune modalità di emissione, potenza e tempo di irradiamento, si ottiene un lento e prolungato riscaldamento del bulbo/fusto pilifero. In tal modo si ha la massima efficacia e la progressiva riduzione dei peli superflui. Q Epilaser 2.0 è un sistema sicuro ed efficace per
l’epilazione progressiva su diversi fototipi cutanei. Il sistema di raffreddamento e il diodo laser sono incorporati all’interno del manipolo per un trattamento rapido e indolore. Con Q EpiLaser 2.0 i tempi di esecuzione della seduta e il numero delle sedute sono notevolmente ridotti rispetto alla luce pulsata, con risultati superiori in termini di efficacia, sicurezza e durata. I trattamenti sono più piacevoli, grazie al sistema di raffreddamento a contatto che protegge l’epidermide prima, durante e dopo lo spot. La ragione di tali risultati è dovuta ai seguenti fattori (fondamentali): • elevata potenza della sorgente laser • lunghezza d’onda a 808 nm (ottimale per la migliore foto-epilazione) • ampio fascio laser • frequenza di lavoro da 0 a 10 Hz (fino 10 spot al secondo) • raffreddamento cutaneo • possibilità di lavorare con sicurezza su ogni tipo di pelle, anche i fototipi più scuri.
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tecnologia DI SILVIA FOSSATI
BERNARDO FRANCO CERISOLA È IL NUOVO PRESIDENTE DI FAPIB esthetitaly lo ha intervistato sulle attività dell’associazione e le sfide future
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BERNARDO FRANCO CERISOLA Bernardo Franco Cerisola ha operato presso società strutturate a livello internazionale nei settori elettromeccanico, elettronico, medicale e nella cosmetica professionale, con incarichi diversificati e di crescente responsabilità, in attività di direzione e produzione industriale, ricerca e sviluppo e progettazione. Ha compiuto un’arricchente esperienza lavorativa negli Stati Uniti in qualità di responsabile di produzione nel trasferimento di tecnologie tra unità produttive di una multinazionale. Tali attività gli hanno consentito di gestire unità operative complesse con ampia autonomia decisionale, di portare a termine con successo operazioni di riorganizzazione, razionalizzazione di processi produttivi e di dare impulso e sviluppo ai business attraverso il lancio di nuovi prodotti.
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Buongiorno dottor Cerisola, innanzitutto congratulazioni per il Suo nuovo importante incarico. Quali sono gli obiettivi e gli impegni principali di FAPIB, anche alla luce del nuovo assetto dell’Associazione e di un quadro normativo in pieno fermento? La ringrazio, e innanzitutto mi lasci dire che devo ancora ‘imparare il mestiere’ di Presidente! Sono contento di questa opportunità che mi è stata offerta, ma il fatto di essere chiamato Presidente mi fa sorridere perché mi appare come un titolo ‘vecchia maniera’. Nella mia esperienza professionale ho vissu-
IL PUNTO FONDAMENTALE DELL’ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE È LA REVISIONE DEL DECRETO 110/2011 E DELLE APPARECCHIATURE INSERITE IN ELENCO
to a lungo a contatto con aziende multinazionali americane, e ne ho acquisito lo spirito e la mentalità molto più semplice. Cercherò quindi di portare questo spirito all’interno di Fapib, che è poi quello di lavorare non come one man band ma in collaborazione con i miei colleghi, condividendo strategie e decisioni da prendere. Eleggendomi, Fapib ha fatto una scelta: ha voluto non un commerciale, ma un tecnico, all’interno della sua organizzazione. Vedremo se questo ‘primo passo’ si rivelerà vincente. Come da relazione programmatica che abbiamo redatto in Assemblea,
il punto fondamentale dell’attività dell’Associazione è la revisione del DM 110/2011 e delle apparecchiature inserite in elenco. L’uscita del Decreto era servita in qualche modo a mettere ordine nella situazione abbastanza caotica delle apparecchiature che potevano essere utilizzate dalle estetiste. Ma il Decreto non ha avuto vita tranquilla, anzi direi che ha avuto una vita travagliata, e questo travaglio – prima con la sentenza del TAR e poi con una parziale ‘censura’ da parte del Consiglio di Stato – ha creato una situazione estremamente confusa per gli operatori. Un altro elemento non positivo è stato che il
Tavolo Tecnico – istituito presso i Ministeri dello Sviluppo Economico e della Salute – che avrebbe dovuto dare la possibilità di riesaminare le apparecchiature in elenco e inserire nuove tecnologie, non ha invece introdotto nessuna novità sostanziale. È stata infatti presentata una sola nuova scheda, quella relativa al dermografo. Quindi, la prima attività che l’Associazione intende portare avanti è l’incontro sia con il Ministero dello Sviluppo Economico sia con il Ministero della Salute per riaprire il confronto sul nuovo Decreto, facendo sì che sia tenuto nella dovuta considerazione il parere di Fapib e delle
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associazioni di categoria CNA e Confartigianato; Confestetica in questo momento si è tirata fuori dalla situazione perché ritiene che il Decreto 110/2011 sia stato ‘cassato’ dalla Sentenza del Consiglio di Stato. Tra i programmi attivi e prioritari di Fapib – sempre in riferimento alla Sentenza del Consiglio di Stato, quando viene affermato che la possibilità di utilizzo delle apparecchiature è legata alla formazione delle estetiste – un secondo approccio è quello di instaurare una continua e semmai ancora maggiore collaborazione con le associazioni di categoria CNA e Confartigianato. Faremo in modo e daremo tutto il supporto affinché – attraverso gli Enti preposti e accreditati – la formazione professionale delle estetiste venga accresciuta: questo è un aspetto fondamentale perché, se i percorsi di formazione per le estetiste garantiscono le dovute competenze, diventa più facile permettere loro di utilizzare apparecchiature tecnologi-
camente più avanzate. Ritengo che la conoscenza della tecnologia e dell’applicazione, oltre che dei motivi per cui esistono alcuni limiti nell’utilizzo, sia fondamentale; pertanto la collaborazione tra fabbricanti ed enti formatori è secondo me indispensabile, altrimenti si rischia che l’ente formatore di per sé dia delle indicazioni di carattere generale ma non specifiche sull’uso e sulle applicazioni, indipendentemente da chi ha costruito l’apparecchiatura. Qual è e come si può sviluppare il ruolo di Fapib nel contesto normativo e istituzionale (anche in collaborazione con altri Enti o Associazioni)? Ad oggi, numericamente noi non siamo una ‘grande’ associazione ed è evidente che per avere peso politico e capacità contrattuale dobbiamo fare fronte comune con le associazioni di categoria perché infine l’obiettivo – sia nostro sia delle estetiste – è quel-
ASSOCIATI FAPIB Alfaparf Group Atrex AWB Biotec Italia Blue-Moon Cerri DAM/Sauna Italia Decomedical DWE Elits Esthelogue Euracom Mantis Muster & Dikson Service No Mas Vello Italy Overline PAE Produzione Apparecchi per Estetica Panestetic Q Italy Selenia Italia Unibell International
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lo di offrire al cliente finale strumenti e tecnologie che siano sicuramente innovativi ma che siano altrettanto sicuri e con caratteristiche tecniche sufficienti per garantire dei risultati. Chiaramente, intendo risultati nel campo dell’estetica professionale: non è nostra intenzione ‘invadere’ il settore medicale, però vogliamo avere la possibilità di effettuare tutti i trattamenti che permettono di soddisfare le clienti che si recano dalle estetiste e non dal medico estetico. Mai come ora si è parlato dell’importanza delle cure estetiche e dei suoi legami con la salute e la prevenzione, eppure il settore delle apparecchiature si trova in una situazione di grande confusione… Quali sono i progetti di FAPIB per ‘rilanciare’ lo sviluppo del mercato? Al di là degli sviluppi in merito all’iter di modifica del Decreto, ci sono due aspetti fondamentali da considerare. Dal punto di vista normativo, per quanto riguarda il marchio CE, non esiste una direttiva specifica relativa alle apparecchiature per l’estetica. Attualmente si fa infatti riferimento a una direttiva europea che si chiama ‘Low Voltage Directive’ (direttiva apparecchiature bassa tensione) e che è estremamente estesa: si va
dal macinacaffè al frullatore alla lavastoviglie, quindi i cosiddetti home appliances, ovvero apparecchiature anche complesse dal punto di vista tecnico ma che non hanno come fine il benessere della persona. Un ulteriore passo è legato al fatto che, per applicare il marchio della direttiva CE, basta un’autocertificazione che certifichi appunto che le apparecchiature che vengono prodotte e commercializzate rispondano alle norme di riferimento della direttiva stessa. Non è quindi richiesta una certificazione da parte di un ente terzo che garantisca le caratteristiche delle apparecchiature, e questo secondo me è un grosso punto critico perché – a fronte di aziende che si fanno certificare lo stesso le apparecchiature da enti terzi – ce ne sono altre che rilasciano puramente un’autocertificazione basata su test da loro effettuati; spetterà poi agli enti preposti al controllo valutare se queste dichiarazioni sono conformi a quanto richiesto dalla norma. Quello che Fapib propone è seguire un processo equivalente a quello previsto per i medical devices. Le apparecchiature per l’estetica non possono essere medical devices perché non curano patologie, pertanto non possono rientrare in questo settore. Tuttavia, se anche
noi seguissimo in parte questa direttiva, e in particolare proponessimo ai fabbricanti di avere - inizialmente su base volontaria - un ente che certifica le apparecchiature e poi verifica annualmente che il processo produttivo sia conforme a quanto certificato, certamente offriremmo una notevole garanzia di qualità delle tecnologie immesse sul mercato. Elimineremmo anche, secondo me, tutta la polemica riguardo alle ‘macchine che arriva-
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no dalla Cina, cui vengono cambiati nome e targa dati per essere commercializzate e che poi non hanno la certificazione CE’. A livello interno, Fapib dovrà invece stilare un codice etico in base al quale le aziende che s’iscrivono e partecipano alle attività dell’associazione rispondano direttamente di un modo di procedere – per quanto riguarda i rapporti con le estetiste – tale da garantire la rispondenza sulla qualità dei prodotti immessi sul mercato. Ovviamente tutto ciò dovrà poi essere comunicato al pubblico in maniera molto più evidente di quanto viene fatto in questo momento, perché è l’unico modo per riacquistare la fiducia dell’utilizzatore finale. Il mondo dell’estetica ha bisogno di certezze e sicurezze ma anche di onestà e garanzie, e noi vogliamo offrire questo. Perché un’Azienda dovrebbe associarsi a FAPIB? Premetto che sicuramente Fapib deve tornare a crescere come numero di iscritti. Ad oggi siamo pochi Soci, meno di una ventina di aziende, quindi non siamo sufficientemente significativi. Il passo fondamentale è iniziare a comunicare l’operato di Fapib, e quali possono essere per un’azienda i vantaggi di partecipare all’associazione. Attualmente stiamo cercando di co-
stituire un organismo, un gruppo di lavoro che possa sostituire il Tavolo Tecnico (cancellato dal MISE), perché esiste già una serie di tecnologie disponibili che potrebbero essere estremamente interessanti per rivitalizzare il mercato ma che, non essendo comprese nell’elenco delle apparecchiature ad uso estetico, non possono essere prodotte, commercializzate e utilizzate dalle estetiste. Fapib compirà ogni sforzo per farle approvare il più velocemente possibile. Ai potenziali Soci desideriamo far capire che, attraverso di noi, eventuali nuovi progetti potrebbero trovare un canale preferenziale: Fapib infatti, grazie ai collegamenti con il CNR e le Università, può offrire le informazioni di supporto per validare queste tecnologie e quindi favorire la crescita del mercato. Alle estetiste desideriamo invece che arrivi un messaggio forte e chiaro: le aziende italiane sono aziende serie e di prim’ordine a livello mondiale, che creano e utilizzano sistemi di lavoro assolutamente non invasivi, sicuri per l’operatore e il cliente, oltre che tecnologicamente avanzati e garantiti dal punto di vista qualitativo e dei risultati. Purtroppo però i progetti (alcuni davvero fantastici!) per nuove apparecchiature estetiche che le aziende avrebbero pronti, in questa si-
tuazione normativa di estrema incertezza non possono essere sviluppati e quindi messi in produzione (pena rischiare di perdere ingenti investimenti di denaro). E non stiamo parlando di un singolo prodotto, di una singola tecnologia, ma di un’importante realtà progettuale già presente che in questo momento è per forza di cose ‘bloccata in un cassetto’. Quali sono oggi, a suo avviso, le scelte vincenti per l’attività di un centro estetico? Al di là della tecnologia di qualità, di cui Fapib deve essere garante, propositiva e quindi trainante, il potenziamento di un centro estetico passa attraverso la formazione. L’obiettivo comune è fare in modo che le estetiste, attraverso i centri di formazione preposti a questo scopo, aumentino il loro livello di preparazione professionale. Questo garantirebbe anche le estetiste dal cadere nella trappola di acquistare apparecchiature vendute come miracolose e che di miracoloso non hanno proprio nulla… La tecnologia è uno strumento che aiuta, che favorisce, che permette, ma non è la bacchetta magica. Poi, si sa, un ingegnere la bacchetta magica non la conosce! www.fapib.it
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biologico
naturale
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INDAGINE FLASH: LE FUTURE PAROLE-CHIAVE DEL SETTORE INDAGINE FLASH: LE FUTURE PAROLE-CHIAVE DEL SETTORE
Le conversazioni online tra consumatori e tra azienda e consumatore sono sempre più presenti nel vissuto comune e nella fruizione quotidiana del web: il Centro Studi di cosmetica italiale hafuture voluto le opinioni imprenditori del settore circa le Le conversazioni onlineconoscere tra consumatori etore tra degli azienda consumatore sempre Indagine Flash: comune: ee-commerce è lasono keyword maggiormente parole-chiave in vissuto grado dicomune rappresentare al meglio i futuridagli sviluppi del mondo beauty per più presentidel nel e nella fruizione quotidiana del web: il Centro di segnalata operatori, seguita da Studi social beauty e da parole-chiave settore i prossimi anni. cosmetica ha volutoe conoscere opinioni degli imprenditori del settore circa le tre parole legate al concetto allargato di ‘green’, ossia Le conversazioni onlineitalia tra consumatori tra azienda ele conEmergono rappresentative del sentore e-commerce naturale, biologico sostenibilità. sumatore sono sempre piùalcune nel vissutoben comune parole-chiave inpresenti gradoevidenze, di rappresentare ale meglio i futuri sviluppie comune: del mondo beauty per Allontanandosi dal centro dellabeauty tag cloud nella fruizione del web: il Centro Studi di Cosmelaquotidiana keyword maggiormente segnalata dagli operatori, seguita da social e si danotano tre altre paièprossimi anni. role, già emerse dalle analisi compiute sulle abitudini di contica Italia haparole voluto conoscere le opinioni degli imprenditori legate al concetto allargato "green", ossia del naturale, biologico sostenibilità. Emergono alcune evidenze, bendirappresentative sentore comune:e e-commerce sumo negli ultimi anni, quali fiducia, coccole, cure & care. del settore circa le parole-chiave in grado di rappresentare al Allontanandosi dal centro della tag cloud si notano altre parole,dagià emerse dallee analisi è la keyword maggiormente segnalata dagli operatori, seguita social beauty da tre meglio i futuri sviluppi del mondo beauty per i prossimi anni. Più distanti troviamo concetti allargati, riguardanti temi quali compiute sullealabitudini di allargato consumodinegli ultimi ossia anni, quali fiducia, coccole, cure & care. parole evidenze, legate concetto "green", naturale, biologico la multiculturalità, la sobrietà edi sostenibilità. consumo e il male care. Emergono alcune ben rappresentative del senPiù distanti dal troviamo riguardanti quali multiculturalità, la Allontanandosi centroconcetti della tagallargati, cloud si notano altretemi parole, giàlaemerse dalle analisi sobrietà di consumo e il male care. compiute sulle abitudini di consumo negli ultimi anni, quali fiducia, coccole, cure & care. Più distanti troviamo concetti allargati, riguardanti temi quali la multiculturalità, la sobrietà di consumo e il male care.
e-commerce LA COSMETICA ONLINE* PARLERÀ SEMPRE PIÙ DI... LA COSMETICA ONLINE* PARLERÀ SEMPRE PIÙ DI...
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social beauty
sostenibilità sostenibilità biologico naturale biologico naturale
e-commerce e-commerce social beauty social beauty
* importanza prevista dagli operatori, parole-chiave in ordine di grandezza secondo le segnalazioni
* importanza prevista dagli operatori, parole-chiave in ordine di grandezza secondo le segnalazioni i n dag i n e f l as h
* importanza prevista dagli operatori, parole-chiave in ordine di grandezza secondo le segnalazioni i n dag i n e f l as h
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indagine flash
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In seconda istanza, per questa indagine flash è nata l’esigenza di una conferma circa le indicazioni emerse dall’analisi di tipo SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) sui driver già individuati dagli operatori nella scorsa indagine congiunturale e atti a perseguire una maggiore stabilità nell’economia di settore. Evidenti e ben conosciuti gli elementi di forza e di debolezza emersi, mentre nuove considerazioni si aprono per il versante delle opportunità e per quello delle minacce:
il primo vede riconfermato il concetto di web-marketing come leva competitiva da studiare con più attenzione e ben rappresentata dalle nuove realtà di commercio digitale, insieme a nuovi elementi quali il ricorso all’outsourcing e al ripensamento del business; mentre il secondo esplicita la forte concorrenza a livello di pricing, gli investimenti esclusivi sul mercato interno e la situazione economico-politica del paese e dell’area Euro come minacce che potrebbero recare un danno evidente.
UNA RIPRESA STABILE DOVRÀ TENERE CONTO...
Punti di forza: le attribuzioni interne del comparto che sono utili a raggiungere l'obiettivo Punti di debolezza: le attribuzioni interne al comparto che sono dannose per raggiungere l'obiettivo Opportunità: condizioni esterne che sono utili a raggiungere l'obiettivo Minacce: condizioni esterne che potrebbero recare danni alla performance
✓ investimento su ricerca e sviluppo
✓ difficoltà di pianificazione
✓ investimento sulla formazione
✓ ritardi dei pagamenti e insoluti
• ricorso all'outsourcing ✓ attenzione al web-marketing • ripensamento del business
✓ concorrenza su prezzi e promozioni ✓ investimenti sul mercato interno
• investimento sul mercato estero
• aumento costi fissi e logistica
• situazione economico-politica
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✓ già segnalato nell'ultima rilevazione
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In seconda istanza, per questa indagine flash è nata l'esigenza di una conferma circa le indicazioni emerse dall'analisi di tipo swot (Strengths, Weaknesses, Opportunities, cosmetici e sul vissuto del congiunturale consumatore, così Il Beauty Trend Watchsui suidriver nuovi prodotti e i nuovidagli mercati, Threats) già individuati operatori nella scorsa indagine e come le opinioni degli operatori intervistati dal Centro Studi per sulle nuoveatti realtà distributiveuna e suimaggiore comportamenti d’aca perseguire stabilità nell'economia di settore. comprendere al meglio le future dinamiche del mercato. quisto del consumatore, alle aziende importanti Evidenti erestituirà ben conosciuti gli elementi di forza e di debolezza emersi, storicamente eviriflessioni per attraversare in maniera proattiva il prossi- Il progetto integrato, chiamato Beauty Trend Watch, vedrà denziati negli up & down (vedi pag. 7), mentre nuove considerazioni si aprono per il versanin chiusura anno ulteriori contributi e ampliamenti d’amo triennio. te delle opportunità e per quello delle minacce: il primo vede riconfermato il concetto di Nell’infografica a seguire, viene proposta una panorami- nalisi, oltre che dettagliate interviste ad alcuni tra i più come leva da studiare con professionisti più attenzione ben rappresenautorevoli dele settore. ca dei nuoviweb-marketing trend a livello mondiale suicompetitiva lanci di prodotti tata dalle nuove realtà di commercio digitale, insieme a nuovi elementi quali il ricorso all'outsourcing e al ripensamento del business, mentre il secondo esplicita la forte concorrenza a livello di pricing, gli investimenti esclusivi sul mercato interno e la situazione esthetitaly • 73 economico-politica del paese e dell'area Euro come minacce che potrebbero recare un danno evidente. Il Beauty Trend Watch sui nuovi prodotti e i nuovi mercati, sulle nuove realtà distributive e sui comportamenti d'acquisto del consumatore, restituirà alle aziende importanti
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BEAUTY TREND WATCH: MACRO-TREND E OPINIONE DEGLI OPERATORI
Convergence vs divergence
Total wellness
COSA VEDIAMO: l'influenza sempre maggiore dei trend di prodotto tipici dei paesi asiatici, in particolare di paesi come Giappone e Corea del Sud, sui mercati occidentali. PRODOTTI: BB e CC cream (alphabet cream), cushion compact, prodotti rinfrescanti per il viso e per il corpo, creme in gel a base acquosa utilizzate come struccanti e per la cura dei capelli, maschere per il viso e maschere ad uso specifico per la notte. QUANDO: trend già in atto, da qualche anno le alphabet cream sono entrate pesantemente sul mercato e nelle abitudini dei consumatori.
COSA VEDIAMO: la crescita in parallelo di prodotti ibridi nati per semplificare la routine di bellezza quotidiana e di prodotti specifici e iper-segmentati. PRODOTTI: multifunzione ad utilizzo "veloce", creme e lozioni ad effetto "booster" per i più esigenti, dalle stampanti 3D di make-up alla estrema personalizzazione del prodotto per il trucco quotidiano, dalla diagnosi della pelle allo studio del DNA per un prodotto creato realmente "su misura". QUANDO: in corso per skin-care e haircare, entro due anni anche nei prodotti di make-up e in quelli dedicati alla linea maschile.
COSA VEDIAMO: lo sviluppo di prodotti dedicati alla protezione del viso e del corpo e alla riparazione dei piccoli "danni" provocati dagli agenti esterni e dai ritmi di vita sempre più veloci. PRODOTTI: creme e maschere ad azione notturna, app dedicate allo studio del derma e prodotti mirati all'autodiagnosi dello stato di salute della pelle e dei capelli, nuove formulazioni con meno ingredienti e un minor utilizzo di acqua, a garanzia di uno sviluppo sostenibile. QUANDO: pieno sviluppo nei prossimi 3-5 anni a livello globale, anche grazie alla maggior diffusione di dispositivi "wearables" (orologi e bracciali smart).
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East meets West
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elaborazione Centro Studi su dati Mintel ®
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Consumatori: i driver di maggior rilievo
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per il 2015-'17 in Italia (opinione degli operatori)
5 20%
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b e a u t y t r e n d wat c h
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tti
Nuovi trend nei
ni" i di
Make-up
Viso
Corpo
Capelli
Profumeria
prodotti multifunzione
prodotti multifunzione
prodotti multifunzione
all-in-one e stagionali
narrazione prodotto
cure & care
anti-age
snellenti + tonificanti
bio e naturale
nicchia
texture + performanti
bio e naturale
bio e naturale
colorazioni aggressive
nuove molecole
prodotti cosmetici per il 2015-'17 in Italia
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(opinione degli operatori)
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5%
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social media e web
Tematiche emergenti
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green, bio e naturale
nel settore beauty
prodotti multifunzione
per il 2015-'17 in Italia
relax, sensorialitĂ
(opinione degli operatori)
rapporto azienda-consumatore
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altro
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naturale/bio (24%) prezzo/target (3%)
funzionalitĂ (15%)
Importanza dei claim presenti nel packaging per il 2015-'17 in Italia
convenienza (7%)
prodotto testato (13%)
(opinione degli operatori) "con aggiunta di..." (8%)
elaborazione Centro Studi questionario online feb-mag 2015
valorizzazione (11%)
"senza" (9%)
etico/ambientale (10%)
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news
PI.CO WELLNESS
Benessere in Galleria A Caserta, ‘Happy Wellness Center Galleria Mazzini’ apre all’insegna dell’integrazione olistica.
tel 0374.363069 • www.picowellness.it
Mazzini che, nella città campana, diffonderà la filosofia del metodo Happy Wellness di PI.CO Wellness che già tante Wellness Destinations e Wellness Center seguono nel resto d’Italia. Integrazione potrebbe, tanto per cominciare, già essere il vocabolo giusto per descrivere la titolare dell’Happy Wellness Center di Caserta, Marina Palaia. Wellness Specialist PI.CO Wellness, è un’esperta in Fisiokinesiologia ad indirizzo rieducativo e riabilitativo e scienze tecniche del massaggio ma contemporaneamente possiede conoscenze tecniche, gestionali e di marketing tali da averla portata ad ottenere la terza ‘P’ del Passaporto SPAss Pevonia/PI.CO Wellness, il primo documento che in Italia attesta le qualifiche e le conoscenze delle operatrici del benessere. Quando Carlo III di Borbone volle edificare quella che oggi comunemente chiamiamo ‘Reggia di Caserta’, nell’affidare i lavori a Luigi Vanvitelli gli ordinò di pensare anche alla costruzione di un parco e alla sistemazione dell’area urbana circostante con un nuovo acquedotto: questo è un esempio di integrazione urbana che ha portato la Reggia ad essere dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
PI.CO WELLNESS SPASS n.
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Cognome
PALAIA Nome
MARINA Luogo di nascita
CASERTA Cittadinanza
ITALIANA Data di nascita
A partire da Marina
Integrazione (in questo caso olistica, perché riferita all’individuo) è proprio la parola d’ordine che ispira il nuovo Happy Wellness Center Galleria
26/03/1979 Sesso
F
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Data di ammissione
27 02 2013
Firma
Il diploma di Master in Wellness Management le ha permesso poi di… integrare le sue nozioni di Wellness Specialist, specializzata nell’utilizzo di metodiche cosmetiche hi-tech, con i numerosi strumenti di CRM. Consulente e formatrice tecnico/ commerciale da oltre dieci anni, per Marina è arrivato il momento di soddisfare le esigenze di un pubblico di nuovi conoscitori del benessere: i casertani, molto attenti e molto esigenti.
Un Centro che sarà grande. E intanto… è grande!
A settembre, l’Happy Wellness Center Galleria Mazzini aprirà in una zona centralissima di Caserta, in quella Galleria Mazzini che è già sede di altre attività che, insieme, costituiscono un vero e proprio polo di attrazione cittadino. In attesa di dimostrare tutte le qualità che un Happy Wellness Center PI.CO Wellness ha, il Centro sarà già grande: 190 metri quadrati distribuiti su due piani, con una netta prevalenza del ‘centro beauty high-performance’ (145 mq, cinque cabine di cui due di coppia) ma con una Spa che promette di poter essere quel luogo in cui cercare atmosfere esclusive,
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dal momento che è preparata ad accogliere al massimo nove ospiti, con vasca idromassaggio, bagno turco e un’area relax, con il vero must del relax: la famosa Aemotio SPA Lemi, in arrivo.
PI.CO WELLNESS SPASS n.
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Cognome
SCARANO Nome
Autunno, è tempo di Spa Event
E questo sarà un vantaggio per i clienti del Centro, perché sin da subito al Centro (il primo in Campania) saranno presentati gli ‘SPA Event’, un modo letteralmente nuovo di animare la SPA: i tre temi Happy Wellness Relax, Detox e Anti-Aging, da settembre a dicembre, saranno integrati e trasformati in tre percorsi emozionali unici di una durata variabile tra due e tre ore, che rappresenteranno anche un momento per scoprire la totalità dei nuovi trattamenti wellness e beauty che l’Happy Wellness Center Galleria Mazzini può vantare.
Caserta, è tempo di Happy Wellness
Naturalmente, l’autunno sarà anche il punto di partenza di un percorso che porterà i casertani (e, più in generale, tutti i clienti del Centro) a capire cosa vuol dire ‘benessere
FRANCESCA Luogo di nascita
COSENZA Cittadinanza
ITALIANA Data di nascita
23/07/1965 Sesso
F
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Data di ammissione
Firma
04 07 2012
integrato’ secondo il metodo Happy Wellness. Integrazione, innanzitutto, significherà per i clienti del Centro non doversi più spostare per vedere soddisfatte tutte e sette le principali esigenze che portano ognuno di noi (ovunque, nel mondo) a cercare un centro benessere: detossinazione, antiaging, drenaggio, snellimento, tonificazione, relax e recupero delle energie. Poi, chi si affiderà a Marina e al suo staff di otto operatori, scoprirà
che a ognuna di queste domande c’è una risposta integrata con protocolli eccellenti che sono garanzia di qualità dei percorsi che si concretizzano con un’eccellente qualità nei trattamenti performanti e funzionali, una professionalità degli operatori, come la bravissima Francesca, dimostrabile con tanto di passaporto (lo SPAss) programmi specifici e strutturati per raggiungere benefici reali e programmi integrati tra medicina, estetica ed alimentazione, questi ultimi elaborati dai medici Happy Specialist, con l’aggiunta di prodotti alimentari di spessore ‘nutraceutico’. Il claim dell’Happy Wellness Center (‘Estetica clinica e naturale’), lungi dall’essere uno slogan, fa riferimento alla vastità degli approcci, che va appunto da quello clinico della linea Mesoestetic alle linee naturali Pevonia: il resto, per i casertani, è ‘storia nota’ perché gli Happy Wellness Center PI.CO Wellness sorgono solo in luoghi particolarmente ricchi di cultura e bellezze architettoniche e naturali. E la Reggia di Caserta è lì, a ricordarci che fa parte anch’essa di quell’idea di bellezza e benessere che tutti dovremmo rivalutare.
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spa design DI ALESSANDRA VITTORIA FANELLI
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Committente: Famiglia Bérard, Le Cadière d’Azur, Provenza (Francia) Anno costruzione Hostellerie: 1969 Anno costruzione Aroma Spa: 2007 Totale area Aroma Spa: 500mq, distribuita su tre livelli Progetto interior design: studio interno Bérard & Déco Sud Premio Eccellenza Spa: 2011 Photo credits: Eliophot - Aix en Provence (Francia)
Aroma Spa e l’art de vivre
Ispirata alle antiche terme romane, l’Aroma Spa dell’Hostellerie Bérard affascina per l’alchimia degli elementi naturali che si respirano esthetitaly • 79
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Arroccata sul borgo provenzale de La Cadière d’Azur, da cui si gode un’ampia vista che si estende sino alle rive del Mediterraneo, l’Aroma Spa è una parentesi luminosa di benessere. Costruita di fianco all’Hostellerie Bérard, Aroma Spa vi accoglie in un’armonia di luci e profumi pensati per risvegliare i sensi e abbandonarsi allo scorrere del tempo concedendosi un piacere autentico. L’esperienza sensoriale inizia subito all’entrata del centro benessere: luci soffuse, colori ocra degli affreschi a mosaico raffiguranti vestali in toga, decori che richiamano le terme romane, tisane rilassanti a base di piante aromatiche del giardino, introducono subito l’ospite in un percorso salutare fuori dal tempo. Distribuita su tre livelli, Aroma Spa evoca il culto dell’armonia del corpo e dello spirito grazie alla cura dei dettagli: mosaici, dipinti ispirati all’antica Roma, in una perfetta alchimia che induce a rilassarsi completamente.
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Il piano terra si apre su un ampio atrio in pietra sottolineata da una lussureggiante palma che porta direttamente alle Termaespa, immenso spazio dedicato al benessere e al relax che comprende una sauna, un bagno turco decorato con mosaici realizzati in pasta di Murano, una rinfrescante fontana di ghiaccio e una sala gommage . In quest’area si trovano due vasche: una dispone di getti sottomarini per massaggiare e rassodare. L’altra, a forma di scala, si percorre passeggiando e, attraverso cascate d’acqua rinfrescanti, essere tonificati. Al primo piano si trovano le sale dei trattamenti dai nomi evocativi: Venere (che nella mitologia romana è la dea della bellezza e dell’amore) per il rituale dei piedi, al quale seguirà una seduta di massaggi modellanti e trattamenti specifici ‘a coppia’;
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Giunone (regina degli dei e dei cieli) riservato alla cura del viso e dei trattamenti estetici ‘su misura’; Carna (ninfa, protettrice delle porte) per un massaggio modellante profumato. Sempre al primo piano sono ospitate le sale Sirona (divinità celtica) e Floris (dea della giovinezza) riservate ai trattamenti specifici per il corpo che si avvalgono dei prodotti di due noti brand del settore, Carita e Decléor. Sempre sullo stesso livello è situata la sala Cermenta (divinità romana) per la balneoterapia. Munita di una vasca da bagno dotata di ben 240 ugelli, lo spazio è una vera oasi di pace garantita anche dalla presenza di luci soffuse, olii essenziali e acque floreali che assicurano i benefici degli effetti termici, chimici e meccanici. Di fianco si trova Vulutina (divinità agreste) per il ‘day floating’ dove si viene avvolti in un letto d’acqua e il corpo viene ‘arrotolato’ in un caldo bagno aromatico: un momento di puro benessere in un universo galleggiante che provoca uno stato di profondo relax.
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al primo piano sono ospitate le sale sirona e floris, riservate ai trattamenti specifici corpo
Il secondo piano ospita gli spazi dedicati al fitness e alla forma fisica. La sala Apollo (dio della musica e della medicina), interamente organizzata dalle attrezzature dall’azienda italiana Technogym, è dedicata al cardio training; lo spazio relax Lara (dea del silenzio) decorato con affreschi realizzati a mano dal pittore locale Pascal Cessou, invita al riposo e alla meditazione; e infine la caffetteria Larus Nobilis,
affrescata con i decori di piante aromatiche come il timo e l’alloro, dove si assaporano le tisane rinfrescanti preparate con le piante officinali dell’orto dell’Hostellerie. Un viaggio nel cuore dell’essenziale e del benessere. E anche del gusto! Infatti, grazie all’Hostellerie Bérard e ai suoi ristoranti diretti da René e Jean-François Bérard (due grandi chef già inseriti nella guida Gault e Millaut) situati di fianco a
Aroma SPA, gli ospiti possono gustare – nella luminosa sala da pranzo che si apre su una vista spettacolare, e nell’accogliente bistrot Le Petit Jardin – proposte gourmand realizzate ‘a due mani’ per momenti di piacere sia di sapore provenzale sia menu gastronomici dal tocco internazionale. Per una doppia esperienza esclusiva! www.hotel-berard.com
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[ COMFORT ZONE ]
[ comfort zone ] approda nel cuore di Firenze tel 0521.965611 • contactcz@comfortzone.it • www.comfortzone.it
i trattamenti e rituali del brand sono ora disponibili presso la White Iris Beauty Spa dell’esclusivo Hotel Continentale [ comfort zone ] è lieta di annunciare la presenza dei propri trattamenti presso l’Hotel Continentale, esclusiva location ubicata nel cuore di Firenze parte del gruppo alberghiero Lungarno Collection, di proprietà della famiglia Ferragamo. Prosegue così il percorso intrapreso da [ comfort zone ]
verso un’armonica sinergia tra il benessere e l’arte del viaggio: i molteplici trattamenti offerti dalla White Iris Beauty Spa ospitata dall’Hotel Continentale condurranno gli ospiti in una piacevole ed avvolgente dimensione sensoriale. Una location unica nel cuore del centro storico fiorentino, ai piedi
di Ponte Vecchio, i cui spazi si configurano come un affascinante rifugio in cui concedersi del tempo per sé. Sia nella White Iris Beauty Spa che negli ambienti comuni e camere dell’Hotel Continentale il colore prevalente è il bianco, che schiude un orizzonte di armonia ed essenzialità. Il design anni ’50 disegna
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gli arredi e si sposa agli scatti in bianco e nero dell’Archivio Giorgini. Infine, vero e proprio gioiello dell’Hotel Continentale: “La Terrazza”, lounge bar situato in cima alla Torre medievale dei Consorti, che regala una vista unica sulla città, l’Arno e le colline limitrofe. Fulcro dell’Hotel Continentale, la White Iris Beauty Spa. Con la sua ampia scelta di trattamenti e massaggi esclusivi [ comfort zone ] attende gli ospiti in un ambiente intimo, dai colori tenui e luci soffuse, che rende omaggio all’eleganza semplice dello stile fiorentino. White Iris Beauty Spa: un invito discreto alla cura di sé e del proprio benessere, simboleggiato da un delicato iris bianco.
I principali rituali e trattamenti [ comfort zone ] disponibili
spa rituals Una selezione esclusiva di massaggi e rituali ispirati ad antiche e nuove tradizioni per un’esperienza unica di totale distensione per il corpo e la mente, e una visibile rigenerazione della pelle. face Trattamenti viso personalizzati secondo le condizioni specifiche della pelle dall’effetto idratante, purificante, anti-age, rassodante, nutriente e lenitivo.
face & body In aggiunta ad un trattamento decontratturante e rivitalizzante, presso White Iris Beauty Spa è possibile concedersi Longevity Express, tra i trattamenti [ comfort zone ] più apprezzati. Un approccio completo per ringiovanire la pelle del viso e attivare il metabolismo corporeo. Previene e corregge
le principali cause dell’invecchiamento cutaneo: infiammazione, glicazione, ossidazione e metilazione grazie alla tecnica di massaggio Kabat e ad ingredienti naturali efficaci. body Trattamenti corpo personalizzati secondo le molteplici esigenze della clientela: rassodanti, rimodellanti, snellenti, anti-cellulite e detossinanti. tone Trattamenti corpo tonificanti ed elasticizzanti specifici per migliorare il tono cutaneo. Il menù prevede inoltre trattamenti dedicati ad aree specifiche, quali il contorno occhi, le mani e i piedi.
White Iris Beauty Spa presso Hotel Continentale Vicolo dell’Oro, 6r 50123 Firenze www.comfortzone.it www.whiteirispa.it
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il tuo avvocato A CURA DI CLAUDIA MELILLO E DANIELE FRESKO
LA RESPONSABILITÀ PER DANNO DA PRODOTTI DIFETTOSI La disciplina relativa alla responsabilità per danno da prodotti difettosi, per quanto concerne il nostro Paese, è stata inserita nel titolo II del Codice del Consumo (D. Lgs. n. 206/2005), solamente al termine di un lungo iter legislativo, al fine di permettere un’adeguata tutela al consumatore danneggiato.
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Per un lungo lasso temporale, infatti, il legislatore non aveva previsto espressamente una disciplina ad hoc, limitandosi a ricondurre la responsabilità da prodotto difettoso all’ampio spettro della responsabilità extra contrattuale, ex art. 2043 c.c ed alla responsabilità oggettiva ex art. 2050 c.c., affidandosi ad orientamenti giurisprudenziali che tuttavia non potevano sanare vuoti legislativi in un Paese retto dal sistema della civil law. La giurisprudenza ha tentato, pur seguendo il dettato delle insufficienti norme, di stabilire dei principi cardine per fornire delle linee guida in attesa di interventi legislativi. La Suprema Corte si è dapprima soffermata sul concetto di colpa, scindendo la negligenza del produttore da quella del rivenditore e proponendo un’inversione nel canonico onere della prova, ossia ribaltando l’assunto secondo il quale è l’attore-danneggiato a dover provare il fondamento del proprio diritto leso. Il produttore dovrà pertanto dimostrare di aver agito con la diligenza necessaria a prevenire un pregiudizio per il consumatore, dovrà dimostrare la sussistenza del caso fortuito nella causazione dell’evento danno, dovrà dimostrare l’eventuale colpa del danneggiato estrinsecatasi nell’utilizzo non consono del prodotto.
Il primo tentativo di fornire strumenti legislativi adeguati alla materia è nato dall’impulso dell’allora Comunità Europea (oggi Unione Europea), che ha imposto, tramite la Direttiva 374/85, di uniformare le disposizioni legislative degli Stati membri in materia di responsabilità per danno da prodotti difettosi. La Direttiva ha introdotto, mutuando gli orientamenti giurisprudenziali dei vari Paesi, il principio di una responsabilità extracontrattuale di tipo oggettivo svincolata dall’accertamento della colpa e condizionata al solo accertamento del danno conseguente al difetto del prodotto. Rientra pertanto nei binari canonici l’onere della prova, che ricade sul danneggiato, il quale dovrà provare il difetto del prodotto, il danno arrecato ed il nesso di causalità tra difetto e danno, secondo un principio mutuato dal diritto penale. La Direttiva richiamata scinde i vari soggetti potenzialmente responsabili del danno causato da prodotto difettoso, ovvero la serie di produttori, il rivenditore, il fornitore, permettendo altresì al danneggiato di rivolgere la propria pretesa indifferentemente ad uno qualsiasi dei predetti coobbligati, in forza del principio di solidarietà.
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L’Italia ha attuato i principi imposti dalla suddetta Direttiva attraverso il D.P.R. 224/98, che ha recepito il dettato europeo, soffermandosi in particolare sul problema legato alla sicurezza del prodotto, quale criterio di valutazione del difetto, che porta, in extrema ratio, alla pericolosità per la salute e la sicurezza del consumatore. Il lungo percorso partito dalla Direttiva europea 374/85 è confluito nell’emanazione degli artt. 114-127 del Codice del Consumo del 2005, nei quali il legislatore ha ben espresso, nuovamente, il fulcro dal quale orientarsi per poter tutelare la pretesa del consumatore danneggiato senza ostruire troppo il mercato del produttore: la sicurezza. Il prodotto è difettoso quando non garantisce la sicurezza che ci si può legittimamente attendere, tenuto conto delle modalità con le quali il prodotto è stato messo in circolazione, della presentazione, delle avvertenze, dell’uso al quale il prodotto è destinato, delle conseguenze derivanti dall’uso, e tenuto anche conto del tempo in cui il prodotto è stato messo sul mercato. Il legislatore afferma nettamente il criterio della responsabilità oggettiva, archiviando la colpa, ma soffermandosi sulla responsabilità del produttore per la sola circostanza di aver immesso nel mercato un prodotto considerato difettoso. Sarà il consumatore danneggiato a dover provare il danno, il difetto ed il nesso di causalità, mentre il produttore potrà smarcarsi dall’imputazione, laddove il difetto sia stato effettivamente accertato, solamente ricorrendo alle cause di esclusione della responsabilità, ossia dimostrando di non aver messo il prodotto in circolazione, ovvero che il difetto non sussisteva nel momento dell’immissione sul mercato, che il prodotto non era destinato alla vendita, che il difetto era dovuto all’osservanza di norme imperative, che sulla base delle conoscenze tecnologiche vigenti all’epoca della produzione il prodotto non poteva essere considerato difettoso. Qualora vi fossero più responsabili nella causazione del danno, tutti sarebbero co-obbligati in solido, con la possibilità per il danneggiato di escutere il risarcimento da uno qualsiasi dei responsabili, il quale, a sua volta, potrà rivalersi sugli altri. Di evidente rilevanza, tra gli altri, l’art. 124, che prevede, a tutela massima del consumatore, la nullità di qualsiasi accordo che escluda o limiti preventivamente, nei confronti del danneggiato, la responsabilità prevista dal titolo II del Codice del Consumo. Nel corso degli anni si è pertanto notevolmente rafforzata la tutela in favore del consumatore di fronte a danni derivanti da prodotti difettosi, con spunti che provengono non solo dal legislatore ma anche dalla giurisprudenza italiana, le cui massime hanno espresso in maniera più chiara il dettato normativo. “La circostanza che un prodotto cosmetico (nella specie, gel abbronzante) abbia arrecato danni alla salute dell’u-
IL LUNGO PERCORSO PARTITO DALLA DIRETTIVA EUROPEA 374/85 È CONFLUITO NELL’EMANAZIONE DEGLI ARTICOLI 114-127 DEL CODICE DEL CONSUMO DEL 2005
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tilizzatore non è di per sé sufficiente per ritenere sussistente la responsabilità del produttore, ai sensi del combinato disposto degli art. 5 d.P.R. 24 maggio 1988 n. 224 e dell’art. 7 l. 11 ottobre 1986 n. 713 (applicabili ratione temporis, essendo oggi la prima di tali norme abrogata dal d.lg. 6 settembre 2005 n. 206, e la seconda modificata dall’art. 5 d.lg. 24 aprile 1997 n. 126); il combinato disposto delle norme appena ricordate pone, infatti, a carico del produttore una presunzione di responsabilità a condizione che il danno risulti arrecato dal prodotto in condizioni di impiego normale, per tale intendendosi quello corrispondente alle caratteristiche del prodotto ed alle istruzioni fornite dal produttore” (Cassazione Civile, sezione III, sentenza n. 25116/2010). “L’art. 114 d.lg. n. 206 del 2005 (codice del consumo) stabilisce nei confronti del produttore che immette sul mercato prodotti difettosi un modello di responsabilità extracontrattuale oggettivo, svincolato da ogni indagine in ordine all’elemento soggettivo e da ogni rapporto negoziale tra questi e il consumatore (Tribunale di Napoli, sezione II, sentenza del 21.3.2006). In ultimo anche la giurisprudenza europea ha contribuito ad ampliare lo spettro della responsabilità del produttore, come confermato dalla recentissima pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza del 5.3.2015, IV sezione. La Corte europea ha infatti stabilito che, in materia di dispositivi medici, in considerazione della potenzialità di danno che tali strumenti recano, debba essere garantito uno standard di sicurezza maggiore rispetto all’usuale, con un’inversione dell’onere della prova canonico in caso di danno derivante da difetto del prodotto.
Tale tutela è applicabile anche all’utilizzatore nello svolgimento della propria professione?
La questione è stata trattata in tempi recenti dalla Cassazione Civile Sez. III, sentenza n.13458/2013 che ritiene applicabile tale tutela anche nei confronti dell’utilizzatore nello svolgimento della propria professione. Infatti: “La disciplina del d.P.R. 24 maggio 1988, n. 224 (ora confluita negli artt. da 114 a 127 del cd. “codice del consumo”) ha per oggetto il “danno da prodotti difettosi” e prevede un tipo di responsabilità che prescinde dalla colpa del produttore, conseguendo alla mera “utilizzazione” del prodotto difettoso da parte della vittima. Ne deriva che legittimati a far valere la pretesa risarcitoria in forza di tale disciplina risultano tutti i soggetti che si sono trovati esposti, anche in maniera occasionale, al rischio derivante dal prodotto difettoso, riferendosi la tutela accordata all’”utilizzatore” in senso lato, e non esclusivamente al consumatore o all’utilizzatore non professionale” (Cassazione Civile Sez. III, sentenza n.13458/2013). Il suddetto caso era relativo ad un medico chirurgo che citava in giudizio la società produttrice di una pinza da
taglio a ultrasuoni per ottenere il risarcimento del danno patito alla mano per effetto di un presunto difetto del prodotto e la sentenza ha determinato la legittimazione ad agire per il risarcimento dei danni cagionati da prodotti difettosi anche in favore di colui che agisca per fatti accaduti nell’esercizio della propria attività imprenditoriale o professionale e non come mero consumatore.
Quali sono i termini per esercitare il diritto al risarcimento?
Il diritto al risarcimento si prescrive in tre anni dal giorno in cui il danneggiato è venuto a conoscenza del danno, del difetto e dell’identità del responsabile, mentre si estingue alla scadenza del decimo anno dal giorno in cui il prodotto che ha causato il danno è stato messo in circolazione.
Avv. Claudia Melillo e dott. Daniele Fresko Studio legale Melillo in Milano, via Ripamonti 5 www.studiolegalemelillo.eu
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Tecnologia in estetica: formazione, innanzitutto! Intervista a Valter Castellini, Direttore Apparecchiature di Alfaparf Group DI SILVIA FOSSATI
nella sua complessità di donna, aiutandola quindi a continuare a piacere e a piacersi. In tutto ciò, mentre alcuni inestetismi possono essere migliorati con trattamenti manuali, per altri inestetismi di più complessa soluzione è necessario avvalersi di Apparecchiature che ovviamente, per dare importanti risultati, devono essere di ottimo profilo tecnologico. Nella scelta di affidarsi a un partner commerciale, è bene che l’estetista si affidi a una sola azienda o a più aziende? E in base a quali criteri dovrebbe agire? V.C.: Innanzitutto la scelta di un’Azienda deve avvenire per la sua storia. Non perché un’Azienda che è sul mercato da 40 anni oggi debba per forza essere migliore di altre, ma certamente la storia di questa Azienda
Valter Castellini con Cinzia Acerbis
racconta già dell’importante percorso compiuto a fianco delle Estetiste. La principale valutazione deve comunque vertere sul presente dell’Azienda, sulla sua visione del settore, su come intende muoversi in termini di proposte al mercato, quali sono i suoi fattori critici di successo: studio e ricerca di sempre più performanti Tecnologie, studio e ricerca in innovazione cosmetologica, con un occhio di riguardo ai principi attivi e alle texture di nuova concezione. Tutto questo in funzione di un mercato che si evolve velocemente in contemporanea con le esigenze del consumatore finale, quindi è molto importante valutare anche il tempo di reazione dell’Azienda nel proporre sempre nuove e più performanti soluzioni di trattamento.
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Lei è un esperto di Apparecchiature, la prima domanda mi sorge quindi spontanea: perché oggi un’estetista non può fare a meno degli strumenti tecnologici in cabina? Valter Castellini: Penso che le Tecnologie di ottima qualità siano oggi fondamentali per un Centro Estetico che ha il desiderio di porsi come obiettivo principale la soddisfazione del proprio cliente. Il grande problema delle Aziende e dei Centri Estetici è che, spesso in modo improprio, pensano di essere i “titolari” del mercato. Niente di più falso. L’ obiettivo di tutti deve essere il consumatore, il vero RE del mercato. C’è infatti una grande differenza tra il Centro Estetico che offre semplicemente dei trattamenti e il Centro Estetico che pone al centro dell’attenzione la propria Cliente
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Altro elemento fondamentale è affidarsi ad un’Azienda che con forti investimenti in piani multimedia possa costruire sulla notorietà di marca una forte richiesta del consumatore finale con ritorni di traffico e vendite per il Centro Estetico. Tutto questo permette di ottimizzare e incrementare la redditività dell’Istituto. Per ultimo ma non ultimo, un aspetto imprescindibile per il successo di un Centro Estetico è la Formazione degli operatori. Non si può ragionare di ottimi prodotti e ottime apparecchiature, se tutto questo non è supportato da una Formazione capillare, continuativa, presente. Sul fatto poi di acquisire tutti i prodotti da un unico produttore o meno, oggi forse posso visualizzare il monomarca totale solo in parte... Se un’Azienda offre una proposta viso/ corpo importante e completa sia da cabina sia di autocura, sicuramente sono favorevole al monomarca; anche sotto il profilo del controllo di finanza dell’attività con un miglioramento delle condizioni commerciali al crescere dei volumi. Certo e sicuro che, se l’Azienda cui si affida il Centro Estetico non riesce a coprire tutte le esigenze di prodotto o di Tecnologia dell’Istituto, è bene aprirsi ad offerte di altri partner commerciali… Non va bene, comunque, la frammentazione eccessiva. Secondo me l’Estetista che si affida a un’Azienda importante – in
termini di offerta, supporto formativo e di comunicazione, e che si presenta con progetti seri – crea inoltre un senso di sicurezza e credibilità nei confronti del cliente finale. Un problema dell’Estetista oggi è il doversi orientare – soprattutto nell’ambito delle Apparecchiature di Tecnologia avanzata quali Laser, Radiofrequenza o Ultrasuoni – in un mercato in cui vengono richieste sempre più competenze tecniche sia nell’atto d’acquisto sia successivamente nell’utilizzo quotidiano della Tecnologia. Riassumendo, nello scegliere un’Azienda partner di Alte Tecnologie bisogna valutarne la capacità di Innovazione Tecnologica, la Formazione continua, lo sviluppo di protocolli di lavoro idonei, gli
importanti investimenti verso il consumatore finale e il comparto di tecniche specializzate nella proposta di programmi di lavoro, che abbiano la capacità di creare redditività all’interno del Centro Estetico consentendo un veloce ritorno dall’investimento. E’ un mio pensiero fisso: è sempre e solo il mix a vincere! Parliamo di Epildream: in cosa consiste il vostro percorso formativo sull’epilazione laser? V.C.: Insieme a Cinzia Acerbis, Responsabile della Formazione del Gruppo, abbiamo ragionato su un Corso fondato su tre aspetti fondamentali: conoscenza, pratica, consulenza medico-scientifica. 1. La conoscenza. Dedichiamo un’intera giornata al Laser inteso come Apparecchiatura e al ‘perché’ dei plus offerti da questa Tecnologia, illustrandone tutti gli aspetti tecnico-scientifici senza tralasciare, ovviamente, gli aspetti commerciali legati al progetto. 2. La seconda parte è dedicata all’applicazione e esercitazione pratica dei protocolli di lavoro sotto la guida delle nostre Responsabili della formazione presso il Centro Pilota di Bergamo. 3. La terza parte, ed è un gioiello del nostro Corso (apprezzatissimo dalle operatrici, come testimoniano le schede di feedback), è la sessione medico-scientifica con la possibilità di avvalersi della consulenza del dottor esthetitaly • 93
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ALFAPARF GROUP Rolando Lo Giudice, medico e grande esperto in materia epilazione Laser, cui le Estetiste possono rivolgere dubbi e domande. L’importanza di questo corso di formazione è suggellata da un vero e proprio esame finale, con rilascio di attestato ‘Epildream Diode Laser Specialist’. Infine, sei mesi dopo il termine di questo Corso Base, le operatrici vengono riconvocate per una giornata di Corso Avanzato, in cui ampio spazio è dedicato alla consulenza con il medico, che affronta problematiche con le relative soluzioni emerse durante i primi mesi di lavoro. In questa sede vengono inoltre forniti gli strumenti per procedere con protocolli avanzati, che richiedono
una manualità e un’esperienza che l’Estetista non può avere quando si approccia alla materia per la prima volta; una materia, nello specifico, che è essa stessa in aggiornamento continuo: per questo amiamo dire che il nostro non è un Corso ma l’inizio di un Percorso. Cinzia Acerbis: È un percorso formativo che ci avvicina ancor di più alla nostra Clientela e che consolida ulteriormente il rapporto AziendaCliente. Sono già oltre 800 le Estetiste che hanno frequentato i 27 Corsi tenutisi dall’inizio dell’entusiasmante avventura del progetto Epildream. Dopo 25 anni di attività formativa, per la prima volta la scelta di concentrare l’erogazione del Corso
Laser come sede unica a Bergamo, presso il nostro Centro Pilota, poteva risultare rischiosa. Tuttavia, dopo una iniziale perplessità delle Clienti dovuta a ragioni logistiche, le nostre Estetiste hanno davvero apprezzato questa opportunità che permette loro di confrontarsi con un team di qualificati Relatori, con diverse competenze e professionalità, che abbracciano tutti gli aspetti della conoscenza di una vera Laser Specialist: dal tecnico, al commerciale, alle competenze marketing a quelle medicoscientifiche. Non solo, stare tre giorni presso il nostro Centro Pilota ha consentito anche a Clienti che sono con noi da oltre trent’anni di visitare per la prima volta la “loro” Azienda,
EPILDREAM
L’EPILAZIONE CHE HAI SEMPRE SOGNATO
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di dare un volto alle persone. Il Centro Pilota diventa così un vero punto di riferimento una volta rientrate nei propri Istituti, perché a questo luogo ora associano non più solo un servizio dell’Azienda, ma anche un’esperienza formativa di qualità e soprattutto un’esperienza umana e di relazioni che lascia il segno. Non dimentichiamo poi che ogni Corso di aggiornamento rappresenta un’importante occasione di scambio e confronto tra colleghe, che non manca mai di arricchire anche noi che abbiamo come obiettivo il costante miglioramento. Il rapporto di fiducia, direi anche di amicizia, che si crea, rappresenta un ulteriore e impagabile valore aggiunto.
V.C.: Nel mercato dell’Estetica professionale nel mondo ci sono importanti Aziende produttrici di prodotti performanti e grandi Aziende che si occupano con innovatività e serietà di Tecnologie. E’ molto difficile che un’unica Azienda possa essere competitiva su entrambi i fronti ma Alfaparf Group è diversa. Noi siamo infatti l’Azienda Italiana #1 al mondo nel mercato professionale, produttrice sia di Cosmetici che di Tecnologie di altissimo livello e contemporaneamente siamo fornitori di Formazione avanzata. Questa formula unica e vincente ci sta dando ottimi risultati anche all’estero. In chiusura di questa bella e gradita intervista, ci tengo a sottolineare
che per noi Epildream non è una moda né un’avventura, ma un modo di continuare il lavoro iniziato con successo tanti anni fa nel presidiare il settore dell’Estetica in modo professionale, per ribadire la nostra leadership all’interno del mercato Skincare Italia. Lo scorso giugno, a Monaco di Baviera, si è tenuta un’importantissima fiera biennale – Laser World of Photonics – con la partecipazione di tutti i produttori di componentistica Laser a livello mondiale. Visitare questo evento ci ha confermato che è un settore in grande fermento, e che la strada intrapresa da Alfaparf Group è quella giusta: qualità, innovazione tecnologica, sicurezza e performance.
Il Laser emette una luce monocromatica (unica lunghezza d’onda), coerente (senza dispersioni) e unidirezionale, che penetra con estrema facilità in profondità nella pelle. Tecnologia laser Made in Italy, ideata, ingegnerizzata e prodotta in Italia, Epildream utilizza barre a diodo tedesche. Grazie a un software innovativo ma al contempo estremamente facile da usare, a una frequenza pari a 15 Hz e alla superficie di raffreddamento di 6 cm2 dell’esclusivo manipolo, Epildream permette trattamenti di epilazione in totale sicurezza tutto l’anno, su tutti i fototipi (dall’1 al 6) e su pelli abbronzate. Un’opportunità da non perdere per il tuo Centro estetico! Epildream è una straordinaria opportunità di business: perché si rivolge a tutti, uomini e donne; perché avvicina nuovi clienti; perché genera incassi importanti.
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benessere evolutivo DI JOSE MAFFINA
AS TRO NO MIA
etimologicamente significa ‘legge delle stelle’
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channeling L’astronomia è ciò che racchiude tutto nel Cosmo. L’Uomo non riuscirà mai a capirne la ragione né il meccanismo, poiché non è in grado di farlo. Ma l’Universo è il suo teatro, è il luogo in cui deve fare esperienza e, come un bambino con tanti giocattoli da unire, fa tanti tentativi per capire come funziona il gioco. Le stelle racchiudono ogni risposta, sono la materia divina, la matrice di ogni cosa: ciò che è materiale e ciò che non lo è, ciò che è visibile e ciò che non lo è. L’importante è che l’Uomo accetti che non tutto per lui è spiegabile, ma questo non vuol dire che dalle stelle non possa comunque imparare. Come un tappeto che ha nella sua trama conoscenze e svelamenti, l’astronomia nella ricerca fatta dall’Uomo scioglie qualche nodo in una costruzione di trama di migliaia di nodi. Le stelle sono lì per ricordare all’Uomo che lui è veramente solo un piccolo granello di un Tutto impenetrabile.
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UNO SPAZIO PARTICOLARE DEDICATO AI NOSTRI LETTORI!
Questa rubrica si pone anche l’obiettivo di coinvolgere i lettori: vi invitiamo a scriverci esprimendo le vostre opinioni o richieste, nel caso in cui mettiate in pratica i suggerimenti dati di volta in volta, raccontandoci se hanno funzionato e come. Jose Maffina vi risponderà direttamente e le lettere più significative saranno inoltre pubblicate nelle nostre pagine. Oltre all’indirizzo e-mail (naturjose@yahoo.it), potete contattarla su Facebook cercando il suo nominativo: Jose Maffina.
Cara Jose, Ti chiedo un consiglio: mio figlio è iperattivo, non dorme mai o poco, e perde la concentrazione su tutto... Mi sono rivolta a un educatore famigliare, perché mi rendo conto che faccio molta fatica a gestirlo e ho bisogno di aiuto e consigli. Volevo chiederti se ci fosse anche qualcosa da potergli dare per aiutarlo a stare più rilassato, grazie. Cristina
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Cara Cristina, Oltre a Children Flower, che è un’essenza himalyana, potrei suggerti Rescue Remedy: del primo, dagliene due gocce puro sulla lingua; il secondo prima di andare a dormire e in caso di necessità, sempre puro, una o due gocce sulla lingua. Tuttavia prenderei in considerazione una dieta priva di zuccheri raffinati e di tutti i prodotti industriali come le merendine (caramelle, dolci, bibite dolcificate come coca cola, aranciata, ecc.), iscrivilo a una attività sportiva di gruppo, a lui gradita, dove possa esaurire l’energia in eccedenza. Meglio eliminare o ridurre il tempo davanti alla televisione o giocando al computer (il divieto non deve essere assoluto, non demonizzarli, ma dissuadilo dal farlo magari concedendoglieli per periodi brevi) ed è bene che trascorra molto tempo all’aria aperta, ma forse te lo hanno già consigliato… I ragazzi devono scaricare l’energia e vivere una vita sana, sia da un punto di vista alimentare sia emozionale. Un abbraccio.
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Potete ascoltare Jose Maffina su www.newliferadio.it (solo dal computer) il martedì e il giovedì alle ore 14!
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SONO I NOMI DELLE SETTE TENDE DI VEDETTA LODGES, PRIMO AGRIGLAMPING MAREMMANO, SINTESI DI GLAMOROUS CAMPING, TERZO GIOIELLO DELLA CATENA BE VEDETTA DI SCARLINO, TESORO DELLA MAREMMA.
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Vedetta Lodges è l’ultima tendenza in fatto di vacanze all’aria aperta, in una sorta di filo diretto con la natura senza rinunciare al confort di una suite di lusso. Luogo ideale per gli amanti della selvaggia e rigogliosa Maremma, le sette tende di Vedetta Lodges, inaugurate lo scorso maggio e inserite armonicamente sul crinale sud est di Poggio La Forcola, portano il romantico nome della costellazione delle Pleiadi: Alcyone, Maia, Merope, Taigete, Elettra, Sterope e Celeno. Nelle tende-glamping si dorme con il sottofondo del fruscio delle foglie mosse dal vento, di rumori/ non rumori della natura, di suoni di richiamo della piccola fauna di tas-
si, istrici e caprioli che circondano il poggio. Ogni tenda-suite – sospesa sull’uliveto e dal cui ampio terrazzo, lambito dal verde circostante, si scorge un panorama mozzafiato che arriva al mare – è attrezzata per rendere il confort dell’ospite ai massimi livelli. Tutte le sette suite, di oltre 50 metri quadrati, sono state arredate con un’attenta cura nei dettagli: un double bed, ampio living con divano e piccolo tavolo, bagno privato dotato di una grande doccia con parete di cristallo, una linea cortesia e phon professionale. Ogni suite è inoltre equipaggiata di minibar e bollitore per prepararsi caffè o tè ogniqualvolta si desidera, dispone di climatizzazione autonoma
con diffusore estate/inverno, Smart TV 32” HD con decoder per i canali internazionali, Wi-Fi e telefono collegato con la reception di Relais Vedetta. Le suite Merope, Elettra, Celeno e Maia si affacciano sullo scorcio di mare delimitato dalla Marina di Scarlino e Piombino, verso l’Isola d’Elba e la Corsica; mentre Taigete, Sterope e Alcyone guardano il paese di Scarlino, tesoro della Maremma con la sua antica storia Etrusca, e la vallata sotto Gavorrano. Ogni mattino, gli ospiti delle sette glamping-suite trovano sul portico d’ingresso un elegante cesto-picnic con tutti gli ingredienti per preparare la piccola colazione, da allestire in privato nell’area lounge della tenda
TRA I PROSSIMI PROGETTI È PREVISTA - SEMPRE NEL RIGOGLIOSO ULIVETO DI 15 ETTARI - UNA STRUTTURA ALL’APERTO PER MASSAGGI IN COPPIA E, IN FUTURO, UNA GRANDE SPA
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o sul terrazzo, con prodotti freschi, biologici e di produzione locale, ordinati la sera precedente allo staff del Relais Vedetta (si possono richiedere anche cibi per celiaci, vegetariani o vegani). Ideale per una coppia, la suite-tenda può anche ospitare una famiglia
con due bambini inserendo un extra bed o una culla e usufruendo di tutti i servizi alberghieri di Vedetta Relais. Ogni sera gli ospiti possono cenare nella veranda del ristorante Rosso Corbezzolo del Relais, dove il cuoco Claudio La Pietra propone piatti tradizionali della cucina Toscana rivisitati con creatività. Per i traveller più esigenti (o per i più pigri) invece della suite-tenda, Anna Barberini, imprenditrice con anima alberghiera, propone Vedetta Relais, un vero boutique hotel di sole sette suite, ricavate dall’antica villa di famiglia. Sette suite dove si respirano le atmosfere del luogo, riportate alla bellezza dalla volontà di Anna Barberini che nel 2007 ha iniziato a ristrutturare la proprietà riconvertendola in hotel. Inaugurato nel 2009, il Vedetta Relais dispone di otto suite tutte diverse una dall’altra, arredate con pezzi di arredo appartenenti la famiglia e complementi di design contemporaneo. Tutte le suite sono evidenziate
da gigantografie che raccontano la storia della famiglia di Anna, un’autentica maremmana che porta avanti, con altri imprenditori locali, iniziative culturali quale l’Oro di Scarlino per la valorizzazione e la promozione del territorio. Sia per gli ospiti del glamping che del Relais sono a disposizione il già citato ristorante (aperto anche ai non residenti) e, nascosta tra gli alberi, una piccola piscina attrezzata con chaise-longue, a effetto lago luminescente grazie alla polvere di quarzo con cui è stata realizzata e dotata di piccoli getti d’idromassaggio per un piacevole e totale relax. Tra i prossimi progetti della vulcanica imprenditrice, è prevista, sempre nel rigoglioso uliveto di 15 ettari, una struttura all’aperto per massaggi in coppia e in futuro, una grande Spa. E tutt’attorno il profumo intenso della maremma, dei butteri e del mare.
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Schiuma d’onda*
“note” in viaggio fra il dire e il mare Lo screen-saver del notebook mostra acqua che scorre ai margini di una riva, con foglie che cadono secondo uno schema randomizzato, subito trascinate via dalla corrente del linguaggio binario. 0 - 1. Ossigeno e Idrogeno. H20. Acqua.
“
... Siamo fatte di questo... La nostra vita è ... polla d’acqua, schiuma d’onda. Noi giochiamo a sfiorare le cose, non fuggiamo. Mutiamo. Questo è il nostro desiderio e il destino. Cesare Pavese, dalla raccolta di racconti ‘I dialoghi con Leucò’
*
”
L’evoluzione insegna che la nostra origine è nell’acqua, da quegli oceani primordiali dove la natura sviluppò i primi organismi unicellulari, e lo conferma costantemente a ciascuno di noi: gli esseri umani vengono ‘costruiti’ nell’acqua, il liquido amniotico in cui respiriamo fino al momento in cui ‘veniamo alla luce’ e d’acqua siamo fatti per la maggior parte del nostro corpo. “L’acqua ... è lo sguardo della terra, il suo apparecchio per guardare il tempo”, scrive Paul Claudel e se già il greco Talete le attribuiva il più alto potere fra i quattro elementi cari ai filosofi pre-socratici, nel 1755 Malousin afferma, nel suo trattato ‘Chimica Medicale’, che “L’acqua è il liquido più perfetto”. È in questa perfezione, in questa trasparenza che le profondità colorano di verde, di blu, di nero, l’ambiente in cui le mitologie di tutto il mondo hanno collocato un intero popolo di esseri soprannaturali.
“
... Sono una sirena che vive nell’acqua del lavandino di casa, qui i rumori sono attutiti, ci sono i miei amici pesci che aprono le pinne e poi all’improvviso spiccano un salto fuori il pelo dell’acqua, volano. Anna Piazza, ‘ Liberami’
”
Ho messo fra virgolette il termine “note”, nel sottotitolo, perché questa parola si declina con ben tre simbologie in questo viaggio virtuale nella mitologia acquatica della donna-sirena. È “nota” musicale a cui è associato il tema dell’in-cantamento che la voce e il ritmo della sua armonia provocano in chi ascolta, anche se qualcuno afferma che “...non sarà il canto delle sirene che ci innamorerà, noi lo conosciamo bene, lo abbiamo sentito già... non sarà il canto delle sirene in una notte senza lume a riportarci sulle nostre tracce, dove l’oceano risale il fiume, dove si calmano le onde, dove si spegne il rumore...” (Francesco De Gregori, Il canto delle sirene). È “nota” segnata sulla carta, appunto, citazione che intervalla la scrittura in un percorso liquido fra pensieri di epoche diverse, tutti legati dalla relazione con la seduzione e la metafora: “le sirene... sono esse stesse una metafora, sola realtà essendo la seduzione intellettuale” scrive appunto Cesare Segre nella prefazione al bellissimo libro di Maria Corti Il canto delle sirene, dove si possono ascoltare le sirene parlare di sé: “... Abbiamo un bel essere immortali, disse la cantatrice, ma gli uomini credono di poterci moltiplicare a loro piacimento nelle varie acque del mondo, oceani, laghi, fiumi... Noi siamo fuori del tempo, commentò la flautista, quindi fuori dalla storia, ma gli uomini
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hanno bisogno di travestire da storia la nostra esistenza divina per poterla raccontare”.
“
Noi due in piedi sulla stessa roccia io sentivo la cascata tu sentivi il lago tu ti lavavi con la sabbia io nel mare dalla spiaggia mi imploravi non andare inutilmente ti spiegavo in tutti i modi... Gaia Baracetti, da ‘La metafora dell’acqua’
”
Le antiche sirene avevano il mare intero come specchio “liscio, levigato, piatto, superficie riflettente e iridescente... le sirene si guardarono... studiarono il loro aspetto, perché specchiarsi significa scrutare, scandagliare, meditare alla ricerca della conoscenza” (Biancamaria Dal Lago, Il sonno della ragione). Le sirene hanno sempre avuto lunghi, lunghissimi capelli e la pittura, quando non vi ha attribuito colori ‘marini’, li ha scelti prevalentemente biondi o biondo-rossi, ovviamente ondulati e sempre mossi, sia che affiorino sulle acque accompagnando il movimento delle onde o che siano colti sospinti dal vento o dalla tempesta: “...ogni capello sem-
brava un filo d’oro finissimo in una coppa di vetro. Bianco come l’avorio era il corpo e d’argento e di perle la coda... di corallo le labbra” ricorda il pescatore che ha tratto a riva, nella sua rete, una sirena nel racconto di Oscar Wilde, Il pescatore e la sua anima. In una delle fiabe più note di Hans Christian Andersen, La Sirenetta, la voce è ciò che la giovane sirena sacrifica pur di diventare umana nel corpo, per arrivare al castello dove vive il principe di cui - la prima volta che ha potuto vedere la terra fuori dal mare - si è innamorata, salvandogli la vita durante la tempesta. La voce, e quindi la parola, la capacità di comunicare nel mondo degli esseri umani e della razionalità è il prezzo del mutamento. La sirena è ormai una ragazza bellissima, ma non può più raccontare: il principe non capisce, ricorda solo il volto della donna che lo ha trovato sulla spiaggia e a lei si unirà in matrimonio. Alla donna-sirena ormai muta non resta che morire, sparire, sciogliersi nell’acqua dove è nata e dove ha vissuto felice, diventando quella ‘schiuma d’onda’ che intitola il dialogo, scritto da Cesare Pavese, tra Saffo e la ninfa marina Britomarti.
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Generoso il corpo di un riso consunto fiume salato in un mare di colpe. Sirene ammaestrate ebbre di sale in balia delle acque e di barbarie ignare Francesca Cerno, da ‘Pieghe di mare’
”
“... Ma ora ascolta come io ti parlo: te lo rammenterà ancora il dio. Alle Sirene prima arriverai che gli uomini stregano tutti, chi le avvicina” (Omero, Odissea, trad. di Rosa Calzecchi Onesti): sono le parole della maga Circe a Ulisse, così avvisato che a breve, non lontano da Scilla e Cariddi, quindi alle coste calabro-siciliane, giungerà vicino all’isola delle Sirene. A lui è dato, fra tutti i compagni sulla nave, l’ascolto del canto, “...l’eroe della Malinconia che non conosce ritorno, l’eroe della rotta circolare... Solo a lui è riservata la conoscenza”, così come lo definisce l’antropologa Biancamaria Dal Lago:
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l’eroe omerico conserverà solo per sé il dono di quell’incontro, in accordo alle parole di Cicerone: “... le sirene... affermavano di conoscere molte cose... È la conoscenza che le sirene promettono, cosa che non era strano fosse più cara della patria a un uomo bramoso di sapere” (dal De finibus bonorum et malorum).
“
..Nessuno mai si allontana da noi con la sua nave nera se prima non sente suono di miele, dal labbro nostro la voce, poi pieno di gioia riparte, e conoscendo più cose... Omero, ‘ Odissea - libro XII’
”
Scrive Gaston Bachelard: “Dei quattro elementi solo l’acqua può cullare. È lei l’elemento cullante. Un altro tratto del suo carattere femminile... una conoscenza sognante, una conoscenza... che preannuncia un infinito” (in Psicanalisi delle acque). Infinito, ibrido, in-canto suggeriti dalla donna-sirena... parole che si legano alle sensazioni evocate dai profumi e dalle essenze che li compongono.
L’acqua è presente alla base della nomenclatura dei profumi, secondo le diverse diluizioni che rappresentano la percentuale di essenza, detta anche olio eterico, presente nella trasparente boccetta. Avremo quindi l’Eau de Cologne, che può contenere fino al 5% di essenza, l’Eau de Toilette, che ne contiene circa il 9%, l’Eau de Parfum che raggiunge il 15% di olio eterico e, infine, l’Estratto di Profumo, ricco fino al 40-50% di essenza. Acqua di Colonia, Acqua di Parma: a questi storici prodotti che continuano la loro lunga vita nel mondo della profumeria, si aggiungono Acqua Essenziale di Ferragamo, Acqua di Gioia e Acqua di Giò di Armani, Acque Profumate di Argital, di Roger & Gallet, di Kelemata, de I Provenzali, di Perlier, di Erbolario, di Body Shop, di Fitocose, di Yves Rocher, di Kiko, Acqua Attiva di Collistar, e altre innumerevoli. Le sirene attraggono i naviganti con la loro voce, così i profumi usano le “note”, termine che ora si arricchisce di ulteriore senso: in entrambi i casi c’è ritmo, ordine, accordo musicale: “questa è l’armonia dove si trovano le sirene, memoria dei cieli, conoscenza che diviene suono - voce per far
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NELLE IMMAGINI PUBBLICITARIE DELLE FRAGRANZE ESTIVE, A VOLTE IL NOSTRO SGUARDO INCROCIA QUELLO DI DONNE-SIRENA, CHE SEMBRA APPENA SCATURITO DA UN MONDO SOMMERSO, FRA COLORI ACQUATICI E LUCCICANTI...
spazio alla parola - perché la parola resti” (Brunamaria Dal Lago, ibid.). Così il profumo esprime la sua melodia: le note di testa (o capitali) sono le prime ad ‘arrivarci’, mentre le note di cuore risaltano quando le prime scompaiono, anche alcune ore dopo aver asperso il profumo sulla pelle. Infine, le note di fondo, le quali sono le ultime a scomparire all’olfatto, determinate dalle sostanze più persistenti che il profumo contiene. Nelle immagini pubblicitarie dei profumi a volte il nostro sguardo incrocia quello di donne-sirena, che sembra appena scaturito da un mondo sommerso, fra colori acquatici e luccicanti, in particolare quando si devono illustrare fragranze estive che narrano di sole, mare, aria aperta: “Amo l’acqua, la sua densa trasparenza, il verde dell’acqua e le mute creature... e i miei capelli tra quelle, nell’acqua, nell’imparziale acqua... l’umida barriera fra me e me” (I. Bachmann, Ondina se ne va)
“
... Sorridere è vivere come un’onda o una foglia, accettando la sorte. È morire a una forma e rinascere a un’altra. È accettare, accettare se stesse e il destino . *Cesare Pavese, ibidem
”
Per approfondire - oltre ai testi citati - il tema ‘sirene’, qualche consiglio: Ippopotami e sirene – I viaggi di Omero e di Erodoto di Eva Cantarella, un vero e proprio viaggio fra le pagine dei due autori greci (Ediz. Utet), e Sirene, interessante romanzo di ambientazione fantastica di Laura Pugno (Einaudi). Per un pubblico di young adults sono particolarmente indicati e belli tutti i volumi delle biografie di Edizioni EL, raccolte nella collana Sirene, fra le quali la vita di Peggy Guggenheim raccontata da Sabina Colloredo e illustrata da Alessandra Cimatoribus, o la vita di Isadora Duncan, sempre narrata da Sabina Colloredo e illustrata da Anna ed Elena Balbusso. Se le vacanze vi portano in Sicilia, due bed & breakfast dedicati: a Siracusa vi apre le porte L’Approdo delle Sirene B&B, mentre a Giardini Naxos trovate Baia delle Sirene B&B. Se la vostra meta è la Puglia, nel Parco Naturalistico di Torre del Pizzo nei pressi di Gallipoli incontrerete l’EcoResort Le Sirene. Se invece avete scelto la Francia, ad Angeles-sur-Mer in Linguadoca troverete il camping La Sirene. Buon viaggio e... buone letture!
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UNIVERSITÀ DI FERRARA
Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche
Corso di Formazione Universitaria per Tecnici Estetisti
È stato pubblicato sul sito dell’Università di Ferrara: http://www.unife.it/corsoformazione/formest il bando per l’iscrizione al Corso di Formazione Universitaria per Tecnici Estetisti anno accademico 2015/2016. IL CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI ESTETISTI - FORMEST- ISTITUITO NEL 2002 PRESSO LA FACOLTÀ DI FARMACIA DELL’UNIVERSITÀ DI FERRARA, RAPPRESENTA IL PRIMO ED UNICO CORSO DI FORMAZIONE UNIVERSITARIA DEDICATO AI SOLI ESTETISTI. IL CORSO HA SEDE PRESSO IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIMICHE E FARMACEUTICHE, NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL CHIOSTRO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE. OBIETTIVO del corso è quello di aumentare la professionalità degli operatori del settore, già in possesso della qualifica di estetista, attraverso l’approfondimento delle conoscenze di base e l’acquisizione di nuove competenze specialistiche, per gestire con maggiore scientificità e consapevolezza l’area dei servizi per il benessere e la bellezza.
PERCORSO FORMATIVO Area medico-scientifica Anatomia, Fisiologia, Dermatologia Generale, Dermatologia Estetica, Chirurgia e Medicina Estetica, Igiene, Scienza dell’Alimentazione, Prodotti Cosmetici, Laboratorio di Prodotti Cosmetici. Area tecnico-professionale Apparecchiature per Uso Estetico, Fisica Applicata, Tecniche di Comunicazione, Legislazione, Metodologie Termali, Tatuaggi e Trucco Permanente, Nuove Tecniche del Make Up.
DURATA: il corso ha durata biennale e comporta l’acquisizione di 30 crediti formativi universitari (CFU) PERIODO DI SVOLGIMENTO: da Novembre ad Aprile di ogni anno CALENDARIO ATTIVITÀ: Domenica pomeriggio e Lunedì, a weekend alterni TITOLO CONSEGUITO: ATTESTATO UNIVERSITARIO
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Area umanistica Evoluzione del Concetto di Bellezza, Psicologia.
OPERATORE GESTIONALE nell’area dei servizi per la bellezza e il benessere
Area gestionale Controllo di Gestione, Marketing, Gestione delle Risorse, Aspetti Gestionali dei Centri Termali.
DIRETTORE TECNICO di centri benessere
REQUISITI DI ACCESSO: Diploma di Scuola Secondaria Superiore e Qualifica Professionale di Estetista
RESPONSABILE TECNICO ESTETISTA di Centri termali ASSISTENTE studio di medicina estetica COORDINATORE TECNICO di beauty farms, centri estetici, centri beauty & wellness
DOCENTE QUALIFICATO nelle scuole di estetica
Direzione: Prof. Santo Scalia – Prof. Severo Salvadori – Coordinatore : Prof. Santo Scalia Info: tel. 0532.455316 – 0532.455392 ; fax 0532.455392; e-mail: formest@unife.it http://www.unife.it/corsoformazione/formest Indirizzo: Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, via Fossato di Mortara 17/19, 44121 Ferrara
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