www.almcalabria.org Associazione di volontariato culturale Via E. Rossi, 2 - Cessaniti - Vibo Valentia
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ISSN 2037-394X
1,00 € Periodico nonviolento di Storia, Arte, Cultura e Politica laica liberale calabrese
Te l a i , f u c i n e e f o l k l o r e g i u r i d i c o Mar z o - April e 2010 - Anno I V - n°3-4
La “pasta” che di tanta civiltà ha illuminato il mondo
All’interno ... Il lavoro:una questione secolare da collegare al sottosviluppo economico
QUESTIONE DI PADRI La tutela del territorio, le energie rinnovavili, se diffuse, rappresentano opportunità nuove di lavoro di Giuseppe M. Matina >> Pag 5
Gli Africani di Rosarno moderni figli della Gleba di Filippo Curtosi >> a Pag. 5
Un ricco patrimonio di cultura materiale ed immateriale che ha influenzato il processo di trasformazione sociale ed economico di questo nostro territorio di Filippo Curtosi a vera cultura”, sostiene lo scrittore Juan Manuel de Prada, è quella che nasce da ciò che i romantici tedeschi chiamavano Volkgeist, “lo spirito del popolo”; deve essere una emanazione naturale della gente, che canta, balla, racconta, dipinge, perché sente il bisogno di esprimere qualcosa che le appartiene nel profondo, qualcosa che è legato alla sua genealogia spirituale alla sua identità. Questa cultura, oggi come ieri, subisce però il sequestro da parte del potere; quest’ultimo si rende
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Il lavoro, la Calabria e l’emigrazione
POLITICA LIBERTARIA oppure LIBERALISMO SENSIBILE AI PROBLEMI SOCIALI di Mario Patrono >> a Pag. 8
Considerazioni demografiche
L’invecchiamento della popolazione sta anche modificando il mondo del lavoro
Anche a noi veniva proibito di entrare negli Stati Uniti con biglietto pagato da altri
La malattia di Alzheimer e le demenze rappresentano quindi una grande sfida per i Sistemi sociali e sanitari di tutti i Paesi
di Giovanna Canigiula
di Salvatore Colace
>> Pag 6
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Festa del lavoro, ma in realtà c’è poco da festeggiare
Il lavoro per cui, ancora oggi, si emigra, il lavoro per cui si stenta, il lavoro per cui si muore Sono trascorsi più di sessant'anni ma le condizioni dei lavoratori in Italia sono ancora precarie e insicure di Giuseppe Candido l Sud del l'Ita l ia , è stato ab b andonato da g l i ab itanti, p ar titi in c erca d i lavoro. Ma a ltri imm ig rati, anc ora p iù p overi, arrivano a l prenderne il p osto. Festa del 1° ma g g io, festa del lavoro e dei lavoratori. Stando p erò a l la crisi e conom ica che sta incre-
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mentando la d iso c cup a z ione e c onsiderando il numero dei mor ti (o ltre m il le a l l'anno) e de g l i incidenti su l lavoro che capitano nel nostro Paese c'è p o c o da feste g g iare. L e orig in i interna z iona l i del la Festa del 1° ma g g io risa l g ono a l settembre del 1882. > > P a g . 3
Emigrare e immigrare
La forbice tra il mondo dell’opulenza percepita e quello della scarsità reale tende ad allargarsi di Francesco Santopolo >> Pag. 7
Juan Manuel de Prada
I nostri concittadini ritornarono dall’emigrazione, disillusi dal sognato Eldorado
Il mercato assunto a feticcio ideologico
Crisi economica e fine del lavoro
conto che se riesce a trasformare queste effusioni naturali in un”artefatto”, ossia in un prodotto artificiosamente creato, può ottenere una ingegneria sociale. Allo stesso tempo si osserva una casta di intellettuali gregari; persone che si sono adeguate a una determinata interpretazione della realtà auspicata dal potere, che le sovvenziona e promuove, affinché impongono una determinata cultura,che non è autentica, perché non nasce da una espressione naturale del popolo.... >> Pag.2
Un vicino prossimo ritorno in Calabria
Il vivere nella lontananza e l'unità della comunità di Franco Vallone e due statue, policrome e inghirlandate di tutto punto, di San Basilio protettore di Magno, Cessaniti, e della Vergine Santissima della Lettera, venerata nella frazione Pannaconi, avanzano lentamente assieme, tra la gente, in una processione un poco più corta del solito. La marea di gente in movimento prosegue lenta, in un itinerario processionale, anche al di là dell'Oceano. Le due Cessaniti, quella calabrese e quella in Argentina, si guardano allo specchio con San Basilio e la Madonna della Lettera. Cessaniti e Pannaconi, portati sulle spalle, come ogni anno, come al solito, dalla stessa gente di Cessaniti sparsa nel mondo. I calabresi escono fuori dalle loro case, come formiche, si ritrovano e si riuniscono ancora una
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volta per le strade assolate di Buenos Aires. Dopo la messa portano fuori dalle chiese i loro santi, ricordano i passi del loro lontano paese per ringraziare, per fede o per abitudine, per rinnovare il rito e il senso più profondo dell'unità della loro comunità, nella consapevolezza di vivere in una lontananza obbligata, in una terra straniera oramai divenuta ritualmente familiare e quotidiana. Un rito per sentirsi, almeno per un attimo, a casa e per pensare, ancora una volta e con nostalgia, ad un vicino prossimo ritorno in Calabria. Il festante corteo avanza faticosamente tra le auto in sosta, tra la gente del mondo nuovo, con la nostalgia nel cuore nel ricordo dei parenti lontani, ...
>> segue a Pagina 8
Tre emigrati calabresi a Buenos Aires