ALPE INVERNO 2022/2023

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ALPE Inverno 2022/23 Alpe di Siusi Magazine CASTELROTTO · SIUSI ALLO SCILIAR · FIÈ ALLO SCILIAR · ALPE DI SIUSI · TIRES AL CATINACCIO Slittino Le regine del ghiaccio La traccia perfetta Piste da fondo e sentieri Bontà sana Il pane dei contadini
SEISER ALM ORGANIC MOUNTAIN GIN MUSTHAVE#MUS T #EVAH EVAHTSUM # evening restaurant & lounge
by Zur Quelle

Editoriale & sommario

Gentili ospiti!

Il fantastico inverno 2021/2022 con un cielo costante mente sereno su un paesaggio innevato di un bianco abbagliante, è stato seguito da un’estate da record. Fino all’autunno inoltrato 2022, numerosi turisti hanno scelto la regione dolomitica Alpe di Siusi per concedersi una rilassante pausa perché, ora come in passato, apprezzano il nostro meraviglioso paesaggio, le montagne, le condizioni meteorologiche favorevoli, l’aria fresca e la vasta offerta culinaria e ricreativa. Mi auguro - e lo dico a nome di tutti gli operatori della nostra regione turistica - che sia soprattutto la nostra cordialità a far sì che gli ospiti non vedano l’ora di tra scorrere un’altra vacanza insieme a noi.

Se state sfogliando questo numero di ALPE, forse siete appena rientrati da una giornata sugli sci e siete comodamente seduti in poltrona, sorseggiando un bicchiere di vino per concludere la serata. Oppure state aspettando in un rifugio un bel piatto di cane derli fumanti, perché un’escursione invernale vi ha messo appetito. O magari vi siete sdraiati sotto il sole invernale di mezzogiorno per dare un’occhiata a que sto magazine e informarvi sul territorio, la sua gente e le varie attrazioni.

In quest’edizione vi illustreremo come le piste da fondo e i sentieri escursionistici sull’Alpe di Siusi vengono curati dai collaboratori della “Pro loco area vacanze Alpe di Siusi”, vi racconteremo come si svolge una giornata “a tutta velocità” con la famiglia sulle piste del nostro splendido altipiano, di come Sandra e Andrea si sono avvi cinate allo slittino professionale e perché il Mer catino di Natale di Fiè allo Sciliar è diverso dagli altri. La dott.ssa Ilona Bauer ci spiegherà come ha scoperto la Medicina Tradizionale Cinese e in che modo allevia il dolore dei suoi pazienti. Inol tre, accompagneremo i nostri ospiti nella piccola frazione di San Michele a Castelrotto e vi narre remo la storia del famoso Schüttelbrot, che co rona ogni merenda altoatesina. Come sempre, non può mancare la consueta ricetta: questa volta si tratta dei canederli allo Schüttelbrot che vi faranno venire l’acquolina in bocca.

Lieti di potervi annoverare tra i nostri ospiti, vi auguriamo piacevoli giornate di riposo e relax nella bellissima regione dolomitica Alpe di Siusi!

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Sopra la discesa Pilat in Val Gardena

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Pronti per l’Alpe di Siusi Cup Pagina 12

I preparatori di piste da fondo e sentieri sull’Alpe di Siusi Pagina 18

Le regine delle piste ghiacciate Pagina 24

L’idilliaca località di S. Michele a Castelrotto Pagina 28

L’agopuntura contro il dolore

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I luoghi preferiti da Ilona Bauer Pagina 36

Il Mercatino di Natale di Fiè “In attesa di Gesù Bambino“ Pagina 40

Il Schüttelbrot dell’Alto Adige Pagina 44

Ricetta: i canederli allo Schüttelbrot

Pagina 46 Appuntamenti inverno 22/23 Pagina 48 Anteprima estate 2023

Presidente Alpe di Siusi Marketing e per le Associazioni Turistiche di Castelrotto, Siusi allo Sciliar, Alpe di Siusi, Fiè allo Sciliar e Tires al Catinaccio

Pagina 50 Visto & sentito

Inverno | ALPE 3
Helmuth
Foto:
Rier
Helmut Mitterstieler
4 ALPE | Inverno
4 ALPE | Inverno

Discesa segnalata in rosso-nero

Fan dello sci attenzione: l’ex pista di discesa naturale “Pilat”, che collega l’Alpe di Siusi a Ortisei in Val Gardena, è stata accuratamente ridisegnata e si presenta ora come uno spettacolare e tortuoso tracciato di 5.024 m attraverso i boschi, con tanto di variante e un dislivello di 778 metri. La pista che è affacciata sullo splendido paesaggio della Val Gardena non era praticabile da oltre 25 anni.

Foto: Helmuth Rier Inverno | ALPE 5

“Alpe di Siusi Cup” in vista

Grazie alle piste ampie e soleggiate, l’Alpe di Siusi è molto apprezzata dagli appassionati dello sci. Ma chi lo desidera, può cimentarsi anche con la velocità e gareggiare con la famiglia o gli amici sui vari percorsi della “Alpe di Siusi Cup”.

TTre, due, uno - viaaaaaa! Poco lontano dalla sta zione a monte della sciovia Strega sulla Bullaccia, con un po’ di slancio e qualche spinta decisa dei bastoncini, mi lancio sulla pista per lo slalom pa rallelo. Porta rossa, porta blu, porta rossa... sem pre attento alla mia avversaria che, con altrettanta determinazione, sfreccia sul tracciato parallelo. Un solo pensiero in testa: se non la vedo, vuol dire che sono in testa.

Ma all’improvviso spunta alle mie spalle, stringendo intorno a un’ultima porta rossa e a quella blu. Cerco di fare lo stesso anch’io: magari, se mi abbasso an cora un po’ sulle ginocchia e porto le braccia più avanti, forse riesco ad accelerare… Ma siamo già al

traguardo: devio, freno e do un’occhiata al crono metro che, rosso su nero, sottolinea la mia scon fitta. Non passa molto prima che anche gli altri due avversari si contendano la vittoria nell’odierna edi zione personale della “Alpe di Siusi Cup”, tagliando il traguardo.

Quella che qui chiamiamo “Alpe di Siusi Cup” non è né una gara ufficiale né una competizione seria. Si tratta piuttosto di una giornata divertente sugli sci con la famiglia o gli amici, giovani e meno giovani, scandita dal motto olimpico “L’importante è parte cipare”, che mette in secondo piano il risultato, la tavoletta di cioccolato, il bicchiere di vino o qualsi asi altro premio che attende il vincitore.

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I punti per l’Alpe di Siusi Cup si possono raccogliere sia con lo slalom parallelo che con lo speedtrap

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Volete analizzare la vostra discesa? Grazie alle riprese del self-timer, nei pressi della Bambylift, ora è possibile!

I tracciati su cui si disputa questa “coppa” sono già prestabiliti: sono i cosiddetti self-timer, distribuiti su varie piste del comprensorio sciistico dell’alpe. Questi percorsi da gara permanenti sono dotati in fatti di sistemi di cronometraggio autogestiti, oltre che di due speedtrap, sistemi di misurazione della velocità, perfetti anche come stazioni per l’allesti mento della nostra sfida a tappe.

L’elenco di tutti i self-timer e degli speedtrap attual mente in funzione è disponibile sul sito dell’Alpe di Siusi www.seiseralm.it/fun. Con l’aiuto di queste in formazioni, ognuno può organizzare la propria se rie di gare adatta alla famiglia o al gruppo di amici, scegliendo anche se concentrarle in un’unica gior nata, distribuirle su più giorni o addirittura setti mane.

Per la nostra edizione della “Alpe di Siusi Cup”, noi - due adulti e due bambini - abbiamo optato per tre stazioni in un giorno e ora siamo di nuovo davanti alla prima, quella sulla Bullaccia, essendo arrivato il momento di calcolare i tempi e determinare la classifica intermedia, risultato del nostro sistema a punti, secondo il quale il più veloce ottiene il mas simo punteggio (20), il più lento il minimo (5), cui se ne aggiungono altri a ogni tappa. Almeno, così dovrebbe essere. È ovvio che saltandone una come ho fatto io, la classifica generale ne risente.

Ma andiamo con ordine: lo slalom parallelo è seguito dalla misurazione della velocità con lo speedtrap dell’impianto di risalita Punta d’Oro, sul versante opposto della Bullaccia. Per arrivarci, ci aspettano tre corse in seggiovia, ciascuna delle quali ci dà il tempo di analizzare in dettaglio le gare appena di sputate, evidenziando i reciproci punti deboli, di definire allenamenti e progressi per la prossima edizione della “Alpe di Siusi Cup”, ma anche di pre annunciare grandi vittorie. Parliamo di scioline e polveri speciali di rivestimento, che si suppone fac

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ciano miracoli, del momento più adatto della gior nata per registrare i tempi migliori sulle varie piste e del trofeo destinato al vincitore. Perché, spirito olimpico o meno, non manca di certo una buona dose di ambizione.

Finalmente raggiungiamo la speedtrap Punta d’Oro. Lo sconfinato panorama alla partenza è strepitoso, mentre l’impressionante pista - stretta, dritta e piuttosto ripida - incute un certo timore. Anche Si mone Origone, campione del mondo di sci di ve locità, l’ha percorsa una volta. Mentre il resto del gruppo ne segue coraggiosamente le orme senza esitazioni - Markus superando la soglia dei 100 km/h e le ragazze avvicinandosi incredibilmente a questa velocità - io scendo tranquillamente lungo il tracciato “normale”. Chiariremo più tardi il perché di tale velocità: è dipesa dalle condizioni della pista

L’Alpe di Siusi è molto famosa tra gli sciatori più “rilassati”, ma chi lo preferisce può anche scegliere la velocità

e dall’ottima temperatura? Era questione di ango latura al momento del passaggio davanti al sistema di misurazione? O è stato qualcos’altro?

I miei timori per il percorso si sono rivelati ec cessivi: per me niente adrenalina! Per contro, le ragazze si sono divertite un mondo e non hanno perso l’occasione di prendermi in giro per la mia titubanza alla partenza. Del resto, con questo risul tato, oggi sono fuori dal podio, ma il quarto posto è assicurato.

Ma, come ho detto, la cosa più importante è parte cipare e divertirsi. E così è stato, anche perché alla fine ci aspetta un altro momento clou, il self-timer del Bamby Lift che raggiungiamo da Punta d’Oro passando dalla pista Paradiso in direzione della parte anteriore dell’alpe.

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L’“Alpe di Siusi Cup” non è una competizione ufficiale; l’idea è piuttosto quella di trascorrere una divertente giornata sugli sci con la famiglia o gli amici, avvalen dosi anche dei self-timer, sistemi di cronometraggio self-service permanenti sulle piste, distribuiti nell’a rea sciistica dell’Alpe di Siusi, cui si aggiungono due speedtrap, dispositivi per la misurazione della velocità.

L’elenco di self-timer e speedtrap attualmente in funzione è disponibile alla voce di menu “Impianti di risalita aperti” sul sito www.seiseralm.it.

Il self-timer nei pressi del Bamby Lift è dotato invece della funzione skimovie che filma ciascun sciatore fino al traguardo: il video è visionabile su www.skiline. cc, previo inserimento del numero di skipass.

Qui, la pista è dotata della funzione “skimovie”. Ciò implica che, chi attraversa il cancelletto di partenza, viene filmato lungo l’intero percorso di gara fino al traguardo, consentendo così non solo di verificare il tempo, ma anche di visualizzare il video della pro pria discesa, digitando su www.skiline.cc il numero di skipass - preferibilmente mentre si è ancora sul percorso, proprio come facciamo noi.

Una piacevole giornata in compagnia di grandi e piccini: ecco cos’è l’“Alpe di Siusi Cup”

Alla fine, viene decretato il vincitore della nostra “Alpe di Siusi Cup” che rimarrà un mio segreto e, comunque, è stato un risultato combattuto. Dopo la vittoria, festeggiamo seduti sulle accoglienti pol trone di un bar, cavillando allegramente sui punti deboli che hanno ostacolato l’ascesa al podio.

Una cosa è certa: la nostra prossima edizione della “Alpe di Siusi Cup” non si farà attendere. «

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KOMMAGraphik | Foto: Helmuth Rier
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Il team di “Pro loco area vacanze Alpe di Siusi” prepara ogni giorno, di prima mattina, i sentieri escursionistici e le piste da fondo sull’Alpe di Siusi: (da sx a dx) Leonhard Wanker, Matthias Höllrigl, controllore delle piste, Heinrich Hofer e Stefan Prossliner

Grande sensibilità per il tracciato perfetto

Sull’Alpe di Siusi si snoda una vasta rete di piste da fondo e sentieri, sempre in ottime condizioni, grazie al lavoro giornaliero del team di “Pro loco area vacanze Alpe di Siusi”, impegnato tutto l’inverno. Gettiamo uno sguardo alla quotidianità di questi “preparatori”.

L’Alpe di Siusi vanta circa 60 km di sentieri escur sionistici e 80 km di piste per lo sci di fondo a due o, addirittura, quattro corsie parallele per il patti nato e la tecnica classica. Il team di “Pro loco area vacanze Alpe di Siusi”, composto da Stefan Pros sliner (caposquadra), Heinrich Hofer e Leonhard Wanker, è responsabile delle eccellenti condizioni dei tracciati sull’altipiano più vasto d’Europa, men tre Matthias Höllrigl, controllore delle piste, è in servizio durante la stagione invernale, non solo per verificare il pagamento del biglietto d’accesso, ma soprattutto per dare ascolto alle svariate richieste degli utenti.

A Castelrotto e Siusi allo Sciliar, Josef Wanker, un altro collaboratore dell’associazione, si occupa dei sentieri escursionistici. “Josef è l’ultimo arrivato nella nostra squadra”, dichiara Stefan. “Gli altri

colleghi sono con noi da molto tempo, soprattutto Heinrich Hofer che, da un quarto di secolo, si de dica alla sistemazione di tutti i tracciati”.

“Pro loco area vacanze”, i cui membri sono le as sociazioni turistiche dell’altipiano, è stata fondata per garantire la manutenzione dei sentieri escur sionistici di Castelrotto e Siusi allo Sciliar, oltre che per la preparazione delle piste da sci di fondo e i sentieri invernali sull’Alpe di Siusi. Il finanzia mento è assicurato da membri e comuni, oltre che dai ricavi ottenuti dalla vendita dei biglietti per l’ac cesso alle piste. La squadra è al lavoro sette giorni su sette per tutta la stagione invernale, che solita mente va da inizio dicembre a inizio/metà aprile.

Ma le attività preparatorie prendono il via già nel tardo autunno con la tracciatura di piste e sentieri.

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Testo: Simone Treibenreif Foto: Helmuth Rier »
L’

I battipista si muovono a una velocità di ca. 15 km/ora

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“Poiché i circuiti devono essere gli stessi ogni anno, ci avvaliamo di segnalatori fissi, lungo i quali in autunno fissiamo alti pali di legno”, spiega Stefan, “è un lavoro che richiede circa tre settimane”. Pro prio questi pali fungono da orientamento, dopo le prime nevicate, per determinare l’esatto percorso. “Per prima cosa ci dedichiamo alla linea dei trac ciati e, successivamente, installiamo segnaletica, cartelli e divieti”, chiarisce il caposquadra. La fre satura della neve lungo piste e sentieri garantisce una base compatta e stabile anche in primavera, quando le temperature iniziano ad alzarsi, fino alla chiusura della stagione. Per completare il la voro preparatorio ci vuole circa un mese. “Molto dipende dalle condizioni della neve”, afferma Ste fan. “Se non sono buone, questa fase può durare più a lungo”.

Una volta aperti sentieri e piste, per questi “pre paratori” inizia un periodo frenetico, in cui sono in servizio sull’Alpe di Siusi tutti i giorni, indipenden temente se feriali o festivi, già al mattino prima dell’alba. “Alle 5 tiriamo fuori i battipista dalla ri messa”, spiega Stefan. Ciò significa che la sveglia suona alle 4.

Ogni giorno vengono preparati 50-60 km di per corsi, mentre alcune sezioni molto frequentate, come la pista da fondo da Compaccio a malga Rit sch, vengono sistemate giornalmente con i tre bat

tipista a disposizione del team, veicoli molto simili a quelli utilizzati sulle piste da discesa, ma con al cune differenze: sono più compatti, meno potenti (CV ridotti), più maneggevoli e dotati di tracciatori per la pista riservata alla tecnica classica, che pos sono essere alzati o abbassati in base alle necessità.

Due conducenti sono in servizio ogni giorno con i loro battipista che, con l’ausilio di una fresa, prepa rano la base di neve, che poi viene appiattita con la lama, detta anche “finisher”, dando vita a un manto nevoso compatto con scanalature sottili che carat terizza sentieri e piste da skating, cui si aggiungono poi le “tracce” realizzate con lo speciale dispositivo.

La velocità di esercizio di questi veicoli è pari a circa 15 chilometri all’ora. “Quando la neve è molto dura o durante la fresatura prima dell’avvio della stagione, procediamo anche a soli 5 km all’ora”, di chiara il caposquadra. La lentezza di marcia con sente, infatti, di garantire la massima precisione delle tracce. “Per guidare questi mezzi è necessa ria una grande sensibilità durante la sterzata, per ché se il volante non è in posizione corretta anche solo per un breve istante, le tracce possono risul tare lievemente ondulate e spiacevoli per gli scia tori”, rimarca Stefan. E la medesima sensibilità è indispensabile anche nella regolazione dei vari di spositivi e accessori del battipista: solo se questa preparazione viene svolta con precisione, sentieri »

Inverno | ALPE 15
All’opera: Stefan Prossliner, caposquadra, e Josef Wanker, addetto ai sentieri escursionistici invernali di Castelrotto e Siusi allo Sciliar

e piste potranno essere perfetti, come richiesto dai dirigenti.

Poiché le condizioni della neve cambiano ogni giorno, anche il battipista deve essere tarato di con seguenza. “Se la neve è molto dura, le macchine hanno bisogno di molta potenza e il materiale viene sollecitato più di quanto non faccia la neve fre sca”, commenta Stefan. In primavera, p.e., quando le giornate sono più lunghe e il sole più caldo, ca pita spesso che la neve si ammorbidisce durante il giorno e gela di notte così da risultare, al mattino dopo, dura come la roccia - o meglio come il ghiac cio - rendendo il lavoro particolarmente difficile. “Ciononostante, le piste vanno preparate di prima mattina, fresando e compattando la neve. Se lo fa cessimo di sera, soprattutto verso fine stagione, a causa dello scioglimento della neve durante la gior nata, il mattino dopo sarebbero completamente ghiacciate”, aggiunge Stefan.

Ma anche il vento può avere effetti sgradevoli, in particolare quando sposta i cristalli di neve nelle tracce per la tecnica classica. “Tuttavia”, osserva il caposquadra, “in determinate condizioni meteoro logiche, la combinazione - favorita dai nostri gatti delle nevi - tra cristalli trasportati dal vento e neve sulle piste è un vantaggio, perché rende la base an

cora più compatta”. Sono quindi numerosi i fattori che vanno considerati durante la preparazione di piste da fondo e sentieri invernali sull’Alpe di Siusi, affinché possano presentarsi, giorno dopo giorno, nella loro veste migliore.

Le ultime a essere preparate sono le sezioni di Sal tria, in fondo all’altipiano sotto il Sassopiatto per ché, solitamente, vengono raggiunte da escursio nisti e sciatori molto tardi. I tracciati più vicini a Compaccio invece, nei pressi della cabinovia, sono presi d’assalto già intorno alle 8 del mattino. Per questo, vengono battuti il prima possibile.

Sebbene i battipista vengano riportati in garage alle 10.30, la giornata del team “Pro loco area va canze Alpe di Siusi” non finisce qui. “Le macchine devono prima essere rabboccate con il carburante e controllate in modo da essere pronte per il giorno successivo”, dichiara Stefan. A volte, ammette il ca posquadra, è faticoso alzarsi dal letto così presto per preparare tutto in tempo per i primi visitatori. “Ogni giornata è diversa e presenta nuove sfide. Ma ci impegniamo sempre al massimo per valutare e migliorare il nostro operato”, conclude. “E la gente se ne accorge… La più grande ricompensa e moti vazione, infatti, sono gli elogi di chi ci ringrazia per il nostro lavoro”. «

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delle Dolomiti

Dal 2009 sono Patrimonio

Una barriera corallina pietrificata che si eleva verso il cielo definisce l’impareggiabile mondo alpino delle Dolomiti. Grazie alla loro bellezza monumentale e al loro significato geologico e geomorfologico, i cosid detti “Monti Pallidi” nel 2009 sono stati inclusi dall’UNESCO nel Patri monio Mondiale. Suddivise in nove aree, di cui fa parte anche il Parco Naturale dello Sciliar-Catinaccio, le

Dolomiti sono considerate ufficial mente uno dei più bei paesaggi na turali del mondo.

Parco naturale Sciliar-Catinaccio. Il parco naturale più antico dell’Alto Adige è stato istituito nel 1974. L’area protetta, grande 7.291 ettari, si es tende nella parte occidentale delle Dolomiti altoatesine. Lo Sciliar è un imponente massiccio dolomitico, che,

con le sue torri Santner e Euringer, rappresenta una delle immagini simboliche dell’Alto Adige. Anche il Catinaccio, con le sue innumerevoli cime, è conosciuto molto oltre i confini della regione. Una delle sue numerose vette, il Catinaccio d’Antermoia, raggiunge i 3.002 metri. Fanno parte del parco naturale anche i boschi di Siusi, Fiè allo Sciliar e Tires, oltre alla Val Ciamin. «

Il mito
Madonna di Campiglio 9 Trento Bozen Bolzano Meran Merano 8 7 4 3 1 2 5 6 Brixen Bressanone Bruneck Brunico Belluno Tiers/Tires Cavalese Canazei Alleghe Zoldo Agordo Fiera di Primiero Cimolais Longarone Ampezzo Auronzo Pieve di Cadore Cortina d’Am pezzo Toblach Dobbiaco St. Vigil S. Vigilio St. Ulrich Ortisei Corvara Völs am Schlern Fiè allo Sciliar Seis am Schlern Siusi allo Sciliar Kastelruth Castelrotto Feltre Pordenone Lienz Seiser Alm Alpe di Siusi Südtirol Trentino Belluno Udine Pordenone Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO 1 Pelmo, Croda da Lago 2 Marmolada 3 Pale di San Martino, San Lucano Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine 4 Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave 5 Dolomiti Settentrionali 6 Puez-Odle 7 Sciliar-Catinaccio, Latemar 8 Rio delle Foglie 9 Dolomiti di Brenta L’affascinante mondo delle Dolomiti: il Catinaccio Foto:Seiser Alm / Werner Dejori
Mondiale UNESCO, per l’alpinista estremo altoatesino Reinhold Messner sono “le montagne più belle del mondo” e per molti sono il sinonimo per eccellenza della vacanza invernale: l’ineguagliabile bellezza delle Dolomiti colpisce tutti.

Le regine delle piste di ghiaccio

Andrea Vötter e Sandra Robatscher, rivali in pista e amiche fuori.

AAndrea Vötter (27 anni) di Fiè allo Sciliar e Sandra Robatscher (26 anni) di Tires al Catinaccio sono co modamente sedute in un rifugio alpino davanti a un caffè, mentre il caldo torrido dell’estate 2022 batte nuovi record. Visibilmente di buon umore, con cappellino e occhiali da sole, le due slittiniste sono giunte puntuali all’appuntamento con ALPE in sella alle loro mountain-bike. Affacciate sulla vista moz zafiato della vallata, parliamo della loro carriera di atlete. Emerge chiaramente che queste due giovani donne sono grate e felici di poter dedicare la loro vita interamente allo slittino: entrambe fanno parte del Centro Sportivo Esercito e guadagnano abba stanza per vivere di questo sport.

Da oltre un decennio nella nazionale italiana, si sono avvicinate allo slittino in modi molto diversi. Sandra, proveniente da una famiglia di sportivi, è la nipote dell’icona altoatesina Armin Zoeggeler. In occasione di una gara di club su Passo Carezza, i ge nitori avevano iscritto la sorella maggiore alla gara di sci e Sandra a quella di slittino. All’età di otto

anni è salita sul podio già alla prima gara, avver tendo subito il desiderio di vincere ancora. Dopo le scuole medie, ha frequentato l’Istituto Superiore per Sport Invernali di Malles e dal 2014 è un’atleta dell’Esercito Italiano dove ha celebrato svariati suc cessi tra gli juniores.

Andrea, invece, da bambina non era particolar mente sportiva. In quinta elementare ascoltava am mirata un compagno di classe che, il lunedì, raccon tava sempre delle sue gare di slittino. Rimase così affascinata da volerlo assolutamente provare. Dopo le medie, a causa dei risultati piuttosto modesti, de cise di smettere. Alcuni conoscenti la convinsero a fare un ulteriore tentativo e a iscriversi all’Istituto Superiore per Sport Invernali di Malles. Poiché il successo desiderato continuava a non arrivare, si riaffacciò l’idea di mollare tutto e cambiare scuola. Ma la svolta arriva nel corso di un campionato ita liano di slittino su pista naturale, dove conquista il primo posto. Ispirata da tale risultato, passa alla pista artificiale, diventando l’attuale numero uno della nazionale italiana in questa disciplina.

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Testo: Katja Sanin Foto: Helmuth Rier »

Le slittiniste Sandra e Andrea, due simpatiche testimonial dell’Alto Adige, il paradiso degli sport invernali

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Le atlete Andrea e Sandra sono riconoscenti e felici di potersi dedicare completamente allo slittino

Genuss: Auf der Alm verarbeitet Emma die Milch zu Käse, Butter oder Yoghurt

La velocità nel sangue. Andrea e Sandra si defi niscono temerarie. Per questo non hanno avuto difficoltà a passare dalla pista naturale a quella ar tificiale: a differenza della prima, in cui sterzata e frenata vengono effettuate con braccia e gambe, sulla seconda non ci sono freni ed è necessaria molta forza, soprattutto nel busto e nelle spalle. Le gare di Coppa del Mondo su pista artificiale si svolgono da fine novembre a metà febbraio: in questo periodo, le due atlete viaggiano con la na zionale - attualmente composta da nove uomini e cinque donne - in Paesi quali Austria, Germania, Svizzera, Francia, Lettonia, Norvegia, Stati Uniti, Canada, Russia, Corea e Cina. Viaggi ed equipag giamento degli atleti sono finanziati dalla Federa zione Italiana Sport Invernali, mentre le trasferte sono organizzate dagli allenatori. Essendo il bud get piuttosto limitato, le sistemazioni sono solita mente modeste, come raccontano le due ragazze

che, proprio grazie a questi viaggi, hanno imparato ad apprezzare il tenore di vita altoatesino e, soprat tutto, la sua deliziosa cucina. Poiché per l’Italia solo quattro donne possono gareggiare in Coppa del Mondo, una classifica interna alla squadra decreta chi può gareggiare e chi no. Questo sistema, che a livello umano può sembrare un po’ severo, è ideale dal punto di vista sportivo perché l’agonismo vive di competizione, un tema di fronte al quale le due slittiniste si sorridono reciprocamente. Sandra af ferma che, attualmente, Andrea è la forza trainante della squadra e che le altre quattro darebbero qual siasi cosa pur di eguagliare le sue prestazioni.

Prima e dopo la Coppa del Mondo. A fine sta gione, quando vengono effettuati i test sui mate riali, per gli atleti inizia una fase un po’ più tran quilla. Sebbene lo sport sia sempre in primo piano, le due ragazze amano trascorrere il tempo libero

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Andrea Vötter sulla pista di ghiaccio: la slittinista di Fiè è attualmente la punta di diamante della nazionale italiana

con la famiglia e gli amici. Come già detto, Andrea e Sandra vivono la possibilità di dedicarsi comple tamente allo slittino come un privilegio. “È bello po ter organizzare il proprio lavoro, senza rimanere se duti alla scrivania per otto ore al giorno”, dichiara Andrea che, a inizio carriera, prima di entrare nel Centro Sportivo Esercito relativamente tardi all’età di 23 anni, ha lavorato nella ristorazione. Nel co siddetto tempo libero, le due atlete si tengono in forma con esercizi di resistenza prima di riprendere gli allenamenti di squadra a metà maggio, durante i quali puntano soprattutto su potenza fisica e velo cità. Incalzate sul loro futuro a fine carriera, invece, rispondono entrambe in modo piuttosto evasivo. »

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ALPE: Qual è il tuo primo ricordo legato allo slittino?

Andrea Vötter. La velocità.

Sandra Robatscher. Quando avevo 5 o 6 anni, mi sono recata per la prima volta a Igls/Innsbruck con Monika, la mia madrina. Mio zio Armin (Zöggeler, ndr) vinse la gara.

Qual è stata la tua migliore esperienza come atleta?

Sandra. Vincere la medaglia di bronzo ai Campionati Europei 2018 di Sigulda, in Lettonia. Per tutta la settimana di allena mento ho avuto problemi con la pista ed ero abbattuta perché non riuscivo a finire una sola discesa in maniera decente: non ero all’altezza degli altri. E, invece, sono riuscita a portare a termine senza errori proprio le due manche di gara. Tutti erano stupiti e felici per me.

Andrea. L’abbraccio di mio padre con le lacrime agli occhi dopo aver vinto il titolo di campionessa del mondo juniores.

Qual è stato il momento più difficile della tua carriera?

Andrea. Il mio infortunio alla spalla. Sandra. Il momento più difficile è stato sicuramente quello in cui non mi sono qualificata per le gare di Coppa del Mondo a novembre 2021 e per i Giochi Olimpici di Pechino nel 2022. E così, per la prima metà dell’inverno, sono stata solo una riserva.

Qual è la tua pista preferita in Coppa del Mondo?

Sandra. Lillehammer in Norvegia.

Andrea. Salt Lake City negli Stati Uniti.

Cosa ti spinge a dare il meglio di te?

Andrea. Gli obiettivi che mi prefiggo.

Sandra. In realtà sono molto ambiziosa per natura e quindi punto a essere la migliore in ogni cosa, sia nello sport che nell’allevamento degli Avelignesi. La mia motivazione sono gli obiettivi che faccio di tutto per raggiungere.

Chi è il tuo modello di riferimento e perché?

Sandra. Lindsey Vonn, perché sebbene abbia avuto numerose battute d’arresto e infortuni, è sempre tornata a vincere molte medaglie. È ambiziosa e si è impegnata molto nel suo sport, cosa che mi motiva e mi sprona a fare altrettanto.

Andrea. I miei genitori. Mi hanno insegnato a dare sempre il massimo, a rimanere con i piedi per terra e a godermi le soddisfazioni.

Come ti descriveresti in tre parole?

Andrea. Ambiziosa, simpatica e un po’ testarda. Sandra. Ambiziosa, divertente e maldestra.

A cosa non puoi resistere?

Sandra. Ho un debole per i dolci (torte, cioccolato, ecc.). Andrea. Al gelato.

Qual è il tuo piatto preferito?

Andrea. Gli gnocchetti agli spinaci. Sandra. Gli gnocchetti agli spinaci di mio padre.

Come si prospetta il tuo futuro dopo la carriera sportiva?

Sandra. Mi piacerebbe gestire un agriturismo tutto mio con appartamenti per le vacanze e un allevamento di Avelignesi.

Andrea. Al momento mi concentro sullo slittino, ma ovviamente il piano B è già in fase di elaborazione.

Cosa ti auguri in futuro nella tua vita privata?

Andrea. Potermi godere la vita.

Sandra. Tante soddisfazioni.

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Andrea Vötter Sandra Robatscher

Le due atlete condividono un grande obiettivo verso il quale stanno lavorando con grande de dizione ed entusiasmo: la partecipazione alle Olimpiadi invernali del 2026 a Cortina, in oc casione delle quali verrà realizzata una nuova pista da slittino. Gran parte della nuova infra struttura si snoderà lungo il tracciato della pi sta da bob costruita nel 1923, con una modifica che riguarderà solo il traguardo. Questa storica pista era già stata massicciamente ricostruita in occasione delle Olimpiadi invernali del 1956 e,

quindi, chiusa nel 2008. Quella nuova entrerà in funzione nel 2025, soddisfacendo così i più mo derni requisiti tecnici che la renderanno adatta a tutte le discipline, dallo slittino al bob, fino allo skeleton e al parabob. Inoltre, porterà a Cortina la Coppa del Mondo di slittino, cosicché i gio vani atleti altoatesini che, come Andrea e San dra, si allenano principalmente presso l’Istituto Superiore per Sport Invernali di Malles, avranno finalmente a disposizione un impianto all’avan guardia per l’allenamento. «

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Olimpiadi Milano/Cortina 2026: Andrea e Sandra puntano a questo importante evento sportivo

Località con vista

S. Michele: un paesaggio idilliaco, contraddistinto da prati, boschi e dalla meravigliosa vista verso sud, che spazia fino alle Dolomiti del Brenta.

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S. Michele è una delle nove frazioni del Comune di Castelrotto

OOltre alle località principali – il paese stesso, Siusi allo Sciliar e l’Alpe di Siusi - il comune mercantile di Castelrotto comprende nove piccoli borghi, di stribuiti su una superficie di 117 km², ciascuno dei quali custodisce la sua storia e un fascino incon fondibile.

Andando da Castelrotto verso Passo Pinei, si co steggia S. Michele, un paesino che sorge a 1.200 m s.l.m., al confine con la parte ladina della Val Gar

dena, dalla cui lingua hanno avuto origine i nomi di alcuni masi.

S. Michele accoglie una chiesa, un ristorante, una scuola con due pluriclassi e i Vigili del Fuoco Vo lontari, mentre i suoi boschi celano una piccola pe sca sportiva e una trappola per orsi, ristrutturata e messa in sicurezza negli ultimi anni. August Gol ler, l’agricoltore del Maso Panider, ricorda ancora le storie di orsi raccontate dal nonno, ma anche

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Testo: Barbara Pichler Foto: Helmuth Rier » La chiesa romanica dedicata a S. Michele Arcangelo, principe delle milizie celesti e patrono dei soldati
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La chiesa romanica, insieme alla casa parrocchiale e il ristorante, costituisce il cuore di S. Michele

la semplice carrareccia verso la Val Gardena che, alla fine degli anni ’60, è stata trasformata in strada carrabile, migliorando così il collegamento della re gione dello Sciliar con le frazioni ladine di Castel rotto e la vicina vallata dove, a febbraio 1970, si è svolto il Campionato Mondiale di Sci Alpino.

Sagra e processione contro la peste. Il centro di S. Michele è composto da una piccola chiesa roma nica, situata vicino all’ex canonica e al ristorante. Quest’edificio viene menzionato per iscritto per la prima volta a metà del 14° secolo, sebbene le anti che mura del campanile e della navata risalgano a un periodo precedente. Il patrono è naturalmente San Michele, guida dei santi angeli e protettore dei soldati, la cui festa - il 29 settembre - è considerata dalla popolazione contadina un giorno importante per il meteo e la lotteria: la domenica successiva, infatti, gli abitanti di questa località celebrano la sa gra con una santa messa e gli immancabili krapfen tradizionali.

Una delle usanze ancora vissute nel comune di Ca stelrotto è la processione contro la peste, il venerdì dopo l’Ascensione di Gesù. Alle quattro del mat tino, i fedeli raccolti in preghiera lasciano la piazza di Castelrotto diretti a S. Michele, che raggiungono verso le sei. Dopo la messa, prima che la proces sione faccia ritorno in paese passando per S. Valen tino, è il momento di fare il pieno di energia con la prima colazione del ristorante di S. Michele. In pas sato, i partecipanti potevano rifocillarsi in canonica e nei masi vicini.

Dal 1981, la tradizionale festa nel bosco dei Vigili del Fuoco Volontari locali, il 15 agosto, rappresenta un momento clou piuttosto particolare. Prima di rag giungere la fama, infatti, i Kastelruther Spatzen vi si sono esibiti per quasi dieci anni, cosa di cui gli abi tanti di S. Michele vanno fieri ancora oggi.

Elementari e Vigili del Fuoco. I bambini di S. Mi chele dispongono di una scuola elementare dove, secondo il metodo della pedagogista Maria Mon tessori, sono suddivisi in due classi di età mista.

(Foto in alto) La graziosa veranda della vecchia canonica (Foto in basso) La trappola per orsi ristrutturata ricorda un’antica minaccia

I corsi di recitazione, le attività in laboratorio e nell’atelier sono il fulcro di questo istituto educa tivo, che vanta anche un giardino con tavoli e pan che per le lezioni all’aperto, così come un forno, in cui - in particolari occasioni - si cuoce il pane in compagnia. L’edificio adiacente è la stazione dei Vi gili del Fuoco Volontari, un corpo attivo ormai da 50 anni e composto da una media di 30 membri, come racconta con orgoglio l’ex comandante Nor bert Karbon.

Questa località, che sovrasta il capoluogo comu nale, schiude una vista particolarmente incante vole verso sud, affacciata sull’imponente campa nile di Castelrotto vicino alla chiesa parrocchiale, su prati e boschi verdeggianti e sulle bianche cime del Gruppo del Brenta nelle Dolomiti meridionali che fanno da sfondo. Questo panorama semplice mente meraviglioso allieta gli occhi e il cuore. «

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Questione di aghi

La Medicina Tradizionale Cinese considera il corpo e la mente come un’unità armoniosa. Nel suo ambulatorio di Fiè allo Sciliar, Ilona Bauer si avvale dell’agopuntura per combattere il dolore.

EEntrando nel piccolo ambulatorio nei pressi del Municipio di Fiè, l’odore di legna bruciata acco glie il visitatore che, durante il trattamento, sco prirà essere originato dalla moxibustione. Avvolta da ciò che resta delle fluttuanti nuvole di fumo, la dottoressa Bauer fa capolino in sala d’attesa, chie dendo di avere un po’ di pazienza. Tra le pitture murali raffiguranti meridiani e punti su sagome di corpi, cresce la curiosità per il primo trattamento con agopuntura.

Mentre fuori molti abitanti di Fiè si chiedono an cora, dopo tutti questi anni, cosa accade durante questa strana pratica, all’interno si concentra l’a zione: è il regno della dottoressa Ilona Bauer, or mai abituata a essere guardata con leggero scet ticismo in questa incantevole località, ma anche oltre i suoi confini. “A volte gli stessi colleghi hanno difficoltà ad accettare che qui sorga un ambulato rio medico lontano dai modelli della medicina con venzionale,” ammette. Per contro, però, altrettanti

colleghi, operanti nei campi più disparati, vengono da ogni dove per farsi “bucherellare” da lei.

Austriaca di origine tedesca, dopo aver studiato a Vienna, ha completato la sua formazione specia listica in medicina interna a Jena, trasferendosi poi in Alto Adige per amore, oltre 20 anni fa. Questa madre di due figli si dedica completamente alla sua attività, praticando la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), basata sulla teoria che l’energia vi tale Qi scorra attraverso l’organismo in canali chia mati meridiani. “Questi meridiani possono essere paragonati a fiumi che irrigano il corpo e nutrono gli organi”, spiega la dottoressa. Qualsiasi disturbo di questo sistema agisce come una diga che blocca il flusso di energia vitale, causando malattie e di sturbi.

Molti pazienti raggiungono Fiè allo Sciliar per ri volgersi a Ilona Bauer a causa dei loro dolori: alcuni soffrono di emicrania, patologie della schiena o del

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Testo: Elisabeth Augustin Foto: Helmuth Rier » Ilona Bauer, specialista in medicina interna, si dedica con successo alla Medicina Tradizionale Cinese

ginocchio, altri sono cronicamente esausti o vo gliono finalmente debellare il raffreddore da fieno. Nel frattempo, la dottoressa ha accumulato una lunga esperienza anche in tema di disturbi femmi nili e di desideri insoddisfatti di maternità. “I miei pazienti hanno un’età compresa tra i 6 e i 90 anni. La più anziana viene da Mantova ogni 14 giorni da due anni e ora, grazie all’agopuntura periodica, si sente molto meglio”, afferma felice Ilona Bauer.

La Medicina Tradizionale Cinese si concentra su cinque aree: quella più conosciuta alle nostre lati tudini è l’agopuntura. Ma vi sono anche la fitote rapia, la dietetica, il massaggio TuiNa e il Qi Gong, una terapia del movimento. “La medicina cinese vanta una tradizione millenaria”, spiega la dotto ressa. “E le pratiche antiche tengono conto delle innumerevoli connessioni tra corpo e mente. Que sti metodi di cura, anche combinati tra di loro, por tano a ottimi risultati.”

Quest’internista è felice di aver scoperto la Me dicina Tradizionale Cinese anche per se stessa e rifiuta con decisione che venga etichettata come pratica esoterica. “I miei colleghi agopuntori sono tutti medici convenzionali, proprio come me”, sot tolinea. È stato l’incontro con il dott. Giuseppe Di Marino in Alta Badia, anni fa, a spingerla a imboc care questo percorso. Dopo averle tastato il polso, le spiegò esattamente cosa le mancava e la invitò a sottoporsi ad agopuntura. Bauer aveva appena ter minato la specializzazione in geriatria in Austria, campo cui voleva dedicarsi nuovamente dopo la nascita del secondo figlio. Ma è rimasta talmente affascinata dai corsi di agopuntura, che aveva ini ziato a seguire per pura curiosità, da decidere di assistere il dott. Di Marino a Pedraces. Per molti anni, a partire dal 2004, raggiungeva il suo men

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“Ogni disturbo del sistema funge da diga, che blocca il flusso energetico importante per la vita”

Il trattamento ha inizio con la palpazione del polso, che consente di verificare il flusso energetico nei singoli canali

tore ogni settimana in Alta Badia per lavorare nel suo ambulatorio. “Tutto quello che so l’ho imparato da lui”, sottolinea, “è il mio maestro, proprio come accadeva in Cina. La sola palpazione del polso ha richiesto anni di insegnamento e di pratica”. Nel frattempo, la vivace dottoressa si è recata diverse volte in Cina e in Giappone per approfondire le proprie conoscenze.

Se il dott. Di Marino vanta pazienti da tutta Italia, anche l’ambulatorio di Ilona Bauer, aperto 15 anni fa nel centro di Fiè allo Sciliar, è molto gettonato da tempo. Il pianista argentino Eduardo Delgado è quello che arriva da più lontano, ogni anno. “Du rante lo Schlern International Music Festival, di versi anni fa, questo pianista è venuto nel mio am bulatorio perché accusava un tale dolore al nervo sciatico da non riuscire più a insegnare”, racconta Bauer. Da allora, il musicista, che vive a Los Ange les, viene a trovarla quasi ogni anno, nelle vesti di paziente e amico.

Soprattutto in estate molti turisti si rivolgono a lei a causa dei loro dolori. Ma ci sono anche ospiti che tornano a Fiè allo Sciliar per farsi curare e com binare la terapia con qualche piacevole giornata nella regione dolomitica Alpe di Siusi. “I miei pa zienti provengono da luoghi vicini e lontani e ap partengono a tutti i ceti sociali”, sottolinea la dot toressa. L’agopuntura da lei non deve essere un trattamento esclusivo. “Molti si disperano perché non sanno più come affrontare il dolore”, afferma l’esperta, “se non mi prendo del tempo per loro, dove altro potrebbe andare il paziente di Cavalese affetto da cefalea o la paziente in stato di gravi danza avanzata di Bressanone?”. Riequilibrando il flusso d’energia vitale con l’agopuntura, molti di sturbi scompaiono rapidamente e vengono riatti vati i poteri di autoguarigione.

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Il trattamento ha inizio con la diagnosi del polso e della lingua secondo i criteri della MTC, dopo il colloquio relativo al questionario compilato dal pa ziente e l’esame degli esiti della medicina conven zionale. “Dal polso si percepisce il flusso di ener gia nei singoli canali e si può comprendere se in un meridiano l’energia è eccessiva o scarsa, con sentendo così di decidere se ne va tolta o aggiunta con l’agopuntura. Ciò accade p.e. quando il fegato lavora troppo nelle persone stressate”, spiega. “La lingua invece rivela molto sullo stato energetico generale di un individuo”.

Mediante l’agopuntura vengono posizionati degli aghi su determinati punti dei canali superficiali per riequilibrare il flusso di energia bloccato. Durante la seduta, da dieci a quaranta punti vengono atti vati o calmati con aghi estremamente sottili che non sono più dolorosi di una puntura d’insetto. Con

una tecnica correlata, la moxibustione, in prossi mità dei punti di agopuntura vengono bruciate in modo controllato delle erbe, che rafforzano l’orga nismo e ripristinano l’armonia perduta. Per questo efficace trattamento si utilizza l’artemisia.

Quando necessario, la dottoressa combina nella sua diagnosi medicina occidentale e orientale. “Ogni forma di terapia ha i suoi limiti che è op portuno conoscere”, spiega l’esperta. “Se mi ar riva un paziente con un evidente prolasso del di sco, lo mando in ospedale in ambulanza. Oppure, in presenza di cefalea talvolta prescrivo una riso nanza magnetica per escludere un eventuale tu more. Allo stesso modo, in caso di grave perdita di peso, è necessario consultare la medicina conven zionale. Se non posso far scomparire un tumore, posso alleviare la nausea o la spossatezza dovute alla chemioterapia”. Ciò che affascina quest’inter

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nista è l’ampia gamma di possibilità offerte dalla Medicina Tradizionale Cinese per trattare i di sturbi più disparati dei suoi pazienti. “L’approccio olistico considera corpo e mente come un’unità ar moniosa e spesso rende possibili diagnosi, per cui i medici occidentali si arrendono”, riassume.

Chiaramente, il risultato più prezioso è una gra vidanza a lungo agognata. “Spesso questo è un percorso difficile”, conferma la dottoressa Bauer, “ma l’agopuntura può senza dubbio essere di sup porto”. L’assistenza alle pazienti e ai loro partner con un desiderio insoddisfatto di genitorialità è uno dei suoi principali obiettivi. L’agopuntura può aiutare anche nella preparazione al parto, nei crampi mestruali e nella menopausa.

“La richiesta più frequente che mi viene rivolta è la possibilità di perdere peso”, sorride, guardando

Rosa, la sua assistente. “E io rispondo sempre che se possedessi un ago con questi poteri, la gente farebbe una fila davanti al mio ambulatorio lunga fino a Monaco o Milano”. In Rosa Harder, la dotto ressa Ilona ha individuato qualche anno fa la colla boratrice ideale, che si occupa dei pazienti durante l’agopuntura e dà una mano dove serve. Rosa è un supporto importante. “La gente non viene perché è costretta, ma perché è convinta che facciamo un buon lavoro”, sottolinea Bauer. “È un’attività molto soddisfacente. Non posso curare tutti, ma posso migliorare la loro situazione. E questo mi dà molta gioia”.

“Trasmetto ai pazienti molta della mia energia, per questo è importante per me prendermi il tempo per ripristinare la mia carica energetica”, am mette. Nel tempo libero, la si può incontrare in paese per un caffè, a vernissage e concerti, anche

In determinati punti sui canali superficiali corporei vengono posizionati degli aghi in grado di riarmonizzare il flusso energetico. Con la moxibustione in prossimità di tali aghi, vengono fatte bruciare delle erbe

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La

se ciò che ama di più è immergersi nella natura per ricaricare le batterie. “Si può lavorare e fare il pieno di energia anche con il Qi Gong”, aggiunge, “un insieme di esercizi di respirazione e movimento”. Una volta all’anno, Ilona Bauer organizza un corso su questa disciplina insieme alla collega Claudia Mittenzwey di Dresda, frequentato da donne en tusiaste provenienti dalla Germania e dall’estero.

“Alla fine, però, un cuore felice è la migliore me dicina”, conclude. Questo motto, scelto durante il dottorato, la accompagna sempre nella sua impor tante missione. «

I luoghi preferiti da Ilona Bauer

Castel Prösels

Ilona Bauer apprezza il variegato programma di eventi culturali, soprattutto in estate, e in parti colare i concerti di musica clas sica tra le antiche mura o nel cortile del maniero, aperto alle visite anche in inverno.

Laghetto di Fiè

Il piccolo lago alpino ai piedi dello Sciliar è un’idilliaca oasi na turale dal fascino particolare in ogni stagione, su cui troneggia lo Sciliar fiero e maestoso, tutto da ammirare.

Bullaccia

Sul margine nord-occidentale dell’Alpe di Siusi si erge la mi tica Bullaccia, amata anche dalle leggendarie streghe. llona Bauer non si perde mai un’escursione, quando i rododendri sono in piena fioritura.

San Valentino

La graziosa chiesetta di San Va lentino, significativa dal punto di vista storico-artistico, sorge in mezzo ai prati sopra Siusi allo Sciliar ed è un apprezzato sog getto fotografico. Durante le sue passeggiate, Ilona Bauer si gode la straordinaria vista sullo Sciliar.

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dott.ssa Ilona Bauer considera corpo e mente come un’unità armonica
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Quando esprimono la particolare atmosfera del periodo, i Mercatini di Natale possono essere così ricchi di semplicità e bellezza, proprio come quello di Fiè allo Sciliar.

La quiete prima della tempesta S

Se l’idea del Mercatino di Natale fa brillare gli oc chi di alcuni, altri vengono assaliti da un vero e proprio attacco di panico. Le luci a LED scintillanti, i copricapi di peluche con corna d’alce e le aleg gianti note di musica pop natalizia – ingredienti molto apprezzati nei mercati di successo a livello commerciale – non sono sempre compatibili con la spiritualità del messaggio d’Avvento. Fiè allo Sci liar vanta un interessante contrappunto.

Solitamente le attrazioni puntano alla tradizione e a un lontano passato: non il Mercatino di Fiè che, invece, ha un “sapore” fresco e giovane, anche perché è stato ideato da persone altrettanto gio vani. La storia delle sue origini è troppo bella per essere vera. Poco più di 10 anni fa, dopo aver otte nuto il permesso dall’amministrazione comunale, un gruppo di amici ha aperto uno stand per la me scita del vin brulè sul piazzale della chiesa, spesso deserta in inverno. Da quel momento, intorno a questi “pionieri” si è riunita una cerchia allargata di amici - ci crediate o no - per cantare insieme

la sera. Affinché la solitaria bancarella non rima nesse isolata, una squadra di volontari impegnati nel Consiglio didattico - un gruppo di lavoro delle associazioni paesane per la promozione delle at tività formative - ha realizzato altre due casette per la vendita di qualche manufatto artigianale. Di quanto in quando, veniva poi invitato un gruppo musicale che avesse voglia di suonare: un’occa sione per ridere insieme, brindare, chiacchierare e ascoltare. Così, di serata in serata, sempre più residenti si riunivano in piazza, attirati dalla piace vole atmosfera suscitata da luci, calore, profumo di vin brulè e, talvolta, musica dal vivo: ha preso così forma l’idea natalizia di pace e convivialità.

Ma il concetto alla base era tutt’altro che commer ciale, così come l’iniziativa del pasto destinato alla piccola cerchia di volontari e aiutanti, il cui rica vato veniva devoluto a una buona causa. Tuttavia, l’idea e l’impegno comune erano radicati nella pro fonda esigenza di promuovere, durante l’Avvento, l’incontro interpersonale che, in un territorio for

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Testo: Sabine Funk
Foto:
Helmuth Rier
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Piacevole atmosfera di luci, calore, musica e aroma di vin brulè

temente orientato al turismo come l’Alto Adige, assume forse una valenza molto speciale: a Na tale, infatti, prende il via l’alta stagione inver nale che condiziona la quotidianità di numerosi abitanti. Durante l’Avvento, invece, gran parte delle strutture ricettive è ancora chiusa e an che chi lavora nel settore turistico ha il tempo di godersi la tranquillità prima del trambusto di Natale e Capodanno.

Per quanto piccolo e intimo, l’idea del Merca tino di Natale un po’ alternativo di Fiè allo Sci liar ha preso forza, iniziando a crescere e fiorire. Così, negli anni successivi, è stato sviluppato un concetto particolare per il periodo prena talizio: in base al motto “Af Weihnachten zua” (verso il Natale, ndt), in un opuscolo redatto dai solerti membri del Consiglio didattico, chia mato informalmente “Biachl” (libretto, ndt), ven gono raccolti gli eventi organizzati dalle nume rose associazioni locali – cori, banda musicale, circolo teatrale, Unione giovani agricoltori, an ziani dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, biblioteca, associazione genitori e scuola elementare - nell’ambito del programma per il periodo d’Avvento e del Natale. A volte il

Gruppo cattolico giovanile realizza ghirlande o mette in scena una recita natalizia, altre il coro dei ragazzi o dei bambini si esibisce in concerto o le persone si radunano per una fiaccolata serale. Naturalmente non mancano le visite di S. Nicolò e di Ruprecht il Servo, oltre che le antiche usanze e tradizioni rurali. I più anziani illustrano ai bam bini rituali, consuetudini, gioie e difficoltà dei tempi passati, spiegando loro com’era il Natale in questo paesino di montagna. Un altro uso ancora vissuto è il “Krippele schaugn” (tour dei presepi, ndt). In passato, infatti, era consuetudine girare di casa in casa per ammirare i presepi, spesso antichi, dei vicini. Anche Fiè ne vanta numerosi, alcuni dei quali sono esposti durante l’Avvento nella galleria sul piazzale della chiesa. Vale una visita il cosiddetto Presepe Probst, conservato nella cappella di San Michele e facente parte dell’esposizione del Museo parrocchiale. Rea lizzato alla fine del 18° secolo da Augustin Alois Probst, questo presepe a cassetta raffigura le vi cende del Natale e della Passione con un totale di 23 scene popolate da 241 figure intagliate in pino svizzero. Ogni anno poco prima delle feste, infine, sempre su questa piazza i giovani conta dini vendono alberi di Natale.

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Una caratteristica particolare del Mercatino di Fiè sono le decorazioni, elaborate e selezionate con cura. Ma, non solo nel giorno di Santa Lu cia, alle luci kitsch elettriche si preferiscono ove possibile candele e fiaccole. In realtà, dovrebbe prevalere un’atmosfera suggestiva, autentica e familiare, in cui assume un ruolo importante an che la sostenibilità, che sta entrando a far parte della mentalità comune. Le stelle di Herrnhut, con la loro luce calda e discreta, sono state volu tamente scelte per ricordare simbolicamente la Cometa di Betlemme e l’usanza alpina dei Can tori della stella.

Lo scorso anno sono state particolarmente ap prezzate le varie fiaccolate verso la vicina Pe terbühl. Anche quest’inverno, al termine della breve processione i partecipanti sono attesi da un grande braciere, intorno al quale - nella cap

pella illuminata dalla luce delle candele - il coro della chiesa di Fiè allo Sciliar eseguirà i tradizio nali canti natalizi, accompagnati dai biscotti pre parati dalle mogli dei contadini.

E quando già nel pomeriggio scendono le tene bre - e anche quest’anno è arrivato questo mo mento - di tanto in tanto gli abitanti di Fiè di ogni età escono dalla loro calda Stube per riu nirsi nel loro Mercatino di Natale, cresciuto nel corso degli anni, sebbene si speri che per molti altri possa mantenere la sua atmosfera auten tica e rilassata, quale luogo di incontro per la comunità locale. Lo spirito del Natale si palesa qui nella sua veste più bella, e lo si percepisce: a volte, infatti, la qualità supera la quantità. «

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Il tranquillo Natale di Fiè allo Sciliar

Il pane contadino

Una volta diventato stanziale, l’uomo comincia a coltivare i cereali per produrre il pane. E in Alto Adige viene escogitata una modalità di conservazione che lo rende particolarmente delizioso.

CChi si concede una merenda altoatesina con la “m” maiuscola a base di speck, Kaminwurzen (salamini affumicati, ndt), formaggio e diverse varietà di pane, s’imbatte immancabilmente nello Schüttel brot, una deliziosa focaccia croccante. Questa spe cialità altoatesina riscuote da tempo un tale suc cesso tra i turisti da rappresentare un eccellente “souvenir” - preconfezionato e a lunga conserva zione - da portare a casa in grandi quantità, perché il suo sapore si mantiene inalterato anche dopo le vacanze: basta estrarlo dalla confezione, picchiet tarlo con la mano sul retro e assaporarlo, pezzetto dopo pezzetto.

Le origini. Klaus Oberprantacher, fornaio di Siusi, presenta alle famiglie interessate tutti i segreti dello Schüttelbrot e non solo: chi lo desidera, può anche cimentarsi nella sua preparazione, renden dosi così conto che non è così facile come sembra. Ma per prima cosa, il giovane panetterie spiega anche la panificazione di un’altra specialità alto atesina, le Vinschger Paarlen (pagnotte di segale della Val Venosta, ndt) a base di pasta madre, farina di segale, di spelta e di frumento integrale, acqua, sale e varie spezie. Questi panini, menzionati per la prima volta nel 13° secolo in un monastero be nedettino dell’Alta Val Venosta, vengono arricchiti con varie erbe, tra cui anice, cumino o trigonella, che favoriscono la digestione. Con questo impasto relativamente compatto si possono formare solo le “Vinschgerlen”, piccole pagnotte che, cotte in

forno a due a due come “gemelle”, diventano “Pa arlen” ovvero coppie, annoverate tra le specialità tradizionali.

La giornata della panificazione. Un tempo, i con tadini delle aree più isolate dell’Alto Adige erano autosufficienti. Infatti, coltivavano segale e altri ce reali adatti alla loro zona che, una volta maturi, fa cevano essiccare sui campi sotto forma di biche. Nel granaio, quindi, trebbiavano i chicchi che veni vano conferiti al mugnaio. Due, massimo tre volte all’anno, nel maso si preparava il pane, mescolando prima l’impasto - un duro lavoro - e, se necessario, lasciandolo lievitare nel calore della Stube. Ogni famiglia disponeva di un forno in pietra o argilla e, a cottura terminata, il pane aveva un sapore me raviglioso. Pensato come provvista, però, veniva portato immediatamente nel sottotetto ventilato e disposto all’interno di apposite griglie, dove diven tava talmente duro da poter rompere i denti. Così, con uno speciale strumento detto “Brotgrummel”, la contadina lo tagliava in piccoli pezzi che, spesso, venivano intinti nel latte per renderli più mastica bili. Secondo un’usanza secolare, questo pane ve niva consumato anche a cena insieme a castagne e patate lessate con la buccia.

Il segreto dello Schüttelbrot. Le antiche griglie, costituite da numerose file di scompartimenti di un’altezza massima di 20 cm e qualche cm di lar ghezza, fanno capire quanto fossero piccole que

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Testo: Rosa Maria Erlacher Foto: Helmuth Rier

ste focacce croccanti in passato. A un certo punto, però, a Fiè e dintorni sono comparse delle griglie più grandi. A quale scopo e perché proprio qui? Un tempo, sui pendii che circondavano questa località cresceva soprattutto la segale. Un impasto a base di questa farina contiene una certa quantità di mu cillagine che rende impossibile stenderlo o spia narlo e che, per non risultare grumoso e cuocere bene, necessita di una maggiore quantità di acqua. Sarà perché, un contadino - a causa di un tremo lio della mano - ha lavorato per errore il morbido impasto così tanto da far sì che, nel forno, si allar gasse ulteriormente sui bordi e diventasse sottilis simo e dorato al centro? O magari è frutto dell’e sperimento di un altro agricoltore che, in modo del tutto intenzionale, voleva rendere più sottile e croccante questo impasto vi-scoso, evitando la formazione di muffa o depositi untuosi durante lo stoccaggio? Klaus Oberprantacher, il fornaio, scommette sulla prima versione: il caso. Comun que sia, la storia di successo di questo pane croc cante, ora più grande e singolare, si è diffusa ra pidamente. Poiché questo processo di produzione

conquistò rapidamente Fiè allo Sciliar e i paesi cir costanti, prese il nome di Schüttelbrot di Fiè, seb bene oggi quello protetto dalla denominazione di origine sia quello dell’Alto Adige.

Il “Regglbrot” (sinonimo di Schüttelbrot), men zionato per la prima volta nell’ambito dell’ordi namento tirolese dei fornai del 1610, è diventato presto così noto, che un fornaio di Fiè era stato incaricato di inviare a Vienna il suo “Völser Bre atln” (pane di Fiè, ndt), in qualità di fornitore della corte imperial-regia. E sono documentate espor tazioni perfino in Palestina. Tuttavia, il fornaio Pe ter Fulterer si vide costretto a rifiutare l’incarico ufficiale di rifornire l’esercito imperiale con il suo Schüttelbrot di Fiè, a lunga conservazione e quindi perfetto come provvista per le marce, perché in tal caso avrebbe dovuto ampliare l’azienda o trasfe rirla a Vienna.

Oggigiorno, lo Schüttelbrot viene prodotto in tutto l’Alto Adige con caratteristiche regionali, ma seguendo sempre il medesimo principio. Da quando

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Il fornaio Klaus Oberprantacher racconta le origini dello Schüttelbrot e dei Vinschger Paarln
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non viene più preparato nei masi, ma in grandi quantità da fornai diplomati presso aziende artigia nali, è stata introdotta una novità. “La lavorazione manuale, che richiedeva molto tempo, è stata sosti tuita da un’apposita asse rotonda (su cui viene col locato l’impasto) che viene fatta girare con rapidi movimenti circolari”, così i Panificatori Alto Adige hanno illustrato l’innovazione.

Schüttelbrot fresco. Lo Schüttelbrot prodotto nelle località di Tires al Catinaccio, Castelrotto, Fiè e Siusi allo Sciliar vanta una peculiarità: il giorno della cottura (spesso limitata, purtroppo), in panificio è disponibile anche nella versione soffice. “I clienti lo apprezzano, perché può essere tagliato facilmente e farcito con salumi, speck o formaggio oppure de gustato solo con un po’ di burro”, spiega il fornaio. E ha un sapore particolarmente intenso! La variante soffice, però, deve essere consumata nell’arco della giornata, altrimenti diventa dura e impossibile da tagliare. Tuttavia, esiste un trucco per ammorbidire questo pane: basta spennellarlo con un po’ d’acqua e passarlo nuovamente in forno – un consiglio ec cezionale, che offre ottimi risultati!

Klaus Oberprantacher è un eccellente maestro della sua arte. Le famiglie che partecipano alla di mostrazione possono “toccare con mano” la diffe renza tra Paarl e Schüttelbrot, divertendosi tantis simo! Nativo di Siusi, Klaus è in grado di spiegare perfettamente il processo produttivo in tedesco e in italiano, poiché durante il servizio militare - all’e poca ancora obbligatorio - era poliziotto stradale in Italia settentrionale. Il mestiere l’aveva già impa rato dal padre e da numerosi anni gestisce autono mamente l’azienda.

Schüttelbrot sano. Lo Schüttelbrot è una delle po che varietà di pane prodotte senza conservanti e sostanze chimiche e, ciononostante, a lunga con servazione: grazie a spezie quali trigonella, anice e finocchio, inoltre, favorisce la digestione. E ora è giunto il momento di un ultimo consiglio: con lo Schüttelbrot croccante si possono preparare varie ricette, dagli apprezzati canederli passando per le tagliatelle fino alle bruschette. Ma in tutta since rità lo Schüttelbrot con speck e formaggio, accom pagnato da un ottimo calice di vino altoatesino, è e sarà sempre la prelibatezza tradizionale per ec cellenza. «

Schüttelbrot & Vinschgerlen Corso di panificazione

Presso il panificio Oberpranta cher di Siusi allo Sciliar, potrete preparare insieme a Klaus, il panettiere, una grande varietà di pane tipico altoatesino, apprendendo il significato del nome Schüttelbrot e la tecnica di “spianatura” dei “Vinschgerle”. Inoltre, Klaus v’illustrerà la differenza tra i vari tipi di cereali, raccontan dovi svariati aneddoti sulla preparazione del pane. Infine, potrete portare a casa con voi lo Schüttelbrot e il Vinschger Paarl (coppia di panini) pre parati con le vostre mani.

APPUNTAMENTI

Ogni mercoledì dal 25 gennaio al 15 marzo 2023 Inizio alle ore 15

Prezzo (adulti): 15,00 € Prezzo (bambini 6-13 anni): 10,00 € Iscrizione presso le Ass. Turistiche.

Prima di essere infornato, lo Schüttelbrot viene lavorato “scuotendolo”: appena sfornato è davvero eccellente

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Canederli allo Schüttelbrot

Lo Schüttelbrot non manca mai in Alto Adige: nei panifici, nei negozi di alimentari, nelle abitazioni private. I piccoli avanzi che si accumulano nel tempo possono essere trasformati in gustosi canederli, una versione lievemente più speziata del piatto più popolare del territorio.

INGREDIENTI

300 g di Schüttelbrot 250 ml di latte

2 cucchiai di farina

2 uova

1 cucchiaio di olio di semi 2 scalogni 1-2 carote

Sale

Varie erbe aromatiche (a seconda dei gusti e della stagione) come erba cipollina, prezzemolo, timo limone,

1 foglia di levistico, noce moscata

1 porro

Un po’ di burro

PREPARAZIONE

Ridurre lo Schüttelbrot in briciole (non troppo piccole) e unirlo a farina, sale ed erbe. Tagliare gli scalogni a rondelle e grattugiare finemente la carota. Soffriggere le verdure con aglio e olio e aggiungerle all’impasto, cui va incorporato anche il latte con le uova sbattute. Lasciare riposare per un po’. Formare dei piccoli canederli e cuocerli in acqua bollente per 15 min. Nel frattempo, tagliare il porro a rondelle, soffriggerlo leggermente nel burro e insaporirlo con sale e pepe. Servire i canederli sul porro saltato. Buon appetito!

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Ricetta: Barbara Pichler Foto: Helmuth Rier

Una storia di successo. Allora come oggi.

Prodotti freschidai nostri contadini!

Konsum Markt è un supermercato nel cuore di Castelrotto con un assortimento di articoli tale da renderlo unico e straordinario. L’ampia scelta di generi alimentari, prelibatezze culinarie fornite dagli agricoltori locali e prodotti biologici, infatti, è arricchita anche da un’offerta di attrezzi agricoli e ferramenta. La selezione della nostra gamma si basa sui valori in cui crediamo, ossia la produzione regionale, le brevi distanze e la promozione delle aziende locali. Tra le numerose specialità dell’Alto Adige proposte nel nostro punto vendita, non può mancare il tradizionale Schüttelbrot del panificio-pasticceria Burgauner, nel classico abbinamento con il tipico “Speck di Castelrotto” della macelleria Gruber. VeniteCi a trovare.

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Appuntamenti inverno 2022/23

Dicembre 2022

MAGIA NATALIZIA NELLA REGIONE DOLOMITICA ALPE DI SIUSI

L’aroma di pan di zenzero, can nella e vin brulè segna il ritorno dell’Avvento alle falde dello Sciliar, durante il quale un’atmosfera particolarmente intima aleggia sulla regione dolomitica Alpe di Siusi con i suoi piccoli ma raffinati Mercatini di Natale a Castelrotto, Fiè allo Sciliar e Tires al Catinaccio. I produttori locali offrono artigia nato artistico e articoli regionali, accompagnati da tipici canti e note natalizie e dalle specialità gastro nomiche, che invitano a trascorrere qualche momento in compagnia.

Natale in montagna a Castelrotto

> 3–4 dicembre 2022

> 8–11 dicembre 2022

> 9–10 dicembre 2022 (Concerto Natalizio dei Kastelruther Spatzen

> 16–18 dicembre 2022

> 23–24 dicembre 2022

> 26 dicembre 2022

Mercatino di Fiè

“Aspettando il Natale”

> 3–4 dicembre 2022

> 8 dicembre 2022

> 10–11 dicembre 2022

> 17–18 dicembre 2022

> 21 dicembre 2022

> 28 dicembre 2022

> 4 gennaio 2023

> 6 gennaio 2023

“Bergler”, Avvento a Tires

> 8 dicembre 2022

> 17 dicembre 2022

Inverno 2022/23

INVERNO A CASTEL PRÖSELS

Anche in inverno hanno luogo le visite guidate di Castel Prösels e, combinate con una suggestiva escursione, sono un’interessante alternativa allo sci. Dal 12 gennaio al 30 marzo 2023, ogni giovedì alle ore 15, il maniero si desta dal torpore invernale per dare il benvenuto ai suoi ospiti. Durante un tour guidato della durata di un’ora, i visitatori possono scoprire preziosi dettagli sulla sua storia e sui suoi antichi abitanti, oltre che ammirare tre esposizioni artistiche e una ricca collezione d’armi.

Giovedì, 29/12/22, 05/01 e 23/02/23 alle 15 si svolgeranno le “Giornate gastro-culturali invernali”, che riservano agli ospiti la possibilità di degustare gratuitamente (al termine della visita guidata) alcune tipiche specialità locali offerte dai produttori stessi presso gli stand nel cortile. Per le visite guidate invernali è necessaria l’iscrizione via mail all’indirizzo info@schloss-proesels. it entro le 12 del giorno dell’evento. www.schloss-proesels.it

Inverno

2022/23

EMOZIONI INVERNALI FUORI PISTA

Alla scoperta della natura con tutti i sensi: mentre Castelrotto organizza corsi di cucina, a Siusi allo Sciliar è possibile scoprire la magia del crepuscolo, i segreti di un piatto tradizionale e della preparazione del pane tipico. A Fiè allo Sciliar, invece, i buongustai possono par tecipare a una degustazione di vini e assaporare qualche specialità gastronomica. Il Natale è sinonimo di raccoglimento e pace, che ci con sentono di contemplare l’inconta minato paesaggio invernale di Tires e della caratteristica Val Ciamin. La sera è possibile prendere parte alla fiaccolata con cena, mentre le escur sioni sotto la luna piena attraverso l’Alpe di Siusi innevata conducono a un rifugio dove i partecipanti sono attesi da una cena tradizionale. Escursioni invernali, ciaspolate, delizie culinarie ed eventi serali: queste avventure guidate consen tono di vivere una vacanza invernale nelle Dolomiti con tutti i sensi. www.seiseralm.it/winteradventure

Inverno 2022/23

CENTRO VISITE DEL PARCO NATURALE SCILIAR-CATINACCIO

Mentre fuori la natura sta riposando, il Centro visite a Siusi allo Sciliar offre una panoramica della ricca flora e fauna del Parco naturale Sciliar-Catinaccio: quest’inverno è particolarmente dedicato alle foreste. Oltre alle caratteristiche formazioni boschive altoatesine con le loro peculiarità e i loro miste riosi abitanti, viene presentata in modo approfondito e vivace anche l’attuale situazione del bostrico. Il Centro visite è accessibile gra tuitamente durante gli orari di apertura anche per visite guidate.

ORARI PER LE VISITE GUIDATE

> 28 dicembre 2022, ore 16:00 > 4 gennaio 2023, ore 16:00 > 22 febbraio 2023, ore 16:00

https://parchi-naturali.provincia. bz.it/sciliar-catinaccio/ centro-visite.asp

10/11 dicembre 2022

WEEKEND DI PROVA

PER IL TELEMARK SULL’ALPE DI SIUSI

A partire dalle 9, presso la stazione a monte della Cabinovia Alpe di Siusi, avrete la possibilità di provare questo sport originale: eccellenti professionisti del telemark provenienti da tutto il mondo sveleranno trucchi e consigli.

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Foto: SAM/Alex Moling Foto: Schloss Prösels/Helmuth Rier Foto: IDM/Alex Filz

Inverno 2022/23

Alla scoperta del mondo invernale di animali e streghe con tutta la fami glia! In compagnia di un ranger, le famiglie partiranno alla ricerca delle tracce di animali e, guidate da un esperto, scopriranno come la fauna si prepara all’inverno, ai vari fenomeni che lo caratterizzano e al freddo. Inoltre, esamineranno le caratteristi che della neve, avventurandosi nel bosco fino alla casa della Strega Mar tha che racconterà loro leggende e aneddoti sulle fattucchiere a maghi. www.seiseralm.it/dolomiti-ranger

> 28 dicembre 2022

> 4 gennaio 2023

> 22 febbraio 2023

15 gennaio 2023

IL MATRIMONIO CONTADINO

A CASTELROTTO

Lo spettacolo in costume più affa scinante dell’Alto Adige: si tratta della ricostruzione storica di un matrimonio contadino, così come lo si celebrava un tempo ai piedi dello Sciliar. Clou dello spettacolo è il corteo nuziale che, in costume tipico su slitte splendidamente addobbate e trainate dai cavalli, parte da S. Valentino per raggiungere il centro a Castelrotto, coinvolgendo i visi tatori in un viaggio nel 19° secolo.

3 febbraio 2023

ALTO ADIGE MOONLIGHT CLASSIC ALPE DI SIUSI

Anche nel 2023, la Moonlight Classic offre a numerosi atleti e appassionati dello sci di fondo la possibilità di trascorrere momenti fantastici e di cimentarsi a livello internazionale in una competizione notturna, illu minata dalla luce delle fiaccole e al cospetto dello scenario mozzafiato del più vasto altipiano d’Europa. I tracciati ad anello di 30 e 15 km, con partenza e arrivo a Compaccio, devono essere percorsi esclusiva mente in stile classico. Questo spet tacolare evento prende il via alle 20. Prenotazione obbligatoria su www.moonlightclassic.info

> 11 febbraio 2023

DIVERTENTE GARA NOSTALGICA

Partite insieme a noi per rivivere l’emozionante passato dell’area sciistica Alpe di Siusi! Sulla pista Panorama, numerosi gruppi nostal gici provenienti dall’intero arco alpino presenteranno il loro abbi gliamento e le attrezzature sciistiche delle varie epoche, dando vita a uno spettacolo straordinario, realizzato in collaborazione con Otto Mau roner, professionista nel settore. Durante la pausa pranzo è prevista una sosta nei rifugi dei dintorni, seguita da una premiazione.

Marzo 2023

EARLY BIRD SKIING CON COLAZIONE

Divertimento all’alba sugli sci con colazione sull’Alpe di Siusi. A marzo, una volta alla settimana, un impianto di risalita a turno apre già alle 7 del mattino, consentendo di provare un’esperienza davvero unica: lasciare le prime tracce sulle piste appena battute e godersi la suggestiva atmosfera mattutina sull’altipiano più vasto d’Europa, accompagnati da esperti maestri di sci e dai loro preziosi consigli. Alle 9, è prevista una sosta al rifu gio con ricca e deliziosa colazione a base di specialità altoatesine.

DATE

> 1, 8, 15, 22 e 29 marzo 2023

8 marzo 2023

DOLOMITES

DIRNDL SKI DAY

Un nuovo divertente evento dedi cato alle signore celebra la sua prima volta l’8 marzo 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, in cui si terrà uno slalom parallelo con gioco a dadi al traguardo della pista Sanon. La partecipazione è riservata alle donne in squadre di due (amiche, sorelle, madri/figlie) e d’età superiore ai 18 anni, abbigliate con il Dirndl. La gara ha inizio alle 9.30. Nel primo pome riggio, è prevista poi una sfilata di Dirndl con intrattenimento musicale.

15 – 19 marzo 2023

15° SWING ON SNOW WINTER MUSIC FESTIVAL

Dal 15 al 19 marzo 2023, sullo sfondo dello spettacolare paesaggio della regione dolomitica Alpe di Siusi, va in scena lo Swing on Snow, il travolgente evento che invita scia tori, snowboarder e amanti delle cime innevate a destreggiarsi tra la neve a ritmo di brani folk, rock ed eclettiche sperimentazioni musicali. Per 5 giorni, gruppi provenienti dall’intero arco alpino si alternano in concerti dirompenti tra le loca tion più suggestive dell’altipiano più grande d’Europa, dando vita a concerti open air per la gioia dei visitatori. Ritmi travolgenti e toc canti pervaderanno sin dal mattino la stazione a valle della cabinovia e le piste dell’Alpe di Siusi, per poi spostarsi nei rifugi e nei ristoranti per il pranzo. La sera, i locali di Castelrotto, Siusi allo Sciliar, Fiè allo Sciliar e Tires al Catinaccio accoglie ranno invece i “concerti after-hour”. www.swingonsnow.com

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Foto: Annemarie Obexer Foto: Helmuth Rier Foto: SAM/Helmuth Rier

Anteprima estate 2023

8 maggio – 1 luglio 2023

ALPE DI SIUSI BALANCE

Quando la natura si ridesta, aumenta la voglia di attività all’aperto, che spinge molte persone ad immergersi nell’aria primaverile. Vari eventi e workshop su temi come salute, equilibrio, alimentazione sana e relax costituiscono la base ideale per l’inizio della stagione estiva. Oltre a scoprire luoghi incantevoli e centri energetici, potrete par tecipare ai nostri programmi ed eventi davvero speciali, vivendo emozioni uniche ed indimenticabili. www.seiseralm.it/balance

Giugno 2023

FESTIVAL DEL GUSTO DOLOMITES

Gli appassionati di cucina altoatesina sono attesi dalla terza edizione del “Festival del gusto Dolomites”: in queste due settimane la regione dolomitica Alpe di Siusi si presenterà dal punto di vista gastronomico, durante il quale presso gli hotel e i ristoranti aderenti all’iniziativa sarà possibile gustare un’ampia scelta di piatti locali. Sarà l’evento “Bergler Harass - il picnic gourmet ai piedi del Catinaccio” a dare il via il 2 giugno 2023 al Festival del Gusto Dolomites. www.seiseralm.it/settimaneculinarie

Estate 2023

L’ESTATE DI CASTEL PRÖSELS

Dal 1° maggio al 31 ottobre Castel Prösels, il più importante maniero del Tirolo risalente all’epoca di Massimiliano, è aperto alle visite guidate, che fanno luce sulla sua storia e su quella dei signori di Fiè, strettamente intrecciate l’una all’altra. Gli speciali tour per bambini accompagnati dalla Strega Martha consentono loro d’immergersi nel mondo delle leg gende e di apprendere nozioni interessanti sull’arte curativa del passato; quelli in compagnia di Friedrich von Hauenstein, invece, aprono le porte al mondo di cava lieri, scudieri e nobildonne. Concerti, letture e proiezioni serali di film completano il programma culturale. Castel Prösels accoglie inoltre la prima “Escape Room” dell’Alto Adige. Bambini (a partire da 9 anni) accom pagnati da genitori, giovani e adulti in gruppi di massimo cinque persone possono mettere alla prova fiuto, creatività, spirito di squadra, doti logico-matematiche ma, soprattutto, capacità di apprendimento e diver timento. E mentre i più piccini si divertono nel nuovo parco giochi, i genitori possono dedicarsi ai piaceri del palato nel giardino del castello. www.schloss-proesels.it

2, 3 e 4 giugno 2023

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CAVALCATA OSWALD VON WOLKENSTEIN

Un tuffo nell’atmosfera cavallere sca, tra stendardi e vessilli, lance puntate al vento e indomiti cavalieri pronti a sfidarsi in prove rocambo lesche in sella ai loro destrieri. La Cavalcata Oswald von Wolkenstein è un mix di tradizione medievale, folclore e sport equestre, dedicata al celebre cantore e poeta del 14-15° secolo, in un percorso a tappe che ripercorre la sua vita leggendaria negli scenari incantati della regione dolomitica Alpe di Siusi. Il 2, 3 e 4 giugno 2023 la grande manifestazione torna tra le Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO), ai piedi dello Sciliar. A sfidarsi tra le incitazioni della folla, 36 squadre di cavalieri in abiti tradi zionali che si destreggeranno in 4 tornei. La presentazione delle squadre e la grande festa si ter ranno nella località di Castelrotto. www.ovwritt.com

16/17 giugno 2023

OPEN AIR DEI KASTELRUTHER SPATZEN

Migliaia di fans sono attesi a Siusi allo Sciliar per applaudire i “Kastel ruther Spatzen”, pronti a esibirsi su un palcoscenico a cielo aperto, con hit che vanno dal 1993 al 2021. Come ogni anno, parteciperanno all’evento anche gruppi musicali provenienti da vicino e da lontano.

Estate 2023 CENTRO VISITE PARCO NATURALE SCILIAR-CATINACCIO

Il programma estivo per adulti e bambini del Centro visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio è vario e avvincente, sia nei suoi locali che all’interno del parco, con la natura a fare da protagonista. I ranger accom pagneranno le famiglie nel corso di emozionanti escursioni alla scoperta della natura e di interessanti serate informative, che vertono, tra le varie cose, sull’affascinante mondo delle farfalle, dei funghi e della geologia alpina. I bambini dai 6 ai 12 anni sono attesi ogni venerdì pomeriggio nel laboratorio creativo Daksy – un’occa sione per esplorare, giocare, fare bri colage e imparare a conoscere, passo dopo passo, la natura che li circonda. https://parchi-naturali. provincia.bz.it/sciliar-catinaccio/ centro-visite.asp

26 giugno – 11 settembre 2023

SUMMER CLASSICS DI SIUSI ALLO SCILIAR

Agli appassionati di musica classica, Siusi propone anche quest’anno una serie di straordinari concerti: artisti italiani con esperienze internazionali si esibiranno sulle note di grandi compositori. I concerti hanno luogo il lunedì alle 21.

DATE

> 26 giugno 2023

> 3, 10 e 17 luglio 2023

> 21 e 28 agosto 2023

> 4 e 11 settembre 2023

48 ALPE | Inverno
Foto: SAM/Werner Dejori Foto: Simon Terzer Foto: Schloss Prösels/Helmuth Rier

3 luglio – 25 agosto 2023

ESTATE IN FAMIGLIA

In estate l’Alpe di Siusi si trasforma in un paradiso magico per i bam bini. In occasione del “Dolomiti Ranger” grandi e piccoli detective partono alla scoperta dell’habitat degli animali che vivono nel bosco e nell’acqua, delle specie notturne e del mondo delle api, esplorando la foresta con tutti i loro sensi durante un pomeriggio avventuroso. Chi invece preferisce conoscere da vicino la vita di un maso può parte cipare al programma “Un universo in fattoria”, che consentirà di ammirare cavalli e pecore e di vedere come la farina viene trasformata in pane e il latte in formaggio. La Strega Martha guiderà infine una magica passeggiata notturna a Castelrotto. Estate 2023

EVENTI GASTRONOMICI ALL’APERTO

Due straordinari appuntamenti open air dedicati ai buongustai, che ren dono ancora più emozionante l’e state intorno al Catinaccio: il primo evento, previsto per il 2 giugno, sarà il Bergler Harass a Tires al Catinac cio, seguito dalla “Cena del Monta naro” il 20 luglio 2023, nota per la magnifica vista sul leggendario Cati naccio e per le sue raffinate specia lità. Uno straordinario evento culina rio si terrà, inoltre, il 23 luglio 2023 presso malga Tschötsch sull’Alpe di Siusi. Infine. il gruppo “Die Jungen Alpler” organizza la cena all’aperto “Tabbla Toò”, allietata da un concerto del cantante Max von Milland.

2 luglio 2023

10a MEZZA MARATONA ALPE DI SIUSI

Sono 21 i km della Mezza Maratona Alpe di Siusi, l’avvincente gara di corsa ad alta quota, che vede un massimo di 700 atleti e appassionati correre sui saliscendi dolomitici. Si tratta della decima edizione di un’entusiasmante sfida che, negli anni precedenti, ha attirato nella regione dolomitica Alpe di Siusi numerosi maratoneti e sportivi. In uno scenario davvero unico, il percorso si inerpica su un dislivello di 601 m, costeggiando Sciliar, Sas solungo, Sassopiatto e i Denti di Terra Rossa, fino al punto più alto, Punta d’oro, a i 2.050 m di altitudine. running.seiseralm.it

8 luglio 2023

5a SKY MARATHON CATINACCIO-SCILIAR

Tires al Catinaccio, incastonata nel magnifico scenario delle Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO), fa da sfondo alla Sky Marathon Cati naccio-Sciliar, una maratona alpina di 45 km con un dislivello di circa 3.000 m. Il percorso con partenza da Tires si snoda intorno al Catinaccio e, costeggiando lo Sciliar e Monte Cavone, fa ritorno al centro del paese. Il punto più in quota è Passo Principe, a 2.630 m d’altitudine. www.skymarathontiers.it

8 settembre 2023

TRADIZIONALE MERCATO ANNUALE

L‘8 settembre a Compaccio sull’Alpe di Siusi viene organizzato il mercato tradizionale, allietato da musica dal vivo e vari stand che propongono i loro prodotti e diverse specialità gastronomiche.

Autunno 2023

TRANSUMANZE 2023

Alla fine della stagione estiva si festeggia il ritorno a valle del bestiame, rallegrato da schioccatori di frusta, musica dal vivo e piatti tipici. La transumanza dall’Alpe di Siusi si terrà il 30 settembre, quella di Fiè allo Sciliar il 1° di ottobre 2023.

6 – 8 ottobre 2023

FESTA DEI KASTELRUTHER SPATZEN

La tradizione ha un nome: “Kastel ruther Spatzen”. Un’occasione per festeggiare alla grande, fra migliaia di fan radunati sotto il grande tendone di Castelrotto, immersi nello scenario delle Dolomiti. Un’emozione davvero senza eguali.

1 – 31 ottobre 2023

46a DISPENSA DI FIÈ A OTTOBRE

Da 46 anni, la Dispensa di Fiè è l’e vento gastronomico autunnale per eccellenza nella regione dolomitica Alpe di Siusi. Ristoratori e albergatori di Fiè allo Sciliar invitano buongustai e appassionati di specialità tipiche a partecipare all’ottobre gastro nomico. Questi artisti dei fornelli creano con raffinatezza pietanze originali al motto “Antiche ricette reinterpretate e servite con amore”. www.voelserkuchlkastl.com

4 settembre – 3 novembre 2023

PIACERI AUTUNNALI IN MONTAGNA

L’autunno dorato nella regione dolomitica Alpe di Siusi ha in serbo un’atmosfera davvero particolare all’insegna dei tour gui dati e della gastronomia nella natura. “Piaceri autunnali in montagna” offre un connubio di esperienze out door, magnifici paesaggi e momenti dedicati alle delizie del palato. Ne sono un esempio le escursioni gui date all’alba con prima colazione in un rifugio e i tour gastro nomici con degustazioni o all’insegna del “Törggelen”. www.seiseralm.it/autunnomontano

Inverno | ALPE 49
Foto: SAM/Armin Indio Mayr Foto: Anneliese Kompatscher Foto: TV Kastelruth/Helmuth Rier

Visto & sentito

Intimacy. “C’è qualcosa in ciascuno di noi che non potremo mai condividere con nessuno, perché fa parte della nostra esperienza unica e irripetibile”. Accompagnato da queste parole, il 26 agosto 2022 Andrea Vanzo ha pubblicato online la sua opera “Intimacy”. Per questo progetto, il musicista e compositore di colonne sonore ha trasportato sullo Sciliar un pianoforte smontato, ne ha riassemblato le parti a un’altitudine vertiginosa e ha tenuto un unico, intimo concerto da solista in mezzo al nulla: https://www.youtube.com/watch?v=a7VvHiaavTk

“La pace sia il loro primo scampanio”

Durante la Prima Guerra Mondiale, molte campane furono rimosse da vari campanili per la produzione di armamenti e poi gradualmente sostituite al termine del conflitto. Lo stesso è accaduto nel comune di Castelrotto, dove le otto nuove campane furono consacrate il 22 ottobre 1922. Il centenario è stata l’occasione per documentarne la storia, di cui ne è prevista la pubblicazione nel corso del 2023. In un momento in cui una guerra crudele torna a infuriare nel cuore dell’Europa, la strofa finale del Canto della campana di Schiller è più attuale che mai: “La pace sia il loro primo scampanio”.

Una squadra forte per la regione dolomitica Alpe di Siusi

Le associazioni turistiche della regione dolomitica Alpe di Siusi, gli operatori degli impianti di risalita e Alpe di Siusi Marketing sponsorizzeranno ancora una volta i giovani e ambiziosi atleti che vantano qui i loro natali. Il più esteso altipiano d’Europa, con le sue per fette discese e le piste da fondo, è già stato la culla di svariati campioni. Gli sciatori di Castelrotto Florian Schieder e Alex Hofer tornano a far parte del #TeamSeiser Alm. È riconfermato anche il consueto sostegno agli slittinisti su pista naturale Patrick Pigneter e Stefan Federer di Fiè e alle slittiniste su pista artificiale Andrea Vötter di Fiè allo Sciliar e Sandra Robatscher

La squadra vanterà inoltre il telemarker Raphael Mahlknecht di Fiè allo Sciliar e l’ex discesista Peter Fill di Castelrotto.

Tel. 0471 709 600, Fax 0471 704 199,

50 ALPE | Inverno
COLOFONE ALPE: registrato pr. il trib. BZ, decreto n. 9/2002 R.St. Editore: Alpe di Siusi Marketing, 39050 Fiè allo Sciliar, Via del Paese, 15, info@alpedisiusi.info, www.alpedisiusi.info. Direttore responsabile: Elisabeth Augustin. Redazione: Elisabeth Augustin, Rosa Maria Erlacher, Sabine Funk, Annemarie Obexer, Barbara Pichler, Katja Sanin, Simone Treibenreif; Traduzioni: Bonetti & Peroni. Pubblicità: Sabine Demetz, Christoph Trocker. Foto: Helmuth Rier. Impaginazione: Komma Graphik. Stampa: Litopat. Foto: Josef Obexer di Tires al Catinaccio. Foto: Helmuth Rier
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