Casa, fonte d’energia - Peter Fill

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Il 2016 è stato un anno grandioso per Peter Fill che a casa sua riconquista la forma fisica.

Casa, fonte d’energia Quest’anno, Peter Fill non si è aggiudicato solo la Streif di Kitzbühel, la gara di sci più difficile del mondo, ma anche la vittoria generale nella Coppa del Mondo di discesa libera. A casa trova la tranquillità e l’energia psichica per le sue straordinarie prestazioni, allenandosi tra le sue amate montagne.

Peter Fill con i due trofei più ambiti dello sci: la sfera di cristallo ed il camoscio di Kitzbühel.

N Non ha molto tempo da trascorrere a casa e, quindi, lo vive ancora più intensamente. Nel 1999, Peter Fill, non ancora 18enne, vinse l’oro in tutte e quattro le discipline dei Campionati Italiani Juniores. Poi nel 2002, debuttò nella World Cup, cominciando a girare il mondo. Due anni fa, dopo la nascita del figlio Leon, si sposò e costruì una casa nel suo paese nativo. Infine, visse la stagione migliore

della sua vita. Conquistò sempre ottimi posti, fino a domare la leggendaria Streif, la selvaggia pista dell’Hahnenkamm che mandò fuori gara gli altri principali favoriti, lasciando Peter Fill in testa dopo una discesa spericolata verso la vittoria. Un trionfo straordinario, che l’atleta superò a marzo, essendo il primo italiano ad aggiudicarsi la piccola sfera di cristallo della Coppa del Mondo di discesa libera. »

Testo: Rosa Maria Erlacher Foto: Helmuth Rier

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I consigli di Peter Fill Mountain-bike

Bici da corsa

Corsa

Escursioni

Baita Laurin: Castelrotto > Tiosels > Passo Pinei > Bulla > Monte Piz > Panorama > Baita Laurin > Spitzbühl > San Valentino > Castelrotto

San Valentino > Castelrotto > Passo Pinei > Roncadizza > Ponte Gardena > Chiusa > Val Gardena > Passo Pinei > Castelrotto > San Valentino

Tour di Laranza: Telfen > Bosco di Laranza > Veduta del re > Telfen

Tour sullo Sciliar: Compaccio > Panorama > Forcella dei Denti di Terrarossa > Alpe di Tires > Sciliar > Monte Petz > Sentiero dei turisti > Malga Saltner Tschapit > Compaccio

Strada del latte: Compaccio > Panorama > Baita Rosa Alpina > Rifugio Molignon > Saltria > Baita Rauch > Hotel Ritsch > Malga Gostner > Compaccio

Trail del Laghetto di Fiè: stazione a valle della Cabinovia Alpe di Siusi > prato Tschurtsch > Laghetto di Fiè > stazione a valle della Cabinovia Alpe di Siusi Mezza Maratona Alpe di Siusi: Compaccio > Hotel Icaro > stazione a monte della funivia Ortisei > Hotel Ritsch > Baita Rauch > Baita Rosa Alpina > Panorama > Baita Laurin > Compaccio

Nuova dimora. Ho appuntamento con Peter a casa sua. È appena tornato dalla Corea del Sud ed è ancora sotto l’effetto del jet lag, ma irradia autentica gioia, quella di trovarsi a casa con la sua piccola famiglia. Mi mostra il magnifico panorama sulle cime dolomitiche, lo Sciliar con le guglie rocciose di Punta Santner e Punta Euringer, dietro i

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coni innevati dei Denti di Terrarossa con lo Spitz­ bühl, il margine più esterno dell’Alpe di Siusi, alle loro falde. “Quando non sono fuori casa per gare o allenamenti con il team, svolgo qui il mio programma quotidiano di fitness”, mi spiega Peter, aprendomi


Per questo sciatore di successo la natura è fonte della sua forza psico-fisica.

le porte della sua attrezzatissima palestra con “macchine per il potenziamento” d’ogni tipo, con cui dà inizio a tutte le sue giornate sotto la guida di un personal trainer. Allenamento quotidiano. È nella natura che fa il pieno di pace interiore, calma imperturbabile, forza psichica, riflessi e resistenza, in un paesaggio che sembra creato appositamente per mettere intensamente alla prova i propri limiti. L’Alpe di Siusi, che s’estende ad un’altitudine compresa tra 1.800 e 2.300 m, è perfetta per i training ad alta quota: ecco perché in inverno vi si recano i team di sci di fondo di tutto il mondo, mentre in estate i maratoneti internazionali apprezzano i 180 km di tracciati per la corsa suddivisi in 20 trail di differenti lunghezze e gradi di difficoltà dell’altipiano più ampio d’Europa e dintorni. “Adoro avere questo Running Park praticamente

davanti alla porta”, rivela Peter. Così, si gode il tempo in compagnia della famiglia, per poi partire direttamente da casa per un tour in bicicletta in Val Gardena e Valle Isarco su strette strade dei passi e secondarie (un saliscendi che fa sudare anche i migliori atleti). Oppure corre attraverso i prati su cui aleggia l’aroma del fieno, fino al vicino Bosco

di Laranza e fa il giro della collina all’ombra di alti pini, utilizzando questo sentiero irregolare per migliorare coordinazione ed equilibrio. Piacere e relax. Dal punto di vista sportivo questo 33enne è molto eclettico: tra i suoi hobby figurano calcio, golf, moto, escursionismo ed arrampicata. “Divertendomi con gli amici a calcio o giocando a golf con mio padre posso semplicemente staccare la spina”, racconta Peter. Lo swing affianca spesso il suo allenamento quotidiano, grazie alla presenza del Golfclub San Vigilio a 18 buche al di sotto di Siusi. Tuttavia Peter irradia il massimo dell’entusiasmo, parlando di arrampicate ed escursioni. Ha conquistato tutte le vie ferrate e le arrampicate classiche dei dintorni: Punta Santner, la cresta di Monte Castello, la ferrata del Sasso Piatto e Passo Santner. Inoltre, nelle belle giornate estive ama partire

da casa avvolto dall’oscurità del mattino, per poi ammirare i primi raggi del sole presso la Croce di vetta sullo Sciliar. “Escursioni ed arrampicate coniugano piacere e relax”, racconta con passione. Così, libera la mente, assapora la quiete del mondo alpino, le sfide e la forza della natura, facendo il pieno d’energia psico-fisica. «

Peter Fill e la cugina Denise Karbon si aggiudicano la Coppa del Mondo: lei per lo slalom gigante nel 2007/08, lui per la discesa libera nel 2015/16.

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