Periodico mensile – Anno III, numero 22/2013 – €
AGOSTO
3,50 – Canton Ticino chf 7,00 SETTEMBRE 2013 Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI
MAGAZINE
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SALUTE ARMONIA BENESSERE NATURALE
n. 22 MAGAZINE
Compagni estivi: carota, mirtillo, miglio, borragine ed enotera
DOSSIER
Meditazione
Le tecniche principali e i loro segreti
Che cosa ha detto (davvero) il dottor Hamer
Stanchi morti? morti? Ecco i fiori per recuperare la vitalità
Semi di canapa Le mille virtù del “cibo del Buddha”
NUTRIZIONE NATURALE
LEZIONE DI FENG SHUI
I NOSTRI AMICI ANIMALI
NON SOLO LATTICINI, SCOPRIAMO LE FONTI VEGETALI DI CALCIO
EFFETTO BENESSERE ARREDANDO L’AMBIENTE SECONDO IL TATTO
LA RESURREZIONE DI MEO, CURE OMEOPATICHE PER UN MICIO SFORTUNATO
PREPARIAMOLO IN CASA. L’autoproduzione dei latti di soia, riso e semi di canapa
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Sommario NUTRIZIONE NATURALE pag. 10 Semi di canapa,
un alimento davvero completo pag. 14 Serve calcio?
Puntiamo sulle fonti vegetali
IL MONDO DELLE ERBE pag. 22 Rimedi naturali
per un’abbronzatura sana e prolungata
pag. 28 Pronto soccorso estivo,
due oli da mettere in valigia
LE ALTRE MEDICINE
OMEOPATIA pag. 72
Tutti i rimedi per l’acne
pag. 78
La resurrezione di Meo dopo l’abbandono e la malattia
pag. 64 Che cosa ha detto
davvero il dottor Geerd Hamer?
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pag. 32
DOSSIER
I sentieri della meditazione La meditazione e la mente Mindfulness, la consapevolezza che cambia la vita Una strada verso la supercoscienza Meditazione trascendentale, un tuffo nell’oceano del Sé profondo Mindfulzen, la meditazione Zen per l’uomo moderno
RUBRICHE
Il Gom per fare amicizia con noi stessi
Il periscopio pag. 8
Sulle ali di psiche pag. 18
Ci salverà un fiore pag. 26
Scoperte in soffitta pag. 31
Lezione di Feng Shui pag. 70
Il tuo omeotipo
Il mercato della salute
pag. 76
Prepariamolo in casa pag. 80
Le ricette del mese pag. 83
pag. 85
Libri pag. 87
Web trend pag. 90
Annunci olistici pag. 95
L’ultima domanda pag. 98
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Il mondo delle erbe
Rimedi naturali per un’abbronzatura sana e prolungata Regna l’estate e alcuni di noi giustamente desiderano esporsi al sole. La natura, sempre generosa, può sostenerci con alcune proposte cui magari non avevamo pensato. È venuto il momento di approfittarne. Stefania La Badessa 2 2 L’altra medicina
ritemi, foto-invecchiamento, macchie, pelle secca e opaca sono solo alcuni dei possibili danni causati dall’esposizione solare: per difendersi meglio dai raggi del sole, conservando più a lungo il colore dorato di una perfetta abbronzatura, è possibile attuare un vero e proprio programma di “allenamento” per la pelle. Oltre a consumare maggiori quantità di verdura e frutta, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi naturali specifici, in grado di stimolare la capacità di auto-protezione della pelle e al tempo stesso di migliorarne l’elasticità e il grado di idratazione. La pelle potrà così conquistare in modo più sano il bel colore ambrato dell’abbronzatura, limitando i possibili danni da esposizione solare quali fotoinvecchiamento ed eritemi.
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Un classico per la pelle: la carota er preparare la pelle ad una abbronzatura dorata, veloce e duratura – sostenendola nell’affrontare il clima caldo e secco dell’estate – non si può non pensare alla carota (Daucus carota L.), rimedio naturale particolarmente indicato per garantire elasticità, idratazione e abbronzatura, aiutando al tempo stesso la pelle a difendersi dai rischi dell’estate. Come molti altri vegetali e frutti dal colore rosso aranciato, la radice della carota – oltre a contenere numerosi principi nutritivi come vitamine e sali minerali – è particolarmente ricca di Beta-carotene, una sostanza che nell’organismo viene trasformata a livello del fegato in vitamina A. Quest’ultima è una delle vitamine più importanti per la pelle: viene infatti utilizzata per prevenire, evitare e ritardare i fenomeni di invecchiamento cutaneo. Tipica della vitamina A è inoltre l’azione antiossidante che le consente di proteggere la pelle dalle radiazioni solari, preservandola dall’aggressione dei raggi ultravioletti. La pelle ritrova così non solo morbidezza ed elasticità, ma anche maggiore forza nel contrastare gli attacchi dei radicali liberi. Queste proprietà fanno degli estratti di carota gli integratori ideali per migliorare l’aspetto complessivo della pelle, aiutandola a lottare contro le aggressioni del sole (soprattutto per le prime esposizioni) e facilitandone l'abbronzatura.
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Come utilizzarla Oltre che al naturale, la carota è presente in forma di estratto in numerosi integratori in commercio indicati per favorire e mantenere l’abbronzatura. La dose consigliata per l’estratto oleoso o totale è di 4 capsule al dì, ripartite tra la mattina e il pomeriggio. Forando con un ago la perla o la capsula contenente l’estratto oleoso di carota è possibile applicare l’olio in esse contenuto direttamente sulla pelle, con un leggero massaggio, per garantire un’azione elasticizzate, rigenerante e nutritiva anche dall’esterno, con risultati visibili in poche applicazioni.
Pro e contro Molti pro e nessun contro (a meno che non si esageri diventando… arancioni).
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Da ricordare Per un’azione più efficace sarebbe consigliabile iniziare l’assunzione dell’estratto almeno un mese prima dell’esposizione al sole.
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Il mondo delle erbe
Mirtillo per proteggere il microcircolo er le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e rigeneranti, anche alcuni principi attivi contenuti nelle bacche di mirtillo (Vaccinium myrtillus L.), come gli antocianosidi (bioflavonoidi) e la vitamina C, sono capaci di contrastare i danni causati dai radicali liberi e dalle radiazioni ultraviolette:
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✔ i bioflavonoidi
riescono a proteggere, rinforzare e tonificare le pareti delle arterie e delle vene, favorendo il corretto funzionamento dei capillari: viene così limitato il rischio di danni alla pelle causati dalla vasodilatazione, tipica conseguenza dell’esposizione solare;
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Da ricordare Il mirtillo è un ottimo rimedio per favorire il benessere degli occhi e della vista. Considerato lo stress non indifferente causato dai raggi solari, la cui azione aggressiva viene accentuata a causa del riverbero sull’acqua e sulla sabbia, il mirtillo contribuisce – insieme agli occhiali da sole – alla protezione e alla salute dell’occhio, anche nei più piccoli, per i quali è consigliato l’estratto fluido in succo.
✔la vitamina C, fondamentale per il mantenimento del giusto grado di elasticità, migliora la resistenza della pelle perché contribuisce a ristrutturare al meglio le fibre di collagene presenti negli strati cutanei.
Come utilizzarlo Ricorrendo all’estratto secco in capsule, anche per il mirtillo la dose consigliata è di 2 al mattino e 2 nel primo pomeriggio. Esistono in commercio anche estratti fluidi, del tutto simili a succhi di frutta concentrati, in vendita in bottigliette di vetro scuro: in questo caso sarà consigliabile assumere la dose indicata sulla confezione dal produttore.
Pro e contro Il mirtillo favorisce anche il benessere delle vie urinarie, riduce i rischi di episodi di cistite durante l’estate. Ma è bene ricordare che il mirtillo ha anche una leggera azione astringente, che nei soggetti predisposti potrebbe provocare stitichezza.
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Che cosa guardare in etichetta Essenziale è utilizzare estratti di buona qualità, assicurandosi che sulla confezione sia riportata la dicitura “estratto totale (o oleoso, nel caso della carota) titolato e standardizzato”. Questa accortezza consente di assumere estratti realmente efficaci e ricchi di principi attivi.
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Pelle abbronzata più a lungo Per favorire il mantenimento dell’abbronzatura, garantendo idratazione ed elasticità alla pelle, è possibile ricorrere a due integratori in forma oleosa, l’olio di Oenothera biennis (enotera) e quello di Borago officinalis (borragine). Grazie al loro contenuto di acidi grassi polinsaturi (sostanze essenziali per molte funzioni biologiche dell’organismo, anche a livello cutaneo) sono particolarmente apprezzati in campo dermatologico quando si parla di protezione della pelle: per le loro proprietà dermoprotettive ed antinfiammatorie, questi due oli possono essere utilizzati sotto forma di integratori dietetici sia nella fase di preparazione all’abbronzatura sia per favorire l’idratazione e l’elasticità cutanea dopo l’esposizione ai raggi solari. Li si può assumere sotto forma di olio o come perle oleose, per due volte al giorno a digiuno (ore 7:00 e ore 19:00), adottando una dose tale da garantire l’assunzione di 250-300mg/die di acido gamma– linolenico.
Il trucco
Quando il tempo stringe… Se il tempo a disposizione per prepararsi all’impatto col sole è ormai agli sgoccioli, almeno 10 giorni prima dell’esposizione solare si può ricorrere agli estratti di ribes nero (Ribes nigrum L.): le foglie di questa pianta vengono infatti utilizzate dalla moderna fitoterapia per le loro proprietà antiallergiche ed antinfiammatorie. Il meccanismo della sua attività curativa non è ancora stato definito con certezza scientifica, ma è invece confermata la sua efficacia che in alcuni casi può essere paragonata a quella del cortisone, noto farmaco dalla potente attività antinfiammatoria. Assunto con costanza, in capsule (600-700 mg di estratto secco al dì, corrispondenti in media a 3 capsule) o in macerato glicerico, alla dose di 30 gtt per 2 volte al giorno, il ribes dovrebbe tenere sotto controllo il pericolo di eritema, tipico soprattutto dei primi giorni di esposizione.
Per nutrire e decongestionare la pelle dopo l’esposizione solare è possibile applicare direttamente, con un leggero massaggio, una piccola quantità di olio (anche forando una capsula con uno spillo) almeno 3 volte a settimana.
Non dimentichiamoci dei capelli. Avete mai pensato al miglio? Sole, vento e salsedine influiscono anche sulla salute dei capelli: per agire in profondità sulla struttura del capello, restituendogli maggiore elasticità, robustezza e soprattutto la capacità di riflettere la luce, che è alla base della sua brillantezza, si può ricorrere al miglio, rimedio naturale particolarmente ricco di sostanze nutritive, capace di stimolare la formazione della cheratina, sostanza essenziale per l’elasticità e la resistenza dei capelli. Si tratta di uno dei cereali più nutrienti e digeribili, da sempre considerato un integratore di “bellezza” per i capelli per la sua azione stimolante e in grado di ridare vigore e lucentezza ai capelli più spenti. Il miglio contiene grandi quantità di proteine, ferro e altri minerali, quali fosforo, potassio e magnesio. Lo si può applicare (una volta a settimana) direttamente sui capelli subito dopo lo shampoo, sotto forma di olio, lasciandolo in impacco per 15-20 minuti prima di risciacquare eseguendo uno shampoo leggerissimo. In caso di capelli molto secchi, lo si può applicare in piccole quantità senza risciacquare.
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Dossier
al settimo secolo a.C. risale il primo riferimento esplicito alla meditazione: in India la chiamavano dhyana.
Meditazione Uno sguardo ravvicinato pag. 34
La meditazione e la mente dell’uomo
pag. 50
Trascendentale, un tuffo nell’oceano del Sé
pag. 40
Mindfulness, la ricerca della consapevolezza
pag. 56
Mindfulzen, la pratica Zen per l’uomo moderno
pag. 46
Una strada verso la supercoscienza secondo i Veda
pag. 62
La versione tibetana, meditazione gom per purificare la mente
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minuti due volte al giorno. È il consiglio degli esperti di meditazione trascendentale per ottenere i benefici della pratica.
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al sesto secolo della nostra era risale la nascita dello Zen, parola che deriva dalla dizione giapponese di dhyana.
Gli autori che abbiamo interpellato per questo dossier non sono giornalisti ma persone con una conoscenza diretta della meditazione, in grado di insegnarla ad altri. Perciò, riteniamo che, mentre siete in vacanza, finalmente liberi dalle solite incombenze, possa esserci lo spazio per un pensiero che può aprire prospettive. Nel caso, invece, la meditazione sia già entrata nelle vostre vite, ciò risulterà di conferma. Lo scopo che ci siamo prefissi è quello di fornire una panoramica dei principali metodi di meditazione che, lo ricordiamo, sono a tutti gli effetti strategie anti stress. Meditare significa Con ricadute importanti anche sulla ritornare a noi prevenzione dei problemi fisici. Per una piena comprensione della meditazione, è necessario partire dall’India. E in particolare dalla visione della mente secondo la tradizione indiana. La partita, infatti, si gioca su quel tavolo e da qui iniziamo. Nel tempo, molto è stato tradotto in Occidente con tecniche ormai popolari. Come la mindfulness, che si prefigge la consapevolezza negli atti della vita quotidiana.
stessi, a ciò che giace nel profondo del nostro essere. Molte le strade che si possono percorrere. Ne abbiamo scelto alcune tra le più note ed efficaci.
Ci inoltriamo, poi, nei territori della supercoscienza, un concetto che fa diretto riferimento alla metafisica induista e che in Occidente è stato divulgato dalla scuola di Paramhansa Yogananda. Un altro grande maestro indiano, Maharishi, ha donato la meditazione trascendentale, che porta il praticante alle origini della coscienza. Nel luogo dove non esiste pensiero ma da cui tutti i pensieri scaturiscono. Non poteva mancare la meditazione Zen, o Zazen, ulteriormente elaborata per renderla più aderente allo stile di vita moderno. Infine, una breve escursione nel mondo della pratica tibetana, o Mahamudra. Buona lettura. www.laltramedicina.it 3 3
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Le altre medicine
Che cosa ha detto davvero il
Le roventi polemiche e le continue accuse da cui Geerd Hamer è stato travolto hanno oscurato le idee alla base della sua medicina: concetti rivoluzionari come il “programma malattia” o “Dirk Hamer Syndrome”. Qual era la sua proposta? 6 4 L’altra medicina
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dottor Hamer? Most wanted: le vicende di un medico contro tutti Il 18 agosto 1978, alle tre del mattino, il principe Vittorio Emanuele di Savoia sparò dalla sua barca colpendo accidentalmente Dirk Hamer, che stava dormendo in una barca vicina. Il 7 dicembre 1978 Dirk morì. Un anno dopo, al padre Geerd viene diagnosticato un cancro al testicolo sinistro: a causa di questa sua malattia, comparsa subito dopo il grave lutto, Hamer fu spinto a ipotizzare che i due eventi potessero essere in qualche modo correlati. Iniziò a investigare tra le sue pazienti oncologiche scoprendo che un evento traumatico era sempre presente prima che si ammalassero. Nell'ottobre 1981, volendo parlare della sua scoperta a un congresso, il dottor Hamer fu richiamato dal direttore della clinica dove lavorava e posto davanti alla scelta di negare le sue scoperte o di lasciare la clinica. Non potendo rinnegare i dati raccolti, conscio che le sue scoperte, se confermate, avrebbero portato un beneficio a tutti i pazienti, decise di lasciare la clinica e proseguire studi e ricerche. Nel 1986 fu radiato dall’Ordine dei medici. Hamer, però, continuò, e continua, la sua ricerca nonostante gli attentati alla sua vita, i tentativi d'internamento psichiatrico forzato (perché affetto da "monomanie e grave perdita del senso della realtà"), le campagne mediatiche contro di lui, le numerose condanne e il carcere (per i reati di cattiva pratica medica, esercizio abusivo di professione medica, omissione di soccorso, calunnia e frode). L’ultima reclusione risale al 2004-2006 in Francia. Oggi Hamer vive in Norvegia.
Maria Grazia Palmeri
cienziati e ricercatori di tutto il mondo ogni giorno costruiscono nuove teorie che, quando provate, ampliano, modificano o confutano il sapere fino a quel momento considerato “la verità”. Questo vale anche per la medicina: qual è la vera causa delle malattie? Un amico, conoscente, collega, sportivo, salutista, apparentemente in ottima salute, si ammala gravemente senza motivi apparenti. Oppure, l’amico ascetico e morigerato muore improvvisamente di infarto mentre il gaudente epicureo del gruppo sta benissimo… O, ancora, il pensionato,
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Le altre medicine
Un programma arcaico in azione: la sindrome del pesce fuor d’acqua che ha lavorato per 40 anni senza fare un giorno di malattia, da quando è in pensione si ritrova a combattere con acciacchi e malattie varie… Una terapia ha funzionato perfettamente per l’uno ma non ha avuto alcun beneficio sull’altro…
L'intuizione dopo la morte del figlio Queste e mille altre storie fanno riflettere sulle luci e sulle ombre della medicina moderna. Come dobbiamo curarci? E la risposta è: informandoci. Proprio riflettendo sulla causa della sua malattia – un tumore al testicolo dopo la morte del figlio –, il dottor Ryke Geerd Hamer ha creato la sua teoria medica rivoluzionaria, ma osteggiata da molti. Non era capitato solo a lui: indagando, il medico tedesco si accorse che molte donne colpite da cancro ovarico avevano subito un grave lutto prima della comparsa della malattia.
Malattie come risorsa per sopravvivere Secondo Hamer, quindi, la malattia non è più un mistero, ma segue alcune leggi. Tutti noi consideriamo la malattia un evento negativo, un disturbo più o meno grave che ci colpisce improvvisamente, ci scombina la vita senza responsabilità o possibilità di controllo da parte nostra. Hamer va oltre e ritiene la malattia una reazione di protezione e aiuto dell’organismo in risposta a un evento drammatico, inaspettato, conflittuale che colpisce “a tradimento” e che l’individuo non è capace, in quel momento, di affrontare efficacemente.
Vediamo un esempio di programma arcaico, secondo il dottor Hamer: immaginiamo un pesce curioso, che milioni di anni fa gioca nelle acque di un antico oceano e nuota con le onde che si infrangono sulla spiaggia; improvvisamente un’onda più forte lo afferra e lo lascia sulla riva dove rimane fino alla morte. Questo accade milioni di volte su quella spiaggia e su molte altre: la natura cerca soluzioni per tentativi ed errori e alla fine scopre che, se il pesce spiaggiato trattiene il più possibile l’acqua del suo corpo, ha più tempo a disposizione prima di morire e quindi ha più probabilità che un’altra ondata lo ripeschi e lo riporti in mare e quindi sopravviva. Interessante e forse vero, ma all’uomo moderno che cosa importa? Hamer nota che nelle situazioni in cui l’individuo si sente “pesce fuor d’acqua”, perché è lontano da casa o perché si trova a disagio in un luogo o in una situazione, tende a trattenere liquidi (per esempio urina meno). Al rientro a casa o al termine della situazione disagevole la persona inizia a urinare abbondantemente, perché non ha più necessità di trattenere acqua. Questo programma, che possiamo chiamare “del
La sindrome dedicata al figlio Questo evento traumatico, che fa partire il “programma malattia”, Hamer lo ha chiamato DHS (Dirk Hamer Syndrome) in memoria del figlio. La malattia è la risposta a un trauma esterno ed è parte di un programma che Hamer ha definito biologico (perché riguarda tutti gli organismi viventi), sensato (perché ogni programma ha un senso), speciale (perché per ogni trauma parte uno speciale programma finalizzato alla sopravvivenza).
Il trauma, le emozioni e il corpo Il tipo di malattia e la sua gravità sono determinati dall’intensità del trauma e dall'emozione associata. Poiché ogni individuo reagisce e sente in maniera unica, uno stesso trauma può provocare, in persone diverse, sentimenti diversi e quindi malattie differenti. Ad esempio, l’improvvisa scoperta del tradi-
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mento del partner può scatenare rabbia e rancore che fa partire un programma che interessa le vie biliari, oppure, se subentra svalutazione personale, sorgono problemi alle ossa; se il tradimento viene vissuto come una “porcata” il programma interessa il colon, se il tradimento fa “crollare il mondo addosso” l’organo interessato è il rene, e così via.
All'origine c'è sempre un conflitto irrisolto Perché parta il programma l’evento deve essere inaspettato, conflittuale, senza evidenti soluzioni, e deve essere vissuto con un senso di solitudine interiore (nessuno capisce cosa sto provando): il programma ha la funzione di dare “una marcia in più", di aiutare l’individuo a superare quel particolare trauma. Quindi, tornando all’esempio precedente, se la persona che scopre il tradimento si sente finalmente li-
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pesce fuor d’acqua”, è quindi ancora attivo anche se sono trascorsi milioni di anni. Ma c'è di più: se mi trovo nella drammatica situazione del “pesce fuor d'acqua”, se mi sento soffocato dagli eventi, e sono in preda al terrore di morire, si attiva il programma sensato e speciale (SBS) che la natura ha trovato vincente per la sopravvivenza del pesce: per poter respirare si crea
bera di chiudere la storia, non subirà traumi e non si ammalerà. Senza conflitto non vi è malattia.
Un'eredità della storia evolutiva Secondo Hamer i “programmi malattia” si sono sviluppati durante l’evoluzione a partire dalle prime forme unicellulari apparse sulla terra circa due miliardi di anni fa e sono attivi ancora oggi con lo scopo di aiutare l’individuo e la specie a sopravvivere. Durante questo lungo periodo la natura ha memorizzato nelle cellule ogni strategia che si è rivelata utile alla sopravvivenza: strategie che, per quanto antiche, ripropone ancora oggi se necessario.
Una “lingua” da decifrare Ma naturalmente, così come la maggior parte di noi non comprende (se non con l’aiuto di un dizionario)
un agglomerato di cellule di tessuto polmonare… quello che oggi noi chiamiamo tumore. Seguendo questo tipo di ragionamento, Hamer ritiene di aver identificato le vere cause di molte malattie, non solo quelle tumorali. Ne consegue che le terapie, dovendo agire contro cause di questo tipo, saranno alquanto diverse da quelle convenzionali. Nasce così la Nuova Medicina Germanica del dottor Hamer.
le poesie di Catullo scritte circa 2000 anni fa in latino, anche per quanto riguarda il linguaggio della natura più la battaglia vinta è remota nella scala evolutiva più il programma biologico che la natura ha memorizzato – e ancora oggi utilizza – è arcaico e, per noi, difficile da comprendere. Difficile ma non impossibile: scoprire il programma arcaico all'origine della malattia permetterà, secondo Hamer, di intervenire sulle sue vere cause. Nella pagina seguente vediamo due esempi.
Per una trattazione più approfondita della medicina di Hamer rimandiamo al nostro sito internet nella sezione Focus On: www.laltramedicina.it
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Le altre medicine
SPIEGAZIONE
HAMERIANA
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La vera causa delle allergie è un trauma subito in passato Se mentre mangio una pesca subisco un forte trauma, ad esempio un conflitto di separazione (inaspettatamente il partner mi lascia...), ogni volta che mangio ancora una pesca rivivrò quel conflitto sui tre livelli psiche-cervello-organo con relativa comparsa dei sintomi tipici di quel conflitto (ad esempio un'eruzione cutanea). Se, però, durante l’evento traumatico ho vicino un gatto, ogni volta che avrò vicino un gatto rivivrò, anche se in forma più lieve, il mio conflitto che provocherà anche in questo caso un’eruzione cutanea (si accende un “programma malattia”). Secondo Hamer, il significato biologico di questi
SPIEGAZIONE
HAMERIANA
binari è quello di allertarci/difenderci da eventi che in passato hanno provocato DHS (vedi testo principale) e quindi potenzialmente pericolosi per noi. La logica biologica è più chiara se pensiamo agli animali. Una volpe finita in una trappola posta vicino a una pianta di tiglio, se riuscirà a fuggire svilupperà una particolare sensibilità al tiglio (binario allergia): questo potrebbe salvarle la vita perché ogni volta che vedrà un tiglio ricomparirà la “DHS trappola” che la metterà in allarme consentendole di fuggire. Ma il programma malattia aprirà anche la strada all'allergia.
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Come nasce un tumore: il conflitto del “boccone troppo grosso” Mi hanno licenziata inaspettatamente. Vivo questa situazione per me drammatica (DHS) come un “boccone difficile da digerire”: immediatamente parte l’ordine di aumentare la secrezione gastrica per “digerire” questo boccone (il cervello non fa differenza tra ciò che è reale – un’abbondantissima scorpacciata – e ciò che è solo immaginato – il “boccone licenziamento”). Se trovo subito un altro lavoro risolvo il trauma e potrò avere solo qualche difficoltà nel digerire, ma se
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questo non accade il cervello cercherà di risolvere il problema “boccone indigesto” aumentando le cellule gastriche (tumore) per farmi “digerire” questo boccone. Milioni di anni fa un verme d’acqua trangugiò troppo cibo per cui la sua pelle si tese fino al limite e si lacerò uccidendolo: molti vermi morirono più o meno nello stesso modo. Madre Natura tentò numerose soluzioni per salvare questi suoi figli troppo ingordi e alla fine, dopo moltissimo tempo, scoprì che aumentando la produzione di
muco era possibile rendere più scivoloso il boccone, che in questo modo riusciva a progredire nel canale alimentare fino alla completa digestione e/o espulsione. Ma per avere più muco, occorre che le cellule che lo producono proliferino: paradossalmente, per Hamer, il tumore è la soluzione biologica per salvarmi dal boccone troppo grosso.