Pulizia industriale e sanificazione

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LA RIVISTA DEL FACILITY MANAGEMENT

IN QUESTO NUMERO

DOVE VA IL CLEANING?

INTERVISTA Le stazioni uniche negli appalti di pulizia La parola all’avvocato Michele Leonardi

PARTNERSHIP

Le ragioni dell’alleanza con Issa e il futuro di Afidamp

DOSSIER

Mercato delle Spazzatrici Guida alla scelta del prodotto

SPECIALE INTERCLEAN INCHIESTA, TREND E NOVITÀ DI PRODOTTO WWW.PULIZIA-INDUSTRIALE.IT

MENSILE DI MANUTENZIONE E IGIENE CIVILE E INDUSTRIALE

#2 MAGGIO 2018


L’evoluzione naturale dell’igiene Prodotti ecologici registrati Ecolabel e consigliati da LEGAMBIENTE

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EDITORIALE 3

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NEWS 4

Anno LI

SPECIALE INTERCLEAN 2018 - INCHIESTA

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Una rivoluzione, non solo di nome

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Publisher Marco Zani

10 Amsterdam ancora protagonista?

Direttore Tecnico Maurizio Pedrini Coordinamento editoriale Chiara Scelsi c.scelsi@lswr.it Hanno collaborato a questo numero Riccardo Bozzo, Massimo Granchi, Maurizio Pedrini

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SPECIALE INTERCLEAN 2018 - PRODOTTI

Direzione Pubblicità Stefano Busconi | s.busconi@lswr.it Ufficio Traffico Donatella Tardini (Responsabile) d.tardini@lswr.it, Rosella Poli r.poli@lswr.it

18 Le novità in mostra, all’insegna di un grande sforzo innovativo

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Tel. 02.88184233 - Fax 02.56561173 abbonamenti@quine.it Costo copia singola: euro 2,30 (presso l’Editore, fiere, manifestazioni) L’IVA è assolta dall’Editore ai sensi dell’Art. 74, 1° comma, Lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e integrazioni. Prezzo abbonamento annuo (10 fascicoli) in Italia euro 50,00, abbonamento Europa (10 fascicoli) euro 100,00. I numeri arretrati

© 2018 QUINE S.r.l.

Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Pulizia industriale e sanificazione mensile (10 numeri annui) Registrazione del Tribunale di Milano n. n.141 del 10.05.2013. Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005. Tutti gli articoli pubblicati su Pulizia Industriale e Sanificazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’inviodi questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica

(seconda disponibilità) possono essere richiesti direttamente all’Editore, al doppio del prezzo di copertina. Non si effettuano spedizioni in contrassegno. L’Editore si riserva la facoltà di modificare il prezzo nel corso della pubblicazione, se costretto da mutate condizioni di mercato. L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensi dell’Art. 74, 1° comma, Lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni

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PARTNERSHIP 24 D’Andrea: le ragioni dell’alleanza con ISSA e il futuro di Afidamp

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comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 0272016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

FOCUS ON 30 Spazzatrici: un mercato in ascesa

SICUREZZA 36 Ricarica di batterie stazionarie e di trazione. Come scongiurare la creazione di zone ATEX

DOSSIER SPAZZATRICI 43

RESPONSABILE DATI PERSONALI QUINE S.r.l. -Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740 Per i diritti di cui all’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 196/03, è possibile consultare, modificare o cancellare i dati personali ed esercitare tutti i diritti riconosciuti inviando una lettera raccomandata a: QUINE S.r.l. - Via Spadolini, 7 - 20141 Milano

Per il periodo 1/1/2017-31/12/2017 Periodicità: bimestrale Tiratura media: 3.009 Diffusione media: 2.898 Certificato CSST n. 2017-2657 del 28/2/2018 Società di Revisione: Refimi

CODICE DEGLI APPALTI Le stazioni uniche non fanno bene alla pulizia

Quine S.r.l. - Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 - Fax +39 02 72016740 - info@quine.it ABBONAMENTI

16 Da che parte va il cleaning?

Realizzazione grafica Imagine

Direzione, Redazione

SPECIALE INTERCLEAN 2018 - TREND

sommario

#2 MAGGIO 2018

DALLE AZIENDE 51 Nuovi prodotti

nuovo sito www.pulizia-industriale.it aggiornato quotidianamente

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Editoriale

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

DALLA SOSTENIBILITÀ ALL’ECONOMIA CIRCOLARE: il Cleaning professionale protagonista DEL CAMBIO DI PARADIGMA

R CHIARA SCELSI

iduzione dell’impatto ambientale, risparmio energetico, riuso e riutilizzo: sono questi gli obiettivi delle 355mila aziende italiane, pari al 27,1% del totale, che dal 2011 hanno investito in tecnologie green. Stiamo parlando di 1 azienda su 3 (il 33,8%) dell’industria manifatturiera. E il trend è ancora in crescita secondo l’ultimo Rapporto Green Italy. Il settore del Cleaning professionale non fa eccezioni, ed è anzi protagonista del nuovo modello di business che, dalla progettazione e ricerca dei materiali, passando per la produzione vera e propria e la distribuzione, per arrivare alla fine vita del prodotto, intende valorizzare il rifiuto come risorsa. È inevitabile che questi siano i temi portanti anche di Interclean Amster-

dam 2018. Per dirlo con le parole di Rob den Hertog, presidente Interclean, le aziende iniziano a comprendere che il “green cleaning” non consiste semplicemente nel creare una linea alternativa di prodotti chimici o macchinari, bensì è un nuovo modo di pensare che permea l’intero processo. Stiamo assistendo a una tendenza verso qualcosa di molto più complesso e onnicomprensivo: l’economia circolare. Ciò significa che le aziende stanno analizzando ogni aspetto del modo in cui operano per tagliare gli sprechi e l’inefficienza. Chi avrà successo vedrà una drastica riduzione dell’uso di risorse, che si tradurrà in un risparmio economico e, in un’ultima analisi, in un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

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NEWS

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

FORUM PULIRE: definiti i temi di DIBATTITO Il Comitato Scientifico, riunitosi presso la sede dell’associazione Afidamp, ha definito l’impianto tematico di “Forum Pulire 2019: Pulizia come Valore Assoluto. Etica e Ambiente, Salute e Prevenzione, Bellezza, Innovazione e Tecnologia. Integrare e confrontare esperienze diverse per costruire insieme un nuovo modello di ispirazione sociale”. Il 10 e 11 ottobre prossimi, presso l’UniCredit Pavillon di Milano, è in programma una due giorni ricca di dibattiti e riflessioni.

La prima giornata Mercoledì 10 ottobre alle ore 10.00 è in programma il workshop dedicato al tema Etica e Ambiente. Si parlerà di come lo sfruttamento selvaggio delle risorse primarie non rappresenta solo un pericolo per i delicati equilibri degli ecosistemi in scala locale e globale, ma sollecita anche un intervento urgente e collettivo. Sulla base di queste premesse si cercherà di riprogettare un sistema di regole di relazioni e di nuovi modelli di produzione di beni e servizi finalizzati alla ricostruzione del tessuto sociale e morale. Il pomeriggio alle 14.30 il workshop su Salute e Prevenzione tratterà il tema dell’invecchiamento della società, dell’incremento demografico e dell’insorgere di antiche malattie che sino a poco tempo fa si consideravano debellate. Partendo dal presupposto che la salute è un diritto imprescindibile dell’individuo e della collettività e che prevenzione significa mettere in atto azioni consapevoli ed efficaci che possano proteggerci da malattie, si individueranno nuovi metodi e nuovi strumenti richiesti dall’assistenza sanitaria e nuove tecnologie al servizio dei malati.

La seconda giornata L’apertura dell’11 ottobre è riservata al workshop sulla Bellezza, previsto alle ore 9.45. Sarà un’occasione per riflettere su come condividerla affinché la sua ricchezza ed il suo valore siano di ispirazione nella ricerca e nella costruzione della nuova bellezza, che sarà lasciata in eredità alle prossime generazioni. Si chiude con il panel Innovazione e Tecnologia, due concetti spesso confusi fra loro, in cui verrà sottolineato come l’innovazione prescinda dai raffinati dispositivi e la disponibilità di nuove tecnologie aumenterà la capacità di comprendere ciò che accade e aiuterà a ripensare molte comuni attività e comportamenti. A intervallare le sessioni del secondo giorno di Forum Pulire, ci saranno brevi discorsi tenuti da personaggi illustri provenienti da diverse discipline e culture che daranno una visione diversa e personale del mondo che ci circonda. La condivisione di idee ha come fine ultimo quello di poter essere fonte di ispirazione per nuove idee che possano suggerire e apportare cambiamenti a beneficio di chi fruisce e usufruisce dei prodotti e servizi di pulizia e igiene professionale. Per informazioni e iscrizioni: www.forumpulire.it

CNA-SHV: le piccole imprese di PULIZIE RECLAMANO DIGNITÀ Le imprese di pulizie reclamano a gran voce rispetto e dignità per il loro lavoro, che viene mortificato da comportamenti non consoni da parte delle pubbliche amministrazioni che pubblicano gli appalti. È quanto emerso dalla riunione della categoria, che si è svolta nella sede di CNA-SHV, a Bolzano. “Ci sono tre aspetti che negano dignità - spiega Claudio Corrarati, presidente regionale della CNA-SHV. Il primo è che le pubbliche amministrazioni affidano le pulizie tramite grandi appalti, anziché spezzettarli in lotti funzionali, per agevolare la partecipazione alle gare delle piccole e micro imprese locali. Alle nostre aziende non rimane altro da fare che operare in subappalto. Il secondo aspetto è che per i committenti sembra non avere alcuna rilevanza se si tratta di pulire uffici oppure cisterne di idrocarburi. Non viene riconosciuta la professionalità di molte piccole aziende. L’ultimo aspetto è che, negli ultimi tre anni, il comparto delle imprese delle pulizie è quello che ha registrato la maggior crescita nei servizi. Questo significa che alcune micro imprese con secchio e bastone avviano l’attività e si presentano sul mercato a prezzi concorrenziali rispetto alle aziende più strutturate e che investono nella professionalità dei dipendenti. La nostra associazione di categoria - conclude Corrarati - si farà carico di attivare percorsi formativi per chi si inserisce in questo mercato affinché sia chiara la distinzione tra chi fa le pulizie in maniera professionale e chi non”. 4


PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

DULEVO: forte espansione sui MERCATI STRATEGICI L’emiliana Dulevo International, specializzata a livello mondiale nella pulizia commerciale, industriale e urbana, chiude il 2017 con un fatturato di circa 70 milioni di euro, registrando una forte espansione commerciale, a partire dall’incremento delle vendite sul mercato italiano (sale al 26% la quota delle vendite in Italia). Già attiva in oltre 80 Paesi nel mondo, nel corso dell’esercizio l’azienda emiliana ha potenziato la propria presenza sul mercato asiatico, con un’importante commessa (22 macchine) sulla municipalità di Giacarta (Indonesia), e ha fatto il proprio ingresso in due aree strategiche: gli USA e l’India. Sul mercato statunitense Dulevo International si è aggiudicata diverse nuove commesse per un totale di 41 spazzatrici stradali. Tra le altre, la città di Denver (Colorado) ha acquistato 23 unità del modello 6000 High Dump (versione della macchina appositamente ideata per il mercato americano), in occasione di una gara pubblica a cui hanno partecipato i principali player mondiali del settore della pulizia urbana. Nel corso dell’anno Dulevo International ha fatto il proprio ingresso anche sul mercato indiano con l’assegnazione di un ordine di 150 spazzatrici del modello 850, riadattate per soddisfare le esigenze infrastrutturali del Paese. Per far fronte alla forte espansione, nel 2017 presso il nuovo insediamento industriale di Fontanellato (PR), sono state prodotte il numero record di 1.932 macchine (di cui 533 spazzatrici stradali), che si posizionano ai vertici del settore per l’alto contenuto tecnologico e l’eccellenza della produzione Made in Italy. Grande soddisfazione per i numeri raggiunti nel 2017 emerge dalle parole di Tighe Noonan, Presidente e CEO di Dulevo International: “Sono molto orgoglioso non solo dei risultati del 2017, ma soprattutto del valore e della capacità di fare squadra delle nostre persone, che ci hanno consentito di raggiungerli. In azienda ognuno con le proprie idee e lo spirito di iniziativa contribuisce ad accrescere questa cultura orientata all’eccellenza e all’innovazione che ci sta conducendo verso importanti traguardi. In soli 18 mesi dalla prima condivisione di idee siamo riusciti a realizzare e lanciare sul mercato internazionale D.zero2, la nostra prima spazzatrice stradale elettrica, che in occasione della presentazione a Ecomondo ha ricevuto una menzione speciale per il contenuto innovativo del progetto. La macchina è stata accolta con successo sul mercato e prevediamo lo sviluppo nel 2018 di un nuovo modello di spazzatrice stradale con tecnologia elettrica, in grado di garantire massime performance con impatti ambientali ridotti al minimo.” E sul 2018, aggiunge: “Nei primi mesi dell’anno abbiamo già raccolto un portfolio di ordini superiori di 10 milioni di euro rispetto al pari periodo del 2017. Durante l’anno parteciperemo a gare molto importanti, perseguendo l’obiettivo di potenziare la nostra presenza sui mercati strategici U.S.A., Cina e India, dove ci siamo già aggiudicati nuove commesse. Queste premesse positive ci consentono di accelerare su innovazione ed espansione sui nuovi mercati, con la prospettiva di crescita del fatturato a +25%”.

Codice contratti: DAL 18 APRILE OBBLIGATORIO IL DGUE in formato ELETTRONICO Come segnalato dal portale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e secondo le disposizioni del DPCM 13 novembre 2014, per le procedure di gara bandite dal prossimo 18 aprile, il Documento di gara unico europeo (DGUE) dovrà essere reso disponibile esclusivamente in forma elettronica, nel rispetto di quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici (art. 85, comma 1). I documenti di gara dovranno contenere le informazioni sullo specifico formato elettronico del DGUE, l’indirizzo del sito internet in cui è disponibile il servizio per la compilazione del DGUE e le modalità con le quali il DGUE elettronico deve essere trasmesso dall’operatore economico alla stazione appaltante. Fino al 18 ottobre 2018 - data di entrata in vigore dell’obbligo delle comunicazioni elettroniche ex art. 40, comma 2, del Codice dei contratti pubblici - le stazioni appaltanti che non dispongano di un proprio servizio di gestione del DGUE in formato elettronico, o che non si servano di altri sistemi di gestione informatica del DGUE, richiederanno nei documenti di gara all’operatore economico di trasmettere il documento in formato elettronico, compilato secondo le modalità ivi indicate, su supporto informatico all’interno della busta amministrativa o mediante la piattaforma telematica di negoziazione eventualmente utilizzata per la presentazione delle offerte. Dal 18 ottobre, il DGUE dovrà essere predisposto esclusivamente in conformità alle regole tecniche che saranno emanate da AgID ai sensi dell’art. 58 comma 10 del Codice dei contratti pubblici. Per tutte le procedure di gara bandite a partire dal 18 ottobre, eventuali DGUE di formati diversi da quello definito dalle citate regole tecniche saranno considerati quale documentazione illustrativa a supporto. I requisiti di integrità, autenticità e non ripudio del DGUE elettronico devono essere garantiti secondo quanto prescritto dal Codice dell’Amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. 5


NEWS

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

MANUTENCOOP acquisisce il 51% della Società TURCA EOS Manutencoop Facility Management S.p.A. consolida la propria presenza nel mercato turco acquisendo - attraverso la propria controllata Manutencoop International FM - la maggioranza della Società EOS, attiva nei servizi di “lavanolo” e sterilizzazione di biancheria e strumentario chirurgico a supporto dell’attività sanitaria. Il Gruppo MFM arriva così a detenere il 51% della Società EOS, mentre il restante 49% è posseduto dal gruppo turco Ertunç Özcan. EOS, che ha sede legale ad Ankara, è attiva nei servizi di “lavanolo” e sterilizzazione di biancheria e strumentario chirurgico a supporto dell’attività sanitaria in Turchia e può contare su una serie importanti di commesse in portafoglio, tra cui l’Okmeydaný Training and Research Hospital di Istanbul, l’Ataturk Training and Research Hospital di Ankara e gli Integrated Health Care Campus di Mersin e Isparta, progetti di partenariato pubblico-privato che fanno parte del programma di investimento finalizzato alla modernizzazione del settore sanitario turco attraverso la costruzione di decine di nuovi ospedali. Complessivamente EOS occupa oltre 150 dipendenti. L’acquisizione genererà un impatto positivo sul fatturato consolidato del Gruppo MFM a decorrere dalla data di acquisizione. Nell’esercizio 2017 EOS ha registrato ricavi pari a circa 3 milioni di Euro e un EBITDA pari a 0,5 milioni di Euro. L’acquisizione s’inquadra nella strategia di sviluppo a livello internazionale di MFM attraverso aggiudicazioni dirette o operazioni di M&A, con particolare riferimento ai Paesi del Golfo e all’Europa, oltre che ad altre aree che potrebbero presentare interessanti opportunità per lo sviluppo futuro del Gruppo. L’operazione risulta ancora più rilevante in quanto segue la recente aggiudicazione in Francia da parte del Gruppo MFM della gara europea indetta da SNCF - Société Nationale des Chemins de fer Français, la Società nazionale delle ferrovie francesi, relativa alla fornitura dei servizi di soft facility management sulle linee del comparto di Montrouge. Tale contratto, della durata quinquennale, con possibilità di rinnovo per ulteriori 15 mesi, ha un valore complessivo pari a circa 20 milioni di euro.

CELTEX: nuovo magazzino COMPLETAMENTE AUTOMATIZZATO Celtex S.p.A., azienda cartaria da trent’anni specializzata nella produzione di carta tissue per il settore professionale, ha messo a punto un progetto all’avanguardia per la realizzazione di un magazzino completamente automatizzato ad Altopascio (LU), rispettando i principi fondanti dell’Industria 4.0. Il progetto risponde a tre obiettivi: proseguire nell’opera di riqualificazione dell’area industriale della cittadina, garantire massimi livelli di sicurezza, soprattutto quella antincendio, e contribuire sensibilmente al miglioramento della qualità dell’aria e quindi dell’ambiente. Con un investimento complessivo di 25 milioni di euro, Industrie Celtex sta poco a poco cambiando il volto della zona industriale di Altopascio. Tre anni fa l’azienda ha acquisito l’area dell’ex-Mancioli, da tempo in stato di completo abbandono. I lavori di bonifica e ristrutturazione hanno consentito di recuperare un’estensione totale di 55.000 metri quadrati ed il trasferimento della sede commerciale nel nuovo polo direzionale a novembre 2017, con un conseguente incremento dell’indotto locale. L’espansione di Celtex su Altopascio prosegue con un’infrastruttura ultratecnologica per una superficie ulteriore di 15 mila metri quadrati. L’immobile, che si svilupperà in altezza per 23 metri, potrà stoccare fino 40mila pallet di prodotto finito e a contraddistinguerlo sarà un aspetto ben preciso: la totale automazione. La struttura, autoportante, sarà infatti perfettamente autonoma, in grado di scaricare, stoccare e ricaricare il prodotto all’occorrenza. Quindi Altopascio diventerà il cuore logistico di Industrie Celtex, concentrando in un unico sito gli attuali Hub logistici dislocati sul territorio toscano. Anche il problema degli autotreni in transito nel centro di Altopascio viene così aggirato: l’adiacenza dell’area industriale all’autostrada, la razionalizzazione degli spostamenti e l’eliminazione dei mezzi a motore all’interno dell’area Celtex contribuiranno, infatti, a ridurre l’inquinamento atmosferico e a migliorare la qualità dell’aria. Oltre all’automazione, il magazzino vanterà anche l’utilizzo di un nuovo metodo di prevenzione incendi con sistemi a riduzione di ossigeno, basato sulla diminuzione permanente della concentrazione O2 nei locali protetti. Un ulteriore valore aggiunto che salvaguarda e preserva l’ambiente, vista la vicinanza all’area protetta del Sibolla e dell’Ex-Fonderia. 6


PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

Protocollo di intesa MINAMBIENTE-ANAC sul monitoraggio degli acquisti “VERDI” della PA Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ed il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) Raffale Cantone hanno sottoscritto un Protocollo di intesa per rinnovare la collaborazione finalizzata a dare piena attuazione alle norme in materia di sostenibilità ambientale degli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni, contenute nel nuovo Codice degli appalti. In particolare la collaborazione riguarderà tre aspetti: ██ il

monitoraggio e la vigilanza sull’applicazione dei criteri ambientali minimi (CAM) adottati ai sensi del Piano d’azione nazionale sugli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (Green Public Procurement - GPP); ██ la condivisione di atti di indirizzo, linee guida, clausole-tipo per bandi e capitolati e simili atti; ██ la realizzazione di iniziative formative per funzionari della Pubblica Amministrazione. Grazie a tale collaborazione, sarà possibile garantire un’uniforme e corretta applicazione delle indicazioni contenute nel nuovo Codice degli appalti pubblici sull’obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi che puntano ad obiettivi di sostenibilità in seno alla PA, quali: ██ l’efficienza nell’uso dei materiali e dell’energia, e quindi al contenimento dell’emissioni dei gas serra; ██ la riduzione dei rifiuti prodotti e la massimizzazione del riutilizzo dei materiali riciclati; ██ la riduzione dell’uso di sostanze pericolose; ██ la promozione dell’innovazione tecnologica con il conseguente miglioramento della competitività delle imprese italiane; ██ la razionalizzazione della spesa pubblica in una logica che tiene conto non solo del prezzo di acquisto dei diversi beni o ser-

vizi, ma del costo dell’intero ciclo di vita, che comprenda anche i costi sostenuti dovuti all’uso dei prodotti, i costi per il loro smaltimento a fine vita e costi dovuti agli effetti sull’ambiente (le cosiddette esternalità ambientali).

La collaborazione tra Ministero Ambiente ed ANAC, oltre a fornire supporto alle Stazioni appaltanti (tutti gli Uffici della Pubblica Amministrazione che acquistano beni e servizi, immobili) attraverso la redazione di atti di indirizzo su aspetti di comune interesse, contribuirà a migliorare le competenze delle Stazioni Appaltanti sull’applicazione del nuovo Codice appalti per quanto attiene all’applicazione dei CAM. Va infine sottolineato che la collaborazione tra Ministero ed ANAC rafforza quella sugli stessi temi oggetto del Protocollo di intesa già siglato tra il Ministro dell’Ambiente e la Conferenza delle Regioni.

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SPECIALE INTERCLEAN 2018

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

di Maurizio Pedrini

UNA RIVOLUZIONE, non solo di nome I

Interclean Amsterdam, Fiera leader in Europa fin dal lontano 1967, irrompe sullo scenario mondiale del professional cleaning mettendo alla prova la capacità dei produttori del settore di rinnovarsi e rispondere alla sfida del tempo e dei mercati con proposte credibili, che investano sul futuro. I numeri parlano chiaro circa lo straordinario interesse dell’evento: oltre 800 espositori presenti all’appello e 30.000 visitatori professionali e decision makers provenienti da oltre 130 Paesi pronti a percorrere i 50mila mq di superficie dei 12 padiglioni della vasto complesso espositivo olandese. La principale novità è il nuovo nome acquisito dal Salone Internazionale: non più ISSA Interclean, ma Interclean Amsterdam, per la decisione assunta da RAI, proprietaria della Fiera, di mettere fine al sodalizio con il colosso americano leader indiscusso nell’organizzazione delle fiere dedicate ai produttori di tecnologie per l’igiene. Come sempre la Fiera per antonomasia costituisce un impegnativo banco di prova per i produttori italiani del comparto, sempre storicamente e massicciamente presenti a questa importante “vetrina”, ma da qualche edizione “in ordine sparso”, dopo aver presenziato a lungo in una collettiva che li ha visti protagonisti, anche se a volte un po’ penalizzati da circostanze avverse. La Fiera, avendo sciolto consensualmente il matrimonio con ISSA, punta in alto con nuove iniziative. Il focus è sempre concentrato sul tema del cambiamento tecnologico, declinato attraverso le variegate produzioni della filiera merceologica del pulito professionale che comprende: macchine, attrezzature, detergenti e prodotti per le lavanderie, oltre a soluzioni per i settori industriale, istituzionale, della sanità, del retail e dell’ospitalità. Quest’anno entrano in scena tre nuovi settori espositivi: Lavanderia, Soluzioni e Salute. Per la prima volta, un intero padiglione è riservato a produzioni rivolte esclusivamente al settore sanitario, a testimonianza di quanto sia stretto il rapporto tra igiene, salute e benessere.

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SPECIALE INTERCLEAN 2018

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

INCHIESTA

AMSTERDAM ancora protagonista? I produttori italiani di tecnologie per l’igiene professionale sono convinti che Amsterdam mantenga immutato il suo appeal perché è decisamente la fiera più importante del settore Al made in Italy questa manifestazione offre la non solo la possibilità di confrontarsi con i grandi competitor che si sono affacciati di recente alla ribalta internazionale, come i produttori cinesi, ma anche l’occasione per riflettere sul senso di questa presenza fieristica, proprio mentre si profila all’orizzonte la partnership tra Afidamp e ISSA per la Fiera Pulire, con ambiziosi traguardi. Senza contare tanti altri spunti di riflessione sui temi dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’industria 4.0 al centro del cambiamento, sul rapporto tra l’istituzione fieristica e Internet, ma soprattutto sul valore aggiunto delle novità proposte dalle aziende italiane. Tutti argomenti dai quali abbiamo spunto per porre qualche domanda ai rappresentati di alcune aziende produttrici del settore. Perché si continua ad esporre a Interclean? “La nostra azienda ”, risponde Nico Trotta, Marketing Manager Kärcher, “presidia da sempre tutti i principali appuntamenti nel settore del cleaning, quali opportunità strategiche per incontrare clienti, tecnici e operatori e fare il punto sul mercato, con ovvi risvolti anche in termini di business. Le aspettative sono molto elevate e - a onor del vero - non sono mai state disattese, vista la centralità dell’evento che ha rilievo internazionale ed adesione particolarmente elevata. I contatti sviluppati trovano sempre un seguito, in termini di relazione o sul versante commerciale. È per questo che la nostra presenza ad ISSA è ormai un punto saldo della strategia di marketing global”. “È andata molto bene”, dichiara Gabriella Bianco, responsabile comunicazione e PR del Gruppo IPC, “dato che questa edizione ha registrato molti più visitatori della precedente. Un’occasione che è servita a verificare anche lo stato dell’arte dei più recenti sistemi di digitalizzazione e automatizzazione applicati alle

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attività di pulizia, dai sistemi di controllo ai prodotti stessi. È emerso con chiarezza che l’Internet of Things è sempre più presente”. “RCM, afferma Romolo Raimondi, direttore marketing di RCM, “prosegue con l’ideazione di nuove macchine per la pulizia industriale, ma anche con un progetto che entro la fine dell’anno rafforzerà la rete dei distributori per permettere di cogliere nuove occasioni di vendita attraverso la formazione, i nuovi servizi e la qualità dell’assistenza pensata per tutti i dealers”. “La Fiera Interclean”, spiega Michele Massaro presidente di Lindhaus, “è sempre stata importante per incontrare importatori internazionali. Siamo qui per presentare tutta la nuova gamma di macchine professionali ed in particolare il nuovo aspirapolvere spallabile LB4 Superleggera, la spazzatrice aspirante LS38 “twin Force” e le lavasciuga compatte, oggi anche in versione a batteria”. Dante Rossetti responsabile marketing di Lavorwash conferma: “Siamo presenti credendo nel suo valore perché è decisamente la più importante del settore dove, oltre a vedere gli sviluppi tecnici del mercato, si ritrovano tutti i soggetti protagonisti del cleaning professionale”. “Per noi Interclean rimane una fiera di punta ed un’occasione unica di incontrare potenziali nuovi clienti e confrontarci con la concorrenza”, dice Flavia Casarini, Corporate Brand Manager di Sutter Professional. “È un appuntamento molto importante nell’anno del nostro Centosessantesimo anniversario. Per la prima volta lo stand è nello storico padiglione 1, a testimonianza della volontà di essere sempre più presenti nel comparto del professional cleaning, per giocare in prima squadra con i più forti. Dedichiamo una particolare attenzione ai progetti digital, sempre più a supporto del mondo delle pulizie professionali, come il recente Sutter Academy, per la creazione di preventivi e piani di lavoro, e il nuovo progetto


PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

“Siamo presenti credendo nel suo valore perché è decisamente la più importante del settore dove, oltre a vedere gli sviluppi tecnici del mercato, si ritrovano tutti i soggetti protagonisti del cleaning professionale” Dante Rossetti, responsabile marketing di Lavorwash

Hololens, grazie alla tecnologia Microsoft in cui Sutter Professional è stata la prima azienda del settore a far decollare una progettazione pilota internazionale in Qatar già nel 2017 per garantire un adeguato supporto tecnico, anche a distanza ed in tempo reale, ai clienti di tutto il mondo”. “Interclean”, afferma l’AD di TMB, azienda del Gruppo Comac, Giampaolo Ruffo, “rappresenta l’evento clou per il mercato al quale ci rivolgiamo con la nostra qualificata ed ampia offerta di aspiratori commerciali, professionali e industriali, tool, self e monospazzole; vediamo certamente tutte le aziende italiane del professional cleaning impegnate a dare il meglio di sé, con proposte all’insegna dell’innovazione, della sostenibilità ambientale, del digital e dell’economia 4.0. TMB punta a fare una bella figura, come sempre, con grande umiltà, ma convinta dell’eccellenza ed esclusività delle proprie produzioni”. “L’obiettivo che ci siamo posti”, precisa Luca Cocconi, AD di ARCO Chimica-Arco Chemical Group, “è quello di portare alla ribalta sul palcoscenico internazionale di Amsterdam le nostre ultime novità, che già sono state in parte apprezzate in occasione dell’anteprima a Pulire 4.0. Interclean rappresenta per noi una sorta di prova del nove circa la validità di queste produzioni e soluzioni tecnologiche, a partire da Clean App, che sarà vestita con le varie lingue del bacino europeo. Saranno in vetrina anche i nuovi distributori Aladin con tutte le linee prodotti dedicate a questo inedito sistema di diluizione, anch’esso in formato multilingue. Cercheremo di far passare il messaggio di quanto sia importante, scegliendo la detergenza professionale, non limitarsi ad acquistare un prodotto, ma puntare ad un servizio legato al costo del metro quadro pulito e al costo camera, attraverso l’impiego dei superconcentrati che, a nostro avviso, rappresentano la vera chiave di volta della sostenibilità ambientale”. A vostro parere la Fiera di Amsterdam è sempre utile e rappresenta un buon investimento in termini di visitatori e contatti commerciali? “Sì, decisamente”, risponde Bianco, “perché i numeri, anche questa volta, hanno confermato

la sicura utilità e credibilità di questo evento”. “Non nascondo”, riprende Rossetti, “che lo sforzo economico per questa manifestazione è importante, ma siamo ancora convinti che rappresenti un ottimo investimento con un significativo ritorno economico in termini di contatti e nuovi clienti, oltre ad essere un’esclusiva vetrina mondiali per veicolare il nostro marchio LavorPro”. “Interclean resta sempre un evento di grande fascino e straordinario rilievo nel panorama fieristico internazionale”, precisa Raimondi, “il più grande Salone nel settore del professional nel cleaning nel quale è d’obbligo essere presenti, senza se e senza ma”. “Questa”, interviene

“Internet accorcia certamente le distanze, ma la presenza fisica in fiera consente di consolidare le relazioni e visionare di persona caratteristiche e vantaggi delle nostre ultime novità. Pensiamo, pertanto, che questi appuntamenti abbiano un gran valore e che il web - piuttosto - possa costituire un volano per promuoverne contenuti e risultati” Nico Trotta, Marketing Manager Kärcher

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INCHIESTA

“Dedichiamo una particolare attenzione ai progetti digital, sempre più a supporto del mondo delle pulizie professionali, come il recente Sutter Academy, per la creazione di preventivi e piani di lavoro, e il nuovo progetto Hololens, grazie alla tecnologia Microsoft” Flavia Casarini, Corporate Brand Manager di Sutter Professional Massaro, “è per definizione la fiera che ha sempre portato dei risultati apprezzabili e che ci mette a diretto contatto con i nostri clienti del Nord Europa. Affrontarla può rappresentare un impegno e un sacrificio, ma lo si fa volentieri sapendo che il ritorno in termini di immagine e contatti commerciali sarà pressoché certo”. “Interclean”, afferma Casarini “è particolarmente apprezzata per le sue opportunità relazionali e le attività commerciali, ma anche perché offre un’esaustiva panoramica del mercato internazionale. Si tratta, anzitutto, un evento di networking, di cui sono protagonisti tutti coloro che lavorano nel settore della pulizia e dell’igiene. Siamo convinti che l’Italia al suo interno debba giocare un ruolo chiave anche in questa edizione e Sutter Professional possa dare un significativo apporto in questa direzione”. “Abbiamo sempre partecipato a Interclean”, spiega Ruffo, “convinti della sua mission e importanza strategica quale momento catalizzatore della produzione, dell’innovazione e dei fermenti in atto nel settore, convinti che gli sforzi e gli investimenti fatti in questi anni siano stati

“Questa edizione ha registrato molti più visitatori della precedente. Un’occasione che è servita a verificare anche lo stato dell’arte dei più recenti sistemi di digitalizzazione e automatizzazione applicati alle attività di pulizia” Gabriella Bianco, responsabile comunicazione e PR del Gruppo IPC

ampiamente giustificati e, alla fine, premiati sotto tutti i punti di vista”. “Il nostro 18% di mercato estero”, aggiunge Cocconi, è frutto senz’altro della partecipazione di ARCO Chimica alle edizioni che si sono susseguite a partire dal 2004. Sul tema costi-benefici ci sarebbe molto da riflettere e si potrebbero formulare molteplici considerazioni. Ritengo che la fiera costituisca una voce assai significativa del bilancio aziendale, per il semplice motivo che probabilmente in tutti questi anni i visitatori che ci hanno fatto visita sono stati molti di 12


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più dei contatti commerciali effettivamente portati a casa. Però, dal punto di vista della visibilità internazionale, non possiamo fare a meno di appoggiarci a questo tipo di fiere, che nel settore del cleaning sono le più importanti. Mi riferisco, in particolare, agli appuntamenti di Amsterdam, Berlino e Verona”. L’ombra costituita da internet, e-commerce e digitalizzazione rischia di offuscare e mettere in crisi il destino delle fiere, almeno di quelle incapaci di adeguarsi ai tempi con molteplici opportunità di visibilità, partecipazione e discussione prima, durante e post evento. Pensate che questo grande Salone internazionale abbia mantenuto intatto il suo fascino nel tempo, o debba decisamente rinnovarsi? ”Internet”, afferma Trotta, “accorcia certamente le distanze, ma la presenza fisica in fiera consente di consolidare le relazioni e visionare di persona caratteristiche e vantaggi delle nostre ultime novità. Pensiamo, pertanto, che questi appuntamenti abbiano un gran valore e che il web - piuttosto - possa costituire un volano per promuoverne contenuti e risultati”. “Il rinnovamento continuo, oggi più che mai, rappresenta una necessità per tutti, anche per una fiera affermata e acclamata come

“RCM prosegue con l’ideazione di nuove macchine per la pulizia industriale, ma anche con un progetto che entro la fine dell’anno rafforzerà la rete dei distributori per permettere di cogliere nuove occasioni di vendita attraverso la formazione, i nuovi servizi e la qualità dell’assistenza pensata per tutti i dealers” Romolo Raimondi, direttore marketing di RCM

“I rivenditori del cleaning che contano hanno ancora un modello di business legato ai rapporti personali con i clienti con consulenza continua, servizio diretto di consegna ed assistenza. Il livello di vendite on-line di macchine professionali di un certo costo è ancora marginale, mentre non lo è per prodotti di consumo e macchine di basso valore aggiunto” Michele Massaro, presidente di Lindhaus

Interclean”, risponde Rossetti. “Riteniamo però che per le caratteristiche del mercato di riferimento e la necessità dei clienti di provare e toccare con mano i prodotti presentati, questo Salone risenta di meno dell’avvento di Internet e dell’e-commerce”. “I rivenditori del cleaning che contano”, specifica Massaro, “hanno ancora un modello di business legato ai rapporti personali con i clienti con consulenza continua, servizio diretto di consegna ed assistenza. Il livello di vendite on-line di macchine professionali di un certo costo è ancora marginale, mentre non lo è per prodotti di consumo e macchine di basso valore aggiunto”. “Sicuramente”, risponde Ruffo, “il modello storicamente e tradizionalmente definito di fiera è stato messo in crisi da tempo, infatti oggi si parla di eventi 2.0 o 4.0 proprio per rappresentare la stretta relazione tra questi appuntamenti, dove al visitatore viene offerta la possibilità di vedere e testare materialmente il prodotto, con tutto ciò che gli viene proposto, coinvolgendolo prima e dopo la fiera. Manifestazioni come Interclean, però, offrono a noi produttori una straordinaria e irrinunciabile occasione di incontro, scambio relazionale e fidelizzazione anche con la nostra clientela”. “Negli anni”, afferma Casarini, “le fiere hanno cambiato stile, forma e finalità, ma sono rimaste un punto di riferimento per le aziende 13


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INCHIESTA

“Fiere come Interclean devono andare nella direzione dell’impiego di Internet, della digitalizzazione, delle nuove tecnologie e dei social media: non potrebbero fare altrimenti. Si tratta di un imperativo categorico per non perdere interesse e veder scendere progressivamente il numero dei visitatori” Luca Cocconi, AD di ARCO Chimica-Arco Chemical Group

sia appena avviate che per le grandi multinazionali per aumentare la propria visibilità nel mercato di riferimento. L’ultimo decennio però è stato anche segnato dallo sviluppo di nuove tecnologie e dall’incredibile diffusione del Web 2.0 e, in particolare, dei social network. Questo fenomeno, aggiunto ad altri cambiamenti, ha trasformato il rapporto azienda-consumatore tale per cui le organizzazioni per prime hanno dovuto adattarsi e cambiare il loro concetto di comunicazione aziendale e l’organizzazione interna. Ovviamente qualsiasi Fiera, compresa Interclean, deve tenere conto di tutto ciò: mi pare che nelle intenzioni espresse da RAI, che ne è divenuta la sola organizzatrice dopo la scissione con ISSA, vi sia un deciso sviluppo in questa direzione”. “Fiere come Interclean”, precisa Cocconi, “devono andare nella direzione dell’impiego di Internet, della digitalizzazione, delle nuove tecnologie e dei social media: non potrebbero fare altrimenti. Si tratta di un imperativo categorico per non perdere interesse e veder scendere progressivamente il numero dei visitatori. Questo implica un maggiore sforzo che dobbiamo portare avanti insieme, produttori e organizzatori, per organizzare fiere sempre più interessanti e

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innovative, capaci di catturare l’attenzione di nuovi fruitori che sappiano apprezzare le nostre proposte rivolte al mercato. Insomma, bisogna portare una ventata di novità e freschezza anche in una Fiera di grande successo come Interclean. Noi imprenditori stiamo già svolgendo da tempo la nostra parte, usando i canali social con relativa pubblicità per anticipare gli eventi ai quali parteciperemo, tentando di promuovere una vetrina internazionale degli stessi sulle varie reti”. “Un tempo”, afferma Raimondi, “i nuovi prodotti venivano presentati in fiera e anche oggi non può essere altrimenti: la presenza a Interclean è l’occasione per mostrare nuove funzionalità e invenzioni, che possono essere reperite facilmente sul web, una volta che il Salone internazionale si chiude. La fiera, però, per RCM rimane ancora una preziosa possibilità di incontro tra aziende, distributori e clienti, che al Salone si incontrano, si conoscono, si stringono la mano. Con internet non è ancora possibile farlo”.

“È un punto d’incontro straordinario anche se il modello storicamente e tradizionalmente definito di fiera è stato messo in crisi da tempo, infatti oggi si parla di eventi 2.0 o 4.0 proprio per rappresentare la stretta relazione tra questi appuntamenti, dove al visitatore viene offerta la possibilità di vedere e testare materialmente il prodotto” Giampalo Ruffo, AD di TMB, azienda del Gruppo Comac


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TREND

DA CHE PARTE va il cleaning? Il mercato parla di innovazione, IoT, automazione e sostenibilità, ma anche delle numerose criticità connesse a questi temi. E del difficile rapporto tra produzione europea e cinese Innovazione tecnologica, al green cleaning, alla sicurezza igienica, all’ergonomia. Quali temi ritenete attuali per il nostro mercato? “Credo” spiega Bianco, “che sarà sempre più interessante vedere anche nelle prossime edizioni, le innovazioni tecnologiche e come esse interessano sia l’ambito digital che quello dell’automazione. Non di meno, due saranno le domande a cui le aziende dovranno saper rispondere nel prossimo futuro: queste innovazioni sono anche green, o hanno un impatto sull’ambiente che potrebbe lederlo, seppure solo in minima parte? E i sistemi di data tracking, automatizzazione e digitalizzazione, sono veramente sicuri da hacker e fuga d’informazioni o è necessario iniziare a investire di più nelle cyber-security?”. “Questi citati”, risponde Trotta, “sono temi portanti dai quali non si può prescindere. Tecnologia, sicurezza, sostenibilità sono i tre pilastri dell’innovazione nel cleaning, ambiti in cui si concentra gran parte dei nostri investimenti in ricerca e sviluppo. Kärcher seguirà queste discussioni con grande attenzione e da protagonista”. “In primis”, afferma Rossetti, “siamo molto interessati all’innovazione tecnologica che, nel nostro settore, è diventata nell’ultimo decennio sempre più importante e pregnante. Massima attenzione, ovviamente, anche al green cleaning”. “Sono tutti temi molto interessanti”, riprende Massaro, “anche se a livello istituzionale bisognerebbe sensibilizzare

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operatori del settore e fruitori dei servizi (scuole, ospedali, Horeca) dell’importanza di pulire bene, risparmiando sui consumi di acqua e detergenti. Per conseguire risultati apprezzabili è importante far passare il messaggio che utilizzando strumenti idonei e più efficienti (non necessariamente i più economici made in China) si possono ottenere notevoli miglioramenti di qualità del pulito e grandi risparmi di tempo”. “La tematica dell’innovazione”, afferma Ruffo, “è senz’altro al centro dell’interesse dei produttori, come quella del green cleaning: la loro evoluzione culturale ed applicazione alla ricerca e sviluppo trova sempre puntuale espressione in occasione di Interclean. Sono certo che anche quest’anno questi due argomenti creeranno parecchi spunti d’interesse per i visitatori e per il mercato. Mi auguro che,

“Per noi è centrale la tematica legata alla salvaguardia dell’ambiente e delle persone: da oltre cinque generazioni la nostra azienda opera nel mercato dell’industria chimica coniugando la performance dei prodotti con il rispetto delle persone e la tutela dell’ambiente e della natura” Flavia Casarini, Corporate Brand Manager di Sutter Professional


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come nel recente passato, i fabbricanti italiani confermino di essere all’altezza e all’avanguardia in questi impegnativi processi di cambiamento”. “I messaggi che mi aspetto da questa edizione di Interclean”, spiega Cocconi, “sono certamente in piena sintonia con quelli che ARCO Chimica si è riproposta di portare all’interno della Fiera. A partire dalla visione di un mercato innovativo, che individui ed interpreti con esattezza le aspettative dei produttori. Spero inoltre che ai visitatori della manifestazione sia stata comunicata l’esistenza di espositori che, come noi, lavorando in controtendenza, hanno scelto di non affidarsi più al classico venditore di prodotti detergenti che viaggia per l’Europa, ma di indossare il vestito dell’innovazione”. “Tra tutte”, interviene Casarini, “per noi è centrale la tematica legata alla salvaguardia dell’ambiente e delle persone: da oltre cinque generazioni la nostra azienda opera nel mercato dell’industria chimica coniugando la performance dei prodotti con il rispetto delle persone e la tutela dell’ambiente e della natura, sempre alla ricerca di materie prime, imballi, soluzioni produttive e formulati adeguati alle aspettative e alle nuove esigenze sia del mercato che dell’utilizzatore, rispettando le più severe restrizioni provenienti da norme ambientali e di sicurezza”. “Il green cleaning”, spiega Raimondi, “è un tema caro ad RCM che ha sempre fatto sperimentazione e ha concentrato l’attenzione anche sull’ottimizzazione delle risorse utilizzate da spazzatrici e motoscope”. Pensate che i produttori italiani possano ancora esercitare una leadership in occasione di questa privilegiata vetrina internazionale, nonostante la supremazia espositiva di altre nazioni, in particolare della Cina? A quali condizioni? “Anche in questa edizione”, afferma Bianco, “gli espositori italiani hanno avuto un peso importante; di conseguenza, dobbiamo avere coscienza del nostro ruolo e dell’importanza della nostra mission”. “Come espositori italiani”, risponde Rossetti, “abbiamo sempre un ruolo importante da svolgere, sia in termini di immagine che di novità di prodotto. La storia e il nostro know how rappresentano un patrimonio di enorme ricchezza e che ben difficilmente potrà essere copiato”. “Il mercato del cleaning”, interviene Raimondi, “ha come maggiori player aziende americane, tedesche e italiane. L’Italia partecipa attivamente portando nel settore del cleaning innovazione e qualità, ma le aziende italiane sono anche conosciute per la variegata offerta di macchine per pulire: ce n’è una per ogni esigenza di pulizia”. “I produttori italiani”,

Il mercato del cleaning ha come maggiori player aziende americane, tedesche e italiane. L’Italia partecipa attivamente portando nel settore del cleaning innovazione e qualità, ma le aziende italiane sono anche conosciute per la variegata offerta di macchine per pulire: ce n’è una per ogni esigenza di pulizia” Romolo Raimondi, direttore marketing di RCM

spiega Massaro, “hanno sempre portato grandi innovazioni, spesso a vantaggio dei grandi gruppi (private label). Il mondo sta cambiando in fretta, in quanto molte aziende medio piccole, soprattutto italiane, fanno già parte di grandi gruppi e le dinamiche e tempi di sviluppo di nuovi prodotti sono rallentate (bisogna investire meno possibile e guadagnare più possibile nel minor tempo possibile). Molte di queste aziende sono nelle mani di Private equity che puntano ai risultati. Il cuore dell’imprenditore che ha l’idea vincente investe e rischia di suo senza far troppo affidamento su false certezze dettate dai numeri è ancora patrimonio delle piccole aziende indipendenti”. “Inteclean rappresenta sempre, per noi produttori italiani, una sfida ambiziosa e affascinante”, commenta Ruffo, “testimoniando nel migliore dei modi la nostra ferma volontà di superare i confini per agire con abilità e in modo vincente nel mercato globale. È un impegno che si rinnova nel tempo con ottimismo, grazie alla capacità dimostrata dai nostri fabbricanti, anche negli anni più difficili della crisi economica, di saper investire in innovazione, ricerca e sviluppo. Tutto ciò mi rende estremamente fiducioso circa il mantenimento di un ruolo importante a livello mondiale da parte del made in Italy”. “L’Italia continua a rappresentare una realtà produttiva importante e un modello di riferimento nella produzione di tecnologie per il professional cleaning”, afferma Cocconi. “Tutto ciò deve stimolarci a proseguire con il massimo impegno lungo la strada dell’innovazione. Sono convinto che anche questa edizione di Interclean possa segnare una tappa importante in tale direzione.” “L’Italia”, interviene Casarini, “ha tante carte da giocare in questo settore e sono convinta che i produttori del professional cleaning provenienti dal nostro Paese faranno un’ottima figura, arricchendo di idee nuove, creatività, design e soluzioni tecnologiche innovative questo straordinario appuntamento internazionale”. 17


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PRODOTTI

LE NOVITÀ IN MOSTRA, all’insegna di un grande sforzo innovativo Oltre a Combo E (v. pag. 54); RCM presenta Boxer, la spazzatrice operatore a bordo con il carico posteriore che permette una perfetta visibilità e la sicurezza dell'operatore; la macchina ora ha anche spazzole più grandi rispetto alle precedenti versioni, per un’efficienza di pulizia nettamente maggiore.

Spazzatrice operatore a bordo con carico posteriore Boxer di RCM

Nell’ambito di Interclean 2018, le lavasciuga proposte da LavorPro hanno avuto un’area demo dedicata, frontale allo stand, e su una pedana girevole è stata presentata la nuova lavasciuga compatta DART 36

Lavasciuga compatta DART 36 di LavorPro

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L’aspirapolvere spallabile superleggero LB4 di Lindhaus

I punti forza di tutte le macchine Lindhaus sono: innovazione, multifunzionalità, cura del design e i motori Rotafil che garantiscono un’affidabilità ineguagliabile; leggere e maneggevoli, sono pensate espressamente per chi le usa.


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Kärcher propone in anteprima diverse novità nel settore delle idropulitrici, lavasciuga pavimenti (nella foto), spazzatrici ed altre macchine, dando grande enfasi anche alle soluzioni in tema di connect cleaning: Kärcher Manage e Kärcher Fleet.

La lavasciuga pavimenti automatizzata Kira B50 di Kärcher Monospazzola TPO43 Orbital di TMB TPO43 Orbital di TMB è una monospazzola assai versatile nelle applicazioni, adatta perciò a molteplici tipologie di ambiente. Presenta inoltre una gamma veramente completa e competitiva, nel campo degli apparecchi industriali e commerciali indirizzati ai professionisti del pulito. L’azienda punta su qualità, sostenibilità, affidabilità, elevate prestazioni e soluzioni tecnologiche avanzate.

Il sistema automatico per l’erogazione di detergente Aladin di Arco Chimica

Tramite Interclean, ARCO Chimica e l’intero Gruppo hanno comunicato al mondo del professional cleaning che anche negli ultimi mesi sono stati in grado di creare tanti nuovi prodotti, innovativi, ecologici e convenienti per una nuova detergenza professionale 4.0”.

Nell’ambito di Interclean Sutter testimonia, ancora una volta, il suo grande impegno green con nuovi prodotti in grado di coniugare il rispetto delle persone e quello della natura, sempre più adeguati alle aspettative e alle nuove esigenze del mercato e dell’utilizzatore, rispettando le più severe restrizioni provenienti da norme ambientali e di sicurezza.

La linea di prodotti eco-friendly Zero di Sutter

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CODICE DEGLI APPALTI

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INTERVISTA di Maurizio Pedrini

Le stazioni uniche non fanno bene alla pulizia Secondo l’avvocato Michele Leonardi, esperto di ‘Appaltiamo’, il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016) “anche nella pulizia professionale non ha certo facilitato la gestione degli appalti”. Inoltre, “manca una cultura dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

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S

no tante le problematiche che ostacolano ancora una gestione funzionale e vantaggiosa, per la committenza, per la stazione appaltante e soprattutto per l’utenza degli appalti legati ai servizi di pulizia nella PA. Abbiamo cercato di fare il punto della situazione con Michele Leonardi, avvocato abilitato alla professione dal 2008, che svolge da anni attività per conto della società “Appaltiamo” che si occupa di consulenza e formazione in materia di appalti pubblici, grazie all’esperienza maturata anche nel settore privato. Quali sono attualmente le principali criticità che investono la gestione degli appalti nella PA riguardanti le pulizie e servizi collegati? “Il servizio di pulizie svolto in favore di pubbliche amministrazioni sconta in generale tutte le criticità connesse proprio alla legislazione di riferimento, D.Lgs. 50/2016 su tutti, comprese le modifiche intervenute in corso d’opera allo stesso (il c.d. Decreto Correttivo, vale a dire il D.Lgs. 56/2017, ha modificato in modo più o meno incisiva i due terzi degli articoli) nonché i pochi atti attuativi succedutisi negli ultimi due anni. Tra gli altri, cito l’utilizzo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la clausola sociale, l’applicazione dei CAM e la stima dei costi della manodopera”. Possiamo parlare di molti elementi di preoccupazione e poche certezze? “Direi di sì. Questa situazione di incertezza a mio avviso investe peraltro l’interno settore degli appalti pubblici ed è figlia di una legislazione nata “male” nel 2016 e cresciuta probabilmente peggio nei mesi successivi, anche a causa di un ritardo ormai cronico nell’emanazione da parte degli organi preposti degli atti attuativi al D.Lgs. 50/2016. Se si considera che, a due anni esatti dall’entrata in vigore del codice, ha visto la luce circa un terzo degli atti di c.d. soft law previsti all’interno del D.Lgs. 50/2016 per la totale applicazione ed attuazione del codice stesso, si comprende come siamo ben lungi dall’avere una legislazione chiara e precisa (o quanto meno “stabile”) in una materia come quella degli appalti pubblici che fa circolare annualmente miliardi di euro”. Il nuovo Codice degli Appalti ha chiarito e facilitato o, oggettivamente, sta complicando la gestione degli Appalti nel campo della pulizia professionale? Quali problemi

Avv. Michele Leonardi andrebbero affrontati e risolti al più presto per una sua corretta attuazione “Partiamo da un’importante considerazione: all’interno dell’attuale codice il servizio di pulizie assume una posizione per così dire di privilegio, in quanto lo stesso, ai sensi dell’art. 95, comma 3, del codice, deve essere aggiudicato unicamente con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Si tratta di un elemento senza dubbio positivo, quanto meno in astratto. L’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa non è tuttavia esente da rischi in quanto è uno strumento che permette di ottenere anche ottimi risultati soltanto laddove lo si sappia utilizzare correttamente e a mio avviso, sotto questo profilo, manca una precisa ‘cultura

“I servizi di pulizia andrebbe esclusi dal novero degli affidamenti riservati, per determinati importi e per determinate tipologie di enti, all’approvvigionamento da parte dei soggetti aggregatori”

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INTERVISTA dell’offerta economicamente più vantaggiosa’ all’interno delle stazioni appaltanti. Le stesse infatti spesso e volentieri non sono in grado di (o non intendono) bilanciare la valutazione degli elementi qualitativi dell’offerta con il peso da attribuire all’elemento prezzo. Si tende spesso a favorire un “appiattimento qualitativo” delle offerte tecniche, riportando e riducendo nuovamente la competizione solo su di un piano prettamente economico. Veniamo ad uno snodo particolarmente delicato, quello relativo alla clausola sociale e ai problemi in fase di passaggio del personale: cosa può dirci al riguardo? “L’art. 50 del codice ha enfatizzato la necessità di salvaguardare la stabilità dell’impiego del personale che opera all’interno di contratti ad alta intensità di manodopera (come quello di pulizia). Chiaramente questa clausola (e la giurisprudenza su questo è ormai chiara da tempo) devi bilanciarsi con la libera organizzazione delle imprese, alle quali non è possibile imporre il passaggio tout court del personale o l’imposizione dell’applicazione di determinati contratti collettivi. Credo che il confronto – e lo scontro in alcuni casi – a livello sindacale in fase di passaggio di personale resterà comunque sempre accentuato”. Tra le varie difficoltà emerse, vi è la difficoltà per le stazioni appaltanti di quantificare i costi della manodopera in fase di progettazione della gara: quali sono le ragioni di questo intoppo e cosa si dovrebbe fare per risolverlo? “Si tratta di un nuovo “regalo” che il Decreto Correttivo ha riservato alle stazioni appaltanti, già in grande difficoltà quando sono chiamate – a monte – a determinare gli importi da porre a base d’asta. Il maggiore problema – nell’ambito di servizi ad alta intensità di manodopera – rimane quello di capire quali siano i parametri da prendere in considerazione per la quantificazione di questi oneri: le tabelle ministeriali dei costi del lavoro collegati ai

“Si tende spesso a favorire un ‘appiattimento qualitativo’ delle offerte tecniche, riportando e riducendo nuovamente la competizione solo su di un piano prettamente economico”

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CHI È APPALTIAMO “Appaltiamo” è una società nata nel 2015 per fornire alle Pubbliche Amministrazione e alle Imprese supporto e consulenza nella gestione di qualsiasi procedura di gara e dei relativi contratti di appalto. Svolge inoltre attività di formazione ed aggiornamento in materia di appalti pubblici, operando su quasi tutto il territorio italiano.

contratti collettivi di riferimento riportano infatti dei costi medi, che spesso e volentieri con sono quelli effettivamente sostenuti dalle imprese (le quali possono applicare costi inferiori). Il rischio è quindi quello di sovrastimare tali oneri, con una conseguente errata quantificazione anche del valore complessivo dell’appalto”. Un capitolo molto importante da affrontare è quello dell’introduzione e applicazione dei CAM: come stanno andando davvero le cose dopo la loro entrata in vigore in vari ambiti che investono le pulizie professionali? “La spinta verso i c.d. “appalti verdi” è ormai forte da anni e sulla carta le procedure di gara enfatizzano effettivamente questo aspetto, tanto a livello di requisiti minimi quanto a livello di requisiti premiali. Mi chiedo se poi davvero in fase di esecuzione ci sia il pieno rispetto di questi criteri, anche perché la loro totale applicazione implica per le imprese non pochi aumenti di costi, a fronte magari di contratti non propriamente - o non sempre – remunerativi”. A suo parere, vi è la necessità di ulteriori interventi legislativi che diano maggiori certezze alle aziende e imprese di servizi che operano nel campo delle pulizie professionali sul mercato della PA? Perché e, in caso di risposta affermativa, quali? “Mi permetta una battuta: le norme sono figlie di chi le scrive e se i padri delle stesse sono i soggetti che fino ad oggi hanno gestito la nascita del loro codice ed il suo ulteriore sviluppo forse è meglio per tutti (imprese in primis) che il legislatore si dimentichi degli operatori del settore e del codice stesso. Le modifiche sono auspicabili e in alcuni casi necessarie, ma devono essere portate avanti e generate da soggetti che abbiano piena conoscenza (e coscienza) delle reali modalità di gestione degli appalti, dalla loro progettazione alla loro esecuzione”.


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di Maurizio Pedrini

D’ANDREA: le ragioni dell’alleanza con ISSA E IL FUTURO DI AFIDAMP Intervista a tutto campo con l’amministratore delegato di Afidamp Servizi, sul progetto di partnership con ISSA, guardando ai prossimi appuntamenti del Forum PULIRE e della Fiera PULIRE.

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fidamp FAB sta affrontando un momento molto delicato, ma anche ricco di ambizioni, della sua lunga vita associativa. L’associazione dei Fabbricanti e Distributori Italiani di Macchine, Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e l’Igiene degli ambienti è reduce da due assemblee, assai partecipate e animate da un acceso confronto sulle strategie future, tenute a Milano, che hanno visto approvata a maggioranza l'ipotesi di partnership con ISSA, prestigioso colosso mondiale nell’organizzazione di eventi fieristici nel settore. La scelta della nuova alleanza è condivisa dal nuovo Consiglio direttivo dell’associazione, eletto il 14 febbraio scorso, che avrà il compito di portare avanti il progetto di sviluppo. Il tutto mentre già si profilano all’orizzonte i due importanti appuntamenti: il Forum PULIRE, che si terrà a Milano il 10 e 11 ottobre 2018, e la Fiera PULIRE, in programma a Veronafiere dal 21 al 23 maggio 2019. Abbiamo incontrato Toni D’Andrea, Amministratore Delegato di Afidamp Servizi, per un’intervista a tutto campo sull’attuale situazione di Afidamp, sul ventilato accordo con ISSA e sugli attesi eventi in programma.

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Innanzitutto, qual è lo stato di salute di AfidampFAB? Possiamo affermare che, dopo il dibattito interno sulle scelte future, l’associazione è compatta, o permangono ancora elementi critici? “È difficile determinare lo stato di salute di AfidampFAB dagli esiti delle ultime assemblee di dicembre e febbraio. La decisione a cui gli associati Afidamp erano chiamati richiedeva una conoscenza delle ragioni e delle opportunità rispetto alle quali nei giorni precedenti, era mancata la condivisione e l’approfondimento dei temi. L’Italia, e forse ancora di più il mondo associativo italiano, hanno una tradizione e una predisposizione alla conservazione dello stato di fatto. Un atteggiamento psicologico che spesso riconosce i progetti di riforma e di riorganizzazione come elementi di disturbo, sia pure quando questi rappresentano consapevolmente un’occasione di crescita e di sviluppo. Il confronto tra riformisti e conservatori porta inevitabilmente ad una divisione. Questo è accaduto nelle due assemblee. Adesso, però, con l’elezione del nuovo Consiglio direttivo, penso sia giunta l’ora di guardare avanti, con fiducia verso la realizzazione di nuovi progetti”.


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In particolare, come è stata vissuta e quali prospettive apre la partnership strategica con ISSA? Qualcuno fra gli iscritti ha temuto per una possibile “cannibalizzazione” di Pulire da parte di questo colosso associativo mondiale. Davide e Golia, in questo caso, possono andare d’accordo? “La partnership con ISSA, a mio avviso, è indubitabilmente la più grande opportunità alla quale Afidamp avrebbe potuto aspirare in tutta la sua storia. Il confronto con qualcuno migliore di te dovrebbe sempre portare naturalmente interesse e curiosità. Collaborare con ISSA in un grande progetto comune significa fare un salto di qualità e accedere immediatamente in un luogo, che molti chiamano villaggio globale, nel quale accadono molte cose importanti in tempi brevissimi. La domanda conserva inconsapevolmente quel vizio originale che in assemblea si è percepito e che non ha portato chiarezza. Parlare di cannibalizzazione di Pulire, non ha senso e non è

mai stata presa in considerazione da alcuno nel Direttivo, semplicemente perché Pulire non è mai stato oggetto di alcuna trattativa. Le tante speculazioni su questo tema che ho intercettato in queste settimane, sono state costruite su una notizia falsa. Pulire è l’asset più importante di cui AfidampFAB dispone, la condizione fondamentale e preliminare nel dialogo di questi mesi con ISSA è stata che Pulire rimanesse in modo esclu-

“Collaborare con ISSA in un grande disegno di sviluppo comune”, afferma l’AD del braccio operativo dell’Associazione dei Fabbricanti e Distributori Italiani di Macchine, Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e l'Igiene degli ambienti, “significa fare un salto di qualità e accedere immediatamente in un luogo, che molti chiamano villaggio globale, nel quale accadono molte cose importanti in tempi brevissimi”

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PARTNERSHIP

Toni D’Andrea, amministratore delegato di Afidamp Servizi

sivo e incondizionato di proprietà di AfidampFAB e che questa, così come avviene ora con Afidamp Servizi, la concedesse a condizioni di assoluto vantaggio e con regole severe e di prudenza. Afidamp e ISSA andranno certamente d’accordo perché hanno entrambe a cuore il futuro di questo comparto e degli attori che lo animano”.

“È prevista la creazione di un nuovo soggetto giuridico, una società di servizi, partecipata al 50% dalle due parti, che avrà il compito di consolidare, internazionalizzare e qualificare i progetti fieristici di proprietà di Afidamp e di ISSA, di costruire un progetto di formazione integrata destinato all’intero comparto del cleaning professionale in Italia e in Europa, di supportare la crescita delle imprese fabbricanti, ma anche distributrici e utilizzatori finali, in un’ottica di mercato globale”.

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Ci può spiegare bene i termini della possibile intesa tra Afidamp e ISSA? È corretto parlare di un’alleanza nell’esclusivo interesse dei produttori italiani? Perché gli associati ad AfidampFAB dovrebbero essere soddisfatti? “Cercherò di spiegare in massima sintesi i termini dell’intesa e di rappresentarne, in modo chiaro e leggibile, il valore aggiunto che questo comporta per i produttori. Il progetto prevede la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, una società di servizi, partecipata al 50% dalle due parti, che avrà il compito di consolidare, internazionalizzare e qualificare i progetti fieristici di proprietà di Afidamp (Pulire, Forum PULIRE e tutte le attività profit realizzate in questi anni) e di ISSA, di costruire un progetto di formazione integrata destinato all’intero comparto del cleaning professionale in Italia e in Europa, di supportare la crescita delle imprese fabbricanti, ma anche distributrici e utilizzatori finali, in un’ottica di mercato globale, costruendo infine relazioni sinergiche all’interno di un sistema molto articolato, che conta quasi 10.000 soggetti attivi nel comparto del cleaning professionale e non solo, nel mondo. I produttori italiani sono stati e sono ancora i più grandi esportatori in questo settore, con quote a volte vicine al 90% della loro produzione, hanno investito in questi anni risorse significative in viaggi, fiere, incontri, sondaggi, acquisizioni di database, partnership, joint venture. Nella prospettiva ipotizzata, queste potrebbero ritrovarsi, come per magia, in un grande sistema di relazioni nel quale il riscontro a tali attività è già disponibile e pronto ad essere acquisito e utilizzato. Non dimentichiamo di sottolineare una cosa importantissima: Pulire è un mezzo, non un fine. È stato il mezzo, in questi anni, per accompagnare i fabbricanti italiani in molti mercati remoti e con il quale supportare la loro crescita ed il loro successo, ma è stato anche il mezzo con il quale l’associazione Afidamp ha potuto costruire la propria autonomia e la propria capacità di creare conoscenza e competenza in piena libertà”. Veniamo al Forum PULIRE: quali tematiche saranno affrontate? Si parlerà di innovazione come leva indispensabile per lo sviluppo del settore? Che peso avranno i temi dell’economia circolare, della digitalizzazione, dell’etica e della bellezza, che da sempre sono cari ad Afidamp? “Forum Pulire si prepara a celebrare la sua 4° edizione: lo farà, come al solito, con rigore e


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con passione. Le date saranno quelle del 10 e 11 ottobre 2018 negli spazi di Unicredit Pavilion a Milano. I temi che abbiamo selezionato sono: Salute e Prevenzione, Etica e Ambiente, Bellezza, Innovazione e Tecnologia. L’edizione 2018 è promossa da Afidamp, ISSA e ONBSI e vedrà la partecipazione e la testimonianza di soggetti straordinari in ciascuno dei panel previsti”. Proseguirà l’attenzione del Forum al tema della solidarietà, che la scorsa edizione ha visto lo straordinario apporto del fotografo Olivero Toscani? Sappiamo che i fondi raccolti con la sua fotografia, stampata e firmata, serviranno alla costruzione di una scuola in un Comune colpito dal terremoto in provincia di Macerata. “È proprio di questi giorni la lettera con cui la Confederazione Nazionale delle Misericordia d’Italia ci informa che la Scuola Secondaria di Primo Grado Carlo Alberto Dalla Chiesa verrà costruita nel Comune marchigiano di Esanatoglia (MC), grazie alla convenzione sottoscritta da Afidamp Servizi, Almaviva, Hitachi, Ipseoa Costaggini, Università di Padova e il Comune di Esanatoglia. Afidamp ha contributo a questa preziosa realizzazione, grazie a quel progetto nato all’interno

di Forum Pulire e alla generosità di Oliviero Toscani e di tutti coloro che hanno acquistato una copia dell’opera”. Proiettiamo oltre lo sguardo, a Pulire 2019, quali progetti sono in cantiere? Sappiamo che è previsto un rapporto sinergico con il salone AUTOPROMOTEC di Bologna: con che opportunità da sviluppare? E quale sarà il ruolo di ISSA in questo nuovo scenario? “Da alcune settimane è partita la campagna di vendita della prossima edizione di Pulire a Verona. Si è conclusa con grande successo la fase di riconferma da parte degli espositori della scorsa edizione che ha registrato un incremento di 19 punti percentuali sul numero degli espositori e di quasi 16 punti sul fronte dei metri quadrati confermati. Il rapporto di dialogo con AUTOPROMOTEC è cominciato già nelle scorse edizioni, in quest’ultimo incontro abbiamo condiviso alcune volontà che potrebbero portare importanti benefici a espositori e visitatori delle due fiere. Il ruolo di ISSA nel progetto di Pulire 2019, ormai già avviato, riguarda la possibilità concreta di costruire un padiglione americano, così come è accaduto ad Amsterdam negli ultimi vent’anni, ed incrementare la partecipazione di visitatori 27


PARTNERSHIP

da nuove aree geografiche nelle quali ISSA ha influenza e visibilità”. Quali altre novità vorrebbe che emergessero, nei prossimi anni, da un’associazione più che mai viva, che si batta per affermare le grandi potenzialità del prodotto Made in Italy nel professional cleaning? “Afidamp guarda con grande fiducia al futuro, lo fa da sempre ed è per questo che ha sviluppato in pochi anni una rete di interlocutori strategici ed un sistema di progetti internazionali che la indicano come una case history nel mondo delle fiere e come un’eccellenza nella gestione delle relazioni, pure con soggetti concorrenti. Anche le imprese Italiane hanno costruito molto in questi anni, hanno consolidato le loro posizioni in alcuni mercati ed hanno creato rapporti di partnership con molti distributori e importatori in tutto il mondo. Tuttavia hanno trascurato due aspetti nella loro attività di imprenditori, distrazioni che nel lungo periodo potranno pesare significativamente sulle dinamiche della loro crescita: hanno investito poco in innovazione, ricerca e sviluppo, tecnologia, spostando così il livello della qualità prestazionale e del servizio molto poco verso l’alto; hanno piuttosto salvo interessanti eccezioni - preferito omologare

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verso il basso alcune politiche industriali riferite al prodotto e al servizio. I temi della sostenibilità rimangono ancora molto poco frequentati e sono affrontati con insufficienza. Anche il tema delle reti d’impresa, unica condizione per contrastare la crescita di concorrenti molto più robusti, Germania in testa, rimane ancora inesplorato così come quella delle organizzazioni di scopo e l’apertura a enti di ricerca e università. L’associazione non ha trovato strada facile nell’affermare questi temi come luoghi istituzionali di lavoro comune e di condivisione. Le imprese italiane rimangono testardamente individualiste e poco inclini ad una volontà di lavoro e di ricerca collettivi. Confido, dunque, in una presa di coscienza che accenda improvvisamente una nuova consapevolezza e la convinzione che insieme si vince”. Quale messaggio si sente di lanciare, a chiusura di questa intervista, a quanti hanno a cuore le sorti di Afidamp? “Possiamo rassicurarli sul fatto che ogni azione, ogni gesto, ogni passo è fatto nel bene del mercato e degli associati. Abbiamo lavorato in questi anni e continuiamo a farlo per costruire condizioni migliori e di successo. Non è uno slogan politico, è una volontà sincera”.



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SPAZZATRICI: UN MERCATO IN ASCESA (nonostante i dati negativi dell’indagine Afidamp 2017) I fabbricanti delle aziende che abbiamo interpellato rivelano un cauto ottimismo per l’anno in corso. Molto interesse da parte del mercato per i prodotti di qualità ed “eco friendly”, oltre che per le macchine ad alimentazione elettrica. di Maurizio Pedrini Quello delle spazzatrici industriali è un mercato che, stando ai dati dell’indagine sul fatturato Afidamp resi noti lo scorso anno, ha fruttato nel 2016 46,5 milioni di euro, con una notevole contrazione sul 2015: un -27,4% che indurrebbe, a prima vista, ad un certo pessimismo. I mali maggiori sembrerebbero provenire dal mercato interno, con una picchiata percentuale davvero notevole (-63,5%), mentre all’estero il calo sarebbe stato meno vistoso (-9%). Ma a fronte dei dati statistici e della fredda matematica delle cifre, le cose per i produttori di questa nicchia, sembrerebbero stare diversamente, almeno in questa prima metà dell’anno in corso, che sembra procedere all’insegna di un cauto ottimismo. A fronte della netta flessione delle macchine vendute (uomo a bordo, con o senza aspirazione) orientate al mercato low-cost, resterebbe confortante la domanda di prodotti di qualità, orientati alle fasce di mercato medio-alte. C’è poi la nicchia delle stradali, rivolte al mercato dell’igiene urbana in netta ripresa, che dà finalmente segnali di vivacità anche sul fronte interno, dopo anni di stagnazione a seguito della crisi economica e della spending review, che ha impedito a Comuni, aziende locali, municipalizzate di fare acquisti ed investire in

Il settore, caratterizzato da una forte concorrenza e minore know-how rispetto a quello della lavasciuga pavimenti, rappresenta comunque uno dei segmenti produttivi più importanti delle tecnologie per l’igiene ambientale.

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questo importante comparto tecnologico finalizzato all’igiene ambientale outdoor. Ma come stanno andando le cose? Come sempre abbiamo rivolto le nostre domande ai rappresentanti di alcune aziende costruttrici del settore. Qual è il vostro bilancio di questi primi mesi del 2018? Qual è la tendenza? Sono emersi concreti segnali di ripresa del settore, sia a livello di produzione che di domanda? In generale, come considerate lo stato di salute del mercato delle spazzatrici, uomo a terra e uomo a bordo, sia ad uso industriale che stradale? Che risultati ha conseguito la vostra azienda? “I primi mesi del 2018”, esordisce Massimo Moro, marketing department di TSM, “hanno registrato risultati interessanti rispetto all’anno precedente e ci aspettiamo di confermare il trend positivi anche nella seconda metà dell’anno, a testimonianza di un mercato in buona salute. Da sempre TSM è proiettata all’export, ma siamo soddisfatti anche dei risultati raggiunti nel mercato nazionale, grazie ad una linea di prodotti performanti e a Zero Emissioni nocive per l’ambiente”. “Il mercato delle spazzatrici si è

Massimo Ubiali

Daniele Bonini


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Mauro Liffredo

Massimiliano Borra

definitivamente ripreso dal periodo di contrazione economica”, afferma convinto Mauro Liffredo, product manager professional di Kärcher, “caratterizzato da una forte concorrenza, costituisce oggi uno fra i segmenti più importanti del cleaning. Nell’ultimo biennio c’è stato un sostanziale equilibrio della situazione, con una crescita moderata: attendiamo ulteriori step in termini di sviluppo derivanti dalla domanda proveniente dall’industria pesante e dalle municipalizzate, ambito su cui stiamo puntando molto. Accanto a un prodotto eccellente è importante poter essere efficaci nella fase post vendita, dove il mercato richiede sempre più una pronta assistenza e una valida consulenza. La nostra filosofia punta a garantire tutto questo, ai massimi livelli e nell’ambito di un’unica offerta. In termini di servizi, ad esempio, Kärcher offre un pacchetto di contratti service e manutenzione programmata che nel settore di riferimento sono sempre più richiesti nel caso di progetti a lunga durata, pacchetti di consulenza che permettono di trovare il miglior compromesso tra applicazione e area/canale di utilizzo e naturalmente la consueta qualità di un prodotto Kärcher in termini di garanzia ricambi e accessori. Il canale di distribuzione per questo tipo di macchine è tradizionalmente duplice: vendita diretta o rivenditore altamente specializzato nell’assistenza tecnica. La distribuzione, per essere efficiente, deve essere sempre più frammentata e specializzata, “su misura” specialmente in un mercato come quello italiano caratterizzato da un alto numero di fabbricanti, prodotti di alta qualità a prezzi competitivi. Ormai dal 2012 abbiamo iniziato a stipulare accordi commerciali con imprese private di servizi che partecipano a gare di appalto per la pulizia di edifici pubblici quali ospedali, strutture pubbliche, uffici statali ecc., nonché catene di alberghi e industrie private: questa nostra strategia ha dato i risultati attesi ed è stata la premessa per i buoni risultati

In Italia e all’estero, soprattutto nei Paesi del Middle e Far East, cresce la domanda di prodotti di qualità, che non consumino acqua e siano ad impatto zero.

riscontrati nell’attuale periodo. Il nostro Headquarter investe senza sosta per realizzare video esplicativi, rendering e schede tecniche su ogni singola macchina. Utilizziamo questo materiale sulle nostre pagine social, compatibilmente con i differenti tipi di target. Naturalmente continuiamo ad investire sulle testate cartacee specializzate con interventi mirati.” “Nel primo trimestre 2018” , precisa Gabriella Bianco, responsabile comunicazione e PR di IPC “i numeri delle spazzatrici sono in linea con il 2017. Stabili sono i modelli dalle dimensioni importanti come le uomo a bordo, utilizzate prevalentemente nelle industrie ed in grandi ambienti, mentre i modelli più compatti, uomo a terra, stanno avendo un’interessante ripresa. Questo soprattutto nel mercato interno”. “Dopo un 2017 che ha visto una ripresa generalizzata soprattutto in ambito europeo”, risponde Massimo Ubiali, direttore Divisione spazzatrici stradali di Comac “consolidando una crescita superiore al 20%, il 2018 sta confermando un mercato stabile ma a un buon livello. Sono ripresi gli investimenti da parte delle municipalità per il rinnovo del parco automezzi, in molti casi anziano, verso macchine più produttive e meno inquinanti. Direi quindi uno stato generale positivo in linea con i miglioramenti generalizzati dell’economia”. “La tendenza ed il bilancio per le spazzatrici industriali, nei primi mesi del 2018”, gli fa eco Daniele Sambati sales director di RCM, “sono positivi e sono la continuazione di quanto cominciato nel 2017. La domanda di spazzatrici, parlo sempre di modelli industriali in quanto RCM ha spostato nella sua controllata Macroclean i modelli stradali, è in crescita ed in particolare nel Mercato interno che da molti anni viveva di riparazioni ed usati. In generale si può parlare quindi di uno stato di salute confortante”. “Siamo soddisfatti”, commenta Dante Rossetti, responsabile marketing di Lavorwash, “i primi mesi del 2018 hanno mantenuto i valori di crescita che avevamo registrato a fine 2017. Segnali incoraggianti che nel nostro caso seguono anni di crescita continua. Per quanto ci riguarda un mercato in crescita”. “ISAL”, afferma Daniele Bonini, Sales & Marketing Manager dell’azienda, “ha alle spalle due anni molto buoni: il 2017 ci ha visti crescere sia

Daniele Sambati

Gabriella Bianco 31


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sul mercato interno che su quello europeo, che in precedenza era un po’ fiacco. Buona l’espansione in Medio Oriente, Australia e Far East. Poi c’è stato un ritorno dei mercati classici, che avevano segnato il passo. Certo, il mercato delle spazzatrici è cresciuto molto più lentamente rispetto a quello delle lavasciuga pavimenti, e sta vivendo un trend positivo anche se le percentuali d’incremento sono contenute”. Massimiliano Borra, Brand & Communication Manager presso Dulevo International, non ha dubbi: “Il mercato delle spazzatrici, per quanto ci riguarda, sta andando molto bene. Anche in Italia la ripresa si sente soprattutto per quanto concerne il nostro core business rappresentato dalle stradali, ma anche per quanto concerne le industriali, non ci possiamo certo lamentare. Anche in questi primi mesi del 2018 abbiamo avuto tantissimi richiesta dall’estero: in particolare stiamo avendo enormi soddisfazioni dagli Stati Uniti, dove in passato non avevamo mai avuto grandi riscontri. Da due anni a questa parte, anche grazie alla presenza di un nostro Area manager, ci siamo concentrati sullo sviluppo del mercato americano ottenendo risposte estremamente positive. Con un grande sforzo di tutta l’azienda, anche per affrontare lo scoglio dell’omologazione, abbiamo ideato un’apposita macchina per quell’area geografica, arrivando – tra l’altro – a vendere 23 unità alla città di Denver, in Colorado. Stanno andando molto bene anche l’India, l’Indonesia e più in generale l’Estremo Oriente”. Le richieste del mercato Quali sono le principali richieste del mercato nei diversi settori di vendita? “Per le nostre macchine dotate di sistema meccanico aspirante”, afferma Borra, “le commesse più grosse riguardano le 6 metri cubi, ma avendo presentato anche la 3 metri cubi, non ci aspettavamo una risposta così importante del mercato anche verso questo modello di spazzatrice stradale. La 2 metri cubi resterà invece tale con uno sviluppo nel 2018 non solo sul motore endotermico, ma anche su altri modelli completamente elettrici”. “Oggi la spazzatrice industriale”, spiega Bonini, “trova largo impiego anche nell’ambito delle industrie manifatturiere o di produzione come possono essere le fonderie,

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ma anche nelle cementerie, che oggi si sono spostate all’Est, per cui si lavora molto di più nei Paesi emergenti del Middle East o del Far East perché in quei contesti il mercato ha iniziato a evolversi, per cui si produce di tutto e di più: molte più costruzioni rispetto all’Europa, più cemento e acciaio. Perciò le spazzatrici vanno a finire nelle grandi fabbriche dove si producono questi beni e c’è bisogno di pulire le superfici”. “Le richieste”, risponde Moro, “spaziano a seconda dei diversi ambiti di riferimento, anche se, soprattutto nel settore urbano, il peso, le dimensioni, l’affidabilità, l’elevata autonomia di lavoro ricoprono un ruolo fondamentale, al quale i produttori sono tenuti a rispondere. Gli operatori del cleaning sono sempre più esigenti e alla ricerca del prodotto professionale specifico per l’ambiente di utilizzo, ma al contempo vi è una costante ricerca del prezzo più competitivo che crea delle difficoltà nel trasferire il valore del prodotto e i servizi offerti. TSM continua a lavorare per rispondere al meglio alle necessità del cliente, per offrire soluzioni elettriche uniche nel mercato, che garantiscano almeno un turno completo di lavoro dell’operatore”. “La gamma delle spazzatrici IPC”, riprende Bianco, “è stata recentemente rinnovata e migliorata, così da poter garantire un prodotto di qualità, più performante, a prezzi competitivi. Abbiamo rilevato un interesse maggiore verso le macchine importanti come le nostre 1250, 1280 e 1404, particolarmente indicate per ambienti industriali e grandi spazi, come ad esempio il settore industriale e l’automotive. Tuttavia anche le nostre “piccole” come la 464, 505 o 512 stanno riscuotendo un discreto successo. La 464, nello specifico, intuitiva e maneggevole, alimentata a batteria e dotata di sistema di aspirazione, è in grado di rimuovere in modo efficace polvere, sporco e briciole dai pavimenti duri e dai tappeti”. “I nostri clienti”, riprende Ubiali, “chiedono macchine sempre più performanti e sempre più ecologiche facendo molta attenzione al costo totale di utilizzo e quindi all’affidabilità e alle performance delle macchine. Molta attenzione è dedicata al contenimento delle polveri sottili PM10 e PM2.5 e su questo fronte Comac Street Line grazie al suo sistema unico di filtraggio gioca un ruolo di leader di mercato”. “Abbiamo diverse richieste; in generale, i clienti chiedono prodotti affidabili con un ottimo rapporto qualità/prezzo”, risponde Rossetti. “Le richieste” afferma Sambati, “sono sempre basate

In netta ripresa il segmento delle stradali, mentre le case costruttrici sono sempre più concentrate sulla produzione di spazzatrici elettriche.

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su tre parametri che RCM ha sposato da sempre: affidabilità, semplicità d’uso e facilità di manutenzione uniti, quasi sempre, ad un prezzo basso. La richiesta di prezzi bassi e servizi alti è una caratteristica delle imprese di servizi mentre nell’industria si trovano ancora spazi per discorsi più equilibrati”. L’evoluzione tecnologica In che direzione si stanno evolvendo le innovazioni tecnologiche di maggiore interesse da parte dei produttrici del settore? “In questo momento”, spiega Borra, “anche grazie al movimento della green city e della green economy, “la macchina elettrica sta spopolando e dettando le linee guida dello sviluppo. In varie parti del mondo, compreso il Medio Oriente, si sta sviluppando una grande sensibilità ecologica e Dulevo oltre che sulla macchina elettrica, insiste su soluzioni che vadano esattamente in questa direzione”. “Certo”, esordisce Bonini, “la spazzatrice è dotata di minore know how rispetto alla lavasciuga pavimenti e tecnicamente non ha avuto una grossa evoluzione. Certo l’innovazione in questi anni si è concentrata soprattutto sul sistema filtrante: attualmente le aziende sono molto attente alla riduzione dell’impatto ambientale, quindi a eliminare le polvere e le sostanze inquinanti, quindi la richiesta sempre più determinata ad acquistare dei beni che siano rispettosi dell’ambiente, quindi la filtrazione e il controllo delle polveri è estremamente importante nella spazzatrice. Se un tempo i clienti si accontentavano solo di pulire, oggi pretendono giustamente che la macchina non inquini, anzi, che sia ad impatto zero. L’altro aspetto importante”, prosegue Bonini, “è quello delle motorizzazioni, perché si sta passando sempre più velocemente da macchine con motori a benzina o diesel, a macchine elettriche. Questa evoluzione, partita dall’Europa Occidentale, sta viaggiando velocemente anche nell’Europa dell’EST e ci sono i primi segnali forti anche nel medio Oriente”. “Ciò che abbiamo riscontrato”, prosegue Moro, “è che i prodotti stanno diventando progressivamente più complessi da usare. La strategia di TSM è di rimanere su soluzioni prettamente elettro-meccaniche, anche se sono di particolare interesse i dispositivi per il controllo e la gestione delle flotte

in remoto per monitorare l’uso ed avere una reperibilità costante di tutte le macchine della flotta. È per questo che stiamo sviluppando delle soluzioni orientate in tal senso, mettendo in pratica la nostra esperienza, seppur mantenendo la semplicità delle soluzioni impiegate che contraddistingue i nostri prodotti nel mercato”. “IPC”, afferma Bianco, “è da sempre impegnata nella costante ricerca di soluzioni innovative volte a migliorare prestazioni e qualità ed allo stesso tempo a ridurre i consumi. Le uomo a bordo e soprattutto i due modelli di punta come la 1250 e 1280, rientrano in un preciso progetto industriale che utilizza una piattaforma unica in grado di soddisfare molteplici esigenze. L’innovativo sistema ibrido, nelle versioni Dual Power, consente di utilizzare la macchina sia a batteria che a scoppio, per rispondere così ad ogni tipo di applicazione. Dotate inoltre di un vano batteria molto capiente, possono lavorare ininterrottamente per più di 4 ore. La gamma di spazzatrici uomo a terra, invece, come per esempio la 462 e la 664, dotate di tecnologie avanzate e particolarmente indicate per la pulizia di tappeti e moquette, sono estremamente silenziose, adatte quindi a lavorare negli uffici, hotel, hall ecc.”. Sicuramente”, precisa Ubiali”, “un’evoluzione che interessa molto i nostri clienti è la propulsione elettrica delle delle macchine per poter ridurre l’inquinamento ambientale e non da meno quello acustico, pensiamo che nei centri storici sarà una tipologia di macchina molto diffusa in futuro. L’utilizzo di spazzatrici stradali elettriche va nella direzione della Circular economy e quindi la possibilità di generare energia da utilizzare per la propulsione degli automezzi con i relativi benefici sull’ambiente e sul conto economico”. “Nel campo delle spazzatrici industriali”, afferma Sambati, “non vi sono state negli ultimi anni particolari evoluzioni tecniche, mentre si è vista una certa attenzione all’estetica trascurata per molti anni. Le funzionalità più richieste sono quelle legate a macchine pratiche da usare e robuste. Lo spostamento verso l’alimentazione a batteria anche nei modelli più grandi ha spinto alcune aziende, fra cui RCM, a valutare le batterie al litio che garantiscono autonomie molto elevate. La nostra combinata, Combo E, alimentata a batterie al litio è infatti la macchina ideale per le FMC che

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Facility FOCUS Management ON gestiscono spazi molto grandi nelle logistiche”. In generale”, afferma Rossetti, “notiamo grande attenzione sia per aspetti puramente tecnici che aspetti legati al design. Ad Interclean Amsterdam sono emerse interessanti novità per questa categoria di prodotti”. I punti di forza sviluppati dai produttori Analizziamo i punti di forza avete sviluppato nei vostri modelli per le esigenze emergenti del mercato, su cosa avete puntato? Ci riferiamo soprattutto ai sistemi di sicurezza e controllo GPS, all’ergonomia, all’economicità e al risparmio nei consumi? “Il mercato, come Dulevo”, afferma Borra, lo dividiamo in tre tipologie di spazzamento: meccanico-aspirante, meccanico e aspirante. Noi nella meccanica aspirante portiamo avanti le tecnologie del passato ripensandole al presente, in quanto - oltre a ridurre i costi economici - questo sistema di spazzamento è ecologico, dal momento che, attraverso i filtri, possiamo trattenere il PM10. Grazie alla collaborazione con GORE®, per l’applicazione dei filtri avviata dieci anni fa, oggi possiamo continuare la ricerca e l’evoluzione di questo sistema di filtraggio guardando al futuro. La nostra macchina di punta, la 6000, funziona interamente a gas metano e, oltre a darci molte gratificazioni, si può usare senza l’impiego di acqua - cosa che non potrebbe accadere sulle aspiranti e sulle meccaniche, che invece necessitano di tanta acqua”. “Oggi”, riprende Bonini, tutte le macchine sono costruite non limitandosi a guardare le performance di pulizia ma tenendo conto di molteplici aspetti: il comfort dell’operatore è diventato di fondamentale importanza in un’ottica di rispetto della sua salute, pertanto tenuto in grande considerazione nella progettazione di nuovi modelli. Oggi, inoltre, il modo di produrre fa sì che la macchina sia a prova di incidente, nel senso che si guarda ogni minimo dettaglio”. “Nella nostra costante ricerca di soluzioni innovative ed eco-friendly, abbiamo sviluppato un’intera linea di macchine per la pulizia stradale che sono totalmente elettriche, e quindi a Zero Impatto Ambientale, perché non rilasciano emissioni nocive, anticipando quelle che oggi sono le esigenze dettate

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da un mondo che è sempre più alla ricerca di ridurre gli agenti inquinanti e le emissioni di CO2 nell’aria a protezione dell’ambiente e della qualità di vita delle persone. Tutti i nostri veicoli per l’igiene urbana sono stati studiati per garantire almeno un turno completo di lavoro prima di ricaricare le batterie, eliminando anche tutta la manutenzione che, invece, è richiesta per le spazzatrici stradali”. “Innanzitutto”, riprende Ubiali, “Comac Street Line dispone della gamma di spazzatrici più innovativa presente sul mercato in quanto combina i pregi delle spazzatrici meccaniche e di quelle aspiranti grazie all’innovativo sistema Twin Action che permette di aspirare sia i rifiuti ingombranti che la polvere più fine e, grazie al sistema filtrante, non necessita dell’utilizzo dell’acqua. Questo permette di sostituire il lavoro di due macchine con una, con evidente risparmio sul tempo e sui costi. Le spazzatrici Comac Street Line sono inoltre dotate di quattro sospensioni indipendenti permettendo un comfort di utilizzo che non ha eguali sul mercato, ma allo stesso tempo sono state progettate per essere intuitive e di facile utilizzo in modo da semplificare il lavoro dell’utilizzatore”. “RCM”, afferma Sambati, “è nel Mercato dello spazzamento industriale da oltre 50 anni ed ha sviluppato negli anni molte innovazioni, solo per citarne alcune: la prima spazzatrice con lo scarico nel sacco, un modello a fuel cell, lo stesso carico posteriore. Partendo dal principio, inoltre, della semplicità d’uso e dalle esigenze dell’operatore, tutte le nostre spazzatrici vengono concepite per essere ergonomiche ed efficienti nei consumi. Il GPS e la raccolta dati sono accessori disponibili a richiesta”. “Stiamo valutando alcune richieste da parte dei nostri clienti”, precisa Rossetti, “in particolare per dotare le macchine di controllo GPS. Altro aspetto sul quale stiamo lavorando è il risparmio dei consumi”. Le novità proposte alle Fiere Interclean e IFAT Monaco Quali novità avete presentato in anteprima alle Fiere Interclean e IFAT Monaco? “Ifat”, risponde Ubiali, “ha rappresentato per noi una vetrina importante, che ci ha visti proporre il


primo concept di macchina elettrica da 2 mc su cui l’azienda sta facendo notevoli investimenti per poter introdurre la versione definitiva nel 2019. È stata anche esposta la nuova HP6000, macchina con una capacità di 6 mc e quindi ai vertici delle spazzatrici compatte. Ma le novità non hanno riguardato solo le macchine; è stato difatti presentato anche il nuovo sistema Comac Easy Fleet che permette ai clienti di monitorare in tempo reale tutte le attività svolte dalla macchina, oltre alla possibilità di gestire via remoto diverse problematiche tecniche con evidenti risparmi di tempo e costi. Ifat è stata dunque una fiera con molte novità marchiate Comac, dalla quale ci aspettiamo ottimi riscontri da parte del mercato”. “A Interclean”, risponde Sambati, “RCM ha presentato la propria gamma, una delle più vaste in assoluto, di spazzatrici industriali, affiancata alla produzione Macroclean”. “Siamo stati presenti ad Amsterdam”, spiega Rossetti, “con una nuova spazzatrice uomo a bordo con pista di pulizia di 1300 mm, disponibile sia in versione a batteria che con motore. Con quest’ultimo abbiamo presentato sia il modello Benzina che il modello Diesel. Un modello per grandi superfici sia interne che esterne. Contenitore di raccolta da 150 litri e una grande superficie filtrante distribuita su 8 filtri a cartuccia”. “ISAL”, afferma Bonini, “a Interclean ha presentato due nuove macchine spazzatrici uomo a bordo: Modello 110, una macchina di piccola dimensione con operatore a bordo, che nasce proprio sfruttando le componenti di cui parlavamo prima: molto facile da usare, comoda per l’operatore e che offra le giuste performance. Poi abbiamo proposto un altro modello, la spazzatrice 120, puntando molto sulla versione elettrica e la gestione ottimale dell’energia elettrica prodotta dalla batteria. Quest’ultima viene convertita da corrente continua in alternata, e questo permette di usare motori elettrici brushless senza carboncini, che non hanno bisogno di manutenzione: una tecnologia nuova che va a ridurre i costi anche per i service. Questa soluzione offre un altro vantaggio, infatti anziché avere una trazione idrostatica, con pompe ad olio, ne ha una elettrica che consente, da un lato una riduzione drastica del rumore conformemente ai limiti di legge, dall’altro un significativo aumento dell’autonomia di lavoro”. “Siamo stati presenti a Interclean”, afferma Borra, “come a tante altre fiere internazionali. Ad Amsterdam porteremo la nostra macchina di punta, che è elettrica: la D.zero², da 1 metro cubo e da 80 litri, oltre alla 2000 stradale. Il tutto senza dimenticare la nostra linea industriale, con macchine che testimoniano i consistenti investimenti fatti dalla proprietà al fine di integrare i due filoni produttivi”.


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Ricarica batterie stazionarie e di trazione Come scongiurare la creazione di zone ATEX In questo articolo si affronta la problematica legata alla possibile formazione di zone potenzialmente esplosive presso i locali di ricarica delle batterie stazionarie e di trazione, ovvero rispettivamente i pacchi batteria dei gruppi di continuitĂ o UPS e le batterie di carrelli elevatori e transpallet. di Massimo Granchi, Riccardo Bozzo

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S

ebbene la maggior parte delle aziende non effettui lavorazioni che necessitano di manipolare liquidi/gas infiammabili o polveri elettrostatiche o esplosive, il tipico caso di ricarica di batterie è invece una situazione assolutamente diffusa; anche questa attività può creare un’atmosfera potenzialmente esplosiva. Nell’articolo viene analizzata la problematica generica della zonizzazione, e a seguire viene illustrata una metodologia dedicata alla valutazione delle zone di ricarica batterie, sulla base di specifiche norme in materia.

effettuata, applicazione e presenza in azienda di numerosi aspetti procedurali e tecnici:

Gli obblighi legislativi La zonizzazione ATEX rappresenta da sempre una problematica aziendale delicata, che si riflette su molti aspetti legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro e coinvolge la maggior parte delle attività e dei datori di lavoro. Infatti il D.Lgs. 81/2008 richiede, nello specifico Titolo dedicato a tale problematica, che obbligatoriamente ogni azienda debba elaborare un “Documento sulla protezione contro le esplosioni”. La possibile formazione di un’area potenzialmente esplosiva deriva da varie e in parte molto diffuse attività industriali:

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ricarica di batterie di trazione; ricarica di batterie stazionarie; impiego, manipolazione, distribuzione o stoccaggio di sostanze infiammabili (gas o liquidi); impiego di macchinari e attrezzature di lavoro che manipolano o producano sostanze infiammabili o polveri esplosive o elettrostatiche (polveri di carta, polveri di legno, polveri di origine polimerica, cereali e farine ecc.); centrali termiche; impianti di depurazione.

Nello specifico “Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive” il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 impone al Datore di Lavoro di evitare la formazione di tali aree, ovvero eliminare il rischio se vi sia la possibilità, oppure valutare l’effettiva formazione di atmosfere esplosive tramite la redazione di uno specifico “Documento sulla protezione contro le esplosioni”, Art. 294 del D.Lgs. 81/2008, che deve contenere una effettiva zonizzazione di queste aree, nel caso in cui appunto l’eliminazione della sorgente di possibile pericolo non risulti possibile a fini produttivi.

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adeguatezza delle apparecchiature elettriche e meccaniche installate all’interno delle zone identificate; le apparecchiature devono infatti essere marcate secondo la specifica Direttiva ATEX 2014/34/UE dai rispettivi fabbricanti, in funzione del tipo di zona identificata e di sostanza che ne dà origine; necessità di integrare la formazione del personale addetto; necessità di procedure di lavoro nelle zone identificate, con controllo degli accessi e delle apparecchiature utilizzabili; necessità di introdurre determinate specifiche d’ordine per materiali e nuove attrezzature da installare; necessità di stabilire corrette procedure di stoccaggio e manipolazione di materiali, sostanze o rifiuti; necessità di gestire in modo specifico l’attività di fornitori e appaltatori in azienda.

La zonizzazione in generale viene realizzata basandosi su specifiche Norme CEI EN della serie CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) e CEI EN 61241-2 (CEI 31-88), e tramite le relative Guide interpretative CEI 31-35 e CEI 31-56 secondo i seguenti passaggi. 1. Individuare le sorgenti o possibili sorgenti di emissione e le caratteristiche chimico/fisiche delle sostanze emesse. 2. Assegnare il grado di emissione per ogni sorgente: »» »» »»

grado Continuo; grado Primo (emissione periodica o occasionale); grado Secondo (emissione non prevista, avviene a rottura).

3.

Valutare la portata di emissione.

La zonizzazione Questo Documento sulla protezione contro le esplosioni deve essere il punto di partenza per valutare poi, sulla base della zonizzazione 37


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4. Valutare il tipo di Zona, ovvero la probabilità di presenza di un’atmosfera esplosiva, sulla base di grado di emissione e ventilazione. 5. Calcolare e rappresentare graficamente l’estensione della Zona, sulla base di:

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portata di emissione; ventilazione (artificiale, naturale, grado e disponibilità, con o senza impedimenti fisici, numero di ricambi d’aria ecc.).

La ricarica delle batterie Le batterie comunemente utilizzate in azienda sono al piombo o al nichel-cadmio e si distinguono, come già anticipato, in: »» »»

batterie di trazione, ovvero le batterie che equipaggiano carrelli elevatori, transpallet, macchine per la pulizia ecc. batterie stazionarie, ovvero batterie che equipaggiano gli UPS (integrate o meno), servizi ausiliari di centrali elettriche e telefoniche, soccorritori ecc.

Le batterie vengono solitamente ricaricate in locali dedicati, oppure in zone poste all’interno di locali anche produttivi.

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Come è noto, durante la fase di ricarica la batteria al piombo emette vari gas, tra cui l’idrogeno, ovvero un gas particolarmente volatile e con caratteristiche di esplodibilità alte, gas che nello specifico si sprigiona a seguito dell’elettrolisi dell’acqua. Secondo le modalità di emissione di gas nell’atmosfera le batterie sono classificate in: »»

batterie aperte, ovvero batterie che permettono il libero sfogo dei gas, poiché sono prive di coperchio, oppure hanno un coperchio attraverso il quale i gas possono liberamente fuoriuscire;


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batterie regolate da valvole (chiuse o ermetiche), ovvero batterie chiuse con un coperchio ermetico, ma dotato di una valvola per sfogare eventuali sovrappressioni.

Per la zonizzazione, in alternativa alle Norme CEI EN della serie 60079-10, generiche per i gas, è possibile fare riferimento alle norme CEI EN 50272-2 (CEI 21-39) sulle batterie stazionarie e CEI EN 50272-3 (CEI 21-42) sulle batterie di trazione. Queste due norme analizzano la problematica soffermandosi in particolare sulla corretta ventilazione da garantire alle zone dove sono ubicati i punti di ricarica per limitare l’estensione della zona, che altrimenti deve essere considerata pari a quella dell’intero locale e oltre, se vi sono condotti o aperture che lo mettono in comunicazione con altri locali. CEI EN 50272-2 e CEI EN 50272-3 L’idrogeno ha un elevato livello di esplodibilità, essendo sufficiente una concentrazione del 4% in aria (Limite Inferiore di Esplodibilità) per generare un’esplosione in presenza di un innesco efficace. Le norme EN si propongono quindi di mantenere la concentrazione di idrogeno significativamente al di sotto del 4%, attraverso la garanzia di un’idonea ventilazione. Le norme EN riportano formule semplificate per calcolare la portata d’aria di ventilazione necessaria in un locale di ricarica batterie e la superficie minima delle aperture di ventilazione che garantisce tale portata d’aria, con un buon fattore di sicurezza. Nell’immediato intorno di una batteria in carica, anche in presenza della ventilazione minima calcolata, è comunque sempre prevista l’esistenza di una zona pericolosa che, per le sue caratteristiche, deve essere classificata come Zona 1: “area in cui la formazione di un’atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, è probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività”. Tale zona si estende per la distanza pari a 0,5 metri dalle sorgenti di emissione del gas della batteria di trazione, ovvero dalle valvole della batteria stessa. Per quanto riguarda le batterie di stazionamento la distanza varia secondo le caratteristiche della batteria, in funzione di voltaggio e capacità nominale della batteria. Conclusioni Le norme CEI EN 50272-2 e CEI EN 50272-3 individuano i provvedimenti necessari nei locali

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di ricarica batterie al fine di prevenire il pericolo di esplosione dovuto all’emissione di idrogeno, gas particolarmente pericoloso, non solo per il suddetto Limite Inferiore di Esplodibilità ma anche perché molto leggero, con la tendenza quindi ad insinuarsi in spazi stretti e concentrarsi nelle zone alte dei locali. Le norme quindi analizzano la problematica ATEX specifica dei locali di ricarica: »»

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prescrivono che i locali batterie siano dotati di una ventilazione (naturale o forzata) minima per mantenere la concentrazione di idrogeno ampiamente inferiore al 4%; indicano come calcolare la ventilazione necessaria e l’ampiezza minima delle aperture per garantirla in modo naturale, ovvero senza l’impiego di ventilatori o estrattori;

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specificano che, anche in presenza di un’idonea ventilazione, in prossimità delle batterie è presente comunque una zona potenzialmente esplosiva; forniscono formule semplificate per calcolarne l’estensione.

Al fine di prevenire le esplosioni nei locali batterie è dunque sufficiente: »»

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dotare i locali delle aperture di ventilazione minime previste dalle norme CEI EN 50272-2 e CEI EN 50272-3 o di adeguata ventilazione forzata localizzata; verificare l’assenza nella zona potenzialmente esplosiva nei pressi della batteria di inneschi (impianti elettrici, apparecchiature elettriche e meccaniche) o installare nella zona componenti elettrici e meccanici di tipo Ex II 2G, marcati CE ai sensi della Direttiva Atex 2014/34/UE.


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DOSSIER Spazzatrici

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SPAZZATRICI

MODELLO: 664 Tipo di Guida

Operatore a terra

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 660 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 825 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 2870 m²/h Alimentazione Batteria Potenza complessiva 0,2 kW Avanzamento Manuale Motore Spazzola principale (versione a batteria) 80 W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) 30 W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

3,5 km/h 2% 50 l A terra 1 m² Elettrico Manuale 12/42 V/Ah 2,5 h si

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1033mm x 815mm x 994mm Peso A vuoto Con batterie

41 kg 55,5 kg

Livello Sonoro Rumorosità

63 dBA

Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

Elettrico 1300 mm

IP CLEANING

Dossier

MODELLO: 1250

Tipo di Guida

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 700 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1200 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 7800 m²/h Alimentazione Batteria-Diesel-Benzinal Potenza complessiva 1, 5 kW Avanzamento Elettrico- Idrostatico Motore Spazzola principale (versione a batteria) 600 W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) 2 x 90 W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

450 W 6 km/h 12% 60 l A terra 3,32 m² Elettrico Manuale 24/ 250 V/Ah 4h no

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1615mm x 905mm x1210 mm Peso A vuoto Con batterie

258kg 460 kg

Livello Sonoro Rumorosità

70 dBA

Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

Elettrico 27150 mm

IP CLEANING SRL - VIALE TREVISO 63 - 30026 SUMMAGA DI PORTOGRUARO (VE) - Tel. +39 0421 205511 - www.ipcworldwide.com 44


Dossier

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ISAL

SPAZZATRICI

MODELLO: 110

Tipo di Guida

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 700 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 900 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 6500 m²/h Alimentazione Batteria o Diesel Potenza complessiva Benzina 4,1/5,5 kW / ELETTRICA V 24 Avanzamento Idraulico Motore Spazzola principale (versione a batteria) 80 W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) 30 W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

W 7 km/h NA% 64l NA 3.5m² Manuale Manuale

MODELLO: 120 Tipo di Guida

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 900 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1350 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 12500m²/h Alimentazione Diesel Potenza complessiva Diesel 11,8-17,7 Elettrica 36 Avanzamento Idraulico Motore Spazzola principale (versione a batteria) 80 W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) 30 W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

W 10 km/h NA% 250l NA 6 m² Manuale in Quota 11.8V/Ah 5h no

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 2080 x 1250 x 1460 Peso A vuoto Con batterie

780 kg 1329 kg

Livello Sonoro Rumorosità

NA dBA

24V/Ah 5h no

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1453 x 897 x 1230 Peso A vuoto Con batterie

241 kg 280 kg

Livello Sonoro Rumorosità

NA dBA

ISAL SRL - VIA MODENA 42/B - 42015 CORREGGIO (RE) - Tel. +39 0522 823011 - www.isalsweepers.com 45


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SPAZZATRICI

MODELLO: KM 105/110 R BP PACK Tipo di Guida Operatore a bordo Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 640 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1050 / 1400 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 4200 m²/h Alimentazione Batteria Potenza complessiva 1.44 kW Avanzamento Elettrico Motore Spazzola principale (versione a batteria) 750 W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

750 W 7 km/h 12% 110 l 1550 mm TACT Automatico in Quota 24/240 V/Ah 2.5 h no

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1800 mm x 1250 mm x 1450 mm Peso A vuoto Con batterie

590 kg 725 kg

Livello Sonoro Rumorosità

64 dBA

Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

KÄRCHER

Dossier

MODELLO: KM 130/300 R D CLASSIC Tipo di Guida

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 1000 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1300/1550 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 10000 m²/h Alimentazione Diesel Potenza complessiva 1.44 kW Avanzamento Idrostatico Motore Spazzola principale (versione a batteria) 750 W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

10 km/h 18% 300 l 1550 mm 7.8 m² Elettrico in Quota 24/240 V/Ah 2.5 h no

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 2150 mm x 1330 mm x 1430 mm Peso A vuoto Con batterie Livello Sonoro Rumorosità Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

940 kg

80 dBA Elettrico 4500 mm

1950 mm

Caratteristiche aggiuntive KIK, chiave elettronica KSSB, terza spazzola per spigoli Spazzola centrale su asse ruote posteriore FLEET ready, controllo in remote TEACH compensazione automatica usura spazzola EASY OPERATION controllo operatore semplificato KÄRCHER ITALIA SPA – VIA ALCIDE DE GASPERI 98/100 – 20017 RHO (MI) – Tel. +39 848 998877 – www.kaercher.com/it 46


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SPAZZATRICI

MODELLO: SWL 900 ET

Tipo di Guida

Operatore a terra

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 710 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1050 / 1400 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 3700 m²/h Alimentazione Batteria Potenza complessiva 0,4 kW Avanzamento Meccanico Motore Spazzola principale (versione a batteria) W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore

400 W 4 km/h % 60 l mm 3,02 m² Elettrico Manuale

Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

V/Ah h no

LAVORWASH

Dossier

MODELLO: SWL R 1100 ST Tipo di Guida

Operatore a terra

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 1045 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1755 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 14040 m²/h Alimentazione Batteria Potenza complessiva 10/2650 kW /giri /min Avanzamento Idrostatico Motore Spazzola principale (versione a batteria) W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore

W 7,5 km/h 20% 115 l mm 6,4 m² Elettrico Manuale

Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

V/Ah h si – no

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1600mm x1010 mm x 1300mm Peso A vuoto Con batterie Livello Sonoro Rumorosità

434 kg kg dBA

Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1260mm x 830mm x 850mm Peso A vuoto Con batterie Livello Sonoro Rumorosità

89 kg kg dBA

Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata LAVORWASH SPA - VIA J.F. KENNEDY 12 – 46020 PEGOGNAGA (MN) - Tel. +39 0376 55431 – www.lavorhyper.com 47


PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

SPAZZATRICI

MODELLO: SW 4000

Tipo di Guida

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 700 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 975 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 8750/6125 m²/h Alimentazione Batteria 24V Potenza complessiva 1950 W Avanzamento Elettrico Motore Spazzola principale (versione a batteria) 600 W Motore Spazzola laterale (versione a batteria) 90 W Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore

24 W 7 km/h 20% 75 l 1590 mm 7 m² in Quota in Quota

Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

360Ah 3,5 h no

NILFISK

Dossier Dossier

MODELLO: SW5500 Tipo di Guida

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 850 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1175 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 8500/5950 m²/h Alimentazione Diesel Potenza complessiva 13 kW (17.5 hp) @ 2400 g/min Avanzamento Idrostatico Motore Spazzola principale (versione a batteria) / Motore Spazzola laterale (versione a batteria) / Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore

/ 9 km/h 25% 150 l Fino a 1590 mm 10 m² in Quota in Quota

Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

/ / /

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1875X1200x1565 mm x mm x mm Peso A vuoto Con batterie Livello Sonoro Rumorosità Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

757 kg / 85 dBA Elettrico 3060 mm

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 1640mm x 1035mm x 1330mm Peso A vuoto Con batterie Livello Sonoro Rumorosità Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

433 kg 65 dBA 65 dBA Elettrico 19200 mm

NILFISK SPA A SOCIO UNICO – STRADA COM.LE DELLA BRAGLIA 18 - 26862 GUARDAMIGLIO (LO) – Tel. +39 0377 414021 – www.nilfisk.it 48


Dossier

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SPAZZATRICI

Tipo di Guida

RCM

MODELLO: MEGA

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 1200 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 2250 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 20900 m²/h Alimentazione Batteria Potenza complessiva 10/2050 kW /giri /min Avanzamento idraulico Motore Spazzola principale (versione a batteria) Max Output 7 kW Motore Spazzola laterale (versione a batteria) Max Output 4,6 kW Trazione Motore (solo versione a batteria) Max Output 11 kW Velocità avanzamento max 8 km/h Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento 16% Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

470 l 1580 mm 16 m² elettrico in Quota 24-640 V/Ah 3 h 30’ optional

MODELLO: COMBO E – ELETTRICA LAVA-SPAZZA-ASCIUGA Tipo di Guida

Operatore a bordo

Caratteristiche Larghezza di lavoro con spazzola centrale 1045 mm Larghezza di lavoro con ½ spazzola/e laterale/i 1755 mm Resa oraria teorica max con spazzola centrale e max velocità 14040 m²/h Alimentazione Batteria Potenza complessiva 10/2650 kW /giri /min Avanzamento Idrostatico Motore Spazzola principale (versione a batteria) / Motore Spazzola laterale (versione a batteria) / Trazione Motore (solo versione a batteria) Velocità avanzamento max Pendenza massima superabile a pieno carico in trasferimento Vano raccolta Capacità contenitore Altezza scarico contenitore Superficie filtrante Scuotifiltro Scarico contenitore Batterie Tensione/Capacità Autonomia di lavoro teorica massima (solo versione a batteria) Caricabatterie a Bordo Macchine

/ 10 km/h 12% 180 l 1560 mm 10 m² elettrico in Quota 48-600 V/Ah 3h 45’ no

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 2400 x 1570 x 1760 Peso A vuoto Con batterie Livello Sonoro Rumorosità Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

1585 kg 1935 kg / Elettrico 3150 mm

Dimensioni macchina Lunghezza x Larghezza x Altezza (L x W x H) 2263x1658x1483 Peso A vuoto Con batterie Livello Sonoro Rumorosità

1195 kg 2075 kg 84 dBA

Altri dati Avviamento motore Raggio di sterzata

Elettrico 3900 mm

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Dalle aziende

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

L’ESPERIENZA DEL TESSILE al servizio della PULIZIA

Essecinque è un’azienda dinamica nata nel 2005 grazie ad una semplice idea dei fondatori: trasferire quaranta anni di esperienza maturata nel campo del tessile/abbigliamento al settore dei prodotti per la pulizia professionale. Grazie all’impiego di impianti automatizzati, Essecinque produce gli articoli in cotone e altre fibre tessili scegliendo le migliori materie prime che vengono lavorate utilizzando il più innovativo know-how.Negli anni l’azienda ha saputo costruire solide partnership con i produttori delle attrezzature correlate del settore, offrendo ai propri clienti un catalogo prodotti ampio e variegato. La Linea Microfast permette una pulizia perfetta e senza aloni grazie al particolare intreccio tra la microfibra e il cotone: la microfibra rimuove sporco e polvere, il cotone permette al prodotto di conservare la giusta umidità, mantenendo il mop bagnato per più tempo e consentendo così di pulire molti più metri di superficie. Il velcro assicura una perfetta aderenza al telaio, raggiungendo ogni angolo. Al termine dell’utilizzo l’operatore può facilmente rimuovere il mop per il suo lavaggio. Il flat mop si presenta anche nella versione solo microfibra, senza il cotone intrecciato, per un uso più tradizionale di questo tipo di prodotto. www.essecinque.net

CARRELLO ONEFRED, ripensare la tradizione nel SEGNO DELL’INNOVAZIONE Era il 1996 quando fu lanciato Fred, il primo carrello nell’industria della pulizia professionale realizzato in un unico monoblocco di plastica ad alta resistenza. Sulla scia del successo ottenuto, Filmop ha sviluppato OneFred, il nuovo carrello strizzatore doppio che coniuga la tradizione di un sistema di lavaggio di comprovata qualità con le ultime innovazioni in ambito tecnico e di design. OneFred è stato progettato con una serie di caratteristiche che lo rendono pratico, intuitivo e facile da utilizzare, offrendo indubbi vantaggi all’operatore. La maniglia di spinta in plastica è ergonomica e permette all’operatore di condurre con facilità il carrello. Per soddisfare le differenti necessità, è disponibile anche la classica impugnatura in metallo. Un unico telaio permette di utilizzare sia due secchi da 15 l che due da 25 l, a seconda delle esigenze. La configurazione del carrello consente di posizionare i secchi facilmente e in pochi attimi mentre la struttura impilabile del telaio assicura notevoli vantaggi logistici. I paracolpi sono integrati nel telaio del carrello, offrendo un’elevata resistenza agli urti accidentali. Il nuovo carrello permette di utilizzare tutta la gamma degli strizzatori offerti. Un innovativo sistema per agganciare OneFred ad un carrello Alpha per trasportare in sicurezza tutta l’attrezzatura. OneFred si caratterizza, infine, per il design moderno e accattivante, con linee essenziali e decise, in grado di integrarsi con discrezione in qualsiasi ambiente. Inoltre, il nuovo carrello è dotato di un comodo supporto porta scopa. OneFred facilita le procedure di pulizia e disinfezione nel rispetto dell’ambiente: il nuovo carrello è stato certificato “Plastica Seconda Vita - PSV” da un ente terzo in quanto realizzato con un’alta percentuale di plastica riciclata. La composizione con materiale derivante da riciclo rende OneFred conforme ai CAM sanitari. www.filmop.com

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Dalle aziende

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

EFFICIENZA E PRATICITÀ per le attività di DAY CLEANING

La nuova lavasciuga ultra compatta Rolly è in grado di sostituirsi completamente alla pulizia manuale standard e rappresenta la risposta puntuale di Ghibli & Wirbel alla sempre più esigente e specifica domanda dei professionisti del cleaning. Dimensioni ultra compatte e maniglione snodabile (brevettato) permettono di lavorare agilmente in spazi stretti, garantendo la massima manovrabilità e praticità dei movimenti. Lo speciale tergitore, a doppia aspirazione alternata (brevettato), permette di utilizzare la macchina sia in avanti che all’indietro, rendendo Rolly perfetta per l’utilizzo in aree fino a circa 1000 mq come bar, ristoranti, hotel, cucine, case di cura e centri benessere. Le batterie al litio di ultima generazione, inoltre, permettono di ricaricare la macchina sia velocemente sia in modo parziale in tutta sicurezza, garantendo al contempo resistenza, affidabilità e prestazioni di alto livello. La bassa rumorosità (solo 54 dbA) e l’estrema maneggevolezza la rendono perfetta per il day cleaning e per il lavoro in aree sensibili come ospedali, scuole e case di riposo. Disponibile nelle versioni a cavo e a batteria per la massima affidabilità in qualsiasi ambiente e situazione. www.ghibliwirbel.com

Alte prestazioni con semplicità: NUOVA LAVASCIUGA DYNAMIC Le sfide nel settore delle pulizia sono sempre più difficili: dai costruttori ci si aspetta soluzioni efficaci e risolutive, prima di tutto. Con la nuova lavasciuga Dynamic, Lavorwash propone uno strumento robusto, affidabile, molto agile e accessibile che offre massima efficacia nel mantenere il pavimento pulito e asciutto. Solo un pulsante e si è pronti a lavorare, senza leve complicazioni o regolazioni di cui preoccuparsi: scorrevolezza, manovrabilità in aree congestionate e pulizia con entrambi i bordi della spazzola anche in angoli difficili da raggiungere. Dynamic consente la riduzione di fermi macchina improduttivi grazie all’interruzione automatica dell’erogazione soluzione, arresto spazzola e auto stop riempimento acqua. www.lavorhyper.com 52


PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

ORMA, la qualità MADE IN ITALY contro INSETTI E CATTIVI ODORI ORMA porta ad Interclean la linea di prodotti appositamente studiati per il settore horeca . Protagonista della gamma è l’insetticida aerosol dosato Air Control S. Questa bombola, a base di piretro naturale, usata in combinazione con il diffusore automatico risolve completamente i problemi di insetti volanti negli ambienti interni come bar e ristoranti. Sempre per il controllo degli insetti volanti ORMA offre una gamma completa di trappole luminose tra cui spicca Fly Barrier con 2 neon da 15 watt ed una ampia piastra collante dove gli insetti rimangono incollati. La linea arrotondata e il gradevole design di Fly barrier ben si adattano a qualsiasi ambiente. La trappola è particolarmente utile nelle cucine e nelle industrie alimentari. ORMA è anche attiva nel settore della disinfestazione professionale con un ricco catalogo di insetticidi concentrati a base di piretro, deltametrina e permetrina, oltre a topicidi con diversi principi attivi, contenitori di sicurezza di esche ed accessori ed attrezzature indispensabili per professionista del pest control . Per quanto riguarda la profumazione ambientale la parte del leone la fanno sicuramente le bombole deodoranti Air Control Classic e Air Control Plus, che usate nei diffusori automatici sono in grado di profumare anche gli ambienti più difficili. Altro prodotto di punta per la deodorazione professionale è Sprayjet, una bombola aerosol da 750 ml con valvola a lunga gittata che riesce a profumare velocemente ambienti di grandi dimensioni. www.ormatorino.com

NUOVO ASPIRAPOLVERE a zaino LINDHAUS LB4 Lindhaus LB4 Superleggera L-ion / Electric è l’aspirapolvere a zaino professionale più leggero al mondo. Pesa soltanto 4,9 kg inclusa la batteria e 3,8 kg la versione Electric. L’ergonomico e traspirante kit tracolla è completamente regolabile e ha i porta accessori integrati. La macchina può anche essere dotata di kit soffiatore (optional). È ideale per ambienti difficili, dove è necessaria una pulizia veloce e prestazioni elevate. I 5 stadi di filtraggio garantiscono un’efficienza filtrante del 99,91% a 0,3 micron. Usando il filtro Hepa (optional) per ambienti sanitari, l’efficienza filtrante raggiunge il 99,96% a 0,3 micron. Con il kit optional composto da 4 ruote pivottanti la macchina può essere trasformata in un aspirapolvere a traino super compatto. La versione elettrica è provvista di connettore elettrificato per poter utilizzare l’elettrospazzola elettronica Lindhaus PB12e (optional) che trasforma la macchina in un confortevole battitappeto a zaino. L’elettrospazzola può anche essere trasformata in sistema di lavaggio a secco. La macchina è in produzione da pochi mesi ed è stata accettata dal mercato in modo molto favorevole. www.lindhaus.it

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Dalle aziende

PULIZIA INDUSTRIALE E SANIFICAZIONE | MAGGIO 2018

COMBO, LA SPAZZA-LAVA-ASCIUGA ITALIANA ora in versione ELETTRICA

COMBO E è la combinata elettrica che si aggiunge alle versioni Diesel e GPL, per completare la gamma di macchine RCM per le grandi pulizie. Presentata in anteprima ad Interclean, COMBO E è sicura, robusta e affidabile come tutte le macchine RCM, grazie alla sua guida frontale che assicura la massima visibilità e precisione di lavoro e alla capacità di lavorare a lungo e contenere i costi di gestione. Come tutte le macchine RCM COMBO E è dotata di un contenitore posteriore di grande capacità, un gruppo filtrante capace di trattenere anche le polveri sottili (PM 10), oltre alla modularità delle batterie al litio per avere sempre un’autonomia in funzione del tipo di lavoro per consentire elevate prestazioni. Con la batteria altamente efficiente di Combo E si risparmia e si eliminano il costo dei carburanti e le spese di manutenzione, senza però rinunciare alla potenza, alle prestazioni e alla sicurezza. Combo E di RCM è la combinata che dà la possibilità a chi la utilizza di pulire con la massima efficienza in base alle proprie esigenze specifiche, proprio perchè è stata costruita pensando al “tailored cleaning” (ovvero alla “pulizia su misura”). Con Combo E è finalmente semplice gestire a pieno le risorse energetiche, attraverso cariche parziali della batteria al litio che garantiscono la massima flessibilità nell’organizzazione delle attività di pulizia. Combo E si ricarica al 50% in soli 60 minuti. Una pulizia, si potrebbe dire, “senza limiti” che permette di affrontare qualsiasi tipo di necessità a partire dalla programmazione di lunghi turni di lavoro, limitando fermi e tempi di attesa, fino alla possibilità di far fronte a imprevisti in modo tempestivo. www.rcm.it

ISAL, macchine FORTI E AFFIDABILI ISAL nasce nel 1974 producendo componenti in lamiera e dal 1988 inizia la progettazione e la produzione delle prime spazzatrici. Dalle più semplici ed economiche spazzatrici manuali, alle versatili macchine con operatore a terra, fino alle più potenti ed efficienti macchine idrauliche con operatore a bordo, sempre puntando al contenimento dei costi di esercizio senza nessun compromesso sul risultato di pulizia. Le migliaia di macchine vendute in tutto il mondo testimoniano la soddisfazione dei clienti. ISAL è oggi presente sul mercato attraverso la sua rete di rivenditori locali e si avvale di una rete di importatori in Europa, Asia, Medio Oriente, Africa e Sud America. www.isalsweepers.com 54


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NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

MARCO BOSELLI Bosch riparte da… Bosch

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

Organo ufficiale

bimestrale

NORMATIVA

Panoramica di inizio anno

TAVOLA ROTONDA

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

CLASSIFICHE 2015

Analisi del processo e case study

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE

Produttori e distributori: ce la si può fare!

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORME IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV FOCUS COMMISSIONING

N. 64 · Anno XI · dicembre 2016

Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE

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Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168

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ISSN: 2038-0895

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ISSN:2038-2723

ITS Dove va la filiera? FOCUS Un anno di logistica MATERIA CONNECTION

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ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO” FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

Passo obbligato e grande opportunità

Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

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L’EDITORIALE

Innovazione e cambiamento di GIOVANNA ROSADA

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LA DISTRIBUZIONE NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso più ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalità, metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla società o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fare” ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SI” o con un “NO”. È stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “si” e “no” dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianità dell’individuo e l’incapacità della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metà dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltà parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con più forza alla politica? n

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MACCHINE UTENSILI

1563

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde”, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

Un CNI eletto per dare risposte

di MATTEO PALO

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri fino al 2021, quando completerà i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialità del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è già possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione così forte per la continuità del Consiglio nazionale uscente”, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

In USA volano le infrastrutture

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilità diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono

Newsletter

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 18­19

→ pag.37

LA TRIVELLA

Professionisti al passo coi tempi...

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documen→ pag.5 tare la consegna.

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AT T UA L I TÀ

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FINANZIAMENTI PMI

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

Gennaio - Maggio 2017

NEWSLETTER – Nr.01 – Pag.1

© Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano

VENERDÌ 13 GENNAIO 2017

DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER INGEGNERI E ARCHITETTI NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL

[pag. 14]

IN QUESTO NUMERO

MATERIE PRIME

Il cliente prima di tutto In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. MISURA

Un ponte tra passato e futuro

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Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

M-Steel qualità da oltre 40 anni

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualità M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilità M-Steel si caratterizza per affidabilità, coerenza e prevedibilità nelle lavorazioni, riducendo i così costi di pro[pag. 12] duzione.

LAMIERA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo L’utensile “intelligente” è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierà il mondo MACCHINE UTENSILI

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

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PANORAMA La formazione salesiana professionale SPECIALE Robotica Sempre più al centro dello sviluppo

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#4maggio 2016 mensile

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

a pag. 9

AUTOMAZIONE

Novembre/Dicembre 2016

Italia scossa

segue a pag. 2

“Il museo del futuro è il mondo intero”

www.ammonitore.com

TAVOLA ROTONDA

di Fabio Chiavieri

GOVERNO IN CRISI

a pag. 7

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MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Editoriale

Ancora trattative e consultazioni? CASSA DEPOSITI E PRESTITI

PROGE T TA ZIONE

50 anni di torni

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

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MACCHINE UTENSILI

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

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SCIA, operativo Top 7 megail modello unico infrastrutture del 2016

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 città

ROBOTICA

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