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ERM IFATCA 2023
ERM IFATCA 2023
Di Antonio Anzellotti

La bella città di Riga, capitale della Lettonia, ha ospitato dal 16 al 18 ottobre di quest’anno il Congresso Regionale Europeo di IFATCA (ERM – European Regional Meeting) 2023.
L’ERM è l’annuale occasione di incontro per le associazioni nazionali di controllori (MAs – Member Associations) federate ad IFATCA dell’area europea.
L’incontro si è svolto presso l’hotel Radisson Congress, a due passi dal centro storico.
Per ANACNA hanno partecipato Alessandra Cola, direttore commissione Legale, Mauro Barduani, direttore commissione Esteri e il sottoscritto.
Possiamo iniziare dicendo che ci siamo imbarcati da Fiumicino con circa 30 gradi, siamo scesi a Riga dove ne abbiamo trovati 7-8. Ma lo sapevamo...
Dovendo iniziare i lavori già dalla mattina del 16, quasi tutti i partecipanti, come noi, sono arrivati durante la giornata del 15, e il bellissimo Skyline Bar dell’albergo al 26° piano è stato testimone per tutta le sere di un piacevole e chiassoso incontro tra colleghi di vari paesi, con scambi di baci e abbracci tra chi già si conosceva e fraterne strette di mano tra chi, come me, era alla sua prima esperienza in un congresso IFATCA.
E già questa esperienza, questo incontro tra persone lontane che condividono lo stesso lavoro, con gli stessi doveri e le stesse responsabilità, trasmette la sensazione di sentirsi parte di una comunità più grande e aiuta a dimenticare per qualche attimo i mille problemi e ostacoli che la nostra attività ci propone ogni giorno.
La mattina dopo, alle nove, un ristretto gruppo di partecipanti ha partecipato al primo degli impegni
previsti dall’agenda, il SESAR meeting, riservato appunto a coloro impegnati in attività finanziate dal consorzio, tra i quali Mauro e me.
L’incontro è stato presieduto dal coordinatore SESAR di IFATCA, l’instancabile Marc Baumgartner, CTA svizzero, che ha illustrato i futuri progetti in vista dell’imminente rinnovo del contratto di collaborazione tra la federazione e il consorzio europeo. Molti dei progetti, di cui avremo modo di parlare meglio più avanti, prevedono un sempre maggiore coinvolgimento di tecnologie e AI.

Il pomeriggio, dopo il pranzo, è stato occupato dal Workshop “ATCO Occupational Fatigue” un’interessante serie di interventi e successivo dibattito da parte di:
- Nathalie Le Cam (EASA), che ha illustrato lo studio attualmente in atto sul Fatigue Management in ambito europeo, con la collaborazione di vari provider tra cui ENAV, e che ha ricordato come i regolamenti 340 e 373 obblighino i provider a creare policies e programmi di gestione e prevenzione dell’affaticamento (fatigue);
- Dr. Philippe Cabon, della Welbees, una società di consulenza specializzata in sistemi e soluzioni per la gestione del rischio da affaticamento, che ha illustrato il funzionamento dell’organismo umano in relazione al sonno, la reattività e la stanchezza. Sono tutti cicli che si completano nell’arco di 24 ore, che vedono l’essere umano raggiungere due picchi massimi di prestazione e reattività nella tarda mattina e
nel tardo pomeriggio, quando l’organismo si rifiuta di addormentarsi, e due picchi minimi di prestazioni nelle ore della notte prossime all’alba, e nel primo pomeriggio, quando avvertiamo quella sonnolenza tipica del dopopranzo (la “cecagna” per noi romani). Quindi sì, il pisolino pomeridiano fa bene!
- Fabrice Drogoul (EUROCONTROL), che ha illustrato le linee-guida dell’agenzia sull’argomento, e il fatto che i provider devono avere un sistema di gestione del rischio di affaticamento (FRMS Fatigue Risk Management System) integrato nel sistema turni (Rostering);

Alcune raccomandazioni di Eurocontrol:
- numero massimo di giorni consecutivi in turno: 6, e a seguire almeno 54 ore di riposo (2 notti consecutive e turno successivo che non inizi di mattina presto)
- durata massima del turno: 8 ore,
- tempo massimo consecutivo in servizio: 2 ore, 3 ore in caso di poco traffico per periodi prolungati,
- durata minima del break: 30 minuti,
- riposo minimo dopo un turno: 11 ore, con l’ulteriore raccomandazione di non deviare da questo minimo, ad esempio su richiesta del personale.
Parte del lavoro di Eurocontrol sulla fatica riguarda anche il rischio opposto, cioè la monotonia in lunghi periodi di scarso traffico, le conseguenze della quale le abbiamo conosciute durante la recente pandemia.
- Benjamin Fichtner DI HelvetiCA/Skyguide, rispettivamente associazione professionale e provider svizzeri. HelvetiCA ha recentemente pubblicato un documento nel quale si illustrano i requisiti per poter aumentare l’età pensionabile dei controllori svizzeri. Documento della cui esistenza si era a conoscenza, ma del quale non se ne capiva la ragione. Ci è stato spiegato: il governo svizzero, nella fase di recupero delle perdite economiche dovute alla pandemia, ha messo come condizione per il rifinanziamento del provider l’aumento dell’età pensionabile per i controllori, dagli attuali 56 anni a 60.
L’associazione, preso atto della conditio sine qua non, ha pubblicato questo documento, prodotto insieme dalle francesi ENAC (Ecole Nationale de l’Aviation Civile) e ISAE-Suapèro (Institut Supérieur de l’Aéronautique et de l’Espace), dalla Welbees e con patrocinio di Eurocontrol; nel documento vengono dettagliati i requisiti per raggiungere quell’obiettivo,
che consistono in una totale riorganizzazione della vita lavorativa del dipendente una volta superati i 50 anni di età. Tra i requisiti, diminuzione dei turni notturni fino all’esenzione, diminuzione dell’orario in servizio ed aumento del break, programmi per il benessere psico-fisico, possibilità di passaggio in ufficio senza perdita di retribuzione, eccetera. Alcuni di questi requisiti a noi suonano come fantascienza. Le trattative sono in corso, vediamo cosa riserverà il futuro ai nostri colleghi d’oltralpe.
Questo studio, molto interessante, sarà probabilmente oggetto di un articolo più approfondito nel prossimo futuro.
A fine dibattito è intervenuto il titolare della Caruso®, azienda svizzera produttrice di occhiali di protezione, specializzata in occhiali per aviazione.
Con dati scientifici alla mano, ha illustrato come i raggi UV, contro i quali è predisposta la stragrande maggioranza degli occhiali da sole che indossiamo, non sono l’unica radiazione pericolosa per i nostri occhi. Anche altre radiazioni, come la luce blu del cielo sereno e gli infrarossi, sono ugualmente se non più pericolose per i nostri organi della vista, andando a colpire le parti più profonde dell’occhio, come la retina e la macula.
La Caruso® ha brevettato una serie di lenti con vari livelli di protezione, adatti anche al lavoro in torre di controllo.
Occhiali da 300 euro in su, ma un importante investimento per la nostra vista.
Chi fosse interessato può consultare il sito dell’azienda www.carusofreeland.com
Dopo quest’ultimo intervento, un’oretta di tempo libero, e appuntamento alle 19 fuori dall’hotel dove un autobus cittadino, appositamente noleggiato per l’occasione, ci ha accompagnato tutti nel VEF Kultural Pils (Palazzo della Cultura VEF), uno degli edifici che rendono Riga uno dei principali centri culturali della regione baltica, per il primo degli eventi “social” organizzati dall’associazione lettone.
Ci hanno allietati un’esibizione di giovanissime ragazze in costume tradizionale che hanno suonato il Kokle, antico strumento a corde baltico, e di un gruppo che si è scatenato con sax, tromba e batteria.
La mattina dopo, nuovamente alle 9 tutti nella sala congressi per l’inizio della riunione europea vera e propria.
In apertura i saluti e gli interventi di varie personalità, a cominciare ovviamente da Frédéric Deleau, EVP (Executive Vice President) Europe di IFATCA. Frédéric ha illustrato le attività in cui la federazione è coinvolta e i progetti futuri, il non ancora raggiunto obiettivo del Cielo Unico Europeo, la sostenibilità, e in particolare l’idea di creare un ramo della federazione europeo, con personalità legale, che permetta di partecipare a quei progetti europei, il cui finanziamento è appunto riservato ad entità residenti in Europa, mentre l’IFATCA ha sede a Montreal. Gli altri interventi ve li elenco di seguito 1) per non fare torto a nessuno 2) per far notare il livello degli invitati a questo tipo di incontri:
Mr. Raul Medina - Director General di EUROCONTROL,
Mr. Frederik Rasmussen - Deputy Head of Unit European Single Sky at European Commission
Mr. Pauls Cālītis – membro del board di AirBaltic
Mr. Viesturs Masulis – Comandante dell’Aeronautica Militare Lettone
Mr. Aivars Pūcītis – membro del board di Latvijas Gaisa Satiksme, il provider lettone,
Mr. Māris Gorodcovs – Direttore dell dell’Aviazione Civile lettone.
A seguire un dibattito sulla situazione ATC nell’area baltica, che a seguito della guerra in Ucraina è diventata complicata, anche se in Italia questo ci sfiora marginalmente.
La sera ha visto il secondo evento social, stavolta organizzato nell’ex-terminal dell’aeroporto di Spilve, principale scalo di Riga fino al 1975, quando fu costruito l’aeroporto attuale, ed ora utilizzato solo per voli locali ed addestramento.
Nell’ex-terminal, realizzato in stile neoclassico con abbondanza di marmi e colonne, è in via di istituzione il museo lettone dell’aviazione.
Nella serata, abbiamo assistito ad un evento che era atteso: la presentazione del libro “100 YEARS
“L’’essere umano raggiunge due picchi massimi di prestazione e reattività nella tardamattinaeneltardopomeriggioedue picchiminiminelleoredellanotteprossime all’alba,enelprimopomeriggio.”
AIR TRAFFIC CONTROL”, realizzato da Philippe Domogala e Philip Marien, entrambi controllori presso l’UAC di Maastricht, il primo in pensione, ed entrambi molto noti in ambito IFATCA.
Questi eventi costituiscono una parte fondamentale di questi incontri internazionali, occasione per i delegati di conoscersi, scambiarsi esperienze e impressioni, creando amicizie che, anche grazie ai social, si portano avanti nel tempo.
Il giorno dopo, il 18, ultimo giorno di congresso, è riservato alle attività IFATCA e alle MAs.
Si sono succedute le presentazioni di due Task Forces, la IFATCA 2030+, che ha il compito di definire gli assetti futuri della federazione, per garantire l’espletamento dei suoi scopi, e la EDITF, Equity Diversity and Inclusion Task Force, che ha di fronte varie sfide, come si può immaginare.
Toccanti sono stati i videomessaggi registrati dei rappresentanti ucraino e israeliano, grandi assenti all’ERM per purtroppo ovvi motivi.
Si è parlato a lungo della situazione ucraina, Romania e Polonia stanno ospitando varie famiglie di colleghi ucraini, aiutati dal fondo aperto da IFATCA e sul quale molti di voi hanno generosamente versato. Non c’è più la specifica necessità di ulteriori donazioni, ma si è comunque deciso di tenere il conto aperto per eventuali contributi volontari.
Mauro Barduani ha poi preso la parola ricordando come ENAV abbia assunto vari controllori ucraini, impiegati uno presso l’Academy e gli altri presso l’ACC di Padova.
A seguire anche l’intervento di Iacopo Prissinotti,
Direttore del Network Management di Eurocontrol, che ha illustrato le strategie dell’agenzia per il futuro, e quelle per la trascorsa estate del 2023, il cui obiettivo era renderla “manageable”, dato che essendo la prima a pieno regime dopo lo stop della pandemia non avrebbe potuto essere “great”.
C’è stata poi la brillante presentazione del prossimo ERM 2024 che si terrà a Skopje, nella Macedonia del nord, da parte della rappresentante della locale associazione, Natasha Mijat Krstevska, che ha arricchito la presentazione con un’apprezzata performance canora. Natasha è infatti anche una cantante professionista, potete trovarla su Youtube, cercate Miyatta. Vi avviso, canta in macedone...

Il nostro Mauro Barduani ha poi nuovamente preso la parola per annunciare, udite udite, che ANACNA ha confermato la propria candidatura per l’ERM del 2025 e che quindi questo si terrà in Italia. La località è ancora da definire, sarete informati per tempo.
Come ogni incontro, atto di chiusura è la cena di gala in rigoroso abito da sera (o quantomeno giacca e cravatta per gli uomini).
Il solito autobus ci ha portato stavolta al Ziemelblazma Cultural Palace, situato in un bel giardino che purtroppo arrivati di sera non siamo riusciti a vedere. Menu eccellente, a riprova che si può mangiare bene anche fuori dall’Italia, allietati come sempre da ottima musica dal vivo.
Al rientro in albergo, almeno un’ora di saluti tra baci, abbracci e strette di mano, dandosi tutti appuntamento tra un anno esatto a Skopje.