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Carenza autisti nel settore Le aziende di trasporto organizzano le Academy
by AnavRoma
CARENZA AUTISTI NEL SETTORE
LE AZIENDE DI TRASPORTO ORGANIZZANO LE ACADEMY
La carenza autisti è uno dei problemi che gravano sul settore. Le aziende si organizzano per formare i driver del prossimo futuro. Ecco le best practices degli associati ANAV
Èsempre più emergenza per la carenza di autisti, non solo in Italia ma in tutta Europa. L’IRU, l’associazione mondiale del trasporto su strada di cui l’ANAV è membro attivo, rileva periodicamente il livello in diversi Paesi del mondo e l’ultimo aggiornamento del rapporto annuale (dello scorso novembre, ndr) mostra che continuerà ad aumentare tale carenza, proseguendo la tendenza dello scorso anno. Infatti, nel 2021 in Eurasia il 18% delle posizioni di autista non risultavano coperte e quest’anno il 26% delle imprese di autotrasporto euroasiatiche ha avuto difficoltà a reperire personale viaggiante. La vulnerabilità del trasporto stradale (di viaggiatori e di merci) a questo fenomeno è dovuta a problemi sistemici e di lungo termine: sostanziale riduzione del numero di manodopera qualificata disponibile; requisiti tecnici e normativi sempre più complessi ed elevati costi di ingresso; campagne spesso negative e tendenziose. La bassa percentuale di giovani nella forza lavoro conducenti di autobus e pullman può essere
[Paola Galantino] Dirigente Servizio legale e internazionale
in parte spiegata dall’invecchiamento della popolazione italiana (solo il 6% dei dipendenti della popolazione attiva ha meno di 25 anni). D’altra parte, la percentuale di conducenti di età superiore ai 55 anni è elevata (29%), risultando superiore alla quota di lavoratori anziani over 55 nel settore dei trasporti e nella popolazione attiva (rispettivamente 23% e 22%), ma è la quota più bassa osservata tra i Paesi europei esaminati. Alla luce delle percentuali (quota conducenti anziani 29% e quella dei giovani 2%) è evidente che il divario tra i conducenti aumenterà con il turn over dei profili anziani e la mancanza di quelli giovani per sostituirli. Una delle criticità, specialmente nel nostro Paese, risiede peraltro nella mancanza di giovani che non riescono a sostituire gli autisti che vanno in pensione: mediamente la quota degli autisti sotto i 25 anni è inferiore al 7%. Il conflitto in Ucraina ha peggiorato la situazione in Europa, soprattutto nei Paesi che hanno elevata percentuale di autisti extracomunitari, quali Polonia e Lituania: sono 103mila (pari al 45% del totale) nel primo e 67mila (29%) nel secondo. C’è da dire che ogni paese ha le proprie esigenze anche in fatto di recruitment: bisogna mettere in campo una vera e propria strategia dell’attenzione verso le nuove generazioni per avvicinarli alla professione di autista. Sì ma come? Pensando ad un percorso formativo che non si limiti semplicemente all’erogazione di contributi per la formazione finalizzata all’ottenimento dei titoli abilitativi - peraltro assai onerosa dal punto di vista economico – ma servirebbe piuttosto un percorso che preveda, oltre alla formazione di base iniziale, anche l’approccio alle cosiddette ‘soft skills’, ovvero le competenze necessarie e indispensabili specialmente nel settore del trasporto passeggeri, come la lingua italiana e inglese, sufficienti capacità relazionali, geolocalizzazione, utilizzo delle app più diffuse nel settore dell’autotrasporto e sostanzialmente un approccio elastico. In quest’ottica numerose sono le best practice messe in campo dalle imprese associate ANAV con l’obiettivo di investire a tutto tondo sulla qualificazione della professionalità dell’autista, stimolando l’occupazione dei giovani in uscita dai percorsi formativi obbligatori e avvicinarli ad una professione altamente qualificata che fa del trasporto passeggeri
Molte aziende di trasporto passeggeri si sono attivate in via autonoma creando vere e proprie best practices: i percorsi creati dalle imprese sono rivolti non solo ai candidati che hanno i titoli abilitativi ma anche ai candidati che vogliono conseguire la patente superiore D e il CQC persone presso un’autoscuola del territorio, spesso convenzionata
con autobus una pedina insostituibile all’interno del sistema economico e sociale del nostro Paese. Sorgono così le “Academy” che, con diverse modalità e profili, propongono la realizzazione di progetti formativi, in alcuni casi inediti, rivolti ai giovani principalmente che oltre alla formazione di base comprenda anche quella sulle competenze trasversali come le capacità relazionali, l’intraprendenza ad affrontare gli imprevisti e l’approccio con i passeggeri oltre ad una vera e propria “iniziazione” alle tecnologie di bordo di cui sempre più sono dotatigli autobus di ultima generazione, creando alle volte una corsia preferenziale per l’assunzione nell’azienda e l’avvio alla gestione dei servizi non solo nazionali ma anche internazionali.
Le best practices delle associate ANAV
Molte aziende di trasporto passeggeri si sono attivate in via autonoma creando vere e proprie best practice: i percorsi creati dalle imprese sono rivolti non solo ai canditati che hanno i titoli abilitativi ma anche ai candidati che vogliono conseguire la patente superiore D e il CQC persone presso un’autoscuola del territorio, spesso convenzionata con la stessa impresa di trasporto. Sono quindi percorsi dedicati ai giovani dai 24 ai 30 anni per l’inquadramento di assunzione come apprendisti con il contratto collettivo di settore (Autoferrotranvieri o noleggio con conducente). Quasi sempre l’impresa, prima di avviare il corso, sottopone il candidato ad un accordo vincolante per entrambi le parti che garantisce da un lato il potenziale neo autista non solo sulla contribuzione al costo della formazione ma anche ad un periodo minimo di assunzione una volta acquisiti i titoli e, dall’altro canto, cautela l’azienda sulla “migrazione” del neo assunto su cui ha investito tempo e denaro. Il valore aggiunto è spesso dato proprio dai profili formativi di livello superiore nell’ambito aziendale, relativi alla formazione sulla sicurezza e di primo soccorso, alla gestione dei sinistri, alla formazione sul corretto uso del cronotachigrafo nonché in alcuni casi una formazione legata all’affiancamento con meccanici e autisti esperti per approfondire la conoscenza del motore, tipologia dei servizi aziendali, della strumentazione di bordo degli autobus. Una vera e propria full immersion che incentiva all’acquisizione rapida di titoli e di esperienza. E, magari dopo tre o quattro anni, il contratto diventa a tempo indeterminato! Così sono nate le Accademia di Autolinee Toscane, la Academy della Bus Company, la CAP Academy della Cap di Prato, la VITA Spa Academy; la Garbellini Academy, Cortina Academy e tante altre. L’obiettivo di queste iniziative è quello di preparare al meglio i giovani ad una professione che può regalare grandi esperienze e soddisfazioni e soprattutto l’ingresso nel mondo del lavoro. Il superamento di questo shortage deve avvenire – come in più sedi evidenziato da ANAV - attraverso azioni che coinvolgano attori pub-
Autolinee Toscane, l’azienda di trasporto che eroga servizio su tutto il territorio della Regione Toscana è in prima linea nel settore della formazione.
Bus Company Academy è un corso che offre la chiave per entrare nel mondo del trasporto con un’accurata e approfondita formazione, rivolto ai giovani di età compresa tra 19 e 29 anni.
blici e privati, lavorando a soluzioni strutturate, anziché adottare azioni unilaterali, a vantaggio peraltro di una comunicazione efficiente che riscatti l’immagine della professione. Anche quest’anno volge al termine e ancora si attende l’attivazione della piattaforma istituita dal Governo con un decreto di sei mesi fa, per erogare il c.d. “Voucher patente”, l’agevolazione, rientrante nel fondo denominato “Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto”, che prevede una dotazione di 3,7 milioni di euro per l’anno 2022 e a 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, che consentirebbe ai giovani di coprire fino all’80% del costo sostenuto per conseguire le abilitazioni alla guida professionale. E sebbene sia discutibile il sistema che non prevede un agevole “link” tra candidati e aziende del settore, sono fondi indispensabili che urge attuare. I costi per la formazione e qualificazione iniziale costituiscono indubbiamente una barriera e un disincentivo per chi si voglia avvicinare all’attività. Quindi certamente la misura con la quale
Cap autolinee, azienda di tpl che opera nel bacino pratese, ha recentemente inaugurato Cap Academy, un percorso per formare futuri autisti e manutentori.
il Governo si è assunto l’impegno di incanalare misure economiche necessarie per ridare vitalità alla figura professionale è importante, ma l’Associazione ritiene che l’intervento non sia risolutivo di una situazione ormai cronica, aggravata e amplificata dall’ondata pandemica. Tante, insomma, le carte messe sul tavolo per affrontare un problema che rischia di aggiungersi agli altri che stanno affliggendo il settore, insieme al caro carburanti, agli effetti della guerra nell’Est Europa, agli strascichi della pandemia. Solo con la programmazione di “incentivi”, economici e non, il lavoro di conducente può diventare sia attrattivo per i più giovani sia più solido per chi vive già di trasporto
Anche la Garbellini e la V.I.T.A hanno avviato programmi di formazione per i giovani autisti di autobus.
Non è un’Academy per soddisfare il bisogno di autisti, ma un’Academy per lavorare con e per le persone. Così Cortina Express, presenta Cortina Academy, progetto che si rivolge ai giovani tra i 21 e i 29 anni residenti o disposti a trasferirsi nelle province di Belluno, Venezia e Bologna.
passeggeri. Il personale che guida un autobus è il primo biglietto da visita per un gruppo italiano o straniero che viaggia in Italia come nel mondo e come tale deve presentarsi al meglio; il settore del trasporto con
autobus è la spina dorsale della moderna mobilità, al servizio dei cittadini, sempre e ovunque, e sposta le nostre società ed economie dove vogliono essere. E anche questo emerge nella nuova campagna “Vaicolbus” di sensibilizzazione del settore promossa da ANAV, e che con il nuovo video emozionale e coinvolgente fa…viaggiare con bus!