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Manovra di bilancio 2023 Le misure economiche prioritarie richieste da ANAV

MANOVRA DI BILANCIO 2023

LE MISURE ECONOMICHE PRIORITARIE RICHIESTE DA ANAV

Piena copertura del fabbisogno 2021 - 2023 per i mancati ricavi, contrasto al caro carburante, corrispettivi in linea con i costi standard e revisione del Fondo Nazionale Trasporti. Queste le priorità di ANAV

[Antonello Lucente] Responsabile Servizio Economico [Nicoletta Romagnuolo] Responsabile Servizio Fiscale

All’indomani dell’avvio dell’iter parlamentare di approvazione della manovra di bilancio 2023, e nell’ambito del ciclo di audizioni svolto dalla V Commissione Bilancio della in sede referente del disegno di legge predisposto dal Governo, ANAV ha trasmesso all’attenzione della Commissione un documento di audizione nel quale vengono dettagliatamente esposte le misure economiche ritenute prioritarie per i settori del trasporto pubblico locale e regionale e del trasporto commerciale con autobus non soggetto a obblighi di servizio pubblico. Alla luce dei pesantissimi impatti conseguenti alla pandemia da Covid e, poi, alla crisi energetica in atto, ANAV ha rappresentato nel documento di audizione gli interventi ritenuti indispensabili per garantire aziende dei settori, per mettere in sicurezza le regolarità dei servizi e per consentire, anche, la realizzazione dei programmi di investimento utili alla ripresa economica dei comparti. Dati alla mano, l’Associazione ha rappresentato i pesantissimi impatti sulla redditività e sui bilanci aziendali dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e, più recentemente, della crisi energetica TPL il crollo della domanda innescato dalla pandemia, e le conseguenti ingenti guiti per tutto il 2021 e anche nel 2022, per effetto del timore di contagio nell’utilizzo dei mezzi pubblici, alimentato anche stampa, ma anche in conseguenza delle misure adottate di prevenzione del contagio: i limiti di riempimento massimo dei il ricorso alla didattica digitale integrata. È stata data chiara evidenza anche degli effetti dell’emergenza sanitaria sulle imprese di trasporto commerciale con autobus - di noleggio e di linea – operanti in regime di libero mercato e senza sov-

L’Associazione ha rappresentato i pesantissimi impatti sulla redditività e sui bilanci aziendali dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e, più recentemente, della crisi energetica esplosa con il con

venzioni pubbliche. Settore che in tutti i segmenti gestiti – dai servizi di trasporto turistico (gruppi organizzati, turismo scolastico, congressuale, crocieristico, religioso, ecc,), al trasporto scolastico, ai collegamenti aeroportuali e servizi di linea ad offerta indifferenziata a media e lunga percorrenza – ha patito perdite di fatturato enormi nel 2020 e 2021, quasi l’80% rispetto al 2019, ancora oggi non ancora completamente recuperate. In questo quadro già così complesso è esplosa nel 2022 la crisi energetica tuttora na e non destinata a risolversi nel breve periodo. L’esplosione dei prezzi dell’energia e dei carburanti, seconda voce di costo per le imprese di trasporto con autobus dopo il personale, hanno fatto lievitare i costi industriali di gestione dei servizi: per il TPL, secondo le elaborazioni dei com prezzo del gasolio e del metano hanno comportato un maggior costo per l’acquisto dei carburanti di circa 120 mln € nel secondo quadrimestre 2022. Valori pressoché analoghi si sono registrati nel primo quadrimestre 2022 e sono stimati per il terzo quadrimestre di quest’anno, per un extracosto complessivo nel 2022 quan degli effetti delle riduzioni di accisa. Per il trasporto commerciale con autobus l’Associazione ha evidenziato come il prezzo del gasolio, nonostante il “ta di accisa ordinaria in vigore da marzo a novembre scorso, abbia registrato da inizio anno un incremento di oltre il 23% rispetto al 2019, con un impatto devastante sul settore che impiega un parco veicolare composto per oltre il 98% da autobus alimentati a gasolio. Ora, la ri mentare ulteriormente i costi di produ te ribaltabili sulla clientela. Al netto dei rincari dei prodotti energe nel 2022 a ritmi triplicati rispetto agli anni precedenti, con previsioni molto elevate anche per i prossimi anni. La conseguenza è un incremento rilevantissimo e di medio termine delle materie prime e di tutti i fattori produttivi impiegati dalle imprese per l’erogazione dei servizi di trasporto al pubblico. In base a queste evidenze, ANAV ha illustrato alla Commissione Bilancio gli interventi economici ritenuti prioritari per la salvaguardia di un tessuto industriale importantissimo per il raggiungimento di una mobilità realmente sostenibile e che costituisce anche leva fondamentale per la ripresa e lo sviluppo economico del Paese. locale e regionale, le richieste di ANAV concernono: • del disegno di legge per la compen causa Covid nel 2021 e nel primo trimestre 2023, garantendo in prima istanza la piena copertura del fabbisogno 2021 e accelerando i tempi di • un adeguato rafforzamento delle mi-

sure per il contrasto al caro carburanti ed energia a favore delle imprese di TPL che assicuri un contributo adeguato anche per il primo trime • la previsione di meccanismi certi e vincolanti di adeguamento nel tempo dei corrispettivi di servizio sulla base dei costi standard di settore, aggior annuale della dotazione del Fondo nazionale trasporti alla luce della di mediato, stabilendo per norma che le risorse incrementali già stanziate con la legge di bilancio 2022 siano prioritariamente destinate all’adeguamento Per quanto concerne il trasporto commerciale di linea e di noleggio l’Associazione ha sollecitato la chiara destinazione – nell’ambito dei complessivi 200 milioni di euro stanziati per il contrasto al caro-carburanti nel settore autotrasporto – di una quota di risorse pari a 30 milioni a parziale copertura dei costi di acquisto di gasolio sostenuti dalle imprese del settore per l’alimentazione dei veicoli di so fronte si è tornati a chiedere l’estensione al comparto del noleggio autobus con conducente, sempre con riferimento ta prevista per il “gasolio commerciale”. Questo, oltre che per contenere l’impatto del trend di aumenti del costo del vidente discriminazione rispetto ad altri comparti del trasporto sia passeggeri che merci caratterizzati da un’analoga incidenza del costo del gasolio. L’auspicio è che queste richieste trovino adeguate risposte in Parlamento.

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