Anno 07 | agosto/settembre ‘13 | COPIA GRATUITA
SPECIALE LOMELLINA
18 pagine di notizie e interviste
ATTUALITÀ | EVENTI TENDENZE | FOOD MUSICA | ARTE MOTORI | SPORT
maddalena corvaglia
Una bionda in carriera
sommario 10
4 Cover Story: Maddalena Corvaglia
LA RICERCA DELLA FELICITÀ 8 Attualità: i cimeli di Red Ronnie
ROCK ON SALE
46
10 Il personaggio: Roberto Parodi
C’È CHI DICE NO
36
14 Eventi: All you need is love
HEY JOHN 16 Musica: Sinfonica in quota
FRA LE NUBI 18 Speciale Lomellina 36 Food/1: Birra e cibo
IL GRANDE FERMENTO 38 Food/2: I dolci
40
LA GEOGRAFIA DEL GUSTO
8
40 Tendenze: Toy Traveling
IL MONDO PER GIOCO 42 Arte: Yarn Bombing
COLORANDO LA CITTÀ
44 Motori: Il primo viaggio in automobile
BERTHA FILAVA
L’editoriale
QUESTIONE DI PELLE
Il mondo dell’editoria è in crisi, tutto e per intero: dai grandi quotidiani americani ai timidi bollettini parrocchiali. Una crisi figlia dell’altra crisi, quella che tutti, in ogni angolo del mondo, stanno tastando con mano. Ma l’editoria, val la pena saperlo, è in crisi perché manca pubblicità. Punto. Eppure, la pubblicità in senso più esteso non sembra accusare cedimenti, anzi, trova sempre nuovi metodi di persuasione. Dal Giappone, per una volta non dall’America, arriva una nuova declinazione della réclame, come si diceva un tempo, dai contorni piuttosto inquietanti. Fra i confini del Celeste Impero, culla di una civiltà nobile, raffinata e antichissima, chiunque può guadagnare con la pubblicità, basta che abbia 18 anni compiuti e un minimo di 20 seguaci su Facebook. Fin qui, nell’era dei social, nulla di strano. Ma non è così, specie scoprendo che quelli sono i requisiti minimi, mentre il passo successivo è disporre di una pelle intonsa da noleggiare. Esatto, letto bene: si accetta di farsi tatuare la pelle con messaggi e slogan, portando a spasso un messaggio pubblicitario. Il principio è quello degli “uomini sandwich”, quei poveracci che giravano per le strade cittadine con un pannello davanti e uno dietro. Ma la differenza c’è, e non da poco: quelli, finito l’orario di lavoro, i pannelli li mettevano via, mentre il tatuaggio c’è, e resta lì a fare gli straordinari. Fa effetto, vero? Ma lo fa ancor di più scoprire che questa non è un’idea nata nei laboratori di marketing, ma figlia della disperazione: la prima ad accettare una simile umiliazione fu una donna, che accettò di farsi tatuare sulla fronte il marchio di un casinò, pur di trovare i soldi necessari a pagare le rette scolastiche al figlioletto. Cos’altro ci toccherà inventare, prima che tutto questo torni alla normalità, è difficile dirlo. Ma si avverte l’idea che tutto sia ormai concesso e che i confini siano saltati, dal primo all’ultimo. Con il timore che un giorno, prendendo un semplice traghetto, ci toccherà vedere marinai che sul bicipite, al posto del timone o della sirena, avranno la pubblicità di un tonno in scatola o di una compagnia di navigazione con pacchetti all inclusive. E invece di sentirci moderni, ci verrà voglia di sbarcare di corsa.
46 Sport: Hot Air Balloon Festival
CON IL NASO ALL’INSÙ
42
48 Short message 50 And Co. Consigli SEGRETERIA DI REDAZIONE C. Moretti Tel. 0382 309826 redazione@andcomagazine.it
Anno 07 Agosto/settembre '13
una pubblicazione Adverum Srl Via R. Brichetti, 40 27100 Pavia Tel. (+39) 0382 309826 fax (+39) 0382 308672 www.adverum.net info@adverum.net
Bimestrale a diffusione gratuita Autorizzazione Tribunale di Pavia n. 675 del 18/03/2007
DIRETTORE RESPONSABILE Germano Longo direttore@andcomagazine.it
Impaginazione e grafica Adverum Srl
www.andcomagazine.it
DIRETTORE
collaboratori Daniela Capone, Simona Rapparelli, Tommaso Montagna
ADV designer grafica@adverum.net
Art Director Paolo Armani linea@paoloarmani.it Marketing, pubblicità ed eventi speciali Adverum Srl marketing@adverum.net Stampa Tipografica DERTHONA s.r.l. Strada Vicinale Ribrocca 6/5 15057 Tortona (AL)
agosto/settembre ‘13 |3
COVER STORY Maddalena Corvaglia
LA RICE ANCHE SE È ANCORA OGGI LA VELINA BIONDA, LA SHOWGIRL DI ORIGINI PUGLIESI È OGGI MOGLIE E MADRE, MA SOPRATTUTTO UNA DONNA CAPACE DI SCEGLIERE E CAPIRE CHE LA TELEVISIONE È SOLO UNA VOCE NELL’ELENCO DELLE COSE CHE DANNO UNA VITA PERFETTAMENTE RIUSCITA di GERMANO LONGO
Foto di Stefano Guindani ©sgp 4| agosto/settembre ‘13
felicit a’
RCA DELLA L
a sua ultima puntata di “Striscia la notizia” risale all’8 giugno 2002: 11 anni fa. Ma per l’Italia, la velina bionda per antonomasia resta lei. Così come il titolo di “mora” è ancora saldamente nelle mani di Elisabetta Canalis, collega di stacchetti e balletti per tre anni rimasta nell’elenco delle sue amicizie più grandi. Maddalena Corvaglia sorride, per strada la fermano ancora parlandole come si fa ad una che non conosci, ma per quello strano meccanismo della tivù hai imparato a sentire come una di famiglia, una che ogni sera ti entrava in casa subito dopo le tragedie dei telegiornali, e faceva sorridere, sognare e sospirare. Di anni ne sono passati oltre 10, da quella sera, e oggi Maddy, come la chiamano nell’ambiente, si è trasformata in una donna di spettacolo che di telecamere ne ha viste molte, ma tenendo ferma una storia personale che ha scavalcato gossip e flirt, veri o presunti che fossero, pun-
tando dritto verso i principi che le hanno inculcato quand’era solo una bambina bionda di Galatina, nel leccese: un giorno sarai moglie, quindi mamma e alla fine una donna che avrà trovato la strada che porta alla felicità, diritto sancito guardacaso dalla costituzione americana. Sì, perché l’America, dopo Striscia, è la terra che ha conquistato Maddy. Ha sposato Stef Burns, musicista americano di Oakland, in California, che oggi suona con Vasco, ma che ha prestato il suo talento alla chitarra a nomi come Alice Cooper e Huey Lewis and the News. Si conoscono tramite Vasco, si innamorano ed è proprio il rocker di Zocca a dichiararli marito e moglie, il 28 maggio 2011 a Mirandola, in provincia di Modena. Qualche mese dopo nasce la piccola Jamie Carlyn, e l’Italia intera è felice: la velina bionda è diventata mamma. Meno male, un problema di meno in famiglia.
Partiamo dalla tua più recente esperienza televisiva: terza classificata alla prima edizione di “Jump, stasera mi tuffo”. Raccontaci qualcosa che non si è visto in tivù: paure, delusioni, adrenalina... Direi che si è visto molto, ma hanno evitato di mostrare le gaffe e le botte che ho preso… Ero, anzi eravamo, pieni di lividi. Per quanto mi riguarda è stata data
un’immagine di me coraggiosa, che sicuramente mi appartiene, ma in mezzo ci sono state paure e timori a mai finire… Insieme a Elisabetta Canalis sei rimasta nel cuore degli italiani come la velina più celebre della storia di “Striscia la notizia”. Cosa ti ha lasciato quell’esperienza, che in fondo ha segnato anche il tuo debutto televisivo? È stato l’inizio, e cominciare a 19 anni appena, sapendo che ti guardano 11 milioni di persone non è cosa semplice. Da lì ho capito che il mondo dello spettacolo mi piaceva molto, ma ho iniziato anche a rendermi conto che in televisione tutto passa: è un mostro che ingoia e sputa via con la stessa spietata velocità. Striscia mi ha insegnato molto, e stare fianco a fianco con grandi professionisti come Greggio e Iacchetti, Bonolis e Laurenti, oltre ad Antonio Ricci, è stata una grande scuola: abbiamo imparato qualcosa per ogni sera in cui siamo andate in onda. 5 agosto/settembre ‘13 |5
TUTTI PAZZI PER MADDY Leccese di Galatina, classe 1980, figlia di un’insegnante e di un avvocato, partecipa a Miss Italia e nel 1999 diventa la velina bionda di Striscia la Notizia, al fianco di Elisabetta Canalis. Terminata l’esperienza, si alterna alla conduzione di diversi programmi televisivi come “Operazione Trionfo”, affiancata da Miguel Bosè, e “La Domenica del Villaggio”, con Davide Mengacci. Per due edizioni, le ultime, è anche una delle inviate di Alberto Castagna in “Stranamore”, ma la morte prematura del conduttore mette fine all’esperienza. Nel 2005 torna per qualche settimana sui banchi di “Striscia la notizia”, questa volta nei panni di conduttrice, insieme all’inseparabile Elisabetta Canalis. Per nulla spaventata di affrontare nuove sfide, Maddalena ha saputo alternare conduzioni televisive a programmi più irriverenti di umorismo e candid camera, senza dimenticare la radio. Nel 2011, per il canale Nuvolari, diventa un successo il suo “Maddy va veloce”, programma che mette insieme il sogno di ogni italiano che si rispetti: una bionda tutta curve in sella ad una moto. Serve altro?
Con Elisabetta siete rimaste molto amiche, e in più dividete una grande passione per gli States: vi vedete e vi frequentate sia in italia che in America? Più che per l’America, io ho una grande passione per un Americano in particolare... In America ci siamo viste un paio di volte, ma lei sta a Los Angeles e io a San Francisco, due città californiane che sembrano vicine, ma a dividerle c’è un’ora e mezzo di aereo. Ripromettiamo sempre di vederci di più, ma non è semplice. Tuo marito Stef Burns è il chitarrista di Vasco, artista di cui hai ammesso di essere una fan sfegatata: ricordi la prima volta in cui hai incontrato il tuo idolo musicale? Ho sempre ammirato Vasco, ed una volta, mentre ero ospite di un programma, ho parlato di lui. Qualche giorno dopo mi è arrivato un suo messaggio di ringraziamento, e ho cominciato a frequentare il suo giro fino a diventare un po’ la mascotte dei suoi concerti. È sempre tramite Va-
sco che ho conosciuto Stef, altro motivo per cui gli devo molto… Una curiositá: visto che Stef è americano e tu sei pugliese verace, come si conciliano due culture gastronomiche così distanti? A tavola sono hamburger e pancakes o orecchiette e cime di rapa? A tavola è un macello: convivono hamburger e orecchiette… Ma devo dire che lui è ormai italiano d’adozione, e come tutti gli americani apprezza moltissimo la nostra cucina. Perfino le sue sorelle, credo di poter dire che sono più “terrone” di me, ovviamente in senso gastronomico… Le tue biografie raccontano che finora hai preso parte a 17 programmi televisivi, c’è qualcosa che non rifaresti o faresti in modo diverso? Accidenti, non li avevo contati: devo inventarmi qualcosa in fretta per togliere di mezzo quel numero… Comunque rifarei tutto, anche se ammetto che qualcosa mi è venuto
Bah… lo stesso che vale per me: questo è un bel lavoro, ma non sempre è un bel mondo. Per cui le direi di mettercela tutta, ma di essere pronta a reinventarsi, di avere un piano B, che nella vita credo serva sempre. Torniamo un attimo ai tuffi, che forse sono solo una parentesi “umida” alla tua passione per gli sport estremi: quali pratichi e quali ancora vuoi provare? Non è che ne pratichi così tanti. Amo le moto, ho imparato ad andarci ad un’età che è meglio non dire, ma il risultato è che in sella mi sento perfettamente a mio agio. Poi ho provato il paracadutismo, che è molto meno pericoloso di quanto si creda, a patto di farlo coscienziosamente. Ma da quando ho mia figlia, il tempo per le passioni sportive è molto calato: la libertà dal lavoro equivale a stare con lei. Comunque mi piacerebbe molto proseguire con i tuffi, è una bella disciplina, che richiede impegno e dedizione ma sa dare in cambio grandi soddisfazioni. Quello che non amo in modo assoluto è il calcio, forse perché odio diventare un elemento decorativo, pur di fare televisione…
meglio, ero più spontanea, mentre altre un po’ meno. Eppure anche le cose che non mi prendevano tanto sono servite, ho sempre cercato di approfittare di ogni occasione per imparare il più possibile. Vogliamo farti un regalo: puoi scegliere un programma tutto tuo. Prova a raccontarci che programma sarebbe e soprattutto chi vorresti al tuo fianco. Che bella domanda… Non saprei, un programma motociclistico, oppure sportivo o in fondo perfino un talk show, mi piacerebbe molto. E al mio fianco vorrei Paolo Bonolis: un grande professionista ed una sicurezza quando si accendono le lucine rosse delle telecamere. Tua figlia Jamie Carlyn ha solo due anni, ma se un giorno ti dicesse che si sente attratta dal mondo dello spettacolo, qual è il primo consiglio che le daresti?
Chiudiamo con una nota romantica: le cronache più ferrate in materia raccontano che sul tuo corpo ci sono 6 tatuaggi diversi. Te la senti di accennarci il significato di ognuno e l’occasione in cui è nato? Si sbagliano, sono cinque. Il primo è orribile, da ex carcerato, con tanto di pergamena e scritta “love”, ma l’ho fatto quand’ero una ragazzina, e pazienza. Il secondo è il geco sul basso ventre, fatto insieme a Elisabetta l’ultimo anno di Striscia: finiva un’esperienza importante e volevamo qualcosa che ci unisse per sempre. Quindi la frase di “Sally”, una delle canzoni di Vasco che preferisco, completato dal suo autografo tatuato proprio sotto. Un altro è una scritta in cinese che mi ricorda l’uomo più importante della mia vita, ma su cui preferirei glissare e l’ultimo, sul costato, è invece un falco con una lacrima: mi piaceva il contrasto di un essere vivente di grande forza, ma capace di provare emozioni profonde. 7 (Si ringrazia la SMI - Stars Management Italia - per la collaborazione)
agosto/settembre ‘13 |7
attualità I cimeli di Red Ronnie
ROCK Q ON SALE
8| agosto/settembre ‘13
uando ha iniziato ad occuparsi di musica non si faceva chiamare ancora Red Ronnie. Per tutti era soltanto Gabriele, Ansaloni di cognome, classe 1951 da Pieve di Cento: roba intorno alla via Emilia, la Route 66 italiana. Gabriele era un tizio con i capelli rossi a cui la musica piaceva da impazzire, lo sapevano tutti, quello che non sapevano è che da lì a poco sarebbe diventato uno dei primi DJ italiani, quando ancora quel mestiere non esisteva. Dai giorni delle radio libere bolognesi, qualcuna creata con la complicità di Lucio Dalla e Vasco Rossi, allora artisti ancora sconosciuti, Red Ronnie ha attraversato per intero l’epopea del rock, un arco di tempo disseminato di nomi che avrebbero dettato le regole alla
OLTRE 60 PEZZI DELLA RACCOLTA DI CIMELI MUSICALI DEL POPOLARE CONDUTTORE TELEVISIVO SONO ANDATI ALL’ASTA A LONDRA. IL RICAVATO SERVE A FINANZIARE UNA NUOVA IDEA DEL SUO CELEBRE “ROXY BAR”
musica e al futuro. Li ha incontrati tutti, intervistati uno per uno, e di qualcuno è diventato perfino amico. Poi a conquistare il nome di Red Ronnie è arrivata la televisione, trasformandolo in uno che conta, dalla cultura musicale sconfinata, anche se guardandolo si capisce che lui di musica ci vive: quando parla delle stelle del rock gli brillano gli occhi, e quando le telecamere si spengono raccoglie, mette da parte e colleziona tutto ciò che riguarda i suoi idoli, strumenti, abbigliamento, scritti e autografi, iniziando una raccolta che oggi, qualche decennio dopo, ha un valore storico ed economico difficilmente calcolabile con certezza assoluta. Ed è proprio questo, il motivo che ha spinto Red Ronnie a bussare alle porte del Comune di Bologna prima, e Milano poi, per chiedere una mano: gli anni passa- no, buona parte della collezione è chiusa nelle cassette di sicurezza di una banca e questo, a pensarci, è un sacrilegio vero. Sarebbe bello creare un polo museale italiano dedicato al rock, lasciando che i cimeli diventino patrimonio di tutti. Ma gli rispondono picche: non sarà ricordato come un gran periodo, questo, da chi fa cultura. Qualcosa si incrina, nelle certezze di Red Ronnie, quando finisce
per cedere alle richieste del proprietario dell’Hard Rock Cafe di Seattle, che vuole a tutti i costi uno dei pezzi migliori della sua collezione: una chitarra di Jimi Hendrix. Con il ricavato crea “Roxy Bar”, trasmissione di enorme successo, in onda fra il 1992 e il 2001 su Videomusic e TMC: Britney Spears, ai tempi del suo debutto, sceglierà proprio quel programma per mostrarsi per la prima volta in Europa. E Red capisce pian piano che per la sua collezione è venuto il momento delle decisioni che costano: sceglie 60 cimeli, contatta Christie’s, una delle più celebri case d’aste del mondo, e organizza una vendita di cui si parla in tutto il mondo. Ne fanno parte il testo di “L.A: Woman”, scritto a mano da Jim Morrison nel 1971, un cartoncino di Buckingham Palace firmato dai quattro Beatles nel 1965, e una piastrella del “Cavern Club” di Liverpool, dove i quattro scarafaggi hanno debuttato, una cinghia per chitarra e una pagina di appunti di Jimi Hendrix, questi ultimi scritti nel 1969 e intitolati “Unfinished rough sketch of Woodstoock Festival”, un paio di scarpe con la zeppa indossate da Madonna nel 1983 per il servizio fotografico promozionale del “Girlie Tour” e due chitarre: una Fender Stratocaster di Kurt Cobain, leader dei Nirvana, ed una Squier Telecaster con le firme dei mitici Rolling Stones. Ancora una volta, gli serve un capitale iniziale per dare vita a “Roxy Bar TV”, una web tv a ciclo continuo che oltre a parlare di musica vuol essere un palcoscenico per i giovani che si affacciano alla ribalta musicale. L’asta, in programma a Londra il 26 giugno scorso, ha richiamato centinaia di appassionati e collezionisti da tutto il mondo. Alla fine, i 60 lotti hanno fruttato circa 2 milioni di dollari, e pare sia stata battaglia vera per lo scritto autografato da Jim Morrison, andato via per 71 mila euro. 7
agosto/settembre ‘13 |9
il personaggio Roberto Parodi
10| agosto/settembre ‘13
FRATELLO DI DUE DONNE DELLA TELEVISIONE, HA TROVATO SE STESSO DIVENTANDO UN GRANDE VIAGGIATORE CHE AMA LE MOTO, LA SCRITTURA, IL ROCK, L’AVVENTURA E LA FAMIGLIA di Germano Longo
Q
uando lui dice “parto”, in famiglia iniziano a preoccuparsi. Anzi, ormai hanno smesso di farlo, perché Roberto Parodi di viaggi ne ha fatti tanti, e tutti in “non luoghi” lontani e straordinari, dove ogni tramonto è uno spettacolo che commuove e la gente sa sorridere, anche da sorridere c’è poco. Per lui, che dal cognome tradisce la parentela stretta con Cristina e Benedetta, volti noti della tivù, partire significa salire su una delle sue moto, meglio se un’Harley Davidson, e macinare confini e km a migliaia, arrivando in zone dove nessuno aveva mai pensato di arrivare, soprattutto cavalcando una moto. Nel 2005 raggiunge Srebrenica dopo aver attraversato Albania e Bosnia, raccoglie le testimonianze di alcuni sopravvissuti al massacro di Mladic e Karadzic. Riparte poco dopo puntando sull’oasi di Ksar-Ghilane, nel Sahara tunisino. Nel 2007 è la volta di Dakar, mettendo insieme Marocco, Mauritania e Senegal. Due anni dopo lascia Milano con destinazione Nuova Delhi, in India. Torna, fa un paio di lavatrici e riparte per Tamanrasset, in Algeria. Un anno fa, nel 2012, da Milano punta a sud e 36 giorni e 10 confini dopo si ferma a Città del Capo. Forse perché lì il mondo finisce. In mezzo, fra un viaggio e l’altro, scrive cinque libri, sempre incentrati sulla moto, diventa una firma che conta dell’editoria specializzata e conduce programmi, l’ultimo “Born to ride”, sulle reti Mediaset. La verità è che sotto sotto, Roberto sta cambiando pelle: da banker richiesto in tutto il mondo a rider che il mondo va a cercarselo. Con un processo tanto lento quanto inesorabile abbandona le quotazioni per lasciare spazio ai ruggiti di un’anima che chiede più aria intorno, più rock nelle orecchie e più strada da fare. Quando la trasformazione finisce ne viene fuori una sorta di Kerouac del nuovo millennio, senza altro sballo che non sia il piacere di partire gustandosi tutto quello che sta in mezzo fra il punto A ed il punto B. Ma con la voglia di tornare a casa e ritrovare tre figli ed una moglie: altre cose che commuovono, quando sorridono perché papà è tornato. 5
agosto/settembre ‘13 |11
APPUNTI DI VIAGGIO Dall’album dei ricordi di Roberto, alcune immagini scattate nei luoghi più remoti della Terra. Posti dove lui arriva rigorosamente un moto, che diventano poi gli scenari dei suoi libri o le scenografie dei suoi programmi televisivi. “Non ho mai corso pericoli”, assicura, raccontando di aver sempre incontrato popolazioni gentili, pronte a dare un riparo per la notte come a dividere una tanica di benzina.
C’è un abisso, fra la prima e la seconda parte della tua vita: cosa è successo? In realtà nulla. Avevo due vite parallele, che scorrevano e funzionavano alla perfezione, senza impattare una sull’altra: durante la settimana erano banche e appuntamenti di lavoro, mentre nei week end toglievo giacca e cravatta per lasciare posto a benzina e giubbotti di pelle. Avrei potuto andare avanti così all’infinito, ma l’equilibrio ad un certo punto si è fatto instabile, e ho capito che una delle due zone doveva prevalere sull’altra: come sia andata a finire mi sembra chiaro. Hai scritto 5 libri, tutti incentrati sulla passione per le moto, creando il personaggio di “Scheggia”: raccontaci chi è, cosa fa e quanto di te hai nascosto in lui. Ho scritto tre romanzi e due saggi, uno sul mondo delle Harley e l’altro su trenta moto leggendarie che hanno segnato le loro epoche. Scheggia è il mio alter ego, è un istintivo portato per natura a distruggere tutto quel che possiede. È la mia anima elevata all’ennesima potenza, anche se io non ho il suo coraggio e nemmeno la sua stessa incoscienza: lui fa casino anche in famiglia, io la mia me la tengo ben stretta. 12| agosto/settembre ‘13
Anche Cristina e Benedetta amano le moto o non sei riuscito a coinvolgerle in questa passione? Direi di no. Benedetta in assoluto, mentre con Cristina abbiamo fatto un viaggio in India, anni fa, noleggiando pure una vecchia Yamaha enduro.
Chiamarlo club è troppo, è un’accolita formata da tre amici, io, Roberto Depiano e Mario Giugovaz, nata quando siamo stati sbattuti fuori da un club di harleysti, dove non sopportavamo certe regole. Da lì abbiamo iniziato a viaggiare in tre, e piano piano si è unita altra gente: non è un club, è un semplice giro di amicizie vere.
Con la tua moto sei stato in angoli sperduti del mondo: quando stai per partire, Cristina e Benedetta cosa ti dicono? Quando i viaggi sono diventati continui, hanno smesso di farmi raccomandazioni. Oggi mi seguono attraverso i social network, di cui sono grandi appassionate, e mi danno una mano aggiornandoli in tempo reale sui miei spostamenti. Nell’elenco dei tuoi viaggi manca l’America, la patria delle Harley Davidson, come mai? Per cominciare amo partire con la moto, mentre in America non si può fare, bisogna spedirla. Ma a parte questo dettaglio, tutti i miei viaggi hanno una componente avventurosa, che l’America non offre: è un grande paese, con paesaggi straordinari, ma l’incontro con le popolazioni è sicuramente meno romantico rispetto ad altri posti. Sto meditando di attraversare il Sud America, quello sì.
L’ultima domanda: quando riparti e per dove. A metà agosto, per una destinazione che non posso ancora svelare per questioni televisive: anticipo solo che sarà in mezzo all’Asia, con una moto diversa dal solito. 7
Il tuo ultimo libro si intitola “Chiedi alla strada”: di cosa parla? Conclude la trilogia di Scheggia, personaggio che si ritrova a superare i 40 anni e sa di dover risolvere ancora qualche problema. Parte per l’Africa, ma non andrà come lui spera. Ci piacerebbe se ci presentassi i Threepercenters…
agosto/settembre ‘13 |13
eventi All you need is love
HEY JOHN 14| agosto/settembre ‘13
È
una figura che continua a sorprendere quella John Lennon, personaggio eclettico che in vita sua non temeva alcun eccesso, passato alla storia come uno dei più grandi e talentuosi interpreti musicali della scena mondiale, specie fra il 1962 ed il 1970, quando insieme a Paul McCartney diventa mente e cuore dei Beatles fino al loro scioglimento, bruciati dal successo e dalle personalità ma incapaci di togliersi di dosso il merito di essere stati uno dei quattro “scarafaggi” di Liverpool. Lennon però era anche un artista a tutto tondo, diplomato al College of Art della sua città e per questo attirato da ogni forma d’arte, che significasse riempire un foglio di disegni o misurarsi davanti alle telecamere con un copione da rispettare. È
UNA MOSTRA STA PER APRIRE UNA FINESTRA NELLA PERSONALITÀ DI LENNON DI CUI SI PARLA POCO. NE VIENE FUORI IL SUO LATO PIÙ ARTISTICO, LA SUA ABILITÀ E LA PROPENSIONE VERSO TUTTO CIÒ CHE PER LUI ERA ARTE
“bed-in” della pace e altre immagini, dal tasso decisamente più erotico, così tanto da convincere la polizia a sequestrare la “Bag One” poche ore dopo la sua prima esposizione pubblica a Londra, nel gennaio del 1970. Ma a Modena si parla anche di Lennon attore, con l’esposizione di materiali relativi a “Come ho vinto la guerra” (How I won the war), pellicola del 1967 in cui John indossa per la prima volta i celebri occhialini rotondi che diverranno distintivi della sua immagine. L’ultima nota è per il pezzo forte della mostra, la celebre e discussa foto scattata da Annie Leibovitz a John e Yoko la mattina dell’8 dicembre del 1980. È l’ultima immagine di John Lennon: quella sera stessa, Lennon sarebbe morto davanti al portone di casa, a New York. 7
la scheda della mostra All you need is Love. John Lennon artista, attore, performer questo il John Lennon di cui si parla meno, l’aspetto rimasto un po’ intimo, per quanto la vita dei quattro Beatles sia stata ormai scandagliata in ogni minuto della loro esistenza. Ed è anche questa l’immagine di Lennon verso cui si proietta “All you need is love. John Lennon artista, attore, perfomer”, mostra che dal 13 settembre prossimo sarà aperta nella sala grande del Palazzo Santa Margherita di Modena. L’evento, curato da Enzo Gentile, Marco Pierini e Antonio Taormina, promosso e organizzato dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di Hera Group, si
concentra su un taglio di Lennon insolito, come artista visivo e attore, lasciando per un istante da parte la musica. La stessa cosa che faceva lui, di tanto in tanto, specie dopo l’incontro con Yoko Ono, la donna che gli cambierà la vita e, a quanto si dice, anche il destino della band più celebre della storia. La mostra modenese racchiude alcuni video, realizzati da John a cavallo fra gli anni Sessanta e il decennio successivo, così come la “Bag One”, una borsa che conteneva 14 litografie, creata nel 1969 come regalo di nozze per Yoko. Si tratta di disegni e schizzi che illustrano il momento dello scambio delle vere nuziali, il celebre
Sede: Palazzo Santa Margherita, sala grande, corso Canalgrande 103, Modena Periodo: 13 settembre - 20 ottobre 2013 Inaugurazione: venerdì 13 settembre ore 18.00 Orari: mercoledì-venerdì 10.0013.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. Apertura straordinaria in occasione del festivalfilosofia: venerdì 13 settembre 9.00-23.00, sabato 14 settembre 9.00-1.00, domenica 15 settembre 9.00-21.00 Ingresso gratuito
musica Sinfonica in quota
FRA LE
NUBI C I PASSEGGERI DI UN BOEING SONO STATI SPETTATORI DI UN CONCERTO A 10.000 METRI DI ALTITUDINE. UN EVENTO SENZA PRECEDENTI, NATO PER CELEBRARE UNA DELLE PIÙ ANTICHE ORCHESTRE DEL MONDO
16| agosto/settembre ‘13
hissà cosa devono aver pensato, i passeggeri di quel volo KLM, quando al posto dei soliti biscottini e bevande a temperatura ambiente, si sono visti spuntare dal nulla una vera orchestra, per quanto in ranghi ridotti per evidenti motivi di spazio, che ha iniziato a suonare appena il segnale per le cinture di sicurezza si è spento. È successo davvero, a bordo di un Boeing 777-300, a diecimila metri di altezza, fra lo stupore dei passeggeri, ben contenti di ingannare il tempo con brani di Mozart e Beethoven invece di strizzarsi gli occhi tentando di guardare un film sui piccoli schermi di cui ogni posto è dotato. L’operazione ha un fondo di ce-
lebrazione, in quanto l’orchestra è la Royal Concertgebouw di San Paolo, che quest’anno festeggia i 125 anni di attività con un tour intorno al mondo di cui KLM (e la nostra Alitalia), sono i partner logistici, nel senso che l’orchestra fa viaggiare musicisti e strumenti usando le compagnie aree dello stesso gruppo. Le difficoltà, pare, ci sono state, perché un aereo, per quanto di grandi dimensioni, non è studiato per diventare una sala da concerto, e la stessa acustica non è delle migliori. Ma insomma, l’operazione è riuscita, al punto che qualcuno si è perfino lamentato, quando le lucine che chiedevano di allacciare le cinture di sicurezza si sono accese, poco prima dell’atterraggio. 7
Tanti artisti popolari, una stagione ricca di sorprese, all’insegna della varietà di proposte: così il nuovo cartellone del Teatro Fraschini di Pavia, che aprirà i battenti il 10 ottobre 2013 con l’”Otello” di Giuseppe Verdi e proseguirà con più di quaranta titoli fino ad aprile 2014. In autunno i primi attori a calcare le magiche tavole del palcoscenico pavese saranno Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti, Enzo Iacchetti e Marco Columbro. Con l’anno nuovo, a gennaio, Gioele Dix, Leo Gullotta, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Renzo Arbore. A febbraio sarà la volta di Stefania Rocca, Luca Zingaretti, Massimo Ranieri, Giorgio Faletti. Nel mese di marzo Teo Teocoli e Momix. In chiusura, ad aprile, Alessandro Bergonzoni con il suo nuovo, attesissimo spettacolo, Adriana Asti, indiscussa protagonista della scena internazionale, ne la voce umana di Jean Cocteau. Come Teatro d’Opera Il Fraschini realizzerà un nuovo allestimento a novembre, il Tancredi, capolavoro di Gioachino Rossini, diretto da Francesco Cilluffo, per la regia di Francesco Frongia. Seguirà un vero e proprio “festival natalizio”, con la compagnia del Gyori Ballet che presenta Zorba il Greco, l’atteso concerto di Ludovico Einaudi e il tradizionale concerto di Natale con i Solisti di Pavia. Si festeggia anche San Silvestro e Capodanno con “A qualcuno piace caldo” dall’omonimo film di Billy Wilder, con Justine Mattera, Christian Ginepro e Pietro Pignatelli. Per quanto riguarda la stagione sinfonica il Fraschini ospita quest’anno alcuni musicisti di prim’ordine come Alina Ibragimova, Ton Koopman, Angela Hewitt, Maria Joao Pires con orchestre prestigiose, Savaria Symphony Orchestra, Camerata Salzburg, Orchestra Sinfonica della Rai. Calendario completo degli spettacoli, le date, il calendario di vendita di abbonamenti e biglietti su: www.teatrofraschini.org
teatro fraschini Stagione
TEATRALE
Prosa Danza Musica Altri percorsi Operetta
Campagna ABBONAMENTI Prelazione abbonamenti fino al 14 settembre Vendita nuovi abbonamenti dal 23 settembre
lirica
LA FINTA SEMPLICE - 23 - 24 ottobre 2013, ore 20.30 Dramma giocoso per musica in tre atti - di Wolfgang Amadeus Mozart
GIORGIO FALETTI MASSIMO RANIERI
22 novembre 2013, ore 20.30 - Domenica 24 novembre ore 15.30 TANCREDI Melodramma eroico in due atti - di Gioachino Rossini
ENZO IACCHETTI
RENZO ARBORE
9 - 11 dicembre 2013, ore 20.30 L’OLANDESE VOLANTE - DER FLIEGENDE HOLLÄNDER Opera in tre atti - di Richard Wagner
MARCO COLUMBRO
ANGELA FINOCCHIARO
LEO GULLOTTA
STEFANIA ROCCA LUCA ZINGARETTI
19 gennaio ore 15.30 - 20 gennaio 2014, ore 20.30 L’ELISIR D’AMORE Opera buffa in due atti - di Gaetano Donizetti
LUDOVICO EINAUDI
FRANCO BRANCIAROLI TONI SERVILLO
marcovitidesign®
MICHELE PLACIDO
Prelazione abbonamenti fino al 14 settembre main partner
Comune di Pavia
Provincia di Pavia
LIRICA
OTELLO - 10 -12 ottobre 2013, ore 20.30 Dramma lirico in quattro atti - di Giuseppe Verdi
ADRIANA ASTI
MOMIX
“Cominciamo senz’altro!”
Stagione
Vendita nuovi abbonamenti dal 23 al 28 settembre sponsor ufficiali
il teatro che ride
teatro fraschini
Sabato 11 gennaio 2014, ore 21.00 GIOELE DIX - Nascosto dove c’è più luce Sabato 15 febbraio 2014, ore 21.00 MAURIZIO LASTRICO - Facciamo che io ero io Sabato 1 marzo 2014, ore 21.00 TEO TEOCOLI - Restyling Prelazioni abbonamenti fino al 14 settembre Vendita nuovi abbonamenti dal 23 settembre Vendita biglietti dal 3 dicembre
fondazione teatro FRASCHINI C.so Strada Nuova 136 - Pavia Biglietteria 0382.371214 - www.teatrofraschini.org
speciale
Garlasco
Lomellina
18| agosto/settembre ‘13
LA CITTÀ DELL’
OTTIMISMO
“
C’è in giro una situazione economica preoccupante che non si riesce a risolvere. Il problema centrale è l’occupazione, il lavoro: questo è ciò che chiedono i miei concittadini, ed insieme alla Giunta stiamo cercando di fare l’impossibile per ridare a Garlasco la serenità che merita. Non è nei miei compiti promettere assunzioni o inventare dal nulla nuovi posti di lavoro, l’ho detto chiaro nel mio programma, pensato
NON È UN MOMENTO FACILE, MA IL PRIMO CITTADINO E ALCUNI ASSESSORI HANNO MESSO IN CAMPO FORZE, FANTASIA E TESTARDAGGINE PER TIRARE FUORI LA CITTÀ DA UNA SITUAZIONE CHE NON MERITA
all’insegna del buon senso, evitando voli pindarici o falsi sogni, ma fare in modo che altri siano invogliati a investire da queste parti sì, e siamo impegnati la massimo perché questo accada. Voglio restituire speranza ai giovani e una vecchiaia serena a chi ha lavorato tutta la vita”. Va dritto al punto Francesco Farina, di professione commercialista, ma dal 15 maggio 2011 “sdoppiato” nella veste di primo cittadino di uno dei maggiori centri della Lomellina, con quasi diecimila abitanti fra cui Ron, nome d’arte di Rosalino Cellemare. I tagli, la spending review e la congiuntura economica non lasciano spazio a molta fantasia, e questo vale per Garlasco come per il resto d’Italia. Ma da queste parti non c’è l’abitudine a piangersi addosso: ci si rimbocca le maniche e in qualche modo se ne
CO
GAR
verrà fuori. “Non perdiamo la speranza di farcela, perché questa è una città fatta di gente forte, che nei secoli ne ha passate di tutti i colori, e non sarà certo la crisi a minarne le capacità. L’ambiente del volontariato, ad esempio, lavora bene ed è da lì che dobbiamo ripartire – riprende il Sindaco – e poi c’è il nostro patrimonio architettonico, forte di
LAS
Comune di GARLASCO
Sabato 7 settembre
Il sindaco o Farina sc ce n Fra
pezzi unici come il castello, il teatro Marinetti e gli edifici religiosi, che tutti insieme rappresentano un valore aggiunto, su cui puntare per dare alla città nuovi sbocchi turistici. 5
Ore 10,00 – Stadio Comunale “ Marco Garda” – Torneo di Lippa Ore 17,00 – Centro socioculturale Martinetti – inaugurazione XXI Mostra Fotografica a cura Gruppo Fotocineamatori Garlaschesi Ore 17,15 – Centro Socioculturale Martinetti – inaugurazione mostra “ Arti e Mestieri ” Ore 18,00 – Via Don Balduzzi – Mercatino hobbisti, antiquariato e prodotti alimentari Ore 21,00 – Palazzetto dello Sport - inaugurazione Mostra Mercato “ Arti e Mestieri” Ore 21,00 – Area verde Palazzetto dello Sport – Campo Medioevale e giochi pre-PalioOttone” Ore 21,00 – Bocciodromo Via E. Duse – Inaugurazione mostra cicli e Moto d’epoca.
Domenica 8 settembre
Ore 8,00 – Via Don Balduzzi – Mercatino hobbisti, antiquariato e prodotti alimentari Ore 15,00 – Sfilata per le vie della città del PaliOttone e torneo per l’assegnazione del Palio Ore 20,00 – Bocciodromo di Via Duse – cena “ Sapori di Lomellina “ a cura Pro Loco Garlasco – Menù della serata: antipasto lomellino, Risotto, ravioli al ragù, coniglio alla cacciatora con polenta e dolci tipici lomellini. Ore 21,30 – Area bocciodromo – Concerto della banda della scuola di Musica “ A. Huskovic” con sfilata di moda.
Lunedì 9 settembre
GARLASCO IN FESTA 7•8•9 SETTEMBRE 2013
Ore 20,00 – area esterna bocciodromo di Via Duse degustazione gratuita di risotti a cura Pro Loco Garlasco Ore 20,00 – Bocciodromo di Via Duse – cena “ Sapori di Lomellina “ a cura Pro Loco Garlasco – Menù della serata: antipasto lomellino, risotto, ravioli al sugo, bolliti misti e dolci tipici lomellini Ore 21,15 – Area bocciodromo – nell’ambito del Festival Ultrapadanum “ Tango Rosso” con la partecipazione della maestra di tango argentino Carla Pochettino e dei suoi ballerini. Per prenotazioni e info consultare il sito proloco: www.prolocogarlasco.it • Cell. 339.8744579
speciale
Garlasco
Lomellina
Il municipio
Questo è un territorio ricco di bellezze uniche, che vanno valorizzate e promosse perché rappresentano una risorsa per buona parte inesplorata”. Nel mirino del Sindaco c’è ad esempio l’Expo 2015 ospitato a Milano, che fra due anni porterà in Lombardia un flusso turistico di notevole impatto economico e d’immagine. Per questo, fin dal suo insediamento, Farina si è adoperato per creare alcuni percorsi eno-gastronomici da proporre ai grandi 5 Il santuario Modonna della Bozzola
La Chiesa dedicata le ia ch oc parr Vergine a at Be alla Assunta ed a o San Francesc
20| agosto/settembre ‘13
Renato Sambugaro
Assessore al Commercio e Pubblica Sicurezza Fra le novità il SUAP, con la creazione di uno sportello per il cittadino, l’ingresso nel distretto del commercio Lomellina Orientale, la nuova sede comando di P.L. e l’ampliamento del gruppo di osservatori civici. Educazione stradale in tutte le scuole di ogni ordine e grado, potenziamento della videosorveglianza con istallazione lettori di targhe nelle frazioni Bozzola e San Biagio, più l’installazione di speed check e utilizzo di autovelox mobile su diverse vie del territorio, individuate a fronte di uno studio statistico creato su 42 sinistri stradali registrati nel 2012. Nel complesso sono aumentate a oltre 650 le ore annue di presenza sul territorio oltre al normale orario (a personale invariato) con pattugliamenti serali e notturni, anche in occasione di fiere e manifestazioni. Sempre più stretta è la collaborazione con le forze dell’ordine per indagini di polizia giudiziaria con significativi risultati nella scoperta di autori di reati perpetrati in Garlasco. 7
AZIENDA AGRICOLA MAROZZI ELENA
o te da intern Vendita pian e da esterno
ni giardini Manutenzio ree ominiali e a d n o ,c � a v ri p verdi En�
nte Potatura pia
Affidati alla nostra competenza, professionalità e qualità... con te da quasi 10 anni! i!
Impian� d’irrigazione Composizioni floreali
Pian�ne uso ortaggio
Via Tromello - Garlasco (PV) • Tel. 0382.818596 • Cell. 393.9839665 • elena.marozzi@libero.it
speciale
Garlasco
Lomellina
La chiesa ità della SS. Trin
tour operator internazionali che sappiano coniugare quanto di straordinario offre la zona: castelli, musei e chiese, ma anche vini e specialità della gastronomia la cui fama ha da tempo valicato i confini italiani. “Bisogna lavorare sull’indotto, inventare nuovi stimoli economici, scoprirsi vocazioni finora poco sfruttate: è necessario mettersi alla pari con zone d’Italia che hanno saputo guardare alle proprie peculiarità per trasformarle in vocazione turistica. Passa anche da lì il nostro impegno a riqualificare zone fondamentali della Città, magari passando attraverso il consenso dei cittadini, che in fondo sono sempre quelli che ogni cambiamento lo subiscono
Il teatro Martinetti
22| agosto/settembre ‘13
o ne gioiscono. Ecco, siccome i soldi sono pochi e contati, allora meglio poter scegliere in anticipo cosa fare e come farlo”. In effetti, oggi per i Comuni riuscire a mantenere intatti i servizi ai cittadini è diventata un’impresa titanica. “Ci proviamo, cercando di non dimenticare nulla, perché la Città è viva e non manca di iniziative, non da ultima la recente “notte bianca” che è andata benissimo e anticipa un altro evento che ospiteremo a breve. Ma siamo consapevoli che la crisi porti altre sciagure che vanno arginate, come ad esempio il numero crescente di furti in una città che è sempre stata tranquilla: vogliamo potenziare i servizi di videosorveglianza e intensificare il pattugliamento, garantire insomma tutta la tranquillità possibile ai garlaschesi”. Ma qualcosa, dopo anni da incubo con il segno “meno” a dominare qualsiasi settore, sembra muoversi. “Esatto, abbiamo avuto la netta sensazione che il disinteresse che aveva contraddistinto gli ultimi tempi abbia quantomeno rallentato – conclude il Sindaco – potrei citare diversi esempi di attività produttive, ampliamenti e nuove aperture: anche se non rappresentano ancora la soluzione a tutti i problemi, sono un indizio che lascia ben sperare per il futuro”. Il verbo arrendersi non fa parte del vocabolario del Sindaco Farina, 61 anni e aria da nonno buono, che sa tante favole, ma non è abituato a raccontarle ai suoi concittadini. Per fortuna loro. 7
Giuliana Braseschi
Assessore ai Servizi Sociali, cultura, Istruzione In un momento economico così difficile i problemi sociali aumentano in maniera esponenziale. La maggior parte di coloro che si rivolgono al Comune chiedono lavoro, lavoro e lavoro. Abbiamo istituito i Vaucher, ore assegnate a supporto dei nostri operai attraverso bandi biennali: non è la soluzione, ma un po’ di respiro lo abbiamo dato. Nonostante i sempre minori trasferimenti statali ai Comuni e l’incertezza governativa, abbiamo resistito lasciando invariate le tariffe dei Servizi, rinunciando all’adeguamento Istat. Abbiamo affrontato un elevato numero di sfratti e il consiglio è di non aspettare l’ultimo momento: meglio evitare di accumulare le morosità annuali, affrontando il problema con una casa dall’affitto compatibile con le entrate. Noi interveniamo pagando gli anticipi richiesti dall’Agenzia. 7
Solo i pneumatici acquistati presso i rivenditori selezionati Centro Sicurezza Vredestein godono della garanzia ed assistenza tecnica diretta Vredestein. Presso il Centro Sicurezza Vredestein sarà rilasciata una Polizza Europ Assistance Gratuita con soccorso stradale ed altri 8 importanti servizi per l’automobilista.
Pagamento Rateale Agos Ducato.
Rivenditore CSV:
DI GORINI DAVIDE
Via Dell’ Artigianato, 18 | GARLASCO (PV) T. 0382 810683 | dpsnc@libero.it
Il nostro nuovo pneumatico invernale
Ultra High Performance
05/2009
09/2010
Quatrac 3
Quatrac 3
Misura 205/55 R 16 H
Misura 195/65 R 15 H
molto raccomandato
buono
Compatibile con le norme relative ai pneumatici invernali
w w w. r i v e n d i t o r i v r e d e s t e i n . i t Vredestein Italia
VredesteinCSV
speciale
Garlasco
Lomellina
RIMANDATI a
settembre È QUESTO IL MESE IN CUI SI CONCLUDE IL PROLOGO INIZIATO
I
24| agosto/settembre ‘13
documenti raccontano che era il 981, più precisamente il 30 settembre: mancava poco all’anno Mille e la gente, come sempre accade da quando Dio ha inventato i regnanti e subito dopo i sudditi, si aspettava nuove tasse, sventure, disastri e magari pestilenze, più che buone notizie. Ma Ottone II di Sassonia, re d’Italia e di Germania, sventa le più nefaste profezie donando all’abitato di Garlasco la proprietà del Monastero di San Salvatore di Pavia. La notizia è di quelle sufficienti a riempire d’orgoglio i garlaschesi, che per ringraziare il sovrano decidono che avrebbero celebrato il gentile omaggio ogni anno a venire, nei secoli dei secoli. Ma è solo negli anni Novanta, quando ormai Ottone è relegato nei libri di storia da qualche millennio, che la festa cambia strada, si sdoppia e assume il nome che porta ancora oggi: il Paliottone,
A MAGGIO: UN EVENTO CHE RIPORTA LA CITTÀ INDIETRO NEL TEMPO, QUANDO OTTONE II REGNAVA SULL’ITALIA E IL MEDIOEVO SULLE VITE DELLA GENTE
piccolo tamponamento linguistico fra la parola Palio, genere di evento di cui la Lomellina è una delle capitali italiane, e il nome di battesimo del re. Voluto in questa nuova configurazione da Don Davide Colombo, che armato di pazienza mette insieme enti e associazioni, il Paliottone è un’immersione nel più puro Medioevo che trasforma la città di Garlasco al punto da far dimenticare l’idea di città moderna, che per una volta si mette in disparte e lascia spazio a saltimbanchi, mangiafuoco, musici con strumenti ormai quasi scomparsi, sbandieratori e arcieri. Non basta ancora, perché a completare l’atmosfera, nel centro cittadino si insedia da sempre un accampamento vero, con tanto di soldati disposti e rifocillare i viandanti con piatti rigorosamente medievali, ed un corteo 5
Alessandro Maffei
Assessore agli Eventi, Sport, Turismo, Trasporti
NUOVE COLLEZIONI AUTUNNO/INVERNO 2013
TUTTE DA SCOPRIRE
!
L’intento è di portare a Garlasco il maggior numero di visitatori possibile. Particolare interesse hanno suscitato la “Notte Bianca” di luglio con la collaborazione delle molte Associazioni ed esercizi privati. Interessante è stata inoltre la Sagra di Garlasco dello scorso settembre con la mostra “B come Bimbo”, il “PaliOttone” e mercatini di vario genere. A livello sportivo, facciamo il possibile per sostenere l’attività delle società garlaschesi: da due anni, a settembre Piazza Repubblica ospita “Garlasco Sport Day”, per divulgare la pratica sportiva. Per i trasporti, lo scorso anno in Regione Lombardia è stato raggiunto un accordo con le Ferrovie dello Stato per rendere più appetibile l’uso del treno con nuovi orari, lo stesso è accaduto con la Provincia di Pavia per il trasporto su autobus. Per finire con il turismo: abbiamo collaborato con la Provincia ed il Touring Club Italiano per inserire Garlasco nei percorsi delle varie vie turistiche che l’attraversano. 7
VALIGIE ACCESSORI BORSE DA VIAGGIO
I nostri Marchi:
Corso Cavour , 41 | GARLASCO (PV) | Tel.0382 821626 Orari di apertura: Lun-merc-giov-ven dalle 15:30 alle 19:30 mar - sab aperti dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30
speciale
Garlasco
Lomellina storico, presieduto da Ottone e sua moglie, interpretati da figuranti, a cui spetta il compito di premiare la contrada vincitrice fra le quattro in cui storicamente si divide Garlasco: Castenec, Calcinera, Prodachì e Prodalà, divise da colori e animali simbolo
del mese che segna la fine dell’estate, in quello che da sempre è il momento clou del Paliottone. È proprio a settembre (quest’anno dal 6 all’8), che nel mezzo di un fitto calendario di eventi gastromici e musicali, scendono
diversi. Tutto in realtà ha inizio il secondo sabato di maggio, quando i giovani delle varie zone si sfidano accumulando punti che servono a decretare le due contrade rimandate a settembre, ovvero chiamate a contendersi il Palio la seconda domenica
in campo gli arcieri e armigeri, cui spetta il compito mai semplice di portare in dote alla propria contrada il Palio, una moneta raffigurante Ottone II, uno dei pochi tedeschi ricordato dalla storia per aver dato, e non tolto. 7
UN TUFFO NEL PASSATO Dall’album dei ricordi del Paliottone, la festa di Garlasco per eccellenza, alcune immagini che ritraggono momenti della rievocazione storica: arcieri, sbandieratori e cortei in costumi d’epoca
M MINERVA ANTINCENDIO SRL Via Golgi, 2 Garlasco (PV) Tel. 0382/820303 Fax 0382/801549
info@minervantincendio.it www.minervantincendio.it
SERVIZI E PRODOTTI OFFERTI: • Fornitura e manutenzione materiale antincendio • Cartelli segnaletici anche personalizzati • Progettazione e realizzazione impianti antincendio • Consulenza in materia di antincendio e di sicurezza in generale (T.U. 81/2008) • Pratiche per ottenimento e/o rinnovo certificato prevenzioni incendi (CPI) • Corso formazione e informazioni dipendenti • Corsi antincendio, pronto soccorso
Franco Santagostino Assessore ai Lavori Pubblici Nonostante il grave momento di crisi, il Patto di stabilità sempre più pressante e i continui tagli, abbiamo realizzato alcune opere significative: un piano strade da 220.000 euro, la ristrutturazione del tetto del Teatro Martinetti e migliorie al Parco giochi Platti, all’area verde scuola di via Toledo e la creazione di due aree per cani. Con il bilancio di previsione 2013 abbiamo in programma l’ampliamento della scuola materna di via S. Zeno e della sede Avis, il risanamento del tetto della Chiesa Parrocchiale, la manutenzione dei cimiteri e l’ampliamento dell’illuminazione pubblica. Inoltre è partito l’iter per la Variante generale al PGT che si spera possa portare un maggior sviluppo edilizio e industriale. 7
Orari: riè impostato sulle semplice Il menù del territorio. La L’arredamento è che tipi te cet imenti in ma curato, con pav propone molti pie to, pareti cantina ne una piastrelle tipo cot etti. vasta selezio e far si nte e mo plic sem con o è urreameentlilla azzred impi.ostato sulle riè ion meneùreg spugnate L’ar in diIl altr di vini eroimenti Botpav del territorio. La zionito,dicon oducura alcune riprma eti cette tipiche par o, cott une tipo alc lle con pone molti piepiastre pite pro ore tina ggi can Ma e, nicc hie riem con Rio e azzurre te ninn olo. e lillaCascina montesi e (AL gna una vasta selezion lche qua ero bottiglie espu ca Grimalda altre) regioni. zion Roc odu a i adi Bot dat alcueneè ripr affi di 4 vini344 di387 ne alcu L’illuminazionnicc con Tel.: 014 hie riempite e, faretti. ie e qualche ninnolo. ggiore bottigl affidata a L’illuminazione è
Cascina Rio Ma
• Mar-Mer dalle 6:30 alle 24:00 • Giovedì dalle 6:30 alle 02:00 • Ven-Sab dalle 6:30 alle 04:00 • Domenica dalle 8:00 alle 24:00 Chiusura pomeridiana dalle 15:00 alle 17:00 Chiuso il Lunedì Via Pavia, 6 Garlasco Tel. 0382 810373
eclip eclipsecafegarlasco eclipsecafegarlasco@gmail. eclipsecafegarlasco@gmail.it ecl ec eclipsecafegarlasco@gmail clipsecafegarlasc cli clipsec liiipseca ipsecafegar ip pseca psecaf psecafeg psecafegarlasco@ ps p secafegarlasco@gm secafegarlasco@ sse eca eec ca afegarl afegar af feeg egar garlasc garlasco@g garlasco@gmail.it garlasco@gm ga arlasco@ a arl rlasc rlasco@gma rrl lla lasc a assc asco@ scco@gma o@ o@ @gm @g gma ggmail.it gmai ma ail il il.i ll.it it i
speciale
Mortara
Lomellina
28| agosto/settembre ‘13
“viva L”
LA VOGLIO
a cultura, intesa anche come riscoperta delle tradizioni da non perdere ad ogni costo, è da sempre una delle priorità di Marco Facchinotti, Sindaco di Mortara dopo aver ricoperto per cinque anni la doppia carica di vice presidente della Provincia e assessore alla cultura. Sono stati quelli, gli anni in cui Facchinotti ha fortemente creduto e portato avanti un festival dialettale, poi si è candidato diventando Sindaco, e in città c’è ancora chi ricorda che uno dei suoi primi interventi ha avuto come ordine del giorno il verde pubblico, l’ordine, l’aspetto che deve avere la città, piacevole per chi ci vive e per quanti scelgono invece di visitarla. A tal proposito, è stata promossa e incentivata la raccolta differenziata. Ma nella lista delle preoccupazioni di un Sindaco c’è molto di più, con il patto di stabilità ad incrinare ogni idea e la necessità di far quadrare i conti senza che nulla manchi ai cittadini: sicurezza, lavoro, volontariato e cultura, il suo punto debole, in genere una delle prime voci sacrificate dagli amministratori locali. Una regola che non vale per
SEMBRA QUESTO L’IMPERATIVO CHE MUOVE IL PRIMO CITTADINO DI MORTARA DAL GIORNO DEL SUO INSEDIAMENTO. OGGI, AD UNO ANNO DI DISTANZA, LOTTA ANCORA PERCHÉ I TAGLI E LE SPESE NON PRIVINO LA SUA CITTÀ DELLA PARTE CULTURALE Facchinotti, che dopo aver messo al caldo il piano triennale per le opere pubbliche, approvato e pubblicato, ha aggiunto un capitolo di spesa per mantenere “Mortara on stage”, evento nato nel 2005, nel bel mezzo di anni molto più semplici di questi, ma portato avanti malgrado tutto, scegliendo una strada che oggi mettesse insieme la necessità di contenere la spesa a quella altrettanto importante di non privare Mortara di una vivacità culturale che è fondamentale, quando si vuole evitare che una città si spenga pian piano, in attesa di tempi migliori. “Mortara on stage”, curato da Alessandro Marangoni, si è trasformato così in un calendario di sei eventi musicali e teatrali, distribuiti fra novembre ed aprile, con artisti di caratura internazionale, che assicurino alla città una qualità artistica assoluta. Ma c’è di più: pur sapendo di dover sbrogliare una matassa intricata, Facchinotti non ha esitato a mettere mano anche ai meccanismi che regolano il Palio: si è impegnato Abbazia di S. Albino
perché rivalità e invidie fra le contrade fossero superate nel nome di un bene comune, trovando la strada per creare un tavolo comune. Tavolo nel vero senso del termine, visto che la Cena di Gala per la nuova edizione è fissata per il 13 settembre nei locali della Borsa Merci, dove il Magistrato delle Contrade, di recentissima costituzione, riconosciuto dall’intero
Trasporti ecologici
www.setriautotraspor�.it
Il sindaco i acchinott F o rc Ma
consiglio comunale, illustrerà nel dettaglio la nuova edizione, in programma un paio di settimane dopo, mostrando in anteprima il Palio, quest’anno realizzato da Umberto Farina. 7
Tutti i mezzi sono abilitati, secondo l’Accordo Internazionale A.D.R., al carico di rifiuti pericolosi e attrezzati per la movimentazione ed il trasporto in sicurezza di diverse tipologie di rifiuti solidi e liquidi. È in grado di fornire contenitori appropriati per tutte le esigenze di deposito temporaneo di rifiuti liquidi, fangosi, solidi e polverulenti.
•
info@setriautotraspor�.it
Operante nel trasporto dei rifiuti da oltre vent’anni, garantisce la massima professionalità ed esperienza nell’esecuzione dei servizi svolti. Da sempre segue con attenzione le esigenze del mercato mantenendo tra le sue priorità il rispetto per l’ambiente. Attualmente la Setri s.r.l. effettua servizi di trasporto, smaltimento e intermediazione dei rifiuti per Comuni, Aziende Municipalizzate, impianti di termovalorizzazione, discariche ed aziende private. Tra gli obiettivi della società c’è quello di offrire ai propri clienti un servizio flessibile, efficace e sicuro, con la massima puntualità. A tal proposito la Setri ha utilizzato tutte le proprie energie per il raggiungimento di elevati standard qualitativi, avvalendosi anche della collaborazione di partner qualificati.
NELLO SPECIFICO PUÒ FORNIRE:
Cassoni scarrabili in ferro di varie cubature, coperti o scoperti, adatti per rifiuti alla rinfusa quali rottami, imballaggi misti, legno, cartone, fanghi palabili, etc. È in grado di dare una risposta completa alle esigenze dei clienti svolgendo, con personale e mezzi propri, un’articolata attività in campo ambientale: trasporto di rifiuti industriali, liquidi e solidi, pericolosi e non pericolosi, finalizzati al loro smaltimento o recupero; forniture di contenitori per il deposito temporaneo dei rifiuti presso il luogo di produzione.
Setri srl Trasporti Ecologici
Via Ettore Majorana n°17/19 | 27036 Mortara (PV) -TEL. 0384 295455 FAX 0384 295529
speciale
Mortara il palio
Lomellina
all’ultima
casella PALIO DALLA STORIA RECENTE, DIVENTATO CELEBRE E SEGUITO PER LO SFARZO DEL SUO CORTEO STORICO, UN EVENTO A CUI LA CITTÀ LAVORA TUTTO L’ANNO. L’APPUNTAMENTO DI QUEST’ANNO È FISSATO DAL 28 AL 29 SETTEMBRE
N
el 1967, dimostrando una certa propensione a viaggiare controcorrente, Mortara sceglie di creare la propria sagra, con annesso Palio. È una scelta che incuriosisce, sono quelli gli anni della rivoluzione studentesca, in cui tutto ciò che è storia sembra guardato come un fardello da evitare come la peste, ma Mortara la pensa diversamente, e l’ultima domenica di settembre nasce un evento che da allora ritorna puntuale da
46 anni. C’è di mezzo la voglia di trovare una propria identità, popolare e culturale, ma anche la consapevolezza di avere un patrimonio storico e agroalimentare di prim’ordine da mostrare al mondo intero. E se la storia è orgogliosamente rappresentata dai tempi in cui Ludovico il Moro Duca di Milano, aveva eletto Mortara a residenza privata di caccia, trasformandola in un luogo a cui sarebbe stato legato per tutta la sua vita, la parte gastronomica è dominata dall’oca, palmipede protagonista dei piatti tipici, disposto a trasformarsi in ogni possibile variante, una più succulenta dell’altra, a cominciare dal celebre salame.
I giorni del Palio iniziano il sabato antecedente, con una funzione religiosa a cui partecipano le sette contrade di Mortara che ricordano le antiche corporazioni dei mestieri: la Torre per gli orafi, il Moro per i cacciatori, San Dionigi per i fornai, San Cassiano per i vignaioli (una delle contrade più temibili), Sant’Albino per i fiorai e Dosso per i vasai, ognuno con colori e simboli diversi. Al termine della funzione iI Palio viene benedetto, poi ognuno torna nelle proprie vie, per preparare l’imponente corteo che apre la giornata di domenica, il clou della festa. Si lavora tutto l’anno per arrivare a quel momento, cucendo e preparando costumi perfetti, a cui non sfugge il più piccolo dei dettagli. Non è un caso, se il corteo rinascimentale di Mortara si è guadagnato una fama donata dallo sfarzo della ricostruzione rinascimentale e dai numeri: centinaia sono i figuranti, che sfilano seguendo
NEL NOME DELL’OCONE Il Palio ha un’appendice di grande importanza, rappresentata dalla Mostra del Palmipede, un evento che pare non abbia eguali nel mondo per la straordinaria concentrazione di oche e anatre di ogni razza, provenienti da tutto il mondo. Sono loro, ad animare piazza Dughera, dando vita ad una mostra dedicata all’arte avicola in cui esemplari di palmipedi provenienti da ogni angolo del pianeta sono pronti a sfidarsi per conquistare il titolo di “Re Ocone”: lo vince l’oca che pesa di più.
le rigide classi sociali del tempo. Iniziano i poveri, che precedono gli artigiani e via così, salendo di casta attraverso cortigiani, notabili e nobili, quelli che facevano parte della cerchia degli Sforza, circondati dai suoni di trombe e tamburi, dai giochi degli sbandieratori e dei falconieri, dalle armature scintillanti dei soldati a quelli lussuosi delle dame, dagli astrologi, dai cavalieri e dai dignitari. Si chiude con Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, attesi in piazza del Teatro, dove termina il corteo ed il popolo ha preparato banchetti e spettacoli per far divertire i signori. Fra le novità di quest’anno “Tri pas en piasa”, evento serale con musica e negozi aperti fino a tardi. Ma quello di Mortara, come detto prima, è un Palio recente, moderno, che per molti versi vuole ricreare le atmosfere rinascimentali, mentre per altri ironizza sul concetto pomposo di festa per intrattenere i nobili ospiti. Così, il Palio non si assegna sfidandosi con archi, frecce, spade e armature, ma attraverso il Gioco dell’Oca, uno dei più antichi e conosciuti giochi da tavolo, che a Mortara assume anche un altro significato ben più profondo, visto lo stretto legame fra il territorio, le tavole e l’oca. i contradaioli devono vedersela con un enorme tabellone disseminato da trabochetti e ostacoli, cercando di arrivare per primi alla casella 63, che da sempre chiude il popolare gioco di società. E sono proprio gli arcieri, con la precisione delle loro frecce, a muovere le pedine viventi. Ma chi pensa si tratti di una sfida senza pathos ha di che ricredersi: per tutto l’anno le contrade di Mortara studiano strategie, si preparano e si allenano. D’altra parte non c’è posto per i secondi: vince chi arriva primo, e da queste parti si può dividere tutto, ma non l’onore di portare il Palio per le proprie strade. 7
Trattoria Lucana di Luisa Spaltro
Aperti dal lun. al sab. dalle h7 alle h21 la domenica su richiesta La sera gradita la prenotazione
La cordialità di Luisa, il locale climatizzato, i piatti della tradizione lucana, le degustazioni di salumi di produzione propria ne fanno il luogo ideale per una piacevole pausa o una ricorrenza.
Via Madonnina n°8 Cergnago (PV) Tel. 339 3919228
ttrattoria r llucana u
speciale
Mortara curiosità
Lomellina
DALL’OCA
AL MOUSE STORIA, TRADIZIONI E FUTURO SI MESCOLANO NEL TESSUTO SOCIALE DI UNA CITTÀ CITATA DA ARIOSTO, OGGI ARRIVATA A SFIORARE QUASI I 20 MILA ABITANTI
S 32| agosto/settembre ‘13
i può anche far finta niente, ma il vanto di Mortara, più di ogni altro, è rappresentato dall’oca, palmipede che qui si trasforma in un’infinita varietà gastronomica, guidata dal salame che dal 2004, dopo una lunga e sfibrante trafila, ha finalmente ottenuto la protezione dell’Unione Europea con l’assegnazione dei marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP). L’oc, per l’appunto, trova la sua massima espressione nel salame, preparato seguendo procedimenti artigianali antichissimi, usando il 35% di carne d’oca, mescolata a quella di suino e quindi salata e condita con aromi naturali. Da non dimenticare anche la versione “ecumenica” del salame, che utilizza le parti più magre dell’oca e viene insaccato e lasciato riposare nel lungo collo dei palmipedi. Per concludere la breve galleria di golosità con il paté, piatto a base di fegato conosciuto ovunque, i ciccioli fatti con la pelle dell’oca e il torcione, variazione sul tema, figlia di una lunga e attenta marinatura.
Ma Mortara non è solo questo, è un’infilata di edifici religiosi antichissimi che hanno fatto da sfondo a pagine d’arte e di storia. Ne è un esempio la Chiesa Parrocchiale, edificio in stile gotico-lombardo che all’interno, oltre a numerose opere, conserva un pregevole presepe ligneo composto da 80 elementi che rappresenta uno dei migliori esempi di scuola scultorea lombarda. Altra tappa imperdibile è l’Abbazia di Sant’Albino, che secondo alcuni testi sorge nell’esatto punto dove Carlo Magno e Desiderio diedero vita ad una sanguinosa battaglia. All’interno dell’Abbazia, per lungo tempo meta di pellegrinaggi, le tombe di due cavalieri santificati, Amico e Amelio. Ma non ci sono la storia e la buona tavola, a tenere alta l’attenzione su Mortara. Il 14 luglio 2011, è stato inaugurato il Civico.17, uno dei primi esempi italiani di biblioteca moderna, nata prendendo ispirazione dagli spazi culturali polifunzionali tipici delle grandi metropoli europee. Il Civico.17 racchiude la Biblioteca Francesco Pezza ed il fondo storico del Comune, ma è anche uno spazio con wi-fi gratuito aperto a tutti, giovani e meno: perché se il mondo non ha confini, Mortara vuole averne ancora meno. 7
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA:
CIAO, SONO ‘RUDY’, LO SAI CHE:
Paglinof
DIFFERENZIARE... SI PUO FARE!
C.L.I.R. S.p.A. PARONA (PV) info@clir.it www.clir.it
SISTEMA CALOTTE • INSERIRE L’APPOSITA CHIAVE ELETTRONICA FESSURA. •NELLA DOPO CHE IL SISTEMA INFORMATICO AVRÀ RICONOSCIUTO L’UTENTE EMETTERÀ UN
SEGNALE ACUSTICO DANDO CONSENSO AL CONFERIMENTO DEL RIFIUTO. PROCEDERE ALL’APERTURA DELLA FERITOIA RUOTANDO LA LEVA POSTA A FIANCO . INTRODOTTO IL RIFIUTO RIPORTARE LA LEVA NELLA SUA POSIZIONE ORIGINALE. CONCLUSO IL CONFERIMENTO RIMUOVERE LA CHIAVE DALLA FESSURA. NEL CASO IN CUI L’UTENTE SI DIMENTICASSE DI RIPRENDERLA IL SISTEMA EMETTERÀ UN SEGNALE ACUSTICO.
• • • •
SISTEMA CALOTTE
UMIDO ORGANICO
PARTNER COMMERCIALI:
VETRO E LATTINE
speciale
in giallo
Lomellina
50 SFUMATURE DI NOIR TERZA EDIZIONE PER UNA RASSEGNA DEDICATA AL GENERE NARRATIVO PIÙ AMATO. UN EVENTO RICCO DI OSPITI DI FAMA INTERNAZIONALE E CON UN FINALE CHE LASCIA CON IL FIATO SOSPESO
34| agosto/settembre ‘13
I
l primo mistero da svelare, come sempre, è sul luogo del delitto: non c’entra Berlino con le spie alla Porta di Brandeburgo, ed è da scartare Washington, dove si conta che fra CIA ed FBI, ogni giorno sulle sue strade si aggirino migliaia di agenti in incognito. E per finire evitiamo anche Londra, in fondo capitale riconosciuta dell’arte di indagare senza essere visti. Niente, siamo fuori strada. Il primo indizio porta in provincia di Pavia, a Ferrera Erbognone, all’estremo lembo meridionale della Lomellina: 1.156 abitanti a dividersi 19,54 kmq. Ma da tre anni a questa parte, e per tre giorni, Ferrera Erbognone diventa la capitale italiana del giallo, genere narrativo che i più fanno iniziare dalla penna di Edgar Allan Poe. Un evento, quello di Ferrera Erbognone, nato dalla passione folgorante di Riccardo Sedini, giornalista e lettore onnivoro che un giorno si imbatte nel noir, e ne resta folgorato. Crea l’associazione “Giallomania”, inizia ad incontrare giallisti e tre anni fa inaugura la sua rassegna. Il secondo mistero riguarda i nomi dei sospettati, intesi come gli scrittori che hanno aderito all’invito in Lomellina. Venerdì 13 settembre, scegliendo una data a dir poco significativa, si parte con “Il
brigante e la mondina”, noir scritto da Umberto De Agostino, giornalista e scrittore con natali pavesi. Qualche ora di riposo per riordinare le idee ed il giorno dopo, sabato 14, sarà la volta del piatto forte dell’evento: Massimo Milone, Maurizio Blini, Domenico Cacopardo, Hans Tuzzi, Enrico Pandiani ed Elda Lanza, a cui aggiungere la presenza di Gianni
Biondolillo, scrittore e architetto, e Michele Giuttari, diventato scrittore dopo una carriera ai massimi livelli investigativi che l’ha portato sulle tracce del mostro di Firenze. Terzo e ultimo giorno, domenica 15, dedicato alla premiazione di due concorsi di scrittura noir, uno per i più piccoli, l’altro per gli adulti, scelti da una giuria composta da Annalisa Vella, Stefano Calvi, Pier Emilio Castoldi, Umberto De Agostino e David Zardo. Poi, trovati i colpevoli, pardon, i vincitori, non resta che l’ultimo mistero da risolvere: una cena con delitto annesso, organizzata presso la Sala Polifunzionale di Corso della Repubblica. Si intitola “Tre mondine in giallo”, e nel tempo di antipasto, primo, secondo e dolce bisogna incastrare un assassino. Che per una volta non sarà il cameriere, questo è certo. 7
food/1 birra e cibo
IL GRANDE FERMENTO L’INCREDIBILE ASCESA DEI MICROBIRRIFICI, AZIENDE CHE QUASI PER GIOCO HANNO INIZIATO A PRODURRE BIONDE, SCURE E ROSSE, ED OGGI STRAPPANO CONSENSI OVUNQUE
36| agosto/settembre ‘13
L
o tsunami della birra italiana inizia più o meno una ventina d’anni fa. Si tratta di pionieri, gente che acquista alambicchi e distillatori per farsi la propria birra in casa, come in alcune zone d’Italia tanti fanno il limoncello e il mirto per amici e parenti. Ma la cosa prende piede, le birre passano presto dagli scaffali di casa ai locali, che scoprono qualcosa fatto bene, pieno di sapore e decisamente più vicino ai palati degli estimatori italiani. In poco tempo, la mania scivola lungo lo stivale e già all’inizio del millennio qualcuno recensiva circa 200 birrifici artigianali, cifra che oggi sfiora il migliaio. In vent’anni di onesta lavorazione di malto e luppolo, sono
nate aziende che oltre a vincere premi internazionali - cosa fino a qualche tempo impensabile per un paese che non fosse la Germania o l’Inghilterra - hanno affinato la produzione, applicando alla lettera le regole dell’homebrewing e le richieste dei brewpub, parole difficili assai che si riferiscono all’arte per nulla semplice di creare la propria birra e le richieste sempre più attente dei locali disposti a venderla. Ed è figlia di questo tsunami biondo l’ascesa della birra, per lungo tempo relegata ad accompagnare al massimo la pizza e i wurstel, ed oggi diventata un universo talmente variegato da potersi accompagnare degnamente qualsiasi portata. Secondo gli esperti, nulla è meglio di una Lager per accompagnare antipasti come prosciutto crudo, crostacei, zuppe, carni bianche, mozzarelle e patate. I primi piatti, le carni alla brace, le insalate e i formaggi stagionati si esaltano con le Pils, mentre affettati e paste ripiene vanno pazzi per le Bock. E quando si arriva ai dolci, è bene sapere che le Lambic vanno d’accordo con le torte fruttate, mentre quelli a base di frutta secca prediligono le Muenchener chiare. 7
A
www.birrotecasopralamedia.it
SHOP e MESCITA
TUTTA BIRRA
C’è una sottile differenza, fra una normale birreria ed una birroteca, locale che già dal nome spiega una predisposizione verso tutto ciò che è malto, luppolo e fermentazione. Nel 2010 Gary e Miller hanno creato a Voghera la Birroteca Sopra la Media, uno dei rarissimi esempi italiani di locale all’interno del quale va in scena solo e soltanto l’universo completo delle birre. Si può degustare, ovviamente, ma anche acquistare e portarsi a casa una delle 80 etichette presenti sugli scaffali: birre estere, spesso fra le più introvabili, dalle Stout alle Ale, ma anche nazionali, scelte con grande cura nella costellazione di piccoli birrifici nati un po’ in ogni angolo d’Italia. Di recente, il Sopra la Media ha anche aggiunto un piccolo servizio di cucina, perché abbinare la birra ad un piatto è spesso il finale ideale per qualsiasi boccale. Fra i dolci più curiosi una nota a parte va alla Birramisù, variante da assaggiare del celebre tiramisù: spesso basta un boccale e qualcosa di sfizioso per risistemare una giornata. Ci avevate mai pensato?
Birroteca Sopra La Media via XX settembre n°82 - Voghera (PV) info@birrotecasopralamedia.it
Tutti i giorni Happy Beer dalle 18:00
Ogni venerdì Beer Day alla scoperta dei Birrifici italiani
Aperto tutti i giorni h 11,00/14,00 e h 16,30/24,00 Lunedì chiusura serale h 20,00 Seguici su Facebook b k
L E D A I F A R G O E G LA FOOD/2 i dolci
GUSTO
RAPIDO GIRO D’ITALIA FRA LE SPECIALITÀ DOLCIARIE DELL’ITALICO STIVALE: UN MOSAICO INFINITO DI SAPORI E SQUISITEZZE
D
alla Valle d’Aosta alle isole siciliane, non c’è regione del nostro paese che non possa vantare specialità dolciarie uniche e dalla tradizione antichissima. Un mosaico di sapori che risente di diversi fattori, dalle altitudini a quelli climatici e territoriali fino alle dominazioni che hanno lasciato usanze nel tempo riadattate ai gusti italici. Al nord prevalgono frutta secca e frutti di bosco, miele e uva passita, combinata con l’uso del latte sottoforma di creme, burro e panna. Al centro la fanno da padrone la ricotta, seguita da pesche e castagne, mentre al sud è il frumento a dettare legge, con frutta candita, pistacchi e mandorle. Se il Piemonte è la patria italiana del cioccolato e della “bignola”, prelibatezza tonda con cuore morbido dai sapori vari e glassata sulla sommità, la Valle d’Aosta manda avanti il “Mont Blanc”, combinazione di panna e castagne, e la Lombardia il torrone, specialità di Cremona, e la “sbrisolona” di Mantova. In Trentino si gustano krapfen e strudel, in Veneto il pan-
38| agosto/settembre ‘13
doro e il tiramisù, in Friuli la “gubana”, dolce delle feste ripieno di noci, uvetta, pinoli e grappa. I liguri amano il pandolce genovese, l’Emilia i “cappellacci” ripieni di marmellata, la Toscana cantucci e brigidini, le Marche gli anicetti e il fristingo, in Umbria i panpepati e i mostaccioli. Nel Lazio i re della pasticceria sono i maritozzi e la crostata di ricotta, in Abruzzo i confetti di Sulmona, in Molise la cicerchiata, mentre sulle tavole Campane non possono mancare pastiera, sfogliatelle e babà. La Puglia è la patria del tarallo, dolce e salato, la Basilicata quella dei mostaccioli, la Calabria va ai pazzi per i fichi chini. Per finire con le isole: cannoli e cassate per la Sicilia, seadas per la Sardegna. 7
Pasticceria Cerri di Paolo Cerri
Nasce a Sant’Angelo Lodigiano il 16 dicembre del 2001 portando una ventata di aria nuova, staccandosi da quella che è sempre stata la tradizione dolciaria dei piccoli centri. Elemento sicuramente distintivo e di grande prestigio sono gli AMARETTI NOSOTTI, riportati in vita dopo parecchi anni di oblio, che hanno conquistato subito un posto importante all’interno della produzione del laboratorio, com’era logico pensare per la specialità dolciaria più antica della tradizione popolare santangiolina, orgoglio e vanto di un paese che li ha visti nascere nella prima metà dell’800. Il binomio innovazione/tradizione, ha permesso quello che sembrava essere un sogno nel cassetto: portare un pezzettino di Sant’Angelo in giro per il mondo. Per una realtà a carattere artigianale è sicuramente una grande sfida, ma molto stimolante. Ma non ci sono solo gli Amaretti, la produzione del nostro laboratorio conta una svariata quantità di prodotti: pasticceria mignon fresca e secca, salata, torte da forno e classiche con panna e semifreddi, praline e cioccolato. La selezione della materia prima è fondamentale per distinguerci dalla massa ed è stato e resterà un punto fermo per il futuro. La tradizione cittadina, oltre agli Amaretti, prevede anche un dolce per i festeggiamenti, il 17 gennaio, del Patrono S. Antonio Abate: le offelle di pasta sfoglia. Una vera e propria lotta contro il tempo che mette a dura prova la resistenza fisica dei pasticceri santangiolini. In quei giorni non esiste programmazione, non esistono ore di lavoro, non c’è tregua per il corpo e la mente. Tutto è dedicato alla produzione del dolce preferito dai lodigianesi. La pasta sfoglia, tanto amata a Sant’Angelo, è una delle basi della pasticceria, e nel nostro laboratorio viene preparata esattamente come si faceva una volta.Altro punto forza della nostra produzione è la TORTA PREFERITA, dolce semplice della tradizione popolare, che racchiude una sinfonia di sapori che lasciano in bocca un gusto tanto delicato da invitare chi l’assaggia a mangiarne ancora una fetta: su un fondo di pasta frolla spalmato di passata d’albicocca viene inserito un cuore di PARADISO cosparso di mandorle. Il resto non si può raccontare, va assaggiato e basta. Via Armando Diaz, 39 - S. Angelo Lodigiano (LO) Tel. 0371 210192 - E.mail: pasticceriacerri@gmail.com
tendenze Toy Traveling
UN NUOVO GENERE DI STRANE AGENZIE DI VIAGGIO SI STA SVILUPPANDO A MACCHIA D’OLIO. MA MOLTO PARTICOLARI: SONO APERTE SOLO AI PUPAZZI DEL CUORE
IL MONDO per gioco D
a una parte c’è la crisi, che azzoppa i consumi e taglia desideri e possibilità di viaggiare, ma dall’altra, per fortuna, non manca la fantasia. E se a tutto questo si aggiunge un pizzico di sana e innocente follia mista alla fanciullezza, il risultato si chiama Toy Traveling. La trovata, chiamiamola così, si deve a Marek Hlavka, artista e pensatore ceco, nonché ideatore della prima agenzia di viaggi per giocattoli. Esatto, letto bene. Marek pare si ispiri al 40| agosto/settembre ‘13
Insomma, è perfino imbarazzante scoprirlo, ma basta poco tempo perché alla Toy Traveling le prenotazioni inizino ad aumentare, così tanto che lo spagnolo Daniel Bach, da Barcellona (www. barcelonatoytravel.com), capisca che è ora di replicare l’idea di Marek. Per 70 euro, il giocattolo del cuore si assicura una settimana nella capitale catalana con album ricordo e souvenir. Spendendo poco di più, 110 euro, viene incluso un tour serale nelle Ramblas, al Museo Gaudì e puntata al Tibidabo, la collina dei divertimenti di Barcellona. Segue in ordine di tempo Ulrike Bohmler, da qualche settimana titolare della prima agenzia di viaggio per giocattoli tedesca, che per i giocattoli propone anche tour belle celebri birrerie. Ma solo per guardare, tranquilli, ai pupazzi al massimo un’aranciata. 7
IN VIAGGIO DA SOLI Alcune immagini prese da album di viaggio per peluche e giocattoli: un dinosauro all’ingresso della Napa Valley, in California, un orsacchiotto fra le insegne di Times Square, a New York, una bambola di fronte alla Tour Eiffel di Parigi.
principio del nano da giardino fotografato di fronte ai monumenti di tutto il mondo che animava “Il favoloso mondo di Amélie”, film francese del 2001 che a sua volta ruotava intorno alla figura tenera e curiosa di Amélie Poulain. E in fondo strizza l’occhio anche alla saga disneyana “Toy Story” in cui i giocattoli avevano vita, anima e cuore. L’idea del film di far viaggiare il pupazzo in terracotta, universalmente considerata affettuosa, convince il pensatore ceco che,
alla faccia della crisi, è arrivato il momento. Così nasce a Praga la “Toy Traveling” (http:// toytravelingprague.com), agenzia a cui rivolgersi per regalare al proprio peluche del cuore un viaggio indimenticabile. Hlavka studia a tavolino i pacchetti di offerte individuando tre diversi step, con prezzi compresi fra 90 e 150 euro. L’ultimo, il più completo, assicura mail quotidiane al proprietario, per rassicurarlo sulle condizioni del pupo, un cd ricordo con le immagini di tutti i monumenti “visitati” dal giocattolo e la creazione di un profilo Facebook.
arte Yarn Bombing
COLORA
LA CI MAGLIE, LANE, COTONI E FILATI DIVENTANO IL RIVESTIMENTO PER OGGETTI DI USO COMUNE. BREVE STORIA DI UNA STREET ART DAL SAPORE ANTICO, CHE PIACE TANTO ANCHE IN ITALIA
E
ravamo rimasti alle nonne, categoria a cui sembravano legate le ultime speranze di tramandare l’arte antica dell’uncinetto, del fare la maglia utilizzando lana e ferri, incrociati freneticamente d’inverno, magari davanti alle finestre e ai nipotini. Ma nell’era di internet e dei social, chi aveva più voglia di sferruzzare? Nessuno, certo: basta trovare una “app” per sfogarsi senza faticare. Eppure negli Stati Uniti - sempre lì, accidenti – nell’ormai lontano 2005, Madga Sayeg, 37 anni, titolare di un negozio di maglieria di Houston, Texas, per tentare di alzare la curiosità verso la sua attività, fodera con della lana colorata la porta d’ingresso al suo negozio. Non lo sa ancora, ma sta inventando un fenomeno che ha ormai raggiunto dimensioni mondiali, toccando più volte anche l’Italia. Si chiama
42| agosto/settembre ‘13
NDO
TTÀ “Yarn Bombing”, e letteralmente sarebbe traducibile come “bombardamento di filati”, anche se di bombe non c’è traccia, anzi, l’idea dell’uncinetto e della maglia è forse quanto di più pacifico e distante dalle armi a cui si possa pensare. Il bombardamento a cui si riferisce è semplicemente quello dato dai colori di lane e cotoni con cui da allora, Magda ha cominciato a rivestire oggetti sempre più strani e diversi in giro per il mondo. Una delle sue prime creazioni è un vecchio autobus, che Magda ricopre di maglia all’uncinetto, oggi finito in un museo di Città del Messico, mentre una delle sue più recenti imprese è stata di rivestire 99 tronchi d’albero. Ma Magda non è più sola: accanto a lei si agita il movimento “Knitta Please”, men-
tre altri artisti fanno parlare le cronache per i loro rivestimenti a sorpresa. È il caso di Agata Olek, che ha dato nuova immagine al celebre toro che campeggia all’ingresso della borsa di Wall Street, a New York, o l’italiana Giusy Marchetti, che dal canto suo ha rivestito una vecchia Fiat 500 rilanciando anche in Italia l’usanza dell’uncinetto. E ancora degli olandesi della Knitted Landscape, che approfittano delle notte per ricoprire le strade di rose fatte ai ferri, ed i Masquerade di Stoccolma, che invece hanno scelto come obiettivo segnali stradali e manifesti pubblicitari. Difficile trovare posto nel mondo che non sia stato “attaccato” da maglie e filati, dimostrando che l’idea di Magda Sayed ha fatto migliaia di proseliti, entrando di diritto nell’elenco delle “street art”, le arti da strada a cui appartengono
anche i movimenti più invasivi, come l’uso delle bombolette spray, ma che stavolta può almeno contare su una virata tenera, romantica a soprattutto asportabile senza richiedere ordinanze comunali. Anzi, esiste un serissimo protocollo a cui gli adepti della nuova arte stradale si impegnano a rispettare con scrupolo, e che recita: non va installato nulla che possa intralciare il traffico o creare disagio e tutto deve avere caratteristiche di provvisorietà. Ma resta il dato: lo Yarn Bomgin ha vissuto una popolarità così improvvisa da attirare l’attenzione di enti e istituzioni (Genova e Pistoia sono state fra le prime città ad ospitare eventi), ma anche dei creativi di tutto il mondo. Lo dimostra il curriculum di Magda, che ogni tanto abbandona alberi e panchine per dedicarsi alle richieste di aziende di livello mondiale, che all’uncinetto non ci avevano ancora pensato. 7
FINANZA ALL’UNCINETTO Qui sopra il celebre toro di Wall Street dopo l’intervento di Agata Olek. Più sopra Maga Sayeg, l’ideatrice della street art, alle prese con un palo cittadino. Nelle altre immagini alcuni curiosi risultati di “attacchi” a base di maglia. agosto/settembre ‘13 |43
motori Il primo viaggio in automobile
BERTHA FILAVA M
agari non filava così tanto, Bertha Benz, ma senza di lei sarebbe stato peggio per tutti. Questa storia inizia la mattina dell’8 agosto 1888 a Mannheim, in Germania, dove la signora vive con la sua famiglia: Bertha è la moglie di Carl Benz, l’inventore dell’automobile. Ma l’auto, a quel tempo, ha solo le potenzialità per diventare un prodotto di massa: la massa però preferisce cavalli e carrozze. Martha segue il marito nei suoi esperimenti, salta con lui quando Carl esplode di gioia ed è pronta a ridargli forza, se si abbatte per qualcosa che non va. La mattina dell’agosto del 1888, Bertha carica due dei suoi figli su una “Benz Patent-Motorwagen modello III”, poi parte da Mannheim, dove abita, per raggiungere Pforzheim, la città in cui invece è nata. Uno spostamento di 106 km appena, che allora suonava come un’impresa titanica, piena di incertezze, dubbi e paure. Eppure quello di Bertha, la mattina dell’8 agosto 1888, stava per diventare il primo viaggio in auto della storia. Lungo il tragitto, che dev’essere stato eterno, visti i 16 km/h concessi dal triciclo a motore di Carl Benz, che per la cronaca montava un
44| agosto/settembre ‘13
125 ANNI FA, BERTHA BENZ, MOGLIE DELL’INVENTORE DELL’AUTOMOBILE, PARTIVA PER QUELLO CHE ANCORA OGGI È RICORDATO COME IL PRIMO LUNGO VIAGGIO A BORDO DI UN’AUTO
motore monocilindrico a quattro tempi da 1.660 cc e 2,5 CV di potenza, si rende necessaria qualche sosta. A Wiesloch, Bertha ha bisogno di rifornirsi: entra nella farmacia del paese e chiede una boccetta di ligroina, uno smacchiatore a base di benzina, lo versa nel serbatoio e riparte. Qualche ora dopo arriva a Pforzheim, saluta e torna a Mannheim, dove Carl aspetta la famiglia un po’ in apprensione. E agli inizi di agosto, dal
2 al 4, il Museo Mercedes-Benz di Stoccarda celebra il 125esimo anniversario dell’impresa: sarà un rarissimo esemplare della Patent-Motorwagen modello III, conservato allo Science Museum di Londra, a rifare il tragitto di Bertha e dei suoi figli. 7
Carrozzeria Cortazzo A. I NOSTRI SERVIZI: I NOSTRI SERVIZI: La Carrozzeria Cortazzo
vanta una ventennale esperienza nella riparazione di Automobili e Veicoli Industriali di tutte le Marche e Modelli. Utilizzando le più moderne attrezzature, il nostro staff effettua ogni tipo di intervento con riparazioni di alta qualità offrendo al cliente un servizio globale, professionale e curato nei minimi dettagli. Il cliente è considerato da noi un bene prezioso e lavoriamo affinché il sevizio svolto incontri la sua piena approvazione. Siamo in grado di effettuare riparazioni ad ogni tipo di mezzo con la massima preparazione ed esperienza. Nel 2013 ci siamo trasferiti nella nuova sede con più spazio, più macchinari e più potenziale. Il nostro motto....? Qualità, cortesia, professionalità al servizio dei nostri clienti...
• Servizio meccanico ed elettrauto • Riparazione e verniciatura • Auto sostitutiva
Auto sostitutiva oppure ritiro e consegna a domicilio. • Sostituzione cristalli • Assistenza pratiche assicurative Siamo convenzionati con diverse assicurazioni:
• Riparazione auto grandinate • Banco dima
Banco dima per auto fortemente incidentate. • Lucidatura della carrozzeria • Gommista • Lavaggio degli interni • Pellicole oscuranti
m o c . o z z a t r o c a i r a arrozz
www.c
Carrozzeria Cortazzo A.
Via Donat Cattin 22 - 27058 Voghera (PV)- Tel/Fax 0383.369274
Installazione di pellicole oscuranti sui vetri. • Tuning
Verniciatura e installazione di kit estetici.
sport Hot Air Balloon Festival
CON IL NASO ALL’INSÙ
46| agosto/settembre ‘13
GUIDA AI PIÙ CELEBRI RADUNI DI MONGOLFIERE, EVENTI CHE CATTURANO APPASSIONATI E SPETTATORI A MIGLIAIA, CATTURATI DALLA BELLEZZA ANTICA DEI PALLONI COLORATI, RIEMPITI CON L’ARIA CALDA
È
uno spettacolo di impareggiabile bellezza, vedere il cielo puntellarsi dei colori sgargianti delle mongolfiere. Un modo antico e lieve di volare, quasi da farfalla, distante anni luce dalla fretta dei voli di linea che passano e vanno senza farsi distrarre da null’altro che non siano gli orari da rispettare. Le mongolfiere non hanno fretta: si gonfiano piano, poi iniziano ad alzarsi lentamente, come i palloncini che scappano dalle mani dei bambini, e quando sono su sembrano fermarsi, per imprimere i propri colori nell’azzurro del cielo. Uno spettacolo così bello, si diceva prima, da aver conquistato il mondo: i festival, le rassegne e perfino le gare in questa stagione si alternano un po’ ovunque, certi che chiunque si trovi in zona non rinuncerà ad un’occasione simile. Il sito www.hotairballon.com, uno dei più ferrati in materia, ha recensito oltre 200 eventi in tutto il mondo, dalle Filippine alla Turchia, dedicati ai palloni pieni d’aria calda. La patria riconosciuta delle mongolfiere è Albuquerque, in New Messico: lì, ogni anno ad ottobre, va in scena l’International Balloon Fiesta, evento che dal lontano 1972 attira migliaia di persone da tutto il mondo: veder riempire il cielo con i colori di un migliaio di mongolfiere è uno spettacolo che ha eguali. Nove giorni di festa vera, con musica, raduni, esibizioni e competizioni a difficoltà variabile sulle uniche due discipline previste nella specialità delle mongolfiere: velocità e precisione nella manovra. In ordine di importanza non sono da meno il Great Reno Balloon Race ospitato in Nevada e l’Adirondack Bal-
loon Festival di Glen Falls, nelle vicinanze di New York. Il Giappone tira le fila dell’Asia con il Festival Internazionale di Saga, reso celebre dal “Balloon Fantasia”, evento nell’evento aperto alle mongolfiere dalle forme più strane ed insolite, mentre per gli australiani è un appuntamento fisso il Canberra Balloon Festival: al contrario di molti altri eventi simili, quello australiano va in scena direttamente dalle strade cittadine, diventando un affascinante tavolozza di colori che sembra voler tinteggiare il vetro e l’acciaio dei grattacieli.
La vecchia Europa dice la sua con il Bristol International Balloon Fiesta, in programma ad agosto sul suolo inglese: oltre agli enormi palloni colorati offre esibizioni di paracadutismo ed elicotteri ed attira decine di migliaia di persone. La Germania risponde con il Saxony International Balloon Fiesta di Leipzig, in Sassonia, previsto in genere fra luglio e agosto: oltre alle esibizioni alle luce del sole, l’evento ha anche una suggestiva appendice notturna. In Francia è invece a cadenza biennale il Lorraine Mondial Air Balloon di Metz: questo è l’anno giusto, dal 26 luglio al 4 agosto i cieli francesi della Lorena sono pronti a riempirsi di colori. All’appello non manca neanche l’Italia, con Ferrara in prima fila, che dal 2005 organizza un Balloons Festival particolarmente gradito al pubblico: una media di 400 mila presenze a edizione lo testimonia. Il momento clou è rappresentato dal “night glow”, con fari potenti che illuminano le mongolfiere in volo sulla splendida città estense. Anche la Campania, per essere precisi Fragneto Monforte, nelle vicinanze di Benevento, ha la sua manifestazione aerea: il Raduno Internazionale delle Mongolfiere, forse il più antico d’Italia, visto che va in scena dal 1986. Ed è in crescita il Raduno di Mongolfiere di Caluso, località nelle vicinanze di Torino in cui ogni settembre si radunano appassionati e specialisti di tutto il mondo. Si può concludere con il Dolomiti Balloonfestival di Dobbiaco, in programma diversamente da tutti altri nel mese di gennaio, per rendere ancora più esaltante il contrasto fra il bianco delle splendide nevi trentine con i colori sgargianti dei palloni pieni d’aria calda. 7
SCIENT OF A CITY
se Gérald Ghislain, la Va al profumiere france vacanziera dell’anno. palma per la fragranza più one di “Scient of flac i Secondo la maison, ogn tipici di 20 città, ri odo gli Departure” racchiude , Miami, Hong Kong fra cui New York, Londra usa in una confezione e Milano, ed è racchi i adesivi con cui si cin che si ispira ai tallon li aeroporti. etichettano i bagagli neg
ROCK CHIC Selena Gomez, una delle icone giovani più seguite, ha lanciato la sua prima collezione di moda per Adidas Neo Label. Lo stile, definito “rock chic” è stato presentato a Berlino, dove la giovanissima star ha incontrato alcuni suoi fans, mostrando i 53 pezzi della sua prima collezione, pensata per chi ha vent’anni o poco meno.
LIBERO DALLA MAFIA
aggia libera attrezzata zajuoco”, il tratto di spi L’hanno chiamato “Scon nze di Palermo resa aci, località nelle vicina inaugurata da poco a Cap e. A volerla è stato il con tentato al giudice Fal l’at per e ebr cel e ent tristem di arenile aperto alla ha pensato ad un tratto che , zo” i piz dio “Ad to ita com dotti “pizzo free”, serviz que, dotato di bar con pro no ilia sic to let partecipazione di chiun dia in co, nti di riciclo. Sconzajuo ero per disabili e arredame nome della barca di Lib il he anc era ed ” chi gio a bin om w. “sc ww ca i: nifi sig informazion iso da cosa nostra. Per Grassi, imprenditore ucc co. addiopizzo.org/sconzajuo
3D STYLE La WobbleWorks di Boston ha messo in commercio da poco la “3Doodler”, una penna caricata a plastica fusa che permette di scolpire e creare oggetti usando la stessa tecnica con cui si userebbe un normale pennarello. A contatto con l’aria, la plastica si solidifica all’istante, dando vita a disegni tridimensionali.
IN ACQUA E FUORI Stanchi di scendere dal fuoristrada, scaricare tutto e salire sulla barca? WaterCar, un’azienda americana, sta pensando alla soluzione dal 1999. Nel 2010, dopo una lunga fase di test ed esperimenti, il Python WaterCar è entrato nel Guinness dei Primati come mezzo anfibio più veloce del mondo, dando il via alla fase di produzione del veicolo. Quattordici anni e 27 brevetti dopo, il primo WaterCar sta per entrare in commercio: è equipaggiato con un motore Honda VTec da 3,7 litri e può ospitare 4 persone.
LA DISPENSA MASCHILE L’ultimo desiderio dei maschi newyorkesi è entrare a far parte di “Mantry”, acronimo di “Mondern Man’s Pantry”, ovvero la dispensa dell’uomo moderno. Gli iscritti al club, rigorosamente maschi, ogni mese ricevono una cassetta che racchiude sei prelibatezze gastronomiche made in USA, diverse ogni volta. Fra le più apprezzate un’introvabile salsa per barbeque e uno sciroppo per pancakes ricavato dalle betulle dell’Alaska.
RAPID COFFEE Arriva dal Sud Africa, la macchina per il caffè chiamata “Espresso veloce” perché realizzata usando come modelli i motori V12 usati sulle monoposto di F1 negli anni Novanta. Espresso veloce è realizzata in soli 500 esemplari, e nella parte alta racchiude anche un dosa-liquore utile per “correggere” il caffè a piacimento. a.it www.associazionecinofilaeurope &
ASSOCIAZIONE CINOFILA EUROPEA SEGUICI SEGUIC SEG UICII SU SU FACE F FACEBOOK ACEBOOK PER CONDIVIDERE INFORMAZIONI E AIUTARE I NOSTRI AMICI ANIMALI CHE SI TROVANO IN DIFFICOLTÀ, SONO ANCORA IN ATTESA DI ADOZIONE, SONO STATI
m gmail.com
aceassociazionecinofilaeuropea@
ABBANDONATI O SOLO NECESSITANO DI STAFFETTE PER RAGGIUNGERE CHI LI AMA DAVVERO!
IL PROFUMO
DEL BENESSERE
Se prima delle vacanze c’è la fatidica “prova costume” a turbare i sonni degli italiani, al ritorno si fa sempre più strada l’idea di una “remise en forme”, come dicono i francesi, per depurare, drenare e ritrovare la forma. Motivo? Dopo tanti mesi di privazioni, durante i giorni di vacanza è lecito (e in fondo giusto) concedersi qualche “coccola”. Ma dopo aver aiutato il fisico ad affrontare i mesi che precedono la partenza, è proprio sul ritorno, prima di rituffarsi nel vortice della quotidianità, che “Punto Benessere” lavora da anni. Patrizia, la titolare, si è ritagliata una solida reputazione di un pubblico tanto maschile quanto femminile, lavorando solo ed esclusivamente con prodotti naturali, efficaci e garantiti da produttori che rappresentano il massimo dell’eccellenza presente sul mercato. Bios Line, ad esempio, è un’azienda che attinge dalla ricerca le risorse per sfruttare le potenzialità di salute e benessere del mondo vegetale, trasformandole in prodotti naturali, efficaci e sicuri: la qualità dei suoi prodotti nasce da una scrupolosa selezione delle materie prime. Bios Line offre una gamma completa di prodotti depurativi e, in aiuto ai centimetri di troppo, è arrivata di recente la nuova linea Cell-Plus, creata sfruttando lo straordinario ambiente marino della Bretagna, dove crescono le alghe azzurre, qualità da sempre conosciuta per le proprietà drenanti, lipolitiche e riducenti. Alla loro efficacia, è stata però aggiunta il Crithmum, pianta in grado di stimolare la produzione di Beta-endorfine con conseguente azione cosmetica di rimodellamento. Lo stesso discorso vale per le straordinarie essenze di Acqua dell’Elba, piccola azienda artigianale toscana dalla produzione limitata per la difficoltà a reperire le materie prime, che da anni crea essenze dedicate alla donna, all’uomo e al bimbo, ma anche come profumazioni di ambienti.
Via Emilia 209 • Voghera (PV) Tel. 0383 6408
56
IL BENESSERE DI CASA TUA
E
volution olu lutitition on ha ha selezionato selle se lezi zion ionat ato to solo i prodotti migliori, per sioffrire al cliente il massio di mo della qualità in fatto er il impianti e accessori per riscaldamento. La ditta opera in molteplici settori: dal mercato dei prodotti di riscaldamento come stufe a pellet e a legna, termocamini, s, caldaie a pellet e a gas, boiler a gas ed elettrici e lo forniture pellets a quello piandei prodotti e degli impianti di refrigerazione. Grazie a una rete capillare di agenti dislocati su tutto il territorio nazionale e alla qualità offerta, l’azienda si colloca nel novero delle realtà leader nel settore. Tra i marchi trattati: Rizzoli, Opera, Ungaro, solo il meglio sul mercato, importato in Italia nel rispetto delle più rigide normative europee.
I NOSTRI SERVIZI: • VENDITA, INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE STUFE • CALDAIE A PELLET • CAMINETTI A BIOETANOLO • CLIMATIZZATORI • INSTALLAZIONE FOTOVOLTAICO LTAICO
Consegne in tutta Italia
Contributo Statale per l’incentivazione di interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Decreto Legge 28/12/2012 - CONTO TERMICO Se sostituisci la tua stufa o caldaia con una stufa a pellet o legna, un caminetto o una caldaia a pellet o installi un impianto solare termico, hai un
80%
Via Giuseppe Verdi, 1 Rivanazzano Terme (Pv) Tel. 0383 92593 www.evolution-ita.it info@evolution-ita.it
contributo statale fino all’ * del valore d’acquisto rimborasati in 2 anni. * fino ad esaurimento incentivi.
POSSIBILITÀ DI PAGAMENTI PERSONALIZZATI CON COMODE RATE MENSILI !!!