&co. Magazine giugno 2011

COPIA GRATUITA

Anno 5 - n. 4 giugno 2011

Lory Del Santo Mai alla deriva Rinascimento a Milano La casa museo dei fratelli Bagatti Valsecchi

Ambiente La foresta di pianura a Lodi

Piacenza Intervista a Enrico Gotti Tedeschi

Amministrative 2011 Le recenti elezioni hanno mostrato un cambio di rotta da parte degli italiani: i neo sindaci di Milano e di Napoli ne sono l’esempio piÚ lampante.

Oltrepo pavese I comuni di Calvignano e Rocca de Giorgi si uniscono per promuovere l’enogastronomia oltrepadana, che vede il Pinot nero e il Riesling tra i i suoi maggiori protagonisti.

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SOMMARIO

n.4 - giugno 2011

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Lory Del Santo Showgirl di successo

Politica Bilanci dopo le Amministrative

Vita di città La differenziata a Pavia

Oltrepo pavese Calvignano e Rocca de' Giorgi

Artigianato Ristrutturazioni e restauri

Ambiente La Foresta di Pianura a Lodi

Musei milanesi Il palazzo Bagatti Valsecchi

Personaggi Enrico Gotti Tedeschi

Eventi speciali Consigli per le nozze

Verde Terapeutico Quando la Natura aiuta

Dimore variopinte

38 42 46 44 46

40 &Co. Magazine

Management

pubblicazione periodica registrata presso il Tribunale di Pavia il 18 marzo 2007 - n. 675 EDITORE: Adverum S.r.l.

Via Defendente Sacchi 8, 27100 Pavia tel. (+39) 0382 309826, fax (+39) 0382 308672 www.adverum.net - info@adverum.net DIRITTI: tutti i diritti di p proprietà letteraria e p artistica sono riservati

PRESIDENTE: St Stefano f Spalla S

Redazione DIRETTORE RESPONSABILE: Tommaso Montagna VISUAL DESIGNER: Chiara Bogliani RESPONSABILE MARKETING: Monica Palla COLLABORAZIONI Alessia Benaglio, Daniela Capone, Andrea Pestoni, Simona Rapparelli, Giacomo Stevani, Roberta Tacchinardi, Rossana Trespidi

Da Portofino all'Irlanda

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Carburante ecologico Il Brasile è in prima fila

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EDITORIALE

Tommaso Montagna Direttore

CALCIOPOLI A

pochi anni dallo scandalo Calciopoli, che culminò con uno scudetto assegnato a tavolino all’Inter, un altro vacante, la Vecchia Signora ostracizzata in B e alcune squadre della massima serie ricacciate in fondo alla classifica, tra cui il Diavolo rossonero (oggi campione d’Italia), le scommesse clandestine sembrano essere tornate a calcare il terreno di gioco negli stadi di A, B e Lega Pro. Ma se nel 2006 era sembrato che fossero stati pilotati esclusivamente gli arbitri (cosa comunque non di poco conto), ora pare siano stati gli stessi giocatori a diventare pedine inconsapevoli nelle mani di una vera e propria organizzazione. Che non sembra essersi fermata davanti a nulla, se pensiamo che avrebbe addirittura convinto un portiere a drogare, tramite sonnifero, i propri compagni di squadra e avrebbe minacciato chiunque trasgredisse. Lo stesso portiere, autore di papere colossali, vere o presunte che siano, ora è agli arresti e si è detto pronto a raccontare tutta la storia in lacrime. Perché questa volta, Calciopoli 2 (la vendetta?) come è stata ribattezzata, ha rischiato di avere sul groppone una vittima: un giocatore della Cremonese si è schiantato con l’auto a Casei Gerola, vittima del sonno provocato dalle droghe assunte senza saperlo. Proprio dall’incidente, per fortuna senza danni alle persone, è partita l’inchiesta. E così, per caso, è stata scoperta una rete che pare gestisse dall’interno (quindi coinvolgendo giocatori e addetti ai lavori) alcuni

risultati delle partite delle categorie sopra menzionate. E sempre per caso, è salito alla ribalta negativa Beppe Signori, che parrebbe essere parte attiva (addirittura ai vertici) della medesima organizzazione.

“Beppegol”, dal canto suo, ha lanciato solo un laconico e ambiguo “Abbiate pietà” che lascia presagire nulla di buono.

Comunque l’Italia non è nuova a queste pratiche: già a cavallo tra i ’70 e gli ’80 il Totonero aveva fatto vittime eccellenti, tra cui Albertosi e Pablito Rossi, poi magnanimamente perdonato dall’opinione pubblica per le sei marcature a Spagna ’82. Ma questa Calciopoli 2 rischia di essere una ghigliottina per la prossima stagione, mettendo forse a rischio alcuni risultati e traguardi di quella appena conclusa e facendo fuggire giocatori dal

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nostro campionato, senza contare che la prima Calciopoli deve ancora finire. Senza contare che il popolo degli spettatori, sia da stadio che da poltrona, ogni volta che vede una partita probabilmente si chiede come sarebbe se non…Ma poi la palla è rotonda e fa miracoli, anche contro ogni pronostico. Intanto il Governo, come è d’uopo in questi casi, mette in campo indagini “speciali”. E mentre la polizia indaga, il tifoso s’incazza.

di Roberta Tacchinardi

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INTERVISTA

ISOLANA di

TALENTO

L

'attrice e showgirl Loredana "Lory" Del Santo (Povegliano Veronese, 1958), mitica bigliettaia dello storico programma di Italia 1 Drive In, nota a tutti per la personalità dimostrata, nel 2005, all'Isola dei famosi, nel 2010, è diventata per la prima volta conduttrice di un programma tutto suo: “Missione seduzione”. Un docu-reality di successo dove la Del Santo aiuta donne in crisi a diventare più sicure di sé e più belle. Il format tv, ideato e prodotto da YAM112003 (Endemol Italia) per il canale LEI (Sky 125), si è concluso di recente, in attesa della nuova serie.

U

n pensiero sugli attuali impegni professionali.

Ho finito da tre settimane le sedici puntate del mio programma Missione seduzione. L’ho scritto io e dato il notevole riscontro di pubblico, è durato quattro mesi, cioè più della metà del previsto. Quindi ora è il momento per riposare e studiare nuove idee per il futuro. La prossima serie del programma è prevista dopo l’estate.

E

’ stato appagante?

Molto. Abbiamo fatto il record di audience per la rete, il programma è stato particolarmente gradito. Mai una critica, solo complimenti. Questo sia dal pubblico che dagli esperti del settore. Inoltre è stata la prima volta in cui ho avuto la possibilità di essere l’unica conduttrice.

Una sfida importante, un’opportunità di mostrare nel concreto chi sono. In passato ho sempre ricevuto proposte di lavoro ma non ho mai avuto un trono, come in questo caso.

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C

osa pensa del mondo dello spettacolo?

E’ una realtà complicata, tutti spingono, molti sono arrivati prima di te. E farsi largo o distinguersi non è facile. Ma io sono umile e mi faccio da parte, aspetto le offerte.

C

osa cerca nelle esperienze professionali?

Per me un programma non è solo un cambio d’abito. Dietro a un format come quello che scrivo io ci devono essere emozioni, pensiero, preparazione per affrontare gli altri, la consapevolezza di come si deve porre una domanda e così via. Qualcosa di profondo. Per esempio in Missione seduzione ogni puntata è un thriller, gioca su discorsi interiori e non solo sull’esteriorità. Non amo le idee vuote.

D

urante la carriera quando ha capito di avercela fatta?

La primissima esperienza, quella del Festivalbar, anno 1975, mi ha insegnato cosa sia la competizione, cosa significa essere selezionati e dover apparire davanti a molta gente. In quell’occasione ho conosciuto persone nuove e sentito una vibrazione dentro. Questo segnale mi ha fatto capire di aver trovato la mia strada. Per arrivare ad essere la valletta prescelta ho fatto la furba. Mi sono infilata nella coda di ragazze in finale e ho saltato le preselezioni. A volte per riuscire nei tuoi intenti ti devi buttare. Però, se prima ero solo un “fenomeno” che resisteva, è stato dopo il reality (L’isola dei famosi) che il pubblico si è veramente affezionato a me.

P

ensa che i reality siano validi?

Il reality è un programma come altri e se piace è giusto realizzarlo. Gli autori devono seguire la moda. Oggi la gente vuole questo genere di televisione. Lo dimostrano gli ascolti. Parlo però dei veri reality, come, per esempio, "Il grande fratello" e "L’isola dei famosi" dove ci sono meno

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INTERVISTA

posti soleggiati e di mare, qualsiasi essi siano. Un posto vale l’altro, basta cambiare. Credo che una persona debba vivere dove ha interessi. Al resto pensano treni e aerei.

intrusioni degli autori possibili. Altri, come "La fattoria", sono tutti pilotati. Per questo non piacciono e muoiono presto.

L

e piace recitare nei film?

C

i dica qualcosa di lei che non ha mai dichiarato ad altri giornali?

Ho partecipato a film di ogni genere e non mi sono sentita sfruttata. Soddisfazioni a livello di recitazione mi mancano. Spero di arrivarci con il film che sto scrivendo e in parte è autobiografico. E’ una storia molto particolare ma non posso anticiparla. Ho scritto la prima bozza. Appena pronto tutto mostrerò il testo a Endemol, che è il mio attuale agente. In passato non avevo mai scritto un film. Ma spero di avere un futuro come scrittrice. Per esempio sto scrivendo il mio secondo libro. Ma per riuscire a finirlo devo prima raggiungere la tranquillità.

Con un microfono in mano parlo a ruota libera. Ma, in realtà, amo star sola e a volte non parlo con nessuno per settimane. Parlo con i miei affetti solo se posso trasmettergli qualcosa, altrimenti divento un muro, vivo nella capsula di Michael Jackson.

S

i trucca spesso?

Non mi trucco mai, se non per la diretta.

Non ho paura di affrontare la gente spettinata o senza trucco.

Compenso regalando altre emozioni.

Amo fare palestra appena possibile e sciare. Così mi tengo in forma. Mi piacciono anche i centri benessere ma solo se li trovo in un hotel a cinque stelle dove posso rilassarmi veramente, altrimenti non ci vado mai.

H

a mai avuto idoli?

Tutti quegli artisti che amavano veramente il loro lavoro e non lo facevano per soldi. Sono quelli che hanno avuto la forza di sopravvivere agli abusi, come alcol e droga e che dopo 70 anni dalla morte fanno ancora parlare di loro, così come durante la vecchiaia, a carriera terminata.

C

oncludiamo chiedendole se per lei è preoccupante che oggi le adolescenti si dichiarino disposte a far soldi facilmente diventando escort.

C

osa cambierebbe della carriera?

Forse sarei più determinata. Io non ho mai lottato, ma soltanto aspettato che mi chiamassero. Sono sempre stata professionale, non ho mai disturbato nessuno. Tornando indietro forse cercherei di arrivare alle persone che contano.

P

Tutti sono convinti che ogni escort prenda 5.000 euro a volta, ma questo succede solo in rarissimi casi e con donne speciali. Sono cifre fuori mercato, vere e proprie eccezioni.

La realtà è molto più squallida. La prostituzione è sempre esistita e sempre ci sarà.

Io non capisco soltanto chi dà la caccia alle prostitute come si fa con gli assassini. Uno dovrebbe poter fare della propria vita privata quello che vuole. E comunque quello delle escort non è un lavoro perché non c’è garanzia di continuità.

Prendi denaro senza fatica, è vero, ma sei anche schiavo di qualcuno. Una medaglia a due facce da valutare bene.

arlando della vita privata, dove vive adesso?

A Milano da parecchi anni. Prima a Roma.

Ma ogni fine settimana, coinvolgendo anche i miei figli, ai quali ho insegnato il tennis e lo sci perché lo sport permette di combattere i tempi vuoti della vita, vado in montagna. In estate raggiungo sempre 9

di Simona Rapparelli

IL GIORNO DOPO RIFLESSIONI POST ELETTORALI

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L

a scorsa tornata elettorale amministrativa si è conclusa con un risultato per molti versi inaspettato: probabilmente i teorici politici lo stavano ipotizzando da tempo, il popolo azzardava previsioni, gli esponenti e i candidati dei partiti si divertivano con sondaggi e pronostici, fatto sta che i numeri hanno ribaltato un esito che sembrava quasi ovvio. Il centrosinistra italiano, a livello locale, è riuscito ad assestare una serie di colpi favorevoli, in particolare a Milano, dove, dopo i cinque anni di governo di Letizia Moratti (44,89% dei voti milanesi), lo scettro del potere è passato nelle mani di Giuliano Pisapia (55,1% delle preferenze), che al ballottaggio è riuscito a confermare il risultato del primo turno.

Identica la situazione a Napoli: Luigi de Magistris ha trionfato con il 65,37% contro il 34,62% del portacolori del centro-

destra Gianni Lettieri.

Al termine delle contese elettorali, dei programmi di governo, degli sfottò di rito (e del clima di tensione che ha caratterizzato il periodo preelettorale), dei confronti televisivi e degli sgambetti politici, è doveroso dire due parole di commento e di riflessione.

A caldo, molti degli interessati hanno voluto intonare il mea culpa (qualcuno ha anche abbandonato la nave, Sandro Bondi...“Valutati i risultati elettorali intendo rimettere il mio mandato di coordinatore nelle mani del presidente Berlusconi”), altri hanno preferito guardare avanti per cercare nuove alleanze ed equilibri favorevoli, altri ancora – i vincenti - si sono messi subito al lavo-

ELEZIONI

ro per formare la squadra di governo del territorio. Alla luce dei risultati, c'è da chiedersi se il centrosinistra italiano (e non chiamiamole più sinistra e destra, che suona così prima repubblica) saprà gestire questo piccolo tesoretto di voti in maniera produttiva o se rischierà di cadere in una dinamica folle e pericolosa, a cui probabilmente ancora in pochi hanno pensato: gli esiti elettorali a favore dei candidati del Partito Democratico sono stati incassati a livello locale...Quanto il potere partitico centrale è coeso e con le idee chiare in maniera direttamente proporzionale alle dinamiche delle città in cui il Pd ha trionfato? Insomma, ad un potere locale forte, corrisponde un'altrettanta decisione centrale?

Il centrodestra, dal canto suo, appare sempre più in difficoltà: il Pdl rimane legato alla figura del premier Silvio Berlusconi che sembra, almeno per il momento, non voler lasciare il suo incarico; nemmeno Umberto Bossi, alleato di peso di questo governo, ha voluto per ora abbandonare la coalizione di maggioranza, ma ha iniziato a porre qualche paletto qua e là alla squadra di governo: si vocifera del desiderio insistente del Senatur di porre accanto al premier in carica un ministro leghista con una certa dose di autonomia, o addirittura di concedere alla Lega un vice presidente del Consiglio, atto questo che, sempre stando ai teorici del Sole della Alpi, rafforzerebbe il partito agli occhi degli elettori.

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Secondo alcune voci di corridoio, c'è chi vorrebbe proporre di riagganciare Pierferdinando Casini e il suo Udc, formazione partitica isolata ma che potrebbe portare preziose preferenze alle prossime sfide elettorali se rimessa in squadra accanto al Cavaliere (che dal canto suo su questa proposta rimane incerto).

Certo è che ora la patata bollente rimane a bruciacchiare le mani delle formazioni politiche territoriali che dovranno sbrogliare difficili matasse legate al rapporto tra istituzioni di diverso colore politico.

Si prenda per esempio il caso pavese, dove la Provincia è andata al senatore Daniele Bosone, esponente Pd, il Comune è nelle mani del Pdl e della Lega Nord e la Regione rimane al Governatore Roberto Formigoni, di chiaro orientamento di centrodestra; al complicato mix va aggiunta la vicinanza milanese, con Pisapia sindaco del Pd. Tornando alle questioni nazionali, rumors e pettegolezzi parlano spesso di un Berlusconi scontento e preoccupato, che attende segnali positivi che non arrivano dall'alleato leghista, un leader stanco e pericolosamente vicino alla storica decisione di mollare tutto. Si annunciano incontri ad Arcore (il cui comune - ironia della sorte! - è caduto nelle mani del centrosinistra...) tesi e di difficile soluzione, durante i quali ognuno avanzerà proposte di allargamento a cui forse sarà il caso almeno di prestare attenzione. Rimane comunque chiaro un dettaglio: gli italiani hanno dato un convinto segnale di cambiamento, un'indicazione chiara che i governanti non dovrebbero lasciar cadere. Non perchè a loro potrebbe semplicemente tornar comodo per trionfare al prossimo appuntamento elettorale, ma solo per una ragione non da poco: chi sta al governo, ci sta perchè gli elettori lo hanno scelto, perchè il popolo ha stabilito che quella persona ben rappresenta il loro volere “a Roma”. Un concetto semplice, alla portata di tutti e che sta alla base di uno stato democratico, ma che troppo spesso viene dimenticato o messo da parte in favore di giochi e alleanze politiche.

di Lorenzo Blone Ufficio Comunicazione Comune di Pavia

COMUNE DI PAVIA

Assessorato Cultura, Turismo, Promozione della Città e Marketing Territoriale P.zza del Municipio, 2 27100 Pavia (PV) Tel. 0382/399343 - Fax 0382/399244

A

rriva la bella stagione e la gente ha voglia di divertirsi, uscire, vivere all’aperto le serate estive e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia ha già preparato un calendario ricco di eventi.

“Anche questa – dichiara Gian Marco Centinaio, vice Sindaco e Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Pavia – sarà un’estate ricca di appuntamenti per tutti; infatti, insieme ai miei collaboratori abbiamo pensato ad appuntamenti che invitassero la gente ad uscire di casa e vivere la città che, in questa stagione è ancora più bella. Rispetto all’anno scorso abbiamo voluto fare qualcosa di abbastanza diverso. Per prima cosa gli appuntamenti sono quasi tutti gratuiti e soprattutto abbiamo deciso di concentrarli in centro città, ma non solo. Il programma delle iniziative è vastissimo e va dalla seconda edizione del più grande torneo benefico d’Italia di calciobalilla, che abbiamo ospitato all’inizio del mese sotto la Cupola Arnaboldi e che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento giocatori, all’appuntamento con la trasmissione televisiva ‘Festa in Piazza’ in programma il prossimo 23 giugno in Piazza della Vittoria, che ospiterà anche giugno 2011

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“Anche quest’anno proporremo un’estate ricca di eventi” una serie di concerti di tutti i tipi dalla musica degli Anni '60 a quella da discoteca per i più giovani. Spostandoci di poche centinaia di metri avremo Le Mille Bolle sul Ponte Coperto in programma il 26 giugno, dove sarà possibile degustare gli ottimi vini dell’Oltrepo Pavese. Anche il Castello Visconteo sarà un punto focale dell’estate pavese. Sarà possibile visitare la mostra ‘Leonardeschi’ che rimarrà aperta fino al 10 luglio, mentre nelle Scuderie continua fino al 17 luglio la mostra ‘Cranach, Tintoretto, Bernini e i capolavori della Galleria Nazionale di Arte Antica di Trieste. Nel cortile del Castello invece sarà un susseguirsi di concerti, spettacoli, oltre ad alcuni appuntamenti rivolti particolarmente agli amanti dei fumetti.

Anche quest’anno avremo la Notte Bianca che si terrà sabato 3 settembre,

mentre il giorno successivo, domenica 4 settembre, ci sarà il gran finale della Festa del Ticino che sarà una sorpresa per tutti. Questi sono solo alcuni degli appuntamenti in programma, e sono stato volutamente generico perché mi piacerebbe stimolare voi lettori a scoprire il programma completo sia attraverso il sito del Comune di Pavia all’inidirizzo www.comune.pv.it sia cercando in città le brochure in cui sarà riportato in modo dettagliato.

Colgo l’occasione per evidenziare l’ottimo rapporto che si è instaurato con le numerose associazioni culturali cittadine e che ha permesso rendere ancora più ricco il programma della Festa del Ticino.

Termino questa intervista con un nuovo slogan che è anche un invito: Pavia Vive, viviamola insieme!”.

programma Venerdì 17 giugno - Dalle 19:30 - Viale Bligny DECIMA 1000 km VESPISTICA Organizzata dal Vespa Club Pavia e Vespa Club Mantova Martedì 21 giugno - Ore 21:00 L’AVVENTURA ITALIANA A FUMETTI Presentazione del romanzo: “Tex Willer il racconto della mia vita” di Mauro Borselli Con Mauro Boselli (Scrittore, Sceneggiatore di TEX ) Castello Visconteo, sala conferenze Giovedì 23 giugno - Ore 21:00 - Piazza Vittoria FESTA IN PIAZZA Con la partecipazione di Enrico Musiani, El Tranvai e Anna Delli Ponti Venerdì 24/27 giugno - Ore 21:00 - Castello visconteo FESTA PER I 25 ANNI DI SPAZIO MUSICA Organizzato da Spazio Musica Domenica 26 giugno - Dalle 18 alle 20 MILLE BOLLE SUL PONTE COPERTO Organizzata dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese

dal 17 giugno al 4 settembre Sabato 9 luglio - Dalle ore 18:30 Dj set con Lil' Wheels dj group - ore 21.30 Live set: THE LINK QUARTET in concerto Piazza della Vittoria Domenica 10 luglio - Dalle 10:30 alle 15:30 BIG JUMP Manifestazione internazionale per la salvaguardia dei fiumi e la balneazione delle acque.

Organizzato dal CUS Pavia, Club Vogatori Pavesi e Pagaiarossa Lido di Pavia

Festa del

Ticino

201l

Venerdì 15 luglio - Ore 21:00 High Score Festival- Festival Internazionale di musica contemporanea Organizzato dall' Associazione Culturale Biquadro Castello visconteo – Aula conferenze Domenica 17 luglio - Dalle 20 alle 24 MERCATO SOTTO LE STELLE Organizzato dalla Confesercenti Piazza Petrarca

Domenica 4 settembre

NOTTE BIANCA

Dalle ore 8 alle ore 24

Martedì 28 giugno - Ore 21:00 L’AVVENTURA ITALIANA A FUMETTI ZAGOR Lo “spirito con la scure” festeggia i suoi 50 anni Ospiti: MORENO BURATTINI (Scrittore, Sceneggiatore e curatore di ZAGOR) MARCO VERNI (Disegnatore di ZAGOR) GRAZIANO ROMANI (Cantautore, autore di un CD su ZAGOR) Castello Visconteo, sala conferenze Giovedì 30 giugno - Ore 21:30 NAT SOUL BAND in concerto Piazza Vittoria Venerdì 1 luglio - Ore 21:30 - Piazza della Vittoria TICÌNN CÄNTAL “ Da Pon'végg a Strànöva Concerto di canzoni dialettali, poesia e fotografia Sabato 2 luglio - Ore 22:00 We LOVE 80's – Vintage Style Party Due Dj set con Gianluca Trentani e Cico Deejay Vocalist Claude le Boy Voice Piazza della Vittoria Venerdì 8/10 luglio - Dalle ore 9:00 PIAZZALE TEVERE IN FESTA Organizzata dal Bar del Turista e dal Pub di Borgo Calvenzano, in collaborazione con Vespa Motor Club Piazzale Tevere Ore 21.30 SACHER QUARTET in concerto Piazza della Vittoria

Mercoledì 20 luglio - Ore 21:30 BANDIDO in concerto Piazza della Vittoria Giovedì 28 luglio - Ore 21:30 MICHAEL McDERMOTT in concerto Piazza della Vittoria 6 AGOSTO - Ore 21:30 I SIXTIES in concerto Musica anni ’60 e ‘70 Piazza della Vittoria Lunedì 15 agosto - Ore 21:30 CONCERTO DI FERRAGOSTO MONTEFIORI COCKTAIL in concerto Piazza della Vittoria Sabato 27 agosto - Ore 21:00 JAJA BAND in concerto Piazza della Vittoria Mercoledì 31 agosto - Sabato 3 settembre Dalle 9 alle 24 MERCATO EUROPEO Viale XI Febbraio Giovedì 1 settembre - Ore 18:00 SCOPRIAMO LE OLIMPIADI DI LONDRA 2012 A tu per tu con i protagonisti di ieri e di oggi A cura di Fabio Tavelli Piazza della Vittoria

I programmi potranno subìre variazioni, cancellazioni, integrazioni. Per l’aggiornamento si veda: www.comune.pv.it

GRANDE MERCATO ALL'APERTO Viale Lungo Ticino Sforza

I.P.

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A LUGLIO A PAVIA, PER 6500 FAMIGLIE DEL CENTRO STORICO PARTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Gentile Cittadino, ci siamo: all’inizio di luglio in città, partendo dal centro storico, avrà inizio la raccolta differenziata con la modalità “porta a porta Il Sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo spinta”. E’ una “rivoluzione” importante, perché ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente in cui viviamo, risparmiare risorse naturali e migliorare la qualità della vita. Il Comune di Pavia e Asm da mesi sono al lavoro per organizzare e predisporre al meglio ogni dettaglio della raccolta differenziata che verrà introdotta in Centro Storico.

Questo è un percorso nuovo in cui ogni cittadino deve concretamente affiancare le Istituzioni e gli operatori. I cittadini sono chiamati a partecipare in modo attivo e decisivo, a questa grande sfida ambientale.

Cambiare le proprie abitudini nella gestione dei rifiuti comporterà qualche disagio, soprattutto all’inizio, ma la tutela dell’ambiente ed il decoro della nostra città sono valori troppo importanti per la vita delle nostre famiglie e della nostra comunità.

Qui di seguito, sono illustrate, in sintesi, le nuove modalità di raccolta.

Da inizio maggio sono in corso assemblee pubbliche per informare tutte le famiglie interessate e chiarire ogni dubbio.

Questo sistema potrà funzionare solo grazie all’impegno tuo e di ogni cittadino: più materiali si recuperano,

meno rifiuti verranno smaltiti e meno risorse saranno sprecate.

Il Comune di Pavia e ASM hanno investito notevoli risorse per queIl Presidente sto ambizioso di ASM Pavia S.p.A. progetto in cui Giampaolo Chirichelli credono fermamente. Per questo saranno sempre al tuo fianco, per fornirti tutte le informazioni necessarie e le risposte alle tue domande.

Grazie, e… ora tocca anche a te!

PER INFORMAZIONI DAL 4 LUGLIO AL 30 SETTEMBRE, PRESSO ASM PAVIA, CONTATTA IL NUMERO:

0382/434730

E SUCCESSIVAMENTE IL: a cura di ASM Comunicazione

Numero Verde

Call Center

800 189 600

QUALI RIFIUTI SARANNO RACCOLTI?

FRAZIONE UMIDA

ll servizio “porta a porta” consiste nelle attività di raccolta, trasporto e conferimento presso idonei impianti di smaltimento, delle seguenti frazioni di rifiuto: • RIFIUTO INDIFFERENZIATO • FRAZIONE UMIDO • VETRO/BARATTOLAME • CARTA/CARTONE • PLASTICA • INGOMBRANTI/RAEE

• nuova Domiciliare preparato prossimità utenza contenitore esposto dalle ore 20.00 alle ore 22.00

INDIFFERENZIATO SECCO

I CONTENITORI CHE TI SARANNO FORNITI IN COMODATO D’USO GRATUITO

• nuova Domiciliare preparato prossimità utenza sacco semitrasparente grigio, esposto dalle ore 20.00 alle ore 22.00

L’Amministrazione Comunale ed ASM Pavia S.p.A. forniranno ad ogni utenza un kit così composto:

CARTA E CARTONE

n. 1 eco box da lt. 10, per la raccolta della frazione umido n. 1 eco box da lt. 35, per la raccolta della frazione vetro Fornitura di idonei sacchi semitrasparenti, sino al 31/12/11, per le raccolte delle frazioni indifferenziata (grigio) e plastica (giallo).

Eventuali contenitori intermedi di varie dimensioni, presso utenze condominiali.

La pulizia dei contenitori sarà a carico delle utenze stesse.

ORARI E GIORNI DI ESPOSIZIONE

CONTENITORI IN PLASTICA • nuova Domiciliare preparato prossimità utenza sacco semitrasparente giallo, esposto dalle ore 20.00 alle ore 22.00

VETRO • invariato Frequenze diurne attuali domiciliare con carrellati

>LaboratorioGrafico

L’esposizione dei rifiuti sarà stabilita da apposito calendario, che verrà fornito alle utenze, integrato delle informazioni utili per il corretto conferimento (cosa SI/cosa NO).

Le utenze collocheranno sacchi e/o contenitori da raccogliere/svuotare in adiacenza alle proprie abitazioni, avendo cura di salvaguardare il passaggio dei pedoni e la circolazione stradale, nei seguenti orari qui a fianco riportati:

• variata rispetto all’attuale Domiciliare preparato prossimità utenza pacco/confezione, esposto dalle ore 20.00 alle ore 22.00

Comune di Pavia

UMIDO

PLASTICA

CARTA

VETRO

di Rossana Trespidi

DIFFERENZIAMOCI E Dal 4 luglio partirà la raccolta differenziata nel centro storico di Pavia

T

utto pronto per la “rivoluzione” della raccolta differenziata che interesserà il centro storico di Pavia con partenza del servizio il prossimo il 4 luglio. Circa 15mila utenti, ovvero 9mila residenti più la cospicua e massiccia popolazione di studenti e pendolari, oltre ai negozi alimentari, e non, gdo, venditori ambulanti, mercati, esercizi pubblici, ristorazione collettiva, uffici pubblici e privati, scuole e attività produttive dovranno cambiare abitudini ed adeguarsi ad un nuovo sistema sia per quanto riguarda la raccolta che l’esposizione dei sacchetti della spazzatura. E’ stata messa in moto già dai primi di maggio una vasta e capillare campagna informativa per sensibilizzare l’opinione pubblica e facilitare un processo che chiederà sicuramente qualche mese per entrare a regime. Lo hanno annunciato il presidente di ASM, Giampaolo Chirichelli, e il sindaco, Alessandro Cattaneo, illustratrando termini e modalità con cui verrà realizzata la raccolta differenziata. “E’ una sfida importante e strategica cui Pavia non può più sottrarsi” ha sottolineato Cattaneo “i pavesi dovranno cambia-

giugno 2011

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re le loro abitudini, imparare a gestire i rifiuti e disciplinare la raccolta. Comune e ASM sono al lavoro da mesi per organizzare e predisporre al meglio ogni dettaglio dell’operazione”. A tale scopo è stato predisposto, oltre alla formazione degli addetti ASM, incaricati di effettuare il ritiro del pattume e messi a disposizione della gente per rispondere a tutti i dubbi e alle domande possibili su come catalogare e distinguere i rifiuti, un battage pubblicitario senza precedenti: 30 incontri pubblici ai quali sono invitati i

ECOLOGIA

GIAMPAOLO CHIRICHELLI, PRESIDENTE DI ASM, E ALESSANDRO CATTANEO, SINDACO DI PAVIA

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BONIFICHE ECOLOGICHE AMBIENTALI

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ŠAdverum

cittadini, le associazioni di categoria e gli amministratori condominiali zona per zona e via per via; inoltre è stato predisposto un talk-show a cadenza settimanale e una docu-fiction sulla tv digitale locale, una serie di spot sulle testate giornalistiche e sul web, pannelli luminosi dislocati in cittĂ , info sul sito di ASM, 1.500 opuscoli, 3 gazebo informativi sulle direttrici del centro, piĂš manifesti e calendari ecologici che recano lo slogan “Facciamo la differenza, insieme. Basta un gesto. Differenziamociâ€?. La raccolta differenziata verrĂ effettuata attraverso un porta a porta cosiddetto “spintoâ€?, ovvero integrale, entro la circonvallazione interna-Mura Spagnole che comprende il perimetro di Viale Matteotti, ma solo il lato verso Piazza Petrarca e Via Boezio, Viale LibertĂ con solo il lato Via Bernardino da Feltre e Lungo Ticino con il lato

Strada Nuova. Sappiamo che la normativa nazionale impone a comuni e province il raggiungimento di obiettivi ambiziosi sul versante della differenziata, tanto da prevedere il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012. Non è da meno il Piano Regionale Gestione dei Rifiuti che ha posto come paletto un 50%-60% entro il 2011 ed un recupero di energia tramite incenerimento del residuo pari al 40-50%. E Pavia ne ha di strada da fare su questo fronte perché con il suo 27% attuale è fanalino di coda in Lombardia. Oltretutto, il Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti del 2009 prevede il raggiungimento del 60% di raccolta differenziata minima addirittura entro il 2011. Siamo ancora lontani da queste cifre. Il presidente ASM Chirichelli auspica che si arrivi presto agli obiettivi prefissati “la differenziata sarà possibile e raggiungibile se desiderata socialmente e non percepita come un obbligo o un fastidio, come un piacere da fare al Comune o un sistema per pagare meno tasse.

Bisogna capire che è utile e necessaria”.

Nel concreto, il nuovo sistema di raccolta coinvolgerà 9.081 residenti (6.500 famiglie) più 4.500 studenti e pendolari, oltre a negozi, bar e uffici. L’utente dovrà esporre i bidoni e i sacchetti preposti di vario colore tra le 20.00 e le 22.00. ASM fornirà alle famiglie, in comodato d’uso gratuito, il kit: box marrone per l’umido e verde per il vetro; sacchi semitrasparenti grigi per l’indifferenziata e gialli per la plastica. Ci sono alcune aree che, per l’interesse turistico o per l’alta percorrenza pedonale, dovranno attenersi ad un ridotto orario di esposizione dei rifiuti, soltanto dalle 19.30 alle 20.30: ciò vale per Strada Nuova, Corso Garibaldi, Corso Cavour, Via Mazzini e Piazza Vittoria.

Gli addetti ASM effettueranno i ritiri in notturna, vale a dire tra le 22.00 e le 4.00.

Tante le domande e le perplessità che si sentono nei primi incontri pubblici. Gli addetti ASM stanno spiegando minuziosamente cosa si può differenziare e cosa

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IL

VOLANTINO CHE VIENE DISTRIBUITO AI CITTADINI

CONTENENTE MODALITÀ E TEMPISTICHE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

ECOLOGIA

no. Ad esempio, ciò che potrebbe sembrare ovvio come piatti e bicchieri di plastica, non è riciclabile, a meno che non ci sia l’apposito marchio indicato. Proprio per queste ragioni “inizialmente non è prevista alcuna sanzione, anche perchĂŠ si tratta di una sperimentazioneâ€? ha tenuto a precisare il Sindaco Cattaneo â€œĂ¨ chiaro che poi con il tempo tutti si dovranno attenere alle disposizioni e il materiale non verrĂ raccolto se non corrisponderĂ ai criteri fissatiâ€?. ASM inoltre attiverĂ proprio a partire dal 4 luglio un numero verde per le informazioni: 800.189.600, che si aggiunge allo 0382.434730.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento in merito al servizio "porta a porta"

800.189.600 RUGLQDULD SUHVVR LO FDSDQQRQH LQGXVWULDOH DGLELWR DG RIILFLQD +D LQROWUH ULQQRYDWR OD JHVWLRQH GHL VHUYL]L FRQ GLYHUVH D]LHQGH PXQLFLSDOL]]DWH /D 6HWUL V U O GLVSRQH GL IXQ]LRQDOL XIILFL SHU OD JHVWLRQH GHOOH DWWLYLWj DPPLQLVWUDWLYH HG RSHUDWLYH H XQ DPSLR VSD]LR DGLELWR D ULFRYHUR GHL QRVWUL DXWRPH]]L

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16 luglio 2011

Festa della Birra 17 luglio 2011

Spettacolo musicale di “Nico e Franz” DFFRPSDJQDWR GD VSDJKHWWDWD H JULJOLDWD 18 luglio 2011

Tradizionale RISOTTATA

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IV Festa della Madonna del Carmelo

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19 giugno 2011 Concerto di musica lirica e sfilata di moda dello stilista Artemio Cabassi presso la Villa Conte Giorgi di Vistarino

di Andrea Pestoni

Nelle terre del Pinot Nero Calvignano e Rocca de Giorgi uniti in nome del turismo

Q

uello dell’Oltrepo pavese è un territorio che proprio nulla ha da invidiare a quelli storicamente definiti turistici e conosciuti anche a livello internazionale. Sia per quanto riguarda le bellezze architettoniche, ambientali e naturali, sia per la qualità enogastromica, ricca di prodotti tipici e vini pregiati. Ecco perché i turisti che arrivano in Oltrepo Pavese se ne innamorano subito e difficilmente, negli anni a venire, “tradiscono” le bellezze oltrepadane. Il ventaglio di scelte è particolarmente ampio ma tra i tanti Comuni caratteristici ve ne sono due, che recentemente hanno costituito un’ Unione, con grandi progetti e l’obiettivo di far conoscere le peculiarità del territorio. Si tratta di Calvignano e Rocca de Giorgi. Due comuni dinamici, proprio come i loro sindaci: Marco Casarini e Angelo Villani. “Dal punto di vista enogastronomico la carta vincente del nostro paese è la qualità. Abbiamo poche aziende concentrate nel nostro territorio ma tutte producono un vino di pregevole fattura – spiega il primo cittadino di Calvignano, Marco Casarini – Questo per noi è un fiore all’occhiello perché anzitutto ci distingue dalla massa”.

Rocca de' Giorgi

Calvignano è proprio uno dei tipici paesi oltrepadani, con una economia prettamente agricola e produttori locali di vino, fra cui spicca la nota azienda Travaglino, che immette sul mercato quasi il settanta per cento del vino del paese.

“Recentemente ci siamo costituiti in unione con il vicino comune di Rocca de Giorgi perché centri piccoli come il nostro devono puntare molto sulla sinergia per valorizzare ed implementare i servizi – spiega ancora il sindaco – Per pubblicizzare i nostri prodotti di qualità, anche in relazione ai pochi fondi che abcontinua a pag. 26

ROCCA DE' GIORGI - PANORAMA

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I.P.

TRAVAGLINO I vini protagonisti della 8ª Rolling Cheese Cup e dell’estate 2011 Finalmente freddo e inverno sono alle spalle e andiamo incontro alle vacanze, i viaggi e il relax. E relax significa anche concedersi le beatitudini della tavola, senza rinunciare al piacere di un buon vino. Fabrizio Maria Marzi, enologo e direttore della l’Azienda Agricola Travaglino nell’Oltrepo Pavese, per i mesi estivi consiglia in particolare due etichette.

Vini che sono frutto della passione che da anni dedica a questa terra, e che rappresentano il territorio, ottenuti da due vitigni simbolo dell’Oltrepo, il Pinot Nero e il Riesling.

Il Monteceresino Cruasè Brut DOCG 2008 è un Metodo Classico, espressione di un progetto, il CruasĂŠ appunto, che appartiene a tutto l’Oltrepo Pavese. Ăˆ il primo rosĂŠ naturale per nascita, per disci-

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plinare e soprattutto per scelta di territorio, l’unico nato esclusivamente da uve a bacca nera, il Pinot Nero. Il Monteceresino, ottenuto dalla criomacerazione e successiva spremitura soffice, viene poi sottoposto alla rifermentazione e maturazione in bottiglia per 24 mesi. Al naso ha sentori di frutti di bosco, cassis, ribes e lampone su fondo di confettura rossa. Al palato è armonico con un piacevolissimo retrogusto di mandorla amara. Grazie alla sua complessità , si può abbinare a tutto pasto, anche a piatti a base di carne. Perfetto con la battuta di fassona al tartufo nero.

Il Campo della Fojada, vincitore di una Medaglia d’Oro al Berliner Wine Trophy 2011, è un superbo bianco ottenuto da Riesling Renano e Italico, tra i prodotti

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storici della Travaglino. Ăˆ uno dei “pionieriâ€? tra i Riesling in Oltrepo, vitigno oggi valorizzato da un gruppo di produttori riuniti sotto il marchio della “Valle del Rieslingâ€?. Ăˆ ricco di note erbacee, fruttate, minerali e vanigliate, con sentori blasamici e di menta. Di grande struttura, si accompagna ottimamante con frittate, asparagi, verdure, ma anche con preparazioni piĂš importanti, come pesci in salsa e crostacei. Grande attenzione merita inoltre il Poggio della Buttinera 2006 considerato tra i 10 migliori vini della Lombardia. Un prestigioso vino rosso ottenuto dalla pigiatura di una selezionata partita di uve Pinot Nero Borgogna con affinamento in barriques per 12 mesi: si abbina con selvaggina, arrosti e formaggi stagionati

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MARCO CASARINI - SINDACO DI CALVIGNANO

giugno 2011

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biamo a disposizione, cerchiamo ogni anno di organizzare feste e manifestazioni”.

Proprio la scarsità di sovvenzioni economiche è uno dei problemi principali che impediscono ai piccoli centri oltrepadani di far conoscere adeguatamente i propri prodotti.

Per tale motivo costituire una Unione è pratica sempre più consolidata, che può consentire alle amministrazioni comunali di accedere anche ad importanti finanziamenti, decisivi per la gestione dell’ente.

Questo può essere sicuramente un antidoto, visto che numerosi territori vicini all’Oltrepo Pavese, primo su tutti la Franciacorta, investono molte risorse nel marketing e nella comunicazione.

Il problema delle risorse economiche sta alla base dei progetti di rilancio del comune di Rocca de Giorgi, con alla guida il sindaco Angelo Villani.

“Il turismo enologico è senza dubbio fondamentale per valorizzare il nostro territorio – spiega il primo cittadino – Per quanto riguarda invece il patrimonio architettonico del paese, spiccano il castello risalente al tredicesimo secolo e la villa dei Conti di Vistarino edificata nel Settecento.

Solo questo sarebbe sufficiente per indurre i turisti a visitare il nostro paese”. l’Amministrazione Comunale di Rocca de Giorgi, per valorizzare il proprio territorio ed i propri prodotti, sta varando una serie di iniziative, ideale anello di congiunzione tra il marketing territoriale e la necessità di organizzare manifestazioni per il rilancio del paese. Angelo Villani possiede però un’arma in più, che vuole assolutamente giocare.

“Probabilmente in pochi sanno che il Pinot Nero è nato proprio a Rocca de Giorgi, siamo stati noi i primi in Italia a produrre questo vino. Proprio per questo motivo sto pensando ad una serie di iniziative importanti”.

PAVIA E PROVINCIA

Fra questi, il comune di Rocca de Giorgi, dopo aver terminato le opere di abbellimento del paese con la realizzazione di piazzole turistiche, chiederà di essere ufficialmente ammesso fra le Città del Vino: un riconoscimento prestigioso che potrebbe anche essere parecchio remunerativo dal punto di vista del turismo enogastronomico.

Facendo leva, appunto, sul Pinot Nero Docg. “Far parte delle Città del Vino è un progetto ambizioso e importante – conclude il sindaco Villani – Sarebbe infatti il primo passo concreto per ricostruire e rilanciare l’immagine del nostro territorio, puntando sulle sue elevate qualità e peculiarità”.

Nel frattempo il paese di Rocca de Giorgi si prepara all’appuntamento del prossimo 19 luglio quando, nell’ambito del festival musicale “Ultrapadum”, verrà organizzato un evento particolare: un mix tra musica e moda impreziosito dalla presenza dello stilista Artemio Cabassi, che festeggerà i qua-

PV

ANGELO VILLANI - SINDACO DI ROCCA DE' GIORGI

ROCCA DE' GIORGI - PANORAMA

rant'anni di carriera e che recentemente ha collaborato al fianco di registi di fama quali Beppe de Tomasi, Riccardo Canessa, Paolo Panizza nelle produzioni della Fondazione Arturo Toscanini di Parma con le opere Barbiere di Siviglia (ripreso

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dalla rai in Dvd con Leo Nucci), I due Foscari (con Renato Bruson) e Werther (con Roberto Aronica). Un’altra famosa collaborazione dello stilista è stata quella con Vittorio Sgarbi.

PAVIA E PROVINCIA

di Andrea Pestoni

PV

Valle del Riesling Una nuova culla per il pregiato vino d’origine tedesca

F

ra le tante colline che ci sono in Oltrepo Pavese, da qualche tempo a questa parte, c’è anche una valle “nuova”. Niente a che vedere, però, con improbabili movimenti tellurici che hanno cambiato la fisionomia del territorio.

La valle di cui stiamo parlando è anche un’entità geografica, ma soprattutto è un ambizioso progetto di marketing territoriale, che tende a valorizzare uno dei principali vini oltrepadani: il Riesling.

Di recente costituzione, questa valle altro non è che un’associazione nata per valorizzare sia la produzione di questo vino pregiato, sia la promozione del territorio nel quale viene prodotto ed i paesi che ne fanno parte.

La strategia è quella tipica del marketing territoriale. Si punta anzitutto sul territorio e sul grande prestigio storico dei paesi che ne fanno parte. (Calvignano, Montalto Pavese, Oliva Gessi, Casteggiugno 2011

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gio, Mornico Losana e Rocca de Giorgi, Torricella Verzate) con l’obiettivo di creare anzitutto un preciso percorso turistico, enologico e storico. Successivamente si individuano le principali aziende produttrici di questo vino, che diventano associate ed uniscono le proprie forze per creare una sinergia vincente. Poi inizia la vera e propria strategia di marketing, con la pianificazione di nuovi progetti tesi a valorizzare il principale protagonista che è il Riesling. Nasce così l’associazione “Valle del Riesling Oltrepo”, che ha sede a Broni ma che è di fatto un punto di riferimento per tutta la produzione enologica oltrepadana. Il prodotto oltrepadano su tutti, ma che è anche alla base di una sinergia internazionale, perché come è noto il Riesling è originario della Germania, si è diffuso poi in Alsazia, Austria e Italia appunto; oggi viene prodotto in molti luoghi

I.P.

Locanda Calvinianus: i sapori e l’ospitalità del passato Percorrendo la strada che da Casteggio conduce a Calvignano, resterete colpiti dalla bellezza del paesaggio che in questo periodo dell’anno, è un mix di colori: le colline si perdono a vista d’occhio e i vigneti fanno bella mostra di sÊ. In questo incantevole contesto, dove la vera protagonista è la natura, Piero ha deciso di coronare il sogno della sua vita: proporre i sapori di una cucina retrò, quelle ricette sconosciute e recuperate che sono il patrimonio culinario delle nostre tradizioni.

La Locanda Calvinianus è una caratteristica struttura di proprietà della storica azienda Travaglino: travi in legno e pavimenti in cotto, arredamento essenziale ma curato nei dettagli, le sale con vista sulle colline, uno spazioso dehors circon-

dato dal verde che vi lasceranno senza parole‌un locale dove al piacere del palato e alla gioia dei sensi, si accompagna un’atmosfera di piacevole familiaritĂ e cordialitĂ . La passione di Piero per la cucina è merito della nonna che era una cuoca e si dilettava ad insegnare al nipote i “trucchiâ€? delle sue ricette tanto apprezzate dai clienti e dopo anni trascorsi nel settore della ristorazione, finalmente Piero è riuscito a trovare l’ambiente giusto dove proporre una cucina fatta di ingredienti genuini. Salumi del territorio ma anche salumi particolari come il culatello, primi piatti fatti in casa come i tagliolini o il risultato sapiente di accostamenti con prodotti provenienti da pastifici artigianali, selezionata carne chianina e piemontesi ma anche arrosti di carni

bianche, frutta e verdura acquistata dai produttori locali, dolci a cui è impossibile resistere, il tutto accompagnato da ottimi vini dell’azienda Travaglino e da una ventina di etichette italiane.

Il top della Locanda Calvinianus è la “tartuferiaâ€?, una splendida saletta adibita alla degustazione del tartufo: qui potrete stuzzicare il vostro palato assaggiando tante ricette dove il tartufo bianco, nero e il bianchetto vengono utilizzati nei piatti proposti a seconda della stagione, senza dimenticare la “vineria il D’vinoâ€? dove potrete godervi un pranzo o una cena in compagnia e poi acquistare i vini che desiderate‌.insomma, finalmente anche in Oltrepò c’è un locale dove qualitĂ , ricerca dei dettagli, ospitalitĂ e prezzo lo rendono davvero unico!

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Vineria D’vino Tartuferia Riesling Point

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del mondo, inclusa l'Australia. Fra le regioni dove si producono i Riesling più rinomati si possono citare le vallate tedesche attraversate dai fiumi Reno, Nahe, Mosella, Saar e Ruwer. Proprio per questo motivo due dei principali partner del progetto Valle del Riesling sono dei produttori dell’Alto Adige e della Germania. Il Riesling, così famoso ed apprezzato in tutto il mondo, trova in Italia un’area molto vocata in Oltrepò Pavese, ove fu importato dagli Austriaci al seguito delle truppe durante le guerre risorgimentali. «La Valle del Riesling afferma Fabrizio Maria Marzi - è nata per valorizzare un vitigno importantissimo per il mercato mondiale, un vitigno internazionale che in Italia trova la sua massima espressione proprio nel cuore dell'Oltrepò Pavese. È un progetto a cui hanno aderito molti produttori, decisi a lavorare sinergicamente e “fare gruppo” per raggiungere il risultato; e infatti si stanno già raccogliendo i primi frutti grazie al gemellaggio con i nostri partner tedeschi della Drk-Sozialwerk, nella patria mondiale del Riesling, la Mosella». In Oltrepò Pavese ben 1.800 ettari sono impiantati a Riesling, con una produzione di uva che si aggira sui 200mila quintali annui e un totale di circa 100mila ettolitri di vino.

I vigneti sono dislocati su piccole valli che rappresentano una zona unitaria caratterizzata da un microclima con forti escursioni termiche, specie in primavera e in estate, con giornate molto calde ma ventilate, seguite da notti decisamente fresche. Il terreno è calcareo e argilloso su marne e arenarie del Quaternario, l'altitudine va dai 220 ai 450 metri sul livello del mare, con esposizione prevalentemente sud-sud/est.

Il presidente dell’associazione “Valle del Riesling dell’Oltrepo”, è Gabriele Marchesi, titolare dell’azienda vitivinicola Marchesi di Montalto.

Storicamente questa zona è famosa per la produzione di vini bianchi, ma il Ri-

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esling è diventato ultimamente uno dei principali prodotti vinicoli, anche grazie alle caratteristiche del clima e del territorio oltrepadano.

Oltre all’associazione, è stato creato anche un apposito marchio distintivo del Riesling, teso a pubblicizzare l’attività di questa associazione, ed una “Casa del Riesling”, che ha sede a Mairano, picco-

la frazione di Casteggio. L’associazione ha già riscosso un grande successo, anche fra gli stessi operatori enologici, e si propone di diventare un punto di riferimento per il rilancio turistico ed enologico di tutto l’Oltrepo Pavese. Un progetto ambizioso che potrebbe fare da volano anche per la valorizzazione di altri vini storici dell’Oltrepo Pavese.

AUSTRALIA - LA COLTIVAZIONE DELLA VITE RISENTE DELLA TECNOLOGIA

Castello di Montalto Pavese vese sede della Vinoteca teca della Valle del Riesling sling

Prospettiva della Valle del Riesling da Calvignano

Impianto di Riesling da barbatelle tedesche a Rocca de’ Giorgi

www.valledelrieslingoltrepo.it La Valle del Riesling è un’Associazione, n’Associ Associazione, iazione, ne nonchè nonc nonch una zonazione comunale nata per p valorizzare rizzare un u vitigno g importantissimo per il mercato mondiale, un vitigno internazionale che in Italia trova la sua massima espressione proprio nel cuore dell’Oltrepò Pavese: un micro territorio che comprende i comuni di Calvignano, Montalto Pavese, Oliva Gessi, Casteggio, Mornico Losana e Rocca Giorgi.i Olt Oltre 20 produttori dde’’ Gi d tt i hhanno aderito d it all progetto, tt decisi a lavorare in sinergia e “fare gruppo” per raggiungere il risultato e difatti il primo successo è stato ottenuto con il gemellaggio posto in essere coi partners tedeschi della Drk-Sozialwerk, la patria mondiale del Riesling, la Mosella. Territori e culture molto diverse accomunate da un vitigno, due realtà che hanno deciso di unirsi per comunicare le potenzialità del Riesling e fare conoscere anche oltre i confini nazionali le etichette prodotte in Italia.

In Oltrepò Pavese, ben 1.500 ettari sono impiantati a Riesling con una produzione di uva che si aggira sui 160 mila quintali annui e un totale di circa 100 mila ettolitri di vino. I vigneti sono dislocati su piccole valli che rappresentano una zona unitaria caratterizzata da un microclima con forti escursioni termiche, soprattutto in primavera e in estate, con giornate calde ma ventilate, seguite da notti decisamente fresche. Il terreno calcareo e argilloso unito al clima, alla dedizione e all’esperienza maturata negli anni dai produttori, hanno portato il Riesling dell’Oltrepò Pavese

Statua del Cristo protettore della Valle del Riesling a Madonna del Vento (Montalto P.)

7° concorso Nazionale del Riesling c/o C. Universitario Riccagioia (PV) 22 ottobre 2011 ad essere apprezzato in tutto il mondo. I progetti futuri della Valle del Riesling sono molti e tra questi, il più del importante risulta essere il 7° Concorso Nazionale del im Riesling, un evento da sempre legato all’Alto Adige e Rie che invece quest’anno, per la prima volta, si svolgerà in Oltrepò, in autunno. L’ideatore e co-fondatore Fabrizio Marzi, direttore ed enologo dell’azienda Travaglino, il presidente e co-ideatore Gabriele Marchesi titolare dell’azienda Marchesi di Montalto e tutti i produttori che hanno aderito al progetto, hanno le idee molto chiare sulle azioni di promozione che intendono portare avanti affinchè il loro Riesling abbia l’attenzione che merita: un trenino enoturistico che consenta di viaggiare tra i vigneti e monumenti storici, una bottiglia serigrafata Valle del Riesling, la maratona annuale nella Valle del Riesling, creare un’asse commerciale Germania-ItaliaAlto Adige, degustare i vini dell’Associazione percorrendo il Ticino sui battelli della città di Pavia…. progetti dove non c’è l’intenzione di porsi in competizione bensì di creare un gemellaggio coi produttori dei principali Riesling europei per ottenere il massimo ritorno di immagine per il Riesling dell’Oltrepò Pavese.

Le aziende ziende associate 2 Az. Agricola Q ricola Le Fracce; 5 Vini Albani; lbani; Q 6 Az. Agricola Travaglino; Q 8 Tenuta La Marzuola; Q 9 Az. Vitivinicola Cantine Q Di Mezzaluna; 11 Az. Agricola Marchesi di Montalto; Q 12 Az. Agricola Sabaghina; Q 13 Az. Agricola San Michele Q ai Pianoni; 14 Az. Agricola Ca’ di Frara; Q 15 Az. Agricola Isimbarda; Q 16 Brunelli Riva del Borgo Q Agr. Società Agricola; 17 Tenuta Ca’ Boffenisio; Q 18 Terre’ D’oltrepo’; Q 19 Cantine Giorgi; Q 20 Az. Agricola Fiamberti Giulio; Q 21 Az. Agricola Calatroni; Q 22 Vinicola Decordi del Borgo Q Imperiale Cortesole S.p.a; 23 La Celata Az. Agricola Molinelli Q

I Reasling Point 1 Riesling Point Ristorante da Guido Q 3 Riesling Point Ristorante Leon d’Oro Q 4 Riesling Point Hosteria La Cave Cantù Q 7 Riesling Point Locanda Calvignanus Q 10 Riesling Point Ristorante Italia Q 16 Riesling Point Brunelli Riva Q del Borgo Agr. Società Agricola;

I Comuni coinvolti Calvignano, Montalto Pavese, Casteggio, Rocca de’ Giorgi, Oliva Gessi, Mornico Losana

Associazione Valle del Riesling Oltrepò c/o Consorzio vini

Broni (PV) P.zza Vittorio Veneto, 24 info@vinoltrepo.it Tel: 0385.250261 Fax: 0385.54339

LEGGETEMI per conoscere TUTTI I RIESLING! 31 progetto Personal Sommelier

di Alessia Benaglio

RISTRUTTURAZIONI RESTAURI Per scoprire il vero volto di case, palazzi e monumenti

S

econdo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate, l’Italia ha registrato nel corso del 2010 un aumento del 10% nelle ristrutturazioni. Perché ristrutturare una casa? Perché non togliersi il pensiero ed acquistarne direttamente una nuova? A volte perché dopo aver scelto il luogo in cui vivere non si riesce a trovare una soluzione abitativa soddisfacente e, nel caso in cui la si trovasse, capita di rendersi conto di non avere le risorse economiche sufficienti per affrontare una spesa simile. Altre volte perché ci siamo innamorati di una determinata tipologia di abitazione che ormai non viene realizzata più. Spesso perché non vogliamo lasciare la casa in cui abbiamo vissuto tutta la nostra vita e, pur di non abbandonarla, siamo disposti a darle una rispolverata. Qualunque sia la motivazione che spinge a ristrutturare un immobile, il percorso da intraprendere è lungo e difficoltoso. Innanzitutto è bene chiarire cosa si intende per “ristrutturare”. Il senso letterale del vocabolo è noto a tutti, significa restaurare una costruzione modificandone le strutture esterne o interne ma, in base al tipo di intervento che si intende attuare, assume sfumature diverse. La ristrutturazione con manutenzione ordinaria riguarda parti limitate di un edificio e fa riferimento a tutte quelle operazioni che gli restituiscono funzionalità, perché cadente o non abitabile, come il rifacimento del tetto, la realizzazione di posti auto o l’installazione di grate alle finestre. Sono operazioni che

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I.P.

Impresa edile

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l'arte di ristrutturare

idea di stabilitĂ e questa si identifica quasi sempre con dei rassicuranti muri in mattoni. Il loro utilizzo consente inoltre alle nostre abitazioni di “respirareâ€?, creando un ambiente ottimale in cui vivere.

L’apporto di un elemento architettonico personalizzato è una costante nel rapporto cliente-costruttore: sia esso un caldo e rassicurante camino o una semplice tracciata con piccole pietre, il dettaglio segna un tratto distintivo e rende unico il proprio spazio abitativo.

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Ristrutturare è un’arte, un insieme di opere che servono a rinnovare la propria casa per migliorarne l’aspetto estetico o per rendere fruibile ogni spazio dell’immobile.

La casa assorbe le emozioni delle persone che la abitano e le sue mura scandiscono il susseguirsi generazionale delle famiglie che risiedono al suo interno.

Una ristrutturazione ben concepita si ottiene quando riesce a proiettare l’edificio nell’ottica di un utilizzo moderno senza però intaccare la “personalitĂ strutturaleâ€?.

La costruzione in solida muratura rappresenta indubbiamente, la realizzazione per eccellenza di un immobile. Man mano che i muri si alzano, si concretizza nel nostro inconscio “la casa� con la sua

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non necessitano di una concessione edilizia e quindi sono esenti dal pagamento al Comune. Gli interventi di ristrutturazione con manutenzione straordinaria invece riguardano il consolidamento, il rinnovamento e la sostituzione di parti della struttura di una costruzione e vi rientrano anche le opere di realizzazione di servizi tecnologici, gli interventi sulle facciate dei fabbricati e la creazione di giardini o cortili. Per realizzare un tipo di ristrutturazione come questa è necessario presentare un progetto edilizio e una denuncia di inizio attività, quindi è bene rivolgersi ad un professionista competente. Esistono anche interventi di ristrutturazione di grandi opere, cioè interventi che riguardano un edificio nella sua interezza e che comportano cambiamenti considerevoli come la costruzione di nuovi edifici, l’ampliamento di strutture già esistenti o l’installazione di prefabbricati. E’ ovvio che per intraprendere un’operazione di questo genere è obbligatorio ottenere una specifica concessione edilizia. Ma quanto costa ristrutturare una casa? Le variabili in gioco sono numerose e definire un budget di spesa è un’impresa assai ardua: l’onorario dell’architetto o del geometra, i costi per l’impresa edile, l’elettricista, l’imbianchino, il costo per il rifacimento dell’impianto idraulico eccetra. E non dimentichiamoci gli inconvenienti che, secondo la legge di Murphy, ci saranno sicuramente. Possiamo trovare almeno un dato economico certo all’interno della Finanziaria 2010: “E’ possibile usufruire fino al 31 dicembre 2012 della detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio e l’aliquota Iva agevolata sarà stabile al 10%, per le prestazioni di servizi e le forniture di beni relative agli interventi di recupero edilizio di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata.” Ora abbiamo la certezza di avere uno “sconto” su un totale non ben definito. In ogni caso è meglio di niente.

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MILANO - il Duomo

Quando dal terreno scivoloso della ristrutturazione si entra nel campo minato del restauro la situazione si fa ancora più delicata.

Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (dlgs 42 del 2004), per restauro si intende l'intervento diretto su un bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all'integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali. In pratica, sono interventi conservativi che mirano a riportare un edificio alla suo “stato normale” ricostruendo la sua forma originaria. Si tratta quindi di trovare una serie di compromessi tra il passato, la memoria, il rispetto di ciò che è antico e il futuro, il cambiamento, le nuove tecnologie. I restauri conservativi interessano anche palazzi storici, monumenti ed antichi edifici. Un esempio famoso è Il Duomo

di Milano. Nel corso degli anni l’inquinamento atmosferico, il traffico e l’inevitabile degrado dei materiali hanno intaccato la bellezza e soprattutto la stabilità del capolavoro gotico, per questo motivo circa 2.500 elementi decorativi e strutturali sono stati sostituiti con originale Marmo di Candoglia o restaurati così da ripristinare il suo splendore e la sicurezza nella piazza antistante. In che modo è avvenuto il restauro? Creando un modello geometrico tridimensionale del Duomo attraverso fotogrammetria e laser scanning delle guglie, delle statue e dei blocchi di marmo per capire dove e come intervenire, utilizzando acqua atomizzata per pulire la facciata e micro sabbiature per livellare la superficie, impiantando nelle parti più esposte alcuni dispositivi per allontanare i piccioni residenti nella piazza.

Ieri e domani insieme.

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di Daniela Capone

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UNA FORESTA IN CITTÀ Il progetto è stato realizzato dalla Provincia di Lodi con il sostegno della Regione

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l giorno d’oggi la comodità ci vuole legati alle grandi città.

Così diciamo addio alla natura, al silenzio, al canto degli uccelli nei primi giorni di primavera e alle passeggiate rilassanti tra alberi, fiumi e fiori colorati. Ma siamo sicuri che vivendo in città dobbiamo proprio rinunciare al contatto stretto con la natura? Consapevole dell’importanza dell’ambiente, la Provincia di Lodi, con il sostegno della Regione Lombardia, ha voluto e realizzato, una Foresta di Pianura in prossimità del capoluogo di provincia. La cittadina lodigiana presenta le giuste caratteristiche paesaggistiche e morfologiche per accogliere una foresta non lontano dal centro abitato. Un bene, la foresta, ormai sempre più raro poiché la necessità di sviluppo tecnologico, di produzione del cibo e il conseguente aumento demografico hanno portato l’uomo ad appropriarsi di ogni spazio verde ricco di flora e fauna. In questo modo, boschi e foreste hanno abbandonato il nostro territorio in maniera sempre più rapida, privandoci di quel giusto grado di diversificazione che è necessario per accogliere tutte le figure che compongono un ambiente strutturato e biologicamente equilibrato. Il territorio che accoglie la Foresta di Pianura, è situato in prossimità del centro abitato della città di Lodi, verso la zona golenale del fiume Adda: raggiungerlo è davvero semplice. Appena lontani dalla stazione dei treni e dal centro, una strada ci porta verso le cascine lodigiane, ai campi e ai piccoli boschi che confermano la presenza della Foresta. Qualche passo più in là, ecco che si giunge ad un sentiero che conduce ad una grande quercia, che testimonia l’ingresso nella Foresta lombarda. Con una estensione totale di 38 ettari (di cui 26 di nuovo bosco), la Foresta di Pianura è costata un milione e mezzo di euro ed è visitabile, naturalmente senza spese. Per il progetto sono state individuate

LODI E PROVINCIA

due aree: una al margine dell'urbanizzato (Parco dell'Isolabella) e l'altra sulla riva sinistra dell’Adda. Proprio la vicinanza del fiume, la presenza di ambienti agricoli produttivi vicini alla città, l'esigenza di rivalutare il paesaggio della cintura extra-urbana, hanno permesso di concretizzare il progetto iniziale, offrendo alla cittadinanza della Provincia la possibilità di assistere alla rinascita di un habitat di questo tipo.

Tutto il contesto circostante la Foresta è strettamente legato all’acqua grazie non solo al medesimo Adda, ma anche a rogge, sorgenti e risorgive. Durante una rilassante passeggiata, è possibile incontrare alberi ed animali tipici di questa zona e finalmente liberi di crescere in un’oasi naturale. Uno degli obiettivi che la foresta deve conseguire nel tempo è

quello di divenire un ambiente ospitale per tutte le forme di vita autoctone, che oggi sono sparpagliate sul territorio in piccole comunità. Al suo interno si possono trovare anche diversi tipi di arbusti quali la Fusaggine, il Viburno e il Biancospino. E osservando attentamente sarà possibile notare una molteplice varietà di alberi come i più slanciati Pioppi, oppure l’Olmo, il Ciliegio, il Melo ecc. la Foresta di Lodi ospita anche innumerevoli specie animali, tra cui uccelli, piccoli mammiferi, invertebrati, rettili. In estate la presenza delle erbe alte favorisce la concentrazione di una notevole quantità d’insetti volatori i quali a loro volta attirano stormi di Rondini, Rondoni e Balestrucci a caccia di prede per i loro nidiacei. Non insolito sarà incontrare animali quali il Cardellino, la Ballerina bianca, il

LO

Saltimpalo e le Cinciallegre. La Foresta lodigina rappresenta un passo importante verso il progresso, verso la salvaguardia dell’ambiente. Città e foresta si incontrano in uno scenario naturale, verde e salutare. Non dimentichiamo inoltre quanto è importante anche per il cittadino vivere nelle vicinanze di una zona di vegetazione. Le foreste sono indispensabili per la conservazione delle acque e del suolo, forniscono cibo per gli esseri viventi che la abitano, funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici. Non dobbiamo ignorare che i boschi naturali producono annualmente da 8 a13 tonnellate di ossigeno, trattenendo dalle 3 alle 5 tonnellate di polveri. Elencare gli effetti positivi di una “foresta in città” sarebbe davvero lungo: non resta che godersela.

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di Tommaso Montagna

Gli SFARZI degli SFORZA Il Rinascimento milanese il restituito alla vita nella casa museo dei fratelli Bagatti Valsecchi

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l palazzo Bagatti Valsecchi, nel cuore di Milano, all’interno del celebre quartiere Montenapoleone, ospita una delle case museo meglio conservate del Vecchio continente. Nel 1994 gli eredi di Fausto e Giuseppe Valsecchi decisero di donare alla comunità meneghina, e non solo, il patrimonio conservato nella dimora di famiglia sotto forma di preziose collezioni, andando a costituire il Museo Bagatti Valsecchi, in proprietà della fondazione omonima, presieduta da Pierfausto Bagatti Valsecchi, ottantadue anni, nipote dei due fratelli, e lasciando alla Regione Lombardia le mura dell’antico edificio. Laureati in legge, architetti dilettanti, Fausto Bagatti Valsecchi (18431914) e suo fratello Giuseppe (18451934) furono soprattutto nobiluomini milanesi, di alto livello sociale, avvezzi ai più variegati interessi culturali, studiosi, profondamente immersi in quella che consideravano l’epoca d’oro di Milano: l’età degli Sforza. Il loro recupero del periodo rinascimentale lombardo, capeggiato e simboleggiato da Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, trovò terreno fertile nella Milano di fine Ottocento in rapida crescita economica e culturale. “Costruirono la loro dimora a immagine e somiglianza di quelle esistenti nel periodo sforzesco, ispirata alle abitazioni signorili del Cinquecento” spiega il Professor

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Ermanno Arslan, archeologo e ricercatore, alla guida del Museo dall’ottobre scorso. “La loro partecipazione alla vita sociale era finalizzata alla proliferazione della cultura in ogni sua forma: dalla presenza nell’ambiente operistico al contributo che diedero alla diffusione della bicicletta, appassionati di quello che ai tempi era denominato velocipide, fino al recupero del Castello sforzesco. L’architetto Beltrami, che se ne occupò, fu ospitato nella loro casa, così come tutti i personaggi più di spicco dell’epoca, non da

ultima la Regina Margherita di Savoia”.

Le diciassette stanze della casa (suddivise in due appartamenti più uno spazio comune) si riempirono, giorno dopo giorno, anno dopo anno, di ninnoli, suppellettili, opere d’arte e arredi di pregio invidiabile, che venivano vissuti dai due fratelli e utilizzati nella quotidinità. “Volevano essere un esempio per Milano, volevano che il palazzo, da loro progettato quale dimora richiamata ai fasti del passato, diventasse un centro di passaggio della cultura europea”. In questo modo, i due

MILANO E PROVINCIA

fratelli lasciarono in eredità le molteplici collezioni che oggi si possono ammirare all’interno della loro casa museo. Dalle armi, dipanate su tre secoli (dal ‘400 al ‘700), alle ceramiche, ai vetri, agli utensili e ferri di uso quotidiano restituiti alla loro funzione originaria, ai mobili quattrocenteschi, agli arazzi fiamminghi e ai dipinti rinascimentali (quali il Cristo Redentore del Giampietrino o la Madonna con Bambino di Ambrogio Bevilacqua), fino ai soffitti d’epoche perdute, acquistati da palazzi demoliti e restituiti al loro

splendore nelle stanze del maniero. Ora la casa museo Bagatti Valsecchi, che usufruisce dei contributi regionali (la Lombardia paga le utenze) e dei finanziamenti comunali e della Camera di Commercio, oltre a mettere in bella mostra le collezioni dei due nobili milanesi, anche con visite guidate e progetti per i più piccoli, si occupa di organizzare seminari, convegni, corsi e pubblicazioni, con particolare attenzione alla cultura ottocentesca. “I miei progetti, come direttore della casa museo, si rivolgono non solo al migliora-

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mento delle soluzioni tecniche” continua il Professor Arslan “come la sistemazione degli impianti luce o di deumidificazione, ma anche all’organizzazione di eventi dedicati a percorsi specifici. Ad esempio, l’anno prossimo vedranno la luce due iniziative legate al mondo e alla collezione del vetro”. Invece, fino al 3 luglio, proseguirà la mostra dal titolo “Il decoro in tavola, forme e colori di Guido Andloviz” dedicata alla straordinaria produzione di questo progettista, di natali triestini, per la decorazione della tavola.

PERCORSI E INIZIATIVE DIDATTICHE PER LE FAMIGLIE: Visitare una Casa-Museo: percorsi per bambini (5/8 anni / 8-12 anni) Una serie di schede, collocate in ogni stanza del Museo, per mezzo delle quali bambini e genitori potranno seguire due diversi percorsi (a seconda della fascia d'età) Le schede sono scritte in modo semplice e colloquiale, in prima persona, come se una guida si rivolgesse direttamente al bambino suggerendogli ciò che deve vedere, stimolandolo a porsi domande e a dare risposte, che si trovano, capovolte come in un gioco, in fondo alla pagina. Come un gioco, appunto, deve apparire al bambino questa visita, che utilizza a volte la tecnica della "caccia al tesoro" nella ricerca di oggetti, decori, animali. I bambini che sanno farlo potranno leggere la scheda da soli.

Un Museo da Favola n° VIII edizione (4/10 anni) Si rivolge alle famiglie l'iniziativa "Un Museo da Favola", articolata nei mesi di novembre e dicembre. Per 4 sabati pomeriggio, fino a Natale, nel Salone d'onore attori professionisti specializzati in rappresentazioni per ragazzi mettono in scena di volta in volta una favola diversa, tratta dal repertorio classico italiano e straniero, coinvolgendo i piccoli spettatori in un racconto fantastico.

Museo Bagatti Valsecchi Via Gesù, 5 - Milano Orario: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 13 alle 17,45 Ingresso Euro 8, il mercoledì Euro 4 comprensivo dell'utilizzo dell'audioguida Ciascuna delle 17 sale espositive possiede la propria scheda informativa in 6 lingue (italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo e giapponese)

Il Museo in Musica (5/10 anni) Su prenotazione, l'Associazione Cerchio Armonico presenta al Museo Bagatti Valsecchi un laboratorio musicale per bambini dai 5 ai 10 anni.

Il laboratorio consiste nell'accompagnare i bambini in una esperienza piacevole che suscita curiosità e meraviglia; un invito a "mettersi in gioco" con l'attenzione, lo sguardo, la disponibilità all'ascolto e la partecipazione attiva. I bambini saranno accompagnati dagli animatori nelle sale del Museo e diventeranno piccoli protagonisti della storia di ogni vita nel suo sorgere e nel suo crescere, attraverso gesti, danze, incastri ritmici e melodici suonando strumenti musicali di vario genere. Tutto questo si trasforma in un'esperienza musicale che si costruisce insieme, rispettando il proprio turno d'intervento, ascoltando e discriminando le varie suggestioni sonore che l'intero gruppo riuscirà a creare.

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di Giacomo Stevani

Da PONTENURE al VATICANO

A tu per tu con Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello IOR

E

' noto che il Prof. Ettore Gotti Tedeschi sieda, dal 23 Settembre 2009, alla Presidenza dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR). E' certamente meno noto che il Prof. Gotti Tedeschi sia piacentino e viva con la moglie ed suoi cinque figli a Pontenure, suo paese natale. Ma di cosa si occupa lo IOR? Da uno scritto del Beato Giovanni Paolo II è dato apprendere che l'Istituto per le Opere di Religione ha come scopo quello di “... provvedere alla custodia e all'amministrazione dei beni mobili ed immobili trasferiti o affidati all'Istituto medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati ad opere di religione o di carità.” Gotti Tedeschi quindi, è stato nominato al vertice di una struttura organica alla Santa Sede, operante in ambito mondiale. Un incarico prestigioso che annovera un precedente: nel 2008 il professore è stato chiamato dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ad occuparsi della gestione finanziaria del Governatorato della Città del Vaticano.

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uale significato si può attribuire alla frase “santificare gli altri con il proprio lavoro” ?

Vuol dire dare esempio di cosa vuol dire lavorare bene, lavorare dando un senso al lavoro. Il lavoro è uno strumento, un mezzo e quindi non è il fine dell'uomo; il lavoro è l'impegno di se stessi per realizzare determinati obbiettivi che sono altri, certamente vivere, fare una famiglia e tante altre cose. Si può lavorare male, si può lavorare assegnando al lavoro il significato di un fine e si può lavorare con quell'impegno e con quello stesso distacco che si deve dare ad uno strumento umano per raggiungere altri obbiettivi.

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erchè nel mondo occidentale ci troviamo di fronte ad una così evidente contrazione delle nascite?

Nel mondo occidentale la contrazione delle nascite inizia intorno all'anno '75 al seguito delle dottrine neo-malthusiane

diffuse dall'università di Stanfort e dal MIT (Massachussets Institute of Technology); queste teorie propugnavano l'idea che la crescita della popolazione avrebbe prodotto povertà. Invece il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, sostanzialmente per egoismo, miopia ed anche un pizzico di ignoranza.

E

' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli?

Nel Vangelo non è assolutamente scritto che un ricco è immeritevole, da nessuna parte! L'esempio esprimeva un significato completamente diverso, ossia se un uomo non sa distaccarsi dalle proprie ricchezze è evidente che ha un'idolatria di mammona e quindi del denaro. L'insegnamento è che l'uomo non deve considerare denaro e ricchezza quali fini, bensì mezzi.

L

e cosiddette teorie neomaltusiane, di cui Lei ha fatto precedentemente memoria, hanno ancora una eco nel mondo globa-

PIACENZA E PROVINCIA

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lizzato oppure no?

La risposta vuole un ragionamento molto complesso. Nel 1970 nel mondo c'erano quattro miliardi di persone, due miliardi del mondo occidentale e due miliardi del restante mondo; oggi siamo in sei miliardi, due sempre del mondo occidentale e quattro del restante. Il problema che ci si deve porre è in funzione di questo grandissimo squilibrio, peraltro un tale tasso di crescita della popolazione ha permesso a paesi come la Cina e l'India di avere un potenziale economico spaventoso. Per noi europei lo dimostra il fatto che il crollo della natalità ha provocato dei costi alti da mantenere, tali da raddoppiare le tasse sul PIL negli ultimi trent'anni. Oggi siamo costretti a dire che l'immigrazione è qualcosa di “necessario” per pagare le pensioni dei vecchi.

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erchè ci si lamenta dell’ elevato tasso di disoccupazione nel sud, quando invece esiste al meridione una notevole percentuale di manodopera importata dal Nord Africa?

IOR L'Istituto per le Opere di Religione nasce come ente parte della struttura amministrativa della Chiesa cattolica. Divenne un'organizzazione formale nel XIX secolo, derivando da un sistema informale finanziario della Chiesa conosciuto come Obolo di San Pietro. Dopo essere passato attraverso tre periodi di grande cambiamento: nel 1870 con la dissoluzione dello Stato Pontificio, nel 1929 con i Patti Lateranensi e infine gli accadimenti della Seconda Guerra mondiale, Papa Pio XII, nel 1942, trasformò l' Istituto per le Opere di Religione (oggi meglio noto come IOR) in una banca con personalità giuridica: un istituto privato con sede nella Città del Vaticano.

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Questo è lo Stato assistenziale italiano, che per trent'anni ha portato le persone a non cercare, con senso di responsabilità, una propria affermazione contando invece sullo Stato. L'uomo ha il diritto ed il dovere di voler crescere, di voler essere indipendente e non di dover dipendere dallo Stato.

Castello di San Pietro - Via M. Gioia, 5 - 29010 San Pietro in Cerro (PC) - tel. +39 0523 839056 info@locandareguerriero.it

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di Maria Teresa Bianchi Wedding Planner info@mariateresab.it

Wedding &co. i consigli dell’esperta

Il matrimonio che vorrei Progetti di stile e idee per un giorno indimenticabile

Un anno prima

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ambiano le mode, i gusti si evolvono, un avvenimento però resta immutato nel tempo e non perde importanza: è il “grande giorno” quello che fa battere il cuore, che arriva a sancire l’unione di due persone.

Ecco dunque che tutto deve essere perfetto per quel giorno, ma soprattutto unico e sorprendente per chi vi partecipa.

La grande promessa di amore che unisce la coppia è anche un importante momento di festa da condividere con amici e parenti all’insegna dell’unicità e della ricercatezza.

Lo studio degli spazi, il loro utilizzo, l’attenzione ai dettagli e agli stili si fondono per creare scenografie originali: dal verde delle colline all’azzurro del mare, dai palazzi nobiliari ai castelli. Tutti i momenti della giornata diventano occasioni per stupire, sorprendere e divertire gli sposi e gli ospiti: dalla cerimonia al cocktail di benvenuto, al taglio della torta.

I nostri articoli prenderanno il via proprio da qui: dalla ricerca di idee, suggerimenti e proposte sempre nuove e sempre diverse che possano guidarvi nella realizzazione di un progetto di nozze da sogno partendo innanzitutto da un elemento caratterizzante: un’atmosfera, un colore o magari una passione degli sposi che diventi il tema conduttore dell’evento .

Ma quanto tempo prima è necessario organizzarsi?

Sembra così facile e, invece, non lo è per niente con le centinaia di cose da pensare, verificare, fare, confermare….

E se il giorno delle vostre nozze vi sembra lontano, non fatevi ingannare perché i mesi volano: mese per mese sarà necessario organizzare una dettagliata agenda di impegni e appuntamenti per pianificare e organizzare per tempo ogni particolare della cerimonia.

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❥ Stabilire un budget di spesa ❥ Fissare la data ❥ Scegliere la Chiesa e contattare il Parroco (se si decide per il matrimonio civile è necessario contattare l’Ufficio Stato Civile del Comune di Residenza) ❥ Scegliere la location ❥ Scegliere il catering o il ristorante ❥ Contattare una wedding planner

Sei / Cinque mesi prima ❥ Preparare i documenti necessari ❥ Iscriversi al corso pre-matrimoniale (solo se il matrimonio è religioso) ❥ Definire il menù, la lista dei vini e la torta nuziale ❥ Scegliere i testimoni e chiedere il loro consenso ❥ Acquistare il proprio abito da sposa rivolgendosi a boutique e atelier specializzati ❥ Preparare una lista d’invitati e di persone alle quali mandare solo la partecipazione ❥ Ordinare le partecipazioni, gli inviti e i biglietti di ringraziamento ❥ Contattare i musicisti per la cerimonia e il ricevimento ❥ Scegliere lo studio fotografico ❥ Ordinare le bomboniere ❥ Scegliere il fiorista

WEDDING &CO.

Quattro/ tre mesi prima

Sette giorni prima

❥ Compilare la lista nozze ❥ Prenotare la luna di miele ❥ Acquistare l’abito dello sposo ❥ Fare la prova menù ❥ Fare la prova dell’abito ❥ Organizzare la permanenza di amici e parenti che arrivano da lontano

❥ Comunicare al catering/Ristorante il numero esatto degli ospiti ❥ Celebrare sette giorni prima la festa di addio al celibato e al nubilato ❥ Fare l’ultima prova dell’abito con gli accessori, trucco a acconciatura ❥ Confermare i dettagli della luna di miele e ritirare i documenti

❥ Inviare le partecipazioni ❥ Scegliere le fedi ❥ Ritirare i documenti per il matrimonio ❥ Preparare i documenti per il cambio di indirizzo ❥ Verificare i passaporti e carte d’identità se la luna di miele sarà all’estero ❥ Contattare il parrucchiere, il truccatore e prenotare una prova ❥ Confermare gli addobbi floreali e scegliere il bouquet

Quindici giorni prima ❥ Ritirare le fedi ❥ Verificare le risposte agli inviti

Il giorno prima ❥ Confermare gli appuntamenti con parrucchiere, truccatore, fotografo, autista per il giorno seguente ❥ Verificare con il catering/ristorante il numero esatto degli ospiti ad ogni tavolo …Fare un massaggio rilassante Nei prossimi numeri tanti preziosi consigli per pianificare il vostro evento nel migliore dei modi dalla cerimonia alla luna di miele…. Inoltre, qualche idea originale per festeggiare altri momenti importanti della vostra vita. Vi aspettiamo!

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Due mesi prima…

a cura di: Francesca Neonato Agronomo vice Presidente AIAPP Lombardia

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er lungo tempo la natura è stata al centro della vita dell’uomo portando insegnamenti e valori, come il senso del tempo, l’integrazione, la diversità ed elargendo doni: dal campo del puro piacere edonistico, a quello alimentare per approdare a quello medico. Così se un tempo relazionarsi in modo diretto alla natura era pratica comune e indispensabile, studiandola, manipolandola e ricavandone i prodotti più svariati, con lo sviluppo della tecnologia e delle scienze e con l’allontanamento dalle campagne.

Oggi non è più così.

D'altronde è dimostrato come la psiche dell’uomo si sia evoluta in simbiosi con la natura, il genere umano è programmato per avere un’affinità con essa.

Tale predisposizione è detta biofilia, è definita come un innato, ereditario ed inconscio bisogno biologico dell’uomo di cercare il legame con la natura. E’ proprio l’esclusione di essa dalla nostra quotidianità a determinare alcuni dei principali disagi rintracciabili nella sfera fisica e psicologica dell’uomo; il ricongiungimento dell’uomo con il contesto naturale è vitale e non è differibile.

A volte infatti il limite tra malattia, disagio, sofferenza, può esser molto labile, e l’irruzione di un po’ di naturalità nelle nostre vite può giovare. Gli ospedali e i sanatori del secolo scorso erano attorniati da parchi, per la salubrità e la bellezza del panorama, oggi inglobati dalle città sono “rinnovati” con padiglioni nuovi, spesso a scapito delle aree a verde.

Nonostante gli indubbi benefici, non basta evidentemente sedersi in un giardino o contemplare un bel panorama

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TERAPEUTICO La natura come supporto nei processi di guarigione

per guarire. Si potrà avvertire un senso di rilassatezza, di benessere, ma sarebbe semplicistico, o addirittura pericoloso, equivocarle con un processo di guarigione.

Tra filoni di ricerca e di programmi curativi basati su spazi verdi naturali o costruiti, hanno oramai un ruolo consolidato l’ortoterapia (Horticoltural Therapy), il giardino terapeutico (Healing Garden), l’ecoterapia (Ecotherapy) e la

Natura terapia (Nature Therapy).

L’ortoterapia prevede una partecipazione attiva del soggetto e viene annoverata tra le terapie non farmacologiche più efficaci di supporto a pazienti psichiatrici ed oncologici; essa coinvolge il singolo individuo in operazioni di giardinaggio al fine di recuperare il legame con la realtà e il senso del tempo; le piante coltivate diventano i prodotti stessi del processo di guarigione, oppure del ral-

&CO.LOGIA

lentamento della sintomatologia morbosa.

L’ortoterapia, nata negli USA per i veterani nel secondo dopoguerra, ha trovato ampie applicazioni nei Paesi anglosassoni, tra cui la più diffusa, anche in Italia, è costituita dai giardini dedicati ai malati del morbo di Alzheimer e di degenerazione mentale.

Un giardino terapeutico si progetta principalmente in base al paziente, sia esso

ogni periodo dell’anno. Piante rustiche, dalla manutenzione facile ed economica, attenti ad evitare quelle veramente molto tossiche, come il tasso, e quelle con spine terribili. Un leggero graffio non uccide nessuno e può rappresentare uno stimolo.

Poi, ma solo dopo, si progettano gli spazi e i supporti dedicati, come il percorso ad anello per i malati di Alzheimer, i bancali rialzati per la coltivazione di ortaggi e fiori indispensabile per chi è su una carrozzella, quindi i percorsi, le pergole, i corrimani, e così via.

Quando si dice piante, in realtà si intende un insieme fatto dalle piante medesime, ma anche dall’acqua, dalle pietre, dal vento e dagli animali: insomma si può instaurare un piccolo habitat, un microcosmo in continua evoluzione, in cui non esistono sconfitte o vittorie e nessuno ti giudica.

Di grande aiuto è anche l’analisi del paesaggio in cui il giardino è immerso: ci sono delle brutte visuali da coprire? C’è qualcosa di già molto bello, un grande albero o una fontana da valorizzare?

Perché è fondamentale che ci si senta accolti e protetti: un fiore sbocciato è un regalo per chi non ha più capacità motorie, un pomodorino maturato è una gioia per chi ha coltivato l’orto. E se non abbiamo un giardino a disposizione, trasformiamo un cortile, un balcone, il tetto di un edificio, come all’ospedale dei Bambini Buzzi di Milano. Ma anche solo un vaso da seminare può essere il primo gesto del desiderio di guarire.

un ex alcolista o una vittima di abusi, e alle piante. Perché possa esplicare il potenziale rigenerativo, nel giardino le piante devono stare bene, essere belle, in un certo senso felici. E’ necessaria un’approfondita indagine agronomica del sito, per scegliere la giusta flora. Quindi piante adatte a quel clima e suolo, a quella collocazione: alberi dominanti e cespugli, tappezzanti, fiori e bulbi, mutevoli in

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a cura dello staff del Ristorante "Le due Fontane"

Gamberoni in salsa di vino e limone 1

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Difficoltà

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Tagliare i gamberoni lungo il dorso, eliminare i baffetti e lavarli. Eliminare le teste dei 4 gamberetti che saranno posizionati al centro di ogni piatto e sciacquarli.

Mettere sul fuoco una padella con l’olio extravergine, lo spicchio d’aglio (che farete soffriggere un paio di minuti solo x insaporire l’olio e poi toglierete), infarinate i vostri gamberoni e i gamberetti e adagiateli nella padella dal lato aperto. Quando i vostri crostacei saranno ben rosolati, aggiungete sale e peperoncino quanto basta, poi versate il vino bianco e cuocete a fuoco vivo, mescolando con cura. Versate il succo del limone precedentemente spremuto e il curry, quindi completate la cottura.

Un paio di minuti prima di spegnere la fiamma, passate la noce di burro nella farina e mettetela nella padella, mescolando delicatamente fino ad ottenere una salsina densa e omogenea.

i ingredienti

Preparazione 20 GAMBERONI 200 G DI FARINA 4 GAMBERETTI (CHE UTILIZZERETE PER DECORARE) 1 SPICCHIO D’AGLIO OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

pe 4 persone per pe so e

Servire i gamberoni ben caldi su un letto di insalata di stagione, dove avrete posto al centro il limone tagliato a stella in cui posizionerete il gamberetto e decorare con prezzemolo.

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2 BICCHIERI VINO BIANCO SALE E PEPERONCINO Q.B. 3 LIMONI (1 PER LA RICETTA E 2 PER DECORARE) 1 NOCE DI BURRO 1 CUCCHIAIO DI CURRY

CUCINA &CO.

La storia Il ristorante sorge ai piedi delle colline dell’Oltrepò Pavese ed è facilmente raggiungibile grazie ai caselli di Casteggio e Broni della To-Pc. L’ospitalità, la cordialità e la passione per la cucina genuina sono i punti di forza del giovane staff che gestisce Le due fontane, ragazzi che vantano anni di esperienza nel settore della ristorazione come dipendenti e che hanno deciso di intraprendere l’avventura in autonomia. Il ristorante propone piatti tipici del territorio pavese ma anche fantasiosi piatti di mare sapientemente cucinati dallo chef e menù di carne accostati con verdure di stagione: una cucina ricca di sapori che delizia il palato di tanti clienti affezionati.

Gli ingredienti selezionati e la maestria negli accostamenti, rendono le pizze davvero speciali….una pausa pranzo, una cena con la famiglia o gli amici, una ricorrenza da festeggiare nell’ampio salone: qualunque sia la vostra esigenza, lo staff riuscirà a soddisfare le vostre esigenze con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

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PIATTI TIPICI DEL TERRITORIO E CUCINA NAZIONALE 49 SPECIALITÀ PIATTI DI PESCE vini dell'Oltrepò Pavese e selezione di etichette italiane PIZZE PER TUTTI I GUSTI birra alla spina e birre estere in bottiglia

Esperienza e professionalità nel rispetto dell'ambiente La D & B, iscritta all’Albo provinciale delle piccole e medie imprese di Pavia e abilitata alla legge 46/90, vanta un’esperienza pluriennale nel settore termotecnico ed opera prevalentemente nella provincia di Pavia e di Alessandria. Nasce nel 2004 come CAT Centro Assistenza Tecnico di cui il titolare Barbieri Marco, vanta una lunga esperienza nel settore, ed è supportato da una serie di tecnici specializzati nel Riscaldamento e Condizionamento.

Novità del 2011 è l'apertura di una seconda filiale per la Provincia di Alessandria a Spinetta Marengo in via Genova.

L’estate è ormai alle porte e tra i servizi che l’azienda offre, sottolineiamo la re-

alizzazione di impianti di condizionamento. L’attività aziendale prevede la consulenza, la progettazione, l’esecuzione e la messa in sicurezza con relativo adeguamento degli impianti termici e di condizionamento. Forti di un’esperienza acquisita sul campo e sempre attenti all’evoluzione tecnica e legislativa nel settore caldaie a gas e condizionatori, poniamo particolare attenzione all’ambiente, utilizzando le più moderne tecnologie (caldaie a condensazione e a premiscelazione) rese disponibili dai migliori costruttori e integrandole con personale altamente qualificato.

Il rispetto delle normative legate all’am-

biente e al risparmio energetico uniti alla professionalità dei nostri tecnici, ci consentono di soddisfare le esigenze di ogni tipo di utenza, individuando le soluzioni adatte ad ogni problema grazie al supporto di moderne ed efficienti attrezzature.

La D & B sarà in grado di consigliarvi sui prodotti da istallare per il riscaldamento e per la produzione d’acqua calda sanitaria, per i condizionatori ma anche per l’istallazione dei pannelli solari.

Il nostro traguardo è fornirvi un prodotto di facile utilizzo, che risponda alle vostre necessità, che duri nel tempo e che sia la garanzia di un futuro sereno.

D&B

di Barbieri Marco

Via Balladore,21 -Voghera (Pv) Tel 0383/214063 Fax 0383/369210 Via Genova, 322/F - Spinetta Marengo (Al) Tel 380/6348008

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PER URGENZE sabato, domenica e festivi Cell. 346.8816000 assistenzadeb@libero.it

www.assistenzadeb.com

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