Adverum Edizioni - Anno 2 - n°3 marzo 2011 - www.ladysmagazine.it
3 marzo 2011
Vado a vivere da sola:
ce la farò? Attualità
Moda Novità dalle sfilate da Milano a New York
L'Italia in rosa coppia Supremazia di genere
intervista
Bianca Balti
segni particolari: top model
{ Sommario }
Cover......................................................8 Intervista a Bianca Balti
Attualità.................................................12
12
Italia in rosa: uno stato incompiuto
IN coppia................................................16 Supremazia di genere: scarsa cultura o inciviltà?
8 Marzo..................................................20
"Non sono una donna addomesticabile"
Villa Gaia................................................22 A Rea un ostello internazionale per la gioventù
34
8
Casa...................................................... 26 Compro o affitto?
Ristrutturare..........................................30 Gusto, soldi, impegno e qualità
Vado a vivere da sola.................................34 Ma che fatica!
Arredamento..........................................40 Ad ognuna la sua casa
40
Moda.....................................................44 Primavera - Estate 2011
Salute! ...................................................48 Il galateo dell'allergico
ANNO 2 N° 3
MARZO
2011
Realizzazione Editoriale Adverum s.r.l. Via Defendente Sacchi, 8 - 27100 Pavia tel. (+39) 0382.309826 fax (+39) 0382.308672
COVER
Bianca Balti
iscrizione al Trib. di Pavia n° 741 del 21.07.2010
Direttore Responsabile: Stefano Spalla direttore@ladysmagazine.it
44 48
Art Director: Chiara Bogliani Redazione: Roberta Tacchinardi, Alessia Benaglio, Daniela Capone, Simona Rapparelli, Chiara Pelizza, Rossana Trespidi Stampa: Pv Print s.r.l. - Pavia
DIRITTI: tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati
3
©Adverum
la tua sicurezza prima di tutto
INVESTIGAZIONI CIVILI E PENALI + ANTITACCHEGGIO + SPIONAGGIO INDUSTRIALE + INTERCETTAZIONI TELEFONICHE E AMBIENTALI + BONIFICHE AMBIENTALI + VIDEOSORVEGLIANZA + ANTINTRUSIONE + IMPIANTI DI SICUREZZA +
NTERPOL SRL Sede Legale: P.zza V. Veneto, 27 - Stradella (PV) Sede Operativa: Via W. Tobagi, 12 - San Cipriano Po (PV) Tel. 0385/277840 Fax. 0385/241477
{ Edi Editoriale Ed diitoriale d dit to oriale iale ale le e}
STEFANO SPALLA Direttore
La Giornata Internazionale della Donna compie 100 anni Il 19 marzo 1911 oltre un milione di donne celebrò, per la prima volta, la “Giornata internazionale della donna”. Evento nel quale fu rivendicato il diritto al lavoro, alla formazione professionale nonché la cessazione di ogni discriminazione sul posto di lavoro. In altre parole il diritto ad un lavoro dignitoso. L’8 Marzo 2011 segna in molti paesi il centesimo anniversario di quel giorno. Punto di riferimento per le donne al quale, quest’anno, le Nazioni Unite hanno abbinato un nuovo evento: “la Giornata Internazionale della Donne per le Donne delle Nazioni Unite". In tutti questi anni è stata celebrata in tutto il mondo la festa della donna. Momento di particolare riflessione nel quale ragionare su anni di lotta femminile per ottenere uguaglianza, giustizia e sviluppo talvolta riscontrabile solo sulla carta o in alcuni slogan. L’8 marzo non è uno dei trecentosessantacinque giorni del calendario. E’ quella data nella quale, per incanto, si frantumano i confini nazionali e si dissolvono le barriere linguistiche, culturali ed economiche. E’ universalmente riconosciuto come il giorno in grado di rappresentare un tangibile riconoscimento per le donne che, nella loro normalità quotidiana, contribuiscono al progresso civile, educativo e morale nostra società. Ma occorre di più! E’ necessario che la società riconosca il loro ruolo. E’ indispensabile che tutte le nazioni ammettano il loro protagonismo sociale, politico e culturale. Ma come in tutte le cose bisogna partire dalla base per raggiungere grandi risultati. Quindi: cosa significa essere donna nel 2011? Significa solo svegliarsi presto al mattino per organizzare la colazione, svuotare la lavastoviglie, portare i figli a scuola, affrontare la giornata lavorativa con tutte le sue incognite e, ritornate a casa, lavare, cucinare aiutare i figli nei compiti e andare a letto per ultima perché, prima, c’è una lavatrice da riempire? Certo che no! “Essere donna nel 2011” significa, soprattutto, che le Donne possano essere libere di pensare, di impegnarsi nel sociale esprimendo con determinazione le proprie idee e i propri ideali ma che poi, con pari intensità, sanno sciogliersi dietro un “ti voglio bene” del proprio figlio o un “ti amo” del proprio compagno. Insomma essere Donna nel 2011 significa essere mamme, mogli, lavoratrici, casalinghe, imprenditrici. Significa essere donna a 360°. Il tutto condito da una silenziosa quanto invidiosa ammirazione dell’uomo….. vi sembra poco?
MELITA TONIOLO
5
-
{ La copertina }
BIANCA BALTI IN TUTTO IL SUO SPLENDORE NELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI INTIMISSIMI
8 | marzo 2011
------------------Bianca Balti
Top model Segni particolari?
"Ma resto me stessa" La bellissima lodigiana svela i suoi segreti di Roberta Tacchinardi
L
’affascinante top model internazionale Bianca Balti è più vicina alla gente comune di quanto si pensi. Nata a Lodi il 19 marzo del 1984, la seducente modella ama essere sé stessa: "Spenti i riflettori so tornare la mamma di mia figlia Matilde, che ha tre anni e diventare anche una buona casalinga. Amo molto tenere in ordine la casa di Milano. Un angolo tutto nostro che il lavoro mi ha permesso di comprare" spiega la ragazza. Oggi Bianca è felicemente fidanzata e sogna l’amore eterno: "Ho alle spalle un divorzio e so benissimo cosa significa sbagliare. Nessun rimpianto, ma ora cerco soltanto ciò che la vita può offrire di vero. Il mio pensiero è assicurare un futuro alla mia bambina, il resto, pregiudizi della gente compresi, non conta niente. So benissimo che nel mio lavoro è un attimo perdere la notorietà. Quindi vivo le occasioni che si presentano di giorno in giorno senza fare troppi programmi". Alla ventiseienne, diplomata al liceo classico e con alle spalle una fulminante carriera nel settore moda iniziata nel 2005, mancano spesso i semplici momenti della vita quotidiana di chi non ha ancora trent’anni: "Sarebbe bello vivere con i miei genitori e sentirmi protetta. Mi piacerebbe anche andare a spasso con gli amici di vecchia data che abitano a Lodi, come il mio compagno di liceo Angelo Ghidoni e l’inseparabile compare di marachelle Stefano Giulini. Sono infatti convinta che si faccia presto a farsi nuove amicizie ma che, quelle vere, siano in realtà pochissime e abbiano origini lontane". La lodigiana ha capito di aver sfondato quando è stata scelta in esclusiva per la campagna
pubblicitaria internazionale di Dolce&Gabbana. A seguire ha sfilato e posato per Missoni, Rolex, Paul Smith, Revlon, Guess?, Donna Karan, Roberto Cavalli, Armani Jeans e tanti altri stilisti di livello. Ma nonostante sia una delle tre modelle di nuova generazione più pagate, Bianca non si è montata la testa: "Ho girato buona parte del mondo abitando, solo per amore e con grande tristezza, anche a New York. Eppure mi sono sempre e solo sentita a casa a Lodi dove c’è la famiglia che, durante la mia assenza, accudisce Matilde. Ci torno spesso e appena possibile rimarco le mie origini anche davanti a personaggi famosissimi. Lo faccio spiegando la collocazione in campagna della mia città, evidenziando tutti i vantaggi di stare vicino alla grande Milano. Tanto da essere conosciuta come Bianca da Lodi benché quasi nessuno sappia nulla del nostro capoluogo. Io sono italiana e posso vivere solamente in Italia. E poi adoro le corte distanze. Viaggiare non è poi così bello e quello che faccio non è necessariamente divertente. Da ragazza giravo tutta la provincia in motorino. Ho vissuto a fondo il territorio: dall’Adda al Belgiardino, ovunque. La top model è 9
{ copertina }
Dal 6 marzo 2011 Bianca è il nuovo volto per la campagna pubblicitaria Tim. Sostituisce Belen Rodriguez
curiosità su Bianca Balti
1 "imettere miei più grandi hobbies sono in ordine, cucinare e fare album delle foto."
stata premiata alcune settimane fa a Lodi con il Fanfullino d’oro (più alto riconoscimento locale consegnato dall’associazione Familia ludesana). Il suo commento: "Un’emozione unica dato che negli anni passati mi hanno preceduto personaggi storici del territorio come i fondatori delle aziende Erbolario e Zucchetti. Realtà che sono tutt’ora tra le più importanti esistenti in zona". Sensibilissima, del segno dei pesci, golosa di meringhe, con un metabolismo rapidissimo "che invidiano tutti", amante degli spuntini notturni e dei fornelli, incuriosita dall’atteggiamento distaccato ma anche coccolone dei gatti e appassionata di album fotografici, la ragazza invita le donne a scoraggiare il maschilismo: "Dovremmo cercare di essere sempre noi stesse come gli uomini. Loro infatti non si fanno tanti problemi a mostrarsi con pregi e difetti. Non si deve sempre dimostrare 10 | marzo 2011
2 "fanno è divertente tornare a Lodi, tutti mi grandi feste. Non so se me lo merito... sono sempre io, la stessa di prima. Ma non posso mentire, mi fa veramente un grande piacere."
qualcosa a qualcuno né prostituirsi per avere una vita agiata alle spalle del compagno. In questo modo senza di lui non si è più nessuno e non è giusto. Si rischia inoltre di distruggere l’immagine della donna che è già difficile da difendere". Gli ultimi impegni della ventiseienne sono stati gli scatti per la campagna Davidoff alle Hawaii: "E presto andrò a Parigi a sfilare in esclusiva per Chanel haute couture" conclude. ✽
NEW GENERAL SECURITY 2 SRL Sede Legale: Via W. Tobagi, 12 SAN CIPRIANO PO’ (PV) Sede Operativa: Via delle Industrie SOMAGLIA (LO) Tel. 0377 89147 Fax. 0377 89618
{ donne d'italia }
46,6%
è la percentuale di donne che risultano occupate, contro il 70,7% degli uomini (ricerca Istat 2007)
Italia in rosa uno stato incompiuto
P
arlare di donne e ruoli impegnati a livello professionale è sempre cosa ardua, soprattutto se l'argomento è affrontato da una donna, che ovviamente finirà per essere spudoratamente di parte. Figuriamoci se poi scrive per una rivista tutta in rosa. Fatto sta che affrontare un argomento tanto delicato non è semplice: innanzi tutto è necessario non scadere nella retorica e nei mitici slogan anni sessanta, che sono serviti tanto in quell'epoca per affermare con orgoglio l'uguaglianza di genere ma che adesso sembrano un po' datati e per certi aspetti forse eccessivi; il fatto certo è che, ancora oggi e forse più che mai, la donna si trova davanti al tremendo dilemma: la carriera (il lavoro) o la famiglia? E in aggiunta: ma se faccio carriera, quanti uomini troverò che mi pestano i calli perché appartengo al gentil sesso? Dettaglio non da poco mie care e noi lo sappiamo bene. Indubbiamente nell'ultimo secolo la condizione della donna ha avuto un'inarrestabile evoluzione, e questo elemento è indissolubilmente legato al suo ingresso nel mondo del lavoro. Intendiamoci, si parla di lavoro formalmente riconosciuto e pagato, considerato il piccolo dettaglio che il lavoro femmini-
12 | marzo 2011
Il belpaese maglia nera delle pari opportunità sia in politica che a livello professionale di Simona Rapparelli
le per definizione, cioè la cura dei familiari e la riproduzione della specie umana per molto tempo non è stato considerato tale, né tanto meno retribuito. Ed ecco qui la fatidica compresenza di ruoli, con cui spesso le donne devono fare i conti, a causa della splendida quotidianità del doppio carico, lavorativo e familiare. Al tempo stesso, la loro partecipazione al mondo del lavoro, pur in crescita costante, è rimasta a lungo marginale e ancora oggi è purtroppo tristemente lontana da una effettiva parità, quantitativa e qualitativa: le donne occupate sono ovunque meno (e in Italia, molto meno) degli uomini, hanno guadagni
Perlomeno desolanti: lo scorso 7 marzo è stata presentata a Palazzo Montecitorio, nell'ambito degli incontri della Fondazione della Camera, realizzata da Lorella Cedroni (Professore associato di Filosofia politica, Dipartimento di Studi Politici, Facoltà di Scienze politiche, La Sapienza Università di Roma, Facoltà di Scienze politiche) e Marina Calloni (professore ordinario in filosofia politica e sociale presso la Facoltà di Sociologia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca) una ricerca dal titolo "Le donne nelle istituzioni rappresentative dell’Italia repubblicana: una ricognizione storica e critica", in occasione della Giornata internazionale della donna. Ecco le conclusioni a margine del lavoro: "L’Italia è tra gli ultimi paesi al mondo per quanto riguarda la percentuale di donne presenti in posizioni apicali in campo politico, economico e sociale. La scarsa presenza di donne nelle istituzioni è segno evidente di una crisi generale della rappresentanza politica, crisi che si esprime generalmente attraverso la richiesta di un maggiore e migliore rispecchiamento, ossia di rappresentanza sociologica o descrittiva. Il corto circuito tra rappresentanza politica e rappresentanza sociologica è solo un aspetto di questa dinamica all’interno della quale non trovano spazio, né espressione, gli interessi generali del paese". "La questione della “presenza” delle donne - sostengono le autrici della ricerca - non esaurisce, però, il problema della rappresentanza, né la discussione sulla rappresentanza delle donne può coincidere con quella della mera autorappresentanza. Tale considerazione dovrebbe far riflettere su quanto sia fuorviante trattare il problema della rappresentanza di genere come una questione meramente “quantitativa” o peggio ancora “formale” di semplice “presenza” e “visibilità”. Ciò che è invece importante rilevare è che la richiesta di una maggiore presenza di donne in politica e di un’adeguata rappresentanza è indicativa di una “emergenza” sociale. Pertanto, accertare “quante” donne sono presenti nelle istituzioni non è sufficiente – anche se i dati sono necessari per definire l’entità del problema – piuttosto è necessario indicare in quali termini una presenza più consistente delle donne in politica possa “fare” la differenza e far prevalere una diversa “progettualità” politica". "L’asimmetria di potere - concludono - a livello politico è invece un “indicatore simbolico” evidente di come non sia realizzata nei fatti l’eguaglianza tra i generi. I sistemi politici nei quali le donne sono sottorapresentate sono da ritenersi, pertanto, sistemi democratici “incompiuti”. ✽
inferiori, ottengono spesso lavori precari e di minore durata, sono maggiori in alcuni settori e praticamente escluse da altri, hanno minore accesso a posizioni di responsabilità. Che bel quadretto! Ma, facciamoci ancora un po' di male dando un'occhiata a qualche cifretta. L’Italia si distingue negativamente rispetto alla maggior parte dei paesi sviluppati, è al di sotto della media europea in quasi tutti gli indicatori ed è divisa in due parti molto differenti tra loro. Il Piemonte, come la maggior parte delle regioni del nord, è in condizioni migliori della media nazionale ed è abbastanza vicino alla media europea: per quanto riguarda il tasso di occupazione femminile (56%, con possibilità di raggiungere l’obiettivo fissato dal Consiglio Europeo di Lisbona, che è il 60% nel 2010). In una ricerca Istat datata 2007, si scopre che risultano occupate il 46,6% delle donne tra i 15 e i 64 anni contro il 70,7% degli uomini. Anche per la classe di età in cui si raggiungono i livelli massimi di occupazione, ovvero per le persone che hanno una
13
{ donne d'italia }
fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni, le differenze sono notevoli: 61,3% per le donne e 91,2% per gli uomini. Il confronto con gli altri paesi è quasi tragico: dodici punti in meno della media europea, anche inclusi gli stati di recente ingresso, venti in meno degli Stati Uniti, ventiquattro della Svezia. Allo stato attuale sembra impossibile che l’Italia possa raggiungere l’obiettivo del tasso di occupazione femminile (cioè la percentuale di donne occupate sul totale delle residenti tra i 16 e i 64 anni) del 60% nel 2010, stabilito per i paesi europei.. Ma all’interno di questo risultato deludente, impressiona il divario tra Nord e Sud, superiore ai venti punti, con quattro regioni meridionali che hanno un tasso di occupazione inferiore alla metà dell’Emilia Romagna, prima regione italiana con il 62%. Stesso divario per il tasso di disoccupazione, che nel 2005 è pari al 10,1% per le donne, mentre per gli uomini è il 6,2%. Se raffrontata alla situazione del 1995, tuttavia, la disoccupazione femminile è diminuita di oltre un terzo, mentre la diminuzione per gli uomini è stata meno intensa. Insomma, siamo un paese incompiuto democraticamente e quasi fallimentare dal punto di vista delle differenze di genere sul posto di lavoro. Ma consoliamoci, almeno in parte: siamo noi donne la vera forza della famiglia, quelle che non mollano mai, che hanno la capacità di allattare un figlio, consolare il marito malato (o finto malato), terminare a casa il lavoro dell'ufficio, stirare e volerci comunque bene, il tutto rigorosamente in contemporanea. ✽
CRISTIANI di F.lli Adriano e Filippo s.n.c.
° LAVORAZIONI
A CONTROLLO NUMERICO ° LAVORAZIONI DI FRESATURA ° TORNITURA CNC
FILIGHERA (PV)24 Via-Gui, 62 Via Sassi, GROPELLO CAIROLII (PV) (P PV P V) Tel. Tel. 0382.815003 0382.8150 003 0 00 0 Tel. 0382.969440
14 | marzo 2011
15
{ in coppia }
Supremazia di genere: scarsa cultura o inciviltà? Il rapporto di superiorità dell'uomo nei confornti della donna non è solo una questione di ignoranza di Simona Rapparelli
C
'è una vignetta, abbastanza ricorrente in alcuni settimanali o mensili di svago, che raffigura il classico uomo dell'età della pietra che, con l'immancabile clava in mano, procede verso la propria caverna trascinando per i capelli una donna. Di solito l'immagine è scherzosa, ovvero la rappresentante del sesso femminile accetta “l'attenzione” senza lamentarsi, come una cosa fondamentalmente normale. E i lettori ridono dell'esagerazione. D'altronde, come è possibile anche solo immaginare che nel nostro moderno ventunesimo secolo esistano situazioni simili? O no? Basta scorrere le pagine di cronaca di molti quotidiani nazionali per capire che il rapporto uomodonna non sempre è alla pari: dell'argomento si è interessata anche la televisione, con trasmissioni ad hoc che hanno raccontato storie tragiche di donne uccise dai loro compagni, vessate, violentate e picchiate senza pietà, rese innocue e silenziose a furia di minacce e botte, eternamente al servizio del loro padrone come schiave mute, devote e piene di lividi nel corpo e nell'anima. Sono situazioni estreme, fatte di ignoranza, assenza di rispetto e senso di superiorità, di superbia, di indole violenta.
16 | marzo 2011
Facciamo un passo indietro La storia d'altronde è tristemente costellata di soprusi: si pensi al ratto delle Sabine, alla caccia alle streghe, ai matrimoni combinati rinascimentali, ai grandi navigatori che non portavano donne sulle imbarcazioni perchè semplicemente si pensava che semplicemente menassero sfortuna. Poter osservare la storia può esserci utile per ricostruire un cammino femminile fatto di affermazione della superiorità maschile. Si pensi anche, per esempio, alla storia cinquecentesca di Isabella d'Este, moglie del marchese di Mantova Francesco Gonzaga: giunta sposa nella città del marito con tutti gli onori che si potevano convenire ad una donna nipote di re (in questo caso per parte di madre, la napoletana Eleonora d'Aragona), è stato chiaro fin da subito che i ruoli destinati alla giovane marchesa dovevano essere limitati alla femminilità. Via libera quindi all'organizzazione di una sala dedicata a trucchi, pomate di bellezza, abiti e sarte, acconciature, crescita dei numerosi figli, allestimenti di spettacoli teatrali e ricevimenti. Peccato che Isabella fosse una donna davvero unica, che sapeva sposare le sue qualità in rosa con un amore spassionato per la vita politica del suo tempo e peccato
anche che suo marito – politicamente poco abile – non solo avesse intuito le capacità isabelliane, ma avesse chiuso in faccia alla moglie la porta della stanza dei bottoni mantovana. Della serie: sei una donna? Sta al tuo posto, e che diamine! La storia poi, diede ragione alla giovane marchesa (che ancora oggi viene ricordata per il suo acume politico): il marito venne rapito in battaglia dai veneziani e rinchiuso nel carcere della città lagunare per quasi tre anni. In quel periodo a Mantova Isabella regnò sul serio, rassicurò il popolo e brigò con tutta l'Italia e con mezza Europa per far liberare il marito. Risultato? Francesco Gonzaga, rientrato a Mantova, riprese in mano le redini del governo senza ne-
anche ringraziarla e ferendola nel suo orgoglio di donna e di governante. Poco male, per fortuna il senno di poi degli storici le attribuì il giusto onore. Resta la domanda un po’ inquietante: se una marchesa (che aveva il potere di ribadire le sue nobili origini) veniva considerata così, che destino potevano avere le popolane?
La storia è costellata di soprusi: si pensi al ratto delle Sabine, alla caccia alle streghe, ai grandi navigatori che non portavano donne sulle imbarcazioni perchè si pensava che portassero sfortuna.
17
{ in coppia }
Dopo il lungo salto nel passato torniamo al nostro presente e ad argomenti più spiccioli, perchè sono tante le manifestazioni della convinzione maschile di stare un paio di gradini sopra la testa del genere femminile. Esistono infatti ancora oggi – e probabilmente non periranno mai - tanti piccoli segni tangibili e quotidiani dell'arcaico istinto di supremazia dell'uomo: non vi siete mai sentite dire frasi del tipo: “oggi sei nervosa, saranno i tuoi problemi mensili”; oppure “uffa come sei noiosa, continui a parlare”; oppure ancora: “lascia stare non sei capace, non è una cosa da donne”, o l'alternativa “non sono capace di far da mangiare perchè è una cosa da donne”. Sembrano dettagli insignificanti, ma sotto sotto non lo sono per nulla. Hanno la forza di sottolineare, infatti, le differenze tra i sessi, metten-
18 | marzo 2011
Solo una creat creatura femminile sfugge, dell'uomo medio, alle nella mente de classificazioni di genere: la mamma
do la donna in quella solita posizione di essere inferiore in cui è stata relegata per millenni, giocando sulla presunta debolezza di genere. Solo una creatura femminile sfugge, nella mente dell'uomo medio, alle classificazioni di genere: la mamma. L'uomo infatti distingue con decisione le due figure, la donna e la madre: paradossale? No, semplicemente maschile, e per
di più italico. I difetti che normalmente vengono attribuiti alle femmine scompaiono magicamente quando si parla di mammà, figura al di sopra di ogni sospetto. Se lei è pedante e chiacchiera all’infinito con le commesse di un negozio, lui se ne starà quieto in un angolino ad aspettare che la genitrice finisca arrivi a scegliergli pantaloni e camicie; se lo facesse la sua fidanzata dopo mezzo secondo inizierebbero a partire sguardi
dardeggianti del tipo “se non la smetti di parlare ti pianto qui e vado ad inseguire la prima che passa per il corso”. Insomma, c’è materiale a sufficienza per farsi qualche domanda e tentare di dare una risposta: i rapporti di conflitto e superiorità dell’uomo nei confronti della donna dipendono da inciviltà oppure da scarsa cultura? La violenza in genere e, in questo caso, di genere non dipende sempre strettamente dalla mancanza di cultura: ci sono professionisti emeriti con studi mirabolanti alle spalle che hanno usato violenza nei confronti delle donne, per voglia di dominio, paura di essere superati, insicurezza e terrore dell’abbandono femminile. Certo, in ambienti dove la cultura non entra è più facile che “le cose vengano risolte alla vecchia maniera”, come si fa con gli animali che non ubbidiscono, ma non sempre è così. E’ semplicemente mancanza di rispetto, una smisurata mancanza di rispetto nei confronti dell’altro, sia esso il vicino di casa, un cane, una collega di lavoro. E’ un orribile mix tra indole violenta, insicurezza e superbia.
Lavato, stirato e già consegnato!
' Pulitura pelli ' capi di abbigliamento ' tendaggi in genere ' tappeti sia nazionali che esteri
Per concludere: tornando al Ratto delle Sabine, leggenda e non verità storica, qui sotto riportiamo un passo che riteniamo significativo:
' piumoni, coperte in lana e non ' abbigliamento da lavoro
“A tutto questo si aggiungevano poi le attenzioni dei mariti (i quali giustificavano la cosa con il trasporto della passione), attenzioni che sono l'arma più efficace nei confronti dell'indole femminile”. E se già Tito Livio lo aveva capito che le attenzioni sono l’arma più efficace nei confronti dell’indole femminile, i nostri maschi cosa aspettano a rendersene conto? ✽
STRADELLA Via Verdi 10 • Tel. 0385/245783 CIGOGNOLA c/o Arredomercato Oltrepo • Tel. 0385/5333619
{ 8 MARZO }
ALDA MERINI Alda Merini, poetessa e scrittrice milanese, scompare nel novembre del 2009 dopo la pubblicazione del suo ultimo libro in prosa “Lettere al Dottor G”. Le opere e la biografia sul sito www.aldamerini.it
“Non sono una donna
ALDA MERINI
addomesticabile”
di Alessia Benaglio
Alda Merini
LA M MIMOSA Appartiene alla famiglia delle acacee e originaria dell'America del Sud, si usava regalarla in occasione dei fidanzamenti.
20 | marzo 2011
L
’8 marzo è il giorno della festa della donna. E’ prassi comune ricevere una mimosa, uscire a cena con le amiche e, in certi casi, godersi uno spettacolo di spogliarello maschile. Ma davvero queste pratiche ci gratificano? Davvero trattare gli uomini come oggetti almeno una volta l’anno ci fa sentire bene? Addirittura c’è la leggenda secondo la quale l’8 marzo è il giorno in cui “si aprono le gabbie”, cioè il giorno in cui donne che non escono mai si concedono un’ora d’aria e uomini single vanno a caccia approfittando della maggiore quantità di prede in circolazione. Forse non tutti sono a conoscenza dell’origine, del vero significato dei festeggiamenti ma in una situazione delicata per il ruolo della donna come quella attuale ciò non è ammissibile. Circolano dicerie secondo cui la festività dell’8 marzo venne istituita per
ricordare le operaie uccise da un incendio causato volontariamente dal proprietario della fabbrica in cui lavoravano oppure per ricordare la repressione violenta della manifestazione sindacale di alcuna operai tessili a New York. Storie coinvolgenti e suggestive ma niente di tutto ciò è mai stato confermato. E non è vero nemmeno che la mimosa divenne il simbolo della festa delle donne perché accanto alla famosa fabbrica cresceva una pianta di mimose, venne scelta perché è un fiore semplice ma con un profumo molto forte che fiorisce proprio e soltanto nei primi giorni di marzo. La nascita della festa della donna risale al lontano 1907 quando durante il Congresso della II° Internazionale Socialista a Stoccarda venne posto per la prima volta come tema all’ordine del giorno la questione femminile e il loro diritto al voto. Il 28 febbraio dell’anno successivo venne celebrata negli Stati Uniti la prima
e ufficiale giornata della donna in occasione della manifestazione in favore del diritto al voto femminile. A seguito di questi avvenimenti, si sentì forte la necessità di istituire un giorno dedicato alla rivendicazione dei diritti delle donne e così fu. In Germania venne scelto il 19 marzo per ricordare la disfatta del Re di Prussia di fronte alla minaccia della rivolta proletaria per non aver mantenuto la promessa di riconoscere il voto anche alle donne. In Russia fu scelto l’8 marzo per ricordare quella fatidica data del 1917 in cui le donne manifestarono in piazza per la fine della guerra e che viene solitamente indicata come l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Anche in Italia la scelta cadde sull’8 marzo, proprio per celebrare quelle donne che avevano avuto un ruolo attivo nella caduta dello zarismo. Non è tanto importante conoscere la data precisa in cui viene festeggiata la ricorrenza quanto invece lo è constatare che coincide sempre
con avvenimenti che hanno influenzato (o ci hanno provato) la storia femminile di un paese. E’ un giorno in cui ricordare le conquiste politiche e sociali che hanno ottenuto le nostre antenate senza dimenticare le violenze che hanno dovuto subire per raggiungere i loro obiettivi. E’ un giorno in cui ricordare e lasciarsi ispirare
da grandi donne che con la loro forza di volontà hanno contribuito a cambiare il mondo. Pensiamo a Marie Curie la prima donna nella storia a ricevere il Premio Nobel e non una ma due volte! Pensiamo alla politica birmana Aung San Suu Kyi, capo del movimento non-violento,
da anni lotta in difesa dei diritti umani. Anche lei vincitrice di un Premio Nobel per la pace nel 1991 utilizzò i soldi del premio per finanziare la costruzione del sistema sanitario e di istruzione birmano. Pensiamo anche a casa nostra. Penso a Alda Merini, poetessa e scrittrice recentemente scomparsa. Non vinse mai il Nobel ma la sua ordinaria follia merita anche di più. E’ la festa della donna, ogni donna può celebrarsi come meglio crede. Io voglio festeggiare così, dedicandovi un paio di strofe della poesia “Il regno delle donne” della poetessa milanese. “Guarda il sole quando scende ed accende d’oro e porpora il mare, lo splendore è in voi, non svanisce mai perché sapete che può ritornare il sole, dopo il buio ancora il sole. E se passa il temporale, siete le prime a ritrovare la voce, sempre regine voi, luce e inferno poi, anche il male non può farvi male.” Auguri. ✽
21
{ noi e la casa }
Ostello internazionale per la gioventù
L
’obiettivo è nobile e ambizioso: recuperare una vecchia dogana per farne un ostello di accoglienza per la gioventu’, un progetto da 1.500.000 di euro senza scopo di lucro che dovrebbe nascere proprio questa primavera. Soltanto la volontà di creare un nuovo spazio sociale pubblico per Pavia e il suo Oltrepo, specificatamente a Rea Po, in una terra di confine sulle rive del nostro grande fiume. Si chiama Villa Gaia perché intitolato ad una ragazza scomparsa, Gaia Sant’Agostino. Al proposito infatti è stata creata anche una Fondazione Gaia che si propone di prevenire e ridurre situazioni di disagio delle persone che si vengono a trovare in situazioni di difficoltà, tramite il finanziamento e la realizzazione di ogni attività ritenuta utile a tal fine, in Italia e all’estero per ono-
22 | marzo 2011
rare il ricordo e l’attività svolta di Gaia Santagostino cui è intitolata. La solidarietà sociale è la principale finalità della Fondazione che è particolarmente attiva nel promuovere le pari opportunità, l’assistenza sociale e socio-sanitaria, beneficenza, istruzione, formazione, promozione della cultura e dell’arte, tutela dei diritti civili e ricerca scientifica di particolare interesse sociale. Ovviamente le donne diventano in questo caso interlocutore privilegiato. L’ostello della gioventù dovrebbe portare gente da ogni parte del mondo a conoscere il Po. E’ pensato per accogliere giovani, gruppi familiari, donne con bambini e pellegrini. Un ostello con alti standard di accoglienza che offrirà una cucina a chilometro zero con i prodotti della terra, e che darà ai piccoli comuni rivieraschi del Po, poco evoluti dal punto di vista turistico e poco attrattivi al momento, una
A Rea, in Oltrepò, una Fondazione che si occupa di creare uno spazio sociale pubblico e sostenere le donne in difficoltà di Rossana Trespidi
chance in termini di sviluppo economico e culturale. Lo scopo è di raggrupparli come un unico polo di attrazione di una cultura antica e di tradizioni legate al fiume. “Qualcuno continua a considerarla un’impresa folle, ma per fortuna molte persone ci hanno creduto sin dall’inizio e hanno deciso di partecipare. Per noi è
un modo per far vivere Gaia” dice Isa Maggi tra i promotori dell’iniziativa. Villa Gaia accoglierà attività culturali e sociali, che si alternano nei vari spazi per offrire laboratori, incontri, eventi e altre iniziative rivolte al pubblico e in particolare alle donne. Al momento è già stata aperta la biblioteca che il Comune di Rea ha riconosciuto come biblioteca comunale. Nell’Ostello vero e proprio poi la biblioteca potrà disporre di uno spazio molto più ampio e accogliente. L’obiettivo è creare uno spazio dove non
soltanto trovare attività o servizi da consumare, ma iniziative in grado di offrire nuove forme di socialità rurale e di accoglienza per donne e bambini in difficoltà. Le donne che ne avranno bisogno potranno contare su un valido sostegno. Per realizzare il “sogno” di Villa Gaia la Fondazione raccoglie libri per la biblioteca, mobili, scaffali, letti, piastrelle e materiale di costruzione, persino piatti e vasellame. Ovviamente è anche possibile effettuare delle donazioni (sono già stati raccolti 1.800 euro). Su facebook è
stato aperto anche il gruppo. Villa Gaia non è l’unica idea, accanto infatti c’è un Cafè, il mercatino a filiera corta con possibilità di acquistare i prodotti Slow Food e il forno dove si produce il tradizionale Pan del Po. In questo modo vengono raccolti fondi e idee per portare avanti l’intero progetto. C’è in cantiere anche una assemblea pubblica per discutere con la comunità pavese delle prospettive di Villa Gaia. ✽
Centro Didattico Pavese cartoleria cartoleria fotocopie fotocopie libri libri testo scolastici
©Adve ©A © Adve Adv A dve vve eru rrum um u m
libri libri per ragazzi materiale materiale didattico Forniture didattiche per scuole, enti, comunità Attrezzature per parco giochi 23
Pavia - Galleria Manzoni, 18/20 tel. 0382 33605
{ noi e la casa }
COMPRO casa disperatamente... anzi no! AFFITTO Un must per gli italiani, la casa di proprietà. In attesa però del grande acquisto, si affitta di Chiara Pelizza
A
ffittare o comprare casa: certe volte il gioco non vale la candela. Le belle soluzioni in centro storico, che qualificate agenzie di mediazione offrono, hanno un valore di mercato non all’altezza di tutte le tasche e quindi parrebbe valga la pena di comprare l’immobile, magari chiedendo un mutuo. Ma è un serpente che si mangia la coda e questa crisi induce tutti a riflettere molto di più per ogni passo economico che prima poteva sembrare un investimento, ora potrebbe portare solo ad un salasso. Ma la casa rimane il sogno di tutti e nonostante con la crisi la situazione si avverta bloccata, soprattutto per quanto riguarda la vendita di case, alcuni prodotti funzionano senza arresti: gli immobili in centro storico, il semi centro storico e la prima cintura di periferia resistono per
26 | marzo 2011
gli acquisti importanti dei pavesi, così come i mono e i bilocali in periferia per investimenti. “Per altre formule la situazione è piuttosto stagnante” dice Fabio Zavatarelli dell’agenzia immobiliare Gruppo Casa. Bloccando la richiesta di vendita, è fisiologicamente aumentata quella d’affitto, i cui prezzi sono sostanzialmente rimasti invariati rispetto a due anni fa senza subire oscillazioni corpose nè in ribasso nè in rialzo. Anzi, se di modifiche si può parlare, possiamo far riferimento ad una leggera flessione dei prezzi, sensibile soprattutto rispetto alla qualità della proposta dell’immobile. Molto più curato e di un livello estetico in netto miglioramento, l’appartamento che si affitta non ha nulla a che vedere con quei locali poco più di stamberghe che qualche anno fa venivano occupate da studenti o single della prima ora. Dimenticati tavoli e sedie di formica, pavimenti di linoleum, cucine economiche e altri reperti sopravvissuti dagli anni ’60 ad oggi e reciclati nelle seconde case messe in affitto, l’arredamento si è raffinato. Contenendo i costi, il buon gusto fa la differenza. Scelta di complementi di maggior pregio anche se basici ha fat-
to sì che la proposta si affinasse e anche la richiesta va in quella direzione. Anche le giovani coppie puntano all’affitto. Sempre più difficile infatti per i giovani fare un investimento che non può essere tentato ma che una volta intrapreso deve necessariamente andare a buon fine; altrimenti si paga in penali, iscrizione nella lista degli insolventi e in more con tassi in aumento senza paracadute. Risultato di ultima analisi di un processo complicato e globale di cui tutti abbiamo sentore direttamente sulla nostra pelle: crisi occupazionale, precarietà contrattuale e contributiva, insomma, difficoltà a sbarcare il lunario rendono proibitivo quasi ogni tipo di investimento che vada altre una certa soglia economica e temporale. Troppe formalità giustamente richieste dalla burocrazia bancaria, impediscono l’accesso al credito e al mutuo. Secondo i dati offerti dall’Istat riguardanti il primo trimestre del 2010, la situazione è però
Volpara - In un piccolo borgo del comune di Volpara, abitazione rustica in sasso, semindipendente, su tre livelli, area di pertinenza e giardino di circa mq 600; completa la proprietà un lotto da mq 1000 circa di terreno a frutteto. € 145.000,00
diamo i
NUMERI Dopo un periodo di brusco rallentamento dal 2007 al primo trimestre 2009, nei primi mesi del 2010 le convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari sono state pari a 190.728, in aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda invece la situazione mutui, Istat mostra che nel primo trimestre 2010 sono stati stipulati quasi 180 mila mutui, di cui il 58,9% con costituzione di ipoteca immobiliare e il 41,1% senza costituzione di ipoteca immobiliare. Il numero totale dei mutui è aumentato del 13,7% rispetto al primo trimestre 2009
Golferenzo - Graziosa residenza di campagna ristrutturata, composta da ampio soggiorno/pranzo con camino, cucina abitabile, 3 camere da letto, 2 bagni, sala lettura/tv, studio, lavanderia, cantina. Annesso grazioso giardino di mq 700. Panoramica. € 345.000,00
Ziano Piacentino - In posizione molto panoramica, casale di circa mq 400 su tre livelli, di recente ristrutturazione, composto da ingresso, soggiorno, grande cucina, 3 camere, 2 bagni, cantina, grande locale soppalcato. Giardino recintato. Abitabile subito. € 650.000,00
Lilium Immobiliare Via Crispi 18 – 27047 S. Maria della Versa (PV) Tel 0385.798097 – Fax 0385.798985 www.liliumimmobiliare.com info@liliumimmobiliare.com
27
rr rr rr rr rr rr rr rr rr r rr rr rr rr rr rr rr rr rr r { noi e la casa }
in ripresa. Vutto questo va aggiunto al fatto che in Italia c’è una particolare affezione per la casa. Diversamente dal mercato americano, dove non solo non si costruisce sul mattone ma si tende a cambiare casa molto più spesso che da noi, soprattutto dopo il pensionamento, quello italiano vive di un rapporto stretto tra acquirente e immobile. La casa è per la vita. Impensabile poi per alcuni buttarsi nel turbine continuo di traslochi e spostamenti: una volta che si sceglie, è fatta. Soprattutto per gli anziani, legatissimi alle mura domestiche ed alle abitudini che li circondano.
Se siete In due ❤ La coppia sceglie spesso il taglio del bilocale perché contiene le spese, e si è disposti a spendere un po’ di più per trovare una soluzione arredata decorsa; in particolare si punta a trovare casa con termo autonomo e con una cucina dalle linee moderne e pratica per evitare di essere costretti a questa onerosa spesa. La situazione però si complica se si esce dalla città; “nelle zone di periferia e nei paesi la situazione è veramente difficile” continua Zavatarelli. Chi cerca la periferia ma soprattutto chi cerca il paese lo fa per una necessità di indipendenza. Sono le famiglie a prediligere gli spazi che il centro non offre: giardino, box e balconi sono un must per molti professionisti che hanno vissuto per anni in centro città e, una volta sposati, scelgo no per i loro figli qualcosa di diverso. In generale si sta sviluppando un nuovo fenomeno rappresentato soprattutto dai divorziati, che, tornati single, vivono preferibilmente in modo o bilocali; un mercato oggi molto forte per gli affitti. Sia quindi nella vendita che nell’affitto le esigenze sono cambiate rispetto a qualche anno fa e si punta comunque a cercare tagli di piccole
28 | marzo 2011
È variata anche la durata della permanenza negli appartamenti: ogni due o tre anni può capitare di cambiare casa. Per le coppie, questa è una prova di convivenza per conoscersi prima del passo del matrimonio dimensioni: il bilocale è la scelta che va per la maggiore e il centro storico è scelto soprattutto da professionisti o pendolari per la vicinanza alla stazione. È variata anche la durata della permanenza negli appartamenti: ogni due o tre anni può capitare di cambiare cosa. Per quanto riguarda le coppie, questa è una prova di convivenza per conoscersi prima del passo del matrimonio Non è da escludere che l’offerta possa essere satura di nuove proposte. “Dove si è costruito molto nuovo, la situazione è ferma perché non si riesce a vende-
re; chi acquista è soprattutto chi ha una base economica solida da cui partire visti i problemi di accesso al mutuo a cui si faceva riferimento”, ancora Zavatarelli. La situazione di impaludamento del mercato non si distingue a seconda delle zone: per quanto riguarda la situazione pavese, la parte dell’alta collina è sempre stata particolarmente difficoltosa e i cantieri hanno sempre faticato a trovare qui terreno fertile di proliferazione, mentre la zona della Lomellina risente, anche per quanto riguarda il mercato, della vicinanza di Milano. .✽
r rr rr rr rr rr rr rr rr rr r rr rr rr rr rr rr rr rr rr
MELITA TONIOLO
29
Ristrutturare
{ casa dolce casa }
U
na scelta impegnativa, non solo mentale ma anche economica. La ristrutturazione della casa che si vuole acquistare o alla quale si vuole dare una sostanziosa rinfrescata è un momento decisivo attraverso cui, prima o poi nella vita, si deve passare. Taluni l’attraversano con riluttanza per la lungaggine dei lavori che
30 | marzo 2011
una scelta di gusto, soldi, impegno e qualità di Chiara Pelizza
spesso, trascinandosi nel tempo allungano anche i prezzi e gonfiano i preventivi. Per altri invece un bella occasione per conoscere mode e tendenze del design e dell’architettura, scoprendo mondi prima sconosciuti. Vero è che la ristrutturazione, consegnate idee e caparre, inizia con un serie di documenti, alcuni dei quali, fortunatamente, prevedono sgravi fiscali non indifferenti. Fino al 55% per
quello che concerne il risparmio energetico e il 36% detraibile per quello che riguarda gli interventi di ristrutturazione in genere. Gli incentivi quindi riguardano per esempi gli infissi, la cui sostituzione può avvenire per limitare la dispersione energetica e ridurre quindi l’inquinamento. Importantissima la nuova certificazione energetica. Molte persone ancora ne ignorano l’esistenza e l’obbligatorietà di compilazione e per questo rischiano di incorrere in sanzioni. Le certificazione è uno strumento attraverso il quale tecnici specializzati attestano qual è il grado di efficienza, ovvero quanto calore disperde o mantiene, di un edificio e deve essere adeguatamente compilata Quest’operazione viene seguita sia da un geometra che si può contattare anche tramite il mediatore che ha curato la compravendita immobiliare o dall’architetto che ha incarico dei lavori. Ma ristrutturare affidandosi ad un professionista in architettura è una scelta da ricchi? “No – dice Luca Gangemi architetto con all’attivo importanti lavori e collaborazioni per il suo LaboratorioViola – per nulla. Si preferisce affidarsi all’impresa pensando di aver maggior controllo sui lavori in corso ma spesso non è così. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a professionisti del settore che garantiscono maggiore standard di qualità sia nell’aspetto tecnico con la presenza in cantiere sia nella riuscita
Chiediamo all'esperto Fabio Zavatarelli Titolare dell’agenzia immobiliare Gruppo Casa
Crisi e mercato immobiliare: quali soluzioni? La frenata delle vendite dovuta alla crisi ha creato una forte richiesta di case in affitto. Grande richiesta di abitazione piccole, termoautonome, senza o con poche spese condominali a causa delle sempre più ristrette famiglie e soprattutto al sempre maggior problema delle separazioni.
Il consiglio dell’esperto, Fabio Zavatarelli Il consiglio agli acquirenti oggi è sicuramente l'investimento in Pavia, la crisi è forte soprattutto nei paesi limitrofi dove vi è stato un eccessiva costruzione. Il mercato è ancora vivo in tutto il cento storico, la periferia ha buona richiesta per mono e bilocali che danno una ottima redditività.
armonica tra edificio e ambiente circostante”. Concorda Fabio Zavatarelli, titolare dell’agenzia immobiliare Gruppo Casa: “Soprattutto nei paesi, sarebbe necessaria più cura nell’estetica esterna per migliorare l’inserimento dell’edificio nell’ambiente”. Spesso il modulo abitativo viene ripetuto per azzerare i costi di ingegno e di questo, quando non sono le persone a pagarne in prima persona, è l’mabientae a risentirne fortemente. Insomma, come sempre il gusto non si compra, ma chi sosteneva che ‘brutte costano meno’ ora dovranno ricredersi. Oggi il senti-
re popolare va in tutt’altra direzione: ecocompatibilità anche estetica contro gli ecomostri che hanno a macchia di leopardo popolato il nostro territorio; a costo di mettere mano al portafogli e investire una cifra maggiore, si preferisce alzare il livello estetico. Difficile però che questo discorso venga fatto dagli investitori del settore, che puntano invece all’essenzialità e all’uniformità, ignorando i gusti personali dell’acquirente. Ecco che la possibilità di personalizzare in via di costruzione è preziosa e desiderata. “La tendenza è comunque a migliorare l’estetica, difficile vendere
©Adverum
335 7109226
INSTALLAZIONE PANNELLI RADIANTI per pavimenti
CONDIZIONAMENTI CANALIZZATI
IDRAULICA
per uso civile e industriale 31
Via Orsi 64 | 27100 - Pavia | Tel. 0382 422486 | fax 0382 584609 | 335 7109226 | rinofogli@libero.it
{ casa dolce casa }
o affittare qualcosa di brutto, il livello quindi si è mediamente alzato”, continua il mediatore. La situazione pavese rispecchia forse quella di altre città; qui c’è un discreto numero di imprenditori pronti ad investire nell’immobiliare; la risorsa inesauribile è legata all’Università che ogni anno attira una popolazione di studenti notevole. Anche la vicinanza a Milano città verso la quale c’è un flusso quotidiano di pendolari fa sì che si scelga Pavia come casa. Di tendenza negli ultimi anni anche la scelta della cascina ristrutturata in cui ritrovare uno spazio verde da vivere e l’indipendenza, che rimane sacrificata in appartamento. Nel caso della cascina o dei grandi spazi soprattutto consegnati ad un’impresa, difficilmente si coinvolge un architetto. La ristrutturazione a piccola scala è invece richiesta quotidiana per un studio di architettura avviato come Laboratorio Viola. “La casa è espressione dei desideri di chi la va ad abitare” dice Luca Gangemi. Ricerca di qualità e espressione del proprio gusto in forme architettoniche armoniche è compito dell’architetto, che non solo quindi sbroglia le diverse matas-
La tendenza è comunque a migliorare l’estetica, difficile vendere o affittare qualcosa di brutto, il livello quindi si è mediamente alzato
32 | marzo 2011
se burocratiche ma guida nella scelta estetica. Non solo. “L’architetto aiuta nella scelta del materiale che al giorno d’oggi non è cosa facile” dice Gangemi. Ampio il ventaglio di acquisto per quanto riguarda i materiali ma altrettanta ampia la possibilità di incappare nella bassa qualità. “Difficile scegliere per l’utente e soprattutto rischioso”; il professionista ottimizza e razionalizza gli spazi, rendendoli vivibili e si pone a metà strada tra l’impresa che tende a rimpicciolire e il modello del vecchio appartamento che invece non era in grado di sfruttare gli spazi a disposizione. Gangemi ha lavorato per tante giovani coppie che si impegnano nella ristrutturazione di appartamenti mediamente sui 70 mq2 e sottolinea che una ristrutturazione base non è così economicamente impegnativa come si può pensare. Chiude: “Quando c’è crisi emergono le realtà migliori. I momenti difficili servono a far cadere i rami secchi e anche ad escludere chi, senza offrire qualità, se ne vuole approfittare”. E ora la situazione com’è, ci sono segni di ripresa? “Sì, pare che il 2011 sia iniziato con il piede giusto”. ✽
domande a
Luca Gangemi Architetto e titolare di Laboratorio Viola
Tendenze 2011, colori: Spopola l’eleganza del grigio in tutte le sue tonalità e sfumature fino al blu. Per gli esterni, si scelgono toni collegati al colore della propria terra e della tradizione locale. Per il centro storico è più difficile, infatti spesso ci sono vincoli che limitano le scelte personali.
Quali i materiali che vanno per la maggiore? Per gli interni sicuramente le resine per i rivestimenti. Ritornano le pietre naturali per i pavimenti, materiali che si usavano prima dei materiali industriali. Per gli esterni, nelle soluzioni di ristrutturazione di edifici storici si cerca soprattutto la trasparenza e materiali neutri come il vetro proposto in tanti parapetti. ✽
©Adverum Impresa iscritta a:
è orgogliosa di presentare le novità delle sue due linee di prodotto Persiane in acciaio Serramenti in PVC Unione degli Industriali della Provincia di Pavia
A VOSTRA DISPOSIZIONE per un preventivo gratuito senza impegno possibilità finanziamenti tasso zero
Concessionari del brevetto per la zona di Pavia, Milano, Lodi, Alessandria, Novara e comuni limitrofi a Milano Nord
Nuovi colori su serramenti in PVC di nostra produzione (effetto legno verniciato e colori speciali)
Ser. Fer. Al. s.a.s • Via Madonnina, 34 • Vidigulfo (PV) Tel. 0382 619225 • Fax 0382 619228 33 www.serferal.t • serferal@tin.it
{ noi e la casa }
Ho deciso: vado a vivere
da sola
(ma che fatica!) di Daniela Capone
G
enerazione 1000 euro, addio! Benvenuta generazione 500 euro! Che brutto sentirlo e ancora più brutto è scriverlo; ma la verità, si sa, fa male. Cari giovani, la vita si fa sempre più dura e prima o poi arriva per tutti il momento di tirasi su le maniche … e faticare! Quante volte sentiamo parlare di uomini mammoni? Sì, davvero molti gli uomini che amano vivere sotto il tetto di mamma e papà, ma ultimamente direi più per convenienza che per attaccamento alla cara mamma. Invece per noi donne le cose sono diverse. Noi amiamo e ameremo sempre stare legate ai nostri genitori ma, crescendo, sentiamo il bisogno di indipendenza, di crescita personale e di autonomia.
Ciao mamma, vado a vivere da sola (ce la farò?) Certo, il desiderio di avere una cosa tutta nostra, fare quel che ci pare, gestirci il nostro tempo sono necessità che aumentano sempre più quando si vive con i genitori. Secondo recenti sondaggi, la donna decide di lasciare il focolare a partire dai 25 anni. Ma mille e ancor di più le difficoltà da affrontare. Purtroppo le nuove generazioni vivono in questi anni caratterizzati da una crisi grande, imprevista, difficoltosa ma, soprattutto, interminabile. Questa la prima e maggiore difficoltà con la quale combattere all’inizio della nostra nuova vita.
34 | marzo 2011
Se si esce di casa avendo il benestare di “mami” e “papi”, beh, un buon monolocale in affitto non sarà certo difficile trovarlo, magari anche già arredato. Ma se mamma e papà decidono di “lasciarci camminare con le nostre gambe”… il tutto avrà un sapore leggermente più amaro. La soluzione è una: cercare un coinquilino. Trovata la compagna di casa, si devono stabilire le regole. Punto quest’ultimo certamente inutile se si decide di vivere completamente in autonomia. Certo, ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro ma, purtroppo, sapersi mantenere non è cosa facile. Andare a vivere da soli è un passo molto importante. È uno step che segna la fine della nostra vita “facile”, la fine delle regole di mamma e papà, la fine degli orari stabiliti per cenare, per dormire, per tornare a casa la sera. Vivere da soli ha davvero un sacco di risvolti positivi, perché da lì in poi si inizia a costruire il nostro nuovo “essere”, le nostre nuove abitudini, i nostri nuovi orari e ci si mette alla prova continuamente.
di Dagrada Maurizio &co. snc
Elena, 28 anni, single, lavora come impiegata a Pavia e da un anno ha scelto di trasferirsi da casa dei suoi genitori in periferia a un appartamento in città. Coraggiosa la tua scelta... "Coraggiosa sì, e anche per niente facile, soprattutto sotto l'aspetto economico. Il mio stipendio da impiegata non mi consente di fare grandi cose..." Come riesci a gestire i tuoi guadagni? "I primi mesi è stato complicato (ride). La gestione delle proprie entrate si impara sulla propria pelle, soprattutto sbagliando. Ora però ho imparato ad amministrare nel giusto modo il mio stipendio e con qualche accorgimento riesco a togliermi diversi sfizi. Ho imparato per esempio che impegnarsi a spegnere le luci influisce notevolmente sulle bollette e che una spesa basata sulle offerte porta un grosso risparmio!"
Quali sono i vantaggi di questa nuova vita? "Ce ne sono davvero tanti! Quello che apprezzo di più è il momento del rientro a casa dopo il lavoro. Finita una giornata stressante in ufficio, buttarmi sul mio divano e cenare quando mi va (magari con amici) non ha davvero prezzo!
©Adverum
I tuoi genitori cosa pensano di questa scelta? "Sono assolutamente orgogliosi di me, e mi vengono a trovare spessissimo !"
in legno RONCARO Via dei Livelli, 22 (zona artigianale) Tel. 0382 94337 fax 0385 953992 falegnameriadagrada@libero.it 35
{ noi e la casa } di Tosini Piero
La prova cucina Attenzione, c’è una novità: non si vive di sola pizza! La mamma ci ha abituato troppo bene ed eguagliare lei ai fornelli della nostra nuova casa sarà ad ogni pasto sempre più difficile. Ma tranquille. Inutile fare paragoni …. non la supereremo mai! Una volta imparata questa lezione, ecco che si passa al piano B: pasta, uova, riso e bistecca. La semplicità è il segreto per non patire la fame.
Formazione di rivestimenti in opera e non Rifacimento canne fumarie Personalizzazione immobili con lavori in mattoni a vista
Via Passerini, 41 Dorno (PV) cell. 380 5068938 36 | nov - dic 2010 ediltosini@tiscali.it
C’è chi adora passare il proprio tempo al supermercato (solitamente e ovviamente noi donne), chi odia metterci piede. Ma purtroppo la spesa è cosa indispensabile anche con le finanze al minimo. Insomma, organizzare un’intera giornata non è cosa semplice. Per chi lavora e vuole prendersi del tempo per se, vivere da soli può aiutare enormemente ma può anche rallentare i nostri progetti. Tornati dall’ufficio e dalla palestra non troveremo più il piatto caldo ad aspettarci. La casa non la vedremo più pulita ogni volta che ci gireremo, ma saremo noi a doverla lustrare. Alla fine del mese diventeremo abili nel fare i conti e abili nel rinunciare a quella serata di troppo o a quei vizi al supermercato che ci dava la nostra mamma. D’altro canto però il divano sarà solo nostro, il telecomando solo per noi, la sveglia nel weekend nascosta nel frigorifero, gli orari per pranzare e cenare decisi solo ed esclusivamente dal nostro stomaco e il sabato sera, quando torneremo a casa dopo una lunga serata con gli amici non dovremo più camminare al buio in punta di piedi. Ciao mamma, vado a vivere da sola, e …. sono sicura, ce la farò! ✽
L’informazione fa una luce nuova. Scegli &co. Magazine
Ogni mese attualità, cultura, politica e territorio, per un’informazione precisa, di qualità totale, attraente nei contenuti e nell’aspetto. Interviste, indagini e approfondimenti, dalla rivista in prima fila per chi vive il nostro tempo 37
{ noi e la casa }
Quando la
moda incontra l’arte di
arredare Una casa cucita addosso, quasi un alter ego. E’ la dimora delle donne del XXI secolo di Daniela Capone
D
alle buie caverne, alle case dei romani con grandi corti e grandi finestre per filtrare luce. Dalle case di campagna agli attici di città. Quanti stili, quante grandezze e quante le soluzioni per arredare e perso-
nalizzare la propria casa. Molte e sempre più le novità, gli arredi e le tecniche da usare per riempire al meglio gli spazi del nostro focolare. L’uomo ha sempre costruito case confortevoli, adatte ad ogni soluzione economica aggiornandole con tecnologie all’avanguardia, e munite di ogni con-
fort possibile. Certo è, la casa è come un guanto, deve adattarsi perfettamente a chi la abita. Insomma, casa nostra deve esattamente rispecchiare come siamo noi … noi donne certo! In ogni casa che si rispetti, la donna ne è il capitano, ed è quindi lei che si sente in dovere di scegliere arre-
©Adverum
di Moroni Lorenzo
strada Vigne di Mirabello 44/F 27100 Pavia tel. 335 6885423
38 | marzo 2011
di, accessori, colori e posizione dei mobili. Sono sicura che l’eccezione che conferma la regola esiste! Esiste l’uomo che ama arredare i propri spazi, ama ricercare gli oggetti e ama ricoprirsi di vizi ed attenzioni, ma ama soprattutto avere un’ottima donna delle pulizie. Secondo alcuni sondaggi, l’uomo in una famiglia o in una coppia, è “padrone” del garage, della cantina, del balcone e della televisione. Sì, lo so, la televisione non è una zona della casa… per noi donne… ma gli uomini quando la guardano sono abituati a viverci dentro. Ma quali di queste zone in realtà sta devvero IN casa? Ebbene sì, donne, siamo noi che abbiamo colonizzato ogni parte della dimora, siamo noi che l’abbiamo scelta, la puliamo ogni giorno, la sistemiamo e di conseguenza noi ne siamo “padrone”. Chi la sceglie più glamour, chi più classica, chi più pop o più tecnologica, casa nostra è esattamente il nostro “io” più profondo. Gli arredi diventano metafore di passerelle virtuali e noi donne le stiliste di questa sfilata fatta di tessuti, colori e materiali. La donna moderna ama arredare open space, magari con colori uniformi e
neutri: il bianco negli ultimi mesi sta spopolando e le case diventano lunghe lenzuola che prendono forma mentre si attraversano le stanze. Uno stile così moderno, così pop, così futurista! La donna che ama il caldo focolare e la famiglia numerosa desidera arredare gli spazi in modo più classico, senza però rinunciare al plasma e lampade a led. La donna tecnologica si circonda di confort super moderni, da accessori per ascoltare e ricaricare l’amato IPhone, al plasma in 3D con home theatre, all’idromassaggio, ad accessori compatti, versatili e perché no, wireless. La appassionata di lettura e cinema sicuramente sfoggia nella propria casa un’immensa libreria abitata dai classici più letti e da milioni di dvd da guardare la sera sotto una calda coperta. L’amante della gastronomia non può rinunciare ad un’ampia cucina ricca di mille gadget utili per sfornare, impiattare, pulire e mescolare; l’amante dell’arte invece, con orgoglio vanta stampe, quadri e sculture che colorano l’intera casa, dall’in-
39
{ noi e la casa } gresso, al soggiorno, dalla cucina … al bagno. La donna viaggiatrice adora rifugiarsi tra mille ricordi di viaggi in luoghi lontani da casa alla ricerca del particolare tappeto da sfoggiare nel soggiorno, o della lampada accesa nella stanza da letto che ricorda quella bancarella dell’altro capo del mondo. E poi…come scordare la romantica?! Questo tipo di donna vive in una casa con pareti fatte di fotografie dei momenti più belli della propria vita. Foto ricordo di famiglia, del marito, dei figli, del tempo passato magari al mare con le amiche o all’università con mille libri. E’ giusto stare al passo con i tempi ed avere comodità quando stanchi si ritorna a casa dal lavoro. La nostra casa è fatta per quello, per accogliere noi, la nostra famiglia, i nostri bambini ed è opportuno adattarla secondo le nostre più intime priorità. Ogni donna ha il suo stile e sceglie di arredare i propri spazi e viverci circondandosi del proprio “io” che prende forma in ogni stanza, in mille modi differenti. Farsi trasportare dal proprio gusto come una stilista d’alta moda è l’arte di arredare tutto al femminile. Sappiamo esprimerci al meglio con colori, stoffe, quadri e cornici, e poi c’è chi, come me, ha semplicemente scoperto che anche l’ordine è un tipo di arte. ✽
40 | marzo 2011
©Adverum
IL GIUSTO EQUILIBRIO Patologie Muscolo Scheletriche Postumi Traumi Trattamento Traumi Acuti Riabilitazione post interventi chirurgici Patologie Vascolari e urologiche
Medicina Sportiva • Ecografie muscolo scheletriche • Traumatologia sportiva • Fisioterapia • Riabilitazione
Medicina Estetica • Filler, peeling, biorivitalizzazione • Mesoterapia • Intralipoterapia • Botox • Trattamenti con fosfatidicolina
Trattamenti • Rejuvenate Infusion • Atoxelene Infusion • Opulence Infusion • Clarity Infusion
Le nuove e più moderne apparecchiature in ambito fisioterapico Criolaserforesi ® - Tecarterapia ® Iono Risonanza Ciclotronica Ultrasuoni - Elettroterapia Magnetoterapia Rieducazione funzionale
Riabilitazione sportiva, Massoterapia Ginnastica Propriocettiva Riflessologia Plantare Osteopatia Ginnastica Posturale, Kinesiterapia Manuale
Via Goldoni, 7 - 27100 Pavia Tel. 0382.309891 Fax 0382.308920 fisiomedicalab@fisiomedicalab.191.it 41 si riceve per appuntamento
AAAAAAAAAAAAAAAA
by Olindo
AAAAAAAAAAAAAAAA
AAAAAAAAAAAAAAAA
Pellicceria | capi spalla | abbigliamento donna e uomo
Quarant’anni di esperienza per uno stile innovativo unico e inconfondibile
PIAZZA Italia 6/7 BRONI (PV) - tel. 327 5759722
AAAAAAAAAAAAAAAA
{ trend }
Moda
PRIMAVERA ESTATE Quello che ci consigliano le passerelle, da New York a Milano di Daniela Capone
44 | marzo 2011
Chanel
O
gni giornale femminile che si rispetti, nelle settimane che succedono alle sfilate milanesi, propongono stili, tendenze e regole per sentirsi fashion anche la prossima primavera. Noi di Lady’s non potevamo non sbirciare le magrissime modelle quali muse rappresentatrici delle nuove collezioni. Da New York alla settimana della moda milanese ben poche sono le differenze, ma moltissimi gli stili che ispireranno le nostre scelte fashion e che ci faranno sentire glam come top model poiché, come sappiamo bene, le tendenze nascono proprio da lì, in passerella. Partiamo dalle cose semplici ovvero: continua la tendenza che ha segnato la stagione passata. Ebbene sì, squadra che vince non si cambia, o meglio stagione vincente in tutto il modo continua. Così la donna chic, elegante, raffinata continua a surclassare la ormai passata di moda donna sexy. Ma capiamoci meglio. Di questi tempi è davvero un attimo fraintendere. Non voglio dire che la donna sexy non è più di moda, potrei mai rischiare di avere i cari maschietti contro? La donna, nella prossima stagione, saprà essere sexy in modi molto più raffinati, dettati da bon ton ed eleganza. Capito bene! Nell’era del “bunga bunga” la donna si ribella e l’esibizione continua del corpo, diventata ormai un’ossessione, si trasforma in regola deleteria per la moda…e per la
❝
"I colori si fanno neutri. Il bianco, il rosa pallido ed il cipria lanciano una nuova femminilità"
Cavalli
donna stessa. Donna vincente è colei che sa rendersi sexy in modo elegante, la vera Lady, secondo le regole della nuova stagione è sicura di se e molto raffinata. Ecco quindi piccoli accorgimenti per sentirsi top. Gli orli si allungano, i cappottini scendono fino ai piedi ed i colori si fanno neutri. Gli stilisti propongono la signora upper class, vestita con abiti semplici ma molto raffinati. Il bianco, il rosa pallido ed il cipria lanciano una nuova femminilità abbinati e combinati in mille modi, in fondo, tutto funziona ed è di moda. Pantaloni molto larghi o pantaloni molto stretti possibilmente in colori beige o bianchi come la neve. Casacche abbondanti, forme morbide ed intramontabili zeppe fatte di legno o di corda ancora più alte rispetto l’estate scorsa. Ma passiamo ora agli stili nuovi, proposti dalle maggiori griffe, quelli stravaganti e
45
ben più aggressivi, quelli che si scontrano con i colori neutri e danno uno schiaffo al neutro. Per la primavera estate 2011, le passerelle propongono, in contrapposizione all’eleganza, la bad girl. Frange, borchie, colori fluo e ritorno di punte. Un vero street style veste la donna dark che gioca a fare la dura esibendo pelle borchiata e tessuti metal. Un mix di femminilità ed ironia veste così la lady 2011. Un look molto urbano, e molto deciso ricco di blazer, uniformi e dettagli che giocano con colori forti. Rosso, giallo (o meglio yellow), oro e verde acido. Un boom di gradazioni mescolate in stampe spettacolari ricche di toni e fantasie perfetti per un look metropolitano full color. Questa la nuova forma di eleganza. La raffinatezza che privilegia tinte vivaci e ricordi neobarocchi abbinate a gioielli e accessori stravaganti. Proprio in tema di accessori, vediamo un grande ritorno. Molte donne ne saranno felici poiché finalmente ritorna la punta. E quante di noi abbiamo conservato gelosamente le nostre scarpe usatissime qualche stagione fa? Scarpe colorate, alte, altissime con punte più o meno lunghe camminano sulle passerelle milanesi. Ma non solo punte! Come già accennavo, la zeppa rimane un must per l’estate. La donna viene slanciata e le forme prendono un tocco di eleganza in più. La zeppa più sportiva, quella in corda o quella più elegante per abbinarla ad un dolce e morbido abito adatto alle calde sere estive. Ma alle alte scarpe, i nostri stilisti ci propongono un nuovo tipo di borsa. La hand bag, ovvero la borsetta portata comodamente in mano. Ma attenzione, non solo (e non più) la sera. La hand bag è abbinata a vestiti vivaci e colorati da usare durante il giorno. Più piccola, più lunga, più o meno colorata, la borsetta tenuta in mano regala alla donna 2011 quel tocco d bon ton che mancava alla donna della scorsa stagio46 | marzo 2011
Sportmax
{ trend }
ne. Eleganza e raffinatezza sono dunque le parole d’ordine di questa nuova calda stagione. Ma possono mancare i dettagli? MAI! Un’abbondanza di bracciali, anelli e collane. Sì, il dettaglio si trasforma in maestosità. I bracciali diventano lunghi e cilindrici che ricoprono 15 centimetri di polso, gli anelli si moltiplicano, ed entrambe le mani si colorano di gold con tocchi di tonalità forti. Le collane diventano accessori fondamentali per adornare il vestito, per dare al look quel tocco finale che ci sa rappresentare al meglio. La Lady 2011 sa quel che vuole, ed è
pronta per la nuova rivoluzione. Dalle passerelle alla vita reale, quella lavorativa e famigliare. Non solo moda, recita il nome di una nota trasmissione. Ed è vero! Le passerelle rispecchiano gli stili e le tendenze della stagione che verrà, ispirandosi però ad una donna che vive ora, alla donna di oggi, stanca di essere oggetto, stanca di subire ed essere usata. Stanca di essere ridicolizzata e sottovalutata. La donna 2011 è vincente, è sicura di sé, elegante e raffinata perché stanca di essere rappresentata da quelle ragazzine riprese in televisione mezze nude prive di cultura e impudiche pronte a svendersi senza vergogna. Ecco quando l’abito… fa il monaco. ✽
R i s t o r a n t e
P i z z e r i a
Località Fornace 1 - Codevilla (PV) Tel. 0383 77369 Chiuso mercoledì sera e sabato a mezzogiorno
à t i l a eci
A T A I L G A T OPPO C L A Sp
47
{ salute! }
Il Galateo dell’allergico Circa 10.000.000
di Italiani soffrono di allergia e 5.000.000 dei quali soffrono di asma.
48 | marzo 2011
C
di Alessia Benaglio
he cosa dice il Galateo a proposito di come comportarsi dopo che una persona starnutisce? Si deve dire “salute” oppure no? C’è che dice che sia maleducazione perché mette in imbarazzo e chi invece sostiene sia un augurio di buona salute. Se con l’arrivo della primavera, però, ci ritroviamo a dire o a sentirci dire troppo spesso”salute”, che sia maleducato o no, c’è qualcosa che non va. Se poi abbiamo anche gli occhi lacrimanti e il naso congestionato, il sospetto diventa quasi una certezza: siamo in presenza di una qualche forma di allergia. Per definizione, l’allergia è una malattia del sistema immunitario caratterizzata da reazioni eccessive portate da particolari anticorpi nei confronti di sostanze abitualmente innocue come ad esempio pollini. Ma quali sono le sostanze a cui si può essere allergici? Come si cura o si previene un’allergia?
1
ALLERGIE PRIMAVERILI E’ stato riscontrato che le allergie più frequenti sono quelle al polline, agli acari, ai farmaci e agli alimenti (intolleranze alimentari). Con l’arrivo della primavera, l’allergia ai pollini è la più intollerabile ed è capace di mettere in ginocchio milioni di persone. Non crea solo problemi a livello respiratorio, è necessario evitare anche determinati cibi per scongiurare una reazione allergica. Ad esempio, se è stata diagnosticata un’allergia alle graminacee è bene non consumare pomodori o kiwi; se si è allergici alle betullacee è meglio stare alla larga dal prezzemolo e dai finocchi.
2
SINTOMI La rinite allergica o “febbre da fieno” può essere considerata il primo campanello d’allarme per una forma allergica. I sintomi tipici sono tosse, prurito, congestione nasale e aumento della lacrimazione. Purtroppo non è l’unico sintomo che un’allergia porta con sé: congiuntivite, asma, dermatite, disturbi gastrointestinali e gonfiori sono soltanto alcuni ulteriori esempi.
49
rr rr rr rr rr rr rr rr rr r rr rr rr rr rr rr rr rr rr r { salute! }
3 5
CAUSE SCATENANTI Non è facile individuare il motivo per cui un’allergia esce allo scoperto. Possono intervenire fattori ereditari, se i genitori sono allergici a qualche sostanza c’è la possibilità che anche i figli abbiano una qualche sorta di allergia, anche non dello stesso tipo oppure possono intervenire fattori ambientali come lo smog, il fumo e l’aria condizionata. Anche come il sistema immunitario reagisce all’ambiente esterno può incidere. Per quanto riguarda le intolleranze alimentari è più facile individuare una causa anche se in realtà è possibile essere allergici o sviluppare allergie non ad un alimento in sé ma ai conservanti o ai coloranti contenuti.
CURA Anche in questo caso, è assolutamente necessario consultare uno specialista che può indicare la strada più corretta da percorrere. In base alla tipologia di allergia riscontrata potreste dover evitare l’esposizione a determinate sostanze oppure di mangiare dei cibi o indossare certi tessuti. In molti casi è sufficiente tenere lontana la sostanza nemica per salvarsi, in altri casi il medico può consigliare misure terapeutiche anche di tipo farmacologico. Queste sono soltanto indicazioni generali, non hanno la presunzione di avere alcun carattere scientifico però ci possono aiutare a capire un po’ di più questa incontrollabile patologia. Per evitare di dire “salute” in eterno, rischiando un eccesso di cortesia o di maleducazione, non abbiate dubbi: rivolgetevi ad uno specialista! ✽
50 | marzo 2011
4
COME COMPORTARSI Esistono dei test per verificare se l’allergia effettivamente è presente e, nel caso in cui la risposta fosse affermativa, qual è la sostanza che la scatena. Ovviamente per diagnosticare qualsiasi tipo di allergia è necessario rivolgersi a del personale qualificato e competente che ci dirà poi come comportarci. Le cure fai da te non portano mai a niente di buono, anzi, a volte comportano un peggioramento del nostro stato fisico.
r rr rr rr rr rr rr rr rr rr r rr rr rr rr rr rr rr rr rr
51
52 | nov - dic 2010