Life in a Urban Block
Atelier Progetto Urbanistico C Corso Di Laurea Magistrale in Architettura per il progetto sostenibile Politecnico di Torino, A.A. 2015-2016 prof. Angelo Sampieri (Urbanistica) prof.ssa Silvia Crivello (Sociologia dell’ambiente) collaboratori: Leonardo Ramondetti, Quirino Spinelli
ANDREA ASTI D I A N A D E V E T TA ISABELLA DUSI FRANCESCO FABBRO
INDICE
1. Abitare a Mirafiori Sud DEFINIZIONE DI UN AMBITO SPAZI DELLA PRODUZIONE DENSITÀ FISICA E SOCIALE ORIENTARSI E CONOSCERE
2. Urban Blocks ESPLORARE I BLOCCHI TIPOLOGIE E CRITICITÀ
3. Prefigurazioni COMMUNITY BLOCK GREEN BLOCK ENERGY BLOCK
4. Appendice
6
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La parte di città delimitata a nord da Via Onorato Viga ovest dal Quartiere lungo Via Millelire e più avanti da Via Artom, si compone di isolati simili per dimensione ma differenti per composizione interna. Alcuni di essi sono prettamente residenziali (seppure di differente tipologia insediativa), mentre altri comprendono fabbricati legati al commercio ed alla grande distribuzione (Esselunga), alla produzione ed al lavoro artigianale, ancora attivo, trascorso. Un’indagine tipologica condotta su tutti gli isolati consente di riconoscere quattro tipi prevalenti, due dei quali segnati fortemente dalla presenza della sola residenza (collettiva e individuale), altri due da spazi della produzione, in parte dismessi. I quattro isolati presentano un differente grado di plasticità ed un diverso potenziale di mutamento. In ognuno di essi la riprogettazione degli spazi interni alle corti patrimonio immobiliare in forte stato di degrado. Un intercondivisi interni agli isolati accanto a modalità abitative in parte inedite in questa parte di città.
1. ABITARE A MIRAFIORI SUD
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Inquadramento territoriale
DEFINIZIONE DI UN AMBITO Il tema affrontato è quello dell’abitare in periferia. Essa viene indagata cercando di percepirne il caratere a fronte del quale è stata avanzata una strategia progettuale. La zona di studio è collocata a sud di Torino, nelle vicinanze dello stabilimento industriale della Fiat
la cui realizzazione è stata voluta dalla Fiat per erigere una zona da destinare alle residenze operaie. Oltre al polo industriale, è caratteristica la presenza del parco Gustavo Colonnetti che rappresenza un riferimento importante per tutto il quartiere. In questo capitolo, vengono trattate le prime analisi svolte sulla zona, come, ad esempio, l’individuazione dei margini, grazie alla quale è stato possibile individuare un’area più ristretta in cui svolgere le strategie progettuali. La porzione di territorio che è stata approfondita è omogenea nella sua struttura e ben delimitata da Meistre e via Fratelli Garrone a ovest e via Vigliani a nord.
Torino
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TORINO SUD
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Mappe mentali di Andrea
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Mappe mentali di Diana
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Mappe mentali di Francesco
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Mappe mentali di Isabella
om nuele Art Via Ema
Via Onorato Vigliani
ia ov
rr Fe
Margini barriera: il fiume sangone Margini barriera Margini sutura (via vigliani, via artom) Margini sutura (via sestriere) Margini sutura (via Somalia, via fratelli garrone, via fratelli de maistre) Bordi impermeabili Bordi semi-permeabili citta`pubblica
0
100
200
500m
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MAPPA DEI MARGINI E DEI BORDI
MARGINI E BORDI L’area oggetto di studio si trova nella zona di quello di Moncalieri.
- Margini sutura: sono zone di frontiera e relazione, costituiscono un limite lineare come i margini barriera, ma la loro permeabilità è maggiore. Margini sutura sono le arterie stradali ad alto scorrimento esterne al quartiere (via Artom
un margine naturale, è inoltre racchiusa da due Artom e via Vigliani, e dalla linea ferroviaria ad est.
- Barriere impermeabili: sono barriere che impediscono e bloccano sia il passaggio che la vista; a questo tipo di bordo possono essere ricondotti
All’interno di questo perimetro possono essere in modo molto compatto. prevalentemente determinati dalla natura del tessuto edilizio, che nella maggior parte dei casi risulta essere organizzato in isolati molto duri, i quali delimitano lo spazio stradale e quello pubblico. Oltre ai fabbricati residenziali, nel quartiere trovano alcune scuole e vaste aree occupate da nuclei di città pubblica. Nel complesso, nonostante la coesistenza di tanti materiali urbani diversi, il quartiere è caratterizzato da una ripetitività dettata dall’impianto stradale regolare e dalla ripetitività degli isolati.
studio sono stati individuati sulla base di una lettura lynchiana e di una rielaborazione personale basata sul sopralluogo:
- Barriere semi-permeabili: sono barriere che impediscono e bloccano il passaggio, ma non la vista; a questo tipo di bordo possono essere ricondotti gli isolati che presentano recinzioni che lasciano vedere oltre, facendo intravedere al passante cosa avviene all’interno delle corti. - Città pubblica: all’interno del quartiere sono presenti nuclei diversi di città pubblica, con connotazione morfologica differente. A sud è individuabile un primo nucleo composto da lunghe stecche inserite all’interno di un’area verde non recintata, mentre più a nord un secondo nucleo si sviluppa all’interno di una maglia molto rigida, perimetrata da recinzioni semi-permeabili. In ogni caso, questi nuclei si differenziano nettamente dal tessuto residenziale circostante, caratterizzato formare un isolato.
- Margini barriera: si tratta di elementi lineari molto duri, dalla permeabilità scarsa o nulla. Come margine naturale, la ferrovia e i recinti in lamiera che delimitano i depositi abusivi che si sviluppano
MARGINI BARRIERA Il sangone, la ferrovia, i recinti
MARGINI SUTURA Le grandi arterie stradali, nelle foto via artom e via sestriere
BORDI PERMEAVILI E IMPERMEABILI Edifici compatti che si affacciano sul filo stradale e recinti con permeabilitĂ visiva
LA CITTÀ PUBBLICA GRANDI FABBRICATI IMMERSI NEL VERDE
ne Garro
Via S
ia
ia ov
omal
rr Fe
Via S
estrie
re
Via F ratelli
om nuele Art Via Ema
Via F ratelli
de Ma istre
Via Onorato Vigliani
Margini barriera: il fiume sangone Margini barriera Margini sutura (via vigliani, via artom) Margini sutura (via sestriere) Margini sutura (via Somalia, via fratelli garrone, via fratelli de maistre) Ambito di studio
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AMBITO DI ANALISI DEFINITO MEDIANTE LO STUDIO DEI MARGINI
DEFINIZIONE DI UN AMBITO Considerati i margini e i bordi precedentemente analizzati, è possibile riconoscere una zona ristretta all’interno del quartiere, omogenea per tipologia
Garrone a ovest e via Vigliani a nord.
AMBITO OGGETTO DI STUDIO
Verde pubblico Verde privato
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AREE VERDI Nell’area di studio le aree verdi sono costituite dai giardini pubblici e dalle corti private piantumate
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VIABILITA’ PRINCIPALE VIABILITA’ SECONDARIA PISTA CICLABILE 1 2 3 4 5
VIA SESTRIERE VIA ONORATO VIGLIANI VIA ARTOM VIA SOMALIA VIA NATALE PALLI
6 7 8 9
VIA G. MAZZINI VIA MONASTIR CORSO DANTE VIA CANDIOLO
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MOBILITA` Schema della viabilità e delle principali arterie stradali
Autobus urbano Autobus extra urbano Servizio ferroviario metropolitano
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TRASPORTO PUBBLICO Mappa delle fermate delle linee di trasporto urbano che transitano nella zona
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5
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1
attività commerciali vie commerciali 1 2 3 4 5
VIA SESTRIERE CORSO DANTE VIA CANDIOLO VIA ONORATO VIGLIANI VIA MONASTIR
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ATTIVITÀ COMMERCIALI
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MAPPA DEGLI SPAZI DEL LAVORO E DELL’EX LAVORO
SPAZI DELLA PRODUZIONE Internamente all’area oggetto di studio, specialmente nella porzione di territorio esposto più a sud, è frequente incontrare spazi dedicati a luoghi della e carrozzerie. Molte di queste attività vertono in uno stato di abbandono e degrado, altre, specialmente quelle di dimesioni più ridotte, sono ancora funzionanti e attive sul territorio. E’ quindi possibile incontrare isolati in cui risulta evidente la compresenza del settore produttivo con quello residenziale. Queste attività ancora lavorative, o dell’ex lavoro, coprono un terreno importante, che molto spesso
1
2 3 4
5
6
Edifici del lavoro e dell’ex-lavoro Spazi aperti di pertinenza degli edifici produttivi
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500m
Edifici produttivi: lavoro ed ex-lavoro
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LAVORO ED EX-LAVORO Edifici produttivi all’interno dell’area oggetto di studio
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Edifici produttivi: lavoro ed ex-lavoro
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LAVORO ED EX-LAVORO Gli edifici produttivi si alternano a quelli residenziali
EDIFICI PRODUTTIVI lavoro
EDIFICI PRODUTTIVI Ex-lavoro
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MAPPA DELLA DENSITÀ FISICA Realizzata in base ai piani degli edifici residenziali
DENSITÀ FISICA E SOCIALE Per mappare il quartiere in base a zone omogenee tive presenti nel quartiere, che è visibile nelle pagine successive.
tipologie insediative: -
:
densamente abitati. La maggior parte dei fabbricati con queste caratteristiche è totalmente priva di aree verdi. -
:
dimensioni e abitati da pochi nuclei familiari. Le aree all’aperto sono limitate a quelle occupate dai garages. -
:
dimensioni e abitati da pochi nuclei familiari. Presentano, oltre alle aree destinate a garage, anche una zona verde piantumata. : si tratta di fabbricati di due o tre piani, abitati da uno o al massimo due nuclei familiari. Presentano quasi sempre aree verdi private di pertinenza dell’abitazione.
Dopo aver individuato all’interno del quartiere la tipologia di ogni fabbricato presente, è stato alla stima delle persone residenti, conducendo un’analisi isolato per isolato.
DENSITÀ FISICA ALTA DENSITÀ FISICA MEDIA DENSITÀ FISICA BASSA
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Case isolate Edifici condominiali medi con giardino Edifici condominiali medi senza giardino Edifici condominiali alti senza giardino garage
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500m
TESSUTO RESIDENZIALE Mappatura dei fabbricati ad uso residenziale In base ai piani degli edifici
EDIFICI CONDOMINIALI ALTI
EDIFICI CONDOMINIALI MEDI
CASE ISOLATE
Via Onorato Vigliani
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Via S
om nuele Art Via Ema
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densità sociale alta vie ad alta densità sociale densità sociale media vie a media densità sociale densità sociale bassa
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MAPPA DELLA DENSITÀ SOCIALE: Sabato mattina
DENSITA SOCIALE - SABATO MATTINA La densità sociale, percepita di sabato mattina, è molto elevata in via Onorato Vigliani, dove è consuetudine che si svolga il mercato, e in via dove è più intensa la presenza di esercizi commerciali. Infatti, molto frequentato risulta essere il polo commerciale dell’Esselunga. Inferiore invece è la presenza di persone all’intetno del parco in via Monastir o all’ interno delle aree attrezzate attorno alla città pubblica di via Artom.
maggior densità sociale: 1: centro commerciale Esselunga; 2: piscina pubblica Torrazza; 3 e 4: le case popolari di via Artom 5: il giardino pubblico di via Candiolo 6: via Domenico Millelire 7: via Candiolo 8: campetto da calcio in via Artom 9: Palazzetto le Cupole
Nel centro della zona di studio, dove la funzione residenziale è prevalente, la densità sociale è particolarmente bassa.
DENSITÀ SOCIALE ALTA Supermercato esselunga (1) e la piscina torrazza (2)
VIA VIGLIANI - DENSITÀ SOCIALE ALTA Concentrazione di persone molto elevata a causa del mercato settimanale
DENSITÀ SOCIALE ALTA Via sestriere
DENSITÀ SOCIALE MEDIA Area gioco (4), area verde di via monastir (5), strada frequentata (6)
CITTĂ€ PUBBLICA (3) - densitĂ sociale media La mattina presto i luoghi pubblici sono popolati dai cani e dai loro proprietari
CITTÀ PUBBLICA (3) - densità sociale media
DENSITA SOCIALE BASSA campo da calcetto (8), palazzetto le cupole (9), area verde (10)
DENSITÀ SOCIALE BASSA Aree verdi della città pubblica
Via Onorato Vigliani
om nuele Art Via Ema
3
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Via S
2
re
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densità sociale alta densità sociale media vie ad alta densità sociale densità sociale bassa
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100
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MAPPA DELLA DENSITÀ SOCIALE: Domenica pomeriggio
DENSITÀ SOCIALE - DOMENICA POMERIGGIO La densità sociale, percepita di domenica pomeriggio, è molto elevata attorno al Palazzetto le Cupole, (in quell’occasione, era allestita una mostra di gatti che ha riscosso un notevole successo). Allo stesso modo una notevole presenza di persone, soprattutto anziani, è stata riscontrata nel parco pubblico di via Candiolo.
maggior densità sociale: 1: Palazzetto le Cupole; 2: campetto da calcio in via Artom; 3: il giardino pubblico di via Candiolo; 4: il centro commerciale Esselunga 6: case popolari di via Artom Nel centro della zona di studio, dove la funzione residenziale è prevalente, la densità sociale è bassa, Dante e via Candiolo e in via Monastir.
DENSITÀ SOCIALE ALTA palazzetto le cupole (1) e campo da celcetto (2)
DENSITÀ SOCIALE ALTA Area verde di via monastir (3)
DENSITÀ SOCIALE BASSA Spazi aperti della città pubblica (6)
DENSITÀ SOCIALE BASSA supermercato esselunga (4) e Area verde (5)
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Via Onorato Vigliani
7 9 8
4
6
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2 estrie
om nuele Art Via Ema
3
Via S
1 5
densità sociale alta densità sociale media vie ad alta densità sociale densità sociale bassa
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500m
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MAPPA DELLA DENSITÀ SOCIALE: Venerdì pomeriggio
DENSITÀ SOCIALE - VENERDì POMERIGGIO La densità sociale, percepita di venrdì pomeriggio, attorno alle 16.00, è molto elevata all’interno del giardino pubblico di via Candiolo. Esso viene freusciti da scuola, ma anche dalle persone anziane che vivono nelle zone adicenti al parco. Una notevole presenza di persone, in particolare di giovani, è stata riscontrata attorno alle case popolari di via Artom e nei rispettivi giardini, soprattutto in prossimità del campo da calcetto.
maggior densità sociale: 1: campetto da calcio in via Artom; 2: case popolari di via Artom; 3: il giardino pubblico di via Candiolo; 4: il polo scolastico in via Artom 5: il centro commerciale Esselunga 6: via Monastir 7: via Candiolo 8: via Domenico Millelire 9: Corso Dante All’iterno degli isolati in cui è prevalente la funzione residenziale e non ci sono servizi, la densità sociale è generalmente bassa, mentre un discreto numero di persone sono state incontrate nei pressi del centro commerciale Esselunga.
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ORIENTARSI E CONOSCERE
l’attezione su aspetti caratteristici che rendano possibile orietarsi all’interno di quel luogo. L’attenzione di ciascuno può essere catturata da fenomeni differenti, sia di tipo naturale, come sione, aspetto o funzione. Questo rituale è comune a ciascuno in qualunque ambiente, anche quello più famigliare, ma assume un ruolo fondamentale quando si percorrono spazi ignoti. Il senso di serenità che si può provare vivendo uno spazio è dettata, oltre che alla capacità di sapersi orientare al suo interno, dal suo grado di conoscenza. Per questo motivo è stata condotta un’indagine su: landmark, a breve e a lungo raggio e sui nodi di congiunzione e concentrazione. Altri aspetti, che non sono stati trascurati, sono quelli inerenti alle aspettative e le sensazione che suscita un particolare ambiente; è stata posta l’attenzione quindi alla focalizzazione dello spazio e delle sue caratteristiche in merito alla concavità e la convessità, ai luoghi simbolici e al senso di stabilità o sorpresa che lo spazio trasmette. La percezione che un visitatore esterno prova è fondamentale per comprendere lo stile di vita che possono avere le persone che vivono un particolare spazio e confrontarsi con esse, anche attraverso il sistema di interviste, è un’aiuto concreto al processo progettuale che si vuole sviluppare.
Ortofoto dell’area di interesse
2 1.8 Km
6 7
4
5 500 m
3
1 2
3
1
Landmark ad ampio raggio
4
Area verde di via monastir
Landmark a breve raggio
5
Parrocchia di san remigio
Castello di moncalieri
6
Chiesa di s. andrea
2
grattacielo della regione
7
Piscina torrazza
3
Edifici di edilizia pubblica
1
Campetto da calcio
2
palazzetto le cupole
3
Supermercato esselunga
1
Spazi complessi
0
100
200
500m
2,5 Km
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MAPPA DEI LANDMARKS
LANDMARKS
Il quartiere è caratterizzato da:
I landmark sono riferimenti percettivi puntuali, che guidano e incanalano l’attenzione dell’osservatore.
- strade con una maglia regolare, riconoscibile e facile da interpretare;
dei margini risulta essere piuttosto omogenea, in - omogeneità e ripetitività negli stili architettonici dei fabbricati. alcuni landmarks, sia a breve che ad ampio raggio, che aiutano il processo cognitivo di chi visita il luogo e sono veri e propri punti di riferimento. -
:
landmark stesso. Punti di riferimento di questo tipo sono alcune aree verdi, il Palazzetto Le Cupole, la piscina Torrazza, le chiese e l’Esselunga.
: orientano la percezione di un’area ampia, visibili da lontano. Possono essere ricondotti a questo tipo di landmark il palazzo della Regione, il castello di Moncalieri e alti.
LEGGIBILITÀ E COMPLESSITÀ L’area oggetto di studio presenta un alto grado di leggibilità, lo spazio risulta immediatamente comprensibile e orientarsi è molto facile, anche grazie alla presenza di lanmarks a lungo raggio.
prossimità dell’ambito di ricerca, in particolare ad essi possono essere ricondotti i grandi spazi aperti della città pubblica. Nonostante la scarsa qualità
ambienti molto diversi tra loro. Il visitatore riceve quindi stimoli diversi, che lo portano ad indagare e comprendere meglio questi grandi spazi aperti.
LANDMARKS Castello di moncalieri, grattacielo della regione E cittĂ pubblica
LEGGIBILITÀ
2 6 7 9 4
8
3 5
1 1
3 2 4
Nodi di congiunzione
4
Area verde di via monastir
Nodi di concentrazione
5
Parrocchia di san remigio
1
Incrocio via artom e via somalia
6
Chiesa di s. andrea
2
Incrocio via artom e via vigliani
7
Piscina torrazza e polo scolastico
3
Incrocio via sestriere e corso dante
8
Polo scolastico
4
Incrocio via Somalia e via sestriere
9
Biblioteca civica
1
Campetto da calcio
2
palazzetto le cupole
3
Supermercato esselunga
0
100
200
500m
MAPPA DEI NODI
NODI I nodi sono elementi puntuali, luoghi strategici all’interno della città. Possono essere attraversati dall’osservatore, il quale si muove verso i nodi stessi, o si allontana. : sono punti di concentrazione di percorsi differenti. Nella zona oggetto di studio sono nodi di questa tipologia gli incorci tra le principali arterie stradali, ad esempio quello tra via Vigliani e via Artom, o
-
:
e sociali, nodi di aggregazione. Nodi di questo tipo sono alcune aree verdi, il Palazzetto Le Cupole, la piscina Torrazza, le chiese, le scuole, la biblioteca e l’Esselunga.
NODI DI CONCENTRAZIONE E DENSITÀ SOCIALE I nodi di concentrazione sono stati individuati grazie al numero di persone presenti nel nodo stesso. L’analisi della densità sociale è stata fondamentale per indirizzare l’individuazione dei nodi, che risultano essere quasi sempre punti in cui è stata riscontrata una densità sociale molto elevata.
NODI DI CONGIUNZIONE 1, 2, 4
NODI DI CONCENTRAZIONE 1, 2, 4
4
5
3 2
1
Funzione dominante: tempo libero e gioco Funzione dominante: sport Funzione dominante: produzione e lavoro Funzione dominante: commercio Strade commerciali: 1 2 3 4 5
VIA SESTRIERE CORSO DANTE VIA CANDIOLO VIA ONORATO VIGLIANI VIA MONASTIR
0
100
200
500m
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MAPPA DEI LUOGHI AD ALTA FOCALIZZAZIONE
al gioco, come le aree verdi, sono state riscontrate funzioni latenti ambivalenti, come il giocare a palla.
FOCALIZZAZIONE Gli spazi ad alta focalizzazione sono caratterizzati dalla presenza di una funzione dominante e dalla
un lato arricchiscono la vitalità del luogo, dall’altro Nell’ambinto oggetto di studio spazi altamente focalizzati sono: -
:
quasi esclusivamente per svago e per il gioco dei bambini, come i playgrounds della città pubblica o l’area verde di via Monastir : La funzione prevalente è quella di praticare uno sport, come il calcetto o il nuoto (piscina Torrazza). : Nell’area di studio la funzione prevalente degli riparazione di autoveicoli. : All’interno dell’area di studio sono state individuate alcune vie con vocazione commerciale, lungo le quali sono presenti numerosi esercizi collocati al piano terra dei fabbricati residenziali. In questi luoghi le persone si recano principalmente per l’acquisto di beni di consumo.
FUNZIONI MANIFESTE E FUNZIONI LATENTI Le funzione dei luoghi ad alta focalizzazione sono quasi sempre manifeste, legate all’attività svolta in quel luogo. Nei luoghi ad alta focalizzazione legati allo svago e
la volontà delle persone più anziane di rilassarsi all’interno del parco.
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FUNZIONI MANIFESTE E FUNZIONI LATENTI Le funzione dei luoghi ad alta focalizzazione sono quasi sempre manifeste, legate all’attività svolta in quel luogo. Nei luoghi ad alta focalizzazione legati allo svago e al gioco, come le aree verdi, sono state riscontrate funzioni latenti ambivalenti, come il giocare a palla.
un lato arricchiscono la vitalità del luogo, dall’altro la volontà delle persone più anziane di rilassarsi all’interno del parco. Durante un soprallugo è emersa, vicino alle case popolari di via Artom, la presenza di alcune automobili bruciate e vandalizzate, abbandonate
Altre attività di questo tipo, soprattutto per quanto riguarda lo spaccio e la prostituzione, sono emerse da alcune testimonianza raccolte attraverso le interviste, in riferimento al parco Gustavo Colonnetti, soprattutto negli orari serali.
73
Atti di vandalismo in via Artom
6
3
5
1
4 2
Spazi convessi Spazi concavi concavitĂ tubolare concavitĂ tubolare con gradiente
0
100
200
500m
75
MAPPA DEGLI SPAZI CONCAVI E CONVESSI
CONCAVITÀ E CONVESSITÀ La concavità e la convessità sono due concetti che fanno parte dei caratteri morfologico-percettivi legati all’osservazione dei luoghi, e dipendono dalla
All’interno dell’area di progetto sono stati individuati sia spazi concavi che convessi: : Danno la sensazione di essere contenuti nello spazio. Aree verdi della città pubblica, piazza in prossimità del supermercato Esselunga. : danno la sensazione di essere proiettati fuori dallo spazio. Area verde di via Monastir e area verde collocata accanto all’Esselunga, caratterizzate da un recinto e da una conformazione dello spazio che trasmettono l’idea di trovarsi in uno spazio raccolto. -
:
quanto ci si muove verso nord in direzione del lanmark ad ampio raggio costituito dal palazzo della Regione.
SPAZI CONCAVI E CONVESSI 3, 1
CONCAVITÀ TUBOLARE 5, 6
Parco colonnetti Area verde di via monastir
0
100
200
500m
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MAPPA DEI LUOGHI SIMBOLICI
LUOGHI SIMBOLICI
Gli intervistati raccontano di come uno degli
I luoghi simbolici hanno una valenza emozionale, legata alla memoria collettiva.
Tonino, si fosse fatto carico della responsabilità della manutenzione e della sorveglianza della zona, in modo del tutto volontario.
Nell’area di studio sono stati individuati due luoghi simbolici, uno di rilievo ambientale e uno di rilievo sociale: 1) : uno dei parchi più grandi di Torino, è legato alla memoria di tutta la città. 2) : l’importanza simbolica di quest’area verde è legata a una memoria locale, emersa grazie ad alcune interviste fatte a residenti anziani del quartiere che sostavano nel parco. Nell’area verde di via Monastir sorgeva una scuola, nella quale la sera venivano tenuti corsi per persone anziane e bambini con problemi cognitivi; molti degli abitanti, stabilitisi nella zona intorno agli anni ‘60 con le famiglie, si ricordano della loro giovinezza e delle serate passate all’interno della scuola.
e la realizzazione del parco, l’area verde aveva mantenuto la sua importanza quale luogo di ritrovo all’interno del quartiere; gli abitanti testimoniano anni ‘90 era presente un custode del parco, che si occupava della manutenzione. Negli anni, nonostante l’importanza attribuita dagli abitanti al parco, per mancanza di fondi il guardiano è stato licenziato e l’area verde ha subito più volte atti di vandalismo.
Monastir ha nuovamente subito atti vandalici, e versa in uno stato di parziale degrado dovuto ai danni subiti dalle attrezzature.
PARCO COLONNETTI
AREA DI VIA MONASTIR
AREE VERDI A CONFRONTO CON LUOGHI CHE PROVOCANO INQUIETUDINE
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STABILITA` E SORPRESA L’area di studio risulta essere omogenea per quanto riguarda le sensazioni di stabilità e di sorpresa, che nel quartiere risultano essere alta per la stabilità e bassa per la sorpresa. Gli spazi aperti risultano familiari, prevedibili e rassicuranti. In particolar modo una stabilità alta e una sono riscontrabili nei giardini e nelle aree verdi, in cui i bambini giocano trovando esattamente quello che si aspettano.
fenomeni di appropriazione, le sensazioni sono di stabilità bassa e sorpresa alta: si tratta di luoghi pieni di stimoli, in cui l’osservatore è portato a indagare e curiosare, ma caratterizzati da una stabilità bassa, ostile delle popolazioni insediate abusivamente lungo le rive.
inquietudine e paura.
appropriazione micro-segregazione
0
100
200
500m
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MAPPA DEI FENOMENI DI APPROPRIAZIONE
APPROPRIAZIONE E MICRO-SEGREGAZIONE Ai limiti dell’area oggetto di studio risultano evidenti fenomeni di appropriazione e di micronella zona degli orti urbani e del campo dove si sono stabiliti gli zingari, creando un enclave per la loro popolazione.
CURA molto evidenti per quanto riguarda le case singole private, trattandosi appunto di spazi molto personali e di pertinenza dell’abitazione stessa.
fenomeni di cura sono del tutto assenti in fabbricati densamente popolati, mentre si possono riscontrare numero ristretto di persone.
riscontrata una particolare attenzione verso gli che hanno spesso arricchito questi luoghi con apporti personali.
APPROPRIAZIONE
ASSENZA DI CURA
CURA
CURA
2. URBAN BLOCKS
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mappa con la numerazione degli isolati
ESPLORARE I BLOCCHI Per cercare di capire come vivono gli abitanti della zona di interesse, il tipo di spazio che essi occupano e come è articolato il suolo, abbiamo indagato la morfologia di ogni isolato. In questo modo è stato possibile evidenziare gli spazi residenziali, quelli adibiti a parcheggio, le aree lavoro funzionanti, oppure ormai in disuso. E’ stato escluso da questa analisi il lotto su cui sorge il supermercato dell’Esselunga, poichè, presentandosi interamente come polo commerciale, non è oggetto di interesse per la ricerca. Pur presentandosi con delle evidenti differenze formali, i diversi isolati sono caratterizzati da una netta
terziario. verso l’ambiente esterno: essa viene espressa con cortine edilizie molto alte e rigide o con i cancelli le barriere delle case singole private che delimitano
Wassegnato un numero solo per un criterio di catalogazione, valutando la sua forma tridimensionale, esaminado quindi i volumi, in modo schematico, le destinazioni d’uso e le pavimentazioni. Questa indagine è servita come punto di partenza per sviluppare le diverse strategie progettuali che in seguito verranno trattate.
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24 22
21
23
16 12
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14
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500m
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ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
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COMPOSIZIONE DEGLL’ ISOLATO 1
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ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
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COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 2
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ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
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COMPOSIZIONE DELL’ ISOLATO 3
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ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
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50m
COMPOSIZIONE DELL’ ISOLATO 4
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ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
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50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 5
99
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 6
100
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 7
101
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 8
102
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 9
103
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 10
104
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 11
105
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 12
106
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 13
107
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 14
108
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 15
109
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 16
110
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 17
111
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 18
112
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 19
113
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 20
114
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 21
115
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
20
40
100m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 22
116
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 23
117
ISOLATO NUMERO 1
SPAZI DEL LAVORO EDIFICIO RESIDENZIALE GARAGE EDIFICIO IN CATTIVE CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE VERDE PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
0
10
20
50m
COMPOSIZIONE DELL’ISOLATO 24
118
MAPPA DEGLI ISOLATI IN BASE ALLA TIPOLOGIA
TIPOLOGIE E CRITICITÀ Le caratteristiche comuni, emerse dallo studio svolto in merito alla diversa conformazione dei ventiquattro isolati dell’area di studio, ha reso possibile il loro raggruppamento in quattro cetegorie distinte. In questa zona, infatti, se si fa riferimento alla conformazione del tessuto edilizio, è possibile incontrare: - isolati residenziali a corte; - isolati residenziali di tipo misto; lavoro di piccole dimensioni; lavoro di grandi dimensioni. Gli siolati residenziali a corte si presentano composti da alti condomini dal fronte molto duro che si chiudono all’interno di una corte, dove lo spazio è quasi sempre interamete occupato da garages. In questi luoghi non sono presenti spazi per la condivisione, e per questo motivo la vita si svolge unicamente all’interno della propria abitazione. Il problema più evidente è quello dell’introspezione poichè, per l’alta densità del costruito e la vicinanza delle varie unità abitative, non è garantia molta privacy e perciò le terrazze che si affacciano sulla corte interna vengono coperte con tende pesanti che non attribuiscono al luogo nessuna qualità. Gli isolati residenziali di tipo misto vedono la convivenza tra grandi condomini, che presentano le medesime caratteristiche descritte per il caso precedente e villette singole, mono o bifamiliari, disposte su uno o due piani e dotate di un giardino privato. Il problema dell’introspezione questa volta è più sentito dagli abitanti di queste ultime. Allo stesso
modo, invece, lo spazio aperto di pertinenza dei condomini è adibito a garages. Esso è spesso privo di cura e manca la possibilità da parte dei condomini di svolgere attività all’aperto in uno spazio pubblico attrezzato. In questa classe di isolati, è possibile trovare all’interno della corte uno spazio della produzione, ancora funzionante o più di frequente ormai in stato di abbandono. A seconda delle dimensioni dei luoghi dell’ex lavenzata da luoghi che molto frequentemente sono privi di qualità. Rappresenzano un consumo di spazio che resta inutilizzato, ma che invece, possiede molte potenzialità.
Isolato residenziale a corte Isolato residenziale misto Isolato residenziale misto con edifici dell’ex lavoro di piccole dimensioni Isolato residenziale misto con edifici dell’ex lavoro di grandi dimensioni
0
100
200
500m
Garages
121
Assonometria dell’isolato tipo
ISOLATO RESIDENZIALE A CORTE
densamente popolati, disposti a formare una corte interna occupata da garages. Talvolta sono presenti all’interno della corte piccole automobili.
CRITICITà:
dimensione. - alta presenza di garage all’interno della corte. - assenza di servizi. - assenza di luoghi comuni di aggregazione. - spazi “duri” verso l’interno della corte.
Garages
Recinti
Case isolate con giardino
123
Assonometria dell’isolato tipo
ISOLATO RESIDENZIALE MISTO
dimensioni e case singole, spesso fornite di giardino. La parte centrale dell’isolato è occupata dai parcheggi e da garages, oltre che dai retri dei giardini.
CRITICITà:
- tipologie dell’abitato completamente differenti. “vivere privato” delle case singole con giardino.
- presenza all’interno del lotto costruito di garage giardini privati delle case singole. - interno del lotto vissuto da poche persone - assenza di luoghi comuni di aggregazione per gli - assenza di servizi comuni.
Garages
Recinti
Case isolate con giardino
125
Assonometria dell’isolato tipo
ISOLATO RESIDENZIALE MISTO CON EDIFICI DELL’EX LAVORO DI PICCOLE DIMENSIONI
dimensioni, case singole, spesso fornite di giardino, e piccoli fabbricati produttivi ormai dismessi. La parte centrale dell’isolato è occupata dai parcheggi e dai garages, oltre che dai retri dei giardini, che si alternano agli spazi di pertinenza dei fabbricati industriali.
CRITICITà: - tipologie del costruito completamente differenti.
“vivere privato” delle case singole con giardino e al “vuoto” lasciato dalle industrie e dai magazzini abbandonati.
- elevata presenza all’interno del lotto di garage privati delle case singole. - presenza all’interno del lotto di magazzini ed - interno del lotto vissuto da poche persone. - assenza di luoghi comuni di aggregazione per gli - assenza di servizi comuni.
Garages
Recinti
Case isolate con giardino
127
Assonometria dell’isolato tipo
ISOLATO RESIDENZIALE MISTO CON EDIFICI DELL’EX LAVORO DI GRANDI DIMENSIONI
dimensioni, case singole, spesso fornite di giardino, La parte centrale dell’isolato è occupata dai parcheggi e dai garages, oltre che dai retri dei giardini, ma la maggior parte dello spazio aperto è occupata dagli spazi di pertinenza dei fabbricati industriali.
CRITICITà: - tipologie del costruito completamente differenti.
“vivere privato” delle case singole con giardino e al “vuoto” lasciato dalle industrie e dai magazzini abbandonati.
- elevata presenza all’interno del lotto di magazzini - presenza all’interno del lotto di garage appartenenti case singole. - interno del lotto vissuto da poche persone. - assenza di luoghi comuni di aggregazione per gli - assenza di servizi comuni.
128
MAPPA DEGLI ISOLATI SCELTI PER GLI INTERVENTI PROGETTUALI
I TRE CASI STUDIO A seguito di quanto compreso dalla conformazione degli isolati sono stati scelti tre blocchi su cui andare ad approfodire le strategie progettuali: - il numero 21 come esempio di lotto residenziale a corte; - il numero 8 come caso emblematico di lotto residenziale misto; grandi dimansioni.
dell’ex lavoro di piccole dimensioni è da trattare con gli stessi interventi previsti per l’isolato 8, poichè, si può dire, che questa categoria rappresenti una sottoclasse di quella residenziale mista, poichè la funzione prevalente anche in questo caso è, appunto, quella residenziale.
129
21
8
3
0
100
200
500m
SCHIZZI REALIZZATI DURANTE IL SOPRALLUOGO
Prospetto rivolto verso il campo da calcio
3.PREFIGURAZIONI
132
Diagramma delle persone intervistate Donne Uomini
PREFIGURAZIONI
voluta e fatta costruire velocemente per dare alloggio agli operai della Fiat, giunta, a quel tempo, al massimo del suo potere economico, è facile immaginare una zona dal facile degrado. La fama di questo quartiere, infatti, non era delle migliori; veniva descritto come un luogo pericoloso, covo della malavita e pieno di delinquenti. Per avere un punto di vista aggiornato sul tipo di vita che svolge un abitante di questa zona, è stata fatta una campagna di interviste. di diversa età, residenti o lavoratori all’interno del quartiere. In una fase introduttiva all’intervista, si è annotato il sesso, l’età e il tipo di abitazione in cui risiedono gli interlocutori, successivamente sono state fatte le domande. Queste, in una prima parte, sono di carattere generale e riguardano lo stile di vita e le percezioni che si provano vivendo nella zona, mentre le ultime due domade, si riferiscono agli interventi progettuali che sono stati pensati per risolvere le criticità precedentemente riscontrate dalle analisi. E’ stato interessante avere un genrale riscotro positivo verso le proposte progettuali di trasformare le condivisione degli utenti.
perte degli intervistati, si è cercato di limitare il numero di domande e avere un colloquio di circa dieci minuti, per far in modo di non disturbare le persone che sono state fermate durante i sopralluoghi. Le domande che sono state fatte durante le interviste, a seconda che l’intervistato abitasse in condo-
minio o in una casa singola sono: 1. Com’è la qualità della vita in questo quartiere? Quali sono gli aspetti positivi e negativi del vivere in questa zona? 2. Quali posti all’interno del quartiere sono importanti per chi vive qui, e quindi vorrebbe conservare e proteggere?
quali mancano? 4.Ci sono dei luoghi che ritiene poco sicuri? Quali e perché?
6a. È contento di vivere in una casa singola? Perché? Le piacerebbe avere più relazioni con il vicinato? 6b. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del vivere in appartamento? Le piacerebbe avere più spazio all’aperto e servizi in comune con gli altri inquilini? 7. Come valuta la possibilità di aumentare gli spazi collettivi da usare in comune con i suoi vicini di casa?
133
Abitante di una casa singola
etĂ 90
Abitante di un condominio
80 70 60 50 40 30 20
Lavoratore residente
Lavoratore non residente
134
Mappa dei luoghi in cui sono state effettuate le interviste
Le testimonianze raccolte sul campo, in realtà, smentiscono la cattiva fama del luogo e parlano, riferendosi soprattutto agli ultimi dieci anni, di un periodo di grande trasformazione, in cui lo stile di via è migliorato molto, rendendo il quartiere un posto più sicuro. Il complesso di case popolari di via Artom era, ed è ancora per alcuni, il luogo di maggior pericolo: punto di spaccio e prostituzione. Il processo di risanamento è dovuto, secondo il Parroco della parrocanche ad un controllo più frequente delle strade da parte delle forze dell’ordine, così come per gli interventi da parte dei rappresentanti delle circoscrizioni che si sono impegnati per la demolizione di una delle stecche di edilizia popolare di via Artom. Non vi è la percezione che vi sia la mancanza di alcun servizio e, generalmente, le persone coinvolte nella ricerca sono risultate soddisfatte dell’ambiente in cui vivono. Alcune lamentano la mancanza di negozi o piccoli centri commerciali che sono stati chiusi, risentendo, invece, dell’apertura di centri di maggiori dimensioni come l’Esselunga. Un problema che ancora risulta essere non del tutto risolto è la presenza di zingari che hanno occupasponsabili di furti nelle zone limitrofe. ll carattere architettonico delle costruzioni è piuttosto scadente e per questo si è pensato di intervenire per migliorarlo, prevedendo così anche un miglioramento del tenore di vita di chi vi abita. La volontà progettuale generale dell’intervento è quella di aumentare lo spazio a disposizione degli abitanti, sia nella sfera privata, che in quella pub-
numero necessario di servizi, dei luighi della condivisione, adatti alla vita in comune passata all’aperto
secondo le esigenze di ciascuno. Ad ogni strategia progettuale è stato attribuito un modello, si tartta di una suggesione che serve a delineare gli aspetti caratteristici dell’ambiente che l’intervento vuole ricreare.
135
Via Onorato Vigliani
13
15
1 5 26 12 10 3
16 om nuele Art Via Ema
14
17 4
20
18
11 7 8
Via S
9
estrie
re
19
0
100
200
500m
136
COMMUNITY BLOCK
-Isolato 21Lo stato attuale è quello dell’isolato residenziale omogeneo, costituito da condomini molto alti e disposti a corte, il cui interno è interamente occupato da garages. L’idea di progetto è quella di realizzare una doppia pelle sulle facciate interne alla corte e collegare le varie unità abitaive con un ballatoio. Esso permette, attraverso un sistema di scale, di raggiungere un nuovo spazio: la nuova corte, che con un doppio suolo, posto sopra i garage, dispone di una serie di servizi pubblici, che adulti, anziani e bambini, a seconda delle esigenze, possono sfruttare in una visione di ambiente condiviso tra i diversi condomini. container, essi vengono riutilizzati per creare svariate attività; al loro interno è possibile svolgere attivQuesti spazi sono pensati come luoghi autogestiti da chi vive nella corte, ma che al tempo stesso, seguono un’idea progettuale di vita comunitaria che raccolga tutti gli individui presenti e non soltanto La seconda pelle garantisce agli appartamenti esistenti una metrature maggiore attraverso un sistema di logge e terrazze che consentono di avere il proprio “giardino privato”. Proprio per sottolineare la volontà di vita comunitaria, il modello al quale appoggiarsi per capire meglio la suggesione progettuale è il Falansterio. Il Falansterio è il progetto di una struttura unica, razionalmente organizzata, che si oppone al caos delle città. Al suo interno si vive come in un grande albergo, e ai suoi abitanti, a differenza di quanto era permesso nel quadrilatero abitativo di Owen, non
sono concessi alloggi separati. Al centro del falansterio, si troveranno i “servizi” pubblici: la torre dell’orologio e i mezzi per comunicare. Dalla torre dell’ordine si diramano due ali che contengono tutte le funzioni residenziali e produttive, pubbliche e private. Le ali sono servite in tutta la loro lunghezza da una strada-galleria situata al primo piano. Il Falansterio è quindi un organismo complesso, dove si cerca di mantenere l’equilibrio alternando spazi pubblici a spazi privati, in modo da far convivere vita individuale e comunitaria. La volontà progettuale, infatti, è proprio quella di creare un forte senso comunitario all’interno della corte. Oltre allo spazio pubblico, viene caratterizzato anche lo spazio privato, le nuove terrazze risultano comunicanti fra loro arrtaverso il sistema di ballatoi che portano alla corte publica. attività a seconda del desiderio dell’utente: ci sono spazi coperti dove è possibile fare sport, studiare o dove i bambini possono giocare.
Il progetto di Falansterio di Charles Fourier
STATO DI FATTO DELL’ISOLATO IN ESAME
spaccato assonometrico dello stato di fatto dell’isolato
Doppia pelle
Corte pubblica con i servizi
Piano per i garages
SPACCATO ASSONOMETRICO CON LS STRATEGIE DI PROGETTO
STATO DI FATTO DELL’ISOLATO IN ESAME
Assonometria d’insieme del progetto
Isolato 21, stato di fatto
142
!"#$%& '()"*+")"
0
4
8
20m
planimetria di progetto
143
Laboratori dell’artigianato
!"#$%& '()"*+")"
Atelier per hobbies
Palestra
e lettura
e giochi
0
5
10
25m
planimetria di progetto con indicazione delle funzioni principali
144
236
366
130
270
351
200
455
20 Alz 16.0/30.0
0
1
2
5m
Dettaglio del sistema a ballatoio e della seconda pelle
145
150
150
200
736
445
236
Modulo di progetto da 7 m
150
150
200 136
636
Modulo di progetto da 6 m
150
150
450
136
Modulo di progetto da 4,5 m
0
2,5
5
12,5m
Moduli differenti del sistema a seconda della profonditĂ
Spazi coperti per lo sport e per lo studio
Spazi all’ aperti per il relax e lo svago
150
GREEN BLOCK -Isolato 8Il punto di partenza di questo intervento progettuale è l’isolato misto, in cui vi è una compresenza di villette, mono o bifamiliari dotate di giardino, e grandi condomini a più piani. Anche in questo caso lo stato di fatto fa si che all’interno della corte di prevalentemente garages. Il progetto punta alla realizzazione di una seconda pelle, rivolta all’interno della corte, per le facciate che garantisce dei servizi utilizzabili sia dagli abitanti dei condomini, sia, qualora lo desiderasse, da chi vive nelle case singole. In rispetto di un probabile desiderio di vita autonoma, queste ultime, non vengono coinvolte dal progetto, ma, tuttavia, attraverso un sistema di scale, si da la possibilità di accedere dal proprio giardino privato, alla piastra dei servizi comuni. L’organizzazione dello spazio di questa piazza spirito di collaborazione degli utenti, che però deve attenersi all’idea progettuale di ricreare uno spazio in cui vi siano luoghi ad uso più intimo e altri per la comunità. Le funzioni che possono essere ospitate dalla corte sono: gli orti urbani, (essendo il numero di condomini contenuto, vi è la possibilità di poter chi ne fa richiesta) un’area gioco per i bambini, una zona con piccoli atelier per gli hobbies privati, una zona barbecue collettiva e una zona per lo svago dei più giovani. Un servizio importante è dato anche da no ai margini della corte e si possono far carico della costruzione delle strutture che arredano la piazza.
Il progetto, infatti, vorrebbe suscitare uno spirito di collaborazione nella costruzione e nella realizzazione di tali strutture in modo che il luogo venga di chi lo vive. L’abitante della villetta sisngola, in tutto questo sistema, può liberamente decidere se connettersi, e partecipare quindi alla vita della piazza, oppure se vivere separatamente, unicamente all’interno del proprio territorio. La suggestione di questo modello progettuale è un go in cui più unità vivono in modo autonomo, ma luoghi e attività, che permettono agli abitanti del villaggio di essere parte di una collettività, ma pur sempre mantenendo lo spirito personale di ciascuno.
Villaggio for del Sudan
STATO DI FATTO DELL’ISOLATO IN ESAME
Doppia pelle
Corte pubblica con i servizi
SPACCATO ASSONOMETRICO CON LA STRATEGIA DI PROGETTO
Assonometria del progetto
Assnometria d’insieme del progetto
Isolato 8, stato di fatto
156
0
6
12
30m
planimetria di progetto
157
Area svago
Area barbecue
Orti urbani Orti urbani
produzione materiale da costruzione
Area giochi
Atelier hobby
0
12
24
60m
planimetria di progetto con indicazione delle funzioni principali
158
260
225
300 250 235
235
315 315 260
250 300 0
10
20
50m
Dettaglio dei prefabbricati della seconda pelle
159
volume prefabbricato in legno
assemblaggio
modulo base
pezzi preformati
montaggio
struttura piena
aspetto
struttura semi piena
realizzazione
struttura aperta
Schema costruttivo della seconda pelle e della realizzazione dei volumi dei nuovi servizi
Spazio degli orti urbani e per lo svago
Spazio per il barbecue ed area giochi per i bambini
164
ENERGY BLOCK -Isolato 3Lo stato attuale è quello di un isolato residenziale grandi dimansioni. E’ un’articolazione dello spazio complessa, in cui devono convivere diverse destinazioni d’uso. La porzione a carattere residenziale presenta sia villette singole dotate di giardino privato, sia piccoli condomini a più piani la cui corte è occupata, come nei casi precedenti, dai garages. Lo spazio della produzione, invece, verte in un completo stato di abbandono e degrato (sono anche assenti le cuperture). L’idea di progetto è quella di trasformare questo di vista energetico, che nel settore della produzione di beni di prima necessità. Per far questo, si vuole restituire vita ai corpi dell’ ex lavoro, trasformandoli in centrali di accumulo di energia o in altri servizi utili alla comunità. L’energia elettrica viene prodotta da una copertura di pannelli fotovoltaici che si innesta sopra ai corpi di fabbrica e che prosegue all’interno della corte dove è presente il mercato; un punto vendita in cui vengono scambiati i prodotti agricoli. Infatti, nelle vicinanze dei condomini (essendo ridotto il numero degli utenti) sono attrezzati degli orti privati, anche se il grande settore produttivo è Poichè si è riscontrato dai sopralluoghi che questo parco, non è mai frequentato, lo si è trasformto in un’area per la produzione agricola attraverso un sistema si serre. dell’ex lavoro in testata all’isolato, diventano dei
veri e propri luoghi pubblici; sono attrezzati per ospitare attività sportive, cinema all’aperto o spazi polivalenti di aggregazione. gestito e di pertinenza esclusiva di chi abita il quariere. E’ l’area degli atelier, che con un doppio suolo, posto sopra i garage, si sviluppa in una serie di servizi semi pubblici, che adulti, anziani e bambini, a seconda delle esigenze, possono sfruttare in una visione di ambiente condiviso tra i diversi abitanti. Per migliorare le prestazioni energetiche e garantire esistenti è stata aggiunta una seconda pelle costituita da elementi prefabbricati. Il modello con il quale si vuole spiegare la suggestione dell’idea progettuale è il quartiere di Feldheim, Feldheim, con i suoi 130 abitanti circa, numero molti simile agli abitanti stimati in questo quartiere, è il primo quartiere-villaggio dell’Europa ad essere energetico. Infatti, gni fabbricato è dotato di un impianto fotovoltaico e sul territorio è presente una centrale di teleriscaldamento alimentata a bio gas e alcune pale eoliche. Di tutta l’energia prodotta a Feldheim, solo il 3% serve per l’uso locale. Il resto viene immesso nella rete nazionale. tribuito all’idea (anche economicamente), partecipando attivamente a tutte le fasi decisionali sino alla realizzazione dell’intero progetto.
Entrata al quartiere di Feldheim
STATO DI FATTO DELL’ISOLATO IN ESAME
Copertura in pannelli fotovoltaici
Zona produttiva e mercato
SPACCATO ASSONOMETRICO CON LE STRATEGIE DI PROGETTO
Assonometria del progetto
Assonometria d’insieme del progetto
Isolato 3, stato di fatto
170
0
8
16
40m
STATO DI FATTO DELL’ISOLATO IN ESAME
171
Atelier hobby
Orti urbani
Area giochi Produzione agricola
Area barbecue Mercato e spazio vendita
Centrale d’accumulo di energa
Cinema all’aperto
Area svago
Area sport
0
15
30
75m
Planimetria di progetto, con indicazione delle funzioni
172
altezza = 12 m
Dettaglio della copertura con i pannelli solari
173
produzione di energia
accumulo
utilizzo
Schema della produzione energetica
Area giochi per i bambini e spazio della coltivazione
Area del mercato e spazi per il tempo libero
4. APPENDICE
180
LA TRACCIA DI INTEVISTA:
zi collettivi da usare in comune con i suoi vicini di casa?
Informazioni preliminari: - Età - Abitante di una casa singola o di un condominio 1. Com’è la qualità della vita in questo quartiere? Quali sono gli aspetti positivi e negativi del vivere in questa zona? 2. Quali posti all’interno del quartiere sono importanti per chi vive qui, e quindi vorrebbe conservare e proteggere? quali mancano? 4.Ci sono dei luoghi che ritiene poco sicuri? Quali e perché? 6a. È contento di vivere in una casa singola? Perché? Le piacerebbe avere più relazioni con il vicinato? 6b. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del vivere in appartamento? Le piacerebbe avere più spazio all’aperto e servizi in comune con gli altri inquilini? 7. Come valuta la possibilità di aumentare gli spaETA’
DONNE
10-20 20-30 30-40 40-50 50-60 60-70 70-80 80-90
xx xxx xx xxxx x
x
UOMINI
xx x x xx x
VIVE IN CONDOMINIO xx xx xxxx xxx x x
VIVE IN
LAVORATORE NON
LAVORATORE
x x
x x
x x
x
181
- Uomo - 65 anni - Vive nel quartiere da più di 20 anni in un condominio. 1. Abbastanza tranquilla, adesso non succede mai niente, posso dire che è tranquillo, non ci sono omicidi o rapine. Anche la notte è tranquillo, non è più come trent’anni fa. 2. Le comodità non mancano, passano l’1 e il 34 che sono molto comodi, c’è il mercato e l’Esselunga, è una zona in cui non manca niente, siamo vicini al Lingotto. 3. Il quartiere è tutto da preservare e tenere sotto controllo a mio avviso, anche se, magari, i parchi dove vanno i bambini a giocare con le mamme o con le nonne sarebbero da tenere sempre al sicuro. Però sono venuti a tagliare l’erba e non possiamo lamentarci; comunque l’ambiente lo fanno le persone, perchè se c’è un cartello con scritto che non possono starci i cani, allora, anche se sono piccoli non dovrebbero portarli perchè se poi occorre che facciano i loro bisogni e magari non li raccolgono nemmeno, i bambini poi ci giocano. Dopo le quattro questo parco (quello della barca) è pieno di bambini che escono dalle scuole e si fermano a giocare. 3. I servizi non mancano. è mai molo sicura; in generale invece i parchi sono sicuri perchè a volte passano i vigili. Fenomeni di spaccio risaputi non ce ne sono, su quello possiamo stare abbastanza tranquilli, forse un po’ meno sicuri sono i parchi vicino a via Artom, di notte, anche se non credo. Non si sentono cose di questo genere, meglio così. 5. Un nome a questo quartiere? Non è una domanda facile, non saprei... Tonino, era una persona che accudiva bene questo posto, alle dieci chiudeva i
cancelli e ha sempre trattato bene tutti. Quando c’era lui i ragazzetti più grandi non giocavano a pallone e non spezzavano i rami. Era una persona molto importante. Non saprei come chiamare il quartiere forse sarebbe da dedicare a una persona importante come Leonardo da Vinci, però davvero non saprei. 6. Mi piacerebbe vivere in una casa singola, ma non ci sono i soldi, mi piacerebbe anche perchè in questo quartiere ci sono un sacco di villette. 7. Tutto ciò che si può aggiungere per migliorare è ben accetto; ad esempio vicino ai campi sportivi c’è uno spazio vuoto dove sarebbe bello farci qualcosa perchè non è frequentato per niente perchè poi lì di Nichelino, da sempre, ci sono gli zingari anche se non dovrebbero esserci perchè in giro ci sono dei luoghi che si potrebbero risistemare. Il nostro governo cerca di dare buoni servizi ai cittadini, soprattutto chi paga le tasse, dovrebbe però dare anche un po’ più di cura ai giovani e dargli qualche possibilità in più invece che farli andare all’estero. Io ho lavorato alla Fiat per trent’anni e allora c’erano tanti -
- Uomo - 40-45 anni - Vive in appartamento. 1. Il quartiere è tranquillo, aspetti negativi non ne vedo: abbiamo il verde, abbiamo i servizi... non vedo aspetti negativi. 2. Conserverei il verde pubblico che per me è molto importante perchè garantisce spazi per i bimbi e per gli anziani. 3. Non mancano servizi, abbiamo: la biblioteca, l’ospedale vicino, il mercato, il supermercato e negozi.
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4. Luoghi pochi sicuri non ne vedo sinceramente, io vado dappertutto. C’è solo qualche furtarello al mercato, ma niente di che, rispetto agli anni passati non possiamo lamentarci. non possiamo cambiarlo. 6. Diciamo che in condomnio se ci si conoscesse tutti sarebbe più bello. Di aspetti negativi del condominio c’è l’assenza del giardino e che i cortili sono occupati solo da garage. 7. Per la condivisione degli spazi, dipende dalle persone; nei palazzi degli anni 50 e 60 alcune corti non hanno spazi che sarebbe possibile trasformare perchè sono piccole e ci stanno solo i garage; altri invece più nuovi, sono stati pensati in un modo diverso e hanno spazi per bambini o aree verdi.
- Donna - 40 anni circa - E’ nata in questo quartiere e vive in appartamento.
volta; di aspetti positivi c’è che abbiamo quasi tutto, mercato, negozi, anzi quelli chiudono sempre, ci sono più supermercati. 2. Prima di tutto vorrei conservare il parco Gustavo Colonnetti o i servizi per i bambini e gli anziani, per questi ultimi forse i servizi sono un po’ carenti. 3. Mancano servizi per anziani o bambini. 4. Io non penso ci siano luoghi poco sicuri, non più, una volta magari si doveva fare attenzione a uscire la sera, ma ora non più.
6. Un aspetto positivo del vivere in condominio è che non devi fare tutto tu se hai dei problemi, mentre in una casa singola hai più da lavorare anche se toglierei il bar che ho sotto casa che mi disturba molto visto che abito al primo piano.
7. Avere degli spazi in comune non sarebbe male, magari del verde, però sarebbe importante non perdere i parcheggi. Tutte le case basse e i palazzoni alti, che non chiamiamo grattacieli, li ha costruiti la Fiat negli anni ‘50 e ‘60 e poi sono diventate private, hanno tutte il giardino che in origine non era nemmeno recintato, ma tutto ciò che migliorerebbe l’ambiente, sarebbe gradito.
- Donna - 25 anni circa - Abita nel quartiere da poco, vive in un appartamento. 1. Io sono da poco qui, non saprei molto dire, lavoravo al parco Colonnetti alla Casa del parco con i bambini, sono scatenati, ma era una bella cosa. 2. La Chiesa penso sia importante. 3. I servizi non mancano, anche la linea degli autobus è ben organizzata. 4. Ovunque ci sono posti non sicuri, però qui alla 5. Non lo so, forse ci vivo da troppo poco tempo. 6. Non mi piace il luogo in cui vivo, è piccolino e lo spazio qui attorno non è ben sfruttato e sono abituata ad un’altra zona. piacerebbe.
- Uomo - 55 anni - Lavora in un’agenzia immobiliare e non è residente. 1. L’ aspetto positivo è che se vuoi aprire un esercizio commerciale qui i prezzi sono bassi. Quelli negativi è che comunque c’è poco giro. 2. Un luogo importante può essere dove c’è il cam-
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po da pallone di via Artom, mentre dal punto di vista commerciale è di riferimento via Vigliani con l’area del mercato. 3. I servizi non mancano. 4. I luoghi poco sicuri ci sono un po’ dappertutto, soprattutto se c’è un giardino o una carrozzeria. 5. Popoloso o popolato. - Visto che è nel settore immobiliare, secondo lei, cosa ci vorrebbe per aumentare la qualità di queste e una tanica di benzina.... E’ comunque ancora la zona di via Artom anche se è molto migliorata rispetto una volte.
- Donna - 45 anni circa - Vive in appartamento. 1. Io vivo in questo quartiere da trentasei anni quindi vi assicuro che non ho mai avuto grossi problemi, a pare una settimana fa che mi hanno smontato e scassato il portone di casa. Questo giardino (quello della barca) è molto bello, ma i bambini possono praticamento soltanto correre, non possono giocare a palla, non possono fare niente è tremendo quasi non li fanno neanche respirare e in più a volte lo riempiono di bocconi per i cani, perchè li odiano. Poi in realtà nient’altro, da pochi anni è nata l’Esselunga e tutto il quartiere è molto felice in quanto prima non c’era niete di tutto questo e io sono contentissima perchè è la mia spesa settimanale o quotidiana.
tanto vengono a tagliare l’erba. 3. Tutto sommato non manca niente, perchè qui con un pullman arrivi dappertutto; forse l’unica cosa che manca è un’ anagrafe. In realtà ce n’è una che hanno aperto subito dopo la rotonda di corso
Unione, non so se ci arrivi in pullman, ma se come me hai la macchina non hai problemi. 4. Io sapevo che trentasei anni fa via Artom era la zona del bronx, si diceva che mettevano nella vasca da bagno il prezzemolo a far crescere.... poi però si sono civilizzati. Altro non saprei perchè è piuttosto sicura la zona in generale. 5. L’appartamento è casa mia ed è sicuramente per me una cosa positiva, di negativo non c’è niente. 6. Vorrei eliminare i vicini di casa, perchè ci siamo trovati proprio gente che non è carino commentare. Vivere da sola non mi piacerebbe proprio, sto bene dove sto. I parcheggi non mancano e se all’interno della corte venisse aggiunto dello spazio comune sarebbe bellissimo, magari un’area anche per lasciare liberi i nostri cagnolini.
- Donna - 16 anni - Vive in appartamento. 1. Dove abito io non si vive molto bene, non c’è nessun aspetto positivo, diciamo che non c’è tanta gente per bene. 3. Non manca niente. c’è una fabbrica abbandonata che è piena di spacciatori. 5. Non saprei proprio come chiamare questo quartiere. 6. Mi trovo bene a vivere in appartamento, non mi dispiace. 7. A me piace anche così la corte del condominio dove abito.
- Donna - 18 anni
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- Vive in appartamento. 1. A me piace la zona dove vivo perchè è comoda, ho il parco sotto casa e sono anche vicina ai negozi che posso raggiungere senza utilizzare la macchina. 2. Il parco Colonnetti è un luogo di ritrovo anche per chi abita lontano e sicuramente è molto importante per tutti. 3. C’è tutto. 4. All’interno della città non c’è niente di particolarmente pericoloso, basta stare un po’ attenti in generale, come sempre. 5. Non ne ho idea. 6. Mi piace dove vivo. 7. Io mi trovo bene cos’ non mi serve altro spazio.
- Donna - 45-50 anni - Lavora come insegnante da molti anni nel quartiere, ma non è residente. 1. Il positivo è che c’è molto verde, ad esempio il parco Colonnetti da molte prospettive anche per lo svago dei bambini e dei ragazzi. Diciamo che negli c’erano dei palazzi vecchi che sono stati abbattuti e diciamo che le famiglie sono cambiate, quello che un tempo si diceva di via Artom come zona più famiglie però sono di passaggio diciamo, ci sono molto stranieri o magari gente che non ha lavoro e se poi lo trova si sposta, quindi si è in continuo cambiamento. Anche nelle nostre scuole i bambini o i ragazzi possono frequentare uno o due anni e poi molti si trasferiscono. Il cambiamento che è avvenuto nel quartiere noi lo percepiamo all’interno della scuola, ci sono anche famiglie, invece, molto 2. I posti importanti sono la biblioteca Cesare
Pavese che è qui vicino così come la scuola di teatro azione che viene frequentata da babini anche con le loro famiglie e rappresenta una buona attività anche culturale. 3. Non manca niente, è una zona ben servita anche dai mezzi di trasporto. L’unica cosa che non c’è più perchè è stato spostato è un ambulatorio medico, vaccinazioni e un buon servizio, invece, ora è in un’altra zona, un po’ distante e magari una mamma che non ha la macchina, con i bambini, fa un po’ fatica a raggiungere con altri mezzi. 4. Il pericolo di questa zona c’è per sentito dire magari, un po’ la sera, al parco Colonnetti per quesqualunque atro quartiere o zona della città. L’anno scorso, però, ci sono state delle problematiche tra gli abitanti e la gente nomade che si ferma in questo quartiere con le roulotte poichè non avevano rispetto degli spazi del quartiere e chi ci vive si è lamentato. E questo è un po’ un problema per la zona. non ho mai pensato. Forse un nome che valorizzi un po’ il parco e cambierei il nome a via Artom perchè è caratterizzato da una cattiva fama che non rispecchia più la situazione reale e poichè anche queste scuole si chiamano scuole dell’infanzia di via Artom, ricevono inguistamente l’accezione negativa che spaventa. Per questo motivo avevamo proposto di cambiare il nome della scuola in “Mary Poppins” per slegarci dalla nomea di via Artom anche se poi ci sono da fare troppe cose.
- Donna - 90 anni - Vive in appartamento.
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1. Forse sono troppo anziana per avere dei vantaggi in quest’area, mi trovo bene a vivere qui, anche se al parco dovrebbero mettere un po’ più di sedie per persone come me. 2. Non lo so, forse i parchi. 3. Mancano un po’ di negozi, continuano a chiuderli, hanno aperto grossi supermercati, ma sono lontani. C’è solo il panettiere e il lattoio, ma poi anche se servono. Non c’è nemmeno il verduriere e io che faccio fatica a camminare e non riesco ad andare al mercato sono rimasto senza, è pazzesco. 4. Non lo so, perchè esco poco. 5. Non lo so. 6. Vivo in appartamento e mi piace, sto bene, la mia casa mi piace. be, all’interno del proprio condominio non si può fare niente.
- Donna - 55 anni - Vive in appartamento. 1. Mi trovo bene, vivere qui mi piace. 2. Il posto importante per i bambini è il Parco Colonnetti o quello della barca che, anche se molto povero, viene utilizzato perchè è vicino. Poi ritengo sia importante il mercato. 3. I servizi non mancano, va tutto bene. 4. Di sera un po’ ho paura ad andare in giro da sola, anche qui al parco della barca non ci verrei, una volta chiudevano il cancello ed era un po’ più sicuro, invece ora è perennemente aperto. 5. Non so rispondere. 6. Il problema del condominio è che con certa gente si va d’accordo, mentre con altra ci si scannerebbe. Però vivrei comunque in condominio piuttosto che in una casa singola.
7. Mi piacerebbe molto avere dello spazio in più, dove abito nella mia corte ci sono solo i garage, non c’è altro posto, ma mi piacerebbe avere una terrazza. Non avrei problemi a condividere questi spazi con i miei vicini di casa.
- Uomo - 35 anni - Vive in appartamento. 1. Di positivo non c’è niente, è tutto negativo, io ormai mi sento straniero in questo quartiere una signora non può uscire di casa da sola, non c’è alcun controllo, se potessi cambierei subito quartiere. 2. Di particolare non c’è niente, ci sono solo tossici. 3. Qui aiutano solo gli stranieri, manca tutto, non c’è nessun servizio, il comune non aiuta nessuno. sono solo tossici che si bucano e ubriaconi. Questi giardini la sera non sono sicuri per niente. Più che spaccio c’è proprio un uso frequente di droghe. Ci sono delle vere m***e perchè una signora dopo le dieci e mezza non potrebbe uscire, o forse, dovrebbe uscire armata. Inoltre è pieno di case abusive, perchè i marocchini ci enrtrano e occupano gli appartamenti. 5. Non ho alcuna idea. 6. Nel mio appartamento mi trovo bene, sto bene, non ci trovo cose negative, vorrei solo più controllo per i bambini. 7. Mi piacerebbe molto se ci fossero spazi per i bambini all’interno della mia corte, magari con dei tom, un po’ anche per il comune di m***a che c’è.
- Uomo - 40 anni - Vive in appartameto.
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1. La qualità della vita non è malvagia, andrebbe corretta sotto qualche aspetto, è molto multietnica e non per razzismo però ci sono proprio culture e ab2. Diciamo che il giardino è un luogo di incontri ed è importante, anche se andrebbe più rispettato. per fare le vaccinazioni ai bambini, ma in genreale i servizi non mancano. 4. Il parco Colonnetti non è molto sicuro, ci sono tanti zingari che rubano e bisogna stare attenti anche con i bambini; così come alle dieci e mezza di sera ci sono già le prostitute mezze nude. 5. Non so perchè una volta quando ero giovane era il bornx, adesso è un po’ migliorato. 6. Dicimao che l’aspetto positivo di vivere in condominio è quello di avere la possibilità di avere sempre dei vicini di casa che possono aiutare se si ha bisogno, mentre in una villetta si è soli. Il livello umano dell’abitare è positivo. 7. Avere dei servizi in più mi piacerebbe anche se dove vivo io ci sono sotto i garage e sopra uno spazio comune a tutti dove una volta, ora non più, si facevano delle feste e si riusciva a fare qualcosa a livello condominiale. Anche avere un miglioramen-
cano, ma mi piacerebbe che ci fossero più negozi di piccole dimensioni, com’era una volta, invece dei nuovi centri commerciali che hanno rovinato queste piccole attività. 4. No nessuno. 6. Non sono interessato ad avere rapporti con i miei vicini di casa o a dividere con loro spazi comuni. 7. Non mi sembra una buona idea, poiché, nel mio palazzo, ogni condomine vive il suo spazio senza alcun tipo di condivisione e io non avrei alcun in-
- Donna - 25-30 anni - Lavora come barista nel quartiere, ma non è residente. 1. Un aspetto positivo, anche se non ce ne sono tanti, è che si tratta di una zona popolare dove la gente è generosa, anche se, a volte, può risultare un aspetto negativo, in quanto la popolazione del quartiere è molto anziana; ci sono pochi giovani e l’economia è retta dai pensionati poiché i giovani che ci sono senza lavoro.
fattibile e interessante.
- Uomo - 35-40 anni - Residente nella zona da sempre, vive in un appartamento nel quartiere delle case popolari. 1. La qualità della vita negli ultimi dieci anni è molto migliorata rispetto a un tempo, l’unico difetto può essere la mancanza del lavoro. 2. L’unico luogo davvero importante e che è da preservare è la propria casa 3. Il quartiere è ben dotato di servizi, non ne man-
il quartiere non ce ne sono, ci sono spazi che si trovano anche da tutte le altre parti, forse che ha reso particolare e più viva la zona è il mercato che si svolge lungo via Onorato Vigliani. 4. Non evito nessuno luogo in particolare, ma in generale è un po’ tutto poco sicuro; soprattutto la domenica che i negozi sono chiusi ci sono parecchi zingari per strada. 5. Non lo so.
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- Età - 40-45 anni - Risiede da vent’anni nel quartiere e vive in un appartamento. 1. Un aspetto positivo è che si tratta di una zona con un clima che assomiglia a quello di un piccolo paese. Di negativo, invece, ci sono gli episodi di vandalismo che negli ultimi anni hanno ricominciato a manifestarsi. 2. Il parco Colonnetti ha ultimamente ripreso il suo ruolo di luogo di aggregazione e divertimento. vadano aggiunti degli altri. 4. Noi delle case popolari di questa zona, non frequentiamo e non ci sentiamo sicuri ad andare nell’area delle case popolari di via Artom. 5. Non lo so. 6. Un appartamento ti permette di avere un maggior senso di sicurezza, ad esempio noi viviamo al settimo piano, però ci mancano un po’ di terrazzi o di giardino in modo da avere un po’ più di spazio aperto. erite ad un cohousing ad esempio? Mi sembra un’ottima idea, mi piacerebbe.
Dal punto di vista della sicurezza, la situazione è migliorata nel tempo, sovente ci sono controlli da parte della polizia, dei vigili o dei carabinieri che attraversano il quartiere. Un tempo c’erano quattordici accampamenti di zingari che ora sono stati spostati e si è trovata una semi soluzione. A livello di sicurezza non ci sono più molti problemi, utili sono i servizi che svolge l’associazione di via Can-
generale non mancano. Una volta questa zona era conosciuta per la delinquenza, ma ora non c’è più, è cambiata molto negli ultimi dieci anni, negli anni ’90 la gente aveva paura di frequentare questa zona, ma dall’inizio del 2000 dicono che sia cambiata molto. Il Colonnetti è un parco meraviglioso, rappresenta un grande vantaggio, ed è sfruttato più di quanto pensassi, è sempre frequentato anche dagli anziani. Ci sono altri parchi più piccoli che hanno avuto periodi di “alti e bassi”, come ad esempio il parco do c’era una specie di custode, il signor Tonino, e poi i ragazzi di 15-16 anni, che pensano di essere in un’età furba, hanno fatto alcuni atti di vandalismo e disturbavano il vicinato che ha fatto dei reclami e così la frequentazione del parco si è arrestata. Tempo fa, il parco vicino la collina delle case popolari era il centro della zona di spaccio; c’era un muretto, che poi hanno tolto con gli interventi voluti dalla circoscrizione per migliorare, almeno in parte la zona, che rappresentava il punto in cui la gente si incontrava a ritirare la dose dagli spacciatori, ragazzi giovani, alle 8, alle 13 e alle 17. Queste attività, da quando hanno rifatto la zona sono sparite, oppure si sono spostate da un’altra parte, poiché chi ha quello stile di vita non lo perde più. Un’altra cosa accoglie tutti ed è gestita da ragazzi che sanno mantenere buone relazioni con tutti: ad esempio una volta, un ragazzo era stato ucciso a Carmagnola e bruciato nel forno e per anni gli amici e i compagni organizzavano dei tornei e delle partite in sua memoria, uno di essi, raccontava, ridendo, che se fosse arrivata la polizia, almeno undici delle persone presenti non appartenenti alla squadra sarebbero state arrestate perché era tutta gente di cattiva fama, alcuni si sono raddrizzati altri no, ma i ragazzi che cercano l’aggregazione attraverso lo sport sono molto bravi e fanno un buon servizio alla società creano attraverso lo sport collaborazione tra: africani, mus-
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sulmani, immigrati ecc. La biblioteca c’è da tanti anni, la scuola doveva essere abbattuta, ma poi c’è stata una protesta da parte degli abitanti e del parroco di allora per evitare la demolizione e riconnata la biblioteca. I servizi sono validi, scuole, asili e banche non mancano. Il fatto positivo è che chi arriva in questo quartiere con qualche pregiudizio tramandato da amici o conoscenti, poi si ricrede e dice che la realtà non è quella di luogo malfamapoi la situazione con l’inizio del 2000 è cambiata. Adesso il capolinea del pullman è in via Artom, un tempo non era così e quando volevano spostarlo lì erano tutti preoccupati perché appunto era una zona pericolosa, mentre adesso è molto tranquillo. Una volta ho chiesto a un signore: come mai la situazione è cambiata e la risposta che mi è stata data è: “il 30% delle persone è morto, il 30% è in carcere, il 30% si è spostato e quello che è rimasto è poco…” in quel periodo purtroppo, molta gente moriva di overdose e molti si sono spostati quando sono stati abbattuti, giustamente, due palazzi vicino all’asilo al fondo delle case popolari, uno dei quali era un abbattere ancora altri cinque o sei palazzi, ma poi come si fa? Dove va a stare la gente? È stata fatta anche un’opera importante di pulizia dall’ITC, con i cambiamenti di politica del quartiere le cose sono migliorate perché i presidenti volevano essere orgogliosi del loro lavoro e sono stati fatti dei buoni lavori. Ci sono anche altri casi in Torino come in corso Agnelli vicino alla Chiesa dove il progetto Urban 2 ha risanato il quartiere, poi cambiare un muro si può fare, ma è la generazione e la società che è vogliono tre generazioni.
- Donna
- 26 anni - Da poco residente nel quartiere, di origine straniera, vive in un appartamento. 1. Mi piace dove vivo, non c’è niente di negativo. 2. Non lo so, vivo qui da troppo poco tempo. 4. E’ una zona sicura. 5. Non lo so. 6. Non c’è niente di negativo nel condominio. 7. Mi piacerebbe avere degli spazi comuni, magari delle aree verdi, da condividere con gli altri abitanti del mio condominio.
- Uomo - 70 anni - Vive in una casa singola.
zona è la cattiva fama, anche se negli ultimi tempi è migliorata. 2. La propria casa è importante, e anche i parchi. 3. Ci sono tante cose, però hanno chiuso molti negozi, quelli piccoli soprattutto. più come una volta, io non ho paura, anche se però ci sono tanti straniere e a volte i ragazzi disturbano oppure alcuni rubano perchè ci sono tanti zingari. 6. La mia casa è bella, non è tanto grande ma ci sto bene. Conosco poco i miei vicini dicasa; prima c’era un mio amico che viveva qui vicino, ma è morto e adesso non conosco molte persone. Non mi interessa molto conoscerle, io sto a casa mia e vivo la mia vita così. 7. Ho già un pezzetto di giardino non mi serve altro, non voglio dividerlo con nessuno.
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- Donna - 40-45 anni - Residente nella zona da sempre, vive in una casa singola. 1. Io vivo bene qui, anche se non ci sto molto perchè lavoro in un altro quartiere, ma mi piace quando torno a casa: c’è tanto verde e non mi manca niente. 2. I parchi sono molto importanti, al Colonnetti ci anche altri bambini. hanno apero l’Esselunga ed è molto comoda anche perchè è sempre aperta. to meglio non andarci perchè sono pericolosi. La sera si sta tranquilli però bisogna fare attenzione ai drogati e alle prostitute che stanno al Colonnetti. 6. Ho voluto comprare una casa singola per avere il mio spazio privato e poterlo gestire come voglio, senza dover discutere con i condomini come mi capitava quando ero più giovane e vivevo in un appartamento. Lo svantaggio può essere la sicurezza perchè è più facile che entrino i ladri in una casa piccola che sta al piano terra, ma a me non è mai successo per fortuna. mio isolato mi piacerebbe, ma a me basta anche il discuWte sempre. Io non lo farei, mi piacerebbe anche poter conoscere le persone che vivono accanto a me, per i bambini magari sarebbe bello, però magari le persone più anziane non hanno piaccosa molto piacevole.