Andrea Benetti - Il colore della luce arte - Opere in bianco

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An d re a B e n e tti IL COLORE DELLA LUCE

opere in bianco performance di animazione dal vivo INSTANT FILM project 路 BASMATI film musica di Frank Nemola

a cura di Silvia Grandi



A n d re a B e n e t t i A rc h i v e s F o u n d a t i o n

ARCHIVIO DIGITALE PER LA TUTELA E LA CATALOGAZIONE DELLE OPERE

Voglio dedicare questa mostra all'amico Gigi Frappi, un grande uomo, che senza troppe parole, ma col suo esempio costante, mi ha insegnato tante cose importanti della vita, a cui oggi devo gran parte della mia felicitĂ . Andrea Benetti


UN EVENTO PROMOSSO DA

Basmati Film

ASSOCIAZIONE DEI MUSEI D'ARTE C O N TE M P O R A N E A I TA L I A N I

DECIMA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO


Palazzo dell'ex Ospedale degli Innocenti Sala ex Chiesa Santa Maria degli Angeli

1 1 > 1 9 ottobre 201 4

AndreaBenetti I l c o l o re d e l l a l u c e o p e re i n b i a n c o performance musicale live di

FrankNemola

performance di animazione

Instant film project Basmati film

mostra e catalogo a cura di

SilviaGrand i


CON IL PATROCINIO DI

COMUNE DI BOLOGNA


Il colore della luce · Opere in bianco

OPERE DI Andrea Benetti · MUSICA DI Frank Nemola CON LA PERFORMANCE DI ANIMAZIONE DAL VIVO DI Instant film A CURA DI Silvia Grandi

project · Basmati film

PROMOZIONE DELLA MOSTRA

A.M.A.C.I. Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani I.A.P. Italian Art Promotion COLLABORAZIONE SCIENTIFICA

Basmati Film Instant Film Project Andrea Benetti Archives Foundation I.A.P. Italian Art Promotion CON IL PATROCINIO

Provincia di Bologna · Comune di Bologna · Istituto Europeo Pegaso Alma Mater Studiorum · Università di Bologna Dipartimento delle Arti Visive, Performative, Mediali BIOGRAFIE CURATE DA Gregorio Rossi COORDINAMENTO DELLA MOSTRA

Andrea Benetti Archives Foundation I.A.P. Italian Art Promotion SEGRETERIA ORGANIZZATIVA I.A.P. Italian Art Promotion PROGETTO GRAFICO Colour Frame FOTOGRAFIE Alessandro Ostini UFFICIO STAMPA Luciana Apicella © 201 4 EDIZIONI qudulibri · qudulibri.wordpress.com ISBN 978-88-99007-00-3

© IMMAGINI OPERE AndreaBenettiArchivesFoundation andreabenetti-foundation.org · andreabenetti.com


NELLA GROTTA TECNOLOGICA SINESTETICA

Nel testo di presentazione di una precedente mostra (Colori e suoni delle origini, 201 3) ho già avuto occasione di parlare delle semplificazioni grafiche delle immagini che animano le tele “neorupestri” di Andrea Benetti, mettendo in evidenza come nei suoi lavori si ritrovino forme e figure in bilico tra un passato arcaico, che implode fino all’espressività dell’uomo primitivo, e un futuro ipertecnologico. I suoi pattern stilizzati di automobili, aeroplani, scooter si mescolano alle silhouette di cavalli, di bufali e di ominidi, diventando simboli, modelli araldici di un mondo visto attraverso una lente sintetizzante in cui prevale il segno del contorno, l’outlined, per circoscrivere le diverse icone. Benetti, infatti, non disdegna l’uso, oggi molto in voga tra gli artisti, dello stencil o della mascherina, un metodo rapido ed economico per rappresentare l’essenza comunicativa ed espressiva delle immagini, alleggerite così da eccessivi gravami realistici e descrittivi come nell’attualissimo linguaggio visivo della computer graphic. Nel caso della serie delle diciotto tele Studio sui petroglifi realizzati per questa mostra Benetti compie però un ulteriore passo all’indietro regredendo agli stilemi dell’incisione rupestre monocroma e scabra adottata dagli antichi Camuni, per riadattare in chiave attuale le potenzialità espressive del segno e del tratto inciso. L’annullamento della stesura cromatica, così felicemente usata in tanti lavori precedenti, in favore del monocromo bianco consente inoltre alla luce di farsi colore, di sollecitare le superfici incise imprimendo alle icone una plasticità asettica e talvolta immateriale, così che queste si animano grazie alle infinite sfumature luminose di bianco e di grigio, in un

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gioco combinatorio di opachi e lucidi, di campiture piatte e di rilievi e aggetti. L’atmosfera si fa misteriosa e quasi mistica in una sorta di rivisitazione della caverna o della grotta dell’Homo sapiens in versione aggiornata, dove alle opere sulle pareti studiate per interagire con l’ambiente, si abbina l’imponente apparato tecnologico predisposto per la performance dell’inaugurazione. Ai tavoli delle consolle, le figure e i simboli tracciati da Benetti su un piano di lavoro e video ripresi in diretta saranno animati live nell’INSTANT FILM project di Basmati film e proiettati sulla volta della sala in contemporanea alla sonorizzazione live di Frank Nemola, in un’atmosfera da vera e propria grotta tecnologica sinestetica. Il freddo suono elettronico preregistrato di Nemola si alternerà a stacchi ritmici incalzanti, al suono caldo e ancestrale della sua tromba e ai suoi vocalizzi, mentre attraverso l’animazione live di Basmati i soggetti dei quadri incisi sembreranno staccarsi dalle pareti, fluttuando liberi e smaterializzati in pixel luminosi sulla volta. Il pubblico si troverà così inserito in un ambiente sonoro-videoperformativo integrato, immerso direttamente nell’azione che, mediante un cortocircuito tra passato e presente, fonderà in un unicum “spazio visivo” e “spazio acustico” trasformando la sala una vera e propria dimensione dinamica ed interattiva.

Silvia Grandi

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MANIFESTO DELL ' ARTE NEORUPESTRE

All'alba dell'umanità, ancor prima di inventare la scrittura, l'uomo sentì la necessità di comunicare, di lasciare una traccia di sé nel mondo; tutto ciò lo fece grazie alla pittura. Quell'uomo si rapportava ogni giorno con il sole, con la terra, con l'acqua, con il cielo... integrandosi armonicamente nella natura; e quand'anche la natura non rappresentasse una minaccia, egli la rispettava, con il rispetto che si deve ad una divinità, consapevole dei propri limiti umani. L'uomo contemporaneo ha rinnegato quei limiti e calpestato quel rispetto, ponendosi prepotentemente al centro del mondo e mettendo al primo posto le proprie esigenze, il proprio egoismo. Così facendo, ha stupidamente distrutto un incantesimo e profanato la sacralità della natura e della vita. Allora, facciamo un passo indietro. Azzeriamo e ripartiamo da quel doveroso rispetto per la natura e per l'essere umano; l'arte, deve ripartire dalla prima forma artistica, ovvero l'arte rupestre. Noi dobbiamo ripartire dagli albori dell'uomo e dall'arte primigenia, per ricostruire un nuovo mondo, in cui il rispetto per la natura e per la dignità umana siano finalmente al centro del volere dell'uomo. Solo così riaffermeremo la sacralità della vita, ormai perduta in cambio di un miope e vacuo stile di vita, che sta portando la terra all'autodistruzione. Ricreiamo le condizioni per “avvolgere” il mondo di amore e di pace. Ripartiamo da quella pittura rupestre, che l'uomo primitivo, molto più saggio di noi, realizzava sulle pareti rocciose, ingraziandosi il volere delle forze sovrannaturali. Per la propria parte, questo è ciò che l'arte può fare. Ritroviamo dentro di noi quell'essenza primordiale, incontaminata, priva dei condizionamenti, che muovono l'uomo odierno; condizionamenti imposti da un sistema consumistico mondiale, che ci sprona sempre di più ad essere produttori inarrestabili e consumatori insaziabili. Ricreiamo un giusto rapporto tra l'uomo e l'ambiente, tra la produzione ed il consumo. Ricerchiamo dentro di noi la purezza del bambino, che ancora non conosce il mondo e lo interpreta attraverso la fantasia, osservandolo con curiosità e stupore. Viviamo rappresentando l'oggi come un attimo immortale ed analizzando il passato con uno sguardo critico, ma costruttivo; non viviamo in termini utilitaristici, in cui ogni atto è paragonabile ad una mossa, nel gioco degli scacchi, il cui fine è quello di conquistare tutta la scacchiera. Viviamo

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ascoltando l'essenza che c'è in ognuno di noi; quell'essenza fanciullesca che ci porta ad amare il contatto con la natura, il cibo sano, le tradizioni, i valori condivisi e fondanti, che hanno elevato per lungo tempo l'esistenza umana; rifuggiamo dalle gettate di cemento incontrollate, dalle plastiche, che ormai avvolgono ogni cosa, dalla velocità forsennata che permea, inconsciamente, ogni nostra azione e ci spinge ad una corsa esasperata, anche laddove essa non è affatto necessaria. Riappropriamoci del corso della storia e non accettiamo passivamente tutti i cambiamenti imposti dall'alto, mediante campagne di persuasione, che ci portano ad essere dei numeri e non più delle persone, con le proprie peculiarità e, soprattutto, con le menti pensanti. L'uomo non può mai essere un numero; nemmeno quando la popolazione mondiale raggiunge un affollamento senza precedenti. Ricordiamoci sempre che l'essere umano è, prima di tutto, un'essenza immateriale, oltre ad essere un corpo, troppo spesso proteso alla ricerca del piacere effimero. Questo concetto ci è ormai sfuggito dalla mente e questa “fuga” ha provocato effetti nefasti. Rinnegare o non coltivare la sfera immateriale dell'uomo e rinnegare l'uomo stesso. Questa concezione non è ispirata alla religione, ma ad una visuale “dualista” dell'individuo, ovvero che distingue i due livelli su cui cresce e si forma un essere umano. Non sbilanciare l'ago della bilancia a favore della materia nelle scelte di vita, è un evidente segno di consapevolezza e di saggezza, che ci eleva da qualsiasi altro essere vivente. Senza una parte di mistero, di immaterialità, l'uomo non ha futuro ed è destinato all'estinzione; e prima dell'estinzione toccherà il fondo dell'esistenza, in cui il valore della vita non esisterà più, sacrificato sull'altare di un edonismo becero e privo di solidi contenuti. Nel parallelismo con l'arte, i simboli, i tratti, i colori devono tornare ad essere i protagonisti della pittura, forieri della semplicità e della bellezza della vita che rappresentano. L'istintività, il sentire primordiale, che risiede in ognuno di noi, deve guidarci nell'interpretare ciò che ci circonda; anche l'uso e l'assimilazione della tecnologia più avanzata deve essere filtrata attraverso questa sensibilità. Nell'arte, il senso del mistero, dell'ignoto, deve regnare incontaminato; devono esistere dei dubbi, poiché nella “società delle certezze” non vi è più spazio per la fantasia e, qualora essa

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sia presente, appare finta, creata a tavolino e finalizzata ad un risultato certo. Tracciamo un netto confine tra ciò che è vero e sentito, che viene da quella parte “misteriosa” del nostro io, e ciò che è falso e strumentale. Una lavatrice rotta o una bicicletta arrugginita non sono arte, ma semplicemente una lavatrice rotta ed una bicicletta arrugginita. L'arte è tutt'altra cosa. Nelle grotte della preistoria, ove gli “artisti rupestri” tracciavano i propri segni e spargevano i colori, era già stato inventato tutto; le opere figurative, astratte, simboliste, concettuali... Le future strade dell'arte pittorica erano già delineate nel complesso; nulla mancava all'appello. Ripartiamo, allora, da quelle intuizioni geniali, istintive, che venivano dal cuore ed avevano la forza dell'infante, che traccia segni e colori, spesso inconsapevole dei significati intrinsechi delle proprie creazioni, poiché generate da un livello subcosciente ed affiorate al conscio senza mediazioni. Produrre dei beni per cento volte quelle che sono le nostre reali esigenze ed assistere impassibili ad una grande fetta dell'umanità, che muore ogni giorno per l'assenza di acqua e di cibo, è criminale ed antitetico al nostro sentire. Con quale coscienza possiamo avvallare la civiltà del consumismo, quando ancor oggi vi è una vasta parte del mondo che lotta per la sopravvivenza, quasi sempre perdendo? Un azzeramento è necessario, prima che sia, e forse lo è già, troppo tardi. Se l'essere umano vorrà evitare l'autodistruzione, sarà necessaria una ripartenza, che tenga conto degli errori commessi, per superarli e dare un peso alle cose vere dell'esistenza umana, rifuggendo i falsi miti e le stupidaggini imposte da uno stile di vita vacuo, ma generatore di profitti per coloro che lo controllano. Ad un certo potere fa comodo un individuo che non pensi, che non si erudisca, che segua pedissequamente le mode create in laboratorio. Guardiamo intorno a noi ed iniziamo a verificare il quoziente di consapevolezza della gente comune, per capire quanto siamo raggirati, “rincretiniti”, resi innocui da una marea di stupidaggini che, all'improvviso, sono divenute tutte un'importante ed unica ragione di vita. Vi sono molti fattori, che caratterizzano il progresso della nostra civiltà, che possono essere considerati delle armi a doppio taglio; e ciò dipende da come le usiamo. Purtroppo, nella società, l'uso improprio e l'abuso

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di molti beni è ormai la prassi, divenuto un consolidato “modus vivendi”. Tutto ciò accade trasversalmente, accomunando i più abbienti agli indigenti, i giovani agli anziani, tutti uniti nella forsennata corsa, che ci sta portando ad essere, non più individui, ma pedine, le cui scelte, i cui movimenti, sono comandati dall'alto, ma senza fili, poiché tutto ciò non sia percepito come una dittatura, bensì come scelte assunte dall'individuo, grazie al libero arbitrio. Siamo dunque “pilotati” come una macchinina radio comandata ed abbiamo la sensazione di essere liberi, di decidere noi ciò che determina il nostro futuro; ma liberi non lo saremo mai, finché non spezzeremo questa catena di tacita e, molto spesso, inconsapevole obbedienza. Ecco perché l'arte deve simbolicamente ripartire dalle proprie origini; essa ha sempre precorso i tempi ed appare come un faro da seguire; questa volta, però, non correrà verso l'ignoto, verso l'inesplorato, ma avrà la lungimiranza di ritornare sui propri passi, verso le proprie radici, consapevole della necessità di dare un segnale chiaro e forte di ricostruzione delle fondamenta, che sono alla base della nostra esistenza. Sarà un ritorno alle origini simbolico; ma spesso i simboli posseggono una forza pari soltanto alla forza della natura; quella stessa natura con cui dobbiamo ritornare in armonia e ricominciare a rispettare e ad amare. Il Manifesto dell'Arte Neorupestre è stato presentato da Andrea Benetti alla 53. Biennale di Venezia, all'interno del padiglione "Natura e sogni" presso l'Università Ca' Foscari - San Giobbe - Cannaregio - Venezia - Italia

Bologna, 7 dicembre 2006

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a.m.a.c.i. associazione dei musei d'arte contemporanea italiani

DECIMA GIORNATA NAZIONALE DEL CONTEMPORANEO


Fra n k N e m o l a

MUSICA Il colore della luce


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a.m.a.c.i. associazione dei musei d'arte contemporanea italiani

DECIMA GIORNATA NAZIONALE DEL CONTEMPORANEO


B a s m a t i fi l m

INSTANT FILM PROJECT Il colore della luce



Alcuni scatti estemporanei ritraggono Andrea Benetti nello studio di Saul Saguatti (del gruppo Basmati), durante i preparativi della performance "INSTANT FILM PROJECT", che i due artisti hanno messo in scena, integrata dalla musica live di Frank Nemola, nel corso dell'inaugurazione della mostra intitolata "Il colore della luce", per la "Decima Giornata Nazionale del Contemporaneo.


a.m.a.c.i. associazione dei musei d'arte contemporanea italiani

DECIMA GIORNATA NAZIONALE DEL CONTEMPORANEO


An d re a B e n e tti

OPERE Il colore della luce


Studio sui petroglifi n. 1 路 201 4 路 cm 1 00 x 1 00 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 2 路 201 4 路 cm 60 x 60 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 3 路 201 4 路 cm 60 x 60 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 4 路 201 4 路 cm 50 x 50 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 5 路 201 4 路 cm 50 x 50 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 6 路 201 4 路 cm 80 x 70 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 7 路 201 4 路 cm 70 x 50 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 8 路 201 4 路 cm 40 x 50 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 9 路 201 4 路 cm 50 x 70 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 0 路 201 4 路 cm 50 x 70 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 1 路 201 4 路 cm 50 x 70 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 2 路 201 4 路 cm 60 x 90 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 3 路 201 4 路 cm 60 x 90 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 4 路 201 4 路 cm 1 00 x 1 50 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 5 路 201 4 路 cm 60 x 1 00 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 6 路 201 4 路 cm 50 x 1 00 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 7 路 201 4 路 cm 30 x 1 20 路 incisioni su fondo gesso su tela


Studio sui petroglifi n. 1 8 路 201 4 路 cm 43,6 x 278,5 路 incisioni su fondo gesso su tavola


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DECIMA GIORNATA NAZIONALE DEL CONTEMPORANEO


Biografie

FrankNemola 路 BasmatiFilm 路 AndreaBenetti


BREVE BIOGRAFIA DI FRANK NEMOLA

Francesco "Frank" Nemola è nato a Lecce nel 1 957. Inizia a suonare nel 1 975. Nel 1 979 si trasferisce a Bologna per frequentare la scuola di Teatro "Nuova Scena", continuando a suonare la tromba nei BandAid, formazione molto nota nell’underground italiano degli anni ’80. Con i BandAid realizza i suoi primi vinili, pubblicati dalla famosa etichetta indipendente "Italian Records". Nello stesso periodo suona nei dischi di quasi tutte quelle band che hanno caratterizzato il panorama New Wave dei primi anni ’80: GazNevada, HiFi Bros, Surprize, Tati’s Lovers, Gang. Dalla metà degli anni '80 Frank si dedica al teatro con la Banda Magnaetica con cui registra un EP per la Multimedia Attack Punk, etichetta discografica dei primi CCCP. Terminata l’esperienza teatrale, dal ’90 Frank Nemola si dedica quasi totalmente alla musica. Produce insieme a Ricky "Ohm Guru" Rinaldi molti dei primi gruppi di HipHop e underground italiani: Isola Posse, Sud Sound System, Papa Ricky, Peppe & la Filiboosta, Speaker DeeMo, OTR, Neffa, Magillah, Sciacalli e suona con gli Aeroplani Italiani, con i quali nel ’92 prende parte al Festival di Sanremo, vincendo il premio della critica. Inoltre compone con Frankie Hi-Nrg il primo singolo del suo primo LP "Verba Manent" e lavora con Grazia Verasani al suo primo album. Suona nei live dei Gang nel ’91 e di Frankie Hi-Nrg nel ’93 e prende parte al tour di Luca Carboni nel ’96. Dall’inverno del ’96 è continuativamente impegnato nella collaborazione con Vasco Rossi sia in studio che nei concerti live. Contemporaneamente ha lavorato negli LP "Doppia Dose" degli Skiantos, "Donne & Colori" degli Stadio, "Comandante Space" di Massimo Riva, "Angela Baraldi" di Angela Baraldi e negli ultimi lavori di Ricky Portera, chitarrista di Lucio Dalla, Clara Moroni, corista di Vasco, Maurizio Solieri, storico chitarrista di Vasco, Pia Tuccitto cantautrice bolognese, Gli Avvoltoi, storico gruppo underground bolognese e nell'ultimo lavoro di Grazia Verasani. Dal 1 999 collabora con Lello Voce, poeta con cui ha pubblicato 4 libri-dischi: Farfalle da combattimento, Fast Blood, L'esercizio della lingua e Piccola Cucina Cannibale. Nel 2008 ha composto con Gaetano Curreri la colonna sonora del film Albakiara di S. Salvati. Nel 201 2 ha vinto con Lello Voce e Claudio Calia il Premio Napoli 201 2 nella categoria ibridi letterari con il libro-CD Piccola Cucina Cannibale. Dal 201 0 collabora con Andrea Benetti con performance musicali. 46


BREVE BIOGRAFIA DI SAUL SAGUATTI

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BASMATI FILM

Saul Saguatti, componente del gruppo Basmati, animatore, regista sperimentale, è nato il nel 1 966 a San Giovanni in Persiceto (BO). Diplomato al Liceo artistico nel 1 984 e all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1 988, frequenta contemporaneamente corsi di specializzazione su tecniche di animazione. Inizia l'attività con sperimentazione di grafica animata, coniugando stili vari come esperienze nel campo pittorico, del fumetto e dell'illustrazione, lavorando anche per il mercato televisivo con animazioni tradizionali su pellicola 35mm, animazioni computerizzate 2D, pupazzi animati e disegno diretto su pellicola. Altre contaminazioni arrivano con la regia di video clip, dove i girati tradizionali in video o pellicola si mischiano con attori e fondali, passando poi a esperienze di live media e performance video in tempo reale.

P REMIAZIONI

1 990 · “No More Virus” vincitore per la tecnica alla prima edizione di “Blowing Bubbles” per Homosexual - Cinema Against Aids · Bologna ; 1 991 · “I Feel Good“ premio speciale per la tecnica al concorso “CLIO Genius” per RENAULT Italia ; 1 996 · “Short Splatter Film”, vincitore per cine video alla Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo ; 2000 · Il corto “Life From Pluto“ vincitore nella sezione Italia ai “Castelli Animati Festival” di Genzano Roma e selezionato al "Cartoon D'or", l'Oscar europeo dell'animazione ; 2001 · Come produttore artistico per “Il Vitello D'oro” vincitore per la critica a Hiroshima ; 2006 · La versione short del corto per telefonia “TELE-X” secondo premio al Festival de Chaumont - Xstarshooter · Parigi ; Il corto “Basmati” vincitore di “Abstracta” Festival Internazionale del cinema astratto · Roma ; 2008 · Il film TCITY2/ROMASTRATTA menzione speciale per al festival internazionale di cinema astratto · Roma ; Il film "Transit-city Marseille" vince il primo premio “Il Festival del progetto ” · Roma. 47


BIOGRAFIA DI ANDREA BENETTI

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MUSEI E COLLEZIONI CHE NE HANNO ACQUISITO LE OPERE

Collezione d'Arte delle Nazioni Unite · New York, U.S.A. Collezioni d'Arte del Vaticano · Città del Vaticano Collezione d'Arte del Quirinale · Roma, Italia Collezione d'Arte della Camera dei Deputati · Roma, Italia MamBo · Museo d'Arte Moderna di Bologna · Bologna, Italia Museion · Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano · Bolzano, Italia Museo F. P. Michetti · Francavilla al Mare, Italia Galleria d'Arte Contemporanea "O. Licini" · Ascoli Piceno, Italia Collezione d'Arte dell'Università di Bari "Aldo Moro" · Bari, Italia Rinaldi-Paladino Art Museum Foundation · Lugano, Svizzera MACIA · Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America · San José, Costa Rica Pinacoteca Amedeo Modigliani · Follonica, Italia Pinacoteca Silvestro Lega · Modigliana, Italia Ministero di Giustizia e dei Diritti Umani · Buenos Aires, Argentina Ambasciata d’Italia in Cina · Pechino, Cina Ambasciata d’Italia in Nuova Zelanda · Wellington, Nuova Zelanda Collezione Facchini · La Fenice et des Artistes · Venezia, Italia Museo Speleologico "Franco Anelli" · Grotte di Castellana, Italia Museo d'Arte Contemporanea · Fondazione "Logudoro Meilogu " · Banari, Italia

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Andrea Benetti si è formato negli ambienti dell' arte contemporanea bolognese, nutrendo fin dalla tenera età un particolare amore per la pittura e l'arte in genere. Nato nel 1 964 a Bologna, sono ormai parecchi anni che esprime la propria creatività, col favore del pubblico e della critica del mondo dell' arte contemporanea italiana. Andrea Benetti ha esposto in luoghi di grande prestigio e i musei e le collezioni istituzionali che vantano l'acquisizione di una sua opera superano ormai la quindicina. Andrea Benetti ha ideato e stilato, nel 2006, il Manifesto dell'Arte Neorupestre, che ha presentato alla 53ma edizione della Biennale d'Arte di Venezia, su invito del Museo M.A.C.I.A. (Museo di Arte Contemporanea Italiana in America) nel padiglione "Natura e sogni", situato presso l'università Ca' Foscari. A suggellare l'importanza della presentazione, sotto l'egida della Biennale, le edizioni Umberto Allemandi hanno pubblicato un catalogo di arte contemporanea, interamente dedicato alla pittura Neorupestre. L'anno successivo, nel 201 0, Andrea Benetti ha partecipato, su invito della Fondazione Michetti, all'omonima rassegna internazionale di arte contemporanea, giunta alla 61 ma edizione, che si svolge ogni anno dal 1 947 a Francavilla al mare. Sempre nel 201 0, la pittura di Andrea Benetti è stata esposta nella mostra "Portraits d'artistes" ed è apparsa nel relativo catalogo, insieme alle opere di Amedeo Modigliani, Giorgio De Chirico, Andy Warhol, Mario Schifano, Keith Haring, Max Jacobs, Guido Cadorin, Jules Pascin, Carlo Corsi... La mostra, patrocinata dalle massime Istituzioni dello Stato italiano, si è tenuta a Palazzo Taverna, nella sede romana degli Archivi Legali Amedeo Modigliani edè stata curata dal presidente degli Archivi Modigliani, il professor Christian Parisot e dal professor Pierfrancesco Pensosi. Il progetto artistico è stato presentato alla stampa dal professor Vittorio Sgarbi. In concomitanza con la mostra romana, a New York, all'interno del Palazzo di Vetro, l'Istituto Europeo Pegaso, nel corso del programma delle Nazioni Unite "Academic Impact" ha donato alla collezione di arte contemporanea dell'O.N.U. un dipinto di Andrea Benetti, consegnato personalmente nelle mani del Segretario

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Generale, S. E. Ban Ki Moon. Nel 2009, Andrea Benetti ha realizzato 200 copie da collezione (tutte firmate e numerate), del libro intitolato "Esplorazione inconsueta all'interno della velocità". Nel libro, Benetti formula e rappresenta con la pittura (dodici opere su tela), interessanti tesi sulla velocità rapportata ai cicli storici ed alle varie civiltà succedutesi, fino ad arrivare ai nostri giorni. Il progetto editoriale è stato patrocinato da istituzioni internazionali e vi hanno aderito, avvalorando l'importanza delle tesi sostenute dall'autore, una dozzina di illustri professori universitari, che hanno scritto, per la pubblicazione, un breve saggio sull'influsso della velocità nella loro dottrina di insegnamento. La sezione della critica d'arte, riferita ai dodici dipinti di Benetti, è stata curata da importanti nomi del mondo dell'arte contemporanea. Il libro è stato richiesto ed acquisito da biblioteche, musei ed istituzioni di rilevanza internazionale. Nel maggio 201 1 , Benetti è stato invitato dall'Università del Salento, Dipartimento di Beni Culturali, a tenere un seminario sull'Arte Neorupestre agli allievi del Corso di laurea in Storia dell'Arte Contemporanea. La successiva mostra, che si è tenuta all'interno delle suggestive Grotte di Castellana, curata dal professor Massimo Guastella, è entrata a far parte del programma di ricerca sull'arte contemporanea dell'Università del Salento. Nel marzo 201 2, per volere del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano e con l'entusiastico consenso del professor Louis Godart, Consigliere per la Conservazione dei Beni Artistici del Quirinale, è stato acquisito un dipinto di Andrea Benetti nella Collezione d'Arte del Quirinale. Il 27 novembre 201 2, Andrea Benetti ha tenuto una lezione all'università Roma Tre, su invito del professor Gianfranco Bartalotta, alla facoltà di "Scienze della Formazione" ed il giorno successivo

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l'opera di Benetti intitolata "Omaggio a Karol Wojtyla" è stata donata a Papa Benedetto XVI dall'Istituto Europeo Pegaso e dall'Associazione A.N.F.E. ed acquisita nelle Collezioni d'Arte Vaticane. Il primo marzo 201 3 è stata acquisita un'opera di Andrea Benetti intitolata "9 novembre 1 989" nella Collezione d'Arte della Camera dei Deputati, a palazzo Montecitorio e, successivamente, anche il MamBo – Museo d'Arte Moderna di Bologna – ha acquisito un'opera di Benetti, intitolata "Fior di Loto". Altra importante acquisizione, quella da parte del Ministero di Giustizia e dei Diritti Umani argentino, a Buenos Aires. In itinere è invece l'acquisizione dell'opera intitolata "Danza propiziatoria", da parte del Ministero degli Affari Esteri Italiano. Ad aprile 201 3, a Bologna, nella sala Ercole di palazzo D'Accursio, Andrea Benetti ha realizzato la mostra "Colori e suoni delle origini" promossa dall'Università di Bologna (Dipartimento delle Arti Visisve, Performative e Mediali), curata dalla professoressa Silvia Grandi; all'inaugurazione, Frank Nemola ha realizzato una performance musicale e la sonorizzazione della mostra. Nel 201 4, per tutto il mese di marzo si è tenuta l'importante mostra all'Università di Bari "Aldo Moro", col "Seminario sull'Arte Neorupestre", tenutosi nell'Aula Magna dell'Università, alla presenza del Magnifico Rettore prof. Antonio Felice Uricchio, del professor Donato Coppola, del professor Gregorio Rossi e del professor Nicolò Giovanni Carnimeo. Il successivo mese di aprile ha visto la mostra spostarsi a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno. Come parte integrante dei progetti espositivi le mostre hanno ospitato le performance musicali di Frank Nemola e le collezioni dell'Università di Bari e della Galleria d'Arte Contemporanea "O. Licini" di Ascoli hanno rispettivamente acquisito nelle loro Collezioni un'opera del Maestro Andrea Benetti.

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Uno speciale ringraziamento al Settore CoMe del Dipartimento delle Arti dell'UniversitĂ di Bologna Un abbraccio fraterno al caro Giacomo Venturi, che ha creduto fin dall'inizio in questo progetto artistico, aiutandoci con la grande generositĂ e passione, che da sempre lo contraddistinguono. Un ringraziamento speciale ad Angelo Marchesini, un uomo politico fuori dagli schemi, sempre pronto a sostenere la promozione della cultura e dell'arte nella nostra amata Bologna. RINGRAZIAMENTI

Dario Alessio Taddia, Eisa Baldini, Lucia Corrain, Salvatore Daniele, Ilaria De Fidio, Domenico Di Conza, Pasquale Fameli, Riccardo Galli, Giovanni Gargiulo, Diletta Iacuaniello, Giuseppina La Face, Nicola Selvatici, Michele Tropea, Giuseppe Virelli

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SOMMARIO

"Nella grotta tecnologica sinestetica" di Silvia Grandi ................................... pag. 1 0 "Manifesto dell'Arte Neorupestre" di Andrea Benetti ................................... pag. 1 2 Musica di Frank Nemola ................................... pag. 1 7 Instant film Project di Basmati film ................................... pag. 21 Opere di Andrea Benetti ................................... pag. 25 Breve biografia di Frank Nemola ................................... pag. 46 Breve biografia di Saul Saguatti 路 Basmati film ................................... pag. 47 Andrea Benetti 路 Musei e Collezioni d'Arte ................................... pag. 48 Biografia di Andrea Benetti ................................... pag. 49 Speciali ringraziamenti ................................... pag. 52 Sommario ................................... pag. 53

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SI RINGRAZIA

Uno speciale ringraziamento a Giorgio Galli amico e mecenate dell'arte contemporanea


edizioni

漏 Tutti i diritti sono riservati 路 All rights reserved Finito di stampare nel mese di settembre 201 4 UFFICIO STAMPA 路 LUCIANA APICELLA


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