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2.8 Vincoli urbanistici sull’area

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8.2 L’edificato

8.2 L’edificato

Coperture piane e verdi su tutti gli edifici per diminuire il reirraggiamento di calore in atmosfera, aumentare l’inerzia termica delle strutture e controllare l’impatto visivo delle coperture stesse dai piani superiori;

Produzione di acqua calda sanitaria tramite pannelli solari su tutti gli edifici;

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Predisposizione di una rete duale di raccolta delle acque piovane per favorirne il recupero e il riciclo, grazie a due cisterne interrate di accumulo per uso irriguo del verde pubblico e al bacino di laminazione, che scolma nel Canale Navile;

Previsione di una superficie permeabile di terreno (sia pubblico che privato) pari a circa il 35% della superficie territoriale e di una superficie semipermeabile (30% di permeabilità) pari al 25%;

Raccolta dei rifiuti solidi urbani tramite isole ecologiche interrate.

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fig. 26 fig. 27

Città del Reno (PSC) Città del Savena (PSC) EXCURSUS STORICO

2.8

VINCOLI URBANISTICI SULL’AREA

Attualmente lo strumento urbanistico vigente è il PSC (Piano Strutturale Comunale), esso supera il vecchio strumento del PRG agendo per strategie e situazioni. Le prime sono delle visioni per la Bologna futura, strategie di trasformazione che lo strumento urbanistico descrive attraverso le “Sette Città”: figure territoriali individuate a partire da analogie territoriali, sociali e urbanistiche, interessate da progetti, politiche e azioni strategiche. A livello locale invece il PSC opera per Situazioni suddividendo il territorio in 34 aree e per ciascuna di esse regola priorità e interventi mirati a migliorare la qualità della vita dei cittadini le abitano.Le sette città sono così suddivise:

Città del Reno: identifica il paesaggio del fiume che scorre a ovest come legante di una città metropolitana discontinua, costituita da insediamenti prevalentemente residenziali, una città da riconoscere in quanto tale e da riqualificare lavorando prevalentemente sulle connessioni trasversali, pedonali e ciclabili, sui nuclei di centralità dei quartieri esistenti, sulle relazioni con le città “forti” della Ferrovia e della Tangenziale.

Città del Savena: riprende il tema, del doppio parco fluviale (a est come a ovest) spostando però l’accento sul “pieno” del parco, facendo

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fig. 28

Cartografie relative alle sette città immaginate dal PSC

fig. 29 fig. 30 fig. 31

Città della collina (PSC) Città della ferrovia(PSC) Città della tangenziale (PSC) EXCURSUS STORICO

emergere la differenza che contraddistingue l’ambiente del Savena da quello del Reno, quindi il diverso ruolo che possono giocare gli spazi aperti nei due differenti contesti.

Città della collina: si intende affermare una nuova identità per la parte del territorio bolognese che ha subìto un processo di progressiva riduzione e privatizzazione degli usi (quasi solo residenza), rompendo i tabù (congelamento dello stato attuale) e individuando un diverso statuto dell’abitabilità.

Città della ferrovia: identifica la catena degli spazi urbani (nuova stazione ferroviaria, aeroporto, fiera, luoghi della direzionalità) che ospitano le relazioni internazionali, dove la massima accessibilità e la concentrazione di funzioni eccellenti fanno incontrare le tante, diverse popolazioni che contraddistinguono la miscela demografica contemporanea.

Città della tangenziale: identifica la sequenza di insediamenti che, addossati alla grande barriera a nord della città, ne soffrono tutti gli inconvenienti e che possono recuperare abitabilità attraverso un sistema di connessioni (svincoli, parcheggi di interscambio, strade di penetrazione e attraversamenti ciclo-pedonali)

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e di spazi aperti (varchi e spine verdi, fasce di mitigazione e cunei agricoli).

Città della Via Emilia levante: raccorda i luoghi della memoria e dell’identità sedimentata, ma offre anche lo spaccato di trasformazioni contraddittorie: inquinamento, degrado fisico e funzionale, importante presenza di popolazioni immigrate.

Città della via Emilia ponente: figura della ristrutturazione e occasione per recuperare rapporti di prossimità e relazioni trasversali interrotte da tempo, attraverso l’inserimento di un nuovo sistema di trasporto pubblico, la riduzione del traffico privato, la riqualificazione degli spazi collettivi lungo il tracciato, il ripristino delle connessioni con le centralità urbane adiacenti.

L’area d’intervento è oggi inserita all’interno degli ambiti di trasformazione misti del PSC.All’interno di tale ambito sono poi individuate le attrezzature e gli spazi collettivi quali le aree verdi, le scuole (lotto 4, i servi sanitari (Casa della salute), le sedi amministrative pubbliche (nuovo comune).

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fig. 32 fig. 33 Città della Via Emilia levante (PSC) Città della Via Emilia ponente(PSC)

EXCURSUS STORICO

Il PSC ha adottato le previsioni risalenti al Piano Particolareggiato risalente al PRG del 85, poiché continua a produrre effetti correnti.

Il Piano Particolareggiato (PP) della Z.I.S. R5.2 Navile “ex Mercato Ortofrutticolo” è stato approvato dal Consiglio Comunale con O.d.g. 161 del 10/07/2006 e in data 12 giugno 2007 è stata stipulata la convenzione urbanistica attuativa.

Il 3 dicembre 2009 è stato stipulato l’atto aggiuntivo alla convenzione urbanistica, che definisce le modalità di attuazione delle opere pubbliche e private previste dal piano particolareggiato nonché i tempi e le modalità di realizzazione.

In data 13/12/2013 è stato stipulato l’Atto modificativo dell’Accordo integrativo del 3 dicembre 2009 per disciplinare le modalità di attuazione e la realizzazione delle opere di urbanizzazione afferenti ai lotti H ed N; inoltre in data 26/05/2015 è stato siglato il Secondo Atto modificativo dell’Accordo Integrativo del 3 dicembre 2009 per rivedere la programmazione degli interventi da completare.

Il piano urbanistico, oggi in attuazione, prevede:

Residenza: 92.503 mq (circa 1.200 alloggi di cui circa 300 da destinare ad abitazioni sociali);

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Altri usi: 17.159 mq (uffici, commercio, altro);

Ostello: 2.000 mq

Totale Superficie utile: 111.662 mq

Prevede inoltre la realizzazione dei seguenti usi pubblici:

Lotto 1 - Ex ingresso (uffici, ecc.): 3.000 mq vigili di quartiere,

Lotto 2 – Area per sistemazioni private ad uso pubblico: 850 mq

Lotto 3 - Centro sociale di quartiere: 1.900 mq

Lotto 4 –Scuola (elementare, materna, nido per complessivi 460 bambini): 4.200 mq

Lotto 5 - Poliambulatorio (Casa della Salute Navile): 6.150 mq

Lotto 6 – Usi commerciali in Parcheggio Pubblico in struttura: 600 mq

La convenzione urbanistica stipulata stabilisce che una quota pari al 20% della superficie utile residenziale di proprietà privata e pari al 50% di

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EXCURSUS STORICO

quella di proprietà pubblica è destinata a edilizia convenzionata, con priorità sulle aree comunali alla realizzazione di alloggi in affitto, secondo i parametri definiti con convenzione tipo che dovrà essere approvata dalla Amministrazione comunale.

Il Comune di Bologna all’interno del PP è ancora proprietario dei lotti H, N, 2, O, 6, quest’ultimo destinato ad ospitare un parcheggio pubblico in struttura, per un totale di superficie utile pari a mq. 31.717, di cui mq. 22.617 afferenti i lotti H e N 1 .

1 Comune di Bologna, 2019

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fig. 34

61 Sintesi della pianificazione urbanistica

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