3 minute read

5.4 La stazione e l’alta velocità

5.3

LA STAZIONE E L’ALTA VELOCITÀ

Advertisement

La stazione di Bologna Centrale è la quinta per dimensione per traffico di passeggeri. Grazie anche per l’aggiunta di quattro binari dedicati all’alta velocità.

Non si hanno dati certi alla costruzione effettiva di una stazione, ma nel 1856 sembra già esistente una piccola stazione che poi fu sostituita nel 1858. La sede della stazione è esattamente quella di oggi tra Porta Galliera e le mura trecentesche. Ben presto ci si rese conto che la stazione era inadatta ad ospitare un numero elevato di treni. Anche se il traffico di treni non era paragonabile a quello attuale, uno dei più grandi problemi riscontrato fu sicuramente quello del cambio locomotiva nelle tratte in cui il treno doveva compiere un percorso mondano.

Per questo, nel 1871, fu indetto un nuovo concorso per l’ampliamento dell’intero complesso. Il concorso lo vinse l’architetto Gaetano Ratti che presentò un progetto in stile rinascimentale italiano, con muri bugnati e una torre con orologio (poi distrutta dai bombardamenti). La nuova stazione aprì al pubblico nel 1871 1 e comportò non solo l’ampliamento del corpo di

Pocaterra, 2009

102

VIABILITÀ

fabbrica principale e dei binari, ma anche quella dello stesso piazzale e di tutti i fabbricati accessori. Per evitare ulteriori problemi di transito furono organizzati diversi collegamenti tra cui: strade comunali, cavalcavia, sottopassaggi e trafori.

Il piazzale esterno, oggi piazza Medaglie d’oro, aveva la funzione di smistare i passeggeri dentro e fuori dalla città. La sala della biglietteria non è assolutamente cambiata da allora anche se ha avuti pesanti restauri dovuti a bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nel secondo dopo guerra la stazione divenne realmente centrale per la città. Il 2 agosto del 1980 la stazione centrale fu luogo di uno dei più catastrofici eventi 2 .

“Una calda giornata di mezza estate, almeno per quelle 85 persone che sostavano all’interno della stazione di Bologna. Alle 10.25, però, cambiò tutto. Un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata (modus operandi della strategia della tensione), esplose nella sala d’aspetto uccidendo 85 persone e provocando 200 feriti. E’ il più grave atto terroristico compiuto in Italia dopo la Seconda guerra mondiale 3 . ” Tra le vittime anche Katia Bertasi, figlia del Maresciallo Bertasi che dette l’avvio ai soccorsi.

2 3 Venturoli e Melchioni, 2014 Marazzini e Paiusco, 2001

103

Con l’avvento dell’alta velocità si pone il problema del rinnovamento con conseguente ampliamento della stazione dei treni dove confluiranno le linee ferroviarie tradizionali, le nuove linee AV, il Servizio Ferroviario Metropolitano, la Metrotranvia e il People Mover. Viene indetto un concorso internazionale vinto dall’ architetto Arata Isozaki.

Il nuovo progetto vedrà tre principali trasfor mazioni: un restauro del fabbricato storico in piazza Medaglie d’Oro, il nuovo comparto Alta Velocità e un nuovo complesso, su via Carracci, vengono inoltre comprese opere di viabilità tra cui sottopassi e strade comunali con un totale di 110 posti auto e 22 posti moto. Il vero fulcro del progetto è il sezione dedicata all’alta velocità.

E’ composta da un grande ambiente di 640 x 56 x 23 metri. In realtà i grandi ambienti sono tre, uno sovrapposto all’altro.

Nel livello più basso troviamo i quattro binari dell’alta velocità, nel livello intermedio c’è la grande sala d’aspetto dei treni con vari servizi tra cui quello di ristoro, bagni e i collegamenti agli altri binari posti in superficie.

Il livello più alto è composto dai parcheggi e dalla strada che divide in due il vano che ospita l’area Kiss e Ride. Il progetto, in parte realizzato, è attualmente fermo in attesa di finanziamenti.

104

fig. 59 Simulazione della futura stazione di Bologna (fonte: Andrea Maffei architects)

VIABILITÀ

105

This article is from: