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3.1 Tessuto agricolo

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8.2 L’edificato

8.2 L’edificato

3.1

TESSUTO AGRICOLO

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L’analisi storica svolta mostra come la città abbia avuto delle fasi che hanno inciso in maniera indelebile nella conformazione finale.

Una delle rare fonti complete, prima dell’Unità d’Italia, è la carta storica del 1863. 1 Dopo i numerosi conflitti tra Austria e Stato Pontificio, ci fu un espansione della cinta muraria per ragioni difensive. Terminato il periodo bellico e superata l’Unità d’Italia, i campi trincerati vennero venduti a privati per coltivazione dei terreni.

Il disegno mostra come in quegli anni tutto il territorio fuori dalla prima linea delle mura difensive era occupato da campi. Le strade che corrono fuori dalla città e si espandono nel territorio rurale dividono il tessuto agricolo in settori.L’articolazione agricola non dialoga con i piccoli insediamenti antropici dell’epoca. Dall’immagine si nota come un primitivo insediamento ferroviario fa da cardine tra il nucleo storico e il resto.

La stazione, di ridotte dimensioni, si è insediata nel territorio nel 1858, mentre l’infrastruttura ferroviaria era già presente dal 1853 dopo l’annessione della città al Piemonte. La foto aerea dell’IGM (Istituto Geografico Militare) del 1954 2 , mostra una grande differenza rispetto alla carta storica. Anche se

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Anonimo, 1863 Istituto geografico militare, 1954

fig. 35

Analisi dell’orditura dei campi coltivati in diversi periodi storici: 1863, 1954, 1989 (sinistra)

FUNZIONI

l’insediamento Bolognina è completamente costruito, la sua forma generale viene ripresa dai campi coltivati di quasi un secolo prima, andando ad identificare un carattere tipo del quartiere.

Il tessuto ferroviario viene intensificato in tutte le direzioni andando a aggiungere il numero di binari, inoltre la stazione assume una forma più imponente. Nell’area viene insediato il mercato ortofrutticolo (1934) e una parte dei campi coltivati rimane segnata nel territorio.Il parco di Villa Angeletti ospita il canale Navile ed è un mix tra parco e terreni agricoli. La CGR (Compagnia Generale Riprese Aeree) mostra l’area nel 1989. 3 L’anno è emblematico per l’intera zona, infatti avviene la dismissione totale del mercato ortofrutticolo su direttiva del Piano RegolatoreGenerale del 1984-1989, lasciando un vuoto fino ai giorni nostri.

La fotografia mostra come l’edificato, rispetto alla precedente(1954), i campi rurali perdono la loro conformazione e lasciano spazio ad un aumento prorompente dell’edificato. La stazione, sempre più vasta, è un elemento di separazione con il parco di villa Angeletti in cui viene intensificata la flora, andando ad caratterizzarlo come un vero e proprio parco urbano. In quegli anni le strade della Bolognina vedono una modifica stradale, che portano ad avere prevalenza di sensi unici, in quanto

3 CGR, 1989

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l’impianto precedente era tacciato di pericolosità. L’andamento a griglia del tessuto rimanda ancora di più ad un legame forte con il passato, quasi a non volerlo dimenticare mai.

Interessante è l’evoluzione storica dell’area racchiusa tra canale e ferrovia, oggi occupata dal parco di Villa Angeletti.

Nel Settecento, quando la famiglia senatoria Calderini fece costruire l’ampia villa nei pressi del Canale Navile, la zona era una vasta pianura costellata di case coloniche e altre ville. La casa fu poi ceduta alla famiglia Angeletti nel corso del secolo successivo.

Negli anni trenta del Novecento, Villa Angeletti con altri fabbricati e il podere circostante divenne di proprietà della Cassa di Risparmio in Bologna, che li affidò alla Società Produttori Sementi. All’interno fu creato un Laboratorio centrale di analisi e campionamento delle sementi e nell’antica limonaia fu creata una serra. Nel 1944, Villa Angeletti, il cui ingresso era su via Carracci, fu gravemente danneggiata dai bombardamenti aerei che, diretti sulla vicina stazione ferroviaria, colpirono spesso le zone limitrofe. Finito il conflitto, il complesso non fu ricostruito e la Società decise di trasferire la propria sede in una tenuta di Argelato (BO). Verso la fine del

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fig. 36

Analisi del tipico tessuto costituito da edifici a corte della bolognina: sezioni ambientali

FUNZIONI

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secolo scorso, la Cassa di Risparmio cedette tutta l’area al Comune di Bologna che la destinò a parco. L’area verde, terminata nel 1997, si sviluppa per 8,5 ettari lungo la sponda destra del canale. Il progetto ha puntato ad assecondare la morfologia del luogo e a conservare le alberature preesistenti (alberi da frutto, qualche esemplare ornamentale) e i lembi di vegetazione spontanea che fiancheggiano il corso d’acqua. Nel resto del parco, caratterizzato dal disegno delle piste ciclabili, ampi prati si alternano a zone alberate con latifoglie autoctone. In posizione centrale si trova una attrezzata area giochi per i bambini.

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fig. 37 Ricostruzione di Villa Angeletti attorno aglii anni ‘40

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