4 minute read
3.3 La Bolognina oggi
FUNZIONI
3.3
Advertisement
LA BOLOGNINA OGGI
In questo quartiere convivono e coesistono sia il residenziale che il lavorativo. Nel cuore del quartiere Navile, in un area delimitata della Bolognina, vi è una notevole predominanza di residenziale (52,4%), mentre il commerciale, diviso tra “grande distruzione” e di “vicinato”, occupa il 18% della superficie. Il polo industriale in prevalenza automobilistico, posizionato lungo Via Carracci, detiene il 12,2%.
La prima industrializzazione del quartiere si blocca con l’inizio della seconda guerra mondiale successivamente una seconda industrializzazione intorno agli anni 50 collega inevitabilmente con la crescita delle attività artigianali e commerciali, iniziando cosi il processo verso una società terziaria.
Gli edifici pubblici 8,4% hanno avuto grande crescita grazie al progetto di collocamento nel quartiere del nuovo comune. I vuoti urbani o aree dismesse occupano il 5,6 % comprendendo non solo gli edifici, ma anche le aree libere inedificate. 1
Infatti nel perimetro comunale sono di proprietà pubblica 1754 edifici, occupando il 12,7% del territorio comunale, 341 sono all’interno del quartiere Navile.Un censimento ha portato alla luce 326 “vuoti”, 117 pubblici e 209 privati, di cui 48 sono fuori dal confine dei quartieri.
1 Risultato dell’analisi effettuata dallo studente
75
76
fig. 43
fig. 44
fig. 45
Distribuzione degli edifici dismessi per quartieri (alto destra) Divisione degli edifici dismessi pubblici e privati (destra) i numeri delle aree dismesse (sopra) FUNZIONI
Il quartiere Navile è primo in questa classifica negativa in quanto contiene 78 vuoti che dovrebbero essere valorizzati. 2
L’ultimo posto lo occupa il servizio educativo con il 4,4%. Già nel 1910 il parroco dell’Arcoveggio aveva notato ed esplicitato come all’interno del quartiere mancavano servizi che educavano i ragazzi. 3 Per questo motivo da quel momento in poi vennero a crearsi numerosi poli educativi tra cui l’Istituto Salesiano.
Nel secondo dopo guerra si assiste alla ricostruzione del quartieri dopo gli ingenti danni provocati dalla guerra. Lo stesso piano regolatore del 1955 insistette sui criteri già enunciati nel PRG del 1889, subirono pero un massiccio intervento edilizio, demolendo tutte le aree verdi.
Il piano successivo del 1985 invece scelse un’altra “strada”: evitò nuovi ampliamenti concentrandosi principalmente sulla riqualificazione e riassetto del patrimonio costruito, dando, per la prima volta a Bologna, un valore storico alla periferia.
Le migrazioni interne fin dal primo dopo guerra portarono molti lavoratori del sud Italia, al nord,
2 2017 3 Mappare il territorio: I vuoti urbani a Bologna,
Sezioni Vancini, 1975
77
collocandosi nel quartiere Navile.
La periferia nord divenne ben presto un quartiere di proletariato di fabbrica in cui lo ICP soddisfò la richiesta di alloggi.La presenza di immigrati stranieri, invece è più recente, nel Navile è in crescita dalla fine degli anni 80 del 900.
Quando non solo i singoli immigrati cercano lavoro in Italia ma addirittura interi nuclei familiari. In un primo tempo gli immigrati si stabilizzavano nei centri di accoglienza: per il Navile in via Stalingrado nelle case IACP, queste dovevano essere demolite in quanto si trovavano in zona ad alto tasso di inquinamento. Successivamente il comune ha migliorato la condizione di vita e quindi ha regolamentato l’utilizzo di questi edifici.
Dall’analisi svolta si nota come questo quartiere sia abitato principalmente da abitanti asiatici 43,8%, europei 34,5%, africani 18,6% e le restanti popolazioni con il 4,02%. La popolazione del quadro demografico della Provincia di Bologna è sicuramente in crescita: dalle 905,838 persone nel 95 alle 949,804 del 2005.
Il fenomeno demografico che ha inciso su scala locale è l’invecchiamento della popolazione che risiede a Bologna. Confrontando gli indici di vecchia
78
fig. 46
Analisi dell’area di intervento su funzioni, lavoro e popolazione
FUNZIONI
dei diversi quartieri (Santo Stefano 218, San Vitale 241, San Donato 295, Navile 234,6, Porto 311, Savena 312) si può notare come il quartiere Navile abbia uno degli indici più alti di vecchiaia.
La fascia tra i 45 - 64 anni è la maggiormente
rappresentata con 9602 unità. La fascia tra 0- 14 anni è di 4447 bambini, in leggero aumento rispetto agli anni precedenti. 4
Nel quartiere Navile, si ha un fenomeno confortante in quanto 15038 persone sono occupati e il 70% degli occupati lavora nel settore dei servizi. L’incidenza del settore primario è molto bassa, presenta quindi, un nucleo centrale che ruota intorno al terziario ed ha come perno proprio il comune di Bologna, il quale funge da supporto ad una fascia industriale.
Mentre solo 1272 persone sono in cerca di occupazione.
4 Una città e i suoi quartieri, 2018