Fiamme Gialle PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I.
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Anno XXVIII - N. 7/8 Luglio-Agosto 2013
239 Anniversario
della Guardia di Finanza
IN COPERTINA
Sommario Luglio/Agosto 2013 “Fiamme Gialle” Proprietario ed Editore: ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA Direttore Responsabile Giovanni Verdicchio Vice Direttore Umberto Fava Redattori Angelo Maenza - Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia - Berardo Evangelista
22 Ambiente
Il Mini Eolico: una grande opportunità... a cura del Dr. Marco Duspiva
239° ANNIVERSARIO DELLA GUARDIA DI FINANZA Le celebrazioni connesse al 239° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, sono iniziate la mattina del 21 giugno 2013 con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento del Finanziere... pag. 4
3 239° Anniversario
24 L’Angolo della Salute 26 Viaggi Attenti ai nostri “amici”
di Giovanni Verdicchio
di Antonio Morlando
Progetto Grafico e Impaginazione Claudio Coco
28 Convegni
Stampa PintoGraf - Via Menalca,37 - Roma
di Antonio Fiore
Comando Aeronavale Centrale del Corpo di Umberto Fava
10 Attualità
Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici
di Umberto Fava
12 Cerimonie
Inaugurazione Sezione ANFI - Marano (NA) di Angelo Covino
30-48 Vita Associativa... pag. 30 pag. 40 pag. 42 pag. 44 pag. 46
- Vita nelle Sezioni a cura di A. Malizia - Benemerenza a cura di A. Malizia - Nella nostra famiglia a cura di G. Guglielmi - Tristia a cura di G. Guglielmi - Arte di Santo My
47 La Sezione del mese... Sicilia - Catania
di Rocco Valerio Lollo
Presentata a Seravezza (LU) “La guerra di Claudio” di Renato Sacchelli
Anniversario del Corpo nella Sezione di Nettuno-Anzio (RM) di Giuseppe Ruggieri
Gemellaggio tra le Sezioni di Manfredonia e di Terni
di Leonardo Giampietro
17 Frammenti di Storia
L’8 Settembre 1943 e la Guardia di Finanza di Gerardo Severino
Ultima di Copertina Il Sindaco di Chianciano Terme da il Benvenuto ai Radunisti a cura di Claudio Coco
Addetto alla Segreteria Amministrativa Alfonso Lancia Comitato di Redazione Umberto Fava - Mauro Santonastaso - Antonio Zampelli - Giuseppe Ruggieri - Romano Bacci - Salvatore Bevilacqua - Michele Gianfrancesco - Giuseppe Culò - Ermanno Gelsi Tito Marini
Il Sistema Penal-Processuale Americano: metodi e tecniche a confronto con quello italiano
9 Avvicendamento
Responsabile Amministrativo Marino Orfei
Prof. Luigi Valenzano
Magnifica Turchia
Celebrato a Roma l’Anniversario della Guardia di Finanza
Coordinatore Giuseppe Ruggieri
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FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
Il Presidente Giorgio Napolitano durante il suo intervento nel corso dell'incontro con il Gen. C..A. Saverio Capolupo, Comandante Generale della Guardia di Finanza ed una rappresentanza di Allievi degli Istituti di formazione, per il 239° anniversario della sua Costituzione
239 ANNIVERSARIO Celebrato a Roma l’Anniversario della Guardia di Finanza Messaggio Augurale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
el 239° anniversario della fondazione, rivolgo il mio deferente pensiero ai finanzieri caduti nell'adempimento del dovere e saluto la bandiera del Corpo, simbolo di abnegazione e amor patrio. Istituzione di nobili e antiche tradizioni, la Guardia di Finanza ha rappresentato nel tempo fermo ed affidabile punto di riferimento per la collettività nazionale ed essenziale presidio a difesa della legalità. Il Corpo, che ha saputo via via rinnovarsi e si avvale oggi delle più odierne tecnologie operative, svolge un ruolo di fondamentale importanza ai fini del funzionamento e della sicurezza del sistema sociale e produttivo del paese, concorrendo direttamente e indirettamente al suo sviluppo attraverso il contrasto di
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molteplici e differenziate forme di reato: dalle frodi all'evasione fiscale, dal riciclaggio di denaro ai traffici illeciti, dall'immigrazione clandestina alla criminalità organizzata, dalla corruzione all'uso indebito di risorse pubbliche. Con il suo impegno a fianco delle Forze Armate nel contesto delle missioni di stabilizzazione e di gestione delle crisi, la Guardia di Finanza garantisce un significativo contributo all'azione della comunità internazionale. Gli elevati livelli operativi mantenuti dal Corpo ed i brillanti risultati da esso conseguiti sono le prove più evidenti della professionalità con cui i finanzieri conducono la loro quotidiana azione nel comune interesse nazionale. In questa giornata di festa, con il più alto apprezzamento per la straordinaria 3
opera prestata, giungano a tutto il personale militare e civile della Guardia di Finanza e alle loro famiglie il mio caloroso saluto e gli auguri più fervidi. Viva la Guardia di Finanza! Viva l'Italia! Roma, 21 giugno 2013
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COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA ORDINE DEL GIORNO SPECIALE N. 28 Roma, 21 giugno 2013 e sereno dialogo. A tutte le Fiamme Gialle, di ogni ordine e grado, manifesto i miei più profondi sentimenti di riconoscenza per lo straordinario impegno profuso quotidianamente nell'espletamento delle gravose missioni istituzionali. Ai familiari un sentito ringraziamento per il loro fondamentale e paziente sostegno. La celebrazione del nostro Anniversario avviene, quest'anno, in una cornice di doverosa sobrietà, imposta dal difficile momento storico che stiamo vivendo. La semplicità ed il rigore non devono, però, scalfire il profondo significato della ricorrenza: testimoniare l'orgoglio di ogni Finanziere di appartenere ad un Corpo militare dalla storia plurisecolare, che ha sempre operato al servizio e nell'interesse esclusivo delle Istituzioni. È nostro dovere fronteggiare, con determinazione, le esiUfficiali, Ispettori, Sovrintendenti, genze di cambiamento del Paese, assolAppuntati, Finanzieri e Allievi, celebria- vendo, in maniera esemplare, i compiti mo oggi il 239° Anniversario di fondazio- istituzionali volti a garantire la sicurezza ne del Corpo della Guardia di Finanza. economico-finanziaria dello Stato dalle Rivolgo il mio deferente saluto al Presi- multiformi minacce, interne ed internadente della Repubblica e mi inchino alla zionali, che ne pregiudicano la crescita e gloriosa Bandiera di Guerra del Corpo, lo sviluppo. La lotta all'evasione fiscale, autentico simbolo dell'identità naziona- allo sperpero di risorse pubbliche ed alla le. Ricordo, commosso, tutti i nostri criminalità economico-finanziaria assucaduti cui va un pensiero di eterna grati- me, in tale prospettiva, rilievo fondatudine. Esprimo un sincero apprezza- mentale per rilanciare lo sviluppo del mento all'Associazione Nazionale Finan- Paese e ripristinare le condizioni di legazieri d'Italia, insostituibile custode dei lità e solidarietà sulle quali si fonda il nobili valori della nostra tradizione, ed patto sociale tra Stato e cittadini. I risulagli organismi della Rappresentanza Mili- tati di assoluto rilievo conseguiti grazie tare, sempre sensibili alle esigenze del alla dedizione, all'impegno, alla straorpersonale e disponibili ad un costruttivo dinaria professionalità e alla eccezionale
capacità di “fare squadra” di tutti i Finanzieri sono frutto di un ampio processo di rinnovamento – organizzativo, addestrativo, operativo e comunicativo – finalizzato ad adeguare la struttura e l'azione del Corpo ad uno scenario socio-economico in continua evoluzione, nonché a coltivare costantemente un fattivo dialogo con i cittadini per promuovere la cultura della legalità e testimoniare, nel contempo, la vicinanza delle Fiamme Gialle al mondo economico e professionale che opera, nell'assoluto rispetto delle regole, per il rilancio del Paese. La Guardia di Finanza vuole offrire, in tal modo, il proprio contributo per ripristinare le condizioni di equità sociale indispensabili per rendere accettabili e condivisibili i sacrifici che siamo chiamati a sopportare in questa delicata fase recessiva. Ogni appartenente al Corpo, per le sue indiscusse qualità, deve costituire per la collettività un prezioso punto di riferimento. In 239 anni di storia, il Corpo ha dimostrato, in ogni circostanza, grande valore ed affidabilità, affrontando sfide sempre più complesse con orgoglio, lealtà e determinazione: proseguiamo senza indugi lungo questo cammino, con senso di responsabilità, convinti dell'utilità del nostro contributo. Viva la Guardia di Finanza! Viva l'Italia!
Celebrazione dell'Anniversario della Guardia di Finanza di
e celebrazioni connesse al 239° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, sono iniziate la mattina del 21 giugno 2013 con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento del Finanziere, in Largo XXI Aprile, dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d'Armata Saverio Capolupo, e dal
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Giovanni Verdicchio
Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, accompagnati dal Comandante in Seconda, Generale di Corpo d'Armata Emilio Spaziante. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre ad un picchetto d'onore, i vertici del Corpo, una rappresentanza dell'A.N.F.I. costituita dai Consiglieri Nazionali residenti a Roma nonché i Presidenti, i Vicepresi4
denti ed altri Soci delle locali Sezioni. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sempre il 21 giugno 2013, ha ricevuto al Quirinale il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, ed una rappresentanza di allievi degli Istituti di Istruzione del Corpo. Il Presidente della Repubblica ha ricorda-
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Nello schieramento era presente anche il Medagliere dell'A.N.F.I. ed il Presidente Nazionale. Terminata la rassegna, ha preso la parola il Comandante Generale del Corpo, Gen. C.A. Saverio Capolupo, il quale ha tenuto il seguente discorso:
to come “la Guardia di Finanza ha rappresentato nel tempo fermo ed affidabile punto di riferimento per la collettività nazionale ed essenziale presidio a difesa della legalità”. evidenziando che il Corpo “svolge un ruolo di fondamentale importanza ai fini del funzionamento e della sicurezza del sistema sociale e produttivo del paese, concorrendo direttamente e indirettamente al suo sviluppo attraverso il contrasto di molteplici e differenziate forme di reato: dalle frodi all'evasione fiscale, dal riciclaggio di denaro ai traffici illeciti, dall'immigrazione clandestina alla criminalità organizzata, dalla corruzione all'uso indebito di risorse pubbliche”. La cerimonia militare si è svolta il giorno successivo nel Salone d'Onore del Comando Generale, Caserma Sante
Laria, dove è stato celebrato il 239° Anniversario di Fondazione del Corpo, con la brillantissima partecipazione della componente “in armi” e della stupenda Banda Musicale della Guardia di Finanza, meravigliosamente diretta dal Maestro, Ten. Col. Leonardo Laserra Ingrosso. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Dott. Fabrizio Saccomanni, ed il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, prima di entrare nel Salone d'Onore, hanno deposto una corona d'alloro al Sacrario del Corpo. Erano presenti i responsabili delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e di altre Istituzioni. Ha partecipato anche l'Ordinario Militare. Inoltre, hanno operato numerosi Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri in servizio ed in congedo.
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Autorità, gentili ospiti, celebriamo, oggi, il 239° Anniversario di Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Desidero, innanzitutto, rivolgere un pensiero riconoscente al Presidente della Repubblica, che ieri ha onorato il Corpo della sua attenzione, ricevendo al Quirinale il Comandante Generale ed una rappresentanza di Allievi dei Reparti d'Istruzione. Esprimo un sentito ringraziamento a Lei, Signor Ministro dell'Economia e delle Finanze, la cui autorevole presenza al nostro fianco è, per tutti noi, motivo di orgoglio, legittima soddisfazione, autentica e significativa testimonianza di affetto e considerazione. Saluto cordialmente i responsabili delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e delle altre Istituzioni, nonché l'Ordinario Militare, grato per la loro amicizia e vicinanza al Corpo. Mi inchino alla gloriosa Bandiera di Guerra del Corpo, autentico simbolo dell'Identità Nazionale e, commosso, ricordo tutti i nostri Caduti, cui siamo legati da un sentimento di eterna gratitudine: l'Italia deve molto alle Fiamme Gialle che, eroicamente, hanno mantenuto fede al giuramento sino all'estremo sacrificio. Porgo un caloroso saluto all'Associazione
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Nazionale Finanzieri d'Italia, insostituibile custode dei nobili valori della nostra tradizione, ed agli Organismi della rappresentanza militare, costantemente vicini al personale, sempre disponibili ad un confronto leale e costruttivo. A tutti i finanzieri, di ogni ordine e grado, esprimo profonda riconoscenza per il lodevole impegno con cui, quotidianamente, assolvono le missioni istituzionali affidate al Corpo, senza dimenticare le nostre famiglie, che ringrazio per il fondamentale e paziente sostegno. La celebrazione di questa ricorrenza avviene in una cornice di doverosa sobrietà, in aderenza alle indicazioni dell'autorità di governo, interprete del difficile momento storico che il Paese sta vivendo. Il rigore e la semplicità, tuttavia, non possono e non devono scalfire il significato profondo dell'anniversario che intende testimoniare l'orgoglio di ogni Finanziere di appartenere ad un Corpo militare dalla storia plurisecolare, che ha sempre operato nell'interesse esclusivo delle Istituzioni, con incondizionato spirito di sacrificio. La sobrietà della cerimonia è segno dei tempi, caratterizzati dalla necessità di corrispondere alle aspettative collettive di rigore e contenimento delle spese dando, nel contempo, prova, con l'esempio, di uno stile comportamentale improntato a quei canoni di etica pubblica che devono contraddistinguere, in modo convinto, anche tutti gli appartenenti alla Guardia di Finanza. E' nostro dovere fare fronte, con determinazione, alle esigenze di cambiamento del Paese, continuando ad assolvere, in maniera esemplare, i compiti istituzionali, volti a garantire la sicurezza economico-
finanziaria dello Stato dalle multiformi minacce, interne ed internazionali, che ne pregiudicano la crescita e lo sviluppo. Per conseguire tale obiettivo, non si può prescindere da una quotidiana ed efficace lotta all'evasione fiscale, agli sperperi di denaro pubblico, alla corruzione, al riciclaggio di denaro sporco e ad ogni altra forma di criminalità che inquina i mercati, con effetti distorsivi sul funzionamento dell'economia legale e sulla possibilità per le imprese di competere in modo sano e virtuoso. Si tratta di illeciti che estromettono dal mercato gli operatori onesti, concedendo un inammissibile vantaggio a coloro che evadono imposte e contributi, che impiegano manodopera in nero, che beneficiano fraudolentemente di finanziamenti pubblici, che si arricchiscono reimpiegando i proventi illeciti della criminalità organizzata, sempre più interessata ad infiltrarsi nel sistema produttivo. La pericolosità di tali fenomeni non sfugge alla sensibilità dei cittadini, sempre più attenti ai temi dell'economia e consapevoli dei danni provocati, da un lato, dalla contrazione del gettito erariale e dei livelli occupazionali; dall'altro, dalla malversazione delle risorse pubbliche. In tale prospettiva, l'azione della Guardia di Finanza assume rilievo fondamentale per rilanciare lo sviluppo del paese e per ripristinare le condizioni di legalità e solidarietà sulle quali si fonda il patto sociale tra Stato e cittadini. Oggi, più che mai, il Corpo è chiamato a svolgere, al massimo delle sue possibilità, il delicato ed insostituibile ruolo di presidio per la tutela delle libertà economiche costituzionalmente garantite.
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E' una sfida difficile, irta di ostacoli, da affrontare con impegno e spirito di sacrificio, facendo leva sul “gioco di squadra”. Proprio la solidarietà, la compattezza e la condivisione degli obiettivi hanno consentito alla Guardia di Finanza di raggiungere traguardi operativi di assoluto rilievo. Occorre fare tesoro delle esperienze del passato per affrontare, al meglio, il presente e per pianificare, con lungimiranza, il futuro. Di qui il costante e profondo processo di rinnovamento – organizzativo, addestrativo, operativo e comunicativo – finalizzato ad adeguare la nostra struttura ed il nostro agire ad uno scenario socioeconomico in continua evoluzione nonché a coltivare un dialogo sereno e costruttivo con i cittadini, per promuovere il rispetto delle regole. La legalità misura “il grado di lealtà in una comunità”: un nuovo approccio, soprattutto culturale, è il presupposto essenziale per un progressivo coinvolgimento della collettività, in grado di generare nella società gli “anticorpi” necessari ad evitare il proliferare di ogni forma di economia illegale. Sulla base di tali premesse, abbiamo realizzato – d'intesa con il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – un progetto educativo nelle scuole di ogni ordine e grado, ove i nostri ufficiali ed ispettori hanno incontrato gli studenti, affrontando i temi della legalità economica. L'entusiastica risposta dei giovani conforta e rende fiduciosi per il futuro. Per lo stesso motivo, non possiamo delu-
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dere le crescenti e legittime aspettative che i cittadini nutrono nei confronti della Guardia di Finanza, percepita – sempre più – quale veicolo di giustizia indispensabile per garantire le condizioni di equità sociale che possono rendere accettabili e condivisibili i sacrifici imposti dall'attuale congiuntura. Signor Ministro dell'Economia e delle Finanze, consapevoli dell'esigenza di conciliare rigore ed equità, continueremo ad assicurare alla collettività, con sempre maggiore impulso ed entusiasmo, la tutela delle libertà economiche e l'affermazione dei principi di giustizia e legalità. Il Corpo gode, oggi, di un rinnovato consenso, a tutti i livelli. Tale circostanza impone che ogni Finanziere costituisca, per i cittadini, un prezioso, sicuro punto di riferimento. Per tutelare l'economia legale abbiamo investito sui fattori chiave del nostro patrimonio: la preparazione, le conoscenze tecniche e giuridiche, la tenacia investigativa, la capacità di contrastare gli illeciti con un approccio a “360 gradi”. Queste qualità costituiscono l'autentico tratto distintivo e la vera forza della Guardia di Finanza che, in modo trasparente e imparziale, opera quotidianamente sul territorio in sinergia con le altre Istituzioni e Forze di Polizia, alle quali esprimo il mio sentito ringraziamento per la leale e fattiva collaborazione. Lo Spirito di Corpo, la solidarietà, la compattezza e l'incondizionato attaccamento all'istituzione ispirano l'operato di ogni appartenente alla Guardia di Finanza, chiamato a fronteggiare sfide sempre più complesse. Cari Finanzieri, vi sono grato per la dedizione, l'impegno, la professionalità ed il coraggio con cui affrontate i vostri compi-
ti, conseguendo, ogni giorno, risultati straordinari. In 239 anni di storia, il Corpo ha sempre dimostrato grande valore, affrontando persino imponenti sforzi bellici, in virtù di un dispositivo dinamico e flessibile, sempre al passo con i tempi. L'orgoglio di operare al servizio incondizionato del paese deve costituire la linfa vitale per affrontare le complesse sfide di ogni giorno. Sotto questo profilo, l'attuale momento storico può e deve rappresentare una grande opportunità per le Fiamme Gialle, chiamate a fornire un contributo qualificato e concreto, a beneficio dei cittadini e nell'interesse esclusivo del paese. Viva la Guardia di Finanza! Viva l'Italia!
nomia sana e degli operatori economici onesti. Nell'importante occasione odierna rinnovo il mio ringraziamento per il lavoro prezioso che svolgete quotidianamente. Son ben consapevole della specificità che caratterizza lo status militare di tutti voi Finanzieri e anche delle condizioni di lavoro, del rischio e dei sacrifici cui ogni giorno siete sottoposti a presidio della legalità, soprattutto economico-finanziaria. Tale specificità, che caratterizza l'intero comparto, è ben nota al Governo e al Parlamento, come è stato evidenziato in questi giorni durante l'esame dei regolamenti in materia di armonizzazione dei requisiti pensionistici e di proroga del cosiddetto “blocco retributivo”. Non mancherò di riservare la dovuta attenzione a tali delicate problematiche: è già in programma per A seguire, è intervenuto il Dott. Fabrizio martedì prossimo un incontro con il Cocer Saccomanni, Ministro dell'Economia e del Corpo. delle Finanze, il quale ha tenuto il La Guardia di Finanza ha introdotto nel seguente intervento: tempo al suo interno continue e significative innovazioni procedurali, organizzative Signor Comandante Generale, Autorità, e strumentali, indispensabili per sostenere Finanzieri, le sfide originate dalla rapida evoluzione è con vivo piacere che partecipo alle Cele- delle tecnologie e dei mercati; siete oggi in brazioni del 239° anniversario di fondazio- grado di affrontare adeguatamente le ne del Corpo della Guardia di Finanza, la forme di evasione più gravi e pericolose, cui organizzazione quest'anno tiene collaborando agli sforzi di consolidamenconto della delicata fase congiunturale to delle finanze pubbliche, che è tra le prioche il Paese sta vivendo; rimangono intatti rità dell'azione di Governo. valore e importanza dell'evento. Al riguardo, siamo tutti consapevoli che vi Lunedì scorso, durante la cerimonia di chiu- siano significativi margini per il recupero sura dell'anno accademico della Scuola di dell'evasione fiscale, la cui dimensione in Polizia Tributaria del Corpo, ho espresso la Italia, pur nella diversità delle stime dispomia personale riconoscenza verso la quo- nibili, è sicuramente superiore agli interestidiana azione di contrasto agli illeciti che si pagati annualmente dallo Stato per il conducete sui diversi fronti della criminali- servizio del debito pubblico. tà finanziaria, offrendo al paese un contri- In un momento in cui gli italiani devono buto fondamentale a presidio dell'eco- affrontare difficoltà quotidiane, l'onere del 7
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prelievo deve essere assolutamente distribuito in un modo più equo. Come ha detto ieri il Presidente della Repubblica, nel corso di un incontro con il Comandante Generale e una rappresentanza di allievi degli Istituti di formazione del Corpo, la lotta all'evasione è anche strumento di equità sociale. Si devono certamente tenere in conto le esigenze dei contribuenti onesti in difficoltà; e in tal senso vanno interpretate le misure adottate con il decreto di sabato scorso che, in linea con le raccomandazioni espresse dalla Commissione Finanze della Camera, mirano ad attenuare l'incisività, per le imprese e le persone fisiche, delle procedure di riscossione coattiva: maggiore flessibilità nelle rateazioni, dunque, e, nei casi più meritevoli di attenzione, maggiore cautela nell'azione esecutiva. Tuttavia, la lotta all'evasione e all'elusione va perseguita con inalterata determinazione. Affinché la lotta all'evasione e all'elusione fiscale sia efficace, in un'economia globalizzata si rendono necessarie azioni coordinate a livello internazionale; gli impegni
assunti nell'ambito del G8, nel corso della recente riunione di Lough Erne, in Irlanda, forniranno rinnovato impulso a una maggiore trasparenza e condivisione delle informazioni fiscali tra i vari paesi. L'accordo raggiunto per la definizione tra le autorità fiscali, confermato proprio ieri a Lussemburgo nella riunione del Consiglio ECOFIN, doterà i diversi paesi di un nuovo strumento di contrasto all'evasione fiscale, in particolare in quella messa in atto dalle imprese multinazionali; le informazioni sull'effettiva proprietà e sul reale controllo delle imprese saranno messe a disposizione delle varie autorità fiscali nazionali: in tale prospettiva, utili contributi potranno venire dagli Ufficiali del Corpo dislocati, in qualità di esperti, nelle principali sedi finanziarie estere, che già operano in stretto contatto con le autorità fiscali locali. L'azione del Corpo contribuisce in misura rilevante al contenimento e alla riqualificazione della spesa pubblica. La proficua collaborazione con gli altri organi dello Stato coinvolti e la crescente condivisione 8
dei processi operativi stanno già esprimendo notevoli sinergie nel controllo della spesa delle amministrazioni centrali, periferiche e degli Enti locali e del contrasto ai fenomeni collusivi e corruttivi nella pubblica Amministrazione. Ulteriori contributi per il successo dell'azione di risanamento del bilancio dello Stato potranno venire dal progressivo spostamento, nella effettuazione dei controlli, da un approccio formale a uno sostanziale, dal crescente utilizzo dei criteri di efficacia, efficienza e economicità nella valutazione della spesa ai diversi livelli: Nelle parole di un mio predecessore e caro, compianto amico, Tommaso Padoa-Schioppa: “la bassa produttività delle Amministrazioni Pubbliche si annida e trova protezione sotto una corazza che, come lo scudo di Achille, composto da cinque strati rende molto difficile una rapida correzione”. Dobbiamo incidere assieme, senza tentennamenti, i diversi strati di questa corazza, portando a compimento riforme da tempo meditate, largamente condivise e in buona parte avviate. Un più intenso utilizzo della tecnologia informatica potrà dare un contributo significativo in questa direzione. Proprio i recenti progressi conseguiti sul sentiero del risanamento hanno reso possibile l'adozione da parte del Governo di alcune misure di stimolo all'economia; pur nella sfavorevole fase congiunturale, esse dovrebbero contribuire a iniettare fiducia tra gli agenti economici, restituendo notevoli risorse finanziarie alle imprese, che soffrono del calo della domanda e della carenza di credito, e aprendo nuove opportunità soprattutto ai giovani che non trovano lavoro. Il rinnovato spirito di collaborazione che si è instaurato tra gli organi deputati al controllo delle entrate e delle spese costituisce un presupposto fondamentale per il comune benessere; è ad esso che l'evasione fiscale attenta, accrescendo l'onere fiscale per i contribuenti onesti, esasperando le disuguaglianze, distorcendo la concorrenza tra imprese. Al Corpo della Guardia di Finanza spetta un ruolo cruciale nella ricostruzione di un rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini, che legittimamente pretendono di avere istituzioni efficienti, vicine ai loro bisogni e alle ambizioni collettive del popolo italiano. Vi ringrazio per l’attenzione e vi formulo i migliori auguri per l'anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
AVVICENDAMENTO Comando Aeronavale Centrale del Corpo di
giorno 30 luglio 2013, presso il salone d'onore della caserma Sante Laria, il Gen. C.A. Emilio Spaziante, alla presenza del Comandante Generale, Gen. C.A. Saverio Capolupo, ha ceduto il Comando del Comando Aeronavale Centrale al Gen. C.A. Giuseppe Mango. Nel corso della cerimonia, alla quale ha partecipato il Vice Presidente Nazionale Vicario, Gen. C.A. Umberto Fava, ed una rappresentanza della Sezione A.N.F.I. di Pratica di Mare, con il Presidente, Gen. B. Mario de Nuntiis, il Gen. C.A. Emilio Spaziante ha rivolto il suo indirizzo di saluto, affermando tra l'altro, “L'esperienza al comando della componente aerea e navale d'altura della Guardia di Finanza è stata per me esaltante ed appagante. In questi due anni ho avuto modo di apprezzare la spiccata professionalità e la straordinaria umanità degli uomini del comparto aeronavale, costantemente impegnati in maniera silente e concreta, abituati ad affrontare disagi e rischi notevoli, con coraggio, dignità e spirito di servizio, sempre consapevoli della delicatezza della missione loro affidata e della necessità di portarla a compimento, comunque, nell'interesse della collettività. L'elevato e qualificato livello delle specializzazioni rappresenta un importante patrimonio umano per la Guardia di Finanza che non deve assolutamente essere disperso, ma bensì adeguatamente valorizzato”. Nel suo intervento, il Gen. C.A. Giuseppe Mango, dopo aver ringraziato il Comandante Generale per la fiducia riposta nei suoi confronti ha così continuato: “Conscio del privilegio concessomi, mi impegno solennemente a porre a disposizione ogni mia energia, oltre all'entusiasmo, la passione, la determinazione, la professionalità e l'esperienza acquisita – anche se alcuni anni fa – in uno dei settori specialistici e di cui porto con fierezza il distintivo, allo scopo di consolidare nel nostro ambiente la funzionalità e l'efficacia tecnico- operativa, il senso di appartenenza, la condivi-
Umberto Fava
Il
sione di valori ed obiettivi, la tensione morale, la militarità vissuta con spirito innovativo e moderno. Avverto forte il dovere di impegnarmi al massimo anche per favorire, per quanto possibile, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del nostro personale. Per il raggiungimento di tali finalità, sono certo di poter contare sulla piena ed incondizionata collaborazione degli uomini e delle donne dei nostri reparti, così come sono sicuro di potermi avvalere dell'intelligente, prezioso e costruttivo contributo degli organi di Rappresentanza Militare, che saluto e ringrazio sin d'ora. All'interno della nostra Organizzazione, muoviamoci con correttezza, lealtà, genuino spirito collaborativo, ricercando costantemente nella componente territoriale, in quella speciale ed aeronavale costiera contributi e sostegni da parte di 9
chi quei territori li vive e quotidianamente li presidia: unendo gli sforzi e le menti si arriva all'obiettivo prima e meglio, con pari merito e soddisfazione per tutti. Consentitemi di rivolgere un riverente e commosso pensiero ai nostri Militari caduti nell'adempimento del dovere. Saluto con animo grato, riconoscente e beneaugurante l'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia, sempre partecipe alla vita del Corpo e fonte vitale e moderna di quel saldo legame con la storia e le tradizioni della Guardia di Finanza”. Il Comandante Generale ha concluso la cerimonia sottolineando l’importanza operativa del comparto aeronavale, ringraziando il Gen. Emilio Spaziante per la pregevole attività svolta e formulando al Gen. Giuseppe Mango gli auguri per il suo nuovo incarico.
FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
ATTUALITÀ Il Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici D.P.R.16 aprile 2013,n.62(G.U.04/06/2013,n.129) di
Umberto Fava
Generalità L'articolo 54 del D.Lgs. 30.03.2001, n. 165, come sostituito dall'articolo 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190 (c.d. legge anticorruzione) prevede l'emanazione di un codice di comportamento dei dipendenti pubblici delle pubbliche amministrazioni allo scopo di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. Le previsioni in esso contenute, modificate dal D.P.R.,n.62/2013, e di seguito riportate in sintesi, sono integrate e specificate dai codici di comportamento redatti dalle singole amministrazioni ai sensi dell'art. 54, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 (vedasi codice etico della Guardia di Finanza, trasmesso con la nota nr. 1198 del 05.04.1996, recentemente richiamato dalla Presidenza Nazionale). Ambito di applicazione Il codice si applica ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni (il cui rapporto di lavoro è disciplinato dall'art. 2, commi 2 e 3 del D.Lgs. n. 165/2001), intendendo per tali: tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende e le amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario nazionale. Le pubbliche amministrazioni, in precedenza specificate, debbono provvedere ad estendere, per quanto compatibili, gli obblighi di condotta previsti dal D.P.R. n. 62/2013 a tutti i collaboratori o consu-
lenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, nonché nei confronti dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi o che realizzano opere in favore dell'amministrazione, inserendo negli atti di incarico o nei contratti apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal citato D.P.R. n. 62/2013. Principi generali Il Regolamento “de quo”, oltre a richiamare i principi di buon andamento ed imparzialità dell'azione amministrativa, di correttezza, buona fede, proporzionalità, trasparenza, equità e ragionevolezza, precisa che le prerogative ed i poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalità di interesse generale per le quali sono stati conferiti. Il dipendente pubblico deve esercitare i 10
propri compiti orientando l'azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia, contenendo i costi senza pregiudicare la qualità dei risultati, assicurando una piena parità di trattamento in presenza delle stesse condizioni, astenendosi, infine, da comportamenti discriminatori e dall'accettare regali, compensi e altre utilità, per sé o altri, ad eccezione di quelli di modico valore, effettuati occasionalmente nell'ambito delle consuetudini internazionali. Il divieto è assoluto se gli stessi sono correlati al compimento o all'aver compiuto un atto del proprio ufficio nei confronti di soggetti che possono beneficiare delle decisioni o delle attività inerenti all'ufficio. Per regali o altre utilità di modico valore s'intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 €., salvo limiti inferiori stabiliti dalle singole amministrazioni. Il dipendente, infine, non deve accettare
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- farsi riconoscere, nei rapporti con il pubblico, mediante l'esposizione in modo visibile del badge o altro supporto informativo dell'amministrazione, operando con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità; - osservare il segreto d'ufficio, evitando di assumere impegni o di anticipare decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio, al di fuori dei casi consentiti nonché la normativa in materia di tutela dei trattamenti dei dati personali; - astenersi da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione.
incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza.
ad attività che possano coinvolgere interessi propri ovvero di parenti nei termini suesposti.
Altri adempimenti Il dipendente deve: Comunicazione degli interessi finan- rispettare le prescrizioni contenute nel piano della prevenzione della corziari e conflitto d'interessi ruzione, assicurare la sua collaborazione e, fermo restando l'obbligo di Il dipendente ha l'obbligo di comunicare denuncia all'Autorità Giudiziaria, al responsabile dell'ufficio di appartesegnalare al proprio superiore gerarnenza: chico eventuali situazioni di illecito a. la propria adesione o appartenenza nell'amministrazione, del quale sia ad associazioni ed organizzazioni, a prevenuto a conoscenza; scindere dal loro carattere riservato o - assicurare l'adempimento degli obblimeno, i cui ambiti di interesse possono ghi di trasparenza previsti per le pubinter ferire con lo svolgimento bliche amministrazioni e la tracciabilità dell'attività dell'ufficio, fatta eccezione dei processi decisionali adottati attraper l'adesione a partiti politici o a sindaverso un adeguato supporto docucati; mentale; b. all'atto dell'assegnazione all'ufficio, i - astenersi, nei rapporti privati, comprerapporti, diretti o indiretti di collaborase le relazioni con Pubblici Ufficiali zione con soggetti privati in qualunque nell'esercizio delle loro funzioni, dallo modo retribuiti che egli abbia o abbia sfruttare o menzionare la posizione che avuto negli ultimi tre anni, precisando ricopre per ottenere utilità che non gli se tali rapporti finanziari siano ancora spettino o dall'assumere comportain essere direttamente o con parenti o menti che possano nuocere all'immaaffini entro il secondo grado, il coniuge gine dell'Amministrazione; o il convivente nonché se gli stessi - rispettare i termini del procedimento siano intercorsi o intercorrono con sogamministrativo, non ritardare né adotgetti che abbiano interessi in attività o tare comportamenti tali da far ricadere decisioni inerenti all'ufficio, limitatasu altri dipendenti il compimento di mente alle pratiche a lui affidate. attività o l'adozione di decisione di proIn tale ambito deve astenersi dal prenpria competenza; dere decisioni o svolgere attività ine- utilizzare il materiale o le attrezzature renti alle sue mansioni in situazioni di di cui dispone per ragioni di ufficio e i conflitto, anche potenziale, di interessi servizi telematici e telefonici dell'ufficio di qualsiasi natura con interessi personel rispetto dei vincoli previsti nonché i nali del coniuge, di conviventi, di mezzi di trasporto dell'amministraparenti e di affini entro il secondo grazione a sua disposizione soltanto per lo do. L'obbligo di astensione è imposto svolgimento dei compiti d'ufficio; anche alla partecipazione di decisioni o 11
Disposizioni particolari per i Dirigenti - Contratto ed altri atti negoziali L'art. 13 del citato D.P.R. n. 62/2013 prevede una serie di compiti specifici per i Dirigenti in ordine ai doveri di diligenza, all'eventuale sussistenza di conflitti d'interesse, al comportamento da tenere (esemplare ed imparziale), alle risorse assegnate per finalità esclusivamente istituzionali, alla cura del benessere organizzativo nella struttura a cui e preposto, alla circolazione delle informazioni, alla formazione, aggiornamento e valutazione del personale ed alla sua vigilanza, alle iniziative necessarie allorché viene a conoscenza di un illecito, avviando e concludendo, se competente, il procedimento disciplinare. Disposizioni particolari sono previste nei casi di conclusione di accordi e negozi, nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nella fase di esecuzione degli stessi, nell'esercizio di vigilanza e monitoraggio, allorché emergano situazioni suscettibili di provvedimenti disciplinari, connesse alla violazione dei doveri previsti nel codice di comportamento. In conclusione può affermarsi che,sostanzialmente,la legge n. 190/2012,oltre a modificare ed a prevedere nuove fattispecie di reati contro la Pubblica Amministrazione, ha delineato, di fatto, con la connessa normativa di attuazione (in particolare: circolare n. 0004355 del Ministero della Funzione Pubblica e D.P.R. n. 62/2013) un modello di organizzazione e gestione che richiama quello previsto dal D.Lgs. n. 231/2001, riguardante la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica e degli enti, destinatari della specifica normativa.
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CERIMONIE Inaugurazione Sezione A.N.F.I. Marano (NA) di
stata inaugurata a Marano, alla presenza di numerose autorità civili e militari, la Sezione dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia, che ha trovato collocazione nei locali comunali siti in Piazza San Josè Maria Escrivà de Balaguer. Alla cerimonia sono intervenuti il Vicepresidente per l'Italia Centro Meridionale dell'ANFI, Fin. Dott. Antonio Zampelli, in rappresentanza del Presidente Nazionale, Generale di C.A. Giovanni Verdicchio, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, Gen. B. Riccardo Rapanotti, l'assessore regionale alle Finanze, Gaetano Giancane in rappresentanza del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, Alberto Capuano, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, il Prefetto Dott.ssa Gabriella Tramonti, il Viceprefetto Dott.ssa Raffaella Moscarella, il Dirigente del compartimento di Polizia Postale per la Campania, Dott. Domenico Foglia, il Dirigente del commissariato di Polizia di Stato di Giugliano, Dott. Aldo Mannella, il Comandante del Gruppo Guardia di Finanza di Giugliano, Col. Luigi Migliozzi, il Comandante del Gruppo Pronto Impiego, Ten. Col. Giuseppe Andrea Santonastaso, il Comandante del Nucleo Operativo Guardia di Finanza di Giugliano, Cap. Luigi Sorrentino, nonché un'aliquota di personale dei “baschi verdi” dei comandi di Napoli e Giugliano. La suggestiva e solenne cerimonia, che si è svolta lo scorso 20 maggio, secondo il programma stabilito, con il taglio del nastro da parte del Generale Riccardo Rapanotti, ha visto la partecipazione e l'interesse del pubblico. Il generale dopo aver ringraziato e salutato il commissario straordinario del Comune di Marano, Prefetto Tramonti, per la sensibilità e vicinanza all'ANFI, ha espresso tutta la sua personale soddisfazione e congratulazione ai soci fondatori per la nuova sezione. Dopo lo scoprimento della targa a cura dello stesso alto ufficiale e
Angelo Covino
E’
dall'assessore Regionale alle Finanze, Giancane, si è dato inizio al programma. La cerimonia è stata preceduta dalla benedizione religiosa dei locali, officiata dal parroco della chiesa di Vallesana, don Salvatore Trionfo. All'evento erano presenti, fra gli altri, il Col. dei Carabinieri, Nazzareno Zolli, il Comandante del nucleo Carabinieri della Scuola Militare 12
Nunziatella di Napoli, Cosimo Riccio, il vice comandante della Tenenza Carabinieri di Marano, Gianluca Friolo, il S.Ten. del X Centro Mobilitazione Cri di Napoli, Roberto Di Paola, il Presidente dell'Ass. Naz. Carabinieri di Marano, Goffredo Rocco, i dirigenti del Comune Luigi de Biase, Aldo Ferrara, Claudia Gargiulo, il fotografo della Sezione di Marano, Angelo Mar-
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ra, il penalista Antonio Cavallo, i funzionari della prefettura di Napoli, Salvatore Carli, Enzo Baldassarre, Aldo Scotto e tanti altri estimatori della Finanza. Il Vicepresidente Nazionale, Fin. Dott. Antonio Zampelli, a nome del Presidente Nazionale, ha rivolto un caloroso saluto ai partecipanti. Il Commissario della Sezione, Lgt. Carlo Di Maro, nel suo intervento ha rinnovato la sua gratitudine alla Presidenza Nazionale dell'ANFI per la bontà e disponibilità dimostrata nel concedere il nulla osta all'apertura di una nuova Sezione. All'Amministrazione comunale, invece, per l'impegno profuso nel aver messo a disposizione dei locali comunali a titolo gratuito. La nuova sede ha avuto anche la visita speciale del vice Presidente della Camera dei Deputati, On. Luigi Di Maio e del vice Presidente del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR), Sen. Giuseppe Esposito. Entrambi hanno assicurato il loro sostegno – annunciando a breve una nuova visita alla neo Sezione ANFI di Marano. Anche il nuovo sindaco di Marano, Angelo Liccardo, come primo impegno ha voluto visitare la Sezione. Nell'occasione ha incontrato una rappresentanza presieduta dal Lgt. Carlo Di Maro. Un plauso all'iniziativa è stata espressa dai Generali di Corpo d'Armata Vito Bardi e Domenico Achille, uno Ispettore degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza e l'altro Comandante Interregionale per l'Italia Meridionale. Hanno fatto giungere, altresì i loro messaggi di auguri per la piena riuscita della manifestazione, il Presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso, il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il Gen. D. Nunzio Antonio Ferla, il Procuratore Capo della Repubblica di Napoli Nicola Colangelo, il Presidente del Tribunale, Carlo Alemi, il Procuratore della Repubblica a.r, Giandomenico Lepore, il procuratore capo di Salerno Franco Roberti, il Giudice Aldo Esposito del tribunale di Napoli, il Dirigente Penitenziario Poggioreale, Chiara Masi, il Questore di Matera, Pasquale Errico e tante altre autorità dell'Ordine giudiziario e militare che hanno fatto sentire la loro vicinanza spirituale ai finanzieri in congedo ed in servizio. Congratulazioni sono arrivate anche dal direttore di cattedra di clinica chirurgica della Seconda Università degli studi di Napoli, prof. Ludovico Docimo, dall'aiuto primario della divisione di
urologia dell'Ospedale Ascalesi, prof. Felice Romano, dal dott. Roberto Ruggiero del noto centro di Ortopedia di Cardito – Afragola e dal vicepresidente del consi13
glio Regionale della Campania, On. Iacolare. La cerimonia si è conclusa con un brindisi conviviale, curato da un noto servizio di catering del luogo.
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Presentata a Seravezza (LU) “La Guerra di Claudio” di
el giorno della ricorrenza del 68° anniversario della liberazione dal nazifascimo, nelle scuderie Granducali di Seravezza è stato presentato il libro “La guerra di Claudio”, voluto dalla Guardia di Finanza in onore dell'eroe versiliese Finanziere scelto Claudio Sacchelli, decorato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la medaglia d' Oro al Merito Civile alla memoria. Un'ora prima dell'inizio della cerimonia svoltasi nel capoluogo seravezzino, a Querceta, al lato della porta d'ingresso della Sezione A.N.F.I. di SeravezzaVersilia storica, è stata scoperta una lapide intitolata alla memoria del finanziere scelto Claudio Sacchelli, morto di stenti e di sevizie nel campo di sterminio nazista di Mauthausen (Austria) il 1° maggio 1945, cioè qualche giorno prima della liberazione del campo effettuata da una colonna di carri armati dell' undicesima Divisione corazzata americana. La lapide è stata scoperta dal nipote dell'eroe che porta lo stesso nome dello zio Claudio, affiancato dalla sua sposa e dal sindaco di Seravezza. Subito dopo e stata collocata una corona di alloro al monumento ai Caduti, sito nella attigua piazza Pellegrini di Querceta. Le cerimonie si sono svolte alla presenza delle autorità civili e militari: il sindaco di Seravezza, Ettore Neri, quello di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, l'assessore al sociale, Pietro Lazzerini, in rappresentanza del sindaco di Pietrasanta, l'assessore alla cultura di Seravezza, Riccardo Biagi; Il vice comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Viareggio, Tenente Raffaella Frassine, seguita da alcuni ufficiali e da altri sottufficiali del suo Gruppo; Moreno Costa presidente della sezione ANPI di Pietrasanta, Giovanni Cipollini presidente della sezione ANPI Gino Lombardi anch'essa con sede a Pietrasanta; Finanziere Marco Mugnaini, Consigliere Nazionale A.N.F.I. della Toscana; Capitano Gerardo Severino direttore del Museo storico e coautore del libro; M.o. Emiliano Stelluti responsabile della fotocinetica del museo storico, esperto in video; finanzieri della Sezione A.N.F.I. di Viareggio; l'On. Carlo Carli; il Commissario di P.S. e il Reggente della Delegazione
Renato Sacchelli
N
di Spiaggia, entrambi operanti a Forte dei Marmi; ufficiali e militari dell'Arma dei Carabinieri; comandanti delle Stazioni dei carabinieri di Querceta, Seravezza e Forte dei Marmi; locali Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Tra i vessilli spiccava al vento il Gonfalone di Seravezza, decorato di medaglia d'argento al valore civile. Particolarmente commovente è stata la visione del labaro dei Martiri di Mulina di Stazzema, luogo dove iniziò il 12.8.1944 l' orrenda strage di S. Anna di Stazzema. Dopo la deposizione della corona d'alloro, tutti i presenti alla manifestazione hanno raggiunto la scuderia Granducale di Seravezza dove, davanti ad un numeroso pubblico che ha riempito la sala, sono stati proiettati tre video, due dei quali della resistenza in Versilia. Il terzo video proiettato illustrava il libro “La guerra di Claudio” per ricordare ai posteri l'eroico finanziere Claudio Sacchelli che nel 1944 era in forza al distac14
camento di Lughina della brigata di frontiera di Villa di Tirano, dove Claudio fece fuggire in Svizzera circa 300 internati all'Aprica di origine ebraica. Hanno pronunciato brevi e commoventi discorsi, il professore Giovanni Cipollini e i sindaci di Seravezza, Forte dei Marmi, e l'assessore di Pietrasanta. Il libro “La guerra di Claudio” è stato scritto dal Generale di C.A in congedo Luciano Luciani, Presidente del Museo Storico e del comitato studi storici della Guardia di Finanza, e dal Capitano Gerardo Severino, direttore del Museo Storico e capo di due Sezioni dell'Ufficio Storico della Guardia di finanza. E' un libro vero, ricco di fotografie, bello e commovente e tutto da leggere. Il volto di Claudio appare davvero quello di un angelo del bene e dell'amore universale fra tutti gli uomini del mondo. Questo onora la nostra Patria, i finanzieri italiani, sia in servizio che in congedo, e tutti i cittadini italiani e, in particolare, i nativi della Versilia.
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Anniversario del Corpo nella Sezione di Nettuno-Anzio (RM) di
21 giugno 2013 la Sezione A.N.F.I. di Nettuno-Anzio, presieduta dal Lgt. Rosario Peri, ha celebrato, con una solenne S. Messa, nella Basilica di Santa Teresa di Anzio, gremita di soci e numerosi familiari, il 239° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza. Al rito religioso, officiato da Padre Orlando, Parroco della storica Basilica, dedicata ai Caduti della battaglia di Anzio (1944), erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Anzio, Dr. Luciano Bruschini, il Segretario Generale dell'A.N.F.I., Ten. Col. Giuseppe Ruggieri, con la consorte, Signora Anna, il Comandante l'Ufficio Circ. Marittimo di Anzio, Ten. V. Luigi Vincenti, il Comandante la Polizia Municipale di Nettuno, Lgt. Giuseppe Parisi, il Comandante della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Anzio, M.A. Felice Cadendo, in rappresentanza del Comandante la Compagnia Guardia di Finanza di Nettuno, Magg. Sergio Cerra, il Comandante la Stazione Carabinieri di Nettuno, Lgt. Vito D'Angelis, oltre ad una folta rappresentanza di militari in servizio della Guardia di Finanza. Nel corso della celebrazione, sono stati ricordati, a cura del Vicepresidente della
Il
Giuseppe Ruggieri
Sezione, Brig. C. Angelo Moscardelli, con la commovente enunciazione dei loro nomi, tutti i militari defunti della Guardia di Finanza che riposano nei cimiteri di Nettuno e Anzio, ai quali il Presidente della Sezione, Lgt. PERI, ha dedicato una non meno commovente poesia del poeta A. Cera. Un gruppo di giovani coristi, composto in gran parte da bambini, hanno cantato con sentita maestria inni e canzoni liturgiche, riscuotendo prolungati e calorosi applausi, anche quando, al termine della S. Messa, dopo la lettura della Preghiera del Finanziere, a sorpresa, hanno cantato con l'evidente profonda commozione dei presenti, l'Inno del Finanziere. I convenuti si sono poi trasferiti in un tipico ristorante, affacciato sull'azzurro mare di Anzio, dove, prima del convivio, hanno presenziato alla consegna del Diploma di Merito concesso dal Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, al Socio Brig. mare Gioacchino Pessolato, da parte del Segretario Generale dell'A.N.F.I., Ten. Col. Giuseppe Ruggieri, che per l'occasione, accompagnato dall'affettuoso applauso dei presenti, ha rivolto il suo cordiale saluto al "giovane novantunenne" socio App. 15
Vito Morabito e il più vivo compiacimento al Presidente della Sezione ed a tutti i componenti il Consiglio di Sezione, per la perfetta organizzazione dell'evento e a tutti gli associati e famigliari, per lo spirito di corpo e l'esempio di fraterna solidarietà dimostrata, gli auguri per un futuro sempre più lieto e ricco di soddisfazioni.
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Gemellaggio tra le Sezioni di Manfredonia e di Terni di
11 maggio 2013, presso la Sala Conferenze dell'Hotel Panorama del Golfo di Manfredonia (FG), ha avuto luogo la cerimonia di gemellaggio tra le Sezioni di Terni e Manfredonia, al cui evento hanno partecipato, oltre alle Autorità civili, rappresentate dal Vicesindaco della città, prof. Matteo Palumbo, il Segretario Generale dell'ANFI, Ten. Col. Giuseppe Ruggieri, il Consigliere Nazionale per la Puglia e Basilicata, Comm. Antonio Fiore, nonché una massiccia presenza di soci delle due Sezioni gemellate. Dopo la sottoscrizione del patto di gemellaggio è stato rilasciato un attestato a ciascun Socio presente, a ricordo dell'importante evento. Il Presidente della Sezione di Manfredonia, dopo aver ringraziato le Autorità presenti e tutti i partecipanti ha così continuato: “..Prima di argomentare sulle motivazioni che hanno dato luogo alla cerimonia, ritengo sia doveroso fare un piccolo cenno storico sulla nostra Sezione, solo per darne conoscenza ai nostri graditi ospiti, evidenziando che la stessa è stata istituita il 28 aprile 1997 ed intitolata al Generale della Guardia di Finanza, Donato Azzarone emerito cittadino di Manfredonia e valente ufficiale, che nell'ambito del Corpo si è sempre distinto per la sua fervida intelligenza e collau-
L’
Leonardo Giampietro
data preparazione giuridica professionale, avendo ricoperto numerosi incarichi densi di complessi problemi, interessanti la vita del Corpo stesso. Detto questo, quello che oggi più interessa è che siamo qui riuniti per festeggiare un momento straordinario e memorabile, cioè un Gemellaggio tra la nostra Sezione e quella di Terni, qui rappresentata dal Presidente Lgt. Luigi Tricarico con al seguito numerosi Soci. È bene sottolineare che non trattasi di un incontro banale o fortuito, come tanti altri, ma è, invece, una occasione voluta per creare un dialogo che suggerisca e solleciti riflessioni, intorno alle quali è necessario far nascere presupposti per uno scambio di opinioni da proseguire nel tempo, al fine di valorizzare i principi ispiratori dell'A.N.F.I. e per dare un senso reale alle idee e ai programmi che ci accomunano onde elevare lo spirito associativo tra i sodalizi. Noi crediamo che solo attraverso gli scambi di univoci pensieri, volti a rafforzare i vincoli di amicizia che affratellano, si possono dare delle risposte concrete per suscitare vivacità al culto associativo, che in questo periodo storico sembra opacizzato da una fumosa cortina d'indifferenza. Questo gemellaggio ed ogni altro avvenimento che si ispiri a quanto s'è di più
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eletto, sono un sicuro arricchimento di valori, peraltro già insiti in ognuno di noi, però è nostro dovere impegnarci a custodirli, perché sono le fondamenta sulle quali abbiamo costruito il nostro dignitoso passato di finanziere e che dobbiamo continuare a costruire per lasciare segni tangibili a chi dovrà seguire le orme da noi tracciate lungo il cammino della vita associativa nell'A.N.F.I.. A suffragio di quanto in precedenza narrato, mi preme precisare che non è rilevante se l'evento è stato celebrato in modo sobrio, che all'occhio può sembrare un semplice e vuoto patto di gemellaggio, ma, invece, è da considerare che in esso si concretizza un contenuto che assume il significato di richiamare simbolicamente l'incessante bisogno di rafforzare i rapporti tra compagini consorelle, affinché insieme possano unire e riverberare nuove energie, assolvendo scambievole iniziative di carattere prioritario, per meglio operare, e, quindi, migliorare il quotidiano andamento dei propri sodalizi, quale viatico verso una nuova crescita. Concludo ringraziando ancora una volta tutti voi, rivolgendo anche un affettuoso pensiero a tutti i soci assenti, che per impedimenti correlati a situazioni familiari o di salute non sono intervenuti. Viva la Guardia di Finanza, Viva l'A.N.F.I.”.
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FRAMMENTI DI STORIA L’8 Settembre 1943 e la Guardia di Finanza 70° Anniversario dell’Armistizio e dell’inizio della Guerra di Liberazione di
armistizio con gli angloamericani, firmato dall'Italia il 3 settembre di settant'anni orsono, costituisce certamente una delle tappe fondamentali della storia contemporanea del nostro Paese, anche perché rappresentò l'inizio di quella agognata “riscossa nazionale” dopo tre lunghi anni di guerra: riscossa la quale, grazie soprattutto al valore dei soldati e dei partigiani italiani, così come degli eserciti alleati che percorsero l'intera Penisola, portò alla liberazione del 25 aprile '45 ed alla conseguente riconquista della libertà. Un processo storico, lo ricordiamo, che si presenta alquanto complesso e nello stesso tempo ricco di eventi, di cui però la nostra amata Repubblica è figlia e degna erede. Ricorderemo, quindi, tale anniversario analizzandolo dal punto di vista della Guardia di Finanza. Per meglio comprendere gli avvenimenti connessi con la situazione venutasi a creare dopo l'8 settembre 1943, è opportuno soffermarsi sulla fisionomia del Corpo in quel particolare contesto storico, sia riguardo alle esigenze connesse con il servizio d'istituto, che a quelle inerenti i compiti bellici. Da una circolare datata 28 agosto 1943 avente per oggetto “Norme particolari per la R. Guardia di Finanza durante l'attuale periodo bellico”, emerge che la forza effettiva del Corpo ammontava a 51.133 uomini, ivi compresi i militari richiamati dal congedo. Metà di tale forza (circa 24.880 unità) era impiegata in compiti d'istituto, ai quali vanno aggiunti, oltre alla vigilanza a salvaguardia dell'Erario, anche una specifica competenza in materia di polizia economica, strettamente connessa con il periodo di guerra e, non da ultimo, il concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, la cui tutela divenne oltremodo gravosa, visto il clima di tensione generale che si venne a creare in seguito alla caduta del fascismo. Il resto della forza (circa 26.253 uomini) era
Gerardo Severino
L’
26 giugno 1984. In occasione della Festa del Corpo il Presidente della Repubblica Sandro PERTINI decora la Bandiera del Corpo con la Medaglia d'Oro concessa per la partecipazione della guardia di Finanza alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione
impiegato in compiti di natura militare, ovvero nella difesa costiera, nella difesa delle fabbriche e nella protezione degli impianti, a disposizione della C.I.A.F. (Commissione Italiana Armistizio Francia), ma soprattutto nei battaglioni mobilitati dislocati nei territori occupati 17
durante la guerra (Jugoslavia, Dalmazia, Montenegro, Albania, Grecia e Dodecanneso). Riguardo agli avvenimenti connessi con il fatidico 8 settembre, data di annuncio dell'armistizio e sua entrata in vigore, uno specifico riferimento alla delicatissima situazione che di lì a poco si
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Mar. Magg. Vincenzo Giudice, Medaglia d'oro al V.M.
S. Ten Attilio Corrubia - medaglia d'oro al Valor Militare
sarebbe delineata per il Corpo potrebbe essere desunto da una circostanza non certamente secondaria, legata alle prime fasi del noto “piano Alarico”, in relazione al quale unità corazzate tedesche si presentarono il 26 luglio 1943 al valico del Brennero, in una inequivocabile formazione da combattimento. D'altra parte, mentre erano in corso le trattative segrete per uscire dal conflitto, lo stesso Comando Supremo aveva studiato talune contromisure per contrastare le prevedibili reazioni tedesche. Si trattava comunque di contromisure che potevano essere poste in essere solo mediante il rientro di unità dai territori occupati, ma anche mediante la riduzione dell'impegno dell'Esercito nei compiti di ordine pubblico. In tale direzione fu coinvolta anche la Regia Guardia di
Finanza, alla quale, il 26 agosto, fu richiesta la costituzione di battaglioni mobili, i cui organici ed armamento sarebbero stati simili a quelli dei Carabinieri Reali. Il giorno seguente, il Ministro delle Finanze Bartolini, dopo un colloquio avuto con il Capo del Governo, Maresciallo Pietro Badoglio, predispose l'intervento diretto dello Stato Maggiore del Regio Esercito, onde consentire il rientro di gran parte dei nostri battaglioni mobilitati, dislocati al di là delle frontiere nazionali. In realtà tali disposizioni, ad onor del vero emanate pochi giorni prima della firma dell'armistizio a Cassibile, non ebbero obbiettivamente modo di poter essere attuate. D'altra parte, la formazione di “Reparti Mobili”, che avrebbero dovuto comprendere ciascuno anche una “Compagnia Autoblindo e Carri Leggeri”, rappresentava, per il Corpo, una novità davvero assoluta, considerando il fatto che lo stesso non aveva mai disposto di alcun mezzo corazzato e, di conseguenza, non poteva contare, nell'immediato, su personale specializzato. Il rientro in Patria dei battaglioni di Finanza mobilitati, peraltro frazionati in piccoli reparti (per lo più Distaccamenti), dislocati in località molto isolate, si presentava certamente come un'operazione molto complessa, la quale richiedeva i classici “tempi tecnici”. Il Ministero della Guerra, in data 2 settembre, scrisse allo Stato Maggiore del Regio Esercito Ufficio Operazioni, comunicando che: “… era necessario disporre il rientro di alcuni battaglioni mobilitati della Regia Guardia di Finanza, che, in ordine di precedenza potrebbero essere i seguenti (.). Si prega codesto Stato Maggiore di voler comunicare la data entro la quale si può ritenere possibile il rientro dei battaglioni predetti, tenuto presente che la costituzione delle nuove unità ha carattere di assoluta urgenza”. Come è facile intuire, tutto ciò avveniva il giorno prima della firma, a Cassibile, dell'armistizio, avvenuta, infatti, il 3 settembre 1943. A tal riguardo, appare inevitabile – soprattutto per rispetto alla memoria delle vittime – esprimere alcune considerazioni di merito sulle quali, fra l'altro, si dibatte da lungo tempo. Se tali disposizioni fossero state impartite al momento opportuno, il Corpo avrebbe potuto evitare l'internamento, da parte dei tedeschi, di circa un terzo delle proprie forze dislocate oltre frontiera, risparmiando così la vita ai tanti militari che, invece, la persero 18
nei lager nazisti. Per quanto le trattative con quelli che, di lì a poco, sarebbero divenuti i “nuovi alleati”, esse si svolgevano in gran segreto e la situazione politico-militare era ormai tale, da indurre il Comando Generale del Corpo a diramare la citata circolare del 28 agosto 1943 (“Norme particolari per la R. Guardia di Finanza durante l'attuale periodo bellico”), con la quale furono impartiti ordini precisi riguardo al comportamento che i Comandi ed i Reparti della Guardia di Finanza avrebbero dovuto tenere, qualora gli eventi bellici avessero determinato un “l'immediato contatto col nemico”, e ciò sia nell'ambito del territorio nazionale, che fuori dai confini del Paese. In buona sostanza, la circolare, stabilì che: “le aliquote poste a disposizione dell'Esercito, avrebbero mantenuto, in ogni circostanza, le dipendenze operative previste, eseguendo di conseguenza gli ordini”; ma anche che “i reparti impiegati nel servizio d'istituto nel territorio nazionale non dovevano, in ogni caso, lasciare le loro sedi, salvo ordini superiori, continuando così ad assolvere i loro compiti, compresi quelli di concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica” (Tale disposizione si trovava in perfetta armonia con le norme internazionali, peraltro recepite all'art. 56 della legge di guerra italiana - R.D. 8 luglio 1938, esplicitamente citato nella circolare).
La circolare ebbe certamente la sua importanza, soprattutto se consideriamo il fatto che la medesima consentì di orientare l'azione dei Comandanti di Reparto nei momenti più delicati, come lo furono quelli successivi all'annuncio radiofonico dell'av venuta fir ma dell'armistizio, assicurando – per quanto fu loro possibile – la sopravvivenza e l'integrità del Corpo stesso, nel preciso momento in cui altre istituzioni statuali si dissolsero. Veniamo ora agli avvenimenti che seguirono il fatidico 8 settembre 1943, citando solo i principali fatti che riguardarono i reparti organici del Corpo, tralasciando, quindi, la narrazione dei numerosi episodi che comunque videro le singole Fiamme Gialle affrontare con le armi il tedesco invasore, pagando, per questo comportamento, con il bene più prezioso: la vita. Tutto ebbe inizio nell'Italia centrale, ed esattamente a Piombino, ove, verso le ore 22 del 9 settembre 1943, gli equipaggi di due unità della Kriegsmarine, ormeggiate in quel
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5 maggio 1945. Venezia. Finanzieri della 7^ legione sfilano dinanzi alle autorità alleate. Inquadrati tra i patrioti “Gruppo Mazzini” dopo aver partecipato attivamente ai moti del 27-28 aprile 1945 per la liberazione di Venezia
porto, attaccarono di sorpresa le postazioni italiane. Fra queste vi erano inquadrati anche reparti della locale Compagnia della Guardia di Finanza. Ne seguì uno scontro a fuoco, durato circa cinque ore, al termine del quale i tedeschi furono costretti a reimbarcarsi ed a prendere il largo, lasciando però a terra oltre un centinaio di morti e numerosi feriti. Anche l'Italia meridionale, area dalla quale le truppe tedesche stavano ritirandosi, in conseguenza degli sbarchi alleati di Salerno e Taranto, pagò a duro prezzo il “rovesciamento delle alleanze”. Fu proprio qui che i nazisti, durante la marcia che li avrebbe condotti verso Nord, diedero inizio ad una lunga sequela di atti di sabotaggio, a quel punto finalizzati ad
ottenere il maggior ritardo dell'avanzata nemica. A Bari, ad esempio, la mattina dello stesso 9 settembre, un reparto germanico entrò a sorpresa nel porto, occupandovi alcuni edifici, che avrebbero voluto utilizzare, come base di partenza, per l'azione di gruppi di guastatori che avevano, quale obiettivo principale, quello di far saltare le banchine e le navi ivi ormeggiate. Le Fiamme Gialle che in quel momento si trovavano colà di servizio, senza alcuna esitazione, aprirono il fuoco, chiedendo nel contempo l'immediato rinforzo. Da una caserma, prossima alle strutture portuali, fu inviato un nucleo di finanzieri, ai quali si aggiunsero ben presto i soldati del 9° Reggimento Genio ed alcuni marinai. 19
Ne nacquero duri combattimenti, i quali, protrattisi fino a tarda serata, ebbero, quale risultato finale, la salvezza del porto e la resa da parte degli stessi occupanti. Altro episodio degno di nota fu quello verificatosi a Matera il 21 settembre, laddove una colonna di tedeschi si diede al saccheggio dei negozi. L'intervento fulmineo dei finanzieri del locale Comando Compagnia innescò i primi scontri a fuoco, che ben presto interessarono gran parte della città. Inizialmente respinti, i tedeschi ritornarono in forze, anche con l'ausilio di armi pesanti, circondando immediatamente la caserma della Guardia di Finanza. All'imbrunire, non riuscendo a vincere la resistenza dei nostri militari, gli stessi uomini preferirono abbandonare la città, dopo aver recuperato caduti e feriti. Nelle regioni dell'I talia centro settentrionale, i Comandi del Corpo rimasero ai loro posti, attenendosi scrupolosamente alle direttive impartite con la citata circolare del 28 agosto. In gran parte di tale area geografica, dopo l'inutile attesa di precisi ordini da parte delle Autorità Centrali e dagli stessi Comandi Militari Territoriali, le autorità di polizia si accordarono fra loro al fine di adottare “misure comuni”, comunque idonee al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica. Da questo punto di vista, la Regia Guardia di Finanza poté contare sul fatto che I tedeschi, che inizialmente si erano presentati nelle caserme del Corpo per impadronirsi delle armi, riconobbero le “qualifiche di polizia” rivestite dagli appartenenti all'Istituzione, elemento questo che favorì il mantenimento della compagine territoriale che, di lì a poco, molti vantaggi avrebbe garantito alla Resistenza. I militari del Corpo ebbero così modo di continuare il proprio servizio d'istituto, assicurando, in quel delicato momento storico, sia la vigilanza degli edifici pubblici che la salvaguardia delle fabbriche e degli impianti loro assegnati, elemento questo importantissimo, specie per gli innumerevoli vantaggi che apportò nella cosiddetta “fase della ricostruzione”. Nella vasta area che comprende il confine italo-svizzero, i finanzieri rimasti in servizio si adoperarono, con grande umanità, per agevolare l'espatrio dei militari italiani, dei prigionieri di guerra alleati evasi dai campi di concentramento, ma soprattutto degli ebrei, già scampati miracolosamente dall'Europa dell'Est e
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Rodi, 11 settembre 1943 - la motovedetta Postiglioni si sottrae alla cattura
Reparti del Corpo che presero parte all'insurrezione di Milano 25 e 26 aprile 1945
Roma, 4 giugno 1944 - l'assalto alla caserma Piave
dalla stessa Penisola. In tale ambito, non si può fare a meno di ricordare l'opera meritoria svolta il 12 settembre '43 dall'allora Capitano Leonardo Marinelli, Comandante della Compagnia di Madonna di Tirano, che personalmente guidò i suoi dipendenti nella disperata corsa contro il tempo pur di salvare il maggior numero possibile di sventurati. Episodi simili se ne sarebbero verificati a centinaia anche nei mesi successivi, con il salvataggio di migliaia di ebrei e di perseguitati dal nazi-fascismo, come abbiamo più volte ricordato su questa rivista. Numerosi furono, invece, gli scontri che si registrarono lungo il cosiddetto “confi-
ne orientale”, laddove i reparti del Corpo, che avevano immediatamente reagito alle intimazioni di disarmo rivoltegli dalle unità germaniche, entrate in Italia dopo il proclama di Badoglio, furono sopraffatte, nonostante gli eroici tentativi di resistenza. Decisamente drammatica fu, poi, la sorte toccata ai battaglioni di Finanza dislocati oltre confine, i quali, alla stregua di quanto avvenne per le unità del Regio Esercito, fra le quali erano inquadrati, furono colti di sorpresa dagli avvenimenti, tanto che gran parte del loro personale fu catturato ed avviato nei campi di concentramento. Fra i battaglioni dislocati in Francia (due), quello di stanza a Nizza, data la vicinanza al confine italiano, riuscì ad attraversare la frontiera il giorno 9 settembre, circa un'ora prima che i tedeschi interrompessero il traffico a Mentone. Del battaglione di stanza ad Annemasse (Alta Savoia), un solo plotone riuscì a scampare, ritornando in Italia, mentre il resto della forza o riuscì a passare in Svizzera (si trattò di poche unità), ove fu internato, oppure, nella peggiore delle ipotesi, fu catturato ed internato dai tedeschi. Una buona parte dei battaglioni che, alla data dell'8 settembre 1943, si trovavano dislocati 20
nella provincia di Lubiana, dopo alterne vicissitudini, riuscì a rientrare in Patria. Si trattò comunque di un rientro non certamente facile, se consideriamo che molti dei reparti dipendenti, che provenivano da varie località e che si sarebbero dovuti ricongiungere a Trieste, durante la già faticosa marcia di avvicinamento, dovettero sostenere non pochi scontri con i partigiani sloveni, i quali, approfittando della situazione venutasi a creare, miravano ad impadronirsi delle loro armi. In altre aree dei Balcani (comprendendovi anche le isole), le sorti dei nostri reparti furono le stesse di quelle delle Grandi Unità del Regio Esercito, dalle quali ovviamente dipendevano. Nei casi in cui fu impartito l'ordine di resistere ai tedeschi, le Fiamme Gialle combatterono, con pari valore e dignità, al fianco dei soldati, subendo, per questo, gravissime perdite. In altre circostanze, laddove lo sbandamento dei reparti militari fu completo, i finanzieri furono costretti a cedere le armi e, di conseguenza, furono catturati dai tedeschi. Altri militari del Corpo riuscirono ad evitare la cattura. Molti di essi si unirono immediatamente ai movimenti di resistenza locali, mentre altrettanti entrarono a far parte delle for-
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Bari, 9 settembre 1943. La difesa del porto di Bari 4 giugno 1944. Gruppo di finanzieri e di partigiani durante la liberazione della Capitale
mazioni del nostro Esercito, a seguito delle quali condussero una lotta senza quartiere contro un nemico agguerrito, ben armato, ma soprattutto desideroso di vendicarsi nei riguardi del suo ex alleato. Per fortuna, molto diversa fu la sorte toccata al “Naviglio della Guardia di Finanza” ed al suo personale, il quale, secondo i piani di mobilitazione, il fatidico 10 giugno 1940 era passato alle dipendenze della Regia Marina, e ciò con equipaggi integralmente composti da finanzieri del contingente di mare. Con la proclamazione dell'armistizio, le superstiti unità del Naviglio (la flotta dei finanzieri aveva, in realtà, subito gravissime perdite durante la guerra), dislocate sia in Italia che oltre confine, in parte si auto affondarono, poiché in procinto di essere catturate dai tedeschi (cosa che avvenne nei porti di Imperia, Livorno, Trieste, Fiume e Napoli), altre, invece, affondarono nel corso dei bombardamenti della Luftwaffe. Altre unità, tra le quali quelle dislocate in Dalmazia, Albania, Grecia e Rodi, riuscirono appena in tempo a salpare, spesso unendosi ad altri convogli, raggiungendo così i porti dell'Italia liberata. In tali circostanze – è doveroso ricordarlo – molti furono i militari sbandati (sia del Corpo che di altre Forze Armate) che vi si imbarcarono, avendo così salva la vita. In tale ambito non si può fare a meno di ricordare la vicenda della Pirovedetta "Postiglioni", la quale, salpando da Rodi l'11 settembre, approdò in Medioriente, venendo così impiegata, agli ordini della
Marina Reale inglese, in delicatissime missioni di guerra. Un ultimo ricordo lo dedichiamo ai due eroici battaglioni del Corpo, che assieme ad altri reparti delle Forze Armate furono colti di sorpresa dalla firma dell'armistizio mentre si trovavano nei Balcani. Ci riferiamo all'indomito I battaglione, che seguì la tragica sorte della Divisione “Acqui” a Cefalonia ed a Corfù, ed al VI battaglione, il quale, rinforzato da elementi del XV, operò, nell'ambito della gloriosa Divisione “Venezia”, contro i tedeschi in Montenegro. I due reparti meritarono rispettivamente la Medaglia d'Oro e la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, appuntate sulla Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza, la stessa ove nel 1984 verrà appuntata altra Medaglia d'Oro al Valor Militare per il contributo offerto dai reparti delle Fiamme Gialle alla Resistenza ed alla Guerra di Liberazione, contributo per il quale numerose ed importanti decorazioni (al Valor Militare, al Valore della Guardia di Finanza ed al Merito Civile), sono state conferite nel tempo anche ai tanti Finanzieri che vi si distinsero, spesso a costo della loro stessa vita, come nel caso del Tenente Attilio Corrubia, del Maresciallo Vincenzo Giudice, del Brigadiere Mariano Buratti e del Finanziere Attilio Martinetto – tanto per citare i più valorosi – i quali combatterono la tirannide, con grandissimo coraggio e determinazione, nei lunghi mesi che dall'8 settembre '43 portarono alla liberazione del 25 aprile 1945. 21
Matera, 21 settembre 1943 - la rivolta di Matera
Cefalonia-Corfù, Settembre 1943 - eroica resistenza del 1° Battaglione mobilitato
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AMBIENTE Il Mini Eolico: una Grande Opportunità per il Risparmio Familiare e il Risparmio Energetico a cura del
n Paese virtuoso sa programmare in tempo le misure più appropriate per far fronte alle proprie necessità interne, evitando quanto più possibile di incorrere in emergenze dalle quali sarebbe più arduo uscirne. L'Italia degli ultimi 60 anni non si è mai distinta per questa capacità (che invece spesso apprezziamo se osserviamo la Germania, non a caso primo motore economico del mondo nonostante le devastazioni di due terrificanti guerre mondiali, che ne recisero alla base le potenzialità). Ora che i morsi della crisi economica fanno sentire i loro dolorosi effetti sulla società civile italiana e ci troviamo una volta di più in una nuova emergenza economica ed energetica che non siamo stati in grado di prevenire, mettiamo in campo le contromisure necessarie. E, tra le iniziative in essere, è cresciuta in modo esponenziale l'attenzione verso un uso razionale delle risorse energetiche. L'Italia, che non è ricca di risorse fossili, al pari di molti altri paesi occidentali ha un bilancio energetico negativo, cioè è costretta ad acquistare all'estero quelle fonti primarie di energia (petrolio, gas metano, carbone) in grado di sostenere la sua economia nazionale. Fino a 15 anni fa il prezzo salato di questo esborso era quantificabile in circa 50.000 miliardi di lire, pari quindi a circa 25 miliardi di euro. Affinché ciò non continui ad essere un cappio al collo per l'economia nazionale, una minaccia per le nostre esigenze di vita quotidiana e per la stessa qualità della vita, esponendo peraltro la Nazione al potenziale ricatto economico dello straniero, occorre finalmente moltiplicare e mettere in sinergia gli sforzi delle istituzioni e del mondo produttivo. In che modo? Rendendo più efficienti le centrali, le reti e le infrastrutture energetiche, implementando e diversificando le fonti di energia rinnovabile (non solo il solare,
Dr. Marco Duspiva
U
ma anche il geotermico, o sfruttando il moto ondoso, grazie agli 8.000 chilometri di costa lungo la penisola), sviluppando sistemi di trasporto più razionali e ottimizzando i rendimenti nella produzione industriale. Ma anche le famiglie italiane possono fare molto. Considerato che circa il 20% del consumo di energia in Italia proviene dall'ambito domestico, possiamo ben immaginare quanto le famiglie possano contribuire in questa prospettiva. Il solare fotovoltaico ha rappresentato la fonte energetica rinnovabile più apprezzata dagli italiani in questi ultimi tempi. Ma gli incentivi statali, tra i quali la nuova tariffa agevolata varata lo scorso gennaio - volta a favorire l'utilizzo di mini 22
impianti eolici, ad uso familiare, che trasformano il vento in energia - potrebbe dirottare verso l'energia eolica l'interesse dei cittadini e del mercato. L'associazione ASSIEME (Associazione Italiana Energia Mini Eolica ) - che in Italia si propone di concorrere alla promozione e utilizzazione della fonte micro e mini eolica in un rapporto equilibrato tra insediamenti e natura, promuovendo la ricerca e lo sviluppo tecnologico per il miglior utilizzo della risorsa vento - stima che nei prossimi anni in Italia si potrebbero installare impianti mini-eolici da 1 a 200 kW di potenza, per un potenziale complessivo variabile da 20 a 30 MW annui. E numerosi sono anche i vantaggi ambientali nell'impiego di un impianto
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mini eolico: abbattimento degli inquinanti atmosferici (grazie al nessun utilizzo di qualsivoglia combustibile) e, in ambito paesistico, le ridotte dimensioni, che consentono di non deturpare il paesaggio (come invece ora accade con le gigantesche torri eoliche). Riguardo gli incentivi statali previsti per il minieolico, la scelta è fra due possibili opzioni: la Tariffa omnicomprensiva, più idonea per mini impianti eolici ad uso delle imprese o delle aziende, e lo Scambio sul posto, che favorisce il risparmio e il rendiconto familiare: «La nuova Tariffa onnicomprensiva partita a gennaio 2013 - spiega Alessandro Giubilo, presidente di ASSIEME -, che non ha modificato nella sostanza quella scaduta a fine 2012 (0,30 €/kWh x 15 anni), premia certamente i prodotti di maggior qualità perché ne allunga la vita a 20 anni e permette ritorni economici comunque interessanti. Nella fascia da 1 a 20 kW i 0,291 €/kWh sono un incentivo buono ma non in grado di coprire i costi di gestione delle piccole macchine, indicativamente 1-3kW, rendendo di fatto non interessante l'investimento; che al contrario si rivela già remunerativo soprattutto nelle macchine di taglia superiore a 10kW, con ritorni economici sui 20 anni pari a circa il 10-12% annuo. Stessa situazione nelle macchine più grandi da 21 a 60kW, anche se con l'incentivo leggermente più basso, di 0,268€/kWh, sempre per 20 anni. Qui l'investimento ha ritorni similari ma sconta gli alti costi di acquisto del sistema completo e la difficoltà nell'ottenere aiuti dal mondo bancario». Allo scadere dei 20 anni di tariffa agevolata si potrà optare per il c.d. ritiro dedicato, una modalità semplificata a disposizione dei produttori per la vendita dell'energia elettrica immessa in rete, in alternativa ai contratti bilaterali o alla vendita diretta in borsa. Consiste nella cessione al Gestore dei Ser vizi Energetici (GSE - s.p.a.) dell'energia elettrica immessa in rete: il gestore provvede poi a remunerarla, corrispondendo al produttore un prezzo per ogni kWh ritirato. L'altro incentivo statale, il c.d. Scambio sul posto, è un'alternativa offerta rispetto alla Tariffa omnicomprensiva (ad esempio nei casi in cui il mini impianto eolico sia dedicato unicamente al fabbisogno domestico) e non prevede vincoli di tempo. Oltre a non avere una scadenza predeterminata, risulta sostanzialmente vantaggiosa unicamente per quei soggetti il cui saldo energetico
rispetto all'energia consumata produrrà un surplus: il guadagno sarà rappresentato dai circa 15-20 centesimi/kWh del costo normale della fornitura, applicato appunto a quel surplus. In definitiva: il cliente tipo del mini eolico è rappresentato dal privato nella fascia compresa fra 1 e 20kW, dall'imprenditore agricolo e dalle aziende in genere nella fascia da 20 a 200kW. A livello Italiano la diffusione è soprattutto nelle regioni del sud Italia ed in particolare Puglia, Campania e Basilicata. «Il sito di installazione - precisa Roberto Rizzo sul Corriere della Sera.it del 10 maggio scorso - deve essere scelto con cura e il più possibile privo di ostacoli, in maniera tale che il vento non venga disturbato e non si perda in potenziale sfruttabile. Infatti, tutte le sperimentazioni di piccole turbine eoliche su edifici o in zone densamente abitate hanno fornito risultati poco incoraggianti, proprio a causa di questa problematica». Quali sono le prospettive future in Italia per questo tipo di impianti? «L'Italia ha ottime prospettive - ribadisce Alessandro Giubilo -, coadiuvate anche da una filiera costruttiva formata da piccole e grandi aziende specializzate nella meccanica e che oggi si riconvertono anche al mini eolico. Come installato siamo indietro a nazioni storicamente più forti ma credo che in pochi anni dovremmo rimetterci in paro (dato che) abbiamo sia il know how, sia l'incentivazione, sia il vento necessario per sostenere questo comparto industriale che sta creando moltissimi nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani con altissima specializzazione». Questi piccoli generatori di energia, già in commercio, possono essere di due tipi: ad asse orizzontale, molto simili alle comuni turbine degli aeroplani, oppure ad asse verticale, cioè con le pale a corona ruotanti attorno all'asse di rotazione.«Il range dei costi delle micro e miniturbine eoliche è molto esteso - scrive ancora Roberto Rizzo sul Corriere della Sera.it -, a differenza di quanto avviene per le grandi turbine. Il prezzo senza installazione di un pacchetto completo (turbina, controller, torre e inverter) varia infatti da 1.800 a 5 mila euro al kW installato a prescindere dalla taglia della macchina. Il prezzo della turbina dipende dalla scelta dei materiali, dalle diverse difficoltà di progettazione e dalla lavorazione. Infatti, le linee di produzione non sono particolarmente automatizzate: le lavorazioni mec23
Impianto mini eolico ad asse verticale, cioè con le pale a corona ruotanti attorno all'asse di rotazione
Impianto mini eolico ad asse orizzontale
caniche, i motori e le pale sono fatte tutte a mano e sul mercato esistono già costruttori cinesi e indiani, oltre che europei e americani». In tema fiscale, infine, Alessandro Giubilo conclude: «Per le piccole turbine eoliche non è ancora prevista la detrazione fiscale del 50%, come invece avviene per gli impianti fotovoltaici che non accedono al Conto energia. Secondo il nostro punto di vista, la detrazione fiscale del 50% dovrebbe essere già automaticamente estesa al minieolico, anche se purtroppo non esiste ancora una risposta ufficiale da parte dell'Agenzia delle entrate».
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Prof. Luigi Valenzano, Consulente in Dermatologia presso il Poliambulatorio FAF di Roma, diretto dal Dott. Riccardo Piccinni
ATTENTI AI NOSTRI “AMICI” on c'è patto che non sia stato rotto, non c'è realtà che non sia stata tradita, fuorché che quella di un cane fedele" (Konrad Lorenz). Non ricordo, a memoria d'uomo, che nel nostro Paese, si siano registrati prima d'ora un così grande interesse e una così dilagante passione per i cosiddetti "animali da compagnia", e fra questi in particolare per cani e gatti, universalmente riconosciuti come i migliori "amici" dell'uomo. Animale da compagnia è infatti quello che viene allevato e mantenuto dall'uomo per convivenza e intrattenimento. In Italia, 41 famiglie su 100 ospitano animali domestici, ed in particolare il 42% dei nuclei familiari, nonostante la grave crisi economica attuale, accudisce 7 milioni di cani e 7,5 milioni di gatti. Il cane, evoluzione del primitivo Canis lupus familiaris, le cui tracce sono state rinvenute 36 mila anni orsono in una caverna sui monti Altai in Siberia, nei secoli successivi è divenuto il compagno abituale dell'uomo. Anche il gatto, già presente circa 70 mila anni fa a Cipro, è stato poi addomesticato e addirittura venerato, nell'Antico Egitto (2000 a.C.). Oggi questi animali sono divenuti argomento di grande attualità, una ricerca continua, una materia da studiare, un problema individuale e collettivo e, più prosaicamente, un grande business.
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Sullo specifico piano culturale e sociale, è sempre più oggetto di dibattiti, tavole rotonde, conferenze e persino scontri politici, che proprio in questo agitano il panorama mediatico. Motivo del contendere è precipuamente l'emanazione di leggi e regolamenti volti a garantire agli animali l'incolumità, in primis di non essere abbandonati, specie durante le vacanze, di poter frequentare mezzi pubblici, hotel, spiagge, condomini e ovunque vivano o soggiornino i loro padroni. Tutto ciò è sostanzialmente giusto e bello, perché, in effetti, la compagnia, l'apporto affettivo, la capacità di riempire le ore di solitudine e noia di certe vite sofferenti, e addirittura di aiutare talune disabilità, con effetti di vera e propria terapia, costituisce una gradevole realtà ed una grande risorsa per tutta l'Umanità. In particolare, l'attualissima Pet Terapy consiste nell'impiego di animali domestici per la cura di disabilità psichiche (autismo), fìsiche (deficit visivi, uditivi e deambulatori), disturbi dell'apprendimento (ansie, iperattivismo...). In questo ruolo l'animale è coterapeuta: stimolo di gioco nei bambini, motivo di attenzione temporanea da parte di anziani e depressi. Gli animali, protagonisti in tutte queste attività, assumono sempre più il ruolo di conviventi e/o parenti, indispensabili per un'equilibrata e gioiosa esistenza dei loro amici-padroni, ma ancor più risultano preziosi nella co-gestione delle più svariate problematiche sociali. Sappiamo tutti infatti, che soprattutto il cane, è disponibile in qualunque circostanza e senza alcun opportunismo, anche nelle più pericolose e drammatiche. Il cane rispetta e ama l'uomo fin dalla sua nascita: è il miglior compagno di gioco per i bambini, assistendo ed amando ugualmente quelli malati o disabili, è fedele compagno di poveri, barboni, malati, da cui non si separa neanche nei momenti estremi, ed in taluni casi, nemmeno dopo la morte del caro padrone. Se opportunamente istruito, interviene 24
nelle situazioni più gravi e nelle operazioni più rischiose: basti pensare alla sua attività di guardia e protezione per l'uomo e i suoi beni, al contributo dei cani-poliziotto e antidroga, al ritrovamento di superstiti, alla guida degli ipovedenti. E' di questi ultimi tempi l'utilizzo del loro fiuto addirittura per l'individuazione di alcuni tipi di tumore (colon, polmoni, alte vie respiratorie...). Il gatto, silenzioso e discreto, affettuoso e dolce, fa giocare il bambino, fa sorridere, con le sue movenze acrobatiche, conforta la vita di persone in difficoltà, e rappresenta spesso un motivo di esistenza per molte persone con problemi psichici o stressate, riducendone la tensione. Ma attenzione, i nostri "amici" sono, e comunque restano sempre, animali "addomesticati", ossia esseri che hanno loro precise caratteristiche razziali, ambientali, alimentari, caratteriali, e soprattutto peculiari esigenze e comportamenti che dobbiamo comprendere e rispettare. In questa situazione, come in tutte le medaglie, vi è un dritto ed un rovescio, ossia aspetti indubbiamente positivi e favorevoli, su cui ci siamo fin qui dilungati, e che però non debbono farci dimenticare i possibili effetti negativi. E proprio di questi vogliamo trattare, perché, conoscendoli, possiamo meglio prevenirli ed evitarli, rendendo in tal modo sempre più completa e sicura la convivenza con loro. Perciò la Scienza Medica, sempre di più si interessa delle implicazioni medicosanitarie di tale rapporto, che andiamo qui ad illustrare.
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Già di per sé, la sola convivenza con cani e gatti, può causare, specie in soggetti predisposti, allergie a peli e squame, o anche possibili aggravamenti e riacutizzazioni di dermatiti o dermatosi preesistenti (Dermatite atopica, Dermatiti da contatto, Eczemi in genere, Orticarie...). Inoltre l'animale può reagire a determinati stimoli, con graffi, morsi, ed, in casi estremi, ma fortunatamente rari, con vere e proprie aggressioni. Nel caso in cui l'animale sia malato, si può verifìcare una trasmissione di malattie, per contatto diretto o con materiale o terreno contaminato dall'animale infetto (feci, urine, latte...), che pertanto vengono denominate Zoonosi. In conseguenza dei succitati graffi e morsi, eccezionalmente si possono trasmettere virus neurotropi (rabbia) o altri microrganismi (malattia da graffio di gatto o linforeticulosi benigna da inoculazione di Bartonelleae). Ma più frequentemente, e particolarmente nei mesi estivi, favoriti da caldo, sudore e macerazione di specifiche zone cutanee, possono essere trasmessi alcuni germi, i cosiddetti piogeni, responsabili di piodermiti, ossia di eritemi, bolle, ulcere, squame e croste, e, in casi estremi, anche di rialzi febbrili, malesseri e gravi compromissioni viscerali (reni).Con il solo contatto, può anche verificarsi la trasmissione diretta o indiretta di miceti o funghi, se preesistenti su cute e peli dell'animale malato (o "serbatoio"), responsabili di Dermatofìtosi (Tigne), sotto forma di chiazze eritematosquamose, reazioni cutanee anche pruriginose, foruncoli, granulomi, perdita di capelli, peli e unghie. Alcuni acari possono causare la Rogna(o Scabbia), o altre acariasi, responsabili di pruriti, eruzioni vescicolari, erosive e squamo-crostose, molto moleste e fastidiose (Pseudo-scabbie animali). Per eliminazioni di parassiti intestinali o simili, o anche mediante punture di insetti-vettori, possono verificarsi anche gravi malattie, fortunatamente piuttosto rare, quali Leishmaniosi, Larva migrans cutanea, Idatidosi (o Cisti da Echinococco), Salmonellosi, Giardiasi, etc. Sulla cute di animali non ben custoditi e curati, possono albergare pulci, pidocchi, zecche ed altri parassiti, che a loro volta possono trasferirsi sulla cute dell'uomo, e, con la loro puntura, inoculare agenti di altre malattie. Ecco perché è indispensabile che
l'animale sia sempre ben curato, nutrito, pulito e sottoposto a regolari controlli veterinari, non solo terapeutici, ma soprattutto preventivi. Gli animali devono essere accolti di buon grado nelle nostre case, essere ben trattati, ricevendo tutto ciò che è indispensabile per un loro ottimale mantenimento. A tal fine sono indispensabili idonei vaccini, sverminature, impiego di detergenti e polveri antiparassitarie, etc. Infine l'uomo deve comunque avere un
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rapporto corretto ed equilibrato con i suoi animali, evitando quindi comportamenti scorretti e di eccessiva promiscuità, quali dormire nello stesso letto, mangiare nello stesso piatto, farsi leccare o baciare, lavarsi nella stessa vasca, etc. Abitudini queste, spesso neppure gradite dall'animale, ma comunque in molti casi rischiosi per adulti e bambini. Tutto ciò per evitare che il nostro "amico fidato" possa diventare un possibile ed imprevedibile "nemico involontario".
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VIAGGI MAGNIFICA TURCHIA Diario e Impressioni di un Viaggio di
Antonio Morlando
rima di visitare la Turchia, se pur documentato sulla destinazione, relativamente all'itinerario previsto nel tour intitolato “Magnifica Turchia - Istanbul e Cappadocia”, mi domandavo: chissà se realmente il Paese ci entusiasmerà per le sue bellezze, per gli importanti e numerosi siti patrimonio mondiale dell'umanità, per la ristorazione e soprattutto se potevano nascere dei problemi nel rapportarci con i turchi, in relazione ai servizi turistici richiesti. La curiosità viene subito soddisfatta appena si mette piede sul territorio Turco; altro che “mamma li turchi”, questa Turchia è uno splendore; in altre parole, ci si è trovati benissimo e sentiti sempre a proprio agio, sicuramente meglio di altri paesi europei visitati, più vicini e più marcatamente occidentali. Infatti, l'accoglienza è stata perfetta ed apprezzata da tutto il gruppo. Purtroppo nel parlare ora della Turchia, la cronaca (maggio/giugno 2013) ci segnala la lotta tenace di numerosissimi attivisti di Istanbul che da molti giorni hanno occupato Gezi Park, resistendo ad ogni attacco del governo di Recep Tayyip Erdogan che ha già causato 4 morti e 7.500 feriti, pur di non permettere l'attuazione di un piano di riqualificazione che porterebbe al disboscamento del parco per far nascere un centro commerciale. Certo la protesta, che si è sparsa in tutta la Turchia, mira soprattutto a scongiurare una chiara tendenza di autoritarismo e di islamizzazione del Paese. Personalmente credo che il popolo turco non lo permetterà, anche per i vivissimi e forti sentimenti di gratitudine che conserva per l'amato Presidente Mustafa Kemal Atatur k , fondatore della Repubblica Turca che voleva per il suo popolo tutt'altro che l'islamismo.
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Ma, volendo parlare dell'esperienza vissuta, a beneficio dei lettori di Fiamme Gialle, si riporta di seguito, una sintesi di un viaggio considerato unanimemente ben r iuscito e che ha dav vero entusiasmato tutti i 34 soci partecipanti al tour, nel periodo dal 17 al 25 aprile 2013. Il 17 aprile, proveniente da Roma Fiumicino, il gruppo di soci ANFI Roma 1 Nord capeggiato dal Presidente, Gen. B. Bernardo Musumeci, sbarca all'aeroporto di Istanbul e, come anticipato sopra, si nota subito una particolare cura della città; tutto appare in ordine ed incredibilmente pulito. Man mano, poi, che si attraversa la città per raggiungere l'Hotel, Istanbul mostra le sue bellezze e colpisce per le curatissime aiuole, dove regna sovrano il tulipano; divenuto il fiore simbolo della Turchia. Tulipani di tutti i colori che formano immensi 26
merletti coloratissimi non solo per le strade urbane ma anche lungo strade a scorrimento veloce, piazze e perfino le pareti di alcune gallerie sono adornate da fiori. Il tour inizia con l'intera giornata dedicata, con una guida, alla città di Istanbul. E' subito un susseguirsi di emozioni durante le visite all'immenso Palazzo Topkapi, unico complesso edificato su una collina durante il regno del Sultano Mehmet da dove per secoli governava l'Impero Ottomano, l'antico Ippodromo, l'Obelisco Egizio, la meravigliosa Moschea Blu e la Moschea di Santa Sofia con i suoi mosaici Bizantini considerati i più belli del mondo. Nel pomeriggio su di una imbarcazione attraversiamo lo stretto del Bosforo. Effettiva linea di confine tra l'Europa e l'Asia. Durante la romantica navigazione si può ammirare una zona residenziale
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molto chic, dove bellissime case di legno chiamate Yali spiccano tra verdi e rigogliosi boschi e fantastici palazzi dei sultani Ottomani che dominano le coste del Bosforo. Conclude la giornata, la visita al Bazar delle spezie, antico pittoresco mercato originario del XVI secolo in epoca Ottomana. Il 3° giorno, si parte per la Cappadocia con volo domestico di 1h30min. Nel pomeriggio la prima visita ad una delle città sotterranee chiamata Ozkonako Serhatti molto ben conservata, utilizzata come rifugio dai cristiani. Successivamente passeggiando per le valli della Cappadocia, il gruppo inizia a rendersi conto del particolare fascino del territorio. Il successivo giorno, dopo il giro in mongolfiera per i più temerari, la visita è dedicata ai siti importanti della Cappadocia: il Museo di Goreme che in epoca fu un monastero bizantino e le sue famose grotte con interessanti affreschi ben conservati. Assolutamente indimenticabile la bellezza del territorio che ci ha spinto a percorrere fantastici sentieri tra case rupestri in un paesaggio lunare dove oltre ad aver fissato con centinaia di scatti le meravigliose immagini del territorio, rimarranno sempre impresse negli occhi stupende visioni vissute. Il resto della giornata viene riservato al “commerciale”: visita ad una fabbrica di tappeti, l'arte più antica della civiltà Turca, e alla città di Avanos famosa per le sue ceramiche. Chiude la giornata il delizioso spettacolo “Le 1001 notti Turche”; spettacolo di danze nazional - folcloristiche con danza del ventre in chiusura. La quinta giornata è stata quella che personalmente mi ha maggiormente emozionato e deliziato anche se una improvvisa pioggia ha lievemente limitato il programma, ma alla fine anche la pioggia ci ha offerto una interessante visione e sensazione. E' sembrato di passare da un affascinante ambiente desertico ad un panorama lievemente offuscato che, se pur velando tanta i n e g u a g l i a b i l e b e l l e z z a , c re a v a un'atmosfera mistica e attraente di indimenticabile fascino. Sono state visitate, poi, di nuovo la città di Avanos, la Valle dei Piccioni e il famoso Avcilar Red Valley (la valle rossa). Un territorio che offre una visione mozzafiato per le diverse strane formazioni di roccia vulcanica e per l'incantevole panorama.
Istanbul. Il Bosforo, è lo stretto che unisce il mar Nero al mare di Marmara
Cappadocia, regione storica dell'Anatolia nella Turchia centrale
Raggiunta la città di Konya si assiste allo spettacolo dei Dervisci Rotanti: nella musica il rito mistico religioso. La loro danza è stata dichiarata patrimonio intangibile dell'umanità. Un rito religioso divenuto spettacolo di grande attrazione. I Dervisci nascono da un ordine monastico islamico Mevleviyè. Secondo i dervisci, la particolare danza è l'unico modo per allontanare la mente da ogni contatto con le cose terrene e dar modo alle loro anime di distaccarsi dai corpi e unirsi a Dio. In quella sede, successivamente, è stato visitato, tra l'altro, il MausoleoMuseo di Mevlana, fondatore dell'ordine dei Dervisci. Il successivo giorno, trasferimento nella zona di Pamukkale per visitare, sempre con la brava guida Rafi, la Necropoli di Hierapolis, una tra le più grandi del mondo, le particolarissime piscine, costituite da ampie terrazze bianche calcaree somiglianti a un immenso castello di cotone, e per alloggiare in una interessante e confortevole struttura con piscina termale, opportunamente rigenerante dopo il lungo percorso in bus di circa 500 Km. Nella mattinata del 27
settimo giorno, dopo aver goduto ancora delle terme e ammirato il circostante panorama, con le predette terrazze bianche, trasferimento ad Antalya per gli ultimi due giorni del tour. Splendida città, Antalya, capitale della riviera Turca che si affaccia sul mar mediterraneo. Dopo la visita al suo centro storico, vengono raggiunte le cascate di Karpuzkaldran dove si ammira il naturale effetto arcobaleno che rende ancor più meravigliose le cascate e successivamente l'imponente e gigantesco monumento dedicato ad Ataturk. Il gruppo è ospite presso una struttura 5* posizionata vicina al mare, dotata di eleganti e confortevoli camere. Felice scelta per chiudere in bellezza un tour che sicuramente rimarrà nei ricordi come tra i meglio riusciti sotto ogni aspetto. Lasciamo la Turchia con la speranza di ripetere la felice esperienza magari con qualche aggiunta e variante. Ma in questo momento mi pervade il desiderio e la speranza che nella magnifica Turchia torni presto l'ordine e la tranquillità e che tutti possano constatare la grande ospitalità che caratterizza il popolo Turco.
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CONVEGNI Il sistema penal-processuale americano: metodi e tecniche a confronto con quello italiano di
ari, 11 giugno 2013 – L'Associazione Culturale “Gens Nova” in collaborazione con le Associazioni I.P.A. (International Police Association) rappresentata dal Cap. Francesca Perchiazzi della Polizia Locale di Bari, Responsabile Comitato Locale BA01 ed A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia), nella persona del Comm. Antonio Fiore, Consigliere Nazionale per la Puglia e Basilicata nonché Presidente della Sezione A.N.F.I. di Bari, ha organizzato l'incontrodibattito dal tema: “IL SISTEMA PENALPROCESSUALE AMERICANO: METODI E TECNICHE A CONFRONTO CON QUELLO ITALIANO”. Interventi di saluto: Dott. Francesco Schittulli, Presidente della Provincia di Bari. Interventi di relazione: Dott. Timothy De Giusti, Giudice della Corte Suprema Stati Uniti d'America. Ha moderato: Prof. Avv. Antonio Maria La Scala, Avvocato penalista del Foro di Bari e Presidente Nazionale Associazione Gens Nova. L'interessante incontro-dibattito svoltosi nella bellissima Sala Consiliare della Provincia, ha avuto inizio con una breve introduzione del Dott. Francesco Schittulli, Presidente della Provincia di Bari, che prima dell'incontro ha ricevuto nel suo ufficio il Dott. De Giusti e l'Avv. La Scala e nell'occasione ha donato al magistrato americano un libro sulle bellezze della Provincia di Bari. Subito dopo l'Avv. Antonio Maria La Scala, ha illustrato i tratti del sistema penalprocessuale americano, passando poi la parola al Dott. Timothy De Giusti il quale ha invece relazionato ampiamente su alcuni degli specifici istituti penalprocessuali americani. Al termine della sua interessante relazione, seguita con particolare attenzione dall'intera platea, è iniziato un ampio dibattito dove prima l'Avv. Maria Clara
Antonio Fiore
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Donato, che ha ricevuto i complimenti direttamente dal giudice per i quesiti proposti e per l'elevata preparazione dimostrata nella circostanza, e successivamente i partecipanti hanno rivolto numerosissime domande al magistrato americano. Grande la soddisfazione espressa dall'illustre relatore, per il notevole interessamento dimostrato dalle tantissime persone presenti in sala. I temi maggiormente affrontati e di particolare interesse sono stati: l'istituto giuridico della prescrizione; della cross-examination; le indagini difensive; la validità della prova scientifica; l'istituto dell'agente sotto copertura e l'articolazione del processo penale americano. Sappiamo che la prescrizione determina 28
l'estinzione del reato sul presupposto del trascorrere di un determinato periodo di tempo (ad eccezione dei reati per i quali è prevista la pena dell'ergastolo che sono imprescrittibili). La prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto e a quattro anni se i tratta di contravvenzione, ancorché puniti con la sola pena pecuniaria. Per determinare il tempo necessario a prescrivere si ha riguardo alla pena stabilita dalla legge per il reato consumato o tentato, senza tener conto della diminuzione per le circostanze attenuanti e dell'aumento per le circostanze aggravanti, salvo che per
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le aggravanti per le quali stabilisce una pena di specie diversa da quella ordinaria e per quelle ad effetto speciale, nel qual caso si tiene conto dell'aumento massimo di pena previsto per l'aggravante. La Corte Costituzionale con sentenza 31.05.1990, n. 275 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 157 c.p., nella parte in cui non prevede che l'imputato possa rinunziare alla prescrizione del reato. La prescrizione può essere oggetto di sospensione (nel caso il termine ricomincia a decorrere dal momento della sospensione) o interruzione (nel caso il termine ricomincia a decorrere nuovamente dal momento dell'interruzione. Anche in caso di sospensione o interruzione, sono comunque previsti termini oltre i quali la prescrizione opera comunque (art. 161 c.p.). A differenza di quanto accade in Italia, il termine di prescrizione decorre dalla data di scoperta del fatto reato e non dalla sua commissione, e questo fa si che ovviamente rispetto alla realtà del procedimento penale del nostro Paese, sono pochi di fatto i processi che si prescrivono negli Stati Uniti. E' emerso inoltre una importante circostanza sul fatto che il procedimento penale americano si conclude in settanta giorni, escluso il periodo previsto per la formalizzazione della sentenza. Successivamente si è passati ad esaminare l'istituto della crossexamination, ossia quella che da noi costituisce il cuore del processo penale in quanto accusa e difesa si trovano sullo stesso piano nella fase dibattimentale. Attraverso tale esame, si forma la prova come ben noto a tutti. La crossexamination, l'esame incrociato, rappresenta uno dei momenti più delicati durante il processo penale. Si tratta, sostanzialmente, dell'esame testimoniale. Il testimone, in Italia, può essere sottoposto a: esame diretto, controesame, riesame, esame da parte del Giudice. Ovviamente dopo il Riesame, la controparte può chiedere il Controesame e così via. La Cross-Examination è quindi una fase delicatissima e molto complessa. Mette a dura a prova il testimone e potrebbe determinare e in un senso o in un altro il parere del Giudice. Per effettuare un buon esame del testimone serve esperienza, ma anche a abilità nel saper porre le domande, quando incalzare, quando essere più morbidi, quando effettuare domande chiuse, aperte eccetera. L'esame da parte del Giudice avviene nel
momento in cui si presentano ancora alcune lacune nel racconto del testimone, nonostante si siano svolte le fasi di Esame, Controesame, Riesame. Nel corso dell'incontro inoltre, particolare attenzione è stata posta all'importante strumento delle indagini difensive che anche in Italia sono operative dall'anno 2000 con l'introduzione degli articoli 391 bis e seguenti del codice di procedura penale. Il processo adversary, caratteristico dell'ordinamento statunitense, vede nelle investigazioni difensive un momento fondamentale per il suo corretto funzionamento, basato sui seguenti punti: 1) iniziativa delle parti nella ricerca, individuazione e presentazione dei mezzi di prova; 2) formazione delle prove nel contraddittorio delle parti in un giudizio pubblico dinanzi alla giuria. Il fenomeno della giustizia negoziata, ampiamente più sviluppato che non in Italia, richiede un tempestivo prodigarsi del difensore alla ricerca di elementi di prova attraverso i quali formulare un giudizio prognostico sugli esiti del procedimento, sì da poter orientare meglio le proprie scelte e negoziare con l'avversario con cognizione di causa. Significativa dell'importanza attribuita alle indagini difensive è la normativa sulla difesa del non abbiente che prevede, tra i servizi che lo stato si accolla, anche gli investigative services. In un tale quadro risulta pleonastico osservare come le indagini del difensore siano, piuttosto che una facoltà, un dovere. Il dibattimento è informato al princi-
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pio della oralità: ciascuna parte, tramite il proprio avvocato, introduce alla corte la propria tesi processuale formulando un discorso introduttivo. Segue, quindi, la fase dell'assunzione delle prove, le cui regole sono stabilite in maniera molto precisa e dettagliata dalla law of evidence, che disciplina sia il processo penale che quello civile. Il potere di ammettere o escludere una prova è di esclusiva competenza del giudice. La fase più delicata ed importante dell'intero dibattimento è l'escussione dei testimoni. Ciascuna parte fornisce al giudice un elenco dei testimoni che intende chiamare a deporre. Al termine dell'esame, la controparte ha diritto a controesaminare il testimone. Lo scopo è, evidentemente, quello di dimostrarne la inattendibilità. Esaurito il controesame, la parte che aveva introdotto il testimone ha la facoltà di procedere ad un nuovo ed ultimo esame volto a ristabilire la credibilità del proprio teste. Terminata la fase dell'assunzione probatoria, le parti pronunciano le rispettive perorazioni finali in attesa di ricevere il verdetto della giuria. Negli Stati Uniti non è previsto il risarcimento per ingiusta detenzione che invece in Italia può raggiungere la cifra massima di euro 516.000 (cinquecentosedicimila/00) ed inoltre come da noi non vi è alcuna responsabilità del giudice in caso di eventuali errori derivanti dagli esiti dei processi. L'evento con ingresso libero e il riconoscimento di crediti formativi, si è svolto presso la Sala Consiliare della Provincia di Bari – Lungomare Nazario Sauro, dalle ore 09:30 alle ore 14:00.
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FIRENZE
a cura di A. Malizia
PRATICA DI MARE Il 14 giugno 2013, il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, durante la sua visita al Comando Regionale Toscana, ha incontrato la delegazione dei Soci della locale Sezione A.N.F.I. presieduta dal Lgt. Andrea Pippi.
CAMPOBASSO
Il 16 giugno 2013, all'interno dell'Aeroporto Militare “Ugo Niutta” di Napoli-Capodichino, ha avuto luogo la cerimonia di scoprimento della targa in memoria del Brigadiere specialista di elicottero Giulio Perrone, deceduto in servizio il giorno 5 agosto 1977, nel corso di un volo tecnico, sullo specchio d'acqua in località Genova-Pegli, fatta erigere con il contributo della Sezione di Pratica di Mare. Ha presenziato il Comandante Interregionale per l'Italia Meridionale, Gen. C.A. Domenico Achille. Nella foto a sinistra, i soci A.N.F.I., insieme ai familiari del Brig. Perrone, alle autorità intervenute ed agli amici del Servizio Aereo, hanno posato per una foto ricordo sotto la targa appena scoperta. Al termine della cerimonia, durante il pranzo sociale, il Presidente della Sezione di Pratica di Mare, Gen. B. Mario de Nuntiis, ha consegnato la tessera di Socio Onorario dell'A.N.F.I. al Gen. C.A. pilota Alberto Baldella che ha comandato, tra l'altro, la Sezione Aerea di Napoli, nonché il Comando Logistico Aeronavale di Pratica di Mare. Purtroppo il Gen. C.A. Alberto Baldella è deceduto in Roma, il 29 luglio 2013, la Presidenza Nazionale, unitamente alla Direzione e Redazione del Periodico Fiamme Gialle ed a tutti i Soci ANFI, formula alla famiglia Baldella il più sentito e vivo cordoglio. 30
La Sezione di Campobasso ha celebrato, unitamente al suo Presidente, M.C. Cav. Francesco Marchese, all'esecutivo ed ai soci, il 38° anniversario della sua istituzione. La Sezione, intitolata al valoroso M.M. Domenico Fazio M.O.V.M., di origine calabrese, fu costituita il 2 luglio del 1975 da un ristretto numero di finanzieri in congedo, tra cui il Fin. sc. Vittorio De Stefano (unico dei fondatori ancora vivente e attualmente Consigliere di Sezione) ed oggi conta oltre 60 soci. Il Lgt. Cav. Uff. Nicola De Marco, Consigliere Nazionale per le Regioni Molise, Abruzzo e Marche ha voluto sottolineare, con grande orgoglio e commozione, come l'A.N.F.I. alimenta lo spirito di attaccamento all'istituzione: le Fiamme Gialle in congedo sono custodi delle migliori tradizioni che costituiscono un sicuro punto di riferimento per le nuove generazioni. “Noi siamo stati ciò che oggi è il personale in servizio. Quest'ultimo, un giorno, sarà ciò che noi siamo oggi. E non vi è interruzione alcuna in questo processo che vede uomini e donne indossare le fiamme gialle sulla giubba, ma prima ancora, incise sul petto, all'altezza del cuore. Una comunione di intenti, di sensazioni e di emozioni in cui si identifica il meglio della società civile". L'evento è stato riportato sulla stampa locale “La Gazzetta del Molise” del 2 Luglio 2013.
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TORINO
Il 25 giugno, presso la Caserma “Emanuele Filiberto Duca D'Aosta” del capoluogo piemontese , è stato celebrato il 239° Anniversario di fondazione della GdiF. Nel corso della cerimonia il Comandante Regionale, Gen. D. Carlo Ricozzi, il Comandante Provinciale, Gen. B. Giuseppe Gerli ed il Magg. Guido Calderaro, Presidente della locale Sezione A.N.F.I., hanno deposto una corona d'alloro in onore dei militari del Corpo caduti in servizio e nell'adempimento del dovere, ai piedi del monumento ad Emanuele Filiberto di Savoia Duca d'Aosta. Nelle foto alcuni momenti della cerimonia.
FERRARA
Il 21 giugno scorso, la Sezione ANFI di Ferrara, presieduta dal M.M.A. c.s. Antonio Landi, nella ricorrenza del 239° Anniversario del Corpo, ha reso omaggio ai propri colleghi caduti con due sentite cerimonie. La prima ha avuto luogo nel cimitero di San Giuseppe di Comacchio a ricordo di un episodio della Grande Guerra che ha visto perire tre finanzieri, il brig. Riccardo Stagni, il fin. Camillo Veronesi e il fin. Carmine Esposito. La seconda è avvenuta presso il cippo ubicato nella ex salina di Comacchio-Porto Garibaldi in memoria del sottobrigadiere Erio Bertarini, M.B.V.M., ucciso nel novembre 1945 da contrabbandieri che cercavano di asportare sale dai depositi della salina.
BRESCIA
APRILIA
Cerimonia commemorative per il 239° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, presso il Comando Provinciale di Brescia, alla quale ha partecipato una rappresentanza della locale Sezione A.N.F.I. con bandiera.
Nella foto il Presidente della Sezione, S.Ten. Genino Cafaro, il socio M. Luigi Aprea, con i Tenenti Soviana Inghilterra e Silvia Bastici, rispettivamente comandante cedente e neo comandante della Tenenza di Aprilia, durante la celebrazione del 239° Anniversario del Corpo a Latina. 31
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RIMINI
REGGIO EMILIA
239° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza. Nella foto, il Presidente di Sezione - Lgt Remo D'Alonzo, con parte del Direttivo, il responsabile del Nucleo Volontariato e Protezione Civile, M.a. Francesco Fiordelisi ed il Comandante Provinciale di Rimini Col. Mario Venceslai durante la rassegna allo schieramento.
Il 24 giugno è stata celebrata la fondazione del Corpo presso il Comando Provinciale di Reggio Emilia. Nella foto, in primo piano, il Comandante provinciale Col. Ippazio Bleve ed il Presidente della Sezione Magg. Mario Mazzuoli.
LECCO
FROSINONE
La Sezione di Lecco, presieduta dal Comm. Filippo Di Lelio, il 30.06.2013, presso l'Abbazia di Piona, ha ricordato il 239° di fondazione del Corpo, in modo sobrio e riservato, con una messa dedicata alle ''Fiamme Gialle'' scomparse sia in guerra che in pace.
In occasione del 239° Anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, la locale Sezione ANFI si è riunita per la celebrazione di una Santa Messa, officiata dal Vicario del Vescovo, durante la quale sono stati ricordati, tra gli altri il Gen. Salvatore D'Argenio e l'App. Pasquale Mastrocola.
OLGIATE COMASCO
La Sezione, presieduta dal M.M.A. c.s. Rinaldo Salvatelli, ha celebrato il 239° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza con una Santa Messa, celebrata in memoria dei militari del Corpo caduti nell'adempimento del dovere, alla quale sono intervenuti anche il cap. Mario Marzano, comandante della Compagnia di Olgiate Comasco ed il Sig. Luigi Caldi, Vicesindaco di Appiano Gentile (CO). Successivamente ha avuto luogo la deposizione di una corona d'alloro sul cippo eretto in memoria del Fin. Giorgio Ardizzone. 32
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Genova
Il 22 giugno 2013, organizzata dal Consigliere Nazionale, Ten. Col. Antonio Marino, in occasione del 239° Anniversario del Corpo si è svolta una S. Messa, officiata dal Cappellano Militare Capo, Mons. Giovanni Denegri, a ricordo dei finanzieri deceduti nel capoluogo ligure. Al termine i convenuti hanno partecipato al tradizionale pranzo sociale, durante il quale è stato consegnato al Socio, Ten. Avv. Paolo Bianchini, il diploma di merito rilasciato dal Comitato Esecutivo Nazionale per il suo impegno in seno all'Associazione.
TRENTO
ANCONA
Il Presidente della Sezione, M.c. Umberto Marisa, unitamente al Vicepresidnte, M.M.a. c.s. Silvio Ortombina, ha partecipato alla cerimonia per l'Anniversario di fondazione del Corpo. Con loro il Comandante Regionale, Gen. B. Giuseppe Grassi ed il Commissario del Governo della provincia autonoma di Trento, Dott. Francesco Squarcina.
239° Anniversario di fondazione del Corpo presso il Comando Provinciale di Ancona. Nella foto il Comandante Regionale, Gen. B. Giovanni Mainolfi, con i Soci dell'A.N.F.I. che hanno partecipato alla cerimonia.
NAPOLI
CODROIPO
Il 24 giugno u.s., nel cortile della Caserma Zanzur di Napoli, ha avuto luogo la cerimonia commemorativa del 239° anniversario di fondazione del Corpo. Alla stessa ha partecipato una delegazione della Sezione, con bandiera, guidata dal Presidente, S.Ten. Augusto Avarone.
In occasione del 239° Anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, il 22 giugno 2013, i Soci e familiari della Sezione, presieduta dal M. M. Fabio Papei, si sono riuniti per un incontro conviviale presso un noto ristorante della cittadina.
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MATERA
FOGGIA
Il 25 giugno 2013 il Comandante Interregionale per l'Italia Meridionale, Gen. C.A. Domenico Achille, ha fatto visita al Comando Provinciale di Matera dove ha visitato la locale Sezione accolto dal Presidente, Brig. c. Francesco Verrico e dal Consiglio Direttivo.
Il 2 giugno u.s. una delegazione della Sezione, guidata dal Presidente, M.a. Cav. Francesco Faranna, ha partecipato alla cerimonia del 67° Anniversario della Repubblica, con loro il Comandante Provinciale, Col. Giuseppe Lubrano.
ASTI
IMOLA
Il 30 giugno u.s., in occasione dell'85° compleanno del V. Brig. Eugenio Cauli, classe 1928, il Comandante Provinciale, Col. Antonio Borgia e il Presidente della Sezione, Brig. c. Michele Marchese, hanno incontrato il festeggiato, presso la Brigata di Canelli, formulandogli le più affettuose felicitazioni per l'importante traguardo raggiunto.
Il Comandante Regionale, Gen. D. Mario D'Alonzo, il 4 giugno u.s., ha visitato la Compagnia di Imola e, nell'occasione, ha incontrato una delegazione della Sezione presieduta dal M.A. Nicola Belardo.
TERNI E ORVIETO
FALCONARA MARITTIMA
239° Anniversario di fondazione del Corpo presso il Comando Provinciale di Terni. Nella foto il Consigliere Nazionale per l'Umbria ed il Lazio, Lgt. Luigi Carmine Tricarico e le rappresentanze delle Sezioni di Terni ed Orvieto.
Il 2 giugno 2013 alla presenza delle autorità della città, una delegazione dei soci A.N.F.I. locale ha preso parte alla manifestazione per la Festa della Repubblica. Nella foto i soci rappresentanti insieme al Comandante della Tenenza, Lgt. Capacchione. 34
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TRIESTE
ENNA
Dal 28 giugno al 1° luglio 2013, soci e familiari della Sezione, presieduta dal M.A. Cav. Uff. Gianfranco Masia, hanno partecipato ad una gita sul lago d'Iseo, di Como e, con il trenino Rosso, del Bernina.
Il 13 giugno 2013, i soci e familiari della Sezione, hanno visitato la Base Aerea di Sigonella (CT), sede del 41° Stormo dell'Antisom, che ospita militari italiani e U.S.A., accolti dal Comandante della base che li ha intrattenuti cordialmente.
BARLETTA
CERVIGNANO DEL FRIULI
Il 22 maggio 2013, i soci e familiari della Sezione, presieduta dal Lgt. Antonio Filannino, hanno partecipato ad una gita socio culturale a Roma visitando, tra l'altro, la Città del Vaticano. Nella foto i soci in Piazza San Pietro al termine dell'Udienza papale con Papa Francesco.
Il 16 giugno u.s., soci e familiari della Sezione, presieduta dal M.C. Pasquale Stellato, hanno partecipato ad una gita socio culturale a Treviso, visitando la città di Asolo e Castelfranco Veneto. I soci ringraziano il Consigliere Nazionale per il Veneto, M.c. Virginio Schiavon per la vicinanza dimostrata durante l'intera giornata.
NOCERA INFERIORE
ROVIGO
Dal 6 all'11 giugno u.s. soci e familiari della Sezione hanno partecipato ad una gita pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Medugorje. Nella foto i gitanti davanti la Chiesa di san Giacomo Apostolo di Medugorje.
Il 2 giugno 2013, il Presidente della Sezione, M.o. Benito Rossi, ha organizzato unitamente al direttivo, una giornata conviviale per i Soci e familiari della Sezione, che si sono incontrati presso un noto ristorante della città. 35
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ISCHIA
L'8 giugno 2013, presso lo Stabilimento Balneo Termale Militare di Ischia, si è svolta la cerimonia di intitolazione di alcune banchine del Porto e precisamente: Ai Decorati al Valor Militare; Agli Incursori; Banchina Ten. Giovangiuseppe Castagna e Banchina Caduti in Guerra. Al termine della Cerimonia il corteo si è diretto al Porto di Ischia dove è stata scoperta una Lapide. Hanno partecipato alla manifestazione, oltre alle autorità civili, militari e religiose, le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma tra cui la Sezione A.N.F.I. di Ischia, presieduta dal Brig. C. Rocco Di Costanzo.
NARDÒ
Il 29 maggio 2013, a conclusione del concorso “La Cultura della Legalità Economica”, organizzato dalla Sezione A.N.F.I. di Nardò, presieduta dal Gen. Dott. Carlo De Pace, si è proceduto alla consegna degli attestati di merito agli alunni delle Scuole che vi hanno partecipato. Presenti numerose autorità, tra cui: il Sindaco di Nardò, Avv. Marcello Risi, il Col. t. SFP Vincenzo Di Rella, Comandante Provinciale di Lecce, il Cap. Francesco Massa, Comandante la Compagnia di Gallipoli. La relazione ufficiale è stata pronunciata dall'Avv. Maurizio Villani noto tributarista di Lecce. Nelle foto: a sinistra, il Gen. De Pace durante la presentazione della cerimonia; a destra il Sindaco di Nardò, Avv. Marcello Risi.
PADOVA
Dal 27 maggio al 5 giugno 2013 un gruppo di 32 soci e familiari, della Sezione, hanno effettuato un soggiorno in Sicilia, dove hanno visitato, tra l'altro: Cefalù, Monreale, Agrigento, Trapani, Tindari, Erice e Palermo. Al ritorno, prima di raggiungere l'aeroporto Falcone-Borsellino, il gruppo ha fatto una breve sosta a Capaci, per rendere omaggio alle vittime della strage del 23 maggio 1992,deponendo una corona di alloro sul cippo, effettuando un minuto di silenzio e recitando la preghiera delle Forze di Polizia.
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CAGLIARI
TREVISO
Il Generale di Corpo d'Armata Pasquale Debidda, Comandante Interregionale dell'Italia Centrale, durante la recente visita al Comando Regionale della Sardegna. Ha incontrato la rappresentanza della locale Sezione A.N.F.I..
Dal 16 al 19 maggio c.a., un gruppo di soci e familiari hanno partecipato ad una gita socioculturale a Praga. Al Presidente, Brig. dr. Oscar Meneghetti e a tutto il direttivo, sono stati espressi da parte dei partecipanti i complimenti per la buona riuscita della gita.
NETTUNO-ANZIO
DONGO
Il 10 giugno 2013, il Presidente della Sezione, Lgt. Rosario Peri, ha fatto visita al Sindaco di Sperlonga, Rocco Scalingi, anch'egli finanziere in congedo e fratello dell'App. m. Francesco Scalingi, socio della Sezione di Nettuno Anzio, per ringraziarlo personalmente per la particolare vicinanza dimostrata a favore del Sodalizio.
Il 30 giugno la Sezione di Dongo (CO), presieduta dal Brig.c. Cav. Saverio Mandriota, ha organizzato una gita sociale con il Trenino Rosso del Bernina con il seguente itinerario: Tirano (SO), Diavolezza (CH) per poi proseguire in pullman per Livigno. Nella foto i gitanti al valico del Passo Foscagno.
MANTOVA
GRADO
Il 4 giugno 2013, il Gen. D. Sebastiano Galdino, Comandante Regionale Lombardia, ha effettuato una visita al Comando Provinciale di Mantova dove ha incontrato una delegazione della locale Sezione, presieduta dal M.c. Vincenzo Scanu.
Una delegazione della Sezione di Grado, con bandiera, presieduta dal S.Ten. Antonio Russo, ha partecipato alla festa della Marina MiIitare, che ha avuto luogo il 9 giugno u.s..
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FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
PESARO
AVELLINO
2 giugno 2013. Cerimonia di iscrizione di tre nuovi soci nella Sezione ANFI di Pesaro, alla presenza del Comandante Provinciale Col. Francesco Pastore, in occasione della Festa della Repubblica.
Festa della Repubblica. La Sezione ha partecipato alla cerimonia con una nutrita rappresentanza di Soci guidati dal Presidente, M.A. Michele Golia. Nella foto i Soci con il Comandante Provinciale, Col. Costantino Catalano, ed il Ten. Raffaele del Vecchio.
BIELLA
RICCIONE E RIMINI
Una delegazione della Sezione, presieduta dal Magg. Gino Mazzone, su invito del Prefetto della città, ha partecipato alla cerimonia per il 67° Anniversario della Repubblica.
Le rappresentanze delle Sezioni di Riccione e Rimini, con i rispettivi Presidenti, Fin. Pier Luigi De Siena e Lgt. Remo D'Alonzo, hanno partecipato alla cerimonia del 2 giugno, Festa della Repubblica a Rimini. Con loro il Comandante Provinciale, Col. Mario Venceslai.
SAMMICHELE DI BARI
A sinistra, foto di gruppo dei relatori e dei partecipanti al Convegno, tenutosi il 31 maggio u.s., dal tema “La riforma dei delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A.” organizzato dalla Sezione A.N.F.I., presieduta dal M.A. Cav. Giovanni Sportelli. A destra il tavolo dei relatori tra cui l'Avv. Antonio Maria La Scala. Alla manifestazione hanno partecipato il Consigliere Nazionale, Comm. Antonio Fiore i Presidenti delle Sezioni di Polignano a Mare e Turi con relative rappresentanze. 38
FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
SIENA
ROMA-LIDO DI OSTIA
In occasione dell'Anniversario del Corpo il Presidente della Sezione, Lgt. Cav. Uff. Pellegrino Federico ha consegnato al Comandante Provinciale, Col. t. SFP Gianpaolo Mazza, l'attestato di Socio Onorario dell'A.N.F.I. concesso dal Consiglio Nazionale per la particolare vicinanza al Sodalizio.
Organizzata dal Presidente della Sezione, M.M.A. Enzo Malmerenda, nei giorni dal 15 al 22 maggio u.s., è stata effettuata una gita socio culturale a Parigi, alla quale hanno partecipato numerosi soci e familiari. Nella foto i gitanti davanti al Castello di Versailles.
Leverano
La Sezione ANFI e l'Amministrazione Comunale, Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, hanno organizzato un incontro - dibattito, giovedì 27 giugno 2013, presso la Sala Consiliare sul tema "Donazione del Midollo Osseo – Quali Paure?". All'incontro, moderato dal dr. Giuseppe Martina,(socio Benemerito) erano presenti: il Sindaco di Leverano avv. Giovanni Zecca, l'Assessore alle Politiche Sociali e Pari opportunità, Mariella Chirivì, il Presidente della Sezione ANFI, Brig. C. Elio Leo, il sig. Giulio D'Ancona, Consigliere Regionale ADMO e la sig.ra Carmen Leo, che ha portato la sua personale e gratificante esperienza di donatrice reale.
Diso
Il 4 giugno u.s., presso l'aula consiliare del Comune di Diso, si è celebrata la prima edizione de “La più bella del mondo”, cerimonia di consegna della Costituzione a 28 giovani che, nell'anno 2013, compiranno il 18° compleanno. L'iniziativa, promossa dalla neonata Sezione ANFI, presieduta dal Lgt. Lucio Valentini, ha visto l'intervento,oltre che del Sindaco, Avv. Antonella Carrozzo, del Pref.to di Lecce, Dott.ssa Giuliana Perrotta, del Proc. della Rep.ca, Dott. Cataldo Motta, del Pres.te della Prov., Dott. Antonio Maria Gabellone e del Col. Vincenzo di Rella, Com.te Provinciale di Lecce. 39
FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
BENEMERENZA
a cura di
A. Malizia
Cervia
In occasione della ricorrenza del 239° Anniversario del Corpo, il Presidente, Col. Achille Occhiodoro, con il Presidente Onorario, il Vicepresidente ed alcuni associati hanno consegnato gli attestati di benemerenza alla Sig.ra Armanda Modenesi, vedova del Fin. Vittorio Piatto, per i suoi 100 anni, ed al Fin. Italo Guerrini, per i suoi 80 anni.
Roma - 1/Nord
Milano
Consegna degli attestati di benemerenza all'Appuntato Antonio Flore e al Fin. Salvatore Fruncillo. La consegna è avvenuta il giorno 26 luglio 2013, nei locali della Sezione Roma 1 Nord, a cura del Presidente Gen. Bernardo Musumeci.
Il 23 giugno u.s., la Sezione di Milano, con il Presidente, Magg. Giovanni Froio, ha festeggiato, oltre al 239° Anniversario del Corpo, anche i soci che hanno compiuto gli 80 anni di età, consegnando loro gli l'attestati di Benemerenza.
Bologna
Monfalcone
Nella foto, il Comandante Regionale Emilia Romagna, Gen. D. Mario D'Alonzo, consegna al Mar. Magg. a. Antonio Fraternali l'attestato di benemerenza, alla presenza del Consigliere Nazionale, M.M.A. cs. Comm. Ermanno Gelsi.
In occasione del 239° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, il Presidente della Sezione S.Ten. Comm. Giorgio Miccoli ha consegnato al Gen. B. Marco Gheno l'attestato di benemerenza.
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FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
Galatone
Carpi e Trento
L'8 Giugno scorso, nei locali della Sezione, presieduta dal Lgt. Santo My, e con la partecipazione del Consiglio Direttivo, è stato consegnato al Sig. Livio Nisi – Sindaco di Galatone – dell'attestato di Socio Benemerito dell'A.N.F.I. .
Durante una visita alla Sezione di Carpi dei soci di Trento, sono stati consegnati, al M.A. Demori Luigi ed al Brig. Antonio Ciervo, i diplomi di merito concessi dal Comitato Esecutivo Nazionale.
Pescara
Brindisi
In occasione del 239° Anniversario del Corpo, si è proceduto, a cura del Presidente e Vicepresidente di Sezione nonché del Presidente del Nucleo Volontario Protezione Civile A.N.F.I. Pescara, alla consegna degli “attestati di merito”.
Il Comandante Provinciale, Col. Vincenzo Mangia, ha consegnato i diplomi di merito all'App. Upg Pantaleo De Pascali, Vicepresidente di Sezione ed al Consigliere, M.M.A. c.s. Giovanni Di Filippo.
Vicenza
Savona
Durante un recente incontro conviviale dei Soci, il Presidente Onorario, Prof. Cav Enzo Ronchetti, ha consegnato al Presidente della Sezione, M.C. Cav. Antonio Todesco, il diploma di merito concesso dal Comitato Esecutivo Nazionale.
Il Presidente della Sezione, Cap. Primo Biffoni, alla presenza del Presidente Onorario, M.M.a. Giuseppe Merenda, ha consegnato gli attestati di benemerenza all'App. Carlo Grimaudo ed al Sig. Mario Picillo.
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FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
a cura di G. Guglielmi
M.M.A. Dante Fabiucci, socio della Sezione di San Benedetto del Tronto, e consorte Sig.ra Bice Di Pietro;
SOCI CHE SI FANNO ONORE S.E. PADRE PAOLO ATZEI - ARCIVESCOVO DI SASSARI
M.M.A.c.s. Cav. Gianfranco Filippo, socio della Sezione di Roma Villa Spada, e consorte Sig.ra Liliana Silvestrini; M.O. Luigi Iannaccone, socio della Sezione di Salerno, e consorte Sig.ra Lina Solitario; App. Leonardo Mastromauro, socio fondatore della Sezione di Manfredonia, e consorte Sig.ra Sipontina Lo Scocco; M.M. Angelo Sanzeni, socio della Sezione di Cremona, e consorte Sig.ra Annita Denti; M.M.A. c.s. Icilio Sbrillo, Sindaco revisore della Sezione di Castiglione del Lago, e consorte Sig.ra Elide Nocera.
NOZZE D’ARGENTO I seguenti soci hanno festeggiato il loro 25° anniversario di matrimonio: A tutte le Fiamme Gialle, in servizio ed in congedo farà piacere conoscere che, l'Arcivescovo di Sassari, S.E. R. Padre Paolo Atzei, Frate francescano è figlio di un Maresciallo del Corpo. Infatti, suo padre Pasqualino Atzei, matr. nr. 5495 del Distretto di Oristano (106), nato a Simala, il 4 aprile 1896, dopo aver combattuto in vari Reggimenti di Fanteria, durante il I° Conflitto Mondiale (1915-1918), il 14 luglio 1920 si arruolò nella Regia Guardia di Finanza. Dal 1 gennaio 1929, in esperimento per il servizio di Polizia Tributaria Investigativa e dall'ottobre dello stesso anno presso la Scuola Sottobrigadieri di Caserta per frequenza corso. Promosso sottobrigadiere di terra in data 23 dicembre 1930. Dopo varie tipologie di servizio, nel 1937 rientrò alla Polizia Tributaria Investigativa fino alla data del suo congedo, avvenuto, presso il Comando di Mantova, nel 1947. Di lui, S. E. R. Padre Paolo ricorda il particolare rigore morale, tale da farlo asserire che, in caso di violazione, avrebbe verbalizzato anche sua madre. Le origini in Fiamme Gialle dell'Arcivescovo caratterizzano il suo forte attaccamento al Corpo, a tal punto di essere stato nominato socio Onorario dell' Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia. Giovanni Casadidio
Fin. Pietro Capponi, socio della Sezione di NOZZE D’ORO Mirandola, e consorte Sig.ra Silvana I seguenti soci hanno festeggiato il loro 50° anni- Bombarda; versario di matrimonio: M.O. Luigi Deriu, socio della Sezione di Brig. Francesco Baxiu, socio della Sezione di Cagliari, e consorte Sig.ra Michela Deriu; Milano, e consorte Sig.ra Ivana Bolla; M.C.m. Giacomo Di Blasi, socio della Sezione App. Tiziano Bussola, socio della Sezione di di Civitavecchia, e consorte Sig.ra Luigia Repigi; Mirandola, e consorte Sig.ra Liliana Prati;
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Sig. Stefano Catalano, socio simpatizzante della Sezione di Messina, e consorte Sig.ra Francesca Allegra; Fin. Giovanni Messina, socio della Sezione di Agrigento, e consorte Sig.ra Carmela Spoto.
NOZZE I seguenti soci o loro familiari hanno contratto matrimonio: Dott. Francesco Astorino, figlio del Brig. c. Vincenzo, socio della Sezione di Crotone, con la Dott.ssa Roberta Liguori; M.C. Domenico Cioffi, nipote del M.m.a.cs. Francesco Cioffi, Consigliere della Sezione di Latina, con la Dott.ssa Carmen Tancredi; Dott. Alessandro Filippin, figlio del Brig.c. Flavio, socio della Sezione di Pordenone, con la Dott.ssa Silvia De Marco; Sig.na Veronica Fois, figlia dell'App.upg. Antonio, socio della Sezione di Tortolì, con il Sig. Filippo Mucelli;
FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
Sig. Luca Giuliani, figlio del Brig. Angelo, Consigliere della Sezione di Olgiate Comasco, con la Sig.na Milena Arnaboldi;
Edoardo, nipote del Brig.c. Ansano Zaganella, socio della Sezione di Lecco, e della consorte Sig.ra Cinzia Croci;
Sig.na Rita Esposito, figlia del M.m.a. Giorgio, Vicepresidente della Sezione di Rimini, in “Chimica e Tecnica Farmaceutica”;
Dott.ssa Rossana Marano, figlia del Lgt. Michele, Consigliere della Sezione di Mazara del Vallo, con il Sig. Nicola Bonafede;
Flavia, nipote del Sten. Giovanni Manna, socio della Sezione di Roma Eur Tor de Cenci, e della consorte Sig.ra Assunta Iannelli;
Sig.na Chiara Fornaro, figlia della Dott.ssa Maria Maddalena Frigo, socia simpatizzante della Sezione di Alessandria, in “Architettura per la Sostenibilità”;
Rag. Emilio Marcolongo, figlio del Brig.c. Michele, socio fondatore della Sezione di Manfredonia, con la Dott.ssa Giusy D'Oria;
Giorgio, nipote della Sig.ra Francesca Ghezzi, socia simpatizzante della Sezione di Dongo;
Dott.ssa Antonella Marrone, figlia del Sig. Michele, socio simpatizzante della Sezione di Bitonto, con il Dott. Giuseppe Infantini; Dott. Prof. Emile Martano, figlio del M.llo Giuseppe, Consigliere della Sezione di Biella, con la Dott.ssa Irene Mosca; Sig.na Maria Luisa Menna, figlia del M.M.a. Felice, socio della Sezione di Genova, con l'Arch. Stefano Meier; Sig. Giuseppe Panariello, figlio del Brig. Luigi, socio della Sezione di Cervignano del Friuli, con la Sig.na Monica Nian; Sig. Tommaso Perrucci, figlio del Cav. Antoni, socio simpatizzante della Sezione di Cerignola, con la Rag. Antonella Digioia; Avv. Lorena Piri, figlia del Brig. Salvatore, Vicepresidente della Sezione di Diso, con l'Arch. Luigi Daniele Circhetta; Sig.na Federica Rabassi, figlia del Lgt. Pietro, socio della Sezione di Udine, con il Sig. Andrea Tioni; M.C. Bruno Spagnuolo, Vicepresidente della Sezione di Novi Ligure, con la Sig.na Rita Orsi; Sig. Danilo Ubaldo, figlio del M.a. Bruno, con la Sig.na Dorotea Angileri, figlia del Brig.c. Vincenzo, soci della Sezione di Marsala; Dott. Massimo Zaccareo, figlio del M.m.a. Sebastiano, Sindaco effettivo della Sezione di Catania, con la Sig.na Eleonora Russo.
Ilaria, nipote del M.a.cs. Pasquale Mortella, Presidente della Sezione di Bitetto, e della consorte Sig.ra Angela Demarco;
Sig.na Tiziana Frittella, figlia dell’App. sc. Adolfo, socio della Sezione di Pescara, in “Psicologia Applicata, Clinica e della Salute”; Sig.na Giusy Gallicchio, figlia del Brig. Saverio, socio della Sezione di Policoro, in “Programmazione e Gestione delle Politiche e Servizi Sociali”;
Marco e Federico, nipoti dell’App. sc. upg. Nicola Calamia, socio della Sezione di Mazara del Vallo, e della consorte Sig.ra Vincenza Bivona; Fin. sc. Nicola Gentile, figlio del M.C. Mauro, socio della Sezione di Roma 1/Nord, in “ScienMartina, nipote del M.a. Domenico Murrone, ze della Comunicazione e delle Relazioni socio della Sezione di Olgiate Comasco; Internazionali”; Massimo, nipote del Brig.c. Danilo Micheloni, Segretario della Sezione di Ivrea, e della consorte Sig.ra Agostina Barmasse Prola;
Sig.na Maria Giovanna Granatiero, nipote del Brig.m. Francesco Pacilli, socio della Sezione di Pescara, in “Lingue e Letterature Straniere”;
Matilda e Martina. Nipotine della Sig.ra Lory Dellantonio, vedova App. Bruno Valentini, socia della Sezione di Predazzo;
Sig. Jean Pierre Mellone, socio simpatizzante della Sezione di Nardò, in “Scienze della Comunicazione”;
Mattia, nipote del M.M.a. Piero Manunta, socio della Sezione di Sassari;
Sig. Francesco Alessandro Mistretta, figlio del Cap.cpl. Antonio, Presidente Onorario della Sezione di Marsala, in “Medicina e Chirurgia”;
Romina, nipote dell’App. sc. upg. Cristoforo Musella, socio della Sezione di Mazara del Vallo, e della consorte Sig.ra Anna Zizzo; Thiago, nipote del Lgt. Pietro Rabassi, socio della Sezione di Udine; Valentino, figlio della Sig.ra Erika Briscione, socia simpatizzante della Sezione di Belluno, e nipote dell'App. Gerardo Briscione, Segretario della stessa Sezione.
LAUREE
Sig.na Antonella Rapone, figlia del Brig. Vincenzo, socio fondatore della Sezione di Policoro, in “Farmacia”; Sig. Giorgio Ruta, figlio del M.o. Giuseppe, socio della Sezione di Roma 1/Nord, in “Ingegneria Informatica”; Sig. Stefano Sanna, figlio del Brig. Salvatore, socio della Sezione di Rimini, in “Design”; Sig. Antonio Talarico, figlio del M.a. Francesco in servizio nel Corpo, e socio della Sezione di Diamante, in “Scienze e Tecniche Psicologiche dei Processi Mentali”;
Si sono laureati i seguenti soci o loro familiari:
CULLE
Sono nati: Anastasia, nipote della Sig.ra Silvana Cardillo, vedova Brig.c. Franco Forcina, socia della Sezione di Nettuno-Anzio; Anna, nipote dell'App. Paolo Cossu, socio della Sezione di Siniscola; Chiara, nipote del M.m.a. Virginio Donati, socio della Sezione di Imperia;
Sig.na Teresa Catalano, figlia del M.a. Clelio, socio della Sezione di Catania, in “Giurisprudenza”; Sig.na Anna Lisa De Nicolò, figlia del Brig. Vito, socio della Sezione di Trapani, in “Servizio Sociale”; Sig.na Maria Chiara De Santis, figlia del M.a. Gerardo, socio della Sezione di Mondovì, in “Biotecnologie Mediche”; Sig. Aldo Di Cioccio, nipote del S. Ten. Aldo, socio della Sezione di Cassino, in “Ingegneria Edile”;
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Sig.na Luciana Turchiano, figlia del Brig.c. Domenico, socio della Sezione di Bitetto, in “Scienze della Formazione Primaria”; Sig.ra Alessandra Anna Maria Ubezio, socia simpatizzante della Sezione di Novara, in “Scienze Religiose e Filosofia”.
“Fiamme Gialle” formula infiniti e fervidi auguri di ogni bene e felicità ai coniugi che ha nno festeggiato le nozze d’oro, d’argento, ai neo sposi, ai neonati ed ai neo laureati.
FiammeGialle / Luglio-Agosto2013
TRISTIA
a cura di
Gaetano Guglielmi
IN RICORDO DEL TEN. MARE GIUSEPPE CARDINALI Il 26 giugno 2013 è deceduto, all'età di quasi 100 anni, il Tenente mare Giuseppe Cardinali, socio benemerito della Sezione di Ancona. Persona molto attiva, sincera ed altruista, nonché attaccatissima alle Istituzioni ed all'Associazione, aveva una memoria eccezionale ed in occasione dei nostri incontri, avvenuti varie volte presso la sua abitazione, raccontava episodi dell'ultima guerra vissuti, con una lucidità eccezionale e dovizia di particolari incredibile. Ho avuto il piacere e l'onore di conoscerlo dopo alcuni mesi dalla mia elezione a Presidente e ricordo il suo stupore e meraviglia quando gli feci visita in occasione del suo 99° compleanno. Ricordo con commozione quello che mi disse quando mi presentai a casa sua: “ma come Colonnello, lei mi è venuto a trovare… Non è mai successo che in 37 anni di iscrizione un Presidente della Sezione A.N.F.I. mi abbia fatto visita”. Era visibilmente commosso e da allora ci siamo sentiti telefonicamente quasi tutti i giorni, anche per ore. Ricordo che a conclusione della conversazione era solito esternare: “grazie Presidente per avermi chiamato, ora mi sento veramente bene”. Andai a trovarlo a casa anche dieci giorni prima del suo ultimo ricovero, era sempre felice e pieno di iniziative, tanto che stavamo programmando insieme i festeggiamenti per i suoi 100 anni, che avrebbe compiuto il primo ottobre p.v.. Si era arruolato nel Corpo, ramo mare, il 15 maggio 1937, congedatosi il 2 gennaio 1974 con il grado di Maresciallo Maggiore, promosso Tenente nel R.O. nel maggio 1994 per meriti speciali. Durante il servizio ha acquisito numerose benemerenze e onorificenze civili e militari tra cui 3 croci al merito di guerra e l'onorificenza di Ufficiale dell'0.M.R.I.. Concludo questo breve saluto con un detto Senegalese: “Quando muore un anziano è come se bruciasse una grande biblioteca” – biblioteca di tantissimi ricordi che custodiremo nei nostri cuori e che tramanderemo ai nostri figli e nipoti in ricordo del nostro carissimo Tenente Cardinali. Grazie di cuore “Giuseppe” per tutto quello che hai fatto per noi, per la Guardia di Finanza e per il nostro Paese e che il Signore ti accolga tra le sue braccia. Infine, sento il dovere di ringraziare il Comandante Regionale Marche, Gen. B. Giovanni Mainolfi, per aver esaudito il suo “ultimo desiderio” disponendo il picchetto d'onore che ha reso più solenne la cerimonia funebre. Lorenzo Tizzani
IN RICORDO DEL M. C. ANTONIO PIGA Il 19 luglio 2013 è venuto a mancare, all'affetto dei propri cari e della famiglia dell'A.N.F.I., il M.C. Antonio Piga collaboratore del Centro di Assistenza Legale e Pensionistico della Presidenza Nazionale. Conosciuto e benvoluto da tutti, anche per il suo encomiabile lavoro svolto all'interno dell'Associazione, ha lasciato un vuoto incolmabile per la sua vasta e profonda conoscenza della materia pensionistica e per la sua disponibilità nei confronti dei colleghi. Il Personale della Presidenza Nazionale, unitamente a tutti i Soci dell'A.N.F.I., porgono alla famiglia il più sentito e fraterno cordoglio per il grande dolore. Di seguito questo breve ricordo della consorte: “Caro Tony, nel tempo della nostra vita trascorsa insieme mi rendo conto ora di quanto le radici del nostro essere siano penetrate in fondo ad ognuno di noi, intrecciandosi le une con le altre. Noi due ci nutrivamo ormai di una linfa comune senza neanche accorgercene. Avevo sempre pensato di essere autonoma nei sentimenti, ma in realtà mi appoggiavo a te che in ogni occasione ti sei rivelato saldo, come una quercia, una quercia sarda. Nel corso degli anni vissuti insieme tu mi hai migliorata e se mi sono sentita libera di scegliere è stato perché tu c'eri sempre, e mi sostenevi. Ho sempre riconosciuto nella tua mancanza di ambiguità e nei tuoi modi asciutti una rettitudine piena e totale. Un comportamento corretto perché tu eri la correttezza, rigoroso perché tu eri il rigore, coraggioso perché tu eri il coraggio, coerente con i valori morali che Claudia e Giusi hanno assimilato, specchio della tua integrità morale. Due donne severe e nel contempo indulgenti. Nella loro sensibilità ritroverò sempre la tua, i valori che hai seminato daranno ancora frutti e il piccolo Matteo se ne nutrirà. Ti ameremo per sempre”.
SONO
IN RICORDO DEL GEN. D. NICOLA MORELLI
DECEDUTI INOLTRE I SEGUENTI
SOCI O LORO FAMILIARI:
Il 21 giugno 2013 è deceduto il Gen. D. Nicola Morelli, già Vicepresidente Nazionale per l'Italia Settentrionale, conosciuto ed apprezzato da tutti per le sue indiscusse doti umane e di solidarietà. Egli ha contribuito a elevare enormemente, negli anni, il valore culturale del nostro periodico, scrivendo articoli di carattere militare e di attualità che toccavano il cuore dei nostri lettori. Ha partecipato, attivamente, alla vita Associativa collaborando nella stesura dello Statuto dell'A.N.F.I. del 2001, che per oltre 10 anni ha regolato la vita del Sodalizio. La Presidenza Nazionale, unitamente alla Redazione e Direzione del Periodico Fiamme Gialle, porge il più vivo cordoglio alla Famiglia del Gen. Morelli per la grande perdita.
Sig.ra Maria ALBERANI, madre del Sig. Sauro Bucchi, socio simpatizzante della Sezione di Bologna, il 7.7.2013; Brig. Damiano ARDITO, Consigliere della Sezione di Alessandria, il 25.7.2013; M.O. Remo BALDASSINI, di anni 74, socio della Sezione di La Spezia, il 10.7.2013; Sig. Dino BALLO, padre del Brig. Gianfranco,
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FiammeGialle / Luglio-Agosto2013
socio della Sezione di Este, il 28.6.2013;
il 15.3.2013;
Sig. Antonio BARDINI, padre del M.llo Paolo, socio della Sezione di Treviso, il 4.6.2013;
Sig.ra Anna DONADIO, consorte del Brig.c.m. Santo Marigliani, socio della Sezione di Terracina, il 10.6.2013;
Sig.ra Rosanna BERTONI, consorte del Fin. Eros Ferrari, socio della Sezione di Olgiate Comasco, l'1.5.2013; Brig. Pietro BEVILACQUA, socio della Sezione di Reggio Emilia, il 17.7.2013; Sig. Pietro BONFANTINI e Sig.ra Cecilia FAVARI, nipote e sorella del Magg. Cav. Antonio Favari, Presidente dei Sindaci della Sezione di Nettuno-Anzio, il 24 e 26 luglio 2013; M.C. Luigi BRAIDOTTI, di anni 56, socio della Sezione di Grado, il 18.6.2013; Brig.C. Pasquale BRANCIAROLI, socio della Sezione di Teramo, il 25.7.2013; Sig.ra Rosangela CAMBIAGHI, consorte dell'App. Pietro Riggi, socio della Sezione di Lido di Ostia, il 24.7.2013;
Ten. Cav. Giuseppe DONAGEMMA, socio della Sezione di Parma, il 9.7.2013; Dott. Giovanni FERRANTI, socio simpatizzante della Sezione di Catania, il 29.7.2013; Sig. Rigoletto GENNAI, socio simpatizzante della Sezione di Livorno, il 24.7.2013; Sig.ra Nida GIACOMINI, sorella del Ten.Col. Alvaro, Vicepresidente della Sezione di Bergamo, il 18.7.2013; M.C. Giovanni GIANESIN, di anni 84, socio della Sezione di Lecco, il 13.7.2013; Sig. Pietro GHIVARELLO, fratello del Fin. Bruno, Sindaco supplente della Sezione di Torino, il 29.6.2013;
M.C. Angelo CAMILLERI, socio della Sezione di Palermo, il 24.6.2013;
Sig.ra Guglielmina MASELLI, consorte del Gen.B. Enrico Sibilia, già Presidente della Sezione di Latina, il 7.7.2013;
Sig.ra Teresa CHIANELLI, madre del Brig.c. Giuseppe Molinaro, socio della Sezione di Cosenza, il 17.7.2013;
Sig. Angelo GUZZETTI, fratello del M.M. Antonio, Presidente della Sezione di Brunico, il 28.5.2013;
M.A. Antonio CIABATTONI, Sindaco effettivo della Sezione di Aosta, il 15.6.2013;
Sig.ra Pinuccia IMELIO, consorte del M.m.a. Vittorino Cocco, Presidente del Colleggio dei sindaci della Sezione di Sassari, il 28.5.2013;
Brig. Vito Antonio COLAFEMMINA, di anni 74, socio della Sezione di Udine, il 12.7.2013; App. Ottavio DEANA, socio della Sezione di Monfalcone, il 6.7.2013; Sig.ra Maria DE ANGELIS, vedova App. Intorcia Giuseppe, socia della Sezione di Livorno, il 21.6.2013; App. Domenico DELLE MONACHE, socio della Sezione di Pesaro, il 2.6.2013; Sig. Domenico DE NUNZIO, padre del Brig.c. Emilio, socio della Sezione di Avellino, il 21.6.2013; M.M.A.cs. Alfonso DE SIMONE, socio della Sezione di Verona, il 27.6.2013; M.C. Cav. Uff. Cosimo DE VINCENTIIS, socio della Sezione di Trento, il 24.7.2013; M.llo Ignazio DI LETO, socio della Sezione di Catania, il 27.6.2013; Sig.ra Miriam DI LUCA, consorte del Ten. Giuseppe Tatò, socio della Sezione di Pesaro,
V.Brig. Antonio INGROSSO, Consigliere della Sezione di Acqui Terme, l'1.8.2013; Brig. Francesco LOMBARDO, socio della Sezione di Palermo, il 18.6.2013; Dott.ssa Manuela LORENZETTI, figlia del Sig. Giuseppe, socio simpatizzante della Sezione di Fano, il 29.6.2013; Sig. Luca LEVOTE, figlio del M.M. Ubaldo, socio della Sezione di Luino, il 17.7.2013; App. Angelo MALAFRONTE, socio della Sezione di Novi Ligure, il 5.7.2013; Sig. Vittorio MALANDRA, fratello del M.C. Mario, socio della Sezione di Chieti, il 16.6.2013;
Sig.ra Maria MATTIOLI, consorte del M.o. Luigi Predieri, socio della Sezione di Bologna, il 26.7.2013; Sig.ra Giulia MENICHELLI, consorte dell'App. Basilio Fancelli, socio della Sezione di Foligno, il 23.6.2013; Sig.ra Loriana MENICHINI, consorte del M.m.a. Gino Rinaldi, socio della Sezione di Verona, il 4.7.2013; Sig.ra Ilma MERLONGHI, madre del M.m.a Antenore Piccinato, Consigliere della Sezione di Latina, il 25.6.2013; App. Renato MIOLI, socio della Sezione di Bolzano, il 3.7.2013; Sig.ra Rosalia Giuseppa MONTALBANO, consorte dell'App. Gaetano Pistone, socio fondatore della Sezione di Marsala, il 15.7.2013; Sig.ra Assunta MORGANTI, madre del Brig. Pretta Roberto e suocera del M.o. Giovanni Carboni, soci della Sezione di Domodossola, il 26.6.2013; App. Angiolino MUGNAINI, socio della Sezione di Milano, il 3.7.20123; Sig. Damiano NACCARI, padre del Brig.m. Camillo, Consigliere della Sezione di Palermo, il 14.7.2013; M.M.A. Graziano PELLICCIONI, socion della Sezione di Portoferraio, il 23.7.2013; App. Francesco PERI, socio della Sezione di Firenze, fratello del Lgt.m. Cav. Rosario, Presidente della Sezione di Nettuno-Anzio, il 6.7.2013; App. Liberato ROMANO, socio della Sezione di Mestre, il 23.6.2013; Brig.C. Renato ROSSI, socio della Sezione di Varese, il 24.6.2013; M.M. Giuseppe SALVATICI, socio della Sezione di Firenze, il 25.6.2013; Sten. Cav. Italo Germano SILVESTRI, Sindaco della Sezione di Latina, il 4.7.2013; Sig.ra Giovanna SURICO, madre del M.llo cpl. Erasmo Perniola, socio della Sezione di Sammichele di Bari, il 21.6.2013.
App. Sante MARCOTULLIO, socio della Sezione di Chieti, padre del M.llo Felice in servizio nel Corpo, il 23.6.2013; Sig.ra Lucia MASSIRONI, madre del Sig. Paolo Santambrogio, socio simpatizzante della Sezione di Saronno, il 20.6.2013;
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Ai familiari degli Estinti il nostro sentito cordoglio
FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
ARTE “L’Arte Sacra Ritrovata” di
Santo My
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el quadro delle programmate attività socio-culturali la Sezione ANFI di Galatone ha organizzato la mostra denominata “L'ARTE SACRA RITROVATA” tenutasi dal 01 al 05 Maggio 2013 all'interno della Chiesa di S. Antonio in Galatone. La mostra ha avuto luogo proprio in occasione dei festeggiamenti per il S.S. Crocifisso, svoltisi appunto dal 1° al 5 Maggio u.s. con solenni celebrazioni religiose che hanno visto la presenza di moltissimi fedeli, provenienti anche da altri centri salentini. In particolare si è trattato di una mostra espositiva di preziose opere d'arte sacra realizzate su tela, sottratte al patrimonio artistico del nostro territorio e recuperate, negli anni tra il 1996 ed il 2006, dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce. Le tele sono state messe a disposizione di questa Sezione grazie alla collaborazione del Luogotenente (in congedo) Michele Caldarola, il quale, negli anni tra il 1996/2006 in servizio presso il Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce, ha contribuito in maniera determinante al recupero delle stesse opere sacre attraverso delicate e laboriose indagini. Moltissimi visitatori hanno dunque avuto l'opportunità di poter ammirare tanti tesori artistici di grande interesse e valore culturale, realizzate anche da artisti sconosciuti – vissuti tra il XVI e XX secolo – e nel contempo apprezzare l'attività quotidiana della Guardia di Finanza che con impegno e professionalità è anche impegnata al recupero dei Beni Culturali trafugati, ovvero illecitamente alienati. La mostra, presieduta dal Luogotenente Santo My , è stata inaugurata il 1° Maggio alla presenza dell'Avv. Simona Manca, nella sua veste di madrina della cerimonia e di Vice Presidente della Provincia di Lecce ed Assessore alla Cultura, del Sindaco di Galatone – Sig. Livio Nisi – del V.Sindaco del Comune di Galatone,
dell'Assessore alla Cultura del Comune di Galatone, nonché di altre Associazioni militari del luogo, di appartenenti alle Sezioni ANFI della provincia e dei rispettivi familiari. Nel loro breve discorso sia il Vice Presidente della Provincia di Lecce che il Sindaco di Galatone “ hanno espresso grande ammirazione per le opere d'arte oggetto della mostra riservando parole di apprezzamento alla Sezione ANFI di Galatone per la realizzazione dell'evento ed al Corpo della Guardia di Finanza per l'impegno profuso nel campo della salvaguardia del patrimonio artistico “. Il Presidente della Sezione - Luogotenente Santo My - nella sua breve allocuzione, nel ringraziare tutte le Autorità intervenute, “ha voluto sottolineare che la mostra rappresenta un punto di orgoglio per la Sezione ANFI di Galatone, permettendo a tutti i visitatori la visibilità di pezzi di arte sacra di grande rilevanza artistico e culturale, recuperati grazie all'impegno ed alla professionalità della Guardia di Finanza di Lecce ed ha, quindi, augurato buon lavoro a tutti gli uomini impegnati a proteggere il patrimonio storico e culturale del nostro Paese “. La mostra è stata anche visitata dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce – Col. t. SF Vincenzo Di Rella – il quale nel suo breve discorso, alla presenza delle Autorità Civili del Comune di Galatone, “ha elogiato l'operato 46
della Sezione che ha reso possibile la realizzazione della mostra che, rivelatasi di sicuro valore artistico, culturale e sociale, ha riscosso consensi da tutti i visitatori e apprezzamento dalle locali Autorità “.
FiammeGialle / Luglio-Agosto 2013
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LA SEZIONE DEL MESE... SICILIA - CATANIA di Rocco Valerio Lollo
a Sezione A.N.F.I. di Catania, costituita nel lontano 1919 subito dopo la prima guerra mondiale, nel 1921 fu denominata “Federazione Italiana Guardie di Finanza Smobilitate” e, successivamente, nel 2002 è stata intitolata a due giovani finanzieri baschi verdi catanesi: Giuseppe Attanasio e Pierpaolo Gugliandolo, caduti in servizio nel 1991, a Gioia Tauro (RC). Nello stesso anno, per fare fronte alle numerose richieste di collaborazione con altri Enti e fornire un valido aiuto alle popolazioni pedemontane residenti alle pendici dell'Etna, spesso in attività eruttiva, ha istituito il primo Nucleo di Volontariato e Protezione Civile, con sede a Biancavilla (CT). L'attuale fiduciario è il Maresciallo Salvatore Diolosà (foto 1). Nel 2008 è stata costituita in Sicilia, con sede in Catania, una ONLUS, Organizzazione di Promozione Sociale non lucrativa, per fini di Solidarietà Sociale e Umanitaria. In occasione del 90° anniversario della fondazione della Sezione è stato ideato e realizzato un imponente monumento in granito di pietra lavica, di oltre 9 tonnellate, con scolpita l'effige del Corpo – una grande fiamma – con la scritta “Nec Recisa Recedit”, dedicato a tutti i caduti delle Fiamme Gialle Etnee, eretto nella piazzetta antistante la storica caserma “A. Majorana”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e della stessa Sezione (foto 2). All'evento del 2 aprile 2010, oltre all'allora Comandante Provinciale, Gen. B. Ignazio Gibilaro – ora Gen. D. Comandante Regionale Sicilia – collaborato da tutto il Direttivo della Sezione, presenziarono il Comandante Generale del Corpo, Gen. C.A. Cosimo D'Arrigo, il Presidente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, il Consigliere Nazionale per la Sicilia, Ten. Giuseppe Culò, e tutte le massime Autorità civili, religiose e militari, nonché le rappresentanze di tutte le Sezioni A.N.F.I. della Sicilia. L'avvenimento fu ampiamente riportato
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sulla stampa e TV. L'opera realizzata e l'evento, furono molto apprezzate da tutte le Autorità ed, in particolar modo, dal Presidente della Provincia e dal Sindaco di Catania. Dal 2006 la Sezione, presieduta dal S.Ten. Rocco Valerio Lollo, succeduto al Col. Luciano Taurino, ora Presidente Onorario, si avvale dell'opera del Vice Presidente, Cap. Avv. Giuseppe Vassallo, e dei 560 soci. La Sezione partecipa a tutte le manifestazioni e cerimonie organizzate dal Presidio e da altri Enti in ambito Provinciale; da oltre cinque anni collabora con il Coordinatore Regionale Telethon, Dott. Maurizio Gibilaro, per la raccolta dei fondi destinati alla ricerca. Aderisce a tutte le iniziative di solidarietà e spesa collettiva solidale e sociale in favore dei soci e militari o famiglie in condizioni di particolare stato di bisogno. Tra le numerose attività e manifestazioni socio-culturali, ricreative e sportive, che la Sezione organizza, unitamente ai colleghi in servizio, si segnalano i tornei di calcio amatoriale interforze, a scopo benefico, per ricordare i colleghi che sono venuti a mancare. Agli stessi prendono parte squadre della Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato, Marina Militare, Esercito, Aeronautica, Vigili Urbani e Magistrati di Catania, con relativa festa conviviale finale per l'assegnazione dei trofei. (foto 3, dalla quale si rileva la presenza del centravanti della Nazionale Campione d'Europa, Pietro Anastasi, il Generale Ignazio Gibilaro e il socio benemerito Dott. Salvo La Rosa, che consegnano il trofeo al capitano della squadra delle Fiamme Gialle Etnee, Generale Carmine Canonico).
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