Altri Tempi, Altri Spazi Collage di Angela Caporaso liberamente interpretati da Andreas Finottis
Altri Tempi, Altri Spazi Altri Tempi, perché essendo entrambi nati nei primi anni sessanta abbiamo
condiviso altri tempi, quelli dell'adolescenza, i turbolenti anni settanta, ma in Altri Spazi, residenti una a Caserta e l'altro a Rovigo ma mentalmente nello stesso luogo fatto di speranze delusioni comunioni divisioni attrazioni repulsioni...di vita vissuta in giornate lunghe e piene, albe giorni tramonti notti in cui si era dentro un abbraccio collettivo di desiderio per un nuovo mondo più giusto..... e dopo anni sconosciuti/conosciuti ci troviamo a condividere lo spazio virtuale di fb, dove ci siamo incontrati... Se un ' atmosfera è diffusa, conta più il tempo che il luogo per una comune appartenenza. ..Gli Anni Settanta, con tutte le loro problematiche, vanno comunque ridiscussi ed invece, nella fretta di dimenticarli, sono stati completamente rimossi...e con essi è stato prepotentemente rimosso anche il forte senso di comunanza che comunque ha caratterizzato quel periodo. Quindi la nostra collaborazione è nata anche grazie alla volontà di un recupero del “noi”, un “noi”, artisticamente espresso. (Angela Caporaso e Andreas Finottis - gennaio 2012)
Pesci 0.1 – elaborazione digitale di Angela Caporaso Sguardi… di Andreas Finottis su Pesci 0.1 Sguardi nell' acqua nel sole occhi rotolano sulla spiaggia in desideri di libertà il mare è un abbraccio agli sguardi un abbraccio azzurro e un bacio lingua in bocca profumo che ti penetra e ti cambia senti aria e pelle accarezzata dal sole sorride tutto fa l' amore con te la natura tra le cellule del tuo corpo ti fa sentire vivo dimentico della maschera imposta in un attimo perso
Portico - collage on paper di Angela Caporaso Caos di Andreas Finottis su Portico Caos tentativo di regolarlo cravatte e galateo l' animalitĂ sfugge la cravatta non la tiene l' acconciatura si scioglie e resti un animale presuntuoso, agghindato nel caos della vita cerchi di limitarlo di chiuderlo fuori dalla porta fuori dalla tua vita guardi fuori dalla finestra televisiva e tremi se suonano alla porta e aspetti in un angolo la fine se fai cosĂŹ puoi stare tranquillo rilassato sei giĂ morto.
Vaso con – collage on paper di Angela Caporaso
Donna di Andreas Finottis su Vaso con Donna nel sogno donna nel sangue sorgi femmina sviluppi vita sospinta dalla natura danzi in punta di piedi
sulle lancette del tempo sempre in guerra tra mille impulsi contrastanti cercano di sottrarti qualcosa qualcuno e un po’ tutti sbattuta, stravolta cercata, usata imprigionata, abbandonata dentro schemi, dentro scherni hai l' universo dentro scegli tu la vita, il destino sei l' unica che conosce il ritmo del sangue il tuo sangue.
H2o – installazione artistica di Angela Caporaso
Vita nell’acqua di Andreas Finottis su H2o Vita nell' acqua Acqua nella pioggia nella terra che sorge che scorre speculatori avvelenano fiumi tossici speculatori vendono acqua limpida e pura come da pubblicità natura incontaminata in bottiglia di plastica meccanismo industriale capitalismo in scorie e ingranaggi con dentro l' uomo con dentro l' acqua sostanza della vita negata.
Mediterraneo verde fritto 0.20 – mixed media di Angela Caporaso
Splendido di Andreas Finottis su Mediterraneo verde fritto 0.20 Splendido sole mediterraneo sui pescherecci dalle grandi reti che inscatolano gli ultimi pesci sui multicolori ombrelloni pullulanti che impediscono ai poveri il mare sui bianchi fabbricati delle coste cementate che hanno distrutto la macchia mediterranea sui produttivi capannoni industriali abbandonati che hanno avvelenato l' ambiente ma tu uomo mediterraneo sei felice, contento con la tua mitragliatrice di plastica ad acqua che ti ha venduto un cinese hai appena spruzzato le tette a una bella figa e ridi, ridi entusiasta lo fanno anche nel televisore fa molto ridere ride anche il cinese, ride molto ma il tuo riso è demente
il riso del cinese è pensato lui sa che ti sta sfondando "er culo" ahahahahah tra visceri di pesci marci e acciaio arrugginito nel cemento riverbera malato il sole mediterraneo fine.
Cerchi – collage on paper di Angela Caporaso
Cerchi di tempo di Andreas Finottis su Cerchi Ribellioni scintille nella nebbia scariche elettriche vita in ogni cellula parole che rimbombavano senso di nascere o morire in ogni istante e la vita scorreva veloce in miliardi di impulsi cantautori soul jazz rock punk musiche nel DNA e mille all' ora la mente percependo odori d' Afghanistan, Libano, Marocco trasportavano fantasie spente da polveri di ragazzini che giocavano sulle panchine con la morte e rivoluzioni bombardate
da stragi e banalitĂ con fuggifuggi sulle poltrone davanti alla televisione e ho visto una strada asfaltata ma non si asfalta due volte e l' erba crescerĂ crepando l' asfalto con la forza dei morti nei vivi non si asfalta due volte la stessa strada sappiatelo, maledetti
Giotto-g8 collage on paper di Angela Caporaso
Potenzialmente di Andreas Finottis su Giotto-g8 Noi siamo la nostra mente il corpo è solo un involucro che si deteriora nel tempo la nostra mente non ha sesso non ha nazione nÊ colore di pelle invece di rinnovarti il guardaroba rinnovati la mente invece di colorarti i capelli colorati la mente se non capisci questo vuol dire che non esisti e un corpo vuoto trasportato dal calendario è inutilmente vuotamente demente.
Abbraccio – digital collage di Angela Caporaso
C' eravamo di Andreas Finottis su Abbraccio C' era un padre. C' era una madre. Ora ci sono io. Abbracci nel vuoto schegge di tempo in ricordi ossidati dai calendari, dal vivere dentro oggetti reliquie che agganciano qualche fotogramma tempi passati la felicitĂ del mosto odore di castagne dalla cucina a legna l' estasi dei peschi in fiore e sguardi puliti in camicie a quadri di uomini dalle mani forti e dal sorriso con la pacca sulla spalla gente accogliente donne indaffarate in mille faccende
che davano un ordine e un senso a tutto alle tende pulite, alle tovaglie stirate alla brina sull' erba alle margherite lungo i fossi agli alberi nel sole estivo ogni cosa era al suo posto in quel mondo un mondo ammazzato da superfluo e invidie in desideri da consumo fuoriusciti dalla televisione da quando fu colorata e divenne protagonista insensata.
Avanzando – collage di Angela Caporaso
Cambiamenti di Andreas Finottis su Avanzando
Viaggiare tra luoghi e menti e sedere sul bordo della strada osservando il nuovo che sei trovato cambiando in sguardi e cellule continuamente facendo sesso con ogni momento con il sole sulla pelle fuori di casa stai dentro te stesso perfetta sintonia con il mondo che ti risplende davanti alla faccia senza schermi a 32 pollici.
Mar Rosso, Per favore non chiedermi l’ora, Tic Tac lavori di Angela Caporaso Sei, una poesia di Andreas Finottis su questi tre lavori Tempo in frammenti dentro frammenti di persone veloci orologi in frantumi calendari in brandelli
attimi che sfiorano afferrali ingoiali digeriscili defecali quella è stata la tua vita.
Blu 03 – collage di Angela Caporaso
Il lavoro nobilita l' uomo – poesia di Andreas Finottis su Blu 03 Nascita, scuola, lavoro, pensione, morte. La cosa su cui è basato tutto è il lavoro allora piegarsi, arruffianarsi, raccomandarsi, vendersi per avere un lavoro e poi faticare, trainare, portare, spingere cadere, amputare, infartare, tumorare il tuo tempo, la tua vita in un lavoro che non ti piace che devi fare per non morire per sopravvivere imprigionato nel meccanismo lavoratore lavorare, lavorare, avanti march cervello divelto mani sfondate arti spezzati bocca cucita occhi bruciati polmoni cementati
lavorare, lavorare, avanti march e quando avrai 40/50/60 anni sarai carne vecchia scaduta e putrefatta per il mercato nuove carni giovani, nuove carni straniere senza diritti, pagate sottocosto da triturare, da mangiare dentro il meccanismo intanto il sole sorge e tramonta altrove. ARBEIT MACHT FREI
“Foto ricordo – estate 1978� collage on paper di Angela Caporaso
Stonati versi - una poesia di Andreas Finottis su "Foto ricordo - estate 1978" Stonati fuori dallo scenario abitudinario i fiori sbocciano sui vestiti ... inebriati dalla nostra gioia dentro un estate sulla pelle profumo di libertĂ vera, evaporante nell' aria barriere infrante entusiasti verso nuovi orizzonti sconosciuti meravigliati in ogni momento vedendo tutto in maniera differente dipingendo con gli occhi i colori della fantasia menti libere in corpi liberati accarezzati dalla luna baciati dal sole penetrati dal vento portati in un altro universo nostro, veramente.
Ven – di Angela Caporaso
Brutto tempo – una poesia di Andreas Finottis su Ven Piovono serpenti radioattivi mangiando escrementi industriali
germogli schiacciati e asfaltati terra bruciata, asfalto coltivato e fiorisce il cemento tamburi pubblicitari nel cervello donna dal bel culo miliardi di applausi per te e quando il culo scade nuova carne arriverà e tutto continua lodi al cemento lodi all' asfalto lodi al tuo culo finché è giovane e bello è il motore del potere utile, funzionale, serve a venderti la tua morte saluti e baci.
Nero 0.1 - collage materico di Angela Caporaso Black night - poesia di Andreas Finottis su Nero 0.1 Esportando democrazia bombardando le scuole ogni popolo sarĂ libero per essere sfruttato ognuno deve poter specchiarsi nel ghigno d' oro del presidente nella plastica da comprare nelle viscere da ingrassare kalashnikov e marchi trendy per conquistare nuovi mercati su budella di persone asfaltate nuove mode colorate nascondono vecchie e noiose foto di morti
e tutti in nuove strade veloci per correre verso il progresso verso un' unica agonia tra colline di rifiuti un tramonto risplende sull' oro dei denti da squalo del presidente.
Pen – collage materico di Angeala Caporaso
Tradizionale - poesia di Andreas Finottis su Pen Schiaffi in faccia e calci sulle palle. Baci orali e doveri genitali. Sprangate al cervello e pugnalate al cuore. Amore, fedele, eterno. Una tagliola con dentro i miei testicoli le tue labbra che sussurrano innamorate di me. Piango, lacrime e sperma sul nostro grande amore. Eterno ergastolo sĂŹ lo voglio. Vi dichiaro marito e moglie. Viva gli sposi.
Trash Avatar - collage materico di Angela Caporaso Ovunque, poesia di Andreas Finottis realizzata su Trash Avatar
OVUNQUE ... Marea di rifiuti rigurgiti di benessere dall' aria dall' acqua, dalla terra riemergono dentro le nostre cellule sgorgano ovunque rifiuti dell' intestino capitalista fiumi, oceani di immondizie pezzi di societĂ
non si eliminano non se ne vanno mai sono noi rivomitati, ricagati accettarli, amarli, riutilizzarli rifarli in nuove identità in nuove visioni di vita è dare un senso alla nostra esistenza rifiutata.
Incontaminati fondali marini – collage di Angela Caporaso Acqua e sangue - poesia di Andreas Finottis su Incontaminati Fondali Marini
Acqua e sangue Correndo sempre verso un alba dentro un continuo orgasmo fendendo le mediocritĂ del benessere sfondando le paure delle vite organizzate strappando le immagini delle pubblicitĂ ridicolizzando l' imposto mondo di cartapesta dentro se stessi dentro una moltitudine colorata eravamo un mare rosso come il sangue miliardi di frammenti nella vita che correva via.
Foulard - collage di Angela Caporaso Programmata - poesia di Andreas Finottis su Foulard
Programmata Simulando una vita ... che svolazza tra shopping e ultime mode ginnastica e diete isteriche e la trasgressione di qualche tatuaggio consentito nel viaggio organizzato bara compresa dentro un binario. Solo un foulard dopo la morte spostato a balzi dal vento
lungo i binari lascia immaginare un volo imprevisto che non c' è mai stato. Avevi la vagina pettinata alla moda
Mare Nostrum - collage di Angela Caporaso Quando il mare era nostro – poesia di Andreas Finottis su Mare Nostrum Quando il mare era nostro Correvo nel 1970 sulla spiaggia ... nell' acqua gamberetti e pesciolini che prendevo col retino facce da pausa lavoro sotto gli ombrelloni mio padre faceva l' impiegato c' era l' operaio, c'era il medico c' era il camionista arrivato col camion con un vecchio fortino sulla spiaggia monolitico ricordo di guerra i tedeschi eliminavano continuamente birra spesso si pescava al tramonto con una rete poi si mangiava il pesce tutti assieme davanti a un fuoco tedeschi, italiani, marocchini e il bagnino col baffo che si appartava nel fortino con la moglie di un tedesco le giornate duravano una vita
si stava bene tutti soprattutto il bagnino.