I.OVO n°010 - Febbraio 2012

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Tino Stefanoni

La Galleria Armanda Gori Arte è lieta d’invitarvi

La galleria ha sempre lavorato, dal 1998 a oggi, direttamente con artisti storici viventi molto importanti acquistando le opere dagli artisti stessi e dedicandosi prevalentemente a esposizioni personali con catalogo.

dal 24 al 27 Febbraio ad Arte Genova 2012 Vi aspettiamo numerosi al nostro stand dove presenteremo una Personale di Tino Stefanoni e una Collettiva con Marco Lodola, Emilio Isgrò, Umberto Mariani, Omar Ronda, Ben Vautier e Paolo Vegas

Diretta da Amanda Gori e Aldo Marchi  Anno di fondazione: 1998  Sede legale: Via S. Anna n° 9, 59100 Prato  Sede espositiva: Viale della Repubblica n° 64/66/68, 59100 Prato  Tel.: + 39 0574 604801  Cell.: +39 338 5924449  Fax: + 39 0574 604901  Web: www.armandagoriarte.com  Mail: studiomarchi@tin.it


i.ovo Ideatore e Curatore: Massimo Tonietti (m.tonietti@iovo.it - cell. +39 327 5303110); Direttore responsabile: Marco Zucchini; Caporedattore: Serena Bedini (serena-bedini@libero.it); Progetto grafico: Alexandra Barbieri; Curatrice “Guida al Contemporaneo”: Serena Vanzaghi; Curatore “Dentro al Contemporaneo”: Serena Bedini e Nicola Cecchelli; Curatore “Il Ragazzo di Bottega”: Simone Innocenti; Curatrice “Voltar pagina”: Simonetta Ferrini; Curatrice “Moda”: Alessandra Petrelli; Curatrice “Belvedere”: Rossella Tesi; Curatore “Hamelin”: Stefano Gaz; Curatrice “Coolinaria”: Camilla Innocenti; Curatore“Cinefestival”: Michele Faggi; Curatrice “Bis!!!”: Gabriella Di Tanno Curatrice “16mm”: Francesca Versienti Curatore “Flashback”: Lorenzo Tore Curatori www.iovo.it: Andrea Angeloni & Stefano Gaz; Recensori di “Dentro al Contemporaneo”: Stefania Basso, Yan Blusseau, Eleonora Ciambellotti, Elodie Chandernagor, Daniela Cresti, Ilaria D’Adamio, Alessandra de Bianchi, Diana Di Nuzzo, Gabriella Di Tanno, Costanza Focardi, Giulia Fonnesu, Cecilia Fontanelli, Elisa Frego, Linda Giusti, Stefania Rinaldi.

Ufficio stampa: Alessandra Petrelli alessandra.petrelli@hotmail.it cell. + 39 338 2946943 www.iovo.it info@iovo.it m.tonietti@iovo.it n.cecchelli@iovo.it Tel. +39 055 011 99 77 Fax +39 055 011 99 81

i.ovo Arte e Cultura Contemporanea n°010 FEBBRAIO 2012 aut. trib. n. 5825 del 15/03/2011 distribuzione gratuita Editore incaricato: NARDINI PRESS S.R.L. Via Cavour n°15, 50129 Firenze Stampa: Nuova Grafica Fiorentina, Via Traversari Ambrogio n°64/r, 50126 Firenze

www.facebook.com/iovoarteeculturacontemporanea https://twitter.com/IovoArteFirenze

main sponsor:

Wherever you go, go with all your heart

In copertina: Veduta di firenze


Salvatore Magazzini Marrakech

Viale della Repubblica n째 64/66/68, Prato Tel. + 39 0574 604801 - Fax + 39 0574 604901 - Cell. + 39 338 5924449 web: www.armandagoriarte.com- mail: studiomarchi@tin.it


indice

n.010 febbraio 2012

dentro al contemporaneo

ARTE FIERA ART FIRST 2012 Bologna, 26 – 30 gennaio di Alessandra De Bianchi Massimo Biagi - Frammenti. Grigi graficismi e dintorni di Elisa Frego Intervista a mauro moriconi di Nicola Cecchelli -PITTI IMMAGINE UOMO 81°di Cecilia Fontanelli RAYMOND HOOGENDORP “The Wings of Colours” Dutch abstract paintings di Eleonora Ciambellotti SIMULTANEA – SPAZI D’ARTE. Intervista a Roberta Fiorini e Daniela Pronestì di Stefania Rinaldi

voltar pagina MODA bis hamelin cinefestival

Intervista a Marco Vichi di Serena Bedini Intervista a patrizia pepe di Alessandra Petrelli Intervista a Giancarlo Cauteruccio di Gabriella Di Tanno John Fahey di Stefano Gaz Operazione Paura FILM FESTIVAL di Michele Faggi

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RAYMOND HOOGENDORP The wings of colours a cura di Vito Abba e Giada Rodani

fino al 29 Febbraio 2012

V i a d e i S e r ra g li 56/58R, Firenze L u n / Ve n : 1 5 . 3 0 -19.30 | Tel. +39 055 2645767 Email: staff@wepresentart.com | Web: www.wepresentart.com


save the date ARTISTI IN SANTA CROCE

Dal 3 al 29 Febbraio 2012 Simboli Art Gallery Via di San Giuseppe n°6/r, Firenze AMBIENTE UOMO E LE ALTRE CIVILTA’

Dal 4 al 19 Febbraio 2012

febbraio 2012

JACOPO MILIANI. Do you believe in mirages?

Dal 18 Febbraio all'8 Aprile 2012 EX3 Centro per l’Arte Contemporanea Viale Giannotti n°81/83/85, Firenze VOGLIO SOLTANTO ESSERE AMATO

I.A.C. – Impruneta Arte Contemporanea Via della Croce n°41, Impruneta (Fi)

Dal 18 Febbraio all'8 Aprile 2012

MAURO STACCIOLI. Gli anni del cemento 1968-1982

LAWRENCE WEINER. Ever so much / Mai così tanto

EX3 Centro per l’Arte Contemporanea Viale Giannotti n°81/83/85, Firenze

Dal 11 Febbraio al 13 Aprile 2012

Dal 20 Febbraio al 20 Aprile 2012

Galleria Il Ponte Via di Mezzo n°42/b, Firenze

BASE / Progetti per l’Arte Via San Niccolò n°18/r, Firenze

CLET Abrahaml'artista dei segnali stradali

IGNACIO URIARTE. Sequential Drawings

dal 18 febbraio al 18 marzo 2012 OPIFICIO Jm Piazza San Marco n°39,Prato

Dal 03 Marzo al 28 Aprile 2012 Galleria Gentili Via del Carmine n°11, Prato



RESMI

Canti Andalusi 21 gennaio - 15 febbraio 2012

Immaginaria Arti Visive Gallery via guelfa 22/a rosso Firenze t/f +39 055.2654093 +39 055.2696851 galleriaimmaginaria@alice.it - www.galleriaimmaginaria.com Lun-Sab: 9.30 - 13.00, 15.30 - 19.30 - Dom: 16.00 - 19.30


GALLERIA CONTINUA, San Gimignano (SI). Daniel Buren, 2010. Photo Ela Bialkowska

guida al contemporaneo L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A cura di Serena Vanzaghi


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GUIDA AL CONTEMPORANEO

Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea L’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea è costituita tra le Gallerie e le Associazioni culturali che operano nel settore dell’arte moderna e contemporanea e che esercitano l’attività di esposizione, promozione e/o vendita al pubblico di opere d’arte. L’ANGAMC ha lo scopo di rappresentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria rappresentata. L’obiettivo principale è quello di qualificare sempre più il mercato dell’arte e le sue potenzialità con la migliore preparazione professionale e culturale degli operatori, anche con interventi nell’ambito giuridico e amministrativo; inoltre promuove dibattiti e conferenze su temi d’interesse per gli associati. Il Delegato territoriale della Toscana è Mauro Stefanini: cell. 335 7054800 GALLERIE ASSOCIATE DELEGAZIONE TERRITORIALE TOSCANA ANGAMC

GALLERIA BIAGIOTTI ARTE CONTEMPORANEA

Il quinto atto; fino al 25/02/12. Autori: /barbaraguerrieri/group, Silvia Giambrone, Loredana Longo, Concetta Modica, Marco Maria Giuseppe Scifo. Curatrice: Helga Marsala. Sede: Via delle Belle Donne n° 39r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 214757 / Fax +39 055 214757. Biglietti: ingresso libero. Orario: dal martedì al sabato 14:00 19:00. Web: galleria@florenceartbiagiotti.com www.artbiagiotti.com ELEONORA D’ANDREA ARTE CONTEMPORANEA

Sede: Via Vincenzo Gioberti n° 14, 59100 Prato, Tel. / Fax +39 0574 574670 / Cell. +39 345 2816111. Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 - 19:00, sabato 10:30 - 13:00 / 16.00 - 20.00 (per tutti gli orari e i giorni non specificati su appuntamento al numero +39 345 2816111). Biglietti: ingresso libero. Web: gallery@elexpo.it www.elexpo.it SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

Sede: Via Ghibellina n° 164r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2340239 / Fax +39 055 2269190. Orario: dal lunedì al sabato 09:30 - 12:30 / 15:30 - 19:30. In


GUIDA AL CONTEMPORANEO

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collaborazione con: Exibart, Zerynthia – Associazione per l’arte contemporanea, RAM – radioartemobile. Biglietti: ingresso libero. Web: info@santoficara.it www.santoficara.it FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA

Vinicio Berti. Guardare in alto; fino al 19/02/12. Autore: Vinicio Berti. Catalogo: coedizione Carlo Cambi Editore – Centro d’Arte Spaziotempo, con testo di Carlo Frittelli. Sede: Via Val di Marina n° 15, 50127 Firenze, Tel +39 055 410153 / Fax +39 055 4377359. Orario: dal martedì al sabato 10:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30, lunedì, domenica e festivi su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: info@frittelliarte.it www.frittelliarte.it GESTALT ART GALLERY

Sede: Via Stagio Stagi n° 28, 55045 Pietrasanta (LU), Tel. +39 0584 790900. Orario: tutti i giorni 18:30 – 00:30. Ufficio Stampa: Gestalt Gallery press@gestaltagallery.it. Biglietti: ingresso libero. Web: info@gestaltgallery.it www.gestaltgallery.it GALLERIA GIRALDI

Sede: Piazza della Repubblica n° 59, 57123 Livorno, Tel. +39 0586 883022 / Cell. +39 329 8626020 / Fax +39 0586 887778. Orario: dal lunedì al sabato 10:00 13:00 / 17:00 - 20:00, domenica su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: info@galleriagiraldi.it www.galleriagiraldi.it ARMANDA GORI ARTE

Sede: Viale della Repubblica n° 64/66/68, 59100 Prato, Cell. +39 335 303142 - +39 338 5924449 / Fax +39 0574 604901. Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 19:00 o su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: studiomarchi@tin.it www.armandagoriarte.com GUASTALLA CENTRO ARTE

Filo ROSSO; fino al 18/02/12. Autori: Enrico Baj, Massimo Barzagli, Agostino Bonalumi, Bruno Ceccobelli, Sandro Chia, Roberto Crippa, Tano Festa, Piero Gilardi, Paolo Gubinelli, Renato Guttuso, Mark Kostabi, Paul Jenkins, Marino Marini, Piero Pizzi Cannella, Mimmo Rotella, Emilio Scanavino, Mario Schifano, Emilio Tadini. Curatori: Laura e Marco Guastalla. Sede: Via Roma n° 45, 57126 Livorno,


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GUIDA AL CONTEMPORANEO

Tel. +39 0586 808518 / Fax +39 0586 813514. Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 - 13:00 / 16:30 - 20:00, sabato 10:00 – 13:00. Biglietti: ingresso libero. Web: info@guastallacentroarte.com www.guastallacentroarte.com GALLERIA D’ARTE MENTANA

Arte iraniana a Firenze - 10 Artisti iraniani presentano i loro recenti lavori; fino al 14/02/12. Curatrice: Giovanna Laura Adreani. Catalogo: disponibile in galleria. Sede: Piazza Mentana n° 2/3/4r; 50122 Firenze, Tel. +39 055 211985 / Fax +39 055 2697769. Orario: dal lunedì pomeriggio al sabato 10:30 - 13:00 / 16:30 19:30. Ufficio Stampa: Dott.ssa Daniela Pronestì. Biglietti: ingresso libero. Web: galleriamentana@galleriamentana.it www.galleriamentana.it GALLERIA N° 38

Sede: Via del Battistero n° 38, 55100 Lucca, Tel. +39 0583 491104 / Fax +39 0583 491104. Orario: lunedì 16:00 – 19:30, dal martedì al sabato 10:00 - 13:00 / 16:00 19:30. Biglietti: ingresso libero. Web: info@gallerianumero38.com www.gallerianumero38.com GALLERIA OPEN ART

Mostra collettiva con una selezione di opere di Walter Fusi, Paul Jenkins, Jiri Kolar, Conrad Marca-Relli, Toti Scialoja; 01/02/12 – 29/02/12. Sede: Viale della Repubblica n° 24, 59100 Prato, Tel. +39 0574 538003 / Fax +39 0574 537808. Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 - 20:00, sabato 10:30 – 12:30 16:00 – 20:00. Biglietti: ingresso libero. Web: galleria@openart.it www.openart.it GALLERIA SUSANNA ORLANDO

Sede: Via Carducci n° 10, 55042 Forte dei Marmi (LU), Tel. / Fax +39 0584 83163. VETRINA: Via Sauro n° 3, 55045 Pietrasanta (LU). Orario: tutti i giorni 10:00 - 13:00 / 17:00 - 24:00. Ufficio Stampa: Federica Forti. Biglietti: ingresso libero. Web: info@galleriasusannaorlando.it www.galleriasusannaorlando.it BARBARA PACI

Sede: Piazzetta del Centauro n° 2, Piazza Duomo n° 25, 55045 Pietrasanta (LU), Tel. / Fax +39 0584 792666. Biglietti: ingresso libero. Web: info@barbarapaciartgallery. com www.barbarapaciartgallery.com


GUIDA AL CONTEMPORANEO

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GALLERIA POGGIALI & FORCONI

Paths Of The Destroyer; fino al 17/03/12. Autore: Pete Wheeler. Curatore: Lorenzo Bruni. Catalogo: disponibile in galleria. Sede: Via della Scala n° 35/A, 50123 Firenze, Tel +39 055 287748 / Fax +39 055 2729406. Orario: dal martedì al venerdì 10:00 - 13:00 / 15:30 - 19:00, sabato 10:00 – 13:00. Biglietti: ingresso libero. Web: info@poggialieforconi.it www.poggialieforconi.it GALLERIA IL PONTE

Mauro Staccioli. Gli anni del cemento 1968-1982; 11/02/12 – 13/04/12. Autore: Mauro Staccioli. Curatori: Andrea Alibrandi e Marco Niccoli. Catalogo: a cura di Andrea Alibrandi, Simona Santini; edizioni Il Ponte – Firenze. Vernissage: sabato 11 febbraio alle ore 18:30. Sede: Via di Mezzo n° 42/b, 50121 Firenze, Tel +39 055 240617 / Fax +39 055 5609892. Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 - 19:00. Ufficio Stampa: Susy Fabiani. Biglietti: ingresso libero. Web: info@galleriailponte.com www.galleriailponte.com SANGALLO ART STATION

Megacities; fino al 16/02/12. Autore: Christian Höhn. Testo critico: Roberto Mastroianni. Catalogo: disponibile in galleria. Sede: Via Fra’ Giovanni Angelico n° 5r, 50121 Firenze, Tel. +39 055 0517157 / Fax +39 055 0517518. Orario: dal martedì al sabato 10:00 - 13:30 / 15:00 - 19:00 (verificare telefonicamente, gli orari potrebbero subire delle variazioni). Biglietti: ingresso libero. Patrocinio: Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Web: info@sangalloartstation.it www.sangalloartstation.it GALLERIA LA SUBBIA DI PAOLA RAFFO

Sede: Via Barsanti n° 11, 55045 Pietrasanta (LU), Tel. +39 0584 283338 / Fax +39 0584 71647. Orario: tutti i giorni 10:00 - 12:00 / 17:00 - 19:00. Biglietti: ingresso libero. Web: gallerialasubbia@gmail.com TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE

Maestri moderni e contemporanei - Antologia scelta 2012. Sede: Lungarno Cellini n° 13/a, 50125 Firenze, Tel. +39 055 6812697 / Fax +39 055 6812020. Orario: dal lunedì al venerdì 09:00 – 13:00 / 15:30 – 19:30, sabato 11:00 – 13:00 / 14:30 – 18:30, domenica chiuso. Biglietti: ingresso libero. Web: info@tornabuoniarte.it www.tornabuoniarte.it


OVERGROUND

AFTER ART GALLERY di Frederik Ivanaj

Sede: Via Ghibellina n° 38r, 50122 Firenze, Tel. +39 328 7156628. Biglietti: ingresso libero. Web: frederik.ivanaj@tin.it www.ivanaj.com AORISTÒ - RISTORANTE SOPRA IL GLOBO

Sabrina Mezzaqui; fino al 04/02/12. Sede: Via De’ Buti n° 11, 51100 Pistoia, Tel. +39 0573 26506 / Fax +39 0573 307620. Web: info@aoristo.it www.aoristo.it ARIA ART GALLERY

Sede: Borgo Santi Apostoli n° 40/r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 216150 / Fax +39 055 4641406. Orario: dal lunedì al sabato 10:30 - 13:30 15:30 - 19:30, domenica su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: info@ariaartgallery.com www.ariaartgallery.com BASE / PROGETTI PER L’ARTE

MAURIZIO MOCHETTI - Binfinito, fino al 15/02/11. Autore: Maurizio Moschetti. • LAWRENCE WEINER – Ever so much / Mai così tanto; 20/02/12 – 20/04/12. Vernissage: sabato 18 febbraio alle ore 18:00. Sede: Via San Niccolò n° 18r, 50123 Firenze, Tel +39 055 602102 / Fax +39 055 2207281. Orario: dal martedì al sabato 18:00 – 20:00 (dalle 20:00 alle 24:00 come vetrina). Biglietti: ingresso libero. Patrocini: Attività promossa dagli artisti del collettivo BASE X BASE e con il contributo della Regione Toscana/Toscanaincontemporanea 2011. Web: info@baseitaly.org www.BaseItaly.org EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea

JACOPO MILIANI. Do you believe in mirages? – Progetto vincitore della seconda edizione del Premio EX3 Toscana Contemporanea; 18/02/12 – 08/04/12. Autore: Jacopo Miliani. • Voglio soltanto essere amato – Progetto a cura di MAP – Multimedia Art Platform; 18/02/12 – 08/04/12. Autori. 38 artisti, 31 scrittori, 23 curatori, 15 intellettuali a confronto. Curatori: Gabi Scardi e Ruth Cats. Sede: Viale Giannotti


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n° 81/83/85, 50126 Firenze, Tel +39 055 628 7091 / +39 055 628 8966. Orario: dal mercoledì alla domenica 11:00 – 19:00. Chiuso il lunedì e il martedì. Biglietti: ingresso libero. Ufficio Stampa: Davis & Franceschini, Tel. +39 055 234 7273 / Fax +39 055 234 7361, davis.franceschini@dada.it www.davisefranceschini.it. Comunicazione: Neri Torrigiani, Tel. +39 055 26 54 590, www.torrigiani.com. Patrocini: Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Attività Produttive, Consiglio di Quartiere 3. Web: info@ex3.it www.ex3.it F_AIR - FLORENCE ARTIST IN RESIDENCE

The Reading Room; fino al 11/02/12. Curatrice: Lucia Giardino. Sede: Via San Gallo n° 45/r, 50126 Firenze. Ufficio Stampa: Ufficio Stampa Palazzi communications@ palazziflorence.com. Web: fair@fua.it www.fair.palazziflorence.it FRASCIONE ARTE

Sede: via Maggio n° 60r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 2399205. Orario: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00, lunedì 15:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero. Web: info@frascionearte.com www.frascionearte.com GALLERIA GENTILI

IGNACIO URIARTE. Sequential Drawings; 03/03/12 – 28/04/12. Autore: Ignacio Uriarte. Vernissage: sabato 3 marzo alle ore 18:00. Sede: Via del Carmine n° 11, 59100 Prato, Tel +39 0574 606986 / Fax +39 0574 443704 / Skipe galleriagentili. Orario: dal martedì al sabato 14:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero. Web: info@galleriagentili.it www.galleriagentili.it GALLERIA I.A.C. -Impruneta Arte Contemporanea-

Ambiente uomo e le tre civiltà; 04/02/12 – 19/02/12. Autore: Piero Alessandra (fotografia). Vernissage: sabato 4 febbraio alle ore 17:00; introducono la mostra l’autore e Valeria Russo, docente di psicologia della comunicazione. Note: venerdì 17 febbraio alle ore 21:00 si terrà un incontro con il fotografo fiorentino Edoardo Agresti, vincitore del contest 2011 National Geographic. • New entry 2011-2012. Mostra di arti visive con opere di fotografia, pittura e scultura; 25/02/12 – 04/03/12. Autori: Enrica Barozzi, M. Grazia Bartali, Gerardo Cammarota, Viola Granucci, Vincenzo Ianniciello, Mauro Innocenti, Susan Leyland, Mariano Mellini, Luca Mommarelli, Lorena Nocentini, Alessandro Poggianti, Lorella Pubblici, Oronzo Luciano Vittorio Ricci, Vittoria Angela Romei, Sylvia Teri. Curatore: Consiglio Direttivo Art Art Vernissage: sabato 25 febbraio alle ore 17:00. Sede: Via


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della Croce n° 41, 50023 Impruneta (Fi), Cell. +39 333 7405522. Orario: dal martedì alla domenica 16:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero. Ufficio Stampa: inpiaz@alice.it +39 339 7854375. Patrocinio: Comune di Impruneta. Biglietti: ingresso libero. Web: artart@artartimpruneta.it www.artartimpruneta.it CASA MASACCIO -Centro per l’Arte Contemporanea-

Sede: Corso Italia n° 83, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel. +39 055 9126283 / Fax +39 055 942489. Orario: giorni feriali 15:00 – 19:00, lunedì chiuso. Patrocini: Regione Toscana, Provincia di Arezzo. Ufficio Stampa: Ambra Nepi Comunicazione, Tel. 055 244217 / Cell. 348 6543173, info@ambranepicomunicazione.it www.ambranepicomunicazione.it. Biglietti: ingresso libero. Web: casamasaccio@ comunesgv.it www.casamasaccio.it SIMBOLI ART GALLERY

Artisti in Santa Croce; 03/02/12 – 29/02/12. Autori: Alessandra Vernocchi, Alessandro preti, Anna Gatto, Antonio Castaldo, Gianfranco Bianchi, Giorgia Cavanna, Ignazio Galfano, Il Petroniano, Lisa Bernardini, Luisa Modoni, Marcello Biagiotti, Mauro Comini, Monica Fior, Oddo, Olivia Bassetti, Paola Minello, Roberto Tomba, Sarhtori, Sauro Benassi, Stefano Bettini, Teresa Ancora, Thomas Ortolan, Davide Foschi, Rubens Fogacci, Francesco Lamandini, Claudia Marchi, Dario Di Franco, Danilo Giusino, Giulia Scalinaci. Vernissage: venerdì 3 febbraio alle ore 18:00. Sede: Via di San Giuseppe n° 6/r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 0502418, Cell. +39 349 1438941. Orario: dal martedì alla domenica 10:00 – 13:00 15:00 – 20:00, chiuso il lunedì mattina. Biglietti: ingresso libero. Note: mostra organizzata in collaborazione con la galleria WIKIARTE (Bologna). Web: info@simboliartgallery.com www.simboliartgallery.com GALLERIA DEL TEATRO ROMANO

Collezionare Futuro – Televendita; ogni giovedì dalle 23:00 alle 24:00 - CANALE 78 (per la Toscana canale 687). Curatore/in studio: Simone Gianassi. Note: progetto “Officin-Art” per artisti emergenti. Per maggiori informazioni consultare il sito della galleria. Sede: Via Portigiani n° 34/36, 50014 Fiesole (Fi), Tel. +39 055 599626 – Drawing Room: Piazza Mino 9, 50014 Fiesole (Fi). Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 - 19:30, domenica e festivi su appuntamento. Note: saranno presenti gli artisti. L’evento sarà ripreso dalle telecamere di Toscana TV. Biglietti: ingresso libero. Ufficio Stampa: Tel. +39 328 6355360. Direttore Artistico: +39 333 6060636. Art Promoter: Tel. +39 333 6740215. Web: info@galleriadeltatroromano.com www.galleriadelteatroromano.com


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MAPPA DEL CONTEMPORANEO - FIRENZE 1 / After art gallery Via Ghibelina n°38/r 2 / ARIA ART GALLERY Borgo Santi Apostoli n°40 3 / BASE / PROGETTI PER L'ARTE Via San Niccolò n°18/r 4 / GALLERIA BIAGIOTTI ARTE CONTEMPORANEA

Via delle Belle Donne n°39/r 5 / GALLERIA CIVICO 69, Via Ghibellina n°69/r 6 / EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea Viale Giannotti n°81/83/85 7 / F_AIR - FLORENCE ARTIST IN RESIDENCE Via San Gallo n°45/r

8 / SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Via Ghibellina n°164/r 9 / FRASCIONE ARTE Via Maggio n°60/r 10 / FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Via Val di Marina n°15 11 / GALLERIA d’ARTE MENTANA Piazza Mentana n°2/3/4r


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21 6 12 / MNAF. MUSEO NAZIONALE ALINARI PER LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA Piazza Santa Maria Novella n°14/ar 13 / PALAZZO PITTI Piazza Pitti n°1 14 / GALLERIA POGGIALI & FORCONI

Via Della Scala n°35/a 15 / GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n°42/b 16 / SAN GALLO ART STATION Via Fra' Giovanni Angelico n°5/r 17 / Simboli art gallery Via di San Giuseppe n°6/r 18 / C.C.C.S. Centro di Cultura Contemporanea Strozzina Palazzo Strozzi - Piazza Degli Strozzi n°1

19 / STUDIO N.B. & ENTR’ARTe POSSIBILITIES OF ART Via De’ Serragli N°79/r, 20 / GALLERIA DEL TEATRO ROMANO Via Portigiani n°34/36, Fiesole 21 / TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Lungarno Cellini n°13/a



GUIDA AL CONTEMPORANEO

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ARTE FIERA ART FIRST 2012 Bologna, 26 – 30 gennaio Il mercato va avanti nonostante tutto. E la notte si fa bianca nel capoluogo emiliano. Arte per tutti, almeno questo si auspica.

Come per ogni fenomeno socio-economico che perdura in questi tempi durissimi, viene da chiedersi quale sia la sua ragion d’essere. La connaturata e inevitabile mercificazione dell’arte, che si perpetua e istituzionalizza nei sistemi fieristici, si presenta ancora una volta ai nostri occhi e chissà quanto riesca veramente a coinvolgere e a penetrare l’immaginario di tutti noi, addetti ai lavori e non. L’Italia crolla, eppure c’è ancora una nicchia di cittadini, i cosiddetti collezionisti, che compra arte, investe sulle opere, con maggiore attenzione verso la contemporaneità piuttosto che nei confronti dei grandi classici della modernità, come si apprende dalle indagini di mercato. E poi c’è tutto quel popolo di curiosi, che si aggira fra le varie proposte culturali, probabilmente caratterizzato ancora da un interesse puro, un “interesse disinteressato”. L’arte va avanti e con essa i luoghi adibiti alla sua esposizione e al suo commercio: di questo bisogna prendere

semplicemente atto, forse senza porsi neanche troppe domande sostanziali. In questa realtà, che è la nostra realtà, Arte Fiera Art First a Bologna rimane sicuramente uno degli eventi imperdibili, tra i più seguiti e conclamati, anche per la sua aura, oramai, di tradizione. Siamo infatti giunti all’edizione numero 36. Dal 2004 la direttrice è Silvia Evangelisti e da sette anni la fiera ha deciso di espandersi e di rompere le barriere con la città, trasformando Bologna in una mostra d’arte a cielo aperto. Con Bologna Art First, all’insegna di «A bordo del cuore d’oro» (nome ripreso dall’astronave di Guida Galattica per Autostoppisti) e sotto la direzione di Julia Draganovich, l’arte diviene «OFF» e invade tutta la città, con una serie di eventi che dureranno fino al 26 febbraio. La notte del 28 gennaio è stata inoltre interamente dedicata al lato outside con Art White Night e chiunque, non solo quelli del settore, ha potuto visitare svariati luoghi dedicati all’arte: gallerie, negozi,

Nella pagina a fianco: Veduta dell’installazione di Jacob Hashimoto, Armada, 1999-2011, 724 barche di legno, cotone, metallo dipinto, 4,40 x 10, 50 m, Courtesy Arte Fiera Art First Bologna


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Valerio Berruti, Nel suo nome, 2011, cemento armato e affresco. Installazione, misure ambientali. Courtesy marcorossi artecontemporanea

musei… gratuitamente offerti al popolo della notte; fra tutti spiccava Palazzo Pepoli, della Fondazione Carisbo, riaperto per l’occasione con il nuovo museo, alquanto campanilista, sulla storia di Bologna. Una miriade di eventi collaterali, quindi, difficili da seguire in toto. Ma veniamo ai vecchi padiglioni: al numero 16, con le sue opere storicizzate, e ai numero 21 e 22, con le loro nuove proposte accanto ai classici della modernità. Tante defezioni, numero ridotto di gallerie, che comunque rimangono 150, cosa che, a detta dei galleristi stessi, rende i visitatori meno sparpagliati e più portati, quasi paradossalmente, a comprare. Buona presenza delle gallerie toscane – molto belle le opere di Valerio Berruti (Alba CN 1977) presentate da Marcorossi arte contemporanea, che ha sede a Milano e a Pietrasanta (LU) – e

ovviamente delle autoctone; numerose e interessanti anche le venete – tra le quali spicca Studio La Città di Verona, con la poetica installazione di lignee barchette ad opera di Jacob Hashimoto (Greeley, Colorado, USA 1973) e curiosamente intitolata Armada (1999-2011) – che non sfigurano di fronte al troneggiare delle milanesi; curiosa presenza di non poche gallerie parigine, a scapito, forse, degli storici rivali tedeschi; non molte le gallerie del centro Italia, pochissime le romane e ancora meno quelle del Sud. Ecco l’arte oggi: dai capannoni futuribili e ben allestiti, fino ai portici e a quei mattoncini rossi di una delle città più signorili d’Italia, nella speranza che il reale coinvolgimento segua la buona organizzazione. Alessandra de Bianchi


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Buenos Aires Tango Via delle Ruote, 14 r - Firenze tel. +39.055.38 41 305 - +39.339.82 86 580 info@buenosairestango.it - www@buenosairestango.it

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Massimo Biagi

Frammenti. Grigi - graficismi e dintorni A cura di Anna Brancolini Galleria LATO, Prato

dal 21/01/12 al 11/02/12


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Entrando a LATO, studio di giovani architetti e spazio espositivo dedicato alle mostre d’arte contemporanea, ci è possibile conoscere il percorso artistico di Massimo Biagi (Pistoia, 1949) che da sempre ha cercato di esprimere attraverso la sintesi e l’essenzialità la forza motrice della vita.

Varcata la soglia della galleria un eccitoplastico, opera realizzata in legno sagomato e dipinto, cattura immediatamente la nostra attenzione: la tavola è animata da segni vibranti e dinamici, segni aerei che rigano la superficie della tela come una pioggia impalpabile. Opere con forme diverse realizzate su supporti differenti sono cosparse di linee che si infittiscono intorno a figure circolari dalle quali sembra generarsi un magma vitale. Vortici di energia, flussi, linee travolgenti e dinamiche sono creati dalla gestualità dell’artista come atto emotivo. Ecco dunque cos’è il graficismo: un segno di sé, uno scoppio polisignificante che aspira ad una totalità assoluta. Un segno portatore di idee successivamente esplicate nel I Manifesto graficista del ’78, si ravvisa già nell’opera del ’76 sebbene il suo colore di sfondo sia differente rispetto alle opere che caratterizzeranno il periodo successivo. Un video degli schizzi dell’artista e le opere plastiche sono legati dal medesimo fil rouge: l’insofferenza del limite ben espressa da questi agglomerati di forze e di energia che cercano di oltrepassare lo spazio in cui si trovano. Tutto ciò avviene perchè l’artista fa sì

che i tratti di penna e pennarello si dirigano fino all’estremità del legno o della tela con il fine di invaderla e valicarla. Biagi trae ispirazione dai miti e dalle storie sull’origine del cosmo con l’intento di esprimere in una sola opera il principio della vita. L’uovo rosso dell’89 è infatti la sintesi di una forza generatrice, e archetipo della nascita. Colpisce la volontà dell’artista di manifestare il prolungamento dell’opera d’arte nel quotidiano, come fa con la sedia graficista del ’91. Da segni minutissimi e afigurali si passa alle opere estroflesse su cui l’artista si è più concentrato negli ultimi anni. Sculture in legno piegato su cui si utilizza la tecnica dell’asportazione della materia. Il dinamismo pervade quest’arte di sintesi e di energia vitale: tante sono le sensazioni che l’artista riesce a trasmetterci. L’uso della parola non rende giustizia a queste opere: solo una personale esperienza visiva ci mette in condizioni di cogliere l’essenza del percorso artistico di Massimo Biagi facendoci così superare le barriere dell’intangibilità e dell’astrattezza. Elisa Frego

Nella pagina a fianco: Massimo Biagi, Frammenti, veduta parziale dell’allestimento, 2012. Courtesy Lato.


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Intervista a

mauro moriconi a cura di Nicola Cecchelli

My plastic Japan è la seconda esposizione di Mauro Moriconi a New York, una personale che non è ancora terminata ma è già un successo... un’intervista flash all’artista appena rientrato in Italia...

Nicola Cecchelli: Il sottoscritto, insieme a tutti i lettori di i.ovo, vuole intanto sapere le tue prime impressioni dell’esperienza espositiva newyorkese e come hai trovato la (vecchia?) capitale del mondo rispetto alla tua prima volta... Mauro Moriconi: Posso subito dire che l’esperienza è stata fantastica! Quando sono arrivato nella mia galleria di New York (CATM Chelsea) ho trovato il pavimento verniciato di rosso, in modo che riprendesse in parte il colore delle maiko rappresentate nelle mie opere. Non mi aspettavo di trovare così tanti visitatori, collezionisti e star e di vendere in pochissime ore i miei lavori. La Grande Mela ogni volta è sempre più interessante: vi scopro sempre qualcosa che non sapevo o che non avevo visto... N.C.: Nella serie My plastic Japan la figura di una tradizionale geisha ricorre in molti luoghi diversi tra di loro come

un’evanescente apparizione circondata da una sorta di aura sovrannaturale... che cosa risiede alla base di questo ciclo di opere? M.M.: La maiko è una geisha in fieri. A me interessava proprio il concetto di cambiamento, rafforzato dalla percezione di contrasto tra Natura e la maikobambola-in-plastica, temi ricorrenti in ogni mio lavoro. La maiko è il personaggio chiave delle opere della serie My plastic Japan, e la troviamo, con quello che rappresenta, nelle diverse situazioni di vita (o nei luoghi della nostra immaginazione): nella metro, in una via dello shopping o in contesti tradizionali come all’entrata di un tempio o semplicemente nella natura. Quello che voglio comunicare è un senso di stupore e, perché no, di estraniamento... N.C.: La tua ricerca si sviluppa all’insegna dell’interdisciplinarietà: ritieni che ciò sia

Nella pagina a fianco: Mauro Moriconi, J13 Deer, stampa su allumino con incisione, 64 X 97cm, 2011. Courtesy Die Mauer Arte Contemporanea, Prato e CATM Chelsea, New York.


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Mauro Moriconi, J14 Shadows, stampa su allumino con incisione, 64 X 97cm,2011. Courtesy Die Mauer Arte Contemporanea, Prato e CATM Chelsea, New York.

una prerogativa di un artista contemporaneo? M.M.: Trovo molto interessante la sua domanda. Credo che oggi ci siano molte più possibilità per un artista di sperimentare varie tecniche rispetto al passato. Riguardo alla mia di produzione, l’approccio interdisciplinare è stato imposto dal mio desiderio di creare un linguaggio che potesse essere decifrato su più livelli e potesse rendere più intensa e interessante l’esperienza di chi si trova di fronte alle opere...

M.M.: Ho conosciuto personalmente il Maestro durante la mia tesi nel 2003. È stato lui che mi ha spiegato in modo molto dettagliato la sua tecnica del dècollage. Era una persona formidabile e molto interessata alla mia esperienza di artista: ricordo ancora che una volta, nonostante la sua agenda fitta d’interviste con quotidiani e riviste specializzate, lui preferì trascorrere del tempo con me! Fu per me un incoraggiamento importante e un forte segno di rispetto e ammirazione per il mio lavoro di giovane artista.

N.C.: Dal comunicato stampa della mostra ho letto con interesse la tua frequentazione con Mimmo Rotella. Ti va di concludere questa breve chiacchierata svelandoci qualcosa sul Maestro calabrese?

Mauro Moriconi è nato nel 1980 a Lucca. Vive e lavora tra Lucca e Prato. Nicola Cecchelli è critico d’arte e curatore indipendente. Vive e lavora tra Firenze e Piombino (Li).


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-PITTI IMMAGINE UOMO 81°Fortezza da Basso, Firenze

Dal 10 al 13 gennaio 2012 L’imperativo per la moda maschile al tempo della crisi? Innovazione e qualità artigianale per un’eleganza senza eccessi. E’ di scena Pitti Uomo, tra design, eventi, nuove tendenze e un certo interesse per il mondo dell’arte.

Anche questo gennaio è tornato, con la sua 81° edizione, Pitti Uomo, indiscusso evento di riferimento internazionale per la moda maschile che, per qualche giorno, ha vivacizzato la vita fiorentina con diversi eventi. 1072 marchi, 12 sezioni e 59 000 metri quadrati di superficie espositiva: così sono stati presentati a buyers e stampa progetti speciali e nuove collezioni per la stagione A/I 2012/13. Tema guida di questa edizione invernale è stato It’s Graphic Now! The words of the Future, un tributo alla comunicazione visiva e alla sensibilità di tradurre il presente in segni ed atmosfere, grazie al lavoro di 14 graphic designers internazionali. Davvero molti gli appuntamenti che si sono succeduti con ritmo incalzante nei giorni della manifestazione; ma se

brand come Jimmy Choo ed Alexander McQueen, con la contemporary line McQ, sono state le nuove presenze in fiera, guest designer è stata la maison Valentino che ha proposto uno splendido evento a Palazzo Corsini. Interessante poi il Pitti Uomo Special Project con lo show di Hardy Amies, couturier della Regina Elisabetta, e originale la collaborazione con la Tokyo Fashion Week che ha consentito ad alcuni tra i migliori designers del panorama giapponese di approdare a Firenze. Pitti Uomo, che anche quest’anno ha registrato un bel successo, grazie ad un incremento dei compratori esteri, ha mostrato amore per la tradizione artigianale e attenzione alla qualità dei materiali, per un uomo elegante e curato, creativo ma senza eccessi. E proprio al tema del-

Nella pagina a fianco: Art Installation presso lo stand Bruno Magli, Pitti Immagine Uomo 81. Courtesy Bruno Magli


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New Beats @ Pitti Immagine Uomo 81. Foto by Michele Michelsanti. Courtesy Pitti Immagine

la creatività legato in modo più stretto al mondo dell’arte si sono rivolti diversi brand a partire da Gherardini che, con una mostra-evento presso l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze, ha presentato la Pretiosa, elegante borsa modellata su un disegno di Leonardo da Vinci. Se il gruppo RCS, con Firenze & Fashion, ha proposto, per le vie del centro, installazioni temporanee di giovani street graphic artists italiani, anche Sweet Years ha presentato uno “streetstand” con un immenso murales creato da Fabrizio Sarti. Infine si è distinto Bruno Magli che, beneficiando dell’ingresso del nuovo direttore creativo Max

Kibardin, ha presentato la splendida installazione, curata da Milovan Farronato, Identità maschili in movimento, in cui tre artisti contemporanei (I.Muroni, A.Franceschini e P.Gonzato), intervenendo con vari materiali su un modello inedito di calzature, hanno mostrato un processo di progressiva saturazione materica come vera stratificazione identitaria. Pitti Uomo dunque si conferma, per la nostra città, una grande occasione per presentare nuove tendenze e aprire una finestra sul mondo. Cecilia Fontanelli


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RAYMOND HOOGENDORP

“The Wings of Colours” Dutch abstract paintings a cura di Vito Abba e Giada Rodani Present Art Space, Firenze

fino al 29 Febbraio 2012


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Approdano a Firenze le macchie gestuali di Raymond Hoogendorp, artista olandese classe 1973, che con il suo espressionismo astratto ha elettrizzato la terra del Sol Levante.

L’Oltrarno fiorentino ha da sempre parlato la lingua dell’arte, del saper fare, del mestiere di qualità. Ancora oggi pulsa di creatività e di innovazione, grazie anche alle numerose gallerie che trovano qui il loro habitat naturale. Present Art Space è una di queste: uno spazio dal respiro internazionale, nato, studiato e voluto come “ponte” tra Oriente ed Occidente, per veicolare identità artistiche e cultura, scoprendo e promuovendo con cura e passione le ultime tendenze del mondo dell’arte. È appunto il caso di Raymond Hoogendorp (Amsterdam, Olanda, 1973), che dopo i successi ottenuti al Rijksmuseum di Amsterdam, sua città natale, alla Korea International Art Fair e all’OpenArtCode Paris al Grand Palais, fa tappa a Firenze per la sua prima personale italiana. Blocchi di colori primari scagliati su grandi tele, gesti e contenuti che richiamano Pollock e il suo espressionismo astratto, l’arte di Raymond è un tripudio di colori freschi e briosi, di un’istintualità giocosa, che abdica al figurativismo in nome di un’armonia plastica di vernici dalle nuance emozionali, talvolta urlate, talvolta appena sussurrate. L’azione stessa del dipingere è protagonista: grandi sfondi bianchi che si

animano imprevedibilmente con vivaci macchie di colore lasciate libere di conquistare ogni spazio della tela, creando isole cromatiche, dove gli acrilici si incontrano e si amalgamano fino a formare concrezioni vibratili dalla musicalità “contrappuntistica”, fatta di materia ed impalpabilità. Come ha dichiarato la curatrice della mostra, Giada Rodani: “Il fascino maggiore di una tela Raymond risiede nell’istantanea forza ed energia che riesce a diffondere tutt’intorno, nell’imprevedibilità con cui i rivoli di colore si incontrano e prendono forma, conferendo all’opera finita un movimento perpetuo, una vibrazione pulsante, in cui lo sguardo dello spettatore si dilata e spazia liberamente determinando il ritmo e la successione di quel brulicante universo di colori”. Eleonora Ciambellotti

Nella pagina a fianco: Raynond Hoogendorp, Warmth, acrilico su tela, 180 x 180 cm, 2011-2012. Courtesy the artist. In questa pagina: Raynond Hoogendorp, Elephant, acrilico su tela, 200 x 400 cm, 2011-2012. Courtesy the artist.


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SIMULTANEA – SPAZI D’ARTE Intervista a Roberta Fiorini e Daniela Pronestì Nasce a Firenze un luogo pensato promuovere l’ Arte Contemporanea. Simultanea – Spazi d’Arte e uno spazio curatoriale diretto da Daniela Pronestì e Roberta Fiorini.

Stefania Rinaldi: All’interno della presentazione di Simultanea - Spazi d’Arte ponete l’accento sulla vostra funzione di spazio curatoriale per la promozione dell’ Arte Contemporanea, prendendo le distanze dal termine “Galleria d’Arte”: Daniela Pronestì: Lo spazio di Simultanea nasce con il preciso intento di aprire un punto di contatto tra diverse realtà che ruotano intorno e all’interno del mondo dell’arte, di mettere in comunicazione e di collegare situazioni di cui il territorio fiorentino è ricco ma che hanno troppo spesso una vita isolata e addirittura sconosciuta l’una dall’altra. Simultaneità, come dice la stessa parola, scelta per rappresentare uno spazio in cui creare una mediazione, una connessione di più visioni. S. R.: Da dove è nata l’idea di collaborare insieme a questo progetto: Roberta Fiorini: Conosco Daniela già da tempo ed ho già collaborato in precedenza con lei in occasione di un intervento nel corso della “Giornata del

Contemporaneo” a Rovereto. Da li abbiamo iniziato a confrontare le nostre idee e ci siamo rese conto di avere una visione molto simile sul percorso che l’arte ha intrapreso e sul senso stesso del “Fare Arte” nella società contemporanea. S. R.: Con quale criterio create la vostra selezione di progetti curatoriali e di artisti: R. F.: Il nostro è uno spazio nuovo e gli artisti che espongono e i progetti che abbiamo in preparazione devono rispecchiare l’idea di spazio multiculturale e “aperto”. Gli artisti devono confrontarsi prima con le tematiche e le idee da noi proposte e con lo spazio, per trovare una dimensione comune all’interno di esso. In questo diventa centrale il nostro ruolo di mediazione, organizzazione e promozione degli eventi. La nostra scelta curatoriale deriva dalle diverse esperienze maturate in anni di collaborazioni con l’ambiente artistico e culturale, per promuovere un’idea


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Simultanea Spazi d’Arte, veduta parziale dello spazio. Courtesy Simultanea Spazi d’Arte, Firenze.

dell’arte come soggetto dinamico, libera e proiettata verso una politica di dialogo, aperta al cambiamento, figlia del contemporaneo. S. R.: Quali sono allora le attività che intendete promuovere all’interno di Simultanea: D. P.: Le idee sono molte e vanno dall’allestimento di mostre personali e collettive, all’istituzione di concorsi tematici con cui gli artisti si dovranno confrontare e una serie di eventi in cui sarà possibile per il pubblico avere un

maggiore relazione con l’artista e il suo lavoro, guidato nella lettura delle opere anche dalla presenza del curatore e del critico. Inoltre il campo artistico verrà esteso anche al design e in generale alla promozione dell’esperienza creativa. Daniela Pronestì e Roberta Fiorini sono proprietarie e curatrici dello spazio Simultanea Spazi d’Arte di Via San Zanobi a Firenze. Stefania Rinaldi è artista e curatrice di mostre. Vive e lavora a Firenze.


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Brac’s art on table / Elvira Muntoni

Le città invisibili Libreria Brac, Firenze

Dall’ 1 al 29 febbraio 2012 Alla Brac prosegue l’appuntamento mensile di mostre “orizzontali”: ancora una volta tovagliette plasticate tornano a essere insolito display di immagini d’arte.

Una galleria di illustrazioni si propone ai visitatori della Libreria che possono scegliere il coperto preferito provvisoriamente nella pausa pranzo o per sempre comprandola per i pasti da consumare a casa o in ufficio. Non è un’idea molto consueta ma indubbiamente originale che da diversi mesi viene proposta alla Brac, la libreria d’arte e cucina. Questa volta è Elvira Muntoni, sarda, classe ’79, che propone un percorso di immagini cominciato nel 2009 a Barcellona e ispirato all’intramontabile classico della nostra letteratura: Le città invisibili di Italo Calvino, illustrate su circuiti di tastiere. Come Marco Polo è chiamato a raccontare a Kublai Khan dei suoi viaggi e delle città meravigliose che ha visto al confine, estremamente labile, tra realtà e fantasia, così Elvira racconta

a noi ospiti della Brac il suo viaggio per le stesse città. E così, ad esempio, ecco Diomira, con le sessanta cupole d’argento che risplendono pulsanti su un elettrico blu; poi Maurilia, dove immagini del passato vengono proposte ai visitatori, come le cartoline di cui parla Marco Polo a Kublai Khan, e sono collegate tra loro da filamenti elettronici che sembrano creare connessioni temporali.; ancora c’è Zirma con i suoi alti grattacieli tra cui volano, pericolosamente vicini, dirigibili imponenti e fluttuanti ad un tempo e poi ci sono l’indefinita e indefinibile Aglaura - secondo lo stesso testo calviniano - e Marozia, divisa in due in due parti - la città del topo e quella della rondine- o Despina, in cui le sagome nere di una barca e di un cammello risaltano sullo sfondo chiaro percorso da filamenti elettronici e ricordano gli unici due


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Elvira Muntoni, Diomira. Courtesy the artist.

Elvira Muntoni, Zirma. Courtesy the artist.

Elvira Muntoni, Aglaura. Courtesy the artist.

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Elvira Muntoni, Marozia. Courtesy the artist.

Elvira Muntoni, Despina. Courtesy the artist.

mezzi per raggiungere la città. Il filo conduttore di queste opere è in effetti l’essere illustrate su circuiti di tastiere dei computer: perché Elvira Muntoni è attratta, affascinata dal funzionamento elettronico di queste protesi di cui ogni giorno facciamo uso per instaurare collegamenti, creare contatti, mantenere legami. Ed è interessante notare che l’artista usi proprio questa tipologia di oggetto la cui funzione, così centrale oggi, è principalmente legata alla comunicazione per illustra-

re una delle storie di Calvino che più di altre ci parla di lontananza, isolamento, difficoltà di rapporti. A questo punto la domanda è inevitabile: Elvira ha veramente seguito il percorso di Marco Polo fotografando per noi Le città invisibili o ancora una volta noi, novelli Kublai Khan, siamo rimasti vittime della fantasia? Serena Bedini


HAMELIN

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Intervista a

Marco Vichi Da poco uscito il suo nuovo romanzo è già in testa alle classifiche: una trama appassionante che ha per protagonista il commissario Bordelli, personaggio di grande umanità. Marco Vichi gioca con noi di i.OVO e ci concede un’intervista su Bordelli, il destino e…

Serena Bedini: Il commissario Bordelli, è un personaggio molto particolare: ha un carattere forte, ben definito, ma non senza debolezze. In questo nuovo romanzo è palese la sua umanità e vulnerabilità ma al contempo anche la sua capacità di rimettersi in gioco ancora una volta. Sembra quasi una persona che esista realmente... è così? Marco Vichi: Certo che esiste... Ogni tanto vado a trovarlo e lui mi racconta una storia. S.B.: In La forza del destino Bordelli si sente sconfitto: ritieni che sia necessaria la sconfitta per ricominciare a credere in qualcosa o ogni sconfitta ci costringe lentamente ad abbandonare la presa? M.V.: Dipende dal carattere di ognuno. C'è chi vive la sconfitta come una piccola morte e chi invece dalla sconfitta esce con un senso di libertà che gli permette di trasformare la vita. S.B.: Il destino esiste veramente o è solo un utile espediente per scrittori? M.V.: Non saprei mai dare una rispo-

sta, ma una volta, molti anni fa, su insistenza di un amico mi sono fatto leggere la mano da una signora: non ha sbagliato nulla, ogni cosa che mi ha detto si è verificata... e l'ultima "profezia" era distante quattro anni. Non mi farò mai più leggere la mano da nessuno, non voglio sapere nulla del futuro. Ma mi è rimasta dentro la sensazione che il Destino esista, anche se per indole sono più portato a credere nel Caso. S.B.: Prima che il destino entri in azione, Bordelli si arrende apparentemente e si dà all’otium tanto amato dagli scrittori classici latini: la coltivazione delle piante, la vita tranquilla diventano il suo rifugio. Non è la prima volta che nei tuoi libri appare questo tipo di "fuga", mi riferisco ad esempio a Nero di luna (2007) in cui il protagonista faceva una scelta simile per ritrovare la sua ispirazione di scrittore. Anche tu cerchi sostegno e rifugio nella quiete della campagna? M.V.: Sono nato e cresciuto a Firenze, ma vivo in campagna da quasi trent'anni. Mi piace camminare, mi piace il si-


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lenzio. Nessuno mi riporterà in città, anche se a volte il ritmo della metropoli mi diverte (non parlo di Firenze, ovviamente). S.B.: La violenza è pane quotidiano per Bordelli che suo malgrado si confronta con la bassezza degli uomini e per Marco Vichi, descrivere violenze è un modo per difendersi dall’aggressione delle immagini e delle storie a cui quotidianamente i media ci sottopongono? M.V.: Non saprei dire come mai ho la tendenza a raccontare la parte peggiore dell'uomo, forse è un esorcismo, o forse è un modo per conoscere più da vicino ciò che mi spaventa. Ma mi piace anche scrivere storie con i toni della commedia. Comunque sia, anche raccontando la storia più cupa cerco sempre una scrittura "leggera".

Firenze

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(le murate)

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S.B.: Scrivere un buon noir significa imbastire una buona trama che riesca ad indurre nei lettori emozioni molto forti, tensione, per non dire paura. Sei d’accordo? M.V.: Mi permetto di dissentire. Questa idea che un buon romanzo, soprattutto un noir, sia costituito da una "buona trama" è un grande inganno. È per questo che molti romanzi di genere sono scritti male, proprio perché ci si è fidati di una bella trama studiata a tavolino. L'illusione viene dal fatto che un bel romanzo ovviamente racconta una "storia", e dunque si ha l'impressione che sia appunto la trama a farci emozionare. Ma così non è. I romanzi belli, quelli che ci coinvolgono in profondità, sono fatti di ″scrittura". È la scrittura che ci trascina dentro le vicende. La trama è secondaria. Molti romanzi meravigliosi di ogni epoca hanno trame di poco conto, mentre la cattiva scrittura fa un buco nell'acqua anche se ha per le mani una storia bellissima. Marco Vichi è scrittore. Vive in Toscana. Serena Bedini è caporedattrice di i.ovo. Vive e lavora a Firenze.


derb

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SENTORI D’ORIENTE di Sofia D’Alessandro

libreria con caffetteria cucina franco – maghrebina spazio espositivo per mostre ed eventi culturali riviste e quotidiani in consultazione wi –fi area artigianato dal maghreb collezioni in argento

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Intervista a

patrizia pepe a cura di Alessandra Petrelli

Alessandra Petrelli: Partiamo dall’argomento che contrassegna la nostra nuovissima rubrica: come si intercettano secondo Patrizia Bambi le nuove tendenze? Patrizia Bambi: La “strada” è ancora oggi un punto d’osservazione straordinario. Perché esprime la moltitudine di culture, desideri, un melting pot vivace e per questo pieno di stimoli. Le tendenze s’intercettano in ogni cosa, in un viaggio, un film. E naturalmente nella musica, mia grande passione. La tendenza poi è per sua natura passeggera, quel che conta è lasciare un segno. Come per gli artisti visivi, anche per chi disegna abiti, essere riconoscibili da piccoli dettagli, rinnovando sempre il proprio linguaggio, è un grande valore. A.P.: Dovendo attingere dalle strade delle grandi città, per estrapolare le nuove tendenze, da dove partiresti? P.B.: Da Parigi. Conserva un’innata eleganza che dalle sue architetture si specchia sulla gente che la abita. Per l’atmosfera eternamente bohémienne che si respira solo lì. New York, la “città che non dorme” mai, perché sempre aperta al nuovo, adrenalinica. Ma anche Los Angeles, effervescente,

glamour e piena di artisti di talento che ti conquistano per la loro incredibile ironia. A.P.: Una breve storia di Patrizia Bambi. Ci leggono aspiranti artisti e designer, e ci piace raccontare storie condite dalla capacità di cogliere l’attimo, dalla competenza ma anche dalla fortuna dei creativi che sono arrivati. P.B.: La parola chiave è la passione. È ciò che ti spinge a rincorrere i sogni, e l’obiettivo finale è realizzarli. Anche se non ci si riesce, bisogna perseverare per arrivarci vicino. Per fare questo non basta la determinazione, bisogna avere una “visione”. Tutto può cominciare da un’intuizione e quando arriva bisogna coglierla e farla diventare realtà. Come è successo a me che ho voluto dare un’allure glamour a dei capi sportivi. Una sfida incredibile che ho vinto. A.P.: Parliamo di arte contemporanea. Patrizia Pepe ha dimostrato sempre passione ed interesse per l’argomento. C’è un’artista, un luogo, una corrente, un’opera che ti rappresenta in particolare? P.B.: L’arte è un’altra mia grande pas-


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sione e credo che sia importante supportare il talento in tutte le sue forme. Per questo la hall della nostra sede ospita mostre temporanee di giovani artisti aperte anche al pubblico. Sono felice che alcuni di questi emergenti abbiano avuto delle belle opportunità dopo aver esposto da noi. Spesso acquistiamo opere per la nostra sede e per i nostri Store monomarca. Come la scultura di Davide Rivalta allestita nel negozio di Milano in via Manzoni. Più che da correnti particolari sono attratta da tutti quegli artisti che hanno saputo rompere col passato, che hanno lavorato su nuovi linguaggi come l’irrequieto Jean-Michel Basquiat che è riuscito a portare i suoi graffiti nelle gallerie d’arte. A.P.: Tramite quali progetti, secondo te, l’arte contemporanea e la moda possono coabitare e nutrirsi a vicenda? P.B.: L’arte e la moda hanno sempre interagito. Per molti stilisti l’arte, non solo contemporanea, ha rappresentato una fonte d’ispirazione. Basti pensare a Yves Saint Laurent e ai suoi omaggi ad artisti come Picasso, Andy Warhol o Mondrian. Viceversa ci sono figure come Paco Rabanne, Yohji Yamamoto, Rei Kawakubo, Martin Margiela, Ann Demeulemeester, Emilio Pucci, John Galliano o Karl Lagerfeld le cui creazioni, a volte, sono per me delle opere d’arte. La creatività e l’originalità non hanno confini. A.P.: Parliamo di collezioni. Poche parole per descrivere la donna e l’uomo Patrizia Pepe della primavera-estate 2012. P.B.: La donna è la perfetta combinazio-

ne tra l’eleganza delle sensuali geometrie déco con l’estetica glam rock degli anni Settanta, più ruvida e spigolosa. Un gioco di contrasti fatti di foulard, recuperati dagli archivi di viaggiatrici di lusso, che diventano abiti dalla costruzione volutamente imperfetta e di eleganti stampe trattate con irriverenza rock. Capi dalla doppia anima, lineari davanti, caratterizzati da impreviste linee ovali e molto fluide dietro. Ho guardato al glam rock anche nel disegnare le silhouette per la linea uomo. Un uomo che immagino perfettamente a suo agio tra le atmosfere frizzanti e chic delle promenades francesi e i silenzi delle dune assolate. In entrambi i casi ho sentito l’esigenza di tornare al classico, alle origini del brand, ai suoi punti di forza. L’anima minimal, un classico per Patrizia Pepe, rielaborata da dettagli preziosi. A.P.: Un capo cult della nuovissima collezione? Le stampe trattate e anticate per gli abiti e per i top foulard, le giacchine ricamate, dalla linea pulita arricchita da lunghe frange e catene o le giacche in pelle laserata. P.B.: Cos’è che rende una donna chic? Essere sicura di sé. Oltre che chic, la rende sexy. Sempre.

Patrizia Pepe è stilista. Alessandra Petrelli è giornalista freelance



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Intervista a

Giancarlo Cauteruccio a cura di Gabriella Di Tanno

“ Ho bisogno sempre di cogliere l’HIC et NUNC. Non riesco a disciplinarmi, sono nato sperimentatore e tale rimarrò”. Giancarlo Cauteruccio

Cosi si racconta Giancarlo Cauteruccio (Marano Marchesato,Cosenza, 1956), regista – scenografo - attore, la cui vita artistica è segnata da una ricerca personale sull’incertezza, una fabbrica del vuoto che vuole darsi come pieno, cercando, sin dall’inizio, di portare “dentro il teatro” un continuo desiderio di conoscenza che lo accompagna verso nuove forme di linguaggio. Il “suo teatro” non è come tutti gli altri: si affaccia alle porte di Firenze come Rivoluzione che vuole essere Arte stessa del cambiamento, dove tutto si scontra, si confronta, trova armonia, restituendo attraverso le voci, il corpo e nei gesti, quella complessità di motivazioni che è tipica del suo lavoro. “OA” è la nuova sfida che il maestro porta in scena, acronimo di Opera e Azione, di spazio e tempo, che può e deve materializzarsi, dove la danza, la musica, la parola, il teatro richiede un rapporto concreto. Perciò non più chiusura in una singola disciplina, ma è la conseguenza di un nuovo sguardo alle

arti come potenziali espressivi per una forma di “Teatro possibile”. Non lavori teatrali bensì inni alla creatività. Il sipario si apre su una scena priva di drammaturgie letterarie scritte, un tentativo ricco di contaminazioni artistiche, dove l’opera d’arte dell’artista diventa drammaturgia vera e propria: la scena ora perde la sua identità in favore della narrazione, un laboratorio d’idee, d’intuizioni, una Poesia del corpo che comunica nuovi ritmi, altri suoni, nel quale tutto si armonizza su un fondale di disordine che cerca l’equilibrio nella depurazione della narrazione. Immagina uno scavo nella realtà attuale per rivedere le cose, scoprirle e raccontarle, mediante un dominio sempre più sicuro dei suoi mezzi; nuove situazioni-limite da analizzare per cogliere aspirazioni e bisogni autentici. E così, davanti a questa “crisi”, Giancarlo Cauteruccio fa sentire la sua voce: “Ho bisogno di mettere in crisi, oppormi a questa forma di narrazione


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C.A.N.T.O. Visioni dal Mito, Regia di Giancarlo Cauteruccio in scena al Teatro Studio dal 22 al 27 novembre 2011, Scandicci (FI). Foto e courtesy Stefano Ridolfi. www.compagniaKrypton.it\scandicci.html

nella quale non credo più. Non a caso, non chiamiamo artisti a realizzare una scenografia per il teatro, ma è il teatro che accoglie l’opera d’arte e da questa si fa guidare per la messa in scena. Vogliamo creare delle puntate che abbiano un filo conduttore, ma ogni volta aprono a una problematica del teatro. L’opera di Alfredo Pirri è dedicata alla PAROLA, perché è l’opera che suggerisce la parola, così come l’opera di Enrico Castellani suggerisce il TEMPO e quindi l’azione del corpo, la danza. Jannis Kounellis mi conduce al CANTO come forma primigenia, una ricerca di equilibrio fra Caos e Cosmo; Loris Cecchini stimola al lavoro con la LUCE,

che è un aspetto inevitabile per Krypton, per finire con Cristina Volpi, con la quale affronto lo scardinamento della sovrastruttura del corpo in relazione con la musica. Il teatro è vita, è il luogo dell’esistenza. Poi c’è un teatro che quest’aspetto lo dimentica, si trincera dietro i suoi velluti: è finito il tempo di tenere l’arte nei recinti, deve frantumare le barriere”. Giancarlo Cauteruccio è direttore artistico del Teatro Studio di Scandicci, in provincia di Firenze, dal 1992. Vive e lavora a Firenze. Gabriella Di Tanno è critica teatrale, lavora e vive a Firenze.


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HAMELIN


HAMELIN

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John Fahey

Your past come back to haunt you: the fonotone years 1958 – 1965 Dust to digital/Revenant E’ un cofanetto davvero interessante questo Your past come back to haunt you: the fonotone years 1958 – 1965, composto da 5 cd che ripercorrono le registrazioni effettuate da Fahey tra il 1958 e il 1965, quando ancora ventenne muoveva i primi passi con la sua chitarra nel sentiero del grande folk americano. Una raccolta che fa emergere con chiarezza non solo l’amore per il prewar folk/blues del Mississippi, ma la figura di un ragazzo appassionato di musica, uno che per andare a recuperare un paio di 33 giri di Charlie Patton era disposto a fare ore e ore di viaggio giù per le routes verso Memphis e Chapel Hill, solo o in compagnia di qualche amico fidato. Già perché a quel tempo Charlie Patton o Robert Johnson non te li vendeva il negozio sotto casa con qualche raccolta di essentials come succede ora. A quell’epoca il prewar era quanto di più impopolare si potesse ascoltare, rappresentava il ricordo di tempi difficili con cui nessuno aveva più voglia di confrontarsi. Guerre, depressione economica, segregazioni razziali, l’intento – non c’è da stupirsene - era quello di lasciarsi tutto alle spalle. Per Fahey invece quel mondo era una fonte di ispi-

razione, il suo background culturale. E una volta eretta questa vasta discoteca girando in su e in giù per l’America, inevitabilmente scoccò l’ora di appropriarsi di quel suono, di quello stilema, decifrandolo con la sensibilità del bianco innamorato della musica nera. Veniamo quindi alle note contenute in Your past come back to haunt you: più di cento tracce registrate con vari pseudonimi che variano tra strumentali per sola chitarra, fingerpricking, brani cantati sotto il moniker Blind Thomas, improvvisazioni/sperimentazioni in duetto con il flauto di Nancy Mclean, blues tradizionali e quant’altro; tutte variazioni dosate sapientemente disco dopo disco, efficaci nel definire già sul nascere il talento prismatico di Fahey. Inutile selezionare un pugno di brani al di sopra del resto: la bellezza del box sta nel suo spirito enciclopedico, corredato da un bellissimo book intriso di interviste, immagini, saggi e note canzone per canzone. Quanto basta per rendere la spesa appetibile non solo ai fan, ma a chiunque voglia immergere le orecchie nei fantasmi mai scomparsi (e mai così di moda) del Mississippi. Stefano Gaz


festival internazionale di cinema horror

Operazione Paura FILM FESTIVAL Scuderie Granducali e Palazzo Mediceo, Seravezza (LU)

24/27 maggio 2012 /


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Un Festival dedicato al cinema horror Made in Italy nel cuore della Lunigiana. Abbiamo intervistato una delle organizzatrici, Laura Da Prato e ci siamo fatti raccontare la Kermesse.

Michele Faggi: Puoi raccontarci come è nata l’idea di metter su un festival dedicato all’horror Made in Italy? Laura Da Prato: Con diversi festival cinematografici da anni, ed essendo appassionata di cinema horror fin da bambina, coltivavo questo sogno da diverso tempo. In Italia, le realtà festivaliere mainstream e anche le poche legate all'horror non "indagano" le loro opere. Proprio il cinema dell’orrore, invece, secondo me, ha bisogno di essere ri/valutato, ed occorre farlo dalle sue origini. Il nostro cinema in particolare ha significato, e continua a significare, tantissimo a livello mondiale. M.F.: Chi sono i curatori e gli ideatori? L.D.P.: Un gruppo di giovani, per lo più ragazze, provenienti dalla Versilia e dalla Toscana, tutti under 30, alcuni di noi si occupano di organizzazione, altri di comunicazione e/o di grafica, tutti comunque gravitiamo attorno al povero mondo della cultura; l’ideatrice del progetto sono io. M.F.: Operazione Paura è il titolo di un bellissimo film di Mario Bava del 1966 ed è anche il nome che avete scelto per il vostro festival; vi fermerete ai classici tra i ‘60 e i ‘70 o andrete anche oltre? L.D.P.: Partiremo dalle origini con un percorso mirato a far conoscere gli inizi del cinema dell’orrore

per arrivare fino ai giorni nostri, con le influenze e le regole che il nostro genere ha dettato, e con le nuove direzioni che sta prendendo. M.F.: Quando si svolgerà orientativamente il festival, e in quali location? L.D.P.: Le location principali saranno due strutture molto particolari e “inedite”: Le Scuderie Granducali (dotate di una sala per proiezione ) e il cinquecentesco Palazzo Mediceo di Seravezza (LU), un luogo a modo suo gotico. Il periodo scelto è ottimale, fine primavera, dal 24 al 27 maggio, un lungo weekend di paura. M.F.: Su internet è presente una campagna di crowdfunding per aiutare il festival a nascere in tutta tranquillità, puoi spiegarci come funziona e come possono contribuire i lettori al sostegno dell’iniziativa? L.D.P.: Il crowdfunding, ossia una grande raccolta collettiva online, è uno dei punti fondamentali del nostro progetto; stiamo lavorando parallelamente con la ricerca di fondi privati e ̎istituzionali ma non neghiamo la difficoltà di reperirli in questo periodo di crisi generale. Noi ci appoggiamo ad Eppela, la prima piattaforma online italiana ed abbiamo inserito il progetto-base assieme alle opzioni di donazione proprio sul sito di Eppela,


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donazioni che corrispondono ad altrettante ricompense che provvederemo ad elargire ai donatori; ad esempio per una donazione di 13 euro forniremo il pass per l’ingresso durante i 4 giorni della rassegna, assieme a due spillette, e così via per il merchandising ufficiale e per le riduzioni per i pernottamenti ed i pasti durante la rassegna. Per donare basta avere una qualsiasi carta prepagata, registrarsi gratuitamente su paypal ed accedere al sito di Eppela dove si trova il nostro progetto. Chi ha un profilo Facebook può accedere direttamente con il proprio account. M.F.: Ci saranno alcune sorprese, per esempio edizioni speciali, ospiti, eventi collaterali… L.D.P.: Per anticiparvi che vi saranno alcune anteprime (in digitale) e una giornata dedicata interamente al gotico; avremo inoltre una mostra esclusiva di locandine originali di film di genere ed uno spazio espositivo per gli stand. M.F.: Sarà offerto spazio anche alle nuove produzioni indipendenti? L.D.P.: Non possiamo ignorare la new wave del cinema horror nostrano quindi dedicheremo uno spazio ai corto/ medio e lungometraggi indipendenti e di giovani filmmakers non necessariamente professionisti, che potranno mostrare le proprie opere. Stiamo inoltre cercando di portare alcuni film indipendenti realizzati negli ultimi anni, inediti e/o in anteprima, come Wrath of The Crows di Ivan Zuccon. M.F.: Qual è il vostro sogno, ovvero, dove vorreste arrivare per essere pie-

namente soddisfatte della vostra creatura? L.D.P.: è difficile dire dove vorremmo arrivare, sicuramente possiamo sapere da dove vorremmo partire: da una manifestazione piccola ma importante, curata in ogni piccolo dettaglio, che venga apprezzata soprattutto per i suoi contenuti, e che magari possa diventare un appuntamento fisso ed avvicinare anche i più scettici verso il cinema horror. Laura Da Prato è critico teatrale e cinematografico, collabora con numerose testate di settore (Splattercontainer, Teatro.org). Michele Faggi, videomaker, critico cinematografico e musicale, collabora con numerose testate su cartaceo e online. È direttore editoriale di Indieeye.it.


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R I S TO R A N T E • LO U N G E B A R • c on f eren z e in c ontri d ’ arte • m usi c a a f ri c ana

Nasce nel cuore di Firenze un luogo dedicato all’Africa, che è insieme ristorante dalle radici eritreoetiopi e lounge bar dove ascoltare musica africana, in un ambiente contemporaneo, con l’intenzione di andare oltre l’immaginario collettivo sull’Africa.

dalle 23 alle 02 Via Ghibellina 3 c/r aperti 11.00/15.00 e 17.00/02.00 chiuso il lunedì

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GALLERIA D’ARTE MENTANA Piazza Mentana n°2/3/4 r BOX OFFICE MURATE Via Delle Vecchie Carceri PALAZZO PITTI Piazza Pitti n°1 PALAZZO VECCHIO Piazza Della Signoria GALLERIA POGGIALI & FORCONI Via Della Scala n°35a Via Benedetta n°3/r GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n°42/b Present Art Via de' Serragli n° 56/58r STUDIO ART CENTERS INTERNATIONAL Via S. Antonino n°11 GALLERIA SAN GALLO Via Frà Giovanni Angelico n°5/r SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Via Ghibellina n°164/r Simboli Art Gallery Via Di San Giuseppe n° 6/r SO - Largo Bargellini n°2 Simultanea arte contemporanea Via San Zanobi n°45/r GALLERIA DEL TEATRO ROMANO Via Portigiani n°34/36 (Fiesole) TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Lungarno Cellini n°13/a GALLERIA VARART ARTE CONTEMPORANEA Via Dell’Oriuolo n°47-49/r TETHYS GALLERY -Fine Art PhotographyVia Maggio n°58r Università Internazionale delle Arti Via Della Forbice n°24-26

lIVORNO GALLERIA GIRALDI Piazza Della Repubblica n°59 GUASTALLA CENTRO ARTE Via Roma n°45

lucca Lu.C.C.A. CENTER OF CONTEMPORARY ART Via Della Fratta n°36 PALAZZO MEDICEO Via Del Palazzo n°358 (Seravezza) GALLERIA N°38 Via Del Battistero n°38 GALLERIA SUSANNA ORLANDO Via Carducci n°10 (Forte dei Marmi)

pietrasanta FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°37 GESTALT GALLERY Via Stagio Stagi n°28 BARBARA PACI GALLERIA D’ARTE Piazzetta Del Centauro n°2 Piazza Duomo n°25 PALAZZO PANICHI Via Marzocco n°2 angolo Piazza Duomo MARCO ROSSI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°16 GALLERIA d’ARTE “LA SUBBIA” Via Barsanti n°11

SOPRA IL GLOBOVia Dei Buti n°11 Agenzia per il Turismo di Pistoia Piazza Del Duomo n°4 CAFFETTERIA MARINI Corso Silvano Fedi n°32 Museo Marino Marini Corso Silvano Fedi n°30 PALAZZO FABRONI Via Santa n°5

prato ELEONORA D’ANDREA CONTEMPORANEA Via Vincenzo Gioberti n°14 DIE MAUER ARTE CONTEMPORANEA Via Pomeria n°71 GALLERIA GENTILI Via Del Carmine n°11 ARMANDA GORI ARTE Viale Della Repubblica n°64/66/68 LATO Piazza San Marco n°13 opificio JM Piazza San Marco, 39 LAURABALLA STUDIO D'ARTE Via Mazzini n°34 GALLERIA OPEN ART Viale Della Repubblica n°24 CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI Viale Della Repubblica n°277 IL TEATRINO DELLE BRICIOLE Piazza Duomo n° 51

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nardini editore

n° 010 / febbraio 2012

arte e cultura contemporanea

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