OVO n°001 - Gennaio 2010

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dentro al conteMporaNeo H26 - Vittorio Corsini

OVO Direttore Editoriale: Riccardo Caracciolo; Ideatore e Curatore: Massimo Tonietti; Staff di Direzione: Simona Chiavacci, Tania Magnani, Massimo Tonietti; Progetto grafico: Alexandra Barbieri, Tania Magnani; Curatore “Firenze in contemporanea”: Nicola Cecchelli Hanno collaborato: Marcello Accanto, Andrea Angeloni, Laura Brignoli, Carlo Cialli, Alessandra De Bianchi, Andrea Germanelli, Alessandra Petrelli e Rossella Tesi

www.iovo.it

info@iovo.it - m.tonietti@iovo.it - n.cecchelli@iovo.it

dentro al conteMporaNeo H32 - Maurizio Nannucci

PERCORSI H36 - L'arte è una parola

BELVEDERE H48 - Fabrizio Corneli

supplemento de IL FREE PRESS del 02-01-10 aut. trib. n. 5633 del 25-02-08 - distribuzione gratuita Edito da: Publigest srl, via G.B. Amici n° 20, 50131 Firenze, Tel +39 055 6266132 / Fax 055 0517279 / Cell 327 5303110

CINEMA H50 - 2001: Odissea nello Spazio

Stampa: Filograf - Forlì

MUSICA H54 - Vampire Rodents + L’immagine presente a fondo pagina della sezione “Arte” di OVO si riferisce all’opera di Joseph Beuys Capri Batterie (1985), Galerie Bernd Klüser, Monaco di Baviera, www.galerieklueser.com.

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Editoriale OVOlazióne: sf. [da OVOlo]. Espulsione della cellula OVO e del cumulo ooforo dall’ovario, in seguito alla rottura del follicolo di Graaf e della parete ovarica. L’O. è determinata e regolata da ormoni ipofisari e ovarici e avviene in sincronia con il ciclo uterino. In seguito all’azione della gonadotropina A il follicolo ovarico evolve, aumenta di volume – il diametro può arrivare a 10 mm – e diventa vescicoloso, riempiendosi di liquido in cui sporge la cellula OVO, circondata da un gruppo di cellule (cumulo ooforo). La gonadotropina B stimola nel follicolo la produzione di estrogeni, che producono la proliferazione della mucosa uterina in cui l’OVO, se fecondato, dovrà annidarsi. Il follicolo, detto ora follicolo di Graaf, si porta alla superficie dell’ovario; qui si forma uno stigma, cioè un punto in cui le due membrane connettivali, formatesi per contenere la spinta interna follicolare, si assottigliano e si lacerano: OVO e cumulo ooforo vengono espulsi e avviati verso le vie genitali interne. Espulso l’uovo, la parete del follicolo si affloscia e si riorganizza a formare il corpo luteo, organo endocrino che secerne ormoni (progesterone) che stimolano la secrezione uterina. Se non avviene la fecondazione, il corpo luteo regredisce. Nella specie umana (e in tutti i Mammiferi che hanno gravidanza unica) con l’O. viene espulso un solo OVO o da un’ovaia o dall’altra. Nelle specie a gravidanza multipla, invece, vengono espulse più uova dalle due ovaie e avviate ai corni uterini. In patologia, la sospensione o cessazione dell’O. è detta anOVOlazione.

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SERGIO PICCOLI, UN COLLOQUIO INFINITO Dal 9 gennaio al 15 marzo 2010 Galleria Open Art Viale della Repubblica n°24, Prato

LUCA POZZI, A.E.W.O.M.

[LE STRABISME DU DRAGON] Dal 20 gennaio al 8 febbraio 2010 Museo Marino Marini Piazza di San Pancrazio, Firenze

SALVATORE MAGAZZINI Dal 23 gennaio al 9 febbraio 2010 Galleria d’Arte Mentana Piazza Mentana n°2/3/4r, Firenze

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derb di S Sofi fia D’Alessandro

derb

sentori d’oriente CONCEPT STORE che ospita una LIBRERIA, uno SPAZIO ESPOSITIVO, una scelta di ARTIGIANATO dal MAROCCO, un LABORATORIO ARTIGIANALE in sede che offre un’esposizione di capi d’ABBIGLIAMENTO unici e collezioni di GIOIELLI in argento, una CAFFETTERIA e LIGHT LUNCH con specialità dal Maghreb.

Riviste e giornali in consultazione, wi-fi area.

Lunedi chiuso, martedi- giovedi 12:30-19:30, venerdi e sabato 12:30-22:30, domenica 15:30-19:30 via Faenza 21r Firenze

tel 055 218963 - derb1@hotmail.it


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Firenze, Via Val Di Marina 15 Tel 055.410153 - Fax 055.4377359 www.frittelliarte.it

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GALLERIE ASSOCIATE DELEGAZIONE TERRITORIALE TOSCANA A.N.G.A.M.C.

ARTE DEL XX SECOLO Sede: Via Garibaldi n°29, 51016 Montecatini Terme (Pt), Tel. e Fax +39 0572 73468; Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni su orari e programma espositivo contattare la galleria; Web: galleria@artexxsecolo.191.it www.artexxsecolo.com

Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea

L’

Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea è costituita tra le Gallerie e le Associazioni culturali che operano nel settore dell'arte moderna e contemporanea e che esercitano l’attività di esposizione, promozione e/o vendita al pubblico di opere d’arte. L’A.N.G.A.M.C ha lo scopo di rappresentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria rappresentata. L’obiettivo principale é quello di qualificare sempre più il mercato dell’arte e le sue potenzialità con la migliore preparazione professionale e culturale degli operatori, anche con interventi nell’ambito giuridico e amministrativo; promuovere dibattiti e conferenze su temi di interesse per gli associati. Il delegato territoriale della Toscana è Mauro Stefanini cell. 335 7054800

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GALLERIA ENRICO ASTUNI Sede: Piazza Duomo n°37, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. e Fax +39 0584 71760; Orario: venerdì, sabato e domenica 10:30 – 13:00 17:00 – 20:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@galleriaastuni.it www.galleriaastuni.it

FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA Sede: Via Garibaldi n°37, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel +39 0584 792635 / Fax +39 0584 792459; Orario: tutti i giorni escluso la lunedì 10:00 – 13:00 15:30 – 19:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: flora.bigai@iol.it www.florabigai.com

GALLERIA CARINI & DONATINI Collettiva di artisti della galleria; 27/11/09 – 31/01/10; Sede: Via Gruccia n°192/b, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel. e Fax +39 055 943449; Orario: tutti i giorni escluso il sabato e la domenica 09:30 - 12:30 15:00 - 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@carinidonatini.com www.carinidonatini.com

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GALLERIA CONTINUA

GALLERIA GIRALDI

Sede: Via del Castello n°11, 53037 San Gimignano (Si), Tel.: +39 0577 943134; Orario: tutti i giorni tranne la domenica e il lunedì 14.00 – 19:00 o su appuntamento (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: dopo la ristrutturazione dello spazio l’attività espositiva riprenderà da metà febbraio, per informazioni contattare la galleria; Web: info@galleriacontinua.com www.galleriacontinua.com

Sconcertazione; 28/11/09 – 16/01/10; Autore: Enzo Guaricci; Vernissage: sabato 28 novembre 2009 ore 18:00; Sede: Piazza della Repubblica n°59; 57123 Livorno, Tel +39 0586 883022 / Cell +39 329 8626020 / Fax +39 0586 887778; Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 13:00 17:00 20:00, sabato e domenica su appuntamento (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@galleriagiraldi.it www.galleriagiraldi.it

SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

ARMANDA GORI CASA d’ARTE

L’arabesco: la forma più antica e originaria della fantasia umana; 28/11/09 – 16/01/10; Autori: Carla Accardi, Gianni Asdrubali, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Giorgio Griffa, Francesco Impellizzeri, Luigi Mainolfi, Aldo Mondino, Maria Mulas, Pino Pinelli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato, Gianfranco Zappettini; Curatore: Giorgio Bonomi; Vernissage: sabato 28 novembre ore 11:00; Sede: Via Ghibellina n° 164r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2340239 / Fax +39 055 2269190; Orario: tutti i giorni escluso la domenica 09:30 - 12:30 15:30 - 19:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@santoficara.it www.santoficara.it

FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Paolo Masi; 03/10/09 - 31/01/10; Autore: Paolo Masi; Curatore: Marco Meneguzzo; Vernissage: sabato 3 ottobre 2009 ore 18:00; Sede: Via Val di Marina n°15, 50127 Firenze, Tel +39 055 410153 / Fax +39 055 4377359; Orario: tutti i giorni tranne la domenica e il lunedì 10:00 13:00 15:30 19:30. Lunedì, domenica e festivi aperto su appuntamento (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@frittelliarte.it www.frittelliarte.it

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Metafisica del quotidiano; 03/12/09 – 28/02/10; Autore: Tino Stefanoni; Curatore: Valerio Dehò; Vernissage: giovedì 3 dicembre ore 21:00; Sede: Viale della Repubblica n°64/66/68, 59100 Prato, Cell. +39 335 303142 - +39 338 5924449 / Fax +39 0574 604901; Orario: lunedì, martedì e venerdì 16:00 – 19:00, mercoledì e giovedì 10:00 – 13:00. Chiuso il sabato e la domenica (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: studiomarchi@tin.it www.armandagoriarte.it

GUASTALLA CENTRO ARTE Il colore dei sogni; 05/12/09 - 28/02/10; Autore: Joan Mirò; Vernissage: sabato 5 dicembre ore 18:00; Sede: Via Roma n°45, 57126 Livorno, Tel +39 0586 808518 / Fax +39 0586 813514; Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 - 13:00 16:30 - 20:00, sabato 10:00 - 13:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@guastallacentroarte.com www.guastallacentroarte.com

GALLERIA d’ARTE MENTANA Salvatore Magazzini; 23/01/10 – 09/02/10; Autore: Salvatore Magazzini; Vernissage: sabato 23 dicembre ore 18:00; Sede: Piazza Mentana n°2/3/4r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 211985 / Fax 055 2697769; Orario: dal lunedì pomeriggio al sabato 10:30 13:00 16:00 19:30; luglio: chiuso sabato e domenica (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: galleriamentana@galleriamentana.it www.galleriamentana.it

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GALLERIA OPEN ART Un colloquio infinito; 09/01/10 – 15/03/10; Autore: Sergio Piccoli; Curatore: Mauro Stefanini; Catalogo: catalogo bilingue con testo critico di Beatrice Buscaroli; Vernissage: sabato 09 gennaio ore 17:00; Sede: Viale Della Repubblica n°24, 59100 Prato, Tel. +39 0574 538003 / Fax +39 0574 537808; Orario: tutti i giorni tranne la domenica 16:00 – 20:00, sabato 10:30 - 12:30 16:00 – 20:00 o su appuntamento (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: galleria@openart.it www.openart.it

GALLERIA SUSANNA ORLANDO Sede: Via Carducci n°10, 55042 Forte dei Marmi (Lu), Tel. e Fax +39 0584 83163; VETRINA: Via Sauro n°3, 55045 Pietrasanta (Lu); Orario: dal martedì al venerdì 10:30 - 12:30 16:00 - 20:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@galleriasusannaorlando.it www.galleriasusannaorlando.it

GALLERIA POGGIALI & FORCONI Youssef Nabil; 18/10/09 – 15/01/10; Autore: Youssef Nabil; Catalogo: edito da Poggiali & Forconi con un testo critico di Pier Luigi Tazzi; Vernissage: sabato 17 ottobre ore 18:00; Sede: Via Della Scala n°35a, 50123 Firenze, Tel +39 055 287748 / Fax +39 055 2729406; Orario: tutti i giorni tranne la domenica e il lunedì 10:00 – 13:00 15:30 – 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Ufficio stampa: DELOS; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@poggialieforconi.it www.poggialieforconi.it

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GALLERIA IL PONTE L’arte è una parola; 12/12/09 – 26/03/10; Autori: Vincenzo Agnetti, Art & Language, Robert Barry, Gianfranco Baruchello, Mel Bochner, Alighiero Boetti, Sophie Calle, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Hanne Darboven, Robert Filliou, Pierluigi Fresia, Jenny Holzer, Joseph Kosuth, Hans Haacke, Emilio Isgrò, Ketty La Rocca, Mario Merz, Bruce Nauman, Maurizio Nannucci, Giulio Paolini, Gianni Pettena, Ed Ruscha, Salvo, Paolo Scheggi, Ben Vautier, Bernard Venet; Curatori: Andrea Alibrandi, Mauro Panzera e Enrico Pedrini; Vernissage: sabato 12 dicembre 2009 ore 18:30; Sede: Via Di Mezzo n° 42/b, 50121 Firenze, Tel +39 055 240617 / Fax +39 055 5609892; Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 – 19:00, sabato su appuntamento, chiuso i festivi (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriailponte.com www.galleriailponte.com

GALLERIA d’ARTE “LA SUBBIA” Sede: Via Barsanti n°11, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. +39 0584 283338 / Fax +39 0584 71647; Orario: tutti i giorni 10:00 – 12:00 17:00 – 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per informazioni su date e programma espositivo contattare la galleria; Web: gallerialasubbia@gmail.com

TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Maestri Moderni e Contemporanei. Antologia scelta 2010; Vernissage: venerdì 11 dicembre 2009 ore 18:30; Sedi: Lungarno Cellini n.13/a, 50125 Firenze, Tel. +39 055 6812697 / Fax +39 055 6812020; Orario: tutti i giorni tranne il sabato e la domenica 09:00 – 13:00 15:30 – 19:30. Chiuso per ferie periodo natalizio e agosto (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: esposizione collettiva di maestri storicizzati di livello nazionale e internazionale che si arricchisce di una scelta di giovani artisti contemporanei presentati come nuove ed emergenti proposte. Parte dell’esposizione sarà itinerante nelle varie sedi della Tornabuoni Arte, a Milano, a Portofino e a Venezia protraendosi per gran parte del 2010. Per ulteriori informazioni contattare la galleria; Web: info@tornabuoniarte.it www.tornabuoniarte.it

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Altri Spazi BASE PROGETTI PER L’ARTE

Olivier Mosset; 18/12/09 – 10/02/10; Autore: Olivier Mosset; Vernissage: venerdì 18 dicembre 2009 ore 18:00; Sede: Via San Niccolò n°18r, 50123 Firenze, Tel +39 055 602102 / Fax +39 055 2207281; Orario: da martedì a sabato 18:00 – 20:00 (20:00 – 24:00 come vetrina) (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Osservatorio per le Arti Contemporanee dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Web: info@baseitaly.org www.BaseItaly.org

EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea

Julian Rosefeldt / Ian Tweedy; 30/10/09 – 23/12/09; Autori: Julian Rosefeldt, Ian Tweedy; Curatori: Lorenzo Giusti e Arabella Natalini • Networking 2009 – Back to the present; 12/12/09 – 06/01/10; Curatore: Elisa Del Prete; Vernissage: sabato 12 dicembre 2009; Sede: Viale Giannotti n° 81/83/85, 50126 Firenze, Tel +39 0550114971 / Fax +39; Orario: dal mercoledì al sabato 11.00 – 19:00, domenica 10.00 – 18:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Attività Produttive, Consiglio di Quartiere 3; Ufficio Stampa: Davis & Franceschini; Note: La collaborazione con Networking, giunto quest’anno alla quinta edizione, prevede una serie di artist talk con i 5 arOVO|H16

tisti-tutors selezionati dalla curatrice quali Stefanos Tsivopoulos, John Duncan, Rirkrit Tiravanjia, Pavel Braila e Marzia Migliora; Web: info@ex3.it www.ex3.it www.backtothepresent.it

MUSEO MARINO MARINI

A.E.W.O.M. [Le Strabisme du Dragon]; 20/01/10 – 08/02/10; Autore: Luca Pozzi; Vernissage: mercoledì 20 gennaio ore 18:00; Sede: Piazza Di San Pancrazio, 50123 Firenze, Tel +39 055219432 / Fax +39 055289510; Orario: tutti i giorni tranne la domenica e il martedì 10:00 - 17:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Ufficio stampa: Davis & Franceschini; Web: www.museomarinomarini.it

Centro per l’arte contemporanea LUIGI PECCi

After Utopia. A view on Brazilian contemporary art; 24/10/09 – 14/02/10; Autori: Fernando A., Brígida Baltar, Cadu, Waltercio Caldas, Marcos Chaves, Marcelo Cidade, Eduardo Coimbra, Leandro da Costa, Antonio Dias, Andrè Komatsu, Marcellvs L., Guto Lacaz, Marepe, Cildo Meideles, Vik Muniz, Ernesto Neto, Rivane Neuenschwander, Oscar Niemeyer, Hélio Oiticica, Matheus Rocha Pitta, Thiago Rocha Pitta, Daniel Senise, Eduardo Srur, Ana Maria Tavares, Janaina Tschäpe, Mary Vieira, Laura Vinci; Curatore: Atto Belloli Ardessi; Catalogo: edito da SKIRA; Vernissage: sabato 24 ottobre 2009 ore 18:00; Sede: Viale Della Repubblica n°277, 59100 Prato, Tel

+39 05745317 / Fax +39 0574531901; Orario: tutti i giorni tranne il martedì 10:00 - 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: 5.00€ intero - 4.00€ ridotto; Patrocini: per la lista completa degli enti promotori consultare il sito; Note: un progetto Isisuf a cura di Atto Belloli Ardessi con Ginevra Bria; Ufficio stampa: Studio Pesci; Web: info@centroartepecci.prato.it www.centroartepecci.prato.it

n°7/9, 50013 Campi Bisenzio (Fi), Tel +39 0558 74441 / Fax +39 0558 7444600; Orario: tutti i giorni escluso il sabato e la domenica solo su appuntamento 09:30 - 12:30 14:30 – 18:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Ufficio stampa: BARBIERI & RIDET; Note: per ogni informazione sul programma espositivo contattare lo spazio; Web: info@patriziapepe.it www.patriziapepe.com

VILLA MEDICEA LA MÀGIA

C.C.C.S. Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Palazzo Strozzi

Something Happened; 26/09/09 – 31/01/10; Autore: Maurizio Nannucci; Curatore: Katalin Mollek Burmeister; Catalogo: a cura di Lorenzo Bruni edito da Gli Ori; Vernissage: sabato 26 settembre 2009 ore 18:00; Sede: Via Vecchia Fiorentina n°63, 51039 Quarrata (Pt), Tel. +39 0573774500; Orario: il sabato e la domenica ore 16:30 – 20:00. Dal lunedì al venerdì su prenotazione. Per la tipologia della mostra si consiglia la visita in ore serali (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Patrocini: “Something Happened” è realizzato grazie al Comune di Quarrata e al suo sindaco Sabrina Sergio Gori, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia; Ufficio stampa: Davis & Franceschini; Web: urp@comune.quarrata.pt.it www.villalamagia.it

PATRIZIA PEPE ART EXHIBITIONS

Alessandro Mencarelli - Sidi; 27/10/09 – 08/01/10; Autore: Alessandro Mencarelli; Curatore: Pietro Gaglianò; Vernissage: martedì 27 ottobre 2009 dalle ore 17:30 alle ore 19:30; Sede: Via Piero Gobetti

Realtà manipolate. Come le immagini ridefiniscono il mondo; 24/09/09 – 17/01/10; Autori: Adam Broomberg & Oliver Chanarin, Olivo Barbieri, Sonja Braas, Gregory Crewdson, Thomas Demand, Elena Dorfman, Christiane Feser, Andreas Gefeller, Andreas Gursky, Osang Gwon, Beate Gütschow, Tatjana Hallbaum, Ilkka Halso, Robin Hewlett & Ben Kinsley, Rosemary Laing, Aernout Mik, Saskia Olde Wolbers, Sarah Pickering, Moira Ricci, Cindy Sherman, Cody Trepte, Paolo Ventura, Melanie Wiora; Curatore: Franziska Nori; Catalogo: disponibile in sede; Editore: MANDRAGORA; Vernissage: giovedì 24 settembre 2009 ore 19:00; Sede: Piazza Degli Strozzi n° 1, 50123 Firenze, Tel +39 0552776461 / Fax +39 0552646560; Orario: tutti i giorni tranne il lunedì 10:00 20:00, giovedì 10:00 23:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: Biglietto (valido per un mese): 5.00€ intero - 4.00€ ridotto (studenti universitari e convenzioni), 3.00€ ridotto scuole; Patrocini: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi; Ufficio stampa: CLP; Web: info@strozzina.it - www.strozzina.it OVO|H17


BASE / PROGETTI PER L’ARTE 12 ANNIVERSARY 1998 /2010... th

ASSOCIAZIONE

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BASEXBASE 1998> 2010

INAUGURAZIONE VENERDI 18 DICEMBRE ORE 18 / FINO AL 10 FEBBRAIO 2010 VIA S. NICCOLÒ 18R / 50125 FIRENZE / WWW.BASEITALY.ORG / INFO@BASEITALY.ORG

BASE / PROGETTI PER L’ARTE è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui atti vità iniziata nel 1998 e proseguita ininterrottamente per oltre dieci anni, viene curata e sostenuta da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / PROGETTI PER L’ARTE: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori. Dal 1998 ad oggi si sono tenute a BASE oltre cinquanta mostre di: Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zober nig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, Fran çois Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov & Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kögler, Carsten Nicolai, Surasi Kusolwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Mosset che hanno sempre realizzato progetti inediti per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Diego Perrone, Stefano Arienti, Maurizio Mochetti, Patrick Tuttofuoco, Pierre Huyghe, Lawrence Weiner...

BASE / PROGETTI PER L’ARTE / OLIVIER MOSSET / ZZ

VIA S. NICCOLÒ 18R / 50125 FIRENZE / WWW.BASEITALY.ORG / INFO@BASEITALY.ORG

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open studios

CALENDARIO II TRIMESTRE

VISITE AGLI STUDI DEGLI ARTISTI

(gennaio – marzo 2010)

Tra i luoghi dell’arte contemporanea lo studio dell’artista è lo spazio in cui propriamente si sviluppa il processo di creazione dell’opera. Luoghi di lavoro altrimenti inaccessibili, per un anno questi spazi, dislocati sul territorio di Firenze, Prato e Pistoia, si prestano ad accogliere quanti vogliano avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea, attraverso la conoscenza diretta dei suoi protagonisti, scelti tra diverse generazioni di artisti. L’iniziativa, promossa dalla Regione Toscana, è parte del più ampio Progetto Regionale Toscanaincontemporanea 2009, che mira a sensibilizzare il pubblico alla fruizione dell’arte contemporanea del proprio territorio. Coordina l’iniziativa il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, predisponendo un fitto calendario di incontri, da ottobre 2009 a giugno 2010; le visite negli studi degli artisti sono accompagnate da un mediatore e intendono essere momenti di dialogo tra il pubblico e l’artista.

Sono stati coinvolti nel progetto i seguenti artisti:

Il progetto Open Studios dà la possibilità di gettare uno sguardo sulla produzione artistica in Toscana, nel momento stesso del suo farsi, delineando un panorama differenziato di linguaggi, dalla sperimentazione con la pittura ai media del contemporaneo come fotografia, installazione, video e performance, fino ad interventi di arte pubblica e a ricerche in ambito musicale e sonoro.

Nel mese di gennaio sono in programma le visite agli studi di Cristiana Palandri (13), Letizia Renzini (20), Zoè Gruni (23), Federico Gori (30). Il numero dei partecipanti ad ogni appuntamento è limitato a un massimo di 10/12 visitatori, con prenotazione obbligatoria. Le visite sono gratuite e si svolgono nel seguente orario: ore 17.00 (lun ven), ore 16.00 (sab).

 Firenze e provincia: Massimo Barzagli, Vittorio Corsini, Daniela De Lorenzo, Cristiana Palandri, PantaniSurace, Letizia Renzini.  Prato e provincia: Lorenzo Banci, Loris Cecchini, Filippo Manzini, Franco Menicagli.  Pistoia e provincia: Federico Gori, Zoè Gruni.

Orario delle visite: lun-ven ore 17.00 sab ore 16.00

GENNAIO

mercoledì 13: Cristiana Palandri Via Antonio del Pollaiuolo 77, Isolotto – Firenze mercoledì 20: Letizia Renzini Via dell’Orto 1, Firenze sabato 23: Zoè Gruni Via degli Orti 10, Pistoia sabato 30: Federico Gori Via Europa 123, Quarrata - Pistoia FEBBRAIO

venerdì 5: Letizia Renzini Via dell’Orto 1, Firenze lunedì 15: Filippo Manzini Via dei Cannellai 16 (ang. con Via degli Artigiani), Vaiano – Prato sabato 20: Vittorio Corsini Via di Castello 50, Castello – Firenze mercoledì 24: Lorenzo Banci Via Braga 27/2, Tavola – Prato venerdì 26: Loris Cecchini Via Paolini 21/p, Prato MARZO

martedì 2: Massimo Barzagli Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, Firenze venerdì 5: Lorenzo Banci Via Braga 27/2, Tavola – Prato mercoledì 10: Daniela De Lorenzo Via di Villamagna 37/r, Nave a Rovezzano – Firenze giovedì 18: Pantani-Surace Piazza del Molino 4, Calenzano – Firenze

Prenotazioni: Alessandra Tempesti / Martino Margheri Tel 055 2776461/ Tel 348 8137701 / (lun – ven ore 9.30 – 18.00) a.tempesti@palazzostrozzi.org Per maggiori informazioni: www.strozzina.org/open_studios OVO|H24

giovedì 25: Franco Menicagli Via Marsala 18, Prato mercoledì 31: Massimo Barzagli Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, Firenze OVO|H25


open studios

VISITE AGLI STUDI DEGLI ARTISTI

FIRENZE

vittorio corsini

Vittorio Corsini nel suo studio, Courtesy Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze

  intervista a cura di Nicola Cecchelli OVO|H26

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Vittorio Corsini, L’aula, trachite rosa, Ozieri (Ss), 1996. Courtesy Comune di Ozieri.

... Da Loris Cecchini a Zoè Gruni, da Daniela De Lorenzo a Franco Menicagli. Tra Firenze, Prato e Pistoia 12 artisti, tanto toscani quanto contemporanei, aprono le porte dei loro atelier. Nicola Cecchelli intervista Vittorio Corsini, uno degli autori aderenti al progetto...  Nicola Cecchelli: All’alba di quest’impavido nuovo mondo, chi è Vittorio Corsini?  Vittorio Corsini: Non mi sento a mio agio in un’unica definizione, credo che il lavoro parli da sé e dia una prospettiva delle proprie cose. Personalmente m’interessa il confronto con persone e luoghi diversi… ogni mio lavoro nasce come generatore di processi conoscitivi.  N.C.: Oggi tutti hanno il famoso, o famigerato, quarto d’ora di notorietà... oggi siamo tutti artisti!!! Tu che tipo di artista sei? OVO|H28

Vittorio Corsini, Credenza, legno, plexiglass e vetro, 96 X 110 X 66cm, 1988. Courtesy Corsoveneziaotto, Milano.

 V.C.: Beh, guarda credo di essere più interessato alla felicità che alla storia. La notorietà è un evento di cui possiamo fare a meno, la felicità, al contrario è alla base della nostra esistenza. E’ l’elemento grazie al quale possiamo pensare a una vita realmente vissuta o semplicemente rimandata.  N.C.: Se dovessi paragonare la tua opera a un libro... che tipo di testo sarebbe, ma soprattutto quale il suo titolo?  V.C.: l’arte è un testo diverso, approda difficilmente a un libro e la sua narrazione è spesso nascosta: a volte opera in silenzio, senza clamori, ma sempre intensamente è affacciata sul mondo, vicino agli uomini. Non ha titolo, ma tanti nomi, tanti suoni che cercano occasioni per definirsi.  N.C.: .., se invece si trattasse di una ri-

cetta di cucina? Quali gli ingredienti, quali le modalità e i tempi di cottura?  V.C.: penso che la cucina sia una dimensione divertente, mettere insieme balsami e carni, fuoco e verdure e poi gustare, provare e inventare è qualcosa di esaltante. Mi piace molto mettermi alla prova, trovare nuovi abbinamenti, modi diversi di cottura… sai ho messo a punto una ricetta veloce per una sorta di brasato con aceto balsamico che mi diverte mangiare con gli amici. Ci sono sicuramente tangenze con l’arte, ma l’opera continua, ha una vita indipendente, è un processo non solo per l’artista. Frutto dell’interazione con chi l’opera la abita e la vive, fisicamente ma anche solo percettivamente. Forte per me è stato ad esempio il lavoro nato per l’ospedale di Campostaggia (Poggibonsi), Uomini (2008), quando una serie di opere diverse, tra fotografie e disegni, sono nate dall’interazione con il personale dell’ospe-

dale. Un lavoro che è stato possibile solo con quelle persone e non con altre. Ora quei lavori sono permanentemente esposti nelle sale dell’ospedale e parlano di quel luogo e di coloro che lo vivono.  N.C.: Dopo una lunga carriera, a quale opera ti senti oggi più affezionato?  V.C.: Direi che l’unica opera che conosco e riconosco pienamente è l’operare. Il modo di avvicinarmi e dare forma all’opera. Poi guardo sempre inevitabilmente all’ultima, quella che è in forse, che appare e si sposta, quella a cui sto lavorando, anche se è la più difficile.  N.C.: Trascorri molto tempo nel tuo studio? V.C.: Lo studio è il luogo della mia vita, poi da lì mi sposto, vado in giro. E’ il luogo della riflessione e della nascita. E’ l’approdo dopo l’incontro con l’altro. OVO|H29


senza porte, dove spesso si sentono i discorsi degli altri.  N.C.: .., ma a un certo punto lo studio si apre. Cosa succede dopo?  V.C.: Con “Open Studios”, il ciclo d’incontri curato dalla Stozzina, lo studio si è aperto anche allo straniero, a una serie di persone che altrimenti avrebbero avuto difficoltà a raggiungere questo luogo. Sono incontri curiosi e interessanti dove le persone girano e domandano, dove ogni partecipante ha delle buone ragioni e porta qualcosa. Generalmente cerco di coinvolgerli su qualche progetto che sto elaborando in quel momento e suggerisco spostamenti, chiedo reazioni... insomma più che parlare del mio lavoro cerco di farli entrare nel processo creativo.

Vittorio Corsini, Luce gialla, vetroresina, acciaio, vetro e lampada, 290 X 210 X 115cm, 1997. Courtesy Claudio Poleschi Arte Contemporanea, Lucca

 N.C.: nurse o utero: il tuo studio è solo un luogo d’incubazione delle idee o quest’ultime spesso germinano anche al suo interno?  V.C.: Direi che è un luogo di appartenenza e di confronto continuo, dove le idee arrivano da fuori o si generano al suo interno, ma di sicuro non è neutro. E’ un luogo fondamentale per il mio lavoro ma ho bisogno anche della vita “esterna” con cui confrontarmi e mettermi in relazione.  N.C.: Il tuo atelier si trasforma mai OVO|H30

spontaneamente in un piccolo luogo di aggregazione per amici o conoscenti?  V.C.: vedi, circa dodici anni fa feci la scelta ben precisa di cercare uno studio in cui lo spazio fosse condiviso con altre persone, da designers ad architetti come da allestitori a periti tecnici, uno spazio aperto in cui interagissero diversi saperi, s’incontrassero e si contaminassero. Un luogo d’incontro e confronto continui, dove arrivano spesso conoscenti, amici e dove la pratica della circolazione è spontanea. Qui gli spazi sono aperti,

 N.C.: .., cerca di esprimere a parole la sensazione che si prova nell’istante che l’idea progettata si concretizza e incontra lo spazio degli “altri” verso il quale era indirizzata sin dall’origine...  V.C.: Realizzare un’opera, soprattutto quando è pubblica, non è il raggiungimento di qualcosa ma piuttosto l’inizio di qualcosa. E’ come un’accelerazione, un punto di partenza: è da quel momento che cominciamo a muoverci. Più che una sensazione è la percezione di un inizio. Penso a questo quando immagino le mie installazioni permanenti nelle grandi città come l’ultima in ordine di tempo a Torino, Parma #33 (2009), oppure in luoghi più distanti dai centri abitati, penso all’installazione Chi mi parla? (2007) a Luicciana in provincia di Prato, opere che sono lì a dialogare con chi vi entra a contatto e che ne decreta la continua evoluzione nonché il loro senso.  N.C.: Toscana passatista? A mio parere è vero solo in parte, ma è innegabile

riscontrare comunque un’“intolleranza” generalizzata nei confronti delle pratiche artistiche contemporanee. Soprattutto quando tali pratiche si sviluppano in interventi che “occupano” lo spazio pubblico. Da toscano ma anche da artista come leggi questa situazione?  V.C.: La Toscana ha sempre avuto uno spirito acido, irriverente, è sempre stata divisa tra guelfi e ghibellini, tra comuni, tra campanili. Ha sempre durato fatica a organizzarsi in sedi centrali di respiro più internazionale, piuttosto ha disseminato sul territorio gli interventi e in questo campo ha realmente realizzato dei buoni progetti. Negli ultimi tempi direi però che ci sono stati numerosi cambiamenti: nuovi spazi, nuove modalità, nuove partecipazioni, ma soprattutto molte persone che girano e si muovono per inaugurazioni. Le presentazioni sono piene di gente, di giovani curiosi, con sogni speranze e questa mi sembra la risposta migliore.  N.C.: Puoi parlarci del progetto sul quale stai lavorando in questo momento?  V.C.: Come puoi immaginare ci sono vari progetti in corso, alcuni vedranno la luce a breve termine, altri più in là. Il mio modo di lavorare è proprio quello di portare avanti vari lavori contemporaneamente come a disegnare una mappa, un territorio vero e proprio in costante rapporto con il mondo. Uno di questi progetti è sulle esclusioni, la parte di azione che ci neghiamo o da cui siamo esclusi. Sono certo che presto vedremo qualcosa e sarà sicuramente più divertente che parlarne...  Nicola Cecchelli è critico d’arte e curatore indipendente. Vive e lavora tra Milano e Firenze.  Vittorio Corsini è nato a Cecina (LI) nel 1956, vive e lavora a Firenze. OVO|H31


Villa La Màgia tra ieri e oggi. Tra l’arte passata e la sua odierna controparte. Anche quest’anno il sodalizio tra il propositivo Comune di Quarrata e un ricettivo artista contemporaneo non è tardato ad arrivare. Negli spazi della storica Villa medicea, così come al suo esterno, Maurizio Nannucci recita con i suoni della luce…

Something Happened:

Maurizio Nannucci, Something Happened, veduta dell’installazione, Villa La Màgia - Quarrata (Pt) -, 2009. Courtesy Galleria Fumagalli, Bergamo; Galerie Ruzicska, Salisburgo; Galerie Susanna Kulli, Zurigo; Ponte Contemporanea, Roma.

maurizio nannucci OVO|H32

l’enorme scritta al neon realizzata da Maurizio Nannucci (Firenze, 1939) si staglia sui colli di fronte alla medicea Villa La Màgia di Quarrata, che ospita il progetto dell’artista per l’annuale appuntamento con l’arte contemporanea. L’opera stimola delle domande, diventa un ponte tra il presente e passato della natura circostante, un’archeologia mentale del luogo. Oltre alla scritta sulla collina, Nannucci, uno dei primi sperimentatori del neon come scrittura e come metro di percezione dello spazio fisico abbinato al suono, presenta un site specific permanente: Anthology, quattro neon di diverso colore disposti nel cortile interno della villa. Il neon rosso afferma Wherever color undermines aesthetic pleasure, il blu Whenever art displaces common perspectives, il giallo Wherever light releases time from darkness e il verde Whenever sound creates a total visual field, il tutto accompagnato dalla musica di Resonance sound/Small movements, una rielaborazione sonora elettronica nata da un’opera dell’artista registrata negli anni Sessanta. Una riflessione sull’interscambiabilità e la natura di luce, suono e colore percepiti dai nostri sensi, che porta quasi alla sinestesia: i diversi verbi utilizzati da Nannucci sono infatti perfettamente consoni al colore del neon che li recita. Something Happened è realizzato grazie al Comune di Quarrata e al suo sindaco Sabrina Sergio Gori, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Laura Brignoli OVO|H33


colazione breakfast pranzo lunch aperitivi happy-hour aperto tutti igiorni dalle 7.30 alle 23.00

open every day from 7.30 am to 11 pm

PERCORSI Vedere l’arte nello spazio di una galleria A cura di Alessandra De Bianchi

Largo Bargellini, 2 (piazza Santa Croce) Firenze

tel 055 2344264 OVO|H34

www.soflorence.com

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L’arte è una parola Galleria il Ponte, Firenze

Ed Rusha, M. RAY, serigrafia su carta, 35 X 51,5cm, 1975. Courtesy Galleria il Ponte, Firenze.

Che cos’è l’arte quando il consueto supporto espositivo si fa concetto, quando le parole prorompono nella visione e i pensieri invadono la materialità di un’opera? Su questi e molti altri interrogativi ci fa riflettere l’esposizione L’arte è una parola presentata negli spazi della Galleria Il Ponte di Firenze. Tale rassegna spazia dagli ’60 agli anni ’80 del secolo scorso e vuole porre il fruitore di fronte alla fusione tra arte e linguaggio. Un’attitudine nei confronti della creazione che va oltre se stessa per presentificare significati mentali. Scompare la tela, si dissolve l’immagine con la sua immediata eloquenza visibile, per lasciar campo libero al linguaggio, alla comunicazione verbale come segno pittorico. Una sequela di frasi o semplici

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grafemi prendono il posto del quadro tradizionale. Queste opere sono l’emblema di un’arte che meta-artisticamente riflette su se stessa, per penetrare in profondità la pratica artistica. Gli autori si affermano nel ruolo di pensatori, di comunicatori mediatici. Il disegno si fa commento, percorso mentale. Tutto ciò, però, rimane sull’orlo del paradosso. Sebbene, infatti, il concetto tenti di sopraffare la presenza sensibile dell’opera, in realtà ci troviamo immersi sostanzialmente in un percorso visivo. Tanto si è teorizzato sulla presunta morte dell’arte, da imputare all’eccessivo intellettualismo degli artisti, ma nessuna teoria, nessuna corrente artistica, ha mai soppresso realmente la presenza visibile OVO|H37


dell’opera. I concetti che sono scesi in campo, diventati i protagonisti del fare artistico, hanno continuato a essere veicolati da una forma sensibile. I significati, allora, continuano a essere dei significanti, e la forma non cederà mai del tutto il passo al contenuto. Lo spazio espositivo della galleria non ospita, quindi, libri o trattati ma opere affisse alle pareti. L’artista sperimenta, ma rimane comunque un artefice, un artigiano del pensiero. Ecco il viaggio che ci propongono i curatori Andrea Alibrandi, Mauro Panzera ed Enrico Pedrini. L’arte è una parola che contiene tutte le lettere dell’alfabeto. Dalla A alla Z, strutturiamo allora un percorso di lettura che segua semplicemente quest’ordine. A) Vincenzo Agnetti (Milano, 1926 – Milano, 1981) ci presenta un’arte che diventa luogo di sperimentazione per la scrittura. Allo stesso modo, gli artisti fondatori del gruppo Art & Language (Terry Atkinson (Thurnscoe, Inghilterra 1939) e Michael Baldwin (Chipping Norton, Inghilterra 1945) esibiscono opposizioni semantiche su numerose pagine dattiloscritte. B) Una pittura quasi trasparente, che si aggira nel regno del mentale, quella creata dall’artista Robert Barry (New York, New York 1936), così come Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924) usa parole e oggetti: un’opera rievoca la grafica fumettistica, un’altra è composta da reali libri sigillati, che stimolano molte riflessioni. Mel Bochner, Punish, olio su tela, 76 X 102cm, 2006. Courtesy Galleria il Gabbiano, Roma.

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Le opere di Mel Bochner (Pittsburg, Kansas, 1940), d’altronde, sono un monito per lo spettatore: un olio su tela sentenzia frasi, e una scritta evanescente su un foglio di carta afferma la

polisemia del linguaggio. Semplice e geniale, altrove, il contributo di Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994), dove la sua inseparabile biro traccia il leitmotiv di una vita intera: Alighiero & Boetti. C) Di Sophie Calle (Parigi, Francia 1953) troviamo una fotografia: su un terreno pietroso si ergono due blocchi bianchi con su scritti rispettivamente “papa” e “mama”. Un tubo interrato apre un foro nel mezzo e alimenta l’inquietudine dello scenario. “L’ARTE E’ FINITA smettiamo tutti insieme”, sentenzia poco più in là Giuseppe Chiari (Firenze, 1926 – Firenze, 2007). Emblema di quel paradosso di cui parlavamo all’inizio: un’arte che muore proprio nel perpetrarsi della sua esistenza. Un altro paradosso è l’opera di Philip Corner (New York, New York 1933). Il titolo Sound ci suggerisce che i sette fogli di carta giapponese siano uno spartito, ma non possiamo udire alcun suono. L’arte è presenza, ma anche contemporaneamente assenza. D) Una ripetizione seriale e ossessiva di numeri su carta millimetrata: ecco l’opera dell’artista Hanne Darboven (Monaco di Baviera, Germania 1941 – Amburgo, Germania 2009). F) Nell’opera di Robert Filiou (Sauve, Francia 1926 – Les Eyzies, Francia 1987) appare timidamente la scritta “Singing songs of freedom”. Pierluigi Fresia (Asti, 1962), invece, stampa con forza sulla foto di un incontaminato paesaggio naturale la scritta: “Perché il martellare del picchio fa l’eco e la mia voce no?”. Una domanda che dalla contemplazione ci trasporta in una dimensione vissuta. OVO|H39


K) L’arte è essenzialmente linguistica e riflessione sul linguaggio: questo il senso della mostra esplicitato da Joseph Kosuth (Toledo, Ohio 1945), con un’opera che è l’ingrandimento di definizioni di parole riprese dal dizionario. H) Hans Haacke (Colonia, Germania 1936) ci mostra gli oscuri legami tra economia e mondo della cultura, sempre attraverso parole stampate. Proprio come le proiezioni di frasi luminose su scenari metropolitani di Jenny Holzer (Gallipolis, Ohio 1950). Nella galleria è presente una stampa che ritrae una di queste opere inscenata a Berlino. I) L’opera di Emilio Isgrò (Barcellona, Messina 1937) ci propone una sorta di enigma grafico: un unico segno occupa la tela. Soltanto il titolo può forse svelare l’arcano di questa minimalista simbologia. L) Duplice presenza anche per Ketty La Rocca (La Spezia, 1938 – Firenze, 1976): in un’opera troneggia il suo nome, mentre nell’altra sono riportate le varie fasi di riproduzione della foto di una scultura. M) Eloquente, in quest’ambito di ricerca, la fotografia dell’opera di Mario Merz (Milano, 1925 – Torino, 2004): “Che fare?” domandava una grande scritta sul muro, mentre il pavimento era tutto imbrattato di vernice. N) Una scritta luminosa, come una scultura parlante, costituisce una delle opere di Maurizio Nannucci (Firenze, 1939). Anche l’altra è un messaggio linguistico, fissato sulla lucidità dello smalto. Frasi come slogan che invitano a pensare. Altrove eccoci di fronte a quello che sembra essere un gesto pittorico, ma ancora una volta il soggetto è costituito da parole. Questa l’opera di Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana 1941). OVO|H40

P) Scrivere su uno scritto, parole che si aggiungono ad altre, è la suggestione data dall’opera di Giulio Paolini (Genova 1940), mentre s’ironizza sul degrado dello spettatore televisivo nell’opera di Gianni Pettena (Firenze, 1940): due sezioni di una medesima valigia, come due blocchi scultorei, si aprono per far emergere la scritta “applausi”. R) Di Nella serigrafia di Ed Ruscha (Omaha, Nebraska 1937), “MR. RAY”, lo sfondo è colorato, i caratteri cubitali che aprono al fruitore varie possibilità d’interpretazione. S) Alla parete troviamo una lastra di marmo su cui è incisa la prefazione a un’opera. Tale prefazione, in un suggestivo circolo vizioso, è l’opera stessa. L’artista è Salvo (Leofonte, Enna 1947), tautologicamente impeccabile. Un’altra scritta lapidaria è proposta da Paolo Scheggi (Settignano, Firenze 1940 – Roma, 1971). Ancora un non-sense autografo si fa arte. V) Pensieri sull’arte costituiscono letteralmente l’opera di Ben Vautier (Napoli, 1935). L’arte presenta senza simbologia il contenuto che la anima. Infine l’opera di Bernar Venet (Château Arnoux-Saint Auban, Francia 1941): attraverso la stampa e il collage, l’artista ci propone una specie di tabella esplicativa, di cui risulta però complesso tradurne le finalità. Una fruizione in bilico tra la visione e il concetto. Opere che vanno lette, ma anche semplicemente osservate nel loro spessore grafico.

Joseph Kosuth, Titled (Art As Idea As Idea)’ [orange][It], collage, tampone e matita su carta, cartoncino, 10,5 X 12,5cm, 1968. Courtesy Galleria il Ponte, Firenze.

Questa è la possibile conclusione che si può trarre dalla mostra. Alessandra De Bianchi OVO|H41


Ci vuole stile e comodità MAPPA AL CONTEMPORANEO Ci vuolenella stile evita... comodità nella vita... A

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Provincia di Firenze PATRIZIA PEPE ART EXHIBITIONS Via P. Gobetti n°7/9 Campi Bisenzio (Fi)

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Prato GALLERIA OPEN ART Viale Della Repubblica n°24 - Prato

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ARMANDA GORI CASA d’ARTE Viale della Repubblica n°64/66/68 - Prato

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Pistoia ARTE DEL XX SECOLO Via Garibaldi n°29 Montecatini Terme Lucca GALLERIA ENRICO ASTUNI Piazza Duomo n°37 Pietrasanta (Lu) FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°37 Pietrasanta (Lu)

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Livorno GALLERIA GIRALDI Piazza della Repubblica n°59 - Livorno

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GALLERIA SUSANNA ORLANDO Via Carducci n°10 Forte dei Marmi (Lu)

Arezzo GALLERIA CARINI & DONATINI Via Gruccia n°192b San Giovanni Valdarno - Arezzo

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GALLERIA POGGIALI & FORCONI Via Della Scala n°35a Firenze

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GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n° 42/b Firenze

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TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Lungarno Cellini n.13/a, Firenze

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BASE / PROGETTI PER L’ARTE Via San Niccolò n°18r Firenze Centro per l’Arte Contemporanea Viale Giannotti n° 81/83/85 Firenze 7th FLORENCE BIENNAL Fortezza da Basso Viale Strozzi n°1 Firenze

C.C.C.S. Centro di Cultura Contemporanea Strozzina Palazzo Strozzi Piazza Degli Strozzi n° 1 Firenze OVO|H44

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Fabrizio Corneli K.M.B.: Perché la luce è così fondamentale per te? F.C.: La luce é energia pura, prima che diventi materia. Ma un’altra ragione é che la luce rinnova continuamente l’immagine: per fare un paragone é come una fontana d’acqua colorata che continuamente scorrendo formasse un quadro. K.M.B.:Quando si parla del tuo lavoro, si evoca di alchimia o di una vicinanza all’arte dell’anamorfosi. L’alchimia è l’arte per via della quale si credeva di poter convertire i metalli non nobili in oro. L’anamorfosi è un fenomeno nato nel Rinascimento, dove l’immagine é scomposta, deformata. Dove per riavere l’immagine originale, chi guarda, deve avere un punto preciso dell’osservazione, prestabilito dall’artista. Quale dei due tu ti senti più vicino? F.C.: Il rapporto fra i due studi a primo impatto é inesistente. Ma se approfondiamo vediamo che entrambe pongono l’osservatore-sperimentatore al centro dell’attenzione. L’alchimia perché pone l’alchimista come primo risultato dell’opera; l’anamorfosi perché consente un solo punto di vista dell’osservatore e quindi lo rende unico. Entrambe danno grande importanza al fattore percettivo. K.M.B.:Come possiamo comprendere

l’effetto straordinario, lo stupore e la meraviglia che il visitatore vive vedendo le tue ombre-disegni? S’impara a vedere l’immagine in un altro modo… F.C.:Un semiologo, M.Garrone, in un saggio da poco pubblicato, scrive che il fine dell’arte é di rendere cosciente la differenza fra l’immagine interna psichica di un oggetto e la sua rappresentazione. Nei miei lavori, con l’uso dell’ombra e delle distorsioni ottiche, questa distanza é maggiore e quindi l’osservatore è costretto a scoprire l’immagine: si assiste alla scoperta dell’immagine. K.M.B.: I tuoi lavori non sono nella forma di un quadro o una scultura, ma piuttosto rievocano l’affresco… F.C.:Sì é vero: l’ombra si fonde alla parete. La parete diventa un supporto fondamentale come per un affresco. K.M.B.: Le tue immagini sono geometriche, figurative… F.C.:Il confine fra geometria e figurazione nei miei lavori é fondamentale. Mi ricorda il confine fra luce e ombra: tutto il lavoro é li, sul confine.

Tratto da un’intervista di Katalin Mollek Burmeister

Nella pagina a fianco: “Grande Volante”, 2006, dim. circa Mt. 7,5x9, installazione permanente in Anderlecht, Bruxelles. OVO|H48

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2001:

Odissea nello Spazio

“Per giudicare gli oggetti belli in quanto tali è richiesto gusto, ma per l’arte bella in sé, cioè per la produzione di tali oggetti, è richiesto genio”. I. Kant

E

ra il 1968 quando un gruppo di circa 200 persone, fra critici e produttori, decise di abbandonare anzitempo la sala cinematografica. Davanti ai loro occhi scorreva il fluido magmatico plasmato dalle sapienti mani di Stanley Kubrick. Gli stomachi ingordi presenti alla prima di “2001: Odissea nello Spazio” non riuscirono a digerire la suadente rivoluzione: vomitevole fiasco fu lo sprezzante verdetto. La critica americana Pauline Kael si espresse in questi termini: “Un film assolutamente privo di immaginazione”, “roba di terza categoria”, “il più grosso film amatoriale di ogni tempo”. Stava accadendo l’impensabile. Per la prima volta nella storia del cinema, il film lasciava posto all’opera d’arte: banchetto visivo per occhi innamorati, incontro di suoni e vitali battiti cardiaci. La pellicola, impressionata dal folle genio di una mente incompresa, abbandonava gli ormeggi sicuri della tradizione per raggiungere l’indecifrabile ignoto: vita e morte, dominino e sottomissione, intelligenza e stupidità, umana coscienza e fredda tecnica, istinto animale e ragione calcolatrice, decrepita vecchiaia ed innocente giovinezza. Ed è proprio dal giudizio oggettivo, imposto dai canoni consuetudinari, che il film si deve liberare per poter sprigionare la sua vera anima: quella totale soggettività nella fruizione che è sinonimo di libertà. Kubrick ha voluto regalarci questa sublime, quanto unica, opportunità. Un sentito ringraziamento al più grande regista del secolo scorso.

Proiezione: Giovedì 7 gennaio 2010 ore 18.45 presso la Cineteca di Firenze OVO|H50

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industrial

Lullaby Land Benvenuti a Lullaby Land, tenete gli occhi ben aperti perché i Vampire Rodents non vi faranno dormire sonni tranquilli, anzi, rosicchieranno quelle poche certezze che potevate avere sulla musica prodotta negli anni Novanta. Non importa se preferite la classica, il rock o l’elettronica, verrete sbalzati da una parte all’altra senza neanche rendervene conto, come in un OVO|H54

viaggio lisergico. Lullaby Land è uscito nel 1993 ed è il terzo album della band statunitense capitanata dall’antropologo canadese Daniel Vahnke, cantante, chitarrista e principale compositore. Oltre agli altri membri: il tastierista Victoasr Wulf, la violoncellista Andrea Acasta e il percussionista Jing Laoshu, alla registrazione del disco hanno collaborato diversi artisti, tra i

quali Dan Gatto dei Babyland e Jared Hendrickson dei Chemlab. Il progetto dei Vampire Rodents, attivo tra il 1990 e il 1996, è ispirato dalla musica ambient e dalla avant-garde, ma prende in prestito materiale musicale importato da ogni genere suonato nel Novecento: dalle big band anni trenta all’industrial, dal jazz al garage rock. Il vasto archivio sonoro della band è stato interamente suonato e campionato direttamente dai suoi musicisti, un pezzo dopo l’altro, come in un puzzle. Il motto della band di Phoenix sembra essere “in musica tutto è possibile”: follia psichedelica, caos, non-sense. I generi non esistono più, o meglio, ci

sono tutti uno dentro l’altro, come in una maestosa martioska sonora che può permettersi di svincolarsi dai canoni dell’armonia e della tonalità. Non ci si annoia in questa terra delle ninne-nanne, il ritmo è pulsante e le atmosfere elettroniche create dal synth sono imprevedibili trappole sonore nascoste dietro ogni retorica armonica. Il lavoro è sperimentale e sofferente, e tale sofferenza la si avverte distintamente nello scorrere inquieto delle sue ventuno tracce. L’album offre pochi punti di riferimento, ma rapisce da subito: archi poderosi, fiati e corni campionati accompagnano OVO|H55


chitarre elettriche sporcate da distorsioni garage, le tre voci a tratti cupe a tratti laceranti risuonano minacciose come in un incubo febbricitante. La opener track “Trilobite” risuona come un richiamo graffiante e ancestrale, le liriche arrembanti non mentono, siamo nel bel mezzo degli anni Novanta; gli archi ci spiazzano e ci ritroviamo catapultati indietro nel tempo in un’epoca horror-fossile. “Catacomb” è rock e sinfonia, una voce malinconica ci rinchiude in scenari post-industriali, minacciati da un’invasione di vampiri dalla quale sembra difficile uscire indenni. L’elettricità cupa e distorta di “Crib Death” nasconde una suggestiva melodia di archi che rende il pezzo inafferrabile, i ruggiti spigolosi modulari completano questo oscuro capitolo vicino al crossover. Un funk inacidito fa capolino nella OVO|H56

quarta traccia, “Dogchild”, sferzata da fiati sguaiati da banda di paese impazzita. Da questo punto in poi il lavoro si fa più criptico, trionfa la distruzione del suono e talvolta la ricomposizione del panorama sonoro campionato sfocia in cacofonia dichiarata. La title track, apre una parte del disco del tutto inaspettata: percussioni tribali circondate da rumorismi elettrizzanti che strizzano l’occhio alla tradizione techno-industrial. Il campionamento va oltre lo strumentale in “Scavenger”, dove ronzano insetti minacciosi e il terrore sonoro è accompagnato da chitarre grattugianti e suoni spaventosamente acuti. Un’oasi di tranquillità gotica e arabeggiante è concessa da “Akrotiri” che rilassa grazie al profondo suono dell’organo, sapientemente accompagnato dal violino. Sfumature trash

metal innervano la straziante “Toten Faschist”, dove sax e archi alimentano il delirio scatenato dal cantato in lingua tedesca. La successiva parte dell’album è di nuovo oscura: caratterizzata da campionamenti sinfonici e vocalismi spettrali. Più avanti ancora, brani come “Hubba Hubba” e “Cartouche” sembrano voler sfuggire ad ogni canonizzazione e abbandonarci nel bel mezzo di un incubo vampiresco e martellante. Il finale è conciliante: l’epico frastuono della orchestrale “Awaken” e il suggestivo esperimento sitar-violoncello della orientaleggiante “Raga Rodentia” ci indirizzano verso la brezza velata della conclusiva “Passage”. Il disco finisce quieto, un meritato riposo dopo oltre 73 minuti di viaggio allucinato nelle dimensioni del suono campionato, ben oltre i confini convenzionali della musica.

L’approccio disilluso degli anni Novanta e le atmosfere decadenti fanno di questo lavoro un’opera musicale fuori del tempo, le intuizioni che offre sembrano volgere lo sguardo ad un futuro oscuro e robotico, si tratta di una pietra miliare non esclusivamente per un genere, ma per un modo di fare e concepire la musica. Lullaby Land dei Vampire Rodents pesca suoni evocativi di ogni genere e li ordisce in modo da creare atmosfere ora spettrali, ora rassicuranti. Le regole dell’armonia vengono sconvolte a servizio di una nuova idea di musica. Come se una macchina onnisciente si nutrisse di spezzoni del passato, li sminuzzasse e li rielaborasse nel presente per scagliarli alla cieca nel futuro, in attesa che qualcuno riesca ad afferrarne il senso e a comprenderne il genio. Andrea Angeloni OVO|H57


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Nobilis

Cocktail and Lounge Bar

drink student 3,50 â‚Ź (dalle 22,30)

Via Pietrapiana 82/r Firenze Tel/Fax 055/2343839 - nobilis.lounge@yahoo.it OVO|H60

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Water Bar

RISTORANTE-PIZZERIA

PREMIERE

Via circondaria, 43r 50127 - Firenze (FI) Italia

055.3215206 OVO|H62

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MESSAGERIE • DELICIOUS RICE • 55 DSL • FRANKLIN & MARSHALL GRP • YOUR EYES LIE • PAWELK’S • FURIOUS • ATOS LOMBARDINI APRIL 77 • LO NOT EQUAL THE LORD CHOISE • CORAL BLUE NEW BALANCE • 100% CITTERIO HUNGARIA • LEGENDE • PF FLYERS • GBS

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DISTRIBUZIONE OVO Prato GALLERIA OPEN ART Viale Della Repubblica n°24 CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI Viale Della Repubblica n°277 ARMANDA GORI CASA d’ARTE Viale della Repubblica n°64/66/68 - Prato Pistoia ARTE DEL XX SECOLO Via Garibaldi n°29 Montecatini Terme Lucca GALLERIA ENRICO ASTUNI Piazza Duomo n°37 Pietrasanta (Lu) FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°37 Pietrasanta (Lu) GALLERIA SUSANNA ORLANDO Via Carducci n°10 Forte dei Marmi (Lu) GALLERIA d’ARTE “LA SUBBIA” Via Barsanti n°11 Pietrasanta (Lu) Livorno GALLERIA GIRALDI Piazza della Repubblica n°59 GUASTALLA CENTRO ARTE Via Roma n°45 Livorno Siena GALLERIA CONTINUA Via del Castello n°11 San Gimignano (Si)

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Arezzo GALLERIA CARINI & DONATINI Via Gruccia n°192/b San Giovanni Valdarno - Arezzo FIRENZE SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Via Ghibellina n° 164r Firenze FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Via Val di Marina n°15 Firenze GALLERIA d’ARTE MENTANA Piazza Mentana n°2/3/4r Firenze GALLERIA POGGIALI & FORCONI Via Della Scala n°35/a Firenze GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n° 42/b Firenze TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Lungarno Cellini n.13/a, Firenze BASE / PROGETTI PER L’ARTE Via San Niccolò n°18/r Firenze Centro per l’Arte Contemporanea Viale Giannotti n° 81/83/85 Firenze C.C.C.S. Centro di Cultura Contemporanea Strozzina Palazzo Strozzi Piazza Degli Strozzi n° 1 Firenze

PATRIZIA PEPE ART EXHIBITIONS Via P. Gobetti n°7/9 Campi Bisenzio (Fi) DERB via Faenza 21/r Firenze tel 055 218963 - derb1@ hotmail.it GALLERIA ROOS Viale V. Veneto 96/98 (Piazza della Nuova Biblioteca) Greve in Chianti CAR RENT c/o Garage "La Stazione" Via Luigi Alamanni, 3/a Dublin Pub Via Faenza, 27/r Maracanà Borgo Tegolaio, 37/r NOBILIS Via Pietrapiana, 82/r So Largo Bargellini, 2 Gallo Cedrone Via Verdi, 28/r Opera et Gusto Via della Scala, 17/r Mulas Via Panzani 40/r PREMIèRE Via Circondaria 43/r LA CITé Borgo San Frediano, 20/r OIBò Via dei Benci, 53/r BRAC Via dei Vagellai, 18/r VAART Via dell'Oriuolo, 47-49/r galleria san gallo Via Frà Giovanni Angelico, 5/r EL COLOR DE MEXICO Piazza di Parte Guelfa, 2/r

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