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CIRCOLO SEL
MIRIAM MAKEBA SALERNO
L’ERBA DI KATE
UN PROGETTO POLITICO, LA MILITANZA E UN GIORNALINO COME STRUMENTO
IL MIRIAM MAKEBA
giornalino
DI TIZIANA AIELLO PORTAVOCE DEL CIRCOLO “MIRIAM MAKEBA”
Car* Compagn*,
AGOSTO 2012
Rubrica della responsabile del
il giornale del circolo, da questo mese, si arricchisce con una nuova pagina dedicata alla storia della musica salernitana curata dal nostro compagno Nello De Luca che tra le tante cose che fa c’è anche quella di suonare; nei prossimi mesi potrete leggere le schede dei vari gruppi che nel corso degli anni ci hanno regalato tante emozioni e che hanno accompagnato le serate di varie generazioni. In questo numero troverete inoltre un articolo di Alessandro Turchi sui nuovi accorpamenti scolastici, sulla situazione abitativa scritto dal segretario provinciale dell’Unione Inquilini con il quale auspichiamo per il prossimo futuro una interazione maggiore e un proficuo lavoro comune. Purtroppo l’estate 2012 sarà ricordata, non solo per le temperature roventi che l’hanno contraddistinta, soprattutto per gli effetti della crisi che sono tangibili nella scarsa affluenza nei luoghi di villeggiatura della nostra provincia e nella chiusura di tantissime attività commerciali (nel centro di Palinuro, rispetto all’anno scorso, diversi bar e ristoranti hanno cessato l’attività). Tiene ancora banco l’annosa questione del CSTP; corse nuovamente sospese, disagio tra gli anziani ed i pochi turisti presenti nel centro cittadino si dimostrano disorientati anche rispetto al luogo dell’acquisto del biglietto. In occasione della
Caterina Bianco
festa regionale di SEL Campania, i dipendenti del CSTP iscritti al circolo SEL Miriam Makeba, hanno avuto un colloquio sull’argomento con Nichi Vendola, che ci ha garantito di portare, quanto prima, all’attenzione nazionale l’intera vicenda. Infine il mese di Luglio ha visto anche la partenza della campagna nazionale per il reddito minimo. Il nostro circolo ovviamente è già al “lavoro”. Tiziana Aiello
Sommario
La scuola che si accorpa
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La casa nella città di Salerno
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è conservazione o/è sviluppo?
CARO PROFUMO TI SCRIVO
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E fu cosi che …….
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Finalmente quest’anno l’italiano medio cambierà il tono delle proprie vacanze! Iniziamo dalle partenze intelligenti: saranno talmente intelligenti, che diventeranno geniali: non partirà nessuno! Dopo aver pagato l’IMU, le prime case saranno trasformate in B&B dagli stessi proprietari, pernottamento e prima colazione, così potranno risparmiare il pranzo e la cena! Ad ora di pranzo, per ovviare ai crampi della fame, si opterà per un rinfresco cumulativo insieme ai vicini: ognuno porterà dell’acqua del proprio rubinetto, filtrata dalla brocca comprata con i saldi, ed ogni capo f a m i gl i a , tipo sommelier, sorseggerà prima di somministrarla agli ospiti! Idratati i corpi, si passerà a tenere allenate le menti, grazie ad un cruciverbone collettivo, ogni giorno con domande diverse e di stretta attualità: ingrediente principale della caponata; il frutto di stagione grande quanto un pallone etc. etc… Al calar del sole, scatterà il momento nostalgico e del revival: le signore racconteranno delle passate vacanze in riva al mare, i signori inizieranno a ricordare tutte le formazioni della Juventus dal 1950 ai giorni nostri…. mentre i ragazzi, trasformati in mutanti mezzo- uomo e mezzo- ipod, si apprestano ad organizzare l’happy hour, un happy hour davvero speciale: appuntamento al distributore di benzina, tutti in fila, chi con lo scooter, chi con la macchina di papà, aspettando di accaparrarsi l’oro nero… a buon prezzo! Ma che felicità…..tutti insieme appassionatamente! Ogni sera un bella fila di due ore, passerà la voglia di andare in discoteca o al pub… stanchi delle due ore di fila… si tornerà a casa, distrutti, ma felici! E a Settembre saremo tutti pronti per ricominciare… cari
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LA SCUOLA CHE SI ACCORPA Potrebbero sembrare le solite lamentazioni Lamia. Insomma, se già non bastavano i di chi, per partito preso o anche semplice- provvedimenti precedenti, i tagli, la scommente per una visione distorta della real- parsa graduale dei bidelli, la cooptazione, al tà, magari condizionata dalle proprie ideo- posto degli impiegati in segreteria, degli ex logie politiche, si “diverte” a mettere in docenti che per motivi di salute non potevarilievo, accentuandoli, i problemi dei servi- no più insegnare. zi pubblici, non più ottimali come un tempo. Ma la situazione attuale della scuola, Se non bastavano tutte queste situazioni invece, è decisamente critica e i segnali oggettivamente penalizzanti per una scuola sono così tanti che ad elencarli tutti si pubblica costantemente in affanno, ma perderebbero pagine e pagine. Proveremo unico baluardo contro la privatizzazione a mettere in rilievo quelli che sono più selvaggia, sono arrivati i provvedimenti di stringenti, cioè quelli legati al dimensiona- dimensionamento. mento, termine astruso per indicare che le scuoPotrebbero sembrare le solite lamentazioni di le saranno sempre più grandi e chi, per partito preso o anche semplicemente per sempre meno una visione distorta della realtà, magari gestibili. Una condizionata dalle proprie ideologie politiche, si legge varata la “diverte” a mettere in rilievo, accentuandoli, i scorsa estate problemi dei servizi pubblici, non più ottimali mentre la gente era ancora dicome un tempo. stratta e sul bagnasciuga, sotto la mannaia dello spred che saliva, Inizieremo, fra un mese, un anno scolastidel berlusconismo che moriva, del debito co con le tante incertezze di questi anni, pubblico che sfiorava i duemila miliardi, ha non ultima la situazione di depauperamento previsto l’accorpamento delle scuole con di personale di vigilanza e pulizia, e con in meno di un certo numero di alunni, fino a più un caos incredibile a livello di accorpaformare tanti istituti di almeno mille stu- menti. Basti dire che in Campania al primo denti ognuno. settembre l’operazione di dimensionamento
“
”
Di fatto sono state abolite le scuole medie e i circoli didattici, e sono stati previsti solo istituti comprensivi di, appunto, mille alunni almeno. I Comuni e le Province dovevano provvedere a formulare le proposte di dimensionamento alle Regioni, che avrebbero emanato appositi provvedimenti, tagliando gradualmente plessi piccoli, accorpando uffici di segreteria e presidenze. Si è partiti da quest’anno abolendo tutte le scuole con meno di seicento alunni e accorpandole ad altre. Nella citta’ di Salerno, ad esempio, sono stati accorpati la scuola media Giovanni XXIII e il nono Circolo Didattico, la Scuola Media Giovanni De Filippis ed il settimo Circolo, i due Licei artistici Sabatini e Menna. Nello stesso tempo sono “saltati” i dirigenti di alcune scuole anch’esse sottodimensionate: due scuole medie (Lanzalone Poseidonia e Torrione Alto), il Liceo Da Vinci, il Tecnico Genovesi, il professionale per l’Agricoltura
MIRIAM MAKEBA
segreterie, devono occuparsi, in coerenza con il principio di autonomia giuridica delle singole scuole, di ogni pratica possibile, dagli stipendi ai provvedimenti di pensionamento, dalle pratiche infortuni alle buste paga, dalle ferie alle ricostruzioni di carriera. Tutto questo carico di lavoro e di impegni aumenterà, con danno alla qualità della scuola, se ce ne fosse stato ancora bisogno: mega istituti con bacini di riferimento altrettanto grandi, con situazioni variegatissime all’interno (basti dire che per le scuole secondarie, in provincia, sono previsti accorpamenti fra scuole diversissime fra loro, fra istituti tecnici e licei ad esempio o istituti professionali, avendo come unico parametro di accorpamento il solo criterio quantitativo, cioè quanti studenti sono presenti). La sensazione è quella di un navigare a vista, di un “si salvi chi può”, di un arraffare risorse da dovunque esse arrivino. Non sembra di intravedere da parte di nessuno degli attuali e dei passati governanti, la consapevolezza che un sistema formativo adeguato sia l’unica possibilità di scampo per le generazioni future.
Alessandro Turchi
produrrà un esubero anche di dirigenti scolastici (oltre cento) e di direttori amministrativi. Infatti una scuola che viene accorpata ad un'altra fa risultare di troppo uno dei due dirigenti e uno dei due Direttori Amministrativi, oltre a d un certo numero di assistenti amministrativi. E nello stesso tempo chi rimane vedrà aumentare a dismisura il carico di lavoro, visto che gli impegni affidati alle scuole sono fra le poche cose che non sono state tagliate. Non tutti sanno, infatti, che i pochi impiegati presenti nelle Pagina 2
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La casa nella città di Salerno è conservazione o/è sviluppo? Nell’anno 2009 nella città di Salerno fu presentato e approvato un piano casa per la realizzazione di nuovi alloggi per un totale di 2020 per un costo di oltre 500 milioni di € d’investimento.
Salerno. I prezzi delle case continuano a salire nonostante la tenaglia della crisi rendendo più difficile per le famiglie l’acquisto di un bene come la casa.
Le aree di realizzazione furono indiviLe case di nuova costruzione hanno duate in località Matierno, quartiere risentito molto dell’aumento prezzi dei Italia, Monticelli, San Leonardo, S. Leomateriali di costruzione. Le abitazioni nardo – Ferrovia, Fuorni, e Lamia. Il già esistenti invece, i prezzi tra l’anno bando medesimo di cui deliberazione 2008/2011 sono rimasti stazionari. L’istigiunta comunale n°796 del 19/01/2009 tuto fu contestualmente di esaminata dall’ASSOstatiCIAZIONE NAZIONAstica LE COSTRUTTORI naEDILI (ANCE) di Saler“Nell’anno 2009 nella città di Salerno fu no il quale lo valutò presentato e approvato un piano casa per la negativamente nella realizzazione di nuovi alloggi per un totale di concreta inattendibilità 2020 per un costo di oltre 500 milioni di € sui piani attuativi e in d’investimento.” presenza d’impedimenti di varie nature, tra questi vincoli archeologici e rischio idrogeologico. Sentenziò al tempo stesso, che zionale ha già diffuso una nuova stima tale piano casa deliberato dal comune di sull’andamento dei prezzi delle case Salerno non fronteggiava le attuali eacquistate dalle famiglie, l’aumento è mergenze abitative del popolo ERP del stato del 2,2% degli immobili messi sul Salernitano. mercato appena costruiti. L’inflazione Il bando in questione inoltre assegnava invece, per il su citato periodo è salita al il 70% delle aree PEEP alle cooperative 2,8%. di abitazioni e/o consorzi il diritto di pro-
Per la prima volta che l’ISTAT indaga sulle spese sostenute dalle famiglie per l’acquisto della casa. La produzione di un indice dei prezzi case in genere, fa ormai parte di un progetto più ampio che rientra nel nuovo regolamento Europeo in vigore da ottobre corrente anno che si sviluppa in tre fasi. La prima prevede entro quest’anno la produzione del suddetto indice dei prezzi; La seconda entro il 2014, la realizzazione di un complesso sistema d’indici dedicato alle abitazioni; mentre entro il 2017 si dovrà decidere se inserire a meno le rilevazioni sull’abitazione nell’inflazione. Molti e tanti bisognosi di case nel Salernitano si chiedono quale avvenire per i nostri figli che hanno raggiunto un’età considerevole e non possiedono ancora il lavoro? Il momento è critico ma bisogna superarlo combatterlo e debellarlo. Di Carmine Mignone
Segretario Provinciale UNIONE INQUILINI Via Premuda 21 tel e fax 0899482595
prietà.L Trattasi. Di strategia politica ben precisa, volta a favorire soggetti che si muovono in un quadro normativo pieno d’incertezze, partendo dalla scarsezza dei contributi, statali e regionali, cui sistematicamente le coop. Edilizie mirano. Il 30% invece era assegnato alle imprese di costruzioni e/o loro consorzi ma solo in diritto di superficie. Noi con i tempi che corrono qualche dubbio negativo lo teniamo al fine della realizzazione del progetto casa approvato dal comune di
MIRIAM MAKEBA
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CARO PROFUMO TI SCRIVO … “Fuori corso e bamboccioni costano parecchi miliardi di euro” Così titolava Repubblica, lanciando l'al-
dimensionata rispetto alla realtà del
è la percentuale di laureati: il 34,15%
larme sullo smisurato buco nel bilancio
2010, a cui si riferiscono gli altri dati
di coloro che hanno conseguito una
pubblico prodotto da chi si laurea in
citati nell'articolo. Oggi la spesa media
laurea specialistica nel 2010 aveva più
ritardo (secondo lo Stato) e, ovviamen-
per studenti è molto più bassa. In
di 27 anni. Si tratta di oltre un terzo
te, cercando di legittimare una nuova
soldoni: la stima di 4,4 miliardi
dei laureati in quell'anno, un dato ef-
ondata di tagli all'università pubblica.
calcolata da Repubblica è assolu-
fettivamente rilevante, che testimonia
Peccato che i numeri mostrino esatta-
tamente esagerata. Ma supponiamo
un problema evidente, un ritardo con-
mente l'opposto: i ritardi negli studi
anche solo per un momento che que-
siderevole nell'ottenimento della laure-
sono la conseguenza dei tagli già effet-
sta cifra fosse veritiera, sarebbe reali-
a da parte di migliaia e migliaia di stu-
tuati, e per ridurre gli sprechi, bisogne-
stica? In realtà, anche quando, a loro
denti. Ma non è sempre stato così.
rebbe aumentare gli investimenti su
dire, lo Stato spendeva 7241 euro
L'anno prima, nel 2009, la percentuale
cultura e ricerca. Quanto costiamo noi
all’anno per studente, ovvero prima
dei laureati sopra i 27 anni si fermava
studenti davvero? L'articolo sottoline-
dei tagli scellerati degli incompetenti
al 28,84%. Nel 2008, era ancora più
ava come noi studenti, per ogni anno in
Gelmini – Tremonti, la spesa media
bassa, il 22,54%, mentre nel 2007 era
cui
“graviamo
dell’Italia era nettamente inferiore alla
il 19,37%. Insomma, quello del ritardo
7.241 euro a testa, e, 4.4 miliardi di
media europea (ma tu guarda.. ), sia
della laurea non è un problema cronico
euro sullo Stato”. Innanzitutto, mi chie-
in termini assoluti che in termini pro
culturale del nostro paese (che le ri-
do: caro Ministro Profumo, ma con che
capite. In Europa, mediatamente, si
cordo, è pur sempre la culla della civil-
criterio ha fatto questo conteggio? I
spendevano 9425 euro per studente,
tà), ma un fenomeno assolutamente
7241 euro stimati sono del tutto arbitra-
cifra che sale a 10810 per la Spagna,
recente: la percentuale è quasi rad-
ri, non reali. I cari “fuori corso” che lei
11574 per la Francia, 12192 per la
doppiata nel giro di appena 3 anni. Si
tanto denigra, sono spesso studenti –
Finlandia e 12849 per la Germania.
è passati da quella che si potrebbe
lavoratori, con le proprie problematiche,
Se, poi, pensiamo che in gran parte di
definire una quota fisiologica, fatta di
e non solo scansafatiche figli di papà
questi paesi le manovre finanziarie
persone che hanno iniziato gli studi più
come lei pensa. Eppure l’Università l’ha
anticrisi hanno aumentato
l'investi-
tardi per vari motivi, di lavoratori che
frequentata (o almeno lo si spera che
mento sull'istruzione, mentre l'Italia
per forza di cose hanno un ritmo più
non abbia fatto come il Trota) e queste
ha drasticamente tagliato, si capiscono
basso negli esami, di studenti che fan-
cose le conosce bene…
restiamo
all'Università
In ogni caso,
molte cose. Perciò, il quadro delineato
no una scelta di vita particolare per
siamo studenti che, in generale, fre-
dall'articolo di Repubblica, è di pura
motivi personalissimi, a un dato ben
quentiamo corsi, utilizziamo mense e
fantasia: gli studenti italiani e le
più pesante e preoccupante. Cos'è
servizi universitari vari in maniera net-
loro famiglie pagano a caro prezzo
successo, nell'Università italiana, tra il
tamente inferiore rispetto agli studen-
ogni anno in più di permanenza
2007 ed oggi? Un fattore da non
ti in regola (quindi, i veri fruitori di
all'università,
contribuenti
sottovalutare è il passaggio di
TUTTO), non usufruiamo di borse di
spendono ben poco per sostenerne
ordinamento didattico, dai vecchi
studio
e sconti sul reddito, e paghia-
la formazione. Come mai ci lau-
mo le tasse periodicamente, in alcuni
reiamo tardi? L’unico dato verosimile
piani di studi basati sulla legge
atenei anche più degli altri. Quindi, Ministro Profumo, mi spiega come le costo
e
i
509/99 (Berlinguer - Zecchino) a quelli costruiti sulla
7241 euro?????? Ma c'è di più: la spesa
legge 270/2004 (Moratti). Il
media per studente che l'articolo cita,
cambio di sistema ha provo-
prendendola senza colpo ferire dal sito
cato una miriade di ostacoli
del MIUR, risale al 2008, cioè a prima
e rallentamenti burocratici,
dell'entrata in vigore della famige-
in gran parte dovuti all'oses-
rata legge 133, che ha drasticamente tagliato l'investimento pubblico sull'uni-
sione "meritocratica" e selezio(Continua a pagina 5)
versità, ed è quindi di gran lunga sovra-
MIRIAM MAKEBA
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5 (Continua da pagina 4)
ziamento dell'università hanno costretto dio e rette più basse, gli studenti potrebmolti atenei ad alzare le rette, mentre il bero fare a meno di lavorare, concentrar-
natrice con cui è stato realizzato, e inevi- taglio del fondo per il diritto allo studio si sullo studio e laurearsi prima. Questa tabilmente ciò ha avuto ripercussioni sui ha privato migliaia di studenti della borsa non è utopia, è quello che avviene nel tempi di laurea degli studenti. Un altro e delle agevolazioni per mense e alloggi. resto d’Europa, la stessa Europa, che, lei fattore di cui tener conto è la crisi econo- Meno borse e rette più alte significa più e il governo di cui fa parte, vuole tanto mica: se, in una situazione in cui è relati- studenti costretti a lavorare, e inevitabil- emulare. Ci pensi, Profumo, ci pensi… vamente facile trovare lavoro, gli studen- mente i tempi di studio si allungano di ti sono incentivati a laurearsi il prima conseguenza. Insomma, più che concenpossibile per poter subito guadagnare trarci su quanto chi si laurea in ritardo uno stipendio, in un periodo di crisi, in costi
al
bilancio
pubblico,
dovremmo
cui l'unica prospettiva è la disoccupazio- pensare a quanto i tagli di bilancio abbiane, è facile che molti scelgano di pren- no allungato i tempi di laurea degli studersela con un po' più di calma e aspet- denti. Di fatto, se lo Stato spende troppi tare tempi migliori per entrare nel mon- soldi per mantenere all'Università chi si do del lavoro. Ma il dato probabilmente laurea in ritardo, è sostanzialmente perdecisivo, e destinato a diventare struttu- ché non ha speso prima quei soldi per rale se il governo non interverrà, è il permettere loro di laurearsi in tempo. taglio delle risorse, in particolare quelle Paradossalmente, ma neanche tanto, se legate al diritto allo studio. Le drastiche lo Stato investisse di più sull'Università, riduzioni di Gelmini e Tremonti al finan- con un maggior numero di borse di stu-
Sara Avossa, studentessa
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E FU COSI CHE ……………..
Non saprei dire se fu il come i tre mitici murali: quello, lo sono rimasti ancora oggi). sapore acre della birra che, eccezionale, con la Trimurti «De Lu’ – udii ad un tratto – meccanicamente, avevo porta- della musica jazz (Armstrong, ma ti senti bene?» Era Luciano to alla bocca o il salato della Parker e Davis), realizzato da che, evidentemente, si era acgoccia di sudore che mi era Roberto Tastardi, e gli altri due corto del mio imbambolamenscivolata tra le labbra a ride- della bravissima Mirella Fer- to. «E certo che non mi sento starmi dallo stato di trance in raioli, uno che ritrae un leonino bene! – gli risposi – Mi attiri in cui ero caduto alla sua vista. Jimi Hendrix e l’altro i Beatles una trappola degna del miglior Non ci mettevo piede da molti di Sgt. Pepper’s Loanni; a volte mi ero fermato a nely
Hearts
Club
parlare con qualche amico all’- Band. Poi cominciai a esterno, ma dentro no, non c’- notare le innovazioni ero più entrato. Sapevo che fino a che lo vidi: un erano in corso dei lavori di ri- manifesto
della
strutturazione e, infatti, ero sta- “Rassegna musicale to invitato per la riapertura. area salernitana” su Non avrei potuto mancare dato cui lessi Steel People (il nome tunnel degli orrori e mi chiedi che per un bel po’ di tempo l’a- del mia prima band) e 1989. se va bene?» In effetti, quel vevo frequentato quotidiana- All’improvviso, come per opera manifesto mente.
Il
Mumble
aveva
funzionato
Rumble, di magia o di ipnosi, cominciai come uno di quegli specchi
dunque, riprendeva le attività e a rivedere vividamente tutto ciò magici presenti nelle fiabe o io non me la sentivo di manca- che era accaduto durante quel- come quei portali della narratire all’appuntamento. Incuriosito, mi presentai all’orario convenuto e fui accolto dal mio carissimo amico Luciano Vitiello che, come suo solito, senza tante cerimonie, mi accompagnò dentro energicamente. Ritrovai cose note,
la memorabile giornata, a per- va fantasy: mi aveva afferrato cepirne tutti i suoni, i rumori, gli e mi aveva scaraventato nella odori; uno dopo l’altro,in rego- Salerno di un quarto di secolo lare teoria, mi si presentarono fa. Mi rivedevo venticinquenne alla memoria i volti di tutti a bazzicare Mumble Rumble e quanti si esibirono in quell’oc- Bar Roberto a Pastena ma, casione e, ancora, di tutti i miei soprattutto, il Corso e Lungoamici del tempo (molti dei quali
(Continua a pagina 7)
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tone world music style, dando da realizzarsi anche solo regaa tutti lezioni sullo spirito au- lando pochi minuti di serenità
mare, zona tra Bar Nazionale e tentico dell’impegno sociale. agli ascoltatori, interrompendo Embarcadero, di preferenza,
il flusso ostinatamente piatto
insieme agli altri metallari, così
(per necessità, non per scelta)
ci chiamavano all’epoca, e ad
della vita di molti di loro. I mille
altri amici che, pur non condivi-
discorsi – e i mille litigi – verte-
dendo la nostra passione per il
vano appunto su quale forma
rock duro, trascorrevano spes-
musicale rispondesse meglio
so le loro serate con noi.
allo scopo: quale riuscisse meglio a toccare le corde profon-
C’era un forte antagonismo – molti lo ricorderanno – tra noi metallari e quei ridicoli pupazzi tutti griffati che venivano identificati col nome altrettanto ridicolo di paninari. Figli della televisione commerciale e dell’ideologia edonistica ed individualistica da questa veicolata, paladini del disimpegno politico a favore del godimento pieno della vita (che per loro consisteva in shopping, serate al Burger King e nottate in discoteca) avrebbero rappresentato il nucleo forte dell’elettorato berlusconiano e, più in generale, di destra. Avevano anche importanti cantori: a qualcuno sovviene un certo Jovanotti che cantava Gimme Five? Non so che fine abbia fatto; potrebbe anche trattarsi dello stesso che da un po’ fa il san-
Chissà? Ma cerchiamo di non de della sensibilità delle persoperdere il filo e torniamo a noi. ne, riportandole a una vita conMolti di quelli che facevano sapevole. Ognuno di noi era musica ancora si ostinavano a sinceramente (e ingenuamencredere che attraverso questa te) convinto di incarnare il verpratica fosse possibile contri- bo, di essere portatore di una buire a migliorare la società, verità inconfutabile. Per questo rendendola più umana. Certo, ogni atto, ogni respiro era cirnon tutti. Vi erano i mestieranti confuso da un’aura di eroismo. dichiarati, per cui la musica Ci sentivamo protagonisti di rappresentava un lavoro e nul- un’epopea: armati di strumenti la più, e quelli che, pur pen- musicali si affrontava ogni consando la medesima cosa, si certo come una battaglia defitravestivano da barricadieri ed nitiva contro un “sistema” masagenti culturali, tranne sma- sificante scherarsi
completamente
e
deumanizzante.
in «De Lu’, ma da me che vai tro-
seguito, quando i tempi sareb- vando?» Era ancora Luciano bero stati idonei ad appagare che, a ragione, non si era reso la loro bulimica fame di dana- conto del perché di quella mia, ro. In generale, tuttavia, oltre stupida, reazione. «No, Luciache un naturale valore artisti- no. Non ce l’ho con te; anzi, mi co, alla musica se ne attribuiva hai regalato un bel viaggio nel anche uno politico e sociale,
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re ciò che è stato fatto a quello dar conto di tutte le esperienze che si fa qui ed ora? Perché in qualche modo significative.
tempo». «Allora è proprio vero: non immaginare qualcosa ca- Un racconto, si è detto, e non tu non stai bene. Stammi a pace di mettere in tutta eviden- una “storia”, perché non si ha sentire, beviamoci un’altra bir- za il carattere politico e sociale alcuna intenzione di affrontare ra» - fu la sua risposta - «tanto, che tanta musica ha avuto ed l’impresa con approccio scienpeggio di come stai stasera…» ancora ha nella nostra città? tifico, ma assecondando la caCominciai a considerare che Qualche giorno dopo riferii ai sualità degli incontri. Pertanto, tutte quelle ambizioni continua- compagni del Miriam Makeba invito tutti quelli che ritengono vano a vivere con la medesima questa mia esperienza e la ri- di poter avere un ruolo in queforza in tanti ragazzi che ave- flessione da questa scaturita. sta narrazione a mettersi in vano scelto la musica per e- Si dimostrarono subito interes- contatto
col
circolo
SEL
sprimere la propria interiorità. sati e fu così che nacque l’idea “Miriam Makeba”. Per il moPerché, dunque, non creare un di costruire un racconto della mento vi saluto, dandovi apponte ideale capace di collega- musica a Salerno capace di puntamento alla prima stazio-
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miriammakeba.sel@hotmail.it contatto skype: circoloselmiriammakeba 3270437490 - 3387346018
Le compagne e i compagni del circolo Miriam Makeba si riuniscono ogni martedi alle ore 19,30 in via Balzico 10 Salerno Su FB ci trovi qui: https:// www.facebook.com/groups/ miriammakeba.sel/
Ăˆ iniziata la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare per il reddito minimo garantito. Tutta Sel, e quindi anche il nostro circolo, è impegnata per la piena riuscita di questa campagna che coinvolge tantissime altre strutture associative e politiche. I compagni e le compagne che vogliono attivarsi per firmare, per avere i moduli, per organizzare iniziative, dibattiti, incontri, tavoli di raccolta firme possono contattare i seguenti numeri :
327 0437490 338 7346018