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Missione Cattolica di lingua italiana

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Katechese

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Missione Cattolica di Lingua Italiana

Rue de Morat 50 2502 Bienne 032 328 15 60 mci@kathbielbienne.ch www.cathberne.ch/ mcibienne

Apertura segreteria: Lu–Ve 08.30–11.30 Ma / Gi 14.00–17.30 Ve: 08.30–15.30

Numero d’urgenza Solo durante la notte, giorni festivi e solo in caso di defunto/a: 032 328 15 63

Missionario: Don Luciano Porri 032 328 15 63 luciano.porri@ kathbielbienne.ch

Animatore pastorale catechesi: Daniel Lattanzi 032 328 15 61 daniel.lattanzi@ kathbielbienne.ch

Animatore pastorale sociale: Mauro Floreani 032 328 15 66 mauro.floreani@ kathbielbienne.ch

Animatore pastorale giovani: Francesco Margarone, 032 328 15 60 francesco.margarone@ kathbielbienne.ch

Animatrice pastorale: Suor Clara Rasoamampionona, 032 328 15 69 clara.rasoamampionona@ kathbielbienne.ch

Segreteria: Annalisa Fiala 032 328 15 60 annalisa.fiala@ kathbielbienne.ch

Concierge: Antonio Bottazzo, 032 328 15 65 antonio.bottazzo@ kathbielbienne.ch

Animatore liturgico: Christian Barella 079 555 78 52 christian-barella@ kathbielbienne.ch

IL PAPA AGLI ANZIANI: DIO MANDA ANGELI A CONSOLARE LA NOSTRA SOLITUDINE

(adattamento da Alessandro Di Bussolo)

Continua dallo scorso numero (...)

Anziani indispensabili per costruire il mondo di domani Francesco ripete quanto scritto nell’enciclica Fratelli tutti, augurandosi che questo tempo di crisi legato alla pandemia, «non sia stato l’ennesimo grave evento storico da cui non siamo stati capaci di imparare». Perché «un così grande dolore non sia inutile», e si riesca a fare «un salto verso un nuovo modo di vivere», dice Papa Francesco rivolgendosi irettamente al nonno e all’anziano, c’è bisogno di fraternità: «c’è bisogno di te per costruire, nella fraternità e nell’amicizia sociale, il mondo di domani»

I tre pilastri: sogni, memoria e preghiera Si deve realizzare una nuova costruzione con tre pilastri «che tu, meglio di altri, puoi aiutare a collocare»: i sogni, la memoria e la preghiera. «I vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni», ha promesso il profeta Gioele. Chi se non i giovani, si domanda il Papa, possono «prendere i sogni degli anziani e portarli avanti?». Ma per questo gli anziani devono continuare a fare «sogni di giustizia, di pace, di solidarietà». «È necessario – chiarisce Francesco – che anche tu testimoni che è possibile uscire rinnovati da un’esperienza di prova». Memorie di guerre ed emigrazione E qui entra in gioco il secondo pilastro, la memoria: da quella dolorosa della guerra i giovani possono imparare il valore della pace. Quella di chi ha dovuto emigrare «può aiutare a costruire un mondo più umano, più accogliente». «Ma senza la memoria non si può costruire; senza delle fondamenta tu mai costruirai una casa. Mai. E le fondamenta della vita sono la memoria»

La voce di Dio: «Io sono con te tutti i giorni» L’esempio è quello del beato – e prossimamente santo – Charles de Foucauld che, eremita in Algeria, pur nella solitudine del proprio deserto, dimostrò che è possibile «intercedere per i poveri di tutto il mondo e diventare davvero un fratello e una sorella universale». «Che ciascuno di noi impari – è la preghiera finale di Papa Francesco – a ripetere a tutti, e in particolare ai più giovani, quelle parole di consolazione che oggi abbiamo sentito rivolte a noi: ’Io sono con te tutti i giorni’».

Le iniziative possibili per tutti noi Come cristiani non possiamo solo «pensare» ai nostri anziani. Potremmo organizzare visite da parte di giovani che portino agli anziani il messaggio del Papa, organizzare celebrazioni eucaristiche o preghiere negli ospedali o nelle residenze per anziani, dedicare una memoria particolare agli anziani morti a causa del Covid-19… e promuovere tante altre iniziative che li valorizzino.

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