Benvenuti al secondo numero di Animangazine, siete pronti per questa nuova avventura? In questo numero: Serie Cult - inizia il viaggio nel incredibile mondo dei Saint Seiya -, Special - Cow boy Be bop i primi due episodi e la scheda di Spike -, Look, - look dei protagonisti di Mazinga Z-, Fan - tutti quei prodotti cinematografici o quasi realizzati dagli amanti dei Manga/Anime-, Event - TAF 2010 -, Kawii - Bleach e Fate- , Manga - il nuovissimo Brave 10, Movie - il film estivo Summer Wars, Live - il ritorno di un eroe molto amato negli anni '70-, Anime - interesantissima analisi di Terra e..- , Soundtrack - Rumi Shishido la voce di NHK- ed infine Riscopriamoli - arriva Bem-. Ricordo a tutti i lettori che il team dell'animangagroup da Sabato 3 Ottobre alle 18:00 in poi si ritroverà presso la ludoteca la Zucca Vuota - Via Vincenzo Terrasi 10 di fronte la RAI di Viale Strasburgo - per parlare di anime/manga e delle nuove attività tra cui l'aniforum appena iniziato. Per qualsiasi domanda iscrivetevi al gruppo FaceBook Animangagroup, chiedete amicizia al Animangagroup fanzine oppure scrivete direttamente all'indirizzo animangagroup@gmail.com.
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UC 21/09/09
News:
Ultime novità dal Giappone by Kaneda Miru
pag 3
Event:
TAF 2010
pag 7
Kawai:
Bleach & Fate by Kaneda Miru
pag 8
The movie
Summer Wars by Kaneda Miru
pag 9
Live Action:
Vicky il Vichingo by Kaneda Miru
pag 11
Manga space:
Brave 10 by Ikari
pag 12
Serie Cult
Saint Seiya parte 1° by Raistlin
pag 14
Anime Space:
Terra E... by bbodyrad
pag 17
Special
Cow boy Bebop parte 1° by Gabriele "Ade" Cuscino
pag 24
Fan space
Fan live action by Kaneda Miru
pag 32
Soundtrack:
Rumi Shishido by Ikari
pag 36
Look
Mazinga Z by Kaneda Miru
pag 37
Riscopriamoli:
Yokai ningen Bem by Kaneda Miru
pag 40
by Kaneda Miru
Note: Look
Come vestono negli anime/Manga
Special
Saggio su di un Anime/Manga
Manga Space:
Approfondimento Manga
Anime Space:
Approfondimento Anime
Kawai:
"Stranezze" oggettistiche relativa al mondo del Manga/Anime
VG Space:
Videogiochi ispirati a Manga/Anime
Live Action:
Quando i manga /Anime diventano realtà
Soundtrack:
Musica negli anime
Riscopriamoli:
Vecchie glorie ormai dimenticate dai più
Manga-Work:
Chi ha un manga o dei personaggi da voler far conoscere
Look:
Il look dei personaggi degli Anime/Manga
Fan live action space:
La passione dei Fan, tra sogno e realtà
Serie Cult:
Riviviamo un cult
Event
Eventi dedicati all'anime/Manga nel mondo
NEWS I rumors che circolavano da qualche mese nel mondo dell’animazione sulla effettiva produzione di una nuova trasposizione animata di Berserk, hanno trovato conferma qualche settimana fa, grazie ad un informatore anonimo. La fonte rende noto che lo studio 4°C sta producendo una serie di OAV o seconda serie – questo non è precisato - su
In Shueisha Monthly Young Jump del mese di Agosto è stata pubblicata la notizia che il Mangaka Sakurako Gokuraku, autore di Sekirei, vedrà divenire mensile la sua nuova opera “Returners ~Kigensha~”. Infatti, la mini serie in due parti relativa a Returners ~Kigensha~” pubblicata su Monthly Young Jump di questo mese ha riscontrato un tale successo da fargli meritare immediatamente una Una bella notizia riguarda Katsura Hoshino che riprenderà a scrivere e disegnare il suo D.Gray-man, pubblicato su Jump Square Monthly Magazine. L’uscita dei nuovi capitoli è prevista il 4
Berserk ha messo online delle pics, affermando anche che queste immagini sono del 2008. Possiamo quindi sperare che a breve avremo news più concrete. Nelle pics possiamo vedere Zod, Puck ed una scena con Gatsu in azione.
pubblicazione mensile. Trama Un misterioso evento accade nel ventiquattresimo quartiere di Tokyo, evento che sconvolge l’intera città – ricordiamo che a Tokyo esistono solo 23 quartieri -.
Novembre. La news è stata pubblicata su Shueisha's Akamaru Jump magazine. Ricordiamo che Katsura riprende la matita in mano dopo che ad Aprile, la malattia, da cui non sembra essere ancora completamente guarito l’aveva nuovamente costretto ad interrompere la serializzazione di D.Gray-man.
Xenoglossia), sceneggiatura di Seishi Minakami (Shigurui), character design del mitico Yuichi Tanaka (To Aru Majutsu no Index, Last Exile). L’open song "only my railgun" è eseguita dai fripSide, mentre l’ending "Dear My Friend -Mada Minu Mirai he-" da ELISA. Trama La storia si svolge nella città di Accademy City, composta da 230.000 mila abitanti di cui l’80% è costituito da studenti. Protagonista dello spin-off sarà Mikoto Misaka una dei sette Psichic ad aver raggiunto il Lv5.
Lo spin-off di To Aru Majutsu no Index sarà To Aru Kagaku Railgun, sarà trasmesso in TV e non uscirà direttamente per il mercato Home Video, come si pensava in un primo momento.
Regia
di
Tatsuyuki
Nagai
(Idolm@ster:
Ormai giuntialla fine della postproduzione l'attesissimo il film di animazione Armed Librarians: The book of Bontorra tratto dalla omonima light novel di Ishio Yamagata. Il film sarà nelle sale Giapponesi il 2 Ottobre 2009. Regia di Toshiya Shinohara (Kuroshitsuji, Inuyasha) Trama In un mondo dove i libri sono la forma cristallizata della morte, quando si muore si ci trasforma in libri. Tonisu, la cui memoria è stata cancellata, ha l'ordine di uccidere Hamyuttsu Meseta, il più potente librario al mondo. La rivista Seinen Comic Flipper ha annunciato che lo studio Shaft ha affidato al regista Akiyuki Shinbo l’adattamento
animato del manga gothic lolit "Dance in the Vampire Bund", Trama Mina Tepes, principessa di un'antica famiglia di vampiri accompagnata dal suo fedele servitore Akira, decide di non nascondersi più agli umani e rivela al mondo l'esistenza dei vampiri. La principessa chiede alle autorità Giapponesi la possibilità di realizzare a Tokyo il Vampire Bund un quartiere solo per i vampiri. In cambio si occuperà di risanare il debito nazionale Giapponese. Naturalmente non tutti sono d’accordo sulla convivenza tra Vampiri ed umani.
Lo studio cinematografico Kadokawa Pictures ha adattato il manga fantascientifico di Yuji Iwahara, King of Thorn, affidando la regia a Kazuyoshi Katayama (Appleseed) e Hiroshi Yamaguchi (Bastard!!, Blue Submarine No.6), il character design a Hidenori Matsubara (Ah! My Goddess!, Sakura Wars, Il conte di Montecristo), e il creatur design a Kenji Andou (Origin Spirits of the Past). L’uscita del film è prevista nelle sale Giapponesi nei primi mesi del 2010.
Aniplex realizzerà la serie Televisiva Sora no Woto, per TV Tokyo. Il character designer sarà Meru Kishida (Gust's Rorona no Atelier), Mamoru Kanbe (Elfen Lied, Denpa Teki na Kanojo) alla regia, e Hiroyuki Yoshino alla sceneggiatura (Macross F,
Trama Un terribile virus che tramuta in pietra le persone devasta la terra. Per salvare l’umanità i governi di tutto il mondo decidono di ibernare 160 umani, che dovranno risvegliarsi in un futuro più lontano possibile. Giunto il risveglio questi sopravvissuti si ritrovano in un mondo particolarmente ostile ed il virus non solo e ancora presente, ma si è anche evoluto. Riusciranno gli ultimi rappresentanti dell’umanità a sopravvivere ? Denpa Teki na Kanojo). Da Gennaio i primi episodi si potranno vedere in streaming al seguente indirizzo http://www.sorawoto.com/theater/index.html , in seguito avranno una regolare programmazione settimanale. Trama Nel mondo, dopo un periodo di guerra sembra essere tornata la pace. Kanata Kumika, una quindicenne il cui sogno è entrare nell’esercito di difesa, aspetta la chiamata al servizio militare. Dopo aver superato le selezioni la ragazza è arruolata ufficialmente nell’esercito di difesa nazionale, ed è inviata insieme ad altre cinque ragazze a presidiare una importante fortezza. Kumika inizialmente reputa il compito poco gratificante, ma presto si dovrà ricredere.
E' ufficiale che la Type-Moon ha realizzato il primo film di Fate/Stay Night, ed ha anche aperto un sito di riferimento: http://www.fatestaynight.jp/index.html. Il debutto sarà al Tokyo's Cinema Sunshime Ikebukuro, mentre l’uscita nazionale è fissata per il 23 gennaio 2010. La regia sara di Yamaguchi Yuji, su sceneggiatura di Sato Takuya e chief animation director di Ishihara Megumi. La storia è basata sul plot del gioco Fate/stay night Unlimited Blade Works, che sembra avere riscosso molto successo tra i fan dell'anime. Osservando il promo poster (vedi pics) non sembra che saranno introdotti nuovi personaggi.
Dopo solo due Tankbon di strabiliante successo, una pubblicazione mensile sulla rivista della Shueinsha Ribone, e due giochi di carte collezionabili il manga di Matsumoto Natsumi Yumeiro Patissiere avrà ad Ottobre la sua serie televisiva. Trama Ichigo Amano, una
ragazza di 14 anni, desidera diventare una grande pasticciera, si iscrive alla St. Mary Academy, una scuola di maestri pasticcieri la. Però la sua goffagine non l'aiuta, anzi rischia di essere espulsa dalla scuola. Ma per sua fortuna incontra lo spirito dei dolci e la sua abilità in cucina nel preparare dolci inizia a stupire allievi e professori.
Se fate un saltino sul sito http://4koma.livedoor.com/ mangalife/mizushinatakayu ki/kemonoto_chat/001/ potrete vedere il video teaser dell’imminente anime Kemono to Chat, adattamento del famoso manga omonimo di Takayuki Mizushina, che sarà in disponibile il 23 Ottobre per il mercato home video Giapponese. Una curiosità le musiche sono scritte dall’autore stesso Takayuki Mizushina. Trama Chacha Kenomoto è una liceale che ha l’incredibile potere di comprendere il linguaggio dei gatti. Per la felicità di molti è stato messo on-line il nuovo trailer della seconda stagione di Darker than Black - Ryusei no Jemini (Darker than Black: La cometa di Gemini) che sarà regolarmente trasmesso dai primi di Ottobre 2009. In questa nuova stagione ci sarà una nuova coprotagonista, la tredicenne Suou Pavlichenko.
Konami Metal gear solid peace WALKER(PSP) Silent hill shattered memories (Wii,PSP) Square Enix Final Fantasy XIII & XIV(PS3) Front Mission: Evolve(PS3,
Venerdì 25 Settembre si aprono le porte del Tokyo Game Show 2009. Tra i giochi più attesi:
Xbox360)
Capcom
Bayonetta (PS3,Xbox360)
Lost Planet 2 (PS3-Xbox360)
End of Eternity (PS3)
Resident Evil: The Darkside
Valkyria Chronicles 2 (PS3)
Chronicles (Wii)
Kingdon Hearts Birth (PSP) Bandai Namco Games Tekken 6 (PS3,Xbox360,PSP) Sega
Event
Dal 27 Marzo 2010 al 28 Marzo 2010 a Tokyo si terrĂ il mitico TAF ovvero Tokyo Anime Fair 2010. Nel logo potete vedere il personaggio di quest'anno, mentre nella pic sottostante il poster ufficiale 2010 ed una pic del TAF 2009. Come ogni anno saranno proposte le novitĂ che si potranno vedere in futuro quindi
serie tv, film OAV in anteprima, sia in formato trailer che completi, manifestazioni correlate alle presentazioni, spettacoli, autori e doppiatori, incontri e incredibili cosplay. Noi vi abbiamo avvisato. Kaneda Miru
Kawai Da poco in vendita si può trovare un set di chitarre elettriche dedicate a Bleach prodotte dalla Bandai al modico prezzo di 30,000 Yen, tutte con mono pick up e ponte fisso, ed ognuna con un nome e disegno diverso Abbiamo la Fire Soul (con logo della Soul Society), la Kon Star (“modified soul”) e la Death And Strawberry (Ichigo). La chitarra Death And Strawberry avrà anche una
limited edition che costerà 42,000 Yen. A seguire la maschera relativa alla trasformazion e di Ichigo dal costo decisamente più basso solo 7000 Yen-, e per concludere un I-pod limited editon dedicato a Fate Stay Night. A voi la scelta di cosa acquistare.
Movie of the Mounth
Nel dicembre 2008 sulla rivista Newtype, dopo lunga attesa, veniva svelato il titolo del nuovo progetto di Mamoru Hosoda il mitico autore del lungometraggio “la ragazza che saltava nel tempo”. Il titolo del'opera: Summer Wars (http://s-wars.jp/index.html). Prodotto dalla Mad House, su screenplay di Satoko Okudera, character design di Yoshiyuki Sadamoto (Evangelion, la ragazza che saltava nel tempo), animators chief Hiroyuki Aoyma e Tatsuzou Nishida, musiche di Matsumoto Akihiko, il tutto sotto la super visone di Youji Takeshige Il film da poco uscito nei cinema Giapponesi ha avuto un ottimo successo ed è stato presentato anche al Festival di Locarno ricevendo consensi e apprezzamenti, da parte di tutta la critica e del fortunato pubblico. Trama Il liceale Kenji Koiso, abilissimo in matematica, è segretamente innamorato di una sua sempai Natsuki Shinohara famosa kendoka della sua scuola, ma è incapace di confidarle il suo amore. Dopo essere stato sconfitto in una gara di matematica, un pò depresso, decide di passare le sue vacanze estive ad Oz un mondo virtuale. Oz è un luogo dove Kenji riesce ad abbattere tutte quelle barriere psicologiche che gli rendono difficile istaurare rapporti interpersonali nel mondo reale. Il ragazzo, ormai pronto ad una full immersion in Oz, riceve una mail proprio da Natsuki che lo invita a Ueda (prefettura di Nagano) per il 90° compleanno della nonna, la signora Sakae Shinohara. Kenji, anche se dubbioso, decide di accettare e parte insieme a Natsuki per conoscere la famiglia della ragazza che a sua insaputa lo presenta come suo fidanzato. Conosce i vari parenti, tra cui il cugino di
Natsuki, nonché suo primo amore. Durante la permanenza riceve un'e-mail scritta in un misterioso codice. Con abilità riesce a decriptarlo nella speranza di scoprire chi sia il mittente, ma durante la ricerca, arriva la notizia che Oz è stato hackerato diventando zona interdetta. Incredibilmente il principale sospettato è proprio Kenji Koiso! Il ragazzo, spaventato, insieme ai nuovi amici inizia ad indagare su chi si celi dietro tutto ciò, e la scoperta è incredibile. Adesso per Kenji, Natsuki e la sua famiglia è il momento
di scendere in campo perché combattere le Summer Wars.
dovranno
Considerazioni Tutte le riviste del settore e non, hanno applaudito questo film con recensioni positive, The Japan Time gli ha dato 5 stelle su 5. Mamoru Hosoda aveva già stupito con il suo primo lungometraggio la ragazza che saltava nel tempo-, grazie al quale aveva introdotto nuova linfa nella creatività Giapponese. Con Summer Wars Hosoda si dimostra autore raffinato, e che molti giustamente in Giappone definiscono già come il futuro Miyazaki. Summer Wars mostra un notevole brio e riesce a tenere sempre alta l’attenzione dello spettatore. Dal punto di vista tecnico il film è graficamente bellissimo, grazie alle sapienti mani di Yoshiyuki Sadamoto, con una trama
in maniera innovativa, sia perchè vi erano in Giappone molte opere con cui confrontarsi, una per tutte NHK, sia per la sua delicatezza intrinseca, ma Hosoda riesce nell’impresa, e ci mostra, in modo innovativo, i gravi problemi che colpiscono la società moderna, permettendoci di riflettere sulla nostra stessa esistenza. Certo la solitudine, le relazioni sociali, sono tematiche molto sentite in Giappone, e
notevolmente sottovalutate in Occidente che se ne crede immune. Quindi la visione del film potrebbe portare un pubblico superficiale a dei giudizi negativi sull’opera, ma i più attenti potranno vedere in questo film un monito nascosto sotto la trama principale. Non dimentichiamo che il tutto è condito dal solidissimo accompagnamento musicale di Matsumoto Akihiko. Il film ottiene il suo massimo splendore se visionato al cinema, quindi possiamo solo sperare che qualcuno con un pò di “cultura” in testa offra questo capolavoro all’Italia come si meriti. Kaneda Miru
che unisce azione e riflessione, dramma e allegria, offre al pubblico 114 minuti di grande intrattenimento. Hosoda pur affrontando temi profondi come solitudine, realtà virtuale, relazioni sociali e famiglia, non cade mai nella lacrima facile, invece intreccia questi temi difficili sia con le vicende della famiglia di Natsumi sia con la misteriosa minaccia che colpisce inizialmente Kenji, e il Giappone in seguito. Non era facile trattare il tema della solitudine
Live Action
Alzi la mano chi di voi ricorda Vicky il vichingo (Wickie und die starken Manner) mitico anime del 1974 coprodotto dalla Taurus Film e dalla Zuiyo Eizo composto da 77 episodi - solo 66 trasmessi in Italia sulla Rete 2 della RAI a partire dal 2 gennaio 1977 - tratto da Vicke Viking, libro per bambini scritto nel 1963 da Runer Jonsson (autore svedese). Dopo decenni di silenzio ritorna sul grande schermo con un delizioso remake cinematografico live scritto e diretto da Christian Becker e prodotto da Michael Bully Herbig insieme alla Rat Pack Filmproduktion (http://www.wickie.film.de/). Vicky è interpretato dal piccolo attore Jonas Hämmerle, mentre Waldemar Kobus è Halvar. I personaggi e le location sono identiche a quelle dell’anime. Incredibile la riproduzione della famosa nave vichinga capitanata da Halvar e molte situazioni sono tratte direttamente dall’anime.
Evento davvero raro per un adattamento occidentale di un prodotto Nipponico. Spesso le versione Live non asiatiche risultano lontani anni luce dall’Anime o manga da cui sono tratti. Questo perchè gli occidentali introducono elementi assurdi che dovrebbero, a loro modo di vedere, aumentare l'interesse del pubblico ed invece deludono i fans e non interessano il semplice spettatore . Unico dispiacere è che il film, già proposto con successo nelle sale germaniche, non ha trovato un distributore nel nostro paese.
Trama Vicky vive nel piccolo villaggio vichingo di Flake con i suoi genitori Halvar – capo del villaggio - e Ylva. A differenza dei suoi coetanei non è fisicamente prestante, ma ha un’intelligenza incredibile. Volendo dimostrare che l’intelligenza e il coraggio valgono di più della bruta forza fisica, decide di salpare insieme al padre per un incredibile avventura. Kaneda Miru
Manga Space Titolo:
Brave 10
Autore: Casa Editrice:
Kairi Shimotsuki Media Factory
Distribuzione in Italia: Planet Manga Pubblicazione:
18/09/2008
Numeri:
3/?
Prossima uscita :
24 Settembre
Prezzo:
5,9 €
Brave 10 è uno shounen di Kairi Shimotsuki, pubblicato in Italia dalla Planet Manga dal settembre del 2008. Attualmente sono usciti 3 numeri e il prossimo è previsto per la fine di settembre. Il manga si presenta sottoforma di volumi corposi, ben curati, con sopracopertina, il tutto al prezzo di 5,90 euro, uno standard per le sfortunate tasche del lettore di manga. Trama: Siamo nel 1599, nell’epoca Sengoku, Tokugawa Ieyasu tenta di conquistare tutto lo Shinshu, per completare il suo piano manca la piccola regione di Ueda che si oppone con grande resistenza. E' proprio per questo Tokugawa tenta di rapire la sacerdotessa di Izumo che possiede uno strano potere che potrebbe portarlo alla vittoria finale. Proprio dal tentato rapimento della sacerdotessa che inizia lo scorrere degli avvenimenti. Gli uomini di Tokugawa radono al suolo il santuario di Izumo, compiendo una strage, ma la sacerdotessa, Isanami, riesce a mettersi in salvo e parte verso Ueda, per chiedere aiuto al suo signore, Sanada Yukimura. Nel suo viaggio viene salvata da un agguato da uno shinobi, Kirigakure Saizo, di cui
Isanami subito si innamora. Kirigakure è un membro degli Iga, leggendaria famiglia di assassini. Il suo aspetto è arrogante e fiero, atteggiamento legittimato dal suo soprannome, Marishi-ten, che deriva dal fatto che non è mai stato ferito in combattimento. Infatti possiede un’abilità combattiva fuori dal comune, grazie alla quale viene chiamato il genio degli Iga, e una spada dalle capacità superiori al normale. Però il burbero shinobi viene addolcito dalla bellezza e dalla purezza della sacerdotessa e decide di scortarla fino al castello di Sanada Yukimura. Il signore di Ueda si presenta circondato da una cerchia di combattenti fuori dal comune, e dopo aver valutato il potere di Isanami e chi la vuole rapire, decide di proteggerla e di avvalersi anche del servizio di Kirigakure che accetta immediatamente, solleticato dall’idea di affrontare combattimenti interessanti dopo un lungo periodo di noia e affascinato dall’aura che circonda Sanada Yukimura. Nel Castello di Ueda si verifica il primo scontro contro gli shinobi di Tokugawa e qui accade l’incredibile: Kirigakure Saizo, il Marishi-ten, il genio degli Iga viene ferito per la prima volta. A seguito dello scontro alcuni misteri vengono svelati, come le reali intenzioni di Yukimura Sanada, che non mira semplicemente alla difesa del suo regno, ma soprattutto alla conquista dell’intero
Giappone. Per raggiungere tale obiettivo ha bisogno di shinobi eccezionali che lui chiama “valorosi”, con l’arrivo di Isanami e Kirigakure il suo organico sale a 6 membri, ma risulta incompleto secondo i piani di
Sanada che conta di avere al suo fianco “10 valorosi” (brave 10) prima di iniziare le sue mira di conquista. Kirigakure Saizo esce provato dalla pesante sconfitta e affronta i suoi limiti con molta difficoltà, ma subito deve affrontare una nuova missione, ovvero ritornare a Izumo con Isanami e Kakei, uno dei valorosi, per scoprire maggiori informazioni sul potere della sacerdotessa. Sfortunatamente non sono gli unici a recarsi a Izumo, infatti sono diretti lì gli shinobi di Tokugawa e il damyo di Oshu, Masamune Date, che come Sanada vuole appropriarsi del potere di Izumo, anche se il suo obiettivo non è la semplice conquista ma far cadere il mondo in un lungo periodo di guerra. A Izumo viene svelato il potere di Isanami, che si racchiude in un fermacapelli che custodisce un frammento di spirito divino. Kirigakure ottiene la sua rivincita contro gli
shinobi di Tokugawa, ma solo grazie a un intervento esterno di uno shinobi, che potrebbe diventare un futuro valoroso. Purtroppo il vero vincitore dello scontro tra gli shinobi di Sanada e Tokugawa è Masamune Date che riesce a rapire Isanami e portarla al suo castello. Per sarvarla ci vorrà l’intervento del migliore degli shinobi di Sanada. Considerazioni Sicuramente Brave 10 non spicca di originalità parlando di shinobi con incredibili poteri al servizio di spietati signori, ma Kairi Shimotsuki inserisce nella sua storia degli avvenimenti storici e delle leggende reali. Infatti sia le famiglia Iga e Koga, la figura di Kirigakure Saizo e i dieci valorosi di Sanada, fanno parte della storia e dei miti del Giappone dell’epoca Sengoku. Il ritmo dei primi 3 numeri è più che buono, l’autore non si risparmia nei combattimenti e svela subito qualche mistero e regala un paio di colpi di scena, questo può far pensare che il manga manterrà questa linea, anche se ritengo che questo sia solo un antipasto e si assisterà, per fortuna, a un crescendo. Infatti il manga che non risulta pesante alla lettura, in quanto la storia viene narrata semplicemente e senza grossi dialoghi, necessiterebbe di un’accelerazione per coinvolgere maggiormente il lettore. Graficamente è ben curato, i disegni sono belli e gradevoli, sia lo sfondo che i personaggi, anche se non tutte le vignette vengono curate con la stessa attenzione. Purtroppo a mio avviso l’unica pecca è che il disegno dei combattimenti risulta essere un po’ troppo complicato, richiedendo da parte del lettore qualche secondo in più del normale per focalizzare la successione dei movimenti. In definitiva, ritengo che non sia un cattivo prodotto anzi un manga che andrebbe letto e a cui si deve concedere più di una chance. Le premesse ci sono tutte per un manga che può tenere compagnia i lettori e regalargli qualche emozione, anche se mi riservo una riflessione più approfondita più in là nel tempo, quando almeno saranno usciti 10 “valorosi” numeri.
Serie Cult Part one Care lettrici e cari lettori, come ricorderete nel numero precedente abbiamo pubblicato una recensione di Saint Seiya - The Lost Canvas. Da bravo otaku mi sono lasciato prendere dall'onda dei ricordi... e ho iniziato un ripasso di tutto ciò che concerne i Cavalieri dello Zodiaco. In questo numero, e nei prossimi, vi presenterò i risultati delle mie fatiche. Cominciamo con: Saint Seiya, storia di un cult. Tutto iniziò nel Gennaio 1986 sulle pagine di Weekly Shonen Jump. Masami Kurumada, classe 1953 e già affermato mangaka pubblica il primo episodio di quella che diventerà la sua opera di maggior successo, Saint Seiya. La storia segue le avventure di cinque giovani ragazzi, i "Saints", che vestono delle mistiche armature, chiamate Cloth, allo scopo di proteggere l'incarnazione terrena della dea Atena nella sua lotta per difendere la terra e l'umanità dagli altri dei dell'Olimpo. La serie proseguì la pubblicazione fino al 1991, e consiste di 28 tankobon suddivisi in tre parti: Santuario (113), Poseidone (14-18) e Hades (19-28). Dopo la pubblicazione originale, si contano altre quattro ristampe. Ad oggi, si stima che nel solo Giappone siano state vendute oltre 25 milioni di copie. Qui in Italia il manga fu pubblicato la prima volta da Granata Press nel 1992, ed è in seguito stato ristampata dalla Star Comics nel 2000 e nel 2008 con la Perfect Edition, ancora in corso. Sempre nel 1986 esordisce anche la serie animata, prodotta da Toei Animation, che proseguirà fino all'Aprile 1989 per un totale di 114 episodi. La serie ripresenta in maniera abbastanza fedele gli avvenimenti delle saghe del Santuario (episodi 1-73) e di Poseidone (episodi 100-114) viste nel
manga, ed aggiunge tra le due la saga di Asgard (episodi 74-99), creata appositamente per la versione animata. La serie si avvaleva del character design di Shingo Araki, un mostro sacro dell'animazione made in Japan, che contava nel suo curriculum, tra gli altri, gli anime di Cutie Honey (1973), UFO Robo Grendizer (1975), Lupin III (1977), Berusayu no Bara (1979), e che con Saint Seiya si guadagnò, come Kurumada, fama internazionale. L'uscita in Italia della serie è stata piuttosto travagliata, coi primi 52 episodi inizialmente trasmessi su Odeon TV nel 1990, ed in seguito replicati diverse volte anche su Junior TV. Per vedere il resto della serie fu necessario aspettare l'anno successivo quando Italia 7 la trasmise, dandole il titolo "Il ritorno dei Cavalieri dello Zodiaco". Nel 2001, e successivamente nel 2008, la serie completa (e censurata) fu riproposta su Italia 1.
Cover del primo numero di Saint Seiya
Tra il 1987 ed il 1989 furono prodotti anche 4 OAV: Saint Seiya Jashin Eris (La dea della discordia, 1987), Saint Seiya Kamigami no Atsuki Tatakaii (L'ardente scontro degli dei, 1988), Saint Seiya Shinku no Shōnen Densetsu (La leggenda dei guerrieri scarlatti, 1988), Saint Seiya: Saishûseisen no senshitachi (L'ultima battaglia, 1989). Escluso il primo, che potrebbe teoricamente essere collocato alla fine della saga del Santuario, questi film non seguono la linea temporale della serie originale. Granata Press nel 1993/1994 pubblicò i primi tre film. Nel 1996 Dyanmic Italia, dopo aver rilevato i diritti in seguito al fallimento della Granata Press ripubblicò i primi tre film e presentò per la prima volta il quarto.
guerrieri scarlatti" ad opera della uscita in VHS negli anni '90 ed introvabile.
Eden, ormai
Sull'onda del successo, furono prodotti anche due videogames in stile RPG, Saint Seiya: Ōgon Densetsu (1987) e Saint Seiya: Ōgon Densetsu Kanketsu-Hen (1988), che però non uscirono dal mercato giapponese, ed un musical rappresentato al teatro Ayoama di Tokyo (1991). Per non parlare della serie di giocattoli, action figures e gadget vari, ormai diventati dei pezzi da collezione Nelle intenzioni originali di Kurumada la serie avrebbe dovuto proseguire oltre, ma a causa di un calo di popolarità la casa editrice Shueisha lo forzò a concludere il manga con la saga di Hades. Similmente, la serie animata si concluse con la saga di Poseidone. La vita dei Cavalieri dello Zodiaco, però, non finì qui. Dopo circa un decennio di silenzio, in cui Kurumada si dedicò ad altre opere, la più famosa delle quali è Bt'X (1994-2000), che vide anch'essa un adattamento in serie animata e fu distribuita anche in Italia, nella primavera del 2002 esce il romanzo Saint Seiya - Gigantomachia. Pochi mesi dopo, a Novembre, comincia la trasmissione dei primi 13 OAV dedicati alla saga di Hades: Meiō Hades Jūni-Kyū Hen (The Hades: Chapter Sanctuary), e a dicembre comincia l'uscita, su Champion Red, del prequel Saint Seiya Episode G (storia di Kurumada, disegni di Megumu Okada), incentrato sul Saint del Leone. La rinascita di Saint Seiya era ufficialmente ricominciata!
Sempre la Dynamic, nel 1999/2000 ripubblicò i quattro film con un nuovo adattamento e doppiaggio più fedeli all'originale. Nel 2007 Yamato Video ripropose i quattro film, per la prima volta in DVD, con entrambi i doppiaggi. Segnaliamo infine l'edizione pirata di "La leggenda dei
Dopo i primi 13 OAV, nel 2005 e 2006 si prosegue con Meiō Hades Meikai Hen (The Hades: Chapter Inferno) seconda parte degli OAV dedicati alla saga di Hades che consiste di 12 episodi. La saga si conclude nel 2008 con Meiō Hades Elysion Hen (The Hades: Chapter Elysion). In Italia tutto "The Hades" è stato trasmesso su Italia 8 nel 2008, anch'esso censurato. Con una scelta editoriale forse non troppo azzeccata, nel 2003 uscì anche
Tenkai-hen Josō, (Chapter Heaven: Ouverture) che si colloca dopo la saga di Hades, in cui i Saint si trovano a lottare contro la dea Artemide, e che nelle intenzioni di Kurumada doveva essere il primo film di una trilogia. Purtroppo il risultato si rivelò deludente, ponendo nuovamente (e forse definitivamente) la parola fine alla vita animata di Saint Seiya.
Italia per ora abbiamo visto solo The Lost Canvas, edito dalla Panini Comics (così come Episode G), mentre Next Dimension rimane inedito.
Durante il revival, a partire dal Così si 2006, iniziano la pubblicazione conclude anche Saint Seiya: The Lost Canvas questa (storia di Kurumada, disegni di carrellata Shiori Teshirogi)e Saint Seiya: Next sulla vita Dimension. Entrambi iniziano editoriale di raccontando gli stessi eventi, questa saga. ambientati 200 anni prima della Vi aspetto nel Immagine promozionale per "The Hades: serie originale. Le due trame presto prossimo Chapter Elysion" cominciarono a divergere senza essere numero, con più compatibili. Inoltre Next Dimension, a la recensione del manga originale e della partire dal capitolo 14, compie un salto serie animata classica. Restate sintonizzati! temporale in avanti, proponendo il seguito della serie originale. Kurumada ha Raistlin recentemente chiarito che la linea temporale "ufficiale" è quella di Next Dimension. In
Anime Space
“Terra e…” nasce originariamente nel 1977 come manga di fantascienza della già famosa regina dello Shoujo Keiko Takemiya, intenta a sperimentare l’effetto della propria pionieristica sensibilità creativa in un campo a lei nuovo e particolarmente di moda nel periodo. L’esperimento riuscì così bene da meritare il Premio Seiun per il miglior manga già nel 1978, prima che la pubblicazione a puntate sul Gekkan Manga Shōnen fosse terminata. Nel 1980 la Toei Animation produsse il primo lungometraggio animato, sostanzialmente fedele alla trama originale, che rimane tutt’oggi una delle pietre miliari dell’opera della Takemiya. Nel 2007 “Terra e…” è stato riadattato in una serie animata di 24 episodi subito trasmessa in TV dalla MBS-TBS nella fascia oraria delle serie di maggior successo (le 18:00). Rispetto all’opera originale la serie televisiva
La mitica Shangri-La.
è stata completamente riscritta da Satoru Nishizono, con l’approvazione dell’autrice, che si è dichiarata molto soddisfatta del buon lavoro di modernizzazione della sceneggiatura e d'attualizzazione dei temi portanti effettuato nel rispetto dello spirito originario del manga. Anche il character design di Nobuteru Yuki (Vision of Escaflowne) e il conceptual design di Yutaka Izubuchi (RahXephon) contribuiscono a rendere la serie un vero gioiello di modernità dal gusto un po’ retrò. Il titolo giapponese “Terra e…” significa letteralmente “verso la Terra”, ed ha un chiaro riferimento alla trama che narra del lungo viaggio di ritorno di un popolo sul pianeta d’origine abbandonato tanto tempo prima, ma anche della difficile e tormentata ricerca di identità e scopo di ogni comunità umana sradicata, esiliata e perseguitata dal resto dei propri simili. Ambientazione In un lontano futuro l’umanità si è lasciata alle spalle un pianeta Terra arido e desolato, devastato da guerre e inquinamento, ed ha iniziato la colonizzazione di altri mondi sotto la guida della “Superior Domination” (SD), una avanzatissima rete di computer appositamente creata per dirigere
la migrazione della razza umana e il parallelo psicocinetici, denominata “Mu”. piano di recupero ambientale del suo pianeta I Mu non risultano facili da riconoscere, madre, per governare le colonie e mantenere poiché normalmente non manifestano i loro l’ordine fino alla rinascita della Terra. straordinari poteri alla nascita. Di solito Grazie alle enormi conoscenze scientifiche questi si risvegliano durante il test di raggiunte gli esseri umani sono in grado di maturità per il passaggio all’età adulta, ma viaggiare nell’iperspazio, di impiantare talvolta si manifestano prima e ecosistemi di tipo terrestre su altri pianeti e occasionalmente non vengono identificati di controllare completamente il processo di nemmeno durante il sondaggio psichico del riproduzione in laboratorio ed hanno test di maturità. In ogni caso, i poteri dei Mu assegnato all’SD il compito di gestire la spaventano gli esseri umani normali, fino al nascita dei bambini. I nuovi nati vengono punto di convincere la Grande Madre (il assegnati a genitori che non hanno alcun computer centrale dell’SD con sede sulla legame di sangue con loro e cresciuti in Terra) che i problemi di convivenza delle due famiglia fino al compimento del razze possano arrivare a destabilizzare il quattordicesimo anno d’età. A quel punto sistema e minare il fine ultimo della sono tenuti a superare un esame psichico per il passaggio all’età adulta, in seguito al quale perdono la maggior parte dei loro ricordi d’infanzia, a volte anche tutti, e immediatamente dopo vengono allontanati dalla famiglia d’origine con la quale non avranno mai piú contatti e trasferiti su una coloniascuola orbitante per il completamento della loro istruzione e l’addestramento alla vita nello spazio. Il tutto è finalizzato alla selezione degli elementi migliori, che verranno arruolati nell’ “élite”, ovvero nelle gerarchie militari, e investiti del compito di coadiuvare l’SD nella sua missione di ricerca e colonizzazione di nuovi mondi. I membri dell’élite inoltre saranno gli unici che, a tempo debito, godranno del privilegio di poter tornare sulla Terra rigenerata. Per tutti gli altri si prospetta una tranquilla vita sedentaria in una delle floride colonie a terra, un lavoro normale, una famiglia e un figlio diverso ogni 14 anni. Insomma, una perfetta e soddisfacente vita felice, vigilata e diretta dal miglior amico dell’uomo: il computer più perfetto e benevolo che sia mai stato creato. Ma Da sinistra verso destra: Jonah Matsuka, Keith Anyan, naturalmente, come ogni computer che Jomy,Blue e Tony. Al centro, in secondo piano, Physis. si rispetti, nemmeno l’SD ha la capacità di fronteggiare con umana ragionevolezza ciò programmazione dell’SD stesso: la che i suoi programmatori non potevano salvaguardia del genere umano e il suo prevedere: la comparsa di mutazioni ritorno sulla Terra rigenerata. genetiche fra i nati in laboratorio e la nascita Viene così deciso lo sterminio di ogni nuovo di una vera e propria nuova razza di esseri Mu identificato, in qualunque fase della sua umani con potentissimi poteri telepatici e vita esso sia. La nascita di una percentuale
crescente di bambini Mu ne rende sempre piú problematica l’eliminazione, il dilagare del fenomeno raggiunge ben presto le dimensioni di un vero e proprio genocidio, ma gli abitanti delle colonie, allevati nella certezza che il sistema di governo creato per il loro bene dai loro predecessori sappia prendere solo decisioni ineccepibilmente sagge, vengono comunque mantenuti all’oscuro di tutto. Solo i membri del governo, gli scienziati e i medici addetti agli esami psichici e i membri dell’élite conoscono la verità. Trama La nostra storia inizia alla vigilia del quattordicesimo compleanno di Jomy Marquis Shin, adorabile studente un po’ pestifero e simpaticamente ribelle di una delle tante scuole della colonia di Artemisia. Le paure e le aspirazioni di Jomy sono quelle di un normalissimo ragazzo che sta per affrontare il suo test di maturità. Jomy è combattuto fra la consapevolezza dell’ineluttabilità del suo destino e la paura del cambiamento, fra la convinzione che tutto ciò che sta per accadergli sia giusto e il suo fortissimo attaccamento alla madre e agli amici, di cui non vorrebbe assolutamente perdere il ricordo. Anche se è da tempo tenuto sotto controllo dall’autorità sanitaria come possible portatore del fattore Mu, principalmente a causa del suo comportamento un po’ eccentrico, e anche
La grande Madre.
se da tempo fa strani e inquietanti sogni in cui assiste alle conversazioni fra una bellissima donna bionda e il suo affascinante amico dai capelli d’argento, Jomy non sospetta minimamente di essere un “diverso”, e in particolare un diverso persino fra i diversi della sua specie. Durante il test di maturità Jomy difende con estrema forza i propri ricordi dal processo di rimozione del terminale Terra#5, e prima che egli stesso possa rendersi conto di cosa stia succedendo gli giunge l’aiuto telepatico del protagonista dei suoi sogni, Soldier Blue, che lo aiuta a liberarsi del tutto del controllo mentale del computer e fuggire. Soldier Blue indirizza telepaticamente Jomy, confuso, spaventato ed inseguito da un manipolo di addetti alla sicurezza incaricati di sparargli a vista e ucciderlo, verso la navetta che egli ha mandato a prenderlo. Jomy viene così portato a bordo della Shangri-La, la nave spaziale che funge da dimora e rifugio per un gruppo di Mu ribelli sfuggiti al massacro dalla colonia di Altamira ben 300 anni prima. L’equipaggio della Shangri-La è l’unica comunità di Mu liberi che esista, dedita da 300 anni a salvare da morte certa i propri simili su Artemisia offrendo loro una nuova vita e una nuova casa ben protetta e occultata nello spesso strato di nuvole che circonda il pianeta. L’impatto di Jomy con i Mu festanti per il suo arrivo non è dei migliori. I suoi nuovi poteri telepatici, che lo portano ad udire i pensieri di chiunque gli sia vicino lo spaventano, ma ancora di piú lo spaventano le rivelazioni a cui viene esposto e le incredibili aspettative che i suoi salvatori ripongono in lui. Jomy scopre bruscamente non solo di essere un Mu, ma di essere un Mu dai poteri eccezionali,
gli stessi posseduti da Soldier Blue, il 300enne leader della comunità ormai in punto di morte (nonostante l’aspetto giovanile) e di essere stato da lui prescelto per sostituirlo e portare a compimento il suo piú grande sogno: riportare i Mu sul pianeta d’origine della razza umana, la Terra. Ma tutto questo è in realtà solo l’antefatto di una saga di respiro ben piú ampio che inizierà a svilupparsi solo dopo diverse puntate, quando finalmente Jomy avrà accettato il suo nuovo destino e la leadership del popolo Mu col titolo di Soldier Shin, e dopo che lo spettatore avrà fatto conoscenza con quello che sarà il principale antagonista di Jomy, Keith Anyan, e con gli altri personaggi umani che determineranno lo svolgersi degli eventi. La trama principale dell’odissea dei Mu, costretti ad abbandonare i cieli di Artemisia e successivamente braccati dagli esseri umani mentre ispezionano un pianeta potenzialmente abitabile dopo l’altro alla ricerca della Terra, di cui non conoscono le coordinate, riprenderà con un salto temporale di dodici anni e procederà alternata alle vicende delle colonie umane fino al commovente epilogo. Una storia ben costruita, ricca di spunti di riflessione su tematiche adulte ed attualissime quali la manipolazione dell’informazione da parte dell’autorità o l’accettazione e il rispetto della diversità, ma anche di diversi e ben dosati colpi di scena, momenti spettacolari, momenti toccanti e personaggi indimenticabili sapientemente delineati spesso nello spazio di pochissime scene.
altro Mu, classificati dagli esseri umani che lo hanno studiato come “Type Blue”. Tali poteri gli hanno permesso di capeggiare la rivolta dei Mu e la fuga di massa da Altamira a bordo della Shangri-La. Fino all’arrivo di Jomy, Blue è l’unico della sua categoria. Il suo sogno è ricondurre i Mu sulla Terra, e vivere in pace con gli esseri umani. Ma per quanto longevo, all’età di 300 anni realizza di non essere in grado di coronare il suo sogno e cerca un successore che possa portarlo a termine. Dopo averlo trovato e condotto sulla Shangri-La, entra in un sonno profondo, da cui si risveglierà solo dopo una quindicina d’anni per portare l’ultimo prezioso aiuto al suo popolo nel momento più nero che abbia mai vissuto. Benché non sia formalmente il protagonista della serie, lo spirito di Soldier Blue non smette mai di permeare la storia, in quanto ogni evento risulta in ultima analisi riconducibile a lui o a quello che lui ha iniziato. Soldier Blue è l’incarnazione di tutti i pregi ed i migliori sentimenti dell’essere umano. La sua bontà d’animo e la sua saggezza sono sconcertanti almeno quanto i suoi poteri sovrumani, poteri che nelle mani di un individuo anche solo di poco meno gentile e tollerante di lui farebbero rabbrividire. Ma Soldier Blue ha anche un eccezionale carisma e una fortissima personalità, che si intuisce soltanto nel sapiente gioco di brevi flash back che porta alla luce il suo passato. Un passato di cui viene rivelato solo lo stretto indispensabile, con l’effetto di avvolgere di ulteriore fascino il personaggio e avvincere di curiosità lo spettatore.
Personaggi I personaggi Mu ed umani che animano la storia sono in realtà numerossimi, tutti importanti e memorabili indipendentemente dal numero di rientri in scena. Ci limiteremo a presentare solo i principali. Soldier Blue è il leader indiscusso dei Mu. Ha poteri straordin ari, superiori a quelli di qualsiasi
Jomy
Marquis
Shin
è
il
giovane Mu designato da Soldier Blue a succederg li e completar e la sua opera. Anche lui dotato di poteri Type Blue, inizialmente fatica ad accettare la responsabilità assegnatagli, ma una volta entrato nelle vesti di Soldier si prodiga con tutto sè stesso per non venire meno agli impegni presi con Blue e con gli anziani
della comunità, ma anche per soddisfare le istanze dei più giovani, pur non avendo idea di come fare. La sua aspirazione principale è ottenere l’accettazione dei Mu da parte degli esseri umani e poter instaurare una convivenza pacifica con loro. L’inesperienza lo porta però a cercare il contatto e la comunicazione in un modo che l’SD giudica oltremodo minaccioso ed aggressivo, e in ultima analisi provoca un irrigidimento della posizione del nemico sui suoi propositi di sterminio dei Mu. Solo dopo vari tentativi di trovare una soluzione pacifica che possa accontentare tutti finalmente Jomy realizza che la strada da seguire è del tutto diversa, e pur non avendo l’istinto e l’attitudine al comando di Soldier Blue, impara a comportarsi da capo e si rivela più che degno delle aspettative del suo predecessore. Nella storia originale e nella versione cinematografica però Jomy, rimasto cieco, muto e sordo nello sforzo estremo di superare i limiti dei propri poteri, e vinto dall’amarezza per la perdita di tante vite, si ritira in solitudine cedendo il comando a Tony. Physis è la bellissima donna cieca che Jomy vede sempre insieme a Blue in tutti i suoi sogni prima del risveglio come Mu. Physis è la compagna di Blue, da lui personalmente salvata dall’essere giustiziata come portatrice del fattore Mu quando era ancora bambina. Ha il potere di prevedere il futuro leggendo i tarocchi, ed è consultata spesso e tenuta in somma considerazione dagli anziani della comunità. La piú affascinate fra tutte le visioni di Physis, quella che ha fatto innamorare Soldier Blue, è l’immagine del luminoso pianeta azzurro da cui l’umanità proviene e a cui Blue vuole ricondurre il suo popolo. La scoperta che la medesima immagine della
Terra alberga anche nella mente di Keith Anyan la turberà profondamente. La vera natura di Physis, il suo misterioso passato di cui ella non ha memoria e il suo legame con Keith Anyan sono strettamente legati a Blue, e non vengono completamente chiariti nel corso della serie, con l’evidente scopo di lasciare allo spettatore l’aspettativa di un prequel in cui alla storia di Physis e Blue venga finalmente dato lo spazio che merita. Tony è il primo bambino nato nella comunità Mu dopo la partenza per il viaggio alla ricerca della Terra. E’ anche il primo essere umano nato in modo naturale dopo centinaia di anni di nascite in laboratorio, e come tutti i suoi piccoli colleghi nati allo stesso modo, dimostra di essere un Type Blue fin dalla più tenera infanzia. Nella storia originale Tony è figlio di Jomy, mentre nella serie televisiva non ha alcun legame di sangue con lui. La sua intraprendenza e i suoi incredibili poteri saranno risolutivi nel rovesciare le sorti dei Mu. Tony ha più di ogni altro sia la stoffa che il carisma di un grande leader, ma come lui stesso ammette, nonostante abbia usato i propri poteri per diventare adulto anzitempo ed essere di maggiore aiuto al “nonno” Jomy che ama incondizionatamente, in fondo è soltanto un bambino, affettuoso, devoto e protettivo con i suoi cari ma anche impetuoso e crudele come solo i bambini sanno essere con chi minaccia i loro affetti. In molti a bordo della Shangri-La temono sia lui che i suoi compagni per la leggerezza e la tracotanza con cui fanno uso e sfoggio dei loro poteri. Nella serie televisiva Tony verrà designato da Jomy come suo successore, e incaricato da Keith di occuparsi di guidare anche gli esseri umani, mentre nella storia originale la sua sorte era diversa. Nella versione cinematografica infatti lui e gli altri bambini “speciali” della sua generazione scelgono l’esilio volontario dai Mu e dagli umani, perchè consapevoli di essere
così potenti e diversi da rischiare di compromettere il già difficile processo di integrazione appena cominciato. Keith Anyan è uno studente modello della s t
azione di addestramento 1E077 in orbita attorno ad Artemisia, dove vengono istruiti i giovani che hanno appena superato il test di maturità. Estremamente dotato, dimostra fin dal suo arrivo sulla stazione una inaudita intraprendenza e un perfetto autocontrollo nella gestione delle situazioni critiche e delle emergenze. Si impone immediatamente all’attenzione di colleghi e insegnanti come miglior candidato del suo corso alla futura carriera di Member dell’élite, ma non se ne fa un vanto e non accetta alcuna sfida a competere da parte degli altri studenti eccellenti, preferendo di gran lunga la compagnia di persone semplici. È il preferito di Madre Eliza, il computer che governa la stazione, col quale ha soventi colloqui privati. Caratterialmente freddo e taciturno, ma estremamente corretto in ogni situazione, come Madre Eliza gli ripete continuamente, Keith è un essere perfetto sotto tutti i punti di vista. Ma la sua perfezione nasconde un inquietante segreto. Alla fine del suo adestramento su 1E077 Keith intraprende la brillante carriera militare che tutti si aspettavano da lui, e una volta promosso a Member viene incaricato di stanare e distruggere i pericolosi Mu, compito che egli svolge con perfetta efficienza come ogni altro. Keith è probabilmente il personaggio più complesso dell’intera opera. Molto meglio riuscito in questa produzione televisiva che nella storia originale, il suo operato e la sua immagine pubblica non mostrano mai la minima incoerenza e la minima sbavatura, ma diversi indizi lasciano spesso intuire l’esistenza di un pensiero critico in evoluzione
nella sua mente. Keith è inequivocabilmente un essere artificiale, ma non sarebbe esatto pensare che non sia in grado di comprendere sentimenti e le emozioni. Piuttosto, su sentimenti ed emozioni Keith ha un controllo totale, e non ha difficoltà a impedire che il suo giudizio ne sia influenzato. Anche per questo risulta essere l’antagonista naturale di Jomy (e dei Mu in generale) che invece, forse a causa della profonda comprensione dell’animo umano raggiunta grazie alla telepatia, sanno solo pensare con il cuore. Facilmente bollabile come “cattivo” spietato e senza scrupoli, specialmente dai Mu che non riescono in alcun modo ad accedere ai suoi pensieri, Keith Anyan si rivelerà invece davvero all’altezza delle aspettative dei suoi creatori riuscendo a prendere sempre le decisioni giuste al momento giusto. Seki Ray Shiroe e’ un giovane studente della scuola orbitante 1E077, brillante, sfacciato, ambizioso e ribelle, nonché dotato di straodinari poteri Mu di cui si sforza di rimanere caparbiamente inconsapevole, riuscendo così a superare tutti i controlli psichici dell’autorità sanitaria di Artemisia. Shiroe nasconde molto bene a tutti la propria sofferenza per aver perso gran parte dei ricordi di quello che era il suo bene più prezioso, la sua adorata famiglia. Si mostra determinato a superare la bravura e la fama leggendarie del collega più anziano Keith Anyan, il preferito di Madre Eliza, ma in realtà è solo un bambino troppo sensibile per integrarsi nella spietata società umana, e la sua unica aspirazione sarebbe quella di non dover mai diventare adulto. Non a caso l’unico ricordo indelebile che ha della propria infanzia è la storia di Peter Pan, libro da cui non si separa mai. La fredda e tranquilla imperturbabilità di Keith lo irrita al punto di fargli intuire che ci sia qualcosa di innaturale
in lui, e di spingerlo a indagare sulla sua reale natura e mettere il naso dove non dovrebbe. Sarà proprio Shiroe ad instillare in Keith quella scintilla di dubbio e senso critico che alla fine lo renderà davvero perfetto. Jonah Matsuka è un altro sfortunato Mu sfuggito alla morte grazie a dei poteri così forti da riuscire ad eludere perfino il test di maturità. La sua infelice condizione è resa ancora più drammatica dal non avere la minima consapevolezza della propria natura e dell’esistenza di altri come lui. Non appena entrato in servizio come attendente di Keith Anyan, viene da questi inequivocabilmente scoperto ma non denunciato alle autorità. La sua fedeltà a Keith per avergli risparmiato la sicura condanna a morte è totale. Nonostante Keith gli abbia detto apertamente di averlo tenuto con sè per potere sfruttare i suoi poteri a proprio vantaggio e di avere tutte le intenzioni di denunciarlo dopo aver scovato e distrutto la Shangri-La, Matsuka è convinto di percepire della bontà in lui, ed arriva a combattere per lui contro i Mu anche dopo aver scoperto di essere uno di loro. Il particolare rapporto di Matsuka con Keith è solo esempio della sensibilità dell’autrice nell’esplorare tutte le possibili sfaccettature del comportamento umano.
credibile negli aspetti tecnici perfino nella sua versione originale, e aiutata nella versione televisiva da uno stupendo mecha design (completamente diverso da quello del film del 1980) e da un’ottima animazione 3D perfettamente integrata con l’animazione tradizionale, che pure è di alta qualità. La scelta di mantenere lo stile riconoscibilissimo e un po’ retrò di Keiko Takemiya nel character design esalta ancora di più gli aspetti di modernità della produzione, e rende l’opera davvero indimenticabile. Ottime anche le sigle (particolarmente apprezzata dal pubblico giapponese la sigla di apertura della seconda parte della serie “Jet boy Jet girl” di Hitomi Takahashi) e l’appropriatissima colonna sonora. Attualmente non si prevede alcuna edizione italiana della serie, nè del manga originale (reperibile solo in edizione giapponese, di recente ristampa, o in traduzione inglese). La serie, il film, e i filmati speciali contenuti nella più recente edizione DVD però sono reperibili in versione fun-sub anche con sottotitoli in italiano. Aspettiamo con ansia l’uscita del probabile lungometraggio “Terra e: Type Blue – The origin” che sembra promettere di svelare ogni dettaglio della avventurosa vita di Soldier Blue, prevista per il 20XX. bbodyrad
Commento Nel complesso “Terra e…” risulta un’opera avvincente e commovente, con una trama ben bilanciata, impostata secondo schemi narrativi classici e lineari ma di grande effetto, densa ma non affrettata, senza cali di tono e senza divagazioni riempitive. Personaggi molto ben caratterizzati e tematiche adulte analizzate in Da sinistra verso destra: Physis, Tony, Soldier Blue, profondità come ci si può aspettare Soldier Shine Keith Anyan. solo da una grande maestra dello shojo. Ma “Terra…e” è anche, e soprattutto, un’ottima serie di fantascienza, coerente e
Il suono di un carillon, delle immagini in bianco e nero, come se fossero distanti nella memoria, si susseguono lentamente, sfocate, e ci ricordano che siamo nel meandro dei ricordi. Non sappiamo di chi sono quei ricordi, e non lo sapremo ancora per molto tempo, ma è successo qualcosa nel passato di qualcuno… e quel passato, presto, diventerà parte di noi, e soffriremo per questo. Una campana che suona… un uomo che aspetta qualcuno… la pioggia… una rosa cade… e la persona che aspetta non arriva... e da quel momento un uomo inizia la sua lotta contro il passato. Inizia così Cowboy Bebop, con il flashback di Spike, e la sigla, una carrellata jazz-pop piena di familiarità e di innovazione allo stesso tempo. Appare la scritta bianca, con il nome della serie, che si allontana dallo schermo, ed è un momento memorabile: la prima volta che si vede il titolo per intero. La puntata inizia e subito ci si immerge nell’atmosfera future-retrò della serie: elementi avveniristici tipici della fantascienza, si mescolano con atmosfere tipiche del secolo scorso. I primi scorci sono sul Gate, il sistema che viene utilizzato per trasferire materia da un punto all’altro dello spazio accorciando le distanze, e quindi permettere viaggi interplanetari a velocità superiori e tempi molto più ridotti. Il taglio della fotografia è luminoso, la cromia è vivacissima, nonostante le tematiche dell’anime, il ché crea un notevole contrasto, che alla fine diventerà tipico della serie. Le inquadrature sono ricercate, i particolari del mechadesign e degli oggetti sono
stupefacenti, maniacalmente resi. La computer grafica non è affatto invadente, ma perfettamente amalgamata con il tutto. La musica, compagna fedele, sostiene tutta questa panoramica nel nuovo mondo; un’armonica solitaria, country-blues, che accompagna una sequenza palesemente cinematografica, che ci introduce a tutta l’abilità fuori misura del maestro Shinichiro Watanabe, la mano sapiente che guida la regia che tutti coloro che vedranno CB impareranno ad amare profondamente. In questa introduzione c’è tutto ciò che CB è: la tecnologia, il forte impianto visivo, curatissimo nel mechadesign; la poesia registica; il tocco di retrò; la musica; la forte impostazione cinematica. Al telespettatore vengono ora introdotti personaggi. Spike Spiegel, a bordo della Bebop, si allena, nell’oscurità; Jet, di là in cucina, impegnato nel far saltare in padella il pranzo. Subito ci presentano
i personaggi come dovrebbero essere, incasellandoli nelle loro rispettive personalità: Spike, un guerriero solitario, che riconosciamo come protagonista del flashback iniziale; Jet, una figura paterna, l’uomo di casa, uno rude d’aspetto, ma che sembra un giusto. Questa scena ci fa anche conoscere la fame perenne di Spike. Il regista nonchè principale mente della serie, Shinichiro Watanabe, in seguito, dirà che sono due i tratti che caratterizzano i personaggi delle sue creazioni anime: l’essere squattrinati e l’avere sempre una fame gargantuesca. Ne abbiamo un saggio qui, quando Spike si lamenta dell’assenza della carne nel piatto cucinato da Jet, mentre lui cerca di illustrargli il loro prossimo obiettivo. “Andiamo! Io parlo di lavoro e tu pensi soltanto a mangiare!” è il commento seccato di Jet.“Quando siamo al verde lo faccio così!” chiude Jet poi, all’ennesima lamentela del compagno sull’assenza di carne. E quando Spike gli fa notare che la precedente taglia avrebbe dovuto fruttargli molto denaro, e che quindi avrebbero potuto mangiar meglio, Jet gli fa un elenco delle proprietà che ha distrutto e della gente che ha mandato all’ospedale per catturare il ricercato, chiudendogli la bocca. Emblematico poi il fatto che il solo motivo che spinge Spiegel alla caccia di Asimov, poi, è il particolare che a Tijuana, dove si è rifugiato, cucinino dell’ottima carne. L’intero episodio è una lunga corsa che ci spinge a conoscere i protagonisti e la serie in se stessa. La prima caccia è per i due fuggitivi Asimov Solensan (una citazione per lo scrittore di fantascienza Isaac Asimov) e la sua donna, Katrina, che cercano di vendere la Red-Eye, una droga ricorrente nella serie, e scomparire da qualche parte, ritirandosi dai loro affari. È una caccia on the road quella di Spike che, al solito, per una serie di coincidenze e di meriti propri, stabilisce un contatto con i ricercati. L’episodio ci mostra tutta l’amarezza che un noir potrebbe darci leggendolo o vedendolo su schermo… quel retrogusto di rassegnazione e di disillusione, soprattutto nella rappresentazione della coppia di amanti in fuga, un classico della letteratura, vicenda dentro il quale s’inserisce il protagonista, che porterà ad un cambiamento radicale e
definitivo. L’ultimo disperato ma razionale gesto della
compagna di Asimov è emblematico: la droga ormai lo ha distrutto, e la loro vita ha imboccato un vicolo cieco. Non arriveranno mai su Marte, e non saranno mai felici. Spike legge sulle sue labbra “adios”, e questa volta non è un arrivederci, ma un vero addio. E così si chiude la vicenda… come è iniziata, come una composizione ad anello: l’armonica, Spike si allena nell’ombra, Jet
cucina, saltando i funghi e la verdura in padella. Spike guarda fuori dall’oblò della nave, ripensando a mille cose, a se stesso, al suo passato, perché la fuga dei due amanti finita in tragedia, è molto simile a ciò che l’ha portato sulla Bebop. E poi arriva Jet. È ora di mangiare, e di dimenticare, come sempre.
In questo episodio conosciamo anche Toro che Ride (“Laughing Bull”), uno sciamano
nativo americano che più volte vedremo nella serie, sempre in momenti altamente drammatici e fondamentali per la storia della serie. Mentre lui rivela a Spike la posizione di Asimov, grazie alle sue arti divinatorie, possiamo ammirare una vecchia Sony Playstation depositata dentro il suo tepee, in mezzo a varie altre cianfrusaglie. Altri personaggi caratteristici e ricorrenti in quasi tutti gli episodi, sono Antonio, Carlos e Jobim, tre vecchi dalla lamentela facile, nullafacenti, che si professano veterani di guerre, costruttori del Gate, ex-cacciatori di taglie, e altre cose simili. Abbiamo qui un primo saggio delle capacità
combattive di Spike, associabili al Jeet Kune Do, per la filosofia freestyle che impera nell’intera serie ed in particolare su questo personaggio. Con in sottofondo “NY Rush”, il combattimento tra Spike e Asimov, scivola come l’acqua sulla roccia: agile e preciso Spike, forte ma privo di decisione Asimov. Ottime anche le sequenze di intermezzo, come quella in cui assistiamo alla procedura per il pagamento del pedaggio del Gate, una routine che tutti i viaggiatori dello spazio devono seguire. Sono proprio questi particolari che elevano CB rispetto alla massa, e che detteranno legge e segneranno il ritmo per le future produzioni. Sembra che nei venti minuti di un episodio non ci sia spazio per il dettaglio, per l'approfondimento, ma in pochi fotogrammi, Watanabe riesce a farlo comunque, quasi beffandosi delle limitazioni e dichiarando così implicitamente che l'arte non può essere costretta, e che ha sempre modo di affermarsi. La parte musicale è molto ben nutrita, e serve a sostenere l’elemento “on the road” dell’episodio, con tinte country-blues molto accentuate. La fuga di Asimov e Katrina è
quasi un rimando al raggiungere il confine tra l’America e il Messico tipico di molti film del genere, e per questo vi sono espliciti riferimenti a quel tipo di situazione: il nome della cittadina dove Spike incontra Katrina, Tijuana; Toro che Ride, un nativo americano; il dialogo alla pompa di rifornimento; Spike che veste il poncho e indossa un sombrero prima di combattere contro Asimov; ed infine, il classico sbarramento di forze di polizia prima del “confine”, anche se qui il Messico è Marte. Per cui i pezzi sono molto strumentali, e nessuno è cantato. C’è poco jazz, e molto country. “Spokey Dokey” apre la scena dell’episodio, armonica e atmosfere country del sud.
Fin dal titolo s'intuisce che questo sarà un episodio molto movimentato. L'intera storia si regge sul rocambolismo, su un coinvolgente ritmo bebop, che dominerà i venticinque minuti della puntata. I membri del Bebop, Spike e Jet, si mettono sulle tracce di un certo Abdul Hakim, un ladro di animali che recentemente l'ha fatta grossa: ha rubato un preziosissimo data dog da un laboratorio di ricerca. Non sappiamo chi è il mandante, ma probabilmente è qualcuno collegato al Drago Rosso, visto che in un frame della puntata possiamo vedere Abdul appoggiato ad un muro dove campeggia un dragone cinese su sfondo rosso forse una foreshadowing: conosceremo il Drago Rosso in futuro.
“Rush” è la nota jazz che segue il frenetico combattimento tra Spike e Asimov “Felt Tip Pen” altra classica country-blues per le scene ambientate a Tijuana. “ELM” in versione strumentale, durante il dialogo tra Spike e Katrina. Qui il cacciatore di taglie si rende conto di chi sia in realtà la donna, con amarezza e, sicuramente avvinto dal ricordo del suo passato, cerca di avvertirla. Non è chiaro, ma forse Spike non ha intenzione di catturare Asimov, proprio perché si sente vicino a loro. Il successivo attacco da parte di quest’ultimo ci impedisce di scoprire se le sue intenzioni erano realmente queste oppure no.
Hakim entra in un bar, e lì gli è rubato a sua volta il prezioso carico. Da qui in poi inizia una serie di eventi interminabile, con inseguimenti multipli, equivoci e disastri, tipici di una commedia rocambolesca. Impossibile non notare ancora lo stampo "illustrativo" di questa puntata, tipico dei primi episodi: immagini del gate, le voci in varie lingue al pagamento del pedaggio, l'atterraggio sul porto, il molo di una delle principali città di Marte (che vedremo molto spesso), dall'immancabile aspetto giapponese - si può quasi sentire l'odore del mercato del pesce.
Altri tocchi di stile riguardano il "nuovo" aspetto di Akhim, che si è rifatto i connotati
grazie ad una plastica: adesso ha un acconciatura alla afro, e cita palesemente i blaxploitation americani degli Anni Sessanta/Settanta. Alcune citazioni rendono particolare la puntata, come la parola d'ordine di Hakim per contattare i mandanti "ti affido Snoo" - forse un riferimento a Snoopy, e la targa del camion del laboratorio che insegue Hakim, che recita "NC - 1702", un riferimento velato alla sigla di riconoscimento dell'Enterprise di Star Trek: NCC - 1701 (un riferimento che avremo in maniera molto più precisa in "My Funny Valentine"). Tuttavia, il vero protagonista rimane lui: il Welsh Corgi chiamato Ein, abbreviazione per "Einstein", un simpaticissimo cane che è dotato di un'intelligenza superiore, molto simile a quella di un ragazzo umano, come
noteremo spesso durante la serie nonostante i membri del Bebop non l'abbiano mai capito del tutto. Il valore sul mercato nero di questo "data dog", è immenso... e viene da chiedersi cosa avrebbero fatto Spike, Jet e gli altri se avessero saputo.
Ein è un personaggio vincente, che è già particolare per il suo aspetto, e ricoprirà alla perfezione il ruolo di membro dell'equipaggio, soprattutto come controparte "sana" della folle Ed, che vedremo in seguito - quasi una coppia alla Stanlio ed Ollio. La razza di Ein, che dovrebbe essere più precisamente nota come "Welsh Corgi Pembroke", è famosa in Inghilterra, perchè è considerato il "cane della regina", dato che un esemplare fu regalato alla regina Elisabetta II. E' anche al centro di una leggenda sul come perse la coda, legata ad una regina dei folletti, che usava cavalcarlo di notte durante le sue uscite. Un giorno il Corgi si rifiutò di farlo e lei per punizione gli inchiodò la coda al suolo, per domarlo, ma il cane tirò così tanto da strapparsela, facendo valere il suo principio di ribellione. Il carattere che denota il Corgi da questa leggenda si adatta perfettamente all'Ein di CB. Ein è solo uno dei tanti animali che fanno capolino durante la puntata, con un ruolo più o meno importante (basti pensare al pappagallino dell'indovino), cosa che denota un amore particolare verso gli animali da parte degli autori - amore rinnovato quasi in ogni puntata, dove pappagalli, cani, gatti, corvi, e altro, fanno la loro apparizione. In questo senso, il negozio di animali è un omaggio cumulativo agli animali, e un possibile riferimento a Blade Runner, dove gli animali veri sono molto rari, e l'uomo li ha sostituiti da tempo con esseri artificiali. In CB, invece, gli animali, pur rari, sono presenti in quantità e varietà notevoli, sottolineando come il futuro dei cacciatori di taglie è un futuro relativo, più vicino ad un nostro presente trasfigurato che ad un classico scenario di fantascienza. Sempre Ein è il motore trainante dei due inseguimenti della puntata, perfettamente coreografici, che rappresentano un momento impedibile ed eccezionalmente carico della vicenda.
Le situazioni grottesche e le scene comiche dei maldestri inseguitori coinvolgeranno lo spettatore in questa folle gimcana per una taglia e un cane. Perfetto, come sempre ma questa volta ancora di più, l'accompagnamento musicale. I pezzi importanti sono tre, tra i tanti presenti. "Want it all Back" cantata dall'immancabile Mai Yamane, costruisce la scena dell'inseguimento, e il testo è cucito sopra tutta la scena, pur parlando d'altro, anche se c'è sempre la parola "money" a fare da collante. Un pezzo jazz-rock molto trascinante, che si ascolta sempre volentieri, e che mette di buon umore con la sua verve incalzante. "Bad Dog No Biscuits" è il perfetto contraltare della canzone precedente, un pezzo bebop nudo e crudo, che chiude la puntata con l'inseguimento finale, dove succederà di tutto e di più. Ovviamente, il titolo strizza l'occhio a tutta la situazione, ed è un pezzo dedicato espressamente ad Ein. Ogni personaggio nella serie avrà i propri pezzi, che si legano in maniera più o meno evidente alle loro vicende, e Ein non fa eccezione. "Cat Blues", che fa la sua breve apparizione durante la telefonata di Hakim ai suoi mandanti, è da segnalare anche soltanto per il titolo, ovvio riferimento all'elemento "animale" della storia. La puntata non presenta particolari e profondi messaggi, a parte il fatto che qui veniamo a conoscenza dell'intolleranza di Spike verso i cani - o sacchi di pulci. Tuttavia ci mostra degli interessanti tratti riguardo ai personaggi che valgono la pena di essere approfonditi, come l'apparente incoerenza di base di Spike, fondata sulla sua tendenza a non rivelare mai i suoi sentimenti, anzi ad andarvi contro pubblicamente: è infatti, Spike che salva Ein da una fine certa, durante l'inseguimento sul ponte statale, rinunciando così a catturare Hakim e alla sua cospicua taglia. Il suo "odiare"
ostentatamente, quindi, è un meccanismo di difesa, che Spike userà spesso in altre occasioni. Queste considerazioni, e le successive parole di Watanabe, confermano quanto s’intuisce di Spike: "E' un tipo estremamente indiretto; se dovesse vedere una donna che gli piace, fa di tutto per non farglielo capire, e anzi la ignora.". Tutto questo fa parte di Spike, del suo essere fuori dagli schemi, caotico e imprevedibile, ma anche attento a non scoprirsi, a non rivelare ciò che prova, come tutta la serie ci darà modo di vedere. Jet, invece, si dimostra anche qui un perfetto uomo di casa, in quanto accoglie subito Ein a bordo, e quasi si mostra entusiasta della cosa. Questo episodio ha quindi una particolare funzione di cementare l'idea che ci si è fatti nel precedente, riguardo al carattere dei due cacciatori di taglie. Gabriele "Ade" Cuscino
Spike Spiegel Spike Spiegel Nome: Spike
Segno zodiacale: Gemelli
Cognome: Spiegel
Gruppo sanguigno: 0
Età: 27
Altezza: 185 cm
Data di nascita: 26 Giugno 2044
Weapon of choice: Israeli Jericho 941
Luogo di nascita: Marte
Veicolo: Swordfish II
Sei ferito. Sai che stai per morire... che non vuoi chiudere gli occhi perchè potrebbe essere l'ultima volta che vedi la luce del mondo in cui vivi. Eppure lo fai. Non immagineresti mai di svegliarti sentendo quella voce melodiosa, eppure ti succede. Non immagineresti mai che oltre all'inferno potrebbe esserci un'altro modo per uscire da una vita che ti stava stretta. Così resti interdetto quando alla fine della tua esistenza l'interruttore non si spegne.
Sentii la sua voce richiamarmi indietro e io l'ascoltai. Quando la vidi il mio cuore smise di battere per un attimo, saltando una pulsazione, che non è mai più tornata. Fu allora che decisi di abbandonare il passato, quando mi fu restituita la vita. Basta crimine organizzato... basta uccidere persone come fossero mosche. Decisi di ricominciare, e quando pensavo di aver avuto tutto infine persi tutto - come in un crudele gioco di destini incrociati che non ti permette di capire quando è arrivato il momento di non puntare più e tenerti stretti gli ultimi centesimi rimasti. Proprio quando decisi di vivere veramente iniziai a correre più veloce verso la morte. Non mi diedero tregua, la mia vita divenne un inferno lungo uno sparo, che divise la mia strada dalla sua. Lei se ne andò e io non la ritrovai più. So bene che lui mi da la caccia, che da qualche parte aspetta di
rincontrarmi in qualche modo, e io non scappo, perchè ho sempre una pallottola nella canna che porta il suo nome. Io lo aspetto e gli do la caccia tanto quanto lui, e sono certo che un giorno il nostro gioco macabro finirà. Sono un cacciatore di taglie ora, in questo sogno che sto vivendo dentro al sogno, un'altra vita che vivo dentro la mia vecchia vita. Adesso do la caccia a chi infrange la legge ma non ho ideali, non ho falsi moralismi da seguire, solo la voglia di non restare inerte. Viaggio con il mio amico Jet e altre persone, persino degli animali sembra uno zoo questa nave, questo ferrovecchio che sta su non so grazie a quale strana legge della fisica che ha pietà di lei; cerchiamo di non pestarci i piedi e di fregarci tra di noi il meno possibile... o quantomeno di fare i furbi quando siamo abbastanza sicuri di riuscirci senza troppe conseguenze. La mia vita scorre così, via, come l'acqua, la forza più grande tra i quattro elementi, che fluida erode lentamente ogni cosa e che quando s'infuria spazza via con le sue onde immense. Se segui il movimento dell'acqua e il suo fluire nulla ti può fermare. Lascio che la risacca si ritiri e che lasci i resti di ciò che ha sgretolato ai miei piedi, conscio che un giorno seguirò quella corrente lontano, verso quel punto dove non si tocca più, quel fondo dal quale non potrò più tornare. O forse un giorno lascerò che mi piova dentro, che dal cielo
in questo limbo qualche tempo... forse sono già morto quel giorno e tutto questo è un solamente un'illusione, un'altra vana bugia che mi perseguita.
nella vita: odio i cani, le profittatrici e anche i mocciosi.
So solamente una cosa per certa: se questo è un sogno allora posso ancora svegliarmi accanto a lei.
Gabriele "Ade" Cuscino
Dimenticavo... ho anche altre tre certezze
Forse più dello stomaco vuoto.
FanMade “action” Noi appassionati abbiamo spesso sognato di vedere prima o poi un film Live su Goldrake, Saint Seiya, Evangelion, Rocky Joe o Berserk fedeli al Manga/Anime, ma spesso ci siamo dovuti accontentare o di semplici e superficiali video amatoriali, o di imponenti realizzazioni cinematografiche adattate davvero male, Dragonball Evolution un esempio per tutti. Ma in questo mondo esistono dei folli visionari che con sacrifici personali, in barba a copyright e diritti, senza aiuti statali o di ricchi produttori, hanno realizzato, a volte solo in parte a volte in forma completa il loro, ma anche nostro, sogno di vedere il film
del loro Manga/Anime preferito fedele all’originale. Questi, permettetemi di utilizzare il termine, pionieri, spesso hanno creato dei piccoli capolavori, ben lontani dall’essere dei prodotti dozzinali o banali, si meritano il titolo di…
Iniziamo così un viaggio tra questi folli visionari. Ad aprire le danze sono Gianluca Miragoli e Emiliano Guarnirei ed il loro progetto UFO http://www.theufo.net/index2.htm . I due nel lontano 2001 s’incontrarono casualmente su un treno, e parlando scoprono di avere due passioni in comune ovvero: Grendizer –Goldrake- e realizzare un film. Essendo Emiliano un esperto di CG e Gianluca regista, hanno l’idea un po’ folle di fare una piccola clip in 3D su Grendizer. Gianluca, però vuole osare di più proponendo di realizzare un medio metraggio live su Grendizer quindi un misto di CG 3D e attori reali. Infervorati realizzano una sceneggiatura pilota, ed iniziano i lavori per Grendizer Live Action, che nella mente degli autori sarà un corto metraggio di 20 minuti - durata tipo di una puntata dell’anime. Gli effetti speciali oltre ad essere realizzati in CG sono anche meccanici, portando la difficoltà del lavoro ad un livello più elevato, ma ciò non li scoraggia solo allunga i tempi di realizzazione del loro sogno. A tutt’oggi il film è ancora in lavorazione. Ricordiamo che
è un low budget con velleità di High budget è quindi ci vuole più tempo per sopperire alla mancanza di denaro. Il grande sogno dei due autori e di riuscire a far rivivere con la loro puntata Live le stesse
FanMade “Action”
emozioni che lo spettatore sentiva con la visione della serie TV e vedendo il trailer possiamo dire che ci sono riusciti pienamente. Nel 2008 è stato distribuito il secondo trailer e nuove foto di scena tra cui i cattivi. http://www.theufo.net/index2.htm
Trama È un prequel alla serie Televisiva. Il dott. Procton sconvolto dalla scomparsa della sua famiglia si è ritirato in una baita in montagna, sperando di ritrovare se stesso e riprendersi così dal profondo dolore che affligge il suo cuore. In una fredda notte d’inverno vede un UFO, che dopo un volo radente cade non lontano dalla sua baita. Lo spagnolo Miguel Mesas attraverso la sua omonima società sta realizzando un film su Capitan Harlock, contravvenendo al desiderio di Leji Matsumoto di non voler concedere i diritti Live Action del suo eroe, il nostro regista spagnolo va avanti con il suo folle progetto no profit. Da qualche mese è anche disponibile il trailer, davvero incredibile! (http://www.miguelmesas.com/harlock.htm) . Miguel Mesas ha scelto di essere fedelissimo all’Anime e il trailer conferma questa sua scelta. Inquadrature identiche a quelle dell’Anime, look dei personaggi perfettamente trasposto, ricostruzione dei particolari attentissima, insomma un sogno
Vestitosi esce velocemente per andare sul luogo dell’impatto e qui incontra il pilota del mezzo, che dopo avergli puntato una pistola sviene ai suoi piedi per le ferite riportate. Quel ragazzo è Daisuke (Actarus). Il dott. Procton aiuta il ragazzo alieno che, ripresosi, avverte il professore del terribile pericolo che potrebbe correre il sistema solare e il pianeta terra in particolare. Procton riesce ad adottare il ragazzo, che per tutti diviene il figlio del professore, ed inizia la costruzione del gigantesco laboratorio di ricerca con il quale potrà scandagliare i cieli per prevenire l’imminente attacco alieno in più sarà un sicuro nascondiglio per l’immensa astronave Grendiziger. Un giorno compare un UFO proprio come predetto da Daisuke e.....
per ogni amante del Capitano. Trama La si può solo intuire vedendo il trailer, dal momento che Miguel non ha mai rilasciato nessun comunicato ufficiale. La storia prende spunto dalla prima mitica serie di Harlock, e dovrebbe svolgersi dall’arrivo sulla Terra del Pennant e delle Mazoniane con il loro intento d’invasione, fino alla battaglia finale.
Eddie Lebron, un regista nobudget, ha quasi finito di realizzare un film su Megaman, davvero eccezionale. http://www.mega manfilm.com/ Trama Il premio nobel dottor Light crea, dopo sei tentativi, il Megaman, essere in parte umano (prova emozioni) ed in parte cyborg, il cui compito sarà aiutare l’umanità. Ma il suo invidioso assistente, il dottor Wily, vorrebbe utilizzare il Megaman come arma per scopi egoistici. Un “FanMadeAction” che ha trovato anche una distribuzione cinematografica è... The Hero of Time. Nato come semplice fanmade, è divenuto un film vero e proprio da due ore che ha trovato anche una sua piccola distribuzione (il 6 giugno 2009 al Plaza Theatre di Atlanta è stato proiettato in anteprima mondiale). Nonostante un budget a disposizione limitatissimo (questo spiega la qualità degli abiti spesso non eccelsa), in questo progetto sono stati impiegati sei mesi di preproduzione, tra scelta dei luoghi, scrittura della sceneggiatura, art design, FX, e circa un anno di lavorazione. Questi intrepidi ragazzi hanno realizzato un piccolo capolavoro con tanto di colonna sonora originale. La troupe e il cast da pochi elementi iniziali, sono diventati quasi un centinaio alla fine delle riprese e tutti hanno lavorato a
Non riuscendo a convincere il dott. Light, Wily ruba i 6 prototipi, ne cambia alcune parti e scatena una guerra contro l’umanità e Megaman. Chi vincerà il terribile scontro?
paga zero, mentre i creatori si sono tassati per riuscire a realizzare il loro sogno. Ma cosa hanno realizzato? Hanno realizzato il Live Action di Zelda (http://www.theherooftime.com/) Il regista Joel Musch che per la trama si è ispirato a Ocarina of Time, considerandolo il più adatto tra i vari capitoli di Zelda ad una trasposizione cinematografica - ne è prova il titolo “Hero of Time” Hero al posto di Ocarina -, ha sapientemente preso gli elementi principali del gioco e creato una sceneggiatura davvero intrigante ed affascinante, che però non tradisce lo spirito del gioco (quindi avremo mostri e dungeon). Il team ha mostrato una particolare attenzione alle locations, la cui migliore risulta essere il ponte sospeso sulle
Lost Woods che Ocarina of Time.
è
identico
a
quello
di
Kokiri, Saria, la principessa Zelda, Sheik, Epona, Malon, Ganondorf e naturalmente il mitico Link. Trama Seguiremo le avventure di Link e della sua missione per riuscire a salvare la bella e dolce principessa Zelda dal terribile Ganondorf.
I personaggi più importanti ci sono tutti tra cui:
Chiudiamo con l'italianissimo fanmade di Francesco Sanseverino, Berserk : the Black Swordman (http://www.vimeo.com/ledproduction). Scritto e diretto da Francesco Sanseverino e prodotto dalla Led Production, è un girato interamente in un bosco. I costumi sono di buona fattura ed anche la regia sembra una perfetta traslitterazione del manga. Gli FX sono semplici, ma mai approssimati, uniche note dolenti forse gli attori non al top e la durata di soli soli 7min e 35sec. E poi volevamo Griffis!!!! Trama Gatsu in un bosco ripensa alla sua dolorosa vita e poi ricorda Caska, unica nota piacevole della sua esistenza. Ma la sua tranquillità è rotta dall’arrivo di un gruppo di terribili demoni. Kaneda Miru
Rumi Sishido Tutti sappiamo cosa sia un tormentone, quella maledetta canzone che ti suona sempre in testa, che non ti abbandona mai, ti perseguita, anche durante il sonno. Sicuramente un tormentone è “Fushigi Purupuru Pururin Rin!” presente in NHK ni Youkoso! Chi conosce questo meraviglioso anime che tratta un argomento serio come gli hikikomori, non può non essere stato travolto da questa meravigliosa canzoncina presente soprattutto nei primi episodi. Presenta degli effetti devastanti nei cervelli degli ascoltatori, che subito cominciano a canticchiarla, scaricano l’mp3 in tutte le sue versioni, suoneria del cellulare compresa. Ebbene mi sono chiesto chi ci fosse dietro tale musica incantatrice, e ho scoperto che si tratta di Rumi Shishido, di cui non sono presenti molte notizie sul web , anche se merita un certo interesse visto le sue molteplici attitudini. Rumi shishido nasce il 6 novembre del 1973 a Kitakyushu, nella prefettura di Fukuoka, anche se crescerà a Hiroshima. Da giovane fa la cheerleader e nel 1990 partecipa e vince un concorso per idol, da qui comincia la sua carriera che però ben presto decide di intraprendere come cantante indipendente. La sua discografia comprende 3 album e la sua voce canta diverse canzoni per anime importanti come Nana, Gokinjo Monogatari e Paradise Kiss. Ma il suo lato artistico non si limita qui, infatti dona la voce a molti personaggi di anime, forse quello che le riesce meglio. Ritroviamo Rumi Shishido in: Sakurako in Hana Yori Dango
Onpu Segawa in Ojamajo Doremi Princess Pearl in Fushigiboshi no Futagohime Rosemary Applefield in Ashita no Nadja Sakurako Kintoki/Sedusa in Demashita! Powerpuff Girls Z MOMO in the Xenosaga franchise Shizuku in Popotan Reira in Konjiki no Gash Bell!! Magical girl Plrin (Pururin) in Welcome to the N.H.K. Biscuit-tan in Netrun-mon Mikako Kouda in Gokinjo Monogatari and Paradise Kiss Viper/Mammon in Reborn! Diana in Jewelpet Interessante e fruttuosa è la collaborazione con Ai Yazawa, che porta da parte di Rumi il doppiaggio di vari suoi personaggi e dall’altra parte la realizzazione della copertina dell’album Rumi Roll oltre a un importante aiuto nella promozione del CD. Sostanzialmente non siamo di fronte a un genio della musica o a un mostro sacro delle canzoni per anime come Yoko Kanno, ma Rumi Shishido è interessante per la sua voglia di fare e impegnarsi in vari campi, e per il sentimento che suscita nelle persone, che per lei riservano o amore o odio. Per ulteriori informazioni: Rumi Shishido Official Website (Giapponese) http://www.rumi-shishido.com/ Rumi Louvre: Rumi Shishido's Official Blog (Giapponese) http://ameblo.jp/rumi-shishido Rumi Shishido's Official MySpace Page: http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseac tion=user.viewprofile&friendid=1004218571 Rumi Shishido (Internet Movie Database) http://www.imdb.com/name/nm1179216/ Ikari
Look Un argomento spesso sottovalutato è il look dei personaggi degli anime/manga. La scelta del look di un personaggio non è mai casuale o affrettata, ma è specchio dei tempi e a volte addirittura li anticipa (in special modo in Giappone). In questo numero prenderemo in esame Mazinga Z. I personaggi di Mazinga Z, con l'eccezione di Sayaka, pur non mostrando un “guardaroba” molto vasto risultano interessanti per due motivi. 1) Sono lo specchio della moda giovanile anni ’70 in Giappone 2) Il look in assetto da battaglia è tra i più innovativi, e fu da modello per molte produzioni future. Se mettiamo da parte la semplicità del manga dove i protagonisti giovani vestono sempre con la divisa da studenti (quando non combattono ovviamente) e gli scienziati sono sempre in camice, e prendiamo in esame l'anime l'analisi si fa decisamente più interessante. I protagonisti buoni o cattivi, hanno quasi sempre un unico abbigliamento tipico, fatta eccezione per Koji e Sayaka che ne mostrano due, uno da civili e uno da piloti. Si comprende immediatamente, che avere personaggi che vestono sempre gli stessi abiti è un modo per gli intercalatori di velocizzare il processo di lavoro (ricordiamo che le scadenze di consegna erano settimanali). Inoltre, questo stratagemma, aiuta gli spettatori più piccoli a riconoscere più facilmente e velocemente i propri beniamini. Koji indossa sempre una felpa bianca/azzurro a collo alto e jeans blu, quindi molto casual. In pochissime occasioni lo vedremo con abiti più eleganti. Il ragazzo rappresenta benissimo la middle
class giapponese con abiti casual, ma non di certo all’ultima moda come i protagonisti di altre serie del periodo. Quindi Koji, pur rappresentando il salvatore della terra, rimane un ragazzo semplice e con i desideri standard dei suoi coetanei. La sua divisa, invece, è molto particolare. La testa è protetta da un casco bianco sulla cui fronte si trova un pulsante rosso che comanda l’apertura della visiera azzurra (sistema innovativo per il periodo) e infine, ai lati, due grosse ali molto "fashion” anche se assolutamente inutili. La tuta bicolore rossa e nera nella zona del bacino, è composta da pantalone e giacca ed è fornita di protezioni ad altezza caviglia/ginocchio ed avambracci. Il materiale utilizzato per le protezioni dovrebbe essere un materiale plastico simile al kevlar retinato, quindi molto adatto a contenere gli urti. La giacca ha due differenti gradazioni di rosso, ed una zip invisibile lungo il petto. Le mani sono
coperte da guanti rossi di pelle, mentre ai piedi indossa degli stivaletti in pelle a strisce gialle con un leggero tacco, molto di moda negli anni ’70. Infine, una cintura (elemento tipico degli anni ’70), priva di qualsiasi utilità, gli cinge la vita. Sayaka, a differenza di Koji e di tutti gli altri personaggi, ha un guardaroba molto ricco e sempre alla moda, risultando essere la più attenta al look. Tra i più utilizzati abbiamo un gilet color arancio su vestito giallo a gonna corta e colletto grande, un pullover a strisce arancio/giallo e minigonna, mentre nelle puntate estive veste uno smanicato giallo sempre con minigonna, o gilet di cotone fucsia su vestitino bianco con colletto coreano. Non vi è dubbio che i disegnatori si siano divertiti con Sayaka, donandole un look attento alle mode del periodo. Durante l’utilizzo di Aprodite A, Sayaka versione pilota, indossa una tuta gialla con cerniera dal collo al bacino e stivaletti in tinta. Per spezzare la monotonia del colore abbiamo un foulard di seta rosso chiaro annodato in vita, anche questo un elemento decorativo, ma assolutamente inutile anzi pericoloso per i combattimenti. La testa, protetta da un casco bianco non integrale tipico dei motociclisti degli anni ’70, ha una semplice freccia rossa sulla parte superiore
ed è munito di una visiera azzurra esterna. Sulla mani abbiamo dei lunghi guanti rossi ed ai piedi stivali con tacco alto sempre rossi. Il suo abbigliamento richiama chiaramente i colori base del suo Robot, ma di certo non rende merito al corpo di Sayaka. Bisognerà aspettare il suo nuovo Robot, Diane-A (ep.76), per vedere indosso a Sayaka una nuova divisa molto più trendy della prima. Non più una tuta, ma un vestitino con minigonna color fucsia con al centro una piacevole striscia bianca. Scompare il foulard che è sostituito da una cintura color arancio meno fashion, ma di certo più sicura. Al colletto monacale fa posto uno a “V” con abbondante scollatura sul petto. Il casco, con visiera interna di colore azzurro, è in tinta con il vestito, e ricalcandone le fantasie. Inoltre è provvisto di due piccole alette laterali. Scompaiono i guanti e gli stivali rossi che vengono sostituiti da un modello simile però bianco. Con questo nuovo look Sayaka rappresenta benissimo la tipica moda femminile dell’epoca divenendone un vera e propria icona. Sembrerebbe quasi che gli autori volessero far notare il passaggio di Sayaka da adolescente a donna, a differenza di Koji rimane sempre l'adolescente della
prima puntata. Per quanto riguarda Shiro, Boss, Moocha, Nuke, questi comprimari hanno sempre lo stesso look. T-shirt verde e pantaloncini per Shiro, T-shirt rossa o verde
e pantaloni lunghi per Boss, felpa girocollo con maniche larghe per Moocha e Nuke (verde acqua per il primo e rossa amaranto per il secondo). Moocha indossa sempre una sciarpa verde attorno al collo…anche in estate!!! Ma la vera atrocità sono i colori dei pantaloni, marroni per Moocha e rosa per Nuke. Questo look abbastanza semplice e povero del trio, si comprende pensando che i tre vivono con i pochi proventi della loro attività di demolizioni auto non avendo nessuna famiglia che provvede alle loro necessità. Divertentissimo è il look degli “Scienziati”. Non si capisce perché vivono sempre con il camice bianco e la cravatta addosso. Mah!! Solo in una puntata si vede il professor Yumi in vestaglia da camera. I cattivi Avendo già parlato ampiamente del Barone Ashura nel numero precedente dell'Animangazine, analizziamo gli altri personaggi. Il Dott. Hell pur essendo un vecchio scienziato, dovrebbe avere l’età di Juzo il nonno di Koji, non indossa mai il camice. Hell mostra un fisico molto tonico, e se non fosse per i lunghi capelli bianchi e la barba, gli si darebbero molti meno anni di quelli che ha. Forse per questa ragione veste come un diciottenne, indossando una tuta verde aderente con cintura e guanti neri con leggero cerchio dorato sul bordo dell’avambraccio, mentre il collo è cinto dal mitico mantello nero con interno rosso che
agita da perfetto malvagio. E’ strano vedere un cattivo con questi colori, essendo rosso e nero i colori dei cattivi, eppure questa scelta anticonformista si rivelò perfetta per definire al meglio il Dott. Hell. Altra particolarità è il colorito grigio della sua pelle …si sconoscono le cause di questo colorito. Il Conte Blocken indossa sempre una divisa militare delle Totmkof, con una giacca dal colletto più grande del normale e privata di tutti i simboli nazisti, tranne alcune croci di guerra, ciò per ovvi motivi. Il capello è esageratamente lungo per un militare del suo grado, e probabilmente questa fu una svista dei suoi creatori, dato che nessun
militare della seconda guerra mondiale avrebbe portato quel tipo di acconciatura. Due degli elementi fashion del Conte Blocken, sono il monocolo e la barba sempre ordinata a differenza del suo Signore il Dott. Hell. Curiosità: i suoi canini sono lunghi come quelli di un vampiro, pur non essendolo. Il Marchese Pigman ha indosso solo una pelliccia modello uomo di Neanderthal, con attorno una cintura che ha un teschio come borchia. Ha uno dei look peggiori mai visti, ma esprime bene la concezione che si aveva negli anni ’70, degli africani (davvero politicaly incorrect!). Kaneda Miru
Riscopriamoli 1968. Il Giappone va conoscendo le infinite potenzialità della Televisione e Saburo Sakai e Nobuide Morikawa decidono di proporre un’anime davvero fuori dagli schemi. I due autori presentano, così, alla Daichi Doga un’Anime con tematiche prettamente Horror e risvolti Gore Splatter decisamente inediti per l’epoca. Lo Studio d’animazione accetta l’idea, affidando la regia della serie TV a Jun Natsui. Così il 7 Ottobre 1968 è trasmesso il primo episodio di Yokai ningen Bem (Bem
Da sinistra: Bem,Bero,Bera
– il mostro umano), primo Anime seriale Horror Gore nella storia dell’animazione Giapponese e probabilmente mondiale che a differenza di Gegege no Kitarou non trattava dei mostri del folklore Giapponese, ma del male insito nell'umanità. La prima stagione di Yokai ningen Bem composta da 26 terrificanti episodi è trasmessa dal 7 Ottobre 1968 al 17 Aprile 1969, riuscendo nella difficile impresa di far appassionare il giovane pubblico di quegli anni al fantasioso mondo dell’Horror e riscontrando anche qualche problema con i genitori che non vedevano di buon occhio un serial con queste tematiche. Dopo la prima stagione, il team creativo pronto ad una
seconda, aveva realizzato due episodi, riceve un misterioso ordine di blocco che porta ad una prematura conclusione di “Bem”. Probabilmente una fine più misteriosa di questa non si sarebbe potuta avere per un Anime del genere. Sull’onda del successo fu prodotto anche un Manga, dal titolo omonimo, edito dalla Kodansha sulla rivista Bokura, nel 1969. Nel 2006, è stato realizzato un remake (inedito in Italia) di 26 puntate dal discreto successo, con la particolarità che le voci di Bem e Bera erano le stesse della prima seria ovvero: Kazuhiko Inoue (Bem) e Kaori Yamagata (Bera) - http://www.bemtv.com/ -. In Italia la prima puntata fu trasmessa il 4 Gennaio 1982, con il titolo "Bem il mostro umano" da Retequattro che naturalmente ne censurò parecchie scene (buon sangue non mentiva fin d’allora). Ottenne un buon successo, ma non fu replicato e dopo qualche anno scomparve da tutte le televisioni private Italiane. Bisognerà aspettare qualche decennio per un suo ritorno; prima solo per il mercato homevideo in una serie di VHS, ed in seguito ottimi DVD, con doppio audio Ita-Jap, nuovo doppiaggio, e in più le famose prime due puntate della seconda serie sottotitolate mai trasmesse. Poi grazie a MTV, l’intera serie è stata trasmessa in televisione anche se in un orario non ottimale. La versione Italiana degli anni ’80 oltre ad essere censurata ebbe da un pessimo doppiaggio che commise vari errori di traduzione tra cui il più grave fu scambiare i nomi dei protagonisti. Infatti il bambino il cui nome originale era Bero divenne Bem , mentre il gigantesco Bem divenne Bero. Per fortuna tutto ciò è stato risolto con la recente rimasterizzazione e iridoppiaggio della serie.
Trama: In un misterioso laboratorio a causa di un incidente nascono tre paurose creature antropomorfe, dotate di superpoteri e con la caratteristica comune di avere solo tre dita per mano. Iniziano così le avventure di questo trio che durante la ricerca di come diventare umani aiutano l’umanità. Ogni puntata, auto-conclusiva, ha quasi sempre il medesimo plot: • Bero – Bem in Italia- incontra un bambino/a e i due diventano amici, • Un pericolo colpisce il nuovo amico/a • Il trio risolve la situazione. Così potrebbe sembrare un anime banale, ma così non è, infatti il segreto risiede nelle storie oscure, disturbanti e orrorifiche raccontate in ogni episodio. Una parrucca i cui capelli appartenevano ad una strega che grida vendetta, una madre che pur di ottenere una cospicua eredità tenta di uccidere il figliastro, sacerdoti che organizzano sacrifici umani a Satana, una vecchia che strappa gli occhi a sfortunati avventori sperando così di ridare la vista alla nipotina cieca, ed altre atrocità compongono questi 26 episodi, dove il male, perpetrato dagli uomini sui loro simili, terrorizza, puntata dopo puntata, lo spettatore. Forse alcune puntate sembreranno banali, ma nella totalità queste storie affascinano, con il loro gusto ormai retrò, e spaventano, con i loro misteri ed orrori che circondano il nostro mondo reale. Personaggi Bem, Bero, Bera sono i personaggi principali. Tutti gli altri sono solo comprimari presenti per la singola puntata e servono a rappresentare un’umanità che, sotto mentite spoglie, nasconde crudeltà e cattiveria inaspettate. Unici esenti da questo male sembrano essere i bambini/e che in tutta la serie risultano sempre le vittime della malvagità umana. Bem –Bero in ItaliaÈ il leader del gruppo. Pur essendo dotato di un incredibile forza, è il più riflessivo e pacato del trio. Di solito lui sconfigge il nemico e salva Bero –Bem in Italia- da morte certa.
Nella sua forma umana indossa sempre un cappotto, un cappello nero, un foulard bianco su camicia rossa, e porta con sè il suo inseparabile bastone da passeggio che all’occorrenza si trasforma in una micidiale lama affilata. Il suo aspetto da “umano” è il più mostruoso del trio. Assomiglia a Frankestein come fisicità, alto oltre 220 cm per un peso di oltre 150 kg, viso squadrato simile a quello di un gargoyle, occhi gialli senza pupille e pelle marrone.
Quando si trasforma in mostro aumenta di dimensioni, la pelle si indurisce fino a trasforrmarsi in una armatura naturale di color marrone, a protezione dei suoi organi vitali, i denti divengono zanne, e la dimensione degli occhi cambia assomigliando a quelli di un insetto. Come scritto prima, è il più riflessivo del gruppo. Comprende la difficoltà d’interazione tra mostri e umani, ma non instilla odio o vendetta in Bero, anzi, spesso cerca di spiegare l’importanza dell’essere generosi ed altruisti. Quando cerca di evitare che il piccolo abbia contatti con gli umani, non è per odio verso quest’ultimi, ma è l’amore paterno nei confronti di Bero che spinge Bem a proteggere il piccolo dal male insito negli umani. Spesso rimaniamo sconvolti dal vedere come
quest’essere nettamente superiore agli umani si senta inferiore ad essi, e il suo unico obiettivo - il poter divenire un umanoconfonde e sembra inspiegabile. Ma Bem, pur comprendendo che “l’umanità” è un traguardo irraggiungibile, non si arrende e cerca con le sue azioni di trasformare il suo sogno in realtà.
repentaglio la sua vita per salvare i tanto odiati umani.
Bero –Bem Italia-
Bera Ha l’aspetto più umano, assomigli ando ad una vampira dei film anni ‘50, quindi fascino da femme fatale, lungo mantello viola, pelle bianchissima, vite da vespa, lunghi capelli neri, labbra rosso fuoco, da cui spesso si vedono sporgere vampirici canini. Porta anche un bracciale che può diventare una terribile frusta. Nella sua forma mostruosa assomiglia ad un umanoide dalla pelle squamosa con capelli lunghi rossi e dentatura da coccodrillo, gli occhi perdono le pupille e le unghie si trasformano in terribili artigli. È stato uno dei primi personaggi femminili a far dimenticare il concetto di “sesso debole”, mostra indipendenza, sicurezza, orgoglio e intraprendenza sicuramente inedite per le donne giapponesi, ma anche per le occidentali di quei tempi. I suoi giudizi sono sempre i più lucidi e realisti, non mostra quasi mai pietà verso il genere umano, anzi, non perde occasione per mostrargli rancore e astio. Si potrebbe, erroneamente, credere che Bera sia una madre per Bero, o la “donna” di Bem. Niente di più errato! Lei è solo una compagna di viaggio che condivide un terribile destino, sperando che anche i suoi compagni capiscano che l’umanità è senza speranza, nonostante spesso metterà da parte i suoi sentimenti mettendo a
Il piccolo del gruppo, nella sua forma umana sembra un piccolo folletto con i capelli blu e gli occhi gialli. Nella forma mostruosa invece assomiglia leggermente a Bem. La sua ingenuità e la sua curiosità sono sconvolgenti. E in continua ricerca d’amici con cui condividere l’infanzia che gli è negata, anche se spesso questi amici sono la causa di tutti i problemi per il trio. Bero è anche il personaggio capace di portare un sorriso e il suo eterno buon umore riesce a rendere più sopportabile il terribile destino a loro toccato. Musiche Il soundtrack è affidato a Masahiro che, evitando i pezzi light rock o pop di moda in quel periodo, preferisce affidarsi al Jazz realizzando uno spettacolare accompagnament o musicale, che con poche note riesce a indurre paura o tristezza nell’animo dello spettatore. Sfortunatamente un così bel Cover del 45 giri Jap Soundtrack, piacevolissimo da ascoltare nelle notti di
tempesta, pieno di suoni oscuri ed incomprensibili che sembrano provenire veramente da un mondo fatto di dolore e sofferenza, non è mai stato prodotto e messo in commercio in nessun formato. Quindi, solo la visione dell’anime ci può far
Cover del 45 giri ed Italiana
risentire queste tetre atmosfere. Meno interessanti invece sono l’open theme “Yokai Ningen Bem” eseguita dai Honey Nights e l’ending theme “Bero Wa Tomodachi” eseguite da Toshiko Yamada. Per entrambe i testi sono stati realizzati da Asatsu Dk, molto legate alla moda dell’epoca, pieni di coretti e gridolini fuori campo. Di tutt’altro spessore è l’open Italiana che è un capolavoro. Realizzata da un ispiratissimo Nico Fidenco ed eseguita insieme ad un coro di bambini. La canzone musicalmente perfetta per il genere horror, ha un testo da brivido - ne esistono due versioni – pieno di gore e horror. Tra impiccati che scendono dal patibolo pronti ad uccidere e assassini che macellano qualsiasi malcapitato che incontrano, Fidenco ci porta in un mondo di sangue e morte dove Bem è la nostra unica speranza, ma il cantante ci tiene a precisare
che il nostro eroe proviene da un mondo altrettanto buio e malvagio. Musica e parole si coniugano perfettamente e questa song ci ricorda come un tempo le Sigle Italiane degli Anime erano veramente dei piccoli capolavori di creatività. Considerazioni Non fu mai spiegato, dagli autori, che tipo d’esperimenti si eseguivano in quel laboratorio e chi li eseguiva. Si può fare un'unica supposizione, ovvero che in quel luogo si sperimentava una qualche manipolazione genetica per creare una vita artificiale. Però sfugge perché siano nati due adulti di sesso diverso ed un bambino. Perché Bem e Bera sembrano avere una conoscenza del mondo, umano e non, mentre Bero no, nonostante siano nati tutti nello stesso istante ? L’unica spiegazione plausibile è che Bem e Bera sono “nati” grandi, mentre Bero è nato bambino, ma ciò non spiega il sapere innato dei due adulti. La prima serie di Bem ha un'animazione buona per quegli anni, ricordiamo che sono presenti anche i fondali mobili, ma è grazie alle ottime sceneggiature che la serie porta in discussione, utilizzando l’Horror, il dramma della diversità. Il non essere accettato dalla comunità in cui si vive solo perché si è diversi: questo è il dramma di Bem, Bera e Bero. Tutti i protagonisti umani, adulti, infatti mostrano solo odio e paura verso
il “diverso“ non facendo mai nessuno sforzo per comprenderlo o interagire pacificamente con esso. È chiaro che gli autori affidano ai bambini la speranza dell’accettazione del diverso sia culturale che fisico vedendo solo in loro la possibilità di crescita della società, avendo ormai perso la speranza che ciò possa essere compreso dagli adulti. Bem osserva gli umani dominati dall’avidità e dall’egoismo. Allora perché anelare di divenire un umano ? A questa domanda non si ha risposta. Si può, però, immaginare che vi sia una velata critica verso la società giapponese. Per trarre questa considerazione dobbiamo fare un piccolo passo indietro. Nel primo decennio del dopo guerra i giapponesi iniziarono a vivere una condizione psicologica di totale inferiorità verso gli occidentali dovuta alla durissima occupazione militare che subirono degli americani - ciò è provato da molte testimonianze e da un romanzo in particolare ovvero "Yapoo - Il bestiame umano" un romanzo di fantascienza dello scrittore Shōzō Numa. Sembra proprio che i due autori di Bem vogliano ribadire il concetto di Shōzō Numa
ovvero che i giapponesi -il trio- pur non essendo secondi a nessuno, vivono in una perenne condizione di inferiorità rispetto i loro aguzzini. Probabilmente oggi si percepisce meno questo problema, ma ciò non minimizza di certo l’importanza culturale di questo anime. Curiosità Unica pecca dell'Anime sono gli errori graficii. Qualche esempio: un telefono che non ha lo zero tra i suoi numeri (ep.2), orologi con le cifre doppie (ep.1), Bera e Bero che cercano di pilotare insieme una nave girando ognuno il timone dal lato opposto (ep.12) e questi sono solo alcuni esempi. Ed in più ci si mette anche il doppiaggio Italiano con alcuni capolavori di adattamento ad esempio nel ep.4 : un cocchiere dice al suo padroncino cieco di guardare la mano di Bem.