AnimangaZine4

Page 1


Trascorse delle buone vacanze? Bene ! Un nuovo anno ci attende, con incredibili novità. Prima di procedere nella lettura della fanzine una domanda: come vi sembrano le nostre nuove copertine? Aspettando una vostra risposta, vi auguriamo buona lettura.

UC 05/01/10 Sommario

News:

Ultime novità dal Giappone by Kaneda Miru

Pag.03

Manga:

Purikyuu by Tetsuo America by Luis AMC Cat Street by Kaneda Miru

Pag.09 Pag.12 Pag.15 Pag.20

Kawai: Soundtrack:

I Boom Boom Satellites by Ikari

Pag.21

The movies of the mounth:

One Piece: Strong world by Kaneda Miru Loups-Garous Kihi Subeki Ōkami by Kaneda Miru

Pag.23 Pag.25

Anime:

Zegapain by bbodyrad

Pag.26

Serie Cult:

Saint Seiya part 3° by Raistlin

Pag.33

Special:

Speciale Cowboy Bebop - guida agli episodi by Gabriele "Ade" Cuscino

Pag.42

Riscopriamoli:

Sanshiro Kurenai

Pag.49

by Kaneda Miru

Note: Manga Space: Anime Space: Kawai: Soundtrack: Riscopriamoli: Manga-Work:

Approfondimento Manga Approfondimento Anime "Stranezze" oggettistiche relativa al mondo del Manga/Anime. Musica negli anime Vecchie glorie ormai dimenticate Lo spazio di chi ha un manga o dei personaggi da voler far conoscere

2


News chiamato Kyo, che assomiglia moltissimo alla Kyoto del periodo Heian, per diventare sacerdotessa di Hakuryu (Dio del Drago Bianco). Per riuscire a tornare nel nostro mondo dovrà combattere con Genji (appartenente al clan Minamoto) contro Heike (appartenente al clan dei Taira). Insieme a lei si trova anche Masaomi Arikawa, un suo amico, arrivato però tre anni prima, che naturalmente, fa parte del clan avversario.

Per festeggiare il decimo anniversario del videogioco Harukanaru Toki no Naka de, è stato realizzato uno special dal titolo Koei Otome Harukanaru Toki no Naka de 3, che sarà trasmesso su AT-X il 3 gennaio 2010 alle ore 1:00 am. Il tema musicale è realizzato da Hinoe, Kajiwara Kagetoki e si intitola "Kirameki no Tsuki". Trama La liceale Nozomi Kasuga è convocata in un mondo L’anime Chu-Bra!!, basato sull'omonimo manga di Yumi Nakata, è pubblicato su Futabasha Comin High che tratta di amori adolescenziali con un pizzico di malizia, sarà trasmesso su AT-X alle 23:00 dal 4 gennaio. L’autore, Yumi Nakata, ha definto l’opera “puberty girls comedy”. L'opening song è cantata da Nayu Hayama, Yako Jinguji, Haruka Shiraishi e Kiyono Amahara e si intitola "Choose Bright!!", mentre l’ending song, scritta e cantata sempre Nayu Hayama, Yako Jinguji, Haruka Shiraishi e Kiyono Amahara, si

intitola "Shy Girls". La regia è di Yukina Hiiro, il character design di Miyako Yatsu. Trama Nayu Hayama, studente modello, è un feticista delle mutandine. Il ragazzo è accusato di Enjo-Kosai, cioè di pagare delle studentesse per avere la loro compagnia, ma due sue compagne (Yako Jinguji e Haruka Shiraishi) non sono convinte che Nayu possa aver fatto ciò e iniziano a indagare. Durante queste indagini incontrano il ragazzo. Yako, scivolando dalle scale, mostra accidentalmente le sue mutandine e uno strano sguardo compare negli occhi di Nayu.

3


SoRa Wo To è il primo titolo della serie che vede la joint venture tra Aniplex e TV Tokyo, sotto l’etichetta "Anime no Chikara". L'anime non è una trasposizione animata né di un manga né di una light novel. Toshifumi Akai, capo animatore del progetto, è al suo debutto come character designer, e mostra di essere stato in parte

influenzato da Yukiko Horiguchi (K-On! e Lucky Star) nel realizzare i suoi personaggi. L'anime sarà disponibile su TV Tokyo a partire dal 4 gennaio 2010 alle ore 23:00 e su Tv Aichi dal 6 gennaio alle ore 23:50. per informazioni: http://www.sorawoto.com Trama Kanata Sorami è nel plotone 1121, dislocato a Posted, una piccola città chiamata Scozzese, nella quale ogni anno si tiene un Water Splashing Festival.

Lady X But, adattamento della serie di light novel di Tsukasa Kozuki, è diventato un anime televisivo realizzato dal team creativo che vede nuovamente uniti Atsushi Otsuki, alla regia, e lo Studio Xiabec di Kanokon. L'anime verrà trasmesso su ATX a partire dal 5 gennaio. per informazioni:http://www.ladiesvs-butlers.com

amica, Tomomi Saikyo, divenuta figlia di un magnate dopo il nuovo matrimonio della madre, che gli renderà la vita un vero incubo

Trama Akiharu Hino è uno studente abbastanza estroverso e anticonformista (ha tre orecchini nel suo orecchio destro), ma nasconde un animo timido e inesperto. Dopo aver scoperto che i suoi parenti l’hanno adottato solo per i suoi soldi, di cui è divenuto erede alla morte dei genitori, si trasferisce in un prestigioso collegio. Qui incontra una sua carissima

4


La light novel Baka to Test to Shokanju, che ha goduto di un grandissimo successo in patria è a partire da gennaio un anime televisivo dall'omonimo titolo, che sarà trasmesso da TV Tokyo e TV Achi il 6 gennaio. Il successo è assicurato. Il trailer è disponibile al sito:

http://www.youtube.com/watch?v=8g52A0 qaq2A

La Gainax ha prodotto Hanamaru Yochien, adattamento dell'omonimo manga serializzato su Young Gangan, che sarà trasmesso da TV Tokyo a partire dal 10 gennaio 2010. La regia è stata affidata a Seiji Mizushima, che ci regalerà questo delicatissimo anime.

qualcosa. Iniziano così i giorni felici di Ann nel giardino d'infanzia.

Trama Akihisa Yoshii frequenta un'accademia magica dove la divisione in classi è dettata dall’abilità dei singoli studenti. I più bravi vengono inseriti nella stessa classe, che si chiama Classe A, mentre i meno meritevoli frequentano la classe F. Akihisa, noto come “l'idiota”, è naturalmente collocato nella classe F. Spesso gli studenti si sfidano tra di loro evocando animali magici e, naturalmente, vince chi evoca l’animale più forte. Ma un giorno una ragazza che doveva essere ammessa nella Classe A, a causa di una febbre, fallisce il test e finisce nella classe F. Qui fa amicizia con Akihisa e insieme decidono di sovvertire le regole.

Trama Davanti l’entrata del giardino di infanzia Hanamaru, Mr. Tsuchida trova Ann, una bambina che aspetta la madre. Mr. Tsuchida si avvicina alla piccola preoccupandosi che le possa succedere Dopo ventisei anni di attesa ritorna Space

Battleship Yamato con un nuovo lungometraggio dal titolo Space Battleship Yamato: Resurrection. Per informazioni:http://yamato2009.jp Trama Anno 2220, il Sistema Solare è minacciato da un buco nero. L’unica soluzione è migrare verso un altro pianeta. Ma due flotte che si stavano dirigendo verso un nuovo sistema solare lontano 27000 anni luce sono improvvisamente scomparse. L’ultima flotta rimasta è la mitica Battleship Yamato capitanata da Susumu Kodai.

5


Ormai è certo che il prossimo film di Studio Ghibli, che uscirà la prossima estate, è un adattamento del romanzo fantasy per bambini The Borrowers del 1952 di Mary Norton. Il titolo sarà "Karigurashi no Arrietty". Sito web ufficiale: http://www.karigurashi.jp Karigurashi no Arrietty che inizialmente doveva intitolarsi "Chiisana Arrietty" sarà un film di 80 minuti, prodotto dal presidente della Ghibli Toshio Suzuki. La regia è stata affidata a Hiromasa Yonebayashi, uno dei migliori animatori della Ghibli, il cui lavoro su Ponyo è stato lodato persino da Hayao Miyazaki. La storia non sarà ambientata nel 1950 in Inghilterra, ma nel 2010 a Koganei cittadina vicino Tokyo. Trama I componenti della famiglia Clock, sono alti appena 10 centimetri e la loro casa è costruita sotto le assi del pavimento di una abitazione di campagna. Spesso prendendo in prestito vari oggetti e nascondono la loro esistenza agli umani. Ma un giorno un ragazzo scopre la piccola Arrietty. Shiki, il manga horror/mystery di Fuyumi

Ono e Ryu Fujisaki, è considerato uno dei migliori prodotti del 2009, ed è stato adattato in un anime televisivo prodotto da Aniplex. Fuyumi Ono è famosa per le light novel The

Twelve Kingdoms e Ghost Hunt, mentre Ryu Fujisaki lo si ricorda per aver disegnato i manga Hoshin Engi e Soul Hunter. Fuyumi Ono ha iniziato a scrivere la light novel Shiki nel 1998 e solo nel 2008 ha acconsentito al suo adattamento in manga, di cui se n'è fatto carico Ryu Fujisaki, tutt’ora in lavorazione sulla rivista Jump Square della Shueinsha. Trama Gli abitanti di un piccolo villaggio montano di Sotoba sono molto legati alle loro antiche tradizioni. Improvvisamente le persone iniziano a morire misteriosamente. Tutto fa pensare a un’epidemia, ma si fa strada anche un’altra terrificante ipotesi.

6


Terza stagione per Shin Koihime Musou Otome Tairan, che andrà in onda dal 10 aprile 2010. La seconda stagione, conclusasi da poche settimane, ha avuto ottimi ascolti, tanto da permettere ai creatori della serie di presentare al pubblico giapponese in tempi brevissimi la terza stagione.

Trama Un piccolo villaggio dell’antica Cina viene depredato e distrutto da una banda di predoni. L’unica a salvarsi è Kan'u. La ragazza decide di viaggiare per la grande Cina allo scopo di combattere i malvagi e soccorrere le persone in difficoltà, affinché i deboli non subiscano il suo amaro destino. Durante il suo peregrinare si uniranno a lei altri combattenti con gli stessi intenti.

Per i trent'anni di Space Cobra, famoso personaggio creato nel 1978 da Buichi Terasawa, la Crunchyroll ha annunciato parecchie iniziative, tra cui due serie di OAV che usciranno a gennaio 2010, dal titolo Cobra The Animation: The Psychogun; quattro OAV e Cobra dal titolo The Animation: Time Drive; due OAV già disponibili in Giappone. Da gennaio sarà trasmessa la nuova serie televisiva, composta da tredici episodi. Cobra the Animation: Time Drive Trama Lady è in fin di vita e solo Cobra può salvarla, utilizzando il Time Driver che la narratrice di sogni può dargli. Solo così potrà andare nel passato di Armaroid Lady e scoprire la causa del suo male. Cobra The Animation: The Psychogun Trama La professoressa Utopia ha scoperto, attraverso delle antiche iscrizioni, il mistero dell’universo. Il capo della gilda dei pirati la vuol rapire per far suo questo segreto. Solo il coraggioso Cobra sembra poterla proteggere.

7


Kadokawa Pictures ha confermato l'uscita del lungometraggio d’animazione dal titolo SD Gundam Sangokuden, disponibile a

Terashima del mechadesign. Ricordiamo che questi modellini, i BB Senshi Sangokuden, furono creati nel 2007

partire dal 27 febbraio 2010 nei cinema giapponesi, insieme al quinto film di Keroro. Sarà diretto da Kunihiro Mori e Kenichi Suzuki, mentre la sceneggiatura è stata scritta da Miyuki Iwamoto e Shinya

per celebrare il ventesimo anno degli SD di Gundam, e, in seguito, fu realizzato anche un manga in tre capitoli, pubblicato su Kerokero Ace di Kadokawa Shoten.

La Kodakawa ha presentato on-line il primo teaser del quinto film dedicato a Keroro, il carinissimo ranocchio creato da Mine Yoshizaki dal titolo Kyūkyoku Keroro

Kiseki no Jikūjima de Arimasu!!. Diretto da Junichi Sato, già regista della serie televisiva, sceneggiato da Fumitoshi Oisaki, musiche di Ayaka Hirahara, che si è occupato della colonna sonora, mentre l’opening è cantato da Junji Takada e Tamaki Matsumoto. Il film sarà proiettato nelle sale giapponesi a partire dal 27 febbraio 2010. Trama Fuyuki casualmente scopre una statua di pietra che ricorda Keroro. Incuriositi dal mistero, i protagonisti della vicenda iniziano un lungo viaggio per scoprire la verità.

I romanzi Mini-Skirt uchu kaizoku, scritti da Yuichi Sasamoto, saranno adattati entro il 2011 in un anime televisivo. Questo è ciò che ha annunciato l’editore Asahi Shinbun Shuppan. La produzione sarà affidata allo studio Satelight, con la regia di Tatsuo. Trama Marika è una liceale che trascorre il suo tempo libero nello Yacht Club Spaziale. Un giorno due uomini le si presentano affermando di essere due marinai della nave spaziale del suo defunto padre e le chiedono di ereditarne il comando. La ragazza scopre che quella in realtà è la nave spaziale pirata Benten Maru!

8


Manga Purikyuu praticato, ma che ha nobili origini e ed è molto apprezzato in Giappone. Il kyudo assomiglia molto al nostro tiro con l’arco, ma ha delle regole e degli attrezzi molto differenti rispetto a quest’ultimo, risultando maggiormente elegante e artistico; inoltre le squadre sono composte sia da uomini che da donne. Trama Anna Katsuragi è un’adolescente che fin da bambina si è dedicata alla danza. Molti vedono in lei una futura ballerina professionista. Sfortunatamente un incidente al ginocchio mette fine a tutti i suoi sogni di successo. Con questa delusione Anna si appresta a frequentare il suo primo giorno di liceo non avendo però perso la sua arroganza e la presunzione da prima donna (il termine Puri può voler dire oltre che prima ballerina anche prima donna). Dovendo scegliere a quale club sportivo appartenere si fa consigliare dalla sua amica e compagna di scuola, che le propone di entrare nel club di Kyudo.

PuriKyuu, delizioso manga edito nel 2005 dalla Shagakukan su Betsucomi, scritto e disegnato da Kyousuke Motomi, è stato pubblicato lo scorso settembre anche in Italia, in un volume unico. Sfortunatamente il titolo italiano dell’opera, e non solo, è stato stravolto dalla casa editrice Flash Book, che ha ritenuto opportuno tradurlo in Freccia Danzante, cercando di abbinare le due passioni della protagonista, invece di rifarsi a un adattamento più vicino all’originale, che sfrutta il neologismo delle parole Puri (cioè prima ballerina) e Kyuu (allieva di Kyuu). Il manga si svolge in cinque capitoli che, come detto prima, sono raccolti in un solo volumetto. La storia è un classico Shojo che si svolge all’interno del Club di Kyudo, sport quasi sconosciuto in Italia e ancor meno

9


“Kyudo??”….Anna non può credere che lei, ex-ballerina, possa andare in un club per vecchi. Ma appena entra scopre che il maestro è il senpai Jinnai Takeru, suo amico d’infanzia, con il quale non perdeva mai occasione di litigare. Ora è soprannominato il “Demone blu” per la sua severità nell’insegnamento. L’incontro tra i due non è tra i più tranquilli, infatti finiscono subito per litigare e la ragazza, per fare un dispetto al vecchio amico, gli comunica che vuole iscriversi al suo club. Jinnai, indispettito, le lancia una sfida, che la ragazza accetta con molta leggerezza e che sarà la causa della sua sconfitta. Ma sia per le parole utilizzate da Jinnai che per il carattere che contraddistingue Anna, la ragazza ritorna sui suoi passi, e con umiltà, riesce non solo a entrare nel club, ma a divenirne una delle migliori. Da qui iniziano le avventure di questi due ragazzi che, pian piano, scopriranno che qualcos’altro, oltre l’amicizia di lunga data, li unisce. Personaggi Anna Katsuragi Ex ballerina, ha un animo forte, indipendente e sempre positivo. È convinta di poter far tutto e spesso giudica con superficialità il lavoro degli altri. Ciò la fa apparire, almeno inizialmente, particolarmente antipatica al lettore, che

però si ricrederà nel proseguo della storia. Sarà grazie al Kyudo e al suo maestro che comprenderà ciò di cui ha veramente bisogno. Jinnai Takeru

Insegnate severissimo di Kyudo, è introverso e schivo ed è la persona che meglio conosce Anna e che sa quali sono i modi per farla reagire alle difficoltà. È il classico bel tenebroso, che solo la presenza di Anna riesce a sciogliere, mostrando il suo vero animo. Ha trovato nel Kyudo lo sport che meglio lo rappresenta, essendo elegante e calmo come il suo animo, ma scoprirà anche che può essere allegro e spiritoso se come allieva si ha una ragazza come Anna. È pronto a sacrificare il suo amore per la ragazza affinché lei possa seguire i suoi desideri, ma presto scoprirà che il desiderio più grande della ragazza è stare con lui. Considerazioni Colpisce sempre l’abilità che hanno le autrici e gli autori di manga giapponesi di rendere piacevoli tradizioni e culture proprie del loro paese, attraverso storie allegre, romantiche, o anche drammatiche. In Purikyu, seguendo la storia “d’amore” dei due protagonisti, ci ritroviamo immersi nel particolarissimo mondo del Kyudo, nel

10


lettore nella cultura giapponese, rendendo questo manga fruibile anche dai non giapponesi. Forse pecca nel disegno, spesso non curatissimo specialmente nei fondali quasi sempre assenti, ma la descrizione del Kyudo è sempre precisa e attenta. Puikyuu risulta essere uno Shojo manga molto piacevole che riesce, pur non offrendo nulla di nuovo nel panorama degli Shojo, grazie a questa sua semplicità e classicità a interessare il lettore, che segue questa divertente storia d’amore liceale per tutta la durata del volumetto. Unici appunti alla versione italiana sono la scelta di colorare di rosa il fondale della copertina (sfugge il motivo, se si esclude quello di attirare le bambine) e alcune libertà di traduzione che risultano un po’ fuori luogo. quale l’autrice, attraverso personaggi e piccoli siparietti, spiega regole, abbigliamenti e curiosità di questo bellissimo sport, dove, a differenza dei nostri sport, fatti di azione e velocità, calma, riflessione e forma sono le doti principali. L’abilità dell’autrice Kyousuke Motomi è che, attraverso una scrittura semplice, un ottimo senso del ritmo, e disegni accattivanti, immerge completamente il

By Tetsuo

Cover Italiana

Cover originale 11


AMERICA

<<Nel 1988…parlavamo continuamente d’amore, di sogni e speranze come se fossero incantesimi. Credevamo di trovare tutto ciò che volevamo in quel paese…>> Il “paese” in questione è l’America, che da il titolo al romanzo grafico della mangaka giapponese Keiko Ichiguchi, pubblicato nel 1997 in Giappone dalla Kodansha in un unico volume, e in seguito nel 1999 dalla Star Comics. Trama La vicenda si svolge nella città di Osaka nel 1988, e vede protagonisti sei ragazzi, clienti abituali dell’american bar di Jeremy, pieni di sogni da realizzare e d’amore da donare. La chiave di tutto è l’America, l’unico vero luogo in cui le loro aspirazioni potranno avere concretezza. Il Giappone è un luogo “ristretto” per loro, che soffoca la creatività, la voglia di libertà, la trasgressione, ed è troppo incastrato nelle convenzioni, nelle privazioni e nelle poche prospettive. L’America, invece, incarna il comune concetto di mito, dove tutto è possibile e realizzabile, senza costrizioni, senza problemi. L’America è di per sé un sogno e un desiderio per tutti.

Al di là dei sogni e delle prospettive per il futuro, i ragazzi vivono un presente abbastanza turbolento e non facile. Ognuno nasconde un segreto, triste e inquietante per alcuni, più leggero per altri, con cui convivono silenziosamente all’inizio della storia, e che, gradualmente, man mano che la vicenda prende forma, svelano, ormai sfiniti, quasi per chiedere aiuto. Le azioni legate ai segreti, che inizialmente si svolgono in parallelo, s’intersecano, s’ingarbugliano tra loro, dando vita a una trama fitta, piena di emozioni e sentimenti. I segreti sono rivelatori tanto quanto le loro aspirazioni per il futuro e il loro sogno comune, cioè andare in America. L’America quindi è solo il sogno proibito di giovani e ingenui ragazzi, convinti che esso sia “il paese dei balocchi”, oppure è un rifugio lontano dal loro presente, dai loro tormenti, dalle famiglie difficili, dalle insoddisfazioni che devono subire? I due concetti camminano parallelamente, a volte si fondono (specie nei punti di massima tensione della storia), e a volte si slegano, in modo tale che il “rifugio” lasci il posto al “sogno”, ripristinando il concetto espresso all’inizio del manga. Ma, alla fine, chi davvero raggiungerà la sua America?

12


Personaggi: Nae Togawa È una brillante studentessa di diciotto anni, il cui sogno è quello di diventare giornalista. Il suo idolo è Bob Green, un brillante giornalista americano, ed è questo il motivo che la spinge a sognare una vita in America, l’unica meta, secondo lei, in grado di darle ciò che cerca. Nae, come tutti i protagonisti del manga, tiene celato dentro di sé un enorme segreto: una relazione con un suo ex insegnante di scuola, sposato e totalmente dipendente economicamente e “artisticamente” dalla sgradevole e perfida moglie. Nae vede nel suo ex insegnate l’America( poiché il professore anni prima aveva realizzato una mostra di quadri proprio lì) credendo inizialmente che attraverso lui, amandolo anche in segreto, potrà un giorno raggiungere la sua meta. In realtà capirà, proprio quando l’uomo la lascia per seguire la propria carriera, che non ha affatto bisogno di questa “dipendenza”, che è forte abbastanza per vivere e realizzare il suo sogno, anche senza di lui e dell’America. Nae è l’unica dei sei ragazzi che si avvicina di più alla concretizzazione del proprio desiderio: riceverà una proposta, da parte di un giornale locale, di scrivere per una rubrica indirizzata ai giovani. Lei troverà la sua America, senza bisogno di partire e senza bisogno di nessuno che la guidi. Koji Tazawa Koji frequenta la scuola di cucina di Osaka. Si è trasferito dalla sua città natale, Kyushu, per poter assistere a tutti i concerti di musica rock, di cui è un appassionato, che hanno luogo a Osaka. Per pagarsi i biglietti lavora come aiutante in un ristorante. È la passione

musicale che lo stimola a sognare una vita in America. A differenza degl’altri non ha un sogno particolare da realizzare. Koji è più in cerca della sua strada, che si prodiga a trovare andando avanti a “tentativi ed errori”. Durante la sua ricerca diventa però un cardine importante per gli altri protagonisti. Essendo di indole pacifica, buona e disponibile, Koji diventa il confidente e la spalla degl’altri, colui che li stimola a fare il possibile per concretizzare i proprio desideri. Non sempre riesce in quest’intento, ma comunque sia conferisce quell’affetto umano di cui gli altri hanno bisogno, quell’amore di cui parlano e che tutti desiderano. Koji è l’unico che alla fine della storia parte per l’America. Non ha una meta precisa, non ha un desiderio particolare, ma l’America è il posto giusto per trovare entrambe le cose. Naoyuki Osawa Naoyuki ha diciassette anni e lavora proprio nel bar di Jeremy. Ha lasciato la scuola per tentare di realizzare il suo sogno, quello di diventare un chitarrista professionista. Proprio per questo sogna l’America, essendo essa la “patria della musica”, specie del rock. È un ragazzo caratterialmente ambiguo, che mostra sicurezza e una nota di “spavalderia” di fronte agl’altri, ma che in realtà è timido e insicuro, come dimostra durante il provino musicale per nuovi talenti, e quando deve confessare a Takako, più grande di lui, il suo amore. La sua insicurezza lo spinge ad agire spesso d’impulso, facendogli “rovinare” ogni cosa, come quando rinuncia a fare il provino, e quando bacia improvvisamente Takako, provocando più un sentimento di “rifiuto” in lei, che di amore. Il suo sogno viene realizzato in parte: essendo stato notato al provino per la sua bellezza gli viene proposto

13


un contratto per diventare un idol. Inizialmente pensa di rifiutare, poi comprende che quella può essere l’unica possibilità di venir notato e quindi provare a realizzare il suo sogno di diventare un chitarrista. Takako Shima È la più grande del gruppo, già studentessa universitaria, per cui è considerata come una madre per tutti gli altri ragazzi. È l’unica del gruppo che ha già visitato l’America. Ha un carattere dolce e protettivo nei confronti di tutti, sa dare buoni consigli e ascolta i problemi degl’altri, ma non parla mai di sé. Ha una reazione esagerata quando Naoyuki la bacia, che nasconde qualcosa in più rispetto alla semplice “sorpresa”. Takako confessa infatti a Naoyuki di essere stata quasi violentata tre anni prima in America, e che questo evento l’ha terrorizzata così tanto da aver paura di tutti gli uomini, compreso lui. L’America per Takako non è un sogno, è un incubo, perché legata a quel “segreto” che tanto l’ha segnata. Sceglie quindi di trovare “la sua America” (quindi il suo destino) altrove: in Italia.

costringe Mariko a prostituirsi, altrimenti la caccia via. L’America per Mariko rappresenta un modo per fuggir via da quella vita orribile, quella depravazione e quello schifo che purtroppo ha conosciuto troppo giovane, e che la segnerà per la vita. È per lei l’unica salvezza e l’unica opportunità per rifarsi una vita, e per non essere più sola. Anche se non viene espresso chiaramente, s’intuisce che il vero sogno di Mariko sia questo. È per questo motivo che fa promettere al suo ultimo fidanzato, Huey, di partire con lui. Ma il viaggio dovrà essere “rimandato”, poiché una serie di eventi porteranno Mariko e Huey ad avere problemi con la legge. Sono proprio questi eventi che faranno venir fuori il lato nascosto della ragazza, quello scaturito dagli abusi subiti, dall’abbandono del padre e dalla cattiveria della madre. Un lato vendicativo, ma anche disperato, che porterà Mariko a ferire con un colpo di pistola prima un cliente del locale, e, in seguito, anche sua madre, e a tentare successivamente il suicidio. Solo l’amore di Huey riuscirà a salvarla, e le farà capire che non è più sola. Mariko trova in parte l’America: non è più sola, è amata, ma dovrà aspettare Huey per un po’ prima di poter partire

Mariko Kurahashi Mariko è sicuramente il personaggio più interessante, ma anche il più tormentato della storia. Si sa poco di lei all’inizio del manga. È una ragazza di sedici anni apparentemente un po’ frivola e “tonta”, come gli altri ragazzi in genere la definiscono, che cambia spesso fidanzato, e con nessuna occupazione o desiderio particolare. Appare sempre allegra, col sorriso sulle labbra, ma in realtà nasconde un animo fragile e segnato da un terribile segreto: sua madre gestisce uno squallido locale per soli uomini, dove

Huey È considerato un gaijin, cioè uno straniero, per via dei tratti somatici occidentali. In realtà li ha ereditati dalla madre che è americana; il padre, invece, è giapponese. È un ragazzo schivo, che non da molta confidenza, che prende inizialmente in modo superficiale il suo rapporto con Mariko. Ha avuto in passato problemi con la legge, quindi viene costantemente “monitorato”dalla polizia e sospettato ogni qual volta che uno straniero compie un reato. Su di lui gravano il pregiudizio razziale di essere diverso e

14


l’abbandono della madre. Huey sogna l’America perché è lì che si trova sua madre, e, perché, lungo la storia, scopre che lei non l’ha abbandonato, ma ha continuato a scrivergli lettere e a cercarlo. Quando Huey scopre tutto ciò inveisce contro il padre, che gli ha sempre tenuta nascosta la verità, e tenta di ucciderlo. Viene fermato dal gruppo dei ragazzi del Jeremy’s bar, e da Mariko, di cui inizia a innamorarsi davvero. Huey decide di mettere la testa a posto e di lavorare al Jeremy’s bar per mettere i soldi da parte per il viaggio in America, ma, scoperto il segreto di Mariko, decide di “accelerare” i tempi per portarla via da Osaka il prima possibile, ed entra nel giro del traffico di armi. Benché salvi Mariko dal suicidio viene comunque incriminato per il suo reato, e quindi incarcerato. L’America di Huey dovrà aspettare. Considerazioni: Benché il tratto grafico non sia dei migliori, con disegni superficiali che a volte danno l’impressione di abbozzi non rifiniti, linee eccessivamente arrotondate che deformano un po’ visi ed espressioni, il manga è degno di particolare attenzione, soprattutto per quanto riguarda il plot e le considerazioni che da esso si possono trarre. Mostra con veridicità e attenzione il dramma di essere adolescenti, unendo la voglia di fare e i desideri per il futuro che

ogni ragazzino ha in quella particolare fase di crescita a terribili situazioni familiari, relazioni amorose pericolose, ingiustizie da subire, paure e preoccupazioni. I ragazzi sono divisi interiormente tra i

“leggeri” sogni adolescenziali e la cruda realtà in cui vivono, il tutto espresso da dialoghi e soliloqui di un certo spessore, e dalle canzoni in inglese, che accompagnano e sottolineano le emozioni espresse. A far da cornice l’America, continuamente menzionata, espressa con significato diverso a seconda delle situazioni, che ricorda tanto quel concetto di metafora del sogno, insito proprio nella generazione degli anni ’80. By Luis A.M.C.

15


Tra l’agosto 2004 e l’ottobre 2007, Yoko Kamio ha scritto e disegnato quello che secondo molti è il suo miglior Shojo manga. Stiamo parlando di Cat Street (Kyatto Sutorīto ), pubblicato su Bessatsu Margaret dalla casa editrice Shueisha, raccolto in seguito in otto volumi. L’autrice, conosciuta in Italia grazie ad Hana yori Dango, ottiene con questa bellissima opera un nuovo successo…e pensare che Yoko Kamio non credeva che il suo lavoro sarebbe stato fare la mangaka! In seguito al successo ottenuto è stato realizzato il drama in sei episodi, trasmesso da NHK nell’agosto 2008.

Rei, la chiama “Keito che ha perso la voce”, il soprannome affibbiatole durante la sua traumatica performance teatrale, la ragazza scappa via rifugiandosi in un giardino. Qui incontra un suo amico di infanzia, Taiyou, che le racconta che il suo sogno è quello di diventare calciatore. Keito lo prende in giro e lo deride, quasi per rivalersi delle offese subite, ma dopo essere rimasta sola si rende conto del male che ha fatto. Il giorno successivo, tornata a scuola, incontra Rei che le spiega di essere stato un suo fan e che le sue parole erano dettate dalla voglia di farle capire che non bisogna incolpare gli altri dei propri errori. Dopo questo chiarimento, i due si recano al campo di calcio, e qui incontrano Taiyou che, mentre gioca, le grida che riuscirà a realizzare il suo sogno. Dopo questi due incontri la ragazza decide di entrare nella scuola per mettere ordine nella sua vita. Qui Keito fa la conoscenza di alcuni allievi davvero particolari: Kouichi, un ragazzo intelligentissimo, ma molto introverso, Momiji, che veste abiti disegnati da se

Trama Keito Aoyama, è una ragazza di sedici anni che vive come una reclusa da quando ne aveva nove. Causa di questa sua scelta di vita è una traumatica esperienza vissuta all’epoca, quando era considerata una bambina/attrice prodigio. Un incidente, causato dalle durissime parole di una sua falsa amica, Nako, le fa perdere la fiducia in se stessa e nel mondo in cui vive. Viceversa, Nako diviene un’importante attrice. Da quel momento Keito non parla più con nessuno, neanche con i suoi genitori, e i suoi giorni trascorrono in un’infinta routine, fin quando una mattina incontra un uomo che le offre di frequentare “El Liston”, una particolare scuola gratuita per ragazzi e ragazze che hanno perso il senso della loro vita. Inizialmente Keito, si avvicina alla scuola dubbiosa, ma quando uno degli studenti,

16


e Rei, ex campione di calcio, che, a causa del suo carattere aggressivo e violento, è stato espulso da ogni squadra nella quale giocava. Quando la ragazza si presenta spiegando il suo problema, Momiji le risponde che nella scuola tutti hanno dei problemi e che tutti sono come dei Cat Street. Dopo ben sette anni Keito inizia a sorridere. Inizia così Cat street che, per otto bellissimi volumi, ci porta nel mondo di chi cerca una nuova speranza per credere nuovamente nella vita, nell’amore e nell’amicizia.

campione nello sport che più ama. KOICHI MINE Ragazzo dall’intelligenza superiore che lavora presso una ditta d’informatica. Nasconde un animo introverso e sensibile che lo spinge a chiudersi verso il mondo. Grazie alla vicinanza di Keito scoprirà di poter dare fiducia al prossimo e potrà permettersi di iniziare a esprimere i suoi sentimenti.

Personaggi MOMIJI NODA KEITO AOYAMA Attrice prodigio, rimane chiusa nella sua prigione di commiserazione per ben sette anni. Quando però le viene data l’occasione di rimettere tutto in gioco grazie alla scuola “El Liston”, la ragazza riscopre il suo animo fiero e orgoglioso, che le aveva dato il successo in tenera età. Col coraggio ritrovato la ragazza saprà darsi una seconda occasione, comprendere i suoi errori, abbandonare la sua freddezza, regalandosi una meravigliosa seconda vita. REI SAEKI Ex calciatore provetto, estromesso dalla squadra a causa del suo terribile carattere, per mantenersi lavora part-time. E’ lui che convince Keito a entrare nella scuola, diventando anche il suo miglior amico. A causa di un potere che gli permette di comprendere ciò che Keito pensa, spesso soffre di un forte senso di gelosia, che cercherà in ogni modo di controllare trovando il modo di esprimere al meglio le sue potenzialità, per ritornare a essere un

Una ragazza che, non sopportando le divise scolastiche, si è creata una moda tutta sua che si ispira pesantemente alle Gothic Lolita style. A estremizzare questo suo comportamento è un amore non corrisposto, che la porterà a chiudersi ancor di più nel suo mondo. Diverrà la migliore amica di Keito, che la vendicherà dal terribile torto subito dal suo amato. TAIYOU HARASAWA Amico di infanzia di Keito, è un ragazzo allegro e solare. Tale atteggiamento infastidisce molto la ragazza che, almeno inizialmente, vede tutto con pessimismo. Ama moltissimo il calcio e per questo adora Rei nel quale vede un modello da seguire. NAKO SONODA La bambina che rovinò la carriera e la vita della povera Keito. L’incontro con la nuova Keiko porterà anche a lei un nuovo modo di affrontare la vita.

17


Considerazioni

ma

È sempre un’emozione leggere Shojo manga che, partendo dall’idea di raccontare una storia d’amore tra due persone con vari elementi di contorno che la rendono difficoltosa, sia invece veicolo per esplorare l’animo degli adolescenti, le loro difficoltà nell’affrontare il mondo pieno di controsensi e paradossi, solitudine e conformismo, che sembra comprenderli sempre meno, e che anzi fa della loro confusione il suo successo. In Cat Street i protagonisti, pur essendo dei geni nel loro campo, hanno abbandonato qualsiasi relazione sociale, vivendo in solitudine la loro esistenza, credendo che la loro natura sia un male. Non saranno i genitori, ma una scuola speciale a ridare a ognuno di essi nuova fiducia nel futuro, aggregandoli e spingendoli al confronto. Quindi la famiglia non è più maestra di vita,

qualcosa che danneggia, invece di aiutare a crescere, i giovani. La scuola rimane l’unico mezzo che riesce a comprendere e incanalare costruttivamente le energie esplosive degli adolescenti odierni, obbligati a volte a crescere più velocemente di quanto sia effettivamente necessario. L’autrice di certo crea un gruppo di personaggi estremi nel loro genere: il genio del computer, l’anticonformista, l’attrice prodigio, il calciatore provetto. Ma è una scusa che le serve per meglio far riflettere sull’animo di un adolescente che spesso deve confrontare il suo essere anticonformista e i suoi sogni con un mondo paradossale e durissimo. Questo perché, se da un lato la società spinge a essere noi stessi, dall’altro è pronta a criticare e, in alcuni casi, a estrometterci, obbligando le menti più sensibili a crearsi delle maschere, armature per sopravvivere a un mondo così ostile. È il caso di Momiji che, per la sua natura artistica e contraria alle regole, subisce derisioni e isolamento, che lei combatte a modo suo, isolandosi sempre più nel suo stile di vita e facendo della sua solitudine una fortezza inespugnabile (come quando un ragazzo anticonformista, come lei, se ne innamora e lei lo rifiuta perché diverso). Da non sottovalutare anche la svolta di Keito che, invece di vendicarsi verso chi la stava per rovinare nuovamente, ne comprende i motivi, aiutando a crearsi una nuova possibilità. È in questo episodio che comprendiamo pienamente la rinascita del personaggio che ricomincia a credere nelle sue capacità. Questa azione spiazzante porta a riflettere sulle nostre azioni. Per molti lettori questo manga rappresenta una speranza per credere nelle passioni e nei sogni senza per questo farsi abbattere da un sistema giudicante a priori, che forse ha l’unico scopo di controllarle invece di insegnare ad affrontare il mondo.

18


Yoko Kamio sceglie un tratto ancora piĂš delicato e leggero, rispetto ai suoi lavori precedenti, per descrivere questo malessere esistenziale, rendendo ogni numero graficamente solare e morbidissimo. Caratterizza moltissimo i protagonisti e, in modo particolare, Momiji che con i suoi vestiti stupisce numero dopo numero. Anche i fondali mostrano una certa perizia grafica e attenzione, e infine le copertine degli otto volumi dedicate ai vari

personaggi, con un forte utilizzo dei colori pastello, rallegrano il lettore ricordandogli l’estate, anche se sa che il mondo descritto non è ricco di felicitĂ e spensieratezza. By Kaneda Miru

19


Il 15 dicembre 2009, due giorni prima dell’uscita ufficiale di Final Fantasy XIII è uscito in Giappone, in edizione limitata, il promo cd contente dieci canzoni estratte dalla colonna sonora originale del gioco. Il cofanetto completo uscirà il 27 gennaio 2010, composto da 4 CD. Le parti cantate sono interpretate da Masashi Hamauzu.

La fender ha chiesto al grande maestro liutaio Yuriy Shishkov di realizzare una chitarra per Evangelion. Dopo mesi di lavoro ha realizzato due pezzi unici nel suo genere, messi all’asta fino all’ 8 dicembre 2009. La Rei Stratocaster Type01 che ha raggiunto la cifra record di 90,000 dollari mentre la ReiTelecaster Type02 è stata

battuta per 70.000 dollari. Per informazioni: http://www.fender.jp/evangelion/

La Konami ha messo in vendita un nuovo cofanetto musicale con tutte le soundtrack del videogioco di Akumajou Dracula, intitolato Akumajou Dracula BOX Collection Best Music. Il cofanetto contiene 18 cd che comprendono i soundtrack delle versioni del videogioco uscite per NES, Game Boy, MSX Game Boy Advance, PS2 e arcade. La collezione include gli spin-off Kid Dracula, un DVD con filmati in studio e interviste. Il prezzo è di 210.000 Yen (circa 190 euro).

20


SoundTrack I Boom Boom Satellites (Bun Bun Sateraitsu) è un gruppo musicale rockelettronico giapponese, consistente nel duo Michiyuki Kawashima (voce e chitarra) e Masayuki Nakano (basso).

La loro hit “Shut Up And Explode”, tratta dall’ultimo album Exposed, è la sigla di apertura dell’anime “Xam'd lost memories” (Bounen no Xamdou) dello studio Bones, che ha dato i natali alle fortunate serie “Eureka Seven” e “Darker Than Black”. Xam'd viene considerato da molti il successore di Eureka Seven, per via delle animazioni molto simili, ma sicuramente superiori come qualità, e per alcuni tratti della storia. In breve, sull'isola Sentan, devastata dal conflitto tra il Governo del Nord e quello del Sud, lo studente Akiyuki, andando un giorno a scuola, viene coinvolto in un attentato terroristico a opera di una ragazza dai capelli bianchi. Dopo l'esplosione, la ragazza, morente, impianterà nel braccio di Akyiuki una

misteriosa luce che lo trasformerà in uno strano essere dai poteri sovrumani, chiamato Xam'd. Ritornando ai Boom Boom Satellites, che attualmente fanno parte della casa discografica Sony Music, il magazine online NME li accosta ai Prodigy per il sentimento che dimostrano suonando. In effetti, come la band inglese, fanno buon uso dell’elettronica, ricordando i Prodigy per alcune sonorità, benché siano ben lontani dalla loro aggressività. I Boom Boom Satellites infatti ricorrono più che altro a un mix tra elettronica e chitarra elettrica, che dà vita a un sound energico, gradevolissimo, anche per quelle orecchie non abituate alle distorsioni del rock. Potrebbero fare un’ottima figura sia all’inizio di un rave, per scaldare la gente, sia nel più classico festival rock estivo. Il duo giapponese ha affiancato i Fatboy Slim e Moby in alcuni festival negli Stati Uniti, e hanno collaborato con Basement Jaxx per la realizzazione della colonna sonora dell’anime Vexille. Ritroviamo infine i Boom Boom Satellites anche in alcune colonne sonore di “Appleseed”, con le canzoni “Dive For you” e “Anthem”. La loro fatica più recente è datata 2007, con l’uscita del loro sesto album, dal titolo “Exposed”.

21


La loro discografia comincia nel 1997 con Joyride. Dopo un anno si rifanno vivi con due album (Push Eject e Out Loud) e, dopo tre anni di pausa, tornano con altri due album (Umbra e Photon) in due anni; tutto si ripete come in un classico bit elettronico e nel 2005, dopo tre anni, riprendono l’attività, ma questa volta escono tre album di seguito, tra il 2005 e il 2007 (“Full Of Elevating Pleasure”, “On” ed “Exposed”). Il prossimo lavoro sarà nello stesso dell’uscita, il 27 Gennaio, di una raccolta dei loro dieci anni di attività. La caratteristica che subito colpisce l’ascoltatore è l’energia che i Boom Boom Satellites riescono a trasmettere. Sicuramente se si è giù di morale canzoni come “Shut Up And Explode” possono dare la carica, ed è questo il merito della band, probabilmente anche il segreto del loro successo e il motivo della loro presenza in diversi anime.

Come detto in precedenza, sfruttano parecchio l’elettronica, da qui nascono le collaborazioni con mostri sacri del genere come i Fatboy Slim e Prodigy, ma altrettanto presenti sono chitarra e batteria, spostando il loro genere più verso il rock, che non è particolarmente aggressivo. Impregnato sempre da qualche tonalità di pop, il rock della band può essere percepito in alcune canzoni di gamma più varia e quindi più vasta di pubblico. Sito ufficiale: http://www.bbsnet.com/top.html

By Ikari

22


The movies of the mounth Il 12 Dicembre 2009 è uscito in 188 schermi giapponesi, di cui 111 hanno registrato il tutto esaurito, il nuovo film di One Piece, che festeggia il decimo anniversario della serie televisiva. Il titolo del film è: One Piece Strong World trailer : http://www.shonenjump.com/j/animetour/f ile/onepiece_japanese.sva Per questo decimo film l’autore Eiichiro Onda ha voluto partecipare direttamente

alla sua creazione, realizzando circa 120 schizzi preparatori e lavorando a stretto contatto con il regista Munehisa Sakai, già direttore di molti episodi della serie televisiva, e lo sceneggiatore Hirohiko Uesaka. In prevendita sono stati venduti oltre 300.000 biglietti e le file davanti ai cinema non sono mancate. Anche perché il

primo giorno di programmazione è stato dato in omaggio a tutti gli spettatori il numero zero di One Piece, un numero davvero speciale che racconterà eventi accaduti vent'anni prima degli accadimenti del film. Naturalmente questo manga non ha un prezzo di copertina, e ciò lo rende ancora più raro. Il film nel primo week-end ha incassato oltre 11 milioni di dollari. Per Eiichiro Oda questo dicembre è stato il mese dei record, infatti il numero 56 del manga ha raggiunto la strepitosa tiratura di 2.850.000 di copie, la più alta stampa di un manga di tutti i tempi. (ricordiamo che la seconda più alta tiratura è sempre sua con il numero 50 di One Piece 2.600.000 copie). Trama Le città dell’Est di Blu vengono distrutte e i nostri eroi si dirigono verso queste ultime per portare un aiuto, ma un ciclone si avvicina a loro pericolosamente. Sfortunatamente non riescono a evitarlo e ne vengono colpiti. Una volta dentro il ciclone si accorgono che dietro questo evento naturale si nasconde un’incredibile nave volante, capitanata da terribile "Gold Lion" Shiki. Shinki, sceso sulla nave dei nostri eroi, pretende la loro assoluta obbedienza. Ruffy declina, spiegando che hanno una missione da portare a termine, ovvero arrivare al più presto a Est Blu per aiutare i sopravvissuti. Il capitano Shinki, colpito da tanto altruismo, decide di accompagnarli, ma dietro quest’atto di bontà nasconde il terribile progetto di rapire Nami ed eliminare completamente Est Blu. Hinki riesce nella prima parte del suo piano, e si appresta a realizzare la seconda, ma Ruffy

23


e i suoi compagni non accettano così semplicemente la sconfitta e sono già sulle sue tracce per liberare Nami e salvare Est Blu.

Considerazioni Questo decimo film ha la giusta dose di azione, mistero ed eroismo rispetto ai precedenti film. Dal trailer si possono già notare scene d’incredibile fattura con molti personaggi e dettagliati fondali. Inoltre è stato dato maggior spazio anche ai personaggi secondari, risultando un’opera maggiormente corale e di gruppo. Molti hanno evidenziato che si nota particolarmente la mano di Oda nella sceneggiatura e in alcune scene d’azione e ciò ha entusiasmato gli spettatori che si sono trovati maggiormente immersi nell’incredibile mondo di One Piece.

Il famoso numero zero

24


Ad aprile 2010 sarà su molti schermi giapponesi un film d’animazione intriso di azione, mistero e magia, dal titolo LoupsGarous Kihi Subeki Ōkami, tratto dalla famosissima e omonima light novel di Natsuhiko Kyogoku, pubblicata dalla Kodansha. A partire dal 2006 esiste anche

una versione manga, curata da Akihiko Higuchi e pubblicata sulla rivista Monthly Comic Ryuu della Tokuma Shoten, che da gennaio avrà un suo adattamento anglosassone per il mercato del Nord America, curato dalla casa editrice Viz. È stata proprio la Bandai, casa produttrice del film, a comunicare la sua produzione e il mese di uscita. Il film si presenta come un blockbuster del nuovo anno, Bandai punta molto su questo adattamento, scopo che si vede anche dall’ottimo team creativo. La regia è di Jun'ichi Fujisaku, la

sceneggiatura di Midori Gotou e Sayaka Garada, il character design di Akiharu Ishii, le animazioni sono state curate dagli studi Production I.G e Transarts, mentre le musiche sono state affidate a Chizu Hashii e al gruppo J-Pop, che ha pubblicato il romanzo in Giappone Trama Futuro prossimo. Ormai si comunica solo attraverso monitor, rendendo le interazioni interpersonali reali ormai obsolete. Solo ai bambini è permesso avere dei contatti con i loro simili non virtuali, e ciò solo per motivi prettamente scolastici. A causa della morte di alcuni bambini uccisi da un misteriosissimo serial killer, il governo mette sotto sorveglianza le linee di comunicazione. Questa precauzione non sembra aver nessun effetto, infatti, gli omicidi continuano. L’ultima vittima prima di morire era in contatto con tre ragazze: Mio Tsuzki, ragazza prodigio, Hatsuki Matsuno, una sua compagna di classe e Ayumi Kono, la sua migliore amica. Le ragazze iniziano un’indagine personale per comprendere meglio la morte dell’amica, ma vengono intercettate dal sistema di controllo, ed è in questo momento che Hatsuki scopre dei segreti che dovevano rimanere tali. Il teaser: http://www.youtube.com/watch?v=_JMYXv STkiU By Kaneda Miru

25


Anime

ZegaPain è un anime di genere attorno al necessario recupero d'identità fantascientifico del 2006 creato dallo studio del protagonista Sogoru Kyo, e alla sua Sunrise ed è composto da ventisei episodi. accettazione dello stato delle cose. Fu trasmesso originariamente in Giappone L'espediente permette di ribaltare molte a partire dal 6 aprile 2006 su TV Tokyo. É volte la realtà dei fatti, fornendo ogni volta disponibile in Italia solo in versione un quadro coerente eppure non definitivo funsubbata. che rivoluziona il precedente. Fin dalle prime sequenze si comprende che Si passa così da un'ambientazione iniziale rientra perfettamente in tutti i canoni del tutt'altro che originale in cui il mondo reale genere: robot antropomorfi pilotati da non è quello pacifico in cui Kyo frequenta la adolescenti in combattimento sulla tranquilla scuola di Maihama (ridente superficie lunare, ignari studenti di liceo cittadina dell'area di Tokyo), ma quello in travolti dagli eventi e coinvolti in un cui Maihama (come ogni altra città del conflitto di cui non sapevano niente, pianeta) è completamente distrutta e la personaggi che sanno molto più di quello maggior parte degli esseri umani che dicono, computer grafica di buon livello sopravvissuti, all'oscuro del disastro, vive e cura dei una vita virtuale particolari. Le in un mondo primissime virtuale generato puntate da un server lasciano però quantistico, una forte mentre pochi di sensazione di loro (i Celebrant) già visto che combattono il fortunatamente nemico, si dissolve responsabile molto presto dell'intera grazie al rapido situazione, evolversi della chiamati Gardsstoria, piena di orm, a una colpi di scena, versione molto di sentimento e piu' intrigante in di azione, che cui l'estinzione riesce a fisica della razza mantenere vivi umana è già dubbi e avvenuta e tutti domande fino gli esseri umani alla fine. rimasti sono L'intera trama I tre gunner degli ZegaPain: Chris Arque, Sogoru Kyo e Mao virtuali. della serie si Lu-Shen. sviluppa

26


Sono ormai privi di corpi umani reali e “vivono” nel mondo reale solo grazie alla proiezione olografica di corpi virtuali su cui sono innestati i dati relativi alla personalità e alla memoria. Ciò nonostante non sono immortali, poiché i dati che li riguardano possono essere irrimediabilmente cancellati, ed è questa caratteristica che continua a fare di loro dei veri e propri esseri umani, più umani dei Gards-Orm che sono invece dotati di corpi materiali artificiali replicabili all'infinito e per tanto immortali. L'unicità e l'irripetibilità della natura e della vita umana sono mantenute anche nella forma virtuale a causa dell'incapacità di recuperare le infinitesimali frazioni di dati individuali che vanno perse durante i trasferimenti quantistici dal mondo reale a quello virtuale (dry/wet damage a seconda che si tratti di perdite di dati relativi al corpo o alla personalità). L'incessante succedersi di queste e altre rivelazioni trasforma molto rapidamente uno spunto di trama prevedibile, se non

La nave spaziale Oceanus

addirittura scopiazzato, in una storia originale, interessante e ben strutturata, che si conclude in maniera altrettanto impeccabile, senza lasciare questioni in sospeso, dubbi su che cosa sia successo o curiosità su come proseguirà la vita dei personaggi che ci stavano a cuore. E soprattutto, si conclude in un equilibrato lieto fine che non stona con la drammaticità delle vicende che hanno permesso di costruirlo.

Personaggi principali Sogoru Kyo E' il protagonsta della storia. Facciamo la sua conoscenza nel breve prologo della prima puntata, sulla luna, a bordo di un robot circondato da nemici, e ne intuiamo la morte “suicida” a seguito di una violenta esplosione. Ma lo ritroviamo nella scena successiva come normale studente della scuola di Maihama. Kyo è un ragazzo vivace, un pò irrequieto ma non particolarmente ribelle, poco interessato allo studio e divorato da un'unica passione: il nuoto. L'obiettivo principale della sua vita sembra essere impedire la chiusura del club di nuoto, rimasto privo di iscritti. Fra i compagni di scuola Kyo ha pochi fedeli amici e alcuni detrattori, che sono in realtà i suoi ex-colleghi del club di nuoto, di cui sta cercando di riconquistare la fiducia. Secondo la più classica delle trame, nella prima puntata Kyo incontra una misteriosa ragazza, Misaki Shizuno, che grazie a una specie di teletrasporto attivato mediante un'icona luminosa sulla fronte lo trascina in un combattimento alla guida di un gigantesco robot umanoide, detto ZegaPain. Kyo scopre inaspettatamente di saper già pilotare il robot, anche se l'assistenza della bella Shizuno nel ruolo di co-pilota gli risulta di grande aiuto anche nel recupero di questa memoria latente. Successivamente Shizuno introduce Kyo all'equipaggio dell'Oceanus, la nave da guerra spaziale che ospita gli ZegaPain e agli altri piloti di ZegaPain. Kyo apprende di essere, come tutti loro un Celebrant, cioè un individuo in grado di trasferirsi

27


autonomamente da Maihama al mondo degli ZegaPain, in cui l'Oceanus rappresenta uno degli ultimi avamposti dell'umanità nella lotta contro i Gards-Orm, responsabili della devastazione del pianeta. Inizialmente convinto di essere stato coinvolto in una versione straordinariamente avanzata di videogioco, anche a causa della strano mix di sconosciuti e studenti della Scuola di Maihama all'interno del Celebrum, l'organizzazione di difesa della Terra cui appartengono i Celebrant, Kyo accetta di buon grado di essere chiamato in battaglia in qualunque momento della giornata. Ma come e' facile immaginare, la realtà è assai diversa, e ben presto Kyo viene messo di fronte all'evidenza che la nozione stessa che egli ha della realtà è completamente sbagliata. Inoltre, fin dalle prime puntate viene lasciato intuire che Kyo non sia affatto una new entry nel piccolo esercito dei Celebrant, ma che si trovi solo nelle circostanze di dover apprendere nuovamente nozioni su sè stesso e il mondo in cui vive che ha “dimenticato”. A bordo dell'Oceanus come a scuola Kyo spicca per la personalità entusiasta, la forza d'animo, lo spirito fiducioso e positivo, ma viene lasciato intuire che il suo ruolo nello schieramento dei difensori dell'umanità nella sua “vita precedente” fosse un pò diverso. La grande importanza data al suo “recupero” dal comandante dell'Oceanus viene giustificata dall'essere ormai così vicini alla disfatta e così a corto di piloti di ZegaPain da rischiare il tutto per tutto. Ma tutti coloro che conoscevano Kyo in precedenza trovano che la sua personalità sia cambiata e hanno inizialmente difficoltà ad accettarlo anche se ne restano rapidamente affascinati. Apprendiamo solo verso la fine della serie da Shizuno che il vecchio Kyo era introverso e riflessivo, e difficilmente lasciava trapelare sentimenti ed emozioni, ma era oltremodo affidabile. Molto probabilmente però era la vecchia personalità di Kyo quella più alterata a causa del wet damage subito durante i continui trasferimenti quantisitici a bordo dello ZegaPain che egli aveva già subito prima di conscere tutti loro.

Kaminagi Ryoko E' la miglio re amica di Kyo, appas sionat a di cinem a, aspirante regista, isciritta al club di regia della scuola di Maihama e sempre impegnata a filmare qualunque cosa e a scrivere copioni da far interpretare agli amici. É sempre al fianco di Kyo, attenta a ogni suo stato d'animo, unica a cogliere la sua angoscia e la sua preoccupazione durante l'immane sforzo di accettare la verità. Poco a poco scopre di provare per il ragazzo un sentimento più profondo dell'amicizia e di essere ricambiata. La sua curiosità istintiva e il suo spirito di osservazione la portano a comprendere e accettare la realtà prima ancora di risvegliarsi come Celebrant. Una volta entrata nel Celebrum manifesta un'abilità straordinaria come co-pilota/wizard di Kyo sullo ZegaPain. Viene riconosciuta dal comandante Shima come una witch, copilota con sintonia telepatica col primo pilota/gunner dello ZegaPpain. Ma la sua carriera di Celebrant viene fatalmente stroncata da un incidente durante la fase di rientro da una missione. Kaminagi è una ragazza gentile, allegra e solare, che conquista in un battibaleno l'intero equipaggio dell'Oceanus, compresa Shizuno, che era chiaramente stata la compagna di Kyo in passato (oltre che sua wizard). Kaminagi è molto più lucida e consapevole di Kyo, oltre che molto più abile di lui in battaglia. E naturalmente è innamoratissima. Svolge un ruolo chiave nella trama per il suo rapporto con Kyo, ma anche per la sua particolare carica di umanità che la rende l'unica in grado di spiegare ai Gards-Orm il punto di vista della resistenza. É probabilmente il personaggio di maggiore spessore psicologico della serie.

28


Misaki Shizuno

Minato

É la ragazza misteriosa, collegata in qualche modo al passato di Kyo, o per lo meno al corrente di tutto quello che lo riguarda, che lo porta a bordo dello ZegaPain Altair e ricopre il ruolo di sua wizard fino all'entrta in scena di Kaminagi. Shizuno è bellissima e cupa. Sempre triste e afflitta, sempre combattuta fra il voler rivelare qualcosa e l'opportunità di farlo. Inequivocabilmente e dichiaratamente ancora innamorata di Kyo, che però di lei non si ricorda nemmeno. Riservata e obbediente complice del comandante Shima nelle sue operazioni segrete. Depositaria di informazioni che non tutti i Celebrant conoscono e... forse diversa da loro. I Gards-Orm la conoscono personalmente e la chiamano Yehl. Per quanto sia una figura chiave nella trama, Shizuno non spicca nè per personalità nè per simpatia. Sembra costruita apposta per commuovere con la sua triste condizione di ex-amante dimenticata che sopporta stoicamente di essere messa da parte a favore di un'altra, ma non riesce del tutto nell'intento. Inoltre sembra piazzata ad arte per essere sospettata di tradimento o doppio gioco, e non sorprende che venga tenuta d'cchio dai colleghi. In definitiva il suo spessore come personaggio risulta direttamente proporzionale al ruolo che si sa di aver avuto nelle vicende passate, non tanto a quello che la si vede fare nel presente.

Vice presidente del consiglio studentesco e vice comandante dell'Oceanus, molto legata a Shima, che l'ha aiutata al momento del risveglio come Celebrant, avvenuto durante la distruzione del suo server d'origine, a Sydney. Sempre ansiosa e preoccupata ma collaborativa e ben disposta nei confronti di Kyo, che non aveva conosciuto in precedenza. A differenza dei piloti degli ZegaPain e di altri membri dell'equipaggio, con un passato da piloti di ZegaPain ritirati dal servizio attivo per aver subito troppi danni durante i trasferimenti quantistici, Minato non ha mai combattuto, non dimostra nemmeno una particolare attitudine al comando e nonostante la carica che ricopre non è al corrente dei segreti di Shima come Shima É contemporaneamente presidente del Consiglio degli Studenti nella scuola di Kyo e comandante dell'Oceanus, una delle tante navi della resitenza ai Gards-Orm nel mondo reale. L'Oceanus è legata al server quantistico di Maihama, che genera la versione virtuale della città d'origine di Kyo e contiene i dati di tutti i suoi abitanti virtuali (circa 300), per tanto fra gli incarichi di Shima c'e' anche la difesa della località in cui il server è conservato. Sempre serio e concentrato sull'obiettivo, freddo e calcolatore, Shima è depositario di segreti troppo importanti per essere divulgati anzitempo e, secondo il più classico dei clichet, un pò spietato e drastico nelle sue decisioni perché irrimediabilmente “danneggiato” e a rischio di “disgregarsi” prima di aver avuto il tempo di portare a termine il suo compito, cioè il Project Resurrection. Nasconde un passato piuttosto oscuro e rivelerà i suoi segreti soltanto durante l'attacco finale.

29


Mao Lu-Shen É un Celebrant “anziano”, figlio di uno dei soci della IAL, la società di Naaga che principalmente ha finanziato lo sviluppo delle biotecnologie quantistiche e, pertanto, testimone oculare di buona parte delle trame e degli eventi che hanno portato alla distruzione dell'umanità. É originario di Shangai, ma come tutti Celbrant al servizio dell'Oceanus, i dati relativi al suo corpo virtuale e alla sua memoria sono stati trasferiti sul server di Maihama. Ciononostante non frequenta la scuola di Maihama e risulta una nuova conoscenza per Kyo. Combatte sullo ZegaPain Garuda, nel ruolo di gunner, con alternativamente una delle sorelle Jen come wizard. Sebbene inizialmente appaia deluso dal nuovo Kyo, che si trova davanti, alla fine inizia a provare una sincera ammirazione nei suoi confronti, fino quasi a idolatrarlo, e fino al punto di rivelargli buona parte delle cose di cui era ancora all'oscuro. È il più sospettoso nei confronti di Shizuno. Jen May-Yu e Jen May-Yen

Chris ed Arque Avenir

Piloti dello ZegaPain Hraesvelgr, marito e moglie, trasferitisi sull'Oceanus in seguito a esplicita richiesta di personale di supporto al Celebrum da parte del comandante Shima per aiutare a difendere il server di Maihama, uno dei più popolosi fra quelli rimasti in funzione e uno dei più presi di mira dai Gards-Orm. Già al loro arrivo i dati di Arque sono corrotti per via dei troppi trasferimenti quantistici effettuati con lo ZegaPain, e entrambi sono consapevoli che in breve, a seguito di uno di questi trasferimenti, lei si disgregherà. Ma, di comune accordo, continuano a combattere. Durante la sua ultima battaglia Arque si sacrifica e mette in salvo il marito impedendogli di morire con lei. Chris, distrutto dal dolore della perdita, riesce comunque a trovare la forza per continuare a vivere nel desiderio di vendetta nei confronti del nemico. Abyss e Shin

Sorelle gemelle originarie del server di Shanghai, piloti esperte di ZegaPain, spesso di supporto come wizard a Lu-Shen e Chris. Sviluppano una repentina antipatia per Kyo quando lui, ancora convinto di stare partecipando a un videogioco, commenta con leggerezza il fallimento della battaglia che ha portato alla distruzione del loro server. Ma ben presto cambiano idea. Si irritano quando qualcuno confonde i loro nomi.

Piloti dell'AntiZega, l'arma sviluppata dai Gards-orm appositamente per combattere gli ZegaPain. Sono esseri completamente artificiali, creati a partire da un set di dati quantistici del tutto analogo a quello di un essere umano originale memorizzato in un server, ma sono dotati di un corpo materiale che può essere replicato all'infinito e non provano dolore alcun tipo di emozione umana. Rappresentano lo stato evoluto dell'umanità secondo Naaga, il distruttore del genere umano loro

30


creatore. Shin è la femmina, compagna di Abyss. Stanca della guerra interminabile in cui lei e Abyss continuano a morire e rinascere, vuole comprendere il motivo per cui i ribelli combattono contro di loro. Per questo si presenta di persona sull'Oceanus e interroga tutti i membri dell'equipaggio. Viene così in contatto con Ryoko, viva ma gravemente danneggiata, che a differenza di tutti gli altri riesce a farle comprendere l'importanza della salvaguardia di ciò che è unico e non indefinitamente riproducibile. In questo modo Shin diventa amica di Ryoko e per per ringraziarla di averla aiutata a comprendere ripristina i dati mancanti del suo corpo virtuale, ma non quelli della sua personalità, lasciandola così incapace di provare emozioni. La conquista della tecnologia di ripristino completo dei dati di un corpo virtuale danneggiato e quella di creazione di un corpo umano materiale in cui reinnestare personalità e memoria sono l'obiettivo finale dei difensori dell'umanità, che aspirano a ritrasferirsi nel mondo reale con corpi reali.

aumentare il sospetto (in realtà infondato) che possa essere una cosa sola con Shima. Commento Nonostante la ricchezza della trama ZegaPain risulta un anime leggero, facile da seguire, accessibile a tutti, anche nelle spiegazioni tecniche puntualmente fornite con vari espedienti narrativi al momento giusto. L'alternanza di azione e introspezione è ben equilibrata, le situazioni drammatiche non sono mai portate all'eccesso e aumentano la verosimiglianza dei personaggi. L'idea di fondo dell'esistenza di piani diversi di realtà/virtualità, anche se non è originale, è sviluppata in modo da rendere l'opera meno prevedibile. Il tutto è coadiuvato da una realizzazione tecnica di buon livello, curata nei dettagli anche se non eccezionale: la grafica 3D e' ben integrata, l'animazione classica è di buona qualità, le sigle gradevoli e orecchiabili, la colonna sonora non invasiva ma sempre adeguata, i dialoghi e la sceneggiatura ben studiati per fornire il massimo delle informazioni senza dare troppo l'impressione di interrompere per le necessarie spiegazioni, e mantenere costante il ritmo. Da sottolineare le originalissime scelte cromatiche che contribuiscono ad alleggerire il mecha: sgargianti colori chiari e forsorescenti per armi e scudi semitrasparenti degli ZegaPain, che, oltre a rendere bene la natura olografica di questi accessori, permettono di seguirne molto meglio i rapidissimi movimenti nel

Naaga Geniale scienziato che ha progettato i server quantistici al fine di sperimentare la vita eterna e l'evoluzione accelerata del genere umano. Fondatore della IAL, ha trasferito se stesso e tutti i suoi seguaci (i Gards-orm) dentro il sistema e poi sterminato il genere umano attraverso un apposito virus per costringere il maggior numero possibile di persone a mettersi in salvo sottoforma di esseri virtuali nei server quantistici gestiti dalla sua società. Vuole completare il suo progetto di ripopolazione della Terra con esseri umani evoluti dopo aver modificato le condizioni ambientali del pianeta in modo tale da renderlo non abitabile per gli esseri non evoluti. La resistenza dei ribelli risvegliatisi come Celebrant nei server quantistici da lui stesso creati ha rallentato i suoi piani. Non appare mai e nemmeno il suo volto viene mai mostrato, per L'Anti-Zega pilotato da Abyss e Shin.

31


panorama urbano in rovina dei campi di battaglia. Un larghissimo uso dei violaverdi anche nelle luci e nei fondali aiuta spessissimo a rendere le scene di battaglia più morbide e a contrastare la spigolosità delle strutture. Il risultato è esteticamente molto bello e aiuta davvero a mantenere viva l'attenzione per ogni singola scena e ogni singola manovra. Anche le tinte rosa sgargianti degli abiti delle sorelle Jen o quelle chiare pastello della tuta da combattimento di Kaminagi sono evidentemente studiate come supporto alle personalità irruenti delle due ragazze cinesi e a quella eterea di Ryoko. In definitiva ZegaPain risulta un ottimo anime robotico con una bella storia intricata ma comprensibile, diversi personaggi ben caratterizzati, tormentati dal dramma della loro difficile esistenza ma non sopraffatti da esso, e una produzione gradevole e bella da guardare ed ascoltare.

XOR e ZegaPain DOT, che ampliano la storia fornendo una visuale da punti di vista diversi. É stato poi prodotto anche un drama-CD. Nessuna di queste produzioni è pero' arrivata in Italia per il momento. Il doppiaggio di Jen May-Yu nella versione originale è affidato a Yui Makino, famosa cantante e attrice giapponese, oltre che esperta doppiatrice di anime. Anche la sigla di apertura Kimi e Mukau Hikari è interpetata da una cantante celebre nel mondo delle sigle degli anime: Akino Arai. Le tre diverse sigle di chiusura Little Goodbye, And you e Last Blue sono invece di Rocky Chack. By bbodyrad

Curiosità Dall'anime ZegaPain sono stati tratti anche un manga (realizzato da Gou Yabuki) e due videogiochi per Xbox 360: ZegaPain

ZegaPain Garuda

ZegaPain Altair

ZegaPain Hraesvelgr

32


Serie Cult Saint Seiya. Parte 3: Asgard e Poseidone Benvenuti al terzo episodio della nostra analisi di Saint Seiya. Questa volta proseguiremo nella rassegna della serie originale, che avevamo lasciato alla fine dello scontro con Saga dei Gemelli, Il Gold Saint che aveva usurpato il titolo di Sacerdote e tentato di uccidere la dea Atena ancora in fasce. Immediatamente dopo la vicenda delle docici case il manga prosegue con la narrazione della lotta tra i Bronze Saint e Poseidone e i suoi Generali degli Abissi ( in originale). La serie animata inserisce invece una serie di episodi "riempitivi" a fare da ponte tra le Dodici Case e Poseidone. I nuovi avversari sono Hilda di Polaris,

ghiacci del Nord eterni, impedendone lo scioglimento. Un giorno, durante una celebrazione, una presenza estranea propone a Hilda d’invadere le ospitali e assolate terre del Sud, dominio della dea Atena. Hilda oppone un netto rifiuto, di fronte al quale la presenza scatena una tempesta e pone Hilda sotto il giogo dell'Anello del Nibelungo, piegandone la volontà. La sorella minore di Hilda, Freya, assiste con sgomento alla trasformazione della pacifica celebrante di Odino in una regina guerriera, che chiama a raccolta i sette God Warriors, combattenti consacrati a Odino, per iniziare la guerra contro Atena e invadere il Sud. Un primo attacco portato al Santuario vede cadere ferito Aldebaran del Toro. Saori Kido/Atena è però tornata a Tokyo, circondata dai Bronze Saint. I vari guerrieri che erano stati sconfitti durante la Galaxian War vengono abbattuti facilmente dal nuovo avversario, un guerriero che veste un'armatura nera con le fattezze di una tigre coi denti a sciabola. Prima che costui riesca a mettere a segno un attacco mortale contro Saori sopraggiungono i nostri eroi che, pur vestiti con delle armature rinnovate grazie al sangue ceduto

Hilda dopo il risveglio celebrante del dio Odino, ed i suoi God Warriors Asgard Nel gelido Nord del mondo vive una popolazione un tempo rinomata per il suo valore in battaglia, devota al dio Odino. Per mantenere la pace nel mondo queste genti hanno accettato un esilio auto imposto nelle terre inospitali dell'Artico, guidati da una regina, Hilda di Polaris, che è anche celebrante del suo dio. Le sue preghiere hanno il ruolo fondamentale di mantenere i

Syd si prepara a colpire Saori

33


dai Gold Saint sopravvissuti alla battaglia del Santuario, vengono però facilmente sopraffatti. Solo di fronte alla prospettiva di affrontare tutti i Bronze Saint contemporaneamente il guerriero, Sid di Mizar, desiste e abbandona il campo, sfidando i guerrieri a raggiungere Asgard e affrontare i God Warriors sul loro terreno. Poco tempo dopo, uno Hyoga apparentemente imprigionato ad Asgard fugge portando con se Freya, sempre più convinta che qualcosa di terribile sia accaduto alla sorella. Confrontandosi con Atena le due arrivano a sospettare che

L'Anello del Nibelungo Hilda sia sotto l'influenza dell'Anello del Nibelungo. Il sopraggiungere di Hilda e dei suoi guerrieri fa precipitare gli eventi. Dopo un primo scontro in cui la celebrante di Odino dimostra di essere una degna avversaria per la dea incarnata Atena decide di sostituire Hilda nel pregare Odino per impedire lo scioglimento dei ghiacci, ma l'inesorabile legge delle lande del Nord dice che nessuno può sopravvivere a ciò dopo il tramonto. Ancora una volta per i Bronze Saint inizia una corsa contro il tempo: entro poche ore dovranno sconfiggere i sette God Warriors, impadronirsi degli zaffiri sacri a Odino, incastonati nelle loro armature, e usarli per invocare Balmung, la spada del dio, unica arma in grado di spezzare il dominio dell'Anello su Hilda. Il primo scontro è tra Seiya e Thor, colossale guerriero che brandisce Myollnir, una doppia ascia da lancio dagli effetti devastanti. Devotissimo a Hilda, solo sul finire dello scontro

realizzerà con orrore che la gentile regina che conosceva è stata trasformata in un mostro da una forza aliena. Per Seiya è un'amara vittoria, costata la vita a un guerriero forte e valoroso. Purtroppo il tempo stringe. I quattro Bronze Saint si separano, con l'obbiettivo di recuperare i sette zaffiri e ritrovarsi al palazzo di Hilda prima del calar della notte. Il secondo scontro è tra Shiryu e Fenrir, un giovane guerriero che dopo aver perso i genitori a causa di un feroce orso si è trovato solo nelle foreste di Asgard, allevato da un branco di lupi: divorato dall'odio per gli uomini che abbandonarono lui e i genitori alla loro sorte, è devoto solo ai suoi lupi che con lui combattono e a Hilda, che gli ha affidato l'armatura che veste. La lotta non è solo tra i due guerrieri, ma tra la fiducia e la sfiducia verso l'umanità, ed è una lotta feroce. Shiryu, temporaneamente accecato, riesce a vincere e ottenere lo zaffiro, ma solo per essere scagliato in un dirupo dai lupi sopravvissuti, intenti a vendicare il loro compagno umano. Il terzo scontro vede opporsi Hyoga e Hagen. Quest'ultimo è un compagno d'infanzia di Freya, ed è palesemente innamorato di lei, nonché mortalmente geloso di Hyoga, che vede come responsabile del "tradimento" della ragazza. I suoi attacchi, basati sia sul gelo del Nord che sul calore del magma del sottosuolo di Asgard, hanno quasi la meglio sul Saint del Cigno.

34

Freya fa scudo a Hyoga contro Hagen


Solo l'intervento di Freya, che rischia la vita per interrompere lo scontro, e il ricordo dello scontro con Camus dell'acquario e dei suoi insegnamenti consentono a Hyoga di avere la meglio. Come le precedenti, anche questa vittoria lascia l'amaro in bocca. Shun si trova invece ad affrontare Mime, un guerriero che combatte a suon di musica: con la sua lira crea infatti delle melodie in grado di uccidere. Da un lato pare avere un animo simile a Shun, poco incline alla battaglia, ma dall'altro sembra essere ben più maligno e intenzionato a uccidere il Saint di Andromeda. Shun viene salvato in extremis da Ikki, che pur preferendo tenersi in disparte dagli altri Bronze Saint non manca di arrivare nel momento del bisogno. Anche nel caso di Mime ci troviamo di fronte a un individuo

Fenrir e il lupo capobranco tormentato, che apparentemente odia tutto e tutti dopo aver scoperto che il suo padre adottivo aveva assassinato i suoi veri genitori. Dopo essersi vendicato del patrigno uccidendolo, Mime è diventato completamente cinico e disilluso. Presto però si scopre che non tutto è come sembra: l'assassinio dei genitori di Mime fu in realtà un atto di autodifesa, e l'amore del patrigno verso Mime non era affatto una menzogna... sconvolto dalla verità il God Warrior pare quasi accogliere volentieri la propria morte. L'avversario successivo è però di tutt'altra pasta. Alberich, signore dell'ametista, è un

guerriero spietato, che non esita a imprigionare Marin, la maestra di Seiya, giunta ad aiutare il suo ex allievo, in una prigione di pura ametista e a usarla come strumento di ricatto, riuscendo così a imprigionare anche Seiya. Diversamente dai suoi compagni, non è devoto a Hilda, e mira a ottenere i sette zaffiri per impadronirsi di Balmung e utilizzarla per usurpare il trono di Asgard. Hyoga quasi subisce la stessa sorte di Seiya, e si salva solo grazie all'aiuto tempestivo di Shiryu, il cui scudo è impervio all'attacco che crea la prigione di ametista. Lo scontro è inasprito da antichi rancori tra la famiglia di Alberich e il maestro di Shiryu, che a suo tempo sconfisse un antenato del guerriero di Asgard dopo averlo giudicato malvagio. Nonostante l'abilità di controllare la natura che lo circonda Alberich viene sconfitto da Shiryu con l'astuzia: privandosi dell'armatura riesce e restando immobile a confondere le anime della natura controllate da Alberich, per poi abbatterlo col suo Rozan Shoryuha quando il God Warrior passa a tenta di imprigionarlo nell'ametista. Con la morte di Alberich Marin e Seiya si ritrovano liberi dalla prigione di ametista. Mentre il tempo scorre i nostri eroi (almeno una parte) riescono a raggiungere il palazzo di Hilda. Ad attenderli trovano Syd, che ingaggia una lotta con Shun. Pur essendo un valido avversario non riesce ad avere la meglio, e viene abbattuto dal Nebula Storm di Shun. Poco prima di ricevere il colpo fatale, però, assistiamo a un fatto strano: dal buio un colpo simile quelli di Syd si dirige verso il Saint di Andromeda. Solo l'arrivo improvviso di Shaina, che para l'attacco, consente a Shun di sconfiggere Syd indisturbato. Il colpo è stato portato da Bud. Questi è il fratello gemello di Syd, abbandonato alla nascita in quanto la legge di Asgard impedisce di allevare due gemelli e impone di crescerne uno solo. Avendo casualmente incontrato il gemello da ragazzino, Syd intuì la verità, arrivando a odiare aspramente il più fortunato fratello e

35


i genitori. Costretto al ruolo di ombra di Syd, pronto ad attaccare a tradimento gli

Sorrento di Siren, Generale dell'Atlantico Meridionale avversari più pericolosi (solo per questo, ad esempio, Syd riuscì a battere Aldebaran del Toro), ha atteso con pazienza che qualcuno sconfiggesse il gemello, per prenderne il posto. Bud si rivela presto troppo forte per Shun e Shaina. Ikki interviene nuovamente in aiuto del fratello, e il combattimento diventa una contrapposizione tra chi crede nell'amore fraterno e chi no. Proprio sul finale arriva l'ennesima sorpresa: con le ultime forze Syd immobilizza Ikki e invita il gemello a finirlo, rivelando di aver sempre saputo dell'esistenza di Bud, di averlo sempre amato e di essersi sempre sentito sicuro della sua protezione. Stupefatto, Bud abbandona lo scontro, cede lo zaffiro e si allontana sotto la neve, Hilda si prepara portando in braccio il fratello ormai morto, rinnegando Hilda di Polaris e le leggi di Asgard. L'ultimo avversario da battere, al cospetto di Hilda stessa, è Sigfried. Come il suo leggendario omonimo dell'epopea germanica, essendosi bagnato nel sangue di un drago da lui stesso ucciso è invulnerabile, escluso un piccolo punto sulla schiena all'altezza del cuore. In rapida successione sconfigge tutti i Bronze Saint,

con l'esclusione di Shiryu, l'unico a scoprire il suo punto debole (forse perché affetto da una simile debolezza, dato che il suo Rozan Shoryuha lascia scoperto il cuore per una frazione di secondo). Ormai sconfitto il guerriero assiste all'arrivo di Sorrento di Siren, generale del dio Poseidone, vero responsabile della guerra con Asgard: la presenza che ha condizionato la mente di Hilda era infatti quella del dio dei mari, da sempre avversario di Atena. Di fronte a questa rivelazione, Sigfied cede spontaneamente lo zaffiro, pregando i Bronze Saint di salvare Hilda, e si lancia all'attacco di Sorrento, decidendo di bruciare completamente il proprio cosmo interiore per trascinare il suo avversario nello spazio e morire con lui. Con i sette zaffiri in pugno tutto sembrerebbe essere risolto per i Bronze Saint, ma rimane un ultimo ostacolo: Hilda in persona! La celebrante di Odino si dimostra una valida e potente guerriera, e riesce quasi ad avere la meglio sui tutti i Bronze Saint che si ritrovano con le mani legate, avendo giurato a Sigfiried di non farle del male. Quando tutto sembra perduto, però, il dio Odino, evocato attraverso i sette zaffiri, concede a Seiya l'uso della propria spada. Con un colpo l'anello è distrutto. Hilda, apparentemente morta, presto si ad affrontare Seiya riprende, libera dal dominio di Poseidone e dal tormento dell'Anello, che controllava le sue azioni, mentre la sua coscienza imprigionata assisteva impotente al massacro dei suoi amati guerrieri. Immediatamente la donna riprende il suo ruolo di celebrante, ricostituendo i ghiacci eterni di Asgard. Mentre il sole tramonta, i Bronze Saint corrono a salvare la loro dea, ma un attimo prima che riescano a raggiungerla

36


Poseidone colpisce: un'immensa onda anomala travolge la rupe su cui Atena stava pregando e la inghiotte, trascinandola negli abissi governati dal dio dei mari.

mari vengano abbattute. Ciascuna delle colonne è presieduta da un Marina, uno dei generali di Poseidone, vestito di un'armatura di scaglie d'oro, detta Scale.

Poseidone

Trovato l'ingresso al regno sottomarino, Shun e Seiya sono i primi a scendere sotto il mare. Ad accoglierli trovano la bellissima Tetis di Mermaid, cavaliere Sirena, che inizialmente mette i due in difficoltà coi suoi coralli che cantano dolci e letali melodie. Dopo che il suo attacco viene respinto uno dei sette generali, Dragone del Mare, le ordina di lasciar passare i due Saint, rivelando loro che l'unico modo per salvare Atena è abbattere la colonna centrale del regno di Poseidone, operazione possibile solo dopo aver sconfitto i sette Marina e aver abbattuto le colonne dei sette mari da loro protette.

Poseidone con Atena appena rapita Mentre i Bronze Saint, aiutati da Hilda e Freya, cercano un ingresso al regno sottomarino di Poseidone, gli elementi si scatenano, e il mondo viene travolto da una pioggia torrenziale che minaccia di sommergere tutto. Nelle profondità del mare, intanto, Saori/Atena si trova davanti a Julian Solo, giovane erede di una famiglia di armatori (che a suo tempo la corteggiò) e incarnazione terrena del dio dei mari. Poseidone ha deciso di stabilire il suo dominio sulla terra facendo del mondo un unico oceano: la funzione delle piogge è quella di sommergere tutto. Saori offre se stessa in sacrificio per salvare il mondo: chiusa nella stanza alla base della colonna centrale del regno dei mari (che, insieme alle colonne dei sette mari regge la volta del regno degli abissi) accetta di lasciarsi lentamente sommergere: finché la stanza non sarà colma d'acqua e Atena sarà in Io vita le piogge smetteranno. In tutto questo Poseidone ha un secondo fine: il sacrificio di Atena renderà infatti la colonna completamente indistruttibile, anche nel caso in cui le colonne dei sette

Nuovamente in corsa contro il tempo, i nostri eroi si dividono. Il primo a incontrare un avversario è Seiya, che affronta Baian di Sea Horse, generale dell'Oceano Pacifico Settentrionale. Pur dotato di un potente attacco che scaglia Seiya in superficie, e di un impenetrabile muro di difesa, egli non può opporsi a Seiya, che, risvegliando il suo cosmo, riesce addirittura, per un istante, a rendere la sua armatura dorata come un Gold Cloth. Se sconfiggere Baian è stato possibile, la colonna da lui protetta resiste a ogni attacco. Solo il tempestivo arrivo di Kiki, fratello minore e discepolo di Mu dell'Ariete, che porta con se le armi della Bilancia, consente a Seiya di abbattere la colonna. Mentre Seiya si dirige verso il prossimo scontro, Kiki corre a portare le armi al prossimo che ne avrà bisogno: Shun. Il Saint di

37


Andromeda si trova ad affrontare Io di Scilla, generale del Pacifico meridionale. La sua Scale s’ispira al mito di Scilla, mostro con la parte superiore del corpo con sembianze femminili che usava per attirare i naviganti, che venivano poi divorati dai sei mostri che costituivano la parte inferiore. Io ha sei attacchi, ciascuno ispirato a uno dei sei mostri (libellula, aquila, serpente, lupo, vampiro, orso) più il Big Tornado (ispirato a Cariddi, il vortice mostruoso che, con Scilla, secondo la mitologia greca, infestava lo stretto di Messina). Purtroppo per lui mostrare le sue tecniche prima di vibrare il colpo finale si rivela un tragico errore: Shun riesce infatti a escogitare, per ciascuna delle sei bestie, una difesa basata sull'uso della sua catena, immobilizzando il generale. Quest'ultimo, pur di impedire la distruzione della colonna che protegge, non esita, ancora legato dalla catena, a usare il proprio corpo come scudo, morendo così mentre la colonna viene rasa al suolo.

che ha la capacità di leggere nella mente degli avversari e trasformarsi in una copia perfetta delle persone a loro care, per poi colpirli a tradimento quando abbassano la guardia. Con questa tecnica riesce a sconfiggere Seiya, a cui si mostra sotto le sembianze di Marin che, apparentemente, rivela di essere in realtà la sorella da lui disperatamente cercata, Hyoga, spacciandosi per il suo maestro Camus dell'acquario, e infine Shun, che pur avendo intuito l'inganno grazie alla sua catena, esita vedendosi davanti una copia perfetta di Ikki. L'inganno però non funziona contro il vero Ikki, che non esita nemmeno quando Lymnades prende le

Intanto anche Shiryu è giunto nel regno dei Mari, e si trova a combattere contro Krisna di Crisaore, Marina dell'Oceano Indiano, che brandisce la Golden Lance forgiata da Poseidone. La lancia riesce a far breccia nelle formidabili difese di Shiryu, il cui scudo è ritenuto il più forte tra quelli dei Saint. Shiryu dovrà Isaac spogliarsi dell'armatura e risvegliare di nuovo il suo Settimo Senso per poter usare la spada Excalibur sembianze di Shun. Solo in punto di morte che ha nel braccio, donatagli da Shura del il generale realizza che il solo punto debole Capricorno. Privo della sua arma, Krisna di Ikki è il ricordo di Esmeralda, la ragazza passa all’attacco con la sua tecnica che amava morta ormai da tempo. spirituale Maha Ro Shi Ni, basata sull'energia Kundalini. Accecato dalla Lo scontro successivo vede Hyoga opporsi luminosità dell'attacco, Shiryu riesce a Isaac di Kraken, generale del mare comunque a colpire i punti vitali del suo Artico. Isaac è un vecchio amico di Hyoga: avversario grazie alla guida di Atena, i due erano compagni di addestramento in sconfiggendolo, per poi abbattere la Siberia. Isaac, ammirato da Hyoga per la colonna dell'Oceano Indiano. grande forza di volontà, aveva l'ambizione di diventare un Saint per difendere la Il quarto avversario è Lymnades di Caça, giustizia, a differenza di Hyoga, che invece

38


desiderava essere un Saint per potere di rivedere sua madre, il cui corpo era imprigionato in una nave affondata nel mare al largo della Siberia. Proprio la scoperta del vero obiettivo di Hyoga aveva causato uno scontro tra i due. Quando Hyoga, tentando di raggiungere la nave inabissata fu travolto dalle forti correnti fu Isaac a trarlo in salvo, perdendo un occhio e venendo trascinato via, apparentemente verso la morte. Salvato dal dio dei mari, Isaac si ritrovò nel regno sottomarino di Poseidone, dove assunse il ruolo di generale del mare Artico. Col tempo, assistendo da lontano agli eventi del mondo e alla lotta tra i Saint, culminata con le morti dei suoi maestri Crystal Saint (personaggio esistente solo nell'anime) e di Camus, per mano del loro allievo Hyoga, che lui stesso aveva salvato, Isaac sviluppò un profondo odio verso gli uomini, appoggiando in tutto e per tutto i piani distruttivi di Poseidone. Trovandosi davanti Hyoga, commosso per aver ritrovato l'amico creduto morto e divorato dai sensi di colpa per aver gli causato tanta sofferenza, Isaac non esita ad attaccare senza pietà, mentre il Saint del Cigno esita a difendersi tormentato dalle emozioni e dai ricordi. Solo quando Isaac mostra disprezzo per la presunta debolezza dei suoi maestri sconfitti Hyoga si riscuote e, per salvare Kiki, sopraggiunto nel frattempo, vedendo che Isaac non mostra alcuna esitazione nell'attaccare anche un bambino, trova la forza per risvegliare il sangue dei Gold Saint che ha Tetis di Mermaid bagnato la sua armatura e abbattere Isaac. Con l'ultimo respiro, un redento Isaac tenta di mettere in guardia Hyoga sulla vera identità del prossimo nemico, Dragone del Mare, ma muore prima di riuscire a rivelarne il nome. Giunto

alla

colonna

dell'Atlantico

Meridionale Shun si ritrova di fronte un avversario già incontrato, Sorrento di Siren (che, nel manga, era responsabile dell'attacco ad Aldebaran del Toro). Shun deve quindi combattere contro un avversario che usa la musica per attaccare. Nemmeno l'uso della Nebula Chain, per bloccare le onde sonore, funziona, dato che l'attacco in realtà è portato contro il cosmo stesso di un Saint. Col suo Cloth sopraffatto, Shun si trova costretto a usare la sua tecnica più potente, il Nebula Stream, che immobilizza Sorrento. Shun, sempre restio a uccidere, prega il generale di arrendersi, ma inutilmente. Per impedire a Sorrento di sferrare un colpo fatale, Shun si trova costretto a scatenare al massimo il suo cosmo col Nebula Storm, sconfiggendo infine l’avversario. L'ultimo generale rimasto, Dragone del Mare, viene affrontato da Ikki. Grande è lo stupore del Saint della Fenice nel vedere il suo avversario usare la tecnica Golden Triangle per scagliarlo in un'altra dimensione, similmente a quanto fece Saga dei Gemelli col suo Another Dimesion, e poi Galaxian Explosion, la tecnica distruttiva propria del Saint dei Gemelli. L'arcano è presto sciolto: Dragone del Mare è in realtà Kanon, fratello gemello di Saga. Diversamente da Saga, la cui personalità era doppia, buona e cattiva, Kanon è malvagio. Per questo fu imprigionato dal fratello presso il Capo Sounion, sul mare vicino al Santuario, non prima di aver impiantato con le sue insinuazioni nella mente del fratello i semi che ne portarono allo scoperto la parte malvagia. All'interno della prigione Kanon scoprì una stanza segreta contenente il tridente di Poseidone, sigillato da Atena ai tempi del mito. Afferrato il tridente, Kanon fu trasportato nel regno sottomarino del dio del mare, scoprendo le Scales dei sette generali e l'anfora

39


in cui Atena aveva richiuso lo spirito stesso di Poseidone. Spezzato il sigillo dell'anfora, Kanon sostenne di essere Dragone del Mare, Generale dell'Atlantico Settentrionale e servo di Poseidone, iniziando un'opera di manipolazione del dio parzialmente risvegliato, spingendolo a occupare il corpo di Julian Solo e a organizzare il rapimento di Atena, con lo scopo di manovrare le armate di Poseidone per diventare il dominatore del mondo. Purtroppo per lui queste rivelazioni vengono udite anche da Sorrento, miracolosamente sopravvissuto al Nebula Storm. Scoperta la vera natura di Kanon e la portata delle sue macchinazioni, Sorrento realizza che Posedione non era destinato a svegliarsi nell'epoca presente, e decide di aiutare Ikki, impedendo a Kanon di intervenire per salvare l'ultima delle sette colonne. Con l'ultima colonna abbattuta i Bronze Saint possono finalmente affrontare Poseidone stesso. Combattere contro un dio però sembra essere impossibile: qualsiasi attacco a Poseidone si riflette contro chi lo ha lanciato. La freccia d'oro del Sagittario, la cui armatura è giunta in soccorso di Seiya, rischia di diventare l'arma della sua morte. Solo combinando il cosmo di tutti e cinque i Bronze Saint la freccia riesce a penetrare la difesa del dio del mare, ferendolo e lasciandolo apparentemente in stato di shock. L'ultimo ostacolo, la colonna portante del regno del mare, si dimostra resistente anche alle armi della Bilancia. Shiryu, Hyoga e Seiya concepiscono un piano apparentemente folle: lanciare Seiya stesso, vestito del Gold Cloth del Sagittario, contro la colonna, spinto dai loro colpi più potenti. Nel frattempo Poseidone si risveglia veramente, e solo Ikki riesce a guadagnare i pochi preziosi istanti necessari al piano degli altri Saint per giungere a compimento. La colonna cade, liberando Atena che reca con se l'anfora in cui sigillò Poseidone già una volta. Poseidone riesce facilmente a liberarsi dei Saint ormai indeboliti, ma

mentre sta per colpire Atena, un Kanon redento si frappone facendo scudo alla dea col proprio corpo. Atena è quindi libera di sigillare nuovamente il dio del mare, ponendo fine alla battaglia.

Quando bene...

i

filler

riescono

(troppo?)

In questa terza parte abbiamo dedicato ampio spazio agli episodi dell'anime riguardanti i God Warriors. Si tratta di una parte della storia creata apposta per la serie animata, senza un corrispettivo nel manga (esiste una side story incentrata su Hyoga e ambientata in Siberia, in cui il Saint del cigno affronta i "Blue Warriors" che ha qualche analogia). L'idea nasce in seguito al successo del secondo OAV di Saint Seiya, "L'Ardente Scontro degli Dei", che vedeva i Bronze Saint opporsi al sommo sacerdote di Odino e ai suoi God Warriors (ci torneremo in uno dei prossimi episodi). Questo OAV fu talmente apprezzato che si decise di riproporre l'ambientazione nella serie regolare, adattando il contenuto in modo da incastrarlo tra la saga delle Dodici Case dello Zodiaco e la saga di Poseidone. La riuscita dell'operazione è dovuta in parte all'ottimo lavoro del solito Araki al character design (Hilda, Fraya e i God Warriors hanno un design eccezionale, assolutamente in grado di competere con quello dei protagonisti, se non di superarlo) e in parte alla buona sceneggiatura e caratterizzazione dei nuovi personaggi. Nessuno degli avversari è un nemico privo di carattere o di background.

40


Nella maggioranza dei casi ci troviamo di fronte non a dei "cattivi" tout court, ma a personaggi che sono spinti a compiere determinate azioni a causa di lealtà, amore e traumi passati. In più di un caso si prova dispiacere nell'assistere alla sconfitta di un nemico che, almeno un po’, ha suscitato rispetto, compassione o amore. E' efficace anche la scelta di contrapporre i Bronze Saint ad avversari per certi versi complementari: abbiamo così Fenrir che non ha fiducia nell'uomo e nell'amicizia contro Shiryu che incarna i sentimenti opposti, oppure Shun e Ikki legati oltre ogni difficoltà dall'amore fraterno contro Syd e Bud (anche se l'odio è solo apparente) e così via. La trappola di avere tutti gli avversari "in fondo" buoni viene sapientemente evitata con Alberich, che si può solo disprezzare (soprattutto quando

Fenrir e il lupo scopriamo che è l'unico a sapere che Hilda è dominata dall'Anello e ha deciso di approfittarne). Va notato che si tratta di meccanismi ed espedienti narrativi ampiamente noti (questo è in fondo uno dei difetti di Kurumada), ma è anche vero che in questo caso vengono usati in maniera intelligente ed efficace. Rispetto ai riempitivi che vengono mediamente propinati in tutte le serie animate di lungo respiro (e talvolta anche in quelle brevi), il ciclo degli episodi ambientati ad Asgard sicuramente spicca per qualità.

C'è però un rovescio della medaglia: il ciclo successivo di episodi, che è quello conclusivo della serie animata degli ultimi anni '80, dedicato allo scontro con Poseidone esce un po' malconcio dal paragone. Abbiamo di nuovo Atena imprigionata in una situazione potenzialmente fatale, che obbliga i Saint a una corsa contro il tempo, di nuovo sette avversari diversi, di nuovo Shiryu perde la vista e si spoglia dell'armatura, di nuovo Shun viene salvato da Ikki, di nuovo Hyoga affronta i fantasmi del proprio passato... è vero che in realtà nella mente di Kurumada Poseidone e i suoi Marina nascono ben prima di Hilda e dei God Warriors, ma è anche vero che questi ultimi appaiono meglio realizzati. In realtà il porre in rapida successione due archi narrativi tanto simili non fa altro che esaltare quello che forse è il difetto maggiore di Kurumada, cioè l'abitudine a riutilizzare gli stessi schemi narrativi e le stesse tipologie di personaggi. Questo, come accennato nel primo episodio, in parte è conseguenza del fatto che Kurumada si è formato e fa riferimento alla scuola degli anni '70, i cui esponenti (Tezuka, per fare un nome) tendevano a utilizzare dei personaggi "archetipici", che venivano riproposti in ambientazioni diverse con piccole variazioni nell'aspetto e nel carattere. Tutto ciò, in una serie che vede la luce e l'apice del successo nella seconda metà degli anni '80, finisce però col penalizzare il risultato finale, tanto che con Poseidone l'anime si chiude e bisognerà attendere un decennio per veder portata in forma animata la parte successiva, la saga di Hades, di cui parleremo nella prossima puntata. By Raistlin

41


Speciale Cowboy Bebop - guida agli episodi

Si potrebbe dire che questa storia inizi dove si è interrotta la precedente. Faye, messo in tasca ingloriosamente il bottino faticosamente “guadagnato” da Spike e Jet, si ritrova senza carburante, a naufragare nello spazio. La scena d’apertura è esilarante quanto indicativa delle armi che usa Faye per tirarsi fuori dai guai. Mentre aspetta che qualcuno passi e la salvi, si imbatte in un relitto che vaga nello spazio senza meta. Esploratolo, trova un uomo morente, che gli consegna un oggetto misterioso. Nel frattempo, Jet e Spike sono in un ristorante di un porto spaziale nei pressi di Giove, sulle tracce di un ricercato, ma vengono preceduti dagli Space Warriors, un gruppo di ecoterroristi fanatici, che uccidono il loro obiettivo solamente perché ha ordinato un topo marino di Ganimede, una specie in via d’estinzione e ormai cibo per ricchi eccentrici. La storia farà di nuovo convergere le strade di Faye e del Bebop, sviluppandosi attraverso il tema del terrorismo, del sacrificio dei valori a causa del fanatismo nel volerli affermare a ogni costo, e nella perdita dell’umanità.

nel corso degli anni, come spesso avviene in questi casi. La LPAS, una lega per difendere gli animali in via d’estinzione in tutto il sistema solare, è un alias narrativo per quei gruppi di attivisti che a volte travalicano un attimo la sottile linea tra il lecito e l’illecito, il morale e l’immorale. Non sempre è facile lottare per i diritti di qualcuno o qualcosa, senza ritrovarsi improvvisamente dalla parte sbagliata della barricata, quella in cui la differenza tra chi lotta e chi viene combattuto è quasi nulla, uno sfumato impercettibile. Questo messaggio è sostenuto in maniera molto forte dalla scena iniziale, in cui gli Space Warriors compiono la strage nel ristorante, a mitragliatrici spianate. L’allegro jingle del loro messaggio olografico pre-registrato, attivato da una capsula proiettore, riempie l’aria, mentre una carrellata mostra i cadaveri delle

Gli ecoterroristi sono un buono spunto per una storia diversa, ma legata ai principi di Cowboy Bebop. Twinkle, l’antagonista dell’episodio, è una fanatica attivista, che è passata lentamente dalla parte del torto,

42


vittime riversi sul pavimento – una scena grottesca, cruda, che sottolinea l’insensatezza che ha ormai raggiunto la crociata degli ecoterroristi. Salvare vite falciando altre vite, proteggere gli animali in via d’estinzione massacrando uomini. L’incapacità di discernere la linea di confine della morale che mostra Twinkle, e per riflesso anche i suoi figli, causerà sofferenza anche a questi ultimi: Harrison, per via del troppo amore verso la madre, ha commesso degli errori, e Twinkle lo condanna senza pensarci due volte. La regia, sempre magistralmente, mostra questa punizione esemplare con un paio di

riprese fugaci, di Harrison prima imprigionato in una capsula, poi tristemente nella sua metamorfosi, in stato avanzato, verso la forma di scimmia. Proprio l’invenzione di questo espediente, il virus che reintegra quel 2% di DNA di differenza che ci divide dalle scimmie, imprime i momenti più forti all’episodio. Usato come arma biologica, per minacciare il governo di Ganimede, a causa del suo sfruttamento selvaggio del topo marino, il virus è in grado di far regredire un essere umano allo stato scimmiesco, e scene di uomini già sottoposti al virus, e quindi folli scimmie urlanti, si presentano spesso come un flash sconvolgente durante l’episodio, soprattutto a sottolineare le parole ancor più folli di Twinkle, quando decide di lanciare i missili batteriologici contro Ganimede. È la perdita dell’umanità, fisica e morale, che circonda il gruppo degli attivisti, la

perdita di ogni ideologia sana, di ogni diritto a combattere per i diritti. In questo episodio abbiamo la netta dimostrazione di come Spike sia un vigile inconsapevole. Fin da quando Twinkle mostra inquietudine verso lo strano oggetto trovato da Faye assieme al relitto nello spazio e l’uomo morente, egli capisce che si tratta della medesima sostanza che contiene il virus sintetizzato dagli Space Warriors. Quando poi Faye nomina la LPAS, Spike deve aver tirato le somme. Così, astutamente, prima che Twinkle abbandoni del tutto la Bebop, Spike fa scivolare l’oggetto dentro le sue tasche, restituendole ciò che ha creato. Quando la nave degli Space Warriors resta intrappolata nello spazio a differenza di fase del gate chiuso, l’oggetto scivola via dalle tasche di Twinkle, e l’antigravità fa il resto. Per loro sarà tempo di regredire a uno stato più “puro”, come la leader degli ecoterroristi aveva detto mentre proferiva la sentenza di morte per gli abitanti di Ganimede. È la legge del contrappasso, imposta dal cinismo di Spike, che riesce sempre a trovare il suo modo di agire come mano del destino. Faye si aggiunge come membro stabile della ciurma, dopo che la sua chiamata di “distress” è stata ricevuta dal Bebop. Le facce di Jet e Spike, nel risentire la voce di Faye che cerca di sedurre il possibile

“salvatore”, sono una impagabili dell’episodio.

43

delle

chicche


Ottime le sequenze, come sempre. In questo episodio abbiamo la prima visione del particolare sistema di connessione tra due navi, tramite un corridoio e due airlock,

quando avviene la consegna di Twinkle ai suoi figli. Perfetta la sequenza nello spazio a differenza di fase, che dà il titolo all’episodio (uno dei pochi che non cita direttamente fonti musicali), anche se ci sono alcune imprecisioni, come il funzionamento dell’aereofreno dello Swordfish, che in assenza d’atmosfera dovrebbe essere totalmente inutile. La sequenza è molto coreografica e azzeccata,

mostrando un inseguimento frenetico dentro il tunnel sfasato del gate, realizzato in computer graphic. Benché gli sforzi di Spike e Faye si riveleranno inutili, è il modo migliore per chiudere l’episodio. Come aggiunta al comparto musicale, possiamo notare l’accompagnamento della sequenza nel gate, un pezzo tra i più famosi e ben fatti dell’intera colonna sonora. Too good, too bad, infatti, è un pezzo bebop frenetico, che inizia in maniera esplosiva, per poi rallentare e ricominciare nuovamente a scandire un ritmo veloce. Si adatta perfettamente all’inseguimento sincopato dell’ordigno contenente il virus nello spazio a differenza di fase, così come della corsa disperata per uscire dal gate prima che la sua chiusura tagli fuori da questa realtà dimensionale Spike e Faye – momento in cui anche il pezzo si chiude, mostrando ancora una volta una particolare attenzione per il montaggio delle sequenze e della colonna sonora. By Gabriele "Ade" Cuscino

44


Schede Scheda di Faye Valentine Nome: Faye Cognome: Valentine Eta: 23 dimostrati; 77 biologici Data di nascita: 14 Agosto 1994 Luogo di nascita: Terra Segno zodiacale: Leone Gruppo sanguigno: B Altezza: 168 cm Weapon of choice: .45 Austrian Glock 30 Veicolo: Redtail

Un uomo ha bisogno di una donna, di soldi e di comprensione. Una donna solo di soldi, perché il resto lo può ottenere molto facilmente.Viviamo in un mondo che non lascia molto tempo per riflettere sulle scelte, dove bisogna afferrare al volo l’occasione che ti capita sotto al naso, o sotto al naso di qualcun altro. Bisogna sempre capire in quale angolo infilarsi, in quale crepa battere forte per trovare il proprio spazio, qual è lo sguardo di chi puoi avvicinare e chi no.Vivere alla giornata non mi spaventa, non quanto programmare.

Tutto ciò che si programma è destinato a finire all’aria. Muoversi secondo uno schema significa essere più facilmente prevedibili, e chi lo è di solito non fa molta strada. Le case sono fatte per essere abbattute, e le strade per essere battute, ma non fin dove portano, bisogna sempre essere pronti a trovare il giusto momento per lasciarle, e imboccarne altre. Mai restare troppo a lungo su una strada nota, soprattutto se da qualche parte c’è chi sa che stai viaggiando in quella direzione, nella vita. Io non ho una casa… non ho una famiglia, non ho un passato. Essere senza un passato ha i suoi pregi… pochi, ma ci sono. Uno di questi è quello di non avere rimpianti. Ho con me solo quello che porto, quasi niente; ma è chi ha poco che rischia ancor meno di trovarsi legato da qualche parte. Sarà per questo che non deposito i soldi in banca ma al casinò o alle corse dei cavalli. Più di ogni altra cosa, amo essere libera… ma a volte sento che manca qualcosa. Non mi sto pentendo di come vivo, no… sto solo dicendo che forse… Non importa. Credo che l’unica vera costante a questo mondo, dopo la morte, è il modo in cui corriamo scioccamente verso di essa. C’è chi decide di farlo fermandosi ovunque, lasciando un po’ di sé qua, un po’ là. Altri, invece, decidono di non lasciare niente, e di andare dritti. Io forse sto a metà tra i primi e i secondi, non voglio legami, eppure se ne trovo mi sento strana. C’è qualcosa in me che non capisco,

45


e sono sicura che appartiene a quella me che non conosco, che non riesco a conoscere, perché qualcosa ci separa, il muro del passato, del tempo ignoto, della memoria perduta. Alle volte vorrei che quel muro crollasse, ma per troppo tempo l’ho desiderato, e ora non so più cosa voglio, e forse ho paura. Forse… è meglio non pensarci. Se era qualcosa di importante, la ritroverò. Se non lo era… è meglio che resti dov’è. Del resto, sono una donna, giovane, bella, affascinante e intelligente… e come ho già detto, ho solo bisogno di soldi. Il resto, più o meno, c’è sempre modo di ottenerlo. Faye Valentine porta all’interno del gruppo di Cowboy Bebop l’imprevedibilità, ma a un livello differente rispetto a Spike. Più che mostrare segni di irrazionalità e di contraddizione, Faye tende a essere instabile, a non adattarsi alla sedentarietà relativa che la Bebop e i suoi membri sembrano poterle offrire. Quando appare sale a bordoper la prima volta – o meglio, quando l’ammanettano ai servizi igienici del Bebop –, cerca di prendere in giro Jet e Spike dicendo loro di essere una rom. La scelta non è casuale, perché ricalca una precisa connotazione del personaggio, il suo essere senza meta, senza casa, senza legami. Faye non ha un passato, e qui appare la seconda analogia/differenza con Spike; mentre questo cerca di sopravvivere al suo passato, sapendo che ancora è una cicatrice sanguinante, Faye non ha neppure il segno di quella cicatrice, ma sa che c’è stata, da qualche parte, un tempo. Il suo dolore è racchiuso nel suo comportamento… è senza un’identità precisa, a causa della perdita dei suoi ricordi, quindi il suo egoismo prende il sopravvento, e il suo rifiutare di farsi amici, di crearsi una famiglia è evidente, una forma di difesa molto forte, che la fa fuggire via ogni qualvolta sembra sentirsi legata a qualcosa o a qualcuno. Glen, in “Jupiter Jazz”, individuerà subito questa tendenza in lei, pur conoscendola da poco, talmente è evidente nel suo modo di agire e di parlare.

Come tutti i personaggi principali, tranne forse Ed, anche lei è ricalcata su una citazione di Monkey Punch ma, sempre analogamente agli altri, è una facile maschera per confondere le acque e farle sembrare meno profonde di quello che in realtà sono. Faye è contraddittoria, complessa, irriverente, impaziente, egoista e malinconica, riflessiva più di quanto non sembri. Come un cucciolo orfano, senza nessuno che l’ami quanto lei vorrebbe essere amata, e che per questo si sforza di apparire come una che non vuole essere amata, salvata. In questo, purtroppo, lei incontra dei pessimi compagni di viaggio, i meno indicati per aiutarla a uscire allo scoperto e ad ammettere la sua vera natura. Jet e Spike si sono affezionati a lei, ma come lei non amano mostrarsi deboli e amare apertamente, e tutto questo si risolve in una chiusura reciproca, in un

insieme di emozioni bloccate, che non circolano tra di loro se non quando esplodono dopo essere state represse troppo a lungo, in situazioni limite. In qualche situazione simile, Faye si è trovata a voler fermare Spike dal fare delle sciocchezze, mostrando un’affezione a lui non indifferente, che l’ha messa a nudo in maniera compromettente. La tensione sessuale tra i due è gestita sempre in maniera intelligente, e mai invasiva,

46


scontata. Spike, lo sappiamo bene, ama aggirare le donne a cui è interessato; Faye si nasconde dietro la maschera dell’egoismo. Proprio per questi due comportamenti diversi ma fini al non detto, non riusciremo mai a capire quanto l’uno piaccia all’altra e viceversa, e tutto resta sospeso, magicamente. Il noto “fattore Fujiko” di Faye è una deliberata citazione, come è evidente dalla puntata in cui esordisce, e ci riporta ai fasti di un’animazione perduta, come le figure di Spike e Jet. Lei è la guastafeste, quella di cui non ci si può fidare, ma che di cui si ha spesso bisogno, e di cui forse non si può fare a meno, che percepisce prima il profitto che altro, e cerca sempre di fare in modo che la fetta migliore e più grande spetti sempre a lei. Se prima era l’amore di Lupin per Fujiko a tenere quest’ultima legata al gruppo, ora non si capisce bene perché Faye stia con i due cacciatori di taglie. A differenza di Fujiko, sembra che sia proprio Faye a voler restare tra loro, e non solo per profitto. Come già detto, è combattuta tra l’istinto di fuggire e quello di mettere radici, e per quanto sia riuscita a scappare un paio di volte, in un modo o nell’altro, Faye “easy come, easy go” Valentine, ritorna sempre. In “Hard Luck Women”, sembra porre un punto alla sua vita sul Bebop, quando capisce che perderà per sempre Spike. Lasciare prima di essere lasciati, e vivere senza subire il dolore di una perdita inevitabile, ma di una mancanza dovuta alla Eppure Faye non lascia la sua nuova famiglia per nulla, ma per ritrovare la propria, che sta sepolta assieme alle macerie della Terra, e della vecchia era, alla quale lei appartiene, da oltre cinquant’anni. La visione del video in cui lei, da ragazzina, si affida un messaggio di positività, di forza e fiducia, è uno dei momenti più struggenti dell’intero anime. I volti di Spike e di Jet sono eloquenti. Il primo capisce all’improvviso che la sua lotta contro il proprio passato forse è ambita da chi un passato, purtroppo non ce l’ha; il secondo, invece, improvvisamente si rende conto che

anche Faye è una persona che ha avuto una vita, e che non è solamente una bella donna egoista e fredda come sembra apparire. Ad entrambi, per un attimo che dura lo scorrere del nastro nel videoregistratore, Faye appare finalmente come ciò che è, uno splendido essere umano nudo e fragile, bisognoso di ritrovare se stesso, bisognoso d’amore. Faye subisce un incidente a bordo di uno shuttle all’altezza dell’orbita della Terra. Viene messa in criostasi per circa 54 anni, fino a poco prima dell’inizio della serie. Anche se appare come una 23enne, ha circa 77 anni. Il dramma del suo risveglio, narrato in “My Funny Valentine”, ci mostra una Faye vulnerabile, che si ritrova proiettata in un mondo alieno, che non conosce, e cerca un’ancora di salvezza in chi sembrava dovesse prendersi cura di lei, e che invece si è rivelato un truffatore. Carica di debiti impossibili da saldare, tradita e ritrovatasi improvvisamente adulta e in un mondo ostile e sconosciuto, Faye costruisce attorno a sé quel muro di egoismo, di cinismo e di approfittatrice che sarà iconico del suo personaggio. Del suo passato si sa poco. Terrestre, sembra essere originaria di Singapore, per via della statua del Merlion che appare spesso nei suoi rari flashback e nel filmato che lei stessa si lasciò da bambina. La sua famiglia era apparentemente molto ricca, a giudicare dalla villa in cui viveva da giovane, ma non si sa nulla della sua fine, a parte qualcuno di molto anziano che sembra riconoscerla quando lei fa ritorno in quei luoghi. L’abisso di tempo che separa Faye dalle sue origini è causa di un profondo senso di perdita, di un qualcosa che non può essere ripristinato in alcun modo, che ormai è al di là della barriera del possibile. Il suo passato è una volta di più irraggiungibile e non correggibile rispetto a quello di chiunque altro. Questa consapevolezza non può far altro che “indurire” l’atteggiamento di Faye verso il mondo, rendendolo ancora più cinico e disilluso. La storia di Faye, l’incidente, l’ibernazione, e tutto il resto, sono un background forte,

47


non del tutto tipico, che verranno citati nelle serie televisive di Ghost in the Shell, dove il maggiore Motoko Kusanagi condivide con lei anche l’aspetto fisico: corpo attraente, occhi verdi e capelli viola, mentre nei manga e negli anime precedenti di GitS sono sempre apparsi differenti. Quasi a rappresentare il massimo della negatività tra i personaggi principali, Faye, oltre al “fattore Fujiko”, al cinismo, all’indifferenza, è anche avvezza ad abitudini poco salutari, quasi immorali: beve molto, fuma, gioca d’azzardo ma soprattutto è un ottimo baro. La sua incapacità di liberarsi dalla febbre del gioco la porta a spendere la quasi totalità del denaro incassato per le taglie ai tavoli dei casinò o alle corse dei cavalli. Non è soltanto un modo per mostrare quanto poco valore in realtà Faye dà al denaro, e la sua incapacità ad usarlo in modo costruttivo, quanto anche un espediente per tenere sempre al verde l’equipaggio del Bebop. Se Jet spende quasi tutto in cibo e manutenzione, Spike in riparazioni per i danni arrecati e in munizioni, Faye, che potrebbe essere l’unica ad essere una fonte di entrate pulita, in quanto non gravata da spese e meno irruenta di Spike, brucia tutto il suo denaro in modo perfettamente futile. Proprio la sua passione al tavolo da gioco le ha fatto guadagnare negli anni il nickname di “Poker Alice”, un chiaro riferimento ad “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Come Alice, Faye è sperduta in un mondo che per lei è fantastico, irreale, e la sua percezione d’esso è forse simile a quella della realtà che ha Spike: un sogno, un viaggio sospeso tra il mondo della ragione e quello delle favole. Forse la sua passione per il gioco è anche un modo per continuare a citare Carrol. Ma Alice, a differenza di Faye, sa che il sogno non rappresenta la sua realtà, mentre invece, in questo caso, è proprio la realtà ad avere la forma di un sogno. Sembra quasi che il risvegliarsi in un mondo completamente diverso sia un modo per dirci che forse Faye non si è mai risvegliata dal suo sonno criogenico, che abbia sempre continuato a sognare, come Alice. È il continuo gioco tra le diverse

realtà di CB, il rapporto tra esse, tra sogno, ricordi, realtà reale e realtà metafisica, virtuale. Come cacciatrice di taglie, Faye si dimostra spesso efficiente e molto diretta. Conta poco sul caso, anzi, sul caos, come Spike, e di solito tende a finalizzare subito il suo inseguire i ricercati, una linea retta che cerca di raggiungere il suo obiettivo il più velocemente possibile. Forse, questo suo senso pratico è stimolato dall’idea del guadagno, dalla filosofia dell’incasso. Al contrario di Spike, che trae divertimento nell’inseguire i ricercati, come fosse un passatempo che lo salva dalla noia, e di Jet, che a sua volta insegue perché ha una natura da mastino da nutrire, lei è spinta da necessità apparentemente più materialistiche e freddamente pratiche. La sua tendenza ad essere poco ortodossa spesso la porta a risolvere le situazioni di caccia in maniera a dir poco irruenta: non sono pochi i casi in cui la vediamo brandire una mitragliatrice, o fare fuoco con missili e granate in quantità industriale al comando del suo Redtail. È proprio questa una delle prime immagini che abbiamo di Faye, oltre al suo corpo sinuoso: una mitragliatrice spianata, occhiali da sole, e un fire rate estremamente alto – tanto che ci vuole una controparte gatling, a canne rotanti per fermarla. Questa è Faye Valentine, piena di contrasti a partire dal nome, che è formato da due diverse culture spesso in contrasto tra loro, orientale ed occidentale: il kanji di Faye, in romaji “fěi”, è , e significa “eleganza”, “bellezza”, addirittura “grazia”; il cognome, invece, è ispirato al famoso standard jazz “My Funny Valentine”, che dà anche il nome al relativo episodio in cui viene svelata l’origine recente del personaggio. Proprio come la protagonista di quella canzone, alle volte appare inadeguata, disadattata, perché fuoriposto nel tempo del 2071. Il suo egoismo è anche un’altissima forma di auto-protezione, che cerca di tenerla distaccata dal mondo che la circonda, alla quale si è adattata

48


ma che lei sa comunque non essere quello alla quale lei appartiene. Ed è per questo che, sotto sotto, Faye è alla costante ricerca di qualcuno che l’ami, che la faccia sentire appartenente a qualcosa, legata, protetta, con un senso e una direzione. Anche se, alla fine, non lo ammetterà mai. By Gabriele "Ade" Cuscino

49


Riscopriamoli

Nel 1980, mentre robot e maghette imperversavano sui nostri schermi, fece la sua comparsa un anime davvero fuori dagli schemi, che aveva come protagonista un abilissimo maestro di Jujitsu (anche se spesso mostrava di conoscere altri stile e tecniche di combattimento) e la sua ricerca, in giro per il mondo, dell’assassino del suo amatissimo padre. Il titolo di questa anime è Kurenai Sanshiro, ma in Italia, per ragioni sconosciute, divenne Judo Boy, anche se la famiglia Kureanai praticava solo il Jujitsu. Kurenai Sanshirō nasce come manga nel Gennaio del 1961, scritto da Ippei Kuri e disegnato da Tatsuo Yoshida, pubblicato su Shonen Book fino al Marzo 1962 poi in seconda serie pubblicata su Weekly Shonen Sunday e Weekly Shone Jump dalla Shuenshia e dalla Shogakukan inizio il 10 Febraio 1968 e si concluse il 13 Febbraio 1969. Anche se le due serie manga non ebbero un grandissimo successo, Tatsunoko produsse nel 1969 una serie Tv di ventisei episodi, dal titolo omonimo, trasmessa dalla Fuji TV (in Italia arrivò solo nel 1980). Il team creativo era cosi composto: regia di Ippei Kuri, direzione artistica di Mitsuki Nakamura, e musiche di Nobuyoshi Koshibe.

Trama Un mortale duello si sta consumando in Giappone. Si confrontano due grandi maestri di arti marziali Ryū Kurenai, padre di Sanshiro Kureani protagonista della serie, e un misterioso maestro che ha votato al male le sue abilità e di cui non si vede il volto, tanto meno si sa il nome. Sfortunatamente il duello si risolve con la morte del padre del ragazzo, mentre l’altro contendente, anche se ferito e senza il suo occhio di vetro, riesce ad allontanarsi velocemente dal luogo della sfida. Sanshiro, arrivato sul posto, trova il padre ormai morente, e l’occhio finto dello sfidante. Il padre chiede al figlio di placare la sua ira, ma il Sanshiro giura vendetta e a nulla servono le ultime parole di pace del padre. La tragedia fa cadere Sanshiro nello sconforto a tal punto da decidere (affranto dai ricordi della sua famiglia e dall’aver costatato che la scuola Kurenai non è la migliore) di abbandonare le arti marziali e di buttare la giacca rossa del Judoji, cucitagli amorevolmente dalla madre. Mentre ripensa agli allenamenti con il padre, alcuni ragazzi, appartenenti a un’altra scuola, iniziano a deriderlo, offendendo anche la scuola Kurenai.

50


Sanshiro non risponde, ma appena calpestano il suo Judoji la rabbia lo assale e impartisce loro una dura lezione. Assistono alla scena Ken, un bambino lustrascarpe, il suo cane Bobo (un Basset Hound), con un cappello in testa e una fioraia, Mayumi. Il bambino rimane estasiato dalla tecnica di Sanshiro, mentre la ragazza lo rimprovera per aver distrutto i suoi fiori. Questo incontro segnerà l’inizio di una grande amicizia. Infatti, anche se in primo momento Sanshiro deciderà esser solo nella sua vendetta, nello svolgersi degli eventi avrà sempre i nuovi amici come compagni fedeli. Iniziano così le avventure di Sanshiro Kurenai e dei suoi due nuovi amici, Ken e il cane Bobo, a bordo della sua fantastica moto rossa, l’unica motocicletta da corsa al mondo che quando è posteggiata rimane perfettamente dritta senza cavalletto e ospita comodamente due esseri umani e un cane! Il trio girerà praticamente tutti e cinque i continenti del nostro pianeta, sempre alla ricerca dell’assassino del padre, ma portando anche giustizia in luoghi dove il male regnava incontrastato (tra i luoghi più esotici ricordiamo l’Africa e le montagne dell’Himalaya). In questo sue peregrinazioni il nostro Kurenai si scontrerà contro boss criminali, uomini ombra e il terribile “Occhio della tigre”, avvicinandosi sempre di più

all’assassino di suo padre. Ma sfortunatamente non lo incontrerà mai, infatti la serie animata si conclude con la puntata ventisei, nella quale non avviene il tanto atteso scontro, ma solo la promessa che continuerà la sua caccia.

Personaggi SANSHIRO KURENAI Protagonista della serie

un ragazzo irruente e impulsivo, tutto il contrario rispetto a quanto professato dalla filosofia delle arti marziali. Mosso dalla sua sete di vendetta, troverà fine solo all’ultima puntata, quando comprenderà l’inutilità della vendetta e la grande verità che si celava dietro le parole del padre morente. Anche se mosso dalla vendetta, mantiene sempre un forte senso di giustizia e non manca di rischiare la propria vita per il bene altrui. Il suo difetto maggiore, forse dovuto dall’aver condotto l’intera infanzia e adolescenza in palestra, è la sua difficoltà nei rapporti interpersonali, risultando presuntuoso e aggressivo. Solo nelle puntate finali si assisterà a un suo parziale cambiamento.

51

è


KEN È un orfano dal passato sconosciuto. Le uniche informazioni sono che viveva con Mayumi e faceva il lustrascarpe. Il piccolo rimane subito affascinato da Sanshiro e decide di seguirlo. Sarà Ken che spesso lancerà il mitico Judoji rosso che, una volta indossato, permetterà a Sanshiro di vincere le sue battaglie, e sarà sempre Ken che durante il viaggio elargirà saggi e prudenti consigli. Probabilmente avendo avuto una vita molto più dura di quella di Sanshiro conosce l’animo umano molto meglio di quanto si potrebbe credere. BOBO È il piccolo cane, con un cappello in testa, che segue dappertutto Ken. Mostra un’intelligenza e un’agilità fuori dal normale. Comprende benissimo ogni parola di Ken e Sanshiro e riesce a far movimenti e balzi degni del più agile dei felini. Gli manca solo la parola, anche se spesso il suo abbaiare è più chiaro di mille parole. RYŪ KURENAI Padre di Sanshiro e maestro della grande scuola di Ju- Jitsu che porta il suo cognome . Non sappiam o perché sfida o è sfidato dall’uom o da un occhio solo, sappiam o solo che verrà sconfitto.

UOMO DA UN OCCHIO SOLO Rimane per tutta la serie un mistero. A un certo punto si inizia a credere che sia solo un mito, ma in una puntata viene detto che effettivamente esiste. Altro non è dato sapere! Considerazioni Se oggi anime come Hokuto no Ken o Tenjō Tenge sono nella memoria di tutti gli amanti di anime e manga, è grazie al loro percussore Sanshiro Kureani. Fu il primo, infatti, a introdurre, nel 1969, un atleta che esegue tecniche sovraumane, che uccide con un singolo colpo, che infrange tutte le leggi della fisica classica, e che,in una sola parola, fa emozionare il giovane spettatore, regalandogli il sogno che allenandosi si può anche indossare un Ju doji in volo. Naturalmente vedere oggi quest’anime, abituati a mille effetti di post produzione, a grafiche dettagliatissime e ad animazioni perfette, può far sorridere, e sicuramente bisogna fare un piccolo sforzo per scoprire il valore nascosto di questo pregevole e anticipatore anime. Infatti è pieno di errori grafici (vedi moto di Sanshiro che rimane in

perfetto equilibrio senza cavalleto quando è ferma). Ma superato l’ostacolo iniziale delle animazioni lente, almeno nelle scene prive di combattimento, e della quasi totale assenza di fondali, si scoprono interessantissime innovazioni sia a livello di sceneggiatura che a livello tecnico. Come sono possibili innovazioni a livello tecnico se poco prima si è chiaramente affermato il contrario?

52


Il team creativo della Tatsunoko avendo un budget decisamente scarso ed essendo pressato dalle consegne optò una scelta

davvero innovativa per i tempi. Rinunciando a curare l’anime in tutte le sue parti preferì concentrare maggiori sforzi sulle scene d’azione, comprendendo che sarebbero state l’anima dell’anime e trascurando, come detto prima, fondali e spesso molti particolari. I grafici introdussero un particolare rallenty durante alcune tecniche di Sanshiro, che prevedeva una veloce esecuzione della mossa, che però lasciava una scia che collegava il prima e il dopo dell’azione e che grazie al rallenty si ricongiungevano. Questo, oltre a essere particolarmente spettacolare, dava la sensazione del bullet shoot, tanto apprezzato in Matrix. Molte esplosioni e incendi, non avendo le tecniche di computer grafiche odierne, furono sostituite da scene live miscelate tra loro, mostrando un effetto piacevole e spettacolare. A queste innovazioni grafiche si aggiungono altrettante scelte di scrittura. Prima fra tutte delineare un personaggio principale non fosse un eroe perfetto, ma un eroe dominato, per l’intera serie, dalla voglia di vendetta e che solo nell’ultima puntata si ravvede, comprendendo che non sarà la vendetta a riportare in vita suo padre. Un combattimento leale contro il suo acerrimo nemico dimostrerà, invece, la supremazia della scuola Kurenai e che gli insegnamenti morali del padre non sono state parole al vento. Accanto a lui non abbiamo né la solita bella ragazza né il solito comprimario stupido,

bensì un bambino con la saggezza di un adulto, che pur avendo avuto un’infanzia durissima sa ancora vedere il bene nelle persone. È sempre Ken a mettere in guardia Sanshiro, a dargli i consigli più saggi, a essere la sua parte razionale. Quindi, per la prima volta, la spalla non è un peso che serve solo a far sorridere lo spettatore per la sua dabbenaggine. Sicuramente l’altra innovazione, più interessante, è la vendetta. Tutti i film, anime, manga che hanno come tema portante la vendetta si concludono con lo scontro finale e spesso con la riabilitazione dell’eroe che si pente di aver portato questo sentimento dentro il suo cuore. Ma qui assistiamo a qualcosa di mai visto prima e che credo non si sia più visto, almeno nell’animazione giapponese, ovvero

una vendetta assoluta. Per venticinque puntate, decine e decine di persone, quasi mai legate all’uomo che ha ucciso il padre di Sanshiro, vengono uccise, malmenate, ferite, ma ciò non è mai motivo di riflessione per il ragazzo. Lui ha solo un obiettivo, la vendetta e nient’altro riesce a distoglierlo. Tutto ciò va palesemente contro gli ideali insegnati dal padre e presto sorge spontanea l’idea che non è la vendetta per la morte del padre che cerca Sanshiro, ma la vendetta per riabilitare il nome della scuola di suo padre. Nell’ultima puntata, Sanshiro non incontra

53


il suo odiato nemico, ma una ragazza

mossa dalla sua stessa sete di vendetta. La ragazza è un Sanshiro al femminile e solo questo scontro gli mostrerà come siano state inutili tutte le sue azioni che, se pur avendo come effetto la salvezza d’innocenti, non erano mosse da ideali altruistici, bensì dalla sete di rivalsa. Ed è questa ultima puntata che rende davvero speciale l’anime Sanshiro Kurenai, dove la fine non è la classica risoluzione finale, bensì una risoluzione interiore che fa crescere sia il nostro eroe che lo spettatore che ha seguito le sue gesta e che si rende conto che ogni azione eseguita da Sanshiro ha comunque portato altrettanto dolore e sentimenti di vendetta nelle persone legate a chi ha provato la furia omicida del protagonista. Perché ci rendiamo conto che la vendetta di Sanshiro è assolutamente infondata, dato che il padre è morto in un combattimento

Cover 45 giri italiano

leale nel quale la morte poteva colpire anche il suo contendente, e che Sanshiro deve accettare la sua morte per quello che è, ovvero una sconfitta della sua scuola. Solo dopo aver fatto suo questo concetto, Sanshiro comprende che non è la vendetta che lo doveva muovere bensì la volontà di confrontarsi anche lui contro un cotale maestro. La vera gratificazione è nell’essere corretti, dove un bambino per la prima volta non è uno stupido, ma anzi un abile consigliere, dove un cane, pur non essendo perfetto, si comporta sempre con eroismo e sprezzo del pericolo, dove a volte sono i nemici a insegnare qualcosa al nostro eroe. La serie ha avuto due sigle italiane, entrambe intitolate Judo Boy. La prima è stata composta da Andrea Lo Vecchio (testo) e Mariano Detto (musica) in occasione della prima trasmissione italiana ed è attribuita all'interprete fittizio Judo Boy. La seconda ha invece testo di Fabrizio Berlincioni e musica di Silvio Amato. Interpretata dai Cartoon Kids, ha sostituito la prima per le repliche su TMC dal 1997 in poi. L'edizione in DVD curata da Yamato Video contiene la prima sigla italiana. La seconda è tuttora inedita. La sigla originale giapponese è la prima sigla cantata dalla celebre cantante Mitsuko Horie, quando aveva solo dodici anni. By Kaneda Miru

Cover 45 giri francese

53

Cover 45 giri giapponese


54


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.