IL COLO RE DELLA
ma dre ANNALISA FILIPPI
a tutte le donne di grande forza
IL COLO RE DELLA
ma dre ARS IN FIERI 2013
Testo di Francesca Rizzo
IL COLO RE DELLA
ma dre
La mostra di Annalisa Filippi, nella cinquecentesca villa palladiana di Sandrigo, si presenta come un giocoso viaggio tra antiche forme emergenti da un vivo fondo rosso pompeiano. Si tratta di un percorso in cui le tele si susseguono proponendo una visione dall’alto verso il basso, verso la terra. I segni di grafite e di carboncino, veloci, energici e sicuri, conducono il nostro sguardo alla scoperta di morbidi profili che via via si fanno più nervosi
e dinamici, attraverso i toni terrosi e caldi di una pittura d’azione. Così come in Willem De Kooning e Franz Kline i segni violenti e i colori sgocciolati interpretavano il senso eroico e vitale dell’uomo, benchè straziato dal dolore, in Annalisa Filippi le tele, o la carta, diventano il luogo della lotta tra il limite fisico del corpo e la leggerezza immateriale. Dove le forme nascono dallo sfondo e si fanno spazio per avere aria e vita.
in copertina IL COLORE DELLA MADRE 60x50 e 60 x50 cm 2013
I vasi sono contenitori di terra-argilla lavorata che conservano altra terra. Il travaso tra un recipiente e l’altro ricorda il passaggio di conoscenze e di coscienza, di cultura e di esperienza. Il vaso di terra cotta contiene la stessa terra che accoglie il seme, lo protegge e lo trasforma.
È la terra che dà vita.
Il tema del contenitore, del vaso, si trova negli antichi simbolismi della Grande Madre. Si tratta di archetipi, immagini che fanno parte del nostro patrimonio genetico, risalenti all’informazione più arcaica. Il corpo femminile viene spesso simboleggiato dal vaso: è il contenente-contenitore, così come la madre nutre, accudisce e protegge, come l’antro della Terra, la grotta, la caverna. La vasca e il bacile, l’anfora e la coppa rappresentavano la creazione della vita nelle antiche cerimonie religiose. Nella Genesi il creatore diventa un vasaio plasmando l’uomo dalla terra. Mentre la Vergine Maria viene descritta come “vaso spirituale, vaso dell’onore, vaso pregiato di devozione”, “contenitore” per eccellenza perché ha custodito il Figlio di Dio.
IL COLO RE DELLA
ma dre
DUE 150x50 e 150x50 cm 2013
Il vaso-corpo della madre protegge, nutre e riscalda ciò che è in esso contenuto ma, in quanto dipendente è anche indifeso, esposto e soggetto per la vita e per la morte al Femminile: la Dea Madre diventa “Signora di Vita” e “Signora di Morte”. Il legame con la madre non si può sciogliere, si può solo arricchire e trasformare. Più avanti nel tempo può addirittura esserci un capovolgimento dei ruoli, dove il figlio accudisce la madre anziana, bisognosa e malata. Nemmeno il legame con la Terra si può cancellare: essa dà nutrimento, il necessario per il riparo, aiuta a soddisfare alcuni bisogni primari. A volte con la Terra si entra in competizione, sfidandone i limiti. A volte la si aggredisce e si può essere costretti ad occuparsene, perché ammalata e si tenta di curarla.
IL COLO RE DELLA
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ACCOSTAMENTI 70x50 e 50x50 cm 2013
IL COLO RE DELLA
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nel giardino di limoni 4 pezzi 20x30 cm 2013
IL COLO RE DELLA
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in madre 4 pezzi 24x24 cm 2013
IL COLO RE DELLA
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ATTESA 80x40 e 80x40 cm 2013
Nel percorso della mostra Annalisa Filippi ci offre l’occasione di una riflessione sulla terra, sui nostri cammini, sui nostri legami. Quasi come in uno specchio ci chiniamo sulle tele e sui vasi che sembrano via via prendere forma umana, tra la vita e la morte. Ogni quadro nasce dal precedente e dà forza al successivo. Si sprigiona in questo modo un’energia pulsante in un rosso sangue, vivace come il vino delle feste. Mentre tocchi forti di arancio segnano il tempo di un ritmo senza tempo.
IL COLO RE DELLA
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INATTESE 30x20 e 30x20 cm 2013
IL COLO RE DELLA
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MATERIA 70x50 cm 2013
IL COLO RE DELLA
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EVA 180x150cm 2013
Come nasce una tela
IL COLO RE DELLA
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SACRA SELVA 57x94 cm 2013
L’opera inizia dalla preparazione della tela, grezza, con la quale Annalisa crea subito un rapporto di complicità e di dominio allo stesso tempo: la grande superficie a terra viene subito macchiata e poi stesa in verticale dove al nero carbone viene affidato il compito di marcare le linee forti dell’opera, velocemente, senza staccarsi dalla tela. In questo groviglio di segni, l’artista scruta “i volumi d’aria” e, come Michelangelo in scultura, toglie materia per liberare la forma più energica, il puro movimento .
IL COLO RE DELLA
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BRONZO 30x30 e 30x30 cm 2013
IL COLO RE DELLA
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mariella, ilaria, ginevra, io 4 pezzi 80x30 cm 2013
IL COLO RE DELLA
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ANNALISA FILIPPI
Nata a Trento nel 1976. Nel 1995 è maestra d’Arte applicata presso l’Istituto Statale d’Arte Alessandro Vittoria di Trento. Nel 2000 frequenta l’Accademia Internazionale d’Arte di Salisburgo con Giulio Paolini ed entra a far parte dell’Associazione degli Incisori Veneti. Nel 1999-2000 partecipa al corso di specializzazione “Il progetto architettonico e la composizione artistica ed iconografica al servizio della liturgia” a cura della Curia Arcivescovile di Trento in collaborazione con C.E.I., I.U.A.V. di Venezia e Accademia di Brera. Allieva di Riccardo Guarneri ed Ennio Finzi nel 2001 si diploma con il massimo dei voti e lode in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2007 frequenta il corso di perfezionamento in incisione artistica presso KAUS di Urbino allieva di Mario Guadagnino e Giovanni Turria. Dal 2001 è docente di Progettazione Grafica presso l’Istituto Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento. Dal 1995 espone in mostre collettive e personali in Italia e all’estero. È stata selezionata e premiata in diversi concorsi. Nel 2013 fonda con un gruppo di artisti trentini l’Associazione di promozione culturale Giardino delle Arti. Vive e lavora a Trento.
filannart@yahoo.it www.annalisafilippi.it +39 3496020526
VILLA SESSO SCHIAVO Sandrigo (VI)
IL COLO RE DELLA
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Via S. Lorenzo, 7 36066 Sandrigo VI Tel 0444 659344 info@villasessoschiavo.it
A pochi passi dal centro di Sandrigo, tra le suggestioni delle architetture vicentine, un lungo muro di ciottoli custodisce sin dal 1570 una antica storia di luoghi, personaggi, cultura e tradizioni. Villa Sesso Schiavo è uno splendido esempio di villa palladiana incompiuta, riccamente affrescata da Giovanni Antonio Fasolo e dalla sua bottega, tuttora abitata dagli eredi degli Schiavo. Che oggi la aprono ai visitatori nel segno dell’ospitalità e della cultura.
IL COLO RE DELLA
ma dre GRAZIE a Francesca Rizzo per il testo critico, a Cristina Ghiselli e Andrea Nardone per gli splendidi spazi della Villa, a Maria Letizia Grosselli e Francesca Vettori per il concerto Terra di sogni, a Lorenzo Zen e Filippo Cannata per l’installazione audio-visiva, a Paolo Sandri per le fotografie, a Daniele Fortarel e all’Istituto Grafico Artigianelli di Trento per la stampa.
filannart@yahoo.it www.annalisafilippi.it