UNA NUOVA TELA
Annapaola Vacanti - 3666962 - Progetto per lo spazio urbano - A.A. 16/17 - DAD Genova
INDEX
1. 2. 3. 4.
Il rapporto chiesa/arte
Il concept
La necessitĂ di un nuovo inizio
Santa Maria del Pianto
5. 6. 7. 8.
San Lorenzo
Gli attori coinvolti
Convertire le chiese
Fonti
IL RAPPORTO CHIESA / ARTE
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ARTE /àr·te/ sostantivo femminile
1.
Qualsiasi forma di attività dell’uomo come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva.
2.
Ciascuna delle organizzazioni dirette, specialmente nel Medioevo, alla tutela degli interessi economici, politici e sociali di letterati, di artigiani, mercanti o lavoratori.
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Michelangelo, volta della Cappella Sistina, dettaglio.
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Il rapporto tra la religione e l’arte è notoriamente stretto; durante tutto il Medioevo e gran parte del Rinascimento la Chiesa è stata il principale committente degli artisti (più del 50% delle opere prodotte in Italia). Il cristianesimo ha utilizzato l’arte all’interno dei luoghi di culto per indurre alla contemplazione e alla memoria delle verità di fede, ma soprattutto con funzione didascalica, di catechesi. Essa è un mezzo di insegnamento valido a tutti i livelli: da un primo stadio più semplice fino all’apprendimento di temi teologici complessi, che comportano una preparazione avanzata da parte del fedele. Le immagini servono come libro dei poveri – Biblia Pauperum – per una comunicazione immediata. Nell’arte sacra, attorno alla figura di Gesù ruota una serie di raffigurazioni decorative che contribuiscono a rivelare la presenza di Dio. L’uso di materiale pregiato – oro, argento, pietre preziose – serve a manifestare, attraverso la ricchezza che esprime, la presenza divina. Per questo motivo l’arte liturgica veniva realizzata prevalentemente con materiali preziosi.
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Philip Galle, Bottega del pittore.
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Grazie al libro dell’arte scritto da Cennino Cennini a inizio Quattrocento, sappiamo che l’artista era considerato meramente un artigiano. Questa categoria comprendeva i mestieri e le conoscenze più disparate, tra cui le arti del disegno: pittura, scultura e architettura. La formazione di queste figure avveniva tramite apprendistato in bottega, per un periodo di circa 8-10 anni. L’apprendimento era esclusivamente basato sulla pratica, i garzoni preparavano i materiali, imparavano ad usare gli attrezzi e copiavano le opere del maestro per apprenderne lo stile. Poichè molte delle opere realizzate si trovavano nelle chiese, gli allievi vi si recavano e si esercitavano nella copiatura, per migliorare la propria tecnica di disegno.
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IL CONCEPT
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«Siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.» Bernardo di Chartres
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chi >
artisti digitali, maker, fotografi, designer, studenti
cosa >
laboratorio pubblico multifunzionale, set fotografico, piattaforma di coworking, spazio per allestimenti, materioteca
perchè >
le chiese sono state, nella storia europea, incubatrici di artisti; la stessa opportunitĂ deve essere data agli artisti contemporanei, lasciandoli liberi di utilizzare e caratterizzare lo spazio.
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LA NECESSITÀ DI UN NUOVO INIZIO
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Il concetto di progresso è strettamente connesso a quello di storia: attribuire progresso alla storia significa individuare in essa un avanzamento, un continuo miglioramento. Tuttavia, il peso dell’immenso patrimonio storico presente in Italia, in questo caso a Venezia, città d’arte per eccellenza, spesso opprime e rallenta il progresso nel nostro paese. In questo concept progettuale si è scelto un approccio meno “conservativo” e “conservatore” al riuso architettonico, funzionale al fornire al target scelto, i creativi moderni, uno spazio vergine, una tela bianca a cui saranno gli utenti a dare un’identità, adattandolo alle proprie esigenze e inclinazioni.
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SANTA MARIA DEL PIANTO
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AREA WORKSHOP Santa Maria del Pianto viene allestita come laboratorio pubblico, dove chiunque può recarsi e lavorare ai propri progetti con macchinari diversi e all’avanguardia, pagando solo per i materiali che usa. Grazie alla pianta ottagonale, la chiesa offre la possibilità di creare reali connessioni tra gli utenti; i macchinari sono distribuiti in circolo lungo le pareti, mentre l’area centrale è dedicata ai tavoli di lavoro e l’uso di strumenti manuali. Con questo allestimento, si mira a favorire l’interazione: tutti possono vedere il lavoro degli altri e condividere le proprie conoscenze.
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Pianta originale
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Rimozione degli altari e livellamento del pavimento
Con la completa eliminazione degli elementi decorativi si esalta la pianta ottagonale della chiesa. Le finestrature vengono ampliate, aumentando la luce naturale fruibile nello spazio.
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Conservazione dell’affresco ottagonale sul soffitto
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Conservazione dell’affresco dell’altare maggiore e ampliamento delle finestrature
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lavorazione del metallo
fresa cnc
saldatura
macchine da cucire
lavorazione del legno
stampa 3D
tornitura del legno
sedute e piani di lavoro
servizi igenici
magazzino
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2m
4,8 m
x2
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x4
x16
Al centro della chiesa viene installato un totem ottagonale dotato di pareti attrezzate. Qui sono conservati attrezzi, scatole, sedute e tavoli che, una volta estratti, possono essere disposti intorno al totem per creare un’area di lavoro/studio.
Il totem ottagonale diventa il cuore del laboratorio, dove progettare e confrontarsi.
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L’allestimento favorisce la collaborazione e l’interazione tra chi lavora.
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L’area dedicata alla saldatura viene isolata con una tenda a soffietto per evitare danni alla vista.
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SAN LORENZO
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AREA APPRENDIMENTO San Lorenzo offre ampi spazi, che vengono allestiti in diverse aree che forniscono all’utente i mezzi per studiare e applicare le proprie conoscenze. Il piano terra è suddiviso in due aree, quella di entrata rimane fondamentalmente vuota, attrezzata con arredi removibili in modo da essere facilmente allestibile per mostre ed eventi. La seconda area contiene, disposti all’interno delle pareti, campioni di diversi materiali, utili per designer e studenti da analizzare. Inoltre, è allestita come area di studio e coworking, con ampi tavoli da lavoro dotati di luci e prese elettriche. L’aggiunta di un piano superiore formato da due soppalchi è funzionale all’allestimento di due set fotografici, uno per ritratto e figura e uno di still life, collocati sotto le finestre per godere dell’illuminazione naturale che penetra nella struttura.
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Pianta originale
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Rimozione degli elementi decorativi
L’unico elemento storico conservato è il grande altare centrale, che separa i due ambienti. Due soppalchi vengono aggiunti sotto le finestre.
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Conservazione dell’altare centrale
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Aggiunta di due soppalchi sotto le finestre
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tavoli studio con prese elettriche
materioteca
area allestibile per mostre ed eventi
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set fotografico, area ritratto
set fotografico, area still life
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30 cm
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Delle teche quadrate fissate alle pareti contengono diversi campioni di materiali, fissati all’interno con un cordino, in modo da poter essere estratti per studiarne l’effetto al tatto e il peso, ma non portati via.
Le teche lungo la parete creano una sorta di motivo decorativo grezzo.
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I soppalchi offrono ampio spazio per allestire set diversi, forniti di tutta l’attrezzatura necessaria.
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L’area studio è attrezzata con grandi tavoli; lungo le pareti sono esposti campioni di svariati materiali.
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GLI ATTORI COINVOLTI
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La Biennale di Venezia
Istituto Europeo di Design
Università Ca’ Foscari
Liceo Artistico Marco Polo
Università IUAV di Venezia
Fablab Venezia
Accademia di Belle Arti
Spazio Punch
Scuola Internazionale di Grafica
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CONVERTIRE LE CHIESE
La Iglesias Skatepark, Coruño, Spagna
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Entrare in chiesa fa sempre un certo effetto. Rispetto e timore sono sensazioni comuni quando ci si trova in un luogo sacro. E chi ha progettato e costruito un tempio non si sarebbe mai aspettato che un giorno potesse venire abbandonato o cadere in disuso. Ma solo a Napoli si contano più di 100 chiese chiuse e in totale stato di degrado, mentre nel resto d’Europa e negli U.S.A. vengono abbandonate ad un ritmo vertiginoso; ad esempio, secondo una stima della Chiesa cattolica olandese, due terzi delle 1.600 chiese esistenti in Olanda saranno dismesse nel giro di dieci anni. Cosa fare di tutte queste architetture abbandonate? In gran parte dei casi, quando una chiesa viene abbandonata e sconsacrata, la città preferisce reimpiegare l’edificio comunque per scopi collettivi, che si tratti di una biblioteca o di una sala per i concerti, o un altro tipo di centro di aggregazione. Uno degli esempi più estremi e famosi è il progetto Tempio Kaos dell’artista Okuda San Miguel, che ha creato un coloratissimo skatepark in una chiesa dismessa spagnola, in collaborazione con Redbull.
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Dominic Episcopo photography studio, Philadelphia, USA
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Ma questo tipo di riutilizzo, come qualsiasi altro, comporta dei costi di manutenzione che alla lunga la città ha difficoltà a sostenere. Non è raro che questi edifici finiscano poi per essere destinati ad attività private. Coloro che si dichiarano a favore di questa pratica portano una motivazione molto semplice: se queste centinaia di vecchie chiese sconsacrate non venissero utilizzate da nessuno, rimarebbero soltanto vuote. La pensa così Dominic Episcopo, fotografo americano che ha restaurato a sue spese una chiesa di Philadelphia, trasformandola in abitazione privata e studio. Il vecchio tetto è ricoperto di pannelli solari, e l’interno è una suggestiva sovrapposizione di arredi contemporanei e vetrate colorate originali.
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Il Gattopardo Caffè Disco, Milano
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Agli occhi dei fedeli una chiesa sconsacrata non è più un luogo di culto, dunque può essere riconvertito a qualsiasi attività, purché si venda. Un’opinione condivisa solo in parte, visto che il nutrito fronte dei contrari – composto soprattutto da anziani e credenti – reputa blasfemi riutilizzi quali, ad esempio, il popolare discobar milanese Il Gattopardo. La chiusura delle chiese riflette un fenomeno di progressivo indebolimento della fede cristiana in Europa, ritenuto da molti un fatto negativo «sia per i fedeli che per coloro che vedono la religione come un fattore unificante in una società eterogenea». Ad ogni modo il fenomeno è ormai fuori controllo e le possibilità che apre, così come le problematiche ad esso legate, quali la sostenibilità di alcune soluzioni, che spesso sono di breve durata, in quanto la città non ha le possibilità economiche di acquistare in modo definitivo le proprietà, notevoli.
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FONTI
« L’evoluzione della civiltà è sinonimo dell’eliminazione dell’ornamento dall’oggetto d’uso. » Adolf Loos, Ornamento e delitto
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« Il buon design è meno design possibile. Meno, ma meglio, perchè si concentra sugli aspetti essenziali. » Dieter Rams, Less but Better
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« È un carattere che serve sia ricchi che poveri, che può pubblicizzare sia un’azienda globale che un negozio locale di kebab e, in quanto tale, essenzialmente comunica il più fondamentale dei tratti svizzeri: la neutralità. Il carattere Helvetica non impersona alcuna visione del mondo, non promuove alcuna ideologia. » Lars Müller e Victor Malsy, Helvetica Forever: Story of a Typeface
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 Il Futura è un carattere sans serif, costruito sui principi geometrici del cerchio, del quadrato e del triangolo, e si propone di essere radicalmente astratto, senza alcuna decorazione a mano.  Petra Eisele, Annette Ludwig, Isabel Naegele, Futura: The Typeface
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« In ogni cosa, la perfezione è finalmente raggiunta non quando non c’è più nulla da aggiungere, ma quando non c’è più nulla da togliere, quando un corpo è stato spogliato fino alla sua nudità. » Antoine De Saint-Exupéry, Vento, sabbia e stelle
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« Ciliegi in fiore sul far della sera anche quest’oggi è diventato ieri. » Kobayashi Issa, Haiku
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« L’espressione più alta della musica è per me il portare l’ascoltatore in un luogo dove non ci sia alcuna brama, smania, voglia di fare altro. È il posto più bello in cui sei mai stato, eppure non c’è nulla. » Terry Riley, compositore minimalista, Intervista per il lancio di Intuitive Leaps
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« Una frazione ai minimi termini o irriducibile è una frazione i cui operatori (dividendo e divisore) sono tra loro coprimi, cioè non hanno divisori comuni oltre all’unità. Per arrivare a questo numero si compiono una serie di semplificazioni progressive su numeratore e denominatore. » Wikipedia, Frazione ai minimi termini
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« La tendenza Normcore nella moda si allontana dalla definizione di “coolness” basata sull’essere diversi, optando per una personale rivendicazione che si esprime nell’essere autentici, normali. Invece di identificarsi in un’estetica mainstream, ci si esprime semplicemente per quello che si è. » K-HOLE Trend forecasting group, Youth Mode: a report on Freedom
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Per me, il minimalismo non è mai stato privazione. Piuttosto, minimalismo significa disfarsi degli eccessi della vita a favore delle cose essenziali. Joshua Fields, cofondatore del movimento The Minimalists, Everything that remains: a memoir
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