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Incontri sul treno (Pietro Petanca)

Pochi anni fa scoprì una tattica infallibile che fino ad ora non mi è mai fallita per sedermi da solo sul treno: Sorridere come se fossi pazzo. Quest’anno credo di aver migliorato la mia strategia quindi la metterò in pratica ancora un’altra volta.

-Scusi è libero questo posto?- Mi chiede una signora con un libro in mano.

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Niente risposte, soltanto il mio bel sorriso.

-Scusi signore, mi sente?- Chiede ancora un’altra volta facendo segni con le mani.

Resto muto, sempre sorridendo. La signora se ne va via cercando un altro posto dove sedersi. Passano dei minuti ma io rimango con il mio sorriso in faccia. Nessuno mi si avvicina per sedersi. Le porte del treno si chiudono. Un altro anno che viaggierò comodamente.

-Salve, mi sa che questo sia l’unico posto libero, non è che le importi vero?

Rimango in silenzio guardandolo fissamente.

-Beh, allora mi siedo.

Cosa gli fa pensare che vorrei che si sieda accanto a me se non gli ho risposto?

-Sono Luigi- Dice sorridente

Sospiro.

-Mattia, piacere- Rispondo

Dove comincia l'amore

Tutta la vita cercando l’amore. O al meno, quello che io pensavo significasse l’amore. Ho visto l’amore romantico sui film, l’amore familiare dei miei genitori, l’amore tra molti dei miei amici… L'ho visto ma non l'ho mai vissuto.

Pensavo di sì quando ho conosciuto Andrea, la mia ex fidanzata, ma mi mancava qualcosa. E quello era l’amore verso di me. Infine ho deciso di passare più tempo con me, viaggiare e vedere il mondo insieme. E sai una cosa?

È stata la decisione migliore che abbia mai preso. Ora, alla fine, ho trovato l’amore, perché ho capito che l’amore comincia da me.

Mi sento strano ovunque, lontano dalla strada dove sono cresciuto, dall'odore del mare.

Cerco anime, fuggire da facce autome, persone che confrontano racconti inaspettati. Ho bisogno di qualcuno che valuti quelli diversi soltanto per la propria esistenza e mi martirizzo per le volte che ho accettato chi non aveva la stessa fede.

D’accordo, non ci accontentiamo con pozzanghere, ma dobbiamo aprirci al mondo.

Ed eccolo qui. Mi offre di sedermi.

Lei. Aperta, onesta. Quella giusta. So che non sbaglio nella mia intuizione.

- Dove vai? - chiedo.

- In spiaggia.

- E tu?

- Non sono sicuro, ma di certo sono nel cammino giusto

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