I Segnalati di Arte Collezionismo 2018

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CATALOGO NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

I SEGNALATI di

2018

ARTE Collezionismo ©

Vesna Pavan “Black Passion” Ciclo Skin moving color (particolare) Courtesy dell’artista

VESNA PAVAN

rancesco rancesco F hetta Chetta

editore

editore I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 1


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 2


CATALOGO NAZIONALE

D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Vol. VII°

I SEGNALATI dalla Critica 2018

a cura di Francesco Chetta

rancesco F C hetta

© editore

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 3

©


CATALOGO NAZIONALE

d’Arte Moderna e Contemporanea 2018

I Segnalati dalla Critica Vol. VII° febbraio 2018

Ideazione editoriale: Effeci Edizioni d’Arte Francesco Chetta editore Elaborazione fotografica, ricerche storiche, iconografiche, Effeci edizioni Composizione testi biografici e lajaut a cura Effeci edizioni

Finito di stampare nel mese di febbraio 2018 Per conto di Effeci Edizioni D’Arte da: C. C. I. A Reg. Imprese N. 1265559 Le foto delle opere riprodotte in catalogo sono fornite dagli stessi autori, collezionisti, critici, archivi, editori e relative gallerie, ritenendo gli stessi i legittimi proprietari e garanti dell’autenticità e provenienza delle opere, dei testi critici, e relativi diritti delle foto pubblicate.

© Copyright 2013/18 by Effeci Edizioni d’Arte Redazione Via Vittorio Emanuele 32, 26841 Casalpusterlengo (LO) P. Iva 06494940965 Iscrizione n° 1464120 C. C. I. A. Rea Lodi

Manleva editoriale: Effeci Edizioni d’Arte, pur osservando nel proprio lavoro editoriale, etica e professionalità nella selezione dei critici e degli artisti, non si assume nessuna responsabilità dei dati riportati, testi critici, foto e riproduzioni delle opere, con relative quotazioni di mercato, in quanto quest’ultime sono fornite dagli stessi critici e artisti ivi pubblicati. L’Editore

In prima di copertina opere di Vesna Pavan: “Black Passion”, in quarta: “The Cathedral” serie Skin

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 4


IL MERCATO DELL’ARTE

I Segnalati dalla Critica 2018

Questa pubblicazione si inserisce in un segmento editoriale - promozionale che riconferma senz’ombra di dubbio alcuni nomi già conosciuti al mercato collezionistico, ma oggettivamente vuole anche sottolineare e senza influenza alcuna, l’impegno e la ricerca di alcuni artisti ancora sconosciuti al grande collezionismo. I critici, galleristi e collezionisti, elencati nelle pagine a seguire, hanno segnalato alla redazione un ristretto numero di artisti presenti nel panorama artistico. Si è voluto estendere, ricevere tale giudizio non solo a critici, ma anche ad operatori quali galleristi e collezionisti, in quanto quest’ultimi a diretto contatto con il mondo del collezionismo. Di conseguenza sono stati invitati a voler segnalare più artisti, prescelti dalle recenti edizioni dell’Annuario Arte collezionismo Pittori e Scultori del 900, e la nuova serie dedicata alle Nuove Proposte, Arte & Mercato, che puntualmente ogni anno ricevono in visione la copia omaggio, assegnando loro anche un voto sul loro operato, ritenendo gli stessi di loro interesse sia sotto il profilo critico, estetico che creativo. Ad ognuno di loro nella seguente pubblicazione è stato assegnato un maggiore spazio redazionale con più tavole riproducenti le loro opere, onde permettere una maggiore visione del linguaggio stilistico del singolo artista, riportando anche una menzione “critica motivazione”, e un approfondito sunto dei loro testi critici e biografici. Questa edizione riporta alla pag. 176, uno speciale aggiornamento del mercato dell’arte Contemporanea curato da me personalmente, riportando una carrellata di autori, le quali opere sono presenti nelle maggiori fiere d’arte Contemporanea in Italia e all’estero. L’editore Francesco Chetta

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 5


Sommario I critici segnalatori

pag. 10

Gli artisti segnalati

pag.

22

La vetrina del Mercato Italiano dell’Arte a cura di Francesco Chetta

pag.

176

Calendario Fiere d’arte

pag. 198

Contributi critici a cura di: Mariarosaria Belgiovine, Elena Cicchetti, Martha Gonzales, George Pali, Candice Zangh Art, Francesco Chetta, Federica Pasini, Martha Gonzales, Luana Raia, Augusto Mori, Walter Albonetti, Maurizio Gnali, Oxana Albot, Jean Charles Spinà, Terry Flower Tedeschi, Lorenzo Piemonti, Yara Buyda, Gerard Argelier, Elsa Di Lauro, Virgilio Patarini, Michel Verdant, Dennis Patrick, Alexandra Rendhell, Beatrice Olivieri, Giampaolo Curti, Romano Pieri, Agatha Monti, Giampaolo Tangari,

Un caloroso ringraziamento ai Critici, Galleristi e Collezionisti, che hanno collaborato nel voler segnalare gli artisti presentati in catalogo, MERITEVOLI di particolare attenzione nel mondo del collezionismo. l’editore Francesco Chetta

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 6


Guida alla consultazione Ogni artista presente nel volume, è stato segnalato dai relativi critici e collezionisti, evidenziati di fianco al nome dell’artista. Il giudizio critico tecnico, viene espresso assegnando un voto, che sommandosi con altri voti ricevuti formano l’assegnazione delle stelle max 8, in base al proprio talento creativo, gestualità, emozione visiva e stesura formale evidenziata nelle opere pubblicate nel volume ARTE Collezionismo nelle edizioni precedenti 2014 - 2015 - 2016 - 2017 - 2018 ARTE & MERCATO 2017 - 2018 Nella pagina riservata all’artista oltre ai dati critico / biografici se ne riporta anche la motivazione firmata dal critico, o collezionista segnalatore, e i voti assegnati da ciascun critico, contrassegnati con equivalenti stelle. Effeci edizioni rende omaggio a questi artisti che si sono ben evidenziati alla critica con le loro opere, pubblicando in questa singolare edizione un saggio approfondito del loro lavoro, per meglio far conoscere ai collezionisti ed operatori, il loro lavoro artistico, con varie tavole a colori delle proprie opere, augurando all’artista una maggiore divulgazione storico iconografica.

Per conoscere le quotazioni si porta a conoscenza del lettore di consultare il volume: ARTE Collezionismo Pittori e Scultori del 900 www.artecollezionismo.com Sottolineando come spesso la mia etica mi induce nel ribadire, che il valore di un opera d’arte che sia tale, non la stabilisce ne l’artista ne il mercante, tantomeno in funzione della sua grandezza e tempo d’esecuzione, ma esclusivamente dal mercato e storicità dell’opera e dell’artista. Ogni opera ha un suo valore difficilmente riscontrabile o attribuibile a prima vista per la sua venerea bellezza che emerge a colpo d’occhio, ma frutto di un attenta valutazione eseguita da parte di un esperto d’arte, che ne constata sia il grado tecnico professionale e sia il valore iconografico, oltre il quello generato dal mercato collezionistico internazionale. L’editore Francesco Chetta

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 7


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte pag. 176 a cura di Francesco Chetta

LUCIO FONTANA AGOSTINO BONALUMI ANTONIO BUENO GIANMARIA POTENZA PIERO DORAZIO ALIGI SASSU EUGENIO CARMI ALBERTO SUGHI ENRICO CASTELLANI RICCARDO LICATA MARK KOSTABI VESNA PAVAN

FONTANA

BONALUMI

BUENO

POTENZA I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 8


CARMI

CASTELLANI

DORAZIO

PAVAN

LICATA

KOSTABI I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 9


I Critici e Collezionisti segnalatori Mariarosaria Belgiovine

Gallerista, Critico, Curatore, Scrittice, Art director. E’ nata a Barletta nel 1957 opera nel campo delle arti visive da un ventennio. con al suo attivo primarie esposizioni in Italia e all’estero. Oltre duemila gli artisti recensiti nel corso della sua carriera professionale. Autrice di validi romanzi e libri di narrativa, ha preso parte a molti concorsi letterari di grande importanza, con lusinghieri successi. Ha curato le edizioni dal 2001 al 2005 di Newart Collection; e dal 2008 e 2009 quelle del catalogo di Arte e Collezionismo; i suoi testi critici sono stati pubblicati su: Itinerari d’arte Lalli editore; Disegno e Pittura edizioni Firenze; Annuario Il Quadrato di Milano, L’Elite di Varese; C.A.M. Mondadori di Milano; I Quaderni dell’Arte, Poggibonsi; Azur Art Magazine, Effeci edizioni; Nice Matin edizione della Costa Azzurra; Scenes d’azur Monaco, Il Giornale di Piacenza, Il Cittadino, Il Giorno, Artisti in Primo Piano, Le Grandi Interviste del Quadrato, Profili d’artista sulla rivista Boè, Avanguardie Artistiche, Le donne interpretano Venezia. Attualmente prosegue la sua attività artistica come direttrice di Artexpò Gallery, seguendo ed organizzando mostre in Costa Azzurra (Nizza, Cannes e Montecarlo), in Riviera Romagnola, alle Cinque Terre. Presente nelle prestigiose fiere d’arte contemporanea in italia e all’estero.

www.artexpo-gallery.it mail mrbelgiovine@yahoo.it

Oxana Albot Critico e consulente artistico, Tribunale di Genova Oxana Albot Critico e Storico d’arte, consulente peritale, presso il Tribunale di Genova, lingue estere conosciute e parlate: Inglese, Francese, Tedesco, Italiano, e Russo. Ripetizione di Lingue, Lezioni d’arte, pittura, scultura, saggi critici sulla storia dell’Arte, Recensioni critiche redatte in tutte le lingue, acculturata tecnicamente nel mondo dell’arte, per la sua scorrevole descrizione dei contenuti formali delle opere, valida collaboratrice di note case editrici, da anni segue redazionali critici di validi artisti. Recentemente, ha svolto attività redazionali e di promozione turistica per la città di Genova, oltre a realizzare un progetto museale-artistico per il Castello d’Albertis di Genova. . Info: redazioneartivisive@gmail.com

Candice Zhang Top Model Marketing Management FB communication Candice Zhang, rinomata ex Top Model francese, la sua figura è associata alla promozione di pittori e scultori d’importanza europea, attualmente Candice, gestisce la FB communication, in qualità di manager artistico, per serate e defilè a Parigi, Cannes e Montecarlo. Molto gettonata dai registi cinema TV, e dai media della comunicazione. Ancien Top Model continue à défiler pour des créateurs et de temps en temps pose pour des peintres et sculptures de nom. reconverti dans la communication marketing management: Fb gestion fb communication. Je côtoie le 7eme art ce qui m’arrive de travailler pour des réalisateurs et à acteurs et actrice. Info: Model Candice Art

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 10

valentinzf@orange.fr


Francesco Chetta - Editore, Critico, Curatore, esperto d’arte Moderna e Conteporanea.

E’ nato a Taranto il 27 novembre del 1954 vive opera a Casalpusterlango Lodi. Opera nel panorama artistico dal 1986. Decisiva la sua conoscenza con il critico Giorgio Falossi, editore della Casa editrice Il Quadrato di Milano, il quale divenne ben presto suo maestro di storia dell’arte, collaborando per la sua Casa editrice per lunghi anni. L’attuale professione di editore specializzato nel segmento del panorama artistico nazionale. In passato ha lavorato nel mondo televisivo, di Canale 5 come macchinista di scena, dove ha avuto modo di conoscere il grande Mike, Vianello, Mondaini, Franchi e Ingrassia, Baudo, M° Fineschi, Celentano, Nicola Di Bari, Mario Merola, Claudio Villa, Little Tony e tanti altri personaggi dello spettacolo. E furono proprio alcuni di essi ad incoraggiare la sua volonta di trasferire la sua vena creativa nel mondo dell’arte. Con la sua Casa editrice è presente nelle primarie Fiere d’arte contemporanea e rassegne d’arte, in Italia e all’estero.

www.artecollezionismo.com mail francesco.chetta@yahoo.it Cell. 366 3433707

Frederic Pont Critico, Gallerista e Curatore di mostre Internazionali Frederic Pont valido esponente della cultura della Costa Azzurra, il 15 luglio 2013 apre al pubblico, la sua galleria d’arte la Continental Art Gallery, in un punto strategico al centro del di Saint Jean Cap Ferrat, adiacente il porto turistico. Creando un idea di sviluppare un progetto di mostre di sculture monumentali. Sulla base della riviera francese, una regione nota soprattutto per i suoi palazzi sontuosi e clienti internazionali, ha portato un rinnovamento dell’arte esponendo artisti principalmente stranieriInfo: Phone: +33 (0) 688 875 264 frederic@continentalartgallery.com

Continental Art Gallery Gallery 3, Avenue Jean Mermoz Saint Jean Cap Ferrat, 06230 Jean Charles Spinà Gallerista, Critico Nizza Jean Charles Spinà di origine romana ma da moltissimi anni residente in Francia dividendo la sua attività tra Francia e Spagna. Operatore conosciuto in oltralpe per la sua ampia conoscenza con il grande Salvator Dali’, a Figueras spagna insieme al critico Valer Jeasmine hanno realizzato la grande mostra “Le Vagòn Dalì”, al fianco della sua preziosa collaboratrice Marie Vecchiarellì, ha tenuto mostre in Amercica, Brasile, Canada, Germania, Francia Isole Canarie Tenerife, Palma de Majorca, Figueras, Valletta di Malta, Mandelieu La Napoule Cannes, Menton, Paris, Portovenere.

259 Promenade des Anglais 06100 Nice France

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Gianpaolo Tangari Curatore e Collezionista.

Gianpaolo Tangari giovane e facoltoso imprenditore pugliese, titolare dell’azienda “Residence agriturismo Torre Silvana” di Vieste. Discendente da una facoltosa famiglia di scultori su marmo e pietra. Ama l’arte in tutte le sue forme ed espressioni, in particolare la nuova figurazione contemporanea. Ha visitato importanti mostre e Salon d’art e del settore turistico agroalimentare, rivolge particolare attenzione a quegli artisti, di nuova generazione di grande talento, pur sottolineando la sua grande passione per la pittura antica. Ha deciso di dare visibilità al mondo dell’arte contemporanea dando disponibilità ed esperienza, nell’esporre le opere di giovani artisti, in collaborazione al gallerista e critico d’arte Francesco chetta nonchè su Galleria Italia Curatore di mostre nel suo residence, pittura molto interessante da lui riscontrata, è il linguaggio della nuova figurazione. Info: redazioneartivisive@libero.it Martha Gonzales Attrice, e critico d’arte Martha Gonzales, attrice di teatro, collezionista e critico d’arte, spesso presente nel Jet Set della Costa Azzurra, vive principalmente tra Parigi, Montecarlo e Cannes. Sue presenze critiche al Festival del Cinema di Cannes, inoltre è presente a numerose serate Vip come ospite d’onore. Ama tutte le forme espressive dell’arte, dalla recitazione con monologhi, e come attrice in cortometraggi nel cinema. Frequentando il mondo della cultura con grande interesse, scopre con intima passione, il mondo delle arti visive, divenendo in seguito collezionista con particolare riferimento e interesse verso l’arte contemporanea. Suoi testi critici sono presenti in molti magazine nazionali d’oltralpe, e in Italia, come collaboratrice redazionale. Info: redazioneartivisive@libero.it Giorgio Giulianelli Scultore, corsi di ceramista Il Prof. Giorgio Giulianelli, è nato a riccione dove vive e lavora. Diplomatosi maestro d’arte in ceramica Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel suo laboratorio, tiene corsi di ceramica tradizionale, e raku. Nel corso della sua lunga carriera artistica, ha esposto in numerose rassegne d’arte contemporanea, riscuotendo grandi consensi per la sua tecnica scultorea, e per le sue simboliche ceramiche artistiche, apprezzate da numerosi collezionisti. Medaglia d’oro al concorso Internazionale della ceramica “Arte Nuova in Italia” Riccione, a cura del critico e storico d’arte Enrico Crispolti. Rassegna d’arte Palazzo dei Diamanti a Ferrara, Istituto Marchigiano Accademia di Scienze e Lettere e Arti di Ancona e altre importanti sedi museali. Info: redazioneartivisive@libero.it Medico Chirurgo, Collezionista Gianpaolo Curti, attuale professione Medico Chirurgo vive e lavora Viterbo. Ama l’arte in tutte le sue forme ed espressioni, in particolare la nuova figurazione contemporanea. Ha visitato importanti mostre e Salon d’art, rivolge particolare attenzione a quegli artisti, di nuova generazione di grande talento, pur sottolineando la sua grande passione per la pittura antica. Presente su invito ad importanti rassegne d’arte contemporanea in Italia e all’estero, ricordiamo la classica “Rosso d’arte” rassegna d’arte, abbinata alla cronogara in circuito cittadino, con le vetture granturismo Ferrari Roma e Viterbo Info: redazioneartivisive@libero.it I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 12


Johnessco Rodrigues Critic and Art curator

Art Curator ArtMonacò, Presidente International modern and contemporary art fair. Entrepreneur | Executive Event Producer Founder & C.E.O. @ Opus Eventi Founder & Director @ Art Monaco Founder & President @ i3m communications Founder & Director @ Moscow contemporary Executive Producer@ BarranquillARTE Area of expertise: Business Development | Communication & Image Managemen

Info: Opus eventi www.artemonaco.com Elena Cicchetti Gallerista Critico, Curatore Nata ad Avezzano nel 1952. e membro dell’ Accademia Gentium “Pro Pace” di Roma, membro dell’Accademia Teatina delle Scienze, del Club Culturale Artistico di Vetralla. Attualmente è Fondatore e Presidente dell’Associazione culturale Art in The World a Viterbo. Con la suddetta associazione ha presentato mostre di rilevante interesse ed elevato livello, curando personalmente le recensioni critiche delle opere e degli artisti presentati. Ricordiamo: “Rosso d’Arte 2008 e 2009”, particolare manifestazione in cui alla presentazione degli artisti in concorso veniva associata una esposizione e gara di modelli Ferrari, esaltandone la manifestazione riportando un grande afflusso di pubblico per l’evento.

Via La Nova, 6 01030 Vitorchiano (VT) Tel. 0761 370450 Michel Verdant Critico d’arte, Gallerista Cannes France

Michel Verdant, noto gallerista e critico d’arte della Costa Azzurra, attivo promotore di rassegne d’arte contemporanea. Rivolge la sua personale esperienza verso i nuovi talenti, sia figurativi che informali, dirige la Galerie Victorie sulla Croisette di Cannes da oltre 15 anni, a preso parte ad importanti rassegne in Costa Azzurra, Salon d’art Mediteranèe Mandelieu La Napoule 1997, Grand Prix de La Cote d’Azur, 2000, 2004, 2006, nemerose le sue recensioni curate con passione per l’arte. Vive a Mandelieu la Napoule Galerie Victorie Rue Macè 14 - Croisette Cannes Info: redazioneartivisive@libero.it

Maurizio Gnali Gallerista, Collezionista, Curatore. Galleria Gnali Arte Contemporanea Verolanuova Brescia Orientamento artistico Arte moderna, informale, con particolare attenzione ai giovani talenti dell’arte contemporanea. Artisti trattati: Paul Jenkins, Sironi, Aubertin, Cesetti, Kostaby, Schifano, Donzelli, Piemonti, Rabarama, Nespolo, Arman, Sughi, Squillantini, Celiberti, Vedova, Brindisi, Grippa, Carena, Finzi, Guidi, Faccincani, Treccani, Corpora, Baj, Caffè, Lodola, Bueno, Tamburri, e altri maestri del 900.

mail info@gnaliarte.it Tel. 030 9361507 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 13


Charlotte Ritzow Artista e curatrice di mostre

Charlotte Ritzow, nasce a Berlino, Germania, il 05. 03.1971 Vive Vive e lavora a Milano e Sud della Francia. Figlia di Dott. Ellen Ritzow e di Dott. Henning Ritzow, entrambi medici anestesisti. Vive con suoi genitori e i suoi due fratelli (Michael e Peter),a Oranienburg (Berlino), conclude suoi gli studi alla Clinica “Asclepius “ Birkenwerder (Berlino) nel 1989. Dopo la caduta del muro di Berlino 1989 decide di abbandonare la scuola e la, e comincia a viagiare in Europa. Nel 1992 si trasferisce a Parigi dove vieentra in contatto con i maggiori esponenti dell‘arte figurativa. faAffascinata da questa città, l‘artista, si sente trasportata a dipingerla con con la naturalezza dei toni cromatici tenui della “Bella” Parigi. Nel Nel 2003 si sposta nuovamente, questa volta nel Sud della Francia, dove la pittrice continuò la sua attività artistica. Info: artemodernacom@gmail.com

Doina Cociuba Artist curator, illustrator and public relations for the promotion in the United States Doina Corina Cociuba, vive e lavora in America del Nord a Kirkland Washington. Nel 1960 / 1973 viene amessa in una Scuola vocazionale per l’arte, dal 1973 al 1974 ha preso lezioni private con un artista professionista per le tecniche di ritratto.Nel 1974 si iscrive alla North University of Baia Mare della città di Baia Mare Romania. . Nel 1978 si Laurea in Lettere e letteratura, da allora la sua attenzione si è concentrata esclusivamente sull’ arte visiva. E’ stata invitata a Bucarest (capitale della Romania) per una mostra collettiva e più tardi, a Baia Mare. Nel 1978 si Laurea in Lettere e letteratura, da allora la sua attenzione si è concentrata esclusivamente sull’ arte visiva. Nel 1991 la “Casa Editrice Concordia” della sua città natale Arad, l’assume per un periodo di tempo limitato come illustratore, dal 1994 al 1998 è stata presente nella vita pubblica della sua città con una serie di tre mostre: olio, acquerello e qualche opera a penna e inchiostro. Info Ocean Gallery doinacociuba@gmail.com Geoge Pali Gallerista, Critico, Painter, NY George Pali nasce a Shkoder, nel 1957 piccolo paese dell’Albania, pieno di sole Mediterraneo. Vive e lavora a Yonkers, New York. Nel 1981 riceve il BFA presso l’Istituto di Belle Arti di Tirana, in Albania. Nel 1988 si trasferisce a New York abbandona la sua città natale per libertà politica e artistica. Nello stesso anno in USA, segue i corsi accademici “Master of Fine Arts” presso la Michigan State University, laureandosi nel 1991. Artista molto popolare nella sua attuale residenza di NY, ha esposto in molte Biennali in Italia e in America. George Pali oltre all’attività artistica di pittore conduce la direzione di una galleria d’arte contemporanea a New York la GR Gallery, sita in 191 Hillside Avenue, Yonkers, NY 10703.

Info: GR Gallery in redazione

Gerard Argelier Critico d’arte tecnico Internazionale Nice Gerard Argelier noto personaggio della Costa Azzurra è nato a Romans (Francia) il 11 - 2 - 1943, vive e lavora tra le isole Canarie, Bruxelles e Nizza, frequenti i suoi viaggi in giro per il mondo a visitare Musei e presentare mostre. Nel corso della sua attività artistica ha conosciuto grandi nomi e personaggi dell’arte e della critica. Ricordiamo i suoi recenti Tour promozionali svolti per gli artisti, condotti a Tokio, Osaka, Santa Cruz de Tenerife, Parigi, Noumea, New York, Miami, Montreal, Quebec, Sydney, Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide, Bruxelles, Praga, Lugano, Venezia. Molto apprezzata la sua cultura iconografica sulla storia dell’arte moderna e contemporanea francese. Info: Gerard Argelier in redazione effeci I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 14


58. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

“Prestigiosa testimonianza istituzionale culturale nel mondo”

11 maggio - 24 novembre 2019

Ralph Rugoff

è il curatore della

58. Esposizione Internazionale d’Arte

Ralph Rugoff curatore della 58. Biennale veneziana Courtesy La Biennale photo Marc Atkins

Palazzo Cavalli / Franchetti Venezia, Photo © Pino Carcelli - Archivio Effeci edizioni

Il Cda della Biennale di Venezia si è riunito venerdì 14 dicembre 2017 e, su proposta del Presidente Paolo Baratta, ha deliberato di nominare Ralph Rugoff, Direttore del Settore Arti Visive con lo specifico incarico di curare la

58. Esposizione Internazionale d’Arte del 2017

Ralph Rugoff dal 2006 è Direttore della Hayward Gallery di Londra. Aperta nel 1968, la Hayward Gallery è considerata fra le gallerie d’arte pubbliche più importanti del Regno Unito; fa parte del Southbank Centre, il più grande centro d’arte in Europa che riceve importanti finanziamenti dall’Arts Council of England. Nel 2015 Rugoff è stato il Direttore artistico della XIII Biennale di Lione intitolata La vie moderne. Inizia la sua carriera come critico e saggista: tra il 1985 e il 2002 scrive numerosi articoli per il Financial Times, The Los Angeles Times, The Los Angeles Weekly e diversi scritti per riviste d’arte come Artforum, Artpresse, FlashArt, Frieze, Parkett e Grand Street e pubblica una raccolta di saggi, Circus Americanus (1995), dove esplora fenomeni culturali dell’occidente americano. Il Presidente Baratta ha dichiarato che “l’incarico a Ralph Rugoff conferma l’intenzione della Biennale di qualificare la Mostra come luogo di incontro tra il visitatore, l’arte e gli artisti. Una Mostra che impegni i singoli visitatori in un diretto confronto con le opere nel quale la memoria, l’inatteso, l’eventuale provocazione, il nuovo e diverso possano sollecitare lo sguardo, la mente e l’emozione di chi osserva, dandogli l’occasione di una intensa e diretta esperienza.” Il Cda ha deliberato anche le date della 58. Esposizione Internazionale d’Arte che si terrà dall’11 maggio al 24 novembre 2019; vernice 8, 9 e 10 maggio; inaugurazione al pubblico sabato 11 maggio.(Ndr La Biennale) I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 15


I SEGNALATI DALLA CRITICA Vol. VII° - 2017

KOSTABI PAVAN FACCINCANI LAVERI A-MASERA DANI PETER HIDE SAVOLDELLI PORCU NINNI RONCELLI ROSSI MASOLI SCIARRA

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 16


PAVAN Menzione critica “Stupire e comunicare, questo è il compito dell’artista friulana Vesna Pavan, indiscussa creatrice di cromatiche visioni, superando con grande tecnicismo plastico, il linguaggio della “Pop Art americana”. Un Avanguardia pittorica dunque quella di Pavan, che ci seduce con intima meditazione con le sue cromatiche opere”. Un artista Pavan, che ha saputo con studio e profonda applicazione tecnica ricercare sempre più, nuovi orrizonti meditativi. Francesco Chetta

PAVAN Pag. 44

KOSTABI Menzione critica “Un maestro Mark Kostabi, dotato di grande fantasia compositiva e comunicativa, le sue opere sono realizzate attraverso una giusta sintesi di luce e colore. Nella figura, si riscontra spesso una dominante materica, esternata con formale cromatismo della materia, e con grande naturalezza ggestuale compositiva, donando all’opera, una forte carica di silenti emozioni”. Rosanna Chetta

KOSTABI Pag. 36 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 17


I SEGNALATI DALLA CRITICA ROSSI Menzione critica “Giacomo Rossi, indiscusso maestro dell’informale, ci dona attraverso i suoi dipinti, una poetica visione cromatica, carica di infinite emozioni. La sua forte ed amorevole passione per l’arte, hanno condotto l’artista e la sua ricerca, a spaziare in numerose visioni pittoriche, rivolgendo particolare, attenzione, come si desume dalla sua recente ricerca, un voler descriverci lo sconfinato universo della Via Lattea, comuniicandoci doci così tutto il suo intimo amore verso la pittura. ” Francesco Chetta ROSSI Pag. 116

RONCELLI Menzione critica ““Excellent travail de l’artiste Roncelli, une peinture qui doit être comprise avec la méditation attentive, afin de saisir le jus vital de son imagination.” “Ottimo lavoro svolto quello dell’artista Roncelli, una pittura che va compresa con attenta meditazione, per coglierne il succo vitale della sua fantasia.” Candice Zhang Art - Art Monacò 2016

RONCELLI Pag. 82 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 18 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 18


SCIARRA Menzione critica “Nelle opere di Andrea Musto, in Arte meglio conosciuto con il nome di Sciarra, si avverte quel silente messaggio derivante dall’esplicito linguaggio surreale che contornano le sue opere. Una purezza formale, nettamente scandita nella composizione, con grande estro creativo. Un linguaggio Magico-Surreale dunque, quello del nostro bravo artista Sciarra, condotto con profondo amore verso la sua arte, con note di profonda introspezione, un messaggio in tema di mediaticità, quasi un monito di diniego rivolto ai numerosi problemi che affligono la nostra società odierna, ma nel contesto compositivo, reso visivamente di ottima composizione formale, ciò dovuto, dalla singolare espressione e utilizzo finale della materia da lui utilizzata, che ne genera forza e struttura alla ritmica visiva dell’opera.” Francesco Chetta

SCIARRA Pag. 156

DANI Menzione critica ...“Per la nostra pittrice Dani, è sempre stato motivo di enorme felicità il voler comunicare attraverso le sue smaglianti e cromatiche opere, il suo personale mondo pittorico. Da sempre convinta che la tecnica dichiara lo stile dell’artista. Per lei, dipingere è pura espressione della sua voce, calda e intonata di poetici versi, miscelati con tenui cromatismi ricoperti da successive velature tonali, che esaltava i contrasti chiaroscurali dell’opera”... Giampaolo Tangari

DANI Pag. 62 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 19 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 19


I SEGNALATI DALLA CRITICA HIDE Menzione critica “Grintosa creatività contemporanea quella di Peter Hide, che attraverso un personale “Mixer” di elementi figurali giustamente inseriti nell’opera, rendono oggettivamente interessante la sua ricerca, valicando i confini concettuali, oramai soffocati del panorama artistico” Maurizio Gnali

HIDE Pag. 104

A-MASERA Menzione critica “Alessandro A-Masera, è un giovane artista, dotato di un grande talento artistico, che si affaccia con spiccata fantasia creativa nel nutrito mondo dell’arte contemporanea, apprezzo con fiducia il suo talento spressivo, quale fedele interprete dell’arte, descrivendoci con infinita emozione il suo personale viaggio con la materia, abilmente cesellata nelle sue opere, dichiarando una scandita introspezione del suo inconscio” Giampaolo Tangari

A- MASERA Pag. 126 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 20 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 20


FACCINCANI Menzione critica “Nelle sue tele si osservano quei caldi toni cromatici, che ci avvolgono di infinite emozioni, una stesura ricca di vibranti pennellate, quasi una sinfonia naturalistica di profumi e messaggi sensoriali, l’osservatore coglie dall’opera le stesse emozioni che il maestro ha trasportato su di essa, inviatandoci ad un spirituale raccoglimento con la natura.” Francesco Chetta

FACCINCANI Pag. 72

LAVERI

Menzione critica “Fantasia e innovativo design, reso con armonia nella forma, dal lucente cromatismo che sprigiona la materia. Giorgio Laveri coglie istintivamente i suoi sentimenti emotivi, traducendoci così le sue recondite emozioni. Un’evocazione poetica plasmata dalla singolare forma voluta nei suoi usuali oggetti. Un artista che oltre la semplice raffigurazione dell’oggetto rappresentato, ci cattura con stravagante sintesi descrittiva, ciò che lui vuole narrarci: la sua vita, le sue emozioni..la sua felicità. Grazie Giorgio per la condivisione delle tue emozioni. Francesco Chetta

LAVERI Pag. 54 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 21 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 21


I SEGNALATI DALLA CRITICA PORCU Menzione critica “Delfina Porcu si concede l’astrazione attraverso una sua quinta introspezione, con matrice spirituale. L’artista con decisa gestualità pittorica, stende il colore sulla tela, guidata dalle sue emozioni passegere, ecco allora che riscontriamo una lirica nota di naturale sentimentalismo interiore. Una pittura ai confini della concezione informale quella di Delfina Porcu, che ci dona con sincera passione infinite e caleidoscopiche visioni. Delfina Porcu fedele interprete dell’arte contemporanea, ci racconta emotivamente, la sua personale introspezione del suo inconscio” Gianppaolo Tangari

PORCU Pag. 146

SAVOLDELLI Menzione critica “Un maestro dell’arte e della creatività, Domenico Savoldelli, artista pittore e scultore, ricerca costantemente con la sua impronta artistica, con assoluta professionalità. Le sue recenti opere con inserti orafi, sono sicuramente un connubio di conoscenza professionale, motivata dalla sua grande fantasia creativa, che assume caratteri di vera e propria tridimensionalità visiva. Mariarosaria Belgiovine

SAVOLDELLI Pag. 94 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 22 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 22


NINNI Menzione critica “La forza espressiva della sua arte non si avvale di effetti cromatici di grandi suggestioni, svelandoci i sogni e le aspirazioni, per dare a tutti l’intima gioia dei sentimenti e delle emozioni che rendono bella la vita. Nelle opere pittoriche di Antonella Pecoraro, è possibile apprezzare la sua capacità di riflessione sulla realtà che la ispira.” Elena Cicchetti

NINNI Pag. 166

MASOLI Pag. 136

MASOLI

Menzione critica

...”Un artista Mario Masoli, che orienta la sua ricerca, fuori dai comuni linguaggi contemporanei, concentrando la sua fantasia pittorica, verso nuovi spazi informali, prediligendo la sintesi espressiva dell’oggetto, attraverso le sue personali emozioni.”... Giampaolo Curti I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 23 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 23


PAVAN

Serie

Skin

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 24 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 24


www.vesnapavan.com I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 25 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 25


Vesna Pavan Artist Painter Designer

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 26


Red & Fuchsia

Installazione multi-sensoriale, contro la violenza delle donne, di

Vesna Pavan

“RED & FUCHSIA, il progetto umanitario che Vesna Pavan sta portando avanti da più di anni, in collaborazione con il Rotary Club di Certosa di Pavia, con il nobile scopo di raccogliere fondi da destinare ad ASFI (Acid Survivors Foundation India) e ASTI (Acid Survivors Trust International), associazioni umanitarie che assistono quotidianamente le donne che hanno subito violenza. Centoventicinque opere appartenenti al ciclo SKIN sono state realizzate da Vesna appositamente per essere vendute all'asta nelle sedi Rotary di 24 paesi, dall'Italia all'India, e i proventi verranno devoluti interamente alle due associazioni.” (Grazie Vesna !!!!! F. C.)

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 27


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 28 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 28


Vesna Pavan I Segnalati 2018 Vol.Vol. VII° pag. 2929 I Segnalati 2018 VII° pag.


Vesna Pavan

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 30


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 31


PADOVA

è presente nelle Fiere d’arte ARTE PADOVA - IMMAGINA - CONTEMPORANEA - ARTMONACO’ Vernice Art Fair - Arte Genova - Arte Cremona - Piacenza Arte

Artexpò Gallery “Stand espositivi Fiera di Forlì”

MOSTRE PERSONALI e COLLETTIVE PROMOZIONE PER L’IMMAGINE DELL’ARTISTA Artexpò Promotion Via Pietro Nenni 59/n 26841 Casalpusterlengo (LO) - Tel: 0377 911163 www.artexpo-gallery.it mail: mrbelgiovine@yahoo.it

WWW.ARTEXPO-GALLERY.IT I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 32 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 32


Art director, MARIAROSARIA BELGIOVINE critico, scrittrice e curatrice d’eventi by Artexpò Gallery

Passione, Esperienza e Professionalità al fianco degli artisti nelleprestigiosevetrinefieristichedell’artecontemporanea

Arte Padova, Arte Genova, Art Innsbruck, Immagina, Arte Cremona, Art Monacò,Vernice, Arte Piacenza, Arte Parma

MariarosariaBelgiovinenasceaBarletta, viveelavoraaCasalpusterlengo(Lo),direttoreartisticodiArtExpòGallery,critico d’arte, scrittrice, è stata giornalista accreditataalNuovoGiornalediPiacenza, curatricedinumeroseedimportantirassegnenazionaliedinternazionali,inparticolareinCostaAzzura:Nizza,Cannes,Montecarlo,MandeliuLaNapoule,Venezia,Sirmione,Grazzano Visconti, SalsomaggioreTerme, Rimini, Riccione, Cesenatico, Cervia, Pesaro, Sanremo, Forli, Reggio Emilia, Padova, Spinea (Ve), Barletta, Milano,SanGiulianoMilanese,Somaglia(Lo),Lucca,Genovaealtrecittà. Presnteconisuoiartistinelleprincipalifiered’artecontemporanea. Hacuratol’edizionedelcatalogoNewArtCollection1999/2000,ArteCollezionismo2008,RicercheParallelemonografiadelpittoreMaxPrat,e nunmerosi altri cataloghi inerenti tutte le sue rassegne. Isuoitesticriticisonopubblicatisu:IlQuadratonumeroseedizioni,DizionarioEnciclopedicoAlba,AvanguardieArtistiche,Boè,DisegnoePittura, ArteCollezionismo,GalleriaItalia,NewArtCollection,ContemporaryArtToday,Percorsid’arteeIQuadernidell’Arte,Lallieditore,L’EliteSelezione Arte,Impossibilerisalirealnumerodeitesticritici,daleicuratinelventenniodiattivitàartistica,siarecensionicritichecheredazionalimostre. Prossimamente 2016 due nuovi romanzi: “Le lacrime del Mare” e “La storia Rubata”, effeci edizioni.

ARTEXPO’ GALLERY

Immagina - Fiera di Reggio Emilia stand Artexpò Gallery I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 33


CARLO FONTANA

Carlo Fontana “Cerchi con case” Olio su tela, cm. 100x100

C F “Alberi magici a Prosecco” olio su tela,, cm. 50x50

Carlo Fontana “Tre case” olio su tela,, cm. 50x50

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 34 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 34


Carlo Fontana “Due cerchi” Olio su tela, cm. 150x100

Contatti: Tel. +39 3476838192 Mail: info@carlofontana.info I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 3535 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag.

www. carlofontana.info


Segnalato 1 / 2018 Vol. VII° MARK KOSTABI

Biografia Mark Kostabi nasce da una famiglia di immigrati estoni in California, dove rimarrà per i primi anni della sua vita nella località di Whittier. Studia disegno e pittura alla California State University. Nel 1982, si trasferisce a New York e dal 1984 diventa un’importante figura di riferimento all’interno del movimento artistico dell’East Village. Durante questi anni si diverte nell’uso provocatorio dei mass media con auto interviste con a tema l’arte contemporanea. Dal 1987 viene riconosciuto come artista internazionale poiché le sue opere vengono richieste da gallerie di Giappone, Stati Uniti, Australia e Germania. Nel 1988 fonda “Kostabi World”: galleria, a New York. Dal 1996 divide la sua vita tra New York e Roma dove diventa un modello per molti artisti italiani. Negli ultimi anni si è dedicato al disegno di marchi pubbliciatari tra i quali gli orologi Swatch, tazze per caffè espresso, accessori per il computer e recentemente ha ricreato la maglia rosa del Giro d’Italia. Ha collaborato pittoricamente con Enzo Cucchi, Arman, Howard Finster (nel 1992), Tadanori Yokoo (nel 1993) e Enrico Baj (nel 1992). Ha rilasciato interviste alla CNN e al canale MTV oltre che a numerose riviste e settimanali quali: New York Times, People, Vogue, Playboy, Forbes New York Magazine Domus, Artforum, Art in America, Artnews Arts, Flash Art e Tema Celeste.

KOSTABI

Segnalato da Frederic Pont, George Pali, Giampaolo Curti, Francesco Chetta, Giampaolo Tangari, Mariarosaria Belgiovine, Elena Cicchetti, Sergio Mazzoni

Mark Kostabi “And we can be royal” olio su tela, cm. 50X50 2014 ”Un percorso di sconfinata bellezza meditativa, si osserva nelle silenti tele del nostro Mark, volti e figure racchiuse nelle tele, con un effervescente linguaggio cromatico, difficilmente riscontrabile in altri autori, quello che osserviamo nelle opere del maestro Kostabi: i suoi dipinti parlano ed echeggiano da soli, Mark ha saputo creare nei lunghi anni della sua carriera artistica, una singolare timbrica cromatica frutto di una attenta analisi del proprio mondo interiore e musicale, Mark è anche un valido musicista. Una sinfonia di caleidoscopici tasselli cromatici, un viaggio virtuale che ci conduce nel suo intimo diario, raffigurato con grande fantasia pittorica, raccogliendo un numeroso seguito di collezionisti in tutto il mondo, e veri amanti del suo unico linguaggio artistico. L’esuberante forza espressiva che caratterizza il maestro Kostabi, si sprigiona con forza dalla tela, evidenziando il carattere dell’artista e la sua tempra pittorica. Le sue opere, dal caldo ritmo espressivo, sono costantemente modulate, con sequenziale padronanza della sua indiscussa gestualità compositiva, che evidenzia tutto il suo grande talento pittorico.” Francesco Chetta

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 36


Mark Kostabi “The junk has arrived at lon” olio su tela, cm. 60x45 2016 (Photos Courtesy Mark Kostabi) I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 37


Mark Kostabi “Defliend” olio su tela, cm. 130x100

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 38


Mark Kostabi “Love letters” olio su tela, cm. 100x100 2006

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 39


Mark Kostabi “Town clown” olio su tela, cm. 60x45 2016

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 40


Mark Kostabi “Contact high” olio su tela, cm. 30x25

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 41


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 42


Mark Kostabi “Waiting for Natasha” olio su tela, cm. 30X25 2016 ...”Le suggestive composizioni creative dell’Artista Mark Kostabi, ci offrono immagini tratte dal suo mondo metafisico, scontornato da poetiche visioni evocative. Il suo mondo pittorico è fortemente influenzato da quello musicale, tanto da apparire un’unica confluenza visiva. Segni e simboli si accordano in armonie gestuali, capaci di evocare intuibili note del suo percorso creativo. Universi cromatici dove trovano ampi spazi le creature con identità nascoste, trasformate, clonate con la sua meditata sensibilità. Ogni soggetto racconta una sua storia, vive una emozione, trasmette un sentimento. L’artista pone al primo posto l’eleganza delle forme, sostenuta dall’uso di colori dai riflessi accesi e sequenziali. In ogni sua opera, ritorna la sintesi dell’energia, del compimento gestuale, e della maturata conoscenza stilistica, preludio di nuove e sintetiche formule creative. La figura solitaria si pone con efficace riflessione, e prevale su ogni altro elemento compositivo, per sottolineare l’incognita del sogno.”... Mariarosaria Belgiovine Arte Collezionismo 2015 <<< Mark Kostabi “Today and beyond” olio su tela, cm. 60x45 2016 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 43


Segnalato 2 / 2018 Vol. VII° VESNA PAVAN

PAVAN

Segnalata da Frederic Pont, George Pali, Giampaolo Curti, Francesco Chetta, Giampaolo Tangari, Renato Natale Chiesa

Photo: © By Emanuel VanHolsten

Pittrice ed Art Designer di origine friulana, la prima mostra risale al 1992. Nel corso degli anni Vesna Pavan è diventata milanese d’adozione. Milano è la metropoli in cui il suo fermento artistico cresce a dismisura. A Milano prosegue gli studi sulla gestualità attraverso il teatro, allieva del fotografo E. Van Holsten approfondisce la conoscenza per l’arte fotografica e post produzione. Studia l’interazione del colore con l’uomo, l’ambiente con la cromoterapia; Indaga l’intimo umano diventando una Gestalt Counsellor. Tutti questi interessi, nel tempo, le hanno permesso di vedere, scoprire e comprendere le varie sfaccettature dell’essere umano ed il senso profondo dell’espressività. Ogni suo studio è sempre accompagnato dall’esperienza in prima persona. La sua arte è frutto parallelo delle sue esperienze, così afferma: “Io sono la mia arte e la mia arte mi rappresenta”. Dal 2008 la sua arte si diffonde nel mondo grazie a numerose mostre personali ed eventi, di grande successo alle quali viene invitata da varie istituzioni nazionali ed internazionali in varie città tra le quali: Milano, Roma, Firenze, Pisa, Venezia, Genova, Taormina, Palermo, Porto Cervo, Londra, Parigi, Cannes, Montecarlo, Praga, Amsterdam, Innsbruck, Miami, New York, Barcellona, Mosca... Fondatrice del Cromatismo Pavaniano.

Vesna Pavan “particolare opera della Collezione Skin” moving color, 2017 ...I lavori Skin sono la messa in scena del corpo umano come materia liquida, alla stregua delle sperimentazioni pittoriche adoperate dalle avanguardie degli anni Cinquanta, da Burri a Pollock, con quel coté più pop, di stampo americano, di Claes Oldenburg o Robert Rauschenberg. La pittura è pelle che si decompone e che, così decontestualizzata, perde il suo legame con la rappresentazione tout court, per assurgere a simbolo. La pelle – gialla, rossa, nera, bianca – è metafora della maschera dell'abito, dell'apparenza che ricopre e cela il contenuto. È contenitore estetico ed estetizzante... (Luca Beatrice)

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 44


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 45


Vesna Pavan “Gaya” Collezione Skin, moving color, cm. 50x40 2015

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 46


Vesna Pavan “The Cathedral” Collezione Skin, moving color, cm. 50x70 2015

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 47


Vesna Pavan particolare opera “Saint Tropez” moving color, cm 40x50 Collezione Skin 2015

“L’universo espressivo di Pavan è orientato costantemente con determinata coerenza, nel raffigurare il cromatico universo della figura femminile. I risultati visivi ottenuti oggigiorno con le sue performance artistiche, collocano l’artista Pavan ai vertici della creatività artistica; elegantemente elaborati dalla sua amorevole passione per l’arte.” I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 48


Vesna Pavan “particolare opera della Collezione Skin” 2017 ...Un silente messaggio interiore avvolge l’intimistica espressione della sua tavolozza, ricca di vibranti riflessi che emergono e danno vita a numerose sensazioni interiori. La sintesi compositiva è verosimilmente descritta con una padronanza della sua tecnica: una delicata stesura tonale che dona all’opera quel phatos personale che racchiude mille fantastiche emozioni.” Francesco Chetta I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 49


Vesna Pavan “Red” Collezione Skin, moving color, cm. 40x50 2015

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 50


Vesna Pavan “Feeling” Collezione Skin, moving color, cm. 60x80 2017 (Cover Ufficiale dell’Annuario d’arte Top edition, Arte Collezionismo 2017)

”Grande creatività è professionalità sono racchiusi gelosamente nelle opere di Vesna Pavan. Un artista che ben si colloca nel panorama visivo contemporaneo della nuova figurazione pittorica”. Maurizio Gnali

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 51


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 52

Vesna Pavan “The secret” cm. 50x90 2014 smato su smalto ciclo Skin moving color


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 53

Vesna Pavan “Color Rain” smato su smalto ciclo Skin moving color, cm 50x90


Segnalato 3 / 2018 Vol. VII° GIORGIO LAVERI

LAVERI Segnalato da

Maurizio Gnali Francesco Chetta Lorenzo Piemonti Mariarosaria Belgiovine

“Fantasia e innovativo design, reso con armonia nella forma, dal lucente cromatismo che sprigiona la materia. Giorgio Laveri coglie istintivamente i suoi sentimenti emotivi, traducendoci così le sue recondite emozioni. Un’evocazione poetica plasmata dalla singolare forma voluta nei suoi usuali oggetti. Un artista che oltre la semplice raffigurazione dell’oggetto rappresentato, ci cattura con stravagante sintesi descrittiva, ciò che lui vuole narrarci: la sua vita, le sue emozioni..la sua felicità. Grazie Giorgio per la condivisione delle tue emozioni. Francesco Chetta

Giorgio Laveri “Stilò 2” ceramica smaltata con interventi al terzo fuoco, 2013 Biografia Giorgio Laveri è nato a Savona. Ha maturato esperienze artistiche dedicandosi professionalmente dai primi anni ‘70 alla cinematografia e al teatro. Parallelamente ha portato avanti un ciclo di ricerca pittorica su tela e ceramica, tesa a sviluppare correlazioni fra le differenti discipline artistiche. Dopo le prime mostre personali, Genova 1973, nascono le “mostre a soggetto”, proposte di espressione artistica che perfezionano e completanogli allestimenti cinematografici e teatrali presentati con notevole frequenza nel periodo 197383. Nel 1986 nasce Cineceramica - fotogrammi fissati sull’argillae oggetti riproducenti grandi miti della celluloide - mostra itinerante che tocca molte città italiane: Festival della Titanus Cinematografica, Isole Eolie; Galleria del Duomo, a cura del Comune di Milano in occasione della premiazione dei film della Rassegna d’arte cinematografica di Venezia; Palazzo di S. Mariadi Colonna, Comune di Trani. Nel 1990 perfeziona il suo ciclo di ricerca con le prime rappresentazioni teatrali di ceramica-luce-movimentoe nel 1991 con una nuova sperimentazione, presentata in anteprima nazionale al Festival di Borgio Verezzi, porta in tournée una mostra di grandi opere in ceramica legate allo spettacolo rappresentato.Nel frattempo partecipa a numerosi allestimenti, tra cui: Museo Giardino Pacetti, Albisola Superiore; Arte Fiera Bologna; Unione Banche Svizzere, Lugano. Nel 1996 fonda, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Genova, “Il giardino del mago”, gruppo con il quale da vita ad una serie nutritissimadi lavori sperimentali in Italia e in Francia. Negli ultimi anni ha legato il suo lavoro ad eventi promossi da Enti Pubblici e a manifestazioni in Italia e all’estero curate da spazi privati. Giorgio Laveri “Truka” I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 54


Giorgio Laveri “Truka Red” ceramica smaltata, terzo fuoco, 2013 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 55


Giorgio Laveri “Truka Black and Withe” ceramica smaltata, terzo fuoco, 2014

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 56


Giorgio Laveri “Stilò coupe” ceramica smaltata con interventi al terzo fuoco, 2012

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 57


GIORGIO LAVERI

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 58


Giorgio Laveri I Segnalati “Truka2018 Red” Vol. Terracotta VII° pag. smaltata 59 con interventi al terzo fuoco, 2013


Giorgio Laveri “Una tira l’altra” ceramica cottura terzo fuoco.

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 60


Giorgio Laveri “Moka” ceramica smaltata con interventi al terzo fuoco cm. 30 2008

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 67

I Segnalati 2018con Vol.interventi VII° pag.al61 Giorgio Laveri “Stilò” ceramica smaltata terzo fuoco, 2013


Segnalato 4 / 2018 Vol. VII° DANI DANIELA TAGLIAPIETRA

DANI

Segnalata da Francesco Chetta, Martha Gonzales, Mariarosaria Belgiovine, Elena Cicchetti, Giampaolo Tangari, Renato Natale Chiesa, Michel Verdant

Biografia Dani nome d’arte di Daniela Tagliapietra, artista autodidatta vicentina, presente da alcuni anni nel panorama artistico nazionale. Ha sempre cercato nella sua arte pittorica, una spazialità compositiva dalla timbrica calda, inserendo nella superficie dell’opera, un magico virtualismo pittorico, fortemente accentuato dalla sua particolare gestualità, evidenziando così, con semplici macchie e linee di colore inserite in un contesto dinamico, creando una sconfinata spazialità di segni, che scaturiscono dalla profondità del suo inconscio, e libertà espressiva, trovando così, consensi dall’osservatore delle sue opere. Presente in qualificate rassegne e fiere d’arte. Recentemente ha esposto le sue opere, ad Arte Vicenza, riscuotendo consensi critici. Recenti premi ricevuti per la sua costante ricerca artistica: Premio Biennale Leone d’Oro per l’Arte 2017 Venezia, Premio Artista dell’Anno 2017 Cesenatico, Premio Quadriennale Oscar dell’Arte 2017 assegnato a Montecarlo nel Principato di Monaco, Premio Grandi Firme dell’Arte Cesenatico 2018, Prize of the Critics, premio della critica 2018.

Dani “Flowers” acrilici su tela, cm. 60x80 2016

Prize of the Critics 2018

“La pittura dell’artista vicentina Daniela Tagliapietra, più conosciuta comunemente nel mercato dell’arte contemporanea, con il nome di “Dani” ci affascina per il singolare linguaggio carico di notevole astrazione, simbolica, una pittura che attraverso il caldo cromatismo della sua personale tavolozza, ci avvolge di magiche note introspettive, sconfinando in sinfonie naturalistiche, dai contorni ovattati di nostalgici ricordi. Per Daniela Tagliapietra, è essenziale il ricordo poetico della visione interiore dei suoi sogni, un magico mondo, circoscritto di neo simbolismo virtuale, che prende vita nelle sue performanti opere di astrazione visiva, momenti in cui, l’artista si lascia trasportare dalla sconfinata bellezza cromatica, e da sgargianti tasselli caleidoscopici, inseriti nell’opera.>> I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 62


Dani “Fonte zampillante” acrilici su tela, cm. 60x80 >> Un artista Daniela Tagliapietra, che dipinge con enorme amore, il magico mondo dell’astrazione, che la circonda. Dani ci descrive con le sue opere, attraverso particolari tasselli cromatici le recondite emozioni, della sua memoria, trasformando gli ornati compositivi, in caleidoscopiche visioni caratterizzate da vibranti intarsi, di forma e colori. L’intima gestualità formale dell’artista Dani, ci rivela silenti messaggi dal profondo del cuore, attraverso la sua personaltavolozza tonale, carica di luce solare, e splendenti cromie, che animano di profonda composizione l’ornato pittorico delle sue opere. La forza espressiva che emerge nella sua pittura, si avvale di suggestivi effetti cromatici, condotto attraverso un attento studio espressivo, della sintesi formale. Un percorso pittorico, che la nostra brava pittrice friulana Daniela Tagliapietra, conduce unicamente, nel voler liberare attraverso la pittura, le sue emozioni quotidiane, che brillano di un’incandescente luce solare. Francesco Chetta

Dani “Atomi” acrilici su tela, cm. 60x80 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 63


Dani “Infinity” acrilici su tela, cm. 50x70

Collezione privata

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 64 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 64


DANI

Dani “Incontri” acrilici su tela, cm. 60x80

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 65 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 65


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 66

Dani “Intreccio d’amore” tecnica mista e acrilici, cm. 60x80


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 67

Dani “Happy” acrilici su tela, cm. 70x50


Dani “Popoli e tradizioni” acrilici su tela, cm. 60x80

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 68


Dani “Viaggio” acrilici su tela, cm. 60x80

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 69


Dani “Spighe” acrilici su tela, cm. 50x70

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 70


Dani “Incanto” acrilici su tela, cm. 60x80

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 71


Segnalato 5 / 2018 Vol. VII° ATHOS FACCINCANI

FACCINCANI

Segnalato da Martha Gonzales, Francesco Chetta, Augusto Mori, Mariarosaria Belgiovine, Maurizio Gnali, Giampaolo Tangari “Nelle sue tele osserviamo quei caldi toni cromatici che ci avvolgono di infinite emozioni una stesura ricca di vibranti pennellate, quasi una sinfonia naturalistica di profumi e messaggi sensoriali, l’osservatore coglie dall’opera le stesse emozioni cui il maestro ha trasportato su di essa. Athos Faccincani il pittore più amato dagli italiani, per la sua energia comunicativa e la luce solare, che trasmette attraverso le sue opere, approda al suo linguaggio attuale di nuova figurazione avendo assimilato personalmente i vari risvolti negativi di una società dominata apparentemente da remota tranquillità emotiva, il suo filtro creativo gli permette di esternare nella sua pittura la gioia di comunicare, il silente risveglio interiore dove gli affanni dell’umanità scandagliano la nostra esistenza. Molte sue opere paesaggistiche testimoniano la sintesi poetica di una natura incontaminata, in perenne fioritura, un germoglio vitale, essenziale alla nostra quotidianità.” Francesco Chetta Editore

Athos Faccincani “Dove la luce emana poesia” olio su tela, cm. 80x90 Collezione privata I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 72


Athos Faccincani “Trionfo di un sogno, intorno a Santorini” olio su tela, cm. 80x90

Biografia: Il maestro Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio 1951. Negli anni 63-64, ancora tredicenne, inizia a frequentare lo studio del Maestro Pio Semeghini; frequenta poi le scuole tecniche ed è sempre più presente, intorno agli anni 67-69, negli studi veneziani di Novati, Gamba, Seibezzi. Scriveva Cesare Marchi: “…per accontentare la madre che, come tutte le madri, sognava per lui una quieta professione borghese, s’iscrisse all’istituto per ragionieri. Si alzava alle quattro, per fare i compiti. Il pomeriggio lo consacrava alla pittura frequentando lo studio del vecchio Semeghini e quando si diplomò a pieni voti e già la mamma trafficava per trovargli un posto in banca, le procurò un altro dispiacere correndo a Venezia, a iscriversi all’Accademia delle belle arti. Le sue tele, in un indirizzo artisticamente rivolto all’enigma del sentimento umano, ai suoi drammi e alle sue contraddizioni, riassumono colori melanconici e sofferti nella rappresentazione di figure impegnate.

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 73


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 74


ATHOS FACCINCANI “Gioco di luce e colori a Santortini” olio su tela, cm. 60x100

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 75


Athos Faccincani “La luce del tramonto in provenza” olio su tela, cm. 70x60

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 76


Athos Faccincani “Nell’incanto di Capri, il nostro incontro” olio su tela, cm. 70x60

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 77


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 78


ATHOS FACCINCANI “Poesia a Venezia, fra luce e riflessi, e piccioni di sempre” Olio su tela, cm. 90x180

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 79


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 80


ATHOS FACCINCANI “80 X 120 La barca rossa racconta, di un sogno intorno ai faraglioni” olio su tela, cm.80x90

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 81


Segnalato 6 / 2018 Vol. VII MIRKO RONCELLI

RONCELLI

Segnalato da Martha Gonzales, Candice Zhang, Michel Verdant, Mariarosaria Belgiovine , Giampaolo Tangari, Francesco Chetta, Elena Cicchetti “Un artista Mirko Roncelli, che ci trasmettere attraverso le sue candide opere molte profonde emozioni, un artista che dona all’opera, tutto il profondo accanimento per l’arte contemporanea. I valori principali che osserviamo, sono di buon equilibrio compositivo, e tonale, quasi a voler sussurarci delicatamente le sue memorie. La sua tavolozza è essenzialmente monocromatica, per i giusti valori introspettivi del suo fugace pensiero, con inserti cromatici di forte tonalità, così da creare zone enigmatiche di reconditi pensieri, tasselli che osservati con giusto tono di lettura, ci conducono ad attente riflessioni meditative, ciò che appunto il nostro bravo artista Roncelli volutamente ci vuole narrare. Ho avuto modo di vedere le sue opere, lo scorso anno nel corso di Art Monacò 15, e l’impatto emotivo che riscontrai, fu veramente di mio personale godimento, un armonia compositiva, letteralmente sintetizzata attraverso stesure tonali di grande effetto visivo, complimenti al nostro Maestro Roncelli.” Martha Gonzales Montecarlo

Biografia Mirko Roncelli è nato a Bergamo nel 1957 e vive a Villa d’Almè (Bergamo). Ha conseguito il diploma di Laurea in “Stylist Engineer” presso l’Università dell’Automobile di Modena e la Laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Esercita la libera professione come Architetto, spaziando dall’edilizia privata alla progettazione di opere pubbliche, all’arredamento di interni ed al design. Ha insegnato in scuole pubbliche e private in materie tecniche e Artistiche. La sua pittura è carica di emotività e sensazioni molto profonde; i colori si trasformano in emozioni e sentimenti, stati d’animo che si penetrano e ci suggestionano attraverso cromatismi a volte esasperati. Leggere un’opera del Roncelli è come leggere una poesia e proprio in questo senso bisogna accostarsi all’arte di questo artista così ben apprezzato dalla critica e dal pubblico più attento. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private e di Enti Pubblici in Italia e all’estero. Ha partecipato a numerosi concorsi, mostre personali e collettive, nazionali ed estere, ottenendo ottimi successi di critiMirko Roncelli “Forse” acrilici su tavola, cm. 40x40 2017 ca e di pubblico. Tra queste: Bergamo, Salsomaggiore, Padova, Rimini, S. Margherita Ligure, Firenze, Brescia, Parma, Busto Arsizio, Milano, Varese, Vicenza, Calabria, Sicilia, Milano, Ferrara, Treviso, Modena, Venezia, Torino, Budapest, Stoccolma, New York, Montecarlo, Nizza, Cannes, Torino, Palermo, Tenerife, Playa de las Americas, Lanzarote, Tokio, Japan, Noumea - Nuova Caledonia. L’Artista è molto apprezzato in Francia, in particolare sulla Costa Azzurra dove ha ottenuto numerosi Premi e attestazioni. Molte sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. . Recentemente nel mese di settembre 2017, nella prestigiosa cornice del Principato di Monaco - Montecarlo Bay, Mirko Roncelli riceve il prestigioso Premio Oscar per le Arti Visive, e il recente Premio editoriale “Prize of the Critics 2018” assegnato per la sua valente e costante ricerca artistica. I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 82


Mirko Roncelli “Un po di me” acrilici su tela, cm. 100x100 2017 collezione privata Fiere e Saloni d’arte Art Monacò, Arte Innsbruck, PaviArt, Immagina, Contemporanea, Arte Padova, Arte Bergamo, Arte Genova, Arte Cremona, Arte Padova, Arte Bergamo, Arte Cremona, Arte Parma, Contemporanea, Vernice Art Fair Forl, Vintage Reggio Emilia, Arte Piacenza, Contemporanea Forlì, Arte Cremona, personale Arte Genova, Arte Forli Cesena, Arte Padova, Expo Art Nice, Salon Mediterranèe Mandeliu La Napoule Cannes, Art Tentation Villefranche sur Mer, Les Artistes dans La Cote d’Azur NIce. “Excellent travail de l’artiste Roncelli, une peinture qui doit être comprise avec la méditation attentive, afin de saisir le jus vital de son imagination.” “Ottimo lavoro svolto quello dell’artista Roncelli, una pittura che va compresa con attenta meditazione, per coglierne il succo vitale della sua fantasia.” Candice Zhang Art - Art Monacò 2016 Nelle opere di Mirko Roncelli, ogni forma rievoca reconditi silenzi del passato, frammenti di vita che attraversano gli spazi della memoria, di un diario rivelato con intima gestualità attraverso una dottrina personale adagiata sulla tela, percepibile con grande armonia, sia nella forza degli elementi costruttivi del piano dell’opera, che nella spazialità dell’armonia tonale, il tutto con eleganza tonale e sensibilità di vero artista. Jean Charles Spinà Nice Studio Via Mazzini, 23 24018 Villa d’almè (Bg) Tel. 035 544685 www.mirkoroncelli.it I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 83


Mirko Roncelli “Anime vaganti” acrilici su tela, cm. 100x100 2017

Le sue composizioni pittoriche suggeriscono un impulso materico ricco di emozioni, impresse nel monocromatismo. E' una descrizione della memoria, dell'inconscio, dell'emozione, e si identifica attraverso una stesura geometrica, dai sintetici accostamenti, in grado di raccontarci del mondo onirico espresso dalla sua creatività. Mariarosaria Belgiovine Essenziali atmosfere tonali, vibrano con il suggerimento delle frasi informali. Una serie di opere dove il colore da’ forma ai suoi gesti evocativi, dal suggestivo effetto nei contrasti cromatici. Jean Charles Spinà “Roncelli ci trasporta in una silente dimensione dove la metafisica visione personale, trova infinite vie di lettura delle sue composizioni informali. Un arte espressa oggettivamente con sicura determinazione, e ben interpretata, abilmente scandita dalla sua elegante gestualità sobria di minimalismi avanguardisti.”. Maurizio Gnali“

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 84


Mirko Roncelli “Pochi appunti” acrilici su tela, cm. 150x150 2017

Mirko Roncelli “Red Carpet” acrilici su tela, cm. 80x120 2016

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 85


“Mirko Roncelli, è un artista di sicuro linguaggio informale, che ci concede di leggere nelle sue opere, i suoi sentimenti, le sue emozioni. Un cromatico mondo irreale, dove scopriamo la sua personale gioia e accanimento verso il meraviglioso mondo dell’arte” Giampaolo Tangari “Capacità di esaminare ed esternare i propri sentimenti con la gestualità cromatica sobria, che cattura ogni percezione emotiva della realtà che lo circonda. Le sue opere sono testimonianza di ricordi, di emozioni e sensazioni vissute e filtrate da messaggi intimi, dal linguaggio pittorico essenziale e personale. Mirko Roncelli delinea la descrizione dei suoi ricordi con vibranti spazi geometrici, dinamizzando gli accostamenti con strutture che valorizzano stati esistenziali del suo mondo creativo. “ Mariarosaria Belgiovine Protagonista assoluto delle tele del maestro Roncelli sono il contrasto bianco/nero, vera e propria materia cromatica, vibrante e luminosa. Il Neo Espressionismo Astratto crea in questo artista maestri come Rothko, Burri ed il grande informale Vedova. L’aforisma di Rothko sembra essere calzante per il suo operare: “Noi siamo per la forma ampia, perché essa possiede l’impatto dell’inequivocabile. Noi desideriamo riaffermare la superficie del dipinto.” Mirko Roncelli stende il colore di spessori diversi da zona a zona; le superfici si dispongono liberamente nello spazio pittorico dando l’impressione che gli elementi avanzino o arretrino al nostro sguardo. Le forme sembrano galleggiare, scaturenti dalla stessa superficie, di modo che l’occhio umano percepisca il bicromatismo come impossibili a compenetrarsi. In questo tipo di pittura sono da sottolineare i valori percettivi, ed anchestimolazioni emotive e inconsce. Il bianco assume l’aspetto di un bagliore o addirittura di una teofania, cioè di un’apparizione del divino attraverso la luce. Come direbbe Rothko: “Mi interessa esprimere le emozioni umane fondamentali, tragedia, estasi, destino.” Federica Pasini “Je suis très heureux de votre exposition, une bonne recherche avec beaucoup de travail, pour cette ouvre que sont l’expression de votre anime. Je espère de vous rencontre à la prochain manifestation en Italie et en France, pour regardè votre nouvelle travaille. Avec mes felicitation” Gerard Argelier

“Un manierismo concettuale ben calibrato nell’accostamento cromatico, le cromie tonali si succedono senza ripensamenti, creando liriche trasparenze materiche e cromatiche. Maurizio Gnali

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 86


Mirko Roncelli “Quasi per caso” acrilici su tela, cm. 100x120 2017

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Mirko Roncelli “Appunti di una vita” acrilici su tela, cm. 120x120 2016 “Masse materiche e fugaci linee cromatiche, con meditata stesura gestuale, creano una liricita’ espressiva senza pari. Nelle opere di Mirko Roncelli, le masse tonali e il gesto sono tradotti con sapiente e bilanciato equilibrio cromatico sia nella forza espressiva che emotiva. L’armonia della composizione risulta ben elaborata, grazie al personale gusto del colore, evidenziato con pochi ma incisivi elementi che rendono chiaramente leggibile l’emozione espressa. Creazioni quelle di Roncelli, che attirano la visione dell’osservatore, quasi obbligandolo, a scavarne il mistero custodito nei ricordi e sentimenti dell’artista”. George Pali

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 88


Mirko Roncelli “Momenti” tecnica mista, acrilici su tela, cm. 100x100 2016 L'intima visione che riscontro nelle opere di Roncelli, e' scansita dalla profonda ricerca condotta con profonda passione per l'arte. Mirko Roncelli evidenzia essenzialmente la purezza della materia; una monocromaticità essenziale e abilmente adagiata sulla tela, che gli permette di rappresentare un'astrazione informale dei campi espressivi della composizione. Un'accurata ricerca stilistica che tende al raggiungimento dell'isolamento cromatico. La gestualità artistica di Roncelli è all'insegna della libertà e linearità, un'eleganza tonale di volumetrie ben rappresentate, equilibrate sia nel segno che nella quinta prospettica della composizione. Roncelli conduce la sua espressione stilistica, seguendo un percorso personale, collocandolo allo stesso tempo ai vertici delle Avanguardie Storiche e dell'Astrattismo. Lorenzo Piemonti

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 89


Mirko Roncelli “Spettatori” tercnica mista e acrilici su tela, cm. 80x120 2016

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 90 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 90


Mirko R O N C E L L I “Mirko Roncelli è un valido artista, che con il suo personale cromatismo astratto, ci parla dei suoi ricordi, delle sue emozioni vissute, e visivamente tradotte dalla sua fantasia artistica. Riscopriamo nelle sue opere, un’elegante gestualità, nei punti focali della composizione, descrivendoci attraverso delle masse materiche monocromatiche, una giusta sintesi geometrica, che valorizza tutto il dinamismo dell’opera. La sua arte incisiva, è singolare, conrisvolti interirori comunicativi, che conduce l’osservatore ad una attenta meditazione “spirituel.“ Bonne travaille Mirko! Michel Verdant Galerie Victorie Cannes

“Mirko Roncelli ci descrive il suo recondito mondo, i suoi ricordi, le sue emozioni con vibrante gestualità, delineando con accesse campiture geometriche, la dinamica strutturale dell’opera. La sua “verve creativa” gli permette di dialogare intimamente con l’osservatore delle sue superlative composizioni pittoriche, descrivendone emozioni e stati d’animo interiori.“ Mariarosaria Belgiovine

www.mirkoroncelli.it I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 91 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 91


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Segnalato 7 / 2018 Vol. VII° DOMENICO SAVOLDELLI

SAVOLDELLI

Segnalato da Mariarosaria Belgiovine, Elena Cicchetti, Giampaolo Tangari, Gerard Argelier, Michel Verdant

Biografia Domenico Savoldelli è nato a Clusone (BG) nel 1952, vive e lavora a Milano. Savoldelli con le sue opere, rappresenta la creatività e artigianalità spiccatamente italiane mescolate con maestria all’approccio anglosassone della gestione dei processi e delle lavorazioni. Le sue opere sono curate fino all’ultimo dettaglio con particolare attenzione all’unicità e originalità. Oltre la realizzazione di opere esclusive, Savoldelli collabora con architetti e aziende partner per lo studio di soluzioni personalizzate realizzando finiture e utilizzando materiali esclusivamente Made in Italy. Questo aspetto è molto apprezzato anche all’estero, in modo particolare in Russia e negli Emirati Arabi dove uno stile classico e tradizionalista si sta orientando sempre più verso progetti moderni senza rinunciare alla preziosa artigianalità italiana. “Innovazione e ricerca, sono le basi salienti, che il nostro artista Savoldelli, ha condotto con meticolosa cura, nella sua costante ricerca. Le sue opere sono frutto di attenta e meticolosa realizzazione, che rappresentano il suo ancestrale mondo pittorico, descritto dal suo ineguagliabile linguaggio artistico, quale protagonista di una ricercata consapevolezza nel saper tradurre attraverso sgargianti forme creative, tralasciandone i particolari, ma essenzialmente, enfatizzarne la visione finale dell’opera. Un connubbio compositivo, focalizzato essenzialmente da caleidoscopici tasselli di brillante materia, che degnamente esorcizzano le cromie formali, ricche di intarsi luminosi, e accostamenti di nobile materia; la foglia oro e d’argento, presente inequivocabilmente in tutte le sue opere. Una giusta sintesi espressiva quella del maestro Savoldelli, che ci trasmette, gioia e energia comunicativa, con sconfinate note di percepibile armonia delle cromie tonali, dandoci l’impressione che i soggetti raffigurati, si muovino al nostro sguardo. Il tutto con eleganza tonale e sensibilità di vero artista. Francesco Chetta “L’arte di Domenico Savoldelli, è calda e cromaticamente contemplativa, riesce a coinvolgere l’osservatore, comunicandogli con reale composizione tecnica, abilmente raffigurate, dalla sua particolare materia utilizzata. La sua pittura, è contornata da ironiche visioni, sentimenti ed emozioni, con grande sensibilità comunicativa, rendondoci così partecipi alla gioia, della vita” Giampaolo Tangari

Domenico Savoldelli “Maschere” foglia oro e argento, cm. 65x54 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 94


Domenico Savoldelli “Inverno” foglia oro e argento, cm. 65x54 “Giusto equilibrio cromatico nel comporre la sue opere. Domenico Savoldelli, con il suo personale stile artistico, ci conduce a visionare delle stupende opere, frutto della sua fantasia, un linguaggio tecnico espressivo, mai osato da altri artisti” Elena Cicchetti

Studio: Via Belluno, 6 20030 Senago (MI) Contatti: Tel. + 39 02 990 56 096 Cell. +39 335216423 info@savoldellimilano.com Professional Website www.savoldellimilano.com I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 95


Domenico Savoldelli “Bassorilievo rifinito in foglia oro” cm. 35x28

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 96


Domenico Savoldelli “Danza e musica” foglia oro e argento su tela, cm. 120x80 (opera centrale del trittico, misura totale, cm. 120x160)

“Un’artista Domenico Savoldelli, che ha sempre prediletto il lavoro manuale. Le sue eleganti e raffinate opere, sono unicamente eseguite con ricercati materiali, non comuni pittoricamente, utilizza infatti prevalentemente la finitura con foglia oro e argento pura, creando così un particolare effetto cromatico, un linguaggio unico e realista, sia nei contrasti, che nella composizione delle masse tonali. Un segreto tecnico che gelosamente custodisce, e non rivela mai, questa sua arte pittorica, resta pur sempre quell’ evocazione di puri sentimenti emotivi, che sconfinano in purezza della forma e del colore.” Michel Verdant

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 97


Domenico Savoldelli “Manichini” foglia oro e argento, su tela, cm. 65x54

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 98


Domenico Savoldelli “Manichini e ombrelli” foglia oro e argento su tela, cm. 65x54

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 99


Domenico Savoldelli “Ragazza con le ali” foglia oro e argento, su tela, cm. 54x54

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 100


Domenico Savoldelli “Ragazza messicana” foglia oro e argento su tela, cm. 54x54

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 101


Domenico Savoldelli “Spazzacamino” foglia oro e argento, su tela, cm. 65x54

“Il nostro artista Domenico Savoldelli, impavido condottiero e ricercatore di nobili visioni, ci trasporta attraverso la lettura delle sue performanti opere d’arte, in un ineguagliabile introspezione di innovativi linguaggi artistici. Una ricerca quella di Domenico Savoldelli, condotta con particolare riguardo al Design, attività svolta con la sua professione per lunghi anni, al fianco di grandi nomi della moda e del design. Domenico Savoldelli ha saputo ben tradurre attraverso il suo personale linguaggio artistico, lucenti e nobili forme creative, donandoci attraverso la singolare contemplazione meditativa, una ricca visione finale dell’opera coposta. Nelle sue possiamo notare singolari inserti materici, che donano all’opera osservata, una calda visione della composizione realizzata, quale dettaglio espressivo tra giusta sintesi di cromie formali, e messaggio trasmesso, donando all’opera stessa, luminescenti messaggi emozionali. In particolare il nostro bravo maestro Savoldelli, dedica molta attenzione all’uso della materia, utilizzando esclusivamente, solo foglia oro e d’argento pura, che a loro volta, impreziosiscono ancor più la visione dell’opera stessa. Flowerterry Tedeschi

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 102


Domenico Savoldelli “Autoritratto” foglia oro e argento su tela, cm. 54x54

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 103


Segnalato 8 / 2018 Vol. VII° PETER HIDE

PETER HIDE

Segnalato da Kandice Zhang Art, Francesco Chetta, George Pali, Mariarosaria Belgiovine, Elena Cicchetti, Maurizio Gnali Charlotte Ritzow, Jean Charles. Spinà, GP. Tangari, GP. Curti “Peter Hide, Artista contemporaneo che riesce senza distorsione alcuna, a comunicare con un linguaggio “Neo Pop”, percettivamente realistico, identificando i valori oggettivi del denaro, in una società perseguitata dal continuo rincorrere effimere illusioni di lucro, dal comando supremo del potere della ricchezza, e dalla corsa all’oggettivo benessere motivato dalle agiatezze guadagnate anche senza scrupolo alcuno. Il denaro è potere! il denaro diventa sistema di vita, che ci permette uno status dal quale poi è difficile liberarsi......., ma per Peter Hide il denaro, è solo fonte di ispirazione, tradotto a pura energia espressiva, e a mezzo di dialogo, accusa, meditazione e concretizza il suo ruolo di portavoce mediatico, liberando l’oggettivo denaro dal suo ruolo per antonomasia, costringendolo a diventare consapevole protagonista, rivoluzionando la sua identità, offrendogli così un’ottima occasione di riscatto verso l’umanità soffocata dallo “Spread” Mariarosaria Belgiovine

...”Soldi, soldi, soldi: da sempre rappresentano la fame dell’uomo. Per alcuni averne tanti per spenderli, per altri per conservarli come trofeo di vittoria. Franco Crugnola, battezzatosi in arte Peter Hide – 311065, cerca di sdrammatizzare: il suo lavoro artistico io lo vedo come un invito ad allontanare le preoccupazioni, a prendere la vita senza darsi troppi fastidi e queste sue intenzioni sono da accogliere con entusiasmo per vivere al meglio.”... Luigi Piatti

SKULL+FLOWER tecnica mista e banconote su cartone cm 100x100x4 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 104


TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING

Non voglio rappresentare graficamente o pittoricamente la povertà, la violenza fisica o psicologica, il degrado ambientale, ma neppure la bellezza generata solo ed unicamente dalla manipolazione della ricchezza, la sensazione di potenza quasi divina ed il sogno di felicità, ma voglio far riflettere su che cosa genera ciò per cui tutti noi ci affanniamo e spesso viviamo. Per questo utilizzo come “materia pittorica” non i colori o la grafia, ma le riproduzioni di banconote stesse, che scelgo con cura, soffermandomi sulle valute che maggiormente evocano in me l’immagine della potenza economica e del sistema capitalistico (Dollari Americani, Euro, Franchi Svizzeri) e lo “accumulo”, in un gesto che fa parte ormai della nostra vita quotidiana. E’ proprio in questo momento, dove tutto appare razionalmente controllato che affiora in me il gesto di ribellione: lo accartoccio volutamente, quasi in un gesto di sopraffazione e di rivincita interiore, e lo metto in scatola, quasi come un prodotto commerciale, a proteggermi dalla sua influenza, e in modo tale da creare uno spazio di distanza e di riflessione tra me e ciò che rappresenta “lui”. Ed allora ritorno con la mente a tutto quello che i reliquiari mi ricordano, alla devozione che hanno suscitato o suscitano ancora in noi, alla loro capacità di evocazione del potere divino. Allora penso che farò della mia opera una sorta di reliquiario primordiale, di legno, fatto anche a mano, come veniva anticamente fatto e per il gioco degli opposti gli appongo la mia impronta, per ricordare che in questo reliquiario non c’è nulla di divino, ma solo la debolezza dell’uomo. Lo chiudo con del materiale trasparente, proprio come in un reliquiario prezioso, come in una vetrina in cui il prodotto esposto è ambito da tanti, ma anche come in uno scrigno, verso un cammino pericoloso che stiamo percorrendo e per enfatizzare il “mal scritto” e quanto tutto può negare l’apparenza delle cose, gli dichiaro con un carattere volutamente spigoloso il mio amore ed il mio proselitismo”.

Peter Hide “To love money, over everything! 500” tecnica mista e banconote su tela, cm. 50x50x2,5 2016 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 105


Biografia Peter Hide è il nome d’arte dell’architetto Franco Crugnola che deriva dall’ossimoro tra Peter Pan (noto sempiterno bambino buono) e Mr. Hyde (la parte brutale e “cattiva” del Dottor Jekyll). I due nomi hanno la stessa notorietà e rappresentano il primo il bene, l’innocenza, la purezza e la bellezza, il secondo il male, la cruenta e la forza bruta. Come nel romanzo di R. Stevenson ove la lotta impari che oppone il bene e il male tra Jekyll a Hyde, mette in gioco temi di grande suggestione, la metamorfosi e il doppio, lo specchio e il sosia, fino a toccare le corde più segrete e inconfessate dell’animo umano, cosi l’artista cerca di ricreare il male che può prevaricarci attraverso un’immagine allegra e scanzonata. L’artista cerca di rappresentare attraverso immagini che fanno parte del nostro vivere quotidiano, ed apparentemente concilianti, gli opposti che esse stesse rappresentano, e di aprire nella mente dello spettatore che vorrà approfondirne la lettura, una porta immaginaria verso il pericolo della soprafazione dell’effimero. In una società contemporanea, dove tutto è misurabile dal denaro, e dove spesso si ha la sensazione che non solo il materiale ne sia soggiogato, ma anche l’immateriale, la parte più unica che contraddistingue l’individuo, il denaro, ha per Peter Hide - 311065 il valore simbolico di rappresentare il pericolo di una vasta decadenza culturale, e per opposto il degrado che la sua mancanza ne produce.I suoi lavori non vogliono rappresentare graficamente la povertà, la violenza fisica o psicologica, il degrado ambientale, ma neppure la bellezza generata solo ed unicamente dalla manipolazione della ricchezza, la sensazione di potenza quasi divina ed il sogno di felicità, ma vuole far riflettere su che cosa genera ciò per cui tutti noi ci affanniamo, viviamo e a volte moriamo: Il denaro.

“Nove Monocromi, cm. 20x20x6 cad I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 106


Bin full, of dollar

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 107 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 107


PETER HIDE I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 108


“MONOCROMO ROSA EURO” tecnica mista su tela montata su tavola, cm. 60x45x4 2014 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 109


“NEGAZIONE” yuta su tavola, con banconote fac simile, cm. 35x50x4

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 110 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 110


PETER HIDE I suoi lavori sono eseguiti su ritagli di tele grezze, senza spessore alcuno, o tele montate su spessi telai che fanno da supporto a scritte, didascalie e a volte ulteriori figure che soverchiano l’ordine dello stesso quadro. I telai sono da lui eseguiti personalmente, in modo grezzo, irregolare, a volte cucendo le tele, assemblando ritagli, unendo legni. Le tele in siffatta maniera enfatizzano il “mal fatto”, o meglio in questo caso il “mal scritto” e ancora una volta contravviene in antitesi la forma del quadro classico (regolare, ben fatto da incorniciare in modo regolare) a quanto appunto scritto: il tutto nega l’apparenza, il tutto è il contrario di tutto, quello che sembra e il suo opposto. Nel 2011 ha tenuto una Mostra personale presso la galleria Orler di San Martino di Castrozza (TN).

Referenze: Casa d’aste Meeting Art - Vercelli, Biancoscuro Magazine, Arte Collezionismo Annuario d’arte Per informazioni: peterhide.311065@gmail.com

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 111 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 111


Peter Hide “To Love Money over everything” tecnica mista e banconote su tela, cm. 50X50x5 2016

...Di Peter Hide mi interessa l’ironia sul concetto del denaro e le teatrali performance... “bagno di soldi” tematiche largamente elaborate ...con personale fantasia creativà. Lorenzo Piemonti I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 112


Peter Hide “To Love Money over everything” tecnica mista e banconote su tela, cm. 50X50x5 2016

Peter Hide “SKULL “ tecnica mista su banconote fax simile, cm 50x35 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 113


Isabella Rigamonti frequenta il Liceo Artistico e consegue la laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Il suo lavoro è una rielaborazione concettuale e gestuale in cui la fotografia da lei scattata, non ritoccata, viene presentata in bianco e nero con delle sovrapposizioni di parti della stessa fotografia a colori. Le parti della fotografia a colori di cui il rilievo è visibile vivono all'interno dell'opera di vita propria, in quanto realizzate attraverso forme inusuali o geometriche, ma tuttavia riescono ad individuare una dimensione differente, dove in virtù del fatto di essere a colori, vanno a modificare il percepito dell'opera stessa. L’artista presenta due chiavi di lettura originali, una di natura più formale, data dalla coesistenza della fotografia scattata in bianco e nero con delle forme di colore sovrapposte, ed una di natura più concettuale in cui il momento della creazione dello scatto ed il messaggio che l'artista vuole ironicamente evidenziale emerge. Di conseguenza l'opera perde una connotazione spazio/ temporale precisa, e appare sospesa in un divenire dove la percezione della luce rende reale l'illusione e l’illusione estremamente reale.

Isabella Rigamonti “INTRECCI” foto in BN con inserti a collage di foto a colori

www.isabellarigamonti.blogspot.it

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 114 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 114


ISABELLA RIGAMONTI

Isabella Rigamonti “GEOMETRIE URBANE” foto in BN con inserti a collage di foto a colori

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 115 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 115


Segnalato 9 / 2018 Vol. VII° GIACOMO ROSSI

ROSSI

Segnalato da Mariarosaria Belgiovine, Giampaolo Tangari, Jean Charles Spinà, Michel Verdant, George Pali

Biografia Giacomo Rossi è nato a Sassuolo il provincia di Modena nel 1944, dove vive e lavora. Diplomatosi all’istituto tecnico industriale F. Corni di Modena, negli anni ‘80 frequentando per passione l’ambiente artistico dove ha modo di conoscere artisti contemporanei, che influenzeranno positivamente il suo percorso artistico creativo, conte- Giacomo Rossi “Scorcio di pianeta” tecnica mista, su tela, cm. 40x50 2016 stualmente liberando le sue recondite emozioni che svilupperà con grande libertà compositiva nelle sue opere, elaborate con tanta singolare creatività. Per Giacomo Rossi la materia cromatica risulta essenziale nella realizzazione formale di un opera astratta. L’artista confrontandosi sempre più con la critica che ne avvalla positivamente il suo operato, è presente a importanti rassegne e manifestazioni artistiche, partecipa a mostre collettive ed importanti personali in varie città italiane. Ricordiamo le sue personali svolte in Germania e Spagna. Nel 2013 ha esposto su invito alla 1° edizione d’arte contemporanea Monaco Art Expò - Montecarlo Principato di Monaco, riscuotendo apprezzamenti dalla critica specializzata per il personale mondo pittorico. Presenze nelle Fiere: Arte Padova 2012, 2014, fiera di Forli Vernice Art Fair 2012 2013, 2014, 2015, Arte Cremona 2014, 2015,2016, 2017, Immagina fiera di Reggio Emilia 2013, 2014, 2015, Contemporanea Forlì 2013, 2014, 2015, 2016, Arte Genova 2014, 2015, 2016, Arte Padova 2015, 2016, Art Monacò la fiera dell’eccellenza della Costa Azzurra, 2015 - 2016, Arte Piacenza 2017, Fiera Contemporanea Forli 2017, Primo premio per la sua ricerca artistica, al concorso delle Arti visive svolto a Kirkland WE alla Ocean Gallery settembre 2016 Artista insignito di numerosi riconoscimenti per la sua grande fantasia, e personale linguaggio pittorico. Giacomo Rossi “Metamorfosi” tecnica mista, cm. 50x70 2008 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 116


Giacomo Rossi “Saturno” tecnica mista su tela, diametro cm. 45 2017

Giacomo Rossi “Il percorso del pensiero” tecnica mista 50x70

“Scopriamo nell’artista Giacomo Rossi, una lirica poetica espressiva, che attira l’osservatore per la sua indiscussa gestualità informale nelle sue opere. Una pittura ricca di formule astronomiche, e messaggi interiori, con materiche sequenze tonali dissolte nell’area plastica dell’opera. Una ricerca ben equilibrata quella di Giacomo Rossi, condotta con molta seria applicazione, e libertà gestuale congenita nell’artista per rigore di vero amore verso la sua passione. Ciò ci permette di osservare sulla tela, le sue emozioni, le sue memorie, i suoi ricordi, tutto ciò che amorevolmente, egli custodisce nel suo cuore, come intimo diario. Una sintesi cromatica perfettamente bilanciata e dosata nella stesura della materia, di chiaro linguaggio informale, dove l’artista Giacomo Rossi, ci comunica infiniti messaggi cromatici, con perfetta armonia, compositiva, suggellata dalla propria energia creativa”. Candice Zangh Art Montecarlo 2016

Studio Via Orazio Vecchi, 2 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536 870752 cell. 348 9000249 Mail rossigiacomo44@hotmail.it I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 117


Giacomo Rossi “Mercurio” tecnica mista su tela, cm. 90x120 2017 il pianeta più vicino al sole, spesso si può vedere all’orizzonte orientale o al tramonto occidentale, il resto è fantasia

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 118


“Mercurio” I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 119


“Atmosfere cromatiche, visioni da Big-Bang, l’astrazione pittorica di Giacomo Rossi si concentra in un linguaggio gestuale tipico dell’arte contemporanea grazie a suo istinto creativo influenzato dai grandi maestri del 900. Una pittura quella di Giacomo Rossi esternata con ritmica stesura pulita e tonalmente dosata, ampie campiture tonali si susseguono nel tornado creativo dell’artista, placando così la sua sfrenata emozione pittorica. L’arte di Giacomo Rossi ci concede la visione della sua totale consapevolezza della libertà creativa d’artista, sino allo sfaldamento esplosivo astratto/informale, una linea espressiva, racchiusa gelosamente nel suo intimo diario immaginario: un libro autobiografico di storie di navigati pensieri, dalla poliedrica dualità formale, con trasparenza visiva di assoluta chiarezza contenutistica, che denota valore iconografico, cultura ed essenzialmente estetica compositiva.“ Maurizio Gnali Premio Biennale 2013 Visual Arts Venezia “Un artista Giacomo Rossi, che apprezzo molto per la sua spiccata astrazione dei suoi pensieri. Ho avuto modo di scoprire la sua meravigliosa arte, nel corso di un esposizione svolta a Vieste, e ritengo personalmente valida, sul piano compositivo la sua personale ed unica ricerca pittorica. Nelle sue performanti opere si avverte tutta la sensibilità di un grande artista, una gestualità di forte impatto visivo, che delinea un percorso di studio e ricerca, condotto con sicura professionalità. Un mondo pittorico quello del nostro artista Giacomo Rossi, che attraverso il suo messaggio visivo, ci conduce attraverso la lettura delle sue opere, a scoprire il meraviglioso e sconfinato spazio cosmico” Giampaolo Tangari

Giacomo Rossi “Guardando all’insù” tecnica mista su tela, cm. 80x90 - 2017 L’operato di Giacomo Rossi è assimilabile all’Espressionismo dell’area statunitense, infatti l’artista è concentrato sulle dinamiche psicologiche, in stretta prosecuzione dell’arte del dopoguerra. L’artista sembra infatti con le sue eclissi dare un’intuizione di morte, ma ad attenta fruizione si notano colorati fiori, quasi nati dall’orrore di una realtà trasmutata e trasmutabile in accezione positiva. Il dato reale è trasfigurato in una densità cromatica; tonalità scure appena illuminate da improvvisi accenti vivaci viola, gialli, rosa su un fondale dorato come un’esplosione molecolare, un prossimo Big-Bang attuato da un sole nero. L’opera attrae lo sguardo dello spettatore in un percorso senza possibilità di catarsi. Un’esplosione nella psiche umana, in un linguaggio quasi purificatorio, liberatorio da qualsiasi sovrastruttura intellettuale. Federica Pasini I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 120


Giacomo Rossi “Galassia n. 3” acrilici su tela, cm. 70x100 - 2015

Giacomo Rossi “Omaggio a Schifano” tecnica mista, cm. 70x90 anni 80 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 121


Giacomo Rossi “Marte” tecnica mista materica su tela, cm. 80x120 2017

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 122 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 122


GIACOMO ROSSI

“Marte”

I Segnalati di Arte 2018 Vol.VII° VII°pag. pag. I Segnalati 2018 Vol. 123123


Giacomo Rossi “Paesaggio contemporaneo” acrilici su tela, cm. 90x90 2016 Giacomo Rossi artista di grande talento, nelle sue tele si osserva l’universo creativo, scandito dalla sua personale e decisa gestualità pittorica, Rossi ci comunica con i suoi lavori, la sua libertà di vero artista, fuori da comuni compromessi commerciali contemporanei. Rappresentare un paesaggio o una fugace emozione per Rossi significa inserire attraverso la materia, il suo linguaggio caratteriale, ottimo l’accostamento tonale, i tagli di luce, e il ritmo compositivo, con aperture tonali ben accostate, valorizzando l’opera. Il suo recente ciclo dedicato all’eclissi lunari, evidenzia la sua già accennata libertà compositiva, oltrepassando i valori accademici. Quindi un artista informale/avanguardista, ma allo stesso tempo concettualmente realista. La mera rappresentazione oggettiva di una semplice barchetta o di un banale elemento, non emozionano il nostro artista, che concentra la sua ricerca verso spazi figurali ben più ideologicamente rappresentati con la sua grande fantasia pittorica. George Pali I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 124


Giacomo Rossi “Contemporaneità” tecnica mista, cm.70x100 2015 “Nelle opere di Giacomo Rossi si avverte quella lirica sensazione concettuale dominata dalla pura informalità astratta, sconfinando oltre i canoni accademici dell’astrattismo pittorico. Rossi crea nelle sue opere ornati materici sublimati dalla sua libertà gestuale, inserendo nel contesto prospettico dell’opera il suo messaggio emozionale scandito con timbri - cromatici abilmente stesi con la tecnica del “Dripping” evidenziandone i primi piani con valide campiture dai toni accesi e fortemente contrastati. L’espressione materica che possiamo notare ne genera forza e struttura alla ritmica visiva dell’opera; ed è essenziale per l’artista Rossi, per comunicarci i suoi reconditi sentimenti e concetti riflessivi conducendo l’osservatore a condividerne questi valori. Giacomo Rossi prosegue abilmente il suo incondizionato cammino nel suo mondo informale, pur restando legato ai valori di profonda abnegazione per la sua professione.” Francesco Chetta

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 125


Segnalato 10 / 2018 Vol. VII° ALESSANDRO MASERA

A-MASERA

Segnalato da Candice Art, M. Belgiovine, G. Pali, J. C. Spina, O. Albot, G. Curti, Francesco Chetta, G. Tangari, Flower Terry Tedeschi. Biografia A-Masera, nome d’arte di Alessandro Masera, è nato a Piacenza nel Luglio 1976 da sempre appassionato di forma artistica, si avvicina alla pittura non ancora maggiorenne fino al periodo in cui frequenta la facoltà di architettura presso il politecnico di Milano. Raggiunta la consapevolezza che la rigidità progettuale non permette di appagare la voglia di sperimentare e di testare materiali e forme innovative abbandona il Politecnico per laurearsi in Comunicazione e Marketing. Amante di ogni tipo di comunicazione visuale, artistica, acustica ecc... crea una serie di album fotografici che racchiudono, rivisitate in chiave fluo pop, tutte le emozioni e le sensazioni provate nei lunghi viaggi fatti nel corso degli anni.

A-Masera “Home Sweet Home” Intonaco civile su isolante con inserti in metallo e plastica, cm. 60x125

“…Un espressione artistica quella del nostro bravo artista Alessandro Masera, abile sognatore di recondite visioni, nel sapere dialogare, attraverso i suoi sentimenti, e comunicarci infinite gioie, con la visione delle sue opere. I materiali inusuali utilizzati, contribuiscono a donare bellezza alle sue composizioni...” Giampaolo Tangari

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 126


A-Masera “Aria” Intonaco e smalto su tela, cm. 70x100 2016

Prize of The Critics 018 ...”Il nostro artista Masera, ci rivela attraverso la visione delle sue opere, una sequenza informale, del suo platonico amore verso la materia, giusta sintesi delle forme e della composizione, caratterizzata essenzialmente, da toni cromatici, ben calibrati, attraverso un caleidoscopico gioco di tasselli materici, adagiati sulla tela, che ci descrivono gioie, e puri sentimenti dell’anima, tutto questo, filtrato dalla sua unica fantasia pittorica.” ... Francesco Chetta I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 127


Intervista fiera di Parma 2017 Una ricerca pittorica quella del nostro artista A-Masera, che ci affascina notevolmente per il singolare linguaggio dedito all’astrazione, un arte pittorica quella di Alessandro, che ci cattura la visione, per il contenuto inusuale della materia da lui abilmente eleborata, estraendone un cromatismo carico di infinite note di reconditi sentimenti. Per Alessandro A-Masera, fare arte, significa liberare le sue ansie, trasmettendoci nel contesto, poetiche visioni desunte dal suo intimo diario, racchiuso gelosamente nel suo cuore. Un artista della nuova astrazione dunque, Alessandro A-Masera, crea con grande fantasia artistica, opere dal fascino inequivocabile, e di grande effetto visivo. Un astrazione definita magica, oltrepassando i comuni linguaggi formali accademici, sperimentando con oggettiva sintesi compositiva il concetto mediatico del messaggio interiore. Flower Terry Tedeschi

A-Masera “Black Angel” Intonaco e acrilico su tela, cm. 70x100 2017

”Meditata ricerca e sintesi formale, sono i cardini imposti nello studio condotto delle opere di Alessandro Masera. Un vero Maestro contemporaneo, che scandisce le sue recondite visioni pittoriche, in chiave strettamente avanguardista. Alessandro Masera, ci comunica attraverso la sua personale tecnica compositiva, fluide e velate espressioni del suo estro creativo. La sintesi compositiva, dei suoi soggetti, è filtrata con grande amore ed energia comunicativa, liberando così la creatività del suo estro interirore. Il nostro artista Masera, ci rivela attraverso la visione delle sue opere, una sequenza informale, del suo platonico amore verso la materia, giusta sintesi delle forme e della composizione, caratterizzata essenzialmente, da toni cromatici, ben calibrati, attraverso un caleidoscopico gioco di tasselli materici, adagiati sulla tela, che ci descrivono gioie, e puri sentimenti dell’anima, tutto questo, filtrato dalla sua unica fantasia pittorica.” Francesco Chetta

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 128


A-Masera “Gel su tela” Intonaco e acrilico su tela, cm. 70x100 2015

A-Masera “The earth, view from a robin” Intonaco e smalto su tela cm. 100x70 2016

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 129


“Nel mondo dell’arte contemporanea, un’opera è definita tale, non solo per il valore materiale espresso, ma essenzialmente con l’idea e le scelta teorica, che ne rivelano l’importanza. Le opere del nostro artista Alessandro Masera, sono destinate a storicizzare il nostro tempo, quale segno tangibile di interiorità e manifestazione della vita. Le opere del nostro artista Alessandro, si definisce in arte libera, attraverso l’utilizzo di materia particolare, trattata abilmente, con mezzi tradizionali e riferimenti industriali. L’espressione del nostro artista è notevolmente racchiusanei suoi sentimenti, cercando di fonderne l’energia primaria, presente nel suo pensiero, fonte ideologica di ogni sua opera, e frutto di grande creatività.” Candice Art Cannes

A-Masera “Natura morta” Ciclo di 3 opere, intonaco e smalto cm. 70x70 2017

A-Masera “Natura morta” Ciclo di 3 opere, intonaco e smalto cm. 70x70 2017

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 130


A-Masera “Natura morta” Ciclo di 3 opere, intonaco e smalto cm. 70x70 2017

“Grande creatività quella di Alessandro Masera, un artista contemoporaneo, che rivolge la sua ricerca percorrendo una personale scelta nell’utilizzo primario della materia. Una sintesi compositiva altamente Informale, decodificata con valori plastici, e un linguaggio di provenienza desunta dall’astrazione emotiva. Questa tecnica, è condotta attraverso l’utilizzo di materie primarie quale il classico intonaco, e resine bituminose, volutamente preferite alle classiche tecniche accademiche. Alessandro Masera, ci comunica il suo mondo interiore, con silenti emozioni, che oltrepassano la linea demarcatrice, tra avanguardie storiche, e contemporaneo, cui la presenza dell’artista Alessandro Masera, è essenziale, per farci riscoprire un inedito mondo, di cromatiche emozioni.” Jean Charles Spinà

A-Masera “Trama” Intonaco e inserti in pvc su tela, cm. 100x100 2017

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 131


A-Masera “Oro & Argento” intonaco vinile e smalto, cm. 100x100 2017

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 132


A-Masera “Oro & Argento” intonaco vinile e smalto, cm. 100x100 2017

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 133


ALESSANDRO A-MASERA

Italian Painter in The World

A-Masera “Alba” intonaco e smalto su tela, cm. 70x70 2017

I Segnalati di Arte 2018 Vol. VII° pag. 134 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 134


A-Masera “ Bleu” tecnica mista e intonaco

Contatti: Tel. + 39 345 7712309 Mail: info@amasera.it I Segnalati di Arte 2018 Vol.VII° VII°pag. pag. I Segnalati 2018 Vol. 135135


Segnalato 11 / 2018 Vol. VII° MARIO MASOLI

MASOLI

Segnalato da Candice Zhang, George Pali, Francesco Chetta, Martha Gonzales, Terry Flower, Giampaolo Tangari

Biografia: Artista autodidatta dalla calda poetica espressiva, il suo linguaggio artistico esula la descrizione formale dei minimi particolari rivolgendo la sua ricerca nel illustrare con sobria descrizione il cromatico mondo della sua realtà. Mario Masoli prende parte a manifestazioni artistiche in Italia e all’estero, espone in qualificate gallerie estere, riscuotendo ottimi successi di pubblico e di critica. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero.

Presente in rassegne e fiere d’arte, e collezioni private in Italia e all’estero.

Nel corso della sua attività artistica, ha ricevuto numerosi riconoscimenti: segnaliamo i recenti premi: Premio Leone d’oro per l’arte, Maestri dell’arte contemporanea a Cesenatico 2011, Trofeo Guimard, Paul Cezanne, Premio La Vela d’oro, Trofeo Miramare, Premio Biennale Visual Arts, Trofeo Arte Collezionismo 2011, Premio Mercurio d’Oro per l’arte 2012, Gran Premio delle Cinque Terre 2011 Portovenere (Sp), Premio Gondola d’Oro Venezia 2012, Premio Great Contemporary Painter 2012 - Milano, Ha esposto alla recente esposizione “Vernice Art Fair” Fiera di Forlì 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, segue alla 6° pagina del servizio, recenti premi ricevuti.

Mario Masoli “Serie geometrici, Grata con cancelletto”, olio su tela, cm. 50x70 2016 Prize of The Critics 2018 “Un’Interpretazione pittorica quella del nostro artista Mario Masoli, basata esclusivamenteattraverso la sua personale gestualità pittorica, nel saper modulare con vibrante cromatismo, la silente poesia della natura. Una pittura di vecchi ricordi, filtrate attraverso un caldo naturalismo interiore, dove il grande amore per la sua amata terra, sfocia in recondite emozioni. Il nostro caro artista Masoli, ama così esprimersi costantemente, nel descriverci poeticamente attraverso le sue tele, quella silente terra della romagna, contornata di silenti emozioni, custodite gelosamente nel suo spirito di vero artista, conciliando così le fasi fondamentali del suo recondito pensiero, con quello del sogno, divenendo così meta di uno sconfinato viaggio virtuale nella contemporanea realtà che lo circonda” Flower Terry Tedeschi I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 136


Mario Masoli “Composizione geometrica con bacche verdi”, olio su tela, cm. 50x70 2017 Hanno scritto di lui: Vittorio Sgarbi, Francesco Chetta, Paolo Levi, Mariarosaria Belgiovine, Candice Zhang Art, Federica Pasini, Martha Gonzales, Flower Terry Tedeschi, Luana Raia, Michel Verdant, George Paly, Doina Corina Cociuba, Jean Charles Spinà, Agata Monti, Giampaolo Tangari, Valeria Fasera, Augusto Mori, Maurizio Gnali, Alessandra Rossetti, Giampaolo Curti, Alfredo Pasolino, Giorgio Falossi, Gerard Argelier, Elena Cicchetti, P. Fernandez Madero, L. De Winter, O. D’Arcangelo, De La Riva, e tanti altri I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 137


Mario Masoli “Tensioni interne” olio su tela, cm. 50x70 2013 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 138


Mario Masoli “Composizione geometrica con ottagono centrale” olio su tela, cm. 50x70 2013 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 139


L’artista Masoli dunque, si concentra artisticamente rivolgendo attenzione ad un “lirismo cromatico” evidenziato da pochi cenni compositivi, che fà emergere la freschezza e la spontaneità della sintesi dei colori che vibrano sulle tele, attirando immediatamente lo sguardo dell’attento osservatore. La sua capacità espressiva nel descriverci scene e scorci a lui cari ci coinvolge trasportandoci in atmosfere di assoluta emozione. Una ricerca elaborata al di fuori dei classici “Trend accademici” sperimentando nuove tecniche ed abbinamenti cromatici, liberi dal disegno e dalla costruzione formale.” Jean Charles Spinà

Mario Masoli “Geometria classica con ramoscelli” olio su etla cm. 50x70 2013 “Mario Masoli si confronta con il meraviglioso mondo dell’arte contemporanea, con un innovativa tecnica pittorica basata essenzialmente nella fusione dei suoi sentimenti. All’osservazione critica, le sue opere ci descrivono il suo intimo mondo, con espressa comunicazione introspettiva, una realizzazione di sentimenti ed emozioni giustamente visisibili nella composizione. L’artista Mario Masoli, riesce a coinvolgerci emotivamente con tematiche apparentemente ermetiche, ma con chiara espressione di conducibilità espressiva rivolta, alla mera contemplazione dei suoi sentimenti. Una pittura quella di Mario Masoli, che sicuramente oltrepasserà il difficile cammino del mondo dell’arte contemporanea, superando numerosi ostacoli di percorso.” Martha Gonzales

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 140

Un pittore Mario Masoli, dall’animo sensibile che rispecchia totalmente nelle sue opere pittoriche, tutta la sua fantasia cromatica e sensibilità di uomo, e di artista. L’artista Masoli, concentra essenzialmente nel suo operato, una ricerca di contenuti di vecchi ricordi, evidenziandone l’incondizionato amore per l’arte e la natura. Reconditi messaggi di contemplazione, scorci paesaggistici, che risveglia la sua passione per l’arte. Una tecnica pittorica sobria, ma essenzialmente di buon gusto cromatico, giusto equilibrio nell’utilizzo della sintesi, e della prospettiva, lasciando al l’osservatore dell’opera il gusto visivo della composizione rappresentata. Francesco Chetta


Premi e riconoscimenti Premio Artista dell’anno 2013, 2015 Cesenatico, Premio Biennale Art Museum Venezia 2013, Premio Leone dei Dogi 2013 Venezia, New Mondial Tour 2014 - Trofeo Gran Canarie, Oscar dell’Arte Montecarlo - Principato di Monaco, Trofeo Gran Canarie 2014 2014 Premio “Il mare d’Inverno Cesenatico, 2014 Biennale Art Monaco - Hotel de Paris Principato di Monaco. Gran Galà dell’Arte Venezia 2014, Premio La Gondola d’oro per l’arte Venezia, 2014 Premio La Vela d’oro 2014 Cesenatico, Premio Quadriennale La Palma d’oro per l’arte 2014 Hotel De Paris Montecarlo Principato di Monaco, Trofeo Omaggio a Leonardo da Vinci Premio Biennale per l’arte, riconoscimento per meriti artistici ricevuto a Cesenatico gennaio 2015, Artista dell’Anno 2015 Cesenatico, Trofeo Mondial Tour 2014 a cura di Jean Charles Spinà, Trofeo della Costa Azzurra 2015 Cannes, Il Silenzio del Mare 2015 Vieste, oltre a molti primi premi: Coppe, Trofei e Targhe, ricevuti in vari concorsi nazionali ed internazionali. Nel 2016 nel corso di una selezione al concorso, Gran Prix Art Museum Trophy, svoltosi a Kirkland Washington, USA, riceve per la sua ricerca artistica basata su contenuti di ricordi del passato, un Premio editoriale 2016 consistente, in una monografia personale, a cura della casa editrice effeci edizioni d’arte. Ulteriori premi ricevuti Premio Biennale La Vela d’Oro 2016 Cesenatico, Premio Quadriennale la Palma d’Oro per l’arte 2016 Cannes Palace Cannes, Premio Oscar per le Arti visive 2016 Montecarlo Bay, Grand Prix Visual Art 2016 Kirkland WE Usa, Artista dell’Anno Cesenatico, Premio Biennale Leonardo da Vinci Cesenatico, Il Silenzio del Mare Vieste, Grand Prix de la Cote d’Azur Cannes. Presente con le sue opere nelle fiere di Art Monacò 2015/2016, Arte Padova 2016, Contemporanea 2016 Forlì, Immagina Reggio Emilia, Arte Genova 2016, Vernice Art Fair Forlì, Arte Bergamo. Recenti premi 2017 Premio Leone d’Oro per l’Arte Venezia, con esposizione di una sua opera Trofeo de la Cote d’Azur 2017 a cura di Jean Charles Spinà 1° premio al Corcorso Nazionale “Il Sentiero degli Angeli”, Viterbo, 1° Premio al Grand Prix de l’Art, Cannes, Trofeo Art French Riviera Cannes, Premio Oscar per l’Arte a Montecarlo nel Principato di Monaco, 2018 Premio Internazionale Artista dell’Anno 2018 Cesenatico Prize of the Critics 2018 Premio editoriale della critica Mario Masoli “Geometria classica” olio su tela, cm. 50x70 2013

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 141


Mario Masoli “Composizione geometrica con bacche rosse”, olio su tela, cm. 50x70 2017

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 142


Mario Masoli “Composizione geometrica con fiori”, olio su tela, cm. 50x70 2017

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 143


Mario Masoli, ci comunica attraverso le sue opere, la poetica del vissuto, nostalgiche visoni di tempi ormai passati, un voler far rivivere momenti ai noi molto cari. La materia cromatica, da lui stesa sulla tela, ci conduce in un mondo ovattato da cupi silenzi, dove i sogni diventano realtà, e l’osservatore si immerge in un scandito sogno, ricco di virtuali emozioni. Un artista Mario Masoli, dotato di grande gestualità e fantasia creativa, che gli da la possibilità di esprimersi in un linguaggio contemporaneo, con enorme energia vitale. Giampaolo Tangari “...La sua pittura sprigiona intense emozioni, che segnata un preciso valore di cresciata artistica, Mario Masoli, sa catturare tutte le emozioni che incidono la sua sensibilità artistica, riportandole sulla tela, colorate dalla sua fanatsia pittorica. Un artista che continua a donarci meravigliosi sentimenti di pura creativa, esaltandone la purezza dei suoi sentimenti...” Michel Verdant “Le opere del Maestro Mario Masoli, ci suggeriscono sensazioni di equilibrata armonia cromatica; egli libera la sua fantasia nella traduzione di un paesaggio fortemente trasformato dalla sua ottica creativa. Segnali di notevole gradimento evocativo, scene rese originali dall’assenza di riferimenti reali, addomesticati dalla sua gestualità e resi percettibili dal suo slancio cromatico, firma di un equilibrio espressivo che si trasforma in poesia visiva” “Le sue espressioni artistiche seguono itinerari fantastici, ponendo l’accento sulle molteplici visioni della sua realtà. Con tratto fine e fantastico, Masoli riesce a penetrare nel mondo enigmatico della sua gestualità, modificandone i contorni per far assumere alle sue opere nuove identità visive, lontane da preconcetti e luoghi comuni, in perfetta libertà e sintonia con il suo spirito. L’artista si pone con semplicità all’osservatore, realizzando opere che sono il frutto della sua spontanea creatività, costruita in equilibrio con la fantasia, principale ispiratrice delle sue opere. Durante il suo percorso artistico, Masoli percorre diverse fasi della sua ricerca, con ottimo studio del colore, sempre distribuito con estrema delicatezza, e con la sequenza del tratto che sottolinea la sua capacità di costruire tassello dopo tassello, una poetica composizione ispirata a ciò che più al momento lo emoziona.” Mariarosaria Belgiovine“

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 144


Mario Masoli “Disegno Geometrico” olio su masonite, cm. 97x83 2010 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 145


Segnalato 12 /2018 Vol. VII DELFINA PORCU

PORCU

Segnalata da Michel Verdant, Jean Charles Spinà, Elena Cicchetti, Francesco Chetta, George Pali, Mariarosaria Belgiovine, Candice Zhang, Giorgio Giulianelli “L’artista Delfina Porcu possiede una grande capacità di sintesi espressiva ed una tale padronanza gestuale; è in grado di assolvere perfettamente il compito spesso difficile di comunicare nuove espressioni e nuove realtà pittoriche. Guardando attentamente le sue preziose tele si avverte una tale energia sprigionarsi dal quadro, il nostro occhio ne avverte questa silente e lirica presenza, che coinvolge anche la nostra mente che ne percepisce gli infiniti spazi dell’ “Intimo - Universo” pittorico di Delfina. Un epressionismo “ermetico” quello di Delfina Porcu che cattura l’osservatore, trasportandolo ad una incisa riflessione dell’oggettiva realtà umana, spesso condizionata da psico - incognite paure, e tumultuose crisi interiori. L’artista supera questa trascendente realtà, ed ecco che nelle sue opere si avverte un’incondizionato raggiungimento di pace interiore” Francesco Chetta “Delfina Porcu crea la sua arte attraverso un personale linguaggio espressivo, filtranto dalle sue recondite emozioni, quale ideale sogno d’artista. Il dialogo interiore, è descritto artisticamente attraverso il sogno, percepito da pulsanti di reconditi ricordi, che trasformano visivamente l’opera. Le opere dell’ artista Delfina Porcu, sono ispirate a episodi di vita sociale, che attraverso la sua sensibilita’ creativa, realizza sulla tela, con vero amore per arte..” Candice Zhang Esposizioni e fiere d’arte Ha tenuto mostre collettive e personali a: Grazzano Visconti, Castrocaro Terme, Sirmione, Cesenatico, Rimini, Riccione, Cervia, Padova, Parma, Udine, Firenze, Peschiera del Garda, Piacenza, Vicenza, Venezia, Nizza e Montecarlo, Fiera di Forlì Vernice Art Fair 2013, 2014, 2015, Contemporanea 2014, 2015, 2016, Art Monacò 2015, 2016, Arte Piacenza 2016-17, Arte Padova 2016, Art Innsbruck 2016.

Delfina Porcu “Serie Messaggi” olio su tela, cm. 60x90 2013 Biografia Delfina Porcu artista autodidatta, sente il bisogno di esprimere la sua impulsiva gestualità pittorica, attraverso un linguaggio pittorico di natura espressionista, è fonte creativa delle sue visioni interiori. La sua crescita pittorica è osservata dalla critica con grande interesse, sia dal piano creativo che per i messaggi sociali spesso richiamati nelle sue opere. La libera gestualità che possiamo notare ci conferma l’incomparabile bellezza dell’armonia tonale catturata dalla sua fantasia artistica, soventemente ripresa attraverso un composizioni ricche di Delfina Porcu “Untitled” 2016 particolare caleidoscopici tasselli cromatici. I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 146


Delfina Porcu “Serie meditazione” olio 50x70 2013

Delfina Porcu “Serie Gravità” olio su tela, cm. 50x70 2000

“Una grande fantasia cromatica, fusa con forte percezione visiva, quella di Delfina Porcu, la sua ricerca, è essenzialmente rivolta con messaggi spirituali, interiore, sconfinando in un diario di enigmatici messagi, traducendo numerose testimonianze del passato, e con magia descrittiva raccontate con personale gestualità, nelle sue uniche e fantastiche opere. George Pali “Un artista Delfina Porcu, che orienta la sua ricerca, fuori dal quotidiano contemporaneo, concentrando la sua ricerca, verso l’indiscusso olimpo dell’arte informale, conducendo la sua ricerca con amore e sintesi espressiva dell’informalità segnica. In molte opere di Delfina Porcu, osservo frammenti di vita che la nostra brava pittrice ha conservato gelosamente nel suo tenero cuore. .E così che la nostra brava artista Delfina Porcu, ci dedica il dialogo interiore della sua vita a volte perturbata, a volte gioiosa, nel realizzare i sogni d’artista.” Giampaolo Curti

Delfina Porcu “Serie Messaggi” olio su tela, cm. 60x80 2013 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 147


Delfina Porcu “Untitled” tecnica mista e acrilici su tela 2017

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 148


Delfina Porcu “Untitled” tecnica mista e acrilici su tela 2015

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 149


Delfina Porcu “Untitled” tecnica mista e acrilici su tela 2016 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 150


Delfina Porcu “Untitled” tecnica mista e acrilici su tela 2016

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 151


“Alla visione delle sue opere, si riscontra una lirica poesia di colori, una vibrante cascata di ricordi che ci rallegra il nostro stato d’animo. Delfina Porcu è un artista che ci dona infinite emozioni, attraverso le sue candide tele, una pittura che ci racconta con amore il suo diario, i suoi ricordi trascorsi nell’abbandono dei sensi. In alcune sue opere spesso è presente un intimo dialogo che traduce con i colori , attraverso la sua personale gestualità un astrazione formale composta di intrecci e versi poetici. ...Questa e la sintesi pittorica di Delfina Porcu.” Elena Cicchetti “Una pittura ricca di enigmatici messagi, SILENTI simboli di arcaici misteri vengono interpretati con dissolvenza plastica nell’opera. Una ricerca quella di Delfina Porcu, condotta con personale coerenza rivolgendo attenzione, alla sua realtà quotidiana. Walter Albonetti

“Pittura espressionista dal timbro cromatico, ricca di memorie silenti che sottolineano la sua vera passione per l’arte, una pittura quella di Delfina, fatta di recondite emozioni con una poetica visione del suo inconscio” Gerard Argelier

Delfina Porcu “Untitled” tecnica mista 2017 “Esprimere visivamente la propria emozione, è l’arduo compito assegnato all’artista. Ogni emozione viene a influenzare più o meno positivamente la nostra vita, ci trasmette allegria o tristezza, stati d’animo pressocchè avvertibili da chi ci circonda. Delfina Porcu analizzando queste emozioni riesce a valicare con padronanza pittorica, la soglia della percezione visiva, e attraverso il noto linguaggio espressionista, si addentra nel descrivere con adeguata sintesi formale il suo mondo. Una pittura quella della Porcu, che ci permette di scandagliare a fondo il suo modo espressivo di vero artista, di coglierne “la polpa luminosa dell’anima”. Una pittura apparentemente ermetica, ma descrittiva attraverso il singolare cromatismo delle forme inserite, ampiamente descritto nei suoi cicli pittorici: ”Messaggi”. Messaggi sensoriali che la nostra pittrice ci invia e ci descrive sobriamente con arcaico simbolismo, ben armonizzato dalla sequenziale stesura tonale affidata al suo gusto cromatico” . Jean Charles Spinà

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 152


“Quello che colpisce nel percorso artistico, in continua evoluzione, di Delfina Porcu è la capacità di modulare il proprio linguaggio in una varietà di espressioni che si traducono in altrettante serie, portate avanti contemporaneamente. Diversi fra loro per istanze di ricerca, oltre che per temi e soggetti, questi gruppi di lavori sono però accomunati dalla costante espressionista della pittura dell’artista, che procede attraverso la marcata deformazione del segno e l’uso del colore forte e vibrante. Così, se la serie degli “astratti” si avvicina idealmente nel brulichio metamorfico delle forme al surrealismo di Mirò, risulta invece lontanissimo il modo di procedere da quello del pittore spagnolo: Delfina Porcu non si abbandona alla scrittura automatica di immagini emergenti dal suo inconscio, ma traduce concetti a lei chiari in un alfabeto segnico in cui i significanti sono immagini espressive, per quanto deformate e semplificate, del significato. Il gusto grafico, accentuato dall’utilizzo di spesse linee di contorno, che si riscontra in questi e in altri lavori, è superato però Delfina Porcu “Untitled” tecnica mista e acrilici su tela 2017 dall’esigenza dell’artista di far predominare sulle tele il colore, disposto quasi puro in pennellate pastose e materiche che ne accentuano il riverbero luminoso. Paradossalmente, lo stesso abbandono del colore nella serie dei bianco e nero racchiude potenzialmente tutta la sua vitalità, perché il bianco emerge sullo sfondo scuro come pura luce che delinea con forza primigenie metafore di rinascita universale.” Silvia Vacca Premi e riconoscimenti: Premio Golden Globe, Premio Golden Mercury, Oscar dell’arte, Premio La Vela d’oro per l’arte, Premio Biennale di Venezia, assegnato dalla Casa editrice il Quadrato, Mercurio d’oro per l’arte, Great contemporary Painter, Sirena d’oro, Premio Art in The World, 1° classificata migliore espressione artistica al Gran Prix dell’Adriatico Riccione, oltre a molti primi premi: Coppe, Trofei e Targhe, ricevuti in vari concorsi nazionali ed internazionali. Recentemente ha esposto su invito alla 1° edizione d’arte contemporanea Monaco Art Expò - Montecarlo Principato di Monaco, riscuotendo apprezzamenti dalla critica specializzata per il personale mondo pittorico, Premio Leone dei Dogi 2013 Venezia, Trofeo Art Museum Venezia, Premio Artista dell’anno Cesenatico 2013.Biennale Principato di Monaco 2014, Premio La Palma d’oro per l’arte 2014, Trofeo Leone dei Dogi Venezia 2015, Artista dell’Anno Cesenatico 2015, Trofeo Biennale Leonardo da Vinci 2015, Arte Bergamo 2015, 2016, 2018, Trofeo della Costa Azzurra Cannes 2015, Premio Mercurio d’Oro per l’arte 2016 Cesenatico, Grand Prix de La Cote d’Azur 2017, Premio Saint. Petersburg 2017 San Pietroburgo Russia, Trofeo Art French riviera 2017 Cannes, Premio Oscar per l’arte Montecarlo 2017, Trofeo Artista dell’Anno 2018 Cesenatico, Prize of the Critics 2018,

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 153


Delfina Porcu “Untitled N° 184” tecnica mista smalti e acrilici su tela 2016 “Delfina Porcu, lirica interprete impressionista del panorama artistico Nazionale. Nelle sue performance pittoriche si evidenzia la sobria gestualità compositiva, una sintesi formale ben equilibrata con toni cromatici ben inseriti nella composizione dell’opera. L’arte per Delfina è essenzialmente “comunicazione” le sue opere infatti sprigionano messaggi interiori di recondite visioni della sua vita, messaggi che vengono percepiti e decodificati dall’osservazione contemplativa delle sue intime espressioni figurali. Volti enigmatici di donne oniricamente raffigurati, che delineano appunto uno stato di contemplazione meditativa, trasmettendoci contemporaneamente un messaggio condizionato di vitalità rigenerante del corpo. Delfina Porcu si sofferma nell’azione modulante del plasticismo formale, evidenziando esclusivamente l’intima gestualità espressiva del suo poetico viaggio interiore. Un artista la Porcu, che attraverso reconditi sunti espressivi ci abbaglia cromaticamente, trasportandoci attivamente nel suo mondo fatto di remote emozioni. Jean Charles Spinà I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 154


Delfina Porcu “Untitled N° 186” tecnica mista smalti e acrilici su tela 2016 “...La sua pittura sprigiona intense emozioni, segnata da un valore deciso di cresciata artistica, Delfina Porcu sa catturare tutte le emozioni che incidono la sua anima per restituirle sulla tela, tramate dal suo inconscio ben consapevole del cromatismo e delle formalità intensive. Un artista che continua a donarci meravigliosi sentimenti di purezza creativa che esalta la sua libertà creativa, figlia di un sofferto e tormentato rapporto con il suo mondo...” Mariarosaria Belgiovine ...“La sua pittura sprigiona silenti “Messaggi” oltre ad evidenziare una decisa cresciata stilistica. Delfina Porcu cattura le recondite emozioni della sua anima, cromaticamente decifrate dal suo intimo diario. Un artista consapevole della sua missione artistica, che continua a donarci meravigliosi sentimenti di pura creativà, esaltata con libera gestualità formale, liberando il suo magico inconscio.”... J.C.Spinà I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 155


Segnalato 13 /2018 Vol. VII°

SCIARRA

Segnalato da Mariarosaria Belgiovine, Jean Charles Spinà. Giampaolo Curti, Francesco Chetta, Giampaolo Tangari,

SCIARRA - ANDREA MUSTO

Biografia Sciarra, nome d’arte di Andrea Musto. Nato nel 69 a Napoli, artista contemporaneo votato all’astrattismo e al simbolismo che esprime nei suoi quadri con tecniche miste, dall’acrilico a materiali diversi come plastica, legno, stucchi, metallo, le sue realizzazioni sono una via di mezzo tra il dipinto è la scultura. Temi ricorrenti nelle sue realizzazioni dal surreale alla denuncia del dramma nel quotidiano.

Sciarra “Graffi” acrilici su tela, cm. 70x100

Sciarra “Stupore” tec.mista e acrilici, cm. 100x100 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 156


Sciarra “L’escluso” tecnica mista e acrilici, cm. 100x100

“Nelle opere di Andrea Musto, meglio conosciuto nel panorama artistico, con il nome di Sciarra, si avverte quel silente messaggio derivante dall’esplicito linguaggio surreale che contornano le sue opere. Una purezza formale, nettamente scandita nella composizione, con grande estro creativo. Un linguaggio Magico - Surreale dunque, quello del nostro bravo artista Sciarra, condotto con profondo amore verso la sua arte, con note di profonda introspezione, un messaggio in tema di mediaticità, quasi un monito di diniego rivolto ai numerosi problemi che affligono la nostra società odierna, ma nel contesto compositivo, reso visivamente di ottima composizione formale, ciò dovuto, dalla singolare espressione e utilizzo finale della materia da lui utilizzata, che ne genera forza e struttura alla ritmica visiva dell’opera.” Francesco Chetta .

Studio: Viale Sant’Agostino, 12 36057 Vicenza Tel.+ 39 377 4893597 E Mail amusto1969@gmail.com I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 157


Sciarra “Spirito veneziano” acrilici su tela, cm. 50x150 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 158


Sciarra “Aperture” tecnica mista e acrilici, cm. 100x100

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 159


Sciarra “Diaspora” tecnica mista e acrilici, cm. 100x100

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 160


Sciarra “Solidarietà” tecnica mista e acrilici, cm. 100x100

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 161


Sciarra “Madre terra” tecnica mista e acrilici, cm. 100x100

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 162


Sciarra “Gold” tecnica mista e acrilici, cm. 100x100 . "Un ecclettismo tecnico/creativo, che si distingue con forza espressiva, emerge con buona sintesi compositiva, nelle opere di Andrea Musto, un artista che rivolge particolare attenzione alla formalità e la materia da lui saggiamente plasmata, esaltandone ampiamente la visione, e il messaggio virtuale celato nell’opera." Jean Charles Spinà

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 163


SCIARRA Sciarra “Verità nascoste I” tecnica mista su tela, cm. 70x150 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 164


Sciarra “Verità nascoste II” tecnica mista su tela, cm. 50x150 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 165


Segnalato 14 / 2018 Vol. VII° NINNI ANTONELLA PECORARO

NINNI

Segnalata da Jean Carles Spinà, Francesco Chetta, Gianpaolo Curti, Elena Cicchetti Biografia L’artista Antonella Pecoraro, in arte Ninni, in giovane età s’innamora della pittura grazie agli insegnamenti ricevuti dalla sua zia materna, insegnante di educazione artistica a Sciacca (AG), solita chiamarla “Ninni”, pseudonimo con cui firma le sue opere. Dopo il trasferimento della sua famiglia a Fiorano Modenese (MO), all’età di sedici anni inizia la sua carriera come decoratrice di ceramiche artistiche, per poi dedicarsi esclusivamente ai dipinti su tela. Ha partecipato ai maggiori concorsi di pittura in Emilia Romagna e fuori regione. Nel 1999 ha fondato l’associazione artistica “Arte e Cultura” di Fiorano Modenese, nella quale sono iscritti alcuni dei più famosi pittori del territorio e della quale è tutt’ora Presidente. Continua ad oggi a esporre in diverse mostre personali e partecipa a importanti fiere d’arte.

Recenti Esposizioni 2016 Mostra “Inventario” Tra Galleria Made di Venezia e la Ca’ dei Carraresi a Treviso, Mostra internazionale di Arte contemporanea “Premio Capitolium 2016” Sala Bramante - P.zza del Popolo a Roma, VI° rassegna d’arte “Cà dei Carraresi” Treviso, Premio Biennale “Trofeo La Vela d’oro per l’arte 2016 – Cesenatico”, 1° Concorso di Pittura “Finestre sull’arte – Celenza Valfortore (FG)”, XIV Collettiva Internazionale di Pittura “Arte a Palazzo” – Palazzo Fantuzzi Bologna Galleria d’Arte Farini Concept 2017 Mostra dipinti 20x20 Galleria De Marchi di Bologna 2017, Collettiva al femminile - Associazione “Openart” di Scandiano (RE), Esposizione Arte Cremona con Artexpò Gallery, Esposizione Arte Fiera Forlì, Vernice Art Fair Contest, Fiera di Forlì Cesena. Le sue opere, sono presenti in imporatanti collezioni private in Italia e all’estero.

Ninni “Atollo” acrilIci e tecnica mista su tela, cm. 50x60 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 166


“Nelle opere di Antonella Pecoraro, in arte Ninni, si evidenzia in particoalar modo, il suo personale linguaggio artistico, nell’esecuzione formale del paesaggio artistico. La natura espressa nelle sue opere, evidenzia un acceso cromatismo. Ninni, si fa portavoce di una nuova evoluzione pittoica compositiva, attraverso l’utilizzo della matera disgiunta da un concetto ormai troppo utilizzato nel concepimento espressivo nel campo artistico, il mutamento gestuale che osserviamo nell’adagiare la materia, attraverso la sua personale tecnica della tavolozza, Ninni ci conferma una nuova generazionale espressione del linguaggio artistico contemporaneo, spesso concepi to da molti artisti. La nostra artista, si distacca dai comuni linguaggi, conducendo la sua linea personale di ricerca, approdando ad un singolare dualismo pittorico, che senza ombra alcuna, riconducibile alla New informal action. Questa sua ricerca, gli ha permesso di voler comunicare i suoi reconditi sentimenti e concetti riflessivi, comunicandoci scanditamente questi preziosi valori.” Francesco Chetta Contatti: Tel.+39 348 7006303 Info: antonellap@laek.it Sudio: Via Carducci, 22 41042 Fiorano Modenese MO

Ninni “La scala dei Turchi” acrilIci e tecnica mista su tela, cm. 73x60 “Nelle opere dell’ artista Ninni Antonella Pecoraro, si legge tutto il suo talento artistico. Un artista che nel corso dei sui studi, con molta applicazione e fantasia creativa, ci narra cromaticamente della sua passione per l’arte, attraverso opere cariche di energia visiva” “L’ artista Ninni, si concede così la libertà espressiva, attraverso campiture ben delineate, con grande sintesi gestuale segnica, esaltandone ancor più, la materia, da lei sublimata sulla tela. Una pittura quella di Ninni, che ci coinvolge, ci fa partecipare con gusto retinico, la meditata visione dell’opera.” Elena Cicchetti I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 167


Ninni “La zolfatara” acrilIci e tecnica mista su tela, cm. 50x60 “Una pittura crepuscolare, quella di Antonella Pecoraro, carica di incognite e armonia formale, svelandoci il suo umore, e stato d’animo, con eccezionale gusto pittorico e cromatico. Nelle sue opere, riscopriamo un valido percorso accademico, composto e ben equilibrato, che donano forti emozioni al dipinto.” Giampaolo Curti

Ninni “Autunno” acrilIci e tecnica mista su tela, cm. 120x60 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 168


Ninni “1 - 2 - 3 - Febbraio, nevicata sui ciliegi” acrilIci e tecnica mista su tela, cm. 40x50 2012

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 169


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 170


Ninni “Vulcano” acrilIci e tecnica mista su tela, cm. 73x60

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 171


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 172


Ninni “Il sole nascosto” tecnica con smalti su tela, cm. 60x70 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 173


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 174


Ninni “Sottobosco - la primavera” acrilIci e tecnica mista su tela, cm. 120x60

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 175


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte a cura di Francesco Chetta

LUCIO FONTANA AGOSTINO BONALUMI ANTONIO BUENO GIANMARIA POTENZA ALIGI SASSU UGO NESPOLO EUGENIO CARMI ALBERTO SUGHI ENRICO CASTELLANI RICCARDO LICATA

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 176


Il mercato dell’Arte a cura di Francesco Chetta Brevi cenni al Collezionismo Non è difficile accostarsi oggi, fiduciosi al mondo dell’arte e del collezionismo: tantissime sono le proposte promosse a cura dei centri culturali e degli operatori del settore. Inoltre, qualificate Fiere d’Arte contemporanea, contribuiscono in ambito sia nazionale che europeo alla diffusione e promozione, tramite Gallerie, di giovani artisti collateralmente alle presenza di “Grandi Firme”, non da meno l’acquisto tramite battute d’asta effettuate da parte di qualificate gallerie, non mancano le opportunità di fare buon investimenti. Importante è acquistare ciò che piace, opere che osservandole ci possano dare infinite emozioni: le stesse che l’autore dell’opera ha provata nel crearla. Non esistono parametri per definire il costo di un’opera d’arte, essa non ha prezzo!. Basti pensare le decine di migliaia di euro cui sono state aggiudicate in battute d’asta, i celebri tagli di Lucio Fontana, o una scultura di Giacometti, pur ritenedo quest’ultimi prezzi record. E’ possibile però acquistare opere di autori validi, pur restando in una fascia di prezzo decisamente più bassa. E’ facile dedurre che al collezionista si presentano varie possibilità di scelta, motivate anche dalla possibilità economica. Il principale scopo di questo catalogo, è quello di evidenziare gli artisti storici del 900, ma anche di segnalare e proporre nuovi e validi artisti che sicuramente negli anni avranno modo di farsi apprezzare, all’occhio attento del collezionista, e del mercante d’arte, non sfuggiranno le occasioni di investimento consultando questo catalogo, che raccoglie validi artisti emergenti, con diverse tecniche proposte in chiave originale. (F.C.) note per il collezionista Il mercato dell’arte offre ulteriori possibiltà a basso costo d’investimento con la cosidetta “Grafica d’autore” sia su carta che su tela, da con confondere le Serigrafie con le banali grafiche di stampa Offset: la serigrafia è una valida tecnica ad uso di molti artisti, consistente nel realizzare appositamente un opera, con vari passaggi di colore da 36 a e oltre, riprodotte in un numero limitato di esemplari, normalmente non più di 150/200 pezzi + 6/8 PA , prova d’autore, la tiratura è decisa dall’autore, e contrassegnate come di seguito, esempio: 12/150 cioè la dodicesima della tiratura effettiva più relative prove di stampa, naturalmente più e alto il numero delle prime, meno il valore di stampa e della grafica, per la scultura normalmente si realizzano i multipli max 6/8/10 pezzi dello stesso soggetto normalmente eseguiti in fusione di bronzo, e numerati. In caso di acquisto di opere storiche, o di altri artisti contemporanei di un certo pregio, richiedere sempre un autentica con foto dell’opera, con firma dell’artista o della fondazione che ne cura personalmente l’archivio. Ciò per garantirsi autenticità dell’opera, ma sopratutto ulteriori costi per richiedere successivamente l’autentica. (F.C.) Nota Bene: Ogni opera ha il suo valore, determinato spesso da vari fonti, dalla misura, anno di esecuzione, presenza espositiva in qualificate rassegne quali Biennali, Triennali, esposizioni in Pinacoteche e Musei all’estero, opera proveniente da Fondazioni , Collezioni di grande pregio, Musei ecc. Per una corretta valutazione e quotazione di un’opera, richiedere sempre e comunque l’assistenza peritale di un esperto qualificato in materia, che ne potrà valutare e documentarne eventualmente il valore. L’ editore Francesco Chetta

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 177


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

GIANMARIA POTENZA

Venezia 1936

Biografia Gianmaria Potenza è nato a Venezia il 9 dicembre 1936. Compie gli studi artistici presso l’Istituto d’Arte di Venezia sotto l’illuminata guida di Giorgio Wenter Marini. Praticando varie forme d’arte: spaziando dalla pittura alla scultura al mosaico. Il suo esordio lo vede presente gia dal 1952 esponendo alcune opere in una collettiva presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, dove più avanti effettuerà la sua prima personale (1958). Nel 1954 e nel 1956, è invitato ad esporre alla Biennale d’Arte di Venezia, dove le sue opere saranno presenti successivamente nel 1958, 1960, 1966, 1968, 1986, 1995, 2009. Ha eseguito anche opere gigantesche, destinate a piazze giardini quali sedi di banche, chiese, navi, uffici pubblici e privati, alberghi, collaborazione con architetti di fama mondiale. Il suo estro creativo lo conduce a confrontarsi con una forma architettonica, nuova scavalcando i valori classici rappresentativi della oggettività figurale quale concezione temporale dello spazio e della forma. Nel 1968 da vita alla Vetreria La Murrina il cui design di arredi e oggetti e noto. Suoi sono alcuni arredi e paramenti Sacri per la Santa Sede al Pontificio di Paolo VI. Numerose esposizioni personali e collettive conducono l’arte di Gianmaria Potenza ad essere apprezzata e diffusa a livello Internazionale. Opere sue si trovano in importanti Musei e Collezioni pubbliche e private di tutto il Mondo. Ricordiamo il suo recente Tour espositivo in Russia al Museo Erarta di San Pietroburgo dove le sue opere sono sto oggetto di grandi apprezzamenti da parte di collezionisti e della critica.

Gianmaria Potenza “Rinoceronte” bronzo, fusione a cera persa I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 178


I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 179


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

AGOSTINO BONALUMI

Vimercate 1935 - 2013

Biografia Agostino Bonalumi (Vimercate 1935) è stato esponente di spicco fra gli anni Sessanta e Settanta di una concezione forte dell’arte come esperienza tattile fra pittura e scultura, dialogante con contemporanee esperienze americane (le “shaped canvas”): tele la cui superficie viene modellata grazie ad imbottiture e supporti lignei. I rilievi che si producono su campi monocromatici (bianco, blu, rosso, nero, grigio) determinano strutture percettive di segno astratto. Dopo studi di disegno tecnico e meccanico e gli esordi dal 1948 in clima informale nello studio di Enrico Baj, anima la scena culturale milanese insieme a Piero Manzoni, Castellani, Lucio Fontana, col sostegno di studiosi come Gillo Dorfles. Fonda anche la storica rivista “Azimuth”. A questa sintesi fra rigore razionale e sensorialità costruita, Bonalumi è rimasto sempre fedele. Dalla sala personale alla Biennale di Venezia del 1970 al premio del Presidente della Repubblica 2001, la sua ricerca si svolge accentuando gli aspetti tridimensionali (specie nella serie di “Rapporti”, 1981 –2002). La sua personale presso la Guggenheim di Venezia (luglio 2002), con una installazione eseguita per la prestigiosa sede, conferma la sua idea, espressa in vari scritti teorici: arte come tensione continua fra pensiero e realtà fisica. Mercato Internazionale

REFERENZE: GALLERIA MAZZOLENI ARTE CONTEMPORANEA - PIAZZA SOLFERINO 2 - 10121 TORINO - TEL: 011.534473

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 180


Agostino Bonalumi”Blu” tela estroflessa e tempera vinilica, cm. 120x120 1971

Agostino Bonalumi ”Bianco” tela estroflessa e tempera vinilica, cm. 160x140 1967

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 181


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

LUCIO FONTANA

Rosario Santa Fè - Argentina 1899 - Comabbio (Va) 1968

Biografia Nasce in Argentina da genitori Italiani. All’età di sei anni, si trasferisce con il padre, Luigi a Milano per frequentare le scuole. Molto giovane lavora nella bottega paterna. Frequenta un corso per Edilizia che lascierà per arruolarsi come volontario nella prima guerra mondiale, congedato con medaglia d’argento al valore militare, riprende gli studi e si diploma. Nel 1921 ritorna in Argentina, a Rosario di Santa Fè ed inizia nuovamente l’attività di scultore nella bottega del padre. Mettendo successivamente il proprio studio a Rosario. Ritorna in Italia per frequentare l’accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Varie presenze ad esposizioni e concorsi in Italia, Spagna e Argentina. Il suo linguaggio artistico spazia tra figurativo e astratto, la sua scultura, in terracotta e in gesso. Sono anni, importantissimi per la sua ricerca artistica, riconosciuta dai maggiori critici, da Argan a Belli, Persico, Morosini, espone su invito alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia e Quadriennale di Roma, alla Galleria del Milione di Milano. Nel 1946 fonda con altri la scuola d’arte “Attesa -Concetto spaziale” del 1962 idropittura su tela cm. 46 x 38 privata: l’Accademia di Altamira divenendo importante centro di promozione culturale. Continua ad esporre alla Nel 1950 esce il terzo manifesto spaziale. Nel 1951, alla Biennale Veneziana, e alle Triennali di Milano. IX Triennale, usa forme espressive come il neon, creando il suo Manifesto tecnico dello Spazialismo. E’ ormai noto e apprezzato anche all’estero. Nel 1957 primi cenni ai Tagli che perfezionerà l’anno successivo: con tele a più tagli colorate . Mostre e partecipazioni a manifestazioni internazionali si susseguono a ritmo sempre più intenso: i musei, le gallerie e i collezionisti ricercano le sue opere. Sempre al fianco di giovani artisti, Fontana li incoraggia, acquista le loro opere. Negli anni ‘60, di ritorno da New York, Fontana, si ispira alle luci della Metropoli e realizza una serie di opere su metallo, dedicandosi a una serie di dipinti ovali a olio di uguale formato, monocromatici pieni di fori lacerazioni. La commissione critica della XXXIII Biennale di Venezia gli assegnerà il primo premio per la pittura. Lasciato Milano per trasferirsi a Comabbio, paese d’origine della sua famiglia muore il 7 settembre 1968. Le opere di Fontana sono custodite nelle collezioni permanenti di oltre cento Musei di tutto il Mondo a conferma dell’importanza della sua arte. Nota: l’incremento delle sue quotazioni è sicuramente da attribuire alla Galleria Mc Roberts e Tunnard di Londra la quale promuoveva in esclusiva le sue opere portandole in mostra in tutto il Mondo, successivamente alla morte di Mc Roberts, Fontana sottoscrisse un contratto con la Galleria Marlborough Londinese, restandoci legato fino alla sua morte. “Attesa concetto spaziale” del 1966 , idropittura su tela,cm. 92 x 73 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 182


“Attesa -Concetto spaziale” anni 60

“Attesa -Concetto spaziale” anni 60 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 183


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

RICCARDO LICATA Biografia Riccardo Licata, nasce a Torino il 20 dicembre del 1929. Dopo un breve soggiorno trascorso con la sua famiglia a Parigi, risiederà a Roma per una decina d’anni (dal 1935 al 1945) per poi trasferirsi con la Madre a Venezia nel 1946. Nel 1947 si iscrive al Liceo Artistico alla guida di Luciano Gasperi e Mario De Luigi. Saranno rispettivamente l’architetto Antonio Salvatori e il pittore Romualdo Scarpa ad avvicinarlo all’arte. Nel 1948 ha modo di visitare la Biennale Internazionale di Venezia, restandone attratto in particolare dall’espressione di Jackson Pollock, qui ha modo di fare amicizia con gli artisti del gruppo del Nuovo Fronte: Vedova, Santomaso, Birolli, Turcato, Viani, Guttuso e altri. Assiduo Frequentatore del Teatro La Fenice di Venezia ed il Festival di Musica Contemporanea. Nel 1949 costituisce il Gruppo dei giovani artisti dell’arte Astratta, vi aderirono i pittori: Tancredi, Blenner, Finzi e lo scultore Zennaro. Successivamente si iscriverà all’Accademia di Belle Arti di Venezia seguendo i corsi di Bruno Saetti. Di particolare interesse critico le sue presenze alle più importanti esposizioni internazionali, ricordiamo: la Biennale di Venezia nel 1952 vi presenterà un grande mosaico, nel 1953 espone alla Triennale di Milano, alla Biennale dei Giovani a Gorizia dove si aggiudica il primo premio, nuovamente nel 1954, alla Biennale di Venezia, nel 1955 espone alla Biennale di San Paulo

Torino 1929 - Venezia 2014

Riccardo Licata “Glass panel” cm. 200x140 del Brasile, nel 1956 viene invitato alla Quadriennale d’arte Romana, esponendo in una sala personale, al premio La Masa fondazione Bevilacqua vince il primo premio, in seguito al ricevimento di una borsa di studio, si trasferirà a Parigi dove più avanti otterrà la Cattedra di Mosaico al fianco del Maestro Gino Severini. Autorevoli firme della critica Veneziana cominciano ad interessarsi della sua pittura: Morucchio, Toniato, Marchiori, Apollonio, Branzi e altri, in questi anni lega amicizia anche con Mondino e Tancredi.

Riccardo Licata “Rosso n° 2” I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 184


Riccardo Licata “Composizione su tela”, 1989

Riccardo Licata “senza titolo” 1986 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 185


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

ANTONIO BUENO

Berlino 1918 - Fiesole (Fi) 1984

Biografia Antonio Bueno nasce a Berlino nel 1918, da genitori spagnoli. Suo padre, Javier Bueno, era giornalista e scrittore, e corrispondente da Berlino, del quotidiano Abc di Madrid, ha frequentato l’accademia di Belle Arti di Ginevra. Le sue prime importanti personali nel 1940, alla Galleria Manzoni e Ronzini; poi a Firenze presso la Galleria Botti. Nel 1948 espone ufficialmente alla Quadriennale di Roma e nel 1956 alla Biennale di Venezia, dove la critica definisce le sue opere (pipe di gesso, gusci d’uovo, e gomitoli di spago), neometafisiche. Sempre in quegli anni, allestisce alcune mostre in occasione di alcuni viaggi di studio negli stati uniti. Susseguono ininterrotte personali sia in campo nazionale che europeo. Importanti Musei Internazionali hanno esposte le opere del M° Bueno. Presente alla Biennale di Venezia nel 1968, e nel1984.

Antonio Bueno “Marinaretto italiano” oilo su faesite, cm. 25X20 1981 (Collez. Remo Bianco Brescia)

Antonio Bueno “Concertino” oilo su faesite, cm. 40X50

Antonio Bueno “Pel di carota” Marinaretto - Collezione Isabella Bueno Firenze I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 186


Antonio Bueno “Donna con uovo” oilo 1957

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 187


La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

EUGENIO CARMI

Biografia Eugenio Carmi è nato a Genova nel 1920. Ha studiato a Torino sotto la guida di Felice Casorati proseguendo gli studi grafici, questa nuova esperienza è stata fondamentale per la sua attuale ricerca pittorica. Ha lavorato presso all'Italsider di Genova dal 1958 al 1965 come responsabile dell'immagine dell'azienda. La sperimentazione della sua ricerca si concretizza a seguito della sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1966. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Macerata e di Ravenna. Famose in tutto il mondo le sue illustrazioni fiabesche pubblicate in Italia e in molti altri Paesi.

Genova 1920 - 2016

Eugenio Carmi “Senza titolo - composizione” acrilici su tela, cm. 60x60 (Presente alla Biennale di Venezia del 1966)

“Fuga” acrilici su tela, cm. 60x80 Eugenio Carmi “Cerchio difficile” acrilici su tela, cm. 60x60 1991 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 188


“Large” acrilici su tela, cm. 60x100

“Large” acrilici su tela, cm. 60x100 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 189


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ALBERTO SUGHI Biografia Alberto Sughi nasce a Cesena il 5 ottobre 1928. Considerato uno dei più noti pittori italiani della generazione che esordì agli inizi degli anni Cinquanta, Sughi è uno dei protagonisti di un’area pittorica figurativa per la quale si è più volte parlato di “realismo esistenziale”. I dipinti dei primi anni ’40 sebbene non privi d’interesse, appaiono solo un’anticipazione di quanto l’artista realizza a partire dal decennio successivo. Ampiamente padrone del proprio linguaggio pittorico, dipinge con lucida obiettività, frammista a punte di espressionistica resa formale, opere ispirate alla vita metropolitana. Si rivela al pubblico in una collettiva tenutasi al 1946 nella sua città. Nel medesimo anno soggiorna brevemente a Torino, dove lavora come illustratore per la Gazzetta del Popolo. Nel 1948 si trasferisce a Roma dove rimane fino al 1951. Qui conosce diversi artisti fra

Cesena 1928 - Bologna 2012

Alberto Sughi “Al banco del Bar” olio su tela, cm. 100x80 2006 cui Marcello Muccini e Renzo Vespignani che fanno parte del “Gruppo di Pontaccio”. Questo incontro risulterà fondamentale sia dal punto di vista umano che artistico. Numerose le mostre in campo Nazionale ed Internazionale. Le sue opere fanno parte di Collezioni e prestigiosi Musei.

Alberto Sughi “Piano Bar” olio su tela, cm. 130x140 2003 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 190


Alberto Sughi “Notturno, figure femminili” olio su tela 100x120cm 1999

Alberto Sughi “Piano Bar “ olio su tela, cm. 80x100 2002 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 191


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UGO NESPOLO

Mosso (TO) 1941

Biografia Ugo Nespolo, nasce a Mosso (Biella), si é diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, con Enrico Paolucci.Successivamente si laurea in Lettere. E’ stato anche un valido regista cinematografico. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni sessanta, periodo della Pop Art, con richiami concettuali e poveristi (mostre svolte alla tematica, alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino, e Galleria Schwarz di Milano). La sua produzione si evidenzia subito con un’impronta ironica, trasgressiva, molto personale, allegra e divertimente che lo evidenzierà successivamente come un marchio di fabbrica. La sua attività artistica e cinematografica, gli permettono di allacciare amicizie con grandi nomi dell’arte, tra cui: Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto, e molti altri. Gli anni Settanta rappresentano per Nespolo un passaggio fondamentale: vincitore del premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-’76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell’arte altrui. Ugo Nespolo, ha disegnato il Cencio - drappo del Palio di Siena. Le sue opere sono presenti nei maggiori musei di tutto il mondo.

Ugo Nespolo “Urbano”acrilici su legno, cm. 30x40 2010 Omaggio a Lawrence Ferlinghetti, Torino

Ugo Nespolo “Casinò” acrilici-su-legno, cm. 30-x-30 2013

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 192


Ugo Nespolo “Stardust” cm. 30x40 Galleria Mirò

Ugo Nespolo “Marylin” acrilici-su-legno, cm. 25x25 2013 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 193


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ENRICO CASTELLANI Biografia Enrico Castellani nasce a Castelmassa (Rovigo) nel 1930. Nel 1952 si trasferisce a Bruxelles dove studia pittura e scultura all’Accademie Royale.
Nel 1956, laureatosi in architettura, si trasferisce a Milano.
Agli esordi informali fa seguito la creazione con Piero Manzoni della rivista Azimuth.
Sempre nel 1956 propone le prime superfici a rilievo, realizzate con una doppia serie di chiodi, che alternativamente estroflettono ed introflettono la tela del quadro, attraendo e respingendo il riguardante. Questa tecnica è sempre stata alla base del lavoro dell’artista che viene inserito da taluni critici nel clima della pura arte concettuale e da taluni nell’ambito delle ricerche affini al clima dell’Optical Art. Partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1964, ma già dagli anni precedenti espone in numerose mostre in Italia e all’estero. L’opera di Castellani, in particolare, a partire dall’opera del 1959 “Superficie nera a rilievo” pur nella costante fedeltà al mezzo artistico inizialmente scelto, è considerata da molti critici di estrema purezza, dove la ripetizione accuratamente scelta dei pieni e dei vuoti data dalle ritmiche estroflessioni della tela costituisce un percorso sempre nuovo, anche se coerente ed intenso. Anche nelle rare opere su carta Castellani è riuscito a realizzare il suo personalissimo stile di estroflessioni ritmiche. Castellani ha partecipato a numerosissime mostre di rilevanza internazionale, fra le quali si può ricordare la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1964, 1966 e 2003, a Documenta di Kassel nel 1968 a The responsive eye al MoMa di New York nel 1965 e alla mostra “Identité Italienne” al centro G. Pompidou di Parigi. Ha esposto anche, fra le numerose mostre a lui dedicate, alla Biennale di San Paolo del Brasile (1965) e nella grande personale alla Fondazione Prada di Milano nel 2001. Le opere di Castellani, nel mercato dell’arte, sono fra le più ricercate e costose fra quelle del novecento italiano, con quotazioni che hanno raggiunto il milione di dollari e sono regolarmente scambiate nelle aste più prestigiose quali le famose “Italian Sales” di Londra. Il 13 ottobre 2010 riceverà il più alto riconoscimento nel campo delle arti il Praemium Imperiale(Nobel nel campo delle arti) dalla Japan Art Association per mani dell’imperatore del Giappone.

Castelmassa (Ro) 1930 -2017

Enrico Castellani Superficie Rossa acrilico su tela cm. 100 x 100 2007

Enrico Castellani Superficie Bianca acrilico su tela cm. 100 x 100 2009

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 194


Enrico Castellani Superficie Gialla

Enrico Castellani “Dittico rosso” Photo Tornabuoni Arte

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 195


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ALIGI SASSU

Milano 1912 - 2000

Biografia Aligi Sassu nasce a Milano da padre sardo e madre emiliana nel 1912. Conosce Carlo Carrà e a sedici presenta le sue prime opere alla Biennale di Venezia. Si ispira al Futurismo. In questi anni si affranca all’avanguardia futurista di Russolo e Prampolini. Nel 1928 fonda, insieme con Bruno Munari, il Manifesto della Pittura, prendendo come assunto la raffigurazione di forme antinaturalistiche. E’ il 1934 e Sassu studia Delacroix e la Pittura di Storia al Louvre di Parigi. In questo periodo crea quello che sarà il suo “logo”: il cavallo, onnipresente nelle sue opere a seguire. Nel 1936 firma uno dei suoi quadri più celebri, “Il Caffè”, che è Il Coupole di Parigi; lo stesso anno dipinge “Fucilazione nelle Asturie”, considerato uno dei rari quadri eseguiti in favore della Resistenza. Nel dopoguerra vive un’esistenza sociale e artistica appartata poiché lontano dal cubismo di Braque e Picasso. In Sardegna dedica diverse opere alla vita rurale e marittima isolana, le celebri “Tonnare”, e studia la pittura murale, da Masolino da Panicale a Piero della Francesca, sino al francese Puvis de Chavanne e ai muralisti messicani, Riveira e Orozco. Il rosso diviene il suo colore preferito (“Il rosso è il suo Barocco”, disse di lui il critico Raffaele Carrieri). Questi sono gli anni in cui sperimenta nuove tecniche, dove miscela la tradizione con l’innovazione, come ne “I Moti Angioini”, un’opera composta con silicone e tempera, dedicandosi inoltre alla scultura e all’incisione. Negli ultimi anni esegue anche quadri prendendo spunto dal mondo del Calcio. La sua ultima esposizione è stata ad Aosta. Muore all’età di 88 anni, il giorno del suo compleanno, il 17 di luglio del 2000.

Aligi Sassu ”Battaglia di cavalieri” olio su tela cm. 81x100 1986 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 196


Aligi Sassu “Un amanecer de Don Quijote” olio su tela, cm. 83x94 1964

Foto courtesy Carlos Julio Sassu Suarez Archivio Aligi Sassu via Foscolo, 15 Carate Brianza 20048 (MI)

Aligi Sassu “Un amanecer de Don Quijote” olio su tela, cm. 83x94 1964 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 197


VICENZA 2018 VICENZA 2017 MOSTRA MERCATO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

6 - 9APRILE APRILE 2018 7 - 10 2017 FIERA DI VICENZA WWW.ARTEVICENZA.NET

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Azur Magazine 2017 pag. 131 NORD EST 049 8800305 I Segnalati 2018 Vol.FAIR VII° pag. 198


GENOVA GENOVA2017 2018 XIV° MOSTRA MERCATOD’ARTE MODERNAEECONTEMPORANEA CONTEMPORNEA 13 MOSTRA MERCATO D’ARTE MODERNA a

16 - 19 FEBBRAIO 2018

17 - 20 FEBBRAIO Venerdì, Sabato, Domenica ore 10.00 - 20.00 Lunedì ore 10.00 - 14.00

I Segnalati 20182018 Vol.Pag. VII°6 pag. 199 Arte & Mercato


2018 PADOVA 2012

29° 23 Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea a

- 19 NOVEMBRE 916- 12 FIERA DI PADOVA - Via Niccolò Tommaseo ORARIO: Venerdì, Sabato, Domenica ore 10.00-20.00 - Lunedì ore 10.00-13.00

www.artepadova.org Segreteria Organizzativa: Nord Est Fair +39.049.8800305 Azur Magazine 2017 pag. 129 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 200


ARTMONACO’18

IL Salone dell’Arte per eccellenza della Costa Azzurra

27 - 30 SETTEMBRE 2018 Chapiteau Fontvieille MonteCarlo Principato di Monaco

I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 201


16 - 17 - 18 Marzo 2018 Fiera di Forli

ROMAGNA FIERE

Via Punta di Ferro, 2 47122 Forlì · Italy Tel. 0543.798466 / 777420 0543.778482 info@romagnafiere.it

artparma fair 2018

in contemporanea con

mercanteinfiera

V° edizione 3 - 4 e 9 - 10 - 11 Marzo 2018 NEF Nord Est Fair

Via A. Costa, 19 35124 Padova · Italy Tel. 049.8800305 I Segnalati 2018 Vol. VII° pag. 202


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