RANDOMS- Il libro d'ore

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'IANCARLO #ALCIOLARI



Giancarlo Calciolari

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Randoms


E’ l’ora! Mi sfiora un tocco metallico e chiaro: i sensi tremano. Sento di farcelae afferro il giorno, la sua molle creta.




Ho vagato in un forte vento mille volte vi hai spirato dentro, ed ecco quel che ho trovato: ti usava il cieco come un bicchiere, nel profondo ti nascondeva il servo mentre il pezzente ti porgeva a tutti; e spesso in un bambino c’era un grande pezzo del tuo cuore


Se sogni sono il tuo sogno ma se sei desto sono il tuo volere; padrone d’ogni splendore m’inarco, silenzio stellato, sulla bizzarra città del tempo.






Terra che ti fai buia, paziente sopporti le mura. Forse permetti alle città di vivere ancora un’ora, ne concedi due alle chiese e ai chiostri solitari, ne lasci cinque al travaglio dei credenti e per sette contempli il contadino al lavoro_: prima di tornare foresta, acqua, rigoglio selvatico nell’istante dell’innafferrabile paura quando chiederai a ogni cosa la tua immagine incompiuta.


Sono l’attimo tra due suoni che male s’accordano perchè il suono morte vuole emergereMa nella pausa buia si riconciliano entrambi tremando. E bello resta il canto.




Provocano sofferenze ridendo, nostalgie assonnate pronte a destarsi e a piangere in un petto straniero. ammucchiano misteri e muoiono come bestie, incoscienti-ma forse nei loro nipoti maturerà la loro verde vita e per loro tu avrai quell’amore che scambiarono ciechi e quasi in sonno.


E anche gli amanti ammassano per te: poeti di un’ora breve, a forza di baci imprimono un sorriso sopra una bocca smorta quasi a renderla piÚ bella, recano piacere e sono avvezzi al dolore che ci rende adulti.






Sei il futuro, la grande aurora sopra le pianure dell’eterno. Sei il canto del gallo dopo la notte dei tempi, la rugiada, il mattutino e la fanciulla, lo straniero, la madre e la morte.


Cerchi che si tendono sempre più ampi sopra le cose è la mia vita. Forse non chiuderò l’ultimo, ma voglio tentare.




Sei compendio profondo delle cose, taci la tua ultima parola e ti dai sempre diverso agli altri: costa alla nave, nave alla terra.


Ed erediti il verde di giardini scomparsi e il silente blu di cieli a pezzi, la rugiada di infiniti giorni, molte estati proclamate dal sole e molte primavere piene di splendore e sospiri come lettere di una giovane donna. Erediti autunni che giacciono come abiti sontuosi nei ricordi dei poeti mentre gli inverni sembrano stringersi a te leggeri come paesi desolati.





Le strade non saranno mai vuote di chi viene da te come a una rosa Le strade non saranno mai vuote che fiorisce una volta ogni mill’anni. di chi viene da te come a una rosa Popolo buio e quasi senza nome, che fiorisce una volta ogni mill’anni. sfinito quando t’ha raggiunto. Popolo buio e quasi senza nome, sfinito quando t’ha raggiunto.




Così affluisce a te abbondanza di vita. E come in una fontana l’acqua delle vasche superiori deborda continuamente in basso simile a una chioma sciolta dalla ciocca, così si riempiono le tue valli quandi traboccano cose e pensieri.

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Di giorno sei la voce che corrre sussurrando tra la folla, silenzio che lento si chiude in sÊ dopo il battto dell’ora.

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Lascia accadere ogni cosa: bellezza e terrore. Andare si deve: nessun affetto è troppo lontano. Non lasciarti dividere da me. Vicino è il paese che chiamano vita. Lo riconoscerai dal suo rigore. Dammi la mano

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Horae, 2006 Pezzi di cuore, 2005 Pace, 2003 Fatalmente,2004 Pomona, 2003 Speculare, 2004 L’Albero della Vita, 2006 La nascita di Venere, 2005 Tribale, 2006 Grande aurora, 2006 Prima del compimento, 2006 Rosso, 2003 Matrici, 2006 Nativita, 2006 Uni, 2006 Salomè, 2006 Il Tempo, 2005 Solitudini quasi perfette, 2006 Morte e rinascita di Osiride, 2006 Iside e Osiride, 2006

acrilico su tela cm 90 x 90 gouache su carta 30 x30 acrilico su tela 50 x 50 acrilico su tela 40 x 20 gouache su carta 30x 30 gouache su crta 30 x30 cm gouache su carta, 25 x 25 acrilico su tela 100 x 100 acrilico su tela 40x100 acrilico su tela 50x70 acrilico su tela 50x50 gouache su carta 20 x20 acrilico su carta 50 x50 gouache su carta 60 x 20 acrilico su tela 80x80 acrilico su tela 40 x 80 acrilico su tela 180 x 60 acrilico su telo 50 x 70 acrilico su tela 40 x 20 gouache su carta 30 x 20

TESTI Rainer Maria Rilke , “Il libro d’ore”, traduzione dal tedesco di Cesare Lievi

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