CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI SAN DONÀ DI PIAVE Fondata nel 1949
NOTIZIARIO & PROGRAMMA ATTIVITÀ ESTIVE
2019
Via Guerrato 3 - Tel. 0421 332288 info@caisandona.it - www.caisandona.it
La mano creativa si fa strada nel tumulto di idee
s. donĂ di piave (ve) via mario rorato, 1 t. 0421 220792 idee@skriba.it www.skriba.it
Carissime e carissimi soci, fra due mesi termina il mio mandato di presidente della nostra sezione. Ricordo ancora la sera di sei anni fa quando, a casa di Nicoletta, sono stato chiamato a ricoprire questa carica dalla unanime volontà dei consiglieri allora in carica. Mi sono sentito fin da subito investito da una grande responsabilità, perché mai avrei pensato di diventare presidente. Il mio ruolo nel sodalizio lo vedevo più come un lavoratore che operava per la realizzazione di progetti, che aiutava nelle tante attività piuttosto che in quello di responsabile della sezione, chiamato a decidere per altri. Ora, che il tempo è passato e i due mandati sono giunti alla fine, posso dire di aver preso il mio zaino e di aver percorso il sentiero. Ho assunto l’incarico con grande senso di responsabilità e ho sempre lavorato per svolgere il mio compito al meglio, con imparzialità e la massima obiettività possibile, grazie all’aiuto dei consiglieri e della segretaria che non è mai venuto meno. Questi anni sono trascorsi fortunatamente senza gravi incidenti per i soci della nostra sezione che frequentano la montagna in tutte le stagioni e in tante, diverse, attività. Anzi, il numero dei soci è aumentato di oltre cento unità, e la sezione si sta avvicinando a quota mille, segnale evidente della vivacità delle tante iniziative portate avanti dai gruppi e dalla scuola, sempre molto attivi. È piacevole alla sera passare per la sezione e trovarla sempre occupata da gruppi impegnati nella costruzione di nuovi programmi, nelle lezioni dei tanti corsi che tra estate e inverno si susseguono senza fine, nella presentazione delle uscite per la domenica successiva. Il ruolo di presidente mi ha permesso di conoscere ancora meglio la grande ricchezza della nostra sezione e le tante attività portate avanti da titolati e da appassionati frequentatori della montagna, ma di vedere anche qualche criticità. Una in particolare mi ha sempre colpito: tutte queste attività sono seguite e portate avanti da anni dai soliti soci, che avrebbero bisogno di essere aiutati, affiancati e un po’ alla volta sostituiti da soci più giovani, favorendo in questo modo un graduale cambio di generazione. Per questo voglio rivolgere un appello ai giovani soci; abbiamo bisogno di volontari, che un po’ alla volta prendano il posto dei soliti soci, con nuove idee, entusiasmo e voglia di fare. E poi non si tratta solo di andare in montagna: anche la sezione ha bisogno di aiuto, per l’apertura, per la segreteria, per la biblioteca, per le attività culturali. Ci sarebbe bisogno anche di un ragioniere che prenda il posto del tesoriere. Ricordo inoltre a tutti i soci del nostro sodalizio che, se vogliamo crescere ancora e andare sopra quota mille, c’è bisogno dell’aiuto di tutti, chi più chi meno e se ci prendiamo qualche impegno verso la sede bisogna cercare di portarlo a termine nel migliore dei modi. La nostra sede non è un ufficio che eroga prestazioni o un’agenzia di viaggi, ma un’associazione gestita da volontari e i volontari siamo tutti noi soci. Con questo spirito e con questa raccomandazione mi auguro che il nuovo presidente, assieme al direttivo, sia in grado di allargare il coinvolgimento e la partecipazione dei soci alla vita della sezione, perché continui a vivere e a crescere. IL PRESIDENTE Alfredo Callegher
I Redattori ringraziano quanti hanno collaborato - In copertina: Eva e Gabriele verso Forcella Bella
Il Consiglio Direttivo della Sezione, ad integrazione di quanto stabilito in data 9 Gennaio e comunicato a tutti gli iscritti con mail N. 5/2019 del 21 Gennaio, precisa che per l’esecuzione di tutte le attività istituzionali ci si deve attenere alle disposizioni che CAI, Organi Tecnici Competenti, Servizi essenziali (meteo, bollettini, ecc...) indicano a riguardo dei comportamenti prudenziali da tenere. I Capigita, i Direttori, gli Accompagnatori ed i Responsabili dei Gruppi, sono i diretti responsabili dell’attività programmata. Essi devono, con competenza, perizia e diligenza verificare la fattibilità dell’attività, informandosi preliminarmente ed adeguatamente su percorsi e previsioni (presso ad esempio: uffici guide, meteo, esperti, altri organi di informazione, ecc.), attenendosi scrupolosamente alle disposizioni emanate dalle competenti commissioni di riferimento. Essi devono, inoltre, applicare un diretto controllo ed un’adeguata selezione sui partecipanti dell’evento, con riferimento, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, allo stato di salute, alle capacità degli stessi ecc., con maggiore attenzione per le attività che presentano difficoltà e/o necessitano di adeguata attrezzatura, competenza e/o un addestramento specifico (a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo: corsi, percorsi attrezzati, vie ferrate, alta montagna, ambiente innevato e/o ghiacciato, grotta, ecc.). A tal proposito si sottolinea che la sezione ogni anno organizza corsi di addestramento alle varie tecniche alpinistiche, uso dei materiali, uso dell’ARTVA, ecc. Si invitano per tanto i Capigruppo, laddove ritenuto necessario in ragione di quanto su esposto, a contattare gli organi della sezione competenti al fine di organizzare corsi atti a far acquisire la dovuta preparazione ai partecipanti alle attività programmate. IL PRESIDENTE
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La nostra storia attraverso la tua. Our history through yours.
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Ruote in Spalla PROGRAMMA ATTIVITÀ GRUPPO DI CICLOESCURSIONISMO MTB
10 MARZO Lungo il fiume Brenta
Pedalando lungo il Brenta si assiste alla graduale transizione di uno dei corsi d’acqua più importanti del Veneto: nel suo tratto vicentino, infatti, esso vede il suo scorrere trasformarsi da vivace torrente di montagna a tranquillo fiume di pianura, attraversando un territorio spesso stravolto dall’andamento delle piene. In partenza il paesaggio è un po’ spoglio, con una lunga serie di sentieri, single track e tratturi sassosi che solcano gli argini di Tezze e Cartigliano arrivando fino alle porte di Bassano, dove le rogge e gli impianti idroelettrici del Parco delle Centrali sono punti di interesse. Da Bassano con un lungo single track accompagnati da rapide e cascatelle si arriva quindi a Solagna, dove si passa sulla sponda opposta iniziando a ridiscendere il fiume: sentieri a pelo d’acqua si susseguono ancora fino al celebre Ponte Vecchio di Bassano, proseguendo poi sulle strade asfaltate che attraversano la città. Di nuovo nei pressi del fiume, che nel frattempo ha raggiunto una larghezza ragguardevole, ci si addentra in un paesaggio quasi desertico dove cave e vegetazione rada fanno da sfondo al labirinto di strade e sentieri che solcano il vastissimo letto del fiume, con il terreno che si fa decisamente più roccioso presentando alcuni punti particolarmente sconnessi. L’impeto iniziale dell’acqua si è intanto decisamente smorzato per via del fondo ghiaioso che consente all’acqua di alimentare le falde più superficiali, diminuendo così la portata fino a lasciare il Brenta quasi completamente secco nei mesi più caldi. Via via che si scende verso sud la vegetazione nell’area golenale si fa più folta, mentre gli argini si avvicinano sempre di più tra loro; è proprio all’altezza del ponte di Fontaniva che il Brenta cambia ancora fisionomia: la velocità dell’acqua cala ulteriormente, la portata aumenta e il percorso si arricchisce di curve, anse e aree umide. Partenza / Arrivo: Fontaniva (PD) Lunghezza: 57 km. - Dislivello: 250 mt Tempo di percorrenza: 4h30m - Difficoltà: MC/MC Capogita: Angelo Cavasin, Paolo Zanardo
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Ruote in Spalla 14 APRILE Altopiano Muggese
PERCORSI: Bagnoli della Rosandra - Stramare - San Andrea - Muggia - Lazzareto - Chiampore - Colombano - Premenzano - Santa Barba - Rabuiese Stramare - Bagnoli Rabuiese - Vignano - Crociata - Prebeneg - Soceb - Beka - Bottazzo Hervati - S. Antonio in Bosco - Bagnoli. La prima parte di km 25 con 541 mt di dislivello positivo si articola nel promontorio muggese con vari saliscendi scoprendo passaggi e sentieri che collegano i vari paesi. Una salita impegnativa ma breve costringerà molti a scendere dalla bici e anche un tratto della discesa finale è caratterizzato da un breve tratto pietroso. Nel complesso è una escursione facile se affrontata con la dovuta calma. Per i più coraggiosi la seconda parte presenta una salita molto “cattiva” per la pendenza e la lunghezza, un paio di strapponi successivi ma per il resto è molto gratificante. Da fare attenzione nella discesa verso bottazzo che presenta un tratto veramente tecnico. Capogita: (giro completo) Ennio Alfier, Angelo Cavasin (prima parte) Paolo Zanardo, Daniela Manzato Il giro completo per un biker allenato è di ore 5, soste comprese. km 52,17 con 1430 mt di dislivello. Difficoltà: BC/BC.
28 APRILE ProseccoLipica
Itinerario mediamente impegnativo per la distanza percorsa, ma che presenta lievi o pressoché nulle difficoltà dal punto di vista ciclistico. Il percorso all’andata, verso est, porta fino a Lipica lungo sentieri e forestali tipiche dell’ambiente carsico. Il ritorno prevede un passaggio per Basovizza (con visita alla foiba) e poi lungo il mare fino al punto di partenza con delle viste spettacolari sul golfo di Trieste. Partenza / Arrivo: dal paese di Prosecco Distanza: 45 km - Dislivello: 650 mt dsl - Difficoltà: MC/MC Capogita: Cristiano Lorenzon, Mimmo Putignano
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Ruote in Spalla 26 MAGGIO Dal Tagliamento alle terre di bonifica
Il percorso prevede, partendo dal bunker costruito presso il ponte di San Michele durante la “Guerra fredda”, la ciclabile lungo l’argine del Tagliamento, il faro e la ciclabile di Bibione, la suggestiva vista sulla “Litoranea Veneta” e sul “Canal del Lovo”, i casoni di Terzo Bacino, il ponte su canale “Cavrato”, “Bacino Valle” e per Castello di Brussa Lugugnana ritorno al punto di partenza. Percorso di circa 50 km si sviluppa per metà su buon sterrato e per metà su strade asfaltate a scarso traffico (tranne che per un breve tratto di pochi km). Difficoltà: MC/MC Capogita: Paolo Pedrocchi, Paolo Piazza
23 GIUGNO Altopiano di Lavarone e Luserna
Itinerario che toccherà alcuni dei moltissimi forti che vennero distrutti dall’artiglieria pesante già nei primi mesi della Grande Guerra. Oggi l’Altopiano di Luserna è una distesa verde e ondulata fatta di prati e boschi, dove carrarecce scorrevoli e agevoli saliscendi consentono di esplorare con facilità i resti del fronte austriaco. Attraverseremo punti di interesse come malga Millegrobbe, malga Laghetto e il Passo Vezzena. Distanza: 45 km - Dislivello: 1200 mt dsl - Difficoltà: BC/BC Capogita: Cristiano Lorenzon, Angelo Cavasin
28 LUGLIO Falzarego, Croda Negra, Forcella Nuvolau
L’itinerario si svolgerà nel meraviglioso ambiente dolomitico dei sentieri ai piedi della Tofana di Rozes e del Passo Falzarego, per poi scendere un po’ e risalire verso la Croda Negra. Passeremo nei verdi prati del Fedare e saliremo fino a Forcella Nuvolau, per scendere sulla panoramica carrareccia alla base delle Cinque Torri e rientrare al parcheggio. Lunghezza: 24 km - Dislivello: 1400 mt - Difficoltà: BC/BC Capogita: Nicola Ave, Renzo Cristofoletto
Aggiornamenti e serata -V errà fatto un aggiornamento su tecniche conduzione MTB. - A Novembre serata fotografica sull’attività svolta dal gruppo. - Anche quest’anno continua la collaborazione con il gruppo Magicabike. - Le adesioni alle varie attività saranno accettate tassativamente il giovedì antecedente l’uscita dalle 21.00 alle 22.00 in sede CAI. - Le date ed i luoghi potrebbero subire modifiche per motivi tecnici di qualunque genere. - Durante lo svolgimento della gita è obbligatorio l’uso del casco, la MTB in buone condizioni di manutenzione ed abbigliamento adeguato. PER INFORMAZIONI E REGOLAMENTO DELLE GITE CHIEDERE AL CAPOGITA.
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Ruote in Spalla 22 SETTEMBRE Matajur
Partiti da Savogna (Loc. Crisnaro) per evitare un lungo tratto asfaltato si scende per 500 m lungo la valle, si attraversa il T. Alberone e si prende a risalire sul versante opposto della valle, verso Brizza. A quota 410 si prende a sx una bella forestale con ottimo fondo che permette di guadagnare quota fino all’incontro con la strada asfaltata per Canalaz e poi verso Livek che si raggiunge dopo aver superato il vecchio confine (non più custodito). La strada è asfaltata, poi inizia un ottimo sterrato in un bosco stupendo e con pendenze molto costanti. Ritornati in Italia, la strada si riduce a sentiero che alterna tratti ciclabili ad altri che richiedono di spingere la bici. A q. 1470 con una brusca deviazione a sx si inizia un lungo tratto che attraversa tutto il versante sud del Matajur in moderata salita (con brevi ripidi tratti non ciclabili). Raggiunto il rif. Dom na Matajur a q. 1550, si è ormai vicini alla vetta ma la salita si fa quasi tutta a piedi (vedi NOTA 1). In caso di bel tempo il panorama a 360° è impareggiabile; in discesa la ciclabilità dipende molto dalla vostra abilità, i più arditi possono scegliere il percorso C, per gli altri arrivati al rif. Pelizzo, scenderanno per il percorso B fino a Savogna. Verso Antiorario - Lunghezza: 44,5 km - Dislivello Sal/Disc: +1630 m Tempo Standard: ore 5h30m - Difficoltà: BC/BC/OC Capogita: Paolo Zanardo, Angelo Cavasin
NOTA 1): La scheda tecnica comprende l’ascesa (non ciclabile, dal rif. Dom na Matajur (q. 1550) alla cima (q. 1640) che consigliamo comunque di fare, almeno a piedi).
Serata 13 OTTOBRE Bramito dei CerviNotturna in Cansiglio
Partiamo al tramonto muniti di luci ed accompagnati dalla luna piena andremo a percorrere la piana del Cansiglio e la sterrata della Candaglia ascoltando il Bramito dei Cervi. Lunghezza: 30 km - Dislivello: 150 mt - Difficoltà: MC/MC Capogita: Enrico Dal Pra, Alessandro Bortoluzzi
Informazioni Alle gite possono partecipare gli iscritti al gruppo “RUOTE IN SPALLA”, gli iscritti al CAI e non, purché presentati da un componente del gruppo. In ogni caso è facoltà (insindacabile) dei capigita escludere chi è ritenuto non avere le capacità e/o il mezzo adaguato alle caratteristiche della gita proposta sia al momento dell’iscrizione che al momento della partenza.
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AL GIOVEDÌ CI TROVIAMO IN SEDE PER ORGANIZZARE LE USCITE DELLA DOMENICA.
Quei del Marti PROGRAMMA ATTIVITÀ - GRUPPO SENIOR
Alcuni numeri del 2018
ESCURSIONI 2019
39 sono state le escursioni di un giorno, 3 i giorni sulle Dolomiti del Brenta, oltre 300 i km percorsi e 32.000 i metri in salita; numerose e partecipate le uscite in Casera Campestrin per collaborare alla manutenzione del Bivacco. Anche per il 2019 il gruppo QUEI DEL MARTI propone un vario e nutrito programma di escursioni alle quali possono partecipare, in base alle proprie capacità e dotati di idonea attrezzatura personale, tutti i soci CAI. Per motivi organizzativi è necessario presentarsi entro le ore 11.00 del lunedì precedente l’escursione, davanti al Bar Dersut in C.so Sivio Trentin. • Forca del Cridola • M.te Cimacuta • Creste di S. Giorgio • Sass de la Palaza • Monte Cernera • Biv. Bedin • M.te Ortigara e Cima Caldiera • Cima D’Auta ferrata Paolin Piccolin • Terza Cengia Pomagagnon S. Attrezz. • Cima Talvena • Cauriol
• Viaz dell’Oliana • Libri di San Daniele • Via Attrezzata Bepi Zac • Belvedere del Piovan • C. Cadin N.E Ferrata • Cengia dell’Osvaldo • Tacca del Cridola • Tofana di Rozes • Sasso di Bosconero (per. Bosconero) • Cima Coldai • Ferr. Cassiopea (per. Paccherini) • Anello del Col Matt
• Monte Peralba Ferrata Sartor • Monte Terne • Monte Messer • Rifugio Semenza (Anello) • Cima delle Scarpe • Rifugio Pradidali • Casera del Guardian (riunione gruppo) • Monte Guslon • Casera Pian dei Fioc (m.te Serva) • Nuvolau
Nel periodo compreso tra Giugno e Luglio è prevista una escursione di tre giorni sulle PALE
ESCURSIONI ALTERNATIVE
• Spigol del Palon • Cima del Coro • Ferrata Stella Alpina • Cima del Venier • Monte Campido • Fossernica di Dentro • Cason della Cengia Bassa • Bivacco Caimi del Cornor • Malga Tovà • Anello del Gabbian • Cima Pape • M.te Pelsa Via Ferrata Fiamme Gialle
• Sasso Vernale • Monte Cavallino Giro ad Anello • Cima Tae
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Adriano Perissinotto SCUOLA DI ALPINISMO Due importanti traguardi sono stati raggiunti nell’anno 2018 dai soci Marco Gobbo e Demis Montagner. Il primo ha acquisito il brevetto di Istruttore Nazionale di Arrampicata Libera, il secondo quello di Istruttore Nazionale di Alpinismo. Due titoli importanti che li colloca al vertice delle competenze nelle specialità previste con la possibilità di dirigere l’associazione a tutto campo. La Scuola di Alpinismo Adriano Perissinotto, cogliendo l’attimo, ha eletto Demis Montagner, che ha accettato, alla direzione del proprio organico. Il nuovo direttore ha subito formato a supporto, per la corretta conduzione e scelta delle strategie, un comitato direttivo. È con grande soddisfazione che annuncio questi traguardi di cui mi sento un po’ partecipe, cedo volentieri il passo alle giovani leve a cui auguro buon lavoro e mi metto a loro disposizione per quanto possa ancora aiutare. Ennio
Corso di Alpinismo Base A1 2019
DIRETTORE DEL CORSO: OSVALDO SIMONETTO (IA) · VICE: ENNIO ALFIER (INA)
LEZIONI TEORICHE MERCOLEDÌ 17 APRILE · Presentazione del corso · Rischi e responsabilità · Pericoli della montagna MERCOLEDÌ 24 APRILE · Equipaggiamento e materiali · Imbrago e nodi VENERDÌ 3 MAGGIO · Catena di assicurazione
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MARTEDÌ 7 MAGGIO · Topografia e orientamento MERCOLEDÌ 15 MAGGIO · Preparazione di una salita · Valutazione delle difficoltà MERCOLEDÌ 22 MAGGIO · Progressione su neve e ghiaccio MERCOLEDÌ 29 MAGGIO · Neve e valanghe
MERCOLEDÌ 4 GIUGNO · Allenamento e alimentazione MERCOLEDÌ 12 GIUGNO · Progressione in ferrata MERCOLEDÌ 19 GIUGNO · Primo soccorso MERCOLEDÌ 26 GIUGNO · Riepilogo generale · Confronto e discussione
LE LEZIONI SI SVOLGERANNO IN SEDE CAI DI SAN DONÀ DI PIAVE CON INIZIO ALLE ORE 21.00.
Scuola di Alpinismo Adriano Perissinotto
LEZIONI PRATICHE SABATO 11 MAGGIO Centro Arrampicata San Donà · Imbragatura e nodi · Tecnica di arrampicata DOMENICA 12 MAGGIO VAL ROSANDRA · Cartografia e Orientamento · Allestimento corda fissa · Discesa in doppia DOMENICA 19 MAGGIO FALESIA VAL ROMANA · Assicurazione e Autoassicurazione · Tecniche di arrampicata · Calata con ferito SABATO 1 GIUGNO MARMOLADA · Tecnica individuale su neve e ghiaccio · Ancoraggi e soste · Progressione in conserva · Paranchi DOMENICA 2 GIUGNO MARMOLADA · Salita via di neve-ghiaccio SABATO 15 GIUGNO POMAGAGNON · Salita di una via ferrata SABATO 29 GIUGNO MOIAZZA · Salita di una via alpinistica · Corda doppia DOMENICA 30 GIUGNO BOSCONERO · Salita di una via alpinistica
Materiale ed equipaggiamento È CONSIGLIATA UN’ATTREZZATURA ED UN ABBIGLIAMENTO CONSONO PER IL TIPO DI ATTIVITÀ E PER IL PERIODO. ULTERIORI INFORMAZIONI, CHIARIMENTI E CONSIGLI VERRANNO DATI DURANTE LA PRIMA LEZIONE.
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Adriano Perissinotto SCUOLA DI ALPINISMO E SCIALPINISMO DI TREVISO E SAN DONÀ DI PIAVE
XXIII° Corso Intersezionale di SciAlpinismo SA1 2019 IX° Corso Intersezionale di SnowboardAlpinismo SBA1 2019
LEZIONI TEORICHE E PRATICHE DAL 15 GENNAIO AL 10 MARZO 2019 ISCRIZIONI APERTE DAL 28 NOVEMBRE 2018 AL 15 GENNAIO 2019 FINO AD ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI (max 15 + max 3 posti per snowboardalpinisti). INFORMAZIONI PRESSO LE SEZIONI CAI: TREVISO IL MERCOLEDÌ DALLE ORE 21.00 ALLE ORE 22.00 SAN DONÀ DI PIAVE IL GIOVEDÌ DALLE ORE 21.00 ALLE ORE 22.00.
grafica comunicazione web stampa
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san donà di piave (ve) - via mario rorato, 1 t. +39 0421 220792 - idee@skriba.it - www.skriba.it
Speraneve GRUPPO SCIALPINISMO Dal 28 Aprile al 1° Maggio 2018, gli Speraneve accompagnati da Tony Caporale del Soccorso Alpino Guardia di Finanza del Gran Sasso, si sono cimentati nella conquista delle cime del Gran Sasso, guadagnandosi, tra sudore e risate: Corno Grande (2912 m.) traversata alta; Monte Camicia (2564 m.); Monte Aquila (2494 m.). L’ambiente affrontato era severo, poco frequentato, fascinoso e di grande interesse naturalistico. Ha sciato con noi un “indigeno”, che ci ha facilitato negli itinerari grazie alla sua conoscenza ed alle sue capacità, investendo di allegria e leggerezza la nostra “spedizione”. Il gruppo Speraneve, anche per il 2019, si ripromette di dar seguito a questa entusiasmante attività con le seguenti uscite:
Domenica 20 Gennaio
TARVISIO - MONTE COCCO 1941 m. Difficoltà: MS - Dislivello: 830 m. - Tempo: 2,45 ore Capigita: Sandro Frara, Enrico Fontanella, Chiara Cereser Poco a Sud del confine tra Italia ed Austria è un classico itinerario invernale, uno dei pochi in Friuli percorribili in qualsiasi condizione di innevamento. Molto frequentato dopo abbondanti nevicate.
Domenica 17 Febbraio
ALPAGO - FORCELLA CAULANA Difficoltà: MS - Dislivello: 900 m. - Tempo: 3 ore Capigita: Daniele Dilegui, Cinzia Saramin Itinerario facile ma molto bello dal punto di vista paesaggistico, che consente di raggiungere una cima quasi sconosciuta in Alpago. Si sale lungo tutta la Val Salatis, ambiente spettacolare.
Domenica 17 Marzo
GRUPPO DEL SELLA - VAL MESDÌ - TRAVERSATA Difficoltà: BSA - Dislivello: 600 m. - Tempo: 4 ore Capigita: Francesco Bardellotto, Walter Busato Classicissima traversata nel Gruppo del Sella con partenza dal Passo Pordoi e arrivo a Colfosco in Val Badia. Passando per F.lla Pordoi si attraversa tutto l’altopiano del Sella in un ambiente unico per poi dal Rif. Boè affrontare una lunga discesa lungo la Val Mesdì.
Domenica 7 Aprile
CLAUT - SCIALPINISTICA DEL PRADUT Come oramai consuetudine il gruppo partecipa al Raduno Scialpinistico del Pradut in Valcellina.
Gio/Ven Sab/Dom 25-26-27-28 Aprile
GRUPPO DEL GRAN PARADISO Capigita: Michele Cereser, Paolo Pedrocchi Quattro giorni sul gruppo del Gran Paradiso con base al Rifugio Vittorio Emanuele. Meta principe sarà la cima del Gran Paradiso ma il posto offre svariate altre allettanti possibilità. Gli itinerari verranno decisi in base alle condizioni del momento.
Domenica 19 Maggio
GRUPPO DEL CRISTALLO - PASSO DEL CRISTALLO 2808 m. Difficoltà: BSA - Dislivello: 1350 m. - Tempo: 4 ore Capigita: Marco Perissinotto, Marco Cagnato La forcella del Cristallo racchiusa tra il Piz Popena e il Monte Cristallo, offre uno dei più belli itinerari di scialpinismo della zona. Un canalino centrale che permette di collegare la parte bassa della val Fonda con la parte superiore dell’itinerario da superare con piccozza e ramponi.
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Alpinismo Giovanile PROGRAMMA ATTIVITÀ Fra le numerose attività che la nostra sezione del CAI offre agli appassionati di montagna, l’Alpinismo Giovanile ha un ruolo di primo piano. La nostra attività con i ragazzi si sviluppa principalmente attraverso l’escursionismo in montagna dove si cerca di sviluppare la dimensione del camminare andando alla scoperta dell’ambiente geografico, naturale ed umano ed insegnandone il rispetto, con una particolare attenzione alla socializzazione. È importante per i ragazzi “fare gruppo”, coltivare le amicizie, condividere le esperienze, la fatica, come la gioia della vetta. Nelle nostre escursioni c’è sempre un tempo per l’osservazione naturalistica, geomorfologica, per la lettura del paesaggio e delle tracce che l’uomo ha lasciato nel territorio montano. Poi nel corso della settimana di Alpinismo Giovanile questi contenuti vengono maggiormente approfonditi con attività specifiche. Tutto questo è reso possibile dalla disponibilità e dalla preparazione degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile e degli operatori sezionali
che li supportano; grazie a loro siamo in grado di offrire un programma sempre accattivante e diversificato e di portare in montagna i ragazzi in sicurezza, soprattutto nelle esperienze più impegnative come il sentiero attrezzato e la via ferrata. Le gite sono riservate a ragazzi/ragazze di età compresa tra 8 e 18 anni. Sono escursioni della durata di un giorno o più nelle quali i partecipanti avranno occasione di avvicinarsi ad alcuni aspetti naturalistici, Iudici, umani ed educativi della pratica escursionistica, il tutto sotto la guida di accompagnatori CAI. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi ai capigita tassativamente entro il mercoledì precedente la gita per motivi organizzativi. Oppure inviando una email all’indirizzo alpinismogiovanile@caisandona.it. Si possono avere notizie presso la sede del C.A.I. in via Guerrato, 3 - San Donà di Piave (tel. 0421.332288) dalle 21.00 alle 22.00 del giovedì. Trasporto a carico dei partecipanti.
EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO: zaino, scarponi o pedule in buono stato, giacca a vento, pile o maglione di lana, calzoni lunghi (anche in estate) in cotone leggero o materiale sintetico (non blue-jeans) calzettoni da escursione, mantellina, berretto di lana, guanti, borraccia o thermos, viveri al sacco, sacchetto porta rifiuti, ghette da neve per le gite invernali, tuta, maglietta, calze di spugna e scarpe ginniche di ricambio da lasciare in macchina in una borsa.
Settimana estiva I corsi estivi, consistono in un’esperienza d’alta montagna della durata di 7 giorni con permanenza in rifugio o casa alpina autogestita. I ragazzi hanno quindi la possibilità di vivere un’esperienza alpinistica “vera” sotto la guida di istruttori ed accompagnatori C.A.I. Verranno svolte escursioni, ascensioni su roccia, prove di topografia, giochi con le corde e osservazioni naturalistiche. Il periodo di svolgimento é generalmente una settimana di agosto ed i partecipanti verranno divisi in due gruppi: base ed avanzato, il primo stanziale in rifugio, il secondo sotto forma di trekking. Il programma dettagliato verrà comunicato in prossimità del corso.
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IL GIORNO 1 LUGLIO ORE 20.30 IN SEDE CAI SERATA DI PRESENTAZIONE ED ISCRIZIONI PER IL CORSO DI ALPINISMO GIOVANILE.
Alpinismo Giovanile
PROGRAMMA GITE VENERDÌ 22 MARZO - ore 20.00
PRESENTAZIONE IN SEDE ATTIVITÀ AG 2019 Incontro in sede con genitori e ragazzi, vecchi e nuovi, per vedere assieme le nuove attività e confrontarci su eventuali problematiche e proposte.
DOMENICA 14 APRILE
LAGUNA DI VENEZIA Giro in battello con guida nella laguna di Venezia per comprendere la natura dei fenomeni di genesi delle lagune, di morfogenesi dei litorali sabbiosi e gli elementi della geografia lagunare. Difficoltà: per tutti Partenza: ore 9.30 dal pontile di Altino Accompagnatori capigita: · Giacomo Gobbo 0421 560068 · Carmen De Vecchi 0421 40684
MERCOLEDÌ 1 MAGGIO
SAN DONÀ DI PIAVE FESTA DELLO SPORT Giochi di arrampicata in palestra, corde tese tra gli alberi, teleferica ecc. A cura della commissione sezionale di AG
DOMENICA 12 MAGGIO
OSPITALE DI CADORE - Itinerario archeologico alpinistico monte Zita Escursione con esperto alla scoperta del villaggio metallurgico di Paluc. Difficoltà: per tutti Partenza: ore 7.00 Accompagnatori capigita:
· Alberto Vendramini 0421 320651 · Armando Ortolan 0421 232245 · Carmen De Vecchi 0421 40684
DOMENICA 9 GIUGNO
BUS DEL BUSON (BELLUNO) Escursione a carattere storico e naturalistico, il Bus del Buson è una forra fossile del torrente Ardo, scavata sulle pendici meridionali del gruppo dolomitico della Schiara. Difficoltà: per tutti, ma lunga Partenza: ore 7.00 Accompagnatori capigita: · Fabio Baldo 0421 53935 · Paolo Ferrarese 0421 40166 · Stefano Martignon, Paola De Vecchi Michele Puppin
VENERDÌ 21 GIUGNO
PRESENTAZIONE GITA PASSO VALLES in sede ore 21.00
DOMENICA 23 GIUGNO
PASSO VALLES (PALE DI SAN MARTINO) Sentiero geologico Valles-Venegia. Un itinerario per leggere il paesaggio geologico da 250 milioni di anni fa ad oggi. Difficoltà: per tutti Partenza: ore 6.30 (in pullman se si raggiunge il numero di partecipanti sufficiente)
Accompagnatori capigita: · Andrea Ombrella 0421 630494 · Silvia Secco 0421 239381 · Camilla Martignon, Francesco De Vecchi
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Alpinismo Giovanile VEN-SAB-DOM 19-20-21 LUGLIO
LUNEDÌ 1 LUGLIO
PRESENTAZIONE CORSO AG ore 20.30 in sede CAI presentazione ed iscrizioni al 23° Corso di Alpinismo Giovanile
SABATO 6 LUGLIO
MONTE QUATERNÀ (COMELICO SUPERIORE) Il Monte Quaternà caratteristico per i colori nerastri-verdastri e la forma piramidale, dal punto di vista geologico non trova termini di paragone: antico cono vulcanico sorge al margine delle dolomiti e le sue rocce metamorfiche costituiscono il basamento cristallino della regione dolomitica. Dalla sommità si gode uno splendido panorama a 360°. Difficoltà: per tutti Partenza: 6.30 (in pullman se si raggiunge il numero di partecipanti sufficiente)
Accompagnatori capigita: · Silvia Secco 0421 239381 · Fabio Baldo 0421 53935 · Stefano Martignon
DOLOMITI DI BRENTA Le Dolomiti di Brenta sono l’unico gruppo montuoso dolomitico che si trova ad ovest del corso del fiume Adige, appartenendo, in senso strettamente geografico, alle alpi Retiche Meridionali. Difficoltà: per i più grandi ed esperti con pernotto in rifugio e percorso su vie ferrate e nevai con attrezzatura idonea fornita dalla sezione. Partenza: ore 6.30 Accompagnatori capigita: · Giacomo Gobbo 0421 560068 · Alberto Vendramini 0421 320651 · Marco Gobbo 0421 560068 · Andrea Ombrella 0421 630494
SETTIMANA 3-10 AGOSTO
VAL DOGNA - CASERMETTA VUERICH 23° CORSO DI ALPINISMO GIOVANILE A cura della commissione sezionale di AG
VEN-SAB 30-31 AGOSTO DOM 1 SETTEMBRE
Ritrovo con ragazzi ad Amatrice Accompagnatori capigita: · Armando Ortolan 0421 232245 · Carmen De Vecchi 0421 40684
DOMENICA 8 SETTEMBRE
IL GIOCO DELL’ARRAMPICATA (Località da definire) Uscita in ambiente per cominciare a muoversi sul mondo verticale. Difficoltà: per tutti Partenza: ore 7.00 Accompagnatori capigita: · Marco Gobbo 0421 560068 · Giacomo Gobbo 0421 56006 · Francesco De Vecchi, Camilla Martignon
SABATO 16 NOVEMBRE
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SERATA CONCLUSIVA Alle ore 19.00 in località da definire, ritrovo con ragazzi e famiglie per rivivere assieme le esperienze vissute attraverso le fotografie fatte durante l’anno. Seguirà una festa per concludere l’anno in allegria.
I Repetini PROGRAMMA ATTIVITÀ GRUPPO ROCCIA Si rinnova l’appuntamento per il 2019 dei “REPETINI” con una serie di escursioni programmate con la collaborazione di tutti gli aderenti il gruppo che anche quest’anno è cresciuto apportando soprattutto nuovi giovani elementi. Come sempre, le escursioni programmate, che sono qui elencate, possono essere condizionate dal meteo e da vari fattori: nell’anno precedente l’uscita d’arrampicata prevista a Maggio sul Campanile di Val Montanaia è slittata a Settembre, in quanto condizionata dai corsi di alpinismo, nonostante tutto è stata un GRANDE SUCCESSO con la presenza di quasi 30 partecipanti. Cercheremo di ripetere occasioni così entusiasmanti , per la soddisfazione di tutti, anche di chi, pur non appartenendo al gruppo, intenda partecipare come invitato. Un Saluto verticale, Luigi (Gigi) Fabbri
Fine Febbraio inizi di Marzo
CASCATE GHIACCIO Sappada o Riva di Tures.
Capogruppo: Marco Perissinotto, Vincenzo Visentin
Maggio
FALESIE DI DARDAGO
Metà Settembre
TORRE DEI SABBIONI, GRUPPO ANTELAO/ SORAPISS: Escursione ed arrampicata.
Capogruppo: Daniele Di Legui, Manlio Schioser
Un Sabato del mese, in funzione della disponibilità di spazi in relazione ai corsi di Alpinismo. Capogruppo: Chiara Stival, Vincenzo Visentin
Metà Luglio
PALE DI SAN MARTINO Attività di arrampicata in zona Pala Del Rifugio (Rifugio Treviso) o Sass d’Ortiga, grado di difficoltà in funzione delle capacità medie dei partecipanti. Capogruppo: Luca Zanchi, Luigi Fabbri
Fine Luglio
CIMA GRANDE DI LAVAREDO Via normale, salita alla Cima Grande di Lavaredo. Capogruppo: Massimiliano Rivoli, Igor Sambito
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Casera Campestrin BIVACCO
50 anni Bivacco Casera Campestrin
Immersa nel silenzio e nella quiete che regna sovrana, racchiusa tra i contrafforti del Sassolungo di Cibiana, della Torre di Campestrin e degli Sfornioi, si apre, salendo per la forra della Val Bona fin sopra i 1500 m, una bella conca di origine glaciale attorniata da una corona di crode, in questo contesto è situato il bivacco Casera Campestrin, luogo dove è facile ritrovare la tranquillità, la pace del cuore e dell’anima. Il 23 settembre ci siamo ritrovati in molti quassù a festeggiare il 50° anniversario della fondazione; simpatizzanti, amici di Ospitale di Cadore, soci della nostra e di altre sezioni.
Un po’ di storia
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In origine era un alpeggio abbandonato già verso la fine degli anni Trenta del secolo scorso, poi forse ripreso dopo la guerra, presidiato da una piccola costruzione in pietra, la casera, con modeste pertinenze ed una pendana, ricovero per animali, posti su uno spiazzo erboso ai margini del bosco, al centro di un imponente circo di crode, all’epoca ancora poco conosciute. Nel 1965 da sottosezione del CAI di Venezia, San Donà divenne sezione autonoma e l’acquisizione della totale indipendenza e di una propria identità spinse gli alpinisti sandonatesi ad intensificare i programmi; in particolare il desiderio di affermazione e di partecipazione alla grande famiglia del CAI generò il desiderio di un’opera alpina. Salendo dalla Val Bona o spaziando dall’alto delle crode la vista del vecchio alpeggio abbandonato
era inevitabile, come altrettanto spontanea l’idea di trasformazione della casera in bivacco a servizio degli alpinisti portati ad arrampicare nel gruppo del Bosconero. Nell’estate del ’67 il Sindaco di Ospitale, Giovanni Olivotto, rilascia una prima dichiarazione di disponibilità alla concessione della casera e alla sua trasformazione in bivacco, poi ufficializzata da apposito atto deliberativo. Inizia quindi a ritmo serrato la trasformazione in bivacco della casera di Campestrin, che comportò impegnativi lavori di ripristino e pulizia delle strutture murarie, della copertura, del sottotetto. Il progetto verrà portato avanti con determinazione e competenza dal presidente della Sezione Franco Carcereri, in stretta collaborazione e col sostegno della Fondazione Antonio Berti. La casera di Campestrin diventerà “sogno e ambizione degli alpinisti sandonatesi”, così si esprime il segretario della sezione Tullio Pecci. La prima opera alpina della sezione.
Casera Campestrin Domenica 29 settembre 1968 ebbe luogo la cerimonia d’inaugurazione con la partecipazione di circa 250 alpinisti e valligiani. Erano presenti gli accademici Giovanni Angelini e Bruno Crepaz, Camillo Berti per la Fondazione, le Fiamme Gialle di Predazzo, gli Scoiattoli di Cortina, i rappresentanti delle sezioni CAI cadorine, zoldane, bellunesi, di Longarone, Val Zoldana, Pieve di Cadore, Agordo, Venezia, Trieste XXX Ottobre, Oderzo, Pordenone, Montebelluna, Rovigo e Verona. Il presidente Carcereri annunciò l’impegno degli alpinisti della sezione per la valorizzazione delle Dolomiti di Bosconero, tramite la realizzazione di collegamenti tra i diversi versanti e l’attrezzatura di cenge praticabili. Numerosi soci si sono prestati in questo mezzo secolo nel ruolo di ispettori o aiutanti negli interventi straordinari, lavorando per il mantenimento del Bivacco. Tra i tanti vanno ricordati Tullio Pecci, Gino Peretti, Sandro Zucchetta, Giorgio Striuli, Bepi Perissinotto, Bepi Buffolo, Dino Enzo, Raffaele Bragato, Normino
Preparazione Preparazione
Ci siamo ritrovati venerdì 21 Settembre un gruppo di soci, tra i quali il presidente della sezione, per approntare i festeggiamenti, portando a spalla dalla casera Valbona tutto il necessario: pentole,
La La festa festa La mattina del 23 ci siamo alzati molto presto, dopo una frugale colazione abbiamo salutato Demis e Osvaldo, che la sera prima si sono uniti al gruppo e si accingevano ad aprire una nuova via su una delle cime circostanti per onorare il 50° anniversario. Ci siamo subito attivati per allestire gli addobbi esterni, le tavole per il rinfresco e si sono accesi i fornelli per cucinare la pasta e tutto il necessario per il rinfresco. Di prima mattina il cielo appariva velato di una leggera foschia, che col passare del tempo ha lasciato spazio ad un pallido sole. I primi a raggiungere il bivacco sono stati i valligiani e i cacciatori di Ospitale di Cadore e, graditi ospiti, alcuni soci del CAI di Conegliano che ci hanno donato un gagliardetto della loro sezione. Dalla forcella Bella sono cominciati gli arrivi di soci e simpatizzanti giunti dal passo di Cibiana con il pullman e con i mezzi propri, altri sono saliti dalla parte di Ospitale. Completato l’arrivo di tutti i partecipanti è cominciato il rinfresco, che si è rivelato esser più che abbondante, allegro, condito da buon vino e gradito da tutti. È iniziata poi la parte ufficiale della giornata con gli interventi del nostro presidente, di un assessore dell’amministrazione comunale di Ospitale
Zamengo ma in particolare Pier Giovanni Bozzo che dal 1995, da 23 anni a questa parte, si è fatto carico della pulizia e della manutenzione. Quasi metà della vita del bivacco è legata alle sue amorevoli attenzioni e fatiche. (Tratto da “Alpi Venete” primavera-estate 2018 di Francesco Carrer) vettovaglie, pasta, carne per il ragù, pelati, formaggi, vino e tutto quello che necessitava per offrire un rinfresco ai partecipanti. Le giornate sono state piene ed attive, si è provveduto ad aumentare le scorte di legna tagliando e accatastando i ceppi, sono state costruite nuove panche in modo da sostituire quelle esistenti che davano segni di cedimento, è stato approntato un nuovo tavolo di fronte al bivacco. Nel mentre ci si occupava della sistemazione esterna, il nostro cuoco Paolo metteva sul fuoco della piccola stufa economica in dotazione al bivacco, tutto quello che sarebbe stato consumato il giorno della ricorrenza. Questo a monte, nel frattempo, a valle, altri soci si sono attivati per provvedere alle adesioni del 50°, al trasporto delle persone mediante pullman o con mezzi propri. Di tutto questo bisogna dare atto alla nostra segretaria che si è attivata in modo che tutto funzionasse al meglio. di Cadore, di un rappresentante del sindaco di San Donà di Piave e dal presidente della sezione caccia di Ospitale di Cadore. Come ringraziamento sono state consegnate alle autorità presenti e ai soci, che da tre anni si sono prestati a coadiuvare l’ispettore per la manutenzione del bivacco e contribuito in modo fattivo alla preparazione dell’evento, delle targhe. A tutti i partecipanti, inoltre, è stato consegnato un presente a ricordo del 50°. Alle ore 15, a malincuore, ci siamo salutati e ognuno ha ripreso la via del ritorno. Una giornata indimenticabile che rimarrà sempre presente nei cuori di tutti noi. Ringraziamo tutti i soci che si sono attivati per il successo della manifestazione.
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Casermetta Vuerich CASA ALPINA IN VAL DOGNA
CASERMETTA… FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE
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Anche la Casermetta non sfugge alla necessaria analisi del fabbisogno energetico per il suo funzionamento; quindi anche la nostra Sezione, nonostante i suoi ormai 70 anni per restare sempre al passo coi tempi, ha cercato di esaminarne i consumi e la produzione d’energia “globale”. Certo lo scorso anno è stato un anno difficile, il vecchio gruppo 2 benzian/gas ha generato l’ultimo kW ed il nuovo gemello ha evidenziato i naturali problemi di gioventù, con il tempo per fortuna risolti; anche lo storico gruppo 1 diesel ha avuto qualche incertezza legata alla consunzione delle articolazioni dopo tante ore di fedele servizio prima al Rifugio Galassi ed ora in Val Dogna. La legna, tanto necessaria ora finalmente ben tagliata ed ordinata, per qualche momento ha contribuito anche a scaldare gli animi di qualcuno, ma alla fine è ritornata alla sua principale funzione di combustibile. A questo punto, al bando kW e kCal, in una nuova valutazione dell’energia globale siamo a proporre l’entusiastica esperienza delle circa 220 persone che hanno avuto l’opportunità di soggiornare in Casermetta, l’inesauribile energia dei lupetti dei due Branchi di S.Donà 1 che finalmente hanno potuto apprezzare il lavoro dei fratelli maggiori a beneficio della struttura, la calda e profumata accoglienza dei ragazzi triestini con il pane appena sfornato, la delicata presenza delle coccinelle udinesi unita all’indomita cambusiera perfetta domatrice di gruppi elettrogeni, le belle riconoscenti parole di una quinta elementare di S.Donà, la magia dell’irrinunciabile corso di alpinismo giovanile fucina a volte di alpinisti, ma che sicuramente plasma persone che ameranno per sempre l’universo Montagna, gli ormai tradizionali, ma troppo brevi appuntamenti,
Casermetta Vuerich con i ragazzi di Musile o con i bikers sandonatesi, la naturale fratellanza con i ragazzi di Ascoli e Macerata e i loro simpatici accompagnatori, la cruda realtà da una lettera da Amatrice, ma anche le olive ascolane, la crema fritta, la amatriciana con un bicchiere di passerina, la bandiera firmata dell’A.G. consegnata in segno di vicinanza alla sezione di Amatrice, la particolare atmosfera respirata e cantata in Sella Sompdogna in occasione della commemorazione della fine della Grande Guerra, il tutto reso possibile grazie alla forestale, alla protezione civile, alla splendida disponibilità dell’amministrazione comunale di Dogna, delle Sezioni CAI, di tutti gli amici della Casermetta che in ogni modo hanno contribuito. Tirando le somme sembra evidente che la Casermetta genera più energia di quella che consuma, per questo siamo a proporre, tenendo conto di felici e proficue lontane esperienze, di passare qualche sabato e domenica a caricarsi d’energia lavorando in allegra compagnia.
TANTI … NE AVETE BISOGNO!!! FATEVI AVANTI … VI ASPETTIAMO IN Accesso e fruibilità
Gli ambienti della Casermetta sono adibiti a scopi sociali nel settore della formazione, dell’alpinismo prevalentemente giovanile del C.A.I. o ad associazioni scout, gruppi giovanili comunque organizzati che si impegnino a svolgere nel periodo del soggiorno un percorso che proponga l’esperienza dell’ambiente montano. La fruizione della struttura è concessa in AUTOGESTIONE: · alle Sezioni, alle Commissioni, ai Gruppi del C.A.I. per tutte le attività di formazione, in particolare giovanile; · alle organizzazioni giovanili riconosciute ed organizzate e comunque senza scopo di lucro, per la promozione della frequentazione dell’ambiente alpino. Informazioni e prenotazioni in sede CAI www.caisandona.it · dogna@caisandona.it Referente Gestione Gian Manlio Bimieri
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Vivere l’ambiente 23° CICLO “RETE NATURA 2000”
LA RETE EUROPEA A TUTELA DELLA BIODIVESITÀ Rete NATURA 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri, designati in Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) per la conservazione degli uccelli selvatici. In Italia abbiamo 2332 SIC, pari al 19% del territorio terrestre e il 4% di quello marino. Rete NATURA 2000 non è un sistema di riserve rigidamente vincolate ma tende a favorire e a far coesistere le attività umane con la conservazione della biodiversità. La normativa per le aree che compongono RETE NATURA 2000 tiene “conto delle esigenze economiche, sociali e culturali nonché delle particolarità regionali e locali” (art. 2). Soggetti privati possono essere proprietari dei siti assicurandone una gestione sostenibile sia ecologicamente che economicamente. Riconosce il valore sia di aree naturali ma anche a quelle situazioni in cui la secolare presenza dell’uomo ha strutturato un ambiente, in un perfetto equilibrio uomo-natura, a cui sono legate particolari specie animali e vegetali che solo con la presenza umana e le sue attività tradizionali, di pascolo e agricoltura non intensiva, possono sopravvivere. La maggiore concentrazione di SIC/ZPS è presente in montagna, ma anche in pianura, seppur in minima parte, abbiamo aree degne di conservazione. Il 2019 è l’anno che dedichiamo allo studio e all’esplorazione di questo interessante anche se ancora poco noto argomento. Ne scopriremo ricchezze e fragilità, luci e ombre, passato e futuro, per farne un quadro e capire se e quanto l’ambiente è stritolato tra la necessità/impegno per la sua conservazione e i variegati interessi economici. Con la carrellata di serate e uscite in ambiente daremo uno spaccato dei più significativi e interessanti habitat del nostro territorio.
SERATE CULTURALI INTERSEZIONALI Ingresso libero - ore 20.45 -
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VENERDÌ 15 MARZO
VENERDÌ 29 MARZO
VENERDÌ 24 MAGGIO
Mestre - Centro Candiani Relatore: Cesare Lasen
Dolo - Biblioteca Villa Concina Via Comunetto 5 Relatrice: Gabriella Buffa
Schio - Sede CAI Schio Via A. Rossi 8 Relatore: Nicola Casarotto
I SITI DI INTERESSE COMUNITARIO
SITI SIC E ZPS DELLE ZONE UMIDE
HABITAT E FLORA DELLA PROVINCIA DI VICENZA
Vivere l’ambiente
USCITE IN AMBIENTE Sabato 13 ALTOPIANO DI ASIAGO - VAL CHIAMA (VI) Aprile Meglio un Rospo oggi che un Principe domani
Dalle 15 alle 22
Organizza CAI Asiago
Domenica 12 ZUC DAL BOR Maggio Riserva naturale Val Alba Moggio Udinese
Zona cerniera tra Prealpi e Alpi Carniche e Giulie Scrigno di essenze naturalistiche e storico culturali Organizza CAI Mestre e Giovane Montagna
Domenica 2 PASUBIO MONTI LESSINI Giugno PICCOLE DOLOMITI (VI)
Avifauna e fiori dalle pendici del Pasubio a Pian delle Fugazze Organizza CAI Schio
Domenica 9 DOLOMITI D’AMPEZZO Giugno PARCO REGIONALE DOLOMITI D’AMPEZZO (BL) In cammino nei Parchi In occasione della Giornata Europea dei Parchi Organizza CAI Mestre e CAI Dolo
Domenica 30 AREE PALUSTRI DI MELERE Giugno DORSALE PREALPINA TRA VALDOBBIADENE E SERRAVALLE VALMOREL (BL) Biodiversità in cresta tra Belluno e Treviso Organizza CAI Feltre
Domenica 21 VAL TALAGONA MONTI CRIDOLA E DURANO Luglio DOMEGGE (BL)
Lo sfruttamento dei torrenti alpini in aree NATURA 2000
Domenica 29 VAL VISDENDE MONTI PERALBA E QUATERNÀ Settembre COMELICO SUPERIORE (BL) Col Quaternà: l’anima di un vulcano Organizza CAI San Donà di Piave
Domenica 6 FIUME SILE DALLE SORGENTI A TREVISO OVEST Ottobre SILE PALUDI DI MORGANO E S.CRISTINA In bicicletta
Da Vedelago a Treviso Organizza CAI Dolo e ARCAM
Domenica 27 MONTE BALDO DI BRENTONICO Ottobre MONTE BALDO PASSO S. VALENTINO (TN) La biodiversità si mette in mostra Organizza CAI Rovigo
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Gruppo Escursionismo
Il Monte Altare PREALPI TREVIGIANE (TV)
Domenica 31 Marzo Accompagnatori: Florida Buratto, Claudio Granzotto, Valli Fracasso, Patrizia Reatto (ASE) Entrando a Vittorio Veneto e proseguendo per Serravalle possiamo ammirare alla nostra sinistra un monte sulla cui sommità c’è una croce bianca: si tratta della cima del monte Altare, meta dell’escursione odierna. Il monte Altare già conosciuto in epoca preromana, era considerato un luogo sacro, in quanto il ritrovamento di numerose monete antiche e reperti archeologici confermano la presenza di un santuario frequentato per almeno mille anni. Partendo da Ceneda, antico borgo medievale, raggiungiamo il castello di San Martino (attualmente è la residenza vescovile) proseguiamo per un antico sentiero conosciuto come la Via Crucis risalente al 1735 arriviamo alle pendici meridionali del Colle San Paolo, attraverso un percorso panoramico che da su Vittorio Veneto e la pianura sottostante. Seguendo il sentiero nel bosco si sale il crinale roccioso fino alla sommità del monte Altare (450 m). Il panorama che si gode dalla cima, ripaga la fatica della salita. La grande croce posta in cima al monte nel 1953 a memoria dei caduti in guerra è alta 10 m. e larga 4, alla sua base vi è una grande stella marina sormontata da un’ancora, in omaggio ai marinai scomparsi. Si scende dal monte per un sentiero che si snoda attraverso boschi ombrosi e prati assolati incontrando dei borghi antichi prima di giungere a Ceneda dove si conclude l’escursione. PROGRAMMA 7.30 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.30 arrivo a Ceneda 16.30 arrivo ai mezzi propri Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: storico, paesaggistico, naturalistico Durata: 6 ore Dislivelli: 500 m. compresi i saliscendi Cartina: Zanetti n. 5 Trasporto: mezzi propri Difficoltà: scala UIAA - E Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI in Sede GIOVEDÌ 21 MARZO dalle 21.00 alle 22.00; MARTEDÌ 26 MARZO dalle 19.00 alle 20.00
Molti articoli in offerta
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SAN DONÀ DI PIAVE (VE) - Corso S. Trentin, 150 - Tel. 0421.330957
Gruppo Escursionismo
Bolca e dintorni TRA STORIA E PESCI FOSSILI
Domenica 14 Aprile USCITA INTERSEZIONALE CON LE SEZIONI CAI DI SAN BONIFACIO E SAN PIETRO IN CARIANO
Accompagnatori: Massimo Ghion (ONC), Maria Grazia Martini (ONC), Renato Rossetto (ONC-ASE) Si tratta di un itinerario alla scoperta dei paesaggi e dei borghi nei dintorni di Bolca (Bulk in cimbro), località dei Monti Lessini in comune di Vestenanova (provincia di Verona). Bolca si trova adagiata nell’alta Val d’Alpone ed è nota fin dalla metà del XVI° secolo per gli straordinari giacimenti di pesci e piante fossili, molti dei quali visibili nel Museo dei Fossili di Bolca, che andremo a visitare, con guida, dopo l’escursione. Questi fossili noti in tutto il mondo sono la testimonianza di habitat marino-costieri e più specificatamente di tipo lagunare tropicale, presenti nell’area circa 50 milioni di anni fa (Eocene). Tra i vari fossili che si rinvengono si possono ricordare alcuni crostacei, dei rettili, qualche piuma d’uccello, varie specie di insetti, e soprattutto numerosi pesci, tra cui anche squali, che conservano oltre al tessuto osseo anche traccia dei tessuti organici, proprio per il particolarissimo processo di fossilizzazione verificatosi in questa zona costiera. La perfezione di questo processo di fossilizzazione è dimostrata dal rinvenimento di alcune meduse, il cui corpo, costituito principalmente da acqua, è estremamente difficile da conservare. L’ambiente di questa parte della Lessinia è ricco di vaj, di dirupi, di vallecole, di intricata vegetazione tanto da essere stata terreno ideale per la guerriglia durante l’ultimo conflitto mondiale. Nel percorso, sempre in compagnia di guide esperte, avremo modo di cogliere il divenire della stagione primaverile osservabile nella vegetazione spontanea e nei coltivi. I borghi che incontreremo sono stati testimoni di cruenti episodi bellici e teatro della Resistenza partigiana. Ecco che allora le storie, gli aneddoti, i protagonisti ci verranno raccontati e presentati nelle soste che andranno a scandire il percorso. Il territorio ha inoltre un passato Cimbro veronese e una volta giunti a San Bortolo, scopriremo che questo comune è stato uno dei tredici comuni veronesi che godettero, anche sotto il dominio della Repubblica di Venezia, di una particolare autonomia che finì soltanto con l’arrivo delle truppe napoleoniche.
PROGRAMMA 6.30 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.30 arrivo presso la Chiesa di Bolca (VR) (quota m 803 s.l.m.) 15.30 visita al Museo dei Fossili di Bolca con guida 20.00 rientro a San Donà di Piave Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: geologico, storico, naturalistico Durata: 6 ore con soste, più visita al Museo dei Fossili di Bolca Dislivelli: in salita circa 400 m., altrettanti in discesa Cartina: Tabacco 1:25000 - F 059 Trasporto: pullman, se raggiunto un numero congruo Difficoltà: scala UIAA T - E, percorso escursionistico su strade bianche e facili sentieri con medio dislivello Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo primaverile a quote medio-basse (800 m.)
Pesci fossili della Pesciara di Bolca Immagine da internet
ISCRIZIONI in Sede entro GIOVEDÌ 11 APRILE dalle ore 21.00 alle ore 22.00
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Dintorni di Bolca - Immagine da internet
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Gruppo Escursionismo
Bled e dintorni
(SLOVENIA) ... NON SOLO LAGO
Gio-Ven-Sab-Dom 25-26-27-28 Aprile Accompagnatori: Andrea Argentoni (AE), Stefano Brussolo Una cornice di montagne ed un castello arroccato su un erto sperone roccioso caratterizzano quest’angolo felice della regione Gorenjska. È un paesaggio idilliaco, che affascinò teste coronate e scrittori illustri, come Arthur Miller ed Agatha Christie. Ma con il nostro proverbiale istinto da esploratori, non ci limiteremo ad ammirare il celeberrimo lago; ci spingeremo a visitarne i dintorni ricchi di meraviglie naturali. Cascate, forre, laghi (si, al plurale), foreste e grotte ci vedranno impegnati in un tour indimenticabile. PROGRAMMA Giovedì 25: partenza da San Donà di Piave in mattinata, arrivo a Bled e pranzo, giro del Lago e salita al belvedere del Monte Osojnica, sistemazione in albergo e cena Venerdì 26: colazione e partenza alla volta della Grotta di Babji Zob, pranzo e rientro in albergo. Pomeriggio libero per visita del Castello e dell’isola Blejski Otok Sabato 27: Colazione e partenza per il lago di Bohjni. Visita alla cascata di Slap Savica. Già prima di pranzo o nel primo pomeriggio, si raggiunge l’abitato di Stara Fuzina e si percorre la forra del flume Mostnica. Rientro in albergo e cena Domenica 28: Colazione e partenza alla volta della Gola di Vintgar. Ritorno lungo il sentiero che risale la collina di Hom e transita per la chiesetta di Santa Katarina. Pranzo e rientro a San Donà di Piave
Lago di Bled
Tipologia dell’itinerario: tour escursionistico Interesse: naturalistico Durata: itinerari dalle 3 alle 5 ore Dislivelli: Monte Osojnica (giovedì 25) 250 m.; grotta di Babji Zob (venerdì 26) 700 m.; irrilevanti gli altri giorni Trasporto: pullman Difficoltà: scala UIAA - E - privo di particolari dislivelli e difficoltà Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo (indispensabili scarpe da trekking)
ISCRIZIONI in Sede fino ad esaurimento dei posti disponibili
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Gola di Vintgar
Gruppo Escursionismo
Monte Tomatico
MASSICCIO DEL GRAPPA - PREALPI VENETE (BL)
Domenica 5 Maggio ESCURSIONE INTERSEZIONALE CON LA SEZIONE CAI DI ROVIGO
Accompagnatori: Patrizia Reatto (ASE), Angiola Finotto (ASE), Adriano Cagnin, Lidia Fabbri (AE-sez. Rovigo) Il monte Tomatico è l’ultima sommità verso Nord del massiccio del Grappa e la seconda vetta per altitudine del gruppo; la sua posizione dominante sulla conca di Feltre ne fa una vera e propria balconata sulla Val Belluna e sulle Dolomiti Bellunesi e Trentine. Il nostro punto di partenza si trova nella frazione di Cilladon presso Quero (BL); all’inizio della strada sterrata che ha sostituito anni fa il vecchio sentiero con segnavia CAI n. 844 ci aspetta l’enorme e secolare “Castagner di Balech”; poi, con bella vista sulla valle del Piave, sul monte Cesen e sul Montello, saliamo alla conca prativa delle Stalle Paoda m. 1181, ristrutturate pochi anni fa e gestite in stagione. Il panorama si apre a nord verso le Vette Feltrine e la Schiara. Si continua traversando il versante orientale del monte Santo, ora su sentiero all’interno di un bosco misto, e con vari saliscendi si giunge alle Stalle Ronchio m. 1350 nella conca di Pradalon, da cui è ben visibile la croce di vetta. Per prati ora ripidi ci si porta ad una larga sella su cui converge l’itinerario proveniente da Porcen (Feltre), e per l’ampio pascolo della cresta si raggiunge la sommità del monte Tomatico m. 1595. Il panorama è grandioso: Pale di San Martino e Lagorai, Vette Feltrine e Bellunesi, Col Nudo, Cavallo. Per il ritorno si percorre la dorsale di cresta fino alla cima del monte Santo, si discende ripidamente per prati alle Stalle Paoda e si riprende la strada sterrata dell’andata. PROGRAMMA 6.45 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 8.30 incontro con i partecipanti della sezione di Rovigo a Fener, presso Quero 9.00 partenza da Cilladon m. 720 13.00 arrivo alla Cima del Monte Tomatico m. 1595 - Pranzo al sacco 16.30 arrivo al parcheggio di Aune 19.30 rientro previsto a San Donà di Piave
Tipologia dell’itinerario: ad anello parziale Interesse: paesaggistico, naturalistico Durata: 7,30 ore comprese soste Dislivelli: m. 900 (in salita e in discesa) Cartina: Tabacco n° 51 Massiccio del Grappa - Feltre Trasporto: mezzi propri Difficoltà: scala UIAA - E, facile ma lunghezza 15 km Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo primaverile a quote medio-basse (800 m.)
ISCRIZIONI in Sede entro GIOVEDÌ 2 MAGGIO dalle ore 21.00 alle ore 22.00
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Forcella Valsorda GRUPPO DEI LAGORAI (TN)
Domenica 19 Maggio Accompagnatori: Eleonora Fecchio, Adriano Montagner (AE), Massimiliano Bergamo (ASE) Questo lungo itinerario ad anello, nel cuore del Lagorai, offre meravigliosi scorci panoramici su vallate, pascoli erbosi, cime, torrenti e laghetti. La nostra escursione inizia dal Ponte Conseria (m. 1468), in Val Campelle, località Scurelle (TN). Si parte seguendo il segnavia n. 317 e inoltrandosi poi nel Bosco di abeti e larici. Lungo il percorso si attraversa il Ponte Quarelo a m. 1660 e si raggiunge Malga Valsorda Seconda (m. 1901). Il panorama si apre sul Gruppo del Montalon a nord, sulle praterie ricche di vegetazione del Passo Cinque Croci e sul Gruppo delle Cime di Rava. Si prosegue fino al bivio col sentiero n. 318 a quota m. 2086 e si va verso sinistra, passando vicino ai laghi delle Buse Basse (laghi di Rocco) fino a raggiungere la Forcella Valsorda a m. 2256, abitata da simpatiche marmotte. Soffermandoci per un attimo con lo sguardo sulla Cresta del Lagorai si ammira il Monte Montalon e la Cima delle Stellune, qui passa anche il Sentiero Italia. Al ritorno si segue il sentiero n. 318 fino a Passo Val Cion (m. 2072) qui si prosegue per Malga Val Cion (m. 1972) per raggiungere in lieve risalita il Passo Cinque Croci (m. 2018) da dove si ha una splendida panoramica sulle cime circostanti. Si raggiunge poi Malga Conseria (m. 1857) incrociando diversi sentieri, si segue il n. 326 per ponte Conseria (m. 1468). PROGRAMMA 6.00 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.00 inizio escursione da Ponte Conseria 12.00 arrivo a Forcella Valsorda 16.30 arrivo a Ponte Conseria 19.30 arrivo San Donà di Piave Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: naturalistico, paesaggistico Durata: 8 ore circa Dislivelli: 900 metri circa, lunghezza 17 km circa Cartina: Tabacco n. 58 Trasporto: mezzi propri Difficoltà: scala UIAA - E si richiede un buon allenamento Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI in Sede entro GIOVEDÌ 16 MAGGIO dalle ore 21.00 alle ore 22.00
SPACCIO AZIENDALE in via Calvecchia 3 a San Donà di Piave (VE)
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7ª giornata nazionale “In cammino nei parchi” PARCO DELLE DOLOMITI D’AMPEZZO (BL)
Domenica 2 Giugno Accompagnatori: Nadia Gobbo (ONC), Lia Favaro (ORTAM), Claudio Granzotto CAI e FEDERPARCHI indicano per Domenica 9 Giugno 2019 lo svolgimento della 7ª Edizione “In CAMMINO nei PARCHI 2019” per il piacere di camminare in libertà e della “19ª Giornata Nazionale dei Sentieri”. La Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Cai, che coordina le iniziative, invita a camminare in libertà per scoprire paesaggi e meraviglie di montagne e Parchi d’Italia, incontrandosi sui sentieri. Lo slogan di riferimento “SENTIERI PER CONOSCERE”. Si attiva così un circuito virtuoso con camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare.
PROGRAMMA 6.30 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.30 arrivo a ponte Felizon-entrata parco e inizio escursione 16.00 arrivo al pullman Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: paesaggistico, naturalistico, geologico Durata: 6 ore Dislivelli: 600 m. Cartina: Tabacco n. 3 Trasporto: pullman Difficoltà: scala UIAA - E Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI in Sede entro GIOVEDÌ 30 MAGGIO dalle ore 21.00 alle ore 22.00
Noi anticipiamo a Domenica 2 Giugno questo importante appuntamento con una splendida escursione altamente panoramica e spettacolare: le cascate di Fanes all’interno del Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo. L’itinerario si sviluppa in forre e valli profonde che conduce alla confluenza delle valli di Fanes, Travenanzes e Ra Vales, a nord di Cortina, collegando alcuni siti di grandiosa imponenza paesaggistica e idrogeologica. I due passaggi sotto le cascate di Fanes sono davvero spettacolari. Il susseguirsi di pozze, cateratte e cascate che caratterizza tutto il corso del Rio Fanes di una bellezza straordinaria e le Cascate Basse di Fanes sono fra le più alte e copiose delle Dolomiti. L’escursione attraversa la Val di Fanes con i suoi boschi di larici e gli splendidi scorci sul Col Becchei, il Col Rosa ed il Monte del Vallon Bianco.
Tonetto Vincenzina BAR TABACCHERIA Via Code 1 - San Donà di Piave (Ve)
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Escursione Geologica al Monte Rite
DOLOMITI DI ZOLDO - GRUPPO DEL PELMO (BL)
Domenica 16 Giugno Accompagnatori: Maria Grazia Martini (ONC), Massimo Ghion (ONC), Renato Rossetto (ASE-ONC) Percorso ad anello eccezionalmente panoramico che si sviluppa per oltre sei chilometri nella parte superiore del massiccio del Monte Rite. L’itinerario che collega vecchi percorsi rurali e sentieri militari realizzati prima della Grande Guerra, si pone l’obiettivo di valorizzare, oltre al magnifico paesaggio e al superbo panorama, anche gli aspetti botanici, faunistici, geologici e storici della zona, ben descritti ed illustrati nei pannelli tematici distribuiti lungo il tracciato, tra praterie, pascoli d’alta quota, boschi, rocce e ghiaioni. Il nostro percorso inizia dalla F.lla Deona, intaglio tra il PROGRAMMA 6.00 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.00 Forcella Cibiana, 1530 mlm 10.00 F.lla Deona, quota 2053 12.00 Croce di Monte Rite, 1977 mlm 13.00 Monte Rite, quota 2183 16.30 Forcella Cibiana, 1530 mlm Tipologia dell’itinerario: anello (NB: l’escursione, dopo
aver raggiunto la Forcella Cibiana con mezzi propri o con il pullman, comprende la salita alla forcella Deona con bus navetta ad un costo di Euro 8,00 per persona, se confermato anche per il 2019).
Interesse: geologico, storico, paesaggistico Durata: 6,30 ore circa con soste Dislivelli: in salita 300 m. circa (con l’utilizzo della navetta F.lla Cibiana-F.lla Deona); in discesa 750 m. circa Cartina: Tabacco n. 25 Trasporto: mezzi propri o pullman con un numero di adesioni adeguato Difficoltà: Scala UIAA - E, l’itinerario si svolge su di un sentiero militare attrezzato su alcuni punti esposti Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI
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in Sede entro GIOVEDÌ 13 GIUGNO dalle ore 21.00 alle ore 22.00
Coll’Alto ed il Monte Rite a quota 2053 mlm, si prosegue verso NordEst con leggeri saliscendi fino allo sperone roccioso denominato Col della Fede a quota 1983: vasto panorama. Si continua sempre su ampio sentiero zigzagando verso Est in vista della cima Croce di Monte Rite. Raggiunta la cima con ruderi di fortificazioni ed una casermetta ci si sofferma per godere del panorama che si estende su tutte le Dolomiti Orientali e Centrali. Scesi dalla cima, ora in direzione Sud-Ovest si continua sul sentiero sempre ben protetto fino alla Cima del Monte Rite con il Museo delle Nuvole e il Rifugio Dolomites, 2183 mlm. Il rientro a Forcella Cibiana avviene lunga la carrareccia percorsa all’andata con la navetta.
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Passo Grande dei Rondoi e Rifugio Locatelli
GRUPPO MONTUOSO DOLOMITI DI SESTO (BL-BZ)
Domenica 30 Giugno Accompagnatori: Massimiliano Bergamo (ASE), Renato Rossetto (ASE-ONC), Adriano Montagner (AE) Gianni Zorzan Il percorso offre splendidi belvedere delle Dolomiti di Sesto e delle relative Formazioni Rocciose, in particolare verso le pareti Nord delle Tre Cime di Lavaredo. Numerose tracce, trincee, caverne, ruderi di postazioni e baraccamenti della Grande Guerra sono presenti lungo il tragitto. Dalla Val di Landro, nei pressi dell’Hotel Tre Cime (Drei Zinnen), a quota 1406, sul lato opposto della strada d’Alemagna, ha inizio una strada sterrata in direzione Sud-Est che risale in leggera pendenza la Val della Rienza, segnavia Cai 10-102. Dopo circa un’ora di cammino si tralascia il sentiero a destra che porta al Monte Nana e si prosegue lungo la carrareccia fino al successivo bivio all’inizio della Val Rimbon a quota 1693. Qui si piega a sinistra, indicazioni verso il Passo Grande dei Rondoi. Il sentiero ben tracciato risale tra macchie di mughi, terrazzamenti sassosi e l’erto selvaggio vallone che scende dal valico. Al Passo, mlm 2289, bella vista sulle formazioni rocciose delle Dolomiti di Sesto; nelle vicinanze, su entrambi i versanti, si conservano ancora ruderi di baraccamenti, caverne e trincee. Da qui si entra PROGRAMMA in uno stretto canalino roccioso 6.00 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi attrezzato con funi metalliche e 9.00 Val di Landro, 2405 mlm alcuni pioli; dopo un centinaio di 10.00 Bivio sentiero 10, quota. 1693 metri si risalgono, su sentiero ben 12.00 Passo Grande dei Rondoi, quota 2289 segnato, i ripidi gradoni detritici 13.00 Sella a quota 2525 alle base della Torre dei Scarperi. 14.00 Rifugio Locatelli, 2405 mlm Superato il tratto più impervio 17.30 Val di Landro e scosceso si inizia una lunga Tipologia dell’itinerario: anello traversata a mezzacosta fino ad Interesse: geologico, storico, paesaggistico oltrepassare un crinale roccioso a Durata: circa 8,30 ore con soste quota 2519, traforato di gallerie e Dislivelli: circa 1200 m. postazioni austriache di guerra. Si Cartina: Tabacco n. 10 Dolomiti di Sesto scende ad attraversare la terrazza Trasporto: mezzi propri o pullman con un numero di dell’Alpe Mattina e al successivo adesioni adeguato bivio, si continua sulla destra fino Difficoltà: Scala UIAA - EE; salita ripida su ghiaione e a scavalcare il Passo dell’Alpe un breve e facile non esposto tratto attrezzato Mattina, quota 2446. Bella visione Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo sulle pareti Nord delle Tre Cime. Una comoda mulattiera conduce in ISCRIZIONI breve al Rifugio Locatelli. Il ritorno in Sede entro GIOVEDÌ 27 GIUGNO avviene direttamente per la Val dalle ore 21.00 alle ore 22.00 Rimbon fino al parcheggio.
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Rifugio Roma ALTA VIA ARTHUR-HARTDEGEN PARCO NATURALE VEDRETTE DI RIES (BZ)
Sab-Dom 13-14 Luglio Accompagnatori: Nadia Gobbo (ONC), Patrizia Reatto (ASE), Stefano Brussolo Il Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina non presenta soltanto il maggior numero di ghiacciai dei parchi naturali dell’Alto Adige, ma rappresenta anche, assieme all’area protetta Zillertaler Hauptkamm (Cresta Principale della Zillertal) il più vasto complesso protetto dell’Europa. L’Alta Via Arthur Hartdegen, inaugurata nel 1910, conduce da Riva di Tures all’incontaminata Valle Bacher proprio all’interno di questo meraviglioso parco. Realizzata dalla sezione di Kassel dell’Alpenverein e denominata così dal suo presidente di allora, rappresenta un’escursione quasi storica nelle Valli di Tures e Aurina. Un magnifico giro che allo stesso tempo regala splendidi paesaggi naturali. L’escursione inizia dal parcheggio di Riva di Tures e attraverso i pendii a sud della Valle Bacher si raggiunge facilmente Rifugio Roma. Da qui in un’ora raggiungiamo il bellissimo lago Malersee. Dalle sue rive è possibile ammirare lo splendido panorama che si apre verso le montagne di Riva fino al Gruppo delle Vedrette di Ries. Questa magnifica escursione offre la possibilità di scoprire alcuni degli angoli più tranquilli del Parco. Il giorno dopo riprendiamo l’Alta Via che ci porta ai piedi dell’imponente Monte Collalto passando su morene e vari ruscelli che si formano con la fusione dei ghiacci. Con piccoli sali scendi attraversando tutta la vallata il sentiero prosegue, aggirando le pareti del Riesernock regalando scorci magnifici sull’intera catena montuosa. Da qui il sentiero a poco a poco scende e passa in mezzo al bosco portandoci al punto di partenza a Riva di Tures.
PROGRAMMA
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Sabato 13: 6.30 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 12.00 arrivo a Riva di Tures (1535m) 15.00 arrivo al rifugio e facoltativo partenza per il lago Domenica 14: 8.00 partenza dal rifugio 14.00 arrivo al parcheggio a Riva di Tures
Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: paesaggistico, naturalistico, geologico Durata: 1° giorno 3 ore al rifugio, 1 ora al lago; 2° giorno 6 ore Dislivelli: discesa; 1° giorno 700 m. sino al rifugio + 300 m. facoltativi sino al lago Malersee 2° giorno 250 m. salita e 900 m. Cartina: Tabacco n. 35 Trasporto: pullman, se raggiunto un numero congruo Difficoltà: scala UIAA - EE, nessuna difficoltà ma serve allenamento Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI
in Sede entro GIOVEDÌ 11 LUGLIO dalle ore 21.00 alle ore 22.00, comunque sino ad esaurimento posti
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Monte Alto d’Auta GRUPPO DELLA MARMOLADA (BL)
Domenica 28 Luglio Accompagnatori: Adriano Montagner (AE), Tiziano Pivato, Marco Vanin L’escursione inizia da Malga Ciapela (m. 1435), dal parcheggio che si incontra, poco prima del campeggio. Attraversato il torrente Pettorina seguendo il segnavia 687 si sale nel Bosco, fino a Casera la Busa (m. 1911). Si sale ancora fino all’erbosa Forzéla de Franzéi (m. 2009) e si prosegue sempre per il sentiero 687 in direzione del Lago dei Negher (m. 2205). Dal laghetto si raggiunge la Forcella dei Negher (m. 2286) dove la vista spazia dalla sottostante Valle PROGRAMMA 6.00 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.00 arrivo a Malga Ciapela (1435 m.) 13.00 cima Monte Alto (2545 m.) 17.00 ritorno a Malga Ciapela 20.00 arrivo San Donà di Piave Tipologia dell’itinerario: andata e ritorno per lo stesso percorso Interesse: naturalistico, paesaggistico Durata: 8 ore Dislivelli: 1110 m. Cartina: Tabacco n. 15 Trasporto: pullman, se raggiunto un numero congruo Difficoltà: EE scala UIAA; si richiede un buon allenamento Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI in Sede, entro GIOVEDÌ 25 LUGLIO dalle ore 21.00 alle ore 22.00
del Bois fino all’altopiano della Pale di San Martino. Si abbandona il segnavia 687 per proseguire per il sentiero 696 lungo il crinale che collega la forcella con le Cime d’Auta incontrando, poco dopo, un dosso roccioso che si supera grazie ad un facile tratto attrezzato. Dopo la tabella indicante la Cima d’Auta Orientale si trascura il sentiero 696 e si segue la traccia a destra che sale tra i detriti fino a raggiungere i pendii erbosi della cima del Monte Alto (m. 2545). Spesso è possibile ammirare una colonia stanziale di stambecchi. Il ritorno avviene per lo stesso percorso dell’andata.
Sistemi antifurto e videosorveglianza telegestiti ed assistiti Elettronica e riparazioni industriali e civili / Reti LAN e WI-FI - Telecomunicazioni TRE ELETTRONICA S.N.C. SAN DONÀ DI PIAVE (VE) - Via Bortolazzi, 99 - Tel./Fax. 0421.222000 - info@treelettronica.it
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Traversata Passo Giau Passo Staulanza (BL) Domenica 1 Settembre Accompagnatori: Andrea Argentoni (AE), Sandro Dalla Pria, Stefano Brussolo Itinerario dalle stupende prospettive. Dal Passo Giau (2236 m. slm) seguendo il sentiero nr. 436, passando per Forcella di Zònia e Forcella de Col Pimbin scendiamo di quota per poi salire alla Forcella Giau (2360 m. slm) tra la Ponta Lastoi de Formin e il Monte Cernera. Da qui si prosegue sul pianoro dove si trova il sito archeologico della tomba mesolitica dell’Uomo di Mondeval per poi risalire alla Forcella Ambrizzola (2277 m. slm) tra Croda da Lago e il Becco de Mezodi. Sempre sul sentiero 436 ci portiamo alla Forcella Col Duro e scendiamo alla Casera Prendera per poi deviare sul sentiero 458 fino alla forcella de Col Roan e, per sentiero 467, alla Forcella Roan ed alla Forcella de la Puina. Ora ci attende la discesa al Rifugio Città di Fiume ed, attraverso i ghiaioni del Pelmo e del Pelmetto, arriviamo al Passo Staulanza (1766 m. slm). PROGRAMMA 6.30 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.30 arrivo passo Giau e partenza escursione 16.00 arrivo a passo Staulanza 20.00 arrivo a San Donà di Piave
Tipologia dell’itinerario: traversata Interesse: paesaggistico Durata: 6,30 ore Dislivelli: in salita 500 m. - in discesa 750 m. Cartina: Tabacco n. 03 - 15 Trasporto: pullman Difficoltà: E scala UIAA; privo di particolari dislivelli Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI in Sede, entro GIOVEDÌ 29 AGOSTO dalle ore 21.00 alle ore 22.00
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SAN DONÀ DI PIAVE (VE) - Via Garibaldi, 109 - Tel. 0421.54045 - lortica@alice.it
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Becco di Filadonna GRUPPO DELLA VIGOLANA (TN)
Domenica 15 Settembre Accompagnatori: Angiola Finotto (ASE), Mario Mariotto (AE), Massimiliano Bergamo (ASE) Il Gruppo della Vigolana, che con la Cima del Becco di Filadonna raggiunge i 2150 metri di altitudine, fa parte delle Prealpi Trentine e fa da spartiacque tra la Val d’Adige e la Valsugana, collegandosi all’Altopiano di Folgaria. Dal Passo della Fricca 1100 m., si inizia a salire lungo il sentiero SAT 439 con numerose curve nel bosco seguendo la dorsale tra la Val Bianca e la Val Rossa. Si raggiunge il Baito dei Tre Avezi, poi uscendo dalla vegetazione si attraversa il pascolo di Pralongo e si prosegue tra i mughi fino a raggiungere con alcuni tornanti
PROGRAMMA 6.00 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.15 arrivo al passo della Fricca, parcheggio 1100 m. 13.00 arrivo al Becco di Filadonna 2150 m. 15.00 arrivo al rifugio Casarota 1572 m. 16.30 ritorno al parcheggio 20.00 rientro previsto a San Donà di Piave Durata: 7 ore circa Dislivelli: 1050 m. in salita e in discesa Cartina: Tabacco, Levico - Altopiani di Folgaria Lavarone Luserna n° 57 scala 1:25.000 Trasporto: mezzi propri Difficoltà: Scala UlAA - E; si richiede un buon allenamento Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo, adeguato alla quota
ISCRIZIONI in Sede GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE dalle ore 21.00 alle ore 22.00
la cresta Nord Ovest del Cornetto di Folgaria. Si incrocia il sentiero SAT 425 e si prosegue toccando la seconda e terza cima del Cornetto, fino a raggiungere il versante Ovest del Becco di Filadonna e con una breve digression si raggiunge la cima del Becco 2150 m. Che affaccia sull’Alta Valsugana, con bella veduta sul lago di Caldonazzo e le propaggini orientali del Lagorai. Dopo la sosta per il pranzo, si ripercorre per il ritorno il sentiero SAT 425 fino alla selletta dove si incrocia il sentiero SAT 442 che si percorre in discesa, attraversando tra l’altro un’estesa mugheta distrutta da un incendio e transitando poi dal Rifugio Casarota 1572 m., dopo una sosta al rifugio, la discesa continua fino alla strada della Fricca, e al parcheggio, chiudendo l’anello.
• DIPINTURE
di CARPENEDO T. & C. s.n.c.
• CARTONGESSO • ISOLAZIONE A CAPPOTTO
CHIESANUOVA di SAN DONÀ DI PIAVE (VE) Via Armellina, 25 - Tel. e Fax 0421.230083
• RESTAURI
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Col Quaternà
L’anima di un vulcano. “Il relitto di un antico condotto vulcanico” GRUPPO DELLE ALPI CARNICHE, (BL)
Domenica 29 Settembre CICLO “VIVERE L’AMBIENTE” - Tema: I Siti SIC del Veneto
Accompagnatori: Maria Grazia Martini (ONC), Massimo Ghion (ONC), Renato Rossetto (ASE-ONC) Le Alpi Carniche Occidentali, settore isolato delle Alpi Meridionali (quelle a Sud della Linea Insubrica: Valtellina-Val di Sole-Pusteria-Gail), sono costituite in massima parte da rocce metamorfiche formatesi durante l’orogenesi ercinica (ca 350/M), accompagnate durante il periodo Carbonifero Sup-Permiano Inf. (330-270/M) da intensi fenomeni di vulcanesimo, come accadde al complesso del Col Quaternà. La Grande Guerra: Nel settore dei Passo di Montecroce Comelico, il Col Quaternà ha rappresentato un importante pilastro all’interno delle posizioni italiane; in quella zona il fronte si attestava lungo la linea di confine Passo Montecroce Comelico-Monte Covolo-Srikofel-torrente Pull-MonterossoLa Mutta-Frugnoni-Ella Pala degli Orti-La Pitturina. Nella zona del bosco Rinfreddo si trovavano i reparti di artiglieria, riserve e servizi di rifornimenti italiani. Dal Passo Silvella, uno dei punti più significativi all’interno del settore del fronte, alla cima del monte emergono ovunque tracce di resti di postazioni e alloggiamenti italiani. Il 24/5/1915 vi fu una dura battaglia che durò 4 giorni, nella zona dei Frugnoni, che gli austriaci riuscirono a conquistare il 2/6/1915. Dopo vari attacchi da ambo le parti, per la conquista dell’intera zona di confine, che provocarono centinai di morti (nella zona di Chinasattel-la Mutta il 6/9/1915 si contarono più di 500 morti italiani), la guerra continuò come guerra di posizione fatta tra schermaglie di singole pattuglie. La Geologia: La facile escursione ci porta a vedere da vicino e toccare con mano i van tipi di rocce vulcaniche del Col Quaternà (le andesiti, i tufi, i lapilli ed agglomerati) e le adiacenti rocce metamorfiche (le filladi della Formazione della Val Digon) che fanno da contorno, come il bordo visibile di un grande contenitore. Ci permette anche di godere degli stupendi paesaggi circostanti e di incantevoli panorami soprattutto verso le Dolomiti di Sesto. Il Percorso: Dalla Malga Coltrondo, 1879 mlm, si procede lungo la strada militare in direzione Est con segnavia Cai 149; superato il Rifugio Casera Rinfreddo si continua nel bosco fino ad un bivio a quota 2053. Ora si svolta a sinistra verso Nord e con costante salita si giunge alla Sella del Quaternà, 2379 mlm. Quindi si raggiunge la cima percorrendo quello che in origine era l’interno di un cono vulcanico, costituito da roccia vulcanica di media acidita, l’andesite. Da qui si gode di un panorama circolare. Poco distante si apre un pozzo di guerra con pioli di ferro: durante la Grande Guerra il monte era sede di un osservatorio italiano d’artiglieria che dirigeva i tiri sulla Val di Sesto e su Doobbiaco.. Dalla Sella, sempre verso Nord, in leggera discesa, si guadagna il valico del Passo Silvella: ben conservate le tracce di postazioni e resti di alloggiamenti italiani. Da qui si scende per bella mulattiera militare nella Vallorera percorsa dal torrente Padola, si raggiunge la casera Hirtenhutte che sorge alla testata della valle a quota 1992. Al successivo bivio si lascia la stradina che porta direttamente all’Alpe di Nemes e si prende a sinistra il sentiero numerato 156 per la Malga Coltrondo.
PROGRAMMA
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6.00 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.30 arrivo a Malga Coltrondo, 1879 mlm 12.30 Cima Col Quaterna, 2503 mlm 14.00 Passo Silvella, 2329 mlm 16.00 Malga Coltrondo
Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: geologico, storico, paesaggistico Durata: circa 6,30 ore con soste Dislivelli: circa 650 m. Cartina: Tabacco n. 10 Trasporto: mezzi propri Difficoltà: Scala UIAA - E Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI in Sede entro GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE dalle ore 21.00 alle ore 22.00
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Grotta Gigante e Campi Solcati TERRE DEL CARSO (TS)
Domenica 13 Ottobre Accompagnatori: Monica Da Frè, Donatella Colosetti, Massimiliano Bergamo (ASE), Gianni Zorzan La grotta Gigante può essere annoverata come una delle cavita più grandi del mondo e deve il suo nome alle grandiose dimensioni dell’unica sala in cui si sviluppa: e alta 107 m., larga 65 m. e lunga 680 m., potrebbe contenere la basilica di San Pietro. La grotta ha origine dall’opera di due corsi d’acqua sovrapposti e poi fusi in uno solo, in seguito alla rottura del diaframma che li separava. All’interno il lento gocciolare dell’alta volta ha costruito stalattiti e stalagmiti imponenti, la più alta delle quali, la colonna Ruggero, misura 12 metri di altezza dominando le sue consorelle: Palazzo delle Ninfee, Grande Colonna, Madonnina, Gnomo, Tridente, Sentinella e Palma. Dalle pareti pendono tendaggi e drappeggi di pietra e si possono ammirare concrezioni calcitiche cristalline con forme e colori luminosi e spettacolari. La grotta si trova nel contesto dei campi solcati di Borgo Grotta Gigante, una vasta area dove sono presenti alcune grandi doline e dove emergono numerosi affioramenti calcarei con diffusi e evidenti fenomeni di erosione: scannellature, fiori di dissoluzione, vaschette di corrosione. I campi solcati di Borgo Grotta Gigante nel Carso Classico triestino sono una delle aree in cui si sviluppano le più interessanti forme carsiche superficiali al mondo in ambiente marino-continentale e mediterraneo. In particolare le kamenitze hanno dimensioni che rendono quest’area l’emblema della carsificazione superficiale. Sono presenti inoltre praticamente tutte le piccole forme carsiche possibili. Ai bordi si apre una delle più ampie e profonde doline del Carso triestino. L’itinerario prevede l’ingresso alla Grotta Gigante con visita guidata e percorso visita ai campi solcati di Borgo Grotta Gigante area che si trova a 500-600 metri dalla frazione e raggiungibile percorrendo un ampio sentiero, nei campi solcati seguiremo un percorso di interesse geologico.
PROGRAMMA 7.30 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.30 arrivo a Borgo Grotta Gigante 10.00 inizio visita guidata Grotta Gigante 11.30 inizio percorso Campi Solcati 16.00 partenza per il rientro Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: paesaggistico, geologico Durata: 6 ore con soste Dislivelli: circa 200 m., nella Grotta Gigante 500 gradini in discesa e in salita Cartina: Tabacco N. 47 Carso Triestino e Isontino Trasporto: mezzi propri o pullman al raggiungimento di un numero congruo Difficoltà: scala UIAA - T turistico Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI in Sede entro GIOVEDÌ 10 OTTOBRE dalle ore 21.00 alle ore 22.00
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Sentiero Tenente Berry CANSIGLIO (TV)
Domenica 27 Ottobre Accompagnatori: Florida Buratto, Lia Favaro, Andrea Argentoni (AE) Il nostro percorso è dedicato al Tenente Berry, valoroso soldato americano che durante la Seconda Guerra Mondiale si unì alle Brigate Partigiane presenti in Cansiglio, svolgendone un ruolo di estrema importanza. Partiremo dalla Casa Forestale di Caldoten dove lasceremo le nostre auto, passeremo davanti alla chiesetta del secolo scorso dedicata a Pio X e poi davanti al capitello di S. Floriano, protettore degli armenti. Da qui lasciamo la strada per camminare su sentiero. Dopo una breve salita scendiamo verso una grande conca ricca di doline e grandi massi sparsi che offrono uno spettacolo unico nel suo genere. Poi ci dirigiamo verso Cima Croce mt. 1328 dove il nostro sguardo si perde ad ammirare l’immensa Pianura Trevigiana. Il nostro percorso incrocia più volte il Sentiero della Pace; possiamo vedere dei pannelli di lamiera rimasti a testimonianza dei colli lanciati dall’aviazione amica per rifornire i partigiani. Proseguiamo sino al rifugio Vittorio Veneto, cima Pizzoc mt. 1565 per poi fare ritorno ad anello nel nostro punto di partenza.
PROGRAMMA 7.00 partenza San Donà di Piave, piazzale Einaudi 9.00 arrivo a località Caldoten 16.00 arrivo al punto di partenza Tipologia dell’itinerario: anello Interesse: storico, paesaggistico Durata: circa 5 ore con soste Dislivelli: 550 m. Cartina: Tabacco N. 012 Trasporto: mezzi propri Difficoltà: scala UIAA - E; percorso semplice ma abbastanza lungo Equipaggiamento: convenzionale per escursionismo
ISCRIZIONI
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in Sede, entro GIOVEDÌ 24 OTTOBRE dalle ore 21.00 alle ore 22.00
Roccia & Resina FESTA DELLO SPORT
IL GIOCO DELL’ARRAMPICATA MERCOLEDÌ 1 MAGGIO Il C.A.I. organizza presso la palestra d’arrampicata a Mussetta di Sotto UNA GRANDE FESTA ALLA SCOPERTA DEL FAVOLOSO MONDO VERTICALE Istruttori e accompagnatori titolati saranno a disposizione di adulti e bambini per provare l’ebrezza di arrampicare in tutta sicurezza sulla struttura artificiale. PER I PIÙ PICCINI ponti tibetani, tanti giochi e tante risate. PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA GIORNATA RIVOLGERSI IN SEDE CAI - TEL. 0421.332288 info@caisandona.it
La palestra è fruibile ai soci previa iscrizione in sede CAI - info@caisandona.it
Serate divulgative autunnali Date e orario da definire
CINQUE FINESTRE APERTE SULLE NOSTRE MONTAGNE TRA BELLEZZE, STORIA, SOGNI E PAESAGGI 1. Le lagune fossili del gruppo del Civetta (Danilo Giordano - geologo)
2. Dall’ultima glaciazione ai giorni nostri: la trasformazione del paesaggio alpino (Tiziano Abbà - geologo)
3. La flora delle terre alte, piante che vanno, piante che vengono: strategie adattative (Cesare Lasèn - botanico)
4. Iperfrequentazione della montagna: il presente, con uno sguardo al futuro (Francesco Carrer presidente CAI Veneto)
5. L’affascinante storia dell’alpinismo in Dolomiti (Andrea Zannini storico)
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Soci CAI 50 ANNI FAVARO LIA
25 ANNI BANDIERA CLAUDIO BERALDO PAOLO BORTOLUZZO DENIS BROCCOLO DANIELE CARRER DINA CERPONI LAURA DE PIERI FRANCESCO DI TOS ENRICO FINOTTO CRISTIAN FRARA SANDRO MARION LUCIANA MENGO LORENZO MENGO MATTEO MINELLO DAVIDE PETTENÒ MONICA SARTORATO MARCO SARTORATO PAOLO SGNAOLIN BERTILLA TOFFOLO SEBASTIANO TURCHETTO ALBERTO VELLUDO CARLO VIDALI ALESSANDRO ZEMOLIN MASSIMILIANO
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Tesseramento 2019 Responsabile: Aldo Caccia QUOTE SOCIALI: · ORDINARI € 47,00 € 27,00 · ORDINARI JUNIORES € 27,00 · FAMIGLIARI € 18,00 · GIOVANI · QUOTA AGEVOLATA GIOVANI DAL 2° ISCRITTO DEL NUCLEO FAMIGLIARE € 9,00 € 5,00 · COSTO TESSERA 1ª ISCRIZIONE · RADDOPPIO MASSIMALI COPERTURA ASSICURATIVA INFORTUNI SOCI € 3,40 IN ATTIVITÀ SOCIALE · Si ricorda che, per non incorrere in una “ulteriore spesa a carico dei soci Ordinari” di € 5,00 (spese straordinarie di segreteria), la tessera deve essere rinnovata entro la fine di marzo. Il mancato rinnovo esclude la copertura assicurativa e il ricevimento delle stampe sociali. Il rinnovo può essere fatto con procedura On Line attraverso il canale telematico MyCai, oppure presso la sede sociale in orario di apertura.
Organigramma CAI SEZIONE DI SAN DONÀ DI PIAVE Consiglio Direttivo
PRESIDENTE Alfredo Callegher
VICE PRESIDENTE Manlio Schioser
CONSIGLIERI Fabio Baldo, Laurenzio Carraro, Marco Centasso, Massimo Ghion, Nadia Gobbo, Daniele Di Legui, Marco Perissinotto
VICE TESORIERE Lorenzo Meneghello REVISORI DEI CONTI Pier Paolo Del Turco, Anna De Rossi, Alberto Vendramini
SEGRETARIA Anna De Rossi
DELEGATI ASS.NAZIONALE Renzo Cristofoletto, Armando Ortolan
TESORIERE Anna Patrizia Tuzzato
RESPONSABILE TESSERAMENTO Aldo Caccia
GESTIONE TESSERAMENTI ED APERTURE SEDE Carmen Bardellotto, Mery Battistella, Piergiovanni Bozzo, Aldo Caccia, Stefano Cosolo, Anna De Rossi, Luigi Fabbri, Mauro Ferracini, Massimo Ghion, Anna Patrizia Tuzzato, Claudio Valese, Marco Vanin
Responsabili Gruppi
ESCURSIONISMO Eleonora Fecchio SCUOLA DI ALPINISMO “ADRIANO PERISSINOTTO” Demis Montagner SCUOLA DI ALPINISMO GIOVANILE Armando Ortolan GRUPPO ALPINISMO GIOVANILE Giacomo Gobbo
Cariche Nazionali ed Interregionali
COMITATO DI GESTIONE CENTRO ARRAMPICATA SPORTIVA Marco Gobbo ISPETTORI CAMPESTRIN Piergiovanni Bozzo, Raffaele Bragato COMITATO DI GESTIONE CASERMETTA VUERICH Gianmanlio Bimieri
GRUPPO MOUNTAIN BIKE “RUOTE IN SPALLA” Renzo Cristofoletto
REFERENTI TUTELA AMBIENTE MONTANO E OPERATORI NATURALISTICI CULTURALI Mariagrazia Martini
GRUPPO ROCCIA “I REPETINI” Luigi Fabbri
ATTIVITÀ INVERNALI E PRESCIISTICA Paolo Gogliani
GRUPPO “SPERANEVE” Paolo Pedrocchi
GRUPPO ESCURSIONISTI SENIOR “QUEI DEL MARTI” Alberto Vendramini (Coordinatore)
PRESIDENTE CAI VENETO
COMPONENTE COMITATO SCIENTIFICO VENETO FRIULANO GIULIANO
Francesco Carrer
Massimo Ghion
SITUAZIONE SOCI AL 31-12-2018 TOTALE 966 (Femmine N. 328 - Maschi N. 638) Ordinari 659 (di cui Ordinari Juniores 66) - Famigliari 224 - Giovani 83
CAI - San Donà di Piave - Via Guerrato 3 - Tel. 0421 332288 info@caisandona.it - www.caisandona.it Orari apertura sede: martedì dalle ore 19.00 alle ore 20.00 giovedì dalle ore 19.00 alle ore 20.00 e dalle ore 21.00 alle ore 22.00
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Ottobrata 2019 La festa dedicata alla chiusura delle attività estive quest’anno verrà svolta il 20 OTTOBRE in località non ancora definita. Il Gruppo Speraneve, incaricato ad individuare ed organizzare l’evento, si preoccuperà per tempo ad estendere l’invito a tutti i soci e simpatizzanti nonché divulgare le informazioni necessarie tramite i canali informatici ed avvisi in sede CAI. Come di consueto si auspica una grande partecipazione in questo momento d’incontro.
Convenzioni LIBRERIA MODERNA San Donà di Piave - Via XIII Martiri, 7 LIBRERIA MANZONI San Donà di Piave - C.so S. Trentin, 106 PALESTRA HI.LIFE San Donà di Piave - Via Calnova, 148 PER GRUPPI E SCUOLE CONVENZIONE CON LA PALESTRA DI SPORTLER A SILEA Per usufruire delle scontistiche è obbligatorio esibire la tessera CAI in corso di validità.
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convenzionata con il CAI
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Orari di apertura: Da Martedì a Sabato: 09:00-12:30 / 15:00-19:30 Telefono: 0434 931036
Orari di apertura: Tutti i giorni: 09:00-12:30 / 14:00-19:00 Telefono: 0437 470129
Anche online su:
NEGOZIO DI CORDENONS (PN) Via S. Pietro, 25 33084 Cordenons (PN)
NEGOZIO DI CHIES D'ALPAGO (BL) Quartier Carducci, 141 32010 Chies d'Alpago (BL)