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WELLNESS PROJECTS

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STRØM NORDIC SPA

Vicino a Quebec City, Lemay Michaud firma una Spa che si ispira ai centri termali del Nord Europa. Un’architettura rigorosa e minimalista, solo in apparente contrasto con il paesaggio che la circonda

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di Francesca Tagliabue foto di Adrien Williams

La Strøm Nordic Spa di Old Quebec, quartiere storico di Quebec City, si adagia placida sulle rive del fiume San Lorenzo. Progettata dallo studio Lemay Michaud, è la quarta struttura termale di una catena che ha portato in Canada la tradizione delle Spa tipiche del Nord Europa. L’edificio è concepito per confondersi nel paesaggio, molto simile a quello selvaggio e verdeggiante della penisola scandinava. Il suo sviluppo prettamente orizzontale e l’altezza contenuta dei quattro corpi che lo compongono scompaiono quasi nell’intorno, nonostante la loro estetica minimale e iper-contemporanea possa sembrare concettualmente in conflitto con le forme naturali e organiche del paesaggio. Pochi e semplici i materiali che definiscono l’architettura: al vetro sono stati abbinati la pietra, il metallo e il legno massello, scelto prediligendo essenze autoctone provenienti dalle vicine foreste canadesi. L’estetica finale del manufatto ricorda quella delle navi cargo che, ancora oggi, si muovono incessantemente per il territorio e rimanda al fiorente passato portuale della città, un tempo nodo nevralgico del commercio tra il vecchio e il nuovo continente. E se la facciata orientata verso terra è chiusa e quasi monolitica, il fronte che guarda in direzione del fiume è vetrato e per-

POCHI E SEMPLICI I MATERIALI CHE DEFINISCONO L’ARCHITETTURA: VETRO, PIETRA, METALLO E LEGNO MASSELLO, SCELTO PREDILIGENDO ESSENZE AUTOCTONE PROVENIENTI DALLE VICINE FORESTE CANADESI

Le vasche calde che dall’interno si sviluppano verso l’esterno sono il trait-d’union tra in e outdoor. Quasi a compiere un percorso di transizione che culmina nella grande piscina a sfioro

meabile, in stretto dialogo con il paesaggio. Su questo lato, infatti, le vasche calde che dall’interno si sviluppano verso l’esterno sono il trait-d’union tra in e out door, quasi a compiere un percorso di transizione che culmina nella grande piscina a sfioro costruita a pochi metri dal corso d’acqua. All’interno la struttura dispone di altre otto piscine, alcune dotate di cascate e potenti getti per le spalle e la schiena, due bagni turchi e due saune finlandesi. Una di queste, con tradizionali panche a doghe sottili di legno chiaro su tre livelli, è stata progettata come una sala panoramica con finestre terra-cielo orientate verso il fiume. Numerose anche le sale per i trattamenti, alle quali si aggiungono un bistrot e un’ampia terrazza panoramica. E se durante i rigidi inverni solo i più temerari escono - e lo fanno giusto per uno shock termico gettandosi nelle vasche fredde o nella neve dopo una sauna - nella bella stagione il deck si trasforma in uno spazio di decompressione e relax. A pochi chilometri dalla frenetica downtown. -

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