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A LLIEVI VVF IN
T RENTINO A LISSONE E
A CURA DI
700, CI SONO I PRIMI 7 PRECURSORI, QUALCOSA SI MUOVE (LENTAMENTE) ANCHE NEL CORPO NAZIONALE SE NE SONO RADUNATI
GIANLUCA RONDI (*), GRETA NOVA, FRANCESCA AROSIO (**) E DELLʼUFFICIO STAMPA DELLA PAT
Al Campeggio Provinciale di Molveno, tra ragazzini, ragazzi, istruttori e logistica erano quasi un migliaio. Una realtà ormai consolidata che vede i giovani apprendere lʼarte di fare il pompiere, ma è anche un momento di crescita che porta allʼinserimento responsabile nella Comunità. Si pensi che il primo gruppo allievi, sorto in Inghilterra nei primi anni ottanta, nacque principalmente per togliere gli adolescenti dalle strade di Birmingham sconvolte da cruenti disordini popolari. Sul “Modello Trentino, a Lissone (MB), la locale ONLUS “Civici Pompieri Volontari” ha reclutato i primi allievi presso le scuole superiori. Un progetto “Allievi” per il Corpo Nazionale (messo in piedi dal Consigliere Rondi dellʼANVVFV) è stato addirittura approvato dallʼallora capo dipartimento nel 2008, ma problemi e “ignoti ostacoli” ne hanno rallentato lʼoperatività. Quello Nazionale dovrebbe chiamarsi “GRUPPO DI CONTATTO GIOVANI E VIGILI DEL FUOCO”, quasi a voler chiarire che i ragazzini coi pompieri non cʼentrano (quasi) nulla.
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G I O VA N I V V F a ormai consueta cerimonia dellʼalzabandiera ha dato il via ufficiale a Molveno allʼ11° campeggio provinciale dei Vigili del Fuoco Volontari Allievi. Quasi 700 ragazze e ragazzi provenienti da tutti i Corpi del Trentino, seguiti da oltre 200 tra istruttori e addetti alla logistica sono stati impegnati in manovre ed esercitazioni fino a domenica 3 luglio. Per gli allievi unʼesperienza formativa e divertente, per questa fondamentale componente della Protezione civile trentina unʼaltra bella prova di organizzazione ed efficienza e probabilmente una curiosità da ammirare per gli abitanti e gli ospiti del paese incastonato ai piedi del Brenta. Come sempre, a colpire sono lʼordine delle grandi tende del campo base, che per qualche giorno hanno fatto da casa agli allievi, e lo straordinario brulicare di attività allʼinterno e intorno al campo, piazzato sui grandi prati di fronte al lago. Davanti a questo vero e proprio “vivaio”, dove si formano i vigili del fuoco volontari del futuro, sventola il vessillo della Provincia autonoma di Trento accanto a quelli italiano ed europeo. Con lo schieramento dei giovani Vigili del Fuoco Volontari e il saluto delle autorità si è aperta dunque lʼedizione 2011 di questa manifestazione che si ripete ogni anno in un luogo diverso e che questʼanno è stata organizzata con lʼimpegno in prima fila dellʼUnione Distrettuale di Mezzolombardo e del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari di Molveno. Allʼapertura hanno partecipato il sindaco di Molveno Ruggero Franchi, il suo collega di Rovereto Miorandi, la presidente della Comunità della Paganella Donata Sartori, il presidente della Federazione provinciale dei Vigili del Fuoco Volontari Alberto Flaim, lʼIspettore del distretto di Mezzolombardo Matteo Cattani, il comandante dei vigili del Fuoco di Molveno Tullio Franchi. Erano presenti anche il dirigente del Servizio Antincendi e protezione civile della Provincia Silvio Zanetti, il dirigente del Servizio Prevenzione rischi Gianfranco Cesarini Sforza e il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile e infrastrutture Raffaele De Col che ha portato il saluto del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. “Il territorio del nostro Trentino - ha detto De Col rivolgendosi ai ragazzi - vive anche del vostro volontariato”. I numeri di questa edizione: sono quasi 700 gli allievi, ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, più istruttori e accompagnatori addetti alla logistica per un totale di quasi 950 persone. La prima giornata del campeggio termina con una serata informativa a cura della Guardia di Finanza. Venerdì 1 luglio, i ragazzi di buon mattino sono partiti per le varie escursioni programmate per rientrare poi nel tardo pomeriggio. Alla sera tutti insieme per un momento di amicizia. Sabato 2 luglio al mattino i volontari dellʼADMO hanno illustrato ai ragazzi lʼattività dellʼassociazione che si occupa delle donazioni del midollo osseo, al pomeriggio sʼè svolta una dimostrazione di soccorso al lago, quindi alle 18.00 la Santa Messa Presieduta dallʼArcivescovo, monsignor Luigi Bressan. Il campeggio sʼè poi concluso domenica 3 luglio con un altro momento ufficiale nella mattinata: la sfilata e le manovre.
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G I O VA N I V V F EHI,
CI
SIAMO
ANCHE NOI…!
(Gli Allievi Vigili del Fuoco di Lissone)
Lʼidea di organizzare un gruppo allievi in Brianza nasce dalla ONLUS “Associazione Civici Pompieri Volontari di Lissone”, i cui componenti si sono prefissati lʼobbiettivo di “reclutare” i ragazzi delle scuole superiori e proporre loro un addestramento fisico e uno pompieristico sul modello dei vigili del fuoco volontari del trentino che già da anni svolgono questa attività. I risultati che gli allenatori vogliono raggiungere con questo progetto è far si che tramite la partecipazione a un gruppo sportivo “diverso”, i ragazzi possano ricevere dei valori quali lʼaltruismo, la solidarietà e lo spirito di volontariato che permetta loro, in futuro, di entrare a far parte di unʼorganizzazione di volontariato. LISSONE (MB) - Se doveste vedere un gruppo di giovani ragazzi tanto coraggiosi da cimentarsi in salti, posizioni dʼequilibrio, immersioni oppure appesi su una scala, in divisa, non meravigliatevi e non pensate di essere immersi in un sogno, questa è la realtà, questo è il gruppo “ALLIEVI vigili del fuoco”!
ne è stata la dimostrazione), nonostante i nostri iniziali dubbi sulle capacità di cimentarci in questi esercizi. Il nostro allenamento ci ha visto impegnati tutte le settimane tra le varie attività che ci sono state proposte; oltre alla scala controventata, infatti, nella prima parte dellʼanno, ci siamo cimentati in altri esercizi pompieristici come lo stendimento dei tubi, la scala al castello, un percorso in previsione di unʼeventuale gara in Trentino e i complicati nodi con la fune! Alla base di tutti questi allenamenti cʼè stata unʼattività in palestra perché, si sa, una buona preparazione fisica è alla base della formazione di un buon allievo. Fare lʼallievo è diventato così per noi un nuovo sport: lʼallenamento, infatti, è finalizzato a un gioco di squadra e tra salti al trampolino, ruote, posizioni di equilibrio, corsa e lanci il nostro gruppo ha cominciato a unirsi non solo come forza fisica, ma anche come amicizia. Nonostante lʼimpegno per tutte queste attività - la fatica per alcuni esercizi e la concentrazione per altri - siamo riusciti a tenere duro, anche grazie al fatto che questi esercizi si sono rivelati non solo istruttivi, ma anche in un certo senso affascinanti e divertenti! Il programma prevedeva anche il corso in piscina di salvataggio grazie al quale abbiamo perfezionato le 3 nuotate fonda-
Siamo un gruppo di sette ragazzi tra i 16 e i 19 anni: Francesca Arosio, Greta Nova, Davide Missaglia, Beatrice Tognetto, Lorenzo Cascione, Jacopo Sciolti e Christian Esposito. Inizialmente eravamo un gruppo più numeroso, ma, purtroppo, qualcuno si è “perso”. Era una calda domenica di giugno quando abbiamo avuto lʼopportunità di mostrare con entusiasmo ciò che abbiamo imparato durante il corso che ci ha visto impegnati da settembre. Domenica 12 giugno, infatti, durante la manifestazione di Beach Volley organizzata dal distaccamento dei Vigili del fuoco Volontari di Lissone, ci siamo esibiti nella manifestazione del montaggio della scala italiana controventata. Eravamo un poʼ timorosi, ma, superata in parte la paura di sbagliare e in parte la tensione di decine di sguardi tutti lì per noi, ci siamo fatti coraggio e...indossata la divisa, protetti dal caschetto e preparate scale e funi, ci siamo schierati pronti per dare prova delle nostre abilità. Possiamo dire che la dimostrazione è riuscita con successo dai numerosi applausi non solo dei nostri amici, ma anche dei numerosi spettatori rimasti stupiti. Siamo soddisfatti di noi stessi e dei risultati che siamo riusciti a raggiungere durante tutto lʼanno (questa manifestazione
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LORENZO, FRANCESCA, CHRISTIAN, BEATRICE, JACOPO, GRETA, DAVIDE
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G I O VA N I V V F mentali (stile libero, rana, dorso), ma in particolare i principi del nuoto di salvamento che ha permesso, a chi era interessato, di conseguire il brevetto. A questa iniziativa hanno partecipato anche alcuni vigili del fuoco del distaccamento. Abbiamo seguito, inoltre, alcune lezioni in piscina con lʼutilizzo degli autorespiratori ad aria; inizialmente era presente da parte di tutti un poʼ di paura, principalmente perché per molti era la prima volta, ma con coraggio abbiamo provato questa nuova esperienza che si è svelata molto interessante e piacevole. Il corso, infatti, si è concluso con grande soddisfazione da parte di tutti! La nostra curiosità, tuttavia, non finisce qui: abbiamo seguito, infatti, delle lezioni di pronto soccorso e orienteering in caserma, con manichini un poʼ insoliti perché talvolta eravamo noi stessi a far da cavia. Il mese di luglio, invece, ci ha visti impegnati in alcune lezioni di arrampicata che, tra lʼaltro, hanno messo a frutto lʼesperienza dei nodi. I nostri obiettivi per il prossimo anno? Sicuramente far crescere numericamente il nostro gruppo, imparare altri esercizi, conoscere meglio il mondo dei pompieri e riuscire a partecipare alle gare in Trentino per poterci confrontare con i nostri coetanei di quella regione. Per ora siamo soddisfatti del corso di questʼanno che si è concluso nel migliore dei modi con una “vacanzina” a Marina di Pietrasanta ; qui ci siamo conosciuti meglio perché abbiamo avuto la possibilità di stare insieme 24 ore su 24 senza essere accompagnati. Noi, quelli che tra la spiaggia, il mare, il divertimento e il relax abbiamo scoperto altri interessi comuni... • quelli che hanno un sacco di progetti... • quelli che hanno entusiasmo da vendere… • quelli che non li ferma nessuno... • quelli che sono anche su fb... • quelli che sono stati contagiati da una passione unica: fare lʼAllievo vigile del fuoco! P.S. Tenete dʼocchio YouTube, tra un poʼ ci sarà il nostro video.
Il progetto “Gruppo Allievi” del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco LʼAssociazione Nazionale dei Vigili del Fuoco Volontari, nel 2007 ha incaricato lo scrivente di verificare e attuare unʼindagine mirata a esplorare le realtà nazionali e internazionali esistenti in materia di: “Gruppi allievi vigili del fuoco”. Nel 2008 il Capo Dipartimento prefetto Pecoraro approvava il “Progetto Pilota” senza costi per lʼAmministrazione, interamente a carico degli enti locali. Ora dovremmo essere in dirittura dʼarrivo (quantomeno per lʼinizio della sperimentazione prevista a Palazzolo SullʼOglio), sappiamo per certo che non si chiamerà “Gruppo Allievi” ma “Gruppo di Contatto Giovani e Vigili del Fuoco”. Dalla raccolta di specifici atti, dalle idee ed esperienze acqui-
site in tali ambiti dalle varie realtà esistenti sul territorio nazionale e dai molti contatti avuti con la vicina Federazione dei Vigili del Fuoco Volontari del Trentino, è stato possibile organizzare un insieme di documenti in grado di illustrare sommariamente lʼargomento in esame alla luce di auspicate simili iniziative da intraprendere nel contesto del nostro Corpo Nazionale. Per questo motivo e per le esigenze esposte da alcuni Distaccamenti della provincia di Brescia grazie allʼinteressamento dellʼallora Comandante provinciale Salvatore Buffo, da ormai tre anni si è ottenuto il consenso dal Ministero dellʼInterno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, per gettare le basi per la costituzione dei gruppi allievi dei Vigili del Fuoco. Con lettera datata 10 aprile 2008, protocollo 593-81635 il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Prefetto Pecoraro comunicava al Comando di Brescia e alla Direzione Regionale VVF della Lombardia lʼadesione del predetto Dipartimento al progetto “allievi vigili del fuoco”. Il progetto pilota, unico nel territorio nazionale, e per il quale furono incaricati i Distaccamenti Volontari bresciani di Desenzano del Garda e Palazzolo sullʼOglio, si propone di ricreare quindi la positiva esperienza già in essere da parecchi anni nel Trentino Alto Adige sfruttandone la consolidata esperienza. A ulteriore riprova dellʼimportanza che detta regione assume nello scenario nazionale nellʼambito pompieristico il 23 luglio 2009 ad Ostrava, nella Repubblica Ceca, il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco Ing. Antonio Gambardella partecipò allʼAssemblea dei delegati del CTIF, concomitante con la 14sima Olimpiade dei Vigili del fuoco, e durante i lavori dellʼAssemblea è stato deliberato, tra lʼaltro, lo svolgimento della 15sima Olimpiade in Italia, a Trento. Il CTIF è composto come noto da 49 Paesi a cui si sono aggiunti di recente Giappone ed Iran. Il progetto “allievi vigili del fuoco” è caratterizzato e si fonda su alcuni concetti e propositi ritenuti fondamentali:
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G I O VA N I V V F NON SOLO STORIA E TRADIZIONE: i gruppi allievi, dalla storia secolare, nascono, si diffondono ed operano, infatti, non solo come momento formativo volto allʼarruolamento di futuri Vigili del Fuoco Volontari. Essi, qualsiasi sia la loro nazione o collocazione geografica, devono rivestire una funzione sociale importantissima quella cioè di coinvolgere ed investire sui giovani per trasmettere a loro ideali e valori che fin dalle origini costituiscono la struttura del pensiero dei Vigili del Fuoco Volontari. Basti pensare, per esempio, che il primo gruppo allievi sorto in Inghilterra nei primi anni ottanta ha avuto come input lʼesigenza di togliere gli adolescenti dalle strade di Birmingham sconvolte da cruenti disordini popolari dellʼepoca.
NON SOLO FORMAZIONE: i gruppi allievi non devono rappresentare solo momenti di apprendimento tecnico ma dovranno proporsi come vere e proprie scuole di vita che coinvolgono varie figure ed enti istituzionali. Alla stessa stregua di quanto avviene nel Trentino, per esempio, i coordinatori dei Gruppi Allievi organizzeranno incontri con la polizia di stato, carabinieri, corpo forestale, personale addetto al primo soccorso sanitario, soccorso alpino, ecc.. con un sapiente utilizzo di momenti ludici e senza dimenticare lʼimportantissimo ruolo svolto dai genitori e, quindi, dalla famiglia. Particolare attenzione deve essere altresì attribuita al rispetto dellʼambiente (argomento molto sentito dalla popolazione e dalle stesse organizzazioni di volontariato presenti sul territorio nazionale) con veri e propri soggiorni in campeggi, gite mirate e parecchia attività svolta allʼaria aperta; INTEGRAZIONE E RISPETTO: i piccoli possono aderire allʼesperienza dei gruppi allievi già alla tenera età di 10 anni a prescindere dal sesso (come nella stragrande maggioranza degli altri paesi europei), senza nessun problema per ciò che concerne lʼintegrazione razziale e, dati i tempi che stiamo vivendo, questa opportunità non è per niente da sottovalutare;
COMPETIZIONE E SPIRITO DI CORPO: specifico interesse deve essere riservato alla formazione dello spirito di corpo, al rispetto dei compagni, alla disciplina, ma anche alla competizione, mediante lʼorganizzazione di vere e proprie sfide allʼinterno dello stesso gruppo o con altri gruppi Allievi. In realtà queste competizioni esistono da tempo, sono definite “Concorsi” e sono specifiche per i ragazzi dai 12 ai 16 anni seguendo un regolamento internazionale stabilito dal C.T.I.F.. Per meglio accrescere gli stimoli personali ed il senso di appartenenza alla propria squadra i passaggi di fascia dʼetà degli allievi e quindi il loro progredire nel percorso formativo
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saranno altresì sottolineati dal superamento di specifici test a cui faranno seguito cerimonie di consegna di attestati o, in certi casi, di veri e propri premi. Durante queste feste auspicato deve essere il coinvolgimento e la partecipazione dellʼintera comunità civile e politica ad ulteriore beneficio per quanto concerne il senso civico dei piccoli allievi.
COMPETENZA: a sottolineare ulteriormente lʼestrema importanza da attribuire ai gruppi allievi dei vigili del fuoco vi dovrà essere lʼaccurata e specifica preparazione a cui si sottoporranno i vigili che aspirano a svolgere mansioni di istruttore. Con modalità e regole di approccio alle materie da valutare i canditati vigili istruttori dovranno infatti dimostrare particolari e comprovate doti di spiccata capacità organizzativa, di intrattenimento dei giovani allievi che verranno perfezionate mediante il superamento di uno specifico corso da organizzare periodicamente. Durante detto corso gli aspiranti istruttori acquisiranno nozioni che spaziano dalla psicologia alla pedagogia, dalla capacità di orientamento ai fondamenti di primo soccorso, dal diritto agli specifici aspetti giuridici, dalla preparazione ginnica alle conoscenze storiche, ecc. A tale proposito è stata appurata la concreta fattibilità di aggregare alcuni colleghi dei predetti Distaccamenti pilota ai corsi approntati dalla Federazione Trentina resasi disponibile per questo.
VIGILI DEL FUOCO A TUTTI I COSTI ?: come accennato alcune realtà esistenti non perorano la perentorietà dellʼingresso a tutti i costi nel servizio operativo dei vigili del fuoco. In talune di queste, infatti, gli allievi giunti alla soglia della maggiore età vengono addirittura esclusi dalle attività dei Gruppi al fine di favorire in loro un momento di libera riflessione propedeutica alla scelta finale che resta libera indipendentemente dallʼesito del periodo di appartenenza al Gruppo. Nel progetto pilota di cui alla presente si prevede di lasciare la massima libertà agli allievi di decidere, a compimento della maggiore età, se procedere allʼinoltro dellʼistanza volta allʼiscrizione nei quadri del Corpo Nazionale. Lʼeventuale iscrizione dovrà seguire comunque le disposizioni di legge vigenti per tale procedura con auspicata maggiore celerità rispetto ai tempi attuali. Si è provveduto a redigere specifico regolamento di formazione e funzionamento dei gruppi allievi pilota basandosi su quanto già in essere nel Trentino a cui sono state apportate le necessarie modifiche per renderlo consono alla realtà locale. In analogia a quanto sopra menzionato è stato altresì approntato e definito, in collaborazione con lʼallora Comandante Bresciano Buffo, un programma didattico capace di uniformare il più possibile le attività previste, lʼuso delle attrezzature oltre che fornire ulteriori fondamentali indicazioni (assicurazione infortuni per esempio). Ulteriore aspetto di fondamentale importanza per lʼavvio di
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detta importantissima esperienza è quello economico – finanziario. Partendo dal presupposto di non dover gravare sulle già esigue disponibilità economiche dellʼAmministrazione, grazie al diretto interessamento del Comandante provinciale di Brescia, sono stati organizzati e svolti incontri sul territorio presso le sedi municipali dei Comuni ove sorgono i Distaccamenti volontari oggetto del progetto pilota alla presenza dei rispettivi primi cittadini e dei rappresentanti delle altre amministrazioni dei comuni vicini appartenenti al territorio di competenza delle sedi volontarie.
La positiva esperienza degli ultimi anni in merito alla fattiva collaborazione degli Enti locali nellʼacquisto ed assegnazione di attrezzature dʼintervento o di costruzione di nuove strutture da destinare ai vigili del fuoco volontari con sede nel proprio comune ha infatti spinto il Comandante ed i relativi collaboratori dei citati Distaccamenti a chiedere ulteriore sostegno nel concretizzare sul territorio il progetto dei gruppi allievi. Dagli incontri è emersa la piena condivisione di intenti e la disponibilità degli Amministratori locali ad appoggiare, anche economicamente, lʼiniziativa pilota. Sono state ipotizzate somme necessarie per sostenere il progetto ma soprattutto è stata approntata una bozza di convenzione da sottoscrivere al momento dellʼeffettivo inizio del percorso. Da questo, dai pareri acquisiti in sede di incontro si può evincere quindi la totale assenza di costi a carico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Tuttavia, a fronte di un lavoro così intenso svolto dal Comando provinciale di Brescia, dai Distaccamenti pilota e dallʼAssociazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari e per gli accordi formulati con le amministrazioni locali, a quasi due anni dallʼavvenuta approvazione del progetto non ben specificati problemi venivano anteposti allʼeffettivo avvio del progetto del gruppo allievi. La disponibilità di tutti, gli sforzi profusi ma soprattutto lʼindiscussa importanza di quanto organizzato sembrava svanire di fronte ad ignoti ostacoli che, ancora una volta, portarono ad allontanare il nostro CNVVF dallʼopportunità di avvicinarsi alle realtà operative delle restanti nazioni europee e mondiali.
Lʼautorizzazione a procedere ad una successiva fase di sperimentazione comunicata al Comando di Brescia dal Capo Dipartimento con la lettera sopra indicata restò di fatto inapplicata per ragioni ignote; è come se la sintonia di intenti e le condivise prospettive del progetto “allievi vigili del fuoco” espressi dallo stesso Dipartimento siano stati sacrificati in onore di non si sa bene quale motivo. Lʼesigenza di avvicinare i giovani agli ideali propri dei Vigili del Fuoco e della protezione civile in senso lato, la concreta possibilità di allargare e diffondere questi concetti a tutta la popolazione attraverso le giovani generazioni nellʼobbiettivo di garantire lʼincolumità della vita umana e la tutela dei beni e dellʼambiente stanno fortunatamente nascendo, in modo del tutto spontaneo, tra le variegate realtà esistenti nel mondo del volontariato nei modi e nelle forme più disparate. Il cogliere tale opportunità e lʼinterpretare lʼesigenza della nostra comunità non può prescindere da un intervento diretto e coordinato del Dipartimento dei Vigili del Fuoco che rappresenta, fino a prova contraria, lʼorgano nazionale istituzionalmente responsabile e competente per quanto concerne il soccorso pubblico e la difesa civile. A ciò si deve aggiungere la non meno importante occasione di diffondere nella popolazione, a tutti i livelli ed attraverso lʼopera dei piccoli, lʼimmagine ed il ruolo che per natura il Vigile del Fuoco riveste in tutto il mondo. Sarebbe bello, e francamente non impossibile, riuscire a formare un gruppo di “nostri” allievi in grado di rappresentare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco alle prossime olimpiadi CTIF organizzate, come detto, in Trentino (TRENTO 2013). Giova infatti ricordare che nelle precedenti edizioni il tricolore è stato affidato esclusivamente - anche se con estremo nostro onore ed orgoglio - alla sola rappresentanza della Federazione Trentina che ha, di fatto, rappresentato la Nazione intera in sede Internazionale. (*) consigliere ANVVFV incaricato Sviluppo e gestione attività “Gruppo Contatto Giovani” (**) allieve VVF “Associazione Civici Pompieri Volontari Lissone”(MB)
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