Bradford Fire

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Ventisei anni fa una partita di campionato della Lega inglese si trasformò in un inferno a causa del devastante incendio di una tribuna. Cinquantasei morti e duecentocinquantasei feriti, il peggior incidente da incendio avvenuto nel Regno Unito. Tutto sembrerebbe scaturito da un mozzicone lasciato cadere sotto gli spalti e pensare che sarebbe bastato un estintore al posto giusto.

INCENDIO ALLO STADIO DI BRADFORD di Gian Carlo Moreschi

Sostituto Direttore Antincendi Capo Comando Provinciale VVF di Genova

Lʼautore suggerisce di leggere questa “Relazione” soltanto dopo aver visionato il video che potrete trovare a questo link: http://t.co/y0qE2Py Premessa dell’autore:

Un evento con molte vittime colpisce lʼimmaginario collettivo, resta nella memoria di un territorio. Che sia una città, una nazione o il mondo intero. Vi è un forte coinvolgimento emotivo, soprattutto quando questo evento è “rappresentato” da immagini foto e/o video, potendo vederne lo sviluppo e i suoi effetti. Soprattutto i filmati, per questo impatto emotivo e per la capacità di risvegliare lʼattenzione, sono spesso usati nellʼattività formativa, sia quella per gli addetti antincendio nelle aziende che quella interna al Corpo dei Vigili del Fuoco. Eʼ in questʼultimo ambito che si manifesta più forte il rischio di analisi con lʼuso della “libera congettura”. Per evitare questo rischio ho ritenuto che un modo fosse quello di effettuare ricerche, fondamentalmente sul web, per lasciare “parlare” solo le risultanze ufficiali o comunque le valutazioni di chi, quellʼevento, ha vissuto. Il mio lavoro, quindi, si è “limitato” ad unʼopera di traduzione e, separando in modo netto, con quanto la mia esperienza e la mia preparazione mi suggerivano.

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abato 11 Maggio 1985 nello stadio di Bradford, il Valley Parade, si tiene la partita di campionato Bradford City contro il Lincoln City. Eʼ la partita che dovrebbe consacrare la vittoria del Campionato di Terza Divisione della Lega Inglese da parte del Bradford City.

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Al 40ʼ del primo tempo, su un risultato di 0-0, a tre file dal limite posteriore del blocco G si nota una luce incandescente. Si ritiene che tutto inizi quando a uno spettatore è caduto un fiammifero o una sigaretta o, anche, del semplice tabacco che, passando nello spazio tra una seduta e lʼaltra, raggiunge i rifiuti sotto accumulatisi. Un testimone riferisce poi di avere visto carta o rifiuti in fiamme ad una ventina di centimetri al di sotto delle tavole di calpestio. Gli spettatori, inizialmente, sentono calore provenire dal basso. Uno di loro corre a cercare un estintore nelle prossimità senza trovarlo. Anche un agente di polizia chiama un collega per un estintore ma la richiesta non è compresa e viene


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chiamata soltanto la Centrale Operativa dei Vigili del Fuoco. La chiamata parte alla 3 e 43 p.m., tre minuti dopo il primo segnale di fiamme. Nel frattempo le fiamme diventavano più visibili e, quindi, la polizia decide di iniziare ad evacuare le tribune. Le fiamme iniziano a diffondersi rapidamente coinvolgendo anche la copertura in legno. Testimonianze descrivono una rapidissima diffusione delle fiamme e con condizioni di soffocamento per il fumo. Quando mancano tre minuti alla fine del primo tempo anche lʼarbitro, informato da un guardialinee, interrompe la partita. Il tetto della tribuna, in legno, dotato di un telone con sigillature in asfalto e bitume, prende fuoco rapidamente anche supportato dal forte vento. Dopo pochi minuti, circa quattro, la tribuna è completamente avvolta dalle fiamme. Tizzoni incendiati e parti fuse cadono sulle persone mentre il fumo sʼinsinua in un passaggio posteriore dove molti spettatori cercano la fuga. Non ci sono estintori disponibili per paura di atti di vandalismo. Gli spettatori cercano scampo nei corridoi posteriori o verso il campo. Molte delle porte sul retro sono bloccate e non ci sono addetti ad aprirle. Solo sette sono trovate spalancate o vengono forzate dagli spettatori in fuga o aperte da chi era fuori. La gente schiacciata sulle porte bloccate è in preda al panico. Davanti alla tribuna alcuni bambini vengono lanciati oltre il muro per consentirgli di scappare. La maggior parte delle persone che decidono di scappare verso il campo, fortunatamente privo di recinzione, si salvano. Si assiste ad azioni di aiuto da parte di chi già era in salvo e da parte di poliziotti nei confronti di chi ha difficoltà a raggiungere il campo. Un uomo scavalca i sedili in fiamme per aiutare uno spettatore in difficoltà. Addirittura un giocatore si impegna nei salvataggi così come lʼallenatore del Bradford City che aveva la famiglia in tribuna; un altro giocatore effettua una ricognizione in alcuni locali per accertarsi che non ci sia più nessuno.

Lʼirraggiamento è fortissimo e ci si protegge anche da questo sollevando cappelli o cappotti. I capelli delle persone prendono fuoco. La gente scappata allʼesterno “assalta” le case vicine e un pub per poter chiamare casa a tranquillizzare i familiari.

Il bilancio finale è di 56 morti e 265 feriti. Dei 56 morti, 3 sono stati trovati allʼinterno dei servizi igienici, 27 in prossimità dellʼuscita K, 6 in prossimità dei tornelli di ingresso, 9 nel passaggio posteriore centrale alla tribuna e 2 anziani seduti al loro posto. Alcuni sono morti schiacciati mentre cercavano di strisciare sotto i tornelli. Un anziano, che è riuscito a raggiungere il campo, è ormai completamente avvolto dalle fiamme dalla testa ai piedi e, nonostante soccorso da più persone che gli spegneranno le fiamme, morirà poi in ospedale. La metà delle vittime ha unʼetà inferiore ai 20 anni o superiore ai 70. Il più anziano, un ex presidente del club, 86 anni.

Eʼ il peggior incidente da incendio accaduto in uno stadio del Regno Unito, secondo solo per gravità, a quanto accaduto allo Stadio Ibrox nel 1971. Quel giorno - a partita quasi conclusa e con un notevole flusso di spettatori in uscita – venne realizzata una rete; al boato dei tifosi, alcuni tentarono di rientrare creando confusione e 66 persone, di cui molti bambini, morirono nella calca. Allo stadio di Bradford, i vigili del fuoco arrivano dopo soli quattro minuti dalla chiamata, quando ormai il fuoco ha coinvolto lʼintera tribuna e devono affrontare alte

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Video: Il video è tratto dalla ripresa televisiva e visibile da questi link: http://t.co/y0qE2Py http://youtu.be/_2ic9_0oEWg Compare, in sovraimpressione, anche la scansione dellʼora e permette, quindi, di valutare la rapidità di sviluppo dellʼincendio. Problematiche di prevenzione incendi: Lo stadio di Bradford fu oggetto di una sostanziale modifica nel 1911 a seguito della partecipazione alla 1^ Divisione della squadra locale. Il nuovo progetto, per come realizzato, prevedeva una tribuna principale con 5.300 posti a sedere e 7.000 posti in piedi nello spazio opposto a questa. La struttura della tribuna viene allora descritta come “gigantesca”. Uno stadio inusuale per quei tempi in quanto realizzato su una collina e con le entrate alla tribuna poste a quota superiore di quella del campo. La tribuna è rimasta inalterata sino al 1985.

Nel 1981 uno scrittore inglese, nello scrivere un libro sugli stadi inglesi, descrive la vista della partita dalla tribuna come quella che si potrebbe vedere dalla cabina di un Sopwith Camel (aereo inglese biplano da combattimento del 1916). Tale paragone per le antiquate strutture dello stadio. Nello stesso libro segnala il rischio di accumulo di rifiuti sotto la tribuna a causa degli spazi liberi che ci sono tra un sedile e lʼaltro. Alcuni lavori vengono effettuati nel 1984 ma il Club viene nuovamente avvertito da un organo tecnico locale di effettuare lavori urgenti stante il “il rischio di incendio dato da una sigaretta gettata”.

fiamme e fumo molto denso senza, ormai, possibilità di salvare qualcuno.

Lʼincendio lascia solo i resti dei sedili, delle luci e delle recinzioni.

Alcune vittime vengono trovate ancora sedute ai loro posti coperte dal telone di copertura caduto. Le operazioni di recupero dei corpi delle vittime si protraggono sino alle 4 del mattino seguente. Di tale incendio rimane una dettagliata ripresa video in quanto lʼintera partita era seguita da una trasmissione televisiva.

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Nel Marzo 1985 viene presentato un progetto per la realizzazione della copertura in acciaio. Causa inadeguatezza dello Stadio alla Divisione cui doveva essere promosso il Bradford City; fu anche prevista, oltre al rifacimento della copertura in legno con una in acciaio, la sostituzione dei sedili in legno con una struttura in calcestruzzo. Il tutto per una spesa complessiva prevista di 400.000 Sterline Inglesi.

Considerazioni: Il video è estremamente interessante per la valutazione del comportamento della folla in casi simili e ritengo calzante un passaggio dei Promessi Sposi che voglio citare: Nei tumulti popolari cʼè sempre un certo numero dʼuomini che, o per un riscaldamento di passione, o per una

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persuasione fanatica, o per un disegno scellerato, o per un maledetto gusto del soqquadro, fanno di tutto per spinger le cose al peggio; propongono e promovono i più spietati consigli, soffian nel fuoco ogni volta che principia a illanguidire: non è mai troppo per costoro; non vorrebbero che il tumulto avesse nè fine nè misura. Ma per contrappeso, cʼè sempre anche un certo numero dʼaltri uomini che, con pari ardore e con insistenza pari, sʼadoprano per produr lʼeffetto contrario.

Sempre sugli aspetti di comportamento delle persone segnalo due situazioni, facendo riferimento al tempo in sovraimpressione, al 15.46.54 un uomo che trascina un bambino per portarlo in salvo dalla tribuna in fiamme e, al 15.46.59, un uomo, stempiato e con i baffi, serio e concentrato in mezzo a molte più persone prese da un delirio di esaltazione. Entrambi avevano un obiettivo superiore a qualsiasi altra distrazione o coinvolgimento, cioè dovevano portare in salvo quelli che si può ragionevolmente considerare siano i loro figli. Già dai primi frame, cioè qualche minuto prima della sospensione della partita si notano gli spettatori rivolgere lo sguardo verso il punto di origine dellʼincendio (15.43.20).

Causa lʼimportanza della partita lo stadio era pieno in “ogni ordine di posti” e anche di più. Si nota gente seduta su strutture non idonee (15.43.14).

Anche al 15.43.43 si nota un poliziotto in campo guardare con preoccupazione verso la tribuna. Al 15.44.13 si vedono le prime fiamme.

Al 15.44.39 si vedono le fiamme ben inquadrate. Niente che non possa essere spento o, quantomeno, contenuto con lʼazione di due o più estintori. In molti cominciano già ad esultare.

Le persone che scavalcano il muretto (15.46.08) hanno i vestiti in fiamme o sciolti dal calore per lʼirraggiamento. Alcuni si spengono i capelli con le mani.

(15.47.15) Sullo sfondo alcune persone hanno i vestiti in fiamme. I poliziotti che portano soccorso usano impermeabili per proteggersi dallʼirraggiamento.

Un poliziotto si spegne i capelli in fiamme con le proprie mani. Si vedono anche le fiamme (15.47.19).

(15.47.38) Lʼintera struttura è in fiamme. (15.48.14) Parti incendiate della struttura cadono anche

allʼinterno del campo.

Nel tentativo di soccorso sono impegnati non solo i poliziotti ma anche civili. Altri continuano a cantare cori da stadio.

(15.48.44) Una persona è totalmente avvolta dalle fiamme. La buona volontà si scontra con una azione efficace. Lʼuso errato di giacche o simili per spegnere le fiamme sono, in pratica, frustate su un corpo già martoriato dalle ustioni.

(15.49.14) Si sentono sirene di mezzi di soccorso in arrivo. Fonti: siti web tra cui Wikipedia presentazione .ppt utilizzata nei corsi NIA (Nucleo Investigativo Antincendi).

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