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PARTITO
IL PROGETTO PILOTA, MA NESSUNO S’AZZARDI A CHIAMARLI “ALLIEVI VIGILI DEL FUOCO” Dopo cinque anni di “carteggi” coi piani alti del Ministero da parte della sezione provinciale bresciana dell’ANVVFV, ed intensa attività dei vigili del fuoco volontari di Palazzolo Sull’Oglio, Desenzano del Garda e Verolanuova - oltre alla fattiva collaborazione della Federazione dei Corpi VVF volontari della Provincia Autonoma di Trento - è finalmente attivo il “progetto pilota” del Corpo Nazionale VVF che prevede l’istituzione di gruppi giovanili. Ma guai a chiamarli “allievi”! a cura della redazione
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anno 2012 segna il raggiungimento di un obiettivo di particolare importanza per il Distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Palazzolo sullʼOglio e, per certi versi, di tutto il mondo del volontariato pompieristico italiano (inteso quello nel CNVVF ndr).
L’
Dopo quasi cinque anni di intenso lavoro, grazie alla caparbietà, alla convinzione dei pompieri palazzolesi e con la preziosa collaborazione del Comando VVF di Brescia e delle Amministrazioni comunali, è stato avviato il “progetto pilota” relativo alla formazione del gruppo di contatto giovani e Vigili del Fuoco (gruppo giovanile di allievi VVF ndr); unico riconosciuto dal Ministero dellʼInterno a livello di Corpo Nazionale (le provincie autonome di Trento e Bolzano - e, di recente, anche la Valle dʼAosta – vantano invece da tempo gruppi giovanili molto attivi).
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D I S TA C C A M E N T I ne dei gruppi allievi trentini. Di particolare importanza, nella primissima fase, è stata lʼopportunità di visionare ed acquisire documenti costituenti “lʼossatura amministrativa” dellʼintero sistema allievi del trentino;
Eʼ in seno al Distaccamento che si idealizza, nel 2007, lʼipotesi da tempo cullata di “importare” lʼapprezzata esperienza dei vicini colleghi trentini e, tramite lʼAssociazione Nazionale dei Vigili del Fuoco Volontari, trasmettere lʼidea di pianificare e unificare lo spontaneo nascere di simili realtà sul resto del territorio nazionale a loro volta figlie dellʼinnegabile esigenza di coinvolgere e trasmettere, alle future generazioni, lo spirito e gli ideali che accumunano i vigili del fuoco volontari.
Nel 2007 la sezione di Brescia della predetta Associazione, si assume lʼincarico di attivare gli opportuni contatti con la vicina Federazione VVFV trentina coinvolgendo, nellʼavventura, anche i distaccamenti volontari di Palazzolo sullʼOglio, Desenzano del Garda e Verolanuova, questʼultimo già da alcuni anni con un proprio gruppo di giovanissimi seguaci.
«Fondamentale e determinante, fin da subito, sʼè rivelato il ruolo di due importanti interlocutori: Sergio Cappelletti, allʼepoca Presidente della Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari della Provincia Autonoma di Trento, e Salvatore Buffo, fino allo scorso anno Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia ed ora responsabile del Comando di Verona.» racconta Gianluca Rondi, nel duplice ruolo di Presidente provinciale ANVVFV e membro del comitato promotore “allievi” nel Distaccamento palazzolese.Grazie allʼinteressamento di Buffo e Cappelletti, e alla fattiva e concreta collaborazione, è stato possibile pianificare ed affrontare lʼavviata esperienza su due distinti ma tra loro complementari fronti: Approccio, anche pratico, alla collaudata organizzazio-
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Coinvolgimento dei vertici istituzionali del Corpo Nazionale per il necessario riconoscimento dellʼiniziativa intrapresa. Il prezioso supporto del Comandante Buffo ha infatti garantito lʼimportantissimo, quanto insperato, “salto di qualità” del progetto: da iniziativa a carattere locale (sebbene supportata e patrocinata dalla nostra Associazione) a progetto pilota di interesse nazionale. Il 19 ottobre 2007 Gianluca Rondi ed alcuni rappresentanti dei distaccamenti bresciani coinvolti nellʼesperienza, partecipano al seminario europeo organizzato a Lavis (Tn) dalla Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari della Provincia Autonoma di Trento. Un incontro a più voci, con relatori provenienti dallʼAustria, Germania, Inghilterra, Lussemburgo e dallʼAlto Adige, oltre che una delegazione dalla Regione Autonoma Valle dʼAosta. In queste nazioni europee gli allievi sono il naturale vivaio dei corpi, ma soprattutto un luogo di crescita culturale per i ragazzi che, sin da giovanissimi, sentono lo spirito di fratellanza, volontariato e dedizione a favore della comunità.
Le scuole allievi, dalla storia secolare, nascono, si diffondono ed operano non solo come momento formativo volto allʼarruolamento di futuri Vigili del Fuoco Volontari. «I gruppi giovanili, qualsiasi sia la loro nazione o collocazione geografica, rivestono una funzione sociale importantissima – dice Rondi - quella cioè di coinvolgere ed investire sui giovani per trasmettere a loro ideali e valori che fin dalle origini sostengono la struttura dei Vigili del Fuoco Volontari.» In Trentino, ad esempio, le scuole allievi organizzano incontri con la polizia di stato, carabinieri, corpo forestale, 118 soccorso sanitario, soccorso alpino, ecc., anche se non va dimenticato lʼimportantissimo ruolo svolto dai genitori e, quindi, dalla famiglia. Gli stessi momenti formativi e dʼincontro si differenziano poi a seconda delle fasce dʼetà dei giovani allievi. Impressionati i numeri esposti durante gli interventi dei vari relatori intervenuti al seminario di Lavis:
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D I S TA C C A M E N T I Alto Adige 12.708 vigili del fuoco volontari 1.252 allievi (1156 ragazzi-97 ragazze) 111 gruppi allievi 9 unioni distrettuali 306 corpi su 116 comuni 1° corpo istituito Brunico nel 1864 1° gruppo allievi istituito Naturno nel 1964 Sistema: misto volontari-permanenti (anche se il Corpo Permanente si trova solo a Bolzano) Lussemburgo 1° corpo istituito in Lussemburgo nel 1814 188 corpi comunali (6.000 VVF volontari attivi) 1.700 allievi (10% ragazze) 1° gruppo allievi istituito nel 1965 Sistema: misto volontari-permanenti (la componente professionale è presente solo nella capitale) Austria 250.000 volontari 25.000 allievi 55.000 riservisti 4539 corpi sui 2359 comuni Sistema: tutti volontari Inghilterra 1° corpo antincendio istituito nel 1667 53 corpi su 53 contee primo gruppo allievi a Aston (Birmingham) nel 1987 53 gruppi allievi inglobati nei permanenti Sistema: misto volontari-permanenti Germania 264.000 allievi (25% ragazze) 18.000 gruppi giovanili sui 16 land 1° gruppo allievi istituito nel 1882 allievi dai 6-18 anni Sistema: misto volontari-permanenti (circa 28.500 corpi volontari con 1,1 milioni di unità in servizio).
La partecipazione al descritto seminario e gli incontri a margine dello stesso, hanno di fatto avviato una fitta serie di contatti tra la sezione di Brescia della ANVVFV ed i rappresentanti della Federazione dei Corpi VVFV del Trentino; grazie a questi vengono quindi acquisiti importanti documenti e nozioni utili, come detto, ad una prima, grossolana “ossatura” del progetto intrapreso. Dai primi mesi del 2008 viene altresì coinvolto in Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia nelle persone del citato ex Comandante Buffo e del Funzionario, incaricato per la gestione della componente volontaria, Pier Nicola Dadone (ora vice Comandante di Brescia). Nel marzo 2008 il Comando di Brescia, nelle persone dei citati dirigenti, formalizza lʼiniziativa intrapresa ai vertici del Dipartimento (Prefetto Pecoraro) e del Corpo Nazionale (Gambardella) mediante la trasmissione di atti - documenti ufficiali; la celere risposta da Roma, con richiesta di rettifiche, sancisce la “disponibilità” e lʼinteresse dei vertici romani a trattare – sviluppare il progetto illustrato.
Sospinti dallʼentusiasmo del veloce riscontro di Roma, confidando e sperando in una veloce, definitiva approvazione di quanto comunicato al Dipartimento, Rondi, il precedente capo distaccamento di Palazzolo sullʼOglio (Stelio Plebani) ed il Comandante di Brescia si attivano per lʼorganizzazione, a margine della ricorrenza del 125° di fondazione del locale Distaccamento - prevista per ottobre 2008 - di un convegno nazionale ove prevista la partecipazione di personalità locali, di spicco nazionale e con incarichi statali, a vario titolo accomunate dallʼargomento giovani e mondo del volontariato.
«Pareva fatta – racconta Rondi – ma il susseguirsi di richieste dʼintegrazione della documentazione inviata a Roma e, di conseguenza, la non immediata approvazione del progetto, ci indussero ad ad annullare il previsto Convegno con rammarico per lʼoccasione persa di poter degnamente rappresentare lʼimportante iniziativa.»
Dopo una fitta e prolungata trasmissione di carteggi tra il Comando di Brescia ed i competenti uffici romani, volti principalmente alla rettifica delle varie bozze di convenzione e regolamento man mano inviate, alla fine del mese di marzo 2010, finalmente, il Capo Dipartimento Tronca comunica il definitivo accoglimento degli ultimi schemi inviati nel luglio 2009. Tale accoglimento, tuttavia, decreta la decisiva rettifica della denominazione del progetto con la soppressione dellʼoriginale definizione “Gruppo allievi vigili del fuoco” a favore della nuova di “Gruppo di contatto giovani e vigili del fuoco”.
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D I S TA C C A M E N T I Ma la descritta rettifica non è lʼunica importante novità presente nellʼapprovazione del marzo 2010; con essa vengono infatti definiti: • i ruoli delle Amministrazioni locali dei territori di competenza dei Distaccamenti coinvolti nel progetto. Esse rappresentano il naturale e necessario collegamento tra lʼistituzione Vigili del Fuoco e la popolazione oltre che concrete promotrici dellʼiniziativa; • i costi che le stesse devono affrontare per avviare e mantenere, nel tempo, il progetto attivato con le relative modalità di pagamento e scadenze.
La ben nota situazione economica degli ultimi tempi, il rispetto del famigerato “patto di stabilità” particolarmente vincolante per le casse degli enti locali, costituiscono, come facilmente intuibile, un reale deterrente alla attiva partecipazione di quelle Amministrazioni comunali potenzialmente interessate al progetto. A dimostrazione di quanto esposto vi è da annotare, con rammarico, la defezione delle municipalità di Desenzano e Verolanuova alle successive riunioni organizzate dal Comando provinciale.
Il 30 agosto 2011, il neo Comandante Provinciale di Brescia Settimio Simonetti ed il primo cittadino di Palazzolo sullʼOglio Alessandro Sala sottoscrivono, alla presenza di una emozionata rappresentanza di pompieri locali, i documenti ufficiali che sanciscono, di fatto, lʼavvio del progetto pilota del “Gruppo di contatto giovani e Vigili del Fuoco”.
Frenetica fin da subito è lʼattività del Distaccamento palazzolese per lʼattuazione degli adempimenti preliminari sanciti in convenzione (attivazione dʼidonea polizza assicurativa sulla falsa riga di quelle in essere in Trentino, versamento degli oneri dovuti, per esempio) oltre che alla necessaria pianificazione delle adesioni, in qualità di referenti istruttori, del personale del distaccamento resosi disponibile a seguire ed a coordinare lʼiniziativa.
A questo proposito, grazie allʼinteressamento della Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari della Provincia Autonoma di Trento, nel novembre 2011, quattro capi squadra del locale distaccamento hanno potuto frequentare le tre giornate di corso necessario allʼacquisizione della qualifica di istruttori di gruppi allievi vigili del
fuoco. Tale corso, superato con esito positivo dai vigili di Palazzolo, si è svolto presso la scuola antincendi della Provincia di Trento in compagnia degli aspiranti istruttori trentini. Tra le moltissime nozioni apprese dagli aspiranti istruttori durante la tre giorni del corso particolare interesse hanno suscitato quelle afferenti i delicati aspetti legali - comportamentali derivanti dal particolare incarico; argomenti a cui gli organizzatori del corso hanno attribuito, come dovuto, una notevole importanza. «Mancava un tassello essenziale – dice Gianluca Rondi – il reclutamento degli aspiranti “allievi”. Organizzammo due serate (gennaio 2012) dove illustrare le finalità dellʼiniziativa, le modalità di svolgimento, e lʼimpegno richiesto. Vennero quindi raccolte le adesioni di sette ragazzi, di età compresa tra i 10 ed i 14 anni.»
A cinque anni dalla messa in cantiere del progetto, con lʼentusiasmo di sempre, rafforzato dallʼorgoglio di aver avviato unʼesperienza storica nel rispetto delle rigide regole e dei protocolli imposti dal Ministero, si susseguono gli incontri (a cadenza bisettimanale) con i ragazzi e lʼalacre lavoro di organizzazione del “dietro le quinte” con il coinvolgimento dei sempre disponibili genitori, il supporto del personale e delle strutture del distaccamento. Durante i primi incontri particolare importanza viene data alla reciproca conoscenza, alla presentazione del mondo pompieristico ed alla visita (tassativamente accompagnata dai formatori) delle strutture ed attrezzature del distaccamento di Palazzolo.
In seguito, complice la bella stagione, vengono organiz-
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D I S TA C C A M E N T I conferma, per i formatori, dellʼimportanza del supporto e della collaborazione della Federazione VVF di Trento.
zate blande attività fisiche di corsa e stretching, escursioni al parco fluviale cittadino ed un incontro presso la palestra di arrampicata del Club Alpino Italiano – sezione di Palazzolo sullʼOglio.
Varie ed importanti sono poi le esperienze già affrontate dal neonato gruppo di contatto giovani: tra tutte spicca, in qualità di spettatori, la presenza, il 3 giugno 2012, al campo di gara dellʼultima prova stagionale del “campionato provinciale CTIF per allievi” (manovre ed uso di attrezzature antincendio) svoltosi a Sopramonte di Trento. Il folto numero di partecipanti allʼescursione trentina (oltre ai ragazzi del gruppo, ai genitori, allo staff dei formatori anche diversi vigili palazzolesi hanno infatti aderito allʼiniziativa) ha potuto assistere alle impeccabili manovre affrontate dagli allievi vigili del fuoco del Trentino, toccare con mano la scrupolosa e particolare organizzazione dellʼevento, ammirare il costruttivo spirito di squadra ed, in generale, “respirare” quel particolare senso di appartenenza che traspare ogni qualvolta si partecipa ad un avvenimento ove protagonisti sono i Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari della provincia di Trento.
Ma la proverbiale disponibilità degli amici trentini non si è fermata alla sola partecipazione “statica” del gruppo bresciano; al termine delle gare ufficiali, infatti, il comitato organizzatore ha invitato i giovani (ed increduli) ospiti a provare le stesse manovre viste ripetere dai colleghi trentini durante le emozionanti fasi di gara. Impossibile è poter descrivere lʼemozione esternata (e contagiosa) dai ragazzi e dei genitori presenti oltre alla
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«Lʼassegnazione della divisa, in qualsiasi ambito, rappresenta, più di tante parole o cerimonie, lʼatto ufficiale di “inserimento” nel gruppo – prosegue Gianluca Rondi - la divisa/uniforme è per definizione stessa ciò che permette infatti di distinguere vari gruppi, squadre sportive, associazioni, ecc. Il senso di appartenenza, di cui è inutile sottolineare lʼimportanza ed il valore, acquista particolare rilevanza in esperienze come queste dove lo spirito di corpo, lʼaffiatamento e la fierezza passano anche da “piccoli” gesti e simboli.»
Consci dellʼimportanza di questo aspetto, nellʼadempimento di quanto indicato nella citata convenzione, il gruppo istruttori procede quindi ad elaborare uno specifico logo identificativo dellʼesperienza avviata, e allʼadozione dʼuna tuta ginnica quale uniforme degli “allievi”.
«Nellʼimmediato futuro delle esperienze pianificate, oltre ai continui riferimenti al mondo dei Vigili del Fuoco, particolare riguardo sarà riservato alla trattazione di argomenti afferenti la sicurezza ed allʼambiente. Con la collaborazione di altri enti, vorremmo approfondire le nozioni di educazione civica e di comportamento apprese dai banchi di scuola; nozioni che rappresentano, senza dubbio, la basi di qualsiasi società civile.» - ha detto Rondi prima di concludere ringraziando quanti si sono impegnati per la riuscita del progetto che, dopo ben cinque anni, ha visto la luce - «Auspico che, la strada intrapresa, possa essere lʼinizio di una capillare diffusione, anche nel resto dʼItalia, delle esperienze da tempo esistenti nelle altre nazioni europee e, non da ultimo, nel nostro Trentino – Alto Adige e, più di recente, nella Regione Autonoma Valle dʼAosta.»
Sebbene da una parte vi sia la consapevolezza, per i vigili palazzolesi, di non aver inventato nulla di nuovo nel contesto nazionale costituito, come detto, da varie e simili iniziative, da unʼaltra cʼè la concreta ed evidente certezza di aver creato lʼopportunità a tutti di “rientrare” in un più ampio, coordinato - e soprattutto nazionale progetto di trasmissione dello spirito e degli ideali che da sempre caratterizzano i corpi dei Vigili del Fuoco di tutto il mondo.
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Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa civile COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI BRESCIA ORDINE DEL GIORNO N.
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OGGETTO: Progetto "Gruppo di contatto Giovani e Vigili del Fuoco" di Palazzolo sull'aglio. Nomina del CSV Gianluca Rondi quale Responsabi le del Gruppo.
Visti gli atti inerenti il progetto in oggetto, finalizzato allandiffusione della cultura della sicurezza, dell'autoprotezione e del soccorso e rivolto a giovani di età dai 10 ai 18 anni, ed in particolare vista la nota del 24.2.2011 di questo Comando con cui si sottoponevano al competente ministero la bozza di Convenzione con il Comune di Palazzolo sull'aglio e la bozza di Regolamento del Gruppo citato, vista la nota di approvazione del 1.4.2011 del competente ministero,
vista la Convenzione inerente l'oggetto sottoscritta da questo Comando e dal Comune di Palazzolo sull'Oglio in data 30.8.2011, ed in particolare l'art. 2, che prevede che il Comando costituisca presso il distaccamento VVF volontario di Palazzolo il "Gruppo di contatto Giovani e Vigili del Fuoco" di Palazzolo sull'Oglio,
visto che i CSV Natalino Peri, Stelio Plebani, Gianluca Rondi e Maurizio Simoni in forza al distaccamento VFV di Palazzolo hanno frequentato nel novembre 2011 presso la Scuola Provinciale Antincendi di Trento un corso per Istruttori di "Gruppi Allievi VVF Volontari", ossia gruppi operanti in provincia di Trento aventi caratteristiche similari a quelle del Gruppo in oggetto, visto l'art. 11 del Regolamento, che prevede che il Comandante Provinciale nomini un responsabile del "Gruppo",
il CSV Gianluca Rondi è nominato Responsabile del "Gruppo di contatto Giovani e Vigili del Fuoco" di Palazzolo sull'Oglio. Il CSV Gianluca Rondi è incaricato di avviare l'attività del Gruppo, nei modi e nelle forme previste dalla Convenzione e dal Regolamento.
Il Responsabile dovrà rapportarsi con il funzionario competente, che come da ODG n. 125 del 12.3.2012 è l'ing. Giovanni Russo, in merito a tutti quegli aspetti di novità ovviamente connessi ad un progetto innovativo quale quello in oggetto.
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