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Anno XXVII - no 4 Luglio/Agosto 2013

Via Palmieri, 47 Milano - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Fil .di Milano



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ADERENTE ALLA FEDERAZIONE MONDIALE DELLE ASSOCIAZIONI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI (F.W.V.F.A.)

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L UGLIO /AGOSTO 2013

RIVISTA UFFICIALE DELLʼASSOCIAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI

Direttore Responsabile Antonio Ascanio MANGANO Segreteria Editoriale Fabio MARANGONI Comitato di Direzione PRESIDENTE NAZIONALE: Roberto MUGAVERO PRESIDENTE DʼONORE: Gino GRONCHI VICE PRESIDENTI NAZIONALI: Luca BONELLO, Rolando FAGIOLI e Giuseppe PARRINELLO CONSIGLIERI NAZIONALI: Lorenzo AROSIO, Sergio AURELI, Claudio BALLESIO, Paolo BARBIN, Alberto BIDDOCCU, Diego CORIASCO, Erminio CAPPARONI, Paolo CORBETTA, Giancarlo GIACHINO e Damiano LANDI. Inviato di Redazione Francesco MAZZILLI Impaginazione e Grafica SATECO sateco.tel@fastwebnet.it Editore incaricato, ufficio abbonamenti Sede centrale Sicurezza Aziendale s.r.l. Via Palmieri, 47 - 20141 Milano tel. 02/89.500.256 - fax 02/89.500261 Agenzie per lʼItalia CEAT tel. 02/89.500.256 DIFFUSIONE S.M. tel. 055 2590284 Stampa: LITOGRAFIA STEPHAN – GERMIGNAGA (VA) Abbonamenti: Gratuita a Comandi e Distaccamenti dei VV.F. Sostenitori € 70,00 Benemerito da € 70,00 in su Una copia € 8,00 Arretrati € 10,50 L’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari è estranea alla gestione economica della rivista. Gli articoli firmati corrispondono al pensiero dell’articolista e non impegnano né la Rivista né l’Associazione. La Redazione si riserva il diritto di rifacimenti e correzioni di quegli articoli che a sua discrezione riterrà opportuno modificare. E’ vietata la riproduzione anche parziale di articoli, fotografie, disegni qui pubblicati, Il personale addetto alla raccolta di abbonamenti, non appartiene al Corpo Nazionale VV.F. Garanzia di riservatezza per gli abbonati L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilita di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo a: Sicurezza Aziendale srl - Via Palmieri, 47 20141 Milano. Le informazioni costudite nell’archivio elettronico dell’Editore saranno utilizzate al solo scopo di inviare la rivista o comunicazioni concernenti l’abbonamento (Legge 675/96 sulla tutela dei dati personali). Pubblicità Inferiore al 70%

w w w. a n v v f v. i t ALBERTO TISOT CASTROZA - TN)

FOTO DI COPERTINA DI

(COMANDANTE CORPO VVF VOLONTARI SAN MARTINO

DI

EDITORIALE DEL PRESIDENTE

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EDITORIALE [A LATO]

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LʼANVVFV BUSSA (ANCORA UNA VOLTA) ALLE PORTE DEL VIMINALE

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DAL MINISTRO DELLA DIFESA A GRONCHI

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I VVF VOLONTARI DI ORIGINE ITALIANA IN CILE

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BAMBI E STUFATO

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SENTENZE

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DALLA STAMPA

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NON SI ACCETTINO PIÙ COMPROMESSI

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LA 3 GIORNI DI LISSONE

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SARANNO FIORI BIANCHI

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NEODISTACCAMENTI: LAZZATE

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RECENSIONI: QUANDO SUONA LA SIRENA

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RICORDATO LʼIMPEGNO DI GIAN BATTISTA PERINI

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13.000 VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI

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Aut. Trib. Milano n. 855/89

Via Palmieri, 47 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Fil. di Milano


EDITORIALE

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Le attività associative della prima metà dell’anno si concludono, prima delle ferie estive, con ulteriori importanti traguardi. Tra questi da sottolineare, primo tra tutti, il fatto che, a fine giugno 2013, il numero degli associati ha superato quello risultante al 31 dicembre 2012. Questo dato, sicuramente rilevante, testimonia da un lato l’impegno del Consiglio Nazionale nel miglioramento, nella crescita e nel rafforzamento dell’Associazione mentre dall’altro certifica la sempre maggiore rappresentatività della nostra organizzazione quale momento di centralità ed aggregazione per le diverse realtà del volontariato pompieristico nazionale. Sul fronte delle attività interne è di notevole importanza poi l’avvio degli incontri informativi, rivolti ai Presidenti di Delegazioni e Sezioni Provinciali, volti ad illustrare le nuove procedure da adottare nell’ambito delle svolgimento delle attività gestionali, amministrative ed economiche in ambito locale. Sul fronte esterno è invece da sottolineare la rinnovata attenzione dei vertici del Ministero dell’Interno verso la nostra componente. A tale proposito il Ministro Alfano ha comunicato, intervenendo in prima persona, che, allo scopo di porre a soluzione alcune delle problematiche relative al Personale Volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, verrà prossimamente convocata la “Commissione Mista con Compiti di Studio, Elaborazione e Formulazione di Proposte sulle Problematiche relative alla Componente Volontaria dei Vigili del Fuoco”, riconfermata con Decreto Ministeriale n. 994 del 23 Gennaio 2013, e della quale l’Associazione è componente effettivo. L’occasione costituirà il più elevato contesto istituzionale ove proseguire il continuo, ininterrotto e puntuale lavoro svolto dal Comitato di Presidenza negli ultimi mesi e concretizzatosi, ad oggi, con una serie di incontri avuti, a vari livelli, con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile al fine di sollecitare l’adozione di idonee misure e provvedimenti atti a mitigare la particolare situazione di disagio vissuta nel presente periodo dal volontariato VVF. Questo anche alla luce delle difficoltà emerse nello svolgimento del servizio di soccorso tecnico urgente e di istituto, e prestato dalla componente volontaria dei Vigili del Fuoco, a seguito dell’entrata in vigore, negli ultimi due anni, di alcune disposizioni di legge e circolari che hanno avuto diretti effetti sull’organizzazione e sul funzionamento di distaccamenti e squadre volontarie VVF.

w w w. a n v v f v. it

Nell’augurare a tutti un sereno periodo di vacanze e di meritato riposo l’Associazione assicura a tutti il proprio impegno e la propria presenza anche durante il periodo estivo in preparazione dei futuri impegni che caratterizzeranno la ripresa delle attività il prossimo mese di settembre.

Roberto Mugavero

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I bravi vigili del fuoco volontari di Abbiategrasso hanno ricevuto un elogio dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) per il salvataggio d’un capriolo dalle acque del Naviglio Grande. Abbiamo analizzato i motivi di salvataggi (quando va bene) così frequenti, d’animali selvatici finiti in corsi d’acqua artificiali, ed è sorto anche qualche dilemma etico. SETTE, il magazine del Corriere della Sera, ha pubblicato uno speciale sui VVF di Milano e provincia; l’articolista ha citato i mille “permanenti” scordandosi completamente degli oltre 400 “volontari” che garantiscono l’operatività dei distaccamenti provinciali. A proposito di caserme, quella di Lissone ha organizzato una gara podistica (la Fire Runner) e una 24 ore di beach volley. Sempre in Brianza è finalmente operativo – dopo 7 anni di peripezie e impegno – il distaccamento dei VVF volontari di Lazzate, a servizio delle Alte Groane. I cugini trentini della Piana Rotaliana hanno messo a disposizione dei lazzatesi una APS OM 180 perfettamente funzionante e recentemente ricondizionata. Dal lodigiano apprendiamo che Colombini (mentre era vice presidente nazionale) non diffamò l’ex comandante De Rossi; il giudice ha, di fatto, assolto l’ex FTAV milanese. Dovrebbe chiudersi con un’assoluzione anche il processo per truffa al collega Peviani (segnato sul rapporto anche se si trovava in sede). Mentre scoprivamo che in Cile sono presenti caserme centenarie rette da volontari d’origine italiana, il Presidente Mugavero partecipava, insieme a Gronchi, all’assemblea dei VVFV della Provincia di Bolzano. Presente anche il governatore Durnwalder; abbiamo pubblicato un sunto dell’attività 2012 dei 13mila vigili del fuoco volontari (Freiwillige Feuerwehr) dell’Alto Adige. Buona lettura e buona ripresa delle vostre attività. Ascanio direttorevfv@me.com twitter@pompieri https://www.facebook.com/pompieri.vfv

h t t p s : / / t w i t t e r. c o m / p o m p i e r i

Hanno collaborato: Fabio Marangoni, Corrado Scapin, Walter Todaro, Andrea Rabbolini, Antonio Coduri, Erica Sironi e Gianpietro Cattaneo.

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EDITORIALE [ A LATO ] EDITORIALE [ A LATO ] EDITORIALE [ A LATO ]

Cari lettori/pompieri, mentre si rimane in attesa della convocazione della “Commissione Mista” (Dip. VVF/ANVVFV) presso il Viminale, i vertici della nostra associazione hanno incontrato funzionari del Dipartimento e hanno presentato – sollecitati da quest’ultimo - una lista di punti sulla riforma del DPR 76/2004. A proposito di “colloqui”, l’Ingegner Coduri ha scritto su queste pagine per invitare i vertici associativi a non accettare più compromessi.

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Lombardia e dell’Emilia Romagna ridotte allo stremo con alcuni distaccamenti in pericolo di chiusura principalmente a causa della mancanza di vigili, qualificati e autisti. In merito alle esigenze presentate per la redazione del nuovo Regolamento del personale volontario, constatiamo che dai colleghi del Consiglio nazionale e dalle Sezioni provinciali ci sono pervenuti pochi suggerimenti ai quali abbiamo pertanto aggiunto le sempre valide osservazioni emerse dall’attività del passato Consiglio; le seguenti proposte, riguardanti la generalità del nostro volontariato, non sono state presentate sotto forma di articolato perché riteniamo sia un onere spettante al Dipartimento e al legislatore.

L’ANVVFV

BUSSA (ancora una volta) ALLE PORTE DEL VIMINALE Disfunzioni originate dai comandi provinciali, disposizioni di legge e circolari, ma anche le rimostranze di colleghi con distaccamenti ridotti allo stremo per la mancanza di personale. I (pochi) suggerimenti, ricevuti dalle sezioni, sulla riforma del DPR 76 sono stati integrati e portati allʼattenzione dei dirigenti del Corpo. Sʼinsiste sulla separazione dei “quadri”, la gratuità delle visite mediche, e lʼorganizzazione dei corsi in orari che non debbano far perdere giorni di lavoro. Sulla subordinazione al solo personale permanente di pari grado, non si discute. a cura di Fabio Marangoni

A

gli inizi di luglio il Comitato di Presidenza della nostra ANVVFV ha avuto una serie di incontri con alcuni dirigenti/funzionari del Dipartimento dei Vigili del Fuoco al fine di sollecitare lʼemanazione di provvedimenti volti ad eliminare lo stato di profondo malessere del volontariato VVF.

E’ stata l’occasione per chiarire direttamente quanto più volte denunciato nell’ultimo anno, con lettere inviate al Capo Dipartimento, al Capo del Corpo e ai Direttori Centrali rispettivamente per quanto di loro competenza, principalmente sulle disfunzioni originate nei Comandi provinciali, sulle disposizioni di legge e circolari emanate negli ultimi due anni e sul nuovo decreto che dovrebbe sostituire il DPR 76/2004 (Regolamento VVF volontari). Il Comitato di Presidenza inoltre si è fatto portavoce delle rimostranze dei colleghi di alcune province del Piemonte, della

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• In ogni Comando provinciale si rende necessaria la suddivisione del personale volontario in due elenchi distinti: elenco A e elenco B. 1) Nellʼelenco A è iscritto il personale volontario per le esigenze operative del comando provinciale, di seguito definito con il termine “PERSONALE DISCONTINUO”

2) Nellʼelenco B è iscritto il personale volontario per le esigenze operative prevalentemente dei distaccamenti volontari e dei posti di vigilanza, di seguito definito con il termine “PERSONALE VOLONTARIO OPERATIVO” il quale può effettuare servizio presso i Comandi previo nulla osta del Capo Distaccamento. Solo per coloro che hanno scelto di prestare servizio in un distaccamento volontario potrebbe essere aggiunta, alle attuali già previste dal DPR 76/2004, la qualifica di vigile volontario coordinatore (o capo posto) per far fronte ad esigenze di servizio della squadra volontaria in mancanza del CS volontario come attualmente avviene per il personale permanente. · Al personale volontario del Corpo Nazionale VVF viene riconosciuta in attività esterne (es. nell’ambito della propria attività lavorativa) la professionalità acquisita in servizio presso il CNVVF relativamente alle figure previste dal D.Lgs 81/2008. · Dovrà essere eliminato l’obbligo ai vigili volon tari ex ausiliari di leva di presentare domanda di riammissione entro sei mesi dalla cancellazione d’ufficio dall’elenco del personale volontario per raggiungimento dei limiti di età. · Il personale operante nei distaccamenti

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(elenco B) dovrà essere esentato dal pagamento delle visite/accertamenti sanitari per gli aspiranti VVF volontari e per quelli già in servizio, per il conseguimento, rinnovo o passaggio di categoria delle patenti di abilitazione alla guida di automezzi di soccorso. · Per i succitati accertamenti sanitari al volontario dovrà essere concessa, in via alternativa, la facoltà di rivolgersi presso unʼidonea struttura del Servizio sanitario nazionale. · Nel reclutamento ed iscrizione nell’elenco personale volontario dei Comandi Provinciali del personale permanente cessato volontariamente dal servizio esso potrà mantenere le abilitazioni professionali specialistiche e le qualifiche di istruttori del CNVVF unicamente se iscritti nell’elenco B. · Dovrà essere previsto che i corsi di formazione di primo ingresso, per l’aggiornamento professionale, per l’avanzamento di grado o per il conseguimento dell’abilitazione alla conduzione di automezzi di soccorso siano effettuati presso i Comandi provinciali e/o le Direzioni regionali in giorni ed orari idonei ad agevolare la presenza di personale volontario gravato da impegni lavorativi. Inoltre dovrà essere prevista la possibilità di organizzare corsi di formazione “a distanza” (e-learning) con esami finali dati presso il Comando provinciale o Direzione regionale di appartenenza. La responsabilità del Capo del Distaccamento volontario sulla manutenzione dei beni dell’amministrazione dovrà essere compatibile con le risorse messe a sua disposizione. Il personale volontario in forza presso i posti di vigilanza e i distaccamenti misti dovrà essere impiegato analogamente con quanto previsto per il personale dei distaccamenti a totale conduzione volontaria. · Il personale volontario dovrà essere inserito, dopo aver espresso il proprio assenso, negli organici delle colonne mobili provinciali e regionali operanti sul territorio nazionale in caso di calamità.

Negli interventi congiunti fra squadre permanenti e volontarie la direzione delle operazioni spetterà al qualificato permanente (CS-CR) se in possesso di un grado pari o più elevato di quello del responsabile della squadra volontaria

Al personale volontario che in itinere e durante lʼimpiego per attività di soccorso, di formazione o di addestramento ha subito un infortunio comportante lʼinabilità temporanea o permanente, spetteranno i servizi, lʼassistenza e i benefici stabiliti in materia

per il personale permanente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. · Per il personale volontario, in particolare quello qualificato, dovrà essere prevista la partecipazione allʼattività formativa nei confronti dei colleghi volontari ed eseguire docenze e lezioni teoriche e pratiche. Nei corsi per il conseguimento delle patenti di guida il personale volontario potrà supportare il personale istruttore permanente del CNVVF; requisito per tale funzione è essere personale qualificato (FTAV – CRV – CSV ) è possedere una patente di guida di 3° grado da almeno 10 anni. Prossimamente, non si conosce ancora la data, dovrà essere convocata la Commissione mista Associazione - Dipartimento per la discussione del nuovo decreto in sostituzione del DPR 76/2004 in occasione della quale potranno essere migliorate le richieste dell’Associazione. Avendo il Consiglio nazionale definito le competenze territoriali di ogni componente, in funzione anche di quanto presentato al Dipartimento tutti i componenti del Consiglio nazionale sono invitati a proporre azioni per affrontare le problematiche esistenti anche a livello locale potendo confidare nella possibilità di proporre riunioni del Consiglio mirate ad affrontare determinate ed importanti problematiche. Il fatto di avere dei contatti presso il Dipartimento VVF non deve lasciare spazio a facili entusiasmi anche perché l’esperienza ci insegna che spesso dobbiamo percorrere strade alternative per vedere riconosciuti i diritti dei VVF volontari; anche l’iniziativa di ognuno di noi, opportunamente valutata dal Consiglio nazionale, potrà costituire motivo di un’azione congiunta eventualmente allargata alla collaborazione delle Sezioni provinciali e dei Coordinamenti regionali.

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De Caroli ha poi aggiunto: «Facciamo anche presente che

le cifre applicate sono quelle che normalmente i Comandi usano

per effettuare alle aziende i corsi

ex 626, dimenticando che questa formazione ci spetterebbe di

diritto, non siamo dei privati.».

Non è escluso quindi che se con la Direzione non si riuscirà a trovare

De Caroli su corsi a pagamento:

«La Regione Piemonte ha sborsato 250mila euro per formazione che ci spetterebbe di diritto.»

un

equilibrio,

Coordinamento Piemonte Nazionale

il

Regionale

dell’Associazione Vigili

del

Fuoco

Volontari, prenderà posizione al fine di far valere i diritti degli associati.

S

abato 20 luglio al Distaccamento perma-

nente di Varallo, presso il Comando di

Vercelli, si è concluso l’ultimo di una serie

di corsi per l’abilitazione di patenti terrestri per il personale volontario, grazie al contributo messo a

disposizione della Regione Piemonte di 249.000 €. «Grazie a questo contributo siamo stati in grado di

formare più di 250 discenti con patente di II e III

categoria.» - ha dichiarato Mirko De Caroli, responsabile del Coordinamento Regionale Piemonte ANVVFV; ribadendo che, seppur i fondi non siano stati tutti spesi, il Coordinamento Regionale non finanzierà nessun altro tipo di attività fino a quando, con la Direzione Regionale, non verranno ritrattati i costi per il pagamento dei funzionari, istruttori e segretari dei corsi. V F V L U G L I O / A G O S TO 2 0 1 3

Mirko De Caroli

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DAGLI APPENNINI

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ANDE

I VVF Volontari di origine italiana in Cile 300 VVF volontari cileni sono dʼorigine italiana, alcuni più sfortunati di altri In Cile – come praticamente in quasi tutto il globo – non esiste un “Corpo Nazionale” di VVF basato principalmente su personale di ruolo; i vigili sono tutti volontari e legati al paese dʼorigine dei pompieri. Nove anni fa lʼallora Capo Dipartimento Morcone donò uniformi e DPI ai volontari cileni, oltre che permettere un corso di formazione a Montelibretti (Sic!). La caserma della Quarta Compañía Ausonia è andata distrutta in incendi e maremoti per ben tre volte, oggi è una realtà allʼavanguardia. Si ringrazia Corrado Scapin per la dritta e per le fotografie


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ALLE

ANDE Nel 1909 i bomberos della quarta furono anche decorati dalla Croce Rossa Italiana. Il 29 febbraio del 1956, alle 5 del mattino, la sirena avvisò i volontari del paese: l’ennesimo violento incendio stava distruggendo la caserma della Ausonia: in salvo soltanto bandiera, libro d’oro e pompa a vapore. Grazie al governo italiano, quattro anni più tardi, i bomberos riuscirono a dotarsi d’un automezzo Chevrolet e d’una pompa “Darley Champion”.

L

a Compañía de Bomberos “Ausonia N°.4” – formata da membri della colonia italiana lì residente, e dai propri discendenti – fu fondata in segno di riconoscenza verso il Cile, per l’ospitalità fornita. Ciò in un periodo di forte sviluppo industriale dovuto alla produzione del nitrato.

Alla fine del 1874 la caserma s’era dotata della prima pompa da incendi a vapore – unica nel suo genere – acquistata a Londra. Il 9 maggio del 1877 la “Ausonia” fu protagonista, e vittima allo stesso tempo, durante il terremoto e successivo maremoto. I vigili del fuoco non si risparmiarono, anche a costo della vita, e perdettero anche l’intera caserma che fu distrutta dall’incendio; riuscirono però a salvare la macchina a vapore.

Nel 1967 – alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Cile, Paolo Pansa, oltre che delegazioni da tutte le locali compagnie d’incendio italiane – fu inaugurata la moderna caserma in Calle Serrano 520, sede anche della Società di Beneficenza Italiana e del Club Sportivo. Negli anni, la Ausonia, ha annoverato tra le sue fila volontari decorati dall’Ordine di Merito “Bernardo O’Higgins” (Governo del Cile); alcuni hanno anche ricevuto il più alto riconoscimento della Repubblica Italiana ai propri discendenti – la “Stella della Solidarietà” – assegnata a Carlos Rossi, Mario Sfrassanim Pedro Ferrando, José Caselli e Gaetano Divasto. Oggi la quarta compagnia Ausonia, con quasi 140 anni d’attività, prosegue nello sforzo di garantire una pronta risposta antincendio alla comunità, con spirito di corpo e spiccata solidarietà. E’ dotata di moderni automezzi e

Nel 1883 – proprio grazie alla pompa a vapore – meritarono un riconoscimento dalle autorità per aver controllato un furioso incendio che distrusse ben dieci isolati e che stava espandendosi all’intera città. Due anni più tardi, in un incendio che distrusse altri sette “blocchi”, l’Ausonia perse nuovamente la sede centrale e gran parte delle attrezzature. Nel 1898 a Iquique arrivò la seconda pompa da incendio, acquistata a Torino durante l’Expo: in quell’occasione la Ausonia meritò la medaglia “Dante Aligheri” per gli alti standard raggiunti nell’attività volontaria di vigili del fuoco.

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d’una squadra NBCR (Hazmat): un’autopompa Renault CAMIVA con serbatoio da 4.000 litri. Un IVECO Daily 40.10V con attrezzature NBCR, oltre che un autocarro da trasporto IVECO 40.10 4x4. Esattamente 9 anni fa, a Valparaiso, l’allora Capo del Dipartimento VVFSPDC, prefetto Morcone, siglò un accordo col presidente del Parlamento cileno, Pablo Lorenzini. Il Governo italiano – per tramite del Dipartimento – consegnò caschi e divise da dare in dotazione ai colleghi volontari cileni. Ad alcuni bomberos fu permessa la partecipazione a corsi di formazione presso la SFO (Scuola di Formazione Operativa) di Montelibretti (Roma). Ecco perché in alcune fotografie e filmati non è raro vedere vigili vestiti con le nostre identiche uniformi. In Cile infatti – come praticamente in quasi tutto il globo – non esiste un “Corpo Nazionale” di VVF basato principalmente su personale di ruolo; i vigili sono tutti volontari e legati al paese d’origine dei pompieri. I vigili del fuoco di origine italiana sono circa 300 raggruppati nella “Confederazione delle Compagnie Italiane del Cile” che

comprende cinque compagnie: • la Sesta “Cristoforo Colombo” di Valparaiso • la Quarta “Ausonia” di Iquique • la Quarta “Umberto I” di Talcahuano • l’Undicesima “Pompa Italia” di Santiago • la Seconda “Pompa Italia” di Copiapò

Una curiosità nella curiosità, a Santiago il carro “Q8” del “Cuerpo de Bomberos”, è dotato di dozzine di completi antifiamma e caschi, oltre che autorespiratori. Quest’unità si reca sugli scenari più grossi e serve ad equipaggiare quei vigili del fuoco volontari che, nel mentre, allarmati dalla centrale, si sono recati in loco con propri mezzi. Tornando a noi, la firma dell’accordo fu siglata al Congresso Nazionale Cileno, davanti al Presidente del Parlamento Pablo Lorenzini, di origine italiana, e alla figlia di Salvator Allende, Isabela. Poco prima della firma dell’accordo, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Mario Morcone donò, al Presidente della Camera dei Deputati Pablo Lorenzini, un elmo dei Vigili del Fuoco, color argento, personalizzato con il suo nome.

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Bambi e stufato Capprioli e cugini in cerca soltanto di abbeverarsi Sempre più spesso i vigili del fuoco vengono attivati per il soccorso ad animali selvatici annaspanti lungo corsi dʼacqua anche metropolitani. Da una parte gli “enti parco” ripopolano i boschi, dallʼaltra le sponde divengono impossibili da scalare per caprioli, cervi, cinghiali e simili. a cura della redazione le fotografie sono di Walter Todaro e Andrea Rabbolini.

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ur caratteristico quanto si vuole, quello tra Nosate e Turbigo – nell’Alto Milanese - non è un corso d’acqua adatto all’abbeveraggio degli animali selvatici. Anzi il canale è una vera e propria minaccia di morte per i caprioli “residenti” nel Parco del Ticino. Non a caso si chiama “Canale Industriale” e non è altro che un corso d’acqua artificiale che deriva dal Fiume Ticino, attraverso la Diga del Pan Perduto di Somma Lombardo. Inaugurato nel 1900 col nome di Vittorio Emanuele III, il fossato serve alla produzione di energia idroelettrica (che ben venga tra l’altro). Certo la colpa di detta pericolosità non è certo del “Canale” stesso ma del fatto che il rio scorra in pieno Parco, laddove scorrazzano gli ungulati frutto d’una reintroduzione iniziata già nel 1991. Un immane lavoro di cattura, liberazione, acclimatazione, “Radio tracking”. E poi monitoraggio, percorsi d’avvicinamento e censimento, eseguiti da un’equipe interminabile di ricercatori, veterinari, forestali, guardia-parco e volontari. Anche il lungo tratto di Naviglio Grande - che da castanese e magentino, attraversa l’abbiatense sino a toccare Trezzano e Corsico, per poi divenire “metropolitano” - è spesso scenario di rocamboleschi soccorsi da parte di squadre provinciali e cittadine dei VVF. I volontari di Abbiategrasso – che tra l’altro, in maggio, avevano ricevuto un elogio dall’ENPA – hanno recentemente soccorso l’ennesimo giovane capriolo a Gaggiano. “Il capriolo è attualmente la specie più adatta a colonizzare gran parte dei territori della Valle del Ticino.”scriveva Giuseppe Bogliani in una pubblicazione sul Parco, aggiungeva poi: ”I parchi Lombardo e Piemontese ben si meritano la presenza di un animale così importante nell’equilibrio della foresta

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e - è inutile nasconderlo - così gradevole a chi lo osserva.”. Insomma, anche al fine di riequilibrare una situazione faunistica depauperata negli anni, il capriolo si presentava come specie ideale da diversi punti di vista. Una sorta di “Azione vessillo”, una bandiera il cui messaggio risultava facilmente apprendibile dal pubblico. I novanta precursori del ripopolamento vennero catturati nel “Parco dei Boschi di Carrega” nel Parmense, nei pressi del Fiume Taro. Sopravvissero in quarantacinque: 28 morirono a causa di stress (cattura, trasporto); 12 vittime di predatori; 3 investiti da automobili; uno cercò di papparselo un bracconiere, ed uno soltanto morì annegato. All’alba del nuovo millennio i sopravvissuti s’erano ambientati e riprodotti tanto da raggiungere le trecento unità, oggi sarebbero addirittura il doppio. Ma il pericolo annegamento è in agguato, “basterebbero” recinzioni di protezione lungo gli argini? Per fare un esempio, a Foligno, Provincia, Regione e Comune hanno emesso un’ordinanza di messa in sicurezza del fiume Menotre, dove spesso finiscono i piccoli animali fiabeschi. A Turbigo, tra le griglie di colatura della centrale idroelettrica ENEL Castelli, finiscono ogni anno circa una decina di caprioli. Ogni volta s’attiva il sistema di soccorso: Guardia-parco, Polizia Locale, la brava veterinaria del paese e la polizia veterinaria dell’ASL; quest’ultimi armati sino ai denti con fucili “anestetici”. Giungono pure i pompieri, ma i più vicini sono a Inveruno, una ventina di chilometri (un corpo di volontari); spesso i vigili traggono in salvo quegli animali dagli occhi grandi e dolci. Certe volte ai soccorritori non resta, loro malgrado, che ripescare la carcassa del povero Bambi che, stremato dalla nuotata, si lascia trascinare dalla corrente verso il Turbighetto, cascando da un’altezza fatale.

«Il dilemma dell’onnivoro» Secondo il filosofo Australiano Peter Singer, autore del libro “Liberazione Animale” (1975), “Abbiamo tutto l’interesse a convincerci che la nostra preoccupazione per gli altri animali non ci obbliga a smettere di mangiarli”. In effetti, più di un dilemma etico sorge se si pensa che questi teneri animaletti a rischio d’annegamento, sono gli stessi (o dell’identica specie quantomeno) che, in inverno, fanno da companatico alla nostra polenta. Ha quindi senso muovere pompieri, guardiaparco, veterinari e poliziotti per andare a salvare un probabile stufato? Insomma, vegetarianismi a parte, dal momento che siamo “Esseri pensanti” con delle responsabilità morali (oltre che legali: Legge 189/2004 art. 544bis - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi.); è giusto muovere la “Macchina dei soccorsi” anche (solo?) per un animale selvatico in difficoltà. Altrettanto “Doveroso” sarebbe rendere sicure quelle sponde scoscese in cemento, impossibili da risalire sia dagli umani che dagli animali.

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Fuoco di Lodi, stesse perseguendo l’intento di ottenere la chiusura o il forte ridimensionamento delle sedi distaccate di Casalpusterlengo e Sant’Angelo dove operavano i vigili del fuoco volontari. In particolare la parte ritenuta lesiva dell’onore della persona offesa era quella nella quale gli veniva contestato “un atteggiamento costantemente denigratorio ed intimidatorio nei confronti dei rappresentanti delle sedi distaccate”.

COLOMBINI ASSOLTO: NON DIFFAMÒ L’EX COMANDANTE DEI VVF DI LODI Sei anni fa Mauro Colombini, allora vicepresidente ANVVF, criticò aspramente il “progetto” che mirava alla sostituzione con personale permanente dei VVF volontari dei distaccamenti di Casalpusterlengo e SantʼAngelo Lodigiano. Fu condannato per diffamazione ma ora è stato assolto in appello: il Giudice ha ritenuto potesse trattarsi di “diritto di critica sindacale”. a cura della redazione

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fatti risalgono al 2007, la sentenza del Giudice di Pace di Lodi – secondo cui l’ex vicepresidente dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari, Colombini, avrebbe diffamato l’Ing. De Rossi a mezzo lettera – era invece di tre anni più tardi. A seguito di ricorso in appello dell’imputato, s’è ora espresso il Giudice di Lodi che ha, di fatto, assolto l’ex FTAV milanese.

La lettera per la quale il Colombini è stato chiamato a rispondere del reato di cui all’art. 595 c.p. aveva ad oggetto la questione relativa al “progetto riorganizzazione e pianificazione soccorso integrato nella Provincia di Lodi” nella quale veniva espressa la convinzione che il Comandante Provinciale dei Vigili del

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Discussioni forti, tanto che negli atti si legge d’una scarpa che il De Rossi avrebbe lanciato contro i rappresentanti dei VVF volontari locali. Il progetto pare prevedesse, tra l’altro, la sostituzione delle “partenze” dei VVF volontari con Porsche Cayenne attrezzate di tutto punto e operative con solo personale permanente (ne avevamo scritto sul n° 1/2011 di VFV).

Nella valutazione della sussistenza del reato contestato – si legge nella sentenza - non può infatti non darsi rilievo al fatto che la condotta di cui si contesta la natura offensiva dell’onore della persona offesa è stata realizzata nellʼambito di rapporti di natura sindacale così che deve porsi il problema se la condotta del Colombini possa ricondursi all’esercizio del diritto di critica sindacale.

Il diritto di critica sindacale, espressione del più generale diritto di manifestazione del pensiero, tutelato dall’art. 21 della Costituzione della R.I., può anche essere esercitato mediante l’uso di espressioni aspre e polemiche, purché non si riferiscano a fatti estranei al contesto sindacale e non trasmodino in offese gravi e gratuite. Il diritto di critica si concretizza come affermato dalla Cassazione “... nella espressione di un giudizio di unʼopinione che, come tale, non può pretendersi rigorosamente obiettiva, posto che la critica non può che essere fondata su unʼinterpretazione necessariamente sogget-

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tiva dei fatti ed i limiti scriminanti sono solo quelli costituiti dalla rilevanza sociale dellʼargomento e dalla correttezza dellʻespressione, dovendosi considerare superati tali limiti ove lʼagente trascenda in attacchi personali, diretti a colpire su un piano individuale la sfera morale penalmente protetta del soggetto criticato.” (così Cass. 32180/2009). Il giudice ha poi motivato la sentenza: (…) ciò che rileva invece è se può affermarsi che il Colombini abbia volutamente recato offesa alla parte civile attribuendole nella lettera “un atteggiamento costantemente denigratorio ed intimidatorio nei confronti dei rappresentanti delle sedi distaccate” con la consapevolezza che ciò non corrispondeva al vero.

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Quanto è emerso dal dibattimento induce a ritenere non sufficientemente provata tale circostanza atteso che la buona fede del Colombini non può escludersi alla luce di quanto riferito dal Peviani (ex capo distaccamento di Casale). Deve pertanto pronunciarsi l’assoluzione dell’imputato ai sensi dell’art. 530 co.2 c.p.p. per insufficienza di prova in ordine alla sussistenza dell’elemento soggettivo del reato contestato. A tale pronuncia consegue la revoca anche delle statuizioni civili della sentenza di primo grado. Alla luce delle motivazioni sopra esposte sussistono tuttavia motivi per compensare tra le parti le spese di entrambi i gradi giudizio.

ALLE LUCE DELLE TESTIMONIANZE ANCHE PEVIANI DOVREBBE VENIR ASSOLTO Piemme del Tribunale di Lodi, Raffaella Vercesi, avrebbe chiesto l’assoluzione, anche se il verdetto ufficiale dovrebbe arrivare alla fine di settembre. Nel mentre l’ufficiale volontario casalino continuerà a veder sfrecciare i colleghi sulla APS senza poter, ancora, partecipare agli interventi. Sulla testa di Peviani pende, ormai da cinque anni, infatti, un provvedimento di sospensione. dal Cittadino di Lodi del 12/07/2013

A

denunciare l’FTAV Peviani era stato l’ex comandante dei VVF di Lodi, Giuseppe De Rossi - ne abbiamo parlato a lungo nel n°2/2013 di VFV secondo l’accusa l’allora capo distaccamento dei VVFV di Casalpusterlengo avrebbe intascato compensi per 156 euro pur non partecipando agli interventi di soccorso (era, in realtà, “segnato in sede”). Il difensore di Peviani, l’Avvocato Mauro Salvaglio, fin dall’inizio della vicenda, aveva parlato di «un grosso equivoco», perché una figura di supporto presso il distaccamento, sarebbe stata, di fatto, indispensabile. Tale prassi, tra l’altro, è tutt’ora in uso presso altri comandi provinciali d’Italia. Il V F V L U G L I O / A G O S TO 2 0 1 3

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MILANO, SECONDO COMANDO VVF D’ITALIA, IN ORDINE DI GRANDEZZA, SENZA CONTARE (CITARE) I VOLONTARI In esclusiva per Sette – lʼinserto settimanale del Corriere della Sera – si sono aperti i cancelli del Comando Provinciale di Milano in via Messina, che coi 4 distaccamenti cittadini e i 7 provinciali permanenti, dopo quello di Roma, è il più grande Comando del Paese. In quattro pagine dʼarticolo – corredato da foto fornite dal CDV – mai si legge la parola “volontari”; e non si fa neppure mai riferimento al personale discontinuo che serve a completare l e sq. dei permanenti oltre che per i servizi di caserma; dimenticanza dellʼarticolista?

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econdo l’Istat i più “graditi” tra le forze dell’ordine, il 66,2% ha promosso i vigili del fuoco quale istituzione più amata. In una scala da 1 a 10 i VVF meritano un 8,1 – le altre FFOO, in blocco, sono più in basso, al 6,5. Carlotta Zavattiero, la redattrice dell’articolo, parte da

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questi dati per celebrare la popolarità e la bravura dei vigili del fuoco italiani e lo fa intervistando l’addetto stampa del comando milanese, Vittorio Di Giacomo. Per la parte operativa interviene l’Ingegner Grampella, un direttivo. Come si accede nel Corpo, la presenza delle donne, e

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l’ultimo concorso che risale al 2011: 814 posti per 15.000 domande. La giornalista approfitta per far dire due parole a Maria Letizia Mira D’Ercole, ex pallavolista della nazionale, oggi uno dei vigili più operativi e specializzati del Comando. Lʼorganico di Milano e Provincia? Circa un migliaio di persone, con una media giornaliera di 170/180operativi (tra le provincie di Milano e Monza Brianza sono operativi 416 VVF volontari distribuiti in 12 distaccamenti provinciali volontari – ma questo non è scritto - NdR). La redattrice s’avventura poi nella spiegazione del sistema d’avvicendamento del personale distribuito su 4 turni (ABCD) – chiaro ma non chiarissimo – poi la mensa, il suono dell’allarme, il palo, l’uscita…e vigili (ancora masticanti) che scivolano Volontari VVF in intervento nel milanese verso il piano terra per raggiungere il cortile delle partenze. Qui ci sarebbe stato bene un accenno ai volontari che spesso interpsicologia post-emergenza; i VVF preferiscono un suprompono il pasto con la propria famiglia per andare a porto psicologico “alla pari” (o meglio, “tra pari”, tra colsoccorrere, al suono del cercapersone (Sic!). leghi, NdR). Anche se Alberto Milesi – ricordando via Un passaggio al centralino, due chiacchere col capo turno – quel giorno Claudio Borgato – il classico gatto sul cornicione che ci sta sempre bene. Un accenno all’NBCR e al Comandante, Silvano Barbéri, uno degli organizzatori del dispositivo nazionale di risposta NBCR, nel periodo di lavoro presso il Dipartimento, al Viminale. Per i numeri il settimanale preferisce attenersi alle statistiche nazionali: 814.357 interventi di soccorso del 2012; 31.752 VVF permanenti (la programmazione, si legge, ne prevedrebbe 34.710); 15 milioni destinati alle spese di gestione mezzi del 2013 (rispetto, leggiamo, ai 42,5 del 2012). Poi via Palestro, i terremoti, le emergenze nazionali, e la

Palestro e il dolore per la morte dei compagni, conclude commosso: «Non cʼè tempo per elaborare i traumi. Noi dobbiamo agire». Nell’insieme un bell’articolo, una bella “fotografia” dei VVF milanesi, rapportata al sistema antincendi dell’intera Penisola. Ahinoi non s’è scritto dei volontari (in Lombardia e nel milanese non sono poi così marginali ed alcune caserme hanno festeggiato i 150/170 anni…) ma, ci sta, la giornalista potrebbe aver dimenticato d’accennarne. Oppure, per esigenze di tipografia, sarà stato tagliano proprio quellʼultimo rigo che accennava ai 400 e rotti vigili del fuoco volontari in servizio H24 nelle 12 caserme (sempre volontarie) della Provincia di Milano (+ MB). Dannati impaginatori (…).

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AL DIRETTORE Certo è importante che i vigili seguano dei corsi seri, ma è anche necessario che detti corsi siano fatti in modo da favorire i discenti. La cosa non dovrebbe poi essere così difficile, basta guardarsi attorno, tutte le Associazioni C.R.I., A.I.B., P.C., ecc., riescono ogni anno, senza problemi, a tenere corsi a tutti i livelli.

Ll'ingegner Coduri all'inaugurazione del distaccamento volontario di Baceno con l'allora Ministro degli Interni Scalfaro

Oggigiorno poi, potendo utilizzare tutti gli ausili didattici disponibili, i corsi per i volontari potrebbero essere tenuti facilmente, in buona parte di sera o nei giorni festivi, e nelle sedi dei distaccamenti stessi, utilizzando in prevalenza docenti scelti tra i volontari.

Teniamo poi conto che, con detti corsi, i vigili non devono poi raggiunON SI ACCETTINO PIÙ COMPROMESSI gere livelli di conoscenza da Master universitario perché comunque il vigile, una volta superato l’esame, Caro Ascanio, non opererà mai in autonomia ma sotto la guida di un se me lo concedi vorrei poter usare il caposquadra e di altri vigili anziani. tuo giornale per trasmettere un accorato invito e un suggerimento ai rappresentanti dell’Associazione che A tale proposito ricordo un episodio che mi ha coinandranno a trattare con il Ministero. volto direttamente. Siate duri non accettate compromessi. Qualche anno fa, il C.S., Oglina Presidente della Associazione del V.C.O., aveva concordato con il Negli ultimi anni ho constatato come i Dirigenti del Comandante di suddividere le 120 ore in due troncoCorpo ai vari livelli ci hanno preso per i fondelli, ni uno dei quali da svolgere al Comando con istrutaccampando scuse puerili pur di non fare quanto era tori permanenti e lʼaltro di sera ai distaccamenti con invece loro dovere fare, e che qualsiasi dirigente serio personale volontario. avrebbe fatto. Tutto sembrava risolto, il programma era stato anche E tutto questo solo per non dispiacere ai rappresenpubblicato sull’Ordine del Giorno, ma il giorno dopo la tanti di un Sindacato miope e prepotente. pubblicazione il Comandante dovette cambiare il Per fare un esempio, quante difficoltà dobbiamo sempre programma. affrontare per far partire i corsi d’istruzione, che sono un servizio essenziale per il buon funzionamento del Corpo. Cosa era successo ? I soliti noti avevano contestato il fatto che fossi io a diriUn tempo, almeno al Comando di Novara, dei gere la parte di corso da svolgere, ai distaccamenti. Comandanti con gli attributi giusti non hanno mai avuto Secondo loro non ero sufficientemente qualificato. difficoltà ad organizzarli quando erano necessari. Tieni conto che allora ero in servizio da più di venti anni, e per quanto riguardava poi le mie qualifiche di Attualmente i Distaccamenti si trovano in difficoltà perdocente, ero insegnante di ruolo in un Istituto ché perdono del personale che pur decretato alla fine Tecnico Statale ed in passato ero stato anche incarisi stufa perché deve aspettare anni prima di poter cato dal Comandante Gentile a tenere corsi ai vigili seguire il corso delle 120 ore. permanenti di Verbania, e dal suo successore a preE questo è un male perché per sopravvivere bisogna siedere al primo corso per militi della Protezione Civile ogni anno sostituire il personale che si dimette o va in che si teneva al Distaccamento di Verbania. pensione.

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L ETTERE Ti prego insisti con i nostri rappresentanti non trattate con i deficienti. Ormai lʼarma che avevano i nemici dei volontari, la minaccia di una trasformazione totale del servizio in permanente è spuntata. Non ci sono soldi e probabilmente, tenendo conto degli attuali standard Europei, i correnti livelli del personale permanente sono esuberanti. Se i Dirigenti vogliono far sopravvivere il Corpo devono puntare sui volontari e venire loro incontro in tutti i modi. Altrimenti il soccorso tecnico passerà sempre di più in altre mani. Ciao Antonio

AL DIRETTORE

Gentile Ingegnere, Lei – con lʼoperato quale ufficiale volontario, come mentore, e come militante attivo della ANVVFV – ha costruito un pezzo di storia del Corpo Nazionale, oltre che posato solide fondamenta alla base della nostra Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari. Di conseguenza, la rivista, credo sia più Sua che mia; potrà usarla quando crede per i suoi appelli, oltre che per rinfrescarci la memoria sul “Corpo” che – ahinoi – fummo. Con viva cordialità, Ascanio

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D I S TA C C A M E N T I Tre giorni intensissimi alla kermesse organizzata dalla Onlus che sostiene i VVF volontari di Lissone. La cittadina brianzola ha ospitato una gara podistica, un torneo di beach volley 24 ore no-stop, e un motoraduno. Partecipazione di buon livello anche al concorso di disegno per le scuole superiori. Nel week-end si sono anche esibiti i ragazzi del gruppo allievi VVF della stessa Associazione Civici Pompieri Volontari. a cura di Erica Sironi

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ORE DI BEACH VOLLEY

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ilancio positivo per la sesta edizione del Memorial Felice Brambilla, 24 ore di Beach volley a 4 giocatori. Nonostante il nubifragio improvviso con raffiche di vento venerdì sera, la “Fire runner”, podistica non competitiva di 5 e 10 chilometri per le vie cittadine (evento di apertura della kermesse), ha registrato una grande affluenza con circa 300 corridori. Ad arrivare per primo al traguardo Gianni Profeta (36’.28”9), prima della categoria donne Cecilia Santambrogio (49’05”). Per la 5 chilometri: Francesco Radice (20’03”) e Cinzia Fortunati (27’28”). Coinvolgente e assolutamente positivo, il torneo organizzato tra sei istituti scolastici (Ipsia Meroni, Enriques, Europa Unita, Parini, Frisi, ISA Monza), che ha visto la vittoria, per il secondo anno consecutivo, degli studenti dell’ Ipsia Meroni, che hanno vinto in finale contro il Frisi di Monza. Grande partecipazione quest’anno, anche per il concorso di disegno “Al fuoco al fuoco...arrivano i pompieri!”, dedicato agli alunni delle scuole elementari di Lissone, organizzato dall’ Associazione Civici Pompieri Volontari di Lissone con il supporto della Famiglia artistica lissonese. Ben 660 alunni partecipanti delle scuole del Primo circolo didattico di Lissone (Dante Alighieri, Buonarroti e Tasso); e del secondo circolo (Aldo Moro, San Mauro e l’Istituto De Amicis di Santa Margherita). Alto il livello artistico di questa edizione. La giuria ha espresso un commento positivo, notando una sensibile crescita della qualità di ogni lavoro sia individuale, sia di gruppo. Il primo premio (un notebook), è stato conteso tra due classi di due scuole diverse giunte pari merito, per cui è stato fatto un ballottaggio che ha decretato la vincitrice: la classe 5 A della scuola Dante

Il Capo Distaccamento Matteo Tedeschi premia i classificati al torneo.

Alighieri. Rispetto alla prima edizione, quest’anno la Onlus ha deciso di rinnovare la formula del concorso. Il personal computer è stato assegnato come primo premio al miglior lavoro di classe. Per i lavori presentati individualmente, si è deciso di organizzare un concorso per ogni ciclo scolastico, assegnando come primo premio un corso di disegno trimestrale offerto dalla FAL (Famiglia Artistica Lissonese) e una scatola di matite colorate come secondo premio. Computer e pastelli, sono stati offerti dalla ONLUS. Con questa nuova formula tutte le scuole partecipanti sono state rappresentate da bambini vincitori. La premiazione si è svolta sabato pomeriggio presso il distaccamento dei VVF volontari di Lissone. I disegni vincitori sono stati esposti nel salone della caserma mentre tutti i disegni dei partecipanti sono pubblicati e visibili sul sito della Onlus www. civicipompierilissone.com Nella serata di sabato sera, con partenza dal distaccamento, si è svolto anche un motogiro serale per la

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D I S TA C C A M E N T I dedicata a grandi e piccini. Atto finale con la premiazione per salutarsi e darsi appuntamento al prossimo anno, sicuri di aver trovato tanti nuovi amici che avranno condiviso lo spirito sportivo e di solidarietà della manifestazione. Per concludere, partita tra Vigili del fuoco di Lissone e rappresentanti del consiglio comunale di Lissone (sindaco Concetta Monguzzi, vice sindaco Elio Talarico, assessore Marino Nava etc).

Brianza molto suggestivo con una trentina di moto tra cui alcune originali Honda GoldWing. Tappa al distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Merate (Lecco), che hanno accolto con calore i motociclisti. La 24 ore di beach volley, ha preso il via sabato pomeriggio con 20 squadre iscritte (provenienti da tutta la Brianza e anche da Milano e Magenta. Tra le squadre anche quelle dei vigili del fuoco volontari di Corbetta, Magenta, Bovisio, Carate Brianza e, appunto, Lissone) che, a turno, si sono sfidate tutta la notte. Alta partecipazione e ottimo livello sportivo dimostrato da tutti i partecipanti. Le partite si sono concluse domenica nel tardo pomeriggio con la vittoria della squadra “Le Boe” di Lissone (due componenti sono giocatori di prima divisione del volley team Lissone. Era la prima volta che partecipavano al memorial). La squadra è stata premiata dal capo-distaccamento, CSV Matteo Tedeschi, alla presenza delle autorità locali. Ormai come da tradizione, la presenza della parete di arrampicata del CAI di Vedano,

Tantissimi i volontari tra vigili del fuoco, membri della Onlus e l’ aiuto di associazioni del territorio, impegnati nell’ organizzazione dell’ evento per una tre giorni di sport e divertimento all’ insegna dell’amicizia. Nel tardo pomeriggio di domenica, il gruppo allievi della Onlus si è cimentato nel montaggio della scala controventata davanti ad un pubblico scarso a causa della forte pioggia. Gli allievi, sotto la guida del CSV Marco Arosio, sono riusciti ad esibirsi al meglio mettendo in pratica gli insegnamenti acquisiti durante gli allenamenti. Diversi saranno i prossimi appuntamenti – da qui a fine estate che vedranno impegnato proprio il gruppo Allievi della Associazione Civici Pompieri Volontari. Nota positiva anche per il gazebo con i gadget della Onlus e la sagoma a forma di vigili del fuoco a grandezza naturale, che ha richiamato tantissimi bimbi e genitori per fare una foto ricordo. Tanti hanno offerto il proprio aiuto per la buona riuscita dell’ evento, tra cui gli infaticabili alpini per l’area ristoro (15 chilogrammi di pasta cucinati solo nella serata di venerdì sera per una spaghettata gratuita offerta dai vigili del fuoco lissonesi). E si sono armati di pazienza anche i vicini di casa del distaccamento, (insomma tre giorni di musica e sport per 24 ore...).

La premiazione dei vincitori del concorso di disegno "Al fuoco, al fuoco"

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e mantenere viva la memoria sul tragico evento, il Comando Provinciale milanese ed il Comune di Milano hanno organizzato alcune iniziative. Una mostra fotografica inaugura-

ta presso il Padiglione dʼArte

Contemporanea, la prestigiosa struttura sventrata da quell’esplosione, il 24 luglio (le foto sono quelle scattate dagli stessi VVF, dai VVUU,

e dai fotografi di Corriere e L‘Unità). Durante la mostra è stato proiettato un video con i servizi dei telegiornali dell’epoca, insieme alle testimonianze dei soccorritori, ed interviste

SARANNO

inedite ai protagonisti.

FIORI BIANCHI

A ventʼanni dalla strage di via Palestro, Municipio e Comando dei VVF hanno organizzato una mostra –proprio presso il PAC, davanti al quale esplose lʼautobomba– diverse le iniziative in memoria dei colleghi. Uno “speciale” sul prossimo numero della nostra rivista VFV.

C

hiamata 23:04 - in posto 23:08 - Rapporto d’intervento n° 14837 del 27 luglio 1993; richie-

LʼAPS della strage, “la disco 65” (VF 13468), un OM 160 - per la quale un anno fa furono sospese le procedure di “fuori uso” - è stata

completamente restaurata dai

Vigili del Fuoco Volontari di

Carate Brianza, non per farne una

reliquia, ma una testimonianza storica, per aiutare Milano a non perdere la memoria di quella strage.

dente 02-58011777. Manca lʼora di rientro in

sede perché la squadra del turno C del distaccamento cittadino di via Benedetto Marcello non fece mai,

Nel 20° anniversario della strage è stato celebrato invece un momento commemorativo sul luogo dell’evento

di fatto, rientro in caserma. Un’uscita come un’altra

con picchetto d’onore e deposizione di corone di fiori.

per una “vettura”, poi l’arrivo in posto, il fumo da una Fiat

Poi un dibattito presso la sala conferenze del PAC e, alla

Uno, la scoperta di quello che poteva somigliare ad un

sera, un concerto d’organo presso la Chiesa di Santa

ordigno...“Sarà una cazzata, ma forse è una bomba” -

Maria della Passione.

disse il CS Picerno, facendo allontanare i colleghi, prima

Alle 23:15 al momento di raccoglimento sul luogo della

di venir investito dallo scoppio - poi, appunto, l’esplosio-

strage: hanno partecipato coraggiosamente anche i

ne, la morte.

familiari dei colleghi deceduti ed i compagni di squadra. Grazie ad un lavoro di ricostruzione e raccolta di docu-

Persero la vita tre vigili del fuoco, un vigile urbano

menti audiovisivi e testimonianze, è stato realizzato un

ed un cittadino straniero.

DVD per successiva distribuzione a tutto il personale del

A vent’anni dalla strage, per rendere omaggio ai caduti

Comando Provinciale.

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Nel 2009, proprio durante un convegno svoltosi a Lazzate “Pompieri Volontari - avamposto di soccorso nei comuni”, lʼispettore distrettua-

le di Mezzolombardo, Matteo

Cattani, nel suo intervento disse: “Un distaccamento di vigili del

fuoco volontari qui? Non pensatelo, fatelo!”. I

l senatore Cesarino Monti - già

sindaco di Lazzate, deceduto un anno fa a seguito di grave malattia rispose a Cattani che “in Italia”, rispetto a regioni e provincie autonome, bisogna aver a che fare con

“FISSA LAZZATE

MONZA

la burocrazia, coi burocrati e coi sin-

DA

PER INTERVENTO!”

Dopo 7 anni di peripezie, di caparbietà e dʼimpegno, è finalmente operativo il distaccamento volontario di Lazzate. Presidio di primo soccorso a tutela dʼun territorio, quello delle Alte Groane, fino a oggi sguarnito. Al momento si tratta dʼuna operatività part-time, in via sperimentale, man mano sʼarriverà al servizio H24. I VVF volontari trentini hanno – tra lʼaltro – dato in comodato dʼuso gratuito unʼautopompa serbatoio usata.

I

l neo-nato distaccamento vigili del fuoco volontari

di Lazzate (MB) ha ricevuto, in comodato dʼuso gratuito,

dall’Unione

un’autopompa Distrettuale

serbatoio VVF

OM

Volontari

dacati. L’APS passata di mano dai trentini ai brianzoli (allestita, in origine, Baribbi ma recentemente ricondizionata da Rosenbauer) è stata ultimamente sostituita, al Corpo di Mezzolombardo, in Piana Rotaliana, da una fiammante Volvo, sempre di Rosenbauer. Oggi la caserma dei VVF volontari di Lazzate è realtà – anche se dovrà

passare del tempo per il passaggio dalla targa VF000TN

180

a quella “ministeriale”...burocrazia, appunto – ma nel

di

mentre il Comando Provinciale Milanese ha assegnato

Mezzolombardo (Provincia Autonoma di Trento).

ai volontari lazzatesi una APS a tre posti Mitsubishi

L’automezzo ha viaggiato da Trento a Milano, dopo il

Canter ed una ABP OM 160. Tuttavia un progetto che,

simbolico passaggio di chiavi, dalle mani del comandan-

finalmente, vede la luce: grazie soprattutto alla capar-

te del Corpo VVF Volontari di Mezzolombardo Giorgio

bietà dei volontari (Locatelli in primis) e degli ammini-

promotore del presidio volontario di Lazzate del quale si

Cattani, a nome dei seimila VVF volontari del Trentino ha

Roncador in quelle di Luca Locatelli, VF volontario e

stratori locali.

parla dal 2006. La consegna del mezzo è avvenuta alla

fatto la sua parte e quel “Non pensatelo ma fatelo!” è

presenza di Marlen Anneti, assessore alla Protezione

stato, oltre che di buon auspicio, di sprone a non arren-

Civile del Comune di Lazzate.

dersi. In bocca al lupo!

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QUANDO

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SUONA LA SIRENA

Storia dei Vigili del fuoco di Palazzolo sull’Oglio dal 1883 Autore è il giornalista Marco Bonari Il volume è edito dalla Compagnia della stampa - Massetti Rodella editori di Roccafranca.

S

i tratta di un volume di 300 pagine con quasi 500 immagini (tra foto storiche, documenti e istantanee recenti) attraverso cui l’autore ha ripercorso la storia del distaccamento: dai Civici pompieri ai Vigili del fuoco volontari con la parentesi, durante la seconda guerra mondiale, di un servizio continuativo (sotto la dittatura fascista). È la storia del gruppo - oggi guidato da Maurizio Simoni, che conta 38 vigili volontari tra cui 4 donne - fatta di episodi di altruismo, sacrificio e abnegazione ad emergere nelle pagine, che vogliono altresì elogiare quello spirito originario che ieri e oggi ha guidato e guida i Vigili del fuoco. Anche un gesto di riconoscenza - come scrive Bonari nell’introduzione - «verso tutti i Vigili che sono andati avanti, verso coloro che ancor oggi operano attivamente e verso chi, seppur in congedo, continua a dispensare energie, esperienze e consigli per la vita del distaccamento». Un tuffo nel passato sino alla fine dell’Ottocento, quando fonti giornalistiche datano la nascita di un regolare servizio antincendio tra il 1883 ed il 1890, un servizio diventato indispensabile per Palazzolo che stava vivendo un grande sviluppo industriale, economico e demografico. N e l 1939, con la nascita del Corpo Nazionale Vigili del fuoco, i Pompieri di Palazzolo entrano a far parte di questa nuova organizzazione militare dello Stato, ricevendo numerosi encomi soprattutto per l’attività svolta durante il secondo conflitto mondiale. Dove si fermano le parole arrivano le suggestioni delle immagini, evocative e cariche di emotività che fanno da cornice alle numerose imprese - circa diecimila interventi - svolte in 130 anni di attività. Negli anni, il gruppo si consolida e i Vigili del fuoco volontari

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palazzolesi sono sempre in prima linea anche nelle grandi calamità naturali: dall’inondazione del Polesine nel 1951 al disastro della diga del Vajont nel 1963, sino all’alluvione del settembre1960 che mette in ginocchio Palazzolo con notevoli danni nel centro storico. Sono questi gli anni in cui più forte si fa sentire l’esigenza di una nuova sede, che rimpiazzi il cortile interno del municipio, ormai insufficiente per i mezzi in uso e le attività del gruppo. Idea che subisce un’accelerata solo a metà degli anni Novanta con il progetto del Centro di Protezione civile, sulla scorta di un accordo tra l’Amministrazione comunale e la Cooperativa Sociale di Palazzolo. Nel giro di poco, questo sodalizio porta alla realizzazione della caserma in via Golgi. Dalla conclusione dei lavori della struttura (1999) ad oggi molti sono stati i cambiamenti apportati, soprattutto grazie al volontariato e alla generosità di molti; la caserma diventa quindi sempre più funzionale alle esigenze operative, tanto che viene allestita la sala operativa per gestire le maxi emergenze sul territorio e, nel 2006, il Centro viene addirittura riconosciuto dalla Regione Lombardia come Centro polifunzionale d’emergenza. Qualche anno dopo viene costruito anche il «castello di manovra», utile per le per le esercitazioni. Per l’ammodernamento e il potenziamento della sede di via Golgi, sulla base di una convenzione coi 7 Comuni di competenza, fondamentale è l’operato dell’associazione «Pompieri di Palazzolo sull’Oglio 1883», costituita nel 2005 e oggi guidata da Stelio Plebani. Un gruppo attento anche ai più piccoli: realizzati prima il percorso per mini-pompieri e poi il gruppo allievi.

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Vertova e Fiorano al Serio. Tra gli interventi quello del capo distaccamento Piero Camozzi che ha ricordato l’impegno di Perini nel promuovere la realizzazione, nel 2004, della nuova caserma del distaccamento volontario di Gazzaniga ed ha ringraziato quanti hanno contribuito all’attuazione dell’opera. L’assessore Carrara ha rivolto una breve riflessione sulla persona commemorata che ha dedicato al distaccamento tutta la vita, l’On. Consiglio ha sottolineato l’importanza del volontariato nella terra bergamasca che ha avuto espressioni eccezionali. Infine Gronchi che ha ricoperto il ruolo di presidente nazionale dell’Associazione per 26 anni - ricordando la sua presenza alla cerimonia funebre del Perini una decina di anni fa, ha rievocato il mondo di valori rappresentato dallo scomparso, il che ha reso la cerimonia rievocativa ancor più significativa. Alla famiglia Perini è stato consegnato un Attestato d’Onore alla memoria del papà.

RICORDATO L’IMPEGNO DI GIAN BATTISTA PERINI GAZZANIGA (Bergamo) - La figura di Gian Battista Perini, che fu a capo del distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Gazzaniga per 37 anni, è stata ricordata, a dieci anni dalla scomparsa, lo scorso 8 giugno con una cerimonia religiosa celebrata dal parroco don Luigi Zanoletti. La ricorrenza è stata celebrata presso la sede di Gazzaniga con la partecipazione dei pompieri volontari di Gazzaniga, delle rappresentanze dei distaccamenti di Treviglio, Romano Lombardo, Lovere e della sede centrale di Bergamo. Alla manifestazione erano presenti i figli, Luca e Silvia, oltre che il presidente nazionale d’onore dell’Associazione Nazionale Vigili del fuoco volontari, Gino Gronchi, il vice presidente Rolando Fagioli, il presidente provinciale Gianpietro Cattaneo, l’assessore provinciale alla Protezione Civile, il parlamentare on. Nunziante Consiglio e i sindaci di Colzate,

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NEL

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VERCELLESE INTERVENTI RILEVANTI PER I

lL

Distaccamento volontario di Santhià nei primi sei mesi dell’anno ha effettuato circa 150 interventi di cui diversi di una certa rilevanza. Come tutti i distaccamenti d’Italia, il presidio santhiatese, sta pagando il prezzo di non avere nuove reclute; quotidianamente, con fatica, riesce comunque a garantire la copertura del servizio sul territorio h24. Tra gli interventi di maggior rilievo un incidente stradale nel Comune di Cavaglià in supporto al Comando di Biella dove, con non poche difficoltà, dopo circa un’ora di lavoro, la partenza di Santhià riusciva ad estrarre l’occupante. Molti sono stati i grossi incendi: un mobilificio nel comune di Santhià che ha visto impegnate tre squadre del Distaccamento con 2 APS e 1 ABP. Sempre nel comune sede della caserma, un furioso incendio distruggeva il tetto e il piano di un’abitazione di tre piani. Il tempestivo

VVF

intervento del personale con autobotte - che veniva dirottato mentre si recava su di un incendio in supporto alla squadra di Livorno Ferraris – impediva, benché all’arrivo l’incendio fosse già generalizzato, che si propagasse ai piani sottostanti. Successivamente venivano poi mandate in supporto l’altra ABP e l’APS del distaccamento, in seguito arrivavano poi tre squadre dal Comando di Vercelli, e un’Autobotte dal Comando di Biella. Sempre a Santhià si verificava un grave incidente stradale che vedeva coinvolto un nucleo familiare composto da madre, padre, figlio e nonna, l’autovettura entrava in collisione con un autoarticolato che si accingeva alla svolta. Il personale VVF volontario locale, arrivato in posto, iniziava le operazioni per estrarre le persone incastrate nell’abitacolo, successivamente giungevano squadre dei comandi di Vercelli e Biella.

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Il presidente nazionale Mugavero e quello “DʼOnore” Gronchi hanno partecipato alla 58^ edizione dellʼAssemblea Provinciale dei VVF volontari Sudtirolesi. Il resoconto dʼun anno di grandi incendi ma, soprattutto, di tutela della popolazione e dei territori; unʼeccellenza italiana impossibile da ripetere altrove?

Alto Adige 13.000 vigili del fuoco volontari garantiscono un servizio d’eccellenza

A

lla scuola antincendi di Vilpiano si è svolta la 58ma assemblea provinciale del Servizio antincendi e dei 306 Corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige.

Alla presenza di personalità in rappresentanza sia del mondo civile, compreso il governatore Luis Durnwalder, che delle forze dell’ordine, il presidente dell’Unione Wolfram Gapp e il direttore Christoph Oberhollenzer hanno illustrato i dati salienti dell’attività 2012 che ha visto impegnati in servizio attivo 12.856 vigili, 12 unità in più rispetto all’anno precedente, mentre il totale, comprendente i vigili fuori servizio, i membri dei gruppi giovanili, quelli onorari e i sostenitori, raggiunge quota 17.558, 133 in più rispetto al 2011. In forte aumento, oltre il 21%, anche l’attività svolta nell’ultimo anno con un totale di 583mila ore di lavoro prestate sia in interventi che in vigilanze antincendio per un totale di 10.015 interventi, ben l’11,5% in più rispetto all’anno precedente. Significativo aumento anche sia dei cosiddetti “grandi incendi”, passati dai 101 del 2011 ai 113 del 2012, che dei grandi interventi tecnici e per catastrofi, passati da 124 a 180. La media è di 27 interventi al giorno con un totale di 24.422 uscite. Tra gli interventi più rilevanti quelli in vari edifici rurali, l’incendio nella centrale di teleriscaldamento di Dobbiaco in marzo, il grande incendio nel magazzino di mele a Gargazzone, la serie di incendi in luglio a Lagundo e il grande incendio in un hotel a

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Corvara proprio a Capodanno. Il più grave degli interventi tecnici è senza dubbio stato quello dello scorso agosto con i disastri proGronchi con Durnwalder vocati dai violenti nubifragi in val di Vizze; menzionati anche il grosso smottamento avvenuto a dicembre in val Badia e la caduta di un velivolo in ottobre a Tiso. Nel corso dell’assemblea il presidente distrettuale Wolfram Gapp e l’ispettore distrettuale Alois Sparber sono stati eletti a stragrande maggioranza come presidente e vicepresidente dell’Unione provinciale. L’Alto Adige vanta un sistema antincendi, e di protezione civile, tra i migliori d’Europa. Nella “parte” a statuto ordinario dello stivale si fa ancora troppa fatica a far conoscere/digerire una struttura, retta da vigili del fuoco volontari, così capillare da garantire interventi immediati, e risolutivi nella maggior parte dei casi.

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58 ASSEMBLEA PROVINCIALE A

Vilpiano, 3 maggio 2013

Relazione 2012 Sunto dellʼarticolo pubblicato da: Unione Provinciale dei Corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige - Maggio 2013 Il servizio antincendi in Alto Adige Leggenda:

1 Distretto Bolzano 2 Distretto Merano

3 Distretto Bassa Venosta 4 Distretto Alta Venosta

5 Distretto Bressanone/Valle dʼIsarco 6 Distretto Vipiteno

7 Distretto Bassa Pusteria 8 Distretto Alta Pusteria

9 Distretto Bassa Atesina

● ● ● Il servizio antincendi in Alto Adige Secondo la legge provinciale N.15/2002, al servizio antincendi competono: • protezione antincendi preventiva e difensiva • prestazione di soccorsi tecnici (misure di soccorso e di aiuto a persone, animali, ambiente e cose, per la prevenzione e il contenimento di pericoli e danni di ogni tipo) • aiuto in caso di calamità. Il servizio antincendi attivo nella nostra provincia oggi viene svolto da: - 306 Corpi di vigili del fuoco volontari, presso tutti i Comuni - 1 Corpo di vigili del fuoco permanenti a Bolzano - 3 Corpi di vigili del fuoco aziendali. Inoltre, in molte grandi aziende ci sono squadre antincendio interne. I vigili del fuoco volontari garantiscono la protezione delle persone e delle cose contro incendi e altre emergenze sull’intero territorio provinciale. La presenza capillare dei vigili del fuoco permette di attuare un primo intervento al massimo entro 5–10 minuti dalla chiamata di allarme in tutte le zone abitate. I vigili del fuoco volontari svolgono il loro servizio (interventi, esercitazioni, formazione, controllo delle attrezzature, organizzazione e amministrazione, procura di mezzi finanziari, ecc.) interamente a titolo volontario, cioè nel loro tempo libero, durante le ferie o allontanandosi dal proprio lavoro.

Corpi volontari Corpo permanente di BZ Corpi aziendali

I bilanci dei corpi dei vigili del fuoco volontari generalmente sono finanziati per metà dall’ente pubblico (comuni e provincia) e per metà dai corpi stessi (attraverso il sostegno della popolazione). E’ importante qui sottolineare l’assenza dei costi per il personale, che ammonterebbero a cifre maggiori di quelle necessarie per i materiali. Il contributo dei cittadini nel servizio antincendi è quindi considerevolmente superiore all’impegno finanziario sostenuto dall’ente pubblico. I Corpi dei vigili del fuoco volontari dellʼAlto Adige nel 2012 I membri dei vigili del fuoco volontari In Alto Adige ci sono 306 corpi di vigili del fuoco volontari con 17.558 membri. 31.12 11

31.12.12

Differenza

Vigili del fuoco in servizio attivo Vigili del fuoco fuori servizio Membri dei gruppi giovanili

12.844 1.925 1.188

12.856 1.932 1.263

+12 +7 +75

Membri onorari Membri sostenitori Totale

1.157 311 17.425

1.179 328 17.558

+22 +17 +133

Membri dei Corpi dei vigili del fuoco volontari

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Attività dei vigili del fuoco volontari In generale, l’attività dei corpi dei vigili del fuoco volontari consiste in interventi e servizi di vigilanza antincendio, esercitazioni, corsi di formazione e altre varie attività. L’anno scorso sono stati effettuati complessivamente 10.015 interventi e, grazie alla preparazione e alle attrezzature disponibili, i vigili del fuoco sono stati in grado di fornire tutta l’assistenza possibile alle persone colpite, limitare i danni e fronteggiare i pericoli. Tra gli interventi antincendio più rilevanti ricordiamo quelli per vari incendi in edifici rurali, l’incendio nella centrale di teleriscaldamento di Dobbiaco in marzo, il grande incendio nei magazzini di mele di una cooperativa a Gargazzone, la serie di incendi in luglio ad Lagundo e il grande incendio di un hotel a Corvara in dicembre. Per quanto riguarda gli interventi tecnici, invece, riportiamo quelli per il grave maltempo in agosto in Alta Valle Isarco e la caduta di un velivolo a Tiso in ottobre, ma anche per il grande smottamento avvenuto a Badia in dicembre. Per i vigili del fuoco un intervento antincendio è sempre pericoloso perché devono entrare nell’area interessata per salvare le persone e limitare i pericoli. Da questi ci si può difendere soltanto con un comportamento corretto e adeguate attrezzature di protezione ma, purtroppo, la sicurezza al 100% non esiste: anche l’anno scorso, infatti, si sono verificati alcuni incidenti con feriti, anche se meno dell’anno precedente. La tabella seguente dà una visione globale delle attività a livello provinciale negli ultimi due anni (2011, 2012). Attività diverse Oltre agli interventi, ai servizi di vigilanza antincendio, alle esercitazioni e alla frequenza dei corsi presso la Scuola provinciale antincendi, i vigili del fuoco sono impegnati anche nella manutenzione e revisione di attrezzature, veicoli e magazzini, in incontri e riunioni, nel servizio di pronto intervento domenicale e festivo, nelle gare di rendimento e, non ultimo, nella ricerca di mezzi finanziari (organizzazione di feste, balli e collette) e tante altre cose ancora.

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Formazione per le squadre di soccorso fluviale a Lasa Interventi e vigilanze antincendio • Interventi antincendio

2011

2012 Differenza (%)

grandi

101

113

+11,88

medi

226

209

-7,52

piccoli

1.155

1.236

+7,01

Totale interventi antincendio

1.482

1.558

+5,13

• Interventi tecnici e per catastrofe grandi medi

124

180

+45,16

668

885

+32,49

piccoli

6.704

7.392

+10,26

Totale interventi tecnici

7.496

8.457

+12,82

• Interventi in totale

8.978

10.015

+11,55

Media giornaliera

25

27

+8,00

Media per Corpo

29

33

+13,79

• Servizi di vigilanza antincendio • Formazione

4.647

4.500 -

3,16

10.124

9.907

-2,14

8.978

10.015

+11,55

Riepilogo generale Interventi Servizi di vigilanza antincendio

4.647

4.500

-3,16

Formazione

10.124

9.907

-2,14

Totale uscite

23.749

24.422

+2,83

78

80

+2,56 +5,85

Media per Corpo Frequenze corsi alla Scuola antincendi Ore di lezione alla Scuola antincendi Ore di lavoro prestate Elenco delle attività

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3.163

3.348

75.568

71.880

-4,88

480.534

583.013

+21,33


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Gare di rendimento, sport e manifestazioni Le gare di rendimento e le varie attività sportive contribuiscono ad aumentare la formazione, il rendimento fisico, l’amicizia e la solidarietà tra i vigili del fuoco. Nel 2012 si sono svolte, tra l’altro, le gare e le competizioni sportive qui di seguito esposte. • Dal 22 al 24 giugno 2012 Appiano ha ospitato la 23a gara di rendimento provinciale per vigili del fuoco e la 36a gara di rendimento provinciale per gruppi giovanili. Hanno partecipato circa 2.500 vigili del fuoco e 1.000 appartenenti ai gruppi giovanili con 200 assistenti. • Anche l’anno scorso si sono tenute le prove di rendimento con autorespiratori, in particolare sabato 31 marzo 2012 a Monguelfo e sabato 27 ottobre 2012 a Siusi allo Sciliar. Hanno partecipato 48 unità. • I corpi e le unioni distrettuali hanno organizzato, come di consueto, vari eventi sportivi, come ad esempio il 35° campionato provinciale Ski Alpin a Obereggen e altre gare a livello distrettuale. • Diverse squadre dell’Alto Adige hanno partecipato a gare all’estero riscuotendo notevoli risultati. LʼUNIONE

PROVINCIALE DEI

CORPI

DEI

VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DELLʼALTO

ADIGE Premessa L’Unione provinciale dei Corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige, fondata nel 1955, comprende tutti i corpi della provincia, suddivisi in 9 distretti, e rappresenta verso l’esterno tutto il servizio antincendi volontario dell’Alto Adige. Le attività dellʼUnione provinciale • Gestione della Scuola provinciale antincendi - Corsi teorico-pratici di addestramento dei vigili del fuoco Gara di rendimento a Appiano

volontari e delle squadre aziendali antincendio, studio e sviluppo della formazione e dell’aggiornamento - Svolgimento di corsi antincendio per aziende e organizzazioni - Preparazione logistica di aule, impianti per la formazione pratica, mensa e convitto per corsi e manifestazioni di altre organizzazioni di soccorso • Assistenza e consulenza tecnica ai corpi altoatesini in tutti i campi del servizio antincendi e della protezione civile (ad esempio autorespiratori, protezione individuale, radiocomunicazione, strumentazione tecnica, automezzi, equipaggiamento, ecc.) • Amministrazione: assistenza ai corpi per pratiche amministrative, assicurazioni, patenti di servizio, registro automobilistico dei veicoli del servizio antincendi, pratiche per contributi provinciali, elenco ufficiale dei vigili, onoranze, studi, ecc. LA SCUOLA PROVINCIALE ANTINCENDI Formazione dei vigili del fuoco La formazione teorico-pratica dei vigili del fuoco avviene presso la Scuola provinciale antincendi. Le attività di formazione si rivolgono ai vigili del fuoco volontari, ma anche a vigili del fuoco aziendali e a membri di altre organizzazioni. L’attività scolastica e il programma di formazione vengono annualmente stabiliti dall’Azienda speciale per i servizi antincendi e per la protezione civile su proposta dell’Unione provinciale. Struttura della formazione per i vigili del fuoco I compiti che i vigili del fuoco devono affrontare richiedono una formazione e un aggiornamento ampi e qualificati. Il programma di formazione presso la Scuola prevede i passi seguenti: • formazione base • formazione per settori specifici • formazione speciale • formazione per dirigenti

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Nel 2012 hanno partecipato ai 5 giorni di addestramento complessivamente 189 vigili del fuoco volontari.

Incendio di un sottotetto a Marlengo

Giornata informativa per funzionari Sabato 17 novembre 2012 si è tenuta presso la Scuola provinciale antincendi la giornata informativa annuale per funzionari. I temi salienti dell’incontro hanno riguardato finanziamenti e assicurazioni, sistema di allarme POCSAG, uniformi (uniformi di servizio) e automezzi a funzionamento alternativo. Sono stati trattati e discussi con i funzionari anche diversi temi e problematiche di attualità.

Nel complesso oggi vengono organizzati 30 diversi corsi per vigili del fuoco e in questo modo si coprono adeguatamente le varie esigenze formative. Si organizzano anche corsi di aggiornamento e recupero di durata giornaliera destinati ai vigili del fuoco che hanno seguito i corsi di formazione molto tempo fa. La formazione viene costantemente migliorata e adeguata allo stato attuale della tecnica e della tattica d’intervento. A Vilpiano con l’ultimazione della nuova Scuola oggi ci sono impianti adeguati per una formazione moderna e applicata alla realtà. Corsi nuovi o speciali e manifestazioni nellʼanno 2012 Oltre ai corsi standard, nel 2012 è stata tenuta e/o organizzata una serie di corsi speciali e iniziative. Formazione soccorso fluviale Dal 4 al 6 giugno 2012, in collaborazione con un ditta specializzata, è stato organizzato un evento di formazione dedicato alle squadre di soccorso fluviale dei corpi di Castelbello, Merano e Lasa. Il corso teorico si è tenuto nella caserma dei vigili del fuoco di Lasa, mentre la formazione pratica è stata effettuata nel vicino Adige. Giornate di addestramento presso la Scuola provinciale antincendi In sabati prestabiliti, è stata nuovamente offerta ai corpi la possibilità di effettuare esercitazioni di intervento con propri mezzi e propria attrezzatura utilizzando gli edifici e il terreno della Scuola. Gli scenari e lo svolgimento delle esercitazioni sono stati preparati da un istruttore della Scuola assieme ai responsabili delle esercitazioni distrettuali. L’applicazione delle misure è stata infine sottoposta ad analisi e valutazione.

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Corso «Lotta antincendio» e corso «Salvataggio tecnico negli incidenti stradali» per i vigili del fuoco volontari del Trentino Nell’anno scolastico 2012 sono stati tenuti quattro corsi di «Lotta antincendio» e un corso di «Salvataggio tecnico negli incidenti stradali» destinati ai vigili del fuoco volontari del Trentino. Alla Scuola pervengono richieste di corsi per vigili del fuoco da tutta Italia e, per quanto possibile in termini di capacità, esse vengono sempre prese in considerazione. Corso per i vigili del fuoco operativi nel tunnel del Monte Bianco Per i vigili del fuoco aziendali del Mont Blanc Tunnel sono stati tenuti corsi in collaborazione con la ditta ICE & FIRE di Mezzocorona. Vi hanno partecipato i vigili del fuoco sia del versante italiano che di quello francese. Oltre alle esercitazioni nella casa incendi, sono stati simulati vari incendi di veicoli in tunnel, in particolare con il coinvolgimento di auto alimentate a GPL, e sperimentando anche il salvataggio di persone e la lotta antincendio in tali condizioni. Uso dei luoghi e degli impianti per esercitazioni dei vigili del fuoco I luoghi e gli impianti della Scuola provinciale antincendi vengono utilizzati talvolta anche per le esercitazioni dei 7 vigili del fuoco al di fuori dei corsi e così, l’anno scorso, 151 vigili si sono esercitati nel percorso di addestramento con autorespiratori, alla sera, sotto la guida di un istruttore. Corsi per la patente C e CE Grazie a un finanziamento supplementare, per un totale di 306 vigili del fuoco nel 2012 è stato possibile organizzare i corsi per la patente C, come gli anni scorsi, e in aggiunta i corsi per la patente CE. Questa iniziativa viene attuata anche nell’anno in corso.

Formazione del soccorso alpino presso laScuola provinciale antincendi

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Corsi di aggiornamento per istruttori Gli istruttori della Scuola provinciale antincendi partecipano regolarmente a


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corsi di aggiornamento e seminari e sono in contatto con altre scuole per sviluppare e ottimizzare la propria formazione. CORSI ANTINCENDIO E CORSI PER AZIENDE E ORGANIZZAZIONI La Scuola provinciale antincendi effettua dal 1995 corsi antincendio con il relativo esame di accertamento dell’idoneità per datori di lavoro e dipendenti che devono attuare le misure di prevenzione e lotta antincendio e la gestione delle emergenze ai sensi delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Al superamento dell’esame, l’ufficio competente rilascia l’attestato di idoneità tecnica. Sono state in tutto 1.392 le persone che hanno partecipato a un corso antincendio nel 2012. Complessivamente, dal 1995 al 31.12.2012 ben 26.300 persone hanno partecipato ai corsi antincendio presso la Scuola. Corsi di aggiornamento per addetti antincendio Nel 2012 sono stati offerti per la prima volta anche corsi di aggiornamento per addetti antincendio. Come prescritto per legge, questi corsi si riferiscono al rischio d’incendio basso, medio e alto. Addestramento con autorespiratori per addetti antincendio delle elisuperfici Questo corso viene offerto come aggiornamento e addestramento per gli addetti alla lotta antincendio delle elisuperfici. In quest’anno scolastico sono stati tenuti complessivamente 4 corsi. Corso antincendio per gli operatori del parco divertimenti «Gardaland» Anche nel 2012 sono stati organizzati corsi antincendio specifici per le squadre di soccorso e i vigili del fuoco aziendali del parco divertimenti «Gardaland ». I corsi si sono svolti presso la Scuola provinciale antincendi. I CORSI TENUTI DALLA SCUOLA PROVINCIALE ANTINCENDI La tabella riportata alla pagina 9 e 10 illustra i corsi proposti presso la Scuola provinciale antincendi di Vilpiano e il numero dei partecipanti negli anni 2010–2012. Altri eventi • Aggiornamento e perfezionamento nei distretti Lo scorso anno sono stati riproposti nei distretti vari corsi di aggiornamento in forma di giornate di studio e corsi serali, con la trattazione di diverse tematiche. • Ospiti e visite Molte unioni di vigili del fuoco italiane e straniere, scuole antincendi e autorità operanti nel settore antincendio e di protezione civile, come già in passato, hanno visitato la Scuola provinciale antincendi con particolare interesse per la casa-incendi e le strutture per esercitazioni. • Altri usi La zona delle esercitazioni nella Scuola antincendi viene utilizzata anche per le revisioni periodiche di idoneità dei veicoli in dotazione al servizio antincendi e per i programmi di educazione stradale delle scuole limitrofe.

Formazione presso la Scuola provinciale antincendi CORSI

E INIZIATIVE DI ALTRE ORGANIZZAZIONI

SCUOLA PROVINCIALE ANTINCENDI Formazione di unʼunità speciale dei Carabinieri A fine febbraio 2012 una squadra di intervento speciale dei Carabinieri di Livorno è stata ospite presso la Scuola provinciale antincendi. L’unità speciale G.I.S. è specializzata nell’intervento in caso di dirottamenti aerei, liberazione di ostaggi e lotta antiterrorismo ed è tra le migliori unità speciali a livello internazionale in questo campo. Presso la Scuola sono state messe in atto diverse esercitazioni, provando i vari scenari di intervento. PRESSO LA

Corsi per la sicurezza sul lavoro L’area all’aperto della Scuola di Vilpiano viene utilizzata spesso da altre organizzazioni per tenere i corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro come, ad esempio, i corsi sulle tecniche di discesa a fune per lavoratori del settore edile organizzati dal Comitato paritetico edile e corsi per uso del muletto organizzati dalla Scuola professionale provinciale per l’artigianato e l’industria di Bolzano. Vigili del fuoco permanenti di Bolzano A seconda delle necessità i vigili del fuoco permanenti utilizzano le strutture per esercitazione, in primo luogo la vasca per immersione e la casa per esercitazioni antincendi. Uso della struttura da parte di altre organizzazioni di soccorso Le strutture della Scuola provinciale antincendi, se disponibili, sono aperte anche alle altre organizzazioni di soccorso (soccorso alpino, Croce Bianca, soccorso subacqueo), che le usano frequentemente. L’amministrazione e l’organizzazione sono effettuate dall’Unione provinciale. Partecipanti ai corsi presso la Scuola provinciale antincendi La Scuola provinciale antincendi lo scorso anno scolastico ha raggiunto la quota di 12.572 partecipanti x giornate. Tradotto nel periodo di insegnamento da settembre a giugno, ciò significa che le strutture sono state utilizzate giornalmente da circa 66 partecipanti.

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Pulizia dellʼabbigliamento di intervento Assistenza tecnica e consulenza ai Corpi dei vigili del fuoco volontari SERVIZIO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE AUTORESPIRATORI Il laboratorio autorespiratori ha la sua sede a Vilpiano presso la Cooperativa dei vigili del fuoco dell’Alto Adige all’Unione provinciale. Il suo compito principale consiste nella manutenzione di autorespiratori, bombole di aria compressa e stazioni di riempimento bombole dei corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige. In totale, il laboratorio effettua la manutenzione di circa 2.240 autorespiratori, 7.725 bombole e 11 stazioni di riempimento e offre inoltre supporto logistico e tecnico ai collaudatori di autorespiratori dei distretti. Anche in occasione dei vari corsi ci si avvale sempre della sua collaborazione. Centro di manutenzione riconosciuto Il laboratorio autorespiratori è un centro di manutenzione riconosciuto per autorespiratori delle ditte Dräger, Interspiro e MSA. Tutti i tecnici partecipano regolarmente alle sue iniziative di formazione ed aggiornamento. Il laboratorio effettua anche la verifica periodica dei serbatoi di gas in collaborazione con l’INAIL. SERVIZIO

DI CONTROLLO E MANUTENZIONE PER STRUMENTI ED EQUI-

PAGGIAMENTI SPECIALI

Manutenzione maschere di protezione vigili del fuoco e antincendio, nonché quella dei circa 180 estintori presenti nei vari edifici della Scuola. Per i clienti esterni si effettuano le ricariche e le verifiche periodiche degli estintori a CO2. PULIZIA DELLʼABBIGLIAMENTO DI INTERVENTO L’abbigliamento protettivo, come quello di tutti i giorni, per ragioni igieniche deve essere pulito dopo un certo periodo d’uso o dopo insudiciamento. Si deve considerare anche una possibile contaminazione da residui d’incendio o sostanze chimiche di vario tipo che potrebbero essere nocive per la salute. A tutti i vigili del fuoco viene offerta la pulizia degli indumenti d’intervento tramite la Cooperativa dei vigili del fuoco dell’Alto Adige a cura dei collaboratori del laboratorio autorespiratori provinciale. Il servizio comprende la preparazione, il lavaggio, l’impregnazione e l’asciugatura dei vari capi. STAMPA DEL TESSERINO DI VIGILE DEL FUOCO Dal 2010 i corpi possono avere una tessera di servizio nel formato «carta di credito» per tutti i vigili del fuoco. Sulla carta in plastica sono stampati i dati personali, il grado di servizio, un codice a barre e l’emblema del corpo o una foto ed è previsto anche lo spazio per le firme del sindaco e del comandante. La carta è dotata di una banda magnetica (non codificata) a disposizione per gli usi del corpo. I dati sono ricavati dal programma di gestione dei membri basato sul web ZMS. La stampa viene effettuata nel laboratorio autorespiratori.

I corpi dei vigili del fuoco dislocati in punti strategici per interventi su sostanze pericolose e inquinanti dispongono di strumenti e indumenti protettivi speciali (es. tute anticontaminazione). Inoltre, circa 190 rilevatori di gas sono in Corsi e iniziative di altre organizzazioni presso la Scuola antincendi dotazione presso i corpi per l’individuaOrganizzazione Durata Partecipanti/anno (giorni) zione del pericolo di esplosione. Questi 2010 2011 2012 apparecchi specifici sono continuamente Soccorso Alpino 1-5 775 854 825 sottoposti a regolare manutenzione presCroce Bianca 1 240 202 0 so il laboratorio autorespiratori di Vilpiano. Soccorso subacqueo 0,5 198 209 146 LABORATORIO ESTINTORI Nel laboratorio estintori si esegue la ricarica degli estintori utilizzati nei corsi per

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Altro Totale

0,5–1

1.194 2.407

Corsi e manifestazioni di altre organizzazioni presso la Scuola antincendi

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SERVIZI

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TECNICI

PER ORGANIZZAZIONI ESTERNE

I servizi del laboratorio autorespiratori per i corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige sono utilizzati anche dai vigili del fuoco permanenti di Bolzano, da diversi servizi provinciali e organizzazioni di protezione civile, come ad esempio Croce Bianca e Croce Rossa, dai vigili del fuoco permanenti di Trento, da molti corpi di vigili del fuoco della provincia di Trento e da varie aziende private. Complessivamente, nel 2012 sono stati effettuati più di 13.144 interventi. La tabella a pagina 11 riporta in dettaglio le attività svolte. PERIZIE

TECNICHE E

ACQUISTO DI ATTREZZATURE

Attrezzature per i corpi dei vigili del fuoco Il mercato offre continuamente nuove attrezzature per i vigili del fuoco e la Scuola provinciale antincendi ha tra l’altro il compito di verificarne l’idoneità e la necessità al fine di poter dare ai corpi gli opportuni suggerimenti. Attrezzature dei punti di appoggio Nell’ambito dei programmi per attrezzature e punti di appoggio, anche nel 2012 sono stati acquistati o sostituiti mezzi speciali e attrezzature, tra cui le autoscale per i distretti Bressanone/Valle Isarco e Alta Val Pusteria. Anche la manutenzione straordinaria dei veicoli e delle attrezzature dei punti d’appoggio (autoscale, dotazioni per merci pericolose, ecc.) viene finanziata con il programma dei punti d’appoggio. CONSULENZA NELLA PROGETTAZIONE COSTRUZIONE DELLE CASERME

E

Le unioni distrettuali e l’Unione provinciale sono a disposizione dei corpi per informazioni e consigli riguardanti la progettazione e la costruzione delle caserme. I criteri fondamentali di costruzione vengono stabiliti insieme, tenendo conto della struttura del territorio, dei possibili

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Corsi per vigili del fuoco Corso

Durata (giorni)

Corso base Intervento anticendio 5 Corso base Intervento tecnico 5 Aggiornamento Salvataggio tecnico 1 Corso Autoprotettori 3 Lotta antincendio in strutture in sotterraneo 1 Lotta antincendio - allenamento 1 Corso per macchinisti 5 Aggiornamento per macchinisti 1 Corsi di guida sicura / macchinisti C 1 1 Formazione base Radiotrasmissione Corso Radiotrasmissione 4 Aggiornamento corso Radiotrasmissione 1 Corso Manutenzione e controllo autoprotettori 1 Corso per addetti alle attrezzature 4 Corso per segretari 2 Corso per cassieri 2 Corso per giudici gare di rendimento 1 Corso Interventi in caso di piena 1 Corso Informatica 0,5 Corso per assistenti dei gruppi giovanili 1 2 Corso Prevenzione antincendio Corso Pronto soccorso per vigili del fuoco 2 Sostanze pericolose – Formazione base 3 Sostanze pericolose – Attrezzature 5 Sostanze pericolose – Esercitazioni 2 Corso Decontaminazione 1 Formazione Protezione dalla caduta 1 Corso Stazioni di riempimento autorespiratori 1 Corso Esplosimetri 0,5 Corso Telecamera di rilevazione termica 1 Corso per dirigenti d’esercitazione 1 5 Corso per capisquadra Formazione per squadre di soccorso fluviale 3 Corso per capiplotone 5 Corso per dirigenti d’intervento 3 Giornata informativa per funzionari 0,5 Totale partecipanti ai corsi per vigili del fuoco Corsi antincendio per aziende e organizzazioni Corso

2010 451 301 89 318 155 185 135 52 69 50 15 34 26 35 62 116 24 152 42 25 113 41 51 45 176 55 51 155 120 99 23 107 3.372

Durata (giorni) Aggiornam. x addetti antincendio – rischio d’incendio basso 0,5 Aggiornam. x addetti antincendio – rischio d’incendio medio 0,5 Aggiornam. x addetti antincendio – rischio d’incendio alto 1 Corso per aziende a rischio d’incendio basso 0,5 204 Corso per aziende a rischio d’incendio medio 1 1.402 Corso per aziende a rischio d’incendio alto 2 137 1 53 Corso autoprotettori allenamento – elisuperfici Corso Lotta antincendio – allenamento per Trento 1 263 Corso Lotta antincendio – per Trento 2 Corso Salvataggio tecnico – per Trento 1 Corso antincendio – addetti Gardaland 1 38 Aggiornamento per responsabili antincendio KPL 1 17 Seminario Protezione antincendio aziendale 1 Corso base Tecnica d’intervento, lotta antincendio 1 Tot. part. – corsi per aziende e organizzazioni 2.114 Totale partecipanti 5.486

Partecipanti Tipo di corso 2010 2011 2012 Addestramento vigili del fuoco 3.372 3.163 3.348 Corsi antincendio/ altri corsi 2.114 1.723 1.561 Esterni 2.407 2.305 2.238 Totale 7.893 7.191 7.147 Partecipanti ai corsi presso la Scuola provinciale antincendi dal 2010 al 2012

Partecipanti x giornate 2010 2011 2012 8.943 9.446 8.985 2.149 1.842 1.656 2.524 2.092 1.931 13.616 13.380 1.2.572

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Partecipanti/ anno 2011 2012 499 460 413 380 62 52 311 331 141 136 175 138 154 138 28 127 416 45 29 13 11 75 28 27 22 19 14 22 13 105 24 32 65 29 24 29 80 117 18 19 57 180 228 6 79 40 154 186 21 171 121 10 11 74 47 69 35 104 97 3.163 3.348

Partecipanti/ anno 19 42 43 108 83 1.194 1.081 121 124 56 27 118 48 52 43 30 35 11 16 10 17 6 1.723 1.561 4.886 4.909

% partecipanti x g. 2010 2011 2012 66% 70% 71% 16% 14% 13% 18% 16% 16% 100% 100% 100%

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Percentuale partecipanti moltiplicati per durata dei corsi

Partecipanti

pericoli, dell’entità ed eventualmente del livello sovracomunale dei compiti da realizzare.

La centrale d’intervento distrettuale di Bolzano era presidiata, mentre le centrali distrettuali di Merano, Bressanone e Bassa Atesina erano in stato di allerta preventiva. I corpi dei vigili del fuoco della città di Bolzano e del circondario hanno prestato i servizi di protezione antincendio e, all’occorrenza, hanno collaborato con le forze dell’ordine.

Linee guida per i veicoli dei vigili del fuoco Le linee guida per i veicoli dei vigili del fuoco redatte nel 2010 si sono consolidate nella pratica e per i corpi, i distretti e l’Unione provinciale rappresentano un importante strumento per la programmazione, la valutazione e l’acquisto dei veicoli. Elaborazione delle norme sulle uniformi Il Direttivo provinciale, dopo opportuni lavori preparatori, tramite un gruppo di lavoro ha deciso diverse novità e modi fiche della norma sulle uniformi. Per ivigili del fuoco in servizio attivo è statointrodotto un sistema di tre uniformiche prevede uniforme da parata,uniforme d’intervento e uniforme diservizio. Raduno nazionale degli Alpini a Bolzano Dall’11 al 13 maggio 2012 si è svolto a Bolzano l’85° raduno nazionale degli Alpini per il quale erano attesi circa 200.000 partecipanti. Le unioni distrettuali e l’Unione provinciale erano rappresentate nelle specifiche commissione in fase preparatoria per le tematiche legate alla sicurezza e ai servizi antincendio. Un rappresentante dell’Unione provinciale era presente anche nel corso del raduno presso il punto gestionale e organizzativo. Servizi Collaudo bombole territorio provinciale Registrazione nuove bombole Collaudo bombole per ditte e privati Ricarica bombole per la Scuola e i vigili del fuoco Ricarica bombole per aziende ed esterni Revisione completa autoprotettori Manutenzione autoprotettori (incl. attrezzatura della Scuola) Registrazione nuovi autoprotettori Manutenzione maschere (incl. attrezzatura della Scuola) Manutenzione rivelatori gas tossici portatili Manutenzione tute anticontaminazione Manutenzione stazioni di ricarica bombole Servizi vari (verifica tecnica e di sicurezza) Manutenzione estintori Pulizia abbigliamento protettivo (giacca d’intervento) Pulizia abbigliamento protettivo (pantaloni d’intervento) Pulizia abbigliamento protettivo (uniforme di servizio) Altro Totale

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Settore radio Premessa Per dare l’allarme ai corpi e per la comunicazione all’interno di un intervento, il servizio antincendi deve disporre di propri sistemi di allarme e comunicazione via radio con copertura dell’intero territorio di competenza per trasferire le informazioni tramite centro di commutazione ai vari ripetitori che le invieranno a loro volta. Progetto allarme digitale (POCSAG) Il sistema di allarme digitale per gli allertamenti dei corpi dei vigili del fuoco volontari tramite cercapersone digitale è stato ultimato e testato con successo nel 2012. Distribuiti su tutto il territorio provinciale, 58 punti d’invio garantiscono una buona copertura radio. La Centrale provinciale d’emergenza, l’Unione provinciale, le centrali d’intervento distrettuali e i corpi dei vigili del fuoco volontari hanno così la possibilità di dare l’allarme alle rispettive forze. In collaborazione con la ripartizione 2011 2012 Protezione antincendi e civile, realizzan1.552 1.140 do le rispettive interfacce sono stati strut58 56 turati logicamente i messaggi di notifica. 1.174 1.178 Inoltre, è stata elaborata una lista detta5.952 5.902 373 356 gliata delle parole chiave legate a un 200 246 intervento. 256 317 L’Unione provinciale ha effettuato con 201 171 un’analisi di mercato e così successo 1.146 1.094 ottenuto a prezzi vantaggiosi i cercaper97 86 33 13 sone più adatti per i corpi dei vigili del 56 50 fuoco, con servizio clienti in Alto Adige e 37 58 garanzia quinquennale. Tenendo conto 766 737 del sistema di allertamento realizzato e 508 644 della buona sensibilità di ricezione, per 441 647 0 14 gli apparecchi sono stati indicati stan625 435 dard minimi. L’introduzione del sistema di 13.475 13.144 allarme POCSAG è stata programmata

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Nuova caserma dei vigili del fuoco di Maia Bassa in modo che l’allarme dei corpi sia garantito senza interruzioni né restrizioni. Nel 2013 sarà effettuato il passaggio nei distretti Bassa Atesina, Bolzano e Merano. Progetto «Centrale dʼintervento provinciale» (LEZ) dei vigili del fuoco volontari Per gli eventi di maggiore entità che interessano più distretti è previsto un supporto delle centrali d’intervento distrettuali da parte dell’Unione provinciale. A tale scopo, presso l’Unione provinciale a Vilpiano è stata instaurata la Centrale d’intervento provinciale. Nel 2012 la Centrale ha dato il proprio contributo negli interventi per il maltempo l’11 novembre 2012, un’esercitazione anticatastrofe nel distretto Bassa Venosta e la grande esercitazione per alluvione in novembre. Per le segnalazioni sulla situazione da parte dei vigili del fuoco alla centrale distrettuale d’intervento e da questa alla Centrale provinciale d’intervento l’Unione provinciale ha elaborato nuovi moduli.

Informatica e internet Nuova pagina internet Nel 2012 si è concretizzato il progetto della nuova pagina internet. Lo scopo del progetto era quello di ammodernare l’attuale pagina www.lfvbz.it, diventata un po’ superata ma sempre ritenuta fonte importante di informazioni per tutti i corpi, adattandola allo stato della tecnica ed elaborandola dal punto di vista grafico e dei contenuti. Sono particolarmente ricercati il tool «Interventi in corso» e il sito web per apparecchi mobili destinato a schermi ridotti. Informazioni via SMS e webmail La comunicazione con comandanti e funzionari avviene, in caso di necessità, anche per mezzo di messaggi SMS. I funzionari sono contattati sempre anche attraverso il sistema di posta webmail realizzato dall’Unione provinciale. Tutte e due queste forme di comunicazione si sono consolidate.

Rinnovamento delle reti radio a frequenza unica Nel 2012 è stato affidato l’incarico per il rinnovamento della rete radio a frequenza unica nel distretto di Merano, mentre è iniziata l’installazione per il rinnovo della rete a frequenza unica nel distretto di Bolzano. In entrambi i distretti sono previsti inoltre punti aggiuntivi per migliorare la copertura radio. Il piano di rinnovamento delle reti radio di tutti i distretti iniziato negli ultimi anni si trova ora vicino alla completa realizzazione. Manutenzione, controllo e comando a distanza della rete radio La rete radio richiede continua manutenzionee questa è coordinata dall’Unioneprovinciale ed eseguita da ditte specializzate. Grazie al controllo a distanza dei collegamenti, dei ripetitori radio e di allarme e del comando sirene si può individuare per tempo la presenza di eventuali errori e correggerli in modo mirato.

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stati pubblicati quattro numeri con una tiratura di 6.100 copie. La lettura di riviste specializzate è una parte essenziale dell’aggiornamento Attività giovanile Nei corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige oggi ci sono 125 gruppi giovanili con 1.263 membri. Nel 2012 sono stati fondati 5 nuovi gruppi giovanili. Sono passati al servizio attivo in 162 e ciò dimostra l’importanza del lavoro svolto in ambito giovanile per garantire nuove leve ai vigili del fuoco volontari. Gli assistenti dei gruppi giovanili svolgono il loro compito di grande responsabilità con comprensione e molta competenza, educando così i giovani membri dei vigili del fuoco al servizio verso la comunità. Centrale dʼintervento provinciale dei vigili del fuoco volontari Software basato sul web e dotazione tecnica (ZMS) L’applicazione basata sul web per la registrazione dei rapporti, in funzione dal 2005 e nel tempo ampliata con funzioni per la gestione dei membri e la dotazione tecnica, è molto utilizzata. L’applicazione è sempre tenuta aggiornata allo stato delle tecnica con una contratto di manutenzione. Nel 2012 è stata ulteriormente ampliata la registrazione dei dati degli interventi della Centrale provinciale di emergenza. In automatico vengono archiviati i mezzi d’allarme e le parole chiave d’intervento nei rapporti. Supporto ai corpi dei vigili del fuoco Agli utilizzatori della pagina internet, del software ZMS, della casella di posta webmail e del FeuBu, il programma di contabilità dei corpi, viene sempre garantito il supporto necessario, vale da dire la gestione degli utenti nell’accesso ai sistemi, la manutenzione a distanza in caso di domande e problemi, l’eliminazione di errori e l’offerta di corsi specifici. Programma di contabilità per le unioni e i corpi Il programma di contabilità «FeuBu» basato sul web per unioni e corpi, attivo dal 2007, è molto apprezzato dagli utenti che, sottoponendo le loro domande, trovano un’assistenza continua. La Centrale provinciale di emergenza (LNZ) Dal 2003 tutti i corpi dei vigili del fuoco della provincia, in caso di emergenza, ricevono l’allarme dalla Centrale provinciale di emergenza che, tramite l’Unione provinciale, viene regolarmente informata dai corpi circa le eventuali modifiche e gli aggiornamenti ai piani di allarme e alle aree di competenza, così come della reperibilità dei funzionari. RIVISTA DEI CORPI DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI La rivista Nel 46° anno della rivista dell’Unione provinciale «Die Freiwillige Feuerwehr – Südtirols Feuerwehrzeitung» sono

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ALTRE ATTIVITÀ Gestione dei depositi presso i punti dʼappoggio A Vilpiano c’è il deposito principale di sostanze per legare idrocarburi e di altre attrezzature speciali da intervento dei vigili del fuoco e la nostra rivista dà inoltre informazioni sull’attività dei corpi, dei distretti e delle unioni. Ogni corpo ha in media 18 abbonamenti alla rivista. La maggior parte della spesa per questa rivista viene sostenuta dagli abbonati e dagli introiti della pubblicità. Informazione antincendio I corpi dei vigili del fuoco e l’Unioneprovinciale hanno anche il compito dipromuovere la prevenzione degli incendi tramite l’informazione della popolazione. Molti corpi effettuano corsi ed esercitazioni in loco su questo argomento, mentre l’Unione redige le linee guida e la documentazione. L’anno scorso un gran numero di asili e scuole hanno visitato la Scuola provinciale antincendi e così è stato possibile spiegare agli allievi le regole di protezione antincendi e dare informazioni sul servizio nei vigili del fuoco. Comunque, con l’attuale carico di lavoro del personale della Scuola non è possibile offrire regolarmente questo tipo di iniziative. Da qui vengono riforniti i depositi di zona nei diversi distretti a seconda delle esigenze e contemporaneamente si raccolgono le bombole ad aria compressa da controllare e si riconsegnano quelle già sottoposte a controllo, per cui servono circa 40 viaggi all’anno. Attività dellʼamministrazione La tenuta degli elenchi di tutti i membri dei corpi dei vigili del fuoco e la registrazione di tutti i partecipanti ai corsi (in totale al momento sono registrate ca. 32.000 persone), le onorificenze per i vigili del fuoco, la consulenza per i corpi in materia di tasse, contabilità e bilancio, l’assistenza per pratiche assicurative e pratiche di contributo sono importanti servizi offerti dall’Unione provinciale. In ambito fiscale o contabile, per le manifestazioni, l’elaborazione di dati statistici, eccetera ci sono continuamente cam-

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biamenti e incombenze che riguardano anche i vigili del fuoco. L’Unione provinciale segue costantemente la materia ed è in contatto con la Federazione Cooperative Raiffeisen e con esperti e politici per far valere gli interessi dei corpi dei vigili del fuoco e poterli assistere e sollevare, per quanto possibile, nel loro lavoro. In relazione alla nuova normativa sulla protezione del lavoro erano e sono ancora necessari grandi sforzi per garantire gli interessi dei vigili del fuoco volontari. Tra i compiti amministrativi rientrano anche la predisposizione e la gestione dei bilanci dell’Unione provinciale, della Scuola provinciale antincendi e della Cooperativa dei corpi, la gestione degli edifici e del personale, l’acquisto di macchinari e attrezzature e la fatturazione dei servizi a pagamento.

collaborazione con esperti, autorità competenti, vigili del fuoco permanenti, istituzioni affini e commissioni legislative. Assieme alle unioni distrettuali è responsabile del coordinamento della protezione antincendio e della protezione civile nell’ambito del servizio antincendi a livello provinciale. Personale Per svolgere i propri compiti l’Unione provinciale ha attualmente 28 dipendenti tra Scuola provinciale e Cooperativa. Può contare anche su circa 16 collaboratori esterni che, a seconda delle necessità, lavorano principalmente nel campo dell’istruzione, del controllo e della manutenzione degli autorespiratori, dell’informazione e per altri incarichi specifici. Conclusioni Con le nuove strutture di Vilpiano e una buona organizzazione, l’Unione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari può svolgere tutti i suoi compiti istituzionali e, in particolare, istruire i propri vigili del fuoco bene e in linea con le situazioni reali.

Attività di organi e commissioni dellʼUnione provinciale L’attività del Direttivo provinciale, dei gruppi tecnici di lavoro e delle commissioni può essere descritta solo brevemente in questa sede. L’Esecutivo provinciale dell’Unione si riunisce mensilmente. Il Direttivo provinciale, in sei sedute e riunioni di lavoro, nell’anno di riferimento si è occupato principalmente di nuovi veicoli per i vigili del fuoco, uniformi, procedure di ricerca dispersi, rete radio e allarmi, nomi radio, assicurazioni, finanziamenti, norme relative alla formazione per gradi di servizio e funzioni, nonché della formazione presso la Scuola provinciale antincendio.

La parte fondamentale dell’intero servizio è basato sempre sui corpi dei vigili del fuoco volontari di tutta la provincia e proprio grazie al loro impegno volontario è possibile soccorrere in tempi brevissimi i cittadini coinvolti in incendi, incidenti o catastrofi e fare fronte ai pericoli.

Collaborazione nelle commissioni tecniche L’Unione provinciale collabora con gruppi di lavoro e commissioni, come per esempio: • consiglio di amministrazione dell’Azienda speciale per i servizi antincendi e per la protezione civile • commissione tecnica per la prevenzione incendi e la protezione civile; • comitato direttivo della Centrale provinciale d’emergenza (CPE) • gruppo di lavoro «Sicurezza in tunnel» • Comitato provinciale per la protezionecivile e Centro operativo provinciale • gruppo di lavoro «Rete provinciale radiocomunicazioni» • gruppo di lavoro «Radioprotezione» • commissioni «Vigili del fuoco volontari», «Formazione» e «Sostanze pericolose» nell’Unione nazionale dei vigili del fuoco dell’Austria (ÖBFV). Con i suoi uffici e organi l’Unione provinciale si occupa di studiare e sviluppare il servizio antincendi sotto tutti gli aspetti, in

I presupposti per un servizio efficiente sono avere un numero adeguato di componenti, attrezzatura idonea e formazione di buon livello: in Alto Adige tutto questo c’è ed è nostro compito garantire anche in futuro l’efficienza del servizio antincendi e rispondere a qualsiasi nuova esigenza. Ringraziamo tutti coloro che operano nel servizio antincendi e che lo sostengono, soprattutto i vigili del fuoco volontari e le loro famiglie, i funzionari e i collaboratori dell’Unione provinciale, i cittadini, gli uffici provinciali competenti, i sindaci dei comuni altoatesini e le autorità politiche della nostra provincia. Vilpiano, maggio 2013 Il Presidente dellʼUnione provinciale Wolfram Gapp Il Direttore Dr.-Ing. Christoph Oberhollenzer

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