Natalia Restuccia
L’ESTERO
Volontariato nei Vigili del
Fuoco
Una panoramica sulle esperienze in Italia e negli altri Paesi
Q
ualche cifra sul volontariato dei vigili del fuoco in Italia sarà il punto di partenza del viaggio nel volontariato dei vigili del fuoco. I volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono oggi circa 5.000. Essi sono impegnati presso i distaccamenti volontari o presso le strutture dei comandi provinciali, anche con richiami temporanei in servizio, in occasione di sopravvenute esigenze di potenziamento dei dispositivi di soccorso. Le sedi volontarie sul nostro territorio oggi sono 259, dislocate ancora per la maggior parte in regioni dell’Italia settentrionale; da alcuni anni il loro numero sta crescendo anche nelle altre regioni, sia perchè sta aumentando la sensibilità verso le attività di volontariato, sia perchè diviene più urgente l’esigenza delle comunità locali di garantirsi un maggiore livello di sicurezza. L’età per l’accesso al volontariato del CNVVF è per i vigili volontari non inferiore a diciotto e non superiore a quarantacinque anni. Sarebbe interessante disporre di un’indagine puntuale e recente su altri dati relativi al nostro volontariato, quali la distribuzione per età ovvero le attività lavorative svolte dai volontari dei vigili del fuoco, per studiarne meglio il possibile sviluppo. Credo si possa affermare che nel nostro volontariato c’è ancora molto da scoprire.
Le realtà di volontariato dei vigili del fuoco in campo internazionale Anche per gli altri Paesi si condurrà l’analisi partendo da qualche dato numerico significativo relativo alla situazione dell’organizzazione del soccorso, comparando la consistenza della componente volontaria all’organizzazione complessiva del soccorso.
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obiettivo sicurezza
Numero dei distaccamenti dei vigili del fuoco volontari Regione
Numero
Percentuale
Abruzzo
3
1,16%
Basilicata
1
0,39%
Calabria
6
2,32%
Campania
0
0%
Emilia Romagna
19
7,34%
Friuli V. G.
15
5,79%
Lazio
4
1,54%
Liguria
2
0,77%
Lombardia
52
20,08%
Marche
0
0%
Molise
0
0%
Puglia
6
2,32%
Piemonte
82
31,66%
Sardegna
3
1,16%
Sicilia
13
5,02%
Toscana
12
4,63%
Umbria
3
1,16%
Veneto
38
14,67%
Totale
259
100%
La distribuzione dei distaccamenti sul territorio italiano
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Volontariato nei vigili del fuoco Molti dei dati utilizzati si riferiscono ai risultati dello studio comparativo svolto in ambito europeo “Survey of the career of professional firefighters in Europe” effettuato con il supporto di fondi della UE nell’ambito del programma d’iniziativa comunitaria Leonardo da Vinci. Tali dati, insieme a quelli relativi ai paesi terzi, sono stati utilizzati per costruire dei prospetti d’insieme da cui è immediato rilevare quali sono i Paesi la cui organizzazione è basata su vigili del fuoco volontari e quali i Paesi la cui organizzazione si basa su vigili del fuoco “professionisti”, per noi i “permanenti”. Per alcuni Paesi l’organizza-
zione prevede l’impiego anche di vigili del fuoco “temporanei”.
L’esame di alcuni casi Esistono alcune realtà significative di volontariato nei vigili del fuoco ed in particolare negli Stati Uniti, in Germania ed in Francia. Sono casi rappresentativi di Paesi in cui il volontariato nei vigili del fuoco ha profonde radici storiche e culturali e notevole peso nell’organizzazione dei servizi antincendi e di soccorso. Le realtà prese in esame hanno tuttavia al momento attuale una problematica comune, che è
professionisti
quella di avere un trend decrescente nel numero complessivo dei volontari. Un’esperienza che per tutti sembra essere in declino rispetto al passato. Negli Stati Uniti i vigili del fuoco volontari sono il 74% dei vigili del fuoco complessivi del Paese. In cifre, del totale complessivo stimato di 1.082.500 vigili del fuoco, 804.200 sono volontari. Del totale di 31.114 fire department nel Paese, 22.636 sono costituiti tutti da volontari; 4.848 sono costituiti in prevalenza da volontari; 1.602 sono costituiti in prevalenza da professionisti e 2.028 sono interamente costituiti da professionisti.
volontari
100%
60%
40%
20%
Slovenia
Austria
Germania
Polonia
Portogallo
Olanda
Francia
Danimarca
Repubblica Ceca
paesi
Finlandia
USA
Svezia
Belgio
Irlanda
Lussemburgo
Norvegia
Grecia
Regno Unito
Spagna
0% Italia
percentuali
80%
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Il numero dei vigili del fuoco volontari negli Stati Uniti dal 1983 ad oggi si stima sia diminuito del 5-10%. Da un’analisi effettuata sul fenomeno si è rilevato che i principali fattori che hanno contribuito alla diminuzione dei volontari sono l’accresciuta richiesta di impegno in termini di tempo per l’attività di volontario, gli standard di addestramento più rigorosi, con l’aumento delle ore di addestramento necessarie per raggiungere gli standard fissati e l’evoluzione della società verso famiglie a due redditi, i cui membri hanno meno tempo da dedicare a impegni per il volontariato. Le piccole comunità (quelle con popolazione inferiore a 10.000 abitanti) negli Stati Uniti sono tipicamente protette da dipartimenti esclusivamente di volontari. In alcuni casi in queste comunità vengono utilizzati anche vigili del fuoco assunti temporaneamente. Le comunità di medie dimensioni (quelle con popolazione superiore a 10.000 abitanti) sono servite tipicamente da combinazioni di dipartimenti di volontari e di professionisti. Negli Stati Uniti esistono pochissimi dipartimenti costituiti soltanto da vigili del fuoco professionisti, e questi sono principalmente nelle aree molto urbanizzate. Molti Stati richiedono comunque che i volontari si adeguino al “national fire protection association’s standard 1001: firefighter professional qualifications”, che stabilisce un corso molto rigoroso di teoria e pratica di addestramento di base. Questo stesso standard è comunemente usato per addestrare i vigili del fuoco professionisti. Bisogna aggiungere che i volontari dei vigili del fuoco negli stati Uniti prestano servizio anche nei “federal emergency management agency’s national urban search and rescue
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obiettivo sicurezza
teams”, squadre attualmente di avanguardia nelle tecniche di ricerca e salvamento nei crolli. Le squadre US&R sono utilizzate in occasione di disastri nazionali ed internazionali.
Qualche altro dato... Negli Stati Uniti gli incendi registrati ogni anno sono più di 2 milioni. E’ stimato che circa 4500 persone muoiono annualmente a causa di incendi e 26.500 persone restano ferite per gli stessi eventi. Le perdite dirette di beni a causa di incendi sono stimate annualmente in 8,5 miliardi di dollari. La Germania è uno dei Paesi dell’Unione europea in cui per tradizione e cultura la componente volontaria costituisce il tessuto fondamentale dell’apparato di soccorso. Tale esperienza è comune anche all’Austria ed alle province italiane di confine quali la provincia di Bolzano. La componente volontaria e l’organizzazione dei gruppi dei vigili del fuoco volontari nella
provincia di Bolzano ha molte analogie con l’organizzazione tedesca e con quella austriaca, tutte accomunate peraltro dal comune protettore San Floriano! Il servizio pubblico dei vigili del fuoco in Germania è articolato a livello municipale con servizi di volontari, servizi di volontari con alcuni vigili del fuoco a tempo pieno, servizi di professionisti che comprendono anche dei corpi di volontari. In Germania tutti i comuni o le municipalità devono garantire un servizio pubblico di vigili del fuoco (volontari o professionisti): la dimensione del servizio dipende dagli abitanti del comune e dal livello di rischio presente. Tutti i comuni dispongono di un servizio di volontari. Le città con una popolazione da 80.000 a 120.000 abitanti dispongono anche di un servizio di professionisti (oltre al servizio dei volontari). In Germania ci sono circa 28.500 servizi di volontari (con circa 1,1 milioni di unità in servizio, compresi 5.500 vigili del fuoco a tempo pieno) e 98 servizi di professionisti (con circa 27.000 unità in servizio).
Alcuni vigili del fuoco volontari durante un addestramento
L’ E S T E R O
Volontariato nei vigili del fuoco
I tempi di risposta dei vigili del fuoco in Germania Esiste inoltre l’obbligo per le imprese ad alto rischio di avere un servizio di vigili del fuoco privato. Ce ne sono circa 1.000 (con 35.000 membri in attività, di cui 6.000 a tempo pieno). Le caserme di volontari delle città con più di 40.000 abitanti sono presidiate dagli stessi volontari a tempo pieno. Se pure articolata a livello municipale, l’organizzazione dei servizi pubblici dei vigili del fuoco (professionisti e volontari) in Ger-
mania è regolamentata a livello nazionale. Gli interventi sono svolti in funzione di regolamenti nazionali del servizio pubblico dei vigili del fuoco. I tempi dichiarati dal servizio pubblico tedesco dei vigili del fuoco sono i seguenti: in zone rurali circa 8 minuti in agglomerati urbani circa 5 minuti
Uno sguardo ai vigili del fuoco volontari francesi Nella legge n. 96-370 del 3 maggio 1996 e le successive modifiche sullo “sviluppo del volontariato nei corpi dei vigili del fuoco” all’art. 1 si legge:
79,23% Danimarca
77,16%
83,07% Francia
83,20%
16,80% 18,93% 20,77% 22,83%
Olanda
89,44% Portogallo
89,69%
10,31% 10,55%
Repubblica Ceca
94,44%
5,56%
Polonia
97,11%
2,89%
Germania
99,21%
0,79%
Austria
Slovenia
99,31%
0,69%
professionisti
volontari
Finlandia
la top ten dei volontari
“I vigili del fuoco volontari partecipano all’insieme delle missioni di sicurezza civile di ogni natura che sono conferite su territorio ai servizi antincendi e di soccorso”. Più in particolare nel regolamento del volontariato dei vigili del fuoco emanato con il decreto n. 99-1039 del 10 dicembre 1999, modificato recentemente con il decreto n. 2003-1141 del 28 novembre 2003 si afferma che: “(…) I vigili del fuoco volontari, come i professionisti, sono incaricati della prevenzione e della valutazione dei rischi, della formazione, delle operazioni di soccorso che richiedono la salvaguardia delle persone, dei beni e dell’ambiente. Partecipano al-
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obiettivo sicurezza
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l’insieme dei servizi antincendi e di soccorso e possono vedersi affidate delle missioni o delle funzioni specifiche nel quadro della organizzazione dei servizi (…)”. I volontari in Francia sono l’85% degli effettivi dei servizi antincendi e di soccorso. L’organizzazione, che è basata sul reclutamento volontario dei cittadini, permette di realizzare una fitta rete di presenza sul territorio, requisito indispensabile per garantire l’uguaglianza dei cittadini di fronte al soccorso. I dati riportati sono tratti dai siti ufficiali dei vigili del fuoco francesi e della Brigata dei vigili del fuoco di Parigi. Qualche cifra (statistiche 2002): In Francia ci sono 246.000 vigili del fuoco di cui: o 193.600 i vigili del fuoco volontari o 33.500 i vigili del fuoco professionisti o 9.250 i vigili del fuoco dei servizi di sanità e soccorso medico (volontari e professionisti) o 9.000 vigili del fuoco militari di cui 7.000 a Parigi (la Brigata dei vigili del fuoco di Parigi) e 2.000 a Marsiglia (il Battaglione dei pompieri marinai di Marsiglia). Sui vigili del fuoco volontari francesi si dispone di numerose statistiche utilizzate per studi recenti e dalle quali sono stati estratti alcuni dati riportati nel seguito, utili per comprenderne la struttura e la composizione. Il primo dato esaminato è l’età: è stata fatta una ripartizione per fasce di età per evidenziare la consistenza attuale del volontariato.
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Dall’esame dei dati risulta che l’11% dei volontari ha meno di 20 anni. La fascia di età da 21 a 25 anni ha la percentuale maggiore (15,6%). Le donne sono poco più del 5%, ma costituiscono il 12% di tutti i giovani volontari al di sotto dei 25 anni. Il 41% dei volontari sotto i 25 anni sono studenti di scuola superiore o di università. La durata media della permanenza è di circa 5 anni. Va precisato che l’art. 8 del regolamento dei volontari prevede che “ i volontari sono reclutati per un periodo di cinque anni, tacitamente rinnovato (…)”. E’ stata fatta un’indagine approfondita sulle attività svolte dai vigili del fuoco volontari. Questo dato ha un notevole interesse al fine di comprendere “dove va il volontariato”, chi sono i volontari, quali sono i settori in cui si hanno le adesioni, quali i risultati delle campagne di sviluppo e potenziamento. La componente prevalente è quella degli impiegati/operai (55,6%), ma non è trascurabile la componente studentesca (12,7%). I vigili del fuoco volontari appartengono comunque in maggioranza al settore di impiego privato. La ripartizione è la seguente: il settore privato 60%, il settore pubblico 20,4%, gli autonomi 8%. Il volontariato in Francia è una componente importante ma in declino. Rispetto al 2001 i dati sono decrescenti, ancora di più lo sono rispetto all’inizio del secolo. I vigili del fuoco volontari all’inizio del XX secolo in Francia erano 270.000. La politica francese degli ultimi anni per rilanciare il volontariato dei vigili del fuoco è stata orientata verso l’approfondimento e lo studio dei fenomeni e delle statistiche, per puntare infine su due componenti ritenute fondamentali: i giovani e gli imprenditori. Sono stati svolti studi accurati sulle dinamiche sociali e sui
cambiamenti nel mondo giovanile, ritenuto un serbatoio importante a cui attingere per rilanciare il volontariato nelle squadre di soccorso. Il secondo filone percorso per il rilancio e lo sviluppo del volontariato dei vigili del fuoco in Francia è quello della sensibilizzazione degli imprenditori, attraverso una campagna sui vantaggi di avere nella propria azienda volontari dei vigili del fuoco, sia per il valore aggiunto in sicurezza per l’impresa, sia per la possibilità di poter trattare condizioni più vantaggiose sulle polizze assicurative. Nella lettura del regolamento francese sul volontariato ha colpito la mia attenzione la scelta di far partire il reclutamento già a 16 anni. Ciò interessa una fascia significativa di giovani in età scolare, per i quali è previsto un periodo di addestramento e trasferimento di competenze, oltre che la trasmissione di messaggi sociali forti e la conoscenza della realtà del volontariato dei vigili del fuoco, del quale viene percepita la forte utilità sociale. Ritengo che anche in Italia sia indispensabile promuovere un nuovo concetto di volontariato altamente qualificato, nel quale la formazione dei volontari abbia un ruolo sempre più importante e sempre più incisivo, divenendo lo strumento principe per il rinnovamento e il rilancio del volontariato del Corpo nazionale. Questa strada è già stata intrapresa in altri Paesi in cui la componente volontaria riveste un ruolo importante nel servizio di soccorso e dove, come negli Stati Uniti, si pone sempre più l’accento su una formazione più sistematica e più specialistica.