Elaborato 4

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La dismissione industriale come opportunità di rigenerazione urbana, il caso dell’area industriale di Tito scalo (PZ)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA “DICEM” FACOLTA’ DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA A CICLO UNICO IN INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA 4/S RELATORE: Prof.re Arch. Pirgiuseppe Pontrandolfi

CANDIDATO: Antonio Mastria 37775

1 Con il seguente SIT sono state analizzati i se-

guenti temi: - rischio idrogeologico, riportando gli standard generali di classificazione e di valutazione delle quattro classi di rischio a pericolosità in aumento mutuate dalla classificazione del P.A.I. (Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico) dall’autorità di Bacino della Basilicata, cosi definiti: Rischio moderato R1: per il quale i danni sociali, economici ed al patrimonio ambientale, sono marginali; Rischio medio R2: per il quale sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, che non pregiudica l’incolumità delle persone, l’agibilità degli edifici e il funzionamento delle attività economiche; Rischio elevato R3: per il quale sono possibili pericoli per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture, con conseguente inagibilità degli stessi, l’interruzione di funzionalità delle attività socioeconomiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale; Rischio molto elevato R4: per il quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio economiche. - verde esistente, individuando: aree di arbusteti e macchia, dei boschi a prevalenza di conifere,e quelli a prevalenza di latifoglie; - le aree di verde attrezzato, incolto, il pascolo ed il pascolo cespugliato; - le varie colture agricole quali, orti, seminativi, frutteti, etc. - rete idrografica. E’ importante ricordare che l’area è delimitata a nord dalle ultime propaggini del monte Li Foi ed a sud dal complesso montuoso Monte Pano chenei tratti a più elevata pendenza presenta una zona boscata costituita da ceduo di essenze quercine, ad eccezione delle pendici del monte Santa Maria del Carmine in cui sono presenti essenze di faggio e castagno. Nelle aree limitrofe l’elemento di maggior rilievo naturalistico è costituito dalla fascia di vegetazione riparia (salici e pioppi) che ricopre le sponde del Torrente Mattina; Il torrente La Mattina lambisce a settentrione il sito, mentre il torrente Tora attraversa tutto l’agglomerato, ed è stato parzialmente incanalato.

Area seminativa e zona industriale tra le pendici del Monte Pano, a sinistra e Monte Li Foj

reticolo idrografico

aree boscate

2

arbusteti

Monte Li Foj

3

pascolo e incolto

seminativo

rischio idrogeologico

A sinistra Monte Pano, a destra Monte Santa Maria del Carmine

4

Lago del Pantano di Pignola

3

Scala di riferimento 1:10000

4 2

analisys

research

04

project

Verde esistente e vincoli

1


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